Professional Documents
Culture Documents
Nel febbraio 2007 a Cese- Secondo me qualcuno deve avere pensato che coi tempi
natico nella sala dell’ex A- che correvano (e che corrono?) era meglio “stare con la
zienda di Soggiorno il vul- schiena appoggiata al muro”, rinunciando a capire la
canico Tinin Mantegazza, con differenza fra le autorizzazioni “provvisorie” dell’Assessore
sprazzo creativo e geniale, Andreucci e quelle di cui all’art.105 del Regolamento
organizzò un convegno di Edilizio, che riguardavano i bar e le pizzerie-ristoranti.
studio dal tema “Il sole sotto Attenzione la illegittimità del titolo autorizzativo del Comune
vetro”, più semplicemente (prima l’art.105,poi l’art13 del RE) viene motivata con la
come valorizzare le strutture non rispondenza delle disposizioni comunali con la
precarie e temporanee all’a- normativa regionale (L.R.n31/2002).
perto, così indispensabili al Ma perché allora dal 2002 al 2007 si continuano a rilasciare
mare per gli esercizi pubblici della ristorazione; e a rinnovare autorizzazioni per opere che il Comune per
maggiormente in inverno e con la brutta stagione. Il primo riconosce temporanee, provvisorie e legate alla
sottotitolo alludeva alla creazione di “verande d’autore” attività commerciale, e le stesse dopo il 2007 (2008?) sono
come oggetto di riqualificazione urbana e con diversi opere che devono rientrare nel PRG?
contributi, fra i quali quello dell’Architetto Ilario Fioravanti La volontà della Amministrazione era quella di negare a
e più modestamente il mio, che sostanzialmente Cesena la possibilità per bar, ristoranti di creare all’aperto
proponevano di “fare di necessità virtù”. spazi coperti, protetti e funzionali alla attività?
Furono presentati diversi esempi di altre realtà, anche A leggere le dichiarazioni riportate dai giornali sembra
europee, in cui la veranda contribuisce a caratterizzare i proprio di no, anche se il comportamento ondivago finirà
locali pubblici e a qualificare l’ambiente, anche quello per originare un contenzioso, con richiesta in alcuni casi
storico. Non so che fine faranno le tante idee emerse in di danni, per cui sarà difficile salvare “capra e cavoli”.
quel convegno svoltosi alla presenza di molti amministratori Sicuramente per il Sindaco Paolo Lucchi è una pesante
locali e dei rappresentanti delle categorie economiche eredità, una patata bollente caratterizzata dal mancato
interessate, forse finiranno, spero di no, per morire nel raccordo fra uffici competenti e assessori, da una scarsa
cassetto dove stanno le buone intenzioni. assunzione di responsabilità e da nessuna chiarezza
A Cesena, in quel periodo o poco dopo, sull’onda del amministrativa. Dal punto di vista urbanistico, rispetto agli
rinvio a giudizio dell’ex Assessore all’Edilizia e Urbanistica altri temi importanti per la città, non mi sembra che quello
Giorgio Andreucci, per avere rilasciato alcune autorizzazioni delle verande per gli esercizi pubblici abbia creato, nel
“provvisorie” che nulla hanno a che fare con quelle previste tempo, problemi di impatto o difficoltà di ambientazione.
dall’allora Regolamento Edilizio per i bar e i ristoranti, si Forse in alcuni casi andrebbero migliorati, dal punto di
apre un dibattito, tutto interno all’Amministrazione, che vista estetico, i materiali, le coperture, i tendaggi e
porta a una delibera di Consiglio Comunale che abroga la “l’invenzione artistica” come sostiene Tinin Mantegazza.
normativa specifica con la quale, per dieci anni, si sono Proprio per questo non andava revocato il regolamento che
regolamentati quegli interventi. tentava di dare ordine alla materia; sicuramente si poteva
Si decide di fatto che qualsiasi manufatto, anche leggero, migliorare, specificare, ma soprattutto, mi sento di dovere
temporaneo e provvisorio, sottoposto all’esame della dire, che nessuna regione potrà mai proibire a un comune
Commissione Edilizia, convenzionato per quanto riguarda di regolamentare un tema che sta fra l’arredo e la costruzione,
i tempi e le modalità di realizzazione, con tanto di la disciplina degli spazi pubblici e l’utilizzo di aree private
fideiussione bancaria a garanzia degli obblighi assunti nei comprese nel PRG.
confronti del Comune, è illegittimo. Non si rinnovano le Poi chi commette abusi va punito, chi realizza opere difformi
autorizzazioni in scadenza, le nuove sono trattate come da quelle assentite deve demolirle, senza giocare sulla
fossero strutture in cemento armato e quegli ambienti creati possibile ambiguità delle parole.
per integrare il locale esistente sono considerati a tutti gli L’unica paura (o meglio preoccupazione) che si deve avere
effetti rientranti nell’indice edificatorio e devono rispettare è quella di non creare trattamenti diversi e di favore a
tutte le norme di PRG quali: le distanze dai confini, dalle seconda dei casi.
strade, le altezze, la visuale libera, etc.. Se la Commissione voluta dal Consiglio Comunale e
Se queste condizioni ci fossero, ovviamente il problema presieduta dal giovane amico Luca Ferrini saprà riportare
non esisterebbe. Si parla di problemi di illegittimità della l’argomento nella giusta progettualità amministrativa,
norma alla luce di una legge regionale del 2002, anche se spogliandolo delle inutili, assurde e a volte stupide
la illegittimità non viene sancita dal TAR o dal Consiglio incrostazioni burocratiche, si potrà ben dire che le
di Stato, ma da un legale del Comune e forse dagli uffici commissioni non sono fatte solo per insabbiare i problemi
della Regione. o creare alibi e giustificazioni inutili.
7
Tutta la galassia che in qualche Il momento presente, invece, dà ragione a quanti hanno
modo fa parte o è collegata alla difeso l'autonomia della banca perché la crisi finanziaria
Cassa di Risparmio di Cesena ed economica che ha colpito anche l'Italia ha messo in
è da tempo in fibrillazione: da evidenza il grande ruolo delle piccole e medie banche a
quando Davide Trevisani, direzione locale per il sostegno dell'ecoonomia delle piccole
presidente della Fondazione aziende e delle famiglie, con un aumento della quota di
Carisp, annunciò pubbli- mercato per gli impieghi di oltre il 5%. Infatti i grossi gruppi
camente l'intenzione di cedere bancari più colpiti dalla crisi hanno ridotto gli impieghi
una quota consistente delle all'economia. Conseguentemente s'è ridotto l'ammontare
azioni di Unibanca in possesso dei dividendi conseguiti dalle fondazioni che ne detengono
delle tre fondazioni che con- le azioni. Questo non è accaduto alle Fondazioni di Cesena,
trollano la maggioranza assoluta (Cesena, Lugo e Faenza) Lugo e Faenza perché Unibanca ha mantenuta pressoché
fino a cedere il controllo del gruppo bancario. Ma le trattative inalterata la sua redditività e quindi anche i dividendi erogati
con l'istituto Intesa Sanpaolo si sono arenate per alcuni mesi alle fondazioni e ai soci privati. Le fondazioni, quindi, non
e poi bloccate col mutamento dello scenario internazionale. hanno avuto forti accelerazioni nella loro attività, ma non
Nel frattempo Trevisani si era trovato di fronte a una sorta si sono nemmeno trovate a dover frenare bruscamente.
di sollevazione contro questo progetto che pare fosse stato Tra scossoni e sussulti si è arrivati all'elaborazione di un
oggetto di confronto solo in modo marginale: si sono messi piano strategico triennale di Unibanca-Cassa di Risparmio
di traverso gli amministratori delle banche (capogruppo e di Cesena-Banca di Romagna che guarda avanti, pur
controllate), ma soprattutto gli organi delle fondazioni. Da mantenendo aperta l'ipotesi di collaborazioni anche rilevanti
allora il confronto sta andando avanti in modo assai vivace, con altri gruppi bancari. Questo piano, per dare miglior
spesso anche al di fuori degli ambienti strettamente bancari. supporto alla prosecuzione dello sviluppo graduale che ha
Il cavalier Trevisani, benché abbia ormai solo un anno per caratterizzato i dieci anni di vita di Unibanca, prevede un
arrivare alla scadenza definitiva del mandato da presidente, aumento di capitale per un importo complessivo di circa
non ha ancora abbandonato l'idea di traghettare il gruppo 25 milioni di euro che tutti gli azionisti, fondazioni e privati,
Unibanca verso un grande gruppo per creare liquidità da saranno chiamati a sottoscrivere nelle prossime settimane.
destinare in parte alla diversificazione patrimoniale e in Il 18 dicembre scorso, quando l'assemblea dei soci ha
parte a interventi strutturali di tipo sociale. Sembra, a approvato all'unanimità l'aumento di capitale, nessuno si è
quest'ultimo riguardo, non estraneo il desiderio di Trevisani alzato in piedi per dirlo apertamente, ma nei corridoi della
di lasciare nella struttura della città ulteriori segni tangibili storica sede di Corso Garibaldi c'erano soci (soprattutto
della sua ultratrentennale presenza al vertice del sistema imprenditori) che si chiedevano se non fosse stato il caso,
banca-fondazione. visto che si alzava la gamba, di fare il passo un po' più
lungo. La cifra di cinquanta
milioni sarebbe stata cer-
tamente più adeguata alle
ambizioni di una banca che
vuole crescere anche raf-
forzando il proprio patrimonio.
Questo, però, avrebbe ob-
bligato le fondazioni a ridurre
la loro quota azionaria oppure
a sborsare il doppio della cifra,
penalizzando le erogazioni già
programmate per i prossimi
anni. Forse sarebbero stati
opportuni maggiori accan-
tonamenti da parte della
Fondazione di Cesena negli
ultimi dieci anni, quando ce
n'era la possibilità.
Opinioni
Opinioni
Necessita innovazione
di Denis Ugolini
Elezioni regionali, in Marzo, candidato. Chi avrà più voti vince e sarà il governatore
fra poche settimane. Rinnovo regionale fino al 2015. Non è previsto il ballottaggio nelle
dei presidenti e delle elezioni regionali. Dati i rapporti di forza attualmente
assemblee. I futuri governi esistenti, facendo base su precedenti risultati elettorali, le
delle nostre regioni. Voto possibilità che vinca ancora il centrosinistra sono tutt’altro
rilevante anche per le vicende che incerte. La stessa posizione assunta dall’Udc, in una
politiche nazionali. La pre- regione come questa, senza sommarsi con il centrodestra,
parazione di questa scadenza, aiuta ancor più le possibilità di Errani di vincere. Ipotizzare
da parte delle forze politiche, che questa posizione dell’Udc in Emilia-Romagna sia anche
si sta dimostrando non parti- il risultato di qualcosa di più di una tacita intesa con il
colarmente lineare. Chiaroscuri partito maggiore che è il Pd, non è certo un azzardo. A
e confusione prevalgono. Il sinistra Errani ed il Pd stanno cercando di fare la più larga
centrodestra ha consegnato ed estesa alleanza possibile. Se non temono di perdere,
importanti candidature a governatore alla Lega, in Piemonte temono, però, di vincere male. Perdendo comunque un certo
ed in Veneto. Si continuano a manifestare tensioni all’interno consenso. Mostrando crepe vistose sulla tenuta politica ed
del Pdl, fra Berlusconi e Fini. E non è solo questo il carbone elettorale della regione, più di ogni altra, simbolo del sistema
che arde sotto la cenere di quello schieramento. Difficile di governo della sinistra attuale, che è continuazione di
intendere quella compagine solida e coesa, come all’inizio, quello di ieri del Pci. Il fatto che, nel paese, non si sia ancora
pur restando formalmente stretta e identificata nel Premier. aperta una fase di superamento del duro contrasto che anima
Sull’altro fronte, il centrosinistra, le cose non sono migliori. la politica – ci sono stati solo timidi segnali, e ad ogni modo
Anzi! La risultante principale è una notevole confusione, la vigilia di una consultazione non è proprio il momento
una scarsa chiarezza di linea, molti contrasti fra forze e più indicato e favorevole – significa che sarà scontro più
all’interno della maggiore forza, il Pd. Emblematico il caso che confronto. Prove di forza fra posizioni nazionali, più
pugliese. Non meno quello laziale. Il nuovo segretario del che raffronto su soluzioni di governo per i problemi della
Pd, Bersani, ha molte difficoltà. Pare anche non molta forza società e dell’economia regionali. Purtroppo! È la politica
a mettere un poco di ordine non solo nel rapporto, quasi di questi tempi. Non quella migliore di cui vi sarebbe enorme
capestro, con Di Pietro, ma anche al suo interno, fra le bisogno. Quella discontinuità, quel salto di qualità culturale
diverse correnti che si sono misurate nelle recenti primarie e civile, nella politica, nelle forze politiche, nell’elettorato,
e fra le diverse anime culturali che non si sono amalgamate che è auspicabile da tempo, è assai improbabile che si stia
e contaminate, come era negli auspici iniziali della dispiegando, in questo momento ed in vista di queste
formazione di questo partito, sorto sui tronconi dei Ds, ex prossime elezioni. E restiamo a qualche considerazione
Pci, e della Margherita, ex Dc. Ad essere centrale nella inerente la nostra regione.
vicenda politica è sempre Berlusconi. Piaccia o non piaccia, La preoccupazione maggiore riguarda la marginalità che
questa è la realtà. Purtroppo. Far vincere il centrodestra e avranno i temi importanti che si devono risolvere. Non
premiare così l’azione e la compagine di governo, troveranno luogo sufficiente ed adeguato nello scontro che
rafforzandolo. Questo l’obiettivo di una parte. Dall’altra il si delinea fra gli schieramenti. Non riusciranno a trovare
tentativo di fare una larga alleanza per contendere quel neppure precise soluzioni, precisi indirizzi risolutivi, nei
primato, per difendere le maggioranze regionali che il programmi che pur saranno proposti dai candidati e dalle
centrosinistra ha, e per cercare di conquistarne di ulteriori. loro alleanze di supporto. Il centrodestra dirà di tutto di più
Pro o contro Berlusconi. La valenza in chiave nazionale di per dare risalto alla necessità di cambiare il sistema di potere
questo prossimo voto regionale si stringe intorno a questo. vigente in questa regione simbolo. Il centrosinistra esalterà
E dire che si devono eleggere i governi delle regioni italiane la sua governabilità di tutti questi anni. Da parte di
per i prossimi cinque anni. Sarebbe bene che al centro ci quest’ultimo, c’è il rischio che non si diano indicazioni e
fossero le questioni vere delle nostre società regionali. Non non si prevedano precisi e molto concreti impegni per le
saranno ovviamente assenti del tutto,ma saranno purtroppo questioni di rilievo della nostra realtà regionale. Il timore
molto secondari, assai obnubilati dalla contesa politica più fondato poggia su solide argomentazioni. Quando si deve
generale. A queste problematiche regionali – non senza dare vita ad una alleanza, che è soprattutto una somma, la
opportunismo - fa insistente riferimento l’Udc per valorizzare più vasta possibile di sigle partitiche al fine di puntare a
una autonomia di posizione che lo porta a fare scelte di vincere “contro il nemico”, si sacrificano su questo altarino
alleanza caso per caso, oppure per presentarsi da sola alle i problemi e le loro chiare e necessarie soluzioni. L’unione
elezioni. I famosi due forni. L’Udc si tiene nel mezzo, per di troppe differenze e diversità programmatiche si rende
così dire. E dal suo punto di vista, non ultimo quello di possibile rendendo generico e quindi accettabile da tutti il
mirare a scardinare questo attuale tipo di bipolarismo, fa programma. Le cose che possono dividere e differenziare
tutto sommato bene. si tralasciano o si annebbiano nei panegirici dei buoni e
Nella nostra regione, l’Emilia-Romagna, il quadro delle generali propositi. Il partito maggiore che in questa regione
candidature è già definito. Il centrodestra candida l’attuale è al governo da sempre e che tira le redini dell’alleanza di
parlamentare, ex direttore del Resto del Carlino, Mazzuca. centrosinistra, in un quadro simile, esalta le sue capacità
Il centrosinistra continua con Vasco Errani, Presidente tattiche ad incollare comunque le sigle alleate. Per gli aspetti
uscente della Regione. L’Udc corre in proprio con Galletti
13
Necessita innovazione
* * *
di governo che necessiteranno, vedrà il da farsi dopo le esserci un governo di area vasta, voluto dalla Regione e
elezioni, durante la fase di gestione dei prossimi anni. È strettamente connesso col governo sanitario regionale. Un
così che spesso si parla di governo quando sarebbe più effettivo impegno in questa precisa direzione, assunto con
appropriato dire gestione. Si parla di programmi quando solennità e posto a scadenza di un serio lavoro nei primi
sarebbe meglio dire gestione e conservazione del potere. due anni dei nuovi governanti regionali, dopo le elezioni
Figuriamoci se questo rischio non esiste! Tuttavia i problemi del marzo prossimo, costituirebbe una prima e non irrilevante
ci sono, eccome! Alla distanza, neppure tanto lunga, la indicazione che qualcosa di quella cultura politica innovativa
differenza può farsi sentire. A seconda che si affrontino e richiamata sopra esiste e vuole dare prove concrete.
come si affrontano. E alla prova di certe necessità ed anche Basterebbe questo al momento pur avendo consapevolezza
di certe urgenze, che non mancano mai, c’è il rischio che del grosso lavoro che questo necessario obiettivo richiederà.
solo la tattica politica non riesca a dare i riscontri dovuti. Resistenze corporative, egoistiche, campanilistiche;
Che occorra invece dare soluzioni impegnative, serie e conservatorismi culturali, sindacali; questo ed altro ancora
rigorose. Ciò che risolve davvero certi problemi sconta lastricherà la strada che si deve comunque percorrere. Chi
sempre una certa impopolarità, molte resistenze conservatrici. già governa questa regione e questa sanità emilanoromagnola,
Ma è l’onere del governo serio, capace e che davvero si avendo prodotto non poco ai fini di quella qualità che al
occupa di corrispondere all’interesse più generale dei cittadini
nostro sistema sanitario comunque si deve ampiamente
e della realtà in cui si opera. Ci sono esigenze di innovazione
vera – non quella solo declamatoria -, di riformismo riconoscere, difficilmente può disconoscere questa incalzante
autentico. Per consentire un futuro meno problematico e esigenza. Sicuramente ne ha consapevolezza. La condizione
non oberato di zavorre, nel quale non si accumulano, migliore per fronteggiarla e che vi siano più forze ad averla
aggravandole, le difficoltà, ma si spiana una strada migliore e che vi siano forze capaci di tirare per altro verso che non
per superarle e per affrontarne di nuove, comunque quelle resistenze e quei consevatorismi. È un lavoro che
inevitabili. Scegliere implica spesso scontrarsi. Ma la deve potersi appoggiare a sponde che aiutano e che non
responsabilità politica, il senso delle istituzioni, richiedono respingono. Infrastrutture. Altra cartina di tornasole: la Via
governo, governo vero, non sopravvivenza meramente Emilia-bis. La Regione dopo le ultime decisioni dell’Anas
gestionale di mera conservazione del potere. C’è soprattutto ha in mano la possibilità di dare sblocco all’impasse di
nella forza politica e nell’alleanza che hanno ancora le questi anni. Si può davvero avviare il percorso verso
maggiori potenzialità di vittoria elettorale, in Emilia- l’importante realizzazione. Impegno preciso di bilancio per
Romagna, questa forte responsabilità ed una spinta siffatta? la cifra definita e di spettanza regionale da sommarsi agli
C’è la portata culturale, quella innovazione culturale che i impieghi finanziari degli enti locali interessati, a quelli
tempi richiedono? Ovvio che a queste domande nessuno decisi dall’Anas e quelli del Project Financing. Una decisione
ammetterà limiti, anzi saranno risposte corali: “eccoci, che non ha motivo di essere rinviata e che non può risentire
siamo noi quelli giusti, i migliori e siamo pronti”. della eventuale contrarietà di certe visioni ideologizzate,
Il dramma è che tutti fanno parte del coro. Ma i problemi magari malposte intorno alle problematiche ambientali, che
non si risolvono, né si avvalgono di questo. Essi rimangono molto si annidano in certe forze politiche. Non potranno
e sono lì a comprovare che il fronteggiamento adeguato essere queste le sponde che servono per muovere nella
che richiedono non si è ancora dispiegato. E possono anche direzione della Via Emilia-bis. Come non potranno essere
rendere evidente con forza ed anche – spesso accade – con quelle forze ancora molto intrise di statalismo che potranno
drammaticità che ancora non si accenna a dispiegarlo. aiutare il processo di semplificazione burocratica al quale
Tre questioni, come parziali, ma importanti, cartine di la nostra regione deve dedicarsi subito, soprattutto dopo
tornasole. Sanità. Infrastrutture. Burocrazia. La Sanità è la avere sbagliato nel rendere ancora più limacciose le
stragrande parte del bilancio della Regione. Che in materia procedure ad esempio in merito di urbanistica e di
ha poteri e prerogative forti e vasti. La sanità emi- regolamenti per l’edilizia.
lianoromagnola è una delle migliori sul piano nazionale. Tre impegni importanti. Nel merito dei quali non ci si
Nel suo complesso. E proprio anche per questo non le dilunga, perché in altro modo ed in sede più adeguata si
mancano problematiche critiche. In queste settimane se ne potrà fare. Ma se sono concreti e veri questi sono punti
sono evidenziate con crudezza. Con il dissesto finanziario programmatici ed obiettivi di una volontà politica che
dell’Asl forlivese, e con altri casi, in altre realtà. Soldi spesi
con esagerazione e spesi male. Il sistema dei controlli che darebbero segno di quelle innovazioni che si richiedono
mostra lacune grosse. Se non fosse così quel dissesto per una maggiore ed adeguata qualità di governo della
forlivese non si sarebbe prodotto, almeno nella enormità nostra regione. Quanti non si lasciano irretire e trascinare
quantitativa che lo riguarda. Ma questo è qualcosa che dalla semplice propaganda delle posizioni politiche in
rafforza certe considerazioni, non le inizia. Da tempo si sta scontro fra loro, ma fanno delle questioni importanti la base
ponendo il problema impegnativo di dare nuovi e più per discernere la propria scelta elettorale, possono anche in
adeguati livelli di governance alla nostra sanità regionale. questo modo e su queste cose muovere le proprie valutazioni.
Ne abbiamo avviato la discussione e la continuiamo proprio Staremo a vedere se, partendo da un simile parametro, e
in queste nostre pagine. Con riferimento particolare – ma giudicando le proposte in campo da parte dei candidati, ci
non unico - all’Area Vasta Romagna. Non basta che sia sarà motivo di soddisfazione o di delusione. E chi susciterà
solo la coordinazione attuale. Si deve andare oltre. Deve l’una e chi l’altra.
14
Quando sei piccolo tutto ti sembra più grande. Fateci caso, laica e repubblicana era piuttosto forte - come la nostra
pensate ai vostri ricordi di Romagna, dove il Pri per anni è andato in doppia cifra e
quando eravate bambini, e nelle politiche del 1983 prese quasi il 19% - l'incidenza
vedrete che è così. A volte mi politica di queste forze si è ridotta a una misera
diverto pensando a ciò che mi testimonianza, tranne qualche caso isolato. Non è così nel
sembrava immenso: cose, resto d'Europa, ma questa è una magra consolazione. A
luoghi, persone... che riviste casa nostra la tradizione repubblicana, laica, liberal-
dopo anni, invece, cambiano democratica sta vivendo una crisi profonda. Una crisi che
decisamente proporzione. ha portato dirigenti di secondo piano alla ribalta, nella sala
Diventano normali, talvolta dei bottoni. E ciò non gioca sicuramente a favore di una
pure piuttosto piccine. rinascita di questa tradizione. Poi, quando invece della torta
Quando ero un bambinetto il ti trovi a spartire le briciole del pane, è naturale che gli
Partito Repubblicano mi sembrava grande. Sì, mi sembrava scontri, anche se si fa parte della stessa famiglia, si
proprio una "roba" grande. Ovviamente non avevo la accentuino. Insomma, per i repubblicani e i liberali sono
percezione di che cos'era un partito politico. Ma questi anni difficili.
repubblicani avevano il circolo più grande del paese, poi Esiste una larga fetta di elettorato non rappresentato, è vero,
c'era la cooperativa con quella mietitrebbia che mi piaceva persone che fanno parte del partito dell'astensione, ma è
tanto, e poi ancora una serie di persone che - mi dicevano troppo facile illudersi che questi potenziali elettori siano
i nonni - erano molto importanti. Poi sono cresciuto e ora pronti a tuffarsi in un terzo polo: se è vero che il Partito
questo grande partito non c'è più. Anche questo è frutto di Repubblicano è stato il partito della ragione, allora è
quel giochetto di cui parlavo qualche riga sopra? quantomeno lecito pensare che i repubblicani vadano
No, ovviamente non riconquistati con
è così. Quell'edera una proposta po-
che da bambino litica all'altezza
sentivo tirar fuori della storia del
ogni giorno, oggi non partito. Ed è pro-
se la passa molto prio nel lavoro di
bene. Non è secca ma proposta politica
poco ci manca. Non che questa tradi-
lo dico certo io, ma i zione repubbli-
numeri parlano cana a rischio di
chiaro. E in politica i eutanasia può tro-
numeri, cioè i voti, vare nuove forze.
contano più delle E' inutile correre
idee. dietro alla Lega
Mancavano pochi Nord, diventare
mesi alla mia nascita corrente del Pdl o
quando nel giugno del inginocchiarsi da-
1983 si tennero le vanti al Pd come se
elezioni politiche. E fosse il partito-
il 26 giugno di faraone dell'Emilia
quell'anno il Partito Romagna: questo
Repubblicano Italiano è indice di arren-
guidato da Giovanni Spadolini - lui si che mi sembrava devolezza, quasi a voler gettare la spugna prima di salire
grande da bambino, in tutti i sensi - raccolse il miglior sul ring. Un partito liberal-democratico ha senso solo se
risultato di sempre. Alla Camera ottenne la fiducia di oltre dice cose diverse da questi soggetti, se ha una progettualità
un milione e ottocentomila elettori, poco più del 5%. In valida e concreta, se torna ad avvicinare e ad aggregare le
quel frangente, se ai voti repubblicani sommiamo quelli persone attorno a idee accattivanti, moderne e perseguibili.
liberali e radicali, scopriamo che il 10% dell'elettorato Com'era un tempo. In caso contrario si può staccare la spina
italiano aveva scelto una via laica, liberal-democratica. e salutare il Pri e la lunga tradizione che si porta dietro:
Quegli italiani, oggi, non avrebbero un riferimento politico. essere il più antico partito presente nelle istituzioni del
E infatti questo partito del 10% è scomparso, si è perso in Paese conta poco se non si ha più la forza di incidere sulla
mille rivoli, sia a destra che a sinistra, è diventato un partito vita dei cittadini.
dello zero virgola, e anche nelle zone dove la tradizione * Giornalista La Voce di Romagna
17
Dopo quindici anni e più di contrapposta una politica di educazione civile e i repubblicani
divisioni e lotte interne solo in devono essere i primi interpreti di questa nuova fase politica.
nome degli schieramenti Centro Dobbiamo guardare avanti, avere fiducia e speranza nel futuro.
destra – Centro sinistra, dopo le Solo così si salva una civiltà. E se oggi sembra di vivere nel
alleanze nazionali le più disparate Basso Impero, fra scandali di tutti i tipi, egoismi ed interessi solo
in virtù di cartelli elettorali, e non personali, non dobbiamo né rassegnarci né restare inermi.
politici e programmatici, (Segni, Anche questi anni passeranno, ma dovremo farci trovare pronti
Sgarbi, Forza Italia, ecc.) dopo per il dopo. Iniziamo questo processo e consegnamolo ai giovani
la scomparsa del simbolo dalle Non so se re riusciremo a vederlo. Ma l’importante è iniziarlo.
elezioni nazionali e regionali; D’altronde la nostra storia di repubblicani, da Mazzini in poi,
dopo la fuoriuscita dal PRI di tanti non ha mai visto compiuto, o molto poco, quello per cui si
suoi esponenti di spicco o la loro batteva.
scomparsa fisica, un ricordo di Ci siamo abituati e non ci spaventa. La tenacia è un prerogativa
spicco all’On. Prof. Oddo dell’edera.
Biasini,fulgido esempio degli ideali e delle virtù repubblicane, E se ogni anno celebriamo la Repubblica Romana del IX febbraio
se ne può dedurre che in questi quindici anni una politica 1849, per ricordarne i principi ed i valori, ancor oggi disattesi,
nazionale il PRI non l’ha svolta e l’opinione pubblica, distratta questo qualcosa vuole dire.
ma non stolta, semplice ma non disattenta, gli ha voltato le
Perciò abbiamo l’obbligo morale di rivolgerci a tutti quei cittadini
spalle.
E noi che continuiamo a ragionare come fossimo il partito di che sempre di più non votano, voltano le spalle, pensano che
Ugo La Malfa o Giovanni Spadolini, con la forza delle idee ed tutto sia uguale e che la politica faccia schifo, votano turandosi
anche di un po’ di numeri, il “piccolo partito di massa” come il naso, gli occhi e le orecchie, dicendo loro che si può cercare
ci definì Togliatti. di costruire insieme “l’altra Italia” di Lamalfiana memoria. Per
Nobiltà decaduta, non ancora costretta a vendere l’argenteria di i nostri figli. Perché non ci si può arrendere di fronte a quello
casa , che si dibatte però in una estrema penuria per sopravvivere. che si vede quotidianamente. E quest’Italia sempre più strapazzata,
Penuria di uomini, di idee, di mezzi. Senz’altro. Ma almeno la sempre più divisa per ricchezze, servizi, costumi, fra Nord, Centro
dignità, l’onore, lo stile, che hanno sempre contraddistinto i e Sud non va lasciata alla deriva.
repubblicani, devono essere salvi. Facendo cosa si chiederà a questo punto il lettore?
A marzo voteranno i diciottenni nati nel 1992, l’inizio della fine Io non so se nascerà un altro partito, un movimento o altro che,
della prima Repubblica. Chi sa oggi in Italia, chi è il PRI fra ma so che é indispensabile e improcrastinabile lanciare un appello
questi diciottenni? Relegato alla storia di un tempo che fu, forse a tutti quei cittadini e forze politiche e sociali che si sentono
troppo vicino per essere studiato e troppo lontano dal modo di orfani, dispersi, senza casa, ospiti che puzzano, usati e poi gettati,
essere di questa nostra odierna società, imbottita di una politica per dar vita a un qualcosa di ampio ed aperto, propositivo, con
del solo apparire e del solo tifare. Senza più ragionamenti, studi, valori, idee, principi che si richiamano al mondo laico democratico,
approfondimenti. repubblicano, liberale, riformista, che intende la politica come
La politica come il tifo, per una squadra o per l’altra, in virtù bene comune, che non é per la sterile protesta o la soluzione
solo di un sentimento, di una simpatia, di un bel viso o di un demagogica. Che ritorna a fare politica seria e pragmatica e che
bel corpo, o di una tradizione. Ma questo non può bastare, perché crede nell’Italia. Se avremo la forza di iniziare questo percorso
oltre alla passione ed al sentimento, la politica deve ragionare. lo stillicidio continuo del Partito Repubblicano, sotto gli occhi
E avere cercato di ridurre in questi anni le squadre a solo due, di tutti potrà forse cessare. Ma da noi deve iniziare, da noi deve
non aiuta a ragionare. essere lanciata la proposta, da noi deve partire lo slancio vitale
E lasciare che la gente si disaffezioni, disertando le urne perché per creare questa nuova forza. Il Congresso Nazionale del PRI
non trova la sua “squadra”, non aiuta a ragionare. che si terrà entro il 2010 dovrà dare una risposta a questo. Nel
Come non aiuta a ragionare e quindi a creare un tessuto sociale, frattempo si cerca di mantenere viva la fiammella repubblicana,
culturale, civile fertile, il clima che oggi si è creato nel nostro sempre più consunta ma sempre ardente, almeno nella nostra
Paese e che non ha bisogno di spiegazioni perché tutti lo vediamo. Regione, stando nel dibattito politico, impegnandosi per la
Quando “l’interesse per il Paese” vorrebbe che si affrontassero, soluzione dei problemi, cercando di dare una risposta ai bisogni
cercando di risolverli, i problemi che abbiamo, dalla crisi della collettività, lanciando proposte e non proteste.
economica, alla sicurezza, dall’immigrazione al lavoro, alla E’ il fare amministrativo repubblicano che abbiamo nel sangue
giustizia, dalla laicità dello Stato alle infrastrutture, all’energia, da generazioni, che ha dato alle nostre terre fior di amministratori,
per citarne solo alcuni. che ci fa ragionare sulle cose da fare, con quello spirito “laico”
E per risolvere questi problemi pensiamo davvero che l’Italia che é sempre più debole, fosco, rado nel nostro Paese. E’
possa fare a meno di quel contributo che viene dalle forze laiche-
liberali-riformiste, ora frantumate, disperse o al servizio di altri presuntuoso pensare che l’Italia non riesca ad uscire dal pantano
padroni? in cui si trova a causa dell’assenza di una forza come questa? E
Se crediamo che l’Italia non possa farne a meno, dobbiamo che i due blocchi, cattolico e comunista prima, destra e sinistra
rimboccarci le maniche, gettare alle ortiche un po’ di pregiudizi oggi, hanno sempre fatto di tutto per tenere a bada, o lontano,
e lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Iniziare un nuovo processo o marginarli forze come questa?
che sarà lungo, tormentato, insidioso, pieno di buche e tranelli, Ma l’Italia ha tanta gente onesta, seria, laboriosa che ha fatto un
di sirene e ciclopi, di maghe Circe e di Calipso, un’Odissea per passo indietro. E allora rituffiamoci, perché questa non é una
farci trovare la nostra “Casa”. E in questa operazione tornare a battaglia di sopravvivenza, o di furbizia, o per le prossime elezioni
parlare con la gente ed essere interprete dei loro bisogni, delle (che ci sono ogni anno), ma per il futuro del nostro Paese.
loro speranze, delle loro esigenze. E facciamolo per quegli italiani che stanno aspettando, che
Con le fusioni a freddo, le battute, la demagogia, il populismo, credono ancora che le cose possano cambiare, per i giovani,
la politica-spettacolo, le tifoserie, non cresce il senso civico di nell’interesse del bene comune, o come noi Repubblicani abbiamo
un Paese. Non crescono cittadini. Alla diseducazione civile va sempre detto, nell’interesse generale del Paese.
18
Opinioni
Ancora sul testamento biologico
di Giancarlo Biasini*
Opinioni
di Elisa Ambrosini*
Ciò che sembra un male a Non esiste, infatti, un parametro oggettivo che possa
un’epoca, qualificare una vita come degna di essere vissuta. Il punto
è solitamente un contraccolpo fondamentale è, in definitiva, il diritto del malato di sentirsi
inattuale Uomo; e questo riconoscersi tale non può certo essere un
di ciò che un tempo fu sentito sentire imposto. Se così fosse sarebbe violenza, intima e
come buono, inumana violenza.
l’atavismo di un antico ideale. Essendo convinta che l’autodeterminazione costituisca una
Nietzsche proiezione della dignità dell’individuo, penso che qualunque
scelta, che in questo delicatissimo ambito si rivela
Il termine come oggi lo particolarmente difficile e sofferta, sia meritevole del più
intendiamo -e cioè circoscritto profondo rispetto, anche dal punto di vista giuridico.
all’ambito del rapporto tra Ritengo riduttivo limitarsi ad affermare che la volontà di
medico e paziente-trova la sua più completa e risalente morte sia un grido di solitudine che sottende una richiesta
definizione nelle parole di Francis Bacon, che identifica di aiuto. Credo, infatti, che le dinamiche psicologiche di un
l’eutanasia con un’attività terapeutica di natura “an- malato terminale siano ben più complesse e profonde.
tidolorifica”, giustificata dal sentimento della compassione Lo Stato e la società civile hanno il dovere di affrontare
umana. questa difficile questione tendendo sempre all’obiettivo
Vorrei subito tracciare una netta linea di demarcazione tra fondamentale - e da tutti condiviso - del rispetto della dignità
due fenomenologie profondamente diverse ma troppo spesso di ogni persona. È doveroso l’impegno familiare, sociale e
trattate confusamente: l’uccisione di un terzo e l’au- medico per contrastare le condizioni che portano all’e-
touccisione. marginazione e all’af-
Sovvertendo l’ approccio oggi flizione del malato, ma è
più in voga, vorrei qui con- altresì compito dello Stato
siderare l’autouccisione, perché trovare una soluzione
credo sia quasi ipocrita parlare giuridica a quei casi in cui
di testamento biologico senza l’estrema, tragica volontà
prima aver dibattuto sulla comunque si manifesta.
questione dell’eutanasia. In definitiva, se si possono
Il punto di partenza delle mie rilevare problematicità in
riflessioni sarà la legge, ed in merito alla regolamen-
ultima analisi la Costituzione, tazione dello stato vege-
fonte delle fonti. Infatti quella tativo permanente - in cui
Costituzione che Zagrebelsky la scelta di continuare a
definisce come “ciò che un vivere non è un’attuale
popolo si dà nel momento in manifestazione di volontà
cui è sobrio, a valere per il del soggetto-, non sem-
tempo in cui sarà ebbro”, è la brano invece esserci veri
base, il dato da cui non si può ostacoli giuridici alla liceità
prescindere. di pratiche eutanasiche,
L’art. 32 comma 2, Cost. recita: almeno passive. Atti
“La legge non può in nessun coscienti e volontari di di-
sposizione del proprio cor-
caso violare i limiti imposti dal
po che non ledono i diritti
rispetto della persona umana”. di alcuno.
Questo articolo ben si inserisce Bisogna allora chiedersi
nella filosofia della nostra Carta fondamentale, che è tutta quale sia il motivo di questo tabù, quale il motivo dello
improntata al rispetto della dignità della persona umana; e scandalo davanti alla semplice menzione del termine
dignità cos’altro significa se non garanzia di eguale “eutanasia”. Quale il motivo di questa sorta di divieto sacrale
considerazione per le diverse individualità? a dibattere su un tema che in altri Paesi europei è stato già
Parlare di “rispetto della persona” significa appunto affrontato da anni.
riconoscere che il diritto alla tutela della salute appare Personalmente sono convinta che il motivo sia un fattore
inscindibile dalla tutela dei diritti di eguaglianza e libertà. culturale.
Risulta allora evidente che, per rispettare il dettato co- Nel nostro Paese, infatti, ogni fermento riformatore sembra
stituzionale, la nostra attenzione debba focalizzarsi come soffocato da un velo di oscurantismo; ed è questa
sull’individuo, con la sua sensibilità ed il suo portato di latente cultura illiberale che serpeggia tra le stanze del potere
valori. e nelle piazze, a costituire il vero freno dell’Italia.
Questo impegno, in una società pluralista come quella attuale, Occorre trovare il coraggio di guardare in faccia la realtà,
impedisce di ricorrere al diritto come veicolo autoritario per il coraggio di ammettere che “Eppur si muove”. Come la
imporre erga omnes valori assoluti, e si traduce piuttosto coscienza umana.
nel riconoscimento al paziente della facoltà di scelta. *Laureanda in giurisprudenza
20
Il modello della sanità emiliano-romagnola, che da sola però, di fulmini non ne cade mai uno solo, ed ecco che a
assorbe circa tre quarti del bilancio della Regione, sta metà gennaio i carabinieri prelevano dagli archivi contabili
mostrando qualche vistosa falla. della Regione a Bologna e da quelli delle Ausl di Cesena
Le notizie, fino a poche settimane fa confinate nelle cronache e Forlì i documenti di due appalti milionari relativi al
locali dei quotidiani, sono balzate a livello nazionale non Laboratorio unico di Pievesestina, a due passi dal casello
solo per l’approssimarsi delle elezioni regionali del 27 e di Cesena Nord dell’A 14 e dal raccordo con l’E45. Si tratta
28 marzo, ma per l’entità delle cifre in ballo. Così ‘Libero’ della fornitura di strumenti e reagenti diagnostici per un
ha avuto gioco facile, a fine gennaio, nello scrivere pagine periodo di sei anni, aggiudicata a una cordata capeggiata
pesanti come il piombo, quasi che fossimo ancora ai tempi dalla Roche per quasi 41 milioni di euro (il ribasso offerto
della linotype. sulla base d’asta è stato del 7,96%). Contro l’aggiudicazione,
Dell’ospedale di Cona, in provincia di Ferrara, si sente l’altra cordata concorrente, formata da Beckman, Menarini
parlare da tempo come di un’opera incompiuta i cui costi e Biosite, ha presentato ricorso al Tar e al Consiglio di
si sono moltiplicati col passare degli anni senza che i lavori Stato, ma senza ottenere soddisfazione alcuna. Ora indaga
vedessero mai la fine. Anzi, ci sono stati impianti che hanno la Procura della Repubblica di Forlì, che ha aperto un
dovuto essere rifatti perché resi inutilizzabili dall’inattività. fascicolo pure per l’appalto del trasporto a Pievesestina dei
L'avventura iniziò giusto vent'anni fa, e allora si ipotizzava campioni (si parla di 9-10 milioni di analisi all’anno) dai
un costo di cento miliardi di lire; ma oggi la cifra di cui si 93 punti di prelievo disseminati in Romagna, un affare da
parla è 287 milioni di euro. E ancora l'ospedale non è entrato cinque milioni di euro.
in funzione. A far discutere c’è anche il canone d’affitto che le quattro
Ma è in Romagna che le sirene d’allarme risuonano più Ausl romagnole pagano all’Immobiliare Cesena Nord che
forte. Proprio dove la Regione ha creato ‘Area Vasta’ per ha realizzato il laboratorio: si tratta, complessivamente, di
accentrare servizi e procedure delle Aziende sanitarie locali quasi due milioni e mezzo di euro all’anno, circa
di Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena (dalla centrale operativa duecentomila euro al mese. Ma l’immobiliare ha costruito
del ‘118’ al laboratorio analisi unico) emergono bubboni su un terreno comunale (concesso in diritto di superficie
che minacciano di scoppiare sporcando l’immagine alla per 99 anni) utilizzando lo strumento finanziario del leasing.
quale la Regione tiene tanto. La magistratura ha aperto Che qualcosa non abbia girato per il verso giusto lo indica
almeno un paio d’inchieste, ma la corposità dei fascicoli il fatto che, dopo un solo anno dall’entrata in funzione del
acquisiti fa pensare che per avere qualche risultato sarà Laboratorio Unico, sono sempre più insistenti le voci di un
necessario aspettare un bel po’ di tempo. tentativo d’approccio per l’acquisto dell’immobile. La
A Forlì da tempo si sussurrava che i conti dell’Ausl non Regione non poteva pensarci prima o, meglio, non avrebbe
fossero in ordine, ma nessuno si aspettava che il cambio di potuto fare l’operazione senza ricorrere a un privato?
direttore generale, con Licia Petropulacos che a ottobre Ciliegina sulla torta, infine, è la vicenda che riguarda Ignazio
2009 ha preso il posto di Claudio Mazzoni, portasse alla Marino, medico candidato alle primarie del Pd vinte da
luce una voragine da 60 milioni di euro di deficit nei conti Bersani: pare stesse per firmare un contratto per lavorare
per il biennio 2008-2009. Da cosa sia stato causata questa al Policlinico Sant'Orsola di Bologna, ma il contratto è
voragine ancora non si sa, né se ne conoscono i contorni sparito; pare ci sia una registrazione in cui un commercialista,
definiti; è evidente, però, che le affermazioni della Regione intercettato per altra vicenda, afferma che Marino in Emilia
(«il deficit è stato scoperto perché i nostri controlli hanno non è più gradito essendosi messo contro Bersani. Sarà
funzionato») possono suscitare perplessità, mentre il vero?
centrodestra chiede dimissioni. Quando arriva il temporale, ***
segue da pag. 20
Sanità. Priorità per le elezioni
stesso dei controlli va ripensato. Che sia il controllo che che stare su queste cose. Bisognerebbe segnalare con forza
attualmente si esercita sulla spesa delle Asl che consente ai vari concorrenti elettorali per le regionali che il voto di
di avere individuato, ad esempio, il dissesto finanziario molti dipende da questo: dall’impegno che si assumono e
dell’Asl forlivese, non esclude di dover riflettere sul fatto come se lo assumono perché nei prossimi mesi siano
che quel sistema di controllo non basta ad evitare o almeno affrontati e risolti il nuovo assetto di governance di Area
ad essere più tempestivo nell’intervenire sulla mala gestione. Vasta; la definizione di nuovi contenuti e nuovi metodi
Un sistema di controllo che eviti di incorrere in prassi, in inerenti la gestione dell Asl; un più efficace sistema di
acquisti, in locazioni e quant’altro che inducono anche controllo sia della spesa sia delle procedure di spesa.
troppo facilmente a riscontrare quanto meno certe Senza dire che sarebbe bene che si affermasse la
incongruenze e certe discrasie rispetto al più normale consapevolezza che ci sono molte cose da andare a rivedere
mercato di certi prezzi e di certi costi. Non pretendiamo perché hanno fatto troppa acqua nel corso di questi ultimi
di avere la soluzione per queste esigenze. Anche se abbiamo tempi. Dare il voto a chi manifetasse con forza e credibilità
idee al riguardo e non certo campate in aria. Ci interessa queste consapevolezze e questi impegni. E non darlo a chi
vedere e valutare se almeno c’è la consapevolezza che se ne disinteressa e non si cura troppo se le cose rimangono
queste sono esigenze serie e prioritarie. Ciò che fa specie così come sono. Sarebbe la sveglia che occorre.
è che si faccia finta di niente e che si passi ad altro invece ***
22
23
Non Dimenticare