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Con una media di 73 abitanti per km 2 (molto meno della met della media nazionale) il Molise
tra le regioni meno densamente popolate; nellItalia meridionale solo la Basilicata ha una
densit inferiore. In valori assoluti il numero degli abitanti sceso dai 400.000 circa del 1971
agli attuali 320.074. Il 35,9% della popolazione concentrata nei quattro centri urbani della
regione, Venafro, Termoli e le due province, Campobasso e Isernia, unici con popolazione
maggiore di 10.000 abitanti mentre i rimanenti comuni restano scarsamente popolati.
A tale proposito ben 64 comuni, cio il 47,1 per cento dei 136 comuni molisani, ha una
popolazione inferiore alle mille unit, contando complessivamente 39.783 residenti, il 12,4 per
cento del totale regionale.
Lisolamento dei piccoli borghi molisani aggravata dagli eventi idrogeologici e sismici che
affliggono la Regione: la vita nella maggior parte dei comuni molisani appare, infatti,
fortemente condizionata da frane, terremoti e alluvioni.
Nellinverno 2002-2003, a breve distanza l'uno dall'altro, hanno colpito il territorio regionale sia
l'alluvione, sia il terremoto che, sommandosi alla rigida situazione climatica, hanno costretto
alcuni comuni molisani in una condizione di totale isolamento.
Lo sviluppo della SI richiede cambiamenti culturali e organizzativi nella societ che devono
essere sostenuti ed accompagnati da adeguati investimenti nella formazione del capitale
umano e nella ricerca nel settore delle tecnologie ICT e delle relative applicazioni, al fine di
evitare quella che comunemente viene chiamata frattura digitale.
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Gli obiettivi strategici perseguiti dal piano regionale riguardano:
il progressivo superamento delle barriere fisiche che impediscono alle aree interne di
crescere alla stessa velocit delle aree regionali pi avanzate realizzando un tessuto
omogeneo in ambito ICT;
il recupero del gap esistente tra la Regione Molise ed altre realt pi avanzate
attraverso i seguenti strumenti:
o educazione allutilizzo delle tecnologie ICT e alla loro diffusione sia a livello di
P.A.L. che di cittadini e imprese;
o sviluppo dei rapporti di cooperazione tra gli Enti della P.A., le imprese e il settore
del no-profit.
Il modello architetturale prevede che ci siano un insieme di Enti, tra loro connessi e cooperanti,
dotati ciascuno di una infrastruttura di comunicazione ed elaborativa omogenea ed operante
secondo protocolli standard.
Gli Enti, siano essi sedi della P.A.L., imprese o centri (mediateche, centri culturali,
associazioni,) sono visti come nodi logici della rete di trasporto IP multioperatore della
Regione, la ComNet-RM, la quale raccoglie il traffico dalla rete di accesso supportando le
esigenze di connettivit dei clienti ubicati in aree geografiche differenti.
Il collegamento tra tipologie di utenti cos diversi, nellambito della ComNet-RM, viene
realizzato attraverso il ricorso a modelli di reti private virtuali (Intranet, Extranet) con
tecnologia VPN per le quali il punto di raccolta e terminazione costituito dal Centro Servizi
Tecnico della Regione Molise sito presso Molise Dati S.p.A.
Tale Centro, realizzato secondo architetture affidabili e sicure, si configura come un insieme di
risorse elaborative a supporto dei servizi di comunicazione e dei servizi applicativi (di base, di
cooperazione ed interoperabilit e di front-office) ad uso delle strutture e degli operatori che
prendono parte al dominio di cooperazione regionale.
La necessit per gli Enti di fornire allutenza un accesso pi agevole ai servizi ICT,
consentendone una fruizione attraverso pi canali di comunicazione (multicanalit), ha imposto
ladozione di paradigmi architetturali e tecnologici particolarmente sofisticati.
La Molise Dati S.p.A. ha perseguito lobiettivo di integrare il CED e le reti esistenti con
interventi che a diversi livelli ampliano e razionalizzano lInfrastruttura della ComNet-RM.
Di fatti il Centro Servizi della Regione Molise (ospitato presso il CED della Molise Dati S.p.A.)
costituisce il Centro Stella della ComNet-RM e riveste un ruolo cruciale e strategico
rappresentando una struttura operativa in grado di aggregare ed integrare i servizi telematici,
applicativi, informativi e di supporto per tutti gli enti della P.A. regionale nonch effettuare il
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controllo, la gestione ed il monitoraggio della ComNet-RM.
Linfrastruttura del Centro Servizi (ICS) stata realizzata secondo principi architetturali logici e
fisici che garantiscono la massima sicurezza applicativa e dei dati trattati dal centro ed
assicurano la massima affidabilit dei sistemi per assicurare la corretta continuit dei servizi
erogati.
Il Piano S.T.M. rappresenta la strategia attuativa adottata dalla Regione Molise sul tema
Sviluppo della Societ dellInformazione, con specifico riferimento alle definizioni derivanti dal
Programma Operativo Regionale Misura 6.3 Societ dellInformazione FESR.
Questo piano costituisce lelemento centrale intorno al quale si sono integrati gli interventi
cofinanziati dal FESR connessi al Programma Operativo Regionale (P.O.R.), operante per il
periodo 2000-2006 misura 6.3, indicando inoltre le linee guida procedurali ai diversi livelli
(organizzative, progettuali, attuative, ecc.) per definire uno schema di riferimento nel quale
collocare i diversi progetti.
In questa ottica il quadro complessivo degli interventi determinati dalla Regione Molise,
mediante le diverse linee di finanziamento (CIPE, MIT, POR e FESR), denominata S.S.I.R.M.
(Sviluppo della Societ dellInformazione nella Regione Molise), pone le sue basi nel Piano
strategico di attuazione del Sistema Telematico della Regione Molise approvato dalla Giunta
Regionale del Molise con deliberazione n. 650 del 17 Maggio 2004 e disponibile in Internet
allindirizzo www.regione.molise.it.
Con il Piano STM, quindi, la Regione Molise ha avviato il processo per lo sviluppo della Societ
dellInformazione adottando una strategia attuativa nella quale un insieme variegato di
interventi nel settore ICT, da quelli di natura pi infrastrutturale (connettivit di rete, centri
elaborativi,) a quelli di carattere applicativo e di servizio (portale, servizi alle imprese ed ai
cittadini, sistemi di vigilanza ambientale,), compongono un quadro organico grazie alla
condivisione di alcune fondamentali linee guida di progettazione e realizzazione.
Linsieme dei progetti e degli interventi pu essere suddiviso in tre macro categorie:
la connettivit e la rete;
le risorse elaborative e di servizio;
i servizi applicativi.
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2. LINFRASTRUTTURA DI COMUNICAZIONE DELLA REGIONE MOLISE
Nella figura 1. illustrata la ComNet-RM, la Community Network Regione Molise, cio la rete
multi accesso e multi operatore che si andr a delineare.
Per quanto concerne le connessioni via WLL, esse sono interconnesse alla restante rete
geografica basata su tecnologie cablate, attraverso una rete di trasporto e di accesso a
radiofrequenza realizzate in collaborazione con la MoliseDati S.p.A. e la MoliseCom S.p.A.
La frequenza utilizzata quella a 26 Ghz concessa alla Molise Dati S.p.A. per il territorio della
Regione Molise da parte del Ministero delle Comunicazioni.
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3. LA RETE REGIONALE WIRELESS RRW
Il progetto Rete Regionale Wireless della Regione Molise e Centro di Sicurezza (RRW-RM)
prevede la realizzazione, avviamento ed assistenza di una infrastruttura di comunicazione a
radiofrequenza e di un centro di sicurezza per le infrastrutture tecnologiche della Regione
Molise.
In particolare, si intende promuovere lampliamento dei servizi di rete a larga banda mediante
lintroduzione delle tecnologie a radiofrequenza ad oggi disponibili sul mercato.
La realizzazione della rete di trasporto e di accesso wireless contribuir inoltre al recupero del
gap preesistente rispetto alle realt pi avanzate e costituir la base sulla quale la P.A.
regionale (Regione, Province, Comuni, Comunit Montane,) potr diffondere in maniera
organica servizi applicativi avanzati.
Di conseguenza sulla base di tali obiettivi il progetto della RRWRM stato realizzato
ponendosi come vincolo quello di realizzare una fornitura completa, integrata e con livelli
tecnologici e qualitativi particolarmente elevati per erogare livelli di servizio in linea con le pi
recenti indicazioni in ambito nazionale ed internazionale.
Il tutto stato esaminato anche alla luce di elementi ed obiettivi di dettaglio che derivano
direttamente dalle macro indicazioni precedentemente riportate e che hanno consentito di
presentare un proposta articolata, completa, esaustiva ed in grado di soddisfare ampiamente
tutti i requisiti e le indicazioni formalizzate.
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3.1 Il modello progettuale dellinfrastruttura
Nel caso del progetto RRWRM le scelte effettuate sono state particolarmente significative ed
innovative in quanto la decisione di operare in modalit full-Ip oriented congiuntamente ad un
impiego quantitativamente rilevante di infrastrutture radio ha necessariamente imposto la
definizione di modelli innovativi e non ancora completamente realizzati in ambito nazionale.
Allinterno della Figura 2 viene individuato lo sviluppo geografico della rete attualmente in
corso di realizzazione nella quale mostrata la struttura della rete di backbone composta da
sette anelli 2+0 con interfacce Gigabit di cui alcuni specifici per le aree del basso Matese,
Isernia/Venafro/Pozzilli, area Cratere e zona di Termoli; in particolare mediante delle ellissi
sono evidenziati i nodi del backbone relativi allarea limitrofa al Nucleo Industriale di Isernia-
Venafro (area di Pozzilli), alle citt di Isernia e Campobasso ed allarea del cratere sismico.
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Figura 2 Lo schema di localizzazione geografica del backbone della RRWRM
Backbone: il livello che trasporta le informazioni tra i vari nodi della rete, costituito
dagli apparati radio e router IP. Gli apparati radio realizzano il collegamento SDH di tipo
punto-punto mentre i router IP svolgono sia le funzionalit di aggregazione delle varie
utenze che afferiscono sul nodo sia le funzionalit di instradare le informazioni sulla
dorsale
Rispetto alle tradizionali reti di tipo radio, generalmente strutturate secondo tre livelli, di cui
uno dedicato specificatamente a svolgere le funzionalit di rilegamenti secondari (o dorsale
secondaria), la soluzione proposta per la RRW prevede che le aree di accesso siano derivate
direttamente dal backbone primario.
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complesso implementano funzionalit di base identiche anche sulla rete di trasporto, gli stessi
presentano comunque delle differenze in relazione al grado di affidabilit e di scalabilit
necessaria in funzione della particolare collocazione geografica o topologica che ne determina
insieme ad altri elementi progettuali la loro particolare tipologia.
Difatti sulla rete di backbone sono a loro volta individuabili tre tipologie di nodo che si
distinguono principalmente per il ruolo che svolgono sulla dorsale radio.
Il modello architetturale della soluzione di accesso di tipo punto-multipunto con base station
direttamente collocate sui nodi di backbone: questa scelta garantisce un alto livello in termini
di performance relativamente allaccesso alla rete.
Una delle strategie adottate dal progetto per la copertura di aree mediante tecnologie punto-
multipunto wireless consiste nel suddividere lintera cella in 3 settori da 120.
Questa scelta si rivela particolarmente utile nel caso in cui il sito utilizzato collocato
centralmente rispetto alla zona da illuminare; altre soluzioni passano per un corretto
posizionamento dei siti di illuminazione che talvolta rendono maggiormente efficiente anche la
copertura riducendo il numero di apparati impegnati per la copertura dellarea e consentono
attraverso la ricollocazione dei settori una pi capillare ed omogenea copertura.
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Questa ottimizzazione in corso di ulteriore perfezionamento proprio in fase di realizzazione
mediante le prove operative effettuate sul campo con la finalit di individuare la soluzione pi
adeguata e di pi elevato livello qualitativo integrando la conoscenza puntuale della orografia
del territorio.
Gli apparati radio per laccesso su frequenza 26Ghz (WLL) consentono sia limplementazione di
collegamenti radio punto-punto che punto-multipunto: in particolare possibile riutilizzare la
stazione terminale lato utente anche come Base Station sul nodo di backbone per link PtP.
Oltre a supportare le pi comuni configurazioni a livello radio tipiche della tecnologia di ultimo
miglio su 26Ghz (WIPAS - Wireless IP Access System), gli apparati supportano il trasporto del
frame Ethernet/IP e delle VLAN, sono gestibili attraverso strumenti di monitoraggio basati su
IP ed implementano meccanismi di qualit del servizio (es. a banda garantita).
Le tratte radio sono di capacit 2xSTM1 (2x155 Mbps). Per ogni link stato dedicato
una IDU specifica in modo da consentire sul singolo apparato una scalabilit della tratta
fino a 622Mbps
Ogni tratta radio collegata alla restante rete mediante meccanismi di instradamento a
livello IP/MPLS, con distinzione tra apparati in base alla tipologia di nodo.
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4. CONCLUSIONI
Nellambito della Societ dellInformazione sono stati previsti degli interventi, allinterno di un
quadro di intervento generale, che hanno consentito in primo luogo le dotazioni per tutti gli
enti regionali (Regione, province, comuni, c.m.) di adeguate apparecchiature per
linterconnessione alla rete e successivamente, attraverso la realizzazione del progetto RRW, di
un primo nucleo di una infrastruttura di comunicazione di propriet regionale.
Per proseguire in linea con le indicazioni fornite nel Quadro strategico, precedentemente
elaborato, occorre potenziare il nucleo della Rete di propriet della Regione ed estenderlo
capillarmente allintero territorio regionale. Inoltre necessario provvedere al collegamento
dello stesso con Link in fibra ottica alle dorsali in fibra operanti a livello nazionale. Questo
consentir alla rete di operare in modalit generale, flessibile e ridondante e di trasferire agli
utenti, ad alta velocit, contenuti e servizi presenti in ambito Cloud e Internet.
Occorre infine notare che gli interventi, in primo luogo, sono direttamente destinati alla
Pubblica Amministrazione e di conseguenza ricadono a cascata sui cittadini, se non fruiti in
ambito di sedi PA, unicamente attraverso la connettivit fornita dagli operatori di TLC.
E opportuno quindi che nei successivi passi, si completi il progetto della infrastruttura di
comunicazione integrata e si determinino percorsi condivisi per lindividuazione di elementi
strategici che consentano, anche attraverso accordi con operatori di TLC, la fruizione
dellInfrastruttura realizzata in modo pieno e completo anche da parte dei cittadini molisani.
Labbattimento delle barriere daccesso alla rete nella regione Molise consentirebbero la
maggior valorizzazione degli interventi attuati e in fase di attuazione relativi ad:
e-Health
e-Government
Il modello di intervento fin qui adottato il Modello A (Diretto), ma per le successive fasi di
intervento si valuteranno i modelli pi adatti per salvaguardare gli obiettivi prefissati nellottica
del quadro economico generale italiano e, in particolare, della Pubblica Amministrazione.
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