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per la
lettura veloce
A cura di
Gianni Golfera e Freddie Robinson
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Introduzione
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comprendere, un trattato di matematica, si presenta con una forma ed un
contenuto molto diverso rispetto ad un romanzo.
Quindi se a scuola ci è stato insegnato il procedimento della lettura, in
seguito nessuno si è preso cura di noi, per dimostrarci come la nostra mente
sia di fatto capace di leggere ad una velocità molto superiore a quella di
solito utilizzata, e come questo abbia delle drammatiche conseguenze sia dal
punto di vista quantitativo (numero di parole lette al minuto), che
qualitativo (capacità di comprensione).
Qualche lettore si domanderà, a questo punto, perché è possibile leggere
più velocemente senza cadere vittima di inevitabili cali di comprensione,
anzi incrementando in misura massiccia la nostra capacità inferenziale?
La chiave per poter rendersi conto di quanto accade a livello cerebrale,
consiste nel prendere in esame quello che, in gergo tecnico, viene chiamato
tempo differenziale. In altre parole, durante una normale lettura, si verifica
una notevole differenza tra la velocità con cui l’occhio riconosce le singole
parole, e la capacità di recepimento ed elaborazione dei dati nel cervello.
Per dimostrare quanto sopra affermato, possiamo dire che durante la
lettura siamo in grado di scorrere circa 125-150 parole al minuto, mentre il
cervello è capace di elaborarne più di 1000; la differenza tra le parole lette e
quelle elaborate è chiamata tempo differenziale, ed è quindi di circa 850
parole al minuto. Questo parametro tecnico riveste una particolare
importanza, in quanto, più lentamente si legge, maggiore sarà il tempo
differenziale, che sarà riempito dal fenomeno della distrazione mentale.
Per comprendere meglio quello che si è appena detto, proviamo ad
immaginarsi ciò che ci potrebbe capitare nella preparazione di un esame
universitario, incontrando durante la lettura, la parola mare; con grandissima
probabilità, questo termine provocherebbe in noi una diramazione mentale,
facendo scattare ricordi di piacevoli vacanze passate in riva al mare, con
risultati sull’apprendimento che il lettore può facilmente immaginare.
La soluzione ottimale consiste nell’aumentare la velocità di lettura e di
conseguenza la capacità di comprensione.
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Cap. 1 - Fattori che condizionano il rendimento della lettura
1.2 - Regressioni
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1.3 - Movimento delle labbra
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1.4 - Pronuncia mentale
La pronuncia mentale, trae le sue origini dalle stesse cause già ampiamente
spiegate, in relazione al movimento delle labbra.
Si tratta in effetti, di una lettura parlata che si produce a livello
cerebrale, senza essere accompagnata da nessun movimento labiale. Anche
questo fenomeno, pur essendo classificabile nella maggior parte dei casi,
come un difetto di lettura, può risultare di una certa utilità
nell’apprendimento alla lettera, e più in generale, dove sia richiesta una
perfetta comprensione e raffigurazione per immagini, di tutte le variabili
ritenute significative. In tutti i casi in cui è sufficiente apprendere per
concetto, e quindi memorizzare un determinato contenuto, per poi riferirlo
in forma parafrasata, occorre inibire la pronuncia mentale.
Il migliore antidoto, consiste nell’aumento della velocità di lettura;
infatti quando si legge superando le 300 – 400 parole al minuto, il lettore
ha solo la sensazione di pronunciare le parole che sta guardando, mentre
la lettura mentale è scomparsa ipso facto. Questo è un metodo indiretto
risolutivo, che dimostra come la velocità di lettura del cervello sia di gran
lunga superiore rispetto a quella della pronuncia.
Un ulteriore procedimento, che esige un maggiore impegno personale,
consiste nell’aumentare l’interazione tra il lettore e il testo, ricorrendo ad
una strategia di tipo diretto. Si tratta di un processo di sintesi mentale, che
prevede la possibilità di effettuare delle pause di riflessione, dopo aver letto
ed individuato le idee principali sviluppate nell’ambito dei capoversi, allo
scopo di eseguire un rapido riepilogo, esprimendo il proprio giudizio
attraverso una breve espressione; quando diciamo breve, intendiamo anche
una sola parola, che può riassumere il punto di vista critico del lettore, di
accordo o di disaccordo, attribuendo un significato estetico più o meno
elevato. Questo metodo di lettura, richiede un notevole sforzo iniziale, ma
divenuto un’abitudine, ripagherà ampiamente, permettendo di raggiungere
velocità di lettura doppie o triple (700-800 parole al minuto), rispetto
alla media.
Un ulteriore perfezionamento del metodo, consiste nel leggere cercando di
formare contemporaneamente le immagini mentali dei concetti principali.
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Questa attività mentale, aumenta considerevolmente la capacità di
concentrarsi e di memorizzare. Quando la mente è così impegnata, non c’è
più spazio ne tempo per la pronuncia mentale.
Ci sono molti lettori inesperti, che pensano di poter leggere con profitto in
ogni situazione o contesto; non c’è niente di più lontano dalla verità.
Esiste una stretta relazione tra il corpo e la mente (che rappresenta il
fondamento di molte discipline orientali che hanno come scopo il
riequilibrio dei flussi energetici); per concentrarsi e leggere in modo attivo
si rende necessario eliminare tutte le tensioni a livello fisico, onde evitare
pericolosi cali di attenzione. È da evitare nella maniera più categorica, la
posizione di lettura supina sul divano, o sopra il letto, tenendo in mano il
libro (tanto peggiore con l’aumento del peso del volume), sottoponendosi
così ad una elevata tensione muscolare, che oltre ad aumentare la fatica
fisica, favorisce l’accumulo di sangue a livello delle braccia, portando ad un
inevitabile, quanto veloce disturbo della capacità di comprensione.
Preferiamo non commentare le abitudine di alcuni studenti, che si accingono
ad apprendere sdraiati a pancia in giù, tenendo il libro molto vicino agli
occhi o addirittura per terra, preparandosi così ad un Buon sonno!!!
Prima di iniziare una lettura proficua, sarà indispensabile prestare
attenzione alle seguenti condizioni esterne:
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l’illuminazione con luce diffusa sia del testo che di tutta la
scrivania, allo scopo di evitare un pericoloso gioco di luci ed
ombre.
4) Sedia e posizione del corpo: occorre utilizzare una sedia
regolabile in relazione all’altezza del tavolo, ed in generale, a
circa 60 cm dal suolo. La sedia deve altresì permettere di
mantenere la schiena perfettamente eretta, evitando
qualsiasi posizione che possa indurre tensione muscolare, o
al contrario, induca un eccessivo stato di rilassatezza.
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sull’argomento, riflettendo sull’autore del testo, sul titolo e sugli eventuali
paragrafi, cercando di anticipare gli argomenti trattati dall’autore.
L’abitudine a fare il punto su quello che noi conosciamo di un determinato
argomento, ci aiuta, inoltre, ad intuire il grado di difficoltà della lettura; il
buon lettore si deve abituare a scegliere e variare la velocità di lettura in
funzione del contenuto del testo e dell’utilità che da esso ne può ricavare:
un testo relativamente facile o comunque ben conosciuto, potrà essere
affrontato con velocità superiore rispetto ad un testo tecnico e/o pressoché
sconosciuto.
Non è però sufficiente porsi delle domande a priori, ma si rende
necessario continuare ad interagire col testo anche durante la lettura,
come un automobilista deve necessariamente prestare attenzione alla strada
che sta percorrendo, modificando la sua velocità di marcia in relazione al
grado di conoscenza del percorso e degli eventuali punti pericolosi in essa
esistenti.
In sintesi, la tecnica della anticipazione e lettura critica, prepara la
nostra mente ad apprendere, favorendo una lettura concentrata, quella
in cui ogni energia converge sul testo. Quando si verificano tutte queste
condizioni, è possibili leggere velocemente e con profitto, diminuendo
radicalmente il tempo di applicazione.
Dal punto di vista squisitamente tecnico, per aumentare la velocità di
lettura, si deve ridurre i momenti di fissità per ogni riga. Come è già
stato affermato in precedenza, leggere non significa scorrere lo sguardo
sopra una determinata riga; durante la lettura, invece, il movimento degli
occhi risulta essere discontinuo, in quanto soltanto in corrispondenza dei
momenti di fissità, che sono i punti nei quali lo sguardo si ferma, è
possibile percepire ed identificare una porzione più o meno ampia di testo.
Sulla base di numerosi studi sperimentali, possiamo senza dubbio
affermare che mediamente un lettore esercitato necessita di 6-7 momenti
di fissità per ogni riga che contenga circa 60-65 battute dattiloscritte.
Al termine del corso sarà possibile ridurre questo valore del 50% .
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Cap. 2 - Cenni fisiologici sul funzionamento dell’occhio in
relazione al processo di lettura
L’occhio può essere visto come uno speciale organo che svolge la
fondamentale interazione tra il cervello e la realtà circostante; può quindi
essere considerato come il prolungamento del cervello.
Le immagini sono veicolate dalla luce, che è composta da pacchetti di
fotoni, le particelle fondamentali nella trasmissione dell’energia.
Prima di comprendere in che modo sia possibile il miracolo della visione,
presentiamo i vari componenti dell’occhio per poi analizzare la loro
specifica funzione.
Considerando la Fig. 1.2
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Di fronte ad una immagine sfuocata, dovuta alla cattiva posizione
dell’occhio rispetto alla distanza dell’oggetto osservato, i muscoli ciliari si
rilasciano, aumentando la tensione del cristallino, che funge da vera e
propria lente oculare. Quando il cristallino è stato messo in tensione, esso
modifica la sua curvatura per ottenere una perfetta messa a fuoco, proprio
come avviene con l’obbiettivo di una macchina fotografica.
I muscoli ciliari sono controllati direttamente dalla placca motrice, che
alternativamente invia l’ordine di contrarsi attraverso l’azione di
neurotrasmettitori. La contrazione dei muscoli ciliari è responsabile del
rilasciamento del cristallino; per successivi adattamenti si ottiene
l’aggiustamento del campo visivo e la messa a fuoco degli oggetti.
Per spiegare il fenomeno dell’accomodazione, sono state formulate due
diverse teorie: 1) La teoria di Helmoltz, fisiologo tedesco, il quale ritiene
che l’accomodazione dell’occhio dipenda unicamente dalla contrazione dei
muscoli ciliari; in questo caso la forma assunta dal cristallino,
dipenderebbe esclusivamente dall’intensità della contrazione dei suddetti
muscoli.
2) La teoria di Bates, sviluppata dall’oculista americano
Horatio Bates, secondo la quale l’accomodazione dipende soltanto dalla
contrazione dei muscoli esterni, quindi il fenomeno sarebbe riconducibile
al semplice avvicinamento del cristallino rispetto alla retina.
Considerando la complessità di questo meccanismo fisiologico, oggi si
ritiene che sia i muscoli ciliari che quelli esterni intervengano in modo
intercorrelato tra di loro nella determinazione dell’accomodazione
dell’occhio.
Un altro parametro di notevole importanza è rappresentato dal campo
visivo: con questo termine si intende la porzione di spazio che può essere
vista con gli occhi lasciati a riposo. Alla zona centrale del campo visivo,
corrisponde un punto di dimensioni pari alla testa di uno spillo, chiamato
macchia gialla, caratterizzato da una elevata sensibilità visiva, le cui
cellule ricevono direttamente la luce.
L’estensione del campo visivo è strettamente correlata con la diversa
tipologia dei colori. Il campo visivo più ristretto è quello impressionato
dalla luce rossa (Fig.1.4 linea A), a cui segue in ordine progressivo, la zona
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sensibile alla luce blu e verde (linea B), mentre i raggi luminosi bianchi,
grigio chiari e neri, sono percepiti da tutte le cellule situate sulla
superficie della retina.
Quando noi leggiamo, incontriamo generalmente i colori bianco e nero,
quelli cioè che vanno ad eccitare l’intera superficie della retina, da cui
dipende un elevato campo visivo; con esercizi appropriati è possibile
ampliare ulteriormente il campo visivo, cogliendo un maggior numero di
caratteri dattilografici con un solo momento di fissità. Da esso dipende
direttamente il cosiddetto arco di riconoscimento, cioè il numero di
parole riconosciute con un solo momento di fissità.
Intervenendo su questo parametro, non si fa altro che migliorare l’abilità
tecnica del lettore, e di conseguenza la sua velocità di lettura.
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2.1 - Momenti di fissità e tipologia di lettura
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dovranno essere memorizzati ricorrendo ad una associazione E.M.A.I. tra
l’immagine della parola e quella relativa al suo significato.
In sintesi, per aumentare la velocità di lettura si rende necessario, dal
punto di vista tecnico, ridurre il numero dei momenti di fissità ed
aumentare il campo visivo, a cui corrisponde in tutti i casi, un
miglioramento della comprensione inferenziale del testo.
Occorre, quindi, identificare caso per caso, quale deve essere la velocità di
lettura (parametro quantitativo) che ci consentirà di ottenere un elevato
livello di comprensione (parametro qualitativo): non avrebbe alcun
senso, infatti leggere in maniera superveloce senza ritenere gli elementi
essenziali di quel determinato scritto.
Come può essere quantificata in modo globale, la velocità di lettura e la
capacità di comprensione? La risposta non può prescindere
dall’individuazione di alcuni parametri tecnici:
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Il risultato deve essere arrotondato per eccesso o per difetto a seconda che
sia rispettivamente superiore od inferiore allo 0,5%
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corrispondenza della zona di fissità caratterizzata da una visibilità
inferiore.
La valutazione analitica degli esercizi, prevede l’assegnazione di un 4%
ad ogni singolo gruppo riconosciuto perfettamente.
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un errore grave, ma una semplice interferenza residuale della pronuncia
mentale non ancora del tutto eliminata.
Allo scopo di fornire al lettore uno strumento di valutazione critica della
tipologia di esercizi affrontata, riportiamo di seguito un’analisi sul grado di
difficoltà in funzione del materiale utilizzato.
1) 3 8 4 3 cifre – 1 intervallo
2) 491 3cifre senza intervallo
3) 5 7 8 3 cifre su una larghezza di 7-9
segni – intervalli irregolari
4) a h x 3 minuscole separate da un intervallo
5) qfg 3 minuscole senza intervallo
6) c s m 3 minuscole su una larghezza di 7-9
segni – intervalli irregolari
7) K X P 3 maiuscole – 1 intervallo
8) NWO 3 maiuscole senza intervallo
9) X J L 3 maiuscole su una larghezza di 7-9
segni – intervalli irregolari
10) g 8 N 3 cifre e lettere mescolate –1 intervallo
11) 1Ca 3 cifre e lettere mescolate senza intervallo
12) o 4 P 3 cifre e lettere mescolate su una larghezza
3 F V di 7-9 segni – intervalli irregolari
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13) 2 9 5 4 4 cifre – 1 intervallo
14) 5847 4 cifre senza intervallo
15) 4 2 6 9 4 cifre su una larghezza di 9-11segni
intervalli irregolari
16) f k g l 4 minuscole – 1 intervallo
17) tzgh 4 minuscole senza intervallo
18) g l c m 4 minuscole su una larghezza di 9-11
segni intervalli irregolari
19) Y M B L 4 maiuscole – 1intervallo
20) VCJX 4 maiuscole senza intervallo
21) B N M K 4 maiuscole su una larghezza di 9-11
segni – intervalli irregolari
22) U K1 9 4 cifre e lettere mescolate – 1 intervallo
23) G78j 4 cifre e lettere mescolate senza intervallo
24) FK 91 4 cifre e lettere mescolate sua una larghez-
za di 9-11 segni – intervalli irregolari
25) 3 8 5 2 1 5 cifre – 1 intervallo
26) 76854 5 cifre senza intervallo
27) 5 9 4 6 9 5 cifre su una larghezza di 11-13 segni
intervalli irregolari
28) s k d c n 5 minuscole – 1 intervallo
29) tzghn 5 minuscole senza intervallo
30) g k c c m 5 minuscole su una larghezza di 11-13
j f l o m segni – intervalli irregolari
31) V M B X S 5 maiuscole – 1 intervallo
32) JVCXP 5 maiuscole senza intervallo
33) G BM KL 5 maiuscole su una larghezza di 11-13
CM Z LU segni – intervalli irregolari
34) T g k 9 4 5 cifre e lettere mescolate – 1 intervallo
35) Fk56L 5 cifre e lettere mescolate senza intervallo
36) 3k 5 T1 5 cifre e lettere mescolate su una larghezza
di 11 – 13 segni – intervalli irregolari
37) 3 5 9 2 1 6 6 cifre - 1 intervallo
38) 485796 6 cifre senza intervallo
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39) 4 9 3 8 7 6 cifre su una larghezza di 13 – 15 segni -
5 9 6 381 intervalli irregolari
40) 1 a s m v y 6 minuscole - 1 intervallo
41) ghifkd 6 minuscole senza intervallo
42) g k b m lo 6 minuscole su una larghezza di 13-15 segni
Kd bm g a intervalli irregolari
43) G S B C Y U 6 maiuscole – 1 intervallo
44) GBDSAJ 6 maiuscole senza intervallo
45) G F B V FC 6 maiuscole su una larghezza di 13 –15
segni – intervalli irregolari
46) f 8 3 9 5 6 6 cifre e lettere mescolate – 1 intervallo
47) fb8aj5 6 cifre e lettere mescolate senza intervallo
48) GB 8 zjt 6 cifre e lettere mescolate su una larghezza
F jv 74 m di 13 – 15 segni – intervalli irregolari
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situazione si verifica ogni qual volta intraprendiamo una nuova attività
ginnica che coinvolge gruppi muscolari di cui, fino ad allora ignoravamo
l’esistenza; dopo la prima seduta in palestra ci sentiamo talmente affaticati e
spossati, da ricordare questa sensazione per molto tempo.
Gli esercizi di lettura veloce, soprattutto durante la fase di apprendimento,
necessitano di un periodo più o meno prolungato di pausa, in
corrispondenza dei quali sarà consigliabile ricorrere all’impiego di un
percorso ottico di riposo.
Nel compiere questo percorso, bisogna seguire la linea scura nel senso
indicato dalle frecce, soffermandosi per alcuni istanti (1-2 secondi), sugli
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oggetti che si incontrano sino alla fine del tracciato. Sarebbe bene ricorrere
a questa tecnica di distensione oculare, quando si avverte una certa
stanchezza, ma anche in via preventiva, ripetendo l’intero percorso 2 o
3 volte consecutive.
Possono essere compiuti, a seconda delle necessità, anche altri tipi di
esercizi, tra i quali ricordiamo:
1) Muovere gli occhi in senso verticale (prima in alto poi in basso), per
almeno 5-6 volte, e procedere, quindi, a movimenti laterali tenendo
ferma la testa, allo scopo di ampliare il campo visivo.
2) Esercizio del Blinking (battito delle palpebre), per allentare la
tensione a livello dei globi oculari.
3) Swinging (dondolio); si tratta, a differenza degli altri metodi, di un
movimento corporeo, da eseguire in posizione eretta con le braccia
distese lungo i fianchi ed una distanza tra i piedi di circa 30 cm. Da
questa posizione di base, cominciamo ad oscillare lentamente
visualizzandosi come un pendolo di un orologio.
4) Per rilassare i nervi, poniamo le mani sugli occhi (palming),
evitando di comprimere i globi oculari, visualizzando nel contempo il
vuoto mentale.
5) Alternare l’osservazione di oggetti posti a diversa distanza e su
piani non coincidenti, cercando di disporre sulla stessa linea 4
oggetti posti ad una distanza progressiva di 20 cm, 2 m, 4 m, 50 m, in
modo tale da favorire un preciso e rapido accomodamento oculare,
ripetendo l’esercizio a velocità crescente per almeno 10 volte.
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2.5 - Riduzione dei punti di fissità
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Cap. 3 - Test iniziale di comprensione
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eleganti – si formarono durante l’infanzia. Quando aveva compiuto
quarant’anni, in una conversazione con il critico letterario berlinese
Alexander Moszkowski (discutevano sulla fede religiosa di Newton) egli
osservò:
In un vero studioso della natura esiste una specie di timore religioso, poiché
egli trova impossibile immaginare di essere il primo ad aver studiato a
fondo i delicatissimi fili che collegano le sue percezioni. L’aspetto della
conoscenza che non è ancora stato svelato da nessuno dà al ricercatore una
sensazione analoga a quella vissuta da un bambino che cerca di
comprendere l’abilità eccezionale con cui gli adulti maneggiano gli oggetti.
“La fonte principale degli attuali conflitti tra le sfere della religione e
della scienza risiede nel concetto di un Dio personale. La scienza si propone
di stabilire regole generali che determinino le relazioni reciproche degli
oggetti nel tempo e nello spazio… È un progetto ancora da attuare, e la
fiducia nella possibilità della sua realizzazione in teoria si basa soltanto su
successi parziali. Ma sarebbe difficile trovare qualcuno che negasse questi
successi parziali attribuendoli all’autoinganno umano…
Più un uomo è persuaso dell’ordinata regolarità di tutti gli eventi e più si
convince che ai lati di questa ordinata regolarità non c’è più spazio per
fenomeni di altra natura. Per lui né la volontà umana, né quella divina
esistono come cause indipendenti degli eventi naturali. È fuor di dubbio che
la fede in un Dio personale che interferisce con gli eventi naturali non
potrebbe mai essere contestata dalla scienza, perché questa fede può sempre
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rifugiarsi in settori dove la conoscenza scientifica non è stata ancora
stabilita…
Alla sfera della religione appartiene la credenza secondo cui le regole
valide per il mondo dell’esistenza sono razionali, cioè comprensibili per la
ragione. Non riesco ad immaginare un vero scienziato privo di questa fede
profonda. La situazione può essere spiegata con un’immagine: la scienza
senza la religione è zoppa, la religione senza la scienza è cieca.”
Le due osservazioni scientifiche che impressionarono maggiormente
Einstein nella sua infanzia furono la scoperta del funzionamento della
bussola – il fatto che grazie a una misteriosa attrazione l’ago della bussola
puntava sempre in una data direzione – e, qualche tempo dopo, del teorema
di Pitagora nella geometria euclidea. Queste due rivelazioni costituiscono
due illustrazioni quasi perfette degli aspetti complementari dei fenomeni
scientifici. Il funzionamento dell’ago della bussola è uno straordinario fatto
empirico che qualcuno potrebbe anche considerare come prova
dell’esistenza della magia. È necessaria una certa mentalità e tradizione
scientifica per arrivare ad immaginare che questo fenomeno può avere una
spiegazione o, se si preferisce un termine meno significativo, una
descrizione in termini di leggi fisiche generali. D’altro canto le verità della
geometria euclidea appaiono in un certo modo ovvie, e quindi occorre, a
quell’età, non poco acume anticonformista per cercare di creare un modello
formale in grado di interpretare correttamente una realtà empirica qual era il
funzionamento di una bussola. Einstein continuò comunque per tutta la vita
a parlare del senso di «meraviglia»che la bussola produceva in lui. All’età di
67 anni cercò così di spiegare la genesi delle sue idee scientifiche:
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reazione di questo tipo; egli non si sorprende per la caduta dei corpi, per il
vento o la pioggia, o per la luna o per il fatto che essa non cade giù, o per le
differenze fra la materia viva e quella morta»
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con notevole impegno. Tuttavia non capì l’intricata struttura logica della
geometria euclidea finché non ricevette un libro di testo da suo zio.
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3.2 - Domande test iniziale di lettura
…………………………………………………………………………..
3) A che età Einstein cominciò a parlare?
………………………………………………………………………….
4) A quale età iniziò a prendere lezioni di violino, e chi era l’insegnante?
………………………………………………………………………….
5) Da cosa dipende, secondo Einstein, la principale fonte di conflitto tra le
sfere della religione e della scienza, e quale rapporto esiste, secondo lui,
tra la scienza e la religione?
……………………………………………………………………………
6) Quali sono le due osservazioni scientifiche che impressionarono
maggiormente Einstein negli anni della sua infanzia?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
7) In che cosa consisteva l’abitudine della famiglia Einstein di rispettare il
Sabbat, e in che giorno si svolgeva?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
8) In quale città e scuola studiava il giovane Albert in quel periodo?
………………………………………………………………………………
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9) Dalla studio dei libri scientifici, che cosa scaturì nella mente di Einstein,
e quali ripercussioni avrebbe avuto nel prosequio della sua vita?
………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
10) All’età di 12 anni come considerava Einstein, gli oggetti studiati dalla
geometria euclidea?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
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3.3 - Risposte al test iniziale di lettura
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3.4 - Calcolo della capacità di comprensione
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Cap. 4 - Il campo visivo
Con un cartoncino, coprire ciascun gruppo di segni, quindi, con un
velocissimo movimento delle dita, spostare il cartoncino in modo da poter
leggere con un solo colpo d’occhio quel determinato gruppo di segni.
Successivamente, si procederà a trascrivere i segni su di un foglio,
controllando l’esattezza del proprio riconoscimento.
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4.1.2 - Esercizio con quattro caratteri per riga
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4.1.3 - Secondo esercizio con quattro caratteri per riga
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4.1.4 - Esercizio con cinque caratteri per riga
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4.1.5 - Secondo esercizio con cinque caratteri
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4.1.6 - Esercizio con sei caratteri per riga
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4.1.7 - Secondo esercizio con sei caratteri per riga
41
4.2 - Esercizi sul campo visivo con parole significative
Deve Verrà
Parola Oggi tu
Cantina Lunga sera
venduti Dopo tutto il
palleggio Campeggiare
Circolare Allor si mosse
Dirigibile Mi mancherai
Passamano Questo si farà
Giustiziare Meravigliare
Successione Salute guastata
Plutonismo Pensando che voi
Ricoverare In fondo al cuore
Stabulazione Ma tu che né pensi
Leggicchiare Vecchio grammofono
Piagnucolare I meravigliosi viaggi
Rimpinzatosi Ancora una scommessa
Sbancamento Bella passeggiata estiva
Rinascimento Alla vigilia di un’estate
Sbalordimento Viaggiare verso l’ignoto
Chiacchierare Tu credi di comprendere
Spartitraffico Hai sostenuto poi l’esame
Farmacologia Porre un caso di coscienza
Politecnologia I punti più significativi del
Angioplastica Non si può pensare di farla
Sapientissimo Sentire questa problematica
Proiezionismo Nell’estremo tentativo di una
Politecnologia Una specie di bella antologia
Accompagnano Ma perché non me lo dicesti
Moltiplicazione La ragione del più forte porta
Neopositivistico Non penso che questo esempio
Precompressione L’arte di leggere efficacemente
Polimerizzazione Forte rialzo del prezzo dell’oro
Temporeggiatore L’arte di leggere efficacemente la
Sbandeggiamento Non penso che questo esempio possa
Impercettibilmente Il cielo è completamente azzurrognolo
Precipitevolissimevolmente Genealogia dei grandi uomini della terra
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4.3 - Esercizio del Rombo
2 Da
4 Gara
6 Palese
8 Maialino
10 Università
12 Autoritratto
14 Internazionali
16 Caratterizzabile
14 Decisionalismo
12 Preoccuparsi
10 Mnemonista
8 Alfabeto
6 Traino
4 Mano
2 Lo
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4.3.1 - Esercizio del rombo di fissità con una parola per riga
2 Da
4 Tira
6 Lavoro
8 Cagliata
10 Decremento
12 Interessanti
14 Motorizzazione
16 Ricristallizzare
18 Neutrocondensatore
20 Otorinolaringoiatria
22 Preterintenzionalmente
24 Dodicimilacinquecentosei
26 Precipitevolissimevolmente
28 Millequattrocentoquarantasei
30 Diecimilacinquecentoquarantuno
28 Seimilacinquecentoquarantuno
26 Millenovecentocinquantatre
24 Indesiderabilissimamente
22 Frastagliatissimamente
20 Mainertzhageniellidi
18 Decongestionamento
16 Petalodiplostomo
14 Celacantiformi
12 Mittofiformi
10 Mulattiere
8 Serpente
6 Tesoro
4 Sale
2 Un
44
4.3.2 - Esercizio del rombo con una o più parole per riga
2 La
4 Cena
6 Questo
8 Che ne era
10 Partimmo da
12 Si pensava che
14 Il tribuno disse
16 Una bella giornata
14 Occorre in primo
12 La velocità di
10 La mostrina
8 Finestra
6 Calcio
4 Mina
2 Da
45
4.3.3 - Esercizio del rombo con più parole per riga
2 Ma
4 Dito
6 Sei mio
8 La vita di
10 Sempre pare
12 Il cannone fra
14 La canottiera era
16 La maglia di cotone
18 Il cacciatore uscì da
20 La ricerca del petrolio
22 Ma viaggiare intorno alle
24 La valutazione dei successi
26 La meditazione aiuta la salute
28 Quando pensate che un buon affare
30 Il più grande mammifero del terra ci
28 Una buona giustificazione per il
26 Nonostante le sue richieste la
24 Dopo l’ultima competizione
22 Leggere con alternanza di
20 I truffaldini sembrano
18 Evidenziando il telo
16 Correndo nei campi
14 La siepe potata e
12 Le corse d’auto
10 Suoneranno
8 Scoperte
6 Fatato
4 Casa
2 Lì
46
4.4 - Esercizio della piramide di fissità
6 Colore
8 Politici
10 Cominciato
12 Era tutta sola
14 Mangiando aglio
16 Le cose vogliono
18 Carissimi amici tra
20 La vita comincia con noi
22 Viaggiare in aereo auto la
24 Nei pittoreschi borghi deve
26 Vari produttori italiani sono
28 Un ambiente quanto mai fragile ma
30 La temperatura massima possibile è
32 Oggi non è per niente facile trovare un
34 Quando ci si prepara a sostenere un esame
36 In tutti e due i casi lo sguardo dovrà andare
38 I vantaggi di una specifica preparazione in un
40 Specchio d’acqua tranquilla sembra essere meno
42 Quando vidi costui nel gran diserto miserere di me
44 Le più divertenti simulazioni del computer saranno
46 Non è neppure escluso che nelle manovre militari possa
48 Durante la grande carestia che imperversò nel mondo antico
50 Esistevano diverse varietà di pane tra cui elencheremo la
52 Perché pensate cose malvage nei vostri cuori infidi e cattivi
54 I cacciatori di frodo hanno dimezzato il già esiguo numero oltre
56 Il pane quotidiano era la più grossa preoccupazione ai tempi degli
58 La conquista normanna si è attuata senza una forte resistenza contro
60 Forse dovrebbe nascere un nuovo Tremal Naik eroe dei misteri di Salgari
47
4.5 - Esercizi per la riduzione dei punti e del tempo di
stazionamento
. . .
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48
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49
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50
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52
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53
Il seguente esercizio deve essere effettuato muovendo lo sguardo in
orizzontale a velocità variabile.
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54
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55
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56
4.5.1 - Esercizi sui punti di fissità
. .
socievole lampada
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civiltà pane
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patibolo cassaforte
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situazione inchiesta
. .
nutrimento corteo
. .
coraggio esame
. .
aiuto produzione
. .
incendio miele
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campi licenza
. .
traliccio fustagno
57
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orologio cattedra
. .
lampone pomodoro
. .
normale appartamento
. .
lucchetto apicoltore
. .
stazione tennis
. .
conte giardino
. .
alpinismo giocoliere
. .
salvare palazzo
. .
room lesina
. .
mnemonista carrettiere
. .
aerostato superman
. .
mangiafuoco palleggiatore
58
Altri esercizi con due punti di fissità
. .
lampione carreggiata
. .
presidente marca
. .
scolare digestione
. .
predicare riscuotere
. .
fuggire rimpiangere
. .
cicala malizia
. .
guerriglia comprare
. .
pendenza alidata
. .
pazzesco circense
. .
avanzare legiferare
. .
riuscire vendita
. .
chimica fuliggine
59
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capire tabulato
. .
normale agitazione
. .
cancelliere computare
. .
principe archibugio
. .
ultimo guerriero
. .
dimostrazione deputato
. .
inizio soprattutto
. .
avversità notare
. .
abbattersi creare
. .
vivere persone
. .
artistico notarile
. .
paragrafo ingegnere
. .
auspicio portata
. .
paradosso clessidra
. .
geniale nutrirsi
60
. .
contesto simbiosi
. .
fogliame durezza
. .
diniego regista
. .
sussidio certificato
61
Esercizi con tre punti di fissità
. . .
giustizia regista comandi
. . .
bloccaggio finestra orario
. . .
aggiunta verdetto iniquità
. . .
vestiario raggio formula
. . .
corso verticale girandola
. . .
leggenda sapienza collaborare
. . .
album raffineria ricerca
. . .
pensare correre argomentare
. . .
istantanea marketing caffè
. . .
aiutare dipanare pozzo
. . .
questione ancora ignoti
. . .
egiziani gobbo gelato
62
. . .
pastiglia disco scaffale
. . .
riga fiocina cucina
. . .
dedica calunnia arpia
. . .
cacciucco periferica astronave
. . .
metodo balzo gomma
. . .
visione altezza cappio
. . .
barca arco aspide
. . .
perché alcuni tratta
. . .
velocità biblioteca salita
. . .
capitano saldatore soggetto
. . .
medico molto tuttavia
. . .
trovato performance volo
. . .
benessere imputato ascolto
. . .
vasto zona campagna
63
. . .
preoccupante originale aria
. . .
spazio chiacchierare diritto
. . .
tossiche marcio festoso
. . .
intorno fucile curva
. . .
imputato automobile Gufo
. . .
pazzo acrobata giungla
. . .
frodo grande tonico
. . .
forse cavallo marinaio
. . .
sconfiggere mondo non
. . .
felini argento numero
. . .
schiavitù hanno solito
. . .
balie infuso professore
. . .
tutti fuga distruzione
. . .
vietò romano campione
. . .
guardia virgola vino
64
. . .
spesso lavaredo simile
. . .
eccidio fantasia precedente
. . .
insomma suggerimento struttura
. . .
matita scuola estranee
. . .
adrenalina pensi fuorchè
. . .
baratro durante tornante
. . .
trattazione idee paragrafo
. . .
tempi carota campo
. . .
importanza attacco motorino
. . .
ricordo esperimento capoverso
. . .
indicare occorre assume
. . .
agraria centrale nuovo
. . .
rimprovero anche sè
65
4.5.2 - Esercizio delle tre piramidi
Ma Di Che
Tale Tra Non si
Direi Frac Fuori dal
Erano in due Vincere il Pensando che
Ma voi pensate che Presero una via Visioni paradossali
Ci Si Fra
Mano Dato Vita
Correre Saltare Girare
Apparente Doccia fredda Invito a pranzo
Medico di famiglia Professore di Latino Gareggiare in pista
Aiutami da lei famoso saggio Non girare intorno al problema Studiare all’università
Mi Da Sul
Cirro Pepe Rullo
Calesse Dosso Emerso
Difendere gli Acchiappare Bighellonare
Quale che sia la sua Immagazzinare dati Pugile fortissimo
La selezione concorsuale Per superare brillantemente Agire velocissimamente
Chiudere la porta contro gli invasori Fabbricare una nuova casa in campagna Litigare violentemente contro
66
4.6 - Esercizi di lettura flessibile
. . . .
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4.6.1 - Esercizio di lettura divergente con stazionamento variabile
1°Esercizio
.
riuscire nel fare un bel
.
oggi vado al bar sotto casa
.
purtroppo il diritto internazionale
.
accadde così che alcuni paesi
.
si tiene conto del fatto
.
lo spazio aereo viene
.
la moderna navigazione
.
non si può escludere che
.
egli convocò il parlamento
.
per riuscire a superare
.
con le scelte si decide
.
ma su questo fatto
.
patristica
.
sultanato
.
rapinatore
.
ideosincratico
69
2° Esercizio
. .
la tela mostrava un bel la giustizia prevede in
. .
adorando un uomo si quando si legge un libro
. .
condizione essenziale per dal monte si poteva vedere
. .
dalle undici alle era così persuaso
. .
già da gran tempo non aveva paura
. .
la primavera stava nel parco correvano
. .
una buona memoria attenzione agli esami
. .
gli accessori erano come credi si possa
. .
canto nella piazza si ragionava di
. .
i pezzi grossi voi sapete la
. .
miscredenza camaleonte
. .
carrettiere presidente
70
4.6.2 - Esercizi di stazionamento
71
2°Esercizio
costruzione raccoglitore
desinare cronologia
provincia arciduca
narratore fratello
beneficio classico
principessa apparizione
anima valletta
gioventù cappello
voluttuosamente maniscalco
caminetto scorciare
orologio diventano
gorgierina abbozzo
sonnambulo materiale
bisognerebbe corridoio
maestra villaggio
camera abbonato
indeterminato tramonto
luccicante traditore
sforzesco addirittura
rifiuto canzone
allodole braccio
medesima aumento
bianchiccio coraggioso
tappeto episodio
cavallo gloriosa
eccellente battaglia
dividere rasoio
occhio protezione
ridicolo inferno
organizzazione borioso
benedetta virus
crepuscolo lanzichenecco
72
4.6.3 - Esercizio della clessidra
Leggere il seguente testo, utilizzando, al massimo, cinque punti di fissità
per ogni riga.
73
Leggere prima la parte sinistra, poi quella destra, e successivamente
ripetere l’esercizio fissando lo sguardo sequenzialmente da sinistra verso
destra.
L’unico riferimento
all’etere nell’articolo
del 1905 è la famosa
frase nella parte della
trattazione. In secondo
luogo nella formulazione
di Einstein il principio
di relatività no è qualcosa
che forma parte della base
assiomistica della teoria dalla
dalla quale si devono
dedurre tutte le problematiche
e le conseguenze. Al principio della
relatività ristretta è stata unita una
seconda ipotesi che potrebbe portare
a considerare la velocità della luce una costante
universale indipendente dalla velocità della sua
sorgente nei confronti di un osservatore esterno.
Ora secondo le leggi di Newton ne consegue
che vista dal veicolo la velocità relativa della
luce è solo la metà di quella vista da un’osservatore.
74
Cap. 5 - Ricerca veloce di parole, numeri e dati in genere.
75
76
77
5.1 - Esercizio di ricerca di numeri
Utilizzando lo schema n.1, si dovrà scorrere tutte le righe per individuare il
numero di volte in cui si ripetono i seguenti numeri: 15 – 89 – 151 - 1016 –
3325 – 4258 - 8103
2503684818981088800698213325331016625786789483307108448824649
2703938068224155787256808722009839078204996241012718390593325
8970750463558846344368090210678166998425853504258119086470500
5376714829044715054491332574267735910165536722495810320315590
4842581230836151816930864258840748932935684087198013229340113
2657101652703151864239357074610862317384469127081570627888791
9847945285941535443434469281030603629773619463028381033211680
7370728402399611894933808124898624721016804839164720310165587
3020771311139767008575057010623028087513657709176368915607674
4098093253325745614299863020154468521332562538182746850475689
Risposte.
Il numero 15 è ripetuto 8 volte.
Il numero 89 è ripetuto 8 volte.
Il numero 151 è ripetuto 2 volte.
Il numero 1016 è ripetuto 5 volte.
Il numero 3325 è ripetuto 5 volte.
Il numero 4258 è ripetuto 4 volte.
Il numero 8103 è ripetuto 3 volte.
78
5.2 - Esercizi di lettura diagonale.
79
Esercizio n°2
80
5.3 - La scrematura
Durante la lettura o lo studio di un testo, può risultare molto utile essere in
grado di individuare una porzione di testo, da destinare a successivi
approfondimenti, o addirittura singole parole che possono fungere da guida,
nell’ambito di un argomento già conosciuto.
In tutti questi casi, si tratta di effettuare un vero e proprio lavoro di
scrematura, che può essere agevolmente condotto ricorrendo ad uno degli
schemi precedentemente esposti. Si consiglia, come sempre, di provare più
volte un singolo schema, per poter individuare quello più adatto a
velocizzare la ricerca, in relazione alla tipologia del materiale esaminato.
Passiamo ora ad eseguire alcuni esercizi, nell’ambito dei quali sarà
necessario individuare in ciascun blocco di parole o/e numeri quelli
evidenziati in grassetto.
1) scultura – carattere
pantaloni, papa, chimico, malato, acciuffare, laurea, udito, carattere, urlare,
odontostomatologia, anno, parlamento, occhio, francia, cinema, più,
accadde, altalena, siluro, giraffa, bruciata, certo, anguilla, scultura, volta,
giostra, circo, organo, tralcio, regno.
2) cerotto – carretto
oca, notturno, mugnaio, porto, cercare, pistola, tornio, affrontare, piccolo,
frase, penna, massa, siete, cerotto, sera, stare, vittoria, pipa, generale,
seduto, significa, carretto, parco, fiori, rendimento, solco, fiocina, zigrinare,
ora, pista.
3) volume – solstizio
labbro, minuti, guancia, guardò, lenza, esperienza, mosca, sci, orso, botte,
catasta, presidente, computer, solstizio, carato, salvagente, odioso, faro,
volume, movimento, sembra, circostanza, rispetto, parapiglia, campione,
automobile, lezione, poco, dai, figli.
4) fetta – giustizia
81
onore, correre, gioiello, benzina, arancio, verde, presente, cobra, discorso,
aggiornamento, fetta, bersaglio, lascia, questionario, lettera, zodiaco, fucile,
scappatoia, torta, giustizia, bottiglia, caffettiera, stivali, volante, spiaggia,
anfiteatro, ottone, bianco, notte, stufato.
5) uovo – vedetta
soldato, prima, diavolo, linea, contrario, feritoie, vedetta, orsù, attenti,
nostro, uovo, piacere, ritirata, capitano, neppure, voci, cannone, maschio,
filosofia, coperta, super, frittelle, ancora, spalle, tutto, tagliati, briglia,
braccio, vedetta, respinti.
6) taleggio – caravan
errore, comando, tale, momento, mente, caravan, paura, serventi, giardino,
conti, cavo, vite, cassoni, ebrezza, sudore, caro, sbigottita, sino, modestia,
fune, precipitare, termosifone, acrostico, fermata, taleggio, cielo, rame,
tenebroso, vano, nobiltà.
7) terrore – samba
albicocca, parlato, disonesto, sguardi, valgo, poteva, abito, immagine, rasa,
ermellino, compagnia, samba, convivio, baro, radiofonico, ombrellata,
mese, daino, leggerezza, patrimonio, piccola, presto, scogliera,
riconoscendo, ragionamenti, tallone, formula, certosa, terrore, catena.
8) vino – ora
aneddoto, carcassa, istruttore, ora, sovrano, pudore, onore, molto, allegri,
che, linea, figlia, felicità, diplomatica, formattato, buratto, ricevuta, saperlo,
convinto, splendere, fisiognomica, bazzecole, passo, quando, dolce,
fidanzata, vetta, telaio, vino, treno.
9) finito – brontolio
musica, tedioso, sentire, poltrona, chiacchierare, brontolio, sarabanda,
ventoso, dadi, mora, armaggedon, tao, paciere, carpaccio, adesso,
immersione, dirigibile, prataiolo, arte, scansione, viso, duolo, norcino,
festino, attore, cartiera, addottorarsi, finito, marcio, carretta.
82
10) scimmia – dossier
olivo, nastro, tonfo, campo, bue, spazzacamino, dama, pilota, faccendiere,
topo, artista, gonfiato, superman, tiglioso, scimmia, legamenti, schema,
provare, combattente, nubifragio, pagina, orlo, commentatore, egregio,
generale, momentanea, dossier, disse, accento, uscì.
83
5.3.2 - Ricerca di parole e dati in genere.
1) Cavolo – 2145
apparizione, lascito, candido, pareva, Flavio, 5246, ottone, 8785, quattrino,
0124, G125, F117, pericolo, 2145, rete, riflettere, ammarare, rotto, villa,
7542, 56, 12, 85, giro, mare, cozza, piccone, cavolo, agenda, zingara.
2) scatola – 852
forte, oscuro, matita, 52, 78, 96, 3899, ZK142, esagitato, truppe, cingolo,
settimana, avrebbe, scatola, incontro, sei, tetro, turbine, fenomenale, 75, 06,
6854, 2568, 1896, retro, grano, piretro, 852, 564, 153.
3) 122 – 6455
573686, 5866, 8757, 79c8, 852, 655, 4565, 76456, 8251, 97653, 5479,
737668, 24658, 983532, 7754, 58689, 87128, 3682, 6455, 4278, 482566,
0213676, 856, 3876576, 4645, 33642, 122, 533158, 847365, 827947, 565,
431, 658, 454.
4) 28prt – sale
scrivere, pensieri, 235lkj, tri355, p5g4r1, ascensore, TFny5, asce457, ritto,
dopo, hitL14, 28crt, largo, mentre, onore, impaccio, 45iL, 82gh, ml75,
pittore, soglia, meridiano, 123s, k852, sale, we1R5, matto, stato, 28prt, 478.
5) 2758 – pietra
34, 5675, fg12, rottura, esegenesi, sudare, 95465, Guglielmo, 53, 8975,
prendo, 329, pensieri, ad12, mano, grattugiare, 563e, trattore, 2752, 8674,
2758, calzari, pou3, scriba, 631, wa42, mesto, 235, pietra, cotto.
84
6) tiro – calze – 123
denti, 712, 2486, fronte, 34865, 9465, nibbio, calze, 0876, arco, dubbio,
9135, fr5h, u5d2, voi, 69, frate, 81f6, 123, polso, 756, tirapiedi, ciglia, 5412,
10012, gat5, tiro, 41, ret8, 101.
85
5.4 - Intuizione del significato dei vocaboli
Primo esercizio
cicl ne, perm sso, anc lla, d ttore, l tro, carruc la, inf sso, ol va, pi tà, s rvo, in
inf ne, d nza, c rvo, m lla, j t, d to, t po, grig o, alm no, n nno, t ornio, tr lcio,
marm tta, f lo, g lf, l no.
86
Secondo esercizio
me ta, s imbecco, pin a, la ile, ca ota, la illo, ma mo, ca ino, pe ca, fe era, ri
mo, de te, ca liggine, sfi are, ibia, or ano, su tano, ma ino, riu ione, la oro, se
bra, pe siana, ori liare, ma cio, sa ire, ri a, o dine, cin illà, sa vo, vo pe.
Terzo esercizio
p cchi re, q oti ianietà, sco ri ento, rie tr re, stru enta ione, c ttu a, ta ent, l tte,
ma chin rio, fro talm nte, sc na, gioi llo, rie pire, da tilog afo, di turbo, m ele,
to no, fi nile, capan to, ri gra io, fa ore, mi liaia, po itica, ro anzo, g bbia,
carro rmat , g iaccio, cie o, sop attut , ce cando.
Oltr passato il v llaggio, ra giun endo e inco trando co tinua ente s ldati in
ca min ,uffi iali di di ersi c rpi, vi ero sulla sinistra a cuni trincera enti
rosseggianti d’a gilla fre ca, appena smossa. Al une compa nie di soldati, in
cami iotto e senza gi bba, nono tante il ve to fre do, come fo miche bianche,
bru icavano su qu lle trincee; da die ro al vallo, mani invi ibili butta ano
continuamente pal te di argilla rossa. Si avvi inarono alla trincea, la
esaminarono e an arono oltre. Proprio di tro alla trincea s’im batterono in
alcune di cine di soldati che si succe evano s nza posa e discen evano di
corsa dal terra ieno. Dovettero tapp rsi il naso e sp ngere i cavalli al tr tto,
per usc re da quell’atmo fera avve enata.
87
88
5.5 - Lettura a gruppi di parole
. . .
paniere padrone attaccabrighe
. . .
inaspettato piccino mattina
. . .
francese fosforescente invitante
. . .
rigido carreggiata ricamato
. . .
denaro arricciare travicello
89
brancolare turchese marinaio
. . .
brontolare zappatore ringhiera
. . .
stellato entrambi carrucola
. . .
arnese baruffa pineta
. . .
mestiere peggio scappato
. . .
grigio buoi andando
. . .
sottoscala ragazzo lucerna
. . .
cognato castagno grattandosi
. . .
costola volume giugno
. . .
pavone inferiore stregato
90
spruzzatore adesivo parlare
. . .
ipnosi gabbia colomba
. . .
distillato australe cavallerizzo
. . .
macinato formula insetto
. . .
guastatore secchio fornaio
. . .
borsetta mansueto alzare
. . .
serpente accozzaglia tema
. . .
contadino missile pestello
.
medicina
.
confondere
.
sublimare
. . .
raffinare leggenda albume
91
. . .
critico metallurgico grottesco
. . .
normale distillato comodato
. . .
palombaro ammiraglio pista
. . .
sollevatore giallo cinese
. . .
trentennio maestro lode
92
5.5.2 - Esercizio di lettura a gruppi di parole
. .
Quella fatale tendenza verso l’ignoto che c’è nel cuore
. .
umano, e si rivela nelle grandi come nelle piccole cose,
. .
nella sete della scienza come nella curiosità del bambino,
. .
è uno dei principali caratteri dell’amore, direi la principale
. .
attrattiva: triste attrattiva, gravida di noie o di lagrime – e di
. .
cui la triste scienza inaridisce il cuore anzi tempo. Cotesto amore
. .
dunque che ha inspirato tanti capolavori, e che riempie per metà
. .
gli ergastoli e gli ospedali, non avrebbe in sé tutte le condizioni
. .
di essere, che a patto di servire come mezzo transitorio di fini assai
. .
più elevati – o assai più modesti, secondo il punto di vista – e non
. .
verrebbe che l’ultimo nella scala dei sentimenti? La ragione della sua
. .
caducità starebbe nella sua essenza più intima? e il terribile dissolvente
. .
che c’è nella sazietà, o nel matrimonio, starebbe nell’insensato
93
. .
soddisfacimento d’una pericolosa curiosità? la colpa più grave del
. .
fanciullo-uomo sarebbe la pazza avidità del desiderio che gli fa frugare
. .
colle carezze e coi baci il congegno nascosto del giocattolo – donna
. .
il quale ieri ancora gli faceva tremare il cuore in petto come foglia?
. .
All’ultimo veglione della Scala, in mezzo a quel turbine d’allegria
. .
frenetica, avevo incontrato una donna mascherata, della quale non avevo
. .
visto il volto, di cui non conoscevo il nome, che non avrei riveduto mai più,
. .
e che mi fece battere il cuore quando i suoi sguardi s’incontrarono nei miei,
. .
e mi fece passare una notte insonne, col suo sorriso sempre dinanzi agli
. .
occhi, e negli orecchi il fruscìo del raso del suo dominò.
. .
Ella appoggiatasi al braccio di un bel giovanotto, era circondata dagli
. .
eleganti del Circolo, adulata, corteggiata, portata in trionfo; era svelta,
. .
elegante, un po’magrolina, avea due graziose fossette agli ómeri, le braccia
. .
delicate, il mento roseo, gli occhi neri e lucenti, il collo eburneo, un po’
94
. .
troppo lungo ed esile, ombreggiato da vaghe sfumature, là dove
. .
folleggiavano certi riccioloni ribelli; il suo sorriso era affascinante; vestiva
. .
tutta di bianco, con una gala di nastro color di rosa al cappuccio, e faceva
. .
strisciare sul tappeto il lembo della veste, come una regina avrebbe fatto
. .
col suo manto. Tutto ciò insieme a quel pezzettino di raso nero che le celava
. .
il viso, ricamato da tutti i punti interrogativi della curiosità, dove brillavano
. .
i suoi occhi, e dietro al quale l’immaginazione avrebbe potuto vedere tutte le
. .
bellezze della donna, e porla su tutti i gradini della scala sociale. Ella
. .
imponeva l’ingenuità, la grazia, il pudore di una fanciulla da
collegio in mezzo ad un crocchio di uomini, fra i quali una signora per bene
non sarebbesi avventurata neppure in maschera.
Era seduta colle spalle rivolte alla sala, accanto al suo giovanotto, e gli
parlava come parlano le donne innamorate, divorandolo cogli occhi, e
facendogli i vaghi rossori che scorrevano sotto la sua maschera, e i sorrisi
affascinanti; gli posava la mano sulla spalla, e l’accarezzava col ventaglio;
sembrava che si facesse promettere qualche cosa, con una insistenza
affettuosa e carezzevole.
Io avrei dato qualunque cosa per essere al posto di quel giovanotto, il
quale sembrava mediocremente lusingato da quella preferenza; avrei voluto
indovinare tutto quello che non potevo udire, tutto quello che si agitava nel
cuore di lei; avrei voluto penetrare attraverso la seta di quella maschera;
l’incognito di quel viso, di quella persona, e di quel modesto romanzetto
sbocciato al gas della Scala avea mille attrattive per un osservatore. La mia
95
simpatia, o la mia curiosità, avrà dovuto penetrarla come corrente elettrica:
ella si volse a guardarmi due o tre volte, con quei suoi occhini neri; poi si
alzò, prese il braccio del suo compagno e si allontanò.
Sembrommi che all’allegria di quella festa fosse succeduta una
inesplicabile musoneria, che mi mancasse qualche cosa; la cercavo con
un’avida speranza di rivederla, quasi cotesta sconosciuta fosse diggià
qualche cosa per me.
Sul tardi ci trovammo di nuovo faccia a faccia accanto alla porta, mentre
ella usciva dalla sala ed io vi rientravo.
Rimanemmo immobili, guardandoci fissamente, a lungo, come due che si
conoscono, quasi anch’io, dopo averla guardata tre o quattro volte durante la
sera, fossi diventato qualche cosa per lei; il cuore mi batteva, e sentivo che
doveva battere anche a lei; sembravami che entrambi bevessimo qualche
cosa l’uno negli occhi dell’altra; assaporavo il suo sorriso assai prima che le
sue labbra si schiudessero: ella mi sorrise infatti – un getto di buonumore e
di simpatia che diceva: «So che ti piaccio, e anche tu mi piaci!». La parola
più affettuosa, la lingua più dolce del mondo, non avrebbero potuto
riprodurre l’eloquenza di quel sorriso; il pensatore più eminente, o l’uomo
di mondo più sperimentato, non avrebbe potuto analizzare quel sentimento
che irrompeva improvviso in un’occhiata, fra due persone che
s’incontravano in mezzo alla folla, come due viaggiatori che partono per
opposte direzioni s’incontrano in una stazione, l’una accanto ad uomo che
amava forse ancora, l’altro che avea visto il braccio di lei sull’ómero di
quell’uomo.
Due o tre volte ella si volse a guardarmi collo stesso sorriso, ed io la seguii,
senza sapere io stesso dietro a quale lusinga corressi. La folla me la fece
perdere di vista; la cercai inutilmente nel ridotto, pei corridoi, nel caffè, in
platea, da Canetta, in quei palchi che potei passare in rassegna, dappertutto.
Avevo la febbre di uno strano desiderio; divoravo cogli occhi tutti i
dominò bianchi, tutte le vesti che avessero ondulazioni graziose. Tutt’a un
tratto me la vidi improvvisamente dinanzi, o piuttosto incontrai il suo
sguardo che mi cercava. Io davo il braccio ad una donna che rivedevo quella
sera dopo lungo tempo. Nello sguardo dell’incognita c’era una muta
interrogazione; ella mi sorrise di nuovo; non potei far altro che mandarle un
96
saluto mentre mi passava accanto; ella si voltò vivamente, mi lanciò a
bruciapelo uno sguardo ed un sorriso e ripeté: - Addio! – Non dimenticherò
mai più quella voce e quell’accento!
97
Cap. 6 - Test finale di comprensione
A quattordici anni Giovanni Pico era già iscritto alla Facoltà di Diritto
dell’Università di Bologna: lo aveva deciso, come era avvenuto prima per la
sua educazione familiare, la madre Giulia che voleva e prevedeva per il
ragazzo una brillante carriera lontano dalle armi.
Ma Giulia muore qualche mese dopo e il figlio fa, questa volta, una scelta
tutta sua: andrà a Ferrara a seguire i corsi della Facoltà delle Arti, come si
chiamava allora la facoltà di Filosofia, e a studiare la lingua greca.
Il devoto nipote Giovanfrancesco nella sua biografia parlerà di Ferrara
come di una seconda patria per lo zio, che vi soggiornò senza interruzione
un intero anno accademico (il’79-80) ritornando più tardi di tanto in tanto.
«Egli non scelse mai una sede stabile ma si fermava più sovente che in altri
luoghi a Firenze e a Ferrara e io credo che amasse quest’ultima città ancora
più dell’altra per vari motivi. Ferrara non solo era vicina alla sua casa natale
ma era stata la sede dei suoi primi studi letterari appena dopo Bologna; va
ricordato anche che il principe di Ferrara, Ercole d’Este, lo amava in modo
particolare». E a Ferrara anche negli ultimi anni della sua breve vita il conte
della Mirandola si recava spesso.
Gli studi ferraresi possedevano del resto alcune particolarità attraenti per
un giovane curioso, colto e originale come Pico. Il latino con la sua
grammatica e gli autori classici, lo insegnò per quarant’anni un maestro
come Battista Guarini figlio del celebre grecista Guarino Guarini. La lingua
greca, che raramente veniva insegnata come corso regolare nelle università,
aveva dato profondità e nuovi testi agli studi umanistici: la sua conoscenza
poteva modificare la prospettiva di discipline come l’astronomia e la
medicina.
Il Pico dunque era allora giovanissimo, il più giovane come sovente gli
accadrà di essere in un circolo di sapienti o in una discussione: Raffaele
Mattei di Volterra lo ricorda un po’ incostante, ma capace di affrontare con
ammirevole preparazione una discussione teologica tenendo testa a maestri
ben più navigati di lui.
98
A quanto pare il giovanissimo conte aveva discusso in pubblico, forse
nella piazza o in una sala del palazzo ducale, come si usava in quel secolo
anche se il tema affrontato aveva carattere tipicamente scolastico e
universitario. Il tema poteva riguardare, per esempio, il quesito «se la
felicità consista in un atto della volontà o dell’intelletto» o «se sia buona
cosa il desiderare di diventar vescovo», o «se uno scorpione scolpito nella
pietra nel momento in cui la luna entra nel segno dello Scorpione può
guarire dal morso di uno scorpione». Il dibattito si svolgeva secondo il
modello tradizionale, una cascata di argomenta pro et contra, obiezioni e
controbiezioni che terminavano nella solutio finale.
Per Giovanni Pico questo era stato il primo passo sulla strada che altre
volte nella vita percorrerà: a dispute del genere parteciperà anni dopo a
Firenze, nella sua stessa casa alla presenza del Ficino e dell’amico Benivieni
o nel palazzo dello stesso Lorenzo il Magnifico o ancora a Ferrara,
ventisettenne, in un dibattito che lo vedrà opporsi al maestro Ludovico di
Valenza.
Persino qualche mese prima di morire, sempre a Ferrara nel maggio del
’94, partecipò a un dibattito del genere.
Un mostrarsi, un giostrare, un combattere che sembrerà all’austero nipote
biografo segno di una deplorevole persistenza delle ambizioni vane della
gioventù.
Ma Pico fu giovane sempre, per età e anche per altri aspetti, l’entusiasmo
per le idee nuove, la passione della ricerca, la fretta e rapidità febbrile con la
quale esponeva le sue opinioni, sovente senza la prudenza tipica del suo ceto
nobile e cortigiano.
La città di Ferrara con il suo circolo di intellettuali e signori attraversava –
come del resto altri luoghi di allora in Europa – un periodo di
innamoramento collettivo per l’astrologia.
Il famoso Pietro Bono Avogaro, quando il Pico giunse nella città vi aveva
insegnato astrologia già da vent’anni – e avrebbe ancora continuato per
altrettanti – dedicando una lunga serie di prognostica al duca Ercole d’Este.
Assoluto assertore della verità dell’astrologia, Pietro Bono scriveva: «Se si
mettessero insieme rigorosamente e si prendessero in considerazione tutti i
reciproci rapporti benefici e malefici delle stelle, la forza dei luoghi celesti e
99
dei segni insieme alle potenze di ogni parte del cielo, si potrebbe arrivare a
conoscere e spiegare agevolmente ogni vita umana dal primo all’ultimo
giorno…».
Il giovane Pico noterà che affermazioni del genere o anche più temerarie
potevano cadere sotto occhi cristiani ed essere credute in quegli anni senza
scandalo.
Insomma gli astrologi più o meno interessati e venali erano grandemente
popolari, piacevano ai potenti e al popolino, non solo, ma pretendevano per
la loro arte o scienza un preciso posto all’interno dell’accademica e
aristotelica physica o filosofia naturale, chiamando a testimoni alcuni scritti
di Aristotele, il De caelo, il De generatione e i Metereologica.
Lo sforzo teorico più notevole delle Disputationes del Pico, come
vedremo, fu quello di tagliare il legame fra la materia astrologica e la fisica
aristotelica, un legame oramai tradizionale da tre secoli.
Dei Metereologica gli astrologi alla moda citavano una frase divenuta
proverbiale che alludeva alla necessità che il mondo inferiore o sublunare
dove l’uomo è destinato ad abitare fosse governato dalla medesima forza
delle regioni superiori o celesti. Anche il noto Pietro Bono, forse proprio
rispondendo agli attacchi contenuti nelle Disputationes di Pico della
Mirandola, si faceva forte della sententia di Aristotele ironizzando sulla
«ignoranza dei nemici della scienza delle stelle».
Quella degli astrologi era tuttavia una galassia in cui si potevano
distinguere diverse posizioni: un altro studioso, Nicolò Leoniceno, che si
definiva anche lui «interprete di Aristotele», pur dichiarando che il mondo
inferiore era governato dal cielo, su alcuni punti cruciali mostrava un certo
scetticismo. Come sul fatto che l’apparizione delle comete fosse segno di
morte per i principi, d’accordo in ciò con Giangaleazzo Visconti che di
fronte a tali predizioni se la rideva.
Ma questi occasionali sarcasmi a proposito dell’arte astrologica, non
scuotevano certo dalle fondamenta una dottrina che godeva così largo
credito presso il popolo e molti intellettuali. Un’analisi critica più robusta
sarebbe stato compito di «spalle filosoficamente più larghe» (G. Fioravanti),
appunto come quelle del Pico poco prima di morire.
100
In quei mesi ferraresi il giovane conte non studiava soltanto: scriveva
poesie e raccoglieva successi mondani e amorosi. «Conduceva allora una
vita voluttuosa», così scriverà il virtuoso nipote.
Quindici mesi dopo il Pico è già a Padova per approfondire lo studio della
filosofia alla più famosa università italiana di allora, centro di studi
aristotelici ispirati alla interpretazione di Averroè. Aveva appena compiuto
i diciotto anni, ricordiamolo.
A Padova il Pico rimase due anni accademici fino al 1482 e fece incontri
importanti.
Insegnava allora in quella città Elia del Medigo nato a Creta, coetaneo del
Pico e destinato come lui a una morte prematura, a trentatré anni. Per Elia
come per altri magisteri padovani, Aristotele era «il padre di tutti i filosofi»
e Averroè «il suo fedele commentatore»: sulla traccia di quest’ultimo Elia
distingue fra la conoscenza raggiunta dai filosofi e quella dei credenti. Una
distinzione che polemicamente e volgarmente era stata chiamata «dottrina
della doppia verità», denominazione che ben rispecchiava i sospetti cristiani.
La presunta dottrina della doppia verità aveva generato quindi furibondi
attacchi: ma la verità per un credente, musulmano come Averroè o cristiano
come Boezio di Dacia, non può che essere una sola. Da due invece sono le
prospettive tutte umane dalle quali guardarla.
Elia del Medigo dunque conosce e cita ampiamente un’opera di Averroè
ancora poco nota, L’incoerenza della incoerenza dei filosofi, anche se
tradotta in latino da più di un secolo con il titolo fuorviante di Destruccio
destructionum, che il filosofo musulmano aveva scritto a difesa della
filosofia e in polemica serrata contro il grande mistico al Gazali. Elia è in
polemica anche con gli umanisti (forse del tipo di Ermolao Barbaro che
aveva ingentilito Aristotele traducendolo):«I moderni che credono di render
più chiari i testi fanno peggio; la scienza d’oggi è poco o niente anche se i
volumi sono tanti e poderosi…
È proprio su richiesta del suo amico Giovanni Pico che Elia compone in
latino due opere che però sono arrivate a noi solo nella versione in lingua
ebraica fatta dallo stesso autore: entrambi riguardano l’unità dell’intelletto
degli uomini, una teoria che già nelle università medioevali aveva sollevato
il sospetto e lo scandalo dei teologi come Tommaso d’Aquino. È proprio
101
contro costoro che Elia rivolge la sua polemica: essi non hanno – dice -
conosciuto a fondo Averroè e hanno interpretato scorrettamente, anzi
«perversamente», il suo pensiero.
Elia attaccando quei latini, che egli chiama non «filosofi» ma «filosofanti»,
Tommaso d’Aquino e Giovanni di Jandum per esempio, sostiene che
l’anima intellettiva è unica per tutto il genere umano.
102
9) Di che cosa trattava la cosiddetta “teoria della doppia verità”?
…………………………………………………………………..
…………………………………………………………………..
10) Qual è la categoria e il suo più importante rappresentante che
manifestava una netta opposizione nei confronti “dell’unità
dell’intelletto degli uomini”?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
11) Qual era l’argomento delle opere scritte in latino da Elia del Medigo su
esplicita richiesta di Pico della Mirandola?
……………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………..
12) Che cosa pensava Elia del Medigo dei filosofi teologi? Oltre a
Tommaso d’Aquino, quale altro filosofo viene citato?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
103
6.3 - Risposte al test finale di comprensione
1) 14 anni (5 punti).
2) Ferrara (5 punti).
3) Battista Guarini (5 punti).
4) Una cascata di argomenta pro et contra, obiezioni e controbiezioni che
terminavano nella solutio finale (10 punti).
5) Il suo sforzo teorico è stato quello di tagliare il forte legame esistente tra
la materia astrologica e la fisica aristotelica (10 punti).
6) Pietro Bono (5 punti).
7) Certamente, pur appartenendo alla galassia degli astrologi; tra di essi il
testo cita Nicolò Leoniceno e Giangaleazzo Visconti (10 punti).
8) Due anni accademici fino al 1482. (5 punti).
9) Questa teoria trattava della distinzione fra la conoscenza raggiunta dai
filosofi e quella dei credenti (10 punti).
10) Si tratta dei teologi, e del suo grande rappresentante: Tommaso
d’Aquino (10 punti).
11) Queste due opere trattavano la teoria dell’unità dell’intelletto umano (10
punti).
12) I filosofi in questione, secondo Elia del Medigo, non hanno conosciuto a
fondo Averroè, interpretando in modo scorretto, addirittura perverso, il
suo pensiero, e sono perciò considerati non filosofi ma filosofanti.
Giovanni di Jandum.
Come si sarà certamente notato, il test finale appena proposto, riguardava
un testo più complicato rispetto a quello iniziale, in quanto più ricco di
date, nomi, titoli di libri in lingua latina, e questioni concettualmente
impegnative. Nonostante ciò, siamo sicuri che gli indici di lettura
(velocità di lettura, capacità di comprensione, ed il rendimento di
lettura), che vi invitiamo a calcolare, confrontati con quelli relativi al test
iniziale, potranno fornirvi la misura tangibile dei vostri progressi, che
saranno assolutamente gratificanti. Noi per primi ci congratuliamo con
voi!
104
In conclusione, riteniamo utile fornire alcune tabelle che consentiranno
agli allievi la misurazione di alcuni parametri tecnici, allo scopo di poter
valutare in modo analitico i propri esercizi, sia dal punto di vista
qualitativo che quantitativo.
105
106
107
Ricordiamo sempre, che lo scopo di questa dispensa, non è quello di
spingere l’allievo ad un lettura super veloce con una bassa capacità di
comprensione, ma al contrario massimizzare la capacità di
comprensione ottimizzando i tempi di applicazione. Come sempre gli
inizi non sono facili, in quanto si tratta di utilizzare la mente e soprattutto
gli occhi, in un modo nuovo e molto diverso da quello tradizionale. Per
raggiungere questo scopo, si dovranno testare individualmente le proprie
abilità, cercando, nel tempo, un sovraccarico graduale della difficoltà
dei testi sui quali si intende far pratica, in maniera tale da sviluppare una
elasticità di lettura tale da consentire la scelta del giusto numero di
momenti di fissità, fermo restando la possibilità di variare quest’ultimo
108
parametro nell’ambito del testo al variare delle difficoltà di
comprensione.
Oltre agli esercizi proposti, sarà possibile variare il training di lettura
veloce, ricorrendo alla seguente tipologia di esercizi:
1) Segnare in modo casuale delle ics sulle pagine di giornali e riviste,
muovendo successivamente lo sguardo velocemente, focalizzandolo
sul punto di intersezione del segno sulla riga dattiloscritta e
sforzandosi contemporaneamente di ampliare il proprio campo
visivo, in modo tale da cogliere il maggior numero di caratteri.
2) Tracciare degli ovali su pagine di riviste contenenti ciascuno una
porzione di testo di circa 10 – 20 caratteri da leggere ricorrendo ad
un solo colpo d’occhio per ciascun ovale, per poi ricostruire la
struttura dell’intero testo.
3) Nell’ambito di un articolo, ricercare il più velocemente possibile, in
ordine sequenziale, nomi, numeri, località ed eventuali parole in
lingua straniera.
4) Dopo aver fotocopiato un testo cancellare con un correttore alcuni
caratteri o addirittura intere parole, quindi coglierne il senso in
lettura veloce.
5) Per un ulteriore incremento della velocità di lettura, ma anche per
approfondire il testo in fase di studio, consigliamo di leggere il testo
più volte ad elevata velocità, in modo tale da abituarsi, tra l’altro ad
identificare delle informazioni caratterizzate da un diverso livello di
importanza.
6) Indipendentemente dal tipo di testo, per esercitarsi proficuamente
nella lettura veloce, si rende necessario ruotare il foglio di 180° allo
scopo di evitare seppure inconsciamente di scorrere alcune parole,
che possono generare delle pause di riflessione in grado di ridurre il
ritmo di lettura.
109
Il primo parametro viene determinato cronometrando il tempo
necessario alla lettura completa del testo, opportunamente convertito in
secondi. Si rende ora necessaria una precisazione; un ipotetico tempo di
lettura di 1minuto e 40 secondi, corrisponderà ad un totale di 100 secondi
e non, come potrebbe apparire a prima vista, 140 secondi.
A questo punto non resta che determinare il numero di parole totali
presenti nel testo, che può essere individuato con sufficiente
approssimazione, grazie al numero medio di parole per riga che sarà
moltiplicato per il numero totale delle righe.
Il calcolo del numero medio di parole per riga sarà determinato
ricorrendo alla formula della media aritmetica:
110
.
Velocità di lettura = N di parole lette Fattore di conversione
Qualora si affrontino dei testi molto lunghi, dell’ordine delle 750 –5000
parole, dovremo fare ricorso alle Tab. 8.2c e 8.2d relative alla
determinazione della velocità di lettura. Ipotizzando di aver un testo
contenente 1800 parole, si procederà dividendo per due questo valore,
ricercando poi il risultato (900 parole), che nel nostro caso si trova nella
colonna Z. A questo punto, noto il tempo di lettura ( ad es. 5 min), sarà
sufficiente identificare il punto di intersezione tra la riga e la colonna in
questione, per trovare il numero 180 che moltiplicato per due ci fornirà una
velocità di lettura pari a 360 p/m.
Sé invece abbiamo letto un testo di 1250 parole in 5 min, non essendo
disponibile nessun rilievo diretto per questo valore, occorre considerare la
colonna per testi da 2500 parole (esattamente il doppio), identificando una
velocità di 500 p/m, che divisi per due ci forniranno una velocità di
lettura pari a 250 p/m.
Non è però possibile costruire una tabella universale comprensiva di
tutti i risultati, ma la determinazione della velocità di lettura sarà
ugualmente facile e veloce ricorrendo alla formula già esposta in
precedenza, che per maggiore chiarezza riproponiamo:
111
Cap. 7 - Lettura veloce e apprendimento
112
principali, per studiare e padroneggiare a fondo un determinato
argomento o una materia scolastica.
Riteniamo utile, per permettere al lettore di fissare degli obbiettivi di
lettura da raggiungere, in funzione della diversa tipologia dei testi, elencare
alcuni parametri tecnici orientativi della velocità di lettura espressa in
parole al minuto:
113
doppia lettura, che prevede una prima lettura ad alta velocità, ricorrendo
all’impiego di un adeguato numero di momenti di fissità; questo primo
step, ci permetterà di formarsi un’idea generale del testo (principio del
primato della forma). Dopo aver compreso l’ossatura del testo, possiamo
passare ad un ulteriore approfondimento concettuale rivolto ad un esame
mirato dei singoli dettagli, che costituiscono le indispensabili prove di
supporto della validità e coerenza delle idee principali sviluppate
dall’autore. In questa seconda lettura, da condurre ad una velocità moderata
(non per questo lenta), sarà possibile sottolineare le parti più importanti
da organizzare in modo gerarchico per assicurare una perfetta
comprensione inferenziale della materia, la cui assimilazione completa
deve essere completata da una memorizzazione a prova di errore, tale da
permettere, ad esempio in sede di esame universitario una preparazione
strabiliante, che costituisce l’unico vero premio e motivo di gratificazione
per uno studente. Si tratta, come si può facilmente comprendere, di un
argomento estremamente affascinante, che riveste un’importanza decisiva in
grado di determinare il successo dell’apprendimento scolastico, e per
questo merita di essere affrontato in una futura dispensa di metodologia di
studio.
Un altro importante momento in cui può essere utile ricorrere alla lettura
veloce, è quello del ripasso, che riguarda diverse applicazioni nel campo
dello studio.
Tutte le volte in cui ripassiamo un testo già studiato in modo corretto, la
mente svolge l’importante compito di controllare le informazioni già
apprese e di inserire eventuali dettagli. Grazie a queste nuove
associazioni inconsce, si assiste ad un ulteriore consolidamento delle
informazioni, favorendo la fissazione di quei dettagli che non hanno ancora
acquistato la forza necessaria per creare delle reti neuroniche permanenti.
Questa attività, svolge un ruolo fondamentale, in quanto fornisce allo
studente la sensazione gratificante della padronanza della materia,
sviluppando quelle emozioni positive che sono uno degli ingredienti per
poter affrontare con successo esami, concorsi, interrogazioni. Quindi in fase
di ripasso, le tecniche di lettura veloce sono da ritenersi ottimali.
114
Concludiamo la presente dispensa consigliando di esercitarsi con costanza
sui testi che sono normalmente oggetto dei propri interessi, augurando a tutti
115
Indice
Introduzione ____________________________________________pag.3
Cap.1 Fattori che condizionano il rendimento della lettura______pag.5
1.1 Abitudini di lettura_________________________________pag.5
1.2 Regressioni________________________________________pag.5
1.3 Movimento delle labbra_____________________________ pag.6
1.4 Pronuncia mentale__________________________________pag.7
1.5 Movimenti errati del corpo___________________________pag.8
1.6 Struttura dei testi___________________________________pag.9
Cap.2 Cenni fisiologici sul funzionamento dell’occhio
in relazione al processo di lettura_______________________pag.12
2.1 Momenti di fissità e tipologia di lettura________________pag.16
2.2 Il Campo visivo ed esercizi per il potenziamento
della visione periferica______________________________pag.18
2.2.1 Come eseguire gli esercizi__________________________pag.19
2.3 Gradi di difficoltà della lettura______________________pag.20
2.4 Esercizi per riposare gli occhi_______________________pag.22
2.5 Riduzione dei punti di fissità________________________pag.24
Cap.3 Test iniziale di comprensione________________________pag.26
3.1 Primi anni_______________________________________pag.26
3.2 Domande test iniziale di lettura______________________pag.31
3.3 Risposte al test iniziale di lettura_____________________pag.33
3.4 Calcolo della capacità di comprensione_______________ pag.34
Cap. 4 Il Campo visivo___________________________________pag.35
4.1.1 Esercizio con tre caratteri per riga__________________pag.35
4.1.2 Esercizio con quattro caratteri per riga______________pag.36
4.1.3 Secondo esercizio con quattro caratteri per riga_______pag.37
4.1.4 Esercizio con cinque caratteri per riga_______________pag.38
4.1.5 Secondo esercizio con cinque caratteri per riga________pag.39
4.1.6 Esercizio con sei caratteri per riga__________________pag.40
4.1.7 Secondo esercizio con sei caratteri per riga__________ pag.41
4.2 Esercizi sul campo visivo con parole significative______pag.42
4.3 Esercizio del rombo______________________________ pag.43
116
4.3.1 Esercizio del rombo di fissità con una parola_________pag.44
4.3.2 Esercizio del rombo con una o più parole per riga_____pag.45
4.3.3 Esercizio del rombo con più parole per riga__________pag.46
4.4 Esercizio della piramide di fissità___________________pag.47
4.5 Esercizi per la riduzione dei punti e del
tempo di stazionamento___________________________pag.48
4.5.1 Esercizi sui punti di fissità________________________pag.57
4.5.2 Esercizio delle tre piramidi________________________pag.66
4.6 Esercizi di lettura flessibile________________________pag.67
4.6.1 Esercizio di lettura divergente
con stazionamento variabile_______________________pag.69
4.6.2 Esercizi di stazionamento_________________________pag.71
4.6.3 Esercizio della clessidra___________________________pag.73
Cap.5 Ricerca veloce di parole, numeri, dati in genere_________pag.75
5.1 Esercizio di ricerca di numeri______________________pag.78
5.2 Esercizi di lettura diagonale_______________________pag.79
5.3 La scrematura__________________________________pag.81
5.3.1 Ricerca di singole parole__________________________pag.81
5.3.2 Ricerca di parole e dati in genere___________________pag.84
5.3.3 Intuizione del significato__________________________pag.86
5.4.1 Esercizi di comprensione in assenza di simboli________pag.86
5.4.2 Esercizio di riconoscimento completo
assenza di caratteri_______________________________pag.87
5.4.3 Esercizio di lettura con caratteri dimezzati___________pag.87
5.4 Lettura a gruppi di parole_________________________pag.89
5.5.1 Esercizio di lettura di coppie di parole_______________pag.89
5.5.2 Esercizio di lettura a gruppi di parole_______________pag.93
Cap.6 Test finale di comprensione_______________________pag.98
6.1 Lontano dalla Mirandola: i luoghi del sapere___________pag.98
6.2 Domande test finale di comprensione________________pag.102
6.3 Risposte al test finale di comprensione______________pag.104
Cap.7 Lettura veloce e apprendimento___________________pag.112
117
118