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78
Introduzione
pp. 924
Walkscapes
pp. 3344
p. 33
p. 40
pp. 81100
p. 81
p. 92
pp. 101124
pp. 4564
Ezio Sanapo
Elogio al bianco della calce
p. 102
pp. 125156
pp. 6580
pp. 157172
Frutti dimenticati
GILLES CLMENT
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Pi che risposte, questo libro si propone di fornire ulteriori
e particolari considerazioni. In che paesaggio viviamo?
Con quale memoria collettiva ci confrontiamo,
nella quotidianit dei nostri gesti?
Pu esistere una connessione tra arte e lavoro,
tra lastrazione della bellezza e la pragmaticit
della nostra esistenza?
Castiglione
Street View
PIERO ZANINI
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PIERO ZANINI
***
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CARATTERE
1. Considerare la mescolanza planetaria,
meccanica inerente al Tp, come un motore
dellevoluzione.
2. Insegnare i motori dellevoluzione come
si insegnano le lingue, le scienze, le arti.
3. Fornire a chi usa un ambiente le precauzioni necessarie alla manipolazione e allo
sfruttamento degli esseri da cui dipende. La
fragilit del sistema legata alla natura delle
pratiche e al numero.
grande dimensione cos da poter coprire lestensione delle specie capaci di vivervi e di
riprodurvisi.
ESTENSIONE
1. Condiderare la crescita degli spazi di
Tp derivanti dallorganizzazione del territorio come un necessario contrappunto di
questultima.
2. Prevedere un accostamento tra i residui e riserve per costruire territori di continuit biologica.
3. Facilitare la creazione di spazi di Tp di
SCALA
1. Rendere disponibili gli strumenti necessari per losservazione del Tp.
2. Rendere accessibili le immagini ottenute con i satelliti, con i microscopi.
3. Facilitare il riconoscimento del Tp alla
scala abituale dello sguardo. Imparare a nominare gli esseri.
EVOLUZIONE
1. Facilitare le dinamiche di scambio tra
gli ambienti antropizzati e il Tp.
2. Orientare il gioco degli scambi fondia-
SFIDE
1. Conservare o far crescere la diversit
attraverso pratiche consentite di non organizzazione.
2. Avviare un processo di riqualificazione
dei substrati fondamentali per la vita, modificando le pratiche periferiche agli spazi del
Tp, per rendere possibile una sua influenza.
4. Fissare una politica territoriale che
punti a non diminuire le porzioni di Tp esistenti, se non ad aumentarle.
STATUTO
1. Considerare la dimensione planetaria.
2. Difendere lassenza di regolamentazione morale, sociale e politica del Tp.
3. Presentare il Tp, frammento indeciso
del Giardino planetario, non come un bene
patrimoniale, ma come uno spazio comune
del futuro.
GILLES CLMENT
CULTURA
1. Rovesciare lo sguardo rivolto al paesaggio in Occidente.
2. Conferire al Tp il ruolo di matrice di un
paesaggio globale in divenire.
3. Dichiarare il territorio del Tp luogo
privilegiato dellintelligenza biologica: predisposizione a reinventarsi costantemente.
SOCIET
1. Elevare limproduttivit fino a conferirle dignit politica.
2. Valorizzare la crescita e lo sviluppo
biologici, in opposizione alla crescita e lo
sviluppo economici.
TEMPO
1. Ignorare le scadenze amministrative,
politiche, di gestione del territorio.
2. Non aspettare: osservare ogni giorno.
3. Offrire al Tp la possibilit di dispiegarsi secondo un processo evolutivo incostante,
attraverso una reinterpretazione quotidiana
delle mutevoli condizioni dellambiente.
LIMITI
1. Pensare il limiti come uno spessore e
non come un tratto.
2. Pensare al margine come a un territorio di ricerca sulle ricchezze che nascono
dallincontro di ambienti.
3. Sperimentare limprecisione e la profondit come modi di rappresentazione del
Tp.
IXRappresentazione e limiti
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un territorio
un sentiero
un luogo
vocazioni
valori estetici
valori simbolici
una geografia
i toponimi
un burrone
una montagna
una forma
un punto
una linea
un cerchio
una pietra
una citt
una mappa
i suoni
gli odori
le spine
le buche
i pericoli
un deserto
una foresta
un continente
un arcipelago
unavventura
una discarica
altrove
sensazioni
relazioni
oggetti
frasi
corpi
persone
animali
un buco
un grigliato
un muro
un recinto
un istinto
un binario
tracce
S
C
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W
A
attraversare
aprire
riconoscere
scoprire
attribuire
comprendere
inventare
assegnare
scendere
salire
tracciare
disegnare
calpestare
abitare
visitare
raccontare
percorrere
percepire
guidare
osservare
ascoltare
celebrare
navigare
annusare
accedere
incontrare
ospitare
misurare
captare
popolare
costruire
trovare
prendere
non prendere
pedinare
inseguire
entrare
interagire
scavalcare
investigare
seguire
lasciare
non lasciare
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camminare
L
K
orientarsi
perdersi
errare
immergersi
P
E
S
vagare
inoltrarsi
andare avanti
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A
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K
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Un dialogo
con
Giovanna Fersini
(detta Giovanna a Rosanunna)
Sara Alberani
S
E
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Sara Alberani
Augusto Caloro
Crocefissa Colluto
Ma dove state lavorando adesso, siete arrivati proprio alla fine del comune di
Andrano o pensate di proseguire ancora per molto?
Per ora ci siamo fermati, perch solo lungo
la strada, poi stiamo piantando degli alberi di
fico perch cos tutti possono andarci.
E dove li state piantando?
Lungo la strada...
State attenti, quanti ne abbiamo avuti di fichi, che poi li vendevano a quintali,
quelli pi marci. Passava uno che li comprava, poi gli altri, quelli scelti
li portavano al forno dove si faceva il pane e le facevano friggere e poi le
conservavano dentro i contenitori di creta. Poi quando ero pi piccolo io, ti
lavavano i piedi, ti davano un paio di calzettini entravi in questi contenitori e
pestavi i fichi. Quando si zappava la terra per coltivare i piselli, il grano, un
po di tutto, destate verso le due e mezza, tre di notte, i pap ci chiamavano e
andavamo in campagna, al buio. Se cera la luna vedevi qualcosa, altrimenti non
vedevi niente e si zappava fino alle nove e mezza, dieci, tutti quanti.
I figli dovevano andare ad aiutare
a lavorare quindi?
S ma adesso non ci vanno pi, perch le scuole continuano
dopo le elementari, le medie, le superiori e poi non c il lavoro
per loro, perch si prendono il diploma, si prendono la laurea e
stanno cos
A quei tempi poi non che ognuno aveva la propria propriet in campagna,
erano pochi quelli che avevano una propriet, tutti la affittavano e facevano a
met.
Noi, per esempio facciamo lolio con le campagne nostre,
abbiamo parecchi alberi di ulivo.
Un anno abbiamo fatto diciassette quintali di olio, era un carico molto
abbondante insomma
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pp.
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Appunti per
unestetica del
vernacolare
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S A N A P O
[...] Ho trovato uno scarto di libri di una biblioteca e cera un libro che parlava di arte e
Andrea
lavoro nella provincia di Lecce, che era la provincia tra Otranto e Leuca, una provincia
Mantovano,
di circa cento comuni, quei comuni stabilivano delle regole riguardo la lavorazione
Arte e lavoro.
distinguere un pennello
Teoria e pratica
mento
alle quali attenersi. [] Sono tante singole case che formano un paesaggio, ma ognuna
nelledilizia di
varicante e prepotente.
per conto suo, ognuna a modo suo, senza regole, perch accanto alla tua casa, io formo
Terra dOtranto
fra Otto e
Novecento,
Congedo Editore
senza offendere nessuno, tu fai un celestino, io uso un rosa ma non acceso, non vivace,
2003
offensivo,
pre-
lo spegnamo un po, usiamo un colore che sembra un celestino, un beige che sembra
rosa. Come si faceva una volta, sui palazzi i rosa erano appena accennati. Il celeste non
bianco.
dichiarare il luogo o il proprietario. Alla fine non mi interessava chi lha fatto, tanto io
sto rappresentando quello che un paese, una comunit che non unita, il paesaggio
esagerato, cos come sono i colori. un comportamento che va da se, senza magari
essere spiegato, o senza che ce ne rendiamo conto. Noi stiamo solo rappresentando il
nostro io nella sua solitudine. E dico solitudine perch una forma di malessere anche
quella no? Tu fai qualcosa di molto appariscente e vistoso perch vuoi mettere in rilievo
quello che tu presumi che non si veda bene. Perch non sei pi niente, culturalmente
parlando, e allora inventi qualcosa per emergere un po rispetto al resto che ti circonda.
Ti consideri senza pi identit e hai bisogno di essere visto, allora magari ladulto lo fa
con la facciata, il giovane lo fa scrivendo una frase dolce su di un muro, rivolta ad una
nel Mezzogiorno.
della propria identit, lironia una forma di reazione e di difesa contro qualcosa di
a te e non puoi affrontarlo ad armi pari, tu usi lironia che una forma pacifica, non
fa male per dissacra, e la gente, i salentini, la usavano questa forma di ironia per
di forza e unione.
fine del Cinquecento in poi. Dopo il concilio di Trento, c stata una forma dura di
governo della societ dovuta alla condizione clericale e spagnola, qui da noi almeno. Il
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regole in un paese ma anche nella societ. Non ci sono pi regole, c un distacco tra una
dominato dalla chiesa e dalla gente benestante, dal clero, che era oppressivo. E poi
generazione e laltra, dovuta ad una mancanza di lascito tra una generazione e laltra,
nata questa forma di letteratura che era raccontare le vicende della storia comune, che
un consegnare qualcosa, che erano le regole, i valori, i principii di una comunit, di una
non si era mai fatto prima, da cui emergeva la verit della gente. Questo discorso si
Walter Mazzotta
fatto in molti paesi, nel Salento si utilizzava la figura di Papa Galeazzo, che raccontava
di fondo.
(a cura di),
le vicende della gente comune attraverso il personaggio di un prete: una figura nata
I racconti di
dopo il Concilio di Trento, una forma di difesa dalloppressione della Chiesa, che era
appoggio, alla tua famiglia, ai tuoi amici. Come faccio quindi a proibirti di colorare la tua
Papa Galeazzo,
oppressiva anche dal punto di vista sessuale, ed per questo che la tendenza alla
cosa in maniera cos vistosa? Io non vedo, non so niente, non mi hai chiesto niente, non
Ediprogram
me ne sono accorto: questo discorso di complicit andato avanti per troppo tempo.
Parlare degli organi sessuali nel parlare comune normale, lo fanno anche
[...] Allora nato il voto di scambio. Io sono diventato sindaco grazie al tuo
Non c pi memoria dei luoghi, dei principii e delle regole che conservavano la societ
le donne anziane che vanno in chiesa, un linguaggio che venuto fuori per protesta
nei decenni e tutto ci stato un danno procurato dal consumismo. Comprando tutto ci
studio sul come fare per fronteggiarla o impedirla. Tempo fa trovai un manifesto piegato
architettonici, si interessata solo di quelli classici, palazzi e chiese, non dei centri
storici abitati dal ceto popolare; infatti il mio andato distrutto. Si sparpagliato
quel ceto, andato frantumato e disperso allestero, le loro dimore erano il patrimonio
storico, centenario, della loro presenza. stato abbandonato e distrutto con i colori che
carabinieri che stanno sempre in coppia. un souvenir del salento la statuetta del
vediamo oggi. Anche dalla Sovrintendenza alle Belle Arti. Io ho denunciato al ministro
carabiniere con il pennacchio, comerano nellOttocento, quando sono arrivati gi, calati
dallalto. Sapete benissimo che quando una cosa calata dallalto e non richiesta, c
sempre il rigetto, allora ecco che subentra lironia, ecco che nasce il fischietto sul sedere
del carabiniere. Una forma di dissacrazione della figura del carabiniere, come il Papa
Galeazzo. Questo succede quando la gente molto consapevole della propria identit
culturale, quando questa si perde diventa molto indifesa e ha bisogno di apparire in tutti
i modi possibili.
Una volta si imbiancava per disinfettare la casa, per rinfrescarla ogni anno a primavera.
La si usava nellagricoltura in molti modi, la calce veniva venduta dagli ambulanti ai
privati. Nel garage, nel sottoscala, tutti avevano il Caucinaru, usato per farci bollire la
III. SULLARMONIA DEL PAESAGGIO VISIVO (2)
La facciata una forma di apparizione esagerata. Combattere questa cosa qua non
facile. Io pensavo che modificare il paesaggio fosse facile. Basterebbe imbiancare come
casa. Se la calce non era buona era colpa del proprietario, non dellimbianchino quindi
dice il regolamento del 1889. Elogio al bianco della calce il nome della mostra che
mia , se spolverava non era colpa mia, voleva dire che era bruciata. Quando un sasso
faccio. In una lettera al ministro Bray dico che hanno distrutto molte case con la volta
di calce duro viene messo nellacqua a bollire deve essere coperto di acqua, se durante
a stella, per motivi tecnici, per ingrandire la casa in verticale. Motivi tecnici a danno di
quelli culturali. Io parlo del salentino di oggi, del meridionale di oggi come individuo, il
Lacqua la rinforza, cos invece diventa granulosa e si spolvera. E non molto aderente al
suo stato di conservazione dopo questo sfacelo di realt consumistica, che ha cambiato
muro, ecco.
la vita a tutti. Io sto denunciando il fatto che c stato un eccessivo ricorso alla pietra a
vista, perch intesa come lelemento delledilizia derivato dalle cornici dei palazzi in
che mi chiedevano: puoi darmi una mano a spostare larmadio?. Una volta cerano
stile classico, ora lo fanno anche le case dei contadini ma le trasformano in tanti modi,
questi armadi pesanti con i piedi deboli, a furia di spostarli ogni anno si indebolivano,
le usano in tanti modi senza tenere conto della necessit di usarla. Ho visto uninsegna
di un negozio di abbigliamento intimo e sulla lastra di pietra leccese era scolpita una
nascondeva dietro di s la scopa e, non appena spostavo larmadio, con un gesto rapido
puliva il muro, il fondale dellarmadio e per terra, che ne so... gomitoli, scarafaggi, tutto
veniva raccolto in un baleno e tu non vedevi niente, se lo portava via e tu non vedevi
stato bisogno.
nulla. Tutto pulito. Lo faceva perch si vergognava a far vedere che magari cerano
ragnatele o sporcizia.
aiutarmi a fare qualcosa per salvare il paesaggio, stavo dicendo prima, sembrava una
cosa da niente ma non lo , ho capito che il motivo principale che non ci sono pi
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erano temi caldi del periodo. Facendo frantumare tutto, si frantuma la comunit e si
ha una societ di singoli individui che non comunicano tra loro e che non rivendicano
niente singolarmente. Io me ne accorgevo perch, quando esponevo negli anni Novanta
e qualcuno si fermava in galleria, si teneva ad una certa distanza dai quadri. Allora
gli si diceva che poteva avvicinarsi, ma cera qualcosa che indisponeva gli spettatori e
fondamentalmente era la vista di una problematica, quella che io esponevo attraverso i
quadri. Un invito ad impegnarsi un po, ma nessuno si voleva davvero impegnare.
[...] Lartista non un titolo, uno stato danimo, larte un modo di leggere
le cose e le persone, e capirle meglio, capirle e rispettarle. La realt non piatta come la
vediamo ad occhio nudo. Tutte le cose hanno unanima, io sono credente ma in termini
religiosi si dice hanno unanima e io dico c poesia nelle persone, la poesia lanima
delle cose. Larte una forma di comunicazione, non una forma di mercato, non serve
ad altro. Ormai si confuso tutto ultimamente, tutto mercato quindi anche larte.
Insegnare ai ragazzi cos larte un buon inizio, perch gli adulti sono gi indisposti.
Si presume che in quanto adulto, si rechi ad una mostra solo per comprare, ma non
vero, larte serve per comunicare, per trasmettere dei valori. Gli adulti hanno bisogno
dei ragazzi. C bisogno di unire le generazioni e creare un collante con il quale legarle:
le regole, i valori. Larte una provocazione, deve essere anche quello, non solo una
forma poetica, deve essere ironica. Quando uno ci mette buona volont tutti possiamo
essere artisti, io sono un autodidatta. Ho la quinta elementare perci ho imparato da
solo a leggere e a scrivere correttamente.
[] Cera un rapporto di complicit con tutto quello che ci circonda. Tutti i
mestieri che ho fatto, limbianchino, il decoratore... sono una reazione del mio carattere,
un modo che ho sviluppato per amare il prossimo e tutto ci che mi circonda, la realt la
societ, la mia terra. Sono pi sensibile e ne soffro di pi e sento di dover fare qualcosa
o andare a combattere per le riforme per le leggi, come laborto, la reversibilit, che
per richiamare lattenzione verso coloro che non se ne accorgono. Occorre essere un po
sensibili, un po emotivi per leggere le cose.
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La storia
dellarchitettura,
com scritta e insegnata nel mondo occidentale,
si occupa solo di poche culture selezionate.
Considera solo una piccola parte del globo
lEuropa e segmenti dellEgitto e dellAnatolia.
Inoltre levoluzione dellarchitettura
studiata solo nelle sue ultime fasi. Sorvolando
i primi cinquanta secoli, i cronisti ci presentano
un apparato di architettura formale, un modo
arbitrario di introdurci allarte del costruire,
come sarebbe quello di datare la nascita della
musica con lavvento dellorchestra sinfonica.
Questo approccio discriminativo degli storici
dovuto al loro parrocchialismo.
Ci sono poi i pregiudizi sociali. la storia
dellarchitettura che ci viene propinata ammonta
a poco pi di un chi ? di architetti che
celebrano il potere e la ricchezza, unantologia
di edifici di, da e per privilegiati.
Bernard Rudofsky, Architecture without architects.
A Short Introduction to Non-Pedigreed Architecture,
The Museum of Modern Art, New York, 1965
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CARMELO COLAMONICO
La casa rurale
nella Puglia
con contributi di
Osvaldo Baldacci, Andrea A. Bissanti,
Luigi Ranieri E Benito Spano
FIRENZE
LEO S. OLSCHKI EDITORE
MCMLXX
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Capitolo IX
LA PENISOLA SALENTINA
Benito Spano
geografia umana.
genti salentine.
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corridoio
accesso cantina
soggiorno
cisterna
camera
cucina
orto
carro). []
stalla
fienile
4m
camera
cuc.
camera
camera
cuc.
camera
rno
soggio
.
cuc. mag
iazzo
camera
dep.
granaglie
dep. granaglie
cisterna
dep.
granaglie
8m
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orto
porc.
mag.
camera
camera
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stalla
orto
cuc.
cucina
orto
cuc.
soggiorno
camera
deposito
camera
stalla
tipicamente meridionali.
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3m
murge baresi
murge tarantine
strozzatura istmide
le serre
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per i fichi.
nisola salentina. []
recinto
0
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3m
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Il pajaru (o paia-
ru, o pagghiaru, o
furnieddhu, furnu,
truddu,
chipuru,
caseddhu a secon-
no in epoche successive.
costruzione rurale
realizzata con la
secco.
01
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eventuali manutenzioni.
cotta.
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01. calotta
per lessicazione di
alimenti al sole)
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Un dialogo
con
Gigi Schiavano
Mauro Bubbico
Avremmo dovuto diffidare fin dallinizio di questi progetti,
perch se ti faccio vedere qua cosa hanno combinato gli
ingegneri dellAnas una cosa assurda, gi ventanni fa. Un
esempio per tutti nel territorio: a Tricase e Andrano hanno
fatto passare la strada sullaltare della basilica antica, la
Basilica del Mito. La strada passata sullaltare. Poi, sempre
l, per fare la strada Tricase-Marina di Tricase hanno fatto la
strada che andava a sbattere sul monumento di una quercia
plurisecolare, la quercia vallonea, la pi antica. La vallonea
per di pi, biotipo particolare di questo territorio; spostandola
fuori da questo territorio non cresce. Per dire di cosa sono
capaci questi dellAnas. E abbiamo gi degli esempi. Poi
nata negli anni ottanta lidea di fare una grande strada.
Questi hanno speso 800 milioni di euro, sai cosa ci puoi fare
con 800 milioni di euro? Tunnel, gallerie sopraelevate...
Quindi lopera pi che assurda, da qualunque punto di vista.
Arrivare a Leuca con quattro corsie. Chi deve arrivare a Leuca?
Ma chi deve partire, soprattutto, da Leuca? Poi la storia va
avanti, il progetto viene fuori. Certo, tutti i sindaci che sono
stati interpellati in quegli anni hanno dato il loro consenso.
Sviluppo del turismo, sviluppo industriale, lhanno raccontata
cos. Oggi siamo alla crisi di tutto. Tutto fermo. Non c pi
una fabbrica nel sud Salento. Viene fuori il progetto. Che fai?
Dove ci sono le strade c il progresso, dove ci sono le strade
si pu lottizzare. Quindi noi abbiamo difeso il territorio
proprio con questi interventi seminativi. La prima semina
labbiamo fatta in un campo dove passa la 275. Questo lanno
scorso. Ma arriviamo al dunque. C un piccolo comitato di
opposizione, per di pi anche nel giro elettorale di Vendola,
quelli di SEL, che inizia a rendersi conto della cosa. Facciamo
un po di opposizione. E Vendola ha contrattato. Quando
si fa politica si fanno queste cose qua. Quando venuto a
Tricase, lho sentito con le mie orecchie, ti sembrava di quelli
buoni; la Godelli preparata per le cose, non aveva fatto ancora
nessun disastro. La Godelli dice che lui lha chiamata di notte
dicendole che avrebbero dovuto trovare una soluzione. Verr
una strada-parco, non pi invasiva. Cos questa strada-parco
non s capito, ma non servita a niente, perch a giorni
dovrebbero iniziare i lavori. Quindici giorni fa hanno gi
sono i figli. Lui era il sindaco di Isola del Piano, perch come
indipendente nelle liste del Partito Comunista usc lui. Ma da
sindaco si tolse la fascia, no? Era un paese che si spopolava,
non cera lavoro, non cera niente. Sindaco di cosa? Delle
pecore? E prese due hippie, la moglie incinta, una vacca
e andarono nel monastero. Il pallino suo era questo qua: il
monastero era del quattrocento e i monasteri erano leconomia;
basta pensare ai cistercensi. E il monastero il castello del
simbolo, il nuovo logo. Prima era Alce Nera ed erano due: lui e
lattuale proprietario di Alce Nera. Per Alce Nera prediligeva
da sempre la commercializzazione, invece lui era per la
produzione; si creata sempre di pi questa comunit, salvo
quando sono arrivati i colossi. Perch l chi ha disturbato
tutto? le Coop che volevano il marchio e la distribuzione.
Allora lultimo atto suo stato quello di vendere la sua parte di
Societ di Alce Nera. Lo hanno strapagato. E ha costruito un
moderno pastificio.
Poi in una mattina di Giugno un infarto lo ha... perch secondo
me andato a che fare con le banche. [ride] un bellissimo
posto. Ma tu devi vedere come hanno ristrutturato la chiesa
adiacente al monastero.
E tutte queste storie come hai fatto a saperle?
Tutte queste storie stanno su internet. Io ne so un po di pi
perch i Girolomoni li avevo seguiti e quasi incontrati. Ma
stiamo parlando del 78, quando lui era gi
sindaco e aveva gi mandato tutto affanculo.
Poi un libro era suo, si chiamava La civilt
contadina. Loro pubblicano una rivista
che si chiama Mediterraneo. una rivista
pazzesca per la ricchezza delle notizie. Lui
si rammarica solo di una cosa, che secondo
me qua possiamo pure riprendere se troviamo
le persone giuste. Senti che idea aveva
negli anni 80: da sindaco fece a tempo ad
organizzare nelle sale del palazzo l, una
mostra contadina. La sua idea era quella di
riprendere la tessitura. Aveva conosciuto un
poeta olandese, o comunque straniero che
gli aveva dato lidea. Su questa tessitura,
su questi panni scriviamo poesie. Tessiamo
le
poesie.
Tessiamo
poesie. Diventava un prodotto unico al
Gino Girolomoni, fondatore di Coop.
Alce Nero (oggi Gino Girolomoni Coop. mondo. E non se ne fece niente perch diede retta dice lui:
Lunica volta, un po per inesperienza ho dato retta a questo
Agricola) e della rivista Mediterraneo
imbecille di segretario comunale e ho lasciato perdere lidea.
E lui quasi quasi si rammarica di non averla portata avanti
perch sarebbe potuta diventare uneconomia per la cittadina.
Il prete una volta lo chiam, scrive, e lui disse al prete: ma
com che qua sullaltare non si parla mai di te? Ma che cazzo
fate? Ma che cosa pregate? Ma c riuscito. C riuscito. La
sua opera rimarr nei secoli. Loro producono una loro variet
che si chiama Graziella Ra, che anche questa una storia da
raccontare. Graziella Ra. Senti due minuti
questa storia qui. Questo un grano. Loro
avevano iniziato con il grano Cappelli che
il grano di riferimento, quello pi buono.
ottimo. Qualit ottima devi scrivere sulla
pagella. Gli altri buoni, sufficienti, mediocri
o pi che sufficienti ma questo ottimo. E
infatti lui andato su questo. Un archeologo
tornando dallEgitto e amico di questo capo
giardiniere polacco, di nome Ivo, gli consegna
questi semi, i cerca di riprodurre questo
grano qua e l, poi si perde, lo recuperano e vanno avanti.
Monastero di Montebello
Quando questo signore archeologo ha dato il grano allamico
Ivo gli ha detto: Eventualmente, lo riproducete e lo chiamate
Graziella. Chi questa Graziella? Un giorno vanno a fare una
conferenza in un paesino della Toscana sullAppennino e gli
dice una storia. Che una delle prime ragazze ammazzate dai
nazisti. Questa ragazzina la scambiarono per una staffetta
e mor. Si sapeva di un padre, che non era il padre, che era
partito per lEgitto e la storia si ricollega. E questa storia ha
probabilmente a che fare col grano ottimo che loro producono.
Loro producono la pasta loro con questo grano. Ra sta
per sole, la divinit egiziana, e Graziella il nome della
ragazza. Girolomoni tutto questo. Perch lui archeologo...
tante cose. Questi lavori non li conoscevo, ma non sapevo
nemmeno che erano cos avanti, quando un giorno, accendo la
radio, Rai 3, e cera una trasmissione sui profeti, e mi chiedo
di cosa stanno parlando. Gino Girolomoni. E quindi lo vedi
che giriamo nel piccolo che c? Perch la novit questa: se
cinque anni fa... io ho parlato sempre di terra, come ne sto
parlando adesso ne ho parlato sempre. Per era diverso. Oggi
se ti metti a parlare di terra ti arrivano tante persone. Giorni
fa a Lucugnano, un paesino qui vicino, non si potuta fare
nemmeno la conferenza che avevano ideato questi amici, sulle
erbe spontanee edule (che si possono mangiare) cerano pi di
mille persone. Cera la biblioteca piena, i corridoi, il cortile,
non si poteva fare. C unattenzione particolare. Anche qua a
Castiglione.
Ma questo dovuto alla crisi?
La crisi, ma come diceva bene quella ragazza, smarrimenti.
Abbiamo bisogno di verit. Guarda qua. Castiglione, un
paesino, cinquanta persone. Qua secca pure laria. Ma
vero che Castiglione ad un certo punto particolare perch
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Adamello
Alemanno
Anco Marzio
Appio
Appulo
Arcangelo
Arnacoris
Artemide
Avispa
Daunia
Dorato
Duilio
Flaminio
Flavio
Gargano
Giemme
Granizo
Bronte
Cannizzo
Capeiti 8
Cappelli
Ciccio
Claudio
Colosseo
Creso
Imhoter
Iride
Isildur
Italo
K26
Kiko Nick
Kronos
Latinur
Levante
Quadrato
Radioso
Meridiano
Messapia
Miradoux
Monastir
Neodur
Norba
Ocotillo
Ofanto
Orobel
Paprica
Parsifal
Pietrafitta
Plinio
Portorico
Preco
Saragolla
Severo
Simeto
Svevo
Torrebianca
Tresor
Valnova
Varano
Vetrodur
Vinci
Vitromax
Yelodur
Altamira
Andana
Antille
Aquilante
Arabia
Arrocco
Artico
Aubusson
Mieti
Bandera
Blasco
Bologna
Bramante
Tiepolo
Palesio
Pr22r58
Sagittario
Sirtaki
Solehio
Zanzibar
Epidoc
Exotic
Illico
Isengrain
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Banca dati: variet di frumento coltivate in Basilicata Pz-Mt 1992-2011
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Sara Alberani
Donato
(detto Donatuccio a Peppi)
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Diversi fatti
di storia contadina
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[...]
Piccola cronologia
del Novecento
910 aprile 1920 Repubblica Neretina
romanzo Fontamara:
stesse liti,
identici.
[]
a Ugento
a Marittima
al mese.
[]
in Sicilia
ignorato.
Mezzogiorno (Casmez)
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T., una delle pri-
ed il 1927, le
me imprese coo-
[...]
di salario giornaliero.
rio di lavoro era: la mattina dalle 7 alle 12, poi una breve
pausa di unora e, finita la pausa, si ritornava a lavorare
fino alle 18. Ogni 15 giorni cera la paga: 50 lire, man
mano aumentava un po. Lidea di sciopero non era
nemmeno concepita.
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A PERENNE MEMORIA
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e il 1950 ci
furono numerose
occupazioni delle
terre incolte, proteste e manifestazioni in quasi tutti i
Comuni del Salento, perch la riforma Gullo(chiamato
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il Ministro dei Contadini) aveva garantito la redistribuzione delle terre (per far fronte ad una pesantissima
crisi economica che aveva messo in ginocchio soprat-
e il 1950 e tra
il 1950 e il 1951,
migliaia di contaquando l'allora Ministro dellAgricoltura Segni(ric-
to, scatenando la
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di coalizione Antifascista.
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di reagire fermamente alle dimostrazioni. Fra il capodanno 1951 e il tre gennaio la reazione non si fece at-
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anche all'estero.
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Testi
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Immagini
p. 102
p. 104105
Annuncio in difesa dei lavoratori agrari (anni 40)
p. 106107
Immagini della Mostra per il 20 anniversario della
Resistenza. Fonte: Albe Steiner, Il manifesto politico,
Editori Riuniti 1978
p. 110
Tabacchine (Archivio Storico Parabitano). Fonte: Anna
Trono, Fabiola Pesare, La donna nella realt produttiva
900, http://www.laputea.com/it/cultura-salento/
giugno 2014)
{05}
p. 111
Lo stabilimento A.C.A.I.T. in una foto depoca; lo stesso
fondazioneterradotranto.it/2012/11/22/la-repubblica-
Fonte: http://pubzine.eu
p. 115
I canti delle tabacchine. Fonte: Anna Trono, Fabiola
http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giornate_
p. 116
Fausto Gullo, il ministro dei contadini.
Fonte: Archivio fotografico de LUnit;
http://www.salogentis.it/2013/06/17/tabacco-e-
p. 117
Manifestazione a Montescaglioso (MT) nel corso dello
sciopero generale dei braccianti (giugno 1949)
p. 118
Cartina del Regno delle Due Sicilie, compilata ed
eseguita su pietra da Benedetto Marzolla (Napoli,
1841). Fonte: Real Litografia Militare
p. 119
Due immagini di Torino negli anni 70.
Fonte: sconosciuta
p. 120
archiviosonoro.org/puglia/archivio/archivio-sonoro-
della-puglia/fondo-documentari-e-fiction/larneide-lo-
pp. 121123
Cartoline celebrative edite dalla Cgil in occasione del
1 maggio in ricordo dei caduti nelle lotte contadine.
a pag. 156
da pag. 125
Castiglione dOtranto,
1221 aprile 2014
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filosofia antropocentrica.
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e balli sfrenati.
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***
Per fortuna c un bel sole pieno e siamo tutti
Un agricoltore locale ci parla dellagricoltura
alla curteddha. I ragazzi del paese terminano
biodinamica, ce ne spiega i principi base.
la seduta in pietra a secco e il mattonato intorno
Il 19 aprile, al parco, ci dimostra come utilizzare
allorto sinergico, noi continuiamo a spietrare il lato
il preparato 500, un concime naturale.
sinistro della strada e a piantumare i fichi, sul lato
destro Rene, Federica e Laura stanno realizzando
dei microinterventi al limite della visibilit volti
pi a instaurare un rapporto di cura dellesistente
che a trasformarlo in maniera invasiva seppur
sempre amorevole. Leonardo ha ossigenato
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Frutti dimenticati
(157172)
Corbezzolo
Arbutus unedo
Famiglia Ericacee
Botanica
Cespuglio di 2 m d'altezza, coperto da foglie persistenti
e coriacee di 7-12 cm, con margine dentellato. Da settembre
in poi la pianta regala fiori e frutti: i primi sono riuniti in
pannocchie pendule di campanelline bianco-giallastre;
i secondi sono rotondi, granulosi e coloratissimi (da verdi
a gialli-arancio-rossi) con 20-25 semi, hanno polpa gialla e
sapore dolce con retrogusto acidulo.
Coltivazione
Va piantato in posizioni riparate dai venti e, nel Nord, in punti
esposti a sud. Preferisce un terreno acido, povero di sostanza
organica e ricco di scheletro. I frutti attirano numerosi uccelli,
tra cui merli, tordi, gazze, ghiandaie, colombi e tortore.
Cucina
I frutti, raccolti quando assumono il colore rosso,
si consumano freschi al naturale, in macedonia, oppure si
usano per marmellate, gelatine, sciroppi e canditi. Rendono
bene anche sotto spirito e, in Sardegna e Corsica, se ne ricava
un vino particolare o, per distillazione, una tipica acquavite.
Erboristeria
Usato per curare la cistite: infondere per 15 minuti 15 g di
frutti schiacciati in 1 litro dacqua bollente, filtrare e bere 3-4
tazze al giorno, dolcificando con miele di timo o di castagno.
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Fico
Ficus carica
Famiglia Moraceae
Botanica
Lalbero del fico pu diventare anche di grandi dimensioni
(7-8 m daltezza e 10 m di diametro) e ha foglie grandi lobate
color verde scuro. I fiori sono monoici, non visibili allesterno,
piccoli. Quelli maschili hanno il compito di fecondare quelli
femminili dando luogo ai veri frutti (acheni), erratamente
definiti semi.
Coltivazione
Non sopporta gli inverni troppo rigidi, vegeta al meglio nella
zona mediterranea e nelle zone soleggiate, non dovrebbe mai
superare i 600 m daltitudine. Non ha bisogno di trattamenti
antiparassitari e non necessario concimarlo, perch resiste
bene e fruttifica anche su terreni molto poveri, e non ha
bisogno neppure di potature, se non per leliminazione dei
rami spezzati.
Cucina
Tra i frutti pi versatili, i fichi freschi si consumano tal quali,
o in macedonie, torte o per fare confetture. Si sposano anche
con cibi salati.
Erboristeria
Sono ottimi remineralizzanti, tonificanti ed energetici; inoltre,
in virt degli enzimi sono digestivi e combattono la gastrite.
Usato per curare il mal di gola: bollitene 100 g in 1 litro
dacqua per 20 minuti, fate gargarismi almeno 4 volte al giorno
e bevetene 2 tazze. Come lassativo: mettetene 6-7 interi a
bagno in acqua tiepida alla sera, mangiateli la mattina dopo
a digiuno.
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Corniolo
Cornus mas
Famiglia Corniacee
Botanica
un arbusto dellaltezza massima di 8 m. Le foglie, caduche,
sono opposte, semplici, ovali, di colore verde; i fiori, piccoli
e gialli, appaiono tra febbraio e aprile. I frutti ovali sono
drupe carnose, lisce, rosso scarlatto lucente; contengono
un seme osseo durissimo e maturano in modo scalare tra
agosto e ottobre.
Coltivazione
Pianta spontanea che ben si adatta a quasi tutti i terreni
purch non aridi, preferisce comunque il suolo calcareo, anche
sassoso. Non soffre il freddo e non richiede potature, ama
il sole. In settembre-ottobre si tagliano con un paio di cesoie
i gambi dei frutti.
Cucina
Per la loro ricchezza in vitamina C, sali minerali e tannini,
le corniole hanno propriet astringenti, toniche e rinvigorenti.
I frutti hanno un sapore acidulo ma gradevole e si mangiano
al naturale. Si utilizzano anche per gelatine e sciroppi e per
spremerne il succo.
Erboristeria
Usate per curare la colite: bollire per 10 minuti 30 g di frutti
secchi in 1 litro dacqua, filtrare e bere 3-4 tazze al giorno.
Per la febbre: infondere per 10 minuti 15 g di frutti secchi in
una tazza di acqua bollente, filtrare, bere 3 tazze al giorno.
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Gelso
Morus alba, M. nigra
Famiglia Moraceae
Botanica
Le due specie presenti in Italia sono Morus alba e Morus nigra,
rispettivamente gelso bianco e gelso nero, dal colore dei frutti.
Entrambi diventano alberi imponenti, alti fino a 10 m il primo
e 15 m il secondo, con chioma rotondeggiante ed espansa
e foglie da ovate a cordate (a volte trilobate), lunghe fino a 15
cm, di colore verde brillante. La fioritura passa inosservata,
mentre i frutti maturano da maggio a luglio per il gelso
bianco e da giugno ad agosto per quello nero: assomigliano
visivamente alle more, ma botanicamente si chiamano
sorosio, di colore bianco rosato o viola-nero a maturit.
Coltivazione
Originaria della Cina, la pianta fu introdotta in Europa verso
il XV secolo principalmente per la bachicoltura. Il gelso
si adatta a qualunque tipo di terreno, argilloso, sassoso,
marginale o collinare. La sua resistenza alle malattie fa
s che non richieda limpiego di fitofarmaci. Entrambe le specie
vivono bene sia al Nord sia al Sud. Lallevamento del baco da
seta si concentra tra la fine di aprile, quando il gelso schiude
le gemme, e linizio di giugno, per limpossibilit di ottenere
un secondo raccolto di foglie del gelso. In soli 40 giorni
dalluovo si ottiene il bozzolo di seta, passando attraverso le
quattro successive mute dellinsetto. Durante questo periodo,
lunico impegno consiste nel rifornire di fogliame gli insaziabili
bruchi e nel ripulire i resti di quanto avanzato.
Cucina
I frutti si possono consumare allo stato fresco, in macedonia,
in torte e crostate di frutta o per preparare marmellate
biologiche. Il gelso nero da preferirsi poich i frutti sono
pi saporiti.
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Cotogno
Cydonia communis e C. lusitanica,
Famiglia Rosacee
Botanica
un piccolo albero deciduo, che raggiunge gli 8 m daltezza.
Le foglie alterne, semplici, sono lunghe 6- 11 cm. I fiori sono
bianchi o rosati, con cinque petali. I frutti possono essere
maliformi (a forma di mela) oppure piriformi (a forma di pera).
La buccia ricoperta di peluria bruna che scompare
a maturazione, ed di colore giallo oro intenso. La polpa
consistente, facilmente ossidabile e ricca di sclereidi. I semi
sono numerosi.
Coltivazione
una pianta robusta che cresce bene in ogni tipo di terreno.
Predilige lambiente mediterraneo perch le gelate tardive
possono danneggiare la produzione, ma resiste fino a 1.000 m
di quota, purch in posizione riparata e ben soleggiata. Teme
la siccit estiva. Non necessita di concimazione. La pianta pu
essere colpita dal colpo di fuoco batterico (Erwinia amilovora).
La raccolta si esegue a maturazione, in settembre-ottobre,
quando il colore vira dal verde al giallo chiaro e la peluria si
elimina facilmente.
Cucina
Le cotogne non si prestano al consumo allo stato fresco a
causa della polpa troppo dura e astringente; vengono cotte
per preparare confetture, gelatine e mostarde, o utilizzate per
aromatizzare distillati e liquori.
Erboristeria
Usata per curare la bronchite: macerare per 5 giorni in 1 litro
di vino rosso una mela cotogna affettata e 10 g di scorza di
cannella; bere una tazzina di vino caldo dopo cena.
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Sorbo
Sorbus domestica, S. aria, S. aucuparia
Famiglia Rosacee
Botanica
Tutti i sorbi hanno crescita lenta, compensata dalla longevit
(fino a 120 anni di vita). Sono alberi di massimo 10 m
daltezza, con rami giovani pelosi. Fiorisce verso maggiogiugno, con fiori piccoli color crema riuniti in corimbi, dai
quali si sviluppa un numero limitato di frutti (4-6). Questi
hanno un diametro di 2-4 cm, e sono di colore giallo-rossastro.
Coltivazione
Il sorbo non teme il freddo, anche intenso, ma non sopporta
il caldo afoso estivo. Desidera un terreno fresco e ricco
dhumus, anche moderatamente umido ma senza eccessivo
ristagno; una posizione soleggiata ma ventilata soprattutto
destate; irrigazioni di soccorso in caso di temperature elevate
e prolungate nei primi anni dopo limpianto. Tutti i frutti
dei sorbi si raccolgono in settembre, recidendo il peduncolo
dellintero corimbo.
Cucina
Il sorbus domestica si pu consumare tal quali, previo
ammezzimento. I frutti degli altri due sorbi si impiegano
per confezionare liquori dal potere digestivo, marmellate
e gelatine, salse che accompagnano la cacciagione,o per
aromatizzare laceto o la grappa.
Erboristeria
Il sorbo viene usato per curare la diarrea: mangiare nellarco
della giornata 10 sorbole mature fino a scomparsa dei sintomi.
Per la tosse: schiacciare 10 g di frutti freschi di sorbo degli
uccellatori in modo da toglierne i semi, porre la polpa in una
tazza dacqua bollente e lasciarla per 15 minuti, filtrare e bere
2-3 tazze al giorno.
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Giuggiolo
Zizyphus jujuba
Famiglia Ramnacee
Botanica
un arbusto o piccolo albero di 2-5 m daltezza, dal tronco
sinuoso, con numerosi rami spinosissimi e penduli. Le foglie,
caduche, sono piccole, alterne, lucide, ovali. I fiori, minuti e
gialloverdastri, appaiono in maggio-giugno. I frutti sono drupe
di colore prima rosso violaceo poi nocciola. La polpa bianca
dolce-acidula, prima croccante e poi farinosa, e racchiude un
seme allungato, duro e pungente.
Coltivazione
Pianta rustica, preferisce un clima temperato in zone prive
di geli persistenti; resiste a temperature sotto lo zero se
sporadiche. Predilige posizioni soleggiate e riparate dai
venti invernali. Si adatta a ogni terreno, dando il meglio su
suoli leggeri. Resiste a estati calde e siccitose. Le variet
si differenziano per le dimensioni dei frutti, grossi come
un dattero o un uovo di gallina, e per la forma pi o meno
allungata. Le migliori variet sono L, Lang, Sui Men, MuShing-Hong. Le giuggiole maturano gradualmente dalla met
di agosto fino a ottobre; si raccolgono recidendo il picciolo e si
conservano per circa un mese in cassette al buio e al fresco.
Cucina
Si consumano fresche tal quali, in marmellata, sciroppo,
gelatina o sotto spirito. Possono anche essere essiccate
e candite. In Cina sono un ingrediente del pane e di varie
salse e bevande.
Erboristeria
Ha propriet diuretiche: bollire per 15 minuti in 1 litro dacqua
60 g di frutti freschi snocciolati; filtrare; bere tiepido in dose
di 3-4 tazze al giorno.
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173188
Da: <ciracis@hotmail.com>
Oggetto: After Castiglione
Data: 22 Aprile 201416:15
A:
<luiginegro@gmail.com>,
<falanga.elisabetta@gmail.com>,
<fra@francescoquartacolosso.com>,
<ire.coppola@gmail.com>,
<pellegrinimattia@ymail.com>,
<grecomatteo@gmail.com>,
<mayakgw@gmail.com>, <renegabri@gmail.com>, <apacistudio@
gmail.com>, <fantinemilio@gmail.com>, <norese@gmail.com>,
<coppolalu@gmail.com>,
<luigipresicce@gmail.com>,
<zizza.
gianlu@libero.it>, <l_musacchio@hotmail.it>, <francesca.marianna.
consonni@gmail.com>, <dilettamia@yahoo.it>, <alberanisara@
gmail.com>, <robtenace@gmail.com>, <riccodavide@gmail.com>,
<alessandrapomarico@gmail.com>, <carolynchristov@hotmail.com>
Cari Tutti,
scrivo fresca dalla bellissima esperienza di Castiglione per condividere con voi alcune riflessioni e proposte per il futuro. Mi sembra
davvero importante creare una continuit con la comunit di Castiglione per non rendere questa sinergia solo un episodio.
Anche a Castiglione la Biodinamica ha suscitato entusiasmo e spero
questo interesse cresca e diventi una pratica. Anche perch, come
dice Emilio, la Biodinamica la porta attraverso la quale passare
anche sui temi che interessano i Cafausici, per arrivare cos ad un
terreno comune per tutta l'esperienza delle fhu.
Mi sembrata interessante la proposta di Angelone, figura straordinaria, di creare attorno all'orto un luogo sociale con sedute, tettoie e quant'altro sia utile ai fini di abitare il luogo, utilizzando come
materiali le pietre raccolte nel campo. Ci invitava ad usare le nostra
creativit per progettare appunto questo luogo che possa restare
per possibili nostri nuovi incontri o da lasciare alla Comunit. Una
sorta di meeting point in cui riflessioni e pratiche possano convivere, pensando anche di allestire una cucina per preparare pasti con
cibi direttamente raccolti nell'orto attiguo.
Anche l'idea di organizzare in autunno, si parlava delle prime
settimane di Ottobre, un vero seminario di Biodinamica mi sembra
una proposta da prendere in considerazione, affinch questa pratica possa essere pi incisiva in quella terra ed in quelle limitrofe.
Ho pensato che, se davvero riuscissimo a creare questo luogo sociale attorno all'orto, sarebbe bello organizzare anche un workshop di
autocostruzione di dispositivi che funzionano con le energie rinnovabili, fotovoltaico, eolico, biomasse, ecc
Durante i giorni a Castiglione ho cercato di far progredire anche il progetto sul dialogo con tre figure spirituali, provenienti da
tradizioni differenti, sul tema della morte. Sono stata, per questo
motivo, a San Pietro in Lama dove ho partecipato ad una sessione
di meditazione con un Monaco Zen. Venerd prover a rincontrare
il Maestro per capire se lui possa essere interessato ad una condivisione con noi.
Con Emilio abbiamo pensato che avrebbe senso che queste tre
(ma potrebbero essere anche due o anche quattro) figure portatrici
di saperi diversi, potessero condividere con il gruppo alcuni giorni
assieme, per dare continuit alla pratica essenziale che stiamo por174
175
http://interspire.e-flux.com/display.php?M=207709&C=73ee2fbdd98251e090a01c883ed16ba7&S=8727&L=5&N=8541
http://we-make-money-not-art.com/archives/bioart/
http://en.wikipedia.org/wiki/Dogecoin
http://www.coindesk.com/welcome-bitcoin-island/
http://www.coindesk.com/new-colorado-marijuana-vending-machines-accept-bitcoin/
http://freebeer.org/blog/
>>
Da: <carolynchristov@hotmail.com>
Oggetto: Re: After Castiglione
Data: 23 Aprile 2014 20:50
A: <norese@gmail.com>
Cc:
<luiginegro@gmail.com>, <falanga.elisabetta@gmail.com>,
<fra@francescoquartacolosso.com>,
<ire.coppola@gmail.com>,
<pellegrinimattia@ymail.com>,
<grecomatteo@gmail.com>,
<mayakgw@gmail.com>, <renegabri@gmail.com>, <apacistudio@
gmail.com>,
<fantinemilio@gmail.com>,
<coppolalu@gmail.
com>,
<luigipresicce@gmail.com>,
<zizza.gianlu@libero.it>,
<l_musacchio@hotmail.it>,
<francesca.marianna.consonni@
gmail.com>,
<dilettamia@yahoo.it>,
<alberanisara@gmail.
com>,
<robtenace@gmail.com>,
<riccodavide@gmail.com>,
<alessandrapomarico@gmail.com>, ciracis@hotmail.com
Ciao Giancarlo,
ho guardato i link e ci sono cose divertenti e belle. la mostra pubblicizzata da eflux sulla questione della morte mi sembra la meno
interessante a dire il vero.
Ho anche letto la email di Sarah. La mia breve esperienza a
Castiglione, con Rosa, e' stata bella, perch personalmente sono
interessata al superamento delle separazioni disciplinari tra arte e
altre ricerche, e poi politicamente sono interessata alla questione
del cibo e dei saperi agricoli da riscoprire o da scoprire, e questo mi
interessa a prescindere dalla questione dell'arte.
Se problema c', mi pare risieda (da quel poco che ho visto) nella
strana aggregazione tra fhu e {cafauso/Adrian Paci[che comunque non
ho visto]/Rene+Ayreen} e anche nell'identit stessa di fhu che non ho
ben capito. Il piccolo cafauso sperduto tra le automobili, e autogestito
senza fondi e senza doveri e obblighi, era leggero, e piuttosto libero
(senza eflux).
un caro saluto,
Carolyn
>>
Da: <luiginegro@gmail.com>
Oggetto: Re: After Castiglione
Data: 23 Aprile 2014 22:27
A: <ciracis@hotmail.com>, <falanga.elisabetta@gmail.com>,
<fra@francescoquartacolosso.com>,
<ire.coppola@gmail.
com>, <pellegrinimattia@ymail.com>, <grecomatteo@gmail.
com>,
<mayakgw@gmail.com>,
<renegabri@gmail.com>,
<apacistudio@gmail.com>, <fantinemilio@gmail.com>, <norese@
gmail.com>, <coppolalu@gmail.com>, <luigipresicce@gmail.
com>,
<zizza.gianlu@libero.it>,
<l_musacchio@hotmail.it>,
<francesca.marianna.consonni@gmail.com>,
<dilettamia@
yahoo.it>, <alberanisara@gmail.com>, <robtenace@gmail.com>,
<riccodavide@gmail.com>,
<alessandrapomarico@gmail.com>,
<carolynchristov@hotmail.com>
Dopo tanti tentativi inutili di migliorare lordine sociale, alla filosofia (dalla metafisica alla politica) non rimane che confusione
e scoraggiamento. [...] Il solo spettacolo dei miserabili che riempiono le citt non dimostra forse che i torrenti di lumi [...] non
sono che torrenti di tenebre? [...] La civilt abisso di miseria e
di assurdit.
C. Fourier
-[...]s'incontrarono dopo la morte. Camminavano nel deserto e
si riconobbero da lontano, perch erano ambedue molto alti. I
fratelli sedettero in terra, accesero un fuoco e mangiarono. Tacevano, come fa la gente stanca quando declina il giorno. Nel cielo spuntava qualche stella, che non aveva ancora ricevuto il suo
nome. Alla luce delle fiamme, Caino not sulla fronte di Abele il
segno della pietra e lasciando cadere il pane che stava per portare alla bocca chiese che gli fosse perdonato il suo delitto. Abele
rispose: "Tu hai ucciso me, o io ho ucciso te? Non ricordo pi:
stiamo qui insieme come prima". "Ora so che mi hai perdonato
davvero" disse Caino "perch dimenticare perdonare. Anch'io
cercher di scordare". Abele disse lentamente: " cos. Finch
dura il rimorso dura la colpa"
J. L. Borges
>>
Da: <pellegrinimattia@ymail.com>
Oggetto: Re: After Castiglione
Data: 24 aprile 2014 21:36
A:
<ciracis@hotmail.com>,
<falanga.elisabetta@gmail.
com>,
<fra@francescoquartacolosso.com>,
<ire.coppola@
gmail.com>, <luiginegro@gmail.com>, <grecomatteo@gmail.
com>,
<mayakgw@gmail.com>,
<renegabri@gmail.com>,
<apacistudio@gmail.com>, <fantinemilio@gmail.com>, <norese@
gmail.com>, <coppolalu@gmail.com>, <luigipresicce@gmail.
com>,
<zizza.gianlu@libero.it>,
<l_musacchio@hotmail.it>,
<francesca.marianna.consonni@gmail.com>,
<dilettamia@
yahoo.it>, <alberanisara@gmail.com>, <robtenace@gmail.com>,
<riccodavide@gmail.com>,
<alessandrapomarico@gmail.com>,
<carolynchristov@hotmail.com>
Ciao a tutti,
ho scritto di getto una riflessione mentre rientravo in treno.
176
177
>>
Da: <luiginegro@undo.net>
Oggetto: Re: After Castiglione
Data: 24 aprile 2014 22:02
A: <pellegrinimattia@ymail.com>
Cc:
<ciracis@hotmail.com>,
<falanga.elisabetta@gmail.com>,
<fra@francescoquartacolosso.com>,
<ire.coppola@gmail.com>,
<grecomatteo@gmail.com>, <mayakgw@gmail.com>, <renegabri@
gmail.com>, <apacistudio@gmail.com>, <fantinemilio@gmail.com>,
<norese@gmail.com>, <coppolalu@gmail.com>, <luigipresicce@
gmail.com>, <zizza.gianlu@libero.it>, <l_musacchio@hotmail.
it>, <francesca.marianna.consonni@gmail.com>, <dilettamia@
yahoo.it>, <alberanisara@gmail.com>, <robtenace@gmail.com>,
<riccodavide@gmail.com>,
<alessandrapomarico@gmail.com>,
<carolynchristov@hotmail.com>
E pensare che proprio ora con Luca scrivevamo di naufragi (lui mi
accusava di essere un suscitatore, un suscitatore di naufragi, gli
ho risposto io).
180
Grazie Mattia, prima stavo per cercare poche parole per ringraziare Carolyn, ma ora tu mi susciti di sovrapporre i miei abbracci, te
l'ho detto tante volte almeno quanto ti ho nominato Caino in Abele,
tu sei la cometa in questo momento (senza alcuna retorica, ma
letteralmente) e sai quanto possano essere importanti durante un
naufragio o durante una nascita
Ti abbraccio amico mio
Lu
>>
Da: <fra@francescoquartacolosso.com>
Oggetto: Re: After Castiglione
Data: 25 aprile 2014 11:06
A:
<pellegrinimattia@ymail.com>,
<ciracis@hotmail.com>,
<falanga.elisabetta@gmail.com>, <luiginegro@undo.net>, <ire.
coppola@gmail.com>, <grecomatteo@gmail.com>, <mayakgw@
gmail.com>, <renegabri@gmail.com>, <apacistudio@gmail.com>,
<fantinemilio@gmail.com>, <norese@gmail.com>, <coppolalu@
gmail.com>, <luigipresicce@gmail.com>, <zizza.gianlu@libero.
it>, <l_musacchio@hotmail.it>, <francesca.marianna.consonni@
gmail.com>,
<dilettamia@yahoo.it>,
<alberanisara@gmail.
com>,
<robtenace@gmail.com>,
<riccodavide@gmail.com>,
<alessandrapomarico@gmail.com>, <carolynchristov@hotmail.com>
Ciao a tutti
nella storia le comete erano viste come segni non positivi.
Nel simbolismo cristiano la cometa della nativit voleva indicare che
quella nascita sarebbe stata accompagnata da disavventure.
Nel vangelo secondo Matteo viene raccontata la strage degli
innocenti. I Re magi informarono Erode della nascita di Ges e lui
ordin di uccidere tutti i bambini al di sotto dei due anni nel tentativo di liberarsene.
Per i naufraghi non mi viene in mente nulla Nella navigazione
marittima notturna anticamente ma anche quotidianamente possono essere usate le stelle fisse non comete per orientarsi.
Forse le tue parole, Luigi, mi saranno pi chiare in futuro
Come sapete, io e Sara A. siamo stati in giro nel paese a intervistare gli abitanti. Senza una pianificazione (cafausico dna) siamo
entrati nelle case dei castiglionesi che ci hanno accolto con molto
interesse. Eccovi i link delle interviste (solo audio) per chi non avesse accesso a dropbox fhu:
https://www.dropbox.com/s/459e7s4m0ndx6s8/interviste%20
castiglione%202014%20solo%20audio.zip
Presto caricher anche i video.
Sono stato molto felice della esperienza a Castiglione, era da
tempo che avevo lesigenza di avvicinarmi ad un paese di provincia e
tutti i castiglionesi sono stati incredibili
Ora che i lavori della fhu si sono interrotti ho fatto le valige e mi
sono trasferito in paese anche io, a qualche km da Castiglione, magari domani sera vado al Bottegone a farmi una Bicicletta con gli altri.
Un abbraccio a tutti,
f
181
>>
Da: <luiginegro@gmail.com>
Oggetto: Re: After Castiglione
Data: 25 Aprile 2014 12:56
A: <fra@francescoquartacolosso.com>
Cc:
<ciracis@hotmail.com>,
<falanga.elisabetta@gmail.com>,
<pellegrinimattia@ymail.com>,
<ire.coppola@gmail.com>,
<grecomatteo@gmail.com>, <mayakgw@gmail.com>, <renegabri@
gmail.com>, <apacistudio@gmail.com>, <fantinemilio@gmail.com>,
<norese@gmail.com>, <coppolalu@gmail.com>, <luigipresicce@
gmail.com>, <zizza.gianlu@libero.it>, <l_musacchio@hotmail.
it>, <francesca.marianna.consonni@gmail.com>, <dilettamia@
yahoo.it>, <alberanisara@gmail.com>, <robtenace@gmail.com>,
<riccodavide@gmail.com>,
<alessandrapomarico@gmail.com>,
<carolynchristov@hotmail.com>
Riferito a Caino in Abele la cometa vettore, a me interessa in questo momento il suo aspetto precristiano, prefilosofico, in buone
parole arcaico (La navigazione era riferita a quella dei Re Magi
quindi all'era del dopo sangue).
Le comete anche solo sul piano astrofisico sono portartici di
elementi primordiali in forma ghiacciata, sono residui rimasti dalla
condensazione della nebulosa da cui probabilmente si form indirettamente l'universo, e sicuramente il Sistema Solare: le zone periferiche di tale nebulosa sarebbero state abbastanza fredde da permettere all'acqua di trovarsi in forma solida Sono fuochi fatui
In-consapevoli
Da: <alessandrapomarico@gmail.com>
Oggetto: Castiglione
Data: 12 Maggio 2014 19:51
A:
<lucia.sgrafetto@gmail.com>,
<val.nicoletti@gmail.com>,
<davidegiorgett@gmail.com>,
<dammacco.g@gmail.com>,
<ppaola.e@gmail.com>, <coppolalu@gmail.com>
ciao ragazzi,
vi mando un collage di testi preparato da Sara Alberani, e il mio Castglione afterthoughts che non so o se vi avevo mandato gi.
La classe 2013-2014
Durante il 2013-2014, la questione
proposta alla Prima Classe Come
vogliamo vivere. Il gruppo di studio
indagher questa nozione cruciale
CASTIGLIONE'S
AFTERTHOUGHTS
Lincontro primaverile che ci ha visto
impegnati nel progetto di costruzione
collettiva del Parco Comune dei
Frutti Minori stato un esercizio
di ascolto profondo, una scoperta
reciproca tra la piccola comunit di
Castiglione coltivatori radicali e
consapevoli delle proprie pratiche
che rivendicano suolo pubblico e il
nostro gruppo di artisti interessati
a sperimentare l'arte al di fuori del
sistema dell'arte, negli sconfinamenti
tra discipline, dentro le relazioni, la
vita (e la morte), i cicli della natura,
che interrogano la dimensione del
tempo, del corpo (e del corpo sociale)
e dellanima, in un rapporto come ci
ricordava suggestivamente Rene pi
di riproduzione che di produzione.
Limportanza della biodiversit,
il complesso funzionamento di un
suolo fertile, le relazioni di reciproco
soccorso attivate dalle piante nell'orto
sinergico o i principi della biodinamica
che ci riconnettono alle forze cosmiche.
Questi concetti, osservati nella
pratica dellagricoltura, si sono rivelati
metafore potenti per la nostra indagine
su come vogliamo vivere, mostrandone
ancor di pi lurgenza, ma anche
delineando possibili percorsi. Abbiamo
sentito con chiarezza il nostro essere
organicamente parte di un sistema
di reciprocit, sia materiale che
immateriale, fisico quanto spirituale,
che richiede uno sforzo individuale e
collettivo. In questa continua tensione
si fatto il nostro apprendere. Qui,
all'estremo sud di un'Italia stremata,
attraverso il contatto con la terra, con
forme e materie primordiali, in questa
>>
Da: <b.ctonia@gmail.com>
Oggetto: After Castiglione
Data: 22 Aprile 201416:15
A: <alessandrapomarico@gmail.com>
Cosa fare?
Inventiamo un nuovo verbo:
farenonfare.
Ciao Alessandra,
Diramazione
Sradicare una pianta cercando di
seguirne le diramazioni.
come va?
C' voluto un po' di tempo perch quello che volevamo scrivere
prendesse forma.
Quest'immagine legata con uno degli appunti che troverai nel testo.
Speriamo di essere ancora in tempo.
Orto biodinamico
Prima di fare un orto biodinamico
bisognerebbe saper guardare i rapporti
biodinamici. Per praticare basta rivolgere
lo sguardo in un terreno abbandonato.
La casa sembra piccola da fuori
Come le case di Wright inserite
nella natura non prevalgono sul resto
dell'ambiente, cos anche le persone
inserite in un paesaggio, quasi invisibili.
Il colore dei loro vestiti si comporta come
il colore dei papaveri: una leggera e ritmica
stimolazione cromatica.
Cibo
Il pane di canapa e i pomodorini
invernali con un po' di olio stanno molto
bene insieme nel piatto.
Culture del rifiuto
Aprire buche nella terra per raccogliere
i rifiuti sedimentati pu avere una ricaduta
positiva sull'immaginazione, questa associa
ogni rifiuto trovato con il galleggiare nella
coscienza di esperienze rimosse.
Viene il dubbio che il rimosso non riguardi
soltanto l'individuo singolo ma tutta intera
la sua specie.
Un abbraccio
Tonia
Enkli
Castiglione
Bastano pochi passi per vedere
dileguare la sua forma urbana in un
paesaggio campagnolo. Lo spostamento
obbedisce alla velocit del desiderio:
andiamo al bar - dice qualcuno - e siamo
gi l.
Comunanza dei sensi
I nostri corpi sono totalmente
abbandonati alla tensione del fare, bisogna
trovare un'occupazione! questo si rende
ancora pi evidente quando si posti, come
qui, di fronte all'eventualit di non fare,
il tempo viene vissuto come una lacuna,
come ci che manca alla chiamata,
ne conseguono tantissimi sbalzi in
cui per inerzia si pensa a colmare il
vuoto convogliando i sensi verso una
qualche occupazione specifica. Ma
ecco che sopraggiunge una distrazione
e all'improvviso ci si trova a parlare con
qualcuno, o a cercare un bicchiere d'acqua,
o a seguire il colore del cane che scappa.
Ci che prima veniva vissuto sotto l'ottica
del fare, in negativo, come una mancanza
d'essere, sotto l'ottica del non fare una
pienezza e co-appartenenza percettiva
a tutti gli esseri nella loro ritmica di
apparizione. Per fondare una nuova estetica
dell'essere, bisogna cambiare l'etica del
lavoro, che non altro che un modo di
articolare la temporalit e il modo di
sentire. La comunanza dei sensi l'avvento
di questa diversa temporalit.
Dinamizzatore
Qui la parola vorrebbe diventare gesto
senza altro aggiungere: per ossigenare
l'acqua bisogna girare la mano in senso
orario, e poi fare il caos girando in senso
anti-orario.
Parco Comune dei Frutti Minori Castiglione d'Otranto 11-22 aprile 2014
Di fronte al gi fatto
Una cosa costruire una forma
e altra cosa contemplarla gi fatta. Ci
che fatto (il mondo come pre-esistenza)
necessita di essere ri-fatto. Ogni cosa fatta
occulta il gesto che l'ha compiuta.
Poetica del Muro a secco
i
iii
Osteria
Fare un brindisi una pratica in
estinzione. Si tratta di costruire una frase
facendo ricorso alle rime ed altri giochi di
parole che prendono di mira il soggetto
interlocutore a cui il brindisi rivolto. Il
venir meno di questa forma espressiva
mette in evidenza che il terreno comune
del linguaggio non si pu mai dare come
presupposto ma sempre come un che da
costruire nel qui ed ora.
Cestini di canne
Dove avete imparato a fare i cestini
di canne? Guardando in internet.
Scuole elementari
Sarebbe ancor pi istruttivo andare
da adulti a seguire una lezione nella propria
scuola elementare, magari anche nella
stessa aula.
187
finito di stampare
giugno 2014