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APPUNTI DI LINGUA BULGARA

- SECONDA EDIZIONE -

di
Niccol Zanotelli

ROMA - MAGGIO 2015


Eventuali aggiornamenti saranno pubblicati sul sito internet www.bulgaria-italia.com/bg/info/lingua/

PREFAZIONE

Pur ispezionando meticolosamente ogni singola bancarella della Piazza dei libri di Sofia,
quella che spacca a met la romantica Uliza Graf Ignatiev, non ho trovato un solo libro che
spiegasse ad un italiano - in italiano - la lingua bulgara, e ci nonostante lo sfavillare di centinaia,
migliaia!, di manuali di lingua di ogni risma disordinatamente esposti in quel luogo.
Analoga carenza l'ho riscontrata, in piena era tecnologica, nell'offerta del web, dove per
non mancano generosi tentativi di fornire al povero italiano - gratuitamente - almeno qualche
rudimento del misterioso idioma.
Di fronte a questi fallimenti, non potendo tornare in Italia per spulciare le librerie
internazionali, mi sono "accontentato" di un manuale di lingua bulgara per studenti anglofoni.
Inutile dire che il "modello anglosassone" mi subito risultato lontano anni luce dalle mie
aspettative: troppo confusionario, troppo incompleto, troppo empirico.
Da buon giurista italiano che coltiva l'hobby dello slavismo, infatti, la totale assenza di
teoria, di ordine, di logica, in una parola: di sistematicit, dell'approccio anglosassone allo studio
di una lingua slava, apparso - e tuttora appare - assolutamente infruttuoso.
Per questi motivi, avendo ormai reperito attraverso le mie inefficaci ricerche pi di una
"fonte", seppure ciascuna frammentata ed incompleta, ho pensato bene di tentarne un riordino
secondo uno schema il pi possibile razionale e di facile comprensione per un italiano (ho
applicato la ripartizione tradizionale in fonetica, morfologia e sintassi), andando a costituire un
"manualetto", una raccolta di appunti di lingua bulgara in italiano per italiani, da offrire
gratuitamente sul web.
Ci anche nella consapevolezza della grande ascesa che la Bulgaria sta compiendo nella
classifica delle mete predilette dagli italiani, di ogni et e livello sociale, come luogo ove coltivare
l'aspirazione di una vita piacevole, serena e gratificante.
Prima di incominciare, per, devo premettervi che anche io, come voi, sono solo uno
studente, un aspirante conoscitore della lingua bulgara, non un insegnante, un professore o
addirittura un accademico, di conseguenza questo lavoro non avr alcuna pretesa di risultare
immune da errori ed imprecisioni, cos come di essere completo o scientifico.
Buon divertimento!
Dicembre 2013
Niccol Zanotelli

PREMESSA ALLA SECONDA EDIZIONE

Molta la soddisfazione di chi scrive per l'assolutamente inaspettato successo della prima
"bozza" di questo libretto e ci nonostante - o forse proprio per questo - fosse stata concepita come
una raccolta amatoriale di nozioni ed esempi estrapolati da fonti della pi svariata provenienza nel
tempo e nello spazio e dunque, per forza di cose, sottratta da qualsivoglia mira di scientificit
prima ancora che di ufficialit.
Non appena il testo divenuto patrimonio della rete, tuttavia, cominciata forse la parte
pi interessante di questa esperienza, ossia un'opera di costante correzione, revisione,
smussamento, per farla breve: di generale miglioramento, sollecitata direttamente dai fruitori del
volumetto e dagli amici bulgari ed italiani cultori della materia o semplici "empirici profani"
incuriositi dagli "Appunti".
Tutto ci, unitamente alla ininterrotta ricerca di chi scrive, la cui passione per l'amato
idioma non ha smesso un istante di ardere, ha fatto s che il testo primigenio, pi simile ad un
collage ordinato che ad un'opera originale, assumesse sempre pi un proprio carattere distintivo,
una propria unicit, pur non perdendo mai di vista lo scopo per cui era stata ideata: fornire al
neofita una guida pratica alla lingua bulgara secondo uno schema il pi possibile organico e
razionale dove la regola formale conservasse un'esposizione sintetica e la sua attuazione pratica
trovasse immediato riscontro in una quantit sufficiente di esempi.
Frutto di tale metamorfosi proprio questa "seconda edizione" (mi si conceda la licenza)
dove ormai a stento possono rinvenirsi tracce della prima, ai cui suddetti scopi che la informarono
si sono aggiunti quelli sempre meno eludibili di una maggiore completezza e precisione.
Fermo restando il carattere "amatoriale" del volumetto che continuer a rimanere tale
almeno fintanto che a scriverlo sar un avvocato con la passione per la slavistica.

Aprile 2015
Niccol Zanotelli

INDICE
PREFAZIONI

I.

CENNI STORICI

II.

ALFABETO CIRILLICO BULGARO

III.

FONETICA

a.
b.
IV.

Fonemi
Accento

6
7

GRAMMATICA

10

Primo.

10

Morfologia nominale
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
l.
m.
n.

Secondo.

Sostantivi
Articolo determinativo
Aggettivi
Pronomi e aggettivi numerali
Pronomi personali
Pronomi e aggettivi possessivi
Pronomi e aggettivi dimostrativi
Pronomi e aggettivi interrogativi
Avverbi interrogativi
Pronomi relativi
Pronomi e aggettivi indefiniti
Pronomi e aggettivi negativi
Verbi
1.
2.
3.
4.
5.
6.

b.
Terzo.

Avverbi

60
60
65
74
90
92
98
100
104

Preposizioni
Congiunzioni
Particelle e interiezioni

104
114
120

SINTASSI
a. Frasi principali
b. Frasi secondarie

BIBLIOGRAFIA

Gli aspetti verbali


I modi verbali
I tempi verbali
Forma passiva
Frasi impersonali
Prefissi verbali

Altre parti invariabili del discorso


a.
b.
c.

V.

60

Morfologia verbale
a.

10
18
21
30
33
40
41
45
47
50
52
58

122
122
126
134

I. CENNI STORICI

La lingua bulgara ( ) una lingua slava meridionale parlata in Bulgaria.


la pi antica lingua scritta e letteraria tra quelle slave.
Discendente anch'essa dal protoslavo, smise di essere solo parlata nell'863 d.C., quando i fratelli
Santi Cirillo e Metodio, originari di Salonicco, le diedero un alfabeto (cosiddetto "glagolitico") e
provvidero a tradurvi le sacre scritture dal greco.
Grazie all'opera dei due studiosi, la Bulgaria divent di l a poco centro della cultura e della scrittura
slava, soprattutto dopo che Boris I di Bulgaria accolse i loro discepoli in fuga dalla Grande Moravia.
Proprio uno di questi, San Clemente di Ocrida, stabilitosi alla fine del IX secolo a Preslav (antica
capitale della Bulgaria), cre l'alfabeto cirillico, destinato durante il Medioevo a rimpiazzare quasi
completamente quello glagolitico. in questo periodo che vennero redatti i pi antichi e importanti
testi glagolitici e cirillici in antico bulgaro.
Solo un secolo pi tardi un gruppo di missionari bizantini, portando in Russia libri bulgari, diffuse
anche l l'alfabeto cirillico, che poi diverr, come noto, il sistema di scrittura ufficiale della lingua russa.
Anche per queste ragioni storiche l'antico bulgaro ancora oggi la lingua liturgica di molti paesi slavi.
Sul piano dello sviluppo linguistico, la storia della lingua bulgara pu schematicamente suddividersi in
quattro periodi: antecedente alla scrittura (prima del IX secolo), antico bulgaro (IX - XII secolo), medio
bulgaro (XII - XIV secolo) e bulgaro moderno (dopo XV secolo).
Attraverso queste fasi di sviluppo essa, entrando in contatto con le altre lingue non slave della penisola
balcanica, cambi e si differenzi sempre pi dal protoslavo, sia con riguardo alla morfologia che alla
sintassi. In particolare abol quasi completamente la declinazione dei casi (salvo per alcuni pronomi e
per il vocativo), svilupp l'articolo determinativo posposto al nome (come in romeno, macedone ed
armeno), mentre conserv un ricco sistema verbale ancora oggi croce e delizia di chi approccia lo
studio di questa lingua.

II.

ALFABETO CIRILLICO BULGARO

STAMPATELLO

CORSIVO

MANUALE
SUONO

Maiu.

Min.

Maiu.

Min.

Maiu.

ESEMPI

Min.

arena

baia

via

gatto

dio

e aperta

era

jean

z morbida

rosa

ira

i breve

lei

cane

lira

mano

nel

oro

poi

ramo

setola

tino

uva

africa

h aspirata

hans

z dura

zio

cibo

sc

sci

sct

sc + t

but (ingl.)

iu

Jugoslavia

ia

Jalta

III.

FONETICA

a. Fonemi
La lingua bulgara, come altre lingue slave meridionali (esempio il serbo-croato) recepisce la regola
fonetica del "si legge come si scrive".
Tuttavia esistono alcune eccezioni a tale regola, nello specifico:
la consonante:

a)

si legge

"

"

"

"

"

ALLA FINE DELLA PAROLA

Es. (pane), si legge "hljap;


(matita) si legge "molif";
(altro) si legge "druk";
(uomo) si legge "msc";
(senza) si legge "bes";
b) ALL'INIZIO O IN MEZZO ALLA PAROLA PRIMA DI UNA CONSONANTE SORDA O DELL'ASPIRATA ""

N. B. consonanti sorde sono: , , , , , , , .


Es. (quaderno) si legge "tetratka";
(dolce) si legge "slatko";
(tutto) si legge "fsicko";
(bacio) si legge "zelufka";
(manico) si legge "drescka";
(esame) si legge "ispit".
il gruppo consonantico*:
consonante +

si legge

consonate +

Es. (attore) si legge "aktior";


(blu) si legge "sinio";
7

(autista) si legge "sciofior".


la consonante:

si legge

quando precede "", "", "", ""


Es. (stiro) si legge "guadj";
(ciao - al telefono) si legge "auo";
(bugia) si legge "uja";
(luna) si legge "uuna"
Il fenomeno sopradescritto c.d. "velarizzazione" molto diffuso fra i giovani della zona di Sofia, i
quali arrivano ad esasperarlo sino al punto di pronunciare come "" qualsiasi "".
la vocale:

si legge

"

nelle desinenze verbali del presente indicativo - e - (prima persona singolare) e - e - (terza
persona plurale)
Es. (leggo) si legge "cet";
(leggono) si legge "cett";
(gioco) si legge "igraj";
(giocano) si legge "igrajt".
la vocale:

tende a

"

"

"

quando non accentata.


Es. (bene) tende a pronunciarsi "dubre";
(vantaggio) tende a pronunciarsi "prdimstvu".
Tale fenomeno, particolarmente forte nell'est della Bulgaria, prende il nome di "riduzione". Si noti
che, come evidenziato nella tabella dall'indicazione "tende a" , non ha luogo una vera a propria
sostituzione della vocale aperta con la corrispettiva chiusa, bens una sorta di pronuncia
"intermedia" fra i due suoni.
8

Per completezza espositiva si d atto che sino alla riforma ortografica del 1945 l'alfabeto bulgaro
comprendeva ulteriori due lettere (vocali):

STAMPATELLO

CORSIVO

MANUALE
SUONO

Maiu.

Min.

Maiu.

Min.

Maiu.

ESEMPI

Min.

(come "")
ja/e

(denti)
(gallo)

La lettera "" (c.d. "grande ius") stata sostituita dalla lettera "" con identica pronuncia (es.
) ovvero, pur conservando la pronuncia di "", da "" nei casi in cui "" cadeva in finale di parola
(es. [essi sono] ) ci poich "" in quella posizione non si sarebbe potuta leggere perch
muta (oggi il problema superato, come si dir fra poco, non esistendo pi parole con tale
terminazione).
Adeguando l'ortografia alla pronuncia propria delle zone del nord-est della Bulgaria, la riforma ha poi
sostituito la lettera "" (c.d. "jat") con la lettera "" quando "" accentata cadeva sull'ultima sillaba o
quando la sillaba seguente conteneva "", "" oppure "" (es. , , ,
, ), ovvero con "" (es. ) in tutti gli altri casi (salvo non rare eccezioni).
Nell'ambito della stessa riforma, come si accennava, sono state abolite le lettere "" e "" in fine di
parola che, pur rimanendo mute, avevano la funzione di rendere forte () o debole () la consonante
che le precedeva (es. finale forte; finale debole), con conseguenze sul piano
grammaticale (vedi ad es. paragrafo sull'articolo determinativo maschile).
b. Accento
L'accento bulgaro dinamico. Le sillabe accentate suonano di pi e pi a lungo di quelle atone.
L'accento inoltre libero e mobile, come in russo, invece che fisso come in francese, cio pu cadere su
ogni sillaba di una parola polisillabica e la sua posizione pu variare durante la declinazione, la
coniugazione e la derivazione, per esempio, ("gamba"), ("gambe").
L'accento bulgaro inoltre distintivo: ad esempio, ("lana") e ("onda") si differenziano
solo per l'accento. Esso, tuttavia, generalmente non viene mai segnalato nei testi scritti. Pu essere a
volte indicato nel caso di coppie minime come sopra, quando c' bisogno di togliere le ambiguit, o per
indicare le deviazioni dialettali dalla pronuncia standard. In tali casi indicato da un accento acuto
posto sopra la vocale tonica.
In questo testo, come probabilmente si sar notato, l'accento indicato sottolineando la vocale
corrispondente alla sillaba sulla quale cade.
9

IV.

GRAMMATICA

Prima di cominciare con la trattazione delle regole principali caratterizzanti le singole parti del discorso
nella lingua bulgara, si premette un brevissimo cenno sulla sua struttura.
Le parti del discorso in bulgaro sono divise in dieci differenti tipi, variabili (sostantivi, aggettivi,
numerali, pronomi e verbi) ed invariabili (avverbi, preposizioni, congiunzioni, particelle ed interiezioni).
Le parti del discorso variabili mutano grammaticalmente, mentre le invariabili non cambiano,
nonostante l'uso che se ne fa.
Morfologicamente sostantivi, aggettivi, numerali e pronomi formano il gruppo nominale (morfologia
nominale), mentre verbi e avverbi il gruppo verbale (morfologia verbale).
Fuori

da

questi

due

gruppi

rimangono

le

rimanenti

parti

invariabili

costituite

da

preposizioni, congiunzioni, particelle ed interiezioni.

Primo. MORFOLOGIA NOMINALE


a.

Sostantivi

In bulgaro i sostantivi si dividono in tre generi: maschile, femminile e neutro. Ciascuno di essi ha una
forma singolare ed una plurale.
1. Genere
A determinare il genere di un sostantivo , di regola, la desinenza.

genere maschile
desinenza in:
a) consonante (sostantivi maschili regolari con desinenza c.d. "ZERO")
Es:
(aroma)
(ghiaccio)
(boccale)
(cervello)
(entrata)
(pendenza, salita)
(citt)
(noce)
(giorno)
(pavimento)

(lingua)
(fazzoletto, benda)
(vita)
(sedia)
(dente)
(telefono)
(scelta)
(lezione)
(trappola)
(gioved)
10

b) - e - (rari)
(padre)
(vescovo)
(collega)

(giudice)
(vetraio)
(ramaio)

c) - e - (vezzeggiativi parentali e diminutivi)


(fratello maggiore)
(zio di madre)
(pap)
(zio di padre)
(nonno)

(dim. Stefan)
(dim. di Stojan)
(dim. di Kostadin)
(dim. di Boris)
(dim. di Nikolaj)

genere femminile
desinenza in:
a) - e -
(lampada)
(porta)
(camicia)
(foresta)
(borgo)

(allergia)
(organizzazione)
(terra)
(stanza)
(domenica)

b) - e -
(piet)
(vecchiaia)

(comunit)
(trasparenza)

c) - conosonante (irregolari con desinenza "ZERO")


(fango)
(sangue)
(parte)
(amore)

(primavera)
(notte)
(sera)
(onore)

genere neutro
desinenza in:
a) - e -
(corpo)
(occhio)
(benessere)
(nido)

(viso)
(ragazzo)
(ragazza)
(azione)
11

(ruota)
(ferro)
(famiglia)
(ministero)

(nome)
(nutrimento)
(campo)
(osservazione)

b) - e - (in genere sostantivi importati da lingue straniere)


(menu)
(intervista)

(taxi)
(whisky)

c) i mesi dell'anno, qualunque sia la loro desinenza


(gennaio)
(febbraio)
(marzo)
(aprile)
(maggio)
(giugno)

(luglio)
(agosto)
(settembre)
(ottobre)
(novembre)
(dicembre)

2. Numero
Il plurale dei sostantivi bulgari, come in italiano, si forma sostituendo alla desinenza del singolare (se
presente, altrimenti si avr un'aggiunta) quella del plurale.

genere maschile
desinenza in:
a) - (maggioranza dei sostantivi maschili regolari, soprattutto plurisillabici con al singolare
desinenza c.d. ZERO o in - e -)
(viale)
(becchino)
(tradizione)
(compagno)
(padre)
(collega)
(giudice)

(viali)
(becchini)
(tradizioni)
(compagni)
(padri)
(colleghi)
(giudici)

N.B. con alcuni sostantivi si verifica, nel passaggio dal singolare al plurale, una leggera modifica
del tema dovuta al fenomeno dell'alternanza o della caduta di vocali.
(giornale)
(geologo)
(computer)

(giornali)
(geologi)
(computers)
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(finestra)
(stomaco)
(vescovo)

(finestre)
(stomaci)
(vescovi)

b) - o - (sostantivi esclusivamente monosillabici)


(inferno)
(battaglia)
(costa)
(secolo)
(cagnaccio)
(pavimento)
(figlio)
(neve)
(succo)
(sedia)
(sistema)
(tipo)
(frutto)

(inferni)
(battaglie)
(coste)
(secoli)
(cagnacci)
(pavimenti)
(figli)
(nevi)
(succhi)
(sedie)
(sistemi)
(tipi)
(frutti/a)

N.B. Esistono dei sostantivi monosillabici che, tuttavia, adottano regolarmente la desinenza -
(lupo)
(ospite)
(giorno)
(dente)
(dito)
(ballo)
(fatto)
(volta)

(lupi)
(ospiti)
(giorni)
(denti)
(dita)
(balli)
(fatti)
(volte)

d) - e - accentate (rari)
(signore)
(gamba)
(numero)
(fratello)
(corno)

(signori)
(gambe)
(numeri)
(fratelli)
(corna)

e) - accentata (rari)
(uomo)
(re)
(zar)
(cavallo)
(principe)

(uomini)
(re)
(zar)
(cavalli)
(prncipi)
13

f) -
(fine)
(sogno)
(strada)

(fini)
(sogni)
(strade)

g) - e - (sostantivi maschili con al singolare rispettivamente desinenza in - e -)


(fratello maggiore)
(zio di madre)
(pap)
(zio di padre)
(nonno)

(fratelli maggiori)
(zii di madre)
(pap)
(zii di padre)
(nonni)

h) completamente irregolare
(persona)

(gente)

genere femminile
desinenza in:
a) - (maggioranza dei sostantivi femminili regolari con al singolare desinenza in - e - o e -)
(donna)
(stanza)
(gioia)

(donne)
(stanze)
(gioie)

b) - accentata (rari)
(mano)
(gamba)
(pecora)
(maiale)

(mani)
(gambe)
(pecore)
(maiali)

genere neutro
desinenza in:
a) - (maggioranza dei sostantivi neutri regolari con al singolare desinenza in - e -)
(benessere)
(nido)
(corpo)
(ministero)
(bambino)

(benesseri)
(nidi)
(corpi)
(ministeri)
(bambini)
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b) - (alcuni sostantivi neutri con al singolare desinenza in - e tutti quelli con desinenza
singolare in -)
(mare)
(campo)
(fiore)
(influenza)
(azione)

(mari)
(campi)
(fiori)
(influenze)
(azioni)

c) - (fra di essi anche quei sostantivi di derivazione straniera che al singolare hanno la
desinenza in - e -)
(agnello)
(ragazza)
(ragazzo)
(pollo)
(cibo)
(menu)
(taxi)

(agnelli)
(ragazze)
(ragazzi)
(polli)
(cibi)
(menu)
(taxi)

d) - (rari, soprattutto parti del corpo)


(occhio)
(orecchio)
(animale)

(occhi)
(orecchie)
(animali)

e) - accentata (sostantivi neutri con tema in -, - e -)


(tempo)
(bandiera)
(nome)
(spalla)

(tempi)
(bandiere)
(nomi)
(spalle)

f) - accentata (rarissimi)
(cielo)
(miracolo)

(cieli)
(miracoli)

3. Forma numerica
Una delle peculiarit della lingua bulgara, presente in altre lingue slave (deriva dal duale antico
bulgaro), l'esistenza di un'apposita forma plurale (desinenza - o -) dei sostantivi maschili quando
seguono dei numeri cardinali ovvero i seguenti avverbi di quantit: (quanti), (alcuni)
e (cos tanti).
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Es.
Singolare
(spigolo)
(gamba)
(matita)
(teatro)
(fuoco)

Forma numerica
(quattro spigoli)
(cos tante gambe)
(sei matite)
(alcuni teatri)
(tre fuochi)

N.B. Quasi mai l'accento si sposta sulla desinenza della forma numerica.
Eccezioni: non vogliono la forma numerica, ma adottano la normale forma plurale, i sostantivi
(giorno) e (volta):
Es. (quattro giorni)
(due volte)
4. Vocativo
Per quanto riguarda i sostantivi l'unico residuo del sistema dei casi anticamente presente anche nella
lingua bulgara il vocativo impiegato per esprimere, tanto nella lingua parlata che in quella scritta
(soprattutto poetica), la chiamata, il richiamo, l'invocazione.
Il caso vocativo si forma per mezzo di apposite desinenze che sinteticamente si indicano nelle tabelle
che seguono relative al genere maschile e a quello femminile.
SOSTANTIVI MASCHILI
NOMINATIVO
VOCATIVO

-, -, -, -, -, -, -

antiche con finale debole

tutti gli altri

SOSTANTIVI FEMMINILI
NOMINATIVO
VOCATIVO

- / -

tutti gli altri

N.B. quando il sostantivo preceduto dall'aggettivo, quest'ultimo rimane invariato.


Es. !

(O cara Patria!)

non infrequente tuttavia anche per questa parola l'uso della forma numerica "" Es. .
Proprio questo il titolo dell'Inno nazionale bulgaro, scritto e musicato da Cvetan Cvetkov Radoslavov (18631931) nel 1885. Come si nota, "" (patria) al vocativo, mentre l'aggettivo "" (cara) rimane al
femminile.

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5. Diminutivi, vezzeggiativi ed accrescitivi


In bulgaro si ricorre pi frequentemente che in italiano all'alterazione dei sostantivi per formarne i
relativi diminutivi/vezzeggiativi.
Ci avviene attraverso l'impiego di un suffisso o di una desinenza maschile o neutra per i nomi
maschili, femminile o neutra per i nomi femminili, neutra per i nomi neutri.
Prendendo la desinenza neutra i maschili e femminili diventano di genere neutro.
Uno stesso nome pu fare il diminutivo con una desinenza dei due generi e si pu anche avere l'unione di due
suffissi per uno stesso nome andando cos a formare il rispettivo vezzeggiativo.
Desinenze e suffissi per genere dei diminutivi/vezzeggiativi:
MASCHILE

FEMMINILE

-, -, -, -

(des. maschile)

(des. femminile")

-, -, -, -

-, -, -, -

(des. neutre)

(des. neutre)

NEUTRO

-, -, -
(des. neutre)

Esempi al maschile:
(citt)
(fratello)
(uomo)
(amico)
(marito)
(neve)
(ragazzo)
(pane)

/ (cittadina)
/ (fratellino)
// (ometto)
(amichetto - sia m. che f.)
/ (maritino)
(nevishio)
(ragazzo)
, (panetto)

Esempi al femminile:

/ (acquetta)
/// (sorellina)
/ (donnetta)
(mammina)
(casetta)
(manina)
(ragazza)
(stradina)

ormai ha perso la connotazione vezzeggiativa ed usato usualmente per indicare "ragazzo".


ormai ha perso la connotazione vezzeggiativa ed usato usualmente per indicare "ragazza".

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/ (vestitino)
/ (scatolina)
(giardinetto)

Esempi al neutro:
(villaggio)
(vino)
(carne)
(vetro)
(lettera)
(latte)
(uovo)
(bimbo)

(paesino)
(vinetto)
(carnina)
(vetrino)
(letterina)
(lattino)
(ovetto)
(bimbino)

Desinenze e suffissi per gli accrescitivi/vezzeggiativi e dispregiativi:

accrescitivo/vezzeggiativo

MASCHILE

FEMMINILE

NEUTRO

-, -, -, -

dispregiativo

Esempi:
(vento)
(uomo)
(mano)
(bambino)
(testa)
(donna)
(marito)
(adolescente)
(simpatico)
(matto)

(ventaccio)
(omaccio)
(manaccia)
(bimbaccio)
(testaccia)
(donnaccia)
/ (omaccio/omone)
/ (giovanottone)
(simpaticone)
(pazzarellone)

N.B. Per ricavare il plurale dai sostantivi divenuti neutri attraverso l'aggiunta dei suffissi si applicano le
regole indicate precedentemente nel paragrafo relativo alla formazione del plurale nei sostantivi neutri.
b. Articolo determinativo
In bulgaro moderno la definitezza espressa per mezzo dell'articolo determinativo che viene posposto
al sostantivo (indeterminato: , uomo; determinato: , l'uomo) o al primo costituente
nominale della frase nominale definita (indeterminato: , un buon uomo;
18

determinato: , il buon uomo), analogamente a quanto accade ad alcune lingue


germaniche settentrionali e, nella penisola balcanica, al macedone ed al rumeno.
Ecco le forme dell'articolo determinativo bulgaro:

MASCHILE

FORMA LUNGA

FORMA BREVE

- / -

- / -

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

- (des. - -) - (des. - -)

N.B. l'articolo segue sempre la desinenza del sostantivo, per cui anche sostantivi maschili che
terminano in vocale -a e -o prendono rispettivamente l'articolo - e -:
Es.
(padre)
(nonno)

(il padre)
(il nonno)

Al maschile, l'articolo presente in due forme, una lunga ed una breve.


a) Uso della forma lunga:
Si usa la forma lunga quando il sostantivo o la parte del discorso cui si riferisce :
1. SOGGETTO DELLA FRASE
Es. .

(Il medico vive qui)


2. COMPLEMENTO OGGETTO CON PREDICATO NOMINALE
Es.

(Il nostro amico il dottore)


3. APPOSIZIONE AL SOGGETTO
Es. , , .

(Angel Ivanchev, il dottore, vive qui)


4. APPOSIZIONE AL COMPLEMENTO OGGETTO CON PREDICATO NOMINALE

L'uso delle due diverse coppie di desinenze -/- e che -/- dipende dal tema del sostantivo cui si
riferisce. La prima coppia (con radice -) segue tutti quei sostantivi che avevano il finale in consonante debole
(finale in "" muta ante-rifoma; vedi p. 8). In linea di massima ci avviene spesso in presenza delle seguenti
consonanti o gruppi consonantici: , , , , (es. , , , , , ,
, , , ). La seconda coppia (con radice -a), invece, segue tutti gli altri sostantivi.

19

Es. , .

(Il nostro amico Angel Ivanchev, il dottore)


b) Uso della forma breve:
Si usa la forma breve quando il sostantivo o la parte del discorso cui si riferisce :
1. COMPLEMENTO OGGETTO
Es. .

(Tanja cerca il dottore)


2. ALTRO COMPLEMENTO INTRODOTTO DA PREPOSIZIONI
Es. .

(Parliamo del dottore)


3. APPOSIZIONE AL COMPLEMENTO OGGETTO CON PREDICATO VERBALE
Es. , .

(Tanja cerca Angel Ivanchev, il dottore)


4. APPOSIZIONE AD ALTRO COMPLEMENTO
Es. , .

(Parliamo di Angel Ivanchev, il dottore)


N.B. come anticipato poc'anzi, in frasi composte l'articolo viene posizionato dopo la prima parola e mai
ripetuto dopo le altre.
Es. .

(La mia giacca grigia e nera sulla seconda sedia)


Per quanto concerne l'uso dell'articolo determinativo, non vi sono sostanziali differenze con l'italiano,
tuttavia non viene apposta la forma articolata:
1. con i nomi propri di persona e di luoghi geografici (eccetto rarissimi casi come "le
Alpi", "il Balcano", "il fiume Iskar");
2. titoli o apposizioni precedenti nomi propri (ad eccezione dei nomiglnoli) o di luoghi
geografici (es. dottor Tzio, fiume Danubio, giornale La Repubblica ecc.);
3. nomi che seguono il verbo di movimento (es. - vado a[l] lavoro);
4. sostantivi uniti dalla congiunzione "" (es. - giovani e vecchi);
5. dopo il verbo (es. - ho i soldi; - voi
avete diritto all'ultima parola);
20

6. nomi di famiglia in - - - (es. - i Markov);


7. nomi di parentela seguiti da un pronome personale possessivo breve (es. - mia
sorella);
8. in espressioni come (l'intero giorno), (l'intera ora), (l'intero
anno), (l'intero mese) o dopo il verbo (es. - aspetto il turno).
Quando in bulgaro si vuole - al contrario - attribuire indeterminatezza al sostantivo, si ricorre
all'aggettivo , , (uno, una, uno) cos da evidenziarne la singolarit o la fungibilit.
Es. .

(Ho ordinato un caff - 'uno soltanto non due o tre')


.

(Ho chiamato un dottore - 'uno tra tanti')

c. Aggettivo
1. Grado positivo
Come i sostantivi gli aggettivi bulgari hanno tre generi, maschile, femminile e neutro e una forma
plurale comune per tutti e tre i generi. Di regola l'aggettivo precede il nome cui si riferisce.
Ancora una volta, il genere ed il numero dell'aggettivo si ricavano per mezzo delle seguenti desinenze
che li caratterizzano:

MASCHILE

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

- ZERO
-

Dalla desinenza del maschile, inoltre, possiamo dividere gli aggettivi in tre gruppi:
a) desinenza ZERO senza alternanza o cadute di vocali nel passaggio agli altri generi e al plurale

MASCHILE

(bello)
(alto)
(giovane)

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

21

A questo gruppo appartiene anche l'irregolare , , , (blu).


b) desinenza ZERO con alternanza o caduta di vocali nel passaggio agli altri generi e al plurale
I.

Si ha alternanza quanto c' trasformazione della vocale "" in "" nel passaggio dal
singolare al plurale.

MASCHILE

(bianco)
(grande)

II.

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

Il fenomeno della caduta di vocali, invece, comporta che le vocali "" e "" nel passaggio dal
maschile al femminile, neutro e plurale, spariscano dal tema.

MASCHILE

(buono)
(intelligente)
(caldo)
(morto)
(liscio)

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

Di questo gruppo fanno parte anche quei rarissimi aggettivi con tema in - preceduta da vocale che
nel passaggio agli altri generi ed al plurale non cade ma si trasforma in -

MASCHILE

FEMMINILE

(battagliero)
(impetuoso)

NEUTRO

PLURALE

c) desinenza in -

MASCHILE

(bulgaro)
(italiano)
(quinto)
(cotto)
(lupesco)
(volpino)

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

22

Come si pu notare, quest'ultimo gruppo, residuale, comprende la quasi totalit degli aggettivi che
esprimono una nazionalit o l'appartenenza ad un luogo geografico, ma non si esaurisce con essi.

Formazione e riconoscimento degli aggettivi per mezzo di suffissi e prefissi.

In bulgaro possibile formare un aggettivo a partire da un sostantivo ovvero riconoscere il significato


di un aggettivo a partire da taluni suffissi o prefissi aventi un determinato significato.
a) Significato generico:
DESINENZA

ESEMPIO

-, -, -, -

(forza)
(logica)
(intelletto)
(mese)

(forte)
(logico)
(intelligente)
(mensile)

-, -, -, -

(domani)
(ieri)
(oggi)
(anno)
(casa)
(paura)

(di domani)
(di ieri)
(odierno)
(annuale)
(casalingo)
(spaventoso)

-, -, -, -

(colpa)
(secolo)
(pioggia)
(spirito)
(anima)

(colpevole)
(secolare)
(piovoso)
(spirituale)
(dell'anima)

b) Significato di appartenenza:
DESINENZA
-, -, -, -
-, -, -, -

-, -, -, -

-, -, -, -
-, -, -, -

ESEMPIO
(fratello)
(zio)
(Stancho)

(del fratello)
(dello zio)
(di Stancho)

(domani)
(ieri)
(oggi)
(anno)
(casa)
(bosco)
(mare)
(uomo)
(donna)
(bambino)
(eroe)
(Bulgaria)

(della sorella)
(della zia)
(della nonna)
(del pap)
(della mamma)
(silvestre)
(marittimo)
(maschile)
(femminile)
(infantile)
(valoroso)
(bulgaro)
23

c) Significato di relazione con un determinato materiale:


DESINENZA

-, -, -, -

ESEMPIO
(legno)
(pietra)
(oro)
(argento)
(ferro)

(di legno)
(di pietra)
(d'oro)
(d'argento)
(di ferro)

d) Significato di rafforzamento della qualit:


DESINENZA

-, -, -, -

-, -, -, -

-, -, -, -

ESEMPIO
(collera)
(dono)
(spirito)
(pioggia)
(vento)
(ramo)
(gota)
(grano)
(roccia)
(erba)
(fango)

(irascibile)
(ricco di doti)
(spiritoso)
(piovoso)
(ventoso)
(frondoso)
(paffuto)
(granuloso)
(roccioso)
(erboso)
(fangoso)

e) Significato di attenuazione della qualit:


DESINENZA

ESEMPIO

-(), -(), -(), -()

(rosso)
(azzurro)
(malato)

(rossastro)
(azzurrognolo)
(malaticcio)

-, -, -, -

(semplice)
(singolare)
(debole)

(sempliciotto)
(bizzarro)
(fiacco)

f) Significato diminutivo/vezzeggiativo:
DESINENZA

-, -, -, -

ESEMPIO
(grande)
(grasso)
(stupido)
(salato)
(caro)
(bello)

(grandicello)
(grassottello)
(stupidino)
(salatino)
(carino)
(bellino)
24

I prefissi, meno numerosi dei suffissi, sono preposizioni o particelle che si incorporano all'aggettivo
semplice, modificandone il significato.
Ecco alcuni esempi:

PREFISSO

SIGNIFICATO

sotto

oltre

inter-, fra

senza

omnia, totale, di tutto

non

valore superlativo

con

un po'

ESEMPIO
(subacqueo)
(sotterraneo)
(sottocutaneo)
(oltremare)
(oltre confine)
(contumace, per corrispondenza)
(nel frattempo)
(intercostale)
(internazionale)
(inutile)
(senza vergogna)
(indeterminato)
(onnipotente)
(universale, globale)
(versatile)
(dedito)
(incompiuto)
(inesprimibile)
(sapientissimo)
(gentilissimo)
(bellissimo)
(concorde)
(contemporaneo)
(compassionevole)
(un po' breve)
(un po' corto)
(un po' pesante)

Applicazione dell'articolo all'aggettivo al grado positivo

MASCHILE
FORMA LUNGA

FORMA BREVE

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

N.B. l'articolo maschile sia nella forma lunga (-) che breve (-) si applica sempre al tema cos
come trasformato dalla caduta della vocale o dall'alternanza.
25

Es.
() (il buono)
() (l'intelligente)
() (il battagliero)
() (il bianco)

(un buono)
(un intelligente)
(un battagliero)
(un bianco)
2. Grado comparativo e superlativo

La formazione del comparativo e superlativo in bulgaro molto semplice.


a) comparativo di maggioranza:
-

aggettivo/avverbio

(di)
(di quanto)

secondo termine di
paragone

Es. - .

(Milena pi intelligente di mia sorella)


, -.

(Il loro appartamento nuovo, ma il nostro pi nuovo)


- .

(Vogliamo compare una macchina pi grande)


- .

(Lei molto pi intelligente di quanto ci hanno detto)


-.

(Noi dobbiamo camminare pi lentamente)


Il secondo termine di paragone introdotto
I.

dalla preposizione :
1) quando si tratta di due nomi

Es. - .

(Angel pi attento di Hristo)


2) quando la relazione fra un sostantivo o aggettivo e un pronome o aggettivo possessivo lungo
Es. - .

(Il cane pi fedele di noi)


26

- .

(Quel berretto pi caldo del mio)


II.

dalla congiunzione :
1) quando si tratta di due aggettivi

Es. - .

(Krasi meno capace che diligente)


2) quando il secondo termine un pronome al nominativo
Es. - .

(Il cane pi fedele di quanto "siamo" noi)


N.B.
di pi
di meno

=
=

-
-

b) comparativo di uguaglianza
(tanto)
/ (cos)
/ (cos)

,
,
,

(quanto)
/ (come)
, (del tipo)

Es. , *.

(tanto furbo come il lupo)


, .

(Nikola cos gentile come il fratello)


,

(Kiril tanto sano quanto lo il padre)


c) comparativo di minoranza
Come anticipato in nota al paragrafo sul comparativo di maggioranza, il comparativo di minoranza si
forma a mezzo dell'espressione - (di meno). Nello specifico:
Il secondo termine di paragone deve essere articolato con la forma breve salvo che in detta proposizione non vi
sia aggiunto anche il verbo essere. In tal caso l'articolo dovr essere alla forma lunga (Es. ,
)
*

27

aggettivo/avverbio

(di)
(di quanto)

secondo termine di
paragone

Es. - .

(La mia cameretta meno calda della tua)


- , .
(Nikola meno gentile di quanto lo sia lui)
d) superlativo:
-

aggettivo/avverbio

Es. - .

(Nostra figlia va nella scuola pi nuova della citt)


-.

(Nostra figlia bellissima)


N.B. come nel primo esempio l'articolo sia posposto proprio all'aggettivo al grado superlativo andando
cos a rendere il superlativo relativo analogamente a quanto succede in italiano.

Molto, poco e troppo

MOLTO
POCO

MOLTI/POCHI

MAGGIORANZA
MINORANZA

TROPPO/TROPPO POCO

MINIMO/MASSIMO

Es. , .

(Poche inferimiere, molti feriti)


, .

(Uno dei tanti che poterono)


.

(Questo appartamento esageratamente piccolo)


28

(La strada in cui abitate troppo pericolosa)


- 58 13 .

(Minimo [almeno] 58 persone sono state uccise e 13 ferite oggi in un attentato dinamitardo)
,
.

(Maggioranza qualificata si ha quando una decisione presa dalla met dei martecipanti al voto)

29

d. Pronomi e aggettivi numerali

NUMERO

NUMERALE CARDINALE
MASCHILE

FEMM.

NEUTRO PLURALE

NUMERALE
COLLETTIVO

MASCHILE

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE


() c () c ()

(/)

()

()

()

()

(/)

()

()

()

()

(/)

NUMERALE ORDINALE

()

()

(/)

()

()

()

()

()

(/)

()

()

()

()

()

(/)

()

()

()

()

()

(/)

()

()

()

()

()

(/)

()

()

()

()

()

(/)

()

()

()

()

()

(/)

()

()

()

()

10

()

(/)

()

()

()

()

da 11 a 19

num + ()

n. + (/)

n. + ()

n. + ()

n. + ()

da 20 a 40

num + ()

n. + (/)

n. + ()

n. + ()

n. + ()

da 50 a 90

num + ()

n. + (/)

n. + ()

n. + ()

n. + ()

100

()

(/)

()

()

()

n. +
(/)

n. + ()

n. + ()

n. + ()

200e300

()
()

da400a900

num + ()

1000

()

(/)

()

()

()

2000

num + ()

n. +
(/)

n. +
()

n. + ()

n. + ()

1.000.000

(/)

(/)

()

()

()

1.000.000.000

(/)

(/)

()

()

()

I numeri composti si formano nel seguente modo:

alternativamente num + (es. dodici - oppure )


alternativamente num + (es. venti - oppure )

30

decina/e

unit

Es. .

(Lei ha tremilasettecentocinquantaquattro libri)


Come si pu notare nella tabella, anche agli aggettivi o pronomi numerali pu attribuirsi
definitezza mediante l'aggiunta dell'articolo determinativo (da inserirsi dopo l'ultima cifra 'unit'
se composti) sempre che si trovino all'inizio della proposizione.
Es.
Forma indeterminativa

Forma determinativa

(cinque sedie)
(32 studentesse)
(una seconda bicicletta)
(un gruppo di 23)
(tre miei vestiti)

(le cinque sedie)


(le 32 studentesse)
(la seconda bicicletta)
(il gruppo di 23)
(i miei tre vestiti)

N.B. Ricorda sempre che dopo i numeri (cardinali, ma non gli ordinali e i collettivi) i sostantivi maschili
non vanno declinati al plurale ma alla forma numerica (vedi capitolo su declinazione dei sostantivi).
1. Numerali cardinali
I numeri cardinali indicano la quantit di elementi in un gruppo omogeneo. In bulgaro sono tutti indeclinabili,
ad eccezione dell'uno (, , , ) e del due ( 'maschile', 'femminile' e 'neutro').
2. Numerali ordinali
I numerali ordinali indicano il posto di una cosa o di una persona in una serie ordinata. In bulgaro,
come in italiano, sono tutti variabili in genere e numero e debbono sempre accordarsi al sostantivo che
sostituiscono o cui si riferiscono.
Es. ?

(Perch vuoi una seconda bicicletta?)


.

(Perch la prima bicicletta molto vecchia e lenta)


.

(Lei sta chiedendo un favore per la terza volta)


.
31

(Scender alla quinta fermata)


.

(Jana fin l'universit nel 1986)


N.B. in bulgaro l'anno si indica con i numerali ordinali dopo i quali va sempre aggiunta la parola
"/" (anno/i) o quantomeno l'acronimo "." in propria vece.
3. Numerali collettivi
Particolarit del bulgaro, in sintonia con altre lingue slave, la presenza dei numerali collettivi.
I numerali collettivi indicano un gruppo di individui di sesso maschile o misti. Hanno forma
indeclinabile e anche ad essi pu aggiungersi l'articolo determinativo.
Es. .

(Cinque persone sono gi arrivate)


.

(Lei ha detto questo alle 106 persone della stazione)


.

(Siamo tre)
N.B. Dopo i numerali collettivi, cos come visto per gli ordinali, i sostantivi maschili vanno alla forma
plurale e non a quella numerica.
4. Altri tipi peculiari di numerali

Numerali di approssimazione: si aggiunge al carinale il suffisso - (es. decina - ,


dozzina - , tentina - , centinaio - , ecc.);

Voti scolastici e linee autobus: si aggiunge al cardinale i suffissi -, -, -, - (es.


, , , , /, /, /,
/, //, //, );

"Met" e "un quarto": sono resi in bulgaro con "" (es. - mezzo metro) o
"", quando segue un numerale (es. - un chilo e mezzo) e
(es. - un quarto di secolo).

32

e. Pronomi personali

Singolare

NUMERO

ITALIANO

DATIVO

FORMA LUNGA

FORMA BREVE

FORMA
SEMPLICE

FORMA COMPOSTA

I^

Io

()

II^

Tu

()

m.

Egli

()

f.

Ella

n.

Esso

()

I^

Noi

()

II^

Voi

()

III^

Essi

(/)

si

III^

Plurale

ACCUSATIVO

NOMINATIVO

Riflessivo

()

I pronomi personali hanno il compito di rappresentare, in funzione deittica, la persona che parla, la
persona che ascolta oppure la persona, l'animale o la cosa di cui si parla, senza specificarne o ripeterne
il nome.
In bulgaro, come in italiano, abbiamo una distinta forma per il nominativo (soggetto, es. "" in italiano
'io'), una per l'accusativo (complemento oggetto, es. "/" in italiano 'me') ed una per il dativo
(complemento di termine es. "" in italiano 'mi').
1. nominativo (soggetto)

Il pronome personale soggetto in bulgaro, come in italiano, ed al contrario di quanto avviene in


russo, inglese e francese, spesso si omette quando chiaro il referente e non si vuole attribuire
particolare enfasi al soggetto.
Es. .

(Non so)
33

.
(Io -a differenza di altri- non so)

Nello scegliere quale pronome personale alla terza persona singolare usare fra quello di genere
maschile, femminile e neutro ("", "", "" in italiano "egli", "ella" ed "esso") bisogna
sempre fare riferimento al genere grammaticale (ossia quello ricavabile dalla desinenza del
sostantivo - vedi capitolo su sostantivi) e mai a quello "fisico" della persona o animale che il
nome rappresenta.
Es.

La ragazza stesa sul pavimento


Esso (la ragazza) steso sul pavimento

Come indicato nel capitolo relativo al genere dei sostantivi, infatti, vi sono alcuni nomi come
(ragazza) o (ragazzo) che invece di appartenere, rispettivamente, al genere
femminile e maschile, appartengono al genere neutro, in quanto originariamente diminutivi.
Come mostrato nell'esempio sopra, con questi sostantivi il pronome personale da impiegare
quello al genere neutro.
N.B. I sostantivi quali (padre), (collega), (nonno) appartengono anche
grammaticalmente al genere maschile e quindi il pronome corretto da utilizzare sar quello
maschile (anche se l'articolo seguir invece la desinenza: , , , ecc).

In bulgaro esiste una forma di cortesia, come in italiano, da impiegarsi quando si parla con una
persona che non si consoce, che si rispetta o che pi anziana di chi parla.
A differenza dell'italiano che adotta il "lei", il bulgaro adotta il "voi" ().

2. accusativo (complemento oggetto)

Forma lunga e forma breve


I pronomi personali complemento oggetto in bulgaro prevedono due forme: una lunga ed una
breve.
Della forma lunga sono poi previste due varianti della prima e seconda persona singolare,
/ e /, perfettamente fungibili, seppure la seconda impiegata quasi
esclusivamente in contesti colloquiali.

34

La forma breve, chiamata da linguisti "clitica", in assoluto la pi usata, residuando l'uso di


quella lunga ai soli casi in cui si voglia attribuire particolare enfasi al complemento.
Es. .

(Non la rispettano)
?

(Devono rispettare lui?)


, .

(Capisco Milena e Ivanka ma lui non lo capisco)


N.B. Si applicher sempre la forma lunga quando il pronome preceduto da una preposizione.
Es. .

(Elena verr senza di lui)


, .

(Elena verr senza sua sorella ma senza di lui non pu)


.

(Parliamo di lui)

Pronome personale accusativo riflessivo


La coppia di pronomi personali accusativi / si usa quando il complemento oggetto
coincide con il soggetto.
L'uso della forma lunga ( ) o di quella breve () risponde alla regola generale per cui si
opta per la prima nel solo caso in cui si voglia attribuire una particolare enfasi al complemento
oggetto oppure quando il pronome, preceduto da una preposizione, va a formare un diverso
complemento.
Es. -.

(Una persona conosce se stessa meglio di chiunque altro)


.

(Mi vesto)
.
35

(Lei pensa solo a se stessa)


Anche il bulgaro, come l'italiano, prevede alcuni verbi c.d. riflessivi, cio in cui l'azione si
riflette sul soggetto che la compie. La forma riflessiva si manifestata grammaticalmente
attraverso l'uso del pronome personale riflessivo accusativo "" avanti o dopo il verbo cui si
riferisce (o "" se il verbo regge il dativo. A riguardo si legga il prossimo paragrafo).
Tale pronome invariabile e quindi identico per tutte le persone del verbo.
Es. .

(Io mi lavo)
.

(Mi vesto)
.

(Lei si lava)
N.B. Quando l'azione riflessiva non si riferisce direttamente al soggetto, ma ad un altro oggetto, al
posto del pronome personale accusativo "" si usa quello dativo "".
Es.

Riflessivo riferito al soggetto

Riflessivo riferito ad altro oggetto

. (Mi lavo - Lavo me)

. (Mi lavo le mani - Lavo a me le mani)

Posizione del pronome personale accusativo nella frase


In bulgaro, come nella maggior parte delle lingue c.d. analitiche e non sintetiche, la posizione di
alcune parole nel discorso tendenzialmente rigida.
Con riguardo ai pronomi personali complemento oggetto bisogna distinguere i casi in cui la
proposizione sia composta da essi soli con verbo, da quelli in cui nella frase vi siano anche altre
parole. Nella prima ipotesi il pronome va sempre posto dopo il verbo. Nel secondo, invece, se la
frase comincia con una di tali altre parole, il pronome va sempre posto prima del verbo e dopo
la parola cui esso si riferisce.
Fermo restando che il pronome breve non potr mai essere posto all'inizio della frase.
Es. .
36

(La rispettano molto)


.

(Non la rispettano)
.

(La rispettano)
3. dativo (complemento di termine)

Forma semplice e forma composta


Analogamente ai pronomi personali all'accusativo e a quanto accade in italiano, anche i
pronomi al dativo prevedono due varianti, una semplice, detta "clitica" (es. "" in italiano
"gli"), ed una composta dalla preposizione "" (in italiano "a") e il pronome personale alla
forma lunga dell'accusativo (es. " " in italiano "a lui").
Le forme lunghe "", "", "", "", ""/"" sono arcaiche.
L'uso delle due forme ricalca la regola indicata per i pronomi personali all'accusativo,
adoperandosi la forma composta solo nel caso in cui si voglia riporre sul complemento una
particolare enfasi.
Es. .

(Mi daranno la lettera domani)


.

(Mi diedero la lettera ieri)


, .

(Daranno la lettera a me e non a te)

Pronome personale dativo riflessivo


Quando il destinatario dell'azione, individuato dal complemento di termine, coincide con il
soggetto della frase, si pu ricorrere alla coppia di pronomi personali riflessivi dativi
/.
Es. : " ?" , : " ?".

(Mentre gli altri si chiedono: "che succede se fallisco", io mi chiedo: "e se riesco?")
37

N.B. In bulgoro spesso il pronome "" ha un impiego superfluo (come in italiano le particelle
"ce" e "ne").
Es. () .

(Noi [ce l']abbiamo una macchina)


() .

(Dammi la pipa)
() .

([Se ne] rimase solo soletto a casa)


() .

(Lui [se la] dorme senza pensieri)


() .

([Me ne] vado al mare)


() .

(Che [se ne] vada per gli affari suoi)

Posizione del pronome personale dativo nella frase


Anche il pronome dativo segue la regola generale per cui segue il verbo se solo con esso
mentre lo precede se la frase ha pi parole.
Ma cosa succede se in una frase convivono pronomi personali all'accusativo e pronomi
personali al dativo?
Di regola, il pronome dativo verr anteposto a quello accusativo (come in italiano).
Es. . .

(Ivan mi ha detto ci. Me lo ha detto ieri.)


? , .

(Drago ti ha restituito il vocabolario? Si, me lo ha restituito)

Pronome personale dativo in funzione di aggettivo possessivo.


Caratteristica della lingua bulgara, comune alle lingue slave meridionali e ad alcuni dialetti del
Sud Italia, il posporre i pronomi personali dativi al nome cui si riferiscono (o al primo suo
attributo) in funzione di aggettivo possessivo.
38

Es. .

(Questa la nostra stanza)


.

(Questa la nostra nuova stanza)


.

(Lui ama tutti i suoi vecchi amici)


N.B. Nell'ultimo esempio usato il pronome riflessivo "" in luogo del pronome dativo alla terza
persona singolare. Ci si verifica sempre quando il "possessore" coincide con il soggetto della
frase.

Pronomi personali reciproci


Una particolare tipologia di pronomi personali sono quelli cosiddetti reciproci, che si usano
quando due o pi persone compiono la stessa azione contemporaneamente e reciprocamente.
Nella maggior parte dei casi, in bulgaro, tale funzione svolta dai pronomi riflessivi "" e "".
Es. .

(Si incontreranno per la prima volta)


.

(Dai diamoci del tu)


In altri casi, il costrutto (uno) . . . (altro) a svolgere tale funzione.
Es. .

(Loro non parlano mai uno dell'altro)


?

(Perch le case di Tarnovo sono poste cos una sull'altra?)


, .

(Sono stanco delle persone che si comportano cos male a vicenda 'una con l'altra')

39

f.

Pronomi e aggettivi possessivi

ITALIANO

MASCHILE

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

FORMA
BREVE

I^

Mio

(/)

()

()

()

II^

Tuo

(/)

()

()

()

Suo di lui

(/)

()

()

()

Suo di lei

(/)

()

()

()

Suo di esso

(/)

()

()

()

I^

Nostro

(/)

()

()

()

II^

Vostro

(/)

()

()

()

III^

Loro

(/)

()

()

()

Proprio

(/)

()

()

()

Plurale

Singolare

PERSONA

III^

Riflessivo

Le forme lunghe dei pronomi possessivi indicate nella tabella sopra trovano applicazione, in luogo del
pronome personale dativo in funzione possessiva (nella tabella, per semplificazione indicato
nell'ultima colonna sotto la dicitura 'forma breve'), quando si vuole attribuire al possesso un maggiore
risalto ovvero adoperare un registro maggiormente formale.
Essi si accordano nel genere grammaticale e nel numero ai sostantivi cui si riferiscono.
Anche gli aggettivi possessivi, come gli altri aggettivi, possono essere seguiti dall'articolo
determinativo quando si vuole attribuire loro definitezza (tra parentesi nella tabella).
Ecco alcuni esempi di proposizioni con aggettivi possessivi.
. , .

(Lei ha festeggiato ieri il suo compleanno. Non so perch, ma i miei regali non le interessavano)
.

(Questa la nostra nuova stanza)


, .

(Questa giacca sua 'di lui', mentre quella tua)


40

(I nostri bambini non si comportano cos)

Pronome possessivo riflessivo , , ,


Il pronome personale riflessivo ", , , " la forma lunga del pronome personale
dativo in funzione possessiva "". Esso si comporta allo stesso modo del suo omologo breve e
quindi viene usato con il significato "il proprio, la propria, i propri" quando il possessore coincide
con il soggetto della frase e si vuole dare maggiore risalto all'idea di possesso.
Es. .

(Stefan ama solo i propri figli)


/ ?

(Perch ami solo i tuoi/propri figli?)


.

(Devo andare da sua -di lui- sorella)


N.B. nell'ultimo esempio non c' identit fra soggetto (io) e possessore (lui) e dunque si usa il
normale pronome possessivo di terza persona singolare ("" sua di lui, accordato al
sostantivo femminile "").
g. Pronomi e aggettivi dimostrativi

ITALIANO

MASCHILE

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

()

()

()

tale/cos

tanto

altro, diverso

stesso

questo

quello

41

N.B. I pronomi , , , (questo) e , , , (quello) sono pi rari e si


incontrano con pi facilit nei testi letterari.
Le forme abbreviate (questo), (questa) e (quella), invece, sono frequenti in contesti
colloquiali.
Di regola, gli aggettivi dimostrativi si accordano al genere grammaticale e al numero dei sostantivi cui
si riferiscono.
Il pronome (questo) si usa per indicare un oggetto vicino.
Il pronome (quello) un oggetto lontano.
Quando a livello semantico non c' la necessit di far valere questa contrapposizione, il bulgaro, pi
che in italiano (e a differenza dell'inglese), utilizza il pronome (questo).
Es. ,

(Questi bambini sono carini, mentre quelli sono diavoli)


?

(Questa camicia era molto costosa?)


?

(Chi era quella donna?)

Uso del pronome (questo).


In funzione pronominale e non attributiva il pronome "questo" reso in bulgaro con l'aggettivo
dimostrativo ("questo" al neutro) indeclinabile nel genere e nel numero.
Es. .

(Questa la nostra stanza)


.

(Questa la nostra nuova stanza)


.

(Questo mio fratello)


.

(Questi sono i nuovi insegnanti)


42

Uso dell'aggettivo dimostrativo , , , (tale, cos)


Es. ?

(Perch compraste tale sedia?)


!

(Mai suoner un violino cos!)


.

(Purtroppo c' gente cos in citt)


.

(Una cos difficile situazione)


N.B. Quando con la parola "cos" vogliamo riferirci ad un verbo (ad una azione) invece che ad
un oggetto o ad una persona, al posto dell'attributo , , , si usano gli
avverbi di modo (cos) e // (talmente, a tal punto, tanto).
Es. !

(Non ho mai dormito tanto bene!)


!

(Basta cos!)
! - !

(Ecco tutto!)

Uso dell'aggettivo dimostrativo , , , (tanto, cotanto, cos)


Es. .

(Estrasse un coltello grande tanto! - Estrasse contanto coltello)


.

(Opere cos grandi ma rimaste incompiute)


, .

(Gi tanto di ragazzo, ma cos immaturo)


43

Uso

dell'aggettivo

dimostrativo

/,

/,

/,

/ (altro, diverso, altrimenti)


E' sempre impiegato in contrapposizione a , , , .
Es. .

(Con questo o quell'altro progetto)


.

(Lui non capisce se i fatti sono cos o diversi)


.

(Cos lui e non pu essere altrimenti)

Uso dell'aggettivo dimostrativo , , , (stesso)


Tra gli aggettivi dimostrativi di solito viene inserito anche "stesso" (o "medesimo"), in bulgaro
tradotto con l'aggettivo , , , , anche se pi propriamente un
aggettivo identificativo. Esso indica identit o uguaglianza tra persone animali o cose. Ha,
quindi, il significato di uguale, identico.
Concorda in genere e numero al sostantivo cui si riferisce ed sempre seguito dall'articolo
determinativo.
Es. .

(Ho fatto la stessa cosa)


- !

(Domani di nuovo allo stesso posto alla stessa ora!)


(In tutte le foto c' una stessa ragazza)


N.B. possibile trovare l'aggettivo , , , (stesso) senza articolo
determinativo solo quando preceduto dal rispettivo numerale , , , (uno)
formando il costrutto " " (uno stesso).
Il lemma senza articolo determinativo e senza numerale, invece, corrisponde alla
congiunzione italiana "anche".
44

h. Pronomi e aggettivi interrogativi

MASCHILE

ITALIANO
chi/quale?

NOMINATIVO

ACCUSATIVO

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

DATIVO

(?)

di che tipo?

di chi?

I pronomi/aggettivi interrogativi vengono usati per formulare domande.


Quando si trovano in funzione pronominale sono di regola indeclinabili, salvo il caso in cui sia certo il
genere od il numero del sostantivo cui si riferiscono.
Quando sono in funzione di aggettivo, invece, concordano genere e numero al sostantivo cui si
riferiscono.
In generale, possono essere preceduti da preposizioni formando complementi.
In bulgaro esistono tre pronomi/aggettivi interrogativi che, come indicato nella tabella sopra,
traducono l'aggettivo/pronome interrogativo italiano "quale" e i composti "di che tipo" e "di chi".
Il pronome/aggettivo , , , , traduce, inoltre, il pronome interrogativo italiano "chi".
1. , , ,
a) chi?
PRONOME SOGGETTO
Es. ?

(Chi ti ha dato tale cosa?)


?

(Chi c'era all'assemblea?)


N.B. il pronome, soggetto, al maschile singolare in quanto non noto il genere ed il numero
del referente. Ecco, invece, alcune ipotesi in cui il pronome declinato in relazione al
referente:
45

(Chi era quella donna?)


?

(Chi erano quelle persone?)


PRONOME COMPLEMENTO OGGETTO
Quando il pronome "chi" complemento oggetto e non soggetto della frase reso con il
pronome "", forma accusativa del pronome/aggettivo "".
Es. ?

(Chi vedi 'tu' ?)


PRONOME IN FUNZIONE DI ALTRO COMPLEMENTO PREPOSIZIONE +
Es. ?

(Di chi parli?)


?

(A chi darai questa lettera?)


N.B. In questo ultimo caso la forma con preposizione per "a chi" (complemento di termine)
pu essere sostituita quando si riferisce ad oggetti animati dalla pi arcaica "".
b) quale?
Es. ?

(Quale appartamento sceglieremo?)


?

(A quale amica hai detto questo?)


?

(In quali citt erano?)


2. , , ,
che tipo?
46

Es. ?

(Che tipo di guanti cercate?)


?

(La nuova insegnate che tipo ?)


?

(In che tipo di villaggio vivono?)


3. , , ,
di chi?
Es. ?

(Di chi la matita sul tavolo?)


, .

(Non so di chi sono queste scarpe)


N.B. In contesti colloquiali il pronome in questione pu trovarsi sostituito dal costrutto +
, , , (letteralmente: "di chi").
4. , , , (*usato quasi solo verbalmente)
- quanto grande?
Es. ? in alternativa: ?

(Quanto grande questa sedia?)


i.

Avverbi interrogativi

Per maggiore chiarezza espositiva si trattano, di seguito ai pronomi/aggettivi interrogativi, gli avverbi
interrogativi. Essi, ovviamente, appartengono ad un genus grammaticale distinto (addirittura alieno
alla morfologia nominale) dai pronomi e dagli aggettivi (andando a completare il significato del verbo
e non a sostituire o qualificare il nome), ma condividono con questi la funzione svolta nella frase, cio
quella di introdurre domande.
47

In quanto avverbi, a differenza dei pronomi e degli aggettivi, sono indeclinabili. Possono anch'essi,
tuttavia, essere preceduti da preposizioni.

ITALIANO

AVVERBIOINTERROGATIVO

CONGIUNZIONE

Cosa?

Come?

Perch?

Quanto?

Dove?

Quando?

N.B. Nella terza colonna indicata la corrispondente congiunzione ricavata dall'avverbio interrogativo
attraverso l'aggiunta del suffisso -. La differenza fra i due sintagmi (identici in italiano Es. "Quando
torni a Roma?" e "Ti comprer un libro quando avr finito di lavorare") funzionale: l'avverbio
(seconda colonna) introduce una domanda; la congiunzione (terza colonna) unisce una proposizione
subordinata alla principale.
Es. ?

(Cosa c'era di interessante l?)


?

(Cosa direte?)
?

(A cosa pensi?)
.

(Far quello che voglio)


?

(Come stai?)
?

(Come ti chiami?)
, .
48

(C' sempre un livello successivo, come sai)


.

(Questa ragazza fuma come 'se fosse' un uomo)


N.B. la parola italiana "come" resa in bulgaro in tre modi diversi a seconda che essa rivesta la
forma dell'avverbio interrogativo (), sia congiunzione comparativa modale con il significato
di "come" (), ovvero di "come se" (). Ci verr approfondito pi avanti nel paragrafo
relativo alle congiunzioni.
?

(Perch non mi parli pi?)


, .

(Stasera non verr perch oggi fa molto freddo)


?

(Quanto costa?)
?

(Da quanto tempo aspetti?)


, , .

(Finsi quanto potevo, solo per non fargli del male)


? .

(Quanti posti ci sono? Quanti ne avete prenotati)


, .

(Questo lo pagano tanti lev quanto costa)


, .

(Lo ricordavano tanto per ridere e per scherzare)


- .

(Quanto a me, tutto mi indifferente)


?

(Dove andrai domani sera?)


?
49

(Di dove sei?)


, .

(Non so dove stato fatto)


?

(Quando ci vedremo?)
?

(Fino a quando ti amer?)


, .

(Ci vedremo quando ritornate a casa)

Nella lingua parlata non infrequente l'uso di "" in luogo di "" o di "" soprattutto in
espressioni idiomatiche.
Es. ?

(Perch piangi?)
?

(Cosa hai?)
?

(Che tipo ?)
? ? !

(Ti sei spaventato? e che? Mica mangiamo la gente!)


l.

Pronomi relativi

MASCHILE

ITALIANO

NOMINATIVO ACCUSATIVO

il quale

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

DATIVO

il cui tipo/il cui modo

del quale

50

Il pronome relativo sostituisce un componente della frase mettendo in relazione proposizioni diverse
e subordinando la frase da esso introdotta a quella che contiene la parola sostituita.
In bulgaro il principale pronome relativo costituito dall'aggiunta del suffisso - al pronome
interrogativo , , , , che va a formare il corrispettivo italiano di "che" o "il quale, la quale, i
quali".
1. , , , (che, il quale, la quale, i quali)
Es. , ?

(Capisci la domanda che il ragazzo ha posto?)


, ?

(Come si chiama la studentessa che seduta affianco a Vanja?)


, ?

(Come si chiamano gli studenti che sono seduti affianco a lei?)


, , .

(La ragazza dalla quale abbiamo ricevuto questa lettera ha chiesto il tuo autografo)
N.B. quando il pronome relativo maschile si riferisce ad oggetti animati ed introdotto da
preposizioni si presenta nella forma accusativa .
Es. , ?

(Come si chiama lo studente affianco al quale le seduta?)


N.B. In contesti colloquiali spesso il suindicato pronome relativo sostituito da "" unico per tutti i
generi e numeri.
2. , , , (il cui modo, il cui tipo, come)
Es. , .

(Non c'erano quelle scarpe che 'il cui tipo' lei desidera)
, .

(Lei sembra ormai molto felice come 'nel cui modo' era prima della guerra)
51

3. , , , (del quale, della quale, dei quali)


Es. , ?

(Cosa sai di quella ragazza il cui padre lavora con Stojan?)


, .

(Questo l'allievo ai cui genitori dovevi scrivere una lettera sgradevole)


m. Pronomi e aggettivi indefiniti
Il pronome indefinito e l'aggettivo indefinito indicano cose e persone senza specificarne con precisione
la quantit o la qualit. Spesso le loro forme coincidono, dato che l'aggettivo che accompagna il nome
pu prenderne il posto e fungere da pronome.
In bulgaro, di regola, i pronomi/aggettivi indefiniti pi comuni si formano anteponendo il prefisso /- ad un pronome o avverbio interrogativo.
N.B. L'accento cade sempre sul prefisso.
Anche i pronomi/aggettivi indefiniti possono formare complementi retti da preposizioni.

MASCHILE

ITALIANO
NOMINATIVO

qualcuno

ACCUSATIVO

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

DATIVO

qualche tipo

di qualcuno

qualcosa

in qualche modo

qualche/alcuni/parecchi

da qualche parte

()

qualche volta

( significa "una volta" o "un tempo")

Es. .

(Qualcuno di noter accanto alla fermata dell'autobus)

, con plurale , lo si trova anche come sostantivo neutro col significato di "cosa, cose".

52

, ?

(L'avete detto a qualcuno che venivate qui?)


N.B. il pronome , dativo di , da alcuni ritenuto arcaico e comunemente
sostituito dal costrutto (a qualcuno).
, .

(Torneremo a casa se all'assemblea incontreremo qualche tipo di casino)


.

(I pantaloni di qualcuno stanno ancora sul pavimento della cucina)


.

(Dategli qualcosa da bere)


.

(Voglio perdere qualche/alcuni chili)


.

(Qualche volta viaggio in treno)

, .
(L'ottava volta anche lui ce l' filata da qualche parte)

Altra categoria di pronomi/aggettivi indefiniti quella composta dai pronomi interrogativi


(, , e ) declinati nel genere e nel numero in accordo al sostantivo che
sostituiscono o cui si riferiscono, anticipati dal prefisso - o seguiti rispettivamente dal
suffisso - o dai costrutti "() " e "- () ". Tale gruppo di pronomi/aggettivi, si
traduce con l'italiano chiunque, qualsiasi cosa, qualunque tipo, qualsiasi modo, di chiunque ecc.

una certa persona


-

una certa cosa

()

qualunque/qualsiasi tipo
-

di una certa persona


-

()

chiunque; qualunque/qualsiasi cosa

un certo tipo
-

()

di chiunque
-

qualsiasi cosa

53

I pronomi con il prefisso "-" si riferiscono a persone od oggetti conosciuti che non si vogliono
nominare.
Es. - , .

(Una certa persona sostiene che Miro abbia ragione)


: , -
.

(Il problema era di questo tipo: dimostrare che un rombo con un certo tipo di parametri
quadrato)
I pronomi seguiti dal suffisso - (ormai arcaico) o dai costrutti "() " e "- () " si
riferiscono a persone od oggetti scelti casualmente.
Es. / , .

(Fai venire chiunque, non ha importanza)


N.B. L'indeterminatezza dell'aggettivo indefinito pu essere rafforzata aggiungendo il pronome
riflessivo "". Es. . . . (un certo signor . . .)
Altri pronomi e aggettivi indefiniti o assimilabili nella funzione ad essi:

MASCHILE

ITALIANO
NOMINATIVO

altro
ciascuno

(/)

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

()

()

()

ACCUSATIVO

DATIVO

tutto

(/)

()

()

()

tutti i tipi

tutto (intero)

(/)

()

()

()

stesso/da s/solo

entrambi

si usa la prima forma se riferita a due persone di sesso maschile o miste. Vedi numerali collettivi.

54

, , , E , , ,

I.

In funzione di pronome (tutto) e (altro), indeclinabili, sostituiscono solo sostantivi


inanimati. I plurali (tutti) e (altri), viceversa, solo sostantivi animati.

Es. .

(Tutto qui molto gustoso)


.

(Lei ama tutto e tutti)


.

(Non poteva fare altro)


.

(Prima di tutto dobbiamo trovarlo)


N.B. L'avverbio "" unione dal pronome/aggettivo indefinito "" e dell'avverbio di luogo
"" significa "altrove", cos come "" significa "altrimenti, in altro modo".
Es. . .

(Vado a cantare altrove. Non posso fare altrimenti)


II.

In funzione di aggettivo , , , e , , , , si
comportano come qualsiasi altro di essi, potendo, quindi, essere seguiti anche dall'articolo
determinativo.

Es. .

(Il bambino ha bevuto tutto il latte)


.

(Tutti i miei amici vivono a Sofia)


?

(Comprer un altro appartamento a Roma?)

, , //

Questi aggettivi come in italiano non hanno il plurale e si traducono come "ciascuno, ciascuna".
55

Es. . , .

(Qui tutto self-service. Ciascuno da solo sceglie, prende e assaggia.)


.

(Ciascun studente capisce questo molto bene)


( ) .

(Regaler una palla a ciascuno studente)

, , ,

Variante di "tutto", si traduce in italiano con "tutti i tipi di".


Es. .

(Mia figlia ama tutti i tipi di cane)


.

(Lui privo di qualsiasi tipo si sentimento umano)

, , ,

Altra variante di "tutto", traducibile con "intero, intera, interi", utilizzata in bulgaro avanti a
sostantivi quali (giorno), (sera), (notte).
Es. .

(Lui stato lontano da casa tutta la notte)


Come accennato nel paragrafo riguardante gli articoli determinativi, in bulgaro pu accadere che
venga usato il numerale , , , , in funzione di aggettivo indefinito, o meglio,
impiegando le categorie linguistiche italiane, di articolo indeterminativo.
Es. .

(Cerco una 'fra tante' segretaria)

, , ,

Questo pronome pu essere impigato con due significati differenti:


1. "stesso" - per rafforzare il soggetto
56

Es. .

(Io stesso lo so)


.

(Io stesso l'ho visto)


.

(I difetti stessi parlano)


2. "da solo"
Es. .

(Faccio da solo)
.

(Il meccanismo si mette in movimento da solo)


3. "da s" - N.B. "" invariabile, in alternativa " "
Es. .

(Tutto agisce da s)
.

(La malattia passera da s)


4. "solo" - per esprimere la solitudine. Comune verbalmente anche il diminutivo "-"
Es. .

(Sono solo)
- .

(Meglio soli che con loro)


N.B. "il solo" invece si esprime con l'aggettivo "()"
Es. , .

(Lenin era il solo [l'unico] che difendeva la classe operaia)

57

n. Pronomi e aggettivi negativi


Sottocategoria dei pronomi/aggettivi indefiniti sono i pronomi/aggettivi di negazione o negativi, che
hanno la funzione di negare l'esistenza dell'oggetto.
In bulgaro, di regola, i pronomi/aggettivi indefiniti pi comuni si formano anteponendo il prefisso ad un pronome interrogativo.
N.B. L'accento cade sempre sul prefisso.
Anche i pronomi/aggettivi indefiniti possono formare complementi retti da preposizioni.

MASCHILE

ITALIANO

nessuno

NOMINATIVO

ACCUSATIVO

DATIVO

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

nessun tipo

di nessuno

niente

in nessun modo

nessun luogo

mai

N.B. I pronomi negativi indicati nella tabella sopra vanno sempre accompagnati dalla particella negativa
"" (non) prima del verbo.
Es. .

(Non parlo mai di questo con nessuno)


.

(Non c' niente di interessante l)


.

(Non ho mai visto un palazzo cos in nessuna citt americana)


.
(Lei non vuole bere nessun tipo di birra)
.
58

(Non lo interessano le idee di nessuno)


N.B. In bulgaro l'espressione italiana "non c'" resa con la forma negativa della terza persona
singolare del verbo avere "".
Es. .

(Non c' problema)

59

Secondo. MORFOLOGIA VERBALE


a. Verbi
Il verbo probabilmente la parte pi complessa della grammatica bulgara, specialmente in
comparazione con le altre lingue slave. In ragione di ci la sua trattazione sar tesa in particolar modo
alla semplificazione dei concetti ed al costante raffronto con la lingua italiana.
I verbi bulgari, come quelli italiani, si coniugano secondo la persona, il numero ed, in alcuni casi, il
genere.
Come le altre lingue slave e a differenza dell'italiano, invece, sono caratterizzati dall'esistenza di due
forme aspettuali per ciascuna azione che si vuole descrivere (perfettiva ed imperfettiva), la cui scelta
dell'una piuttosto che dell'altra arricchisce la frase di specifiche connotazioni semantiche.
Inoltre sono presenti nove tempi, cinque modi e numerose forme impersonali.
Caratterisitca peculiare del sistema verbale bulgaro poi l'assenza del modo infinito, la cui traduzione
italiana viene resa con un particolare costrutto analitico. Ci comporta che la forma base del
paradigma del verbo sia la prima persona singolare dell'indicativo presente.
Infine, come accennato nel paragrafo relativo ai pronomi personali, il soggetto pu essere omesso,
perch le desinenze del verbo gi ne suggeriscono la persona.
1. Gli aspetti verbali
La funzione del verbo in tutte le lingue quella di descrivere un'azione.
In italiano, come nella maggior parte delle lingue neolatine, a ciascuna azione corrisponde un verbo.
Con la coniugazione, la scelta del modo e del tempo, poi, tale azione riceve ulteriori connotazioni, in
particolare da chi viene compiuta, se essa sia reale, eventuale, desiderabile, soggetta a particolari
condizioni, richiesta o demandata ad altri ed, infine, quando ha (ha avuto o avr) luogo.
Nelle lingue slave l'azione viene arricchita di un'ulteriore connotazione, quella aspettuale. Per ognuna
di esse, infatti, spesso non corrisponde come in italiano un solo verbo ma due (talvolta tre). Il primo
(di aspetto imperfettivo) indica l'azione allo stadio dell'incompiutezza, o perch ancora in svolgimento
o perch non ha prodotto il risultato cui era finalizzata, ovvero manifesta semplicemente l'irrilevanza
di tali informazioni; il secondo (di aspetto perfettivo), al contrario, indica l'azione come compiuta,
conclusa, che ha raggiunto lo scopo cui era finalizzata.

vedi successivo paragrafo sui verbi imperfettivi secondari.

60

Es. Ieri ho scritto una lettera.


Da questa frase, in italiano, ricaviamo solo che a compierla stato chi parla, che un'azione che ha
realmente avuto luogo e che si verificata nel passato.
In bulgaro una proposizione del genere pu avere due varianti, in quanto l'azione "scrivere" nel
passato pu essere resa con due diversi verbi: ("scrivere" all'aspetto imperfettivo) e
("scrivere" all'aspetto perfettivo).
Perci:
.
.
Nel primo caso (verbo imperfettivo) il significato del verbo contiene un'informazione attinente al
"processo" dello scrivere e al fatto di una sua pi o meno definita "durata" (per esempio: "ho scritto la
lettera per tre ore ma non l'ho finita"), mentre nel secondo (verbo perfettivo) contiene
un'informazione attinente al fatto che la lettera stata terminata, ovvero scritta fino in fondo.
Quanto sopra, ovviamente, logicamente concepibile, solo quando si vogliono descrivere azioni
avvenute nel passato o che avverranno nel futuro, ma mai, azioni che si svolgono al presente.
Ci per una ragione assai semplice, in quanto un'azione che si svolge al presente (Es. Io scrivo una
lettera) necessariamente ancora in svolgimento, quindi incompiuta.
Di conseguenza al presente useremo sempre e solo verbi all'aspetto imperfettivo.
Sul piano pratico, poi, andando a cercare sul vocabolario un verbo italiano (Es. scrivere) troveremo
indicato non un solo corrispettivo bulgaro, bens due, nella forma imperfettiva e perfettiva alla prima
persona singolare del presente (Es. scrivere: , - delle volte " ").
Ma come possibile che sia riportato il verbo perfettivo alla prima persona del presente, se, come
detto, al presente non pu essere usato?
In realt, il verbo perfettivo all'indicativo presente impiegato per la formazione di alcuni tempi
verbali composti, nonch nel costrutto, spesso equivalente all'infinito italiano, " + verbo".
Es. .

(Devo scrivere una lettera) Senza specificare se devo cominciare e finire di scriverla.

(Devo scrivere una lettera) Specificando che ci che voglio il risultato della lettera finita.
61

Altrimenti, pu accadere che il verbo perfettivo al presente funga da surrogato del futuro (in realt si

in presenza di un vero e proprio verbo al futuro non interodotto dal consueto "" a causa della
congiunzione "" che non lo ammette) in proposizioni di questo tenore:
,

(Quando avr finito di leggere il libro te lo restituir)


Da quanto sin qui esposto, dunque, possono derivare le seguenti conclusioni.
Si user il verbo all'aspetto imperfettivo:
a) PER DESCRIVERE UN'AZIONE INCOMPIUTA, IN SVOLGIMENTO.

sempre al presente:
.

(Leggo un libro, sto leggendo un libro)

nei costrutti traducibili con l'infinito dopo i verbi (cominciare),


(continuare), (completare), (smettere):
.

(Ieri ho cominciato a leggere il libro)


b) PER DESCRIVERE UN'AZIONE ABITUALE

spesso introdotta dagli avverbi (sempre), (spesso), (raramente), dai


pronomi (qualche volta) o (mai) o da espressioni quali (ogni
giorno), (ogni mattina) ecc.
.

(Ogni giorno leggo un libro)


c) PER DESCRIVERE UNA CARATTERISTICA COSTANTE DI UNA PERSONA

sia per azioni presenti che passate:


.
62

(Lei cantava bene)


d) PER CONSTATARE IL VERIFICARSI DI UN'AZIONE SENZA FORNIRE ALCUNA INFORMAZIONE SUL SUO RISULTATO
Es. .

(Oggi ho letto)
Si user, invece, il verbo all'aspetto perfettivo:

PER DESCRIVERE UN'AZIONE CHE SI CONCLUSA:

I. con un risultato:
.

(Ieri ho letto il libro 'e l'ho finito')


II.

in un dato tempo:
.

(Ho letto il libro in tre ore 'ho impiegato tre ore a finirlo')
III.

in successione ad un'altra:
.

(Ieri ho letto e poi sono uscito)

Verbi imperfettivi secondari

Per formare l'aspetto perfettivo di un verbo a partire dal suo corrispettivo imperfettivo non c' una
regola uniforme, ma purtroppo necessario imparare le singole coppie di verbi a memoria.
Alcune volte l'aspetto perfettivo di un verbo si manifesta con una diversa coniugazione del
corrispettivo imperfettivo (es. "cambiare" all'imperfettivo 'cambiare' al perfettivo),
altre volte si ricava con l'aggiunta di un prefisso (es. 'leggere' all'imperfettivo 'leggere'
al perfettivo).
Pu accadere, tuttavia, che il verbo perfettivo venga nuovamente ritrasformato in imperfettivo
attraverso l'applicazione di un ulteriore prefisso o mediante l'ulteriore modificazione della radice.

63

Da questa seconda trasformazione aspettuale del verbo nascono i cosiddetti verbi imperfettivi
secondari.
Questi hanno una funzione meramente grammaticale in quanto conservano il significato perfettivo
dell'azione ma rendono utilizzabile il verbo anche al presente.
Es. .

(Ogni giorno leggo un 'nuovo' libro)


, .

(Leggendo 'avendo finito di leggere' il libro ho imparato molte cose nuove)


N.B: in bulgaro non esiste il gerundio passato, di conseguenza l'uso dell'imperfettivo secondario al
gerundio presente consente di attribuire alla frase il significato che in italiano sarebbe reso dal
gerundio passato.

64

2. I modi verbali
a) Indicativo
Anche in bulgaro il modo indicativo quello principale. La sua funzione, come in italiano, quella di
indicare un evento o situazione non condizionata da incertezze.
Esso si compone di nove tempi, la cui formazione e funzione verr descritta nel capitolo relativo ai
tempi verbali.
b) Imperativo
usato per esprimere esortazioni e si distingue in questo dagli altri modi: se infatti l'indicativo o il
condizionale vengono generalmente usati per le asserzioni, con l'imperativo si possono formulare
divieti, preghiere o consigli.
Quanto alla scelta dell'aspetto, all'imperativo negativo i verbi possono essere usati esclusivamente
all'imperfettivo, mentre all'imperativo positivo c' un uso prevalente di verbi al perfettivo.
Anche in bulgaro l'imperativo un modo fondamentalmente difettivo, essendo presenti, di regola, solo
le seconde persone singolari e plurali.
Esso si forma attraverso l'aggiunta alla radice del verbo delle seguenti desinenze:

CONIUGAZIONE

DESINENZE
ESEMPI DI VERBI

II^ PERSONA SINGOLARE

II^ PERSONA PLURALE

(leggere)

- ()

- ()

(sapere)

- ()

- ()

- (, )

- (, )

(comprare)

- ()

- ()

(aprire)

- ()

- ()

I^

(parlare)
II^
(studiare)

III^

Vi sono alcuni verbi perfettivi con imperativo completamente irregolare.


Eccone una lista:

65

IMPERFETTIVO

PERFETTIVO

IMPERATIVO

IMPERATIVO NEGATIVO

(venire)

(andare)

(vedere)

(dare)

(sentire)

(mangiare)

(entrare)

(uscire)

(essere)

N.B. Alcune volte il verbo all'imperativo pu essere rafforzato, in chiave esortativa, anteponendo ad
esso la parola "!" (letteralmente "andiamo!"), la quale, fra l'altro, seguita dalla particella ""
(quest'ultima pu comparire anche da sola), consente la formazione di imperativi con tutte le persone
del verbo.
Es. () !

(Lasciami in pace!)
() !

(Giochiamo!)
Analoga funzione la svolge il costrutto + verbo (letteralmente "lascia che . . .") mentre per
formare l'imperativo negativo con tutte le persone del verbo si ricorre all'analogo costrutto +
verbo.
Es. !

(che non lo compriamo!)


c) Condizionale
Il condizionale in bulgaro, come in italiano, viene usato soprattutto per indicare un evento o situazione
che ha luogo solo se soddisfatta una determinata condizione.
66

Esso contraddistinto da cinque tempi composti, seppure la maggior parte di essi non si distingue
grammaticalmente.
Il condizionale presente, futuro e passato reso con un unico costrutto, identico per tutti e tre i tempi
e formato anteponendo l'ausiliare essere (al condizionale) al participio aoristo del verbo imperfettivo
o perfettivo, a seconda della connotazione che si vuole dare all'azione (es. , studierei).
Il condizionale futuro del passato ed il condizionale futuro anteriore del passato, invece, coincidono
nella forma con i rispettivi tempi indicativi.

PRIMA CONIUGAZIONE

(leggere)

(sapere)

, ,
, ,
, ,


, ,
, ,
, ,



SECONDA CONIUGAZIONE

(parlare)

(studiare)

, ,
, ,
, ,


, ,
, ,
, ,



TERZA CONIUGAZIONE

(comprare)

(aprire)

, ,
, ,
, ,


, ,
, ,
, ,


Es. ,

(Comprerei questo libro se avessi i soldi)


- , .

(Non comprerei questo quadro, molto moderno, non lo capisco)


?

(Partiresti per qualche posto lontano in un paese sconosciuto?)


67

d) Congiuntivo
La funzione del modo congiuntivo, anche in bulgaro, quella di indicare un evento soggettivo, irreale,
non sicuro o non rilevante. Rispetto all'indicativo, che esprime il piano oggettivo della realt, il
congiuntivo sottolinea, invece, la dimensione soggettiva, individuale. Es. "penso che sia ubriaco"; "

possibile che sia cos"; "temo che non venga".


In bulgaro esso non presente come forma verbale separata (essendo, morfologicamente, reso con la
costruzione + verbo/ + verbo), ma tuttavia viene usato regolarmente.
La forma pi comune, spesso confusa con il presente indicativo, il congiuntivo presente che, a
differenza del presente indicativo, pu formarsi sia coi verbi imperfettivi sia coi verbi perfettivi. Esso
viene utilizzato anche per esprimere opinioni su eventi futuri possibili.
Es. o- a.

( meglio che me ne vada)


Il congiuntivo passato si riferisce ad eventi possibili nel passato, che non hanno avuto luogo.
Es. o- .

(Era meglio che me ne fossi andato)


Il congiuntivo piuccheperfetto, che pu usarsi sia per eventi passati sia per quelli futuri, esprime un
sentimento di dubbio o di sospetto (viene spesso chiamato modo dubitativo).
Es. o- .

(Forse sarebbe stato meglio me ne fossi andato)


N.B. Per indicare il dubbio, spesso sono impiegate le locuzioni " " ovvero " "
Es. .

(Ho paura che abbiamo perso la strada)


.

(Ho paura di non vederlo in questa folla)


.

(Che non sia che non abbiamo raggiunto il loro scopo)


68

e) Participio
Il participio un modo verbale molto vicino all'aggettivo e al sostantivo. Deve il suo nome al fatto che
partecipa (in latino partem capit, cio prende parte) a queste categorie.
In bulgaro esistono i seguenti participi:

Participio presente attivo viene usato solo in funzione attributiva e si forma esclusivamente a
partire da verbi imperfettivi attreverso l'aggiunta dei suffissi // (es. "lettore -

colui che legge) secondo regole analoghe a quelle applicate per la formazione dell'indicativo
imperfetto. Nello specifico:
1) i verbi della prima e seconda coniugazione se accentati sull'ultima sillaba prendono la desinenza
- (es. ) ovvero - se l'ultima vocale precedutata dalle consonanti "", "",
"", " " (es. ); quando l'ultima sillaba non accentata la desinenza invece (es. );
2) i verbi della terza coniugazione prendono rispettivamente - (es. ) e -
(es. ).

CONIUGAZIONI

I^ CON.

II^ CON.

III^ CON.

VERBO

MASCHILE

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

N.B. La forma negativa si ricava attraverso la negazione "" unita al verbo (es. - conoscente
- non conoscente). I verbi riflessivi, invece, consevano la particella "" (es. - lavorare
- lavorante). Come in italiano, inoltre, il participio presente pu essere articolato.
Es.
.

(Il taxi di Sofia "Suzuki" entrato nella corsia opposta e si arrestato contro la "Mercedes",
con targa austriaca, che viaggiava 'viaggiante' verso la capitale)
69

Participio presente passivo si forma con l'aggiunta dei suffissi -/-/-/- alla radice
imperfettiva ( leggibile) ed considerato alla stregua di un normale aggettivo.

CONIUGAZIONI

VERBO

MASCHILE

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

I^ CON.

II^ CON.

III^ CON.

Participio aoristo (o passato) attivo si forma con l'aggiunta del suffisso alla radice perfettiva del
verbo all'aoristo ( che lesse) e si usa tanto come aggettivo, quanto per formare tempi composti.
I verbi che hanno la prima persona singolare dell'aoristo in - e - perdono questa
teminazione (es. ; ). Quelli che invece terminano in - preceduta da altra
lettera diversa da "" e "" prendono come desinenze -, -, -, - (es. ).
Esistono poi tre verbi irregolari , , che hanno rispettivamente come participi
aoristi , , .

CON.

I^

II^

III^

VERBO

I^ PERS. SING.

MASCHILE

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

AORISTO

N.B. La forma negativa si ricava attraverso la negazione "" unita al verbo (es. - conosciuto
- non conosciuto). Come in italiano, inoltre, il participio passato pu essere articolato (es.
- vissuto - colui che vissuto).
Es. ,
.

(Questa la quarta protesta contro Vasilev e la dirigenza dell'impresa di Stato che ha portato
la fabbrica alla catastrofe finanziaria)
70

Participio imperfetto attivo si forma con l'aggiunta dei suffissi // alla radice
imperfettiva o perfettiva del verbo all'imperfetto (, , , che leggeva) e si usa solo nel
modo renarrativo. un'innovazione del bulgaro.

Participio aoristo (o passato) passivo si forma dalla radice dell'aoristo con l'aggiunta dei suffissi
///- (, "letto"); viene usato sia predicativamente sia attributivamente e per formare i
tempi composti della forma passiva (in questo si differenzia dal participio aoristo attivo).

CON.

I^ C.

II^ C.

III^ C.

VERBO

TEMA
AORISTO

TEMA
PARTICIPIO

MASCHILE

FEMMINILE

NEUTRO

PLURALE

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

(/)

()

()

()

Es. , .

(Le nuvole si spostano, sospinte dal vento)


N.B. Il participio passato pu essere anche usato per costruzioni passive complesse.
Es. . . .

(Venti persone sono state amnistiate con i decreti . . .)


,
, .

(I lavoratori sono stati colpiti da un'infezione da stafilococco che ha causato vomito, mal di
stomaco e diarrea)
f) Gerundio
Il modo gerundio indica un'azione in corso di svolgimento ricollegata, nei suoi riferimenti, ad un
secondo avvenimento.
Come accennato, in bulgaro, rispetto all'italiano, presente solo il gerundio presente formato a partire
esclusivamente da verbi di aspetto imperfettivo.
71

Tuttavia il significato del gerundio passato italiano pu essere reso attraverso l'utilizzo al gerundio
passato del verbo all'aspetto imperfettivo secondario.

CONIUGAZIONE
I^

II^

III^

ESEMPI DI VERBI

DESINENZE

(leggere)

- (, )

(sapere)
(parlare)

III^ pers. sing.


presente

(studiare)

- (, )

(comprare)

- ()

(aprire)

- ()

Es. , .

(Venendo qui lui stato fermato da un amico)


, .

(Leggendo 'avendo finito di leggere' il libro ho imparato molte cose nuove)


N.B. Il gerundio cos come sopra indicato spesso sostituito, soprattutto in ambito informale, dal
costrutto " + verbo al presente" (vedi paragrafo su congiunzione "").
g) Renarrativo
In bulgaro, oltre ai sei modi condivisi dalla maggior parte delle lingue europee, ve ne un altro usato
per descrivere eventi passati di cui non si stati testimoni diretti: il modo renarrativo.
Esso ampiamente usato nella letteratura per raccontare storie, leggende e aneddoti.
Il modo renarrativo prevede 5 forme per 8 tempi (vedi tabella in basso), formati dall'ausiliare essere
(omesso alle terze persone singolari e plurale) pi il participio imperfetto del verbo imperfettivo (per
il presente-imperfetto) o il participio aoristo attivo del verbo perfettivo (per aoristo, perfettopiccheperfetto). Diversamente al futuro presenta una costruzione sui generis con l'ausiliare "".
L'utilizzo del modo renarrativo non obbligatorio, salvo in due casi:
a. quando colui che parla non ha vissuto i fatti che evoca e questi non sono noti all'interlocutore;
b. quando si mette in dubbio ci che si dice, ovvero si parla con ironia.
72

PRESENTE - IMPERFETTO
AORISTO
PERFETTO - PIUCCHEPERFETTO
, a, o
, a, o
, a, o , a, o
, a, o
, a, o
, a, o , a, o
, a, o
, a, o
, a, o , a, o







FUTURO - FUTURO NEL PASSATO
FUTURO ANTERIORE
, a, o
, a, o
, a, o
, a, o
, a, o
, a, o






Es. , .

(Mi hanno detto che Georgi partito per la provincia)


, ?

(E' vero che lui parla bene bulgaro?)

Sostantivi verbali

Nonostante in bulgaro manchi l'infinito, comunque possibile sostantivare un verbo attraverso


l'apposizione dei seguenti suffissi:

solo con verbi perfettivi

indicano maggiormente l'azione

con verbi perf. che imperf.

maggiore valore sostantivale

Es.
(tacere)
(scrivere)
(cantare)
(studiare)
(inseguire)

(il tacere)
(il silenzio)
(lo scrivere)
(la scrittura)
(il cantare)
(il canto)
(lo studiare)
(il sapere, la dottrina)
(l'inseguire)
(l'inseguimento)

N.B. Alcuni verbi hanno solo una delle due forme mentre l'articolazione segue quella dei sost. neutri.
73

3. I tempi verbali
Il modo indicativo bulgaro si compone di nove tempi, tre semplici (presente, aoristo ed imperfetto) e
sei composti (perfetto, piuccheperfetto, futuro, futuro anteriore, futuro nel passato e futuro anteriore
nel passato) ciascuno di quali attribuisce una specifica connotazione temporale all'azione che descrive.
Nella presente trattazione, per ognuno di questi tempi verr descritta la funzione che svolge
rapportata all'italiano e il modo in cui si forma.

Tempi semplici:
a) Presente

L'indicativo presente descrive avvenimenti contemporanei, cio azioni che si compiono nel momento
in cui si parla.
Come pi volte accennato, l'indicativo presente formato solo da verbi di aspetto imperfettivo e mai
da verbi di aspetto perfettivo.
In bulgaro esistono tre coniugazioni, ciascuna delle quali caratterizzata nel tema da una vocale c.d.
tematica (rispettivamente , , /), e a sua volta divisibile in ulteriori due sottogruppi corrispondenti
alle sei differenti desinenze caratterizzanti la prima persona singolare (-, voc. + -, cons. + -, -, -,
-).
Una coniugazione a parte quella del verbo ausiliare " " (essere), completamente irregolare.

I^ CONIUGAZIONE

II^ CONIUGAZIONE

III^ CONIUGAZIONE

Vocale tematica:

Vocale tematica:

Vocale tematica:

" "

" "

" "/ " "

(voc.) -

(cons.) -

(voc.) -

Verbo
essere

(irregolare)

74

b) Aoristo
L'aoristo esprime un'azione che accaduta in uno specifico momento nel passato. Sia i verbi perfettivi
che gli imperfettivi hanno questo tempo, ma si forma soprattutto dai perfettivi, poich impiegato
principalmente per descrivere azioni singole che hanno un inizio e una fine.
Pu tradursi in italiano tanto con il passato prossimo che con il passato remoto.
Con riguardo alla formazione di questo tempo non c' una regola uniforme, ma bisogna fare attenzione
alle regole specifiche - e relative eccezioni - previste per ciascuna delle tre coniugazioni.
Prima coniugazione:
1) Prendono la desinenza - i verbi terminanti in -, -, -, - (non accentata), -. Es. -

, -, -, -, -.
2) Prendono la desinenza - i verbi terminanti in -, - (esclusi -, -, -,
-, -) -, -. Es. -, -, -, -.
3) Prendono la desinenza in - oltre ai verbi indicati al punto 2) con desinenza in -, anche tutti
quelli terminanti in - e -, i quali nel passaggio dal presente all'aoristo perderanno dal tema
le vocali "" e "" (Es. -, -, -), nonch anche -,
-, -, -.
4) Prendono la desinenza in - i verbi della prima coniugazione in - i quali nel passaggio dal
presente all'aoristo perderanno dal tema "" (Es. -, -, -,

-, -).
5) Prendono le rispettive desinenze in -, -, - i verbi monosillabici in -, -, - (Es. -

, -, -).
PRIMA CONIUGAZIONE
-

-/-/-

75

Seconda coniugazione:
1) Prendono la desinenza - la maggior parte dei verbi (Es. -, -, , -, -).
2) Prendono le rispettive desinenze in -, -, taluni verbi per lo pi accentati (Es. -, , -, -, -, -).

SECONDA CONIUGAZIONE
-

Terza coniugazione:

Prendono la rispettive desinenze in -, - i verbi in -, -.

TERZA CONIUGAZIONE
-

Verbo
essere
(irregolare)

/
/

N.B. I verbi della prima coniugazione che al presente finiscono con il tema accentato (es. ),
all'aoristo arretrano l'accento alla penultima sillaba (es. ) e viceversa (es. , ).
I verbi della seconda coniugazione, invece, possono essere indistintamente accentati sulla penultima
sillaba come sull'ultima (es. , ovvero , ).
76

c) Imperfetto
Il tempo imperfetto viene usato per descrivere un'azione che era in corso di svolgimento in un
particolare momento del passato.
Esprime anche azioni passate, frequenti e ripetute, permanenti o sempre vere, esattamente come
l'imperfetto italiano. L'uso pi comune, tuttavia, di fornire uno sfondo ad altre azioni generalmente
espresse dall'aoristo. In questo caso indica che l'azione era cominciata e si trovava in svolgimento
mentre l'altra (quella singola e nel momento in cui si parla conclusasi, quindi all'aoristo) accadeva.
Sia i verbi imperfettivi che quelli perfettivi possiedono l'imperfetto, ma questo tempo, proprio perch
descrive soprattutto azioni in corso di svolgimento, si forma prevalentemente dai verbi imperfettivi.
Si impiega l'imperfetto con verbo perfettivo nelle proposizioni subordinate in cui si vuole rafforzare il
valore di azione ripetuta.
Es. , .

(Ogni volta che entrava nella stanza, subito accendeva la radio)


Per quanto concerne la formazione, per i verbi della prima e seconda coniugazione si distingue fra
quelli con l'ultima sillaba accentata, che prendono come vocale tematica la "" a meno che questa non
sia preceduta dalle consonanti "", "" e "" nel qual caso la vocale tematica sar "", e tutti gli altri
verbi, in cui la vocale tematica sar sempre la "". Per la terza coniugazione i verbi con finale in "-"
avranno come vocale tematica la "" mentre quelli con finale in "-" la "".

I^ CONIUGAZIONE

II^ CONIUGAZIONE

III^ CONIUGAZIONE

Vocale tematica:

Vocale tematica:

Vocale tematica:

" " (" ") " "

" "/ " "

" " (" ") " "


-

(//)
-

(//)
-

Verbo
essere

(irregolare)

/
/

77

Tempi composti:
a) Perfetto

Formazione:
Il perfetto viene composto dal verbo ausiliare , coniugato al presente, e dal participio aoristo attivo
del verbo. Bisogna quindi tenere conto non solo della persona, ma anche del genere grammaticale del
soggetto (come succede a volte nel passato prossimo italiano). In altre parole, il participio si accorda
per genere e numero con il soggetto. La posizione dell'ausiliare soggetta a varie leggi accentuali
che di seguito si esporranno sinteticamente.
Il perfetto pu essere per comodit tradotto in italiano con il passato prossimo.
Con maggiore precisione si pu dire che questo tempo adoperato:
1. per indicare un'azione che ha avuto luogo in un momento indeterminato del passato.
Es. .
(Sono stato in Bulgaria - "genericamente" in passato)
.
(Ho visto questo film - "genericamente" in passato)
2. per indicare un'azione che ha avuto luogo nel passato ma il cui risultato visibile nel momento
in cui si parla.
Es. .
(Stanotte ha piovuto - in questo momento fuori dalla finestra tutto bagnato in conseguenza
della pioggia di questa notte)
.
(Mi sono comprato delle scarpe - lo dico mentre le mostro all'interlocutore)
3. per formulare una domanda relativa ad un fatto avvenuto nel passato di cui non si hanno
informazioni.
Es. ?

(Sei andata in Italia?)


4. con gli avverbi (mai) e (ancora) in proposizioni negative.
Es. .

(Non ho ancora letto il libro)


78

(Non ho mai bevuto della rakija)


5. in risposte negative a domande affermative.
Es. ? , . , .

(Hai imparato la lezione? Si l'ho imparata. No, non l'ho imparata)


6. quando si vuole esprimere una supposizione.
Es. .

(Lui sicuramente gi arrivato)


7. per esprimere insoddisfazione o impazienza.
Es. !

(Cosa devo fare con te!)


8. Al posto dell'imperativo.
Es. .

(Non mettere mai pi piede a casa!)

I^ CONIUGAZIONE
, ,

, ,

II^ CONIUGAZIONE
, ,

, ,

III^ CONIUGAZIONE
, ,

, ,

79

Verbo Essere (irregolare)


, ,

N.B. Nella formazione del perfetto il participio aoristo si antepone all'ausiliare essere solo quando
non esplicitato il soggetto o comunque c' un'altra parola prima del verbo. Ci poich in questo
tempo il verbo "" non pu mai trovarsi all'inizio della frase.
Altrimenti, di regola, l'ausiliare precede il participio.
Es. .

(Andrej si alzato da dieci minuti)


. .

(Maria gi partita per prendere il treno. E' gi partita)


.

(Ieri ho letto tutto il giorno)


, .

(Scusate, sono arrivato in ritardo molte vote)


? , .

(Sei mai stato nella vecchia capitale Veliko Tarnovo almeno una volta? Si ci sono stato.)

Forma negativa ed interrogativa


La forma negativa del perfetto bulgaro si ricava anteponendo la particella negativa "" al
verbo.
Es. .

(Anche il caff 'lei' non ha bevuto)


La forma interrogativa si forma inserendo la particella interrogativa "" fra il participio e
l'ausiliare.
Es. , ?
80

(E Maria, ha fatto colazione?)


?

(Sei mai stato a Roma?)


N.B. il costrutto interrogativo " " usato come corrispettivo dell'italiano "sei mai
stato".
La forma interrogativa negativa, invece, si costruisce anteponendo al verbo ausiliare la particella
negativa "" e inserendo fra esso ed il participio aoristo la particella interrogativa "".
Es. , ?

(Stojan, non ti sei alzato?)

Forma riflessiva

AFFERMATIVA

NEGATIVA

, ,
, ,
, , , ,


, ,
, ,
, , , ,


INTERROGATIVA

NEGATIVA INTERROGATIVA

() , , ?
() , , ?
(, , ) , , ?
() ?
() ?
() ?

, , ?
, , ?
, , , , ?
?
?
?

N.B. Il pronome riflessivo "" segue sempre l'ausiliare essere ad eccezione della terza persona singolare
in cui, al contrario, lo precede sempre.

81

b) Piuccheperfetto
Il tempo piuccheperfetto esprime un'azione che accaduta prima di un'altra azione passata. Si
costruisce con le forme passate del verbo ausiliare ed il participio aoristo attivo (verbi perfettivi).
Allo stesso modo del perfetto il participio si accorda anche in genere e numero con il soggetto e si
usano prevalentemente verbi perfettivi. Corrisponde quasi del tutto al trapassato prossimo italiano.
Abbastanza raramente il piuccheperfetto pu essere usato per indicare azioni accadute in un passato
indefinito ma lontano nel tempo, specialmente in frasi che iniziano con "una volta qualcuno aveva
detto che...".
Es. ,

(Qualcuno una volta aveva detto che l'amore salver il mondo)

I^ CONIUGAZIONE

, ,

, ,

II^ CONIUGAZIONE

, ,

, ,

III^ CONIUGAZIONE

, ,

, ,

Verbo Essere (irregolare)

, ,

82

N.B. Per la costruzione della forma negativa, interrogativa, negativa interrogativa e riflessiva,
valgono le stesse regole esposte per il perfetto.
Non vale invece per questo tempo la regola secondo cui la frase non deve mai cominciare con il verbo
essere.

SFUMATURE SEMANTICHE NELL'USO DI AORISTO, IMPERFETTO, PERFETTO E PIUCCHEPERFETTO:

AORISTO

Che cosa hai fatto? - La domanda implica un


semplice interesse verso l'azione compiuta in
passato, senza un riferimento al suo risultato

Il treno arriv in stazione - Il treno giunto nella


stazione e il parlante era presente all'arrivo e
racconta il momento dell'arrivo.

IMPERFETTO

( )?

Che cosa facevi (quando lavoravi l)? - La domanda


implica un interesse verso un'azione abituale
collocata in un determinato momento del passato.

,
.

Mentre il treno arrivava in stazione, lui cadde sui


binari - Durante lo svolgimento di un'azione nel
passato se ne verifica un'altra.

PERFETTO

Che cosa hai fatto? - La domanda implica un


interesse verso il risultato dell'azione compiuta nel
passato, come per chiedere spiegazione della
situazione attuale; ad esempio la domanda pu
essere posta a qualcuno che ha rotto qualcosa, e si
stanno osservando i resti dell'oggetto.

Il treno arrivato in stazione - Il parlante si trova


alla stazione ed il treno al momento fermo al
binario. Alternativamente, il parlante ha trovato il
treno al binario della stazione ovvero capisce che in
precedenza il treno ha raggiunto la stazione.

PIUCCHEPER.

( )?

Che cosa avevi fatto (quando arrivato Stojan)? - La


domanda implica un interesse verso l'azione
compiuta nel passato nel preciso momento in cui se
ne verificava un'altra.

,
.

Quando il treno era arrivato in stazione, lui cadde


sui binari - Dopo la conclusione di un'azione nel
passato se ne compie un'altra in successione.

83

c) Futuro semplice
Il futuro semplice indica azioni ed eventi che avranno luogo, o si vorrebbe che avessero luogo, nel
futuro.
In bulgaro, si forma attraverso la particella "" (derivata dal verbo popolare , "volere") ed il presente
di verbi imperfettivi o perfettivi a seconda della connotazione certa o incerta che si vuole attribuire
all'azione.

I^ CONIUGAZIONE





II^ CONIUGAZIONE





III^ CONIUGAZIONE





Verbo
essere
(irregolare)





Forma negativa e interrogativa

A differenza di quanto avviene per gli tempi verbali sin qui analizzati, la negazione non si esprime con
la particella "", ma attraverso la costruzione " " + il verbo (sul modello di una perifrastica
"non ho da . . .").
Pu, tuttavia, ritrovarsi la negazione "" avanti al costrutto del futuro al positivo, ma soltanto in testi poetici.

I^ CONIUGAZIONE

II^ CONIUGAZIONE

III^ CONIUGAZIONE

Verbo
essere
(irregolare)

Per costruire la forma interrogativa, invece, al positivo verr posposta la particella interrogativa ""
al verbo (es. ? 'leggerai?') ed al negativo essa verr inserita fra "" e " + verbo" (es.
? 'non leggerai?).

Il verbo (coniugaz. , , , , , - aor./imp. - part. aor. att. ) ancora usato


autonomamente con il significato di "volere/desiderare". Es. ", " (fai quello che vuoi),
nonch in alcune espressioni idiomatiche come " " (che mi piaccia o meno), " " (serva
o non serva) " /?" (cosa fai in giro?)

84

d) Futuro anteriore
Il tempo futuro anteriore esprime un'azione che avr luogo prima di un'altra azione futura.
Si costruisce ancora per mezzo della particella "", ma con il presente del verbo (o molto di rado
con il suo futuro "") ed il participio aoristo attivo del verbo perfettivo, accordato in genere e
numero al soggetto.
I^ CONIUGAZIONE



c

, ,

, ,

II^ CONIUGAZIONE



c

, ,

, ,

III^ CONIUGAZIONE



c

, ,

, ,

Verbo essere
(irregolare)


, ,

85

Forma negativa e interrogativa

Anche per il futuro anteriore, come per il futuro semplice, la negazione si esprime attraverso la
costruzione " " + il verbo + il participio aoristo attivo del verbo principale, accordato in
genere e numero col soggetto.

I^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
, ,
c

Verbo
essere
(irregolare)

II^ CONIUGAZIONE

III^ CONIUGAZIONE

, ,
, ,
, ,
c

, ,
, ,
, ,
c

, ,
, ,
, ,
c

La forma interrogativa resa, sia nelle frasi positive che in quelle negative, inserendo la particella
interrogativa "" fra il verbo essere ed il participio aoristo (es. " ?" 'avrai letto?' o "
?" 'non avrai letto?').
e) Futuro nel passato
Il tempo futuro nel passato esprime un'azione posteriore al momento passato di cui si narra ovvero che
si sarebbe dovuta compiere nel passato ma che, a causa di un evento successivo ad essa, non ha avuto
luogo o non ha prodotto un risultato.
In italiano questo tipo di azione si pu rendere con il condizionale passato.
Viene costruito con l'imperfetto dell'antico verbo ausiliare "" (volere) pi la particella ed il
presente (generalmente perfettivo) del verbo.

I^ CONIUGAZIONE





II^ CONIUGAZIONE

III^ CONIUGAZIONE

Verbo essere
(irregolare)





86

Forma negativa e interrogativa

La negazione in questo tempo si esprime attraverso la costruzione " " + il verbo al presente.

I^ CONIUGAZIONE





III^ CONIUGAZIONE

Verbo
essere
(irregolare)

II^ CONIUGAZIONE





La forma interrogativa sar resa, sia per le frasi positive che negative, inserendo la particella
interrogativa "" prima della particella "" (es. " ?"'avresti dovuto leggere?' o
" ?" 'non avresti dovuto leggere?').

Traduzione in italiano del futuro nel passato

Ecco alcuni esempi di frasi in cui presente questo tempo:


.

(L'Armata Rossa avrebbe sferrato loro il colpo finale)


.

(Cinque minuti dopo il treno sarebbe partito)


, . .

(Ieri avrei dovuto comprare una nuova camicia, ma non l'ho comprata. Non mi piaceva il collo)
, ,
, , .

(Lo sai, la mia amica la scorsa settimana avrebbe dovuto comprare una nuova macchina ma
non l'ha comprata perch non c'era la marca che le piace)
? , , .
.

(Non sareste dovuti andare in discoteca stasera? Ci saremmo dovuti andare ma abbiamo deciso
di no. Domani ci alzeremo presto)
87

f) Futuro anteriore nel passato


Il tempo futuro anteriore nel passato esprime un'azione che futura rispetto ad un'azione passata che
essa stessa precedente ad un'altra azione passata (Es. ,
? "non avresti dovuto comprare i biglietti prima di andare 'ieri' al cinema?).
Ha una valenza risultativa similarmente al perfetto. Si traduce difficilmente in italiano e viene
generalmente resa con il condizionale passato, talvolta accompagnato dall'avverbio "gi".
Si costruisce con l'imperfetto del verbo ausiliare , la particella pi il presente del verbo ausiliare
ed participio aoristo attivo del verbo, accordato in genere e numero con il soggetto.

I^ CONIUGAZIONE





, ,

, ,

II^ CONIUGAZIONE





,,

, ,

III^ CONIUGAZIONE





,,

,,

Verbo essere
(irregolare)


, ,

88

Forma negativa e interrogativa

La negazione in questo tempo si esprime attraverso la costruzione " " + il presente del
verbo ausiliare + il participio aoristo attivo del verbo principale, accordato in genere e numero
con il soggetto.

I^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
, ,
c

II^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
, ,
c

III^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
, ,
c

Verbo
essere
(irregolare)
, ,
, ,
, ,
c

La forma interrogativa sar resa, sia per le frasi positive che negative, inserendo la particella
interrogativa "" prima di "" (es. ?'avresti gi dovuto leggere?' o
? 'non avresti gi dovuto leggere?').

89

9.

Forma passiva

La forma passiva del verbo transitivo viene impiegata per elevare l'oggetto della proposizione nel
soggetto della stessa, rimanendone, tuttavia, semanticamente l'oggetto. Il soggetto, al contrario, viene
declassato in un complemento indiretto, in genere un complemento d'agente.
La ratio della costruzione passiva quello di mettere in evidenza il punto di vista dell'oggetto
semantico ossia quello che subisce l'azione.
Es. Il cane mangia i biscotti.
trasformata in una proposizione passiva diventa:
I biscotti sono mangiati dal cane.
I rapporti tra i due termini della proposizione di fatto rimangono invariati poich dal punto di vista
semantico "i biscotti" resta oggetto mentre "il cane" rimane agente, pur perdendo, quest'ultimo, il
ruolo di soggetto grammaticale della frase di cui diviene complemento indiretto.
In bulgaro la forma passiva dei verbi transitivi si ottiene in due modi:
I.
II.

Mediante il pronome riflessivo "" che si aggiunge al verbo alla forma attiva;
Mediante il participio aoristo del verbo e l'ausiliare "".

Forma con il pronome


riflessivo ""

Forma con il participio


aoristo

Forma con il pronome


riflessivo ""

FORMA POSITIVA





(-; -)
(-; -)
(-; -)



FORMA INTERROGATIVA

(-; -)
(-; -)
(-; -)


Forma con il participio


aoristo

FORMA NEGATIVA





(-; -)
(-; -)
(-; -)


FORMA INTERROGATIVA NEGATIVA







(-; -)
(-; -)
(-; -)


90

- Tempi verbali della forma passiva

Forma con il pronome riflessivo ""

TEMPI

Presente

Perfetto

Aoristo

Imperfetto

Piuccheperf.

Futuro

Forma con il participio aoristo

(La divisione partigiana guidata da un


comandante)

.

(La divisione partigiana stata guidata da


un comandante)

.

(La divisione partigiana venne guidata da


un comandante)

.

(La divisione partigiana veniva guidata da


un comandante)

(La divisione partigiana era stata guidata


da un comandante)

.

(la divisione partigiana sar guidata da un .

comandante)

Futuro ant.

(La divisione partigiana sar stata guidata


da un comandante)

N.B. Le forme riflessive con il pronome personale "" si usano di regola per formare il passivo dei
verbi al presente e all'imperfetto, mentre quelle con il participio aoristo e l'ausiliare "" con i
restanti tempi verbali.
Al modo renarrativo la forma passiva resa unicamente con il participio aoristo e l'ausiliare ""
rispettivamente nella forma , -, -, - nei tempi passati (aoristo ed imperfetto) e nella forma , , -, - al futuro
91

Es. .

Metodio venne arrestato dal clero tedesco


.

La scuola rimarr chiusa durante la vacanza

10. Frasi impersonali


In bulgaro sono frequenti, soprattutto in contesti colloquiali, frasi impersonali, spesso formate con
l'ausilio della terza persona singolare o plurale del verbo, con pronomi personali riflessivi o al dativo
possessivo ovvero, pi spesso, con la particella "" + verbo.
Tali costrutti possono manifestare vari significati, nello specifico:
a. UN DOVERE
Mancando un corrispettivo, in forma personale, del verbo italiano "dovere", l'obbligo e la necessit di
compiere una determinata azione reso con il costrutto + verbo (quasi sempre al
perfettivo).
Es. .

(Oggi devo comprare i biglietti)


.

(Anche tu devi comprare i biglietti)


N.B. come pi volte detto, l'infinito reso con il costrutto + verbo. Si noti come quest'ultimo, negli
esempi sopra, concordi con la persona del soggetto.
b. UN BISOGNO
In bulgaro "ho bisogno" pu rendersi con il costrutto, molto simile all'italiano, verbo (avere) +
(bisogno) + + oggetto, se si ha bisogno di un oggetto:
Es. .

(Hai bisogno dei biglietti per Varna)


92

ovvero verbo (avere) + + + verbo, se si ha bisogno di compiere un'azione:


Es. .

(Ho bisogno di comprare dei biglietti per Varna)


Molto spesso, per, lo stesso significato reso attraverso il verbo "" (questa volta coniugato) +
, ovvero il pronome personale al dativo possessivo. Per capire il significato di questo costrutto pu
essere d'aiuto tradurlo in italiano, piuttosto che con "ho bisogno di . . .", con "mi serve . . .".
Es. .

(Ti serve un biglietto per Varna)


.

(Ivan ha bisogno di te - letteralmente: tu servi a Ivan)


, , ? !

(Maria, Ani, dove siete? Ho bisogno di voi - letteralmente: mi servite)


La stessa costruzione sintattica, oltre che per indicare il bisogno di oggetti, pu riferirsi al bisogno di
compiere azioni. In questo caso, seppure la struttura della frase la stessa, la traduzione in italiano
riesce pi difficile.
Es. , .

(Ho bisogno di te per aiutarmi - Letteralmente: mi servi per aiutarmi)


, .

(Mi servono ancora due pezzi per finire il puzzle)


c. PERCEZIONI, STATI FISICI ED EMOTIVI, UN DESIDERIO, UNA PASSIONE
Diffuso in bulgaro il costrutto avverbio + pronome personale al dativo possessivo + e (terza persona
del verbo essere) per indicare uno stato percettivo od emotivo.
Es. .

(Mi fa piacere)
.
93

(Ci fa molto piacere)


.

(Vi riesce difficile)


.

(Ho fame)
?

(Hai caldo?)
.

(Lui aveva freddo)


?

(Non stai molto bene?)


N.B. Non obbligatorio che l'avverbio sia all'inizio della frase, tuttavia il pronome generalmente
collocato tra la prima parola della frase e l'avverbio.
Es. .

(Oggi ho caldo)
.

(Ieri avevo freddo)


Pu anche accadere che in funzione rafforzativa sia usato nella frase il doppio pronome dativo (forma
composta e forma breve). In questo caso, la forma composta sempre collocata all'inizio della frase.
Es. .

(Per me un piacere)
?

(Per te un piacere?)
Una particolare costruzione impersonale poi quella con la quale si rende un desiderio o una passione
istantanea per qualcosa.

94

Essa si forma a partire dal verbo alla terza persona singolare o plurale, pi il pronome personale al
dativo possessivo ed il pronome riflessivo "".
Es. .

(Ho voglia di mangiarmi una pizza)


.

(Ho voglia di mangiarmi della pasta al forno)


.

(Avevo voglia di mangiarmi dello yogurt)


? , .

(Hai voglia di mangiarti una cosa dolce? No, non ne ho voglia)


Ecco altre espressioni riflessive rese con il costrutto verbo alla terza persona singolare + pronome
personale breve dativo + .
.

(Ho sonno)
.

(Hai voglia di mangiarti una cosa dolce? No, non ne ho voglia)


/ / , .

(Mi sembra che nevichi)


.

(Lui mi va a genio)
In alcune espressioni il pronome "" omesso.
Es. .

(Mi viene di partire)


.

(Mi sono annoiato di leggere)


.
95

(Mi passata la stanchezza)


.

(Mi venuto in mente di restituirgli il quaderno)


Costrutto simile quello in cui al posto dell'aggettivo al neutro vi un sostantivo.
Es. .

(Mi arrabbio)
.

(Mi vergogno)
.

(Ho paura)
Infine, ancora per indicare stati fisici od emotivi si possono usare costrutti riflessivi formati dal verbo
alla terza persona singolare seguito dal pronome personale breve accusativo.
Es. .

(Mi prudono le mani)


.

(Mi dolgono i denti)


.

(Ho la febbre)
/ .

(Mi prende l'ira)

E' un verbo regolare della terza coniugazione che si pone dal punto di vista semantico come una
specificazione del verbo connotato per in senso "iterativo" ossia come esistenza ordinaria,
accadimento, avvenimento.
Es. .

(Eravamo spettatori di parecchi avvenimenti)


96

(Spesso sono stato da loro)


.

(Questo freddo non accadeva da lungo tempo)


Tuttavia questo verbo usato impersonalmente (alla terza persona singolare) pu significare "essere
possibile", "essere permesso", "convenire", "essere adatto".
Es. ? .

(Conviene/bisogna/ permesso? Non si pu)


.

(Non mi consentito questo lavoro)


.

(Lui adatto a questo)

/ e

Un brevissimo cenno, infine, va dedicato alle espressioni impersonali (c')/ (non c') e
(si dice - letteralmente "dicono") entrambe invariabili. Eccone alcuni esempi:
? , .

(C' della vodka? Non, non c')


? , .

(Ci sono posti? Si, ci sono)


.

(Non c' tempo per aspettare e soddisfare le sue ambizioni lideristiche)


, .

(Si dice che non c' niente di eterno.)

97

11. Prefissi verbali


Una delle caratteristiche di molte lingue slave, ed in questo senso il bulgaro non fa eccezione, la
presenza costante di parti lessicali anteposte alla radice verbale aventi la funzione di completarne
ovvero integrarne il significato. Tali parti lessicali data la loro posizione sono detti "prefissi".
Nell'elencare i pi diffusi comodo distinguere fra quelli che sono anteposti a verbi comuni e quelli
invece anteposti a verbi di movimento (o che comunque nel loro significato descrivono, anche
figuratamente, un movimento) potendo avere significati diversi.

a) Verbi comuni
Si rammenta che, come anticipato nei paragrafi sugli aspetti verbali, l'aggiunta del prefisso ad un verbo
comune all'aspetto imperfettivo lo trasforma in perfettivo.

PREF.

SIGNIFICATO

VERBO IMPERF.

VERBO PERF.

Inizio dell'azione

Azione di breve durata

Fine dell'azione

Azione realizzatasi
esaurientemente

ESEMPIO
.

(Ricomincer a lavorare con nuove forze)


.

(Devi aspettare qualche minuto)


.

(Domenica finir di leggere il romanzo)


.

(Questa notte dormir bene)

N.B. I prefissi "-", "-" (quando non integrano i significati suindicati) e "-", pur trasformando
un verbo da imperfettivo a perfettivo, non modificano il significato del verbo.

Es. .

(Voglio scrivere un libro sulla nuova vita)


.

(Costruiremo dighe)
"".

(Devo leggere il romanzo "Tjutjun")


98

b) Verbi di movimento

PREF.

SIGNIFICATO

VERBO

movimento verso
l'interno

movimento verso
l'esterno ("fuori")

allontanamento

separazione ("via")

movimento verso un
oggetto determinato

azione aggiunta

movimento in diverse
direzioni

movimento verso il
centro

movimento dall'alto
verso il basso

azione compiuta in luogo


e tempo determinati

azione ripetuta ("ri-")

eccesso di azione

avvicinamento

azione incompleta

azione compiuta "su" o


"sopra"

movimento orizzontale

azione compiuta sotto

cambiamento della
qualit

ESEMPIO
.

(Ljubcho entr allo zoo)


.

(Botev tir fuori la sua divisa da capobanda e si vest)


.

(Ci condurrete sulla costa bulgara)


"" .

(Il "Radezki" lentamente si stacc dalla costa)


.

(I due cetnici condussero il capitano)


.

(Il cittadino compr ulteriore zucchero e lo pag alla cassa)


.

(Il portabandiere sventol la bandiera verde)


.

(I compagni si riunirono intorno al tavolo)


.

(I viaggiatori si tolsero i cappelli)


.

(Botev attravers la Danubio con la sua divisione)


.

(Botev trascorse qualche tempo in Romania)


.
(Il cibo del pranzo era molto buono e noi l'abbiamo mangiato tutto)
.

(Il battello si avvicinava al villaggio di Kozloduj)


.

(Socchiusi la porta)
.

(Drago firm bene il quaderno)


.

(Il battello si affianc alla riva)


.

(La fiducia nella vittoria sostenne Botev e Levski nella battaglia)


.

(la frutta e l'aria pulita ringiovaniscono l'uomo)

99

b. Avverbi
L'avverbio (dal latino ad verbum, "vicino al verbo") una parte del discorso invariabile con funzione
di "modificatore semantico". Viene usato per arricchire o determinare, il significato del verbo.
Strutturalmente esistono avverbi puri (es. "qui" , "ora") ovvero derivati da altre parti del
discorso, fondamentalmente aggettivi (es. "attentamente" dall'aggettivo

"attento").
Generalmente per formare un avverbio da un aggettivo basta prenderne la forma neutra singolare.
Come accennato nel paragrafo relativo agli aggettivi, anche dagli avverbi pu formarsi il comparativo
ed il superlativo aggiungendo, rispettivamente, i prefissi "-" e "-".
a. Avverbi di luogo
I.

rispondono alla domanda: ? (dove? stato e moto a luogo)


qui, qua

l, l

in basso, sotto
in alto, sopra
dentro
fuori
avanti

(moto a luogo)

(moto a luogo)

(moto a luogo)

(moto a luogo)

dietro

lontano

vicino
a casa
a sinistra
a destra
diritto

(moto a luogo)

(moto a luogo)

(moto a luogo)

(moto a luogo)

(moto a luogo)

100

II.

rispondono alla domanda: ? (da dove? moto da luogo)


da qui, da qua

da l, da l

dal basso, da sotto

dall'alto, da sopra

da dentro

da fuori

da avanti

da dietro

da lontano

da vicino

da casa

da sinistra

da destra

da diritto

b. Avverbi di tempo
I.

rispondono alla domanda: ? (quando?)

ieri, oggi, domani, l'altro ieri, dopo domani

, , , ,

adesso

subito

allora (a quel tempo)

prima

dopo

poi

gi, pi

ancra

contemporaneamente

presto (veloce)

presto (di buon ora)

tardi

in tempo

improvvisamente

inaspettatamente

molto tempo fa

recentemente

una volta

101

II.

rispondono alla domanda: ? (quanto tempo?) o ? (con quanta

frequenza?)
sempre

mai

spesso

qualche volta

raramente

costantemente

a lungo

per poco

per sempre

quotidianamente

settimanalmente

mensilmente

annualmente

abitualmente

nuovamente

c. Avverbi di negazione

non

no

nient'affatto

non pi

non ancra

nemmeno

d. Avverbi interrogativi

Vedi il paragrafo successivo a quello sui pronomi interrogativi.

e. Avverbi di modo

Rispondono alla domanda: ? (come?) e si formano prevalentemente dagli aggettivi


102

I pi importanti sono:

velocemente

lentamente

insieme

da solo

a piedi

bene

male

f.

Avverbi di quantit

Rispondono alla domanda: ? (quanto?)

di pi

di meno

poco

molto

troppo

precisamente

quasi

abbastanza, sufficientemente

cos

almeno

solamente

totalmente, pienamente

di poco/a mala pena


"Appena"

or ora
non appena

(Questo testo appena si [riesce a] legge)


- .

(E' appena uscito di casa)


.

(Appena arrivo a casa ti chiamo)

N.B. " " lo si ritrova con il significato di "chiss se" o " poco probabile che", mentre "
" con il significato di "quasi".

103

Terzo. ALTRE PARTI INVARIABILI DEL DISCORSO

a. Preposizioni
La preposizione (dal latino "praeponere" = porre davanti) , in grammatica, una parte invariabile del
discorso che serve a creare un legame fra parole e frasi, specificando un rapporto reciproco e la
funzione sintattica della parola, locuzione o frase che la segue.
Queste le preposizioni bulgare semplici:

PREP.

senza, meno;

COMPLEMENTO

privazione

PREP.

ESEMPIO

TRADUZIONE

Oggi Ivan senza giacca.

Abbiamo trovato un hotel anche


senza di te.

Sono le dieci meno un quarto.

/ in; (prima di parole che incominciano con " " si usa l'eufonica " ")

COMPLEMENTO

ESEMPIO

TRADUZIONE

stato in luogo

moto in luogo

, Quando entro
.
sempre.

tempo

sopra;

PREP.

COMPLEMENTO

stato in luogo

11,00 .

Non c' nessuno nella stanza.


ufficio

saluto

I miei ospiti arrivano luned alle


11,00.

ESEMPIO

TRADUZIONE

Generalmente la camicia sopra la


sedia.

Spesso discutono dei problemi del


mondo.

argomento

in

104

PREP.

accanto, verso, a, fino;

COMPLEMENTO

stato in luogo

destinazione

tempo

PREP.

TRADUZIONE

Io mio letto accanto al muro.

Il treno si dirige verso Sofia.

Oggi ho scritto una richiesta di


trasferimento al mio capo.

7 .

Lavoro fino alle sette.

A presto.

per, riguardo;

COMPLEMENTO

direzione

ESEMPIO

TRADUZIONE

Parto per Burgas.

Penso del il prossimo viaggio.

Ho comprato i biglietti per il teatro.

Vado per (comprare) le mele.

La squadra stata punita per il


comportamento dei suoi tifosi.

Il profumo per mamma.

Il ragazzo la ragazza si tenevano


per mano.

Cosa bevete per colazione?

Tornerai per la prossima vacanza?

durata

Lui rimase per due mesi.

prezzo


30 .

Questo bellissimo maglione solo a


30 leva.

argomento

scopo

causa

ESEMPIO

vantaggio
modo

tempo
determinato

105

PREP.

dietro;

COMPLEMENTO

ESEMPIO

TRADUZIONE

stato in luogo

Dietro la casa c' un grande giardino.

moto a luogo

Sono andato dietro la casa.

PREP.

per;

COMPLEMENTO

moto per luogo

ESEMPIO

TRADUZIONE

Amo camminare solo per il parco.

, .

Quando sono arrabbiata cammino


per la stanza.

vicino;

PREP.

COMPLEMENTO

ESEMPIO

TRADUZIONE

moto luogo

,
.

Quando passo vicino il lago, mi


ricordo il mio primo appuntamento.

PREP.

verso, circa;

COMPLEMENTO

ESEMPIO

TRADUZIONE

moto a luogo

,
.

Quando vado verso il mio ufficio,


sempre penso alle vacanze.

destinazione

Ho girato la richiesta all'ufficio


competente.

tempo


5 .

Viaggio con la macchina e sar a


Sofia verso le 5 del mattino.

quantit

() 5
.

Nel portafoglio avevo circa (meno di)


5 leva.

106

PREP.

tra, fra;

COMPLEMENTO

stato in luogo

tempo

PREP.

TRADUZIONE

Pleven tra Sofia e Varna.


, .

Tra le vecchie foto ne ho trovata una


che mi ricorda la giovent.

Rincaser tra le sette e le otto di stasera.

ESEMPIO

TRADUZIONE

su, a, di, in;

COMPLEMENTO

stato in luogo

moto a luogo

specificazione

ESEMPIO

termine
limitazione
tempo

Casa mia su via Dimitrov.

Il gatto sul tavolo.

Vado sul tetto.

Vado al cinema.

La macchina di Hristo molto bella.

Scrivo a Maria.

Mio fratello gi parla in bulgaro.

Sono nato il primo aprile.

,
.

Prendo le vitamine due volte al


giorno, la mattina a stomaco vuoto e
la sera.

distributivo
modo

N.B. Differenze d'uso delle preposizioni "" e "" nei complementi di moto a luogo

PREP.

SFUMATURA DI SIGNIFICATO

ESEMPIO

Movimento verso un luogo concreto

. (Vado alla scuola 'nell'edificio')

Indica solo lo "scopo" del movimento

. (Vado a scuola 'per studiare')

107

PREP.

sopra, pi di;

COMPLEMENTO

stato in luogo

ESEMPIO

TRADUZIONE

C' una lampada sopra la mia porta.

5 .

Nel portafoglio avevo pi di 5 leva.

, .

Ho aspettato pi di due ore che arrivassero.

quantit

PREP.

intorno;

COMPLEMENTO

stato in luogo

ESEMPIO

TRADUZIONE

Intorno alla stazione ci sono molti negozi.

Il mio amico arriver intorno alle sei.

quantit

, 30 .

Penso che costi intorno a 30 leva.

distanza


400 km.

la distanza fra Sofia e Varna di circa


400 km.

COMPLEMENTO

ESEMPIO

TRADUZIONE

moto da luogo

,
.

Dall'ufficio di mio fratello al centro


sono dieci minuti in macchina.

Vengo dall'Italia.

tempo

PREP.

da, di;

origine
Esco dal negozio e prendo il pacco da
M.
Maria.

tempo

Da luned a venerd sono in ufficio.

paragone

- .

Sofia pi grande di Varna.

quantit

1 .

Il latte si vende in cartoni da un litro.

materia

La sua (di lei) camicia di seta.

108

PREP.

su, per, a, lungo, durante;

COMPLEMENTO

() .

Sul tavolo c' un giornale

moto a luogo

Il mio amico camminava lungo la via.

causa

Spesso guardo l'orologio per abitudine.

tempo

Avr ospiti durante le vacanze.

oggetto

A casa metto sempre una maglietta.

Lei una lettrice di lingua bulgara.

Parlo al telefono.

Ho spedito il pacco via posta.

Riconosco Ani dalla voce.

,
.

Ieri notte con il mio amico abbiamo


bevuto un bicchiere di vino a testa.

1 .

Questo costa 1 lv. al chilo.

limitazione

mezzo

distributivo

PREP.

su, per, a, lungo, durante;

COMPLEMENTO

ESEMPIO

stato in luogo

Il gatto sotto il tavolo.

5 .

Nel portafoglio avevo meno di 5 leva.

, .

Ho aspettato meno di dueore che arrivassero.

quantit

PREP.

TRADUZIONE

stato a luogo

ESEMPIO

TRADUZIONE

davanti, prima;

COMPLEMENTO

stato in luogo

tempo

ESEMPIO

TRADUZIONE

Un albero cresce davanti la finestra


.
della camera.
.

C' stato solo un uomo prima di me.

109

PREP.

PREP.

fa;

COMPLEMENTO

ESEMPIO

TRADUZIONE

tempo


,
.

Solo
qualche
mese
fa
non
immaginavo che sarei venuto a
vivere in Bulgaria per sempre.

, ,
.

Qualche tempo fa il mio amico


d'infanzia Drago era qui.

attraverso, durante, in, ogni;

COMPLEMENTO

moto per luogo

tempo

PREP.

TRADUZIONE

Nell'andare verso l'ufficio passo


.
sempre per (attraverso) il centro.
,
.

Durante il giorno fa caldo, mentre


durante la notte fa freddo.


, 1950 ., .

Mia madre nata nel secolo scorso,


nel 1950, in primavera.

Ci sono autobus per Sofia un giorno si


e l'altro no.

da, in caso di;

COMPLEMENTO

stato in luogo

ESEMPIO

moto a luogo
tempo

ESEMPIO

TRADUZIONE

Stasera andr dal mio vecchio amico


. Georgi. Lui ha un ristorante e star
.
da lui.
.

In caso di
analgesico.

dolore

prendo

un

110

PREP.

/ con, di; (prima di parole che incominciano con "c" si usa l'eufonica " ")

COMPLEMENTO

mezzo

Scrivo con la penna.

,
.

Spesso parlo con mio padre malgrado


non abiti con lui.

unione

Amo il pollo con il riso.

qualit

La mia amica ha gli occhi neri.

modo

Verr con piacere.

D'inverno le montagne bulgare sono


coperte di neve.

Mi fratello si occupa di commercio.

causa efficiente
limitazione

tempo continuato .

PREP.

COMPLEMENTO

tempo

PREP.

ESEMPIO

TRADUZIONE

Il mio cane mi segue.

Il mio aereo atterrer fra un'ora.

Questa medicina si beve dopo il pasto.

di fronte, contro, alla vigilia;

COMPLEMENTO

stato in luogo

A volte per giorni non lo faccio.

(anche "") dopo, fra;

stato in luogo

TRADUZIONE

compagnia

ESEMPIO

ESEMPIO

TRADUZIONE

La posta di fronte alla piazza.

tempo

, , Alla vigilia del sabato, il venerd


.
notte, abbiamo ospiti.

modo

Amo camminare contro il vento.

111

presso, a casa;

PREP.

COMPLEMENTO

ESEMPIO

stato in luogo

( /) a
.

C' sempre qualcuno a casa.

Venite a casa domani alle sette.

. .

Andiamo a casa di Maria. La mia


borsa a casa sua.

TRADUZIONE

moto a luogo

attraverso;

PREP.

COMPLEMENTO

ESEMPIO

TRADUZIONE

Molte cose ho imparato attraverso


Ivan.

Attraverso internet ho trovato molti


amici per il mondo.

mezzo

N.B. Preposizioni nelle espressioni di tempo:

PREP.

USO

ESEMPIO

con la data intera

6
1849 .

Hristo Botev nato il 6 gennaio


1849.

con solo il giorno ed il mese

6 .

Hristo Botev nato il 6 gennaio.

6.

Avremo l'esame il 6.

con il giorno della settimana

Avremo l'esame venerd.

per indicare "lo scorso anno"

Lo scorso anno ho comprato una


nuova macchina.

con l'ora

? 9.00
.

A che ora vieni? Alle 9,00 di sera.

con solo il giorno

con solo l'anno

1849
.
1849
.

Hristo Botev nato nel 1849.

con solo il mese

() .

A maggio fioriscono le rose.

con la stagione

In primavera fioriscono le rose.

112

Queste le preposizioni bulgare c.d. composte (perch formate dall'unione di pi preposizioni semplici):
PREPOSIZIONE

SIGNIFICATO

ESEMPIO

al bordo, al lato, affianco a

fuori, al di fuori
eccetto, inoltre

per via di, a causa di

in mezzo

TRADUZIONE

Passavo affianco a lui.


Star tre giorni fuori citt.
.
Non verr per colpa del brutto
.
tempo.

L'auto si ferm in mezzo al campo.

in mezzo, in pieno

Si ammal in pieno inverno.

fino al centro, fino a met

Arrivai fino al centro del villaggio.

al di sopra, da sopra

secondo

invece di, al posto di

L'eterno nell'arte non solo arte,


, .
ma qualcosa al di sopra di lei.
.

Secondo me hai ragione.

Lascia che vada al posto tuo.

al di qua di

La sua casa al di qua del fiume.

adiacente

La sua bottega adiacente la via.

al di l

Al di l del fiume c'era un vasto


campo.

da dietro

Da dietro il cespuglio salto un


coniglio.

da sotto

Da sotto il pavimento uscivano formiche.

tra, fra

In conseguenza

Fra loro c'era anche


compagno in clandestinit.

il

In conseguenza del colpo, lui


quasi paralizzato.

Preposizione combinate:

dalla parte di

Comparvero nubi dalla parte del bosco.

fin verso

,
.

Rimasi a casa fin verso le 5, poi uscii.

per quella parte

Un soldato sedeva dalla parte del cortile.

per lungo

Giocai con dei bambini lungo la strada.

riguardo a

,
.

Riguardo gli ultimi eventi non ci


disse nulla.

L'espressione "-" significa letteralmente "da tutte le parti".

113

b. Congiunzioni
In grammatica, la congiunzione la parte del discorso che serve a unire tra loro due sintagmi in una
proposizione, oppure due proposizioni in un periodo. Le congiunzioni si possono classificare in base
alla loro forma o in base alla loro funzione.
I.

Congiunzioni coordinanti
a) Coordinazione copulativa: i fatti sono simultanei od in successione.
COORDINAZIONE

I fatti si susseguono

CONGIUNZIONE

ESEMPIO

(... )//

, ,
.

(e, anche)

... / ...

(I giovani cantarono, risero e si raccontarono ricordi


dell'infanzia)

(n ... n)

I fatti si aggiungono

...
(non solo, ma anche)

,
.

(Gina non solo legge bene in bulgaro, ma scrive anche


senza errori)

b) Coordinazione disgiuntiva: i fatti sono in successione, si escludono a vicenda o sono posti in


alternativa.
COORDINAZIONE
I fatti si escludono

CONGIUNZIONE

ESEMPIO

/ (... /)

4 , .

(o ... o)

/ ...
(... o)

I fatti sono in alternativa

I fatti si susseguono

I fatti sono simultanei

(O vieni da me alle quattro, o non venire proprio stasera)


, ?

(Si ferma o va via?)

...

; , .

(o ... o)

(Non so quando partire; domani o dopodomani?)

...

, .

(ora ... ora)

(La figura ora si vede, ora si perde nell'ombra del muro)

...
(e/come ...)

, .

(Piove e il sole brilla)

114

c) Coordinazione avversativa: i fatti sono in contrapposizione fra loro.

COORDINAZIONE

CONGIUNZIONE

I fatti, di cui il
secondo negativo,
sono in successione

//
(ma/tuttavia)

/
(per *popolare")

I fatti seppure in
contrapposizione sono
della stessa specie

(mentre)

ESEMPIO
, / .

(Entrai nella stanza ma/tuttavia non trovai nessuno)


, ?

(Io mi chiamo Borislav, mentre tu 'come ti chiami'?)

I fatti sono
nettamente distinti

//

, .

(invece/al contrario)

(Io frequento l'universit, invece lui lavora alla fabbrica)

I fatti sono posti in netta


contrapposizione

, !

(ma)

(Non affrettarti ma fermati!)

I fatti si
contrappongono solo
parzialmente

, .

(solo che)

(Voglio studiare il bulgaro solo che non ho un manuale)

Altre congiunzioni coordinanti:

sia . . . sia

. . .

sia . . . che

. . . / . . .

tanto . . . quanto

inoltre

altrimenti, senn

anzich, piuttosto che

, -,

del resto, comunque

eppure, dopotutto

soprattutto, in particolare

, -

perci

cio

infatti

cos (da)

()

tranne, eccetto che

persino, finanche

tanto meno, "figuriamoci"

115

Es. ,
.

(Ho promesso a mamma di lavare i piatti, di passare l'aspirapolvere e di preparare


qualcosa per cena)
, .

(Era buio, cos non si poteva capire neanche una parola dello scritto)
, .

(Si battono con le mani, quindi si abbracciano)


, .

(Usc e poi ritorn)


, ?

(Vorresti andare al cinema o fare una passeggiata al parco?)


, .

(Non ha tempo per la famiglia, tanto meno per gli amici)


, .

(Preferiscono morire piuttosto che tradire)

II.

Congiunzioni subordinanti
Le congiunzioni subordinanti collegano la proposizione principale ad una subordinata la quale,
cos facendo, acquisisce indipendenza funzionale.
Esse si dividono in:
a) causali

a causa

grazie al fatto che

perch

poich

dato che

per questo motivo

116

b) comparative e modali

come

come se

, ()

quasi che

proprio come

che (comparativo)

in modo che

Es. , .

(Cominciammo a parlare cos come se ci conoscessimo da tanto)


c) concessive
anche se

()/ ()

nonostante che

sebbene che

( )

bench

quand'anche

per quanto

se anche

d) condizionali
se, se non

//,

qualora

a meno che

purch, basta che

()

a condizione che

Es. , .

(Anche se vecchio, la necessit lo costringeva a lavorare)


, .

(Anche se tardi, partiamo)

117

() !

(Se avessi avuto i soldi!)


, .

(Stacc la carrozza in modo da riposare)


, .

(Con piacere vi dar il libro, basta che lo leggete)


e) consecutive
cos (tanto) che

(),

cosicch

quindi, dunque, pertanto

e quindi/quindi poi

e allora

e poi

Es. , .

(Aveva tanta paura che tremava tutto)

f) dichiarative
che

che (subordinate oggettive)

come

per

affinch

allo scopo di

g) finali

Es. , () .

(Verr per incontrare gli amici)


118

h) temporali

quando

mentre

come quando

appena

-, ()

prima che (di)

dopo che (di)

finch

da quando

Es. , .

(Verr dopo che ho imparato le lezioni)


N.B. Assai di frequente la congiunzione "" usata per formare una proposizione modale
alternativa al gerundio:
GERUNDIO

PROPOSIZIONE MODALE CON ""

, .

, .

(I due bambini camminano piangendo piano)

i) locative

dove

fin dove

da dove

in che direzione

j) quantitative

quanto

quanto (pi ) . . . tanto ()

. . .

fin quanto, per quanto

di quanto

119

c. Particelle ed interiezioni
In bulgaro frequente, soprattutto nella lingua parlata, l'uso dei cosiddetti segnali discorsivi
(particelle), cio elementi che, svuotandosi in parte del loro significato originario, perseguono svariati
scopi sia semantici che grammaticali (ad es. sottolineare una certa connotazione della frase o processi
cognitivi, evidenziare la strutturazione del testo o connettere elementi frasali, interfrasali, extrafrasali
fra loro). Allo stesso modo diffuse sono anche le c.d. interiezioni, ossia quelle parti del discorso che
esprimono con immediatezza, concisione ed enfasi un particolare atteggiamento emotivo del parlante.
Particelle:
/

si/no!

ma si!

si!

certo!

eh!

sia!

possa

per finta

chiss

diciamo

di augurio

magari!

rafforzativa

proprio

esortativa

, , , , dai! eh!

di conferma o
negazione

di dubbio

interrogativa

? /, / .

(Verrai? Si/no, [non] verr)


! .

(Ma si! E' cos!)

? .

(Senti quello che ti dico? si - disse lei)


? .

(significa che non hai soldi? Certo che non li ho)


, !

(Non sono un delinquente eh!)


, .

(e sia pure cos)

(che ci possa non capitare!)


, .

(Dai, come se non lo sapessi!)


, .

(Puoi anche non aspettarmi, chiss se torner per)


.

(che ne so dov'!)

, .

(Lui, un ragazzo di diciamo dieci anni)


.

(Magari si realizzasse tutto!)


.
(Proprio ora l'ho saputo)
!

(dai vieni a chiacchierare!)

? (Lo hai?)

vero?

, . (Lei molto bella, vero?)

mica

? (Mica questo tutto?)

120

Interiezioni:
esclamative

! ! ! /! ! ! ! !

onomatopeiche

, , , ,

derivate da altre parole

! (dio!) /! (mamma!) ! (poverino!)


! (vergogna!) ! (un inchino!) ! (gloria!)

derivate da lingue straniere

! (bravo!) ! (attento!) ! (piet) ! (ohim)


! (urr!)

N.B. in generale le interiezioni sono seguite dalla virgola o dal punto esclamativo; in particolare quelle
onomatopeiche sono sempre seguite dal punto esclamativo o precedute e seguite da lineetta.
Es. - - .

(Ero arrivato giusto a due mila e qualcosa e, plaf, qualcuno si tuff nell'acqua)

121

V.

SINTASSI

a. Frase principale
La frase bulgara pu essere semplice o complessa.
Una frase semplice quando costituita:

da un solo elemento principale, che pu essere sia verbo, sia sostantivo o avverbio:
Es. .

(Leggo)
? .

(Come stai? Bene)


? .

(Preferisci pollo o pizza? Pizza)

da due elementi principali, soggetto e predicato


Es. .

(Io leggo)
Una frase complessa quando, oltre agli elementi principali, comprende complementi ed attributi:
Es. .

(Io leggo il giornale)


In bulgaro, come in italiano, l'ordine della frase non rigorosamente stabilito, seppure prediletta la
struttura soggetto + verbo + complementi:
Es. .

(Io leggo il giornale la sera)

122

Tale struttura base pu essere cambiata mettendo all'inizio della frase l'informazione cui vuole
attribuirsi maggiore risalto:
Es. .

(La sera 'solo la sera' io leggo il giornale)


Cos facendo, tuttavia, pu accadere che l'inversione di soggetto e complemento oggetto crei
confusione.
In questo caso, pu risultare opportuno ricorrere alla costruzione passiva:
Es. ( ) .

(Il criminale stato arrestato 'dal poliziotto' gioved)


.

(Questa rivista letta da quasi tutti)


Altro modo di evidenziare una parte del discorso, presente soprattutto in contesti colloquiali, quello
di raddoppiare il pronome personale (vedi anche paragrafo su espressioni impersonali):
Es. .

(Nessuno 'la' capisce questa ragazza)


. .

(Non c' ragione di dar'le' soldi a Vania. Lei non vuole niente.)
Gli avverbi, di regola, seguono il verbo cui si riferiscono, mentre gli aggettivi precedono il sostantivo
cui si riferiscono:
Es. .

(Sto bene)
.

(Ho letto il libro attentamente)


, ?

(Per favore, potreste darmi una bottiglia grande d'acqua?)

123

Frase negativa

In bulgaro la frase negativa si ottiene ponendo avanti alla parola che si vuole negare la particella
avverbio negativa "":
Es. .

(Non vengo oggi)


, .

(Vengo non oggi, ma domani)


N.B. quando viene usato un pronome negativo (vedi paragrafo relativo ai pronomi negativi) questo
sempre accompagnato dalla particella avverbio negativa "":
Es. .

(Non vado mai solo)


Quando c' un verbo riflessivo, la particella "" si va a collocare prima del pronome "ce/" e del
verbo:
Es. .
Per le forme negative di particolari tempi verbali, si rimanda al paragrafo in cui questi sono stati
trattati.

Frase interrogativa

In bulgaro la frase interrogativa si forma o attraverso un pronome o avverbio interrogativo, oppure


aggiungendo la particella avverbio interrogativa "" dopo il verbo o l'informazione che si intende
chiedere:
Es. ?

(Quando tornerete a lavoro?)


?

(Si pu avere il conto?)


124

( pulita l'aria l?)


?

( un'autostrada questa?)
Quando c' un verbo riflessivo, la particella "" si va a collocare tra il verbo e prima del pronome "ce/":
Es. ?

(Mi lavo?)
N.B. Non infrequente che la forma interrogativa venga resa, in chiave rafforzativa, aggiungendo alla
fine della frase affermativa la particella "" equivalente all'espressione italiana "non vero?".
Es. , ?

(Oggi fa molto freddo, non vero?)

Frase negativa interrogativa

Di regola, la frase interrogativa negativa si forma anteponendo la particella avverbiale negativa "" al
verbo e posponendo a quest'ultimo la particella avverbiale interrogativa "":
Es. , ?

(Non hai letto il libro che ti ho dato?)


Quando c' un verbo riflessivo, la particella "" si va a collocare tra il pronome "ce/" ed il verbo:
Es. ?

(Non ti lavi le mani?)


Infine pu incontrarsi la particolare espressione al congiuntivo " + verbo?". Essa pu
tradursi in italiano con "c' la possibilit che?" o "mi sembra che . . .?"
Es. ?

(C' la possibilit che vai a Sofia?)


125

b. Frase secondaria
Le frasi secondarie sono introdotte da pronomi relativi, da avverbi o da congiunzioni subordinanti,
seguiti generalmente dal soggetto. Per il resto seguono le stesse regole d'ordine valide per le
principali:
Es. , .

(Io so che sei andato al cinema ieri sera)


N.B. la frase secondaria sempre preceduta dalla virgola.
Per quanto riguarda la consecutio temporis, in linea di massima il verbo della secondaria allo stesso
tempo di quella principale se l'azione contemporanea ad essa, altrimenti pu variare a seconda che
l'azione sia precedente o successiva a quella della principale.
Es. , .

(Io so che vai al cinema)


, .

(Io so che sei andato al cinema)


, .

(Io so che andrai al cinema domani)


va detto per che questo schema non cos rigido come in italiano, di conseguenza non affatto
infrequente che si incappi in tempi verbali diversi fra principale e secondaria.
In particolare ci pu verificarsi quando nella principale c' un verbo c.d. psicologico (ad es. ,
, , , , ) all'imperfetto, potendo reggere la preposizione
subordinata al presente (oltre che appunto all'imperfetto) quando si tratta di azioni contemporanee.
Es. , , .

(Pensava che non c'era - letteralmente "c'" - tempo, era - letteralmente "" - ancora presto)
, .

(Sentiva che la cosa era - letteralmente "" - seria)


, .
126

(Mi sembrava che fosse - letteralmente "" - un alloggio prefabbricato)


, .

(Tu dicevi che non fosse - letteralmente "" - difficile)


.

(Li pregavano di non gridare)


Obbligatorio invece l'uso del presente (quindi senza "") nella subordinata per le azioni future
introdotte dalle congiunzioni "" ("se") , "" (quando), "" (come), "" (appena)
indipendentemente dal tempo della principale.
Es. , .

(Non mi dispiacer se tu lavorerai ' lett. lavori' qui al posto mio)


, .

(Quando imbrunir, ti trover qui ancora)


,
.

(Quando tu parlerai 'lett. parli' in italiano come io parlo in bulgaro allora potrai criticarmi)
1. Frasi causali
Sono introdotte da congiunzioni causali:
Es. , .

(Non verr perch sono stanco)

2. Frasi comparative e modali


Sono introdotte da congiunzioni comparative o modali e indicano:
I.

IL MODO IN CUI L'AZIONE VIENE COMPIUTA E LO STATO IN CUI UNA PERSONA O COSA SI TROVA:

Es. , .

(Lui parla come se sapesse tutto)


127

, .
(Sono cos stanco come se avessi lavorato tutto il giorno)
II.

IL SECONDO TERMINE DI PARAGONE:

Es. , .

(Leggo pi di quanto scrivo)

3. Frasi concessive
Sono introdotte da congiunzioni concessive:
Es. , .

(Sebbene non voglia, devo andare)


, .

(Verr al cinema bench abbia molto lavoro)

4. Frasi condizionali o ipotetiche


Sono introdotte da congiunzioni ipotetiche e la principale pu essere all'indicativo futuro (se l'azione
di si d per certa), indicativo futuro nel passato (se l'azione si d per impossibile) ovvero al
condizionale (se l'azione si d come solo possibile). Ne deriva che nel periodo ipotetico dell'irrealt o
dell'impossibilit nella principale usato solo il futuro nel passato.
I.

PERIODO IPOTETICO DELLA REALT O POSSIBILIT:


Es. , .

(Se giungesse 'lett. giunge' la pace sulla terra, la gente vivrebbe 'lett. vivr' felice)
- , .

(Vorrei firmare il contratto di compravendita gi oggi, se possibile)


, .

(Avrei comprato questo libro se avessi avuto i soldi)


128

N.B. In quest'ultimo esempi usando il condizionale ( ) invece del futuro nel passato (
) si vuole esprimere l'insicurezza dell'ipotesi, il dubbio o solo una certa possibilit.
, .

(Se mi fossi presentato all'esame l'avrei passato)


, .

(Se l'avessi cercato l'avrei trovato)


N.B. In quest'ultimo esempio anche nella subordinata condizionale impiegato il verbo al
condizionale, seppure ci risulta superfluo dato che sufficiente la congiunzione "" ad esprimere la
mera possibilit dell'azione.
II.

PERIODO IPOTETICO DELL'IRREALT O IMPOSSIBILIT:


Es. , .

(Se avessimo avuto la possibilit, lo avremmo comprato)


, .

(Se fossi venuto all'appuntamento avresti visto il cambiamento di Maria)


Schema riepilogativo:

(far questo)

certezza

(farei questo)

possibilit

(avrei fatto questo)

impossibilit

(avrei fatto questo)

possibilit

(avrei fatto questo)

impossibilit

(avrei fatto questo)

possibilit

(farei questo)

possibilit

(se posso, se potr )

(se potevo)

(se avessi potuto)

(se potessi)

Ricorda che dopo "" non pu mai inserirsi il verbo al futuro con "".

129

5. Frasi consecutive
Sono introdotte da congiunzioni consecutive:
Es. , .

(Lui parla cos velocemente che non capisco nulla)

6. Frasi finali
Sono introdotte da congiunzioni finali:
Es. , , .

(Chiamo per dirti che ti amo)


, .

(Vi dico questo affinch vi salviate)

7. Frasi interrogative indirette


Sono rette da verbi che esprimono richiesta, domanda, dubbio e vengono introdotte:
I.

DA PRONOMI O AVVERBI INTERROGATIVI

Es. , .

(Non so chi abbia scritto la lettera)


, .

(Non so dove stato fatto)


II.

DALLA PARTICELLA INTERROGATIVA

"" (SE) POSTA SUBITO DOPO LA PAROLA SULLA QUALE

INCENTRATA LA DOMANDA

Es. , .

(Le ho chiesto se vuole qualcosa da mangiare)


, .
130

(Gli ho chiesto se andr l)


III.

DALLA PARTICELLA INTERROGATIVA

"" (SE) QUANDO NELLA PROPOSIZIONE SECONDARIA SI

ESPRIME UN DUBBIO

Es. , .

(Non so se sono libero questo sera)


, .

(Chiedo ad Ani se comprer i biglietti per il concerto)

8. Frasi oggettive
Possono essere introdotte dalle congiunzioni:
I.

"" TUTTE LE VOLTE IN FUNZIONE DI INFINITO E NELLE FRASI RETTE DA VERBI CHE ESPRIMONO
DESIDERIO, RICHIESTA, ORDINE, DOVERE E DAI VERBI DI MOVIMENTO, COMPRESO IL VERBO ""

Es. ?

(Posso comprare un regalo?)


.

(Voglio diventare pilota)


.

(Devo andarmene)
.

(Vado a fare una passeggiata)


.

(Il suo coraggio lo portava a fare ci)


II.

"" NELLE FRASI RETTE DA VERBI DICHIARATIVI, DI OPINIONE, DI PERCEZIONE


Es. , .

(So che domani ci sar l'assemblea)


131

, .

(Penso che hai ragione)


,

(Ho visto che sono andati verso il fiume)

9. Frasi relative
Sono introdotte da pronomi relativi:
Es. , ?

(Capisci la domanda che il ragazzo ha posto?)

10. Frasi soggettive


Possono essere introdotte dalle congiunzioni:
I.

"" NELLE FRASI RETTE DA AVVERBI PREDICATIVI


Es. .

(Occorre cambiare)
o- a.

( meglio che me ne vada)


II.

"" NELLE FRASI RETTE DA VERBI IMPERSONALI DICHIARATIVI, DI OPINIONE, DI PERCEZIONE


Es. , .

(Si dice che non c' niente di eterno.)


, .

(Si crede che l'azione per intimidire i due uomini d'affari)


, - -.

(Si vede che partita dopo partita giochiamo sempre meglio)


132

11. Frasi temporali


Sono introdotte da congiunzioni temporali:
Es. , .

(Da quando si sposata non lavora pi)


, .

(Sono entrati i ladri a casa mentre dormivo)

133

BIBLIOGRAFIA

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Mladenov St. - Gramatika na balgarskija ezik', Sofia, 1939

Damiani E. - Corso di lingua bulgara teorico pratico, Roma, 1942

Ghinina S., Nikolova Tz., Sakazova L. - Manuale di lingua bulgara per stranieri, Sofia, 1970

Petrova S. - Balgarska gramatika, Osnovni pravila, Skyprint, 2013

Beynova M. - Balgarska gramatika za vseki, Scorpio, 2008

Kandeva K., Zvetkova V. - Bulgarian for english speakers, Abagar AD, 2005

Leafgren John - A concise bulgarian grammar, 2012

Carleton T. Hodge - Bulgarian basic course, Washinghton, 1961

Mladenov St. - Istorija na balgarskija ezik, Akademija na naukite, Sofia, 1979

Grigorova V., Zankova Z., Vagenstain S. - Italiansko-balgarski, balgarsko-italianski rechnik, IK


"Kolibri", 2002

Altre fonti non cartacee:

www.wikipedia.it/wiki/Lingua_bulgara

www.wikipedia.it/wiki/Sistema_verbale_della_lingua_bulgara

www.bulgaria-italia.com/Bg/info/lingua

www.rechnik.chitanka.info

www.gramatika-bg.com

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