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Il Laboratorio
didattic
Il Laboratorio didattico
nellIrc:
strumenti
nellIrc: strumenti
base bas
e interattivit
e interattivit
Laboratori e/o laboratorialit
Orientamenti per la
progettazione
Quali sono i passi fondamentali per progettare e
organizzare lattivit del laboratorio didattico? Se le
Lautrice
Flavia Montagnini, docente di Irc nella Secondaria di II grado e di Didattica dellIrc
presso lIssr di Udine, anche referente della
formazione degli Idr nella stessa diocesi.
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Foto M. Restagno.
competenze sono la meta finale e gli obiettivi di apprendimento/conoscenze e abilit sono lo strumento,
allora compito dellinsegnante progettare le tappe
del percorso:
costruire la rete di saperi, individuando i nodi concettuali che strutturano il percorso e sono nucleo
dellapprendimento;
individuare nel particolare conoscenze e abilit implicate;
scegliere le attivit in cui saranno impegnati gli
alunni;
definire le modalit della propria azione.
a questo punto che linsegnante valuta i mezzi di
cui dispone nella scuola e quelli da reperire altrove. Se
non dispone di strumenti multimediali, neppure di tv
e lettore, ma pu contare solo sul libro di testo e altro
materiale cartaceo autoprodotto, non meglio che accantoni lidea del laboratorio?
Niente affatto: ci che conta utilizzare gli strumenti base in modo interattivo.
Unipotesi di
laboratorio sulla
Chiesa
ttico
base
Lo sviluppo del tema Chiesa nella Secondaria di I grado pu articolarsi attorno ai nodi concettuali di identit (realt voluta da Dio), geografia (universale e locale),
organizzazione (carismi e ministeri). Quali le conoscenze e le abilit impegnate?
Lalunno dovr riconoscere il legame tra la Chiesacomunit dei credenti e la Resurrezione di Ges; individuare nella fede in Cristo lelemento di unit della Chiesa
nel mondo; riconoscere che la diversit culturale trasforma la Chiesa universale in locale; identificare nella carit
uno dei ministeri della Chiesa.
Step 1 Linsegnante consegna agli alunni, divisi in
gruppo, una mappa del mondo in cui siano indicati gli Stati e chiede loro di segnare in rosso in quali Paesi ci sono comunit
cristiane e, successivamente, di contornare
in blu quelle cattoliche. Consegna poi ai
gruppi una carta della geografia dei cristiani perch valutino il proprio lavoro. A conclusione, avvia un dialogo per consolidare
il significato di Chiesa universale e locale.
Step 2 Il docente seleziona passi da
Atti 2, e motiva gli alunni a individuare i
protagonisti, descrivere le situazioni, rispondere alle domande per linterpretazione. Legge, quindi, con gli allievi 1Cor 15,
12-14 e li invita a formulare le domande
utili alla comprensione: sar linsegnante la
fonte da cui attingere le risposte, offerte in
modo che gli alunni identifichino nella fede
nel Risorto il fondamento dellunit dei cristiani. In alternativa, linsegnante pu utilizzare il libro
di testo come fonte e organizzare gruppi di lavoro che
ricerchino la risposta alle domande.
Step 3 Linsegnante propone la testimonianza cristiana della carit, amore di Dio per lumanit sullesempio di Ges, quale ministero nella Chiesa. Gli alunni
sono divisi in coppie per organizzare le informazioni su
cristiani esemplari e condividerle con i compagni in assemblea. Linsegnante sceglier il materiale di lavoro per
gli allievi tenendo conto della mondialit (cristiani di
Africa, America ed Europa) e della localit (meglio un
testimone vivente e residente nel luogo, da incontrare
successivamente, o almeno italiano) e faciliter il lavoro
con uno schema, anche per garantire luniformit.
Il percorso si conclude con una prova di competenza con oggetto la diffusione del Cristianesimo nella
regione di residenza: la proposta di un itinerario turistico in luoghi e comunit significative o una sintesi
creativa in un cartellone pubblicitario con fotografie
fatte dagli alunni.
Unipotesi di
laboratorio sul
senso della vita
Flavia Montagnini
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