Professional Documents
Culture Documents
L0
V
condensatore
settore
I
L0
settore
II
vapore
ribollitore
liquido
carico termico qC
posizione alimentazione
se
fissiamo
le
2
variabili
relative alle portate e/o alle
composizioni,
riusciamo
a
determinare subito le portate e
le composizioni dei prodotti
Distillazione a pi componenti
se
fissiamo
le
2
variabili
relative alle portate e/o alle
composizioni,
NON
riusciamo
a
determinare
le
portate
e
le
composizioni dei prodotti se non
contestualmente
con
le
altre
incognite
1
supponiamo
di
avere
componenti;
in
C+2 equazioni
1 equazione di bilancio totale di materia
C-1 equazioni di bilancio parziale
2 relazioni per saturare i 2 g.d.l.
disposizione su portate e/o composizioni
nostra
2C incognite
portata B
portata D
C-1 composizioni di B
C-1 composizioni di D
Metodi Approssimati
Affrontiamo il progetto di una colonna di distillazione a pi
componenti utilizzando dei procedimenti di calcolo approssimato;
questi si fondano su alcune ipotesi semplificative che ci consentono
di seguire lo stesso approccio visto nel caso della distillazione a 2
componenti: i metodi approssimati sono utilizzati essenzialmente per
il trattamento di prodotti petroliferi.
Metodo di Lewis-Matheson
Supponiamo di avere delle sostanze omologhe, in particolare, degli
idrocarburi posti in ordine di volatilit decrescente:
C3 C4 / C5 C6 C7 C8
Vogliamo separare i componenti da utilizzare come benzine da quelli
utilizzati come GPL (Gas di petrolio liquefatto); in altri termini,
vogliamo effettuare la separazione al livello C4 C5 in modo tale da
ottenere in testa alla colonna tutti i componenti pi leggeri di C4
ed in fondo alla colonna tutti componenti pi pesanti di C5: il
componente C4 detto chiave leggero mentre il componente C5 detto
chiave pesante. In definitiva, stabilito il livello di separazione e,
quindi, i due componenti chiave tra i quali situata la quota di
separazione, ipotizziamo che tutti i componenti pi leggeri del
chiave leggero sono tutti contenuti nel prodotto di testa (non sono
presenti nel prodotto di fondo) mentre tutti i componenti pi pesanti
del chiave pesante sono tutti contenuti nel prodotto di fondo (non
sono presenti nel prodotto di testa).
3
composta
da
piccole
percentuali
di
componenti leggeri rispetto al chiave leggero e da piccole
percentuali di componenti pesanti rispetto al chiave pesante
Non ci resta che esprimere
dalle ipotesi stesse:
xC3,B = 0
analiticamente
xC6,D = 0
le
xC7,D = 0
relazioni
derivanti
xC8,D = 0
xC4,F = 0.25
xC5,F = 0.30
xC6,F = 0.03
xC7,F = 0.15
xC8,F = 0.07
xC 4 , D
nC 4 , F
25
25
=
=
0.55
nC 4,F + nC 3,F 25 + 20 45
x C 5, B
n C 5, F
nC 5, F + nC 6 , F + n C 7 , F + n C 8, F
30
30
=
0.54
30 + 3 + 15 + 7 55
Recupero di C5 in B al 85%
Recupero Globale
Anche in questo caso possibile riferirsi
tutti i componenti leggeri e a tutti i componenti pesanti:
xC4,F = 0.25
xC5,F = 0.30
xC6,F = 0.03
xC7,F = 0.15
xC8,F = 0.07
nC4,F = 25
nC5,F = 30
nC6,F = 3
nC7,F = 15
nC8,F = 7
* 25 = 23.75
globale
sui
componenti
pesanti
del
92%
Esempi
Per chiarire ulteriormente la situazione, procediamo al calcolo di
portate e composizioni dei prodotti di testa e di fondo nellipotesi
F = 100 quando i 2 g.d.l. siano saturati con dati di purezza, di
recupero (entrambi sia sui componenti chiave sia in termini globali)
oppure in situazioni miste assegnando, ad esempio, 1 dato di purezza
ed 1 dato di recupero; sottolineiamo che per il calcolo delle
composizioni dei prodotti pi conveniente riferirsi al numero di
moli: infatti, poich F = 100 moli, conoscendo il numero di moli di
ogni componente possibile risalire direttamente alle portate D e B.
8
1 Esempio
Supponiamo che lalimentazione sia caratterizzata dai seguenti valori
nC3,F = 20
nC4,F = 20
nC5,F = 30
nC6,F = 5
nC7,F = 15
nC8,F = 5 nC9,F = 5
20
20
30
D
20
B
---
nC3,D = 20
nC3,B = 0
nC6,D = 0
nC6,B = 5
C4
C5
nC7,D = 0
nC7,B = 15
C6
---
nC8,D = 0
nC8,B = 5
C7
15
---
15
nC9,D = 0
nC9,B = 5
C8
---
C9
5
--5
Attraverso i dati di recupero dobbiamo pervenire ai valori dei
componenti chiave; dalla relazione sul recupero dei leggeri si ha:
D (xC3,D + xC4,D) = 0.95 F (xC3,F + xC4,F) = 0.95 * 40 = 38
nC3,D + nC4,D = 38
nC4,D = 38 - nC3,D = 38 20 = 18
a questo punto, evidente che se alimentiamo 20 moli di C4 e ne
recuperiamo dalla corrente D 18, nella corrente B in coda dobbiamo
ritrovare 2 moli di C4
nC4,B = 2
analogamente, dalla relazione sul recupero dei pesanti si ha:
B (xC5,B + xC6,B + xC7,B + xC8,B + xC9,B) = 0.98 F(xC5,F + xC6,F + xC7,F + xC8,F + xC9,B)=
= 0.98 * 60 = 58.8
B = 60.8
Concludendo,
le
ipotesi
di
Lewis-Matheson
ci
consentono
di
conoscere
subito
5
composizioni
incognite
(cio
C-2
incognite)
mentre le due relazioni di recupero
ci hanno consentito la valutazione
delle concentrazioni dei componenti
chiave nelle correnti D e B.
C3
F = 100
20
D
20
B
---
C4
C5
20
30
18
1.2
C6
---
C7
15
---
15
C8
---
C9
---
2
28.8
2 Esempio
Supponiamo che la corrente di alimentazione sia caratterizzata dai
seguenti valori:
nC3,F = 20
nC4,F = 25
nC5,F = 30
nC6,F = 3
nC7,F = 15
nC8,F = 7
D
20
B
---
nC3,D = 20
nC3,B = 0
C3
20
nC6,D = 0
nC6,B = 3
C4
C5
25
30
nC7,D = 0
nC7,B = 15
C6
----
nC8,D = 0
nC8,B = 7
C7
15
----
15
C8
----
10
in
grado
di
B = 70
C3
F = 100
20
D
20
C4
C5
25
30
9.4
0.6
B
--15.6
29.4
3
---3
C6
necessario
sottolineare
che
abbiamo ottenuto nC4,B = 15.6 moli e
C7
---15
15
certamente non siamo contenti di
tale
risultato
in
quanto
7
---7
C8
nC4,D = 9.4 moli: tale circostanza
deriva da un recupero sui pesanti molto elevato, tale da influire
anche sul componente C4.
11
xn-1
Vn
V = Vn = Vn+1 =
yn
n
Vn+1
Ln
di
yn+1
xn
dove
L,
V,
yni,
xn-1i
12
sono noti.
A questo punto, poich vale sempre lipotesi di piatto ideale, le correnti in uscita di liquido e
vapore devono essere in equilibrio tra loro; la condizione di equilibrio pu essere espressa
attraverso le seguenti relazioni:
yni n = xni pni
Legge di Raoult
Coefficienti di attivit
dove
pni
n
ni
Se vale la legge di Raoult (e in ogni caso non si toglie generalit al problema) si ha che:
x ni =
y ni n
p nio
In definitiva, queste sono le equazioni da prendere in considerazione; non ci resta altro che
iniziare dalla testa della colonna e precisare bene ogni passo]
Ricordiamo
che
seguenti valori:
L0
V1
L0 x0i
sono
V1 y1i
noti
D xDi
L1
possibile,
quindi,
applicare
le
relazioni
di
equilibrio (in particolare le
esprimiamo tramite Raoult):
V2
i = 1,,c
x1i =
y 1i 1
p 1oi
i = 1,,c
x 1i = 1
i=1
la seguente procedura:
supponiamo di aver trovato che
x 1 i = 0 . 98
(valore prossimo a 1)
x1*i =
essendo
partiti
da
x 1i
x 1i
x 1 i = 0 . 98 (valore
prossimo
allunit),
ai
valori normalizzati
del piatto
x 1i*
14
x 1i =
in questo caso
complessa:
la
procedura
di
y 1i 1
1 i p 1oi
i = 1,,c
risoluzione
per
tentativi
pi
1) inizialmente poniamo 1i = 1
2) si fissa la temperatura T1*
3) si calcolano le tensioni di vapore p1i
4) si calcolano le composizioni x1i
5) a questo punto, nota la pressione 1, le
composizioni x1i e la temperatura T1*, si
valutano i 1i e con tali valori si ricalcolano
le composizioni x1i
6) verifichiamo che
1i
= 1 ; se ci non accade si
V1 y1i
L0 x0i
L1 x1i
y2i =
Dx Di + Lx 1 i
V
V 2 = L1 + D
V2 y2i = L1 x1i + D xDi
15
nelle incognite L1, V2, y2i; in altri termini, abbiamo C equazioni in C + 1 incognite (le y2i sono
C 1 perch sono C 1 i bilanci sui componenti). Lequazione necessaria a chiudere il
problema certamente fornita da un bilancio termico del tipo:
V2 H2 = L1 h1 + D hD + qC + q1
dove
qC
q1
la relazione vista vera se il volume di controllo considerato viene attraversato dalle correnti
V2 L1 e D. Se, per, consideriamo come volume di controllo quello relativo ad una sezione
posta al di sotto del piatto 1 e al di sopra della colonna (escludendo, cio, il condensatore) si
ha che:
V2 H2 + L0 h0 = V1 H1 +L1 h1 + q
Trascurando qualche termine, dovremmo essere in grado di chiudere il problema]
Una volta note le composizioni y2i, attraverso le relazioni di
equilibrio siamo in grado di valutare la composizione del liquido in
equilibrio con quel vapore:
x 2i =
y 2i
p 2o i
Lx ni + Dx Di
x n + 1i =
x n +1i p n0+1i
=V
n +1
n + 1 ( Lx ni + Dx Di )
Vp no + 1 i
n +1
( Lx ni + Dx
Vp no + 1 i
Di
x n +1i = 1
di
tentativo
per
la
in
questo
caso
possibile
eseguire
la
normalizzazione dei valori di concentrazione
n y ni
+ Dx Di = Vy n +1i
pni0
y n + 1i =
L n y ni
D
+
x Di
o
V p ni
V
L x m 1i = V y mi + Bx Bi
al posto di ymi sostituiamo
relazione di equilibrio
VN+1
LN
y mi
la
0
xmi pmi
=
m
L x m 1i
0
x mi p mi
=V
+ Bx
m
x m 1i
0
V p mi
B
x mi + x Bi
=
L m
L
Bi
L x m 1i = V y mi + Bx Bi
esprimendo xm-1i attraverso la relazione di equilibrio, si ha:
m 1
y m 1 = V y mi + Bx Bi
0
p m 1i
y m 1i
p m0 1i
=
m 1
B
y mi +
x
Bi
L
L
necessario
confrontare due diagrammi, uno relativo alla sezione di arricchimento
ed uno relativo alla sezione di esaurimento, costruiti riportando le
composizioni di alcuni componenti in fase liquida o vapore in
funzione del numero di piatti: tale confronto eseguibile solo su
componenti presenti in entrambe le sezioni della colonna, pertanto la
scelta cade necessariamente sui due componenti chiave.
Consideriamo le composizioni in fase liquida dei componenti chiave,
relative alla sezione di arricchimento, tracciate a partire dalla
testa della colonna; possiamo effettuare le seguenti considerazioni:
19
detto che
xL chiave leggero
ci
si
verifichi
perch
aumenta
la
percentuale
del
chiave leggero: sono presenti,
infatti, anche i componenti
pi leggeri del chiave leggero
che, anzi, si devono ritrovare
tutti nella corrente in uscita
(nel
caso
di
distillazione
xP chiave pesante
bicomponente, tale massimo non
si pu avere perch vi 1
solo componente leggero ed 1
n
solo componente pesante)
le curve riportate non si intersecano necessariamente: il loro
andamento dipende dal valore del rapporto di riflusso R
(ricordiamo che i valori delle portate L e V dipendono dal valore
scelto per R). Lavorare con
R1
R1 > R 2
valori di riflusso pi elevati
x
R2
significa
migliorare
la
xL
separazione cio aumentare la
variazione
di
x
concentrazione fra due piatti
consecutivi; in altri termini,
a parit di numero di piatti e
con valori di R pi elevati le
curve si spostano realizzando
xP
una variazione pi ampia di
composizione per ciascuno dei
componenti: in definitiva, al
crescere di R le due curve
n
finiscono con lincrociarsi
le due curve presentano, oltre un certo numero di piatti, un
asintoto orizzontale (generalmente diverso per le due curve); ci
significa che le condizioni di lavoro e di equilibrio coincidono:
un ulteriore aumento del numero di piatti non comporta variazioni
di composizione (il processo di distillazione bloccato)
Consideriamo, ora, anche il diagramma relativo alla sezione di
esaurimento; in questo diagramma si ha, in corrispondenza del piatto
zero, la composizione di fondo della colonna.
Ricordiamo che la posizione ottimale per la sezione di alimentazione
coincide con quella che non determina una variazione delle
composizioni delle correnti in colonna; cio la composizione della
20
x
xL
La
xP
Le
Pa
Pe
xL
xP
n*a
na
ne
n*e
sezione di arricchimento
sezione di esaurimento
individuata effettuando uno scorrimento dei due diagrammi
sullaltro; quando si verifica che contemporaneamente:
luno
xL(La) = xL(Le)
xP(Pa) = xP(Pe)
allora abbiamo individuato la sezione (*) in cui conviene posizionare
lalimentazione. Si noti che, in questo modo, riusciamo ad
individuare anche il numero di piatti della colonna; infatti, se
indichiamo con n*a il numero di piatti relativi alla posizione della
sezione (*) nella sezione di arricchimento e con n*e il numero di
piatti relativi alla posizione della sezione (*) nella sezione di
esaurimento, il numero di piatti totali nt della colonna dato da:
nt = n*a +n*e
necessario sottolineare che tale sovrapposizione non si verifica
sempre: devono essere rispettate certe condizioni. Supponiamo, ad
esempio, di trovarci nel seguente caso (diverso rapporto di riflusso)
x
x
xLa
xPe
xLe
xPa
na
sezione di arricchimento
ne
sezione di esaurimento
21
sezione di arricchimento
Partiamo da una sezione appena al di sopra
del piatto di alimentazione ed effettuiamo un bilancio tra tale
sezione e la sezione di testa della colonna; possiamo scrivere:
L x2i + D xDi = V y1i
L0
24
Metodi Esatti
Abbiamo visto come nel caso della Distillazione a pi componenti non
possibile risolvere separatamente le variabili interne ed esterne:
per definire la colonna in tutte le sue parti necessaria una
soluzione contestuale di tutte le incognite.
Una volta definito il problema mediante una diversa saturazione dei 6
gradi di libert disponibili, i metodi esatti consentono di
calcolare, tramite un metodo di calcolo per tentativi tutte le
variabili di processo (composizioni, portate, temperatura,) in
ogni punto della colonna di distillazione senza lintroduzione di
nessuna ipotesi semplificativa sulle composizioni o sulle portate.
Le variabili che intervengono nella definizione del problema possono
essere suddivise come segue:
variabili da specificare
sono le variabili da fissare
per rendere determinato il problema cio servono per
saturare i 6 g.d.l. a disposizione, non sono modificate
in tutto il calcolo di una colonna: definiscono in modo
univoco la soluzione ottenuta
variabili di tentativo
una volta saturati i 6 g.d.l.
si
perviene
alla
soluzione
della
nostra
colonna
attraverso un procedimento di calcolo iterativo che pu
essere avviato solo a patto di assegnare in modo
arbitrario dei valori a certe variabili dette, appunto,
variabili di tentativo; ad ogni tornata successiva di
calcolo
assumono
generalmente
i
valori
calcolati
nelliterazione precedente
variabili da determinare
anche queste variabili sono
calcolate ad ogni iterazione, ma differiscono da quelle
di tentativo per il solo motivo di non aver scelto per
loro nessun valore arbitrario iniziale
Le variabili di tentativo e le variabili da determinare sono
univocamente fissate una volta scelti i valori con cui saturare i 6
g.d.l.; per giungere alla valutazione di tali variabili necessario
effettuare un calcolo iterativo: in questo modo, otteniamo la
soluzione relativa alla scelta effettuata per i 6 g.d.l. .
A questo punto, si deve analizzare con pi attenzione la situazione e
vedere quali scelte si adottano per i 6 g.d.l. a disposizione; in
particolare, i 6 g.d.l. sono saturati con le seguenti scelte:
portata D
pressione
riflusso R
carico termico al condensatore qC
posizione dellalimentazione
numero di piatti N
25
comunque
necessario
effettuare un altro tentativo; se scegliamo valori di R
maggiori di R* non vi bisogno di ricercare il valore di N
in tutto il suo campo di validit: sufficiente considerare
valori di N minori di N*
27
scegliere,
tra
le
altre,
le
seguenti
variabili
di
profilo di temperatura
profilo delle portate di
allinterno della colonna
liquido
vapore
V L D B
x
lin = Ln xin
lim = Lm xim
vin = Vn yin
vim = Vm yim
K in =
Coefficienti di Ripartizione
y in
x in
K im =
y im
x im
Coefficienti di Assorbimento
Ain =
Ln
l
= in
K inV n v in
Aim =
Lm
l
= im
K imVm vim
Coefficienti di Strippaggio
S in =
K inVn v in
=
Ln
lin
S im =
K imVm vim
=
Lm
lim
Metodo di Bonner
In tale metodo sono assunte come variabili di tentativo:
Il profilo di temperatura
I profili delle portate del liquido
vapore all'interno della colonna
del
rn
y rn
x rn
( i r )n
y in x rn
y
1
= in
x in y rn
x in K rn
da cui si ha
30
x in =
y in
1
K rn
( i r )n
x in =
i =1
1
K rn
y in
( )
i
ir
xin
non
verificano
la
y in
x in' =
1)
x in
=
x
in
i
v in
( i r )n
y in
( )
i
ir
( i r )n
v in
( )
i
ir
D, xDi
2)
vin+1 = lin + di
In
definitiva,
tramite
l'equazione di equilibrio 1) e
la relazione di lavoro 2) siamo
Ln
in
grado
di
calcolare
le
xni
Vn+1, yn+1i
composizioni del liquido e del
vapore di piatto in piatto per
tutta la sezione di arricchimento; questo, per, a patto di conoscere
la composizione del vapore in una sezione della colonna: ci si
verifica proprio nella sezione di testa. Si noti, infatti, che una
volta noti la portata D ed il rapporto di riflusso R conosciamo le
portate L0 e V1 dalle seguenti relazioni:
n
L0 = R D
V1 = (R+1) D
31
xDi = yi0
di = vi0
( i r )m
1
y im x rm
y
= im
x im y rm
x im K rm
32
y im = K rm
i =1
x ( )
im
ir
y im
=
y
im
i
x im ( i r )m
=
(
)
x
im i r m
i
l im ( i r )m
l im ( i r )m
i
lim-1 = vim + bi
Quindi,
se
conosciamo
la
corrente di liquido in una certa
sezione,
siamo
in
grado
attraverso
la
relazione
di
VN+1
B xBi
equilibrio,
di
conoscere
la
LN
composizione
del
vapore
e,
poich stato assegnato il
profilo delle portate di vapore, siamo in grado di calcolare vim; a
questo punto, tramite la relazione di lavoro, siamo in grado di
calcolare la composizione del liquido che incrocia vim: riusciamo a
risalire la colonna piatto a piatto fino all'alimentazione.
Anche in questo caso abbiamo la necessit di individuare una sezione
di partenza; se il ribollitore uno stadio di equilibrio
(piatto N+M+1) possiamo scrivere che
yiN + M +1 =
liN + M +1 ( i r )N + M +1
b ( )
= i i r N + M +1
liN +M +1 (i r )N +M +1 bi ( ir )N +M +1
i
y in
( )
x
i
K rn =
ir
in
K rm =
x ( )
im
ir
im
y in
( )
ir m
1
x im ( i r )m
hm = i xim him
Hn = i yin Hin
Hm = i yim Him
Hn+1 = Ln hn + D hD + qC
Hn+1 = (Vn+1 - D) hn + D hD + qC
(Hn+1 - hn) = D (hD - hn) + qC
4) V n +1 =
D (h D h n ) + q C
H n +1 h n
3')
Vm =
B (hm 1 h B ) + q r
H m hm 1
liNB = xiNB Ln
36
Coefficiente di Assorbimento
Coefficiente di Strippaggio
A in =
S
in
in
in
l in
v in
v in
l in
Ln
in
y in V n L n
v Ln
L
= in
= S in n
x in V n L n
l in V n
Vn
lin = Ain vin
D
x iD f (A in
LN
x iND =
1)
A im =
Coefficiente di Assorbimento
Coefficiente di Strippaggio
im
Lm
K im V
im
Lm
l im
v im
v im
l im
K im =
y im V m L m
v
L
L
= im m = S im m
x im V m L m
l im V m
Vm
vim = Sim lim
mentre il bilancio
esprimibile come
di
materia
per
la
sezione
di
esaurimento
lim-1 = vim + bi
Se il ribollitore di equilibrio (stadio teorico N+M+1) si ha che
liN+M+1 = bi
la relazione di equilibrio si scrive come
viN+M+1 = SiN+M+1 liN+M+1 = SiN+M+1 bi
38
x iNB =
2)
B
x iB g (S im
LN
xiB + xiB
da cui si ha
xiND + xiND =
xiD + xiD
xiND
xiD
xiNB + xiNB =
xiND
xiB + xiB
xiNB
xiB
xiND
xiNB
xiNB
x iD + x iD
x + x iB
x iND = iB
x iNB
x iD
x iB
dove le incognite sono rappresentate da xiD e xiB ; moltiplicando e
dividendo xiD per D e xiB per B otteniamo
d i
bi
x iB +
D x
B x
iND =
iNB
x iD
x iB
x iD +
40
di
d i
x iB
D x
B x
iNB
iND =
x iD
x iB
x iD +
dove
xiD xiB
xiND
xiNB
B = bi
di = 0
bi = 0
Metodo di Thiele-Geddes
Questo metodo di calcolo utilizza le stesse variabili viste nel
metodo di Bonner per saturare i 6 g.d.l. a disposizione, ma utilizza
un numero inferiore di variabili di tentativo; in particolare sceglie
Il profilo di temperatura
I profili di portata V, L
in altri termini, non effettua alcuna scelta di tentativo sulle
composizioni di testa e di coda.
Con riferimento al generico piatto n, effettuiamo un bilancio di
materia tra la sezione appena al di sotto del piatto e la sezione di
testa della colonna:
vin+1 = lin + di
tale relazione, per, non ci consente il calcolo di vin+1 noto che sia
lin in quanto il valore di non assegnato.
possibile riscrivere il bilancio di materia come segue:
v in
d
+1
i
l in
+ 1
di
43
1)
l in + 1
= A in + 1 in + 1
di
di
v in
d
2)
+1
= A in
v in
+ 1
di
L0 = R D
V1 = (R+1) D
li0
= R
di
v i1
= R +1
di
44
L0 = R D
yi0 = xiD
vi0 = di
li0
= Ai 0
di
vi0
=1
di
l iND
di
v iN + 1 D
di
l im 1
v
= im + 1
bi
bi
la condizione di equilibrio al piatto m si pu esprimere come
vim = Sim lim
45
3)
l im 1
= S
bi
4)
v
v im 1
= S im 1 im + 1
bi
bi
im
l im
+ 1
bi
l iN + M + 1
=1
bi
v iN + M + 1
= S iN + M + 1
bi
l iNB
bi
v iN + 1 B
bi
46
5)
v iN +1 D
l
= iND + 1
di
di
6)
v iN + 1 B
l
= iNB 1
bi
bi
l
b
d
i
i
+ 1
iND
d
l
iNB
Vapore saturo
in questo caso, l'alimentazione contribuisce
ad un incremento delle sole portate di vapore per cui la
condizione di congruenza esprimibile come
liND = liNB
le relazioni 5) e la 6) si possono riscrivere come
5')
l iND
v
= iN + 1 D 1
di
di
6')
l iNB
v
= iN + 1 B + 1
bi
bi
v
bi
=
d i
iN + 1 D
d
v
di
iN + 1 B
bi
+ 1
Alimentazione mista
se effettuiamo un bilancio sul vapore
ed indichiamo con il numero di moli di vapore cui da luogo
ogni mole di alimentazione F una volta introdotta in colonna,
possiamo scrivere che
viN+1D = viN+1B + F yi
dove yi la composizione della
fase
vapore
prodotta
dall'alimentazione; analogamente
alla distillazione binaria, tale
yiF
composizione pu variare, nel
rispetto dei bilanci materiali,
tra
la
composizione
yiF
dell'alimentazione
e
la
composizione yie di equilibrio
tra la fase liquida e vapore cui
da luogo l'alimentazione stessa:
con
buona
approssimazione
possiamo scegliere per yi il valore yiF. Se moltiplichiamo e
dividiamo per di e bi i rispettivi termini si ha che
yie
48
di
v iN +1 D
v
= bi iN +1 B + fFy iF
di
bi
d i E = bi E ' + fFy iF
dividendo prima per di e successivamente per E' otteniamo
E =
7)
bi
fFy iF
E '+
di
di
bi
E
=
di
E '
fFy iF
E 'di
b
Fx iF = d i + b i = d i 1 + i
di
di =
Fx iF
b
1+ i
di
d i' =
Fx iF
1+
bi
di
l in '
d i = L n x in
di
x in =
1 l in
d
Ln d i
'
i
50
x in'
1 l in
d i'
Ln d i
=
=
1 l in
'
i L d d i
n
i
l in
d i'
di
l
i din d i'
i
'
im
l im
b i'
bi
=
l
i bim b i'
i
dove
Metodo di Rose
L'importanza di tale metodo deriva principalmente dal suo utilizzo
per lo studio della dinamica della colonna; in altri termini, se a
causa di una sollecitazione esterna variano le condizioni di lavoro
determinando un allontanamento dalle condizioni di regime, l'unico
modo per garantire le specifiche assegnate sui prodotti quello di
intervenire con un sistema di controllo: attraverso il metodo di Rose
possibile trovare la funzione di trasferimento della colonna.
Descriviamo, ora, questo metodo con riferimento alla progettazione di
una colonna anche se, rispetto ai metodi visti, risulta essere
decisamente pi laborioso e lungo.
Il metodo di Rose sceglie come variabili di tentativo:
Il profilo di temperatura
I profili di portata
Le composizioni dei prodotti di testa e di coda
Le composizioni di tutti i piatti
52
i = 1, , c
Ora, poich abbiamo scelto in modo
assolutamente arbitrario i profili di
temperatura, portate e composizioni
quello che accade che le equazioni 1) non sono verificate; questo
implica che siamo in presenza di un accumulo. Possiamo scrivere:
Ln
xin
2)
Vn+1
yin+1
Ln 1 x in 1 + Vn +1 y in +1 Ln x in Vn y in = Q
dx in
dt
i = 1, , c
dx in
dt
variazione di composizione
y in
x in p in0
=
n
3)
Ln 1 xin 1 + Vn +1
xin +1 pn0+1
xin pin0
dx
Ln xin Vn
= Q in
dt
n +1
n
53
4)
Ln 1 x in 1 + V n +1
x in +1 p n0+1
x in p in0
Q
x in
(x int + t x int )
Ln x in V n
=Q
=
n +1
n
t
t
i = 1, , c
dxin
= 0 Acc. = 0
dt
5)
dove
Ln 1 j x in 1 j + V n +1 j
P = Q/
t
0
x in +1 j p n0+1 j
x inj p inj
Lnj x inj V nj
= P (x inj +1 x inj )
n +1 j
nj
6)
xinj +1
0
xin +1 j pn0+1 j
xinj pinj
1
Ln 1 j xin 1 j + Vn +1 j
= xinj +
Lnj xinj Vnj
P
n +1 j
nj
numerico
tale
scelta
diventa
essenzialmente
un
problema
di
convergenza: non possiamo lavorare con P molto piccoli, in quanto il
calcolo diverge ma, d'altra parte, non possibile utilizzare neanche
P molto grandi in quanto si incrementa notevolmente il numero di
iterazioni necessarie per raggiungere i valori di regime.
Per effettuare la giusta scelta su P andiamo a considerare la
relazione 5); il primo membro costituito dalla somma di vari
termini che, per, sono tutti del tipo prodotto di una composizione
per una portata (liquido o vapore): in definitiva, il primo membro
della 5) ha come ordine di grandezza quello delle portate di liquido
e di vapore essendo costituito proprio dalla somma di termini aventi
quell'ordine di grandezza. A questo punto, per avere degli incrementi
significativi per xinj (nel senso di compresi tra zero e 1) dobbiamo
scegliere P in modo tale da essere di 1 ordine di grandezza maggiore
rispetto ai valori di portata.
In altri termini, se scegliamo P di 1 ordine di grandezza maggiore
rispetto
ai
valori
delle
portate
troviamo
variazioni
di
concentrazione di ordine 0.1 mentre se P di 2 ordini di grandezza
maggiore rispetto ai valori di portata, troviamo variazioni di
concentrazione di ordine 0.01; possiamo esprimere tale circostanza
come segue:
1 t
=
0.1 0.01L
P Q
(oppure
V)
xinj +1
x
i
inj +1
59