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Metodologia didattica
Lezioni frontali, con aperture al dibattito tra docente e studenti ed eventuale utilizzazione di schemi illustrativi e
riepilogativi. In particolari occasioni sono previste delle presentazioni powerpoint.
Metodologia di valutazione
Esame orale consistente in un colloquio atto a valutare lapprendimento di informazioni fondamentali, contenuti
di pensiero e strumentazioni metodologiche illustrati nel corso.
Bibliografia
Testo fondamentale per la preparazione:
G. dOnofrio, Storia del pensiero medievale, Citt Nuova, Roma 2011 (nuova ed. Roma 2013).
N.B. Gli studenti anglofoni potranno utilizzare la traduzione in lingua inglese della precedente versione di
questopera: G. dOnofrio, History of Theology. II. The Middle Ages, transl. by M. J. OConnell, Liturgical Press,
Collegeville (Minnesota) 2008.
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50203 - STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA
LEONARDO MESSINESE
1 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Scopo del corso rendere lo studente capace di orientarsi allinterno dei principali indirizzi di pensiero della
filosofia moderna, offrendogli gli strumenti per poter esprimere appropriate valutazioni critiche.
Programma
Il corso ha per oggetto lesposizione dei principali problemi e delle pi significative correnti di pensiero della
filosofia moderna. Esso si articoler in due parti, una istituzionale e laltra monografica.
Il corso istituzionale ha per titolo: Storia della filosofia dalla rivoluzione scientifica allidealismo tedesco. Figure e problemi. La
presentazione e lanalisi critica del pensiero dei vari filosofi terr conto soprattutto delle questioni di carattere
metafisico e di quelle relative alla filosofia della conoscenza, pur non tralasciando per le posizioni di maggiore
rilievo le rispettive dottrine etiche, politiche ed estetiche.
Il filo conduttore, nella presentazione dellintero arco della filosofia moderna, sar costituito dalla messa in
evidenza del contrasto tra laspirazione a una filosofia rigorosa, libera da presupposti extra-filosofici, e la
presenza di uno strutturale presupposto relativo alla separazione tra il pensiero e lessere. Da questo punto di
vista, emergono due elementi fondamentali. Il primo che le innegabili differenze tra i filosofi razionalisti e
quelli pi legati a una ragione di tipo empirista, devono essere comprese alla luce di quel presupposto comune.
Il secondo che le filosofie di Kant, da una parte, e di Hegel, dallaltra, si presentano come due possibili
soluzioni per venire a capo della struttura dualistica della quale s fatto cenno.
Lo studio del pensiero di Kant e di Hegel sar svolto nellambito del Corso 50619.
Il corso monografico ha per titolo: La metafisica cartesiana della soggettivit nellinterpretazione di Martin Heidegger. Esso
verter sulla presentazione e discussione di una delle pi significative interpretazioni della filosofia cartesiana,
inquadrata nella pi ampia interpretazione che Heidegger ha offerto dellintero arco della filosofia moderna, vista
questa nel duplice compimento: hegeliano, da una parte; e nietzscheano, dallaltra.
Metodologia didattica
Le lezioni saranno frontali. Il docente, nei modi e nei tempi opportuni, nel corso delle lezioni favorir il dialogo
con gli studenti. Sar dato spazio alla lettura e commento di alcuni testi significativi del pensiero moderno.
Metodologia di valutazione
Lesame sar orale.
Bibliografia
Corso istituzionale:
S. Vanni Rovighi, Storia della filosofia moderna, la Scuola, Brescia; oppure G. Reale D. Antiseri, Il pensiero occidentale
dalle origini ad oggi, vol. II, La Scuola, Brescia; oppure C. Esposito P. Porro, Filosofia, vol. II, Laterza, Bari 2009.
Leonardo Messinese, Il cielo della metafisica. Filosofia e storia della filosofia in Gustavo Bontadini, Rubbettino, Soveria
Mannelli 2006 (capitoli I-IV).
Idem, Il problema di Dio nella filosofia moderna, Lateran University Press, Roma 2001 [tr. inglese The Problem of God in
Modern Philosophy, The Davies Group Publishers, Aurora (CO) 2005; tr. tedesca Die Gottesfrage in der Philosophie der
Neuzeit, Dunkler & Humblot, Berlin 2007].
Corso monografico:
Leonardo Messinese, Heidegger e la filosofia dellepoca moderna. Linizio della soggettivit: Descartes, seconda edizione
ampliata, Lateran University Press, Roma 2010 (ristampa).
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50204 FILOSOFIA DELLA RELIGIONE
ROBERTO DI CEGLIE
2 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Ci si propone di rendere lo studente capace di individuare natura e metodo della disciplina, nella definizione delle
sinergie ma anche delle differenze che essa presenta nei confronti delle scienze delle religioni, delle discipline
teologiche, della teologia naturale. Lattenzione sar incentrata sulla nozione di religione (e su quelle che
laccompagnano, preghiera e sacrificio, ad esempio) come pure sulla nozione di fede. Si insister quindi sulla
singolare identit della fede cristiana, alla luce sia della tradizione rappresentata dal pensiero di Tommaso
dAquino sia di alcune notevoli posizioni moderne.
Programma
La definizione del campo dindagine filosofico-religioso. La fede nel pensiero di Tommaso dAquino (soprattutto
le questioni relative allin-evidenza, al merito, al primato della carit, al rapporto con la ragione, alla unicit
della fede). Le forme del rapporto fede/ragione nel mondo anglosassone: Locke, Hume e Newman. Le riduzioni
della religione alla ragione (Spinoza), alla morale (Kant), allantropologia (Feuerbach), al sentimento di
dipendenza (Schleiermacher). Il primato della fede in Pascal e in Kierkegaard, il primato della fede in rapporto
alla ragione presso Rosmini. Dopo aver riflettuto sulle forme della fede e del suo rapporto con la ragione, si
proceder alla questione della religione in Tommaso dAquino (la virt morale della religione, la preghiera, il
sacrificio, i vizi della superstizione e dellirreligione). Infine, le analisi gi svolte, di carattere fondamentalmente
storiografico, verranno ricomprese alla luce di alcune espressioni dellattuale riflessione filosofico-religiosa.
Metodologia didattica
Lezioni frontali, svolte tuttavia nella costante ricerca del dialogo tra docente e discenti.
Metodologia di valutazione
Esame orale.
Bibliografia essenziale
Tommaso dAquino, Summa theologiae, II-II, qq. 1-16; 81-100, passim (testi disponibili nella Cattedra online);
A. Plantinga, Appello ai filosofi cristiani, ed. it. a cura di R. Di Ceglie, in Rivista di filosofia neo-scolastica 103
(2011) pp. 83-110;
Idem, Dio esiste: perch affermarlo anche senza prove, ed. it. a cura di R. Di Ceglie, Rubbettino, Soveria Mannelli 2011;
R. Di Ceglie P. Moser, Amore e obbedienza in filosofia , Lindau, Torino, in corso di stampa.
Dispense del Docente (disponibili nella Cattedra online).
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50207 STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
PATRIZIA MANGANARO
2 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Gli obiettivi formativi sono: 1) rendere lo studente capace di comprendere il lgos che permea le principali
correnti della filosofia contemporanea, delle quali saranno esaminati gli aspetti storici e i problemi teorici salienti,
a partire dalla questione della periodizzazione; 2) accrescere la competenza teoretico-argomentativa e la capacit
di elaborazione critica, oltre a quella espositiva e storico-descrittiva; 3) mettere in evidenza il proprium del pensiero
contemporaneo in rapporto alla ricerca della verit, del significato e del senso, per offrire criteri filosofici di soluzione
alle questioni stringenti dell'epoca attuale nel dibattito tra fides e ratio. Il Corso monografico potenzier tali
obiettivi attraverso la riflessione sul ruolo e sul compito della filosofia nellapproccio al problema di Dio, tenendo
presente la tematica dibattuta negli anni Trenta a proposito della legittimit di una filosofia cristiana.
Programma
Il Corso istituzionale illustra i principali orientamenti del pensiero contemporaneo, analizzando che cosa
filosofia nel suo sviluppo storico; esso ha per oggetto lesposizione delle idee filosofiche e scientifiche dal
Romanticismo ai nostri giorni, attraverso lillustrazione dei seguenti punti tematici: 1) La discussione sulla cosa in
s di Kant: il movimento romantico e la fondazione dellIdealismo tedesco sino alla sua assolutizzazione
sistematica; 2) I grandi contestatori del sistema hegeliano; 3) La filosofia italiana allepoca del Risorgimento: il
ritorno allessere e alla metafisica; 4) Il positivismo nella cultura europea: sociologico, utilitaristico,
evoluzionistico, materialistico. Lo sviluppo delle scienze nellOttocento: lempiriocriticismo e il
convenzionalismo; 5) Il nichilismo, il neocriticismo, lo storicismo tedesco, la metodologia delle scienze storicosociali, il pragmatismo americano, il neoidealismo italiano; 6) La scuola fenomenologica. Dalla fenomenologia
allanalitica esistenziale: la tecnica e il mondo occidentale. Ermeneutica: interpretazione e scienze dello spirito; 7)
Filosofia del linguaggio: analitici e continentali; 8) Lo spiritualismo come fenomeno europeo e il modernismo.
Origini e significato della neoscolastica: la rinascita del pensiero scolastico a Lovanio, in Francia e in Italia.
Metafisica e ontologia. Il personalismo: inoggettivabilit e inviolabilit dellessere umano; 9). Libert
dellindividuo e trascendenza divina nella riflessione filosofica ebraica 10). La scuola di Francoforte: totalit e
dialettica come categorie della ricerca sociale; 11). Le scienze umane nel secolo XX; 12) Sviluppi delle scienze
matematiche e fisico-naturali nel secolo XX; 13) Lepistemologia contemporanea: genesi e sviluppi; 14) I
protagonisti della filosofia americana contemporanea.
Il Corso monografico indaga un tema di alto profilo teoretico: Allargare gli orizzonti della razionalit: il problema di Dio
nella filosofia contemporanea. Si illustreranno il fondamento ontologico e metafisico della persona umana come essere
spirituale, capax Dei, si discuter la questione della relazione personalistica all'essere, si rifletter sui fondamenti di
una antropologia cristiana.. Non l'assenza di Dio, ma la sua alterit contraddistingue l'epoca contemporanea: si
ricostruiranno i lineamenti storici di tale elaborazione nel pensiero di Edith Stein, Jacques Maritai, Martin Buber.
Lo scopo di rendere lo studente capace di affiancare alla modalit espositiva quella, pi specifica, di elaborazione
filosofica del nesso fides-ratio. Si contestualizzeranno pertanto le matrici del lgos occidentale nella delineazione del
rapporto tra sapere e sapienza, illustrando la possibilit di allargare gli orizzonti della ragione filosofica.
Metodologia di valutazione
Esame orale.
Bibliografia
Corso istituzionale:
C. Esposito, P. Porro, Filosofia contemporanea, Vol. III, Laterza, Bari 2009, con Antologia.
N. Abbagnano, Dizionario di Filosofia, 3 ed. aggiornata e ampliata da G. Fornero, Utet 1998.
P. Manganaro, Genesi e diagnosi dell'attualit filosofica. Un percorso storico-teoretico, in: A. Ales Bello, P. Manganaro
(edd.), ... e la coscienza?, Collana "Cerchi Concentrici", diretta da A. Ales Bello, G. Laterza, Bari 2012, pp. 39-93.
Corso monografico:
E. Stein, Essere finito e Essere eterno, Citt Nuova, 1988.
E. Stein, Il castello interiore, in: Natura, Persona, Mistica. Citt Nuova,1997, pp. 115-117.
J. Maritain, Distinguere per unire. I gradi del sapere, Morcelliana 1981.
J. Maritain, Quattro saggi sullo spirito umano nella condizione dincarnazione, Morcelliana, 1978.
J. Maritain, De la philosophie chrtienne, Descle de Brouwer, Paris 1933.
M. Buber, Io e Tu, in: Il principio dialogico e altri saggi, San Paolo, 1997.
P. Manganaro, Verso lAltro, Citt Nuova 2002.
P. Manganaro, Filosofia della mistica. Per una pratica non-egologica della ragione, LUP 2008.
P. Manganaro, Italian Phenomenology in the World Forum, in: A.T. Tyminiecka (ed.), Phenomenology World Wide.
Encyclopedia of Learning: A Guide for Research and Study, Kluwer Academy Publishers, Dordrecht-Boston-London
(Analecta Husserliana LXXX), 2002, 293-297.
P. Manganaro, Sguardo filosofico-tomistico sullesperienza del S, in: R. Ferri P. Manganaro, Gesto e Parola. Ricerche sulla
rivelazione, Citt Nuova, Roma 2005, 375-404.
P. Manganaro, La radice metafisica della persona umana, in: P. Gherri (ed.), Diritto canonico, Antropologia e
Personalismo, Lateran University Press 2008, 347-377.
P. Manganaro, Pensare e credere, in: A. Ales Bello - P. Manganaro, Le religioni del Mediterraneo. Filosofia, Religione,
Cultura, Mimesis 2008, 203-215.
P. Manganaro, Verso una teo-logica. Il contributo della fenomenologia tedesca, in "Lateranum", 3, 2010, pp. 487-501.
P. Manganaro, Verit e religioni. Prospettive fenomenologiche su filosofia della religione e mistica, Atti del VI Simposio
Europeo dei Docenti Universitari, in: S. Spiri, T. Valentini (edd.), Allargare gli orizzonti della razionalit. Prospettive per
la filosofia, Ed. Riuniti, Roma 2010, pp. 281-289.
AA.VV., Il Sacrificio e la Croce, Filosofia e Teologia, 1/2008 (sezione monografica a cura di P. Manganaro, pp.3160).
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50208 TEOLOGIA NATURALE
MARIO PANGALLO
2 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Il corso intende proporre allo studente una riflessione rigorosamente speculativa sul problema di Dio, con la
duplice finalit di porre solide basi per un autentico intellectusfidei e di aprire effettive possibilit di dialogo con la
filosofia e la cultura contemporanea.
Programma
- Statuto epistemologico della teologia naturale e rapporto con le altre discipline.
- Metodo della metafisica e teologia naturale: spiegazione e giustificazione del piano del corso.
- Dio come problema filosofico. Lateismo contemporaneo.
- Teologia naturale e filosofia cristiana.
- Conoscibilit dellesistenza di Dio
- Prove dellesistenza di Dio. Le prove a priori dellesistenza di Dio. Esposizione delle cinque vie di san
Tommaso; analisi di altre vie nella storia della filosofia. Sviluppi e obiezioni nella filosofia moderna e
contemporanea: valutazione teoretica.
- Il linguaggio teologico: lanalogia e i nomi divini.
- Lessenza divina: attributi entitativi (semplicit, unit, perfezione, bont, infinit, immutabilit, eternit, ecc.) e
attributi creativi.
- La conoscenza e la volont di Dio e problemi annessi.
- Dio Creatore, latto creativo, la creazione, la conservazione delle creature.
- La presenza di Dio nelle cose.
- La provvidenza divina e il problema del male. Dio e la libert umana.
- Questioni aperte all intellectusfidei: dalla teologia filosofica alla rivelazione cristiana.
Metodologia didattica
Svolgimento del corso mediante lezione frontale, con il ricorso abituale al libro di testo, accompagnato ed
arricchito dalla lettura, dallanalisi e dal commento di testi filosofici classici, in particolare tomistici, di particolare
importanza per il corso. Durante le lezioni si cercher di coinvolgere gli studenti attraverso le loro domande ed
eventuali proposte di lavori di gruppo.
Metodologia di valutazione
Esame scritto alla fine del semestre.
Bibliografia
Libro principale di riferimento:
M. Pangallo, Il Creatore del mondo. Breve trattato di teologia filosofica, Leonardo daVinci, Roma 2004.
Altri testi:
E. Coreth, Gott im philosophische Denken, W. Kohlhammer, Stuttgart-Berlin-Koln 2001; trad. it., Dio nel pensiero
filosofico, Queriniana, Brescia 2004.
L. Elders,La metafisica dellessere di San Tommaso dAquino in una prospettiva storica, Vol. 2: La teologia filosofica; Libreria
Editrice Vaticana, Citt del Vaticano 1995.
L. Elders (ed.), Quinquesuntviae, (Studi Tomistici, 9) Libreria Editrice Vaticana, Citt del Vaticano 1980.
C. Fabro, Introduzione allateismo moderno, Seconda edizione riveduta e aumentata, 2 voll., Studium, Roma 1969.
C. Fabro, Luomo e il rischio di Dio, Studium, Roma 1967.
C. Fabro, Le prove dellesistenza di Dio, La Scuola, Brescia 1989.
R. Garrigou-Lagrange,Dieu. Son Existence et sa Nature, 2 voll., Beauchesne, Paris 195011.
L. Gonzlez lvarez,Filosofia di Dio, trad. it., Le Monnier, Firenze 1988.
J. Gredt,Elementaphilosophiaearistotelico-thomisticae, vol. II, Herder, FriburgiBrisgoviae 19295.
M. Grison, Thologie naturelle ou Thodice, Beauchesne et Ses Fils, Paris 1965; trad. it., Teologia naturale o Teodicea,
Paideia, Brescia 1967.
G. Manser, Das Wesen des Thomismus, Paulus Verlag, Freiburg in der Schweiz 19493.
J. Maritain, Dieu et la permission du mal, Descle de Brouwer,, Paris 1963; trad. it., Dio e la permissione del male,
Morcelliana, Brescia 1983.
B. Mondin, Dio, chi ?, Massimo, Milano 1986.
F. Rivetti Barb,Dio Amore vivente, Jaca Book, Milano 1999.
M. Snchez Sorondo(ed.), Teologia razionale, filosofia della religione, linguaggio su Dio, (Dialogo di Filosofia, 9) HerderPUL, Roma 1992.
R. Spitzer, New Proofs for the Existence of God, Wm. B. Eerdmans Publishing Co., 2010; trad. it., Nuove prove per
lesistenza di Dio, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012.
W. Weischedel, Der Gott der Philosophen Darmstadt 1971; trad. it., Il Dio dei filosofi, Il Melangolo, Genova 1991.
B. Weissmahr, Philosophische Gotteslehre, W. Kohlhammer, Stuttgart-Berlin-Koln 1994; trad. it Teologia Filosofica, San
Paolo, Cinisello Balsamo 1997.
J. Wippel, The Metaphysical Thought of Thomas Aquinas: from Finite Being to UncreatedBeing, CUA Press, Washington
2000.
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ossessivi dellumanit o come il luogo privilegiato per lindividuazione e la realizzazione del senso della proprie
personale esistenza.
Programma
1) Oggetto e metodo dello studio scientifico del comportamento religioso. 2) La spiegazione delle condotte
religiose secondo gli psicologi sopra menzionati. 3) La religiosit matura e le patologie delle condotte religiose. 4)
Le problematiche psicologiche delle condotte religiose nelle varie fasi di sviluppo e di crescita delle persone, dalle
predisposizione infantili alla scelta matura nelladulto. 5) Particolari esperienze, mistiche, la conversione, la
sessualit nella dinamica religiosa, la ricerca di senso e la morte.
Bibliografia
Bellantoni D., La percezione di Dio nella Preadolescenza. Cinquantanni di indagini sperimentali , (Roma, LAS 2010).
Fizzotti E., Introduzione alla psicologia della religione, (Milano, Angeli 2008).
Bellantoni D., Lanalisi esistenziale di Viktor E. Frankl. 1. Origini, fondamenti e modello clinico, (Roma, LAS 2011).
Hood, R.W., Hill, P.C., & Spilka, B. (2009). The Psychology of Religion, Fourth Edition: An Emperical Approach.
New York:Guilford.
Paloutzian, R.F., & Park C.L. (Eds.). (2005). Handbook of the Psychology of Religion and Spirituality. New YorkLondon: Guilford;
Nelson, J.M. (2009), Psychology, Religion, and Spirituality. New York: Springer.
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50413 INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA
LUIGI MARIA EPICOCO
1 Semestre 3 CFU
Descrizione del corso
La parte iniziale del corso dedicata alla presentazione della natura e del futuro della filosofia. Dalla illustrazione
della attitudine naturale dell'uomo a pensare secondo il "senso comune" si passa alla spiegazione del superamento
del mythos, alla nascita della filosofia in Grecia. La connotazione della filosofia sar delineata con la
considerazione del metodo e dell'oggetto, che la collocano nel panorama generale del sapere come disciplina
accademica.
Si dedicher attenzione all'illustrazione della triplice modalit di accostamento al sapere filosofico secondo la via
della ricostruzione del percorso storico della filosofia, secondo quella della presentazione dei sistemi principali o
ancora secondo la via della considerazione per problemi.
Il corso prosegue con la illustrazione di quest'ultimo approccio per problemi, analizzando in successione alcune
questioni centrali del pensiero filosofico. Si comincia con l' antropologia e le questioni teoretiche che essa pone.
L'esistenza umana interroga se stessa e genera la questione filosofica sul senso dell'uomo e del mondo secondo
soluzioni, che lo giustificano all'interno del cosmo o in riferimento al divino oppure nella forma dell'
antropocentrismo.
Si tratter poi del problema dell'essere, cos come si presentato nella versione greca, poi come stato recepito e
sviluppato nella filosofia patristica medievale e, quindi, come viene rivisitato criticamente nel pensiero
contemporaneo e riproposto nella filosofia cristiana.
Seguir la questione della conoscenza con l'indicazione dell'origine, delle forme e del valore del conoscere umano.
Si aggancia a quest'ultimo problema la parte riguardante la logica come compito del pensare il pensato secondo le
vie della logica formale, trascendentale e matematica.
Dopo una premessa intorno al concetto di libert, il discorso cadr sull' agire morale. Saranno esaminati i concetti
fondamentali per la formulazione del giudizio morale e presentati i principali modelli di etica teleologica,
deontologica e situazionale.
Il corso proseguir sul tema del linguaggio e si soffermer sulla problematica della ermeneutica, sull'analisi del
linguaggio, per poi concludersi con una serie di considerazioni intorno al senso della storia, alla fondazione
teoretica della religione ed al rapporto tra filosofa e scienza.
Bibliografia
Giovanni Paolo II, Fides et ratio.
K. Mller, Ai confini del sapere. Introduzione alla filosofia per teologhe e teologi, Queriniana, Brescia 2006.
A. Livi, Perch interessa la filosofia e perch se ne studia la storia, Editrice Leonardo da Vinci, Roma, 2006.
Dispense del docente
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caratterizzanti: la questione della verit, il rapporto tra ragione e linguaggio, linguaggio e realt, parola e azione,
mente e linguaggio, significato e senso, denotazione e connotazione. Dalla svolta linguistica si proceder poi
all'illustrazione della "svolta cognitiva", con il recupero della nozione di intenzionalit nella pragmatica del
linguaggio e negli enunciati performativi.
Programma
Il linguaggio tra epistemologia e filosofia. Senso e denotazione in G. Frege. La questione della referenza.
Linguistic turn. Isomorfismo logico e teoria della raffigurazione in L. Wittgenstein. Analisi del linguaggio
scientifico. Il dibattito sui fondamenti della matematica. Logica e ontologia. Filosofia analitica e filosofia
continentale. Dalla svolta linguistica alla svolta cognitiva. Rappresentazione e realt. Sintattica, semantica,
pragmatica del linguaggio. Segno, gesto, parola. Analisi del linguaggio ordinario. Giochi di lingua e atti di lingua
nel secondo Wittgenstein. Il significato come uso. Linguaggio e comunicazione. Linguaggio e intenzionalit.
Enunciati performativ in J. Austini. I fondamenti biologici del linguaggio e la deontologia degli atti intenzionali.
Sviluppi dellintreccio tra filosofia analitica, filosofia continentale e pragmatismo americano. J. Ladrire: svolta
linguistica e parola della fede. La verit metaforica secondo P. Ricoeur. Lo statuto epistemologico del linguaggio
religioso. Lattenzione sar rivolta ad alcuni pensatori di area analitica e di area continentale Frege,
Wittgenstein, Carnap, Ayer, Austin, Dummett, Morris, Mead, Searle, Ricoeur, Ladrire, Apel, Habermas,
Tugendhat che hanno articolato il dibattito contemporaneo in merito allesperienza della verit nella parola.
Metodologia didattica
Lezioni frontali. Lettura guidata dei testi filosofici.
Metodologia di valutazione
Colloquio orale.
Bibliografia
P. Manganaro, Pensiero e parola. Forme razionali nella filosofia del linguaggio, Lateran University Press 2007.
P. Manganaro, Lesperienza della verit nella parola, Lateran University Press 2005.
P. Manganaro, Wittgenstein e il Dio inesprimibile, Citt Nuova 1999.
P. Manganaro, Wittgenstein e lanalisi filosofica del senso comune, L. da Vinci 2000.
G. Frege, Senso e denotazione, in: Senso, funzione, concetto. Scritti filosofici, Laterza 2001.
L. Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus, Einaudi, Torino 1995.
L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche, Einaudi, Torino 1995.
J. Austin, Come far cose con le parole, Marietti, Genova 2005.
M. Dummett, Alle origini della filosofia analitica, Einaudi, Torino 2001.
J. Ladrire, Svolta linguistica e parola della fede, Dehoniane, Roma 1991.
P. Ricoeur, La semantica dell'azione, Jaca Book, Milano1977.
P. Manganaro, Filosofia analitica e filosofia continentale. La discussione sullesperienza antepredicativa, in Aquinas 1/2007,
43-66.
P. Manganaro, Husserl e Wittgenstein. Epistemologie contemporanee a confronto, in: E. Baccarini, M. D'Ambra, P.
Manganaro, A.M. Pezzella (edd.), Persona, Lgos, Relazione. Scritti in onore di Angela Ales Bello, Citt Nuova, Roma
2011, pp. 158-175.
P. Manganaro, Filosofia della religione come problema linguistico, in Aquinas, 1/2003, 7-20.
C. Bianchi, Pragmatica del linguaggio, Laterza, Roma-Bari 2003.
M. Sbis, Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, Feltrinelli 1980.
D. Marconi, La filosofia del linguaggio. Da Frege ai nostri giorni, Utet 1999.
C. Penco, Introduzione alla filosofia del linguaggio, Laterza 2004.
A. Moro, I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue impossibili, Longanesi 2006; tr. ingl.: The Boundaries of Babel.
The Brain and the Enigma of Impossible Languages, MIT Press, Cambridge (Ma.) 2008.
F. DAgostini, Analitici e continentali, Raffaello Cortina 1997.
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quadri storiografici; filosofia della scienza, storia della scienza, storia del pensiero scientifico. Scienza e scienza
antica. Il problema delle fonti per la storia della scienza antica.
Metodologia Didattica
Lezioni frontali con lausilio di presentazioni powerpoint e strumenti audiovisivi. Selezione di testi per la lettura
in aula e in gruppi.
Metodologia di valutazione
Esame orale.
Bibliografia
J. M. Bocheski, La logica formale dai Presocratici a Leibniz, a cura di A. Conte, Einaudi, Torino 1972
S. Giombini F. Marcacci, La legge, la colpa, l'errore. La tetralogia B (o del giavellotto) di Antifonte Sofista, Aguaplano,
Perugia 2012.
A. Corbini, La teoria della scienza nel XIII secolo, Sismel Edizioni del Galluzzo, Firenze 2006
G. DOnofrio, Fons scientiae: la dialettica nellOccidente tardo-antico, Liguori, Napoli 1984
F. Marcacci, Alle origini dell'assiomatica: gli Eleati, Parmenide, Euclide, Aracne, Roma 2012
F. Marcacci, Teologia e sillogismo: una controversia anti-tomistica a Bisanzio, in Aquinas 1-2 (2008), pp. 283-289
A. Fyrigos, Dalla controversia palamitia alla polemica esicastica, Antonianum, Roma 2005
M. Yrjonsuuri (ed.), Medieval Formal Logic. Obligations, Insolubles and Consequences, Kluwer Academic Publisher,
Dordrecht 2001
L. Russo, La rivoluzione dimenticata. Il pensiero scientifico greco e la scienza moderna, Feltrinelli, Milano 2001
Durante il corso saranno indicate ulteriori letture.
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50550 STORIA DEL PENSIERO SCIENTIFICO II
FLAVIA MARCACCI
2 semestre 3 CFU
Argomento del corso
Le rivoluzioni scientifiche e l'idea di scienza
Obiettivi Formativi
Il corso intende fornire allo studente le coordinate epistemologiche per la comprensione dello sviluppo della
scienza e delle scienze nel periodo moderno e contemporaneo, evidenziando i momenti di rottura e di
continuit con il passato. Lapproccio storico-critico e luso delle fonti consentono di notare quanto profonda
sia stata linfluenza dello sviluppo delle scienze di XVII e XIX secolo nella speculazione filosofica.
Programma
1. Sezione monografica. Per un'iconografia delle rivoluzioni. Il Seicento: leredit astronomica del
Rinascimento, la questione copernicana e il problema delle conferme al copernicanesimo. La competizione tra i
sistemi di mondo a inizio XVII secolo (Copernico, Brahe, Riccioli) e le sue conseguenze sulla geografia e sulla
tecnica (Mercator, Eichstadt, Blaeu). Il dibattito sulla immobilit della Terra. Dal perspicillum di Galileo
allastronomia telescopica. La questione galileiana, il dibattito sul rapporto tra scienza e fede e la questione dei
generi letterari. Alla ricerca di una nuova fisica: le leggi del cosmo tra Keplero e Newton, entusiasmi e
perplessit circa la nuova fisica cartesiana, Halley e la cometa, Cavendish e la misura della Terra, il raggio della
Terra e la spedizione di Maupertius. Newton in Kant: elementi di cosmologia a inizio Ottocento. L'Ottocento:
fissismo e evoluzionismo prima di Darwin (Buffon, Lamarck, Cuvier, Lyell). Darwin e Wallace: l'idea
dell'evoluzione per selezione naturale. I viaggi di Darwin, la Beagle, e i taccuini. Continuit e discontinuit
evolutive: il problema dell'estinzione. Dopo Darwin: Huxley il mastino di Darwin; Whewell, Herschel e i
dubbiosi; il problema della paleontologia. Lo sviluppo di un paradigma: il moltiplicarsi di studi di anatomia
comparata e sistematica. Spencer e Darwin. Ancora il dibattito sull'interpretazione delle Scritture: l'apertura dei
teologi. L'evoluzione da ipotesi scientifica a arma ideologica: Colenso, Huxley, l'X Club e la visione naturalistica
del mondo, Mivart e la Metaphysical Society. I conflitti tra gli scienziati: il problema della causa finale nelle scienze
organiche, la mancata forza induttiva della teoria dell'evoluzione, il problema del ruolo delle ipotesi, la questione
della validit delle prove, la realt delle specie. 2. L'epistemologia sulle rivoluzioni. Il genere storia della
scienza in Whewell e Mach. Il concetto di rivoluzione scientifica e le rivoluzioni scientifiche: problemi
epistemologici nella costruzione della storia della scienza. Il dibattito tra continuismo e discontinuismo. Il punto
di vista degli storici della scienza (da Dijksterhuis, Maier, Duehm, Koyr, a I.B. Cohen, F.H. Cohen, Westmann e
altri). Il problema della razionalit scientifica in Kuhn e dopo Kuhn e il problema dell'incommensurabilit tra
teorie (Popper, Feyerabend, Laudan, Lakatos, Forster, Shapin, Giere, Friedman, Hacking). 3. Metodologia
della ricerca storica nella storia del pensiero scientifico. Storiografia, filosofia, scienza e storia:
convergenze e divergenze. Fonti scritte e orali della storia della scienza: il dialogo; la lezione e gli atti accademici;
periodici, trattati; la divulgazione e lenciclopedia; i reperti mussali. Ipotesi ed esperimenti mentali, esperimenti
di laboratorio, apparati strumentali. 4. Elementi di calcolo. Probabilit e statistica.
Metodologia Didattica
Lezioni frontali con lausilio di presentazioni powerpoint e strumenti audiovisivi. La sezione 5 sar sviluppata
mediante selezione di testi e articoli specialistici da leggere in aula e in gruppi.
Metodologia di valutazione
Esame orale.
Bibliografia
Fonti
Descartes, Discorso sul metodo (q.e.)
C. Darwin, L'origine dell'uomo, Newton Compton, Roma 1984 (e altre opere reperibili in http://darwinonline.org.uk/)
I. Kant, L'antinomia della Ragion Pura, in I. Kant, Critica della Ragion Pura (q.e.)
G. Galilei, Sidereus Nuncius, traduzione di P. A. Giustini, a cura di F. Marcacci, LUP, Roma 2009
G. Galileo, Due lezioni allAccademia Fiorentina circa la figura, sito e grandezza dellInferno di Dante, a cura di R. Pratesi.
Sillabe, Livorno 2011
Galileo, Lettera a Madama Cristina di Lorena (q.e.)
Newton, Scholium generale in Newton, Principi matematici della filosofia naturale, Unione Tipografico-Editrice
Torinese, Torino 1989.
Studi
J.-P. Verdet, Storia dellastronomia, Longanesi, Milano 1995
T. S. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Einaudi, Torino 2009
F. Marcacci, Dal cielo alle carte: osservazione e teoria del cielo tra XVI e XVII secolo, in F. Marcacci (ed.), Magna longeque
ad mirabilia, Panini, Modena 1009, pp. 24-52 (anche in tr. Inglese)
H.F. Cohen, How Modern Science Came Into the World. Four civilization,one 17-th century breakthrough, Amsterdam:
Amsterdam University Press
M. Georgiev, Charles Darwin oltre le colonne d'Ercole. Protagonisti, fatti, idee e strategie del dibattito sulle origini e
sull'evoluzione, Gribaudi, Milano 2009
R. Nola H. Sankey (eds.), After Popper, Kuhn and Feyerabend, Kluwer Academic Publishers, Dordrecht-BostonLondon 2000
F. Suppe (ed.), The structure of scientific theories: recent issues in theories of scientific method, University of Illinois Press,
Urbana-Chicago-London 1977
Saranno indicate durante il corso ulteriori letture come materiale integrativo alle lezioni, disponibile in forma
cartacea o on-line.
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Piro Francesco, Varietas identitate compensata. Studio sulla formazione della metafisica di Leibniz, Napoli, 1990
Seager W. The Worm in the Cheese: Leibniz, Consciousness and Matter, in Studia Leibnitiana, XXXIII, I, 1991, pp.
79-91.
Wiggins, David, Sameness and Substance, Cambridge, 2001.
Broad, Charlie D.Leibniz : an introduction, edited by C. Lewy, Cambridge : Cambridge University Press, 1975
Burkhardt, Hans Logik und Semiotik in der Philosophie von Leibniz , Munchen : Philosophia, c1980
Gurwitsch, Aron, Leibniz : Philosophie des Panlogismus, Berlin ; New York : W. De Gruyter, 1974
Mugnai, Massimo, Leibniz' theory of relations , Stuttgart : Steiner, 1992
Poser, Hans Zur Theorie der Modalbegriffe bei G. W. Leibniz, Wiesbaden : F. Steiner, 1969
Rescher, Nicholas, Leibniz : an introduction to his philosophy,Oxford : Basil Blackwell, 1979
Auletta, Gennaro, Leibniz e la prova modale dell'essere necessario,Padova, Cedam, 1990
Scaravelli, Luigi, Lezioni su Leibniz (1953-54), a cura di Gianfranco Brazzini, Soveria Mannella : Rubbettino, 2000
Pasini, Enrico, Corpo e funzioni cognitive in Leibniz, Milano : Franco Angeli, 1996
___________________________
corso quello di approfondire questa autorevole interpretazione del pensiero hegeliano sulla base di unanalisi
testuale.
Programma
Nella prima parte del corso, avvalendoci dellinterpretazione bontadiniana del pensiero moderno, sar preso in
esame il tema della separazione tra pensiero ed essere, la quale sta alla base sia del modo in cui stato posto
il problema della teologia filosofica nella filosofia moderna (tanto nel razionalismo, quanto nellempirismo), sia
della stessa critica avanzata da Immanuel Kant alla metafisica come scienza.
Nella seconda parte sar affrontato il tema della teologia filosofica nel pensiero hegeliano lungo il corso del suo
sviluppo dagli scritti giovanili a quelli della maturit, dando spazio in modo particolare, anche se non unicamente,
alla trattazione svolta da Hegel nelle Lezioni sulla filosofia della religione.
Metodologia didattica
Le lezioni saranno frontali. Il docente, nei modi e nei tempi opportuni, favorir la discussione con gli studenti.
Metodologia di valutazione
Lesame sar orale.
Bibliografia
Prima parte:
Leonardo Messinese, Il cielo della metafisica. Filosofia e storia della filosofia in Gustavo Bontadini, Rubbettino, Soveria
Mannelli 2006 (capp. 2-5).
Seconda parte:
G.W.F. Hegel, Lezioni sulla filosofia della religione, vol. I, Guida, Napoli 2003.
Idem, Lezioni sulle prove dellesistenza di Dio, a cura di A. Tassi, Morcelliana 2009.
Wilhelm Weischedel, Il Dio dei filosofi, a cura di L. Mauro, Il melangolo, vol. II, Genova 1991 (cap. IX, La
teologia filosofica in Hegel).
L. Messinese, Annotazioni sulla teologia filosofica hegeliana, in Aquinas, LV (2012), fasc. 1-2.
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50595 HENRI BERGSON E LO SPIRITUALISMO DEL '900
FLAVIA SILLI
2 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Argomento
Henri Bergson e lo spiritualismo francese.
Obiettivi formativi
Obiettivo formativo primario approfondire la conoscenza del complesso movimento di reazione al positivismo
diffusosi in Francia a cavallo tra ottocento e novecento e noto comunemente come spiritualismo. Le
caratteristiche principali del suddetto movimento verranno enucleate seguendo la duplice direttrice storicogenetica (spiritualismo antico di matrice platonico-agostiniana e tradizione introspettiva tipicamente francese di
Pascal e Maine de Biran fino ad arrivare agli esponenti pi significativi dello spiritualismo della Blle Epoque) e
teoretico-contenutistica (critica al determinismo assoluto, irriducibilit delluomo alla natura, centralit
epistemologica della coscienza, critica dellimmanentismo idealistico). Verr quindi posta in risalto loriginalit
dellintuizionismo spiritualistico proposto da Henri Bergson in alternativa allintellettualismo filosofico e al
riduzionismo scientista del Positivismo. Lo studente dovr essere in grado al termine del corso di riconoscere e
argomentare gli aspetti nodali del metodo filosofico bergsoniano e dellispirazione autenticamente metafisica
della sua forma di spiritualismo.
Programma
Perlustrazione storico-filosofica e analisi epistemica del significato di intuizione in rapporto alle questioni
fondamentali della filosofia prima (Platone, Aristotele, Tommaso dAquino e lintuizione come conoscenza
immediata dei principi primi, Agostino e lintuizione come illuminazione divina, Cusano e la conoscenza intuitiva
di Dio, Spinoza e lintuizione come forma suprema di conoscenza, Jacobi, Gioberti e Rosmini e il recupero
dellintuizione in funzione anti-idealistica. .
Inquadramento storico dello spiritualismo bergsoniano: focalizzazione delle fonti filosofiche classiche del
percorso bergsoniano (Aristotele e Plotino) e del contesto culturale che concorse a determinare la scelta
metodologica di Bergson, a partire dallanalisi del suo contrastato rapporto con la psicologia sperimentale e con
lo scientismo positivistico.
Approfondimenti critici e storiografici dellevoluzionismo spiritualistico di Bergson: reazioni neotomiste
(Maritain, Gilson, Garrigou-Lagrange) al bergsonismo e in particolare allassolutizzazione della durata rispetto
alla nozione di essere, e allopposizione tra religione e filosofia.
Conclusione: riepilogo e dibattito sui principali nodi tematici affrontati durante il corso.
Metodologia didattica
Lezioni frontali con presentazione dei temi da parte del docente, lettura guidata dei testi con spazi di riflessione
condivisa e di dibattito.
Metodologia di valutazione
Esame orale.
Bibliografia
H. Bergson, La filosofia dellintuizione, Carabba, Lanciano 2008.
H. Bergson, Introduzione alla metafisica, Laterza, Bari 1987.
E. Gilson, Le philosophe et la thologie, Fayard, Paris 1960 (trad. it. Di P.E. Gennarini, Morcelliana, Brescia 1966).
J. Maritain, La philosophie bergsonienne, M. Rivire, Paris 1914.
F. Olgiati, La filosofia di Bergson, Borla, Torino 1914 (1922)
A. Pessina, Introduzione a Bergson, Laterza, Bari 2005.
G. Deleuze, Il bergsonismo e altri saggi, Einaudi, Torino 2001.
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50600 INTRODUZIONE ALLA STORIA DELLA FILOSOFIA
FLAVIA SILLI
1 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi Formativi
Obiettivo del corso fornire le basi critiche e sistematiche per comprendere i nodi tematici principali che hanno
caratterizzato il cammino della filosofia occidentale dalle origini ad oggi. In vista di questo scopo il corso verr
articolato in due sezioni:
1)
Sezione storico-metodologica: corretto inquadramento del rapporto tra la periodizzazione storicoculturale e la permanenza meta-storica delle questioni filosofiche fondamentali; come ci si accosta allo studio
della filosofia: la meraviglia di fronte al mondo come origine della ricerca sapienziale del filo-sofo; approccio
olistico e carattere problematico della filosofia nella spiegazione della realt: molteplicit dellesperienza e ricerca
dellunit e di un principio causale; ramificazioni del sapere dellintero: il rapporto della filosofia con le scienze
come rapporto costitutivo e inevitabile (problema cosmologico e filosofia della natura, studio dellente in quanto
essere nellontologia o metafisica, logica ed epistemologia nel problema della conoscenza, antropologia
filosofica, etica, filosofia politica, filosofia della storia, filosofia del linguaggio ed estetica); contestualmente alla
questione metodologica, verr illustrato il problema della periodizzazione storica attraverso la scansione
temporale in quattro principali epoche: let classica-pagana, let medievale, let moderna e let
contemporanea.
2)
Sezione teoretica e contenutistica: enucleazione dei temi pi presenti e dibattuti nella storia della
filosofia, attraverso il riferimento ad autori ed opere posti a confronto. Naturalismo e creazionismo, realismo e
idealismo, i trascendentali nella filosofia classica e medievale e nel criticismo kantiano, la svolta soggettivistica
cartesiana e limmanentismo moderno, il rapporto tra lessere e il conoscere, tra metafisica e scienza, verit logica
e verit metafisica, meccanicismo e finalismo, determinismo e libert, la crisi dei grandi sistemi nelle filosofie del
Novecento e lemergenza del problema antropologico). Un rilievo particolare verr assegnato alla spiegazione
del significato e dei compiti originari della filosofia e alla sua intrinseca connotazione metafisica.
Bibliografia
A. Livi, Storia sociale della filosofia, ed. Dante Alighieri, Roma 2007, 4 voll.
A. Livi, Dizionario storico della filosofia, ed. Dante Alighieri, Roma 2005.
C. Sini, I filosofi e le opere, Principato, Milano 1986, 3 voll., oppure E.Berti, C. Rossitto, F.Volpi, Antologia di
filosofia. Dallantichit a oggi, Laterza, Bari 2008.
F. Marcacci, Epoche, idee, pensatori, in Aquinas 50 (2007) 2, pp.365-388.
Nel corso delle lezioni sono altres previste letture tratte dalle fonti principali dei maggiori filosofi (es. Aristotele,
Metafisica. I libro, qualsiasi edizione) e da dispense scritte dal docente e disponibili on-line.
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50602 - LOGICA I
PHILIP LARREY
1 semestre - 3 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi Formativi
Lo scopo del corso fornire le basi sistematiche di un pensiero critico e rigoroso sulla logica, intesa nella sua
caratterizzazione classica (logica formale).
Programma
La prima parte del corso prende in considerazione gli elementi costitutivi della logica: il termine come espressione
del concetto (la definizione del termine, la sua divisione, le propriet quali la connotazione, la denotazione,
lestensione e lintensione, i predicati e i predicamentali); la proposizione come espressione del giudizio (la divisione
delle proposizioni, il quadro aristotelico delle opposizioni) e il ragionamento come espressione dellinferenza (i
diversi tipi di sillogismi, la dialettica, la retorica, le fallace). La seconda parte del corso affronter alcune
polemiche allinterno della riflessione sulla logica stessa, partendo dalla tradizione anglo-americana per arrivare al
dibattito contemporaneo sulla fondatezza della razionalit. Inoltre il corso si concentrer sulle nozioni elementari
della logica formale nella sua attuale espressione in termini di logica simbolica.
In questo ambito, ci si soffermer sulle essenziali differenze fra legge logica e regola logica e quindi sulla
dimostrazione delle leggi fondamentali della logica delle proposizioni e della logica dei predicati, con particolare
attenzione ad evidenziare i punti di continuit con le elaborazioni di logica classica, greca e medioevale,
soprattutto con la sillogistica aristotelica.
Metodologia Didattica
Seguiremo il libro di testo per sottolineare i temi principali del corso, in modo interattivo durante le lezioni.
Metodologia di valutazione
Esame scritto sulla base di un tesario consegnato in precedenza.
Bibliografia
J. J. Sanguineti & P. Larrey, Manuale di Logica filosofica, Lateran University Press, 2009.
Aristotele, I topici; Gli analitici primi, Loffredo, Napoli 1995.
2 semestre 3 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi del corso
Il corso intende fornire una visione introduttiva ad un particolare settore della logica formale: le cosiddette
logiche intensionali, in quanto modelli di sistemi formali di logica modale. Queste logiche vanno assumendo
un ruolo dimportanza crescente nellattuale panorama culturale, perch consentono una formalizzazione nei
termini di un appropriato seppur limitato linguaggio simbolico, dei linguaggi contenutistici tipici delle discipline
filosofiche e teologiche riguardo problematiche specifiche (ontologiche, etiche, epistemologiche, legali, etc.).
Programma
Il corso si articoler cos in quattro parti:
Nella prima parte, si offrir unintroduzione generale di tipo filosofico-epistemologico allo sviluppo moderno
della logica formale, fino alla nascita della logica simbolica, e al pi recente sviluppo nel suo alveo delle logiche
intensionali e dellontologia formale.
Nella seconda parte, sillustreranno alcune nozioni fondamentali della logica delle proposizioni e dei predicati.
Nella terza parte sillustreranno la teoria delle classi e degli insiemi come teorie tipiche della logica formale
delle scienze matematiche e naturali, in quanto basate su un approccio puramente estensionale al significato.
Verranno poi date alcune nozioni fondamentali di logica delle relazioni in quanto culmine della logica formale
e strumento per formalizzare teorie diverse della predicazione e della significazione, non solo logiche
(estensionali ed intensionali), ma anche ontologiche, perch in grado di formalizzare una teoria della
denotazione singolare che includa anche la dimensione prammatica, non solo sintattica e semantica del
linguaggio (= teoria causale della referenza).
Nella quarta parte, avendo a disposizione tutti gli strumenti formali necessari, sintrodurranno alcune nozioni
fondamentali di logica modale con le sue possibili applicazioni logiche (logiche intensionali, aletiche, deontiche
ed epistemiche) e ontologiche (ontologia formale).
Metodologia didattica
Lezioni frontali con proiezioni powerpoint ed esercitazioni integrative
Metodologia di valutazione
Esame scritto con test desonero su parte del programma.
Bibliografia
G. Basti, Ontologia formale: per una metafisica post-moderna, in A. Strumia (ed.) Il problema dei fondamenti. Da Aristotele, a Tommaso dAquino, allontologia formale, Cantagalli, Siena 2007, pp. 193-228.
G. Basti, Logiche modali e intensionali. Schemi delle lezioni ad uso degli studenti, pubbl. elettronica su
http://www.stoqatpul.org/lat/it/latdispense.html.
S. Galvan, Logica dei predicati, ISU Universit Cattolica del S. Cuore, Milano 2004.
ID., Logiche intensionali. Sistemi proposizionali di logica modale, deontica, epistemica , Franco Angeli, Milano
1991 (spec. cap. 2, pp. 71-119). [Copia Anastatica PUL, 2003, per gentile concessione dellAutore].
J.M. Bochenski, Nove lezioni di logica simbolica, trad. it., ESD, Bologna 1994 (spec., capp. 6-9).
D. Van Dalen, Logic and structure, Springer, Berlino 1997.
Argomento
Tommaso dAquino e il dibattito contemporaneo sulla dignit epistemologia della fede
Obiettivi formativi
Obiettivo del corso quello di mostrare che la fede in grado di sostenere il progresso della conoscenza, ovvero
che una filosofia radicata nell'esperienza viva della comunit cristiana risulta un avversario temibile delle varie
forme di agnosticismo, di ateismo e di scientismo che oggi paiono dominare la cultura del mondo occidentale.
Tommaso dAquino costituir la guida del percorso proposto. Di lui si assumer a principio la tesi secondo cui la
filosofia, se rettamente intesa e praticata, non pu risultare contraria alla fede. Alla lettura diretta dei suoi testi si
far riferimento per riflettere sul dibattito generatosi nel corso degli ultimi decenni ad opera di pensatori di varia
estrazione filosofica, culturale e religiosa.
Programma
Nella prima met del corso si analizzeranno i testi tommasiani relativi ai seguenti argomenti: la fede e la sua inevidenza; il merito della fede; larticolazione della fede, la carit come sua forma, la fede implicita; il primato della
rivelazione sulla ragione e linfluenza di Dio come ci grazie a cui si pu conoscere ogni cosa; il tema della
unicit della fede. Nellambito della seconda met del corso si affronteranno le varie posizioni che, in
riferimento al pensiero di Tommaso, alcuni notevoli pensatori contemporanei hanno avanzato sul tema in
oggetto. Si discuteranno le prospettive di Etienne Gilson, Cornelio Fabro, John Jenkins, Emanuele Severino,
Eleonore Stump, Alvin Plantinga.
Metodologia didattica
Per la prima parte del corso, lettura e analisi critica dei testi di Tommaso dAquino; per la seconda parte del
corso, lezioni frontali ma svolte in modo da agevolare la partecipazione degli studenti.
Metodologia di valutazione
Esame orale, da svolgersi sui testi tommasiani letti e commentati nella prima parte del corso, e su due autori scelti
dallesaminando tra quelli discussi nella seconda parte del corso.
Bibliografia di riferimento
Per la prima parte:
Tommaso dAquino, Summa theologiae, II-II, qq. 1-16 passim (il testo, accompagnato da altri riferimenti
tommasiani, disponibile nella Cattedra online);
R. Di Ceglie, La filosoficit della teologia, in Rivista di Filosofia Neo-Scolastica, 2/3, 2012, pp. 491-505;
Id., La dignit epistemologica della fede, in Ricerche teologiche, in corso di stampa;
Id., Paul Moser, Graham Oppy, and the Philosophical Dignity of Christian Faith,
http://www.epsociety.org/library/articles.asp?pid=145
Per la seconda parte (solo testi per lesame):
E. Gilson, What is Christian Philosophy?, in A. Pegis (ed.), A Gilson Reader. Selected Writings of Etienne Gilson,
Doubleday and C., Garden City, New York 1957, trad. it. di R. Di Ceglie, in R. Di Ceglie, Ragione e Incarnazione,
Lateran University Press, Citt del Vaticano 2006, pp. 314-330;
C. Fabro, Per un progetto di filosofia cristiana, DAuria, Napoli 1990;
J. Jenkins, Faith and Revelation, in B. Davies (ed.), Philosophy of Religion. A Guide to the Subject, Georgetown
University Press, Washington DC 2007, trad. it. di R. Di Ceglie, in Aquinas 54 (2011), p. 397-426;
E. Severino, La fede e il dubbio. Linesistenza e la violenza della fede, in Pensieri sul Cristianesimo, Rizzoli,
Milano 1995, pp. 101-112;
E. Stump, Aquinas on the Foundations of Knowledge, in Canadian Journal of Philosophy Suppl. Vol. 17 (1992), pp. 125158;
A. Plantinga, Dio esiste: perch affermarlo anche senza prove, ed. it. a cura di R. Di Ceglie, Rubbettino, Soveria Mannelli
2011.
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50639 PENSIERO E RELIGIONE EBRAICI
IRENE KAJON
1 semestre 6 CFU
2 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Per accogliere il significato dellIslam in quanto religione si esaminer il vissuto religioso dellessere umano in una
duplice prospettiva: sia riguardo alla struttura essenziale della persona umana sia riguardo allambito della cultura
arabo/Islamica attraverso gli studi di storia e pensiero filosofico-teologico dellIslam. Da queste indagini si
ricaveranno i momenti essenziali della dottrina islamica e linfluenza che essa ha avuto sulla filosofia islamica con
un particolare riferimento ai mistici islamici.
Il corso si divide in quattro parti
1. metodo della fenomenologia della religione per analizzare il vissuto religioso nella hyletica.
2. esame della religione Islamica nel suo contesto culturale e storico come base per un incontro delle civilt con
strumenti critico-costruttivi;
3. linee essenziali di alcuni momenti di incontro fra islamismo e filosofia. Si proceder in primo luogo alla
descrizione della civilt pre-islamica e i suoi sviluppi fino allo stabilirsi del sistema di Califfato. Jihad e Qital come
due aspetti della lotta esoterica e la loro dimensione politica.
4. lesperienza mistica nellIslam e Cristianesimo
Metodologia Didattica
Si proceder mediante lezioni frontali e lettura dei testi dei pensatori indicati coinvolgendo gli studenti con
ricerche individuali e di gruppo, al fine di prepararli allelaborazione di un lavoro scritto che sar discusso in
classe. Si dar agli studenti compendi utili per approfondire la ricerca su alcuni filosofi e mistici Islamici.
Metodologia di valutazione
Esame orale al termine del corso.
Bibliografia
G. van der Leeuw, Fenomenologia della religione, Boringhieri, Torino, 1992
A. Ales Bello, S. Mobeen, Lineamenti di Antropologia Filosofica, Fenomenologia della Religione e la mistica Islamica, Apes,
Roma 2012.
N. Cusano, Lettura Dialettica del Corano, Citt Nuova, Roma, 2011
A. Ales Bello, F. Alfieri, S. Mobeen, (a cura di) Fenomenologia della Persona, della Vita e della Comunit: Edith Stein,
Hedwig Conrad-Martius, Gerda Walther, Edizioni Giuseppe Laterza, Bari, 2011.
S. Mobeen, Lorigine dellIslam e I suoi cinque pilastri, Humanitas 65 (2/2010) 292-297, Morcelliana, Brescia, 2010.
A. Hourani, Storia dei Popoli arabi, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1992.
Rivista
Oasis, Rivista semestrale del Centro Internazionale Studi e Ricerche Oasis, Studium Generale Marcianum.
Libri
Antonio Ravasio (a cura di ), il Corano, traduzione di Laura Monti, Rusconi Libri, Santarcangelo di Romagna,
2003.
A-T. Tymieniecka, Timing and Temporalit in Islamic Philosophy and Phenomenology of Life, Dordrecht, Sprinter, 2007.
F.E. Peters, Muhammad and the origins of Islam, State University of New York Press, New York, 1994.
J. Hoeberichts, Francis and Islam, Franciscan Press, Chicago, 1997.
Hans Kng, Islam; Past, Present & Future, Oneworld Oxford, Oxford, 2007.
Margaret Smith, Rabia The Mystic, Islamic Book Foundation, Nottingham, 2001
Irving M. Zeitlin, The Historical Muhammad, Polity Press, Cambridge, 2007
Farid Esack, The Quran; a users guide, Oneworld Oxford, Oxford, 2005
Gwenol Jeusset, Francesco e il Sultano, Jaca Book, Milano, 2008-12-19
Avicenna, Metafisica, Bompiani, Milano, 2002
Faouzi Skali, Ges nella tradizione sufi, traduzione di Ottavio di Grazia, Paoline, Milano, 2007
Henry Corbin, Storia della filosofia islamica, traduzione di Vanna Calasso e Roberto Donatoni, Adelphi Edizioni,
2007
Adel Theodor Khoury, I fondamenti dellIslam; unintroduzione a partire dalla fonte: il Corano, Editrice Missionaria
Italiana, Bologna, 1999
H. U. Rahman, A chronology of Islamic History, 570-1000 CE, Mansell Publishing Limited, London, 1989
R. Zuccolini, R. Pietrolucci, Shahbaz Bhatti: Vita e martirio di un cristiani in Pakistan, Paoline, Milano, 2012
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50641 PENSIERO E RELIGIONE AFRICANI
MARTIN NKAFU
2 Semestre 3 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Il corso intende presentare in grandi linee la visione africana della realt, partendo dallorizzonte delluomo e
discorrendo sul mondo, per approdare alla conoscenza di Dio nella prospettiva vitalogica africana.
Lintroduzione dello studente alla storia culturale africana consente di radicare la stessa visione africana della
realt in una tradizione senza la quale lidentit di tale cultura non sarebbe conoscibile e, lincontro tra la civilt
africana con le altre civilt del mondo rischierebbe di diventare piuttosto uno scontro di civilt.
Una volta individuate le radici storiche della cultura, il percorso e le tappe attraverso cui lo stesso pensiero e la
religione si sviluppano in contesto africano emergono in tutto il loro splendore. Il carattere vitalogico che via via
il pensiero africano e la stessa esperienza religiosa vanno assumendo, fa del primo un pensiero dinamico e della
seconda, unesperienza religiosa permanente, che fa di quella africana una cultura fondamentalmente religiosa.
Programma
Il docente presenter agli studenti una breve sintesi della storia dellAfrica, una selezionata letteratura africana e i
protagonisti del pensiero africano, cos come anche le correnti e le ideologie che hanno dato vita alla disciplina
nonch la religione in contesto africano nei suoi svariati modi di viverla. Si cos preparati a poter distinguere
una religione da una stregoneria e dalla magia, una scienza ed un pensiero da una semplice opinione. Si perviene
allindividuazione del percorso proprio della mente africana per il raggiungimento della verit, quale oggetto
fondamentale della ricerca filosofica e vitalogica. I temi della magia, della stregoneria, dellanimismo si
distinguono dai riti e dallesperienza religiosa, dalla realt delle divinit africane, dal sacro e dai sacrifici, dalla
venerazione degli antenati, che fanno di quello africano un culto reso a Dio.
Altri concetti come politeismo e monoteismo, la questione dellessere e del nulla, del tempo e dello spazio,
dellesistenza dellanima, della morte e dellimmortalit, occuperanno gran parte della ricerca, anche da parte degli
studenti. Questi argomenti offrono occasione agli studenti di avvicinarsi al mondo concettuale africano e
allanima africana, scoprendo la profondit della sua esperienza vitale e la sua spiritualit.
Metodologia didattica
Attraverso lezioni magistrali, si introduce lo studente alla letteratura africana, analizzando gran parte di miti e
racconti della creazione del mondo, quali strumenti ed espressioni della conoscenza della realt e di Dio.
Attraverso esempi si approfondiscono i temi. Questa indagine porta allaffermazione della religione tradizionale
avente per fine lesperienza di Dio. Tale esperienza religiosa si mostra come la modalit maestra del dialogo tra
luomo e il Dio Creatore.
Metodologia valutativa
Lo studente che ha frequentato le lezioni, concorda con il docente un argomento, un tema di carattere
speculativo: la religione, in modo particolare il cristianesimo, la spiritualit e lanima africana, che la forza vitale
poich Dio concepito massimamente come Vita, come lEssere Supremo, Creatore del Mondo e come
lEterno. In questa concezione si trovano i presupposti per un fruttuoso dialogo interreligioso nel mondo
africano. Con tale elaborato, lo studente accede allesame orale per presentare e discutere la propria ricerca.
Bibliografia essenziale
J.S. Mbiti, African religions and philosophy, Heinemann, Nairobi - Ibadan - London, 1992 - Edizione italiana JOHN
J.S. Mbiti, Oltre la Magia. Religioni e culture nel mondo africano, SEI, Torino, 1992.;
Martin Nkafu Nkemkia, Il Pensare Africano come vitalogia, Citt Nuova ed Roma, 19972;; versione Inglese: Idd.
Vitalogy, a step forward in African thinking. Paulines Publications Africa Nairobi Kenya, 1999;
Martin Nkafu Nkemkia, Il Divino nella Religione Tradizionakle Africana un approccio comparativo ed ermeneutico, Citt
Nuova Ed. Roma 2011.
Martin Nkafu Nkemkia, Tempo e Spazio nel Pensiero Africano, in Aquinas Rivista Internazionale di Filosofia,
Pontificia Universit Lateranense, Facolt di Filosofia XLII (1999) fasc. 12 pp. 367 382.
Luis-Vincent Thomas, et Rene Luneau, La terre africaine et ses religions, traditions et changements, Librairie Laurousse,
Paris 1975.
E.G. Parrinder, African Traditional Religion. Sheldon Press, London 1962.
Claude Sumner, African Philosophy, Second edition, Ed.Lemma Guya, 1998
Henry Maurier, Philosophie de lAfrique noire, Studia Instituti Anthropos 27, St. Augustin, 1985.
E.A. Ruch, K.C. Anyanwu, African Philosophy, Catholic Book Agency, Rome, 1984.
J. Ki-Zerbo, Histoire de lAfrique norie dhier demain, Hatier, Paris 1972.
Romain Rainero, Storia dellAfrica dallepoca coloniale ad oggi, Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana (ERI), Torino
1966.
AA.VV. I protagonisti del Terzo Mondo vol. 1&2 (Africa), ed. Nuova CEI Verona - Milano, 1973
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50642 PENSIERO E RELIGIONI ORIENTALI
JAE SUK LEE
1 semestre 3 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Il corso introduce gli studenti ad una conoscenza delle filosofie orientali e delle religioni e culture dellAsia in
confronto con la filosofia cristiana, valutandone le diversit e somiglianze. Sintende di pervenire ad un incontro
fruttuoso con la verit pensata e vissuta nellOriente, aprendo un dialogo inter-religioso e -culturale per allargare
lorizzonte della conoscenza poich pi luomo conosce la realt e il mondo, pi conosce se stesso nella sua
unicit (Giovanni Paolo II, Enciclica Fides et Ratio, Introduzione ).
Programma
Il corso strutturato in quattro parti. La parte prima procede mediante lanalisi dellinduismo: la Realt ultima
nelle correnti non teiste (Upanishad): Rta (lordine cosmico), lAssoluto (Brahman) e il sistema del Vedanta;
cosmologia ed antropologia induista (lo spirito umano: Atman) e la teoria della reincarnazione; la Realt divina:
Trimurti e la dottrina della bhakti (devozione amorosa); le vie della liberazione (Cfr. Bhagavad-gita) ed il sistema
dello Yoga. La seconda parte tratta della filosofia e spiritualit del buddhismo Theravada e del buddhismo
Mahayana: le dottrine essenziali (Dharma): le Quattro Nobili Verit e la Legge dellOrigine condizionata
(Pratityasamutpada); la Realt ultima incondizionata (Dharma, Nirvana e Tathata); lAntropologia del buddhismo: i
concetti del Karma, del Non-s (Anatman) e del Tathagatagarba (matrice dellilluminazione); la dottrina del Vuoto
(Sunyata) e il concetto del Bodhisattva. Una terza parte soccupa della filosofia del Confucianesimo: la filosofia
del Yin e Yang e Cinque Elementi; il Tao del Cielo e il Tao delluomo, la dottrina dellamore e benevolenza (Ren);
Il Cielo (Realt ultima) personale e impersonale, il Tai-Chi del neo-confucianesimo; la filosofia della natura umana
secondo le correnti idealista e realista. Nella quarta parte si presenta la filosofia e la spiritualit del Taoismo:
lessenza della realt ultima (Tao), il problema del essere e del non essere, la rivelazione (manifestazione) del
Tao nelle creature (Te); il problema del linguaggio; della conoscenza e non-conoscenza e conoscenza
intuitiva nellunione mistica.
Metodologia didattica
Lo sviluppo tematico viene affrontato con un approccio sistematico, metafisico e analitico accompagnato da
dispense e luso di powero0 point nonch da discussione in aula confrontando alcuni temi delle religioni e
filosofie con quelli del cristianesimo. Per chiarire ed approfondire il contenuto verr data loccasione di un
dialogo inter-culturale e filosofico con alcuni esponenti della filosofia orientale (per esempio, durante una visita
di un tempio buddhista).
Metodologia di valutazione
La valutazione sar effettuata sulla base della frequenza e della partecipazione attiva alle lezioni. Lesame
consister nellesame orale o nella presentazione di un elaborato sui vari temi proposti.
Bibliografia
Acharuparambil, D., Induismo. Religione e Filosofia (con ampia bibliografia), Roma: Urbaniana University Press,
1996;
Meazza, L., Burrini, G., La filosofia indiana, Milano: Xenia 1994;
Rahula, W., LInsegnamento del Buddha, Roma: Paramita 1984;
Mitchell, D.W., Buddhism. Introducing the Budddhist Experience, New York-Oxford 2002;
Lee, Jae-Suk., Il Taoismo: misticismo della conoscenza pura ed intuitiva secondo i canoni taoisti Tao-Te-Ching e Chuang-Tzu, in
Lateranum (05/LXXI/l) pp. 77-113;
Kohn, F (ed.)., The Taoist Experience, New York: SUNY 1993;
Santangelo, P. (ed.), Confucio e le scuole confuciane. La Via della Saggezza, Roma 1988;
Lee, Jae-Suk ., Le Vie (Tao) del Confucianesimo in : Lateranum (Facolt di Teologia) LXIX, 1 , pp.61-117.
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50643 ISTITUZIONI DI FILOSOFIA POLITICA
GIULIO ALFANO
2 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Il corso vuole orientare lo studente allapprofondimento delle origini del pensiero politico attraverso unanalisi
storico-filosofica nella sua evoluzione, incerandone i caratteri, le motivazioni e le influenze che sono proprie delle
relazioni tra societ civile e politica. Particolare riguardo sar dedicato allanalisi della legittimazione della politica
e ai rapporti tra polis e democrazia,alle differenziazioni tra democrazia, libert e autorit ed alla definizione di
come si evoluto nel corso dei secoli il concetto di diritto, nellambito delle diverse dottrine politiche,ma anche
in confronto con lemergere del relativismo e del secolarismo. Saranno approfonditi periodi particolari della
storia del pensiero politico del XX secolo in relazione agli eventi specifici del secolo, soprattutto levoluzione del
pensiero politico liberale, marxista e cattolico.
Programma
I La filosofia politica nella sua evoluzione storica, dallantichit classica allet moderna e contemporanea,
attraverso lanalisi delle sue categorie e delle sue problematiche: dalla res publica ciceroniana alla Scolastica, al
patto democratico di Spinosa, al contrattualismo di Locke, fino al marxismo e al pensiero negativo.
Il dibattito del XX secolo, con riferimento alle relazioni con la scienze politiche (politologia,sociologia,ecc.) ed
alla legittimazione democratica; le relazioni tra societ civile e stato, nel quadro del sistema dei diritti e delle
norme, fino allemergenza del consenso nella societ postmoderna.
Metodologia didattica
Lezioni frontali, anche con dispense e mappe concettuali illustrate dal docente.
Metodologia di valutazione
Lo studente che avr frequentato le lezioni concorder lesame orale relativamente ad alcuni periodi storici ed
autori che lo hanno particolarmente interessato durante lo svolgimento del programma.
Bibliografia essenziale
G. Alfano, Tra Etica e Storia, Maremmi, Firenze,1994
G. Alfano, La Ragione e la Libert, Ed. Impegno Cristiano, Roma, 2009
G. Alfano, Filosofia e Politica in S. Tommaso dAquino, Ed. Impegno Cristiano, Roma, 2007
G. Alfano, Tra Etica e Storia, Maremmi, Firenze, 1993
S. Petrucciani, Modelli di Filosofia Politica, Einaudi, Torino, 2003
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nei suoi commenti. Successivamente verranno illustrate le soluzioni offerte dagli autori del realismo estremo
(Giovanni Scoto Eriugena, Anselmo dAosta, i pensatori della scuola di Chartres, Guglielmo di Champeaux),
del realismo moderato (Alberto Magno e Tommaso dAquino), del nominalismo estremo (Roscellino di
Compigne) e del nominalismo moderato (Gugliermo dOckham), nonch dei tentativi di mediazione operati da
Pietro Abelardo e Duns Scoto. Nella Seconda Sezione del corso verr proposta unanalisi delle conseguenze che la
disputa sugli universali ha comportato rispettivamente sul piano gnoseologico, metafisico e teologico.
Metodologia Didattica
Lezioni frontali con lausilio di presentazioni powerpoint e discussioni guidate dal docente con gli studenti sui
contenuti che emergono dalla lettura e dal commento dei testi.
Metodologia di valutazione
Esame orale teso a verificare la corretta acquisizione dei contenuti e degli strumenti metodologici forniti nel
corso delle lezioni.
Bibliografia
A. de Libera, Il problema degli universali: da Platone alla fine del Medioevo, La Nuova Italia, Firenze 1999.
G. dOnofrio, La questione degli universali, in Storia della Teologia nel Medioevo, dir. di G. dOnofrio, II, La grande
fioritura, Piemme, Casale Monferrato 1996, pp. 294-322.
S. Vanni Rovighi, Studi di Filosofia Medievale, Vita e Pensiero, Milano 1978.
Bruno Maioli, Gli Universali. Storia antologica del problema da Socrate al XII Secolo, Bulzoni, Roma 1974.
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50660 QUESTIONI DI METAFISICA I
MARIO PANGALLO
1 semestre 3 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Lobiettivo principale di impostare una riflessione sistematica e critica sul tema della causalit, considerato nella
sua rilevanza metafisica ed anche nelle sue implicazioni cosmologiche, antropologiche ed etiche. A tale scopo si
insister sulla valenza interdisciplinare della tematica, per aiutare gli studenti ad apprezzare, attraverso la nozione
metafisica di causalit, lintimo collegamento esistente fra le discipline filosofiche teoretiche fondamentali. Pur
essendo teoretico lobiettivo primario del corso, sar anche perseguito un obiettivo di contestulaizzazione storica
dei problemi via via trattati, in modo da proporre una valutazione delle pi rilevanti posizioni delineatesi nella
storia della filosofia sulla causalit (in particolare sul principio di causalit) e sui limiti della sua utilizzabilit da
parte della ragione speculativa.
Programma
1. Lorigine della nozione di causa. 2. La causalit in natura. 3. Causalit, determinismo, indeterminismo. 4. I
gradi della causalit. 5. Il principio di causalit. 6. Principio di causalit e principio di ragion sufficiente. 7.
Partecipazione e causalit 8. Causalit predicamentale e causalit trascendentale. 8. Analogia e causalit. 9. Causa
Prima e cause seconde. 10. Causalit divina e azione umana. 11. Possibili implicazioni teologiche: mozione divina
e azione libera umana.
Metodologia didattica
Il corso consister nella trattazione dei temi del programma in modo sintetico e monografico, finalizzato alla
discussione e allapprofondimento personale specialistico.
Metodologia di valutazione
Si richiede un elaborato scritto su uno dei temi trattati.
Bibliografia
G. Auletta (ed.), Integrated cognitive strategies in a changing world, Gregorian & Biblical Press, Roma 2011.
G.Basti, Ontologia formale per una metafisica post-moderna, in A.Strumia (ed.), Il problema dei fondamenti. Da
Aristotele a TommasodAquino, allontologiaformale. Cantagalli, Siena 2007.
L. Elders,The Metaphysics of Being of St. Thomas Aquinas in a Historical Perspective. E.J.Brill, Leiden-New York-Koln
1995.
C. Fabro, Partecipazione e causalit. EDIVI, Segni 2008.
J. De Finance, Conoscenza dellessere. Trattato di ontologia. PUG, Roma 2008.
R. Laverdiere, Le principe de causalit. Vrin, Paris 1969.
J. Maritain,Court trait de lexistence et de lexistant Paul Hartmann Editeur, Paris 1947, 1964; trad. it., Breve trattato
dellesistenza e dellesistente, Morcelliana, Brescia 1974.
J. Maritain, Dieu et la permission du mal, Descle de Brouwer,, Paris 1963; trad. it., Dio e la permissione del male,
Morcelliana, Brescia 1983.
G. Martelet, , Evolution et cration, Editions du Cerf, Paris 1998; trad. it., Evoluzione e creazione, Jaca Book, Milano
2003.
M. Pangallo, Il Creatore del mondo. Leonardo da Vinci, S.Severa-Roma 2004.
H. Seidl, Metafisica e realismo, Lateran University Press, Citt del Vaticano 2007.
F. Selvaggi, Causalit e indeterminismo. PUG, Roma 1964.
T. Tyn, Metafisica della Sostanza, Fede & Cultura, Verona 2009.
J. F. Wippel, The metaphysical Thought of Thomas Aquinas. From Finite Being to Uncreated Being. The Catholic University
of America Press, Washington 2000.
J.M. Zycinski, God and Evolution. Fundamental Questions of Christian Evolutionism, Washington 2006.
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50661 QUESTIONI DI METAFISICA II
CHRISTIAN FERRARO, IVI
2 semestre 3 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi Formativi
Lobiettivo principale di presentare il significato e loriginalit dellinterpretazione tommasiana dellessere alla
luce dellanalisi della celebre IV via. Si cercher di orientare lo studente affinch possa fare una lettura attenta e
approfondita dei testi, mediante il confronto del pensiero di san Tommaso con diversi pensatori che hanno
affrontato filosoficamente il problema di Dio e il problema dellessere.
Programma
Il corso prevede, dopo unintroduzione storica, uno sviluppo diviso in tre parti. Nella Prima parte si prospetter
lanalisi della IV via, confrontandola con le prove agostiniane e anselmiane dellesistenza di Dio, cercando di
afferrare la sua problematica interna tramite lanalisi della terminologia, della struttura logica e dellesigenza dei
diversi passaggi, e presentando per ultimo le diverse interpretazioni della quarta via, a seconda delle diverse
metodologie metafisiche che stanno alla base. Nella Seconda parte si studier il punto di arrivo della IV via,
confrontando la nozione tommasiana di Dio con la nozione di Dio fornita da diversi autori: Surez, Wolff, Kant,
Hegel, Heidegger. Nella Terza parte si considereranno le conseguenze della nozione di Dio a cui si arriva con la
IV via, per quanto riguarda le perfezioni di Dio in se stesso e poi i rapporti di Dio con il mondo, cercando di
mostrare il collegamento fra essere e libert e lapertura della storia alla trascendenza.
Metodologia Didattica
Lezioni frontali con lausilio di testi forniti dal professore.
Metodologia di valutazione
Esame orale sulla base di un argomento del corso, liberamente scelto dallo studente.
Bibliografia
L. Bogliolo, La chiave risolutiva del problema dellessere: la IV via di san Tommaso, DC 41 (1988) 3-17.
J. M. Brady, Note on the Fourth Way, TNS 48 (1974) 219-232.
A. Contat, La quarta via di san Tommaso dAquino e le prove di Dio di santAnselmo di Aosta secondo le tre
configurazioni dellente tomistico, in SantAnselmo dAosta Doctor Magnificus a 900 anni dalla morte. Atti della
Giornata di Studio (Roma 30 ottobre 2009), IF Press, Roma 2011, 103-174.
L. Elders (ed.), Quinque sunt viae, (Studi Tomistici, 9) Libreria Editrice Vaticana, Citt del Vaticano 1980.
C. Fabro, Luomo e il rischio di Dio, Studium, Roma 1967.
C. Fabro, Tomismo e pensiero moderno, PUL, Citt del Vaticano 1969.
A. L. Gonzlez, Ser y participacin. Estudio sobre la cuarta va de Toms de Aquino, Eunsa, Pamplona 20013.
M. Pangallo, Il creatore del mondo, Casa Editrice Leonardo da Vinci, Roma 2004.
F. Van Steenberghen, Prolgomnes la quarta via, RFN 70 (1978) 99-112.
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50663 QUESTIONI DI ONTOLOGIA SOCIALE
RAFFAELA GIOVAGNOLI
1 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivo del corso
Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio di correnti e nozioni fondamentali nel campo
dellontologia sociale in quanto disciplina che si occupa della costituzione delle entit sociali (gruppi, comunit,
istituzioni, corporazioni ecc.) come della stessa socialit nelle dimensioni prelinguistica e linguistica.
Dal punto di vista storico, si accenner allorigine greca dellontologia sociale; in particolare, nellontologia
aristotelica della polis, e delluomo come bis politics perch bis loghics, e viceversa. Pi approfonditamente, si
vedr come tali nozioni si sviluppano poi nellontologia sociale tommasiana e medievale, come base ontologica
della nozione di bonum commune, e quindi dei fondamenti delletica sociale. Dal punto di vista teorico,, si
analizzeranno: la razionalit delle tradizioni, la giustizia nella societ, la teoria dellazione sociale che vede
lopposizione di azione strumentale e azione comunicativa, diverse nozioni di cooperazione, interpretazioni della
nozione di intenzionalit collettiva e interpretazioni dello spazio delle ragioni. Si valuteranno le conseguenze
normative dello spazio delle ragioni: come va considerate lautonomia personale nello spazio della
comunicazione (reale e virtuale)?
Programma
Lontologia sociale un campo filosofico ricco di temi attuali e vivaci discussioni che si apre anche a studi
transdisciplinari (sociologia, neuroscienze e intelligenza artificiale). Muovendo dalla tradizione si analizzeranno gli
sviluppi nellontologia sociale contemporanea. Schematizzando, si affronteranno le questioni seguenti:
sfondo storico greco-medievale
il legame fra razionalit, linguaggio e giustizia
il primato della ragione usata nel contesto sociale, primato che implica il passaggio dallo spazio
individuale delle ragioni allo spazio sociale delle ragioni
concezioni della intenzionalit collettiva nella costituzione del mondo sociale
implicazioni normative dello spazio sociale delle ragioni (teoria dellautonomia, intelligenza artificiale).
Metodologia Didattica
Lezioni frontali aperte al dialogo e al confronto con gli studenti. Proiezione delle dispense e di altro materiale
integrativo.
Metodologia di valutazione
Esame orale e presentazione di un breve scritto su un argomento del corso a scelta.
Bibliografia
Testo di base
A. MacIntyre, Giustizia e razionalit. Volume I. Dai greci a Tommaso DAquino e volume II. DallIlluminismo
scozzese allet contemporanea, (capp. 6, 7, 8,9), Anabasi, Milano, 1988.
Altri testi:
P. Di Lucia (ed.), Ontologia sociale. Potere deontico e regole costitutive, Quodlibet, Macerata, 2003.
R. Giovagnoli, Habermas. Agire comunicativo e Lebenswelt, Carocci, Roma, 2000.
R. Giovagnoli, Razionalit espressiva. Scorekeeping: inferenzialismo, pratiche sociale e autonomia, Mimesis, Milano, 2004.
R. Giovagnoli, Autonomy. A Matter of Content, Firenze University Press, Firenze.
R. Giovagnoli e G. Seddone, Autonomia e intersoggettivit, Aracne, Roma, 2009.
J. Habermas, Tra scienza e fede, Laterza, Bari, 2006.
J. Searle, Linguaggio, coscienza e societ, Rosemberg & Sellier, Torino, 2009.
J. Searle, Creare il mondo sociale, La struttura della civilt umana, Cortina, Milano, 2010.
R. Spiazzi, Il pensiero di San Tommaso, EDS Edizioni, Studio Domenicano, 1997.
R. Spiazzi, Principi di etica sociale, (Civis 2), ESD, Bologna, 1990.
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50916 ETICA GENERALE
MICHAEL KONRAD
2 semestre - 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Il corso intende introdurre gli studenti ad una riflessione sulla loro esperienza morale che la approfondisca in
modo critico (ponderando i criteri di giudizio usati) e sistematico (inserendo i singoli problemi in un quadro
concettuale pi generale).
Programma
Il corso si suddivide in due parti: la parte introduttiva prende in esame il metodo delletica filosofica e i tratti
fondamentali dei modelli essenziali del pensiero etico nel loro sviluppo storico; la parte centrale del corso
invece dedicata ad unesposizione dei temi essenziali della filosofia morale. Seguendo a grandi linee il percorso
della I-II della Summa Theologiae di Tommaso dAquino, la trattazione adotta come punto di partenza il tema del
fine ultimo e della felicit, in quanto fondamento di tutta letica. Si espongono poi diverse concezioni dellatto
umano, della sua libert e dei suoi criteri di moralit (cfr. la dottrina delle tre fonti della moralit). Segue unanalisi
della coscienza morale, che rimanda necessariamente alla considerazione dellimportanza delle virt (e dei vizi) in
quanto disposizioni stabili e principi interiori dellatto umano e della legge morale come principio esteriore dellatto
umano (la legge naturale gli assoluti morali la distinzione tra precetti e consigli). Per completare il percorso
viene alla fine riproposto il classico trattato sullamicizia come luogo concreto nel quale la moralit pu essere
imparata, motivata e sostenuta.
Metodologia didattica
Lezioni frontali, aperte agli interventi degli studenti e al dialogo sulle questioni suscitate dalla problematica
trattata. Per un ulteriore approfondimento delle tematiche si richiede la lettura di unantologia di testi classici
della filosofia morale.
Metodologia di valutazione
Esame orale a partire da un brano dellantologia e da un tesario consegnato in precedenza.
Bibliografia
J. Gorczyca, Essere per laltro. Fondamenti di etica filosofica, Gregorian & Biblical Press, Roma 2011.
M. Konrad, Dalla felicit allamicizia. Percorso di etica filosofica, Lateran University Press, Roma 2007.
M. Konrad, Antologia di testi classici delletica filosofica, pro manuscripto.
C. Taylor, The Ethics of Authenticity, Harvard University Press, Cambridge 1991.
M. Rhonheimer, La prospettiva della morale, Armando, Roma 1994.
L. Rodrguez Dupl, tica, BAC, Madrid 20062.
J. Rohls, Storia delletica, Il Mulino, Bologna 1995.
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50918 METAFISICA
CHRISTIAN FERRARO, IVI
1 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Scopo del corso di sviluppare in modo sistematico un itinerario di riflessione metafisica, privilegiando il
momento speculativo nellanalisi delle tematiche, senza trascurare i riferimenti storici. Si cercher che lo studente
possa acquisire familiarit con il linguaggio della disciplina e ottenere una visione dinsieme dei diversi temi,
secondo le modalit del trattato, mettendolo in grado di sviluppare una capacit critica nella comprensione ed
elaborazione dei contenuti e delle questioni, anche attraverso la discussione di posizioni antimetafisiche emerse
nella storia del pensiero filosofico. Cos, lo studente potr inoltre cogliere adeguatamente lattualit e la centralit
della metafisica in quanto disciplina fondamentale per lunit e lorganicit del sapere.
Programma
Dopo unintroduzione, il corso si comporr di tre parti. Nella Prima parte si proceder alla determinazione del
soggetto proprio della metafisica, per cui si studieranno letimologia, forma grammaticale, predicazione e
significato del termine ens, i primi principi, il metodo della metafisica e le divisioni dellente: secondo le
categorie e secondo latto e la potenza. Nella Seconda parte, quella pi impegnativa, si proceder, secondo
lesigenza stessa dellattualit dellente e il metodo della reductio ad fundamentum, allindagine dei principi dellente
per trovare il fondamento della sua entit. Nella Terza parte si studieranno le caratteristiche che in virt del
fondamento conseguono allente secondo i diversi livelli di attualit, ossia i trascendentali e gli accidenti. La
considerazione della relazione ci porter ad una visione dinsieme, per cui si studieranno la partecipazione, la
causalit e lanalogia come momenti rispettivamente statico, dinamico e semantico dellente.
Metodologia didattica
Lezioni frontali con lausilio di brani che lalunno trover sulla cattedra on-line e un testo di base indicato
opportunamente dal professore, al quale si aggiungeranno indicazioni bibliografiche su temi specifici.
Metodologia di valutazione
Esame orale sulla base di un temario che raccoglier puntualmente e in maniera ordinata i temi sviluppati durante
il corso.
Bibliografia
Aristotele, Metafisica, Bompiani, Milano 2000.
L. Clavell M. Prez de Laborda, Metafisica, Ed. Universit della Santa croce, Roma 2006.
S. Brock (ed.), Tommaso dAquino e loggetto della Metafisica, Armando ed., Roma 2004.
C. Fabro, La nozione metafisica di partecipazione, in Opere Complete, vol. 3, Edivi, Segni 2005.
C. Fabro, Partecipazione e causalit, in Opere Complete, vol. 19, Edivi, Segni 2010.
Ch. Ferraro, Para un retorno a la metafsica, Ediciones del Verbo Encarnado, Segni 2003.
A. Livi, Metafisica e senso comune, Casa Editrice Leonardo da Vinci, Roma 2007.
A. Llano, Metafisica y lenguaje, Eunsa, Pamplona 1984.
B. Lakebrink, Klassische Metaphysik, Rombach, Freiburg 1967.
A. Molinaro, Metafisica. Corso sistematico, San Paolo ed., Cinisello Balsamo 2000.
B. Mondin, Storia della Metafisica, 3 voll., ESD, Bologna 1998.
F. ORourke, Pseudo-Dionysius and the Metaphysics of Aquinas, Brill, Leiden-NewYork-Koln 1992.
M. Pangallo, Il principio di causalit nella metafisica di S.Tommaso, LEV, Citt del Vaticano 1991.
M. Pangallo, Lessere come atto nel tomismo essenziale di Cornelio Fabro, LEV, Citt del Vaticano 1987.
Platone, Parmenide, Laterza, Bari 1988.
M.-D. Philippe, Ltre. Recherche dune philosophie premire, Tqui, Paris 1972-1974.
Tommaso dAquino, Commento alla metafisica di Aristotele, 3. voll., ESD, Bologna 2004.
T. Tyn, Metafisica della sostanza, Fede & Cultura, Verona 2009.
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E.A. Ruch, K.C. Anyanwu, African Philosophy, Catholic Book Agency, Rome, 1984.
Igino Tubaldo, Filosofia in Bianco e Nero, Lharmattan italia, Torino 1995.
Cheik Anta Diop, Nations Ngre set cultures vol 1 et 2, Prsence Africaine, Paris, 1979.
Guernier E, Lapport de lAfrique la pense humaine, Paris, Payot, 1952 vers. italiana, Il contributo dellAfrica al
pensiero umano, Sansoni, Firenze, 1963. (245 p)
Luis-Vincent Thomas, et Rene Luneau, La terre africaine et ses religions, traditions et changements, Librairie Laurousse,
Paris 1975.
Parrinder E.G., African Traditional Religion. Sheldon Press, London 1962.
AA.VV, Africa ed Europa: dalla dipendenza alla cooperazione, Ed. del Rezzara, Vicenza, 1996.
A. Frankfort. John A. Wilson; Thorkild Jacobsen; William A. Irwin. La filosofia prima dei greci. Concezioni del mondo in
Mesopotamia, nellantico Egitto e presso gli ebrei, Piccola Biblioteca Einaudi. Torino 1963.
A parte la bibliografia selezionata, una esaustiva sar fornita agli studenti durante il corso.
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50921 QUESTIONI DI STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
EMMANUELE VIMERCATI
2 semestre 6 CFU
Descrizione del Corso
Argomento: la dialettica unit-molteplicit nella filosofia antica.
Obiettivi formativi
La dialettica unit-molteplicit una costante della filosofia antica. Fin dalle sue origini, infatti, la filosofia si
connota come ricerca del principio, cio dellelemento comune a tutte le cose, capace di uni-ficare la molteplicit
dei particolari, spiegandone altres il divenire. La dialettica uno-molti sar per lo pi indagata dal punto di vista
ontologico e da quello gnoseologico. Dal punto vista ontologico si esaminer il rapporto fra lunit, la
molteplicit e lessere, che, almeno a partire da Parmenide, rappresenta uno snodo fondamentale per la
giustificazione dei fenomeni; dal punto di vista gnoseologico, invece, si vedr come tale rapporto si ripercuota
sulla conoscenza delle cose. Ne emerger una reciproca implicazione fra lunit e la molteplicit. Pur prediligendo
un approccio storico, il corso non mancher di fornire alcune coordinate sistematiche sulla comprensione
delluno e dei molti, delluniversale e del particolare nella filosofia antica.
Programma
Si inizier presentando la dialettica uno-molti allorigine della filosofia, con lindagine sul principio. Ci si
soffermer poi sul dibattito fra Eraclito e Parmenide, i quali connotano questa dialettica in senso ontologico. Con
Platone la dialettica uno-molti fa il suo ingresso in ambito metafisico, per cui lIdea unifica la molteplicit dei
particolari (le instanziazioni) che ricadono sotto di essa, fungendo altres da criterio di giudizio sulle cose. In
Aristotele il tema dellunit si collega direttamente a quello dellessere e della sostanza, la quale la categoria
prima a cui afferiscono tutte le altre. In et ellenistica lo Stoicismo rappresenta il pi celebre esempio di monismo
ontologico. In Plotino, infine, lUno sar considerato come il principio assoluto da cui scaturiscono i diversi piani
della realt. Si far infine riferimento alleredit di questo dibattito nel mondo moderno e contemporaneo.
Metodologia didattica
Lezioni frontali con lausilio di una dispensa di testi originali degli autori, a cui si far costante riferimento a
lezione; invio di sintesi on-line; presentazione di lavori personali sul tema; discussioni in aula; uso di lavagna
luminosa e di proiezioni in Power Point; gruppi di ricerca.
Metodologia di valutazione
Esame orale al termine del corso. Nel corso delle lezioni gli studenti potranno facoltativamente sintetizzare il
contenuto delle lezioni precedenti.
Bibliografia
G. Reale, Il Pensiero Antico, Vita e Pensiero, Milano, 2001.
Le lezioni saranno frontali. Il docente favorir la discussione con gli studenti, avviandoli a un confronto
personale con il pensiero dei filosofi che saranno presentati, anche attraverso un contatto diretto con i
testi che saranno volta per volta segnalati.
Metodologia di valutazione
Lesame sar orale. Esso comporter per lo studente anche una buona conoscenza di carattere
manualistico del pensiero moderno da Bacone a Hegel.
Bibliografia
Parte prima:
Leonardo Messinese, Il problema di Dio nella filosofia moderna, Lateran University Press, Roma 2001 [tr.
inglese The Problem of God in Modern Philosophy, The Davies Group Publishers, Aurora (CO9 2005; tr.
tedesca Die Gottesfrage in der Philosophie der Neuzeit, Dunkler & Humblot, Berlin 2007].
Idem, Metafisica, ETS, Pisa 2012.
Parte seconda:
Leonardo Messinese, Stanze della metafisica. Heidegger, Lwith, Carlini, Bontadini, Severino, Morcelliana 2013.
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50923 QUESTIONI DI STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
PATRIZIA MANGANARO
2 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Argomento del corso. Il problema dell'empatia. Fenomenologia, Neuroscienze, Antropologia
Obiettivi formativi
Obiettivo formativo primario approfondire la conoscenza della scuola fenomenologica, che costituisce uno dei
filoni fondamentali della filosofia del Novecento, nel suo approccio alla complessit irriducibile della persona
umana. In dialogo con le scienze fisico-matematiche e con le scienze umane, essa mostra la validit della ricerca
intellettuale del senso e del significato dell'essere umano, il quale viene studiato nei tre nuclei caratterizzanti di
intenzionalit, intersoggettivit e spiritualit. In particolare, si concentrer l'attenzione sul significato dell'empatia,
che consente l'ascrizione della coscienza intenzionale all'alter-ego, nel nesso di identit personale e relazionale. Se
da un lato la fenomenologia propone un nuovo criterio metodologico centrato sull'intenzionalit della coscienza,
dall'altro risulta connessa alla tradizione filosofica occidentale, in una ricerca che recupera importanti aspetti
tanto della speculazione teoretica greca (E. Husserl e la sua interpretazione del delfico "Conosci te stesso"),
quanto del pensiero medievale cristiano (Edith Stein studiosa e traduttrice di S. Tommaso); essa, inoltre, instaura
un peculiare rapporto con le scienze biologiche e naturali, cos come si sono configurate nella modernit e nella
contemporaneit (la fenomenologia realista di H. Conrad-Martius).
Ulteriore obiettivo del Corso di evidenziare alcuni nodi salienti nel dibattito attuale: la questione dell'identit
personale e relazionale tra scienze dello spirito e scienze esatte; il radicale mutamento di paradigma avvenuto
all'interno delle neuroscienze, con la risemantizzazione delle nozioni di "corporeit vivente", "intenzionalit" e
"persona-corpo", che ne ha consentito l'uscita dalle secche del positivismo e del riduzionsimo e l'apertura a
istanze prettamente fenomenologiche, come l'indagine dell'intersoggettivit, della competenza performativa, della
cognizione sociale, dell'esperienza in prima persona della realt. Si metteranno quindi in evidenza convergenze e
divergenze tra le diverse discipline, focalizzando lattenzione sulle implicazioni metodologiche tra scienze
esatte e scienze umane, sulla questione del trascendentale versus sperimentale, sulla differenza tra
lesperienza cosciente e lesperienza in terza persona, e infine sul ruolo-chiave dellintenzionalit, tema tipico della
scuola fenomenologica tedesca, che a sua volta lo recupera dall'intentio scolastica attraverso F. Brentano.
Programma
Il programma elabora un tema di grande attualit e ne propone un aggiornamento puntuale, presentando il
seguente svolgimento: la nozione di intenzionalit in Fenomenologia e l'esperienza in prima persona della realt:
persona e atto. Analisi del vissuto empatico: il nodo dell'intersoggettivit. Significato dell'empatia come atto
spirituale. Fondazione fenomenologico-ontologica dellidentit personale e dell'alterit personale, con la
tripartizione in corporeit vivente (Leib, dimensione psico-fisica), anima (Seele) e spirito (Geist). Riconduzione del
mente-corpo alla sua origine metafisica e alla dizione di anima-corpo, "persona-corpo". Differenza tra
coscienza, mente, sistema cerebrale. Si discuter il tentativo di naturalizzare la coscienza riprendendo la
riflessione husserliana su natura e spirito, nellottica del suo rifiuto di ogni riduttivismo, meccanicismo o
materialismo. I risultati dellanalisi del vissuto empatico (Husserl e Stein) hanno unimportanza decisiva per
valutare l'odierno rapporto tra le scienze naturali della mente e la fenomenologia: essi verranno messi a confronto
con il paradigma dellembodied cognition or simulation (Gallese), in un fecondo dialogo tra fenomenologia e scienze
che ne salvaguarda gli autonomi statuti epistemologici e i rispettivi criteri metodologici di ricerca, superando il
riduttivo binomio mente-cervello e afferrando la verit e la complessit della persona umana.
Metodologia didattica
Lezioni frontali. Lettura guidata dei testi proposti, con analisi, commento e discussione in classe.
Metodologia di valutazione
Esame orale.
Bibliografia
E. Stein, Il problema dell'empatia, Studium 1985 (il testo disponibile in lingua inglese e tedesca)
A. Ales Bello, P. Manganaro, ... e la coscienza? Fenomenologia Psico-patologia Neuroscienze, Collana "Cerchi
Concentrici", diretta da A. Ales Bello, G. Laterza, Bari 2012.
S. Gallagher, D. Zahavi, La mente fenomenologica, R. Cortina 2009.
P. Manganaro, Einfhlung e Mind-Body Problem, in Aquinas, 2/2007, 465-494.
P. Manganaro, Phenomenology and Neuroscience. Living Experience, Empathy and Embodied Simulation, Comprendre,
2/2010, 153-165.
P. Manganaro, L'oltre fenomenologico delle neuroscienze. Una via post-moderna al problema difficile della coscienza?, in
"Filosofia e Teologia", numero monografico su "La materia e il suo oltre", a cura di P. Manganaro e R. Ferri,
1/2012, pp. 42-60.
P. Manganaro, Genesi e diagnosi dell'attualit filosofica. Un percorso storico-teoretico, in: A. Ales Bello, P. Manganaro
(edd.), ... e la coscienza?, Collana "Cerchi Concentrici", diretta da A. Ales Bello, G. Laterza, Bari 2012, pp. 39-93.
P. Manganaro, The Mind-Body Problem and Empathy. Remarks on Anthropological Phenomenology, 2007,
www.stoqatpul.org/lat/materials/research07_manganaro.pdf, pp. 18.
P. Manganaro, Materia(l)Mente? Le "ragioni" del corpo e l'empatia, in: A. Ales Bello, P. Manganaro, ... e la coscienza?,
cit., pp. 241-376.
V. Gallese, C. Sinigaglia, F. Ferri, Corpo, azione e coscienza corporea di s. Una prospettiva neurofenomenologica, in: A. Ales
Bello, P. Manganaro, ... e la coscienza? Fenomenologia Psico-patologia Neuroscienze, cit., pp. 749-793.
V. Gallese, Corpo vivo, simulazione incarnata e intersoggettivit, in: M. Cappuccio (ed.), Neurofenomenologia. Le scienze della
mente e la sfida dellesperienza cosciente, Mondadori, 2006, 293-326.
Altri Testi di riferimento
E. Stein, La struttura della persona umana, tr. it. di M. D'Ambra, Presentazione di A. Ales Bello, Citt Nuova 2007.
A. Ales Bello, F. Alfieri, M. Shahid, E. Stein - H. Conrad-Martius, Fenomenologia Metafisica Scienze, G. Laterza, Bari
2010.
A. Ales Bello, F. Alfieri, M. Shahid, E. Stein - H. Conrad-Martius - G. Walther. Fenomenologia della persona, della vita e
della comunit. G. Laterza, Bari 2011.
A. Ales Bello, Coscienza Io Mondo. La fenomenologia di Husserl, in: A. Ales Bello, P. Manganaro (edd.), ... e la
coscienza?, cit., pp. 99-299.
P. Manganaro, Logos e Leib, in: Atti del IV Convegno Internazionale "Phenomenological Paths in PostModernity. A Comparison with the Phenomenology of Life of A.-T. Tymieniecka", in press.
P. Manganaro, Empatia e relazione intersoggettiva, in: AA.V.V., La centralit della persona nella giurisprudenza coram
Serrano, vol. III, Libreria Ed. Vaticana, Citt del Vaticano 2009, pp. 81-116.
P. Manganaro, LEinfhlung nellanalisi fenomenologica di E. Stein,Aquinas, 1/2000, 101-121.
P. Manganaro, Problema mente-corpo, intenzionalit, empatia. Filosofia della Mente, Fenomenologia, Neuroscienze,
www.edithstein.org (inserito nellottobre 2007).
P. Manganaro, Mind-Body Problem, Intenzionalit, Empatia, in Memorandum, rivista on line,
www.fafich.ufmg.br/~memorandum/a15/manganaro07.pdf, pp. 70-87.
E. Husserl, Idee per una fenomenologia pura e una filosofia fenomenologica, vol. II: Ricerche fenomenologiche sulla costituzione, tr.
it., Torino 2002.
V. Gallese, Embodied simulation: from mirror neurons system to the interpersonal relations, Empathy and Fairness
(Novartis Foundation Symposium), 278, 2007, 3-12 (12-19: Discussion).
V. Gallese, Mirror neurons, in: T. Baynes, A. Cleeremans, P. Wilken (eds.), The Oxford Companion to Consciousness,
Oxford University Press, Oxford (U.K.) 2009, pp. 445-446.
F.J. Varela, E. Thompson, E. Rosch, The Embodied Mind, MIT Press, Cambridge (Ma.) 1991; tr. La via di mezzo
della conoscenza, Feltrinelli 1992.
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50924 QUESTIONI DI LOGICA E ONTOLOGIA FORMALE
GIANFRANCO BASTI
1 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Argomento: Dalla logica formale allontologia formale
Obiettivi formativi
Il corso intende fornire allo studente una prima introduzione ai contenuti, al simbolismo e alla formalizzazione
dei pi recenti sviluppi della logica formale moderna (calcolo logico simbolico) dai suoi inizi come logica
matematica (calcolo vero-funzionale estensionale), al suo sviluppo come logiche intensionali aletiche, deontiche,
epistemiche (calcolo modale e sue interpretazioni intensionali), fino allontologia analitica e allontologia formale.
Il calcolo simbolico si presenta oggi perci, come uno strumento indispensabile per il dialogo interdisciplinare
(scienza-filosofia) e il dialogo interculturale (e interreligioso).
Programma
Nel corso si descriver in maniera sintetica litinerario teorico che negli ultimi cento anni ha percorso la logica
formale moderna (logica simbolica), dalla sua nascita, alla fine del XIX secolo con Frege come logica matematica,
fino alle sue pi recenti applicazioni, non solo al linguaggio scientifico (calcolo logico estensionale, definizione
vero-funzionale delle condizioni di verit), ma anche al linguaggio filosofico delle discipline umanistiche. Ossia la
sua estensione alle logiche intensionali (logiche aletiche, deontiche, epistemiche, intenzionali), intese come
altrettante interpretazioni (ovvero, come definizione di distinte condizioni di verit) del calcolo logico modale. Si
arriva cos ai nostri giorni, allontologia formale, che corregge alcune intrinseche limitazioni dellontologia
analitica, ancora troppo legata alla teoria fregeana della predicazione e quindi incapace di trovare una soluzione al
problema della referenza singolare in grado di evitare i limiti evidenziati dai teoremi di Gdel.
Per capire come la logica simbolica possa essersi evoluta fino alla formalizzazione delle ontologie soggiacenti
alle diverse metafisiche antiche e moderne, particolare attenzione sar dedicata alla discussione moderna sui
fondamenti della logica, in particolare a quello che ne ha costituito il risultato pi importante ed in qualche modo
conclusivo di unepoca: i teoremi dincompletezza di Gdel. Di questi teoremi esamineremo in particolare il
secondo e quindi le implicazioni semantiche per lontologia e la metafisica, in particolare la dimostrazione, gi
anticipata da Tarski, dellimpossibilit di risolvere su base puramente sintattica e semantica il problema della
referenza singolare. Problema fondamentale da risolvere, questo, per poter parlare di scientificit in senso
moderno (cio formalizzabile) dellontologia(e) e quindi della(e) metafisica(he), visto che gli unici esistenti
concreti, extra-logici ed extra-linguistici, sono gli enti singolari. Da qui limportanza dellontologia formalizzata
che, ampliando il calcolo logico-formale delle relazioni fino ad includere, mediante la semantica formale delle
relazioni (Kripke), la formalizzazione della relazione ontica di causalit ed il passaggio da questa alla relazione
logica di equivalenza (dalla necessit causale a quella logica), pu fornire grazie a siffatta estensione della logica
formale dalla sintassi e dalla semantica, alla prammatica, una particolare versione della teoria causale della
referenza di Kripke e Putnam che renda possibile la giustificazione della referenza singolare. Si tratta della teoria
di Tommaso dAquino che affermava esplicitamente una relazione di tipo causale fra entit reale e enunciato
descrittivo che, connotandola, la denota. Ci significa che per risolvere il problema della referenza extralinguistica e passare dalla logica allontologia formale, bisogna formalizzare la prammatica e quindi incorporare il
calcolo logico in un processo comunicativo. Bisogna cio riferirsi alluomo come agente comunicativo in
interazione causale con i suoi simili e con il mondo che lo circonda (teoria del linguaggio come atti linguistici).
Questo, oltre a far capire perch lontologia formale sia oggi una delle discipline di avanguardia dellinformatica
in vista dellevoluzione semantica della rete (Internet) nella prossima rivoluzione nelle telecomunicazioni (Web
III), fornisce nuova evidenza alla tesi che risale fino a Parmenide, ripresa nel medioevo dalla filosofia scolastica e
quindi da Heidegger nella post-modernit, che lega lontologia allantropologia.
Metodologia Didattica
Lezioni frontali con supporto multimediale ed esercitazioni personalizzate per aiutare la schematizzazione logica
dei temi presentati.
Metodologia di valutazione
Esame orale con discussione di uno schema preparato dallo studente su uno dei temi del corso (esame unico col
secondo modulo didattico costituito dal corso 50630).
Bibliografia
G. Basti, Schemi del corso, disponibili per essere scaricati dalla pagina Dispense del sito STOQ III
(www.stoqatpul.org)
S. Galvan, Logica dei predicati, ISU Universit Cattolica del S. Cuore, Milano, 2004, pp. 7-59
S. Galvan, Logiche intensionali. Sistemi proposizionali di logica modale, deontica, epistemica, Franco Angeli, Milano, 1991.
M.G. Cresswell, G.E. Huges, A new introduction to modal logic, Routledge, London. 1996
G. Basti, Ontologia formale: per una metafisica post-moderna, in A. Strumia (ed.), Il problema dei fondamenti.
Da Aristotele, a Tommaso dAquino, allontologia formale, Cantagalli, Siena 2007, pp. 193-228
N. B. Cocchiarella, Formal Ontology and Conceptual Realism, Springer Verlag, Berlin-New York, 2007
ID., Analogia, ontologia formale e problema dei fondamenti, in G. Basti e C. A. Testi (Eds.), Analogia e
autoreferenza, Marietti 1820, Genova-Milano 2004, pp. 159-236
ID., Ontologia formale. Tommaso dAquino ed Edith Stein. In : A. ALES-BELLO, F. ALFIERI, S. MOBEEN
(EDS.), Edith Stein, Hedwig Conrad-Martius, Gerda Walter. Fenomenologia della persona, della vita e della comunit, Laterza,
Bari, 2011, 107-388.
ID,Logica aletica, deontica, ontologia formale. Dalla verit ontica all'obbligo deontico. In: Logica e Diritto: tra
argomentazione e scoperta, a cura di Paolo Gherri - Gianfranco Basti, Lateran University Press, Citt del Vaticano,
2012, pp. 105-270.
G. Basti & A. L. Perrone, Le radici forti del pensiero debole. Dalla metafisica, alla matematica, al calc olo, Il
Poligrafo e Pontificia Universit Lateranense, Padova-Roma 1996;
J. Bochenski, La logica formale, voll. I-II, tra. it., Einaudi, Torino 1972 3 (traduzione nelle varie lingue);
E. Nagel & J.R. Newman, La prova di Gdel, trad. it., Boringhieri, Milano 19922 (traduzione nelle varie lingue);
C. Cellucci, Le ragioni della logica, Laterza, RomaBari 20002.
C. Eschenbach, M. Gruninger (Eds.), Formal Ontology in Information Systems: Proceedings of the Fifth International
Conference (FOIS 2008) - Volume 183 Frontiers in Artificial Intelligence and Applications, IOS Press, Amsterdam, 2008.
E. Lesmo, Formal ontologies meet industry. Frontiers in Artificial Intelligence and Applications, IOS Press, Amsterdam,
2008
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Lettura (9): Gabriele De Anna, Rappresentazione mentale e realismo (capitolo 4, pp. 201-243).
11 -- Riassunto conclusivo, recupero temi lasciati, review per lesame.
Metodologia didattica
La metodologia principale sar la discussione dei testi durante gli incontri, e la lettura guidata.
Metodologia di valutazione
Alla fine del corso, ogni studente far un esame finale orale, portando un testo particolarmente preparato per
discutere con il professore. Il voto finale comprender lesito dell esame insieme alla valutazione della
partecipazione durante gli incontri.
Bibliografia
Davidson, D., Inquiries into Truth and Interpretation (Oxford Univ. Press, Oxford 19914), trad. it, Verit e
interpretazione (Il Mulino, Bologna 1994); The Structure and Content of Truth in The Journal of Philosophy, v.
LXXXVII, no. 6, June 1990, pp. 279-328.
Dummett, M., Origins of Analytical Philosophy (Duckworth, London, 1993), trad. it, Origini della filosofia analitica
(Einaudi, 2001); The Logical Basis of Metaphysics (Duckworth, London 1991), trad. it, La base logica della metafisica (Il
Mulino, Bologna, 1996).
Larrey, P., Conceptual Schemes, Common Sense and Alethic Logic in Aquinas, v. XLVI, no. 1, 2003, pp. 7792; On Conceptual Schemes, in Sensus Communis, Vol. 5 (2004), 1; Il pensiero sulla logica, Lateran University Press,
2006.
Manganaro, P., Il realismo filosofico. Nuove prospettive nel pensiero anglo-americano (Aracne, 1996).
Putnam, H., The Threefold Cord: Mind, Body and World (Columbia Univ. Press, New York 1999), trad. it, Mente, corpo,
mondo (Il Mulino, 2003); Realism with a Human Face (Harvard Univ. Press, Cambridge 1990), trad. it, Realismo dal
volto umano (Il Mulino, Bologna, 1995).
Quine, W.V., From a Logical Point of View (Harvard Univ. Press 1953), trad. It., Da un punto di vista logico. Saggi logicofilosofici (Raffaello Cortina Editore, Milano 2004); Word and Object (MIT Press, Cambridge 199017), trad. it, Parola e
oggetto (Il Saggiatore, Milano 1996); Pursuit of Truth (Harvard Univ. Press, Cambridge, 1992).
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50926 QUESTIONI DI ETICA
MICHAEL KONRAD
1 semestre - 6 CFU
Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Scopo del corso introdurre gli studenti ad un lavoro autonomo a partire dalla lettura e dallanalisi comune di un
testo classico della filosofia morale. Nel contempo si tenter di inserire le problematiche morali incontrate
allinterno del dibattito contemporaneo.
Programma
Da alcuni decenni, il monopolio delle due grandi scuole delletica moderna (letica deontologica e letica
utilitaristica) stato superato mediante un ritorno al paradigma delletica aristotelica. Una larga corrente delletica
contemporanea, denominata nei paesi anglosassoni etica delle virt, si rif infatti al pensiero dello Stagirita e
alla sua ripresa cristiana ad opera di san Tommaso dAquino. Al contrario delletica moderna, che tenta di seguire
le scienze naturali offrendo dei criteri puramente oggettivi per determinare la moralit dellazione umana (dei
criteri che assumono il punto di vista della terza persona), limpostazione delletica aristotelica offre - mediante il
suo punto di partenza dalla virt come misura personale della moralit - una convincente alternativa allutilizzo
della razionalit scientifica in campo morale.
Il corso si propone di studiare la dottrina morale dello Stagirita, mediante una lettura analitica anzitutto dellEtica
Nicomachea, paragonandola anche con lEtica Eudemia e la Grande Etica di Aristotele.
Metodologia didattica
Lettura ed analisi comune dei testi in questione, lasciando spazio agli interventi degli studenti e al dialogo sulle
questioni suscitate dalla problematica trattata.
Metodologia di valutazione
Esame orale a partire da un brano delle opere studiate e da un tesario consegnato in precedenza.
Bibliografia
Aristotele, Etiche, UTET, Torino 1996.
Alberti, A. (a cura di), Studi sulletica di Aristotele, Bibliopolis, Napoli 1990.
Annas, J., La morale della felicit in Aristotele e nei filosofi dellet ellenistica, Vita e Pensiero, Milano 1997.
Cajani, L., Lettura dellEtica nicomachea di Aristotele, UTET, Torino 1998.
DAvenia, M., Laporia del bene apparente. Le dimensioni cognitive delle virt morali in Aristotele, Vita e Pensiero, Milano
1998.
Destre, P. (a cura di), Aristote. Bonheur et vertus, PUF, Paris 2003.
Gauthier, R. A., La morale dAristote, PUF, Paris 1973.
Rorty, A. (a cura di), Essays on Aristotles Ethics, University of California Press, Berkeley 1980.
Urmson, J. O., Aristotles Ethics, Blackwell, Oxford 1987.
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Amato G., Paciotti E. (a cura di), Verso lEuropa dei diritti: lo spazio europeo di libert, sicurezza e giustizia. Il
Mulino, Bologna, 2005;
Bauman Z., Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone. Laterza, Roma-Bari, 1999;
Beck U., Costruire la propria vita. Il Mulino, Bologna, 2008;
Bobbio N., Il futuro della democrazia. Einaudi, Torino, 2005;
Cesareo V., Societ multietniche e multiculturalismi. Vita e pensiero, Milano, 2000;
Martiniello M., Le societ multietniche. Il Mulino, Bologna, 2000;
Rosati M., Solidariet e sacro: secolarizzazione e persistenza della religione nel discorso sociologico della modernit.
Laterza, Roma-Bari, 2002;
Rusconi, G.E., Possiamo fare a meno di una religione civile? Laterza, Roma-Bari, 1999;
Sciolla L., La sfida dei valori. Rispetto delle regole e rispetto dei diritti in Italia. Il Mulino, Bologna, 2004;
Tozzi, Valerio., (ed.) Integrazione europea e societ multi-etnica. Nuove dimensioni della libert religiosa. Ed.
Giappichelli,Torino 2000;
Carmelo Vigna/Stefano Zamagni (ed.) Multiculturalismo e identit. Vita e Pensiero, Milano 2002.
Z. Bauman, Voglia di comunit, Laterza, Bari 2011;
Francisco De Macedo/Michele Schiff, Democrazia, Verit, Pluralismo. Chirico, Napoli 2012.
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50928 FENOMENOLOGIA DELLESPERIENZA RELIGIOSA II
ANGELA ALES BELLO
1 semestre 3 CFU
Descrizione del corso
Linterpretazione fenomenologica dellesperienza religiosa.
Argomento del corso
Il corso si propone di indagare il significato dellesperienza religiosa attraverso la fenomenologia della religione,
una disciplina al confine fra la ricerca filosofico-fenomenologica e la storia delle religioni, secondo le indicazioni
proposte da G. van der Leeuw integrate da una nuova lettura della fenomenologia di E. Husserl e di E. Stein.
Programma
Saranno svolti i seguenti argomenti:
Indicazioni delle caratteristiche del metodo fenomenologico con particolare riferimento alla fenomenologia della
religione.
Analisi filosofico-fenomenologica riguardante le strutture delessere umano e la sua apertura allAltro.
Individuazione delle caratteristiche essenziali delle maggiori religioni storiche e delle religioni arcaiche.
Analisi dellesperienza mistica come via privilegiata di contatto con il divino.
Metodologia didattica
Il corso prevede la partecipazione attiva degli studenti con relazioni e discussioni sugli argomenti trattati.
Bibliografia
G. van der Leeuw, Fenomenologia della religione, Boringhieri, Torino 1992.
A. Ales Bello, Edmund Husserl Pensare Dio Credere in Dio, Edizioni del Messaggero di Padova, 2005.
A. Ales Bello, The Divine in Husserl and other Explorations, Analecta Husserliana, vol. 98, Springer, Dordrecht 2009.
A. Ales Bello, Introduzione alla fenomenologia. Aracne, Roma 2009.
A. Ales Bello, Culture e religioni Una lettura fenomenologica, Citt Nuova, Roma 1997.
A. Ales Bello, e O. Grassi, (a cura di ), Pensare lesperienza religiosa. Mimesis, Milano 2010.
A. Ales Bello, F. Alfieri, S. Mobeen, (a cura di), Le nuove sfide Fenomenologia Religioni, Diritti Umani, Collana
Cerchi Concentrici diretta da A. Ales Bello, vol.II, Giuseppe Laterza, Bari 2013.
A. Ales Bello, S. Mobeen, Lineamenti di Antropologia Filosofica. Fenomenologia della eligione ed esperienza mistica, Editrice
Apes, Roma 2012.
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50929 QUESTIONI DI FILOSOFIA DELLA SCIENZA II: NEUROFISIOLOGIA E ONTOLOGIA DELLA MENTE
GIANFRANCO BASTI FLAVIA MARCACCI
2 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Argomento del corso
Il rapporto mente-corpo nella filosofia e nella scienza: prospettive epistemologiche e metafisiche.
Obiettivi Formativi
Scopo del corso sar di fornire agli studenti una panoramica storico-teoretica aggiornata di uno dei problemi classici
della philosophia perennis, della metafisica il rapporto fra lanima e il corpo, divenuto nella modernit, per laffermarsi
di unepistemologia rappresentazionale, basata sullevidenza cosciente e non pi sullessere, il problema epistemologico
della relazione mente-corpo. Grazie allo sviluppo attuale, delle scienze e delle neuroscienze cognitive e del passaggio in
esse dalloriginario paradigma rappresentazionale del funzionalismo e dellintelligenza artificiale, al paradigma intenzionale che riconosce la primariet dellazione sulla rappresentazione nella formazione della coscienza e del
linguaggio, la prospettiva ontologica del rapporto mente-corpo riemerge prepotentemente in due direzioni. Nella
direzione dellindagine fenomenologica sulla coscienza e nella direzione della teoria duale della mente forma del
corpo, propria della metafisica aristotelico-tomista della persona umana e della sua unit psicofisica come soggetto
della relazionalit interpersonale.
Programma
Prendendo spunto dall'attuale discussione epistemologica, nella filosofia e nelle scienze, sulla relazione della mente
col corpo, il corso mira ad evidenziare lo sfondo metafisico e metalogico delle varie tendenze e soluzioni
proposte. Tali soluzioni si riducono essenzialmente a tre:
La soluzione monista che riduce la mente al corpo;
La soluzione dualista che considera la mente unentit separata dal corpo, facendo perdere lunit della persona
umana;
La soluzione duale che considera la mente come forma della materia, cos che dalla loro unione deriva lunit del
corpo vivente umano, ovvero lunit della persona umana.
In tale contesto, particolare attenzione sar dedicata al rapporto esistente fra l'approccio informazionale ai
problemi cognitivi (scienze cognitive) e lontologia aristotelico-tomista, che insieme a quella fenomenologica
costituiscono i principali rappresentanti della soluzione duale al problema mente-corpo, essendo ambedue legate
ad una teoria intenzionale dellatto cognitivo.
Estremo interesse per questa soluzione riveste:
La relazione con il passaggio dallapproccio rappresentazionale a quello intenzionale nelle scienze e neuroscienze
cognitive. Il prof. Leonardo Fogassi, del Dip. Di Fisiologia dellUniversit di Parma terr una serie di incontri
seminariali su questo specifico argomento.
La questione di come definire e rappresentarci in maniera consistente la componente spirituale della psiche
umana (relazione fra metafisica tomista delle tre componenti fisiche, psichiche e spirituali dellunica persona
umana e ontologia tripartita corpo-anima-spirito della persona nella tradizione biblica e fenomenologica) e il
connesso problema della possibilit metafisica di una sopravvivenza della componente spirituale dopo la morte.
La relazione fra componente soggettiva ed intersoggettiva (persona e personalit) nella costituzione e nello
sviluppo dellunica persona umana.
Metodologia Didattica
Lezioni frontali, con lausilio di supporti multimediali e incontri seminariali con lapporto di neurofisiologi
Metodologia di valutazione
Esame orale, con discussione di uno schema preparato dallo studente su uno dei temi del corso.
Bibliografia
G. Basti, Dal mente-corpo al persona-corpo. Il paradigma intenzionale nelle scienze cognitive, Roma, 2011 (In stampa)
Id., Dallinformazione allo spirito. Abbozzo di una nuova antropologia. In: Lanima, a cura di Vittorio Possenti,
Mondadori, Milano, 2004, pp. 41-66;
G. Rizzolatti, D. Sinigaglia, So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio, Raffaello Cortina, Milano, 2005.
Fogassi L., Ferrari P.F., Gesierich B., Rozzi S., Chersi F., Rizzolatti G. Parietal Lobe: from
Action Organization to Intention Understanding. Science, 308(5722):662-7, 2005.
W. Freeman, Come pensa il cervello, Einaudi,Torino, 2000. (orig.: How brains make up their minds, Columbia UP, New
York, 2000)
G. Basti,Il problema mente-corpo, in: Annuario di Filosofia 2000. Corpo e anima, necessit della metafisica, a
cura di V. Possenti, Mondadori, Milano, 2000, pp. 265-3 18;
Id., Il rapporto mente-corpo nella filosofia e nella scienza, ESD, Bologna, 1991 (Ristampa anastatica, Edizioni PUL
2002);
Id., Filosofia delluomo, ESD, Bologna, 1995 (Ristampa 2009);
A. Clark, Dare corpo alla mente, MacGraw-Hill, Milano, 1999;
A. Kenny, Aquinas on Mind, Routledge, London-New York, 19942;
W. Bechtel, Filosofia della mente, Il Mulino, Bologna, 1999;
S. Moravia, Lenigma della mente. Il mind-body problem nel pensiero contemporaneo, Laterza, Roma-Bari, 19963.
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50930 QUESTIONI DI STORIA DEL PENSIERO SCIENTIFICO
FLAVIA MARCACCI
2 semestre 6 CFU
Descrizione del corso
Argomento del corso Materia vivente e teorie dell'evoluzione
Obiettivi Formativi
Il corso intende fornire allo studente gli strumenti critici per un uso filosofico consapevole delle conoscenze
scientifiche pregresse e per acquisire i principali contenuti relativi a dibattiti in atto nel nostro tempo. In
particolare si insister sui seguenti obiettivi: 1. uso della storia della scienza come strumento di apprendimento
di contenuti e tecniche; 2. dalla storia della scienza alla storia del pensiero scientifico: unit del sapere e
interdisciplinariet come programma e metodo della ricerca; 3. la scienza, i suoi metodi e i suoi strumenti:
consapevolezza delle specificit di un sapere fondamentale per comprendere il mondo odierno; 4. la dimensione
epistemologica e ontologica del sapere scientifico.
Programma
0. Premessa: Evoluzione, un fatto storico, una questione scientifica, un problema filosofico. Il termine
evoluzione indica una precisa teoria e non implica, di per s, una determinata filosofia. Ad oggi con
evoluzione si pu alludere a problemi inerenti la comparsa della vita sulla terra e il suo studio, i mutamenti
fisico-chimici di un sistema, la modalit di trasmissione ereditaria genetica ed epigenetica, ma anche lo
svilupparsi del cosmo (cosmologia), e cos via. Il termine evoluzione possiede anche valenze filosofiche qualora
allude, in maniera non strettamente scientifica, a trasformazione, mutamento. L'analisi storica verter
pertanto nei seguenti capitolo: 1. Il contesto antico. La creazione degli animali e dell'uomo nell'Antico
Testamento e nelle antiche culture; le origini del pensiero filosofico e i semi germinali, il concetto di specie del
pensiero filosofico di Platone, Aristotele e Galeno. L'idea di Provvidenza e il problema teleologico nella
rappresentazione delle specie. Il ruolo della rappresentazione del tempo nella ricostruzione e spiegazione degli
eventi naturali. 2. Il concetto di tempo e l'antimeccanicismo: lineamenti di un cambiamento. La scoperta del
fattore tempo nella natura: la geologia di Stenone e i fossili. Il Diluvio universale e la datazione della Terra; il
problema della scomparsa di specie viventi. Insufficienza delle teorie di spiegazione della vita (meccanicismo,
animismo). Il Settecento e il microscopio: la scoperta di fenomeni non meccanici (Redi, Spallanzani e la
risurrezione dei rotiferi, la questione della generazione spontanea fino a Pasteur). Linneo e l'invenzione della
tassonomia. I manifesti antimeccanistici: il vivente non una macchina (tra Buffon e Hanner). La soluzione
antimeccanicistica e materialista di Lamarck: la nascita della biologia, il concetto di organizzazione, la vita come
epifenomeno degli organismi in livelli di complessit sempre maggiori. Il concetto di materia come puro
residuato fisico: la biologia emerge dalla fisica (fino a Comte che classifica definitivamente la biologia tra le
scienze positive, 1838). Morfologia e paleontologia. Il dibattito tra Lamarck e Cuvier sulle leggi generali della
vita. Brocchi e l'idea della durata delle specie. Il card. Wiseman e il dibattito sul trasformismo. L'uniformismo di
Lyell. L'idea di lotta per la sopravvivenza di Malthus. 3. La definizione della teoria dell'evoluzione. Le
domandi insistenti: legame tra storia del pianeta e storia della vita, rapporto tra materia vivente e materia
inerte, legame tra microorganismi e uomo, evoluzione e comparsa delle prerogative umane (strumenti,
linguaggio, cultura, ). Darwin e Wallace: l'evoluzione per selezione naturale. Le leggi dell'evoluzione
(mutazione casuale, lotta per l'esistenza, selezione naturale e isolamento geografico) per liberare la nascente
biologia dalla teleologia. Mivart, i limiti del concetto di selezione naturale, il principio di autonomia del creato.
Mendel e la matematica statistica sui meccanismi di ereditariet: le leggi dell'ereditariet (dominanza,
segregazione, assorbimento indipendente). Lo stretto legame tra struttura fisica e trasmissione genica. L'insetto
pi famoso della storia della scienza: la Drosophila melanogaster. Cenni al contesto storico e filosofico (Hegel,
Marx, Spencer). Sviluppi eugenetici. 5. Dopo Darwin. Neo-darwinismo (teoria sintetica): dallo studio delle
mutazioni genetiche di pochi individui a popolazioni di individui di una medesima specie, uso della meccanica
statica. Post-neodarwinismo: il concetto di feed-back, la biologia della complessit, la stabilit fuori
dall'equilibrio come meccanismo evolutivo per garantire la casualit delle mutazioni. Sequenza del primo
Genoma umano (2001). 6. Dalla storia alla filosofia: principi epistemologici e metafisici. Epigenetica e
adattamento: funzionalit genetica nel tempo e nello spazio, interazione tra ambiente (spaziale e temporale) e
codice genetico. Il concetto di specie: la realt naturale come continuum, la rappresentazione della realt come
continuit e/o discontinuit. Criticit e limiti nella metodologia e nell'epistemologia della ricerca biologica: il
ruolo dei microorganismi in biologia e microbiologia e la difficolt di applicarvi il concetto di specie,
l'evoluzione osservata e l'evoluzione ipotizzata. Irriducibilit dell'individuo alla specie e viceversa: prospettive
essenzialiste e nominaliste. Principi di meccanica quantistica dei campi e organizzazione della materia vivente.
La memoria biologica delle specie, l'epigenetica, il concetto di dissipazione, il concetto di informazione. 7.
Concetti: gene, genotipo, fenotipo, genoma, cromosoma, informazione genica. Caso, causa, causalit,
impredicibilit, determinismo, finalismo, ontologia della biologia e nominalismo, questioni di ontologia tomista
(rapporto causa prima-cause seconde, atto d'essere, essenza, differenza specifica), tempo, creazione, Intelligent
Design, dualismo, nominalismo, realismo, dualit. 8. Strumenti. Elementi di biomatematica e di bioinformatica.
Elementi di logica intensionale per l'ontologia della biologia.
Metodologia Didattica
Lezioni frontali con lausilio di presentazioni powerpoint e strumenti audiovisivi. La sezione 5 sar sviluppata
mediante selezione di testi e articoli specialistici da leggere in aula e in gruppi.
Metodologia di valutazione
Esame orale.
Bibliografia
L. Antonelli et al., A Multidisciplinary Approach to the Microbial Species Concept: The Role
of Bioinformatics in the Search of Detectable Discontinuities, in The Open Applied Informatics Journal 2011, 5, (Suppl
1-M2) 3-10
J. Barrow P. C. W. Dawies C. L. Harper, Science and Ultimate Reality. Quantum Theory, Cosmology and Complexity.
Part VI: Emergence, life, and related topics, Cambridge University Press, Cambridge (UK) 2004
G. Basti, Dualit, epigenesi, intenzionalit: dal mente-corpo al persona-corpo, in Divus Thomas
F. Collins, The Language of Life: DNA and the Revolution in Personalized Medicine, Harper Perennial, New York 2010
C. Darwin, L'origine dell'uomo, Newton Compton, Roma 1984 (e tutte le opere in http://darwin-online.org.uk/)
E. Del Giudice, A. Tedeschi, Water and the autocatalysis in living matter, in Electromagnetic Biology and Medicine
2009, 28, 46.
R. De Mattei (ed.), Evoluzionismo: tramonto di unipotesi, Cantagalli, Siena 2009
L. Dotti, Lutopia eugenetica del welfare state svedese (1934-1975). Il programma socialdemocratico di sterilizzazione, aborto e
castrazione, Rubbettino, Soveria Mannelli (Cz) 2004
A. D'Onofrio, Razza, sangue e suolo. Utopie della razza e progetti eugenetici nel ruralismo nazista, ClioPress, Gorgonzola
(Mi) 2007
S. Eldrege, Ripensare Darwin. La tavola alta dell'evoluzione, Einaudi, Torino 1999
F. Facchini, Le origini delluomo e levoluzione culturale, Citt nuova - Jaca Book, Roma - Milano 2006
P. Freguglia (ed.), Modelli matematici nelle Scienze Biologiche, Quattro Venti, Urbino 1998
M. Georgiev, Charles Darwin oltre le colonne d'Ercole. Protagonisti, fatti, idee e strategie del dibattito sulle origini e
sull'evoluzione, Gribaudi, Milano 2009
J. Hodge G. Radick (eds.), The Cambridge companion to Darwin, Cambridge University Press, Cambridge 2009
S.O. Horn S. Wiedenhofer (ed.), Creazione ed Evoluzione, EDB, Bologna 2007
S.A . Kauffman, At home in the Universe , Viking, London 1995
M. Ghiselin, Metaphysics and the Origin of Species. State University of New York Press, Albany, 1997
J.-J. Kupiec P. Sonigo, N Dio n genoma. Per una nuova teoria dell'ereditariet, Eleuthera, 2008
G. Martelet, Evoluzione e creazione. Dallorigine del cosmo allorigine delluomo, Jaca Book, Milano 2003
A. Minelli, Forme del divenire. Evo-devo: la biologia evoluzionistica dello sviluppo, Einaudi, Torino 2007
J. Monod, Il caso e la necessit, Mondadori, Milano 1970
L. Montagnier, Il DNA tra fisica e biologia. Onde elettromagnetiche dal DNA e acqua, in La medicina biologica 4
(2010), 29-33
M. Piattelli Palmarini J. Fodor, Gli errori di Darwin, Feltrinelli, Milano 2010
R.J. Russell, W.R. Stoeger, F.J. Ayala (ed.), Evolutionary and molecular biology: scientific perspectives on divine action ,
Vatican Observatory Publications and Center for Theology and the Natural Sciences, Vatican City - Berkeley
(CA) 1998
G. Vitiello, Stati coerenti e domini coerenti nella fisica della materia vivente, in La medicina biologica 4 (2010), 13-18
Saranno indicate durante il corso ulteriori letture come materiale integrativo alle lezioni.
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70001 LINGUA GRECA 1
GIANLUCA ORSOLA
1 semestre
Descrizione del corso
Per chi si accosta per la prima volta allo studio della lingua greca vengono forniti gli strumenti per tradurre facili
testi e per distinguere le proposizioni principali e quelle subordinate.
I contenuti del corso sono prerequisiti. Il corso obbligatorio per gli studenti che non hanno documenti atti a
dimostrare lacquisizione di tali contenuti.
Fonetica: Alfabeto; Morfologia: Casi, Articolo, I declinazione, II declinazione; Aggettivi della I classe; III
declinazione; Aggettivi della II classe; il presente e l'imperfetto; il tema del presente e il tema verbale; il Futuro e
lAoristo I; Sintassi: la proposizione infinitiva.
Avviamento alla traduzione.
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70003 LINGUA LATINA 2
GIANLUCA ORSOLA
1 semestre
Descrizione del corso
Per gli studenti che gi conoscono la morfologia e, almeno superficialmente, le proposizioni subordinate e i
costrutti si approfondisce l'analisi del periodo, applicandolo alla traduzione dei testi.
Verbi anomali; sintassi: ripasso ed approfondimento dei costrutti latini (proposizione infinitiva, costrutto "cum +
congiuntivo", proposizione causale, coniugazioni perifrastiche attiva e passiva, proposizioni interrogative,
proposizione temporale, proposizione finale, ablativo assoluto). Analisi e traduzione di testi.
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2) La realt della morte come situazione-limite che di-svela lessere umano a se medesimo come: fragilit,
transitoriet, finitezza, ecc. Ne scaturisce da ci la coscienza del limite, richiamando alla modestia, alla
saggezza, allalterit. La morte smaschera lautosufficienza, la prepotenza, rendendo lessere umano nullit, ma
proprio nel momento della resa si apre spazio alla speranza, facendo capire alluomo la sua vocazione al
trascendente.
Programma
1 La sofferenza, il dolore, la morte appartengono a una realt di senso? Gli approfondimenti seguiranno dalla
definizione di uomo affinch si abbia chiarimenti a riguardo;
2 La morte una situazioni limiti, perch e quando?;
3 La speranza;
4 La trascendenza;
5 Limmortalit.
Metodologia didattica
Lezioni frontali, esercitazioni in classe, presentazioni di sintesi fatte dagli studenti.
Metodologia di valutazione
Scritto
Bibliografia
Testo base
Lettera Apostolica Salvifici Doloris;
Platone, Processo e morte di Socrate, Newton, Roma 1997;
V. Melchiorre, Al di l dellultimo. Filosofia della morte e della vita, Vita e pensiero, Milano 1998;
Mario Bizzotto, Il grido di Giobbe Luomo, la malattia, il dolore nella cultura contemporanea, San Paolo, Torino 1995;
Stefania Consigliere, Sul piacere e sul dolore Sintomi della mancanza di felicit, Derive Approdi, Roma 2004;
Luc Boltanski, Lo spettacolo del dolore. Morale umanitaria, media e politica, Cortina, Milano 2000;
Emanuele Lvinas, Dio, la morte e il tempo, Jaca Book, Milano 1996;
G. Scherer, Il problema della morte nella filosofia, Queriniana, Brescia 1995;
A. Molinaro/F. De Macedo (ed.), E dopo la vita? Luomo e il suo destino, Prosanctitate, Roma 2006;
F. De Macedo, La felicit tra virt e saggezza, Prosanctitate, Roma 2002;
M. Heidegger, Essere e tempo. Longanesi&C., Milano 2001, 2 sessione, cap. primo, 284-319;
P. Nemo, Giobbe e leccesso de male, Citt Nuova Editrice, Roma 2009
F. De Macedo/Michele Schiff, Democrazia, Verit, Pluralismo. Chirico, Napoli 2012;
A. Molinaro/F. De Macedo (ed.), Verit del corpo una domanda sul nostro essere, Prosanctitate, Roma 20068;
(Altri testi sul dolore e sulla morte saranno indicati durante il corso).
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55196 NIETZSCHE, NICHILISMO E CRISTIANESIMO
ANTONIO CECCHINI
2 semestre 3 CFU
Descrizione del seminario
Obiettivi formativi e Programma
Il Seminario si propone anzitutto di accompagnare lo studente nellindividuazione della questione di fondo che
soggiace a tutto il pensiero di Nietzsche - al di sotto di tutta la polemica antimetafisica, antimorale ed antireligiosa
che lo caratterizza - e che costituita (come sottolineava gi Heidegger) dalla questione del divenire, che qui si
vuole radicalmente sostituire allidea di essere, intesa ormai come nulla. In questo senso Nietzsche rappresenta il
culmine del nichilismo, che per vorrebbe alla fine superare in una totale affermazione.
Dopo aver cos meglio enucleato il significato dei fondamentali contenuti del pensiero nietzscheano - quali il
dionisiaco, la volont di potenza, leterno ritorno dello stesso e loltre-uomo - e la questione sostanzialmente
metafisica che vi soggiace, si pu cos accedere in modo meno superficiale, senza cio lasciarsi troppo catturare
dalla polemica anticristiana, nella radicale alternativa che Nietzsche vuole porre e che egli considera davvero al di
l di tutto ci che fino ad oggi stato pensato e creduto.
La perdita totale dellidea di verit, cos come la pretesa di porsi al di l della morale, il rifiuto della razionalit a
favore del dionisiaco, lesaltazione e lannichilimento della libert, e lo stesso spietato ateismo e anticristianesimo,
sospinto fin allauspicio di un superamento stesso delluomo, che caratterizzano il pensiero di F. Nietzsche,
soggiacciono ultimamente alla pi radicale perdita dellessere (culmine del nichilismo) ed al suo spregiudicato
tentativo metafisico di sostituirlo col divenire.
A questo punto - dopo che gli studenti hanno letto, presentato e discusso dei testi di Nietzsche in questo senso
fondamentali - si potr meglio individuare dove si situi il confronto tra il suo pensiero abissale e il
cristianesimo. Raccolta quindi questa estrema provocazione del pensiero nietzscheano, si potr meglio
evidenziare sia la sua radicale antiteticit che un inaspettato nesso col cristianesimo, per concludere alla
drammaticit dellepocale alternativa tra Chaos e Logos.
Il Seminario quindi, oltre ad offrire un aiuto per una conoscenza non solo del pensiero nietzscheano ma della
questione del nichilismo, che in Nietzsche si radicalizza ed esaspera, si propone di accompagnare lo studente
nella individuazione di che cosa ora ci sia radicalmente in gioco, non solo nel pensiero ma nella civilt
contemporanea.
Bibliografia
Fonte: F. Nietzsche, Opere complete (ed. critica a cura di G. Colli e M. Montinari), tr. it. Adelphi, Milano 1964 segg.
A. Cecchini, Oltre il Nulla. Nietzsche, cristianesimo e nichilismo, Citt nuova, Roma 2004.
A. Cecchini, Il <divenire innocente> in F. Nietzsche, Glossa, Milano 2003.
H. de Lubac, Il dramma dellumanesimo ateo, tr. it., Jaca Book, Milano 1992.
E. Fink, La filosofia di Nietzsche, tr. it., Mondadori, Milano 1993.
M. Heidegger, Nietzsche, tr. it., Adelphi, Milano 1994.
K. Jaspers, Nietzsche e il cristianesimo, tr. it., Marinotti, Bari 1978.
P. Valadier, Nietzsche e la critica radicale del cristianesimo, tr. it., Augustinus, Palermo 1991.
B. Welte, Lateismo di Nietzsche e il cristianesimo, tr. it., Queriniana, Brescia 1994.
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55205 FILOSOFIA TEORETICA II
CHRISTIAN FERRARO, IVI
1 semestre 6 CFU
Descrizione del seminario
Obiettivi formativi
Scopo del corso di offrire allo studente la possibilit di ottenere unampia visione interdisciplinare che gli
consenta, da una parte, di poter formulare un solido e fondato giudizio critico su certe conclusioni polemiche e
valutazioni negative a cui approdano alcuni scienziati sulla dottrina della creazione e, dallaltra, di poter assimilare
le interessanti nuove prospettive e scoperte riuscendo a cogliere la loro continuit di fondo con lautentico
pensiero di san Tommaso.
Programma
Il Seminario impostato sullanalisi della trattazione della creazione nelle QQ. 3-5 De Potentia, in collegamento
con le diverse ipotesi delle nuove cosmologie che riguardano una nuova interpretazione del tempo, dello spazio,
della materia e dello stesso Universo, tenendo conto del profondo legame ontologico fra causalit prima e
causalit seconda.
Metodologia didattica
Il Seminario prevede unampia e intensa attivit degli alunni, con lesposizione dei risultati delle loro ricerche,
aperti al dibattito, e sotto la guida del Professore, che indicher le conclusioni in ogni singola seduta e poi, in
maniera globale, nellultimo incontro.
Metodologia di valutazione
Elaborato scritto su un argomento scelto daccordo con il Professore e presentato secondo le norme redazionali
previste dalluniversit per le tesi di licenza.
Bibliografia
J. Barrow, Da zero a infinito. La grande storia del nulla, Mondadori, Milano 2005.
J. Barrow - F. Tipler, Il principio antropico, Adelphi, Milano 2002.
G. Basti, Filosofia della natura e della scienza, Vol. I: I Fondamenti, LUP, Citt del Vaticano 2002.
P. Davies, Il cosmo intelligente, Mondadori, Milano 1999.
S. Hawking, La teoria del tutto. Origine e destino delluniverso, Rizzoli, Milano 2003.
S. Hawking - L. Mlodinow, Il grande disegno, Mondadori, Milano 2011.
S. Hawking - R. Penrose, La natura dello spazio e del tempo, Rizzoli, Milano 2002
M. Mantovani - M. Amerise (edd.), Fede, cultura e scienza. Discipline in dialogo, (STOQ 5) LEV, Citt del Vaticano
2008.
P.-J. Steinhardt - N. Turok, The endless universe: beyond the big-bang. Rewriting cosmic history, Random House, New
York 2007.
F. Soler Gil, Dios y las cosmologas modernas, BAC, Madrid 2005.
S. Weinberg, I primi tre minuti, Mondadori, Milano 1986.
Tommaso dAquino, Le questioni disputate, vol. 8: La potenza divina, ESD, Bologna 2003.
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55210 FILOSOFIA DELLA RELIGIONE
MARKUS KRIENKE
2 semestre 6 CFU
Descrizione del seminario
Argomento del Seminario
Essere e Dio nel tomismo moderno
Obiettivi formativi
Il fine del seminario di
(1)
introdurre nelle correnti principali della discussione che centrale nel tomismo moderno su essere e
Dio;
(2)
sensibilizzare a un accostamento delle varie posizioni e in merito alle diverse argomentazioni che sono
state proposte;
(3)
riflettere sulla necessit di ripensare la filosofia cristiana di San Tommaso oggi e di aprirla a un confronto
con le esigenze filosofiche moderne;
(4)
ripensare, in questo modo, il tema centrale della metafisica tomista;
(5)
conoscere alcuni grandi autori ai quali di solito non dedicato molto tempo nelle lezioni.
Programma
Il problema Essere e Dio dopo Kant e dopo Hegel: possibile attualizzare lactus essendi di San Tommaso?
Il progetto di mediare il tomismo con il soggetto moderno nel tomismo trascendentale di Marchal e Rahner
Essere e Dio: intorno allactus essendi nelle interpretazioni di Gilson e Fabro
Lactus essendi panteismo? Il sospetto avanzato dal tomismo analitico
Lactus essendi come punto di vista dellassoluto. Mediazioni idealistiche
Lontologia trinitaria di Rosmini come punto di ripartenza per il problema essere e Dio
Conclusioni
Metodologia didattica
lezioni frontali nella parte introduttiva che espone i concetti fondamentali
lettura dei passaggi scelti degli autori principali
proiezione dei passaggi centrali dellargomento con power-point
esposizione da parte degli studenti di un argomento a scelta nella seconda parte del seminario
tutoring per la preparazione dellesposizione in classe
tutoring per la preparazione dellelaborato finale di 1215 pagine
Metodologia di valutazione
elaborato finale, con la metodologia scientifica del regolamento della PUL (50%)
esposizione orale di 20 minuti dellargomento in classe (30%)
partecipazione alle discussioni in classe (20%)
Bibliografia
E. Berti, Il tomismo analitico e il dibattito sullesse ipsum, in: id., Nuovi studi aristotelici, vol. IV/2. Linfluenza di
Aristotele. Et moderna e contemporanea, Brescia 2010, 495-509.
S. L. Brock (ed.), Tommaso dAquino e loggetto della metafisica, Roma 2004.
L. Dewan, tienne Gilson and the Actus essendi, in: Maritain Studies / tudes Maritainniennes 15 (1999) 134-156.
A. Kenny, Aquinas on being, Oxford 2002.
N. Knoepffler, Der Begriff transzendental bei Rahner. Zur Frage seiner Kantischen Herkunft (Innsbrucker Theologische
Studien, 39), Innsbruck 1993.
M. Krienke, Essere e Dio in Rosmini, in: Aquinas LV (2012), fasc. 1-2.
M. Krienke, Rosmini e il tomismo trascendentale, in: F. Bellelli (ed.), Tommaso e Rosmini: il sapere delluomo e di Dio
fra due epoche (Divus Thomas 114 [2011], n 1) 341-388.
B. Miller, The Fullness of Being. A New Paradigm for Existence, Notre Dame 2002.
O. Muck, Thomas Kant Marchal: Karl Rahners transzendentale Methode, in: H. Schndorf (ed.), Die
philosophischen Quellen der Theologie Karl Rahners (Quaestiones disputatae, 213), Freiburg-Basel-Wien 2005,
31-56.
F. Percivale, Da Tommaso a Rosmini. Indagine sullinnatismo con lausilio dellesplorazione elettronica dei testi, Venezia 2003.
K. Rahner, Spirito nel mondo, a c. di M. Marassi e A. Zoerle (Metafisica e storia della metafisica, 7), Milano 1989.
L. Romera, Pensar el ser. Analisis del conocimiento del Actus Essendi segun C. Fabro, New York et al. 1994.
A. Rosmini, Teosofia, 6 voll., a c. di P. P. Ottonello e M. A. Raschini, Roma 19982002 (disponibili anche
traduzioni parziali in spagnolo ed inglese).
G. Ventimiglia, To be o esse? La questione dellessere nel tomismo analitico, Roma 2012.
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52220 FEDE E RAGIONE IN TOMMASO DAQUINO
ROBERTO DI CEGLIE
1 semestre - 3 CFU
Descrizione del seminario
Obiettivi formativi
Si vogliono fornire allo studente gli strumenti per cogliere con puntualit il fecondo circolo di fede e ragione che
attraversa lopera di Tommaso dAquino.
Programma
Fede, evidenza e merito; fede e carit; carit e fede implicita; necessit della rivelazione, anche riguardo a ci
che conoscibile per ragione; loggetto della fede e Dio inteso come prima verit; lunicit della fede; la
confessione della fede; i doni dellintelletto, della sapienza, della scienza, del consiglio; lincredulit, la cecit della
mente, lottusit del senso; leresia, lapostasia e la bestemmia.
Metodologia didattica
Esposizioni da parte degli studenti, da sottoporre a discussione con gli altri partecipanti.
Metodologia di valutazione
Verr valutato il lavoro svolto dagli studenti nel corso del seminario.
Bibliografia di riferimento
Dispense del Docente, disponibili nella Cattedra online.
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Metodologia didattica
Lezioni frontali con lausilio di una dispensa di testi originali degli autori, a cui si far costante
riferimento a lezione; invio di sintesi on-line; presentazione di lavori personali sul tema; discussioni in
aula; uso di lavagna luminosa e di proiezioni in Power Point; gruppi di ricerca.
Metodologia di valutazione
Al termine del corso gli studenti sono tenuti a consegnare un elaborato scritto su un tema concordato, a
partire da una bibliografia prescritta.
Bibliografia
G. Reale, Corpo, anima e salute. Il concetto di uomo da Omero a Platone, Cortina, Milano, 1999.
W. Otto, Socrate e luomo greco, a cura di A. Stavru, Marinotti, Milano, 2005.
H. Seidl, Metafisica e realismo, LUP, Citt del Vaticano, 2007.
H. Seidl, Storia della filosofia e verit, PUL-Mursia, Milano-Roma, 1999.
R. Kraut (ed.), The Cambridge Companion to Plato, Cambridge UP, 1993.
Platone, La Repubblica, a cura di M. Vegetti, Rizzoli (BUR), Milano, 2006.
Platone, Fedone, a cura di G. Reale, Bompiani, Milano, 2006.
Platone, Fedro, a cura di G. Reale, Bompiani, Milano, 2000.
Aristotele. Lanima, a cura di G. Movia, Bompiani, Milano, 2001.
J. Barnes (ed.), The Cambridge Companion to Aristotle, Cambridge UP, 1995.
Stoici Antichi. Tutti i frammenti, a cura di R. Radice, Bompiani, Milano, 2002.
E. Vimercati, Il Mediostoicismo di Panezio, Vita e Pensiero, Milano, 2004.
Plotino. Enneadi, a cura di G. Reale, Mondadori, Milano, 2002.
M. Andolfo, Lipostasi della psych in Plotino, Milano, Vita e Pensiero, 1996.