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27 dicembre 2016

Quel fecondo rapporto tra caldo e biodiversit


La temperatura sarebbe il fattore cruciale per la variabilit delle specie in un determinato habitat. il risultato di uno studio
effettuatoin Tanzania, in una regione compresa tra savana e pendicidel monte Kilimangiaro, che spiega come mai nelle regioni
tropicali si trova un numero di specie maggiore rispetto alle altre aree del pianeta
Perch le regioni tropicali ospitano pi specie vegetali e animali rispetto ad altre regioni della Terra? Da lungo tempo la comunit scientifica cerca una risposta
a quella che, secondo un articolo pubblicato una decina di anni fa da Science, una delle 25 pi importanti questioni scientifiche ancora senza soluzione.
Ora uno studio pubblicato su "Nature Communications" da Marcell Peters dell'Universit di Wrzburg, in Germania, e colleghi ha contribuito a chiarire il
problema, dimostrando che il fattore determinante la temperatura. Pi precisamente: quanto pi fa caldo in un determinato habitat, tanto pi aumenta la
biodiversit di quell'habitat.
Il ruolo della temperatura riguardava un'ipotesi in circolazione gi da tempo tra gli
ecologi, in contrapposizione a un'altra ipotesi, secondo cui l'elemento decisivo per il
numero di specie che vivono in un habitat sarebbe la produttivit primaria, cio la
velocit di produzione di composti organici a partire da anidride carbonica ed
energia solare, principalmente grazie alla fotosintesi clorofilliana.
Fino a oggi la controversia tra le due posizioni stata alimentata dal fatto che le
ricerche effettuate sul campo di solito era concentrate su gruppi di specie
selezionati. Gli studi consideravano cio solo uccelli, oppure api e formiche, o felci,
analizzando la loro diversit in specifiche regioni del mondo, per esempio in Nord
America o in Europa. Altri studi, infine, hanno considerato solo il numero di specie
alle diverse quote nelle regioni montuose, per esempio le Alpi.
Le pendici del Kilimangiaro, dove si svolto lo studio, sono l'ideale per gli studi di ecologia
perch ospitano una grande variet di habitat diversi (Credit: Anna Khnel)

Peters e colleghi hanno considerato una vasta regione della Tanzania, in Africa
orientale, con un habitat molto differenziato, che va dalla savana alle pendici del monte Kilimangiaro, passando quindi da una quota di circa 900 metri fino alla
quota massima di 4550 metri. Nella regione considerata, i ricercatori hanno condotto un dettagliato censimento delle specie appartenenti a otto gruppi
tassonomici di piante (tra cui conifere, magnoliidae, rosidae, asteridi) e 17 gruppi di animali, tra cui insetti (formiche, termiti, api, vespe e farfalle), anfibi, rettili,
uccelli e mammiferi.
Allo stesso tempo, Peters e colleghi hanno raccolto numerosi dati ambientali per poter stimare la produttivit primaria, e le temperature zona per zona nei
diversi momenti della giornata. L'analisi statistica dei dati raccolti ha infine rivelato che la biodiversit nelle popolazioni di piante e animali determinata
principalmente dalla temperatura.
Pi si allarga l'insieme di piante e animali analizzati in parallelo, pi assume significato la temperatura come fattore predittivo della biodiversit, mentre
l'importanza delle altre variabili diminuisce in proporzione, ha spiegato Peters.

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