You are on page 1of 13

LE SCRITTURE DI RETTIFICA

Le principali scritture di rettifica o assestamento sono le seguenti


1) Quote di competenza dellesercizio in chiusura di costi o di ricavi non ancora manifestatisi
mediante variazione numeraria;
2) Quote di competenza dellesercizio successivo di costi o di ricavi gi manifestatisi in variazioni
numerarie;
3) Componenti positivi e negativi di reddito totalmente di competenza dellesercizio in chiusura,
ma non ancora manifestatisi in variazioni di moneta e credito;
4) Le presunte perdite per inesigibilit di una parte dei crediti esistenti al momento della chiusura
dellesercizio;
5) Le quote dei costi pluriennali da attribuire, mediante il processo di ammortamento, allesercizio
in chiusura;
6) Le rimanenze finali di materie prime, merci, semilavorati e prodotti finiti

Per ognuna delle scritture sopra riportate esiste una contropartita a livello patrimoniale, ed in
particolare:
1) Ratei attivi e passivi
2) Risconti attivi e passivi
3) Debiti e Crediti presunti ( ad esempio Fondo trattamento di fine rapporto)
4) Fondo svalutazione crediti
5) Fondi Ammortamento
6) Rimanenze finali come elemento del patrimonio

Di seguito analizzeremo nel dettaglio le varie scritture di assestamento.

1) RATEI
I Ratei hanno la caratteristica di maturare in relazione al trascorrere del tempo, di essere quindi
esattamente proporzionali al tempo, come ad esempio gli affitti, gli interessi, i premi assicurativi
, etc.

I RATEI attivi sono quote di ricavi di competenza dellesercizio in chiusura ma che avranno
manifestazione numeraria nellesercizio successivo. Occorre quindi determinare, in funzione del

periodo temporale di maturazione, la quota di ricavo di competenza dellesercizio in chiusura da


imputare ai ricavi dellesercizio stesso (nella sezione avere), avendo come contropartita
patrimoniale la voce Ratei Attivi (nella sezione dare).

Esempio

In data 1 Agosto 2004 la societ Beta ha erogato un finanziamento fruttifero ad una societ
collegata, per un importo pari a 25.000,00, sul quale maturano interessi attivi con incasso
semestrale posticipato in data 1 Febbraio e 1 Agosto. Gli interessi semestrali sono pari a 900. I
primi interessi verranno incassati il 1 Febbraio 2005 ma il 31 Dicembre 2004, data di redazione
del bilancio, sono gi maturati 5 mesi di competenza dellesercizio in chiusura. Pertanto dovr
rilevare ricavi per interessi attivi di competenza dellesercizio in chiusura pari a 750 ( 900 / 6
x 5 ).

31.12.2004

Ratei Attivi

750,00

Interessi Attivi

Ratei Attivi
750,00

750,00

Interessi Attivi
750,00

I Ratei passivi sono quote di costi di competenza dellesercizio in chiusura ma che avranno
manifestazione numeraria nellesercizio successivo. Occorre quindi determinare, in funzione del
periodo temporale di maturazione, la quota di costo di competenza dellesercizio in chiusura da
imputare ai costi dellesercizio stesso (nella sezione dare), avendo come contropartita
patrimoniale la voce Ratei passivi (nella sezione avere).

Esempio

In data 1 Settembre 2004 la societ Beta ha ricevuto un finanziamento fruttifero dalla societ
controllante per un importo di 25.000,00 sul quale maturano interessi passivi con pagamento

semestrale posticipato in data 1 Marzo e 1 Settembre. Gli interessi semestrali sono pari a 900.
I primi interessi verranno pagati il 1 Marzo 2005 ma il 31 Dicembre 2004, data di redazione del
bilancio sono gi maturati 4 mesi di competenza dellesercizio in chiusura. Pertanto dovr
rilevare costi per interessi passivi di competenza dellanno pari a 600.( 900 / 6 x 4 ).

31.12.2004

Interessi Passivi
Ratei Passivi

600,00
600,00

Interessi Passivi
600,00

Ratei Passivi
600,00

2) RISCONTI
I Risconti, come del resto i Ratei, hanno la caratteristica di maturare in relazione al trascorrere
del tempo, di essere quindi esattamente proporzionali al tempo.

I Risconti attivi sono quote di costo di competenza dellesercizio successivo gi manifestatisi in


variazioni numerarie nellesercizio in chiusura. Occorre quindi determinare, in funzione del
periodo temporale di maturazione, la quota di costo di competenza dellesercizio successivo da
stornare dai costi dellesercizio in chiusura (nella sezione avere), utilizzando come contropartita
patrimoniale la voce Risconti Attivi (nella sezione dare).

Esempio

In data 1 Settembre 2004 la societ Beta stipula un contratto di locazione passiva con un canone
annuo anticipato pari a 2.400 che viene versato contestualmente alla stipula. Il 31 Dicembre
2004, data di predisposizione del bilancio, occorre determinare e rinviare la quota di costo di
competenza dellesercizio successivo che pari a 1.600 ( 2.400 / 12 x 8 ), lasciando a costo
dellesercizio in chiusura solo la quota di competenza che pari a 800 ( 2.400 / 12 x 4 ).

01.09.2004

Affitti passivi

2.400,00

Banca

31.12.2004

2.400,00

Risconti Attivi
Affitti passivi

1.600,00
1.600,00

Risconti Attivi
1.600,00

Affitti passivi
2.400,00

1.600,00

I Risconti passivi sono quote di ricavo di competenza dellesercizio successivo gi manifestatisi


in variazioni numerarie nellesercizio in chiusura. Occorre quindi determinare, in funzione del
periodo temporale di maturazione, la quota di ricavo di competenza dellesercizio successivo da
stornare dai ricavi dellesercizio in chiusura (nella sezione dare) e avendo come contropartita
patrimoniale la voce Risconti Passivi (nella sezione avere).

Esempio

In data 1 Ottobre 2004 la societ Beta ha stipulato un contratto di locazione attivo con un
canone annuo anticipato pari a 2.400 che stato incassato contestualmente alla stipula. Il 31
Dicembre 2004, data di predisposizione del bilancio, occorre determinare e rinviare la quota di
ricavo di competenza dellesercizio successivo che pari a 1.800 ( 2.400 / 12 x 9 ),
lasciando a ricavi dellesercizio in chiusura solo la quota di competenza che pari a 600 (
2.400 / 12 x 3 )

01.10.2004

Banca

2.400,00

Affitti attivi

31.12.2004

2.400,00

Affitti Attivi

1.800,00

Risconti Passivi

1.800,00

Affitti Attivi
1.800,00

2.400,00

Risconti Passivi
1.800,00

3) DEBITI E CREDITI PRESUNTI

TFR Trattamento di Fine Rapporto


La retribuzione di ogni lavoratore dipendente composta da una parte che viene erogata
periodicamente al dipendente ed una parte di retribuzione che viene differita alla cessazione del
rapporto stesso. In particolare previsto dalla legge che alla cessazione del rapporto di lavoro
subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto. Tale trattamento,
che pari circa ad una mensilit per ogni anno di lavoro prestato, matura di anno in anno a favore
del dipendente e deve essere, secondo il principio di competenza da un lato imputata come
componente negativo di reddito del periodo stesso e dallaltro accantonato in un'apposita voce di
conto del passivo quale posta di debito nei confronti del lavoratore. La posta TFR che rappresenta
la quota di costo maturata nellesercizio a favore di tutti i dipendenti, mentre Fondo TFR accoglier
il corrispondente debito che si andr a sommare a quanto maturato negli esercizi precedenti. Il
Fondo TFR un conto unico ma solitamente supportato da un dettaglio di nominativo per ogni
soggetto. In particolare, in fase di redazione del bilancio verr predisposta la seguente scrittura:

Esempio

La societ Beta determina in 1.000 la quota di Trattamento di Fine Rapporto maturata alla data di
predisposizione del bilancio e procede allaccantonamento come segue:

31.12.2004

Quota T.F.R.
Fondo T.F.R.

Quota T.F.R.
1.000,00

1.000,00
1.000,00

Fondo T.F.R.
1.000,00

Altre voci che appartengono alla categoria dei debiti e crediti presunti sono le Fatture da Emettere e
le Fatture da Ricevere. In codeste fattispecie rientrano tutti quei componenti positivi e negativi
totalmente di competenza dellesercizio ma che non hanno ancora avuto manifestazione numeraria
nellesercizio in chiusura.

Fatture da emettere
Si tratta di prestazioni di servizio o di cessioni di beni effettuate, ma non fatturate, entro la fine
dellesercizio in chiusura. Essendo componenti positivi di reddito di competenza dellesercizio,
dovr rilevarli in avere della rispettiva voce di ricavo ed in dare della voce Patrimoniale Fatture da
Emettere.

Esempio

La societ Beta ha effettuato nel corso del 2004 un intervento tecnico presso un cliente per un
compenso apri ad euro 1.000,00, senza per emettere la relativa fattura di vendita entro il termine
dellesercizio. Si rende pertanto necessario procedere alla rilevazione di tale componente positivo di
reddito di competenza dellesercizio.

31.12.2004

Fatture da emettere

1.000,00

Prestazioni di servizi

1.000,00

Fatture da emettere

Prestazioni di servizi

1.000,00

1.000,00

Fatture da ricevere
Analogo discorso per quanto alle fatture da ricevere. Si tratta di prestazioni di servizio ricevute o di
acquisti di beni effettuati nellesercizio in chiusura ma per i quali, alla data di predisposizione del
bilancio, non ancora pervenuta la fattura del fornitore. Essendo componenti negativi di reddito di
competenza dellesercizio, dovr rilevarli in dare della rispettiva voce di costo ed in avere della
voce Patrimoniale Fatture da Ricevere.

Esempio

Un fornitore della societ Beta nel corso del 2004 ha effettuato per conto della stessa dei servizi di
trasporto per Euro 1.500,00. Non essendo ancora pervenuta, alla data di redazione del bilancio, la
relativa fattura del fornitore, la societ Beta dovr procedere alla rilevazione di tale componente
negativo di reddito di competenza dellesercizio.

31.12.2004

Spese di Trasporto
Fatture da ricevere

1.500,00
1.500,00

Spese di trasporto

Fatture da ricevere

1.500,00

1.500,00

4) PERDITE PRESUNTE SU CREDITI

I crediti devono essere esposti in bilancio al presumibile valore di realizzo. E necessario quindi che
in fase di redazione del bilancio si proceda ad un esame analitico delle singole posizioni creditizie,
valutandone il possibile rischio di insolvenza. Se si ritiene che una parte di tali crediti non potr
essere riscossa, si dovr rilevare la presunta perdita su crediti come componente negativo di reddito
dellesercizio, utilizzando come contropartita a livello patrimoniale la posta denominata Fondo
Svalutazione Crediti. I crediti devono rimanere iscritti al loro valore nominale fino a quando la
relativa perdita non risulta certa.

Esempio

Al termine dellesercizio la societ Beta a fronte di crediti iscritti per un importo di Euro 10.000,00
stima perdite presunte pari a 200,00 e procede allaccantonamento relativo.

31.12.2004

Perdite presunte su Crediti


F.do Svalutaz. Crediti

Perdite presunte su Crediti


200,00

200,00
200,00

F.do Svalutaz. Crediti


200,00

Crediti vs. Clienti


10.000,00

5) AMMORTAMENTI

Gli acquisti di beni durevoli quali gli impianti, i fabbricati e gli automezzi (dette Immobilizzazioni
Materiali o Tecniche) nonch il sostenimento di determinati costi quali la pubblicit, i marchi, le
spese di ricerca e sviluppo ( dette Immobilizzazioni Immateriali) estrinsecano la loro utilit in pi
esercizi e come tali vengono considerati costi pluriennali. Il valore di tali costi deve esser ridotto in
ogni esercizio in funzione del grado di deperimento e di consumo dei beni stessi, nonch sulla base
del contributo alla formazione del reddito del costo pluriennale stesso.

Il processo contabile attraverso il quale si procede a ripartire le quote dei costi pluriennali nei vari
esercizi in funzione dellutilit dei costi stessi chiamato Ammortamento.

Per quanto alle Immobilizzazioni Materiali si deve tener conto sia del grado di senescenza
(invecchiamento fisico del bene) sia del grado di obsolescenza (invecchiamento tecnologico).

Ammortizzare un bene o un costo pluriennale significa quindi inserire una quota parte del costo di
acquisto tra i costi di esercizio dellanno in chiusura

Quota di ammortamento : si intende quella parte di costo del bene o costo pluriennale che viene
imputata tra i costi dellesercizio.

Fondo Ammortamento quella posta patrimoniale che accoglie le quote di ammortamento dei vari
esercizi fino a raggiungere lo stesso valore del bene o costo pluriennale.

Di norma lammortamento avviene applicando una percentuale al costo di acquisto del bene o del
costo pluriennale.

Dato un macchinario acquistato per 4.000 e che si ritiene possa essere ammortizzato in un periodo
di cinque anni (20% allanno), la rilevazione dellammortamento avviene nel seguente modo:

01.05.2004

Macchinari

4.000,00

Banca

31.12.2004

4.000,00

Ammortamento macchinari
Fondo Ammortamento macchinari

Ammortamento macchinari
800,00

800,00
800,00

Fondo ammort. macchinari


800,00

Macchinari
4.000,00

6) RIMANENZE FINALI
La materia prima acquistata ma non consumata, che a fine anno troviamo accumulata a magazzino,
rappresenta un costo di competenza dellesercizio successivo, durante il quale sar probabilmente
utilizzata e quindi consumata.
Il valore delle rimanenze finali di materie prime a magazzino rappresenta contemporaneamente:

la parte di materia prima acquistata ma non consumata, il cui valore non sarebbe quindi corretto
lasciare inserito tra i costi desercizio dellanno,

quella parte di materia prima che, trovandosi ancora fisicamente presente in azienda a fine anno,
rappresenta (come il denaro in cassa) una posta patrimoniale da rilevarsi tra le attivit

A fine anno quindi, quantificata la consistenza delle eventuali rimanenze finali, dovremo rilevare in
contabilit

Il valore della scorta di magazzino nel conto Rimanenze Finali Materie Prime

Per lo stesso importo, una rettifica in diminuzione del conto acquisti, rettifica che verr
registrata in modo indiretto con una rilevazione in un conto inserito tra i componenti positivi di
reddito denominato Materie Prime c/Rimanenze Finali.

Date rimanenze finali Materie prime per 250 la rilevazione contabile avverr come segue:

31.12.2004

Rimanenze Finali Materie Prime

250,00

Materie Prime c/Rimanenze Finali

250,00

Quanto detto vale anche per le Merci o i Prodotti Finiti non consumati alla fine dellesercizio,
ovvero rimaste a magazzino.

Per dare maggiore evidenza dellimportanza che assume la rilevazione delle rimanenze finali segue
unesemplificazione atta in particolare a mettere in evidenza la funzione di rettifica di tale
componente a livello di Conto economico.

Supponiamo di aver acquistato Merci per 12.000 Euro ed in particolare n. 1.200 pezzi ad Euro 10
cadauno. Nellesercizio vengono vendute Merci per Euro 8.000 ed in particolare n. 400 pezzi ad
Euro 20 cadauno. Al termine dellesercizio leffettivo guadagno derivante dallattivit svolta pari
al margine applicato ai singoli pezzi moltiplicato per i pezzi effettivamente venduti ovvero pari ad
Euro 4.000.

Vediamo di riportare tali valori in un prospetto di Conto Economico

CONTO ECONOMICO
COSTI
Merci c/acquisti

RICAVI
12.000,00 Merci c/vendite

Perdita desercizio

8.000,00

4.000,00

Come si pu notare, se non si rilevassero le Rimanenze finali per quanto alle Merci non consumate,
ovvero non vendute, il risultato dellesercizio sarebbe una perdita, avendo un importo dei costi
superiore a quello dei ricavi, ed in particolare non tenendo conto del fatto che una parte delle Merci
acquistate non hanno contribuito alla formazione del risultato di esercizio essendo, alla fine
dellesercizio, ancora nella disponibilit della societ; tali Merci saranno oggetto di vendita nel
successivo esercizio.
Viceversa, rilevando le Rimanenze finali, il Conto economico sarebbe il seguente.

CONTO ECONOMICO
COSTI
Merci c/acquisti

RICAVI
12.000,00 Merci c/vendite
Merci c/Rimanenze Finali

Utile desercizio

8.000,00
8.000,00

4.000

Dal prospetto si rileva un Utile pari ad Euro 4.000,00 che rappresenta leffettivo utile conseguito
sulle Merci vendute.

Come si vedr nel prosieguo del corso la voce Rimanenze Finali, quale posta patrimoniale, andr a
costituire nellesercizio successivo, a seguito di un apposito giro conto, la posta delle Rimanenze
Iniziali quale componente di Conto Economico; tale valore costituir quindi un integrazione degli
acquisti che verranno posti in essere nellesercizio, trattandosi di beni non consumati e quindi nella
disponibilit della societ.

CONTO ECONOMICO
COSTI
Materie prime c/acquisti

RICAVI
10.000,00 Prodotti finiti c/vendite

8.000,00

Mano dopera

2.000 Materie prime c/rim.Finali

5.000,00

Servizi generali

3.000 Prodotti Finiti c/rim Finali

3.000,00

15.000,00
Utile desercizio

1.000,00

16.000,00

31.12.2004

Rimanenze Finali Materie Prime

5.000,00

Materie Prime c/Rimanenze Finali

31.12.2004

Rimanenze Finali Prodotti finiti


Prodotti Finiti c/Rimanenze Finali

5.000,00

3.000,00
3.000,00

You might also like