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- SECONDA EDIZIONE -
di
Niccol Zanotelli
PREFAZIONE
Pur ispezionando meticolosamente ogni singola bancarella della Piazza dei libri di Sofia,
quella che spacca a met la romantica Uliza Graf Ignatiev, non ho trovato un solo libro che
spiegasse ad un italiano - in italiano - la lingua bulgara, e ci nonostante lo sfavillare di centinaia,
migliaia!, di manuali di lingua di ogni risma disordinatamente esposti in quel luogo.
Analoga carenza l'ho riscontrata, in piena era tecnologica, nell'offerta del web, dove per
non mancano generosi tentativi di fornire al povero italiano - gratuitamente - almeno qualche
rudimento del misterioso idioma.
Di fronte a questi fallimenti, non potendo tornare in Italia per spulciare le librerie
internazionali, mi sono "accontentato" di un manuale di lingua bulgara per studenti anglofoni.
Inutile dire che il "modello anglosassone" mi subito risultato lontano anni luce dalle mie
aspettative: troppo confusionario, troppo incompleto, troppo empirico.
Da buon giurista italiano che coltiva l'hobby dello slavismo, infatti, la totale assenza di
teoria, di ordine, di logica, in una parola: di sistematicit, dell'approccio anglosassone allo studio
di una lingua slava, apparso - e tuttora appare - assolutamente infruttuoso.
Per questi motivi, avendo ormai reperito attraverso le mie inefficaci ricerche pi di una
"fonte", seppure ciascuna frammentata ed incompleta, ho pensato bene di tentarne un riordino
secondo uno schema il pi possibile razionale e di facile comprensione per un italiano (ho
applicato la ripartizione tradizionale in fonetica, morfologia e sintassi), andando a costituire un
"manualetto", una raccolta di appunti di lingua bulgara in italiano per italiani, da offrire
gratuitamente sul web.
Ci anche nella consapevolezza della grande ascesa che la Bulgaria sta compiendo nella
classifica delle mete predilette dagli italiani, di ogni et e livello sociale, come luogo ove coltivare
l'aspirazione di una vita piacevole, serena e gratificante.
Prima di incominciare, per, devo premettervi che anche io, come voi, sono solo uno
studente, un aspirante conoscitore della lingua bulgara, non un insegnante, un professore o
addirittura un accademico, di conseguenza questo lavoro non avr alcuna pretesa di risultare
immune da errori ed imprecisioni, cos come di essere completo o scientifico.
Buon divertimento!
Dicembre 2013
Niccol Zanotelli
Molta la soddisfazione di chi scrive per l'assolutamente inaspettato successo della prima
"bozza" di questo libretto e ci nonostante - o forse proprio per questo - fosse stata concepita come
una raccolta amatoriale di nozioni ed esempi estrapolati da fonti della pi svariata provenienza nel
tempo e nello spazio e dunque, per forza di cose, sottratta da qualsivoglia mira di scientificit
prima ancora che di ufficialit.
Non appena il testo divenuto patrimonio della rete, tuttavia, cominciata forse la parte
pi interessante di questa esperienza, ossia un'opera di costante correzione, revisione,
smussamento, per farla breve: di generale miglioramento, sollecitata direttamente dai fruitori del
volumetto e dagli amici bulgari ed italiani cultori della materia o semplici "empirici profani"
incuriositi dagli "Appunti".
Tutto ci, unitamente alla ininterrotta ricerca di chi scrive, la cui passione per l'amato
idioma non ha smesso un istante di ardere, ha fatto s che il testo primigenio, pi simile ad un
collage ordinato che ad un'opera originale, assumesse sempre pi un proprio carattere distintivo,
una propria unicit, pur non perdendo mai di vista lo scopo per cui era stata ideata: fornire al
neofita una guida pratica alla lingua bulgara secondo uno schema il pi possibile organico e
razionale dove la regola formale conservasse un'esposizione sintetica e la sua attuazione pratica
trovasse immediato riscontro in una quantit sufficiente di esempi.
Frutto di tale metamorfosi proprio questa "seconda edizione" (mi si conceda la licenza)
dove ormai a stento possono rinvenirsi tracce della prima, ai cui suddetti scopi che la informarono
si sono aggiunti quelli sempre meno eludibili di una maggiore completezza e precisione.
Fermo restando il carattere "amatoriale" del volumetto che continuer a rimanere tale
almeno fintanto che a scriverlo sar un avvocato con la passione per la slavistica.
Aprile 2015
Niccol Zanotelli
INDICE
PREFAZIONI
I.
CENNI STORICI
II.
III.
FONETICA
a.
b.
IV.
Fonemi
Accento
6
7
GRAMMATICA
10
Primo.
10
Morfologia nominale
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
l.
m.
n.
Secondo.
Sostantivi
Articolo determinativo
Aggettivi
Pronomi e aggettivi numerali
Pronomi personali
Pronomi e aggettivi possessivi
Pronomi e aggettivi dimostrativi
Pronomi e aggettivi interrogativi
Avverbi interrogativi
Pronomi relativi
Pronomi e aggettivi indefiniti
Pronomi e aggettivi negativi
Verbi
1.
2.
3.
4.
5.
6.
b.
Terzo.
Avverbi
60
60
65
74
90
92
98
100
104
Preposizioni
Congiunzioni
Particelle e interiezioni
104
114
120
SINTASSI
a. Frasi principali
b. Frasi secondarie
BIBLIOGRAFIA
V.
60
Morfologia verbale
a.
10
18
21
30
33
40
41
45
47
50
52
58
122
122
126
134
I. CENNI STORICI
II.
STAMPATELLO
CORSIVO
MANUALE
SUONO
Maiu.
Min.
Maiu.
Min.
Maiu.
ESEMPI
Min.
arena
baia
via
gatto
dio
e aperta
era
jean
z morbida
rosa
ira
i breve
lei
cane
lira
mano
nel
oro
poi
ramo
setola
tino
uva
africa
h aspirata
hans
z dura
zio
cibo
sc
sci
sct
sc + t
but (ingl.)
iu
Jugoslavia
ia
Jalta
III.
FONETICA
a. Fonemi
La lingua bulgara, come altre lingue slave meridionali (esempio il serbo-croato) recepisce la regola
fonetica del "si legge come si scrive".
Tuttavia esistono alcune eccezioni a tale regola, nello specifico:
la consonante:
a)
si legge
"
"
"
"
"
si legge
consonate +
si legge
si legge
"
nelle desinenze verbali del presente indicativo - e - (prima persona singolare) e - e - (terza
persona plurale)
Es. (leggo) si legge "cet";
(leggono) si legge "cett";
(gioco) si legge "igraj";
(giocano) si legge "igrajt".
la vocale:
tende a
"
"
"
Per completezza espositiva si d atto che sino alla riforma ortografica del 1945 l'alfabeto bulgaro
comprendeva ulteriori due lettere (vocali):
STAMPATELLO
CORSIVO
MANUALE
SUONO
Maiu.
Min.
Maiu.
Min.
Maiu.
ESEMPI
Min.
(come "")
ja/e
(denti)
(gallo)
La lettera "" (c.d. "grande ius") stata sostituita dalla lettera "" con identica pronuncia (es.
) ovvero, pur conservando la pronuncia di "", da "" nei casi in cui "" cadeva in finale di parola
(es. [essi sono] ) ci poich "" in quella posizione non si sarebbe potuta leggere perch
muta (oggi il problema superato, come si dir fra poco, non esistendo pi parole con tale
terminazione).
Adeguando l'ortografia alla pronuncia propria delle zone del nord-est della Bulgaria, la riforma ha poi
sostituito la lettera "" (c.d. "jat") con la lettera "" quando "" accentata cadeva sull'ultima sillaba o
quando la sillaba seguente conteneva "", "" oppure "" (es. , , ,
, ), ovvero con "" (es. ) in tutti gli altri casi (salvo non rare eccezioni).
Nell'ambito della stessa riforma, come si accennava, sono state abolite le lettere "" e "" in fine di
parola che, pur rimanendo mute, avevano la funzione di rendere forte () o debole () la consonante
che le precedeva (es. finale forte; finale debole), con conseguenze sul piano
grammaticale (vedi ad es. paragrafo sull'articolo determinativo maschile).
b. Accento
L'accento bulgaro dinamico. Le sillabe accentate suonano di pi e pi a lungo di quelle atone.
L'accento inoltre libero e mobile, come in russo, invece che fisso come in francese, cio pu cadere su
ogni sillaba di una parola polisillabica e la sua posizione pu variare durante la declinazione, la
coniugazione e la derivazione, per esempio, ("gamba"), ("gambe").
L'accento bulgaro inoltre distintivo: ad esempio, ("lana") e ("onda") si differenziano
solo per l'accento. Esso, tuttavia, generalmente non viene mai segnalato nei testi scritti. Pu essere a
volte indicato nel caso di coppie minime come sopra, quando c' bisogno di togliere le ambiguit, o per
indicare le deviazioni dialettali dalla pronuncia standard. In tali casi indicato da un accento acuto
posto sopra la vocale tonica.
In questo testo, come probabilmente si sar notato, l'accento indicato sottolineando la vocale
corrispondente alla sillaba sulla quale cade.
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IV.
GRAMMATICA
Prima di cominciare con la trattazione delle regole principali caratterizzanti le singole parti del discorso
nella lingua bulgara, si premette un brevissimo cenno sulla sua struttura.
Le parti del discorso in bulgaro sono divise in dieci differenti tipi, variabili (sostantivi, aggettivi,
numerali, pronomi e verbi) ed invariabili (avverbi, preposizioni, congiunzioni, particelle ed interiezioni).
Le parti del discorso variabili mutano grammaticalmente, mentre le invariabili non cambiano,
nonostante l'uso che se ne fa.
Morfologicamente sostantivi, aggettivi, numerali e pronomi formano il gruppo nominale (morfologia
nominale), mentre verbi e avverbi il gruppo verbale (morfologia verbale).
Fuori
da
questi
due
gruppi
rimangono
le
rimanenti
parti
invariabili
costituite
da
Sostantivi
In bulgaro i sostantivi si dividono in tre generi: maschile, femminile e neutro. Ciascuno di essi ha una
forma singolare ed una plurale.
1. Genere
A determinare il genere di un sostantivo , di regola, la desinenza.
genere maschile
desinenza in:
a) consonante (sostantivi maschili regolari con desinenza c.d. "ZERO")
Es:
(aroma)
(ghiaccio)
(boccale)
(cervello)
(entrata)
(pendenza, salita)
(citt)
(noce)
(giorno)
(pavimento)
(lingua)
(fazzoletto, benda)
(vita)
(sedia)
(dente)
(telefono)
(scelta)
(lezione)
(trappola)
(gioved)
10
b) - e - (rari)
(padre)
(vescovo)
(collega)
(giudice)
(vetraio)
(ramaio)
(dim. Stefan)
(dim. di Stojan)
(dim. di Kostadin)
(dim. di Boris)
(dim. di Nikolaj)
genere femminile
desinenza in:
a) - e -
(lampada)
(porta)
(camicia)
(foresta)
(borgo)
(allergia)
(organizzazione)
(terra)
(stanza)
(domenica)
b) - e -
(piet)
(vecchiaia)
(comunit)
(trasparenza)
(primavera)
(notte)
(sera)
(onore)
genere neutro
desinenza in:
a) - e -
(corpo)
(occhio)
(benessere)
(nido)
(viso)
(ragazzo)
(ragazza)
(azione)
11
(ruota)
(ferro)
(famiglia)
(ministero)
(nome)
(nutrimento)
(campo)
(osservazione)
(taxi)
(whisky)
(luglio)
(agosto)
(settembre)
(ottobre)
(novembre)
(dicembre)
2. Numero
Il plurale dei sostantivi bulgari, come in italiano, si forma sostituendo alla desinenza del singolare (se
presente, altrimenti si avr un'aggiunta) quella del plurale.
genere maschile
desinenza in:
a) - (maggioranza dei sostantivi maschili regolari, soprattutto plurisillabici con al singolare
desinenza c.d. ZERO o in - e -)
(viale)
(becchino)
(tradizione)
(compagno)
(padre)
(collega)
(giudice)
(viali)
(becchini)
(tradizioni)
(compagni)
(padri)
(colleghi)
(giudici)
N.B. con alcuni sostantivi si verifica, nel passaggio dal singolare al plurale, una leggera modifica
del tema dovuta al fenomeno dell'alternanza o della caduta di vocali.
(giornale)
(geologo)
(computer)
(giornali)
(geologi)
(computers)
12
(finestra)
(stomaco)
(vescovo)
(finestre)
(stomaci)
(vescovi)
(inferni)
(battaglie)
(coste)
(secoli)
(cagnacci)
(pavimenti)
(figli)
(nevi)
(succhi)
(sedie)
(sistemi)
(tipi)
(frutti/a)
N.B. Esistono dei sostantivi monosillabici che, tuttavia, adottano regolarmente la desinenza -
(lupo)
(ospite)
(giorno)
(dente)
(dito)
(ballo)
(fatto)
(volta)
(lupi)
(ospiti)
(giorni)
(denti)
(dita)
(balli)
(fatti)
(volte)
d) - e - accentate (rari)
(signore)
(gamba)
(numero)
(fratello)
(corno)
(signori)
(gambe)
(numeri)
(fratelli)
(corna)
e) - accentata (rari)
(uomo)
(re)
(zar)
(cavallo)
(principe)
(uomini)
(re)
(zar)
(cavalli)
(prncipi)
13
f) -
(fine)
(sogno)
(strada)
(fini)
(sogni)
(strade)
(fratelli maggiori)
(zii di madre)
(pap)
(zii di padre)
(nonni)
h) completamente irregolare
(persona)
(gente)
genere femminile
desinenza in:
a) - (maggioranza dei sostantivi femminili regolari con al singolare desinenza in - e - o e -)
(donna)
(stanza)
(gioia)
(donne)
(stanze)
(gioie)
b) - accentata (rari)
(mano)
(gamba)
(pecora)
(maiale)
(mani)
(gambe)
(pecore)
(maiali)
genere neutro
desinenza in:
a) - (maggioranza dei sostantivi neutri regolari con al singolare desinenza in - e -)
(benessere)
(nido)
(corpo)
(ministero)
(bambino)
(benesseri)
(nidi)
(corpi)
(ministeri)
(bambini)
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b) - (alcuni sostantivi neutri con al singolare desinenza in - e tutti quelli con desinenza
singolare in -)
(mare)
(campo)
(fiore)
(influenza)
(azione)
(mari)
(campi)
(fiori)
(influenze)
(azioni)
c) - (fra di essi anche quei sostantivi di derivazione straniera che al singolare hanno la
desinenza in - e -)
(agnello)
(ragazza)
(ragazzo)
(pollo)
(cibo)
(menu)
(taxi)
(agnelli)
(ragazze)
(ragazzi)
(polli)
(cibi)
(menu)
(taxi)
(occhi)
(orecchie)
(animali)
(tempi)
(bandiere)
(nomi)
(spalle)
f) - accentata (rarissimi)
(cielo)
(miracolo)
(cieli)
(miracoli)
3. Forma numerica
Una delle peculiarit della lingua bulgara, presente in altre lingue slave (deriva dal duale antico
bulgaro), l'esistenza di un'apposita forma plurale (desinenza - o -) dei sostantivi maschili quando
seguono dei numeri cardinali ovvero i seguenti avverbi di quantit: (quanti), (alcuni)
e (cos tanti).
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Es.
Singolare
(spigolo)
(gamba)
(matita)
(teatro)
(fuoco)
Forma numerica
(quattro spigoli)
(cos tante gambe)
(sei matite)
(alcuni teatri)
(tre fuochi)
N.B. Quasi mai l'accento si sposta sulla desinenza della forma numerica.
Eccezioni: non vogliono la forma numerica, ma adottano la normale forma plurale, i sostantivi
(giorno) e (volta):
Es. (quattro giorni)
(due volte)
4. Vocativo
Per quanto riguarda i sostantivi l'unico residuo del sistema dei casi anticamente presente anche nella
lingua bulgara il vocativo impiegato per esprimere, tanto nella lingua parlata che in quella scritta
(soprattutto poetica), la chiamata, il richiamo, l'invocazione.
Il caso vocativo si forma per mezzo di apposite desinenze che sinteticamente si indicano nelle tabelle
che seguono relative al genere maschile e a quello femminile.
SOSTANTIVI MASCHILI
NOMINATIVO
VOCATIVO
-, -, -, -, -, -, -
SOSTANTIVI FEMMINILI
NOMINATIVO
VOCATIVO
- / -
(O cara Patria!)
non infrequente tuttavia anche per questa parola l'uso della forma numerica "" Es. .
Proprio questo il titolo dell'Inno nazionale bulgaro, scritto e musicato da Cvetan Cvetkov Radoslavov (18631931) nel 1885. Come si nota, "" (patria) al vocativo, mentre l'aggettivo "" (cara) rimane al
femminile.
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FEMMINILE
-, -, -, -
(des. maschile)
(des. femminile")
-, -, -, -
-, -, -, -
(des. neutre)
(des. neutre)
NEUTRO
-, -, -
(des. neutre)
Esempi al maschile:
(citt)
(fratello)
(uomo)
(amico)
(marito)
(neve)
(ragazzo)
(pane)
/ (cittadina)
/ (fratellino)
// (ometto)
(amichetto - sia m. che f.)
/ (maritino)
(nevishio)
(ragazzo)
, (panetto)
Esempi al femminile:
/ (acquetta)
/// (sorellina)
/ (donnetta)
(mammina)
(casetta)
(manina)
(ragazza)
(stradina)
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/ (vestitino)
/ (scatolina)
(giardinetto)
Esempi al neutro:
(villaggio)
(vino)
(carne)
(vetro)
(lettera)
(latte)
(uovo)
(bimbo)
(paesino)
(vinetto)
(carnina)
(vetrino)
(letterina)
(lattino)
(ovetto)
(bimbino)
accrescitivo/vezzeggiativo
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
-, -, -, -
dispregiativo
Esempi:
(vento)
(uomo)
(mano)
(bambino)
(testa)
(donna)
(marito)
(adolescente)
(simpatico)
(matto)
(ventaccio)
(omaccio)
(manaccia)
(bimbaccio)
(testaccia)
(donnaccia)
/ (omaccio/omone)
/ (giovanottone)
(simpaticone)
(pazzarellone)
N.B. Per ricavare il plurale dai sostantivi divenuti neutri attraverso l'aggiunta dei suffissi si applicano le
regole indicate precedentemente nel paragrafo relativo alla formazione del plurale nei sostantivi neutri.
b. Articolo determinativo
In bulgaro moderno la definitezza espressa per mezzo dell'articolo determinativo che viene posposto
al sostantivo (indeterminato: , uomo; determinato: , l'uomo) o al primo costituente
nominale della frase nominale definita (indeterminato: , un buon uomo;
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MASCHILE
FORMA LUNGA
FORMA BREVE
- / -
- / -
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
- (des. - -) - (des. - -)
N.B. l'articolo segue sempre la desinenza del sostantivo, per cui anche sostantivi maschili che
terminano in vocale -a e -o prendono rispettivamente l'articolo - e -:
Es.
(padre)
(nonno)
(il padre)
(il nonno)
L'uso delle due diverse coppie di desinenze -/- e che -/- dipende dal tema del sostantivo cui si
riferisce. La prima coppia (con radice -) segue tutti quei sostantivi che avevano il finale in consonante debole
(finale in "" muta ante-rifoma; vedi p. 8). In linea di massima ci avviene spesso in presenza delle seguenti
consonanti o gruppi consonantici: , , , , (es. , , , , , ,
, , , ). La seconda coppia (con radice -a), invece, segue tutti gli altri sostantivi.
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Es. , .
c. Aggettivo
1. Grado positivo
Come i sostantivi gli aggettivi bulgari hanno tre generi, maschile, femminile e neutro e una forma
plurale comune per tutti e tre i generi. Di regola l'aggettivo precede il nome cui si riferisce.
Ancora una volta, il genere ed il numero dell'aggettivo si ricavano per mezzo delle seguenti desinenze
che li caratterizzano:
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
- ZERO
-
Dalla desinenza del maschile, inoltre, possiamo dividere gli aggettivi in tre gruppi:
a) desinenza ZERO senza alternanza o cadute di vocali nel passaggio agli altri generi e al plurale
MASCHILE
(bello)
(alto)
(giovane)
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
21
Si ha alternanza quanto c' trasformazione della vocale "" in "" nel passaggio dal
singolare al plurale.
MASCHILE
(bianco)
(grande)
II.
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
Il fenomeno della caduta di vocali, invece, comporta che le vocali "" e "" nel passaggio dal
maschile al femminile, neutro e plurale, spariscano dal tema.
MASCHILE
(buono)
(intelligente)
(caldo)
(morto)
(liscio)
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
Di questo gruppo fanno parte anche quei rarissimi aggettivi con tema in - preceduta da vocale che
nel passaggio agli altri generi ed al plurale non cade ma si trasforma in -
MASCHILE
FEMMINILE
(battagliero)
(impetuoso)
NEUTRO
PLURALE
c) desinenza in -
MASCHILE
(bulgaro)
(italiano)
(quinto)
(cotto)
(lupesco)
(volpino)
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
22
Come si pu notare, quest'ultimo gruppo, residuale, comprende la quasi totalit degli aggettivi che
esprimono una nazionalit o l'appartenenza ad un luogo geografico, ma non si esaurisce con essi.
ESEMPIO
-, -, -, -
(forza)
(logica)
(intelletto)
(mese)
(forte)
(logico)
(intelligente)
(mensile)
-, -, -, -
(domani)
(ieri)
(oggi)
(anno)
(casa)
(paura)
(di domani)
(di ieri)
(odierno)
(annuale)
(casalingo)
(spaventoso)
-, -, -, -
(colpa)
(secolo)
(pioggia)
(spirito)
(anima)
(colpevole)
(secolare)
(piovoso)
(spirituale)
(dell'anima)
b) Significato di appartenenza:
DESINENZA
-, -, -, -
-, -, -, -
-, -, -, -
-, -, -, -
-, -, -, -
ESEMPIO
(fratello)
(zio)
(Stancho)
(del fratello)
(dello zio)
(di Stancho)
(domani)
(ieri)
(oggi)
(anno)
(casa)
(bosco)
(mare)
(uomo)
(donna)
(bambino)
(eroe)
(Bulgaria)
(della sorella)
(della zia)
(della nonna)
(del pap)
(della mamma)
(silvestre)
(marittimo)
(maschile)
(femminile)
(infantile)
(valoroso)
(bulgaro)
23
-, -, -, -
ESEMPIO
(legno)
(pietra)
(oro)
(argento)
(ferro)
(di legno)
(di pietra)
(d'oro)
(d'argento)
(di ferro)
-, -, -, -
-, -, -, -
-, -, -, -
ESEMPIO
(collera)
(dono)
(spirito)
(pioggia)
(vento)
(ramo)
(gota)
(grano)
(roccia)
(erba)
(fango)
(irascibile)
(ricco di doti)
(spiritoso)
(piovoso)
(ventoso)
(frondoso)
(paffuto)
(granuloso)
(roccioso)
(erboso)
(fangoso)
ESEMPIO
(rosso)
(azzurro)
(malato)
(rossastro)
(azzurrognolo)
(malaticcio)
-, -, -, -
(semplice)
(singolare)
(debole)
(sempliciotto)
(bizzarro)
(fiacco)
f) Significato diminutivo/vezzeggiativo:
DESINENZA
-, -, -, -
ESEMPIO
(grande)
(grasso)
(stupido)
(salato)
(caro)
(bello)
(grandicello)
(grassottello)
(stupidino)
(salatino)
(carino)
(bellino)
24
I prefissi, meno numerosi dei suffissi, sono preposizioni o particelle che si incorporano all'aggettivo
semplice, modificandone il significato.
Ecco alcuni esempi:
PREFISSO
SIGNIFICATO
sotto
oltre
inter-, fra
senza
non
valore superlativo
con
un po'
ESEMPIO
(subacqueo)
(sotterraneo)
(sottocutaneo)
(oltremare)
(oltre confine)
(contumace, per corrispondenza)
(nel frattempo)
(intercostale)
(internazionale)
(inutile)
(senza vergogna)
(indeterminato)
(onnipotente)
(universale, globale)
(versatile)
(dedito)
(incompiuto)
(inesprimibile)
(sapientissimo)
(gentilissimo)
(bellissimo)
(concorde)
(contemporaneo)
(compassionevole)
(un po' breve)
(un po' corto)
(un po' pesante)
MASCHILE
FORMA LUNGA
FORMA BREVE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
N.B. l'articolo maschile sia nella forma lunga (-) che breve (-) si applica sempre al tema cos
come trasformato dalla caduta della vocale o dall'alternanza.
25
Es.
() (il buono)
() (l'intelligente)
() (il battagliero)
() (il bianco)
(un buono)
(un intelligente)
(un battagliero)
(un bianco)
2. Grado comparativo e superlativo
aggettivo/avverbio
(di)
(di quanto)
secondo termine di
paragone
Es. - .
dalla preposizione :
1) quando si tratta di due nomi
Es. - .
- .
dalla congiunzione :
1) quando si tratta di due aggettivi
Es. - .
=
=
-
-
b) comparativo di uguaglianza
(tanto)
/ (cos)
/ (cos)
,
,
,
(quanto)
/ (come)
, (del tipo)
Es. , *.
27
aggettivo/avverbio
(di)
(di quanto)
secondo termine di
paragone
Es. - .
aggettivo/avverbio
Es. - .
MOLTO
POCO
MOLTI/POCHI
MAGGIORANZA
MINORANZA
TROPPO/TROPPO POCO
MINIMO/MASSIMO
Es. , .
(Minimo [almeno] 58 persone sono state uccise e 13 ferite oggi in un attentato dinamitardo)
,
.
(Maggioranza qualificata si ha quando una decisione presa dalla met dei martecipanti al voto)
29
NUMERO
NUMERALE CARDINALE
MASCHILE
FEMM.
NEUTRO PLURALE
NUMERALE
COLLETTIVO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
() c () c ()
(/)
()
()
()
()
(/)
()
()
()
()
(/)
NUMERALE ORDINALE
()
()
(/)
()
()
()
()
()
(/)
()
()
()
()
()
(/)
()
()
()
()
()
(/)
()
()
()
()
()
(/)
()
()
()
()
()
(/)
()
()
()
()
()
(/)
()
()
()
()
10
()
(/)
()
()
()
()
da 11 a 19
num + ()
n. + (/)
n. + ()
n. + ()
n. + ()
da 20 a 40
num + ()
n. + (/)
n. + ()
n. + ()
n. + ()
da 50 a 90
num + ()
n. + (/)
n. + ()
n. + ()
n. + ()
100
()
(/)
()
()
()
n. +
(/)
n. + ()
n. + ()
n. + ()
200e300
()
()
da400a900
num + ()
1000
()
(/)
()
()
()
2000
num + ()
n. +
(/)
n. +
()
n. + ()
n. + ()
1.000.000
(/)
(/)
()
()
()
1.000.000.000
(/)
(/)
()
()
()
30
decina/e
unit
Es. .
Forma determinativa
(cinque sedie)
(32 studentesse)
(una seconda bicicletta)
(un gruppo di 23)
(tre miei vestiti)
N.B. Ricorda sempre che dopo i numeri (cardinali, ma non gli ordinali e i collettivi) i sostantivi maschili
non vanno declinati al plurale ma alla forma numerica (vedi capitolo su declinazione dei sostantivi).
1. Numerali cardinali
I numeri cardinali indicano la quantit di elementi in un gruppo omogeneo. In bulgaro sono tutti indeclinabili,
ad eccezione dell'uno (, , , ) e del due ( 'maschile', 'femminile' e 'neutro').
2. Numerali ordinali
I numerali ordinali indicano il posto di una cosa o di una persona in una serie ordinata. In bulgaro,
come in italiano, sono tutti variabili in genere e numero e debbono sempre accordarsi al sostantivo che
sostituiscono o cui si riferiscono.
Es. ?
(Siamo tre)
N.B. Dopo i numerali collettivi, cos come visto per gli ordinali, i sostantivi maschili vanno alla forma
plurale e non a quella numerica.
4. Altri tipi peculiari di numerali
"Met" e "un quarto": sono resi in bulgaro con "" (es. - mezzo metro) o
"", quando segue un numerale (es. - un chilo e mezzo) e
(es. - un quarto di secolo).
32
e. Pronomi personali
Singolare
NUMERO
ITALIANO
DATIVO
FORMA LUNGA
FORMA BREVE
FORMA
SEMPLICE
FORMA COMPOSTA
I^
Io
()
II^
Tu
()
m.
Egli
()
f.
Ella
n.
Esso
()
I^
Noi
()
II^
Voi
()
III^
Essi
(/)
si
III^
Plurale
ACCUSATIVO
NOMINATIVO
Riflessivo
()
I pronomi personali hanno il compito di rappresentare, in funzione deittica, la persona che parla, la
persona che ascolta oppure la persona, l'animale o la cosa di cui si parla, senza specificarne o ripeterne
il nome.
In bulgaro, come in italiano, abbiamo una distinta forma per il nominativo (soggetto, es. "" in italiano
'io'), una per l'accusativo (complemento oggetto, es. "/" in italiano 'me') ed una per il dativo
(complemento di termine es. "" in italiano 'mi').
1. nominativo (soggetto)
(Non so)
33
.
(Io -a differenza di altri- non so)
Nello scegliere quale pronome personale alla terza persona singolare usare fra quello di genere
maschile, femminile e neutro ("", "", "" in italiano "egli", "ella" ed "esso") bisogna
sempre fare riferimento al genere grammaticale (ossia quello ricavabile dalla desinenza del
sostantivo - vedi capitolo su sostantivi) e mai a quello "fisico" della persona o animale che il
nome rappresenta.
Es.
La ragazza stesa sul pavimento
Esso (la ragazza) steso sul pavimento
Come indicato nel capitolo relativo al genere dei sostantivi, infatti, vi sono alcuni nomi come
(ragazza) o (ragazzo) che invece di appartenere, rispettivamente, al genere
femminile e maschile, appartengono al genere neutro, in quanto originariamente diminutivi.
Come mostrato nell'esempio sopra, con questi sostantivi il pronome personale da impiegare
quello al genere neutro.
N.B. I sostantivi quali (padre), (collega), (nonno) appartengono anche
grammaticalmente al genere maschile e quindi il pronome corretto da utilizzare sar quello
maschile (anche se l'articolo seguir invece la desinenza: , , , ecc).
In bulgaro esiste una forma di cortesia, come in italiano, da impiegarsi quando si parla con una
persona che non si consoce, che si rispetta o che pi anziana di chi parla.
A differenza dell'italiano che adotta il "lei", il bulgaro adotta il "voi" ().
34
(Non la rispettano)
?
(Parliamo di lui)
(Mi vesto)
.
35
(Io mi lavo)
.
(Mi vesto)
.
(Lei si lava)
N.B. Quando l'azione riflessiva non si riferisce direttamente al soggetto, ma ad un altro oggetto, al
posto del pronome personale accusativo "" si usa quello dativo "".
Es.
(Non la rispettano)
.
(La rispettano)
3. dativo (complemento di termine)
(Mentre gli altri si chiedono: "che succede se fallisco", io mi chiedo: "e se riesco?")
37
N.B. In bulgoro spesso il pronome "" ha un impiego superfluo (come in italiano le particelle
"ce" e "ne").
Es. () .
(Dammi la pipa)
() .
Es. .
(Sono stanco delle persone che si comportano cos male a vicenda 'una con l'altra')
39
f.
ITALIANO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
FORMA
BREVE
I^
Mio
(/)
()
()
()
II^
Tuo
(/)
()
()
()
Suo di lui
(/)
()
()
()
Suo di lei
(/)
()
()
()
Suo di esso
(/)
()
()
()
I^
Nostro
(/)
()
()
()
II^
Vostro
(/)
()
()
()
III^
Loro
(/)
()
()
()
Proprio
(/)
()
()
()
Plurale
Singolare
PERSONA
III^
Riflessivo
Le forme lunghe dei pronomi possessivi indicate nella tabella sopra trovano applicazione, in luogo del
pronome personale dativo in funzione possessiva (nella tabella, per semplificazione indicato
nell'ultima colonna sotto la dicitura 'forma breve'), quando si vuole attribuire al possesso un maggiore
risalto ovvero adoperare un registro maggiormente formale.
Essi si accordano nel genere grammaticale e nel numero ai sostantivi cui si riferiscono.
Anche gli aggettivi possessivi, come gli altri aggettivi, possono essere seguiti dall'articolo
determinativo quando si vuole attribuire loro definitezza (tra parentesi nella tabella).
Ecco alcuni esempi di proposizioni con aggettivi possessivi.
. , .
(Lei ha festeggiato ieri il suo compleanno. Non so perch, ma i miei regali non le interessavano)
.
ITALIANO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
()
()
()
tale/cos
tanto
altro, diverso
stesso
questo
quello
41
(Basta cos!)
! - !
(Ecco tutto!)
Uso
dell'aggettivo
dimostrativo
/,
/,
/,
MASCHILE
ITALIANO
chi/quale?
NOMINATIVO
ACCUSATIVO
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
DATIVO
(?)
di che tipo?
di chi?
Es. ?
Avverbi interrogativi
Per maggiore chiarezza espositiva si trattano, di seguito ai pronomi/aggettivi interrogativi, gli avverbi
interrogativi. Essi, ovviamente, appartengono ad un genus grammaticale distinto (addirittura alieno
alla morfologia nominale) dai pronomi e dagli aggettivi (andando a completare il significato del verbo
e non a sostituire o qualificare il nome), ma condividono con questi la funzione svolta nella frase, cio
quella di introdurre domande.
47
In quanto avverbi, a differenza dei pronomi e degli aggettivi, sono indeclinabili. Possono anch'essi,
tuttavia, essere preceduti da preposizioni.
ITALIANO
AVVERBIOINTERROGATIVO
CONGIUNZIONE
Cosa?
Come?
Perch?
Quanto?
Dove?
Quando?
N.B. Nella terza colonna indicata la corrispondente congiunzione ricavata dall'avverbio interrogativo
attraverso l'aggiunta del suffisso -. La differenza fra i due sintagmi (identici in italiano Es. "Quando
torni a Roma?" e "Ti comprer un libro quando avr finito di lavorare") funzionale: l'avverbio
(seconda colonna) introduce una domanda; la congiunzione (terza colonna) unisce una proposizione
subordinata alla principale.
Es. ?
(Cosa direte?)
?
(A cosa pensi?)
.
(Come stai?)
?
(Come ti chiami?)
, .
48
(Quanto costa?)
?
(Quando ci vedremo?)
?
Nella lingua parlata non infrequente l'uso di "" in luogo di "" o di "" soprattutto in
espressioni idiomatiche.
Es. ?
(Perch piangi?)
?
(Cosa hai?)
?
(Che tipo ?)
? ? !
Pronomi relativi
MASCHILE
ITALIANO
NOMINATIVO ACCUSATIVO
il quale
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
DATIVO
del quale
50
Il pronome relativo sostituisce un componente della frase mettendo in relazione proposizioni diverse
e subordinando la frase da esso introdotta a quella che contiene la parola sostituita.
In bulgaro il principale pronome relativo costituito dall'aggiunta del suffisso - al pronome
interrogativo , , , , che va a formare il corrispettivo italiano di "che" o "il quale, la quale, i
quali".
1. , , , (che, il quale, la quale, i quali)
Es. , ?
(La ragazza dalla quale abbiamo ricevuto questa lettera ha chiesto il tuo autografo)
N.B. quando il pronome relativo maschile si riferisce ad oggetti animati ed introdotto da
preposizioni si presenta nella forma accusativa .
Es. , ?
(Non c'erano quelle scarpe che 'il cui tipo' lei desidera)
, .
(Lei sembra ormai molto felice come 'nel cui modo' era prima della guerra)
51
MASCHILE
ITALIANO
NOMINATIVO
qualcuno
ACCUSATIVO
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
DATIVO
qualche tipo
di qualcuno
qualcosa
in qualche modo
qualche/alcuni/parecchi
da qualche parte
()
qualche volta
Es. .
, con plurale , lo si trova anche come sostantivo neutro col significato di "cosa, cose".
52
, ?
, .
(L'ottava volta anche lui ce l' filata da qualche parte)
()
qualunque/qualsiasi tipo
-
()
un certo tipo
-
()
di chiunque
-
qualsiasi cosa
53
I pronomi con il prefisso "-" si riferiscono a persone od oggetti conosciuti che non si vogliono
nominare.
Es. - , .
(Il problema era di questo tipo: dimostrare che un rombo con un certo tipo di parametri
quadrato)
I pronomi seguiti dal suffisso - (ormai arcaico) o dai costrutti "() " e "- () " si
riferiscono a persone od oggetti scelti casualmente.
Es. / , .
MASCHILE
ITALIANO
NOMINATIVO
altro
ciascuno
(/)
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
()
()
()
ACCUSATIVO
DATIVO
tutto
(/)
()
()
()
tutti i tipi
tutto (intero)
(/)
()
()
()
stesso/da s/solo
entrambi
si usa la prima forma se riferita a due persone di sesso maschile o miste. Vedi numerali collettivi.
54
, , , E , , ,
I.
Es. .
In funzione di aggettivo , , , e , , , , si
comportano come qualsiasi altro di essi, potendo, quindi, essere seguiti anche dall'articolo
determinativo.
Es. .
, , //
Questi aggettivi come in italiano non hanno il plurale e si traducono come "ciascuno, ciascuna".
55
Es. . , .
, , ,
, , ,
Altra variante di "tutto", traducibile con "intero, intera, interi", utilizzata in bulgaro avanti a
sostantivi quali (giorno), (sera), (notte).
Es. .
, , ,
Es. .
(Faccio da solo)
.
(Tutto agisce da s)
.
(Sono solo)
- .
57
MASCHILE
ITALIANO
nessuno
NOMINATIVO
ACCUSATIVO
DATIVO
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
nessun tipo
di nessuno
niente
in nessun modo
nessun luogo
mai
N.B. I pronomi negativi indicati nella tabella sopra vanno sempre accompagnati dalla particella negativa
"" (non) prima del verbo.
Es. .
59
60
(Devo scrivere una lettera) Senza specificare se devo cominciare e finire di scriverla.
(Devo scrivere una lettera) Specificando che ci che voglio il risultato della lettera finita.
61
Altrimenti, pu accadere che il verbo perfettivo al presente funga da surrogato del futuro (in realt si
in presenza di un vero e proprio verbo al futuro non interodotto dal consueto "" a causa della
congiunzione "" che non lo ammette) in proposizioni di questo tenore:
,
sempre al presente:
.
(Oggi ho letto)
Si user, invece, il verbo all'aspetto perfettivo:
I. con un risultato:
.
in un dato tempo:
.
(Ho letto il libro in tre ore 'ho impiegato tre ore a finirlo')
III.
in successione ad un'altra:
.
Per formare l'aspetto perfettivo di un verbo a partire dal suo corrispettivo imperfettivo non c' una
regola uniforme, ma purtroppo necessario imparare le singole coppie di verbi a memoria.
Alcune volte l'aspetto perfettivo di un verbo si manifesta con una diversa coniugazione del
corrispettivo imperfettivo (es. "cambiare" all'imperfettivo 'cambiare' al perfettivo),
altre volte si ricava con l'aggiunta di un prefisso (es. 'leggere' all'imperfettivo 'leggere'
al perfettivo).
Pu accadere, tuttavia, che il verbo perfettivo venga nuovamente ritrasformato in imperfettivo
attraverso l'applicazione di un ulteriore prefisso o mediante l'ulteriore modificazione della radice.
63
Da questa seconda trasformazione aspettuale del verbo nascono i cosiddetti verbi imperfettivi
secondari.
Questi hanno una funzione meramente grammaticale in quanto conservano il significato perfettivo
dell'azione ma rendono utilizzabile il verbo anche al presente.
Es. .
64
2. I modi verbali
a) Indicativo
Anche in bulgaro il modo indicativo quello principale. La sua funzione, come in italiano, quella di
indicare un evento o situazione non condizionata da incertezze.
Esso si compone di nove tempi, la cui formazione e funzione verr descritta nel capitolo relativo ai
tempi verbali.
b) Imperativo
usato per esprimere esortazioni e si distingue in questo dagli altri modi: se infatti l'indicativo o il
condizionale vengono generalmente usati per le asserzioni, con l'imperativo si possono formulare
divieti, preghiere o consigli.
Quanto alla scelta dell'aspetto, all'imperativo negativo i verbi possono essere usati esclusivamente
all'imperfettivo, mentre all'imperativo positivo c' un uso prevalente di verbi al perfettivo.
Anche in bulgaro l'imperativo un modo fondamentalmente difettivo, essendo presenti, di regola, solo
le seconde persone singolari e plurali.
Esso si forma attraverso l'aggiunta alla radice del verbo delle seguenti desinenze:
CONIUGAZIONE
DESINENZE
ESEMPI DI VERBI
(leggere)
- ()
- ()
(sapere)
- ()
- ()
- (, )
- (, )
(comprare)
- ()
- ()
(aprire)
- ()
- ()
I^
(parlare)
II^
(studiare)
III^
65
IMPERFETTIVO
PERFETTIVO
IMPERATIVO
IMPERATIVO NEGATIVO
(venire)
(andare)
(vedere)
(dare)
(sentire)
(mangiare)
(entrare)
(uscire)
(essere)
N.B. Alcune volte il verbo all'imperativo pu essere rafforzato, in chiave esortativa, anteponendo ad
esso la parola "!" (letteralmente "andiamo!"), la quale, fra l'altro, seguita dalla particella ""
(quest'ultima pu comparire anche da sola), consente la formazione di imperativi con tutte le persone
del verbo.
Es. () !
(Lasciami in pace!)
() !
(Giochiamo!)
Analoga funzione la svolge il costrutto + verbo (letteralmente "lascia che . . .") mentre per
formare l'imperativo negativo con tutte le persone del verbo si ricorre all'analogo costrutto +
verbo.
Es. !
Esso contraddistinto da cinque tempi composti, seppure la maggior parte di essi non si distingue
grammaticalmente.
Il condizionale presente, futuro e passato reso con un unico costrutto, identico per tutti e tre i tempi
e formato anteponendo l'ausiliare essere (al condizionale) al participio aoristo del verbo imperfettivo
o perfettivo, a seconda della connotazione che si vuole dare all'azione (es. , studierei).
Il condizionale futuro del passato ed il condizionale futuro anteriore del passato, invece, coincidono
nella forma con i rispettivi tempi indicativi.
PRIMA CONIUGAZIONE
(leggere)
(sapere)
, ,
, ,
, ,
, ,
, ,
, ,
SECONDA CONIUGAZIONE
(parlare)
(studiare)
, ,
, ,
, ,
, ,
, ,
, ,
TERZA CONIUGAZIONE
(comprare)
(aprire)
, ,
, ,
, ,
, ,
, ,
, ,
Es. ,
d) Congiuntivo
La funzione del modo congiuntivo, anche in bulgaro, quella di indicare un evento soggettivo, irreale,
non sicuro o non rilevante. Rispetto all'indicativo, che esprime il piano oggettivo della realt, il
congiuntivo sottolinea, invece, la dimensione soggettiva, individuale. Es. "penso che sia ubriaco"; "
e) Participio
Il participio un modo verbale molto vicino all'aggettivo e al sostantivo. Deve il suo nome al fatto che
partecipa (in latino partem capit, cio prende parte) a queste categorie.
In bulgaro esistono i seguenti participi:
Participio presente attivo viene usato solo in funzione attributiva e si forma esclusivamente a
partire da verbi imperfettivi attreverso l'aggiunta dei suffissi // (es. "lettore -
colui che legge) secondo regole analoghe a quelle applicate per la formazione dell'indicativo
imperfetto. Nello specifico:
1) i verbi della prima e seconda coniugazione se accentati sull'ultima sillaba prendono la desinenza
- (es. ) ovvero - se l'ultima vocale precedutata dalle consonanti "", "",
"", " " (es. ); quando l'ultima sillaba non accentata la desinenza invece (es. );
2) i verbi della terza coniugazione prendono rispettivamente - (es. ) e -
(es. ).
CONIUGAZIONI
I^ CON.
II^ CON.
III^ CON.
VERBO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
N.B. La forma negativa si ricava attraverso la negazione "" unita al verbo (es. - conoscente
- non conoscente). I verbi riflessivi, invece, consevano la particella "" (es. - lavorare
- lavorante). Come in italiano, inoltre, il participio presente pu essere articolato.
Es.
.
(Il taxi di Sofia "Suzuki" entrato nella corsia opposta e si arrestato contro la "Mercedes",
con targa austriaca, che viaggiava 'viaggiante' verso la capitale)
69
Participio presente passivo si forma con l'aggiunta dei suffissi -/-/-/- alla radice
imperfettiva ( leggibile) ed considerato alla stregua di un normale aggettivo.
CONIUGAZIONI
VERBO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
I^ CON.
II^ CON.
III^ CON.
Participio aoristo (o passato) attivo si forma con l'aggiunta del suffisso alla radice perfettiva del
verbo all'aoristo ( che lesse) e si usa tanto come aggettivo, quanto per formare tempi composti.
I verbi che hanno la prima persona singolare dell'aoristo in - e - perdono questa
teminazione (es. ; ). Quelli che invece terminano in - preceduta da altra
lettera diversa da "" e "" prendono come desinenze -, -, -, - (es. ).
Esistono poi tre verbi irregolari , , che hanno rispettivamente come participi
aoristi , , .
CON.
I^
II^
III^
VERBO
I^ PERS. SING.
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
AORISTO
N.B. La forma negativa si ricava attraverso la negazione "" unita al verbo (es. - conosciuto
- non conosciuto). Come in italiano, inoltre, il participio passato pu essere articolato (es.
- vissuto - colui che vissuto).
Es. ,
.
(Questa la quarta protesta contro Vasilev e la dirigenza dell'impresa di Stato che ha portato
la fabbrica alla catastrofe finanziaria)
70
Participio imperfetto attivo si forma con l'aggiunta dei suffissi // alla radice
imperfettiva o perfettiva del verbo all'imperfetto (, , , che leggeva) e si usa solo nel
modo renarrativo. un'innovazione del bulgaro.
Participio aoristo (o passato) passivo si forma dalla radice dell'aoristo con l'aggiunta dei suffissi
///- (, "letto"); viene usato sia predicativamente sia attributivamente e per formare i
tempi composti della forma passiva (in questo si differenzia dal participio aoristo attivo).
CON.
I^ C.
II^ C.
III^ C.
VERBO
TEMA
AORISTO
TEMA
PARTICIPIO
MASCHILE
FEMMINILE
NEUTRO
PLURALE
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
(/)
()
()
()
Es. , .
(I lavoratori sono stati colpiti da un'infezione da stafilococco che ha causato vomito, mal di
stomaco e diarrea)
f) Gerundio
Il modo gerundio indica un'azione in corso di svolgimento ricollegata, nei suoi riferimenti, ad un
secondo avvenimento.
Come accennato, in bulgaro, rispetto all'italiano, presente solo il gerundio presente formato a partire
esclusivamente da verbi di aspetto imperfettivo.
71
Tuttavia il significato del gerundio passato italiano pu essere reso attraverso l'utilizzo al gerundio
passato del verbo all'aspetto imperfettivo secondario.
CONIUGAZIONE
I^
II^
III^
ESEMPI DI VERBI
DESINENZE
(leggere)
- (, )
(sapere)
(parlare)
(studiare)
- (, )
(comprare)
- ()
(aprire)
- ()
Es. , .
PRESENTE - IMPERFETTO
AORISTO
PERFETTO - PIUCCHEPERFETTO
, a, o
, a, o
, a, o , a, o
, a, o
, a, o
, a, o , a, o
, a, o
, a, o
, a, o , a, o
FUTURO - FUTURO NEL PASSATO
FUTURO ANTERIORE
, a, o
, a, o
, a, o
, a, o
, a, o
, a, o
Es. , .
Sostantivi verbali
Es.
(tacere)
(scrivere)
(cantare)
(studiare)
(inseguire)
(il tacere)
(il silenzio)
(lo scrivere)
(la scrittura)
(il cantare)
(il canto)
(lo studiare)
(il sapere, la dottrina)
(l'inseguire)
(l'inseguimento)
N.B. Alcuni verbi hanno solo una delle due forme mentre l'articolazione segue quella dei sost. neutri.
73
3. I tempi verbali
Il modo indicativo bulgaro si compone di nove tempi, tre semplici (presente, aoristo ed imperfetto) e
sei composti (perfetto, piuccheperfetto, futuro, futuro anteriore, futuro nel passato e futuro anteriore
nel passato) ciascuno di quali attribuisce una specifica connotazione temporale all'azione che descrive.
Nella presente trattazione, per ognuno di questi tempi verr descritta la funzione che svolge
rapportata all'italiano e il modo in cui si forma.
Tempi semplici:
a) Presente
L'indicativo presente descrive avvenimenti contemporanei, cio azioni che si compiono nel momento
in cui si parla.
Come pi volte accennato, l'indicativo presente formato solo da verbi di aspetto imperfettivo e mai
da verbi di aspetto perfettivo.
In bulgaro esistono tre coniugazioni, ciascuna delle quali caratterizzata nel tema da una vocale c.d.
tematica (rispettivamente , , /), e a sua volta divisibile in ulteriori due sottogruppi corrispondenti
alle sei differenti desinenze caratterizzanti la prima persona singolare (-, voc. + -, cons. + -, -, -,
-).
Una coniugazione a parte quella del verbo ausiliare " " (essere), completamente irregolare.
I^ CONIUGAZIONE
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
Vocale tematica:
Vocale tematica:
Vocale tematica:
" "
" "
(voc.) -
(cons.) -
(voc.) -
Verbo
essere
(irregolare)
74
b) Aoristo
L'aoristo esprime un'azione che accaduta in uno specifico momento nel passato. Sia i verbi perfettivi
che gli imperfettivi hanno questo tempo, ma si forma soprattutto dai perfettivi, poich impiegato
principalmente per descrivere azioni singole che hanno un inizio e una fine.
Pu tradursi in italiano tanto con il passato prossimo che con il passato remoto.
Con riguardo alla formazione di questo tempo non c' una regola uniforme, ma bisogna fare attenzione
alle regole specifiche - e relative eccezioni - previste per ciascuna delle tre coniugazioni.
Prima coniugazione:
1) Prendono la desinenza - i verbi terminanti in -, -, -, - (non accentata), -. Es. -
, -, -, -, -.
2) Prendono la desinenza - i verbi terminanti in -, - (esclusi -, -, -,
-, -) -, -. Es. -, -, -, -.
3) Prendono la desinenza in - oltre ai verbi indicati al punto 2) con desinenza in -, anche tutti
quelli terminanti in - e -, i quali nel passaggio dal presente all'aoristo perderanno dal tema
le vocali "" e "" (Es. -, -, -), nonch anche -,
-, -, -.
4) Prendono la desinenza in - i verbi della prima coniugazione in - i quali nel passaggio dal
presente all'aoristo perderanno dal tema "" (Es. -, -, -,
-, -).
5) Prendono le rispettive desinenze in -, -, - i verbi monosillabici in -, -, - (Es. -
, -, -).
PRIMA CONIUGAZIONE
-
-/-/-
75
Seconda coniugazione:
1) Prendono la desinenza - la maggior parte dei verbi (Es. -, -, , -, -).
2) Prendono le rispettive desinenze in -, -, taluni verbi per lo pi accentati (Es. -, , -, -, -, -).
SECONDA CONIUGAZIONE
-
Terza coniugazione:
TERZA CONIUGAZIONE
-
Verbo
essere
(irregolare)
/
/
N.B. I verbi della prima coniugazione che al presente finiscono con il tema accentato (es. ),
all'aoristo arretrano l'accento alla penultima sillaba (es. ) e viceversa (es. , ).
I verbi della seconda coniugazione, invece, possono essere indistintamente accentati sulla penultima
sillaba come sull'ultima (es. , ovvero , ).
76
c) Imperfetto
Il tempo imperfetto viene usato per descrivere un'azione che era in corso di svolgimento in un
particolare momento del passato.
Esprime anche azioni passate, frequenti e ripetute, permanenti o sempre vere, esattamente come
l'imperfetto italiano. L'uso pi comune, tuttavia, di fornire uno sfondo ad altre azioni generalmente
espresse dall'aoristo. In questo caso indica che l'azione era cominciata e si trovava in svolgimento
mentre l'altra (quella singola e nel momento in cui si parla conclusasi, quindi all'aoristo) accadeva.
Sia i verbi imperfettivi che quelli perfettivi possiedono l'imperfetto, ma questo tempo, proprio perch
descrive soprattutto azioni in corso di svolgimento, si forma prevalentemente dai verbi imperfettivi.
Si impiega l'imperfetto con verbo perfettivo nelle proposizioni subordinate in cui si vuole rafforzare il
valore di azione ripetuta.
Es. , .
I^ CONIUGAZIONE
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
Vocale tematica:
Vocale tematica:
Vocale tematica:
(//)
-
(//)
-
Verbo
essere
(irregolare)
/
/
77
Tempi composti:
a) Perfetto
Formazione:
Il perfetto viene composto dal verbo ausiliare , coniugato al presente, e dal participio aoristo attivo
del verbo. Bisogna quindi tenere conto non solo della persona, ma anche del genere grammaticale del
soggetto (come succede a volte nel passato prossimo italiano). In altre parole, il participio si accorda
per genere e numero con il soggetto. La posizione dell'ausiliare soggetta a varie leggi accentuali
che di seguito si esporranno sinteticamente.
Il perfetto pu essere per comodit tradotto in italiano con il passato prossimo.
Con maggiore precisione si pu dire che questo tempo adoperato:
1. per indicare un'azione che ha avuto luogo in un momento indeterminato del passato.
Es. .
(Sono stato in Bulgaria - "genericamente" in passato)
.
(Ho visto questo film - "genericamente" in passato)
2. per indicare un'azione che ha avuto luogo nel passato ma il cui risultato visibile nel momento
in cui si parla.
Es. .
(Stanotte ha piovuto - in questo momento fuori dalla finestra tutto bagnato in conseguenza
della pioggia di questa notte)
.
(Mi sono comprato delle scarpe - lo dico mentre le mostro all'interlocutore)
3. per formulare una domanda relativa ad un fatto avvenuto nel passato di cui non si hanno
informazioni.
Es. ?
I^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
II^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
III^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
79
N.B. Nella formazione del perfetto il participio aoristo si antepone all'ausiliare essere solo quando
non esplicitato il soggetto o comunque c' un'altra parola prima del verbo. Ci poich in questo
tempo il verbo "" non pu mai trovarsi all'inizio della frase.
Altrimenti, di regola, l'ausiliare precede il participio.
Es. .
(Sei mai stato nella vecchia capitale Veliko Tarnovo almeno una volta? Si ci sono stato.)
Forma riflessiva
AFFERMATIVA
NEGATIVA
, ,
, ,
, , , ,
, ,
, ,
, , , ,
INTERROGATIVA
NEGATIVA INTERROGATIVA
() , , ?
() , , ?
(, , ) , , ?
() ?
() ?
() ?
, , ?
, , ?
, , , , ?
?
?
?
N.B. Il pronome riflessivo "" segue sempre l'ausiliare essere ad eccezione della terza persona singolare
in cui, al contrario, lo precede sempre.
81
b) Piuccheperfetto
Il tempo piuccheperfetto esprime un'azione che accaduta prima di un'altra azione passata. Si
costruisce con le forme passate del verbo ausiliare ed il participio aoristo attivo (verbi perfettivi).
Allo stesso modo del perfetto il participio si accorda anche in genere e numero con il soggetto e si
usano prevalentemente verbi perfettivi. Corrisponde quasi del tutto al trapassato prossimo italiano.
Abbastanza raramente il piuccheperfetto pu essere usato per indicare azioni accadute in un passato
indefinito ma lontano nel tempo, specialmente in frasi che iniziano con "una volta qualcuno aveva
detto che...".
Es. ,
I^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
II^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
III^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
, ,
82
N.B. Per la costruzione della forma negativa, interrogativa, negativa interrogativa e riflessiva,
valgono le stesse regole esposte per il perfetto.
Non vale invece per questo tempo la regola secondo cui la frase non deve mai cominciare con il verbo
essere.
AORISTO
IMPERFETTO
( )?
,
.
PERFETTO
PIUCCHEPER.
( )?
,
.
83
c) Futuro semplice
Il futuro semplice indica azioni ed eventi che avranno luogo, o si vorrebbe che avessero luogo, nel
futuro.
In bulgaro, si forma attraverso la particella "" (derivata dal verbo popolare , "volere") ed il presente
di verbi imperfettivi o perfettivi a seconda della connotazione certa o incerta che si vuole attribuire
all'azione.
I^ CONIUGAZIONE
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
Verbo
essere
(irregolare)
A differenza di quanto avviene per gli tempi verbali sin qui analizzati, la negazione non si esprime con
la particella "", ma attraverso la costruzione " " + il verbo (sul modello di una perifrastica
"non ho da . . .").
Pu, tuttavia, ritrovarsi la negazione "" avanti al costrutto del futuro al positivo, ma soltanto in testi poetici.
I^ CONIUGAZIONE
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
Verbo
essere
(irregolare)
Per costruire la forma interrogativa, invece, al positivo verr posposta la particella interrogativa ""
al verbo (es. ? 'leggerai?') ed al negativo essa verr inserita fra "" e " + verbo" (es.
? 'non leggerai?).
84
d) Futuro anteriore
Il tempo futuro anteriore esprime un'azione che avr luogo prima di un'altra azione futura.
Si costruisce ancora per mezzo della particella "", ma con il presente del verbo (o molto di rado
con il suo futuro "") ed il participio aoristo attivo del verbo perfettivo, accordato in genere e
numero al soggetto.
I^ CONIUGAZIONE
c
, ,
, ,
II^ CONIUGAZIONE
c
, ,
, ,
III^ CONIUGAZIONE
c
, ,
, ,
Verbo essere
(irregolare)
, ,
85
Anche per il futuro anteriore, come per il futuro semplice, la negazione si esprime attraverso la
costruzione " " + il verbo + il participio aoristo attivo del verbo principale, accordato in
genere e numero col soggetto.
I^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
, ,
c
Verbo
essere
(irregolare)
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
, ,
c
, ,
, ,
, ,
c
, ,
, ,
, ,
c
La forma interrogativa resa, sia nelle frasi positive che in quelle negative, inserendo la particella
interrogativa "" fra il verbo essere ed il participio aoristo (es. " ?" 'avrai letto?' o "
?" 'non avrai letto?').
e) Futuro nel passato
Il tempo futuro nel passato esprime un'azione posteriore al momento passato di cui si narra ovvero che
si sarebbe dovuta compiere nel passato ma che, a causa di un evento successivo ad essa, non ha avuto
luogo o non ha prodotto un risultato.
In italiano questo tipo di azione si pu rendere con il condizionale passato.
Viene costruito con l'imperfetto dell'antico verbo ausiliare "" (volere) pi la particella ed il
presente (generalmente perfettivo) del verbo.
I^ CONIUGAZIONE
II^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
Verbo essere
(irregolare)
86
La negazione in questo tempo si esprime attraverso la costruzione " " + il verbo al presente.
I^ CONIUGAZIONE
III^ CONIUGAZIONE
Verbo
essere
(irregolare)
II^ CONIUGAZIONE
La forma interrogativa sar resa, sia per le frasi positive che negative, inserendo la particella
interrogativa "" prima della particella "" (es. " ?"'avresti dovuto leggere?' o
" ?" 'non avresti dovuto leggere?').
(Ieri avrei dovuto comprare una nuova camicia, ma non l'ho comprata. Non mi piaceva il collo)
, ,
, , .
(Lo sai, la mia amica la scorsa settimana avrebbe dovuto comprare una nuova macchina ma
non l'ha comprata perch non c'era la marca che le piace)
? , , .
.
(Non sareste dovuti andare in discoteca stasera? Ci saremmo dovuti andare ma abbiamo deciso
di no. Domani ci alzeremo presto)
87
I^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
II^ CONIUGAZIONE
,,
, ,
III^ CONIUGAZIONE
,,
,,
Verbo essere
(irregolare)
, ,
88
La negazione in questo tempo si esprime attraverso la costruzione " " + il presente del
verbo ausiliare + il participio aoristo attivo del verbo principale, accordato in genere e numero
con il soggetto.
I^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
, ,
c
II^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
, ,
c
III^ CONIUGAZIONE
, ,
, ,
, ,
c
Verbo
essere
(irregolare)
, ,
, ,
, ,
c
La forma interrogativa sar resa, sia per le frasi positive che negative, inserendo la particella
interrogativa "" prima di "" (es. ?'avresti gi dovuto leggere?' o
? 'non avresti gi dovuto leggere?').
89
9.
Forma passiva
La forma passiva del verbo transitivo viene impiegata per elevare l'oggetto della proposizione nel
soggetto della stessa, rimanendone, tuttavia, semanticamente l'oggetto. Il soggetto, al contrario, viene
declassato in un complemento indiretto, in genere un complemento d'agente.
La ratio della costruzione passiva quello di mettere in evidenza il punto di vista dell'oggetto
semantico ossia quello che subisce l'azione.
Es. Il cane mangia i biscotti.
trasformata in una proposizione passiva diventa:
I biscotti sono mangiati dal cane.
I rapporti tra i due termini della proposizione di fatto rimangono invariati poich dal punto di vista
semantico "i biscotti" resta oggetto mentre "il cane" rimane agente, pur perdendo, quest'ultimo, il
ruolo di soggetto grammaticale della frase di cui diviene complemento indiretto.
In bulgaro la forma passiva dei verbi transitivi si ottiene in due modi:
I.
II.
Mediante il pronome riflessivo "" che si aggiunge al verbo alla forma attiva;
Mediante il participio aoristo del verbo e l'ausiliare "".
FORMA POSITIVA
(-; -)
(-; -)
(-; -)
FORMA INTERROGATIVA
(-; -)
(-; -)
(-; -)
FORMA NEGATIVA
(-; -)
(-; -)
(-; -)
(-; -)
(-; -)
(-; -)
90
TEMPI
Presente
Perfetto
Aoristo
Imperfetto
Piuccheperf.
Futuro
comandante)
Futuro ant.
N.B. Le forme riflessive con il pronome personale "" si usano di regola per formare il passivo dei
verbi al presente e all'imperfetto, mentre quelle con il participio aoristo e l'ausiliare "" con i
restanti tempi verbali.
Al modo renarrativo la forma passiva resa unicamente con il participio aoristo e l'ausiliare ""
rispettivamente nella forma , -, -, - nei tempi passati (aoristo ed imperfetto) e nella forma , , -, - al futuro
91
Es. .
(Mi fa piacere)
.
93
(Ho fame)
?
(Hai caldo?)
.
(Oggi ho caldo)
.
(Per me un piacere)
?
(Per te un piacere?)
Una particolare costruzione impersonale poi quella con la quale si rende un desiderio o una passione
istantanea per qualcosa.
94
Essa si forma a partire dal verbo alla terza persona singolare o plurale, pi il pronome personale al
dativo possessivo ed il pronome riflessivo "".
Es. .
(Ho sonno)
.
(Lui mi va a genio)
In alcune espressioni il pronome "" omesso.
Es. .
(Mi arrabbio)
.
(Mi vergogno)
.
(Ho paura)
Infine, ancora per indicare stati fisici od emotivi si possono usare costrutti riflessivi formati dal verbo
alla terza persona singolare seguito dal pronome personale breve accusativo.
Es. .
(Ho la febbre)
/ .
E' un verbo regolare della terza coniugazione che si pone dal punto di vista semantico come una
specificazione del verbo connotato per in senso "iterativo" ossia come esistenza ordinaria,
accadimento, avvenimento.
Es. .
/ e
Un brevissimo cenno, infine, va dedicato alle espressioni impersonali (c')/ (non c') e
(si dice - letteralmente "dicono") entrambe invariabili. Eccone alcuni esempi:
? , .
97
a) Verbi comuni
Si rammenta che, come anticipato nei paragrafi sugli aspetti verbali, l'aggiunta del prefisso ad un verbo
comune all'aspetto imperfettivo lo trasforma in perfettivo.
PREF.
SIGNIFICATO
VERBO IMPERF.
VERBO PERF.
Inizio dell'azione
Fine dell'azione
Azione realizzatasi
esaurientemente
ESEMPIO
.
N.B. I prefissi "-", "-" (quando non integrano i significati suindicati) e "-", pur trasformando
un verbo da imperfettivo a perfettivo, non modificano il significato del verbo.
Es. .
(Costruiremo dighe)
"".
b) Verbi di movimento
PREF.
SIGNIFICATO
VERBO
movimento verso
l'interno
movimento verso
l'esterno ("fuori")
allontanamento
separazione ("via")
movimento verso un
oggetto determinato
azione aggiunta
movimento in diverse
direzioni
movimento verso il
centro
movimento dall'alto
verso il basso
eccesso di azione
avvicinamento
azione incompleta
movimento orizzontale
cambiamento della
qualit
ESEMPIO
.
(Socchiusi la porta)
.
99
b. Avverbi
L'avverbio (dal latino ad verbum, "vicino al verbo") una parte del discorso invariabile con funzione
di "modificatore semantico". Viene usato per arricchire o determinare, il significato del verbo.
Strutturalmente esistono avverbi puri (es. "qui" , "ora") ovvero derivati da altre parti del
discorso, fondamentalmente aggettivi (es. "attentamente" dall'aggettivo
"attento").
Generalmente per formare un avverbio da un aggettivo basta prenderne la forma neutra singolare.
Come accennato nel paragrafo relativo agli aggettivi, anche dagli avverbi pu formarsi il comparativo
ed il superlativo aggiungendo, rispettivamente, i prefissi "-" e "-".
a. Avverbi di luogo
I.
l, l
in basso, sotto
in alto, sopra
dentro
fuori
avanti
(moto a luogo)
(moto a luogo)
(moto a luogo)
(moto a luogo)
dietro
lontano
vicino
a casa
a sinistra
a destra
diritto
(moto a luogo)
(moto a luogo)
(moto a luogo)
(moto a luogo)
(moto a luogo)
100
II.
da l, da l
dall'alto, da sopra
da dentro
da fuori
da avanti
da dietro
da lontano
da vicino
da casa
da sinistra
da destra
da diritto
b. Avverbi di tempo
I.
, , , ,
adesso
subito
prima
dopo
poi
gi, pi
ancra
contemporaneamente
presto (veloce)
tardi
in tempo
improvvisamente
inaspettatamente
molto tempo fa
recentemente
una volta
101
II.
frequenza?)
sempre
mai
spesso
qualche volta
raramente
costantemente
a lungo
per poco
per sempre
quotidianamente
settimanalmente
mensilmente
annualmente
abitualmente
nuovamente
c. Avverbi di negazione
non
no
nient'affatto
non pi
non ancra
nemmeno
d. Avverbi interrogativi
e. Avverbi di modo
I pi importanti sono:
velocemente
lentamente
insieme
da solo
a piedi
bene
male
f.
Avverbi di quantit
di pi
di meno
poco
molto
troppo
precisamente
quasi
abbastanza, sufficientemente
cos
almeno
solamente
totalmente, pienamente
or ora
non appena
N.B. " " lo si ritrova con il significato di "chiss se" o " poco probabile che", mentre "
" con il significato di "quasi".
103
a. Preposizioni
La preposizione (dal latino "praeponere" = porre davanti) , in grammatica, una parte invariabile del
discorso che serve a creare un legame fra parole e frasi, specificando un rapporto reciproco e la
funzione sintattica della parola, locuzione o frase che la segue.
Queste le preposizioni bulgare semplici:
PREP.
senza, meno;
COMPLEMENTO
privazione
PREP.
ESEMPIO
TRADUZIONE
/ in; (prima di parole che incominciano con " " si usa l'eufonica " ")
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
stato in luogo
moto in luogo
, Quando entro
.
sempre.
tempo
sopra;
PREP.
COMPLEMENTO
stato in luogo
11,00 .
saluto
ESEMPIO
TRADUZIONE
argomento
in
104
PREP.
COMPLEMENTO
stato in luogo
destinazione
tempo
PREP.
TRADUZIONE
7 .
A presto.
per, riguardo;
COMPLEMENTO
direzione
ESEMPIO
TRADUZIONE
durata
prezzo
30 .
argomento
scopo
causa
ESEMPIO
vantaggio
modo
tempo
determinato
105
PREP.
dietro;
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
stato in luogo
moto a luogo
PREP.
per;
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
, .
vicino;
PREP.
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
moto luogo
,
.
PREP.
verso, circa;
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
moto a luogo
,
.
destinazione
tempo
5 .
quantit
() 5
.
106
PREP.
tra, fra;
COMPLEMENTO
stato in luogo
tempo
PREP.
TRADUZIONE
, .
ESEMPIO
TRADUZIONE
COMPLEMENTO
stato in luogo
moto a luogo
specificazione
ESEMPIO
termine
limitazione
tempo
Vado al cinema.
Scrivo a Maria.
,
.
distributivo
modo
N.B. Differenze d'uso delle preposizioni "" e "" nei complementi di moto a luogo
PREP.
SFUMATURA DI SIGNIFICATO
ESEMPIO
107
PREP.
sopra, pi di;
COMPLEMENTO
stato in luogo
ESEMPIO
TRADUZIONE
5 .
, .
quantit
PREP.
intorno;
COMPLEMENTO
stato in luogo
ESEMPIO
TRADUZIONE
quantit
, 30 .
distanza
400 km.
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
moto da luogo
,
.
Vengo dall'Italia.
tempo
PREP.
da, di;
origine
Esco dal negozio e prendo il pacco da
M.
Maria.
tempo
paragone
- .
quantit
1 .
materia
108
PREP.
COMPLEMENTO
() .
moto a luogo
causa
tempo
oggetto
Parlo al telefono.
,
.
1 .
limitazione
mezzo
distributivo
PREP.
COMPLEMENTO
ESEMPIO
stato in luogo
5 .
, .
quantit
PREP.
TRADUZIONE
stato a luogo
ESEMPIO
TRADUZIONE
davanti, prima;
COMPLEMENTO
stato in luogo
tempo
ESEMPIO
TRADUZIONE
109
PREP.
PREP.
fa;
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
tempo
,
.
Solo
qualche
mese
fa
non
immaginavo che sarei venuto a
vivere in Bulgaria per sempre.
, ,
.
COMPLEMENTO
tempo
PREP.
TRADUZIONE
, 1950 ., .
COMPLEMENTO
stato in luogo
ESEMPIO
moto a luogo
tempo
ESEMPIO
TRADUZIONE
In caso di
analgesico.
dolore
prendo
un
110
PREP.
/ con, di; (prima di parole che incominciano con "c" si usa l'eufonica " ")
COMPLEMENTO
mezzo
,
.
unione
qualit
modo
causa efficiente
limitazione
tempo continuato .
PREP.
COMPLEMENTO
tempo
PREP.
ESEMPIO
TRADUZIONE
COMPLEMENTO
stato in luogo
stato in luogo
TRADUZIONE
compagnia
ESEMPIO
ESEMPIO
TRADUZIONE
tempo
modo
111
presso, a casa;
PREP.
COMPLEMENTO
ESEMPIO
stato in luogo
( /) a
.
. .
TRADUZIONE
moto a luogo
attraverso;
PREP.
COMPLEMENTO
ESEMPIO
TRADUZIONE
mezzo
PREP.
USO
ESEMPIO
6
1849 .
6 .
6.
Avremo l'esame il 6.
con l'ora
? 9.00
.
1849
.
1849
.
() .
con la stagione
112
Queste le preposizioni bulgare c.d. composte (perch formate dall'unione di pi preposizioni semplici):
PREPOSIZIONE
SIGNIFICATO
ESEMPIO
fuori, al di fuori
eccetto, inoltre
in mezzo
TRADUZIONE
Star tre giorni fuori citt.
.
Non verr per colpa del brutto
.
tempo.
in mezzo, in pieno
al di sopra, da sopra
secondo
al di qua di
adiacente
al di l
da dietro
da sotto
tra, fra
In conseguenza
il
Preposizione combinate:
dalla parte di
fin verso
,
.
per lungo
riguardo a
,
.
113
b. Congiunzioni
In grammatica, la congiunzione la parte del discorso che serve a unire tra loro due sintagmi in una
proposizione, oppure due proposizioni in un periodo. Le congiunzioni si possono classificare in base
alla loro forma o in base alla loro funzione.
I.
Congiunzioni coordinanti
a) Coordinazione copulativa: i fatti sono simultanei od in successione.
COORDINAZIONE
I fatti si susseguono
CONGIUNZIONE
ESEMPIO
(... )//
, ,
.
(e, anche)
... / ...
(n ... n)
I fatti si aggiungono
...
(non solo, ma anche)
,
.
CONGIUNZIONE
ESEMPIO
/ (... /)
4 , .
(o ... o)
/ ...
(... o)
I fatti si susseguono
...
; , .
(o ... o)
...
, .
...
(e/come ...)
, .
114
COORDINAZIONE
CONGIUNZIONE
I fatti, di cui il
secondo negativo,
sono in successione
//
(ma/tuttavia)
/
(per *popolare")
I fatti seppure in
contrapposizione sono
della stessa specie
(mentre)
ESEMPIO
, / .
I fatti sono
nettamente distinti
//
, .
(invece/al contrario)
, !
(ma)
I fatti si
contrappongono solo
parzialmente
, .
(solo che)
sia . . . sia
. . .
sia . . . che
. . . / . . .
tanto . . . quanto
inoltre
altrimenti, senn
, -,
eppure, dopotutto
soprattutto, in particolare
, -
perci
cio
infatti
cos (da)
()
persino, finanche
115
Es. ,
.
(Era buio, cos non si poteva capire neanche una parola dello scritto)
, .
II.
Congiunzioni subordinanti
Le congiunzioni subordinanti collegano la proposizione principale ad una subordinata la quale,
cos facendo, acquisisce indipendenza funzionale.
Esse si dividono in:
a) causali
a causa
perch
poich
dato che
116
b) comparative e modali
come
come se
, ()
quasi che
proprio come
che (comparativo)
in modo che
Es. , .
()/ ()
nonostante che
sebbene che
( )
bench
quand'anche
per quanto
se anche
d) condizionali
se, se non
//,
qualora
a meno che
()
a condizione che
Es. , .
117
() !
(),
cosicch
e quindi/quindi poi
e allora
e poi
Es. , .
f) dichiarative
che
come
per
affinch
allo scopo di
g) finali
Es. , () .
h) temporali
quando
mentre
come quando
appena
-, ()
finch
da quando
Es. , .
, .
, .
i) locative
dove
fin dove
da dove
in che direzione
j) quantitative
quanto
. . .
di quanto
119
c. Particelle ed interiezioni
In bulgaro frequente, soprattutto nella lingua parlata, l'uso dei cosiddetti segnali discorsivi
(particelle), cio elementi che, svuotandosi in parte del loro significato originario, perseguono svariati
scopi sia semantici che grammaticali (ad es. sottolineare una certa connotazione della frase o processi
cognitivi, evidenziare la strutturazione del testo o connettere elementi frasali, interfrasali, extrafrasali
fra loro). Allo stesso modo diffuse sono anche le c.d. interiezioni, ossia quelle parti del discorso che
esprimono con immediatezza, concisione ed enfasi un particolare atteggiamento emotivo del parlante.
Particelle:
/
si/no!
ma si!
si!
certo!
eh!
sia!
possa
per finta
chiss
diciamo
di augurio
magari!
rafforzativa
proprio
esortativa
, , , , dai! eh!
di conferma o
negazione
di dubbio
interrogativa
? /, / .
? .
(che ne so dov'!)
, .
? (Lo hai?)
vero?
mica
120
Interiezioni:
esclamative
! ! ! /! ! ! ! !
onomatopeiche
, , , ,
N.B. in generale le interiezioni sono seguite dalla virgola o dal punto esclamativo; in particolare quelle
onomatopeiche sono sempre seguite dal punto esclamativo o precedute e seguite da lineetta.
Es. - - .
(Ero arrivato giusto a due mila e qualcosa e, plaf, qualcuno si tuff nell'acqua)
121
V.
SINTASSI
a. Frase principale
La frase bulgara pu essere semplice o complessa.
Una frase semplice quando costituita:
da un solo elemento principale, che pu essere sia verbo, sia sostantivo o avverbio:
Es. .
(Leggo)
? .
(Io leggo)
Una frase complessa quando, oltre agli elementi principali, comprende complementi ed attributi:
Es. .
122
Tale struttura base pu essere cambiata mettendo all'inizio della frase l'informazione cui vuole
attribuirsi maggiore risalto:
Es. .
(Non c' ragione di dar'le' soldi a Vania. Lei non vuole niente.)
Gli avverbi, di regola, seguono il verbo cui si riferiscono, mentre gli aggettivi precedono il sostantivo
cui si riferiscono:
Es. .
(Sto bene)
.
123
Frase negativa
In bulgaro la frase negativa si ottiene ponendo avanti alla parola che si vuole negare la particella
avverbio negativa "":
Es. .
Frase interrogativa
( un'autostrada questa?)
Quando c' un verbo riflessivo, la particella "" si va a collocare tra il verbo e prima del pronome "ce/":
Es. ?
(Mi lavo?)
N.B. Non infrequente che la forma interrogativa venga resa, in chiave rafforzativa, aggiungendo alla
fine della frase affermativa la particella "" equivalente all'espressione italiana "non vero?".
Es. , ?
Di regola, la frase interrogativa negativa si forma anteponendo la particella avverbiale negativa "" al
verbo e posponendo a quest'ultimo la particella avverbiale interrogativa "":
Es. , ?
b. Frase secondaria
Le frasi secondarie sono introdotte da pronomi relativi, da avverbi o da congiunzioni subordinanti,
seguiti generalmente dal soggetto. Per il resto seguono le stesse regole d'ordine valide per le
principali:
Es. , .
(Pensava che non c'era - letteralmente "c'" - tempo, era - letteralmente "" - ancora presto)
, .
(Quando tu parlerai 'lett. parli' in italiano come io parlo in bulgaro allora potrai criticarmi)
1. Frasi causali
Sono introdotte da congiunzioni causali:
Es. , .
IL MODO IN CUI L'AZIONE VIENE COMPIUTA E LO STATO IN CUI UNA PERSONA O COSA SI TROVA:
Es. , .
, .
(Sono cos stanco come se avessi lavorato tutto il giorno)
II.
Es. , .
3. Frasi concessive
Sono introdotte da congiunzioni concessive:
Es. , .
(Se giungesse 'lett. giunge' la pace sulla terra, la gente vivrebbe 'lett. vivr' felice)
- , .
N.B. In quest'ultimo esempi usando il condizionale ( ) invece del futuro nel passato (
) si vuole esprimere l'insicurezza dell'ipotesi, il dubbio o solo una certa possibilit.
, .
(far questo)
certezza
(farei questo)
possibilit
impossibilit
possibilit
impossibilit
possibilit
(farei questo)
possibilit
(se potevo)
(se potessi)
Ricorda che dopo "" non pu mai inserirsi il verbo al futuro con "".
129
5. Frasi consecutive
Sono introdotte da congiunzioni consecutive:
Es. , .
6. Frasi finali
Sono introdotte da congiunzioni finali:
Es. , , .
Es. , .
INCENTRATA LA DOMANDA
Es. , .
ESPRIME UN DUBBIO
Es. , .
8. Frasi oggettive
Possono essere introdotte dalle congiunzioni:
I.
"" TUTTE LE VOLTE IN FUNZIONE DI INFINITO E NELLE FRASI RETTE DA VERBI CHE ESPRIMONO
DESIDERIO, RICHIESTA, ORDINE, DOVERE E DAI VERBI DI MOVIMENTO, COMPRESO IL VERBO ""
Es. ?
(Devo andarmene)
.
, .
9. Frasi relative
Sono introdotte da pronomi relativi:
Es. , ?
(Occorre cambiare)
o- a.
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BIBLIOGRAFIA
Ghinina S., Nikolova Tz., Sakazova L. - Manuale di lingua bulgara per stranieri, Sofia, 1970
Kandeva K., Zvetkova V. - Bulgarian for english speakers, Abagar AD, 2005
www.wikipedia.it/wiki/Lingua_bulgara
www.wikipedia.it/wiki/Sistema_verbale_della_lingua_bulgara
www.bulgaria-italia.com/Bg/info/lingua
www.rechnik.chitanka.info
www.gramatika-bg.com
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