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FONDAZIONE

EMANUELA ZANCAN ONLUS

WELFARE TERRITORIALE E NON AUTOSUFFICIENZA


I RISULTATI DEL MONITORAGGIO 2015 DELLA FNP CISL
TOSCANA
SINTESI

LE RISPOSTE ALLA NON AUTOSUFFICIENZA IN TOSCANA


La Toscana stata una delle prime regioni italiane a dotarsi di un Fondo
proprio per la non autosufficienza e a delineare un percorso di presa in
carico e di assistenza omogeneo sul territorio regionale per rispondere ai
bisogni dei cittadini anziani non autosufficienti e delle loro famiglie (L.R. 66
del 2008). Nel corso degli anni, nonostante la crisi e i progressivi tagli di
risorse nazionali, la Regione ha continuato ad alimentare il Fondo con
risorse proprie.
Per lanno 2015, la Regione ha deliberato lassegnazione di quasi 25
milioni di euro alle AUSL per finanziare la copertura di 1305 quote sanitarie
aggiuntive in RSA e contribuire alla diminuzione delle liste di attesa;
contestualmente ha deliberato lassegnazione di 51 milioni di euro alle 34
zone-distretto per finanziare lestensione dei servizi domiciliari per persone
con pi di 65 anni non autosufficienti.
IL SISTEMA DI ACCESSO E DI PRESA IN CARICO DELLA REGIONE
TOSCANA
Lelemento di maggior innovazione contenuto nella legge regionale del
2008 rappresentato dalla costruzione di un percorso di accesso e presa
in carico delle persone anziane non autosufficienti residenti in Toscana. Il
percorso previsto dalla legge regionale del 2008 deve essere lo stesso per
tutti i cittadini, ovunque risiedano.
I cittadini si presentano ai punti insieme, presidi di informazione e di
accoglienza variamente dislocati sul territorio, che hanno il compito di
trasmettere la domanda di assistenza allunit di valutazione
multidisciplinare (UVM) e - entro 30 giorni dalla presentazione dellistanza presentano la risposta assistenziale appropriata allinteressato e ai suoi
familiari.

Allinterno di ognuna delle 34 zone-distretto, il compito di valutare il


bisogno e di decidere se e come rispondere in termini di servizi offerti
(ricovero in una residenza sanitaria in maniera definitiva o permanente,
assistenza in un centro diurno, assistenza domiciliare sociale o
sociosanitaria, erogazione di un contributo economico) spetta allunit di
valutazione, a cui collabora unequipe di esperti: devono essere presenti
almeno un assistente sociale, un infermiere e un medico. In via facoltativa
lunit di valutazione pu coinvolgere, di volta in volta, altre professionalit
specifiche (quali lo psichiatra, il fisiatra, il geriatra, ecc.). La legge prevede
inoltre che lunit di valutazione possa sentire anche linteressato e i suoi
familiari per valutare il bisogno, verificare lesistenza delle condizioni per
lattivazione del Fondo, definire il piano di assistenza con linteressato e i
suoi familiari e proporre interventi di risposta.
IL MONITORAGGIO DELLA FNP CISL TOSCANA
Per il terzo anno consecutivo, la Federazione dei pensionati della Cisl
Toscana ha messo sotto osservazione il funzionamento del sistema di
accoglienza e presa in carico dei servizi previsto dalla legge regionale, sia
in termini complessivi che nel dettaglio delle 34 zone-distretto in cui si
articola il territorio regionale: quanti sono i punti insieme e come sono
dislocati sul territorio, quale copertura oraria garantiscono, come e quanto
lavorano le unit di valutazione, quante risposte offrono, come e quanto
funzionano i sistemi nelle situazioni di emergenza-urgenza, ovvero in
quelle situazioni in cui la perdita di autosufficienza avviene in maniera
repentina.
Nel monitoraggio 2015, la fotografia scattata dallindagine della Fnp Cisl
e realizzata in collaborazione con la Fondazione Zancan - ha preso in
esame tutte le 34 zone-distretto, per quanto riguarda il sistema di accesso
dei punti insieme; le informazioni sulla composizione e sul funzionamento
delle unit di valutazione e sulla presa in carico in emergenza-urgenza
sono disponibili per 30 delle 34 zone-distretto.
I PRINCIPALI RISULTATI DEL MONITORAGGIO 2015
I punti insieme censiti in Toscana sono 264, per una media di un presidio
ogni 1.794 abitanti di 75 anni e pi. La situazione regionale si conferma
eterogenea relativamente al rapporto fra presidi e anziani over 75enni,
che costituisce un buon indice di approssimazione per quantificare la
domanda potenziale di accesso al sistema dei servizi. I valori pi contenuti
dellindicatore si confermano, come nel monitoraggio 2014, nellAmiata
Grossetana (424 anziani per Punto insieme), nel Mugello (426) e in
Casentino (378).
A differenza della graduatoria dello scorso anno, il rapporto fra over
75enni e punti insieme assume un valore contenuto anche in Alta Val di
Cecina, dove nel 2015 si contano 482 anziani per presidio rispetto agli
oltre 800 della precedente rilevazione. Il fenomeno riconducibile
allapertura di tre nuovi punti insieme allinterno della zona-distretto: a
Castelnuovo V.C. , a Montecatini V.C. e a Saline di Volterra. Anche

questanno, i valori pi elevati nella domanda di accesso potenziale ai


servizi si confermano per la zona di Firenze (8.835 over 75enni per Punto
Insieme), nella zona Pisana (quasi 5 mila over 75enni per presidio), in
Valdinievole (4.788) e nella zona Livornese (4.455).
Il numero di ore settimanali in cui viene erogato il servizio compreso fra
1 e 55, per una media di 7 ore settimanali. La copertura oraria dei punti
insieme - calcolata come somma delle ore di apertura in tutti i presidi
presenti allinterno della zona-distretto - varia considerevolmente da una
zona allaltra: 6 ore a settimana in Valdinevole e 7 ore in Valdera i valori
pi contenuti; 126 ore nel Valdarno Inferiore, 235 ore nellEmpolese, 255
ore della zona Pistoiese i valori pi elevati.
Nel corso degli anni si osserva un deciso miglioramento nellaccessibilit ai
punti insieme del territorio. La percentuale di presidi con barriere
architettoniche allaccesso si progressivamente ridotta: il 16,9% nel
2013; il 10,7% nel 2014; il 6,4% nel 2015. Si rileva inoltre che in alcuni dei
presidi in cui sono ancora presenti barriere architettoniche di accesso sono
in programma adeguamenti per la rimozione in tempi brevi o trasferimenti
degli uffici verso sedi di pi recente costruzione e prive di barriere
architettoniche.
Altro elemento di forte variabilit sul territorio rappresentato dal numero
di ore complessive di lavoro delle unit di valutazione, ottenuto sommando
i valori dedicati dai singoli professionisti. Se, in media, le ore di lavoro
settimanali sono 65, le zone-distretto che si collocano al di sopra della
media sono la Pistoiese (464 ore per settimana), lAlta Val dElsa (140
ore), Firenze (112,5), la Grossetana (110 ore), la Valdinievole (108), la
Fiorentina Sud-Est (104), la Piana di Lucca (96), la Val di Cornia (94),
la Pisana (90), la Fiorentina Nord-Ovest e il Valdarno (72 ore). I valori
pi contenuti si confermano, come nella precedente rilevazione,
nellAmiata Grossetana (12 ore), nella zona-distretto dellAlta Val di Cecina
e delle Colline dellAlbegna (in entrambi i casi, le ore dedicate allattivit
valutativa sono 9 per settimana).
Nel confronto con la precedente rilevazione, si osserva mediamente un
incremento del numero di ore dedicate allattivit di valutazione:
limpegno orario medio passa da 51 a 54 ore settimanali.
Al fine di ridurre linfluenza determinata dalla diversa pressione esercitata
sui servizi dalla componente socio-demografica, stato costruito un
indicatore che misura, seppure in maniera approssimativa, il carico di lavoro
delle unit di valutazione, ottenuto rapportando le ore di lavoro alla
popolazione anziana non autosufficiente presente nella zona-distretto.
Lindicatore cos costruito consente di approssimare il tempo teorico che
lunit di valutazione potrebbe dedicare ad ogni potenziale utente.
A fronte di un dato medio pari a 1,7 i valori pi elevati si osservano nella
zona-distretto Pistoiese (6,9), in Alta Val dElsa (6,0), in Val di Cornia
(3,8), nellAmiata Valdorcia e allIsola dElba (3,3). I valori pi
contenuti, per contro, si registrano nella zona Aretina (0,5), in Valdera e
nelle Colline dellAlbegna (0,4) e in Versilia (0,3).

Spostando lattenzione dalle ore di lavoro alle risposte offerte dai servizi ai
cittadini anziani non autosufficienti e alle loro famiglie, nel 2014 sono stati
elaborati in Toscana oltre 27 mila piani di assistenza personalizzati. In
media, i piani realizzati sono stati 892, con valori compresi fra i 104
dellAmiata Grossetana e i 2.942 di Firenze.
Per permettere il confronto tra le zone, il dato stato parametrato alla
popolazione non autosufficiente residente, in modo da avere una misura
approssimativa del livello di risposta delle zone ai bisogni. I valori pi
elevati si registrano in Valtiberina (82,2), nella zona Aretina (80,8) e
nelle Colline dellAlbegna (76,3). Chiudono la graduatoria lAmiata
Grossetana (19,1) e le Apuane (17,1).

PERCH CONFRONTARE FRA LORO I TERRITORI?


Il sistema di accoglienza e presa in carico delineato dalla legge regionale si
inserisce in un contesto territoriale caratterizzato da molte differenze,
relativamente ai modelli di governance nelle zone-distretto, alla presenza
di anziani non autosufficienti e, conseguentemente, alla pressione sui
servizi, alle strutture familiari e alle potenzialit di accoglienza da parte
delle famiglie.
Pur con tutte le cautele del caso, il monitoraggio si propone oltre
allobiettivo di fotografare il sistema di mettere a confronto fra loro le
zone, in modo da avere una visione complessiva e individuare spazi e
opportunit di miglioramento nel confronto con gli altri.
Il benchmark proposto considera congiuntamente una pluralit di aspetti
(10 indicatori fra i molteplici rilevati che, a nostro avviso, incidono sulla
qualit dei percorsi di accoglienza e presa in carico), crea un punteggio
unitario sulla capacit di presa in carico e permette un confronto fra le
zone.
Come nei precedenti Rapporti, le variabili selezionate per valutare e
confrontare fra loro le zone-distretto sono: il bacino di utenza potenziale
dei punti insieme, la copertura oraria dei punti insieme, le barriere
architettoniche per laccesso ai punti insieme, le ore settimanali degli
operatori dellunit di valutazione (assistenti sociali, infermieri, medici), la
presenza del medico di medicina generale alle attivit dellunit di
valutazione, la presenza del geriatra dellunit di valutazione, la presenza
dei familiari dellunit di valutazione, il numero di ore di valutazione, il
numero di piani assistenziali realizzati e, infine, la copertura oraria del
servizio di presa in carico in emergenza-urgenza.
IL RANKING DEL 2015CON E SENZA PESI
Il confronto viene fatto con spirito costruttivo: non si tratta di una
graduatoria di buoni e cattivi, ma il tentativo di offrire piste di lavoro per
migliorare il percorso di accoglienza e presa in carico.

Il ranking senza pesi: ognuna delle dieci variabili ha pari


importanza rispetto allaltra.

1,0
0,9

0,34
Fiorentina SE

0,2

0,30

0,36
Versilia

0,39
Fiorentina NO

0,37

0,40
Valdera

Amiata Grossetana

0,41

0,39

0,41
Pisana

Valdarno

0,38

0,43
Apuane

Casentino

0,45
Piana di Lucca

Grossetana

0,46

0,45
Aretina

0,3

Colline Metallifere

0,47

0,52
Lunigiana

Valle del Serchio

0,53
Valdichiana Aretina

0,48

0,54
Valtiberina

Valdinievole

0,54
Alta Val d'Elsa

0,49

0,55
Livornese

0,48

0,55
Bassa V. di Cecina

Pratese

0,56

Alta Val di Cecina

0,56
Val di Cornia

Colline dell'Albegna

0,4

0,57

0,61

0,5

Pistoiese

0,71

0,6

0,61

0,7

Mugello

0,8

Il primo scenario valutativo attribuisce alle variabili uguale peso: le zone


migliori sono il Valdarno Inferiore (0,71), il Mugello (0,61), la Pistoiese
(0,61), lIsola d'Elba (0,57), le Colline dell'Albegna e la Val di Cornia
(entrambe con 0,56).
Il risultato della zona del Valdarno Inferiore si spiega per i valori elevati
rispetto alla copertura oraria del punto insieme, alla copertura oraria della
presa in carico in emergenza-urgenza (lunica zona della Toscana a
garantire una copertura di 168 ore settimanali), al numero di piani di
assistenza realizzati in relazione alla presenza di anziani non
autosufficienti e allassenza di barriere architettoniche che impediscono
laccesso al punto insieme.
La zona di Firenze, che chiude la graduatoria, sconta una situazione di
oggettiva difficolt, legata alla presenza di una domanda di accesso ai
servizi strutturalmente elevata, con valori di funzionamento in linea con la
media regionale. In particolare, la copertura oraria dei punti insieme, la
copertura oraria dellemergenza-urgenza, lo scarso coinvolgimento del
medico di medicina generale, lassenza di coinvolgimento dei familiari
nelle attivit dellunit di valutazione incidono negativamente sul sistema
di punteggio.
Il ranking con i pesi: alcune variabili pesano pi di altre
Nel secondo scenario ad alcune variabili viene attribuito un peso maggiore
rispetto ad altre: si tratta degli aspetti a cui i dirigenti del sindacato dei
pensionati della Cisl Toscana attribuiscono maggiore importanza ai fini di
una migliore presa in carico delle persone non autosufficienti e delle loro
famiglie: la presenza del medico di famiglia in fase di valutazione del

Firenze

Valdarno Inferiore

0,0

Isola d'Elba

0,1

bisogno e il coinvolgimento dei familiari nella stesura del piano di


assistenza e nella scelta delle risposte pi adeguate.
Ai primi tre posti restano le stesse zone (Valdarno Inferiore, Mugello,
Pistoiese). La zona Livornese passa dallottavo al quarto posto. La coda
del ranking non subisce variazioni di posizione malgrado alcune modifiche
del punteggio finale. Nella fascia centrale del ranking si rilevano alcune
variazioni di posizione.

1,0
0,9

Versilia

0,32

0,36

0,35

Amiata Grossetana

0,29

0,37
Casentino

0,39

0,37

0,40

0,39

Valdera

Grossetana

0,2

Fiorentina NO

0,42

0,44
Aretina

0,41

0,44
Piana di Lucca

Pisana

0,44
Colline Metallifere

Apuane

0,47

0,46

Valle del Serchio

0,3

Alta Val di Cecina

0,48

0,47

0,52
Lunigiana

Pratese

0,52
Valdichiana Aretina

Valdinievole

0,53

0,52

0,55
Colline dell'Albegna

Valtiberina

0,55

Alta Val d'Elsa

0,55
Val di Cornia

0,57

Bassa V. di Cecina

0,57
Livornese

0,4

Isola d'Elba

0,5

0,62

0,6

0,59

0,7

0,70

0,8

Firenze

Fiorentina SE

Valdarno

Mugello

Valdarno Inferiore

0,0

Pistoiese

0,1

COSA SUCCESSO AGLI INDICATORI NELLULTIMO ANNO?


Il confronto con il monitoraggio realizzato nel 2014 consente due
interessanti riflessioni: in primo luogo permette di evidenziare in quanti
indicatori migliorata ciascuna zona-distretto; in secondo luogo,
relativamente allintero sistema regionale, per quali tipologie di indicatori
sono stati pi frequenti e diffusi i miglioramenti.
Cominciamo con il primo aspetto: 6 zone-distretto fra il 2013 e il 2014
sono migliorate in oltre la met degli indicatori utilizzati per il ranking (6 su
10). Si tratta della Livornese, della Piana di Lucca, delle Apuane, della
Pisana, dellAretina e dellAlta Val dElsa. La maggior parte delle zone
(14 su 30) migliorata in 2 o 3 indicatori dei 10 presi in considerazione. Il
Valdarno non migliorato in nessuno degli aspetti considerati.
Nr. di indicatori
migliorati
fra la rilevazione 2014
e

Zone-distretto

la rilevazione 2015
6 su 10
5 su 10
4 su 10
3 su 10
2 su 10
1 su 10
Nessuno

Livornese, Piana di Lucca, Apuane, Pisana, Aretina,


Alta Val dElsa
Valdarno Inferiore
Bassa Val di Cecina, Valdichiana Aretina
Lunigiana, Valdera, Fiorentina Sud-Est, Valtiberina ,
Amiata Grossetana
Valle del Serchio, Alta Val di Cecina, Valdinievole,
Firenze, Mugello, Pratese, Colline Metallifere
Val di Cornia, Versilia, Fiorentina Nord-Ovest,
Casentino, Colline Albegna, Grossetana
Valdarno, Amiata Valdorcia , Valdichiana Senese (*)

(*) Non sono disponibili i dati su UVM e emergenza-urgenza

Considerando invece il sistema nel suo complesso, lindicatore rispetto a


cui si osserva il miglioramento pi diffuso fra le zone-distretto del territorio
il numero di piani di assistenza personalizzati elaborati dalle unit di
valutazione (18 su 28), che evidenzia un incremento di produttivit da
parte dei servizi nel garantire le risposte. Relativamente agli altri indicatori
considerati, segue il coinvolgimento dei familiari nelle attivit delle
unit di valutazione (13 su 29) e la copertura oraria dei punti insieme
(11 su 30).
Non si rilevano, per contro, miglioramenti nella copertura oraria del
servizio di emergenza-urgenza, che risulta ampliato soltanto in 2 zonedistretto e rimane uno degli elementi di maggiore criticit del sistema.
Nr. indicatori migliorati
fra la rilevazione del
2014 e la rilevazione del
2015
4 su 30
11 su 30
9 su 30
5 su 29(*)
8 su 29(*)
8 su 29(*)
13 su 29(*)
6 su 29 (*)
18 su 29 (*)
2 su 29 (*)

Tipologia di indicatori

Bacino di utenza potenziale dei punti insieme


Copertura oraria dei punti insieme
Barriere architettoniche di accesso ai punti insieme
Ore settimanali degli operatori dellunit di
valutazione (assistenti sociali, infermieri, medici)
Presenza del medico di medicina generale alle attivit
dellunit di valutazione
Presenza del geriatra alle attivit dellunit di
valutazione
Partecipazione dei familiari alle attivit dellunit di
valutazione
Ore operatore per anziani non autosufficienti residenti
nella zona-distretto
Numero di piani assistenziali (PAP) per anziani non
autosufficienti residenti nella zona-distretto
Copertura oraria del servizio di presa in carico in
emergenza-urgenza

(*)Per la Valdichiana Senese il dato non disponibile

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