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La Commissione presenta il Libro bianco sul futuro dell'Europa:

le strade per l'unit nell'UE a 27

La Commissione europea ha presentato oggi il Libro bianco sul futuro dell'Europa.


Il Libro bianco, che delinea le principali sfide e opportunit per l'Europa nei prossimi dieci anni, presenta cinque scenari
per la possibile evoluzione dell'Unione da qui al 2025: la concretizzazione di uno di questi sar responsabilit soprattutto
degli Stati membri.

Il Libro bianco esamina i cambiamenti che avverranno in Europa dall'impatto delle nuove tecnologie sulla societ e
l'occupazione ai dubbi sulla globalizzazione, dalle preoccupazioni per la sicurezza all'ascesa del populismo esplicitando
la scelta che lUnione si trover a fare: subire passivamente queste tendenze o guidarle, cogliendo le nuove opportunit
che offrono.

Questo testo nasce dalla presa di consapevolezza della distanza tra i reali poteri dellUnione Europea, cos come
concepita oggi, e le aspettative che verso di essa nutrono i cittadini. Nel suo discorso al Parlamento Europeo, Juncker
ha sottolineato molto questo concetto, prendendo come esempio la sfida della disoccupazione:

Per troppo tempo gli europei si sono aspettati dallEuropa pi di quanto essa potesse realmente fare. Ora
dobbiamo chiarire cosa possiamo fare o non fare. Prendiamo lesempio della disoccupazione giovanile:
un tema di cui parliamo sempre, in ogni vertice, ma la cui soluzione resta al di l delle possibilit delle
istituzioni europee. Noi possiamo stimolare gli investimenti e proporre programmi, ma non possiamo farci
niente se gli Stati membri non intervengono adeguatamente. LUE incide solo per lo 0,3% per le spese
sociali, gli Stati Membri per il 99,7%. Dire che l'Europa la sola a portare la responsabilit della lotta alla
disoccupazione semplicemente falso. Il nostro margine dazione limitato, non possiamo far credere alla
gente che possiamo dire al sole e alla luna cosa fare; al massimo possiamo dare agli Stati membri un
telescopio.

Il Presidente Juncker ha reso chiaro che la decisione della Commissione di presentare i cinque scenari nella maniera pi
oggettiva possibile, senza esprimere la propria preferenza e indicare la strada, non un tentativo di sottrarsi alla propria
responsabilit ma la volont di porsi, nei prossimi mesi, in posizione di ascolto.

Tutti questi scenari sono progetti aperti. Non dir quale tra essi il mio preferito. Ma rifiuto che lEuropa
si riduca a una zona di libero scambio, perch essa un progetto pi ambizioso. Non spetta n a me n
alla Commissione decidere. Toccher agli Stati membri, ai parlamenti nazionali e quindi ai cittadini europei
decidere che strada prendere. Non ci sar nessun diktat, ascolteremo. Il mio temperamento diverso,
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vorrei dire come la penso e capisco che sia deluso chi voleva che oggi io annunciassi la mia posizione. Ma
ascoltare prima di decidere un modo di procedere che fa onore alla democrazia.

La conclusione del suo discorso stato un invito a vedere e riconoscere la grandezza del progetto europeo, spesso
criticato in casa e lodato e ammirato da chi lo osserva da fuori:

"Vista da lontano, dagli altri continenti, lEuropa continua a restare una cosa magnifica. A volte ho limpressione che gli
altri, s, ci ammirano, mentre noi ci detestiamo. Ma la conquista dell'Europa non per sempre: resta una scelta deliberata
che dobbiamo difendere contro i venti di coloro che non vogliono capire il corso della storia. Saremo giudicati su ci che
lasceremo noi in eredit.
Presidente, noi non abbiamo il diritto di essere patrioti gli uni contro gli altri. Ci sono valori che devono continuare a
unirci: la pace, la democrazia, lo stato di diritto, la dignit, l'uguaglianza di tutti gli esseri umani, la libert di stampa. I
valori, s, il che include il rifiuto di respingere gli altri".

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Scenario 1: Avanti cos
Nello scenario che prevede di proseguire sul percorso gi tracciato, l'UE a 27 si concentra sull'attuazione del suo
programma positivo di riforme.

Le priorit sono aggiornate periodicamente, i problemi vengono affrontati nel momento in cui si presentano e la
normativa viene aggiornata di conseguenza.
Di conseguenza, gli Stati membri e le istituzioni dellUE portano avanti un programma dazione comune. La velocita del
processo decisionale dipende dalla capacita di superare le differenze di opinioni al fine di concretizzare le priorit
collettive a lungo termine. La normativa dellUE e verificata periodicamente per accertare se sia adatta allo scopo. Gli
atti legislativi obsoleti sono ritirati.

Pro e contro
Il programma dazione positivo continua a produrre risultati concreti, basati sulla condivisione degli obiettivi. Sono
mantenuti i diritti riconosciuti ai cittadini dalla normativa dellUE. Lunita dellUE27 e preservata, ma pu ancora essere
messa alla prova qualora vi siano controversie di rilievo. Solo la volont collettiva di intervenire insieme sulle questioni
che contano contribuir a colmare il divario fra le promesse fatte sulla carta e le aspettative dei cittadini.

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Scenario 2: Solo il mercato unico
In uno scenario in cui non riesce a decidere di fare di pi in un gran numero di settori, lUE27 si concentra in misura
sempre maggiore su determinati aspetti fondamentali del mercato unico. Manca una volont comune di agire di pi
insieme in ambiti quali la migrazione, la sicurezza o la difesa.
Di conseguenza, lUE27 non intensifica gli sforzi nella maggior parte delle politiche. Per contro, la cooperazione sulle
nuove questioni di interesse comune viene spesso gestita a livello bilaterale. LUE27 riduce inoltre considerevolmente
gli oneri normativi ritirando due atti legislativi vigenti per ogni nuova iniziativa proposta.

Pro e contro
A causa della ridefinizione delle priorit dellUE, le divergenze di opinioni fra gli Stati membri su nuove questioni
emergenti devono spesso essere risolte a livello bilaterale, caso per caso. I diritti riconosciuti ai cittadini dalla
normativa dellUE potrebbero col tempo subire restrizioni. Il processo decisionale e forse pi semplice da capire, ma
la capacita di azione collettiva e limitata. Questo potrebbe accentuare il divario tra aspettative e risultati a tutti i livelli.

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Scenario 3: Chi vuole di pi fa di pi
Uno scenario in cui lUE27 continua secondo la linea attuale, ma in cui alcuni Stati membri ambiscono a fare di pi
insieme. Emergono, quindi, una o pi coalizioni dei volonterosi che operano in comune in ambiti specifici, come la
difesa, la sicurezza interna, la fiscalit o le questioni sociali.
In questo modo nuovi raggruppamenti di Stati membri possono definire accordi specifici di tipo legale o finanziario per
intensificare la cooperazione in settori selezionati. Lo statuto degli altri Stati membri e preservato e viene garantito loro
il diritto di associarsi in un secondo tempo al gruppo che ha avviato una cooperazione rafforzata.

Pro e contro
Lunit dellUE a 27 e preservata, rendendo tuttavia possibile una maggiore collaborazione per chi voglia. I diritti
riconosciuti ai cittadini dalla normativa dellUE iniziano a divergere a seconda del livello di cooperazione deciso dal
Paese in cui vivono. Emergono, pero, interrogativi rispetto alla trasparenza e alla responsabilit dei diversi livelli
decisionali. Il solco tra aspettative e risultati comincia a chiudersi nei Paesi che aspirano a una cooperazione pi stretta
e la realizzano.

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Scenario 4: Fare meno in modo pi efficiente
L'UE a 27 si concentra sul produrre risultati maggiori in tempi pi rapidi in determinate aree politiche, intervenendo
meno nei settori per i quali non se ne percepisce un valore aggiunto.
Condivisa la necessit di affrontare insieme e meglio alcune priorit, lUE27 decide di concentrare lattenzione e le
limitate risorse disponibili su un numero ristretto di settori.
LUE27 agisce, quindi, in modo pi concentrato e puo intervenire in maniera molto pi rapida e incisiva nei settori
prioritari individuati. Per queste politiche lUE27 viene dotata di strumenti pi efficaci per attuare direttamente e far
rispettare le decisioni collettive, come avviene oggi per la politica della concorrenza o per la vigilanza bancaria.
In altri settori, lUE27 cessa di intervenire o interviene in misura minore.
Nello scegliere le sue nuove priorit, lUE27 punta a una migliore convergenza tra promesse, aspettative e risultati
concreti. Un tipico esempio di recente disallineamento e costituito dallo scandalo delle emissioni degli autoveicoli: tutti
si aspettano che lUE protegga i consumatori dalle truffe dei produttori, ma essa non ha alcun potere ne strumenti per
farlo in modo diretto e visibile.

Pro e contro
Una suddivisione pi chiara delle responsabilit aiuta i cittadini europei a comprendere meglio cosa viene gestito ai
vari livelli: UE27, nazionale e regionale. I diritti riconosciuti ai cittadini dalla normativa dellUE sono rafforzati nei
settori scelti e ridotti negli altri.
Si contribuisce cosi a colmare il divario tra promesse e risultati concreti, anche se in determinati ambiti le aspettative
rimangano insoddisfatte. In un primo momento lUE27 potrebbe avere difficolt oggettive a definire i settori ai quali
dovrebbe dare la priorit e quelli in cui dovrebbe fare di meno.

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Scenario 5: Fare molto di pi insieme
In uno scenario in cui tutti concordano sul fatto che ne lUE27 nella sua forma attuale ne i Paesi europei da soli sono
adeguatamente equipaggiati per affrontare le sfide attuali, gli Stati membri decidono di condividere in misura
maggiore poteri, risorse e processi decisionali in tutti gli ambiti.
Di conseguenza, in tutti i settori la cooperazione tra gli Stati membri si spinge fino a livelli mai raggiunti prima.
Analogamente, la zona euro e rafforzata, con la consapevolezza che tutto ci che comporta un vantaggio per i Paesi che
condividono la moneta unica apporta contemporaneamente benefici a tutti. Le decisioni di livello europeo vengono
concordate pi velocemente e applicate rapidamente.

Pro e contro
Il processo decisionale comprende un numero molto maggiore di settori e risulta molto pi rapido. La normativa dellUE
riconosce ulteriori diritti ai cittadini. Esiste, tuttavia, il rischio di perdere la fiducia di quelle parti della societ che
ritengono che lUE manchi di legittimit o che abbia avocato a s troppo potere dalle autorit nazionali.

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Prossime tappe
Il Libro bianco il contributo della Commissione europea al vertice di Roma, in occasione del quale l'UE discuter dei
risultati ottenuti negli ultimi 60 anni ma anche del futuro nell'Unione a 27.

Per incoraggiare il dibattito, la Commissione europea, insieme al Parlamento europeo e agli Stati membri interessati,
ospiter una serie di dibattiti sul futuro dell'Europa che avranno luogo in diverse citt europee.

La Commissione contribuir al dibattito nei prossimi mesi con una serie di documenti di riflessione:
sullo sviluppo della dimensione sociale dell'Europa;
sull'approfondimento dell'Unione economica e monetaria sulla base della relazione dei cinque presidenti del
giugno 2015;
sulla gestione della globalizzazione;
sul futuro della difesa europea;
sul futuro delle finanze dell'UE.
Questi documenti esporranno idee, proposte, opzioni e scenari diversi per l'Europa nel 2025, senza presentare, a questo
stadio, decisioni definitive.

Il discorso del Presidente Juncker sullo stato dell'Unione nel settembre 2017 porter avanti queste idee prima che il
Consiglio europeo del dicembre 2017 possa trarre le prime conclusioni. Questo aiuter a decidere una linea d'azione da
attuare in tempo per le elezioni del Parlamento europeo del giugno 2019.

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