Professional Documents
Culture Documents
APPUNTI DI
MECCANICA COMPUTAZIONALE DELLE STRUTTURE
UNIPG 2015/2016
niels.saavedra@gmail.com
CONTENUTO
CONTENUTO .............................................................................................................................................................................. 1
1
ESERCITAZIONE..................................................................................................................................................................... 26
PRONTUARIO .......................................................................................................................................................................... 27
BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................................................................................ 28
ALLEGATI ................................................................................................................................................................................. 28
ELEMENTO QUADRILATERO WITH MAXIMA ............................................................................................................................. 28
2/29
dM
V
dx
dV
w
dx
dy
dx
EI
d2y
M
dx
dy
dx
M EI
d2y
V EI
dx 2
d3y
dx3
w EI
d4y
dx 4
Cio:
w EI y IV
V EI y
M EI y
V wdx
M V dx
M
dx
EI
y dx
Dove le condizione di contorno di solito vengono applicate ai appoggi della strutture, con y e pari a
zero nei gradi di libert vincolati, ad esempio: 0 , y 0 per lincastro.
i i 0 ij j
j 1
Ri Ri 0 Rij j
j 1
3/29
1.3.1
Metodo diretto
F1 ' K11 ' K12 ' u1 '
F2 ' K 21 ' K 22 ' u2 '
Kij ' la forza agenti sul grado di libert i-esimo dovuta allo spostamento unitario nel grado di libert jesimo quando tutti gli altri spostamenti sono zero.
1.3.1.1 Biella
- Biella: K '
AE 1 1
L 1 1
12 EJ
L3
4/29
Discretizzazione
Propriet dei singoli elementi
Assemblaggio
Soluzione
Matrice di trasposizione
Trasformazione di assi: sistemi di riferimento: locale (SRL) e globale (SRG). Invarianza del lavoro.
una matrice ortogonale: L
L I
K ' L
F ' LF
u ' Lu
2.4 ASSEMBLAGGIO
Lassemblaggio del sistema matriciale per tutta la struttura pu essere effettuato con il metodo di
sovrapposizione o con lutilizzo della matrice topologica. Si definisce la matrice di rigidezza di tutta la
struttura come K s , il vettore di forze Fs e il vettore di spostamenti come us .
2.4.1
Matrice topologica
Permette collegare i GDL1 di ogni elemento con la sua corrispondente posizione nellinsieme di GDL di
tutta la struttura. Le sue dimensione sono:
u Aus
F AFs
Ks AT K A
Dove u e F sono i vettore degli spostamenti e delle forze di tutta la struttura, aggruppati per ogni
elemento nel SRG. Per gli spostamenti:
u u
elem.1
elem.2
Dimostrazione
uelem.n
una formula per calcolare K s . Il lavoro virtuale effettuato per spostamenti virtuali applicati sulla struttura
pari a: us
Fs , il quale deve essere uguale al lavoro virtuale effettuato per spostamenti virtuali
us
T 1
us
us
F , quindi:
Fs u F Aus F us AT F
T 1
Fs us
us
AT F
Fs AT F AT K u AT K Aus
2.4.2
I Fs I AT F
Fs AT K Aus
Ks AT K A
Esempi
0
A
0
0
0
u Aus
u1
1
u
0
2
u3
0
0
u4
0
u3
u4
0
0
u5
u
6 81 0
K s 66 AT68 K 88 A86
ur Kr 1 Fr
0 0 0 0 0
1 0 0 0 0
0 1 0 0 0
0 0 1 0 0
0 1 0 0 0
0 0 1 0 0
0 0 0 1 0
0 0 0 0 1
nodo.2
y
elem.2
x
nodo.3
y
0 0 0 0 0
1 0 0 0 0 u1
0 1 0 0 0 u2
0 0 1 0 0 u3
0 1 0 0 0 u4
0 0 1 0 0 u5
0 0 0 1 0 u6 61
0 0 0 0 1 86
K e1
; K
0
u L 1 2 2
3
u4 EA 1
6/29
nodo.1
y
elem.1
x
nodo.2
y
0
K e2
Kr
L P
1 0
1 P AE P
Calcolati gli spostamenti sconosciuti, si possono calcolare le forze sconosciute della struttura nel SRG, e
poi gli spostamenti e forze nel SRL con lutilizzo della matrice topologica e le matrice di trasformazione.
2.4.2.2 Biella 2
Queste esempio uguale allesempio precedente per si scambiano i nodi 2 e 3, e quindi i suoi GDL.
u1 u2 u3 u4 u5 u6
1
0
0
A
0
0
0
u Aus
u1
1
u
0
2
u5
0
0
u6
0
u5
u6
0
0
u3
u
4 81 0
0 0 0 0 0
1 0 0 0 0
0 0 0 1 0
0 0 0 0 1
0 0 0 1 0
0 0 0 0 1
0 1 0 0 0
0 0 1 0 0
nodo.1
y
elem.1
x
nodo.3
y
nodo.3
y
elem.2
x
nodo.2
y
0 0 0 0 0
1 0 0 0 0
u1
u
0 0 0 1 0
2
0 0 0 0 1
u3
86
0 0 0 1 0
u4
u5
0 0 0 0 1
0 1 0 0 0
u6 61
0 0 1 0 0
Fs K s us
F K
: r rr
Fv Kvr
K rv ur
Kvv uv
ur
Fv
2.5.2
Eliminazione di Gauss
Viene definita come la matrice rettangolare che lega il vettore di funzioni di spostamenti col vettore di
spostamenti nodali:
7/29
f N u
Le sue dimensione sono:
2.6.2
2.6.2.1 Biella
Si analizza una biella nel piano sotto leffetto di soltanto tensione assiale.
u1
Il vettore degli spostamenti nei nodi si definisce come: u ;
u2
u21
Per una biella soggetta soltanto ai carichi assiali, si sa che la deformazione assiale lineare. Si assume per
tanto un andamento lineare per il vettore delle funzioni di spostamenti dellelemento:
f u x A B x
Sostituendo i valori degli spostamenti nodali nella funzione precedente si ottiene un sistema di equazioni:
u1 A B (0)
A u1
(u u )
x
x
u x u 1 2 1 x 1 u1 u2
L
L
L
u2 A B ( L)
B (u2 u1) / L
x
E con lultima espressione si pu determinare la matrice di funzione di forma: N 1
L
x
L
2.6.2.2 Trave
u61
Per una trave soggetta ai carichi distribuiti rettangolari, si sa che la linea elastica corrisponde ad un
polinomio di terzo grado. Si assume per tanto, un comportamento lineare per le deformazione assiale e un
comportamento polinomiale di terzo grado per le deformazione trasversale. Il vettore delle funzioni di
spostamenti sar:
u ( x)
u ( x) A B x
;
2
3
v( x)
v( x) a1 a2 x a3 x a4 x
Sostituendo i valori degli spostamenti nodali nella funzione precedente si pu ottenere la matrice delle
funzioni di forma.
8/29
vi
uj
vj
uk
vk
u61
u ( x, y ) a1 a2 x a3 y
u ( x, y )
Con la funzione di spostamenti: f
;
v( x, y)
v( x, y) a4 a5 x a6 y
0
Funzioni di forma: N
0
2.6.3
0 0
0
Criteri di convergenza
Permettono sapere se la formulazione del problema adeguata. Si devono sodisfare i seguenti criteri nella
scelta delle funzioni di spostamenti per garantire la convergenza del metodo:
1. Comportamento del singolo elemento: adeguatezza degli elementi
i.
ii.
linearit? REV
ii.
Esempi
9/29
Coordinate intrinseche
1 1
1 1
Ad esempio, per un elemento rettangolare con larghezza L ed altezza H, la trasformazione di coordinate dal
sistema (x, y) ad un altro sistema ( , ) si effettua come:
0 ; x L / 2
0 a b ( L / 2)
a 1
a b x ;
1 ; x L
1 a b ( L)
b 2 / L
Che facendo la stessa procedura per lasse y, si trovano le espressione:
2 / L x 1 ; 2 / H y 1
Gli elementi in coordinate intrinseche soddisfano le seguenti condizioni:
intrinseche
10/29
2.6.6
Polinomi di Lagrange
N j Pj r
Dove r il numero di punti noti necessari per definire il polinomio di Lagrange, k e j sono gli indici dei
punti. Il polinomio stesso ha un grado pari a r-1.
Per ottenere un polinomio completo, cio con tutti i coefficienti, si pu aggiungere un coefficiente di
proporzionalit e sommare r polinomi in questa forma:
r
N j j Pj r a1 a2 a3 2
j 1
ar r 1
2.6.6.1 Esempi
Si definiscono le funzione di forma per elementi lineare tramite luso dei polinomi di Lagrange. Nella
pratica si utilizzano elementi con pi di due nodi per lanalisi dei cavi di ponti e antenne di
telecomunicazione.
2.6.6.1.1 Elemento lineare con 2 nodi
Con la conoscenza di 2 punti in coordinate intrinseche:
1 1 ; 2 1
2
2 1 1 (1)
(1) 1
j 2 ; k 1 P22 1
2
1 2 (1) (1)
2 2
2 1 3 1 0 (1) (1) (1)
3
2
j 2 ; k 1,3 P23 1
1
1 2 3 2
11/29
2
j 3 ; k 1, 2 P23 1
1
1 3 2 3 2
I diagramma delle funzione di forme per i tre nodi sono, da sinistra a destra: P13 , P23 e P33 :
Famiglia Lagrangiana
Sono elementi rettangolari piani con nodi allinterno. Ad esempio, per un rettangolo con 5 nodi in una
direzione e 4 nellaltra:
N9 , P45 P24
Per definizione, r ed s non possono essere minori di 2, per tanto la funzione contiene sempre il
polinomio completo di primo grado, rappresentativo dei moti rigidi e dei modi a deformazione
costante.
Lelemento conforme per che le funzioni di forma relative ai nodi interni si sono nulle ovunque
sul contorno.
La isotropia geometrica, simmetria, assicurata da una maglia quadrata ( r s ).
Per r 3 i nodi interni non si connettono con gli elementi adiacenti e si presentano deformazioni allinterno
dellelemento molto localizzati. Elementi di ordine elevato presentano un certo numero di gradi di libert
poco efficaci. Il numero di nodi pari a m r 2 , il grado del polinomio r 1.
2.7.1.1 L4
Ha 4 nodi, r 1 . una maglia di 22 nodi, presenta 4 nodi ai vertici. Polinomio completo di ordine 1.
Polinomio approssimante bilineare.
L4 : a1 a2 a3 a4
12/29
2.7.1.2 L9
Ha 4 nodi, r 2 . una maglia di 33 nodi, presenta 8 nodi al contorno e 1 nodo allinterno. Polinomio
completo di ordine 2. Polinomio approssimante biquadratico.
2.7.1.3 L16
Ha 4 nodi, r 2 . una maglia di 44 nodi, presenta 12 nodi al contorno e 4 nodo allinterno. Polinomio
completo di ordine 4. Polinomio approssimante bicubico.
2.7.2
Famiglia Serendipity
Insieme di elementi rettangolari piani che permette ridurre linconveniente dei termini aggiuntivi della
famiglia Lagrangiana. I nodi vanno se possibile, posizionati esclusivamente sul contorno dellelemento.
La funzione di forma unespressione proporzionale al prodotto delle equazioni di rette passanti per i nodi
rimanenti, assicurando la conformit.
2.7.2.1 S4
uguale a L4.
2.7.2.2 S8
2.7.2.3 S12
2.7.2.4 S17
Si deve aggiungere un nodo addizionale al centro dellelemento per completare il polinomio e conservare
la simmetria nelle due direzione.
2.7.3
13/29
2.7.4
Elementi isoparametrici
Bu
Dove la matrice B si determina in base le equazioni di congruenza (tra spostamenti e deformazioni) e i
suoi termini contengono le derivate delle funzioni di forma. Tramite le equazioni di legame (tra
deformazioni e tensioni), il vettore di deformazione viene collegato col vettore di tensione con la
espressione:
D
2.8.1
Biella
B 1/ L
1/ L
D E
Trave
14/29
2v
x 2
2.8.3
Elemento triangolare
u
x
xx
yy
v
y
B 1/ L
xx
yy
xy
xy
1/ L
1
0
D 1 0
1
0 0
u v
y x
xx
yy
xy
xx
yy
xy
1
0
D 1 0
1
0
0
xx
yy
zz
xx
yy
zz
D
1
1
1
0
1 2
2 1
0
xx
yy
xy
f N u
Bu
Si comincia applicando un campo di spostamenti virtuali (*), con cui si calcolano il lavoro esterno Le ed
il lavoro interno Li nel caso pi semplice, cio senza forze di volume applicati sullelemento, senza
deformazioni iniziali e senza tensione residuale:
15/29
Le u
Li
dV
Dove F sono le forze applicati ai nodi dellelemento, e il prodotto ripresenta il lavoro virtuale
2
F V dV
T
F V Bu D dV
T
F V u BT D Bu dV
F V BT D B dV u
F K u
E cos si definisce la matrice di rigidezza:
K V BT D B dV
Con la considerazione delle forze di volume applicati sullelemento P (ad esempio il peso proprio), le
deformazioni iniziali 0 (ad esempio leffetto della temperatura) e le tensioni residuale 0 (ad
esempio considerando la plasticit), il principio di lavoro virtuale diventa:
F V f P dV V dV
T
F V N u P dV V Bu D D 0 0 dV
T
F V u N T P dV V u BT D B u D 0 0 dV
T
F V N T P dV V BT D Bu D 0 0 dV
F V N T P dV V BT D B dV u V BT D 0 dV V B T 0 dV
F V BT D B dV u V N T P dV V BT D 0 dV V B T 0 dV
F K u fv di tr
Dove fv N
iniziale e tr B
P dV
0 dV
D 0 dV
sono le deformazioni
{ } adimensionale.
2.9.1
Esempi
2.9.1.1 Biella
Con la conoscenza previa di:
B 1/ L
1/ L
D E
K V BT D B dV L BT D B A dx
L
1/ L
A E 1
A E 1 1
K
1/
L
1/
L
A
dx
1
1
dx
L
L
2 1 1
L2 1
L
1/ L
A E 1 1
L 1 1
E le deformazioni iniziali per causa della temperatura possono essere calcolati come:
di B
D 0 dV L BT D 0 A dx
1/ L
1
1
A E
A E
di
E T A dx
T dx
T L
L 1/ L
L
L
1 L
1
1
di A E T
1
Formalmente: Ln 2n n !
2 1
n
d
dn
2n 1
n 1
Come funzione ricorsiva: Ln
Ln1
Ln2 , dove: L0 1 , L1
n
n
f d wg f g
g 1
wg
Pg d
17/29
Peso
Ascissa
w1 2
1 0
w1 1 ; w2 1
1 1/ 3 ; 2 1/ 3
w1 5 / 9 ; w2 8 / 9 ; w3 5 / 9
1 3 / 5 ; 2 0 ; 3 3 / 5
Diventa esatta quando il grado del polinomio ad integrare uguale o minore a: 2G 1 , dove G il numero
di punti di integrazione di Gauss.
Lintegrale di Gauss in due dimensione pari a:
1 1
1 1
G H
f , d d wg wh f g ,h
g 1 h1
2.10.2.1 Esempio
f a1 a2 a3 2 a4 3
1
f d w1 f 1 w2 f 2 1 f
2
1/ 3 1 f 1/ 3 2a1 a3
3
N j N j
,
x , N j , x j
y , N j , y j
N j , N j
18/29
x N j y
y
x N j y
K B x, y
D B x, y t dx dy
T
00
1 1
J , B , D B ,
t d d
1 1
G H
K wg wh J g ,h B g ,h D B g ,h
T
g 1 h1
19/29
Esempi
M u C u K u F t
Esempio della soluzione dinamica chiusa di un elemento biella, libro Przemieniecki [2] 10.6:
E 2u x 2u x
0
x 2 t 2
3.2.1
Per una dimostrazione utilizzando le matrici di funzioni di forma, ricordiamo delle sezione precedente:
f N u
f N u
20/29
Bu
Si comincia applicando un campo di spostamenti virtuali (*), con cui si calcolano il lavoro esterno Le ed
il lavoro interno Li nel caso pi semplice, cio senza forze di volume applicati sullelemento, senza
deformazioni iniziali e senza tensione residuale:
Le u
F V f
f dV
Li
dV
f m f f V f
ripresenta il
la densit
di massa; il prodotto ripresenta il lavoro virtuale interno per unit di volume3. Il principio di valoro
virtuale diventa:
F V f
f dV V
dV
F V N u N u dV V Bu D dV
F V u N T N u dV V u BT D Bu dV
F V N T N dV u V BT D B dV u
F M u K u
E cos si definisce la matrice delle masse pari a:
M V N T N dV
Il termino mij ripresenta la forza del i-esimo grado di liber dovuta allapplicazione di una accelerazione
unitaria sul j-esimo grado di libert. Esistono due approcci per considerare la distribuzione della massa
sugli elementi strutturali:
3.2.1.1 Approccio consistent
Questa forma di calcolare la matrice delle masse, utilizzando lintegrale delle matrici, si chiama approccio
consistente ed quello che di solito utilizzano i programmi, ad esempio il SAP2000. Ad esempio:
0.3 m 0.2 m
0.2m 0.3 m
{ } adimensionale.
M 01
0
m2
3.2.1.3 Assemblaggio
Si deve applicare la matrice di trasposizione alla matrice delle masse per calcolare la massa del elemento
finito nel sistema di riferimento globale:
M LT M ' L
Per lassemblaggio finale si utilizza la matrice topologica:
M s AT M A
3.2.1.4 Esempio
Matrice delle masse per l'elemento biella.
3.2.2
Matrice di smorzamento
Tn
Scegliere: t tCR
, dove Tn il periodo pi piccolo del sistema e quindi queste metodo
condizionalmente stabile.
t
t t
U t t U 2U
2t
2t
t t
U 2t U t t U
2t 2
d tU
dt
REV
t
t
t
t
Sostituendo nellequazione di equilibrio dinamico: M U C U K U F , si ottiene:
M t tU t R
Dove:
22/29
t t
U M 1 t R
M
C
M 2
2t
t
t
C t t
M
M
R t F 2 2 K tU 2
U
2t
t
Condizioni di contorno:
Sono noti: 0U , 0U , 0U
t 0
U
Dalla differenza fra t U t U , con t 0 , si ottiene: 0t U t U 0 U t 0U
2
2
Procedura:
1 passo: t U
2 passo: 2t U
3 passo: 3t U
2t
U
U
e cos via...
Un'altra classificazione:
metodi di integrazione esplicita: si basano in tempo t, non c [K] REV
procedura di avvio particolare
Il metodo delle differenze centrale ha un doppio vantaggio:
1. REV
2. [M] diagonale, e per tanto torna un sistema disaccoppiato:
mii
t 2
t t
Ui t Ri
t t
Ui
t 2 t
Ri
mii
Algoritmo in Matlab:
Sia: ux xU , vx xU ,
ax xU ; dove: x i t t , x j t , x k t t
t 2
Noto ui u0 , si calcola: u j u0 t v0
a per la prima iterazione; e dopo: uk M 1 R .
2 0
ui = u0;
uj = u0 - dt*v0 + (dt^2/2)*a0;
for n = 1:N-1
Meq = M/dt^2;
Req = F + (2*M./dt^2 - K)*uj - (M./dt^2)*ui;
uk = Meq\Req
ui = uj;
uj = uk;
end
Esempio: Metodo delle differenze centrali. Basato sul libro di BATHI: Finite Element Procedures,
9.2.1. Considerando un sistema dinamico semplice senza smorzamento con equazione e condizione
iniziale:
23/29
2 0 U1 6 2 U1 0
0 1 2 4 U 10 ;
U1
2
0
U ,
0
0
U
0
2 0 0
6 2 0 0
0 1 U 2 4 0 10
2 0 0 0
U
0 1 10 10
per t 10 Tn 28[s] :
3.3.2
Metodo di Houbolt
t t
1
11 t tU 18 tU 9 t tU 2 t 2tU
6t
1
t
2 t tU 5 tU 4 t tU t2tU
Esempio: Lo stesso utilizzato pero il metodo delle differenze finite. Si utilizzano i tre primi risultati di
spostamento del metodo delle differenze finite per i primi tre iterazione del metodo di Houbolt.
Algoritmo in Matlab:
24/29
per t 10 Tn 28[s] :
3.3.3
3.3.4
Metodo di Newmark
25/29
ESERCITAZIONE
2016-05-10: Metodo di Newmark. Modellazione di un telaio 2D sotto forzante sinoidale.
26/29
PRONTUARIO
f : vettore delle funzioni di spostamenti: f [u( x, y)
u : vettore degli spostamenti nodali: u [u1
u2
]T
v( x, y)
]T
f N u
, y v / y ,
[ B] : matrice con le derivate delle funzioni di forma, dipende delle equazione di congruenza
Bu
K ' BT D B dV
V
K ' L
K : insieme in diagonale delle matrice di rigidezza dogni elemento nel sistema di riferimento globale.
K s AT K A
27/29
BIBLIOGRAFIA
[1] K. J. BATHE, Finite element procedures in engineering analysis, 1982.
[2] J. S. PRZEMIENIECKI, Theory of matrix structural analysis, 1968.
[3] L. C. DELL' ACQUA, Scienza delle costruzione Vol. 2, 3.
ALLEGATI
ELEMENTO QUADRILATERO WITH MAXIMA
Analisi dellelemento finito quadrilatero (rettangolare e trapezoidale) col programma open source Maxima.
28/29
29/29