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LETTERA ALLE FAMIGLIE

D E L L U N I T A P A S T O R A L E

DI

CAPEZZANO P.re - MONTEGGIORI - S. LUCIA


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N 719

26 LUGLIO 2015

XVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - LITURGIA DELLE ORE I SETTIMANA

DOVE POTREMO COMPARE IL PANE PER TANTA GENTE


"C'era molta erba in quel luogo", ma c'erano soltanto cinque pani e due pesci e
tanta, tanta gente da sfamare, circa cinquemila persone. Potrebbe sembrare a
prima vista che i conti siano sballati e che le quantit non siano state ben
proporzionate. In questo contesto di evidente squilibrio intervengono i segni e i
prodigi divini. I calcoli dell'amore e della provvidenza di Dio non coincidono
affatto con i nostri.
I conti che fa l'apostolo Filippo, la sua idea di "comprare", non corrispondono a
quelli di Ges. "Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente", diceva il
salmista rivolgendosi a Dio. La mano aperta segno della generosit del Signore;
il segno visibile del perenne miracolo che Egli compie a favore delle sue creature
nutrendole e dando loro incessantemente il necessario. Una piccola focaccia pu
dare all'uomo fedele energia sufficiente per camminare nel deserto per quaranta
giorni e quaranta notti. la risposta alla preghiera che lo stesso Cristo ci ha
insegnato: "Dacci oggi il nostro pane quotidiano".
Purtroppo intervengono poi gli umani egoismi e la bramosie a creare squilibri di
ogni genere, a generare sacche di povert e peccaminosi sprechi. Capita cos che
ci che ci viene dato da Dio come cibo di condivisione, di pace e di comunione
diventa causa di dissidi, di penose divisioni e perfino di guerre. I cinque pani e due
pesci sfameranno circa cinquemila persone. Potremmo aggiungere che piccolissime
ostie e poche gocce di vino consacrati sui nostri altari saranno cibo e bevanda per
una schiera innumerevole di fedeli e di martiri, di eroi e di santi di ogni epoca e di
ogni parte del mondo. abbastanza evidente infatti l'allusione alla santa
Eucaristia, a quel pane moltiplicato all'infinito, cibo di vita eterna. doveroso per
noi che godiamo della gratuit dei doni divini, ricordare che il pane va spezzato e
condiviso e non solo come accade nelle comunioni sacramentali, ma anche nelle
nostre pi ampie celebrazioni caritative.

RACCOGLIETE I PEZZI AVANZATI


Non possiamo pi tollerare che per il ripiegamento aggressivo dei popoli
occidentali sui propri privilegi alimentari, i due terzi dell'umanit siano
sottoalimentati.
OGGI, il Vangelo fa la sua proposta, Ges lancia il suo slogan contro la FAME nel
mondo: RACCOGLIETE I PEZZI AVANZATI.
Entriamo nel vivo del messaggio di questa parola. Si tratta dell'episodio della
moltiplicazione dei pani e dei pesci. Si scopre che c' un ragazzo che ha con s
cinque pani d'orzo e due pesci, Ges se li fa portare, li benedice, fa sedere la gente
poi fa distribuire i pani e i pesci e tutti mangiarono quanto vollero. Ges fa
raccogliere i pezzi avanzati, perch nulla vada perduto. Gli apostoli ne raccolsero
ben 12 ceste, 12 come dodici sono le trib di Israele, potremmo dire: pane ce n' per
tutta l'umanit".
Noi viviamo in una societ dove lo spreco di casa. Viviamo in una societ
dell'usa e getta, se non addirittura del compra e getta. Usiamo le cose si e no un paio
di volte e poi cambiamo idea, gusti... una inevitabile legge del mercato.
Ges non disse quel giorno: "Distruggete i pezzi avanzati perch il prezzo del
pane e del pesce non diminuisca sul mercato".
Una ricerca condotta dal ministero dell'agricoltura americano ha dato dei risultati
impressionanti. Su centosessantuno miliardi di chilogrammi di alimentari prodotti,
quarantatr miliardi, cio circa un quarto, finiscono nella spazzatura. Di questo cibo
buttato via, si potrebbero facilmente recuperare, volendo, circa due miliardi di
chilogrammi, una quantit sufficiente a sfamare per un anno quattro milioni di
persone.
Sotto l'effetto di una pubblicit martellante, consumare, non risparmiare, oggi la
parola d'ordine in economia. Certo, non basta risparmiare. Anche Paperon de
Paperoni era un grande risparmiatore, ma non certo questo l'ideale a cui il Vangelo
ci spinge. Il risparmio deve consentire agli individui e alle societ dei paesi ricchi di
essere pi generosi nell'aiutare i paesi poveri, altrimenti avarizia e non risparmio.
Il Vangelo dinanzi alla grandezza di questo segno compiuto con poche cose messe
nelle mani di Ges un invito alla sobriet come stile di vita.
Ma cos' la sobriet? E' uno stile di vita che sa distinguere tra i bisogni reali e quelli
imposti, che si organizza a livello collettivo per garantire a tutti il soddisfacimento
dei bisogni umani con il minor dispendio di energia, che d alle esigenze del corpo
il giusto peso senza dimenticare le esigenze spirituali, affettive, intellettuali, sociali
della persona umana. La sobriet poggia su vari imperativi, molti dei quali iniziano
con la lettera "R":
RIDURRE = badare all'essenziale

RIPARARE = non gettare gli oggetti al primo danno


RIUTILIZZARE = destinare ad altri ci che non ci serve pi
RICICLARE = recuperare tutto ci che pu essere rigenerato.
Anche Ges propone uno stile di sobriet e anche il suo imperativo inizia con la
"R"; RACCOGLIETE I PEZZI AVANZATI.
Oggi il 20% della popolazione mondiale che vive nel cosiddetto Nord del Mondo
si appropria dell'86% della ricchezza mondiale. Pi specificamente consuma il 45%
della carne e del pesce disponibile, il 58% dell'energia totale, l'84% della carta
disponibile. Il risultato che il 50% della popolazione mondiale vive con meno di
due dollari al giorno. Ci significa che tre miliardi di persone vivono in case che
non sono degne di questo nome, senza acqua potabile, senza corrente elettrica,
senza un lavoro stabile, senza possibilit di mandare i propri figli a scuola, senza
soldi per potersi curare e, non di rado, senza mangiare a sufficienza.
Ges propone, prima di raccogliere i pezzi avanzati, anche una'altra cosa: di
mettere nelle sue mani i 5 pani e i due pesci, tutto ci che aveva quel ragazzo.
Sicuramente gli apostoli avranno guardato quei 5 pani e i due pesci e avranno
iniziato a fare un po' di conti... Ma i conti non potevano quadrare, non era questione
di matematica, non era un problema di economia finanziaria, non era solo un
problema da capi di Stato. La soluzione in realt si presenta molto semplice;
richiede un atto di fiducia: gli apostoli sono invitati da Ges a mettere nelle sue
mani quello che hanno, quello che sono e Ges benedice quel poco, e inizia a
distribuire quei pochi pani e quei pochi pesci. Tutti mangiarono a saziet e ne
avanzarono 12 ceste piene.
Il primo passo da fare allora fidarci di Ges, mettere nelle sue mani il poco che
abbiamo, che siamo: il nostro tempo, i nostri doni fisici, intellettuali, spirituali e lui
fa il miracolo di moltiplicare il nostro poco per sfamare l'umanit.

UN PANE CHE MI HA FATTO PENSARE A TE, SIGNORE


Un pezzo di pane mangiato in fretta: chiss perch, ma mi ha fatto pensare
a te, Signore.
Tu che del pane hai fatto il segno e lo strumento della tua presenza vera in
mezzo a noi!
Forse perch come prete ti incontro spesso nel Pane di vita, ma forse perch
quel pane era l'unico compagno di strada.
Un pane per camminare, un pane per resistere, un pane per sostenere il
silenzio e per farmi pregare.
Un pane che non si pu buttare, questo lo sanno tutti!
Va condiviso e mangiato!
Il pane mi ha portato a te, Signore, a te che sei compagno silenzioso del
cammino.
A te che a volte sei ingombrante, sembri avere delle pretese da me e mi fai
protestare.
A te che accetti di essere mangiato in quel tuo offrirti ogni giorno.
Perdona la mia fretta, Signore, la mia avidit, come la mia superficialit.
Insegnami il tuo stile. Del pane donami la bont, l'umilt, la disponibilit a
lasciarmi spezzare in infinita pazienza, con speranza certa che lamore rimane
per sempre e dona al mondo nuova bellezza. Amen.
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SONO TORNATI ALLA CASA DEL PADRE


Lotti Tarcisio Maccioni Marina
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ORARIO DELLE SANTE MESSE


Giorni feriali Ore 8,30
Sabato
Ore 18,00
Festivi
Ore 8,30 - 11
Ore 10 A Santa Lucia - Ore 18 A Monteggiori

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