You are on page 1of 24

NUMERO 1 - GENNAIO - FEBBRAIO 2010

Direttore: DENIS UGOLINI

Tramonto di un mito Pag. 2 - 3


Uranio: energia pulita e
illimitata
Franco Casali
“Bologna come simbolo assoluto della PD, Bersani e D’Alema, vuole speri- Pag. 4 - 5
moralità comunista e del suo modello mentare la nuova alleanza politica con La Fondazione Cassa di
Risparmio nella realtà
alternativo rispetto al malgoverno l’UDC, prototipo della futura alleanza cesenate
romano. Oggi questo simbolo cade nazionale. Allo scopo è condizione che il Incontro con Davide Trevisani
mediocremente e forse tragicamen- governatore uscente di sinistra Nichi Pag. 6
te…Perché sono le due Torri a crollare, Vendola sia sostituito. Prima ci provano Verande d'autore, verande
il profilo della città, il senso di una con il sindaco di Bari, che però non abusive
diversità su cui si è formata l’immagine accetta di dimettersi da questo incarico Giampiero Teodorani
di Bologna”. Così Edmondo Berselli su se non dopo aver verificato l’eventuale Pag. 7
Repubblica. “Laddove la Dotta non aveva elezione nell’altro. Allora di nuovo Unibanca, era meglio fare il passo
difficoltà a produrre personale Boccia, quello che Vendola aveva già un po' più lungo
Paolo Morelli
amministrativo di qualità…oggi invece è battuto nelle primarie cinque anni prima.
ridotta al lumicino. Sarà un caso però il Il PD è costretto dalla resistenza Pag. 8 - 9
PD alle prossime regionali ricandida il vendoliana a fare le primarie anche Sanità:Area Vasta, questione
di strategia prima che
presidente Errani, ‘al suo terzo irrituale stavolta. E ancora Vendola stravince. Ma ingegneria istituzionale
mandato’ come ha velenosamente scritto adesso il vero risultato, più che quello, è Tiziano Carradori
un altro professore petroniano, la bruciante sconfitta di Bersani e Pag. 10 - 11
Gianfranco Pasquino. In città gli scettici D’Alema: personale e politica; con Della Sinistra e del PD
dicono che Bologna non sia ormai capace corollario l’evidente capitazione di Ines Briganti
di inventare più niente. Si è cancellata leadership. E questa, al di là dei differenti Pag. 12 - 13
dall’Europa e si è relegata in provin- toni, è la lettura diffusa di tutti i Verso le elezioni regionali.
cia…Per rico-minciare, Bologna forse commentatori di tutti gli organi di stampa, Necessita innovazione
dovrebbe partire da una provocazione di destra, di sinistra, indipendenti. E così Denis Ugolini
che il sindaco Renato Zangheri pose una molte valutazioni affermano “la forte Pag. 14
volta ai professori del Mulino:’Sapete disarticolazione che nella periferia sta Verso le elezioni regionali.
più cose sui puritani del Massachusetts colpendo la sinistra”. Per Ilvo Diamanti Ripresa lenta. Creare
che sulle mondine emiliane’”. Così Dario (Repubblica) “ il PD oggi…non dà ricchezza e competere
Davide Buratti
Di Vico sul Corriere della Sera. Ancora speranza. Perché non dice chi è, cosa
sullo stesso quotidiano, Ernesto Galli intende fare e insieme a chi. È un ibrido. Pag. 15
Della Loggia: “Qui, a Bologna, il potere Forse: un equivoco. Un partito di massa Una grande tradizione o solo
politico-culturale cittadino, fino al ’94 senza apparato, con una debole presenza la vicenda di un partito?
Dibattito
articolato in un polo cattolico-liberale e nella società e un ceto politico resistente.
in un altro comunista, in feconda dialettica Al centro e in periferia. Un partito Pag. 16
tra loro, si è riunificato sotto l’insegna americano provincialista. Senza territorio, Lavoro di proposta politica,
per trovare nuove forze
del ‘prodismo’, dando luogo ad una ma condizionato dalle oligarchie locali”. Maicol Mercuriali
vischiosa ‘palude’ notabilare che tutto (Una analisi che richiama quanto disse, Pag. 17
ingloba e domina, e che può permettersi già più di un anno fa, l’emerito Tornare a fare politica
di designare come sindaco uno scialbo costituzionalista Zagrebelscki, a proposito Maurizio Ravegnani
professorino come Delbono”. Valutazioni del PD, sia in riferimento alla questione Pag. 18
trancianti, impietose, provenienti da morale, sia alla diffusione e pervasività Opinioni: ancora sul
persone ed organi di stampa non certo di quei figuri che sono i cacicchi). testamento biologico
della batteria politica antagonista. In Quel che più tormenta il popolo di sinistra Giancarlo Biasini
crisi il mito, il modello bolognese ed avveduto è che, depurato dell’an- Pag. 19
emiliano-romagnolo della sinistra di tiberlusconismo, un altro connotato forte Eutanasia
governo. Della “superiorità morale”. La (proposta, parola d’ordine, slogan, Elisa Ambrosini
crisi profonda del PD. In un contesto qualcosa, come dice Diamanti di “me- Pag. 20 - 21
variopinto di situazioni. Prima il caso morabile”, che resti nella memoria) non Sanità. Priorità per le elezioni
Marrazzo, il candidato ‘moralizzatore’ c’è. Una vasta, complessa e profonda Pag. 22
da anteporre alla criticatissima gestione difficoltà. Energie Nuove è su
laziale storaciana. Adesso è candidata a www.cesenainfo.it
E non ne è appunto estranea la regione
governatore di quella regione la radicale modello, la nostra. E non tanto per il caso Pag. 23
Emma Bonino. Il PD l’ha subita e si è Non Dimenticare
Delbono. È semmai la punta di un iceberg.
diviso parecchio al suo interno. Non è Pag. 24
Anche in Emilia-Romagna manca una Rivedere qualche mito su alcune
stato capace di comporre e dare vita ad capacità di reazione alla crisi; più efficace parti della Costituzione
una proposta propria.. anche in ragione della esperienza del Luigi Tivelli
In Puglia ancora peggio. Il vertice del continua a pag. 3
2

Uranio: energia pulita e illimitata


di Franco Casali*

Questo Governo ha deciso, elettrotecnici, sprovvisti delle più elementari cognizioni


coraggiosamente, di tornare al di fisica dei reattori nucleari, per sperimentare una nuova
nucleare. Era ora. Abbiamo strumentazione disattivarono il sistema di sicurezza del
perduto fin troppo tempo. Nel reattore che, in seguito, non furono più in grado di
periodo tra il ’50 e il ’60 controllare. Il computer di sicurezza implorava di spegnere
eravamo la terza nazione, dopo il reattore, ma loro spensero anche il computer! Dal
USA e Gran Bretagna, come reattore in fiamme si produsse idrogeno che scoppiò
potenza nucleare istallata. Nel scoperchiando l’edificio - una specie di capannone non
1957 il lungimirante Enrico a tenuta d’esplosione - liberando grandi quantità di
Mattei acquistò una centrale materiale radioattivo. L’Italia fu l’unico Paese al mondo
di tipo inglese (a uranio che chiuse il suo programma nucleare per Chernobyl.
naturale, refrigerata ad anidride Ora, che dovrebbe partire l’iter per la localizzazione di
carbonica) che nel 1962 entrò in funzione presso Latina. quattro centrali da 1600 MW ciascuna, la gente si pone,
Con la sua potenza elettrica di 210 MW era il maggior giustamente, alcune domande.
impianto nucleare europeo. Seguirono altre due centrali C’è il rischio di una nuova Chernobyl?
di tipo americano (a uranio leggermente arricchito e Assolutamente no. I reattori moderni, di tipo occidentale,
refrigerate ad acqua). Infine, nel 1977, entrò in funzione sono localizzati dentro tre contenitori (come matrioske):
la centrale di Caorso che con i suoi 700 MW era a livello il primo di acciaio - di 30 cm di spessore - dove ha sede
dei reattori attuali. Se si pensa che un Eurostar ha bisogno il reattore, il secondo di cemento armato che alloggia i
di una potenza di 8,5 MW per funzionare, Caorso era in circuiti per produrre vapore ad alta pressione, il terzo che
grado di far andare, allo stesso istante, ben ottanta Eurostar. protegge il tutto ed è progettato per resistere all’attacco
Nel 1975, anche a seguito della prima grande crisi terroristico, a prova d’impatto di un jet. Sono gli edifici
energetica del 1974 e conseguente aumento del prezzo del più sicuri in caso di terremoto.
petrolio, fu formulato il primo Piano Energetico Nazionale Nel mondo si stanno costruendo, o si ha l’intenzione di
(PEN) che il CIPE approvò il 23 dicembre dello stesso costruire, svariate centrali nucleari. C’è uranio per tutti
anno. Il PEN, proposto dal Ministro dell’Industria Donat- e per un tempo non trascurabile?
Cattin e approvato da tutte le forze politiche, escluso il Ovviamente dipende da quanto si è disposti a spendere
MSI, prevedeva l’istal- (come per tutte le cose). Al
lazione di venti centrali prezzo attuale, inferiore a 130
nucleari da 1000 MW $/kg, le valutazioni di or-
ciascuna, entro il 1985. ganizzazioni internazionali
Poiché una centrale a pe- (NEA-OECD) forniscono un
trolio da 1000 MW brucia tempo di almeno 100 anni.
qualcosa come venti pe- Inoltre, mediante l’accordo
troliere da 80.000 tonnellate internazionale tra USA e
all’anno, il PEN avrebbe Russia, “Megaton to Mega-
fatto risparmiare 400 pe- watt”, sono state smantellate
troliere all’anno. Una per- più di 10.000 bombe atomi-
dita notevole per le mul- che: il loro uranio, arricchito
tinazionali del petrolio! A al 95%, è stato “diluito” al
questo punto cominciarono 3% per poterlo utilizzare nei
i balletti antinucleari del reattori. Ne rimangono ancora
W W F, L e g a m b i e n t e , 10.000 da smantellare! Vi
Greenpeace e Radicali. Del sono enormi quantità di
PEN, con tutte le sue cen- uranio anche nei fosfati e, se
trali nucleari, non se ne fece finirà l’uranio, vi sarà il torio,
più nulla. Con tanta gioia molto più abbondante
dei petrolieri e metanieri, dell’uranio. Nel costo
che nel frattempo erano dell’energia elettrica, cioè nel
penetrati nel nostro mercato costo del kWh, la voce
dell’energia. Poi venne Chernobyl, che fu abilmente combustibile incide: per l’80% se si brucia il gas e solo
spacciato per un incidente nucleare e mise in dubbio la per il 10% se si brucia uranio. Per quest’ultima fonte
sicurezza delle centrali. Se un pilota di un Jumbo impazzisce energetica domina la voce impianto. Questo significa che,
e, facendo fare al suo mastodontico aereo “il giro della se raddoppia il costo del gas, il kWh aumenta dell’80%;
morte”, si schianta al suolo, ciò è da considerarsi un se raddoppia il costo dell’uranio, il kWh aumenta solo
incidente aereo o un atto di follia? Sicuramente un atto di del 10%. Ricordiamo che in Italia il kWh costa il 60% in
follia. Questo è accaduto a Chernobyl; ingegneri
3

Uranio: energia pulita e illimitata


* * *
più della media europea e il doppio rispetto alla Francia. prive di acqua per millenni. Comunque, poiché la quantità
Se tollerassimo la triplicazione del costo dell’uranio, il delle scorie è minima, per il momento si preferisce
che significa l’aumento del 20% del costo del kWh (un mantenerle presso gli impianti in attesa che siano realizzati
affare per noi!), potremmo sfruttare anche l’uranio estratto i “reattori veloci” in cui è possibile “bruciare” questi
dall’acqua del mare, dove si trova in quantità illimitate. rifiuti radioattivi producendo altra energia (processo di
Però esiste sempre il problema delle scorie radioattive…. “trasmutazione”). Questa è la strada seguita, recentemente,
La gente è preoccupata delle scorie perché non ne conosce anche da Barack Obama.
il reale problema. Una reazione nucleare libera 200 milioni L’industria italiana sarà in grado di costruire queste
di volte l’energia prodotta dalla combustione di una centrali?
molecola di carbone o di petrolio. Pertanto, per produrre Le centrali saranno costruite tramite consorzi internazionali
la stessa quantità d’energia, il quantitativo di uranio è di aziende specializzate, consorzi nei quali l’Italia avrà
modesto confrontato con i combustibili fossili; per il una percentuale di commesse molto rilevante. Durante il
funzionamento annuo di una centrale da 1000 MW basta black-out nucleare degli ultimi vent’anni, le industrie
un vagone di uranio contro 65.000 vagoni di carbone. italiane hanno sempre partecipato alla costruzione delle
Mille treni! Le scorie ad alta radioattività sono pochi metri centrali all’estero (ad esempio in Francia e Romania). Si
cubi di quel vagone. Se tutta l’energia elettrica prodotta deve, inoltre, considerare che l’”isola nucleare” è una
in Italia, per trent’anni, fosse generata da centrali nucleari, piccola parte del lavoro; gran parte di esso riguarda la
le scorie ad alta radioattività coprirebbero un campo da realizzazione di strutture metalliche e di cemento armato,
tennis per l’altezza di un metro. Un altro paragone è in cui le industrie italiane eccellono a livello mondiale.
fornito da James Lovelock, l’ambientalista inventore di E per l’attività di controllo e sicurezza?
“Gaia il Pianeta che vive”, recentemente divenuto La mia esperienza – per più di dieci anni sono stato
sostenitore del nucleare (ha scritto "The nuclear power is responsabile di un Centro di Ricerca con due reattori
the only green solution"). Lovelock afferma che se tutta nucleari sperimentali - mi fa affermare che i nostri organi
l’energia (non solo quella elettrica) consumata di controllo sono di ottimo livello e della massima severità
dall’americano medio fosse prodotta col nucleare, alla e capacità. Vogliamo trasferire il tutto in Albania perché
fine della sua vita le scorie prodotte sarebbero a livello non ci fidiamo dei tecnici italiani? Quando la finiremo
di una lattina di Coca Cola. Sono già state effettuate, con di essere così ipocriti da voler mettere la nostra spazzatura
successo, sperimentazioni di confinamento di rifiuti sotto il tappeto… altrui?
altamente radioattivi, contenuti in cilindri di acciaio, in
zone geologicamente adatte - come le miniere di sale - * Docente Dipartimento di Fisica - Università di Bologna

Continua dalla prima pagina


Tramonto di un mito
“modello”. Ai riformisti veri (non ai massimalisti) e a quanti illecite insulsaggini di cui la stessa magistratura sta
vorrebbero poter apprezzare una buona capacità di occupandosi. Il punto vero è che è lecito ritenere che queste
alternativa, fatta di proposte serie, di qualcosa di sono solo la punta di un iceberg. Non basta limarne o
“memorabile”, è difficile dire quanto possa piacere che, occultarne la punta; bisogna intaccarlo in profondità. La
anche in Emilia-Romagna, l’asse portante della larga alleanza seconda sottolineatura riguarda questa nostra sinistra che
costruita da Bersani ed Errani per le regionali è fondato si cimenta per essere riconfermata alla guida della regione
sull’accordo con Di Pietro. Una volta si parlava di egemonia Emilia-Romagna. C’è molto bisogno di una moderna cultura
del Pci. Oggi risalta molto il condizionamento dipietrino. di governo. Di innovazione programmatica. Di scelte precise
Due sottolineature per chiudere questa che è una panoramica ( come dare una nuova governance al sistema della sanità
più che un commento. La prima: la politica si è attorcigliata regionale: più efficace, trasparente e funzionale; come snellire
perfino nelle lenzuola delle camere da letto: quando si usa le procedure burocratiche; come non rallentare le scelte
di tutto, perfino il moralismo come clava, per battere il necessarie per annose e fondamentali infrastrutture). A quella
nemico. È lo specchio della più disarmante mediocrità: nel cultura che manca non si sopperisce ponendo anche, a questo
quale taluni credono di vedere riflessa la propria supposta riguardo, una supposta “superiorità” che non c’è; né facendo
purezza di contro all’immoralità altrui. Ognuno faccia la operazioni di solo maquillage che finiscono per celare una
vita privata che crede. Sono affari suoi. Quel che invece è schiera di nuovi cacicchi, come è già, a volte, avvenuto. Ci
questione politica, e non è moralismo, è la deviazione del si deve dotare degli apporti concreti e non finti di quella
denaro pubblico per soddisfare vizi privati. (L’illecito, se cultura di cui la sinistra oggi è ancora mancante. A nessuno
c’è, è questione della Magistratura). Che brutta cosa questo può e deve dispiacere che la nostra regione possa essere un
moralismo un tanto al chilo! Tanto che ritorna con sovrappiù modello.
aggravato proprio addosso a chi lo sbraita. Chi considera Di buon governo, però. E questa è la sfida tutta ancora da
la cosa pubblica come cosa propria, chi si sente parte di un farsi e da vincere. È su questo crinale che la sinistra darà
sistema di potere che tutto gestisce, arbitrariamente, al sicuro mostra se sarà conservatrice oppure innovativa e sul serio
da ogni insidia, di qualsiasi tipo, può anche arrivare alle riformista e riformatrice.
4

Incontro con Davide Trevisani


La Fondazione Cassa di Risparmio
nella realtà cesenate
Davide Trevisani è Presidente della Fondazione Cassa di quindi, che quello sprone sia il primo che mi muove nel
Risparmio di Cesena dal 2002. In precedenza, e per diversi nostro colloquio. Ma devo prendere atto del fermo e cortese
anni, é stato al vertice del nostro più importante Istituto di suggerimento che mi dà Davide: ci sarà più avanti la sicura
credito locale. Nel corso di questi anni la Cassa di Risparmio occasione di diffonderci più ampiamente sulle condizioni più
di Cesena si è notevolmente sviluppata.. “ Passando attraverso generali che attraversa l’economia del nostro paese. Anche
la riforma Amato – dice Trevisani - che scorpora l'attività perché altrimenti ci mancherebbe lo spazio, qui, adesso. Ed
bancaria dalla originaria Cassa di Risparmio divenuta egli invece ha più piacere di soffermarsi su alcune iniziative
Fondazione, in una nuova Cassa di Risparmio, e dalla legge che riguardano la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena
Ciampi del ‘98 che obbliga le Fondazioni alla diversificazione di cui è Presidente. Ed anche a questo proposito lo spettro
del patrimonio, concentrato nella attività bancaria. Avviando dei problemi che si pongono e si affrontano non è certo di
e realizzando, poi, il processo che ha condotto alla formazione minore rilevanza. Quale sia stato e sia il ruolo della Cassa di
di Unibanca insieme con le Fondazioni Casse di Risparmio Risparmio in generale nel nostro territorio non sfugge ad
di Lugo e di Faenza.” Incontrare e colloquiare con Trevisani
alcuno. Sia come maggiore istituto di credito, sia come
è sempre occasione di straordinario interesse. Particolarmente
stimolante. interventi nella realtà locale come Fondazione e attraverso
Disamina approfondita ed acuta dei altre entità e società promosse e
problemi e delle situazioni. Argo- partecipate dalla Fondazione. Ruolo
mentazioni, valutazioni che suscitano ed azioni che si sono fatti sentire e
curiosità, interesse, confronto e dibattito. si sentono. Così come è stata ed è
Idee e proposte. Tante, concrete. chiara la decisiva influenza e
Impossibile non tenerne conto e non essere l’impronta che ad essi ha presieduto.
indotti a rifletterle e a ponderarle. Tutte. Basta poco per aprirsi ad una
Compreso quelle che si possono non sequenza di riferimenti. E Davide
condividere. Un' indubbia forte perso- Trevisani può ben diffondersi al
nalità. Ho avuto occasione di cogliere, in riguardo. Partendo dall’insediamento
alcune circostanze, che da parte di universitario in Romagna, a Cesena,
Trevisani vi è stata qualche attenzione alle a Forlì. Ricorrono i venti anni di
cose che si scrivono e si dibattono nel questo insediamento. Importantissimo
nostro “Energie Nuove”. Nell’incontro, per i nostri territori. Trevisani non
al quale egli con la disponibilità e la manca di riscontrare “il grande
gentilezza che gli sono usuali ha impegno che fu profuso per questo
acconsentito, non gli ho nascosto che avrei obiettivo da Giobbe Gentili e dal
voluto affrontare diverse questioni, da Sindaco Gallina, per il quale furono
quelle più generali a quelle a noi più vicine, decisivi, fra altri, gli impieghi e
ma non meno rilevanti, che riguardano la l’azione della Cassa di Risparmio”.
nostra realtà economica e sociale locale. E via a seguire: le sedi dell’università;
Nelle mie intenzioni, infatti, c’è la volontà di ascoltare e di la realizzazione di Serinar. Il primo presidente di Serinar, il
fare ascoltare - anche attraverso “Energie Nuove” - le opinioni,
Senatore Melandri. Il costruttivo rapporto con l’Università
le analisi, le idee, che mutuando da indubbia competenza ed
esperienza, possono arricchire il più generale dibattito di Bologna ed in particolare con il Magnifico Rettore Fabio
economico, sociale e culturale della nostra realtà. Obiettivo Alberto Roversi Monaco.
al quale ci stiamo dedicando e che perseguiremo ulteriormente. Trevisani e la Cassa furono influenti in modo particolare per
E non mancano e non mancheranno gli interlocutori a cui fare addivenire alla nuova progettazione della Secante con
riferimento. Data la grave crisi finanziaria di questi ultimi soluzione interrata, “quella attuale in sostituzione del lungo
tempi, la difficile situazione economica che attraversiamo, viadotto previsto dal PRG in parallelo e oltre la Ferrovia;
non nego che lo sprone iniziale sarebbe quello di fare inoltre l'offerta all'Anas, da parte della Cassa del
approfondire a Trevisani gli aspetti maggiormente rilevanti finanziamento dell'opera, che si tramutò, allora, in un impegno
di questa condizione. Egli è un grande imprenditore e del Ministero ad eseguire i lavori al termine della
rappresenta un grande e solido gruppo industriale. Il settimanale progettazione. Ciò rese possibile lo sblocco del processo che
economico "Il Mondo", peraltro, proprio nei giorni di questo poi è arrivato alla sua realizzazione oggi in essere”, anche
nostro incontro, pubblica un ampio servizio sulle società se ancora non ultimata in quanto mancante dell’ultimo tratto
italiane e i gruppi internazionali che negli ultimi cinque anni verso Forlì. L’operazione che portò all’acquisto dell’area Ex
si sono caratterizzati per crescita e per maggiori soddisfazioni Zuccherificio, muovendo dall’esigenza di dotarsi di un luogo
ai propri azionisti. E proprio al gruppo Trevi, “al successo di nel quale dare vita ad un importante centro direzionale. Quel
una famiglia doc” dedica meritati apprezzamenti e comparto di città da tutti oggi conosciuto, prese le mosse
considerazioni. Il che non può non essere motivo di orgoglio dalla Cassa di Risparmio presieduta da Trevisani. Non
– ma questo non lo dico solo oggi, e non lo dico solo a lui - mancarono dibattito, discussioni ed anche qualche polemica
per chi come noi è cesenate e sa quanto apporto e valore “Per quell’operazione – dice Trevisani - su un' area sottratta
questa realtà industriale significhi anche per la nostra economia alla speculazione, con l'intento di utilizzare il 60% di
e per la nostra società. Molto grandi e rilevanti. È giocoforza,
5

Incontro con Davide Trevisani

La Fondazione Cassa di Risparmio


nella realtà cesenate
superficie edificabile ad uso pubblico o di pubblica utilità”. E a questo riguardo andrebbe messo a fuoco tutta la situazione
“Un momento importante nella vita della città, non privo di di quelle aree cosidette di perequazione che sono nella
controversie, come il mancato avvio di Romagna Università; d i s p o n i b i l i t à d e i C o m u n i d e l C o m p re n s o r i o ” .
società mista per la realizzazione del Campus universitario Questo intervento si commenta da solo per i suoi aspetti sociali
per le Facoltà di Ingegneria ed Architettura. Oggi ancora da e al contempo riafferma quanto sia di importanza e di rilievo
realizzare”. Su quella vicenda io stesso ricordo molto bene sul territorio l’iniziativa della Fondazione. Anche da un punto
i passaggi, il dibattito e le controversie che animarono il di vista più ampio. In quanto sprona, mette in discussione
confronto in città e nelle sedi istituzionali locali. Ma non è scelte che sono di altre entità – il Comune e non solo – e che
questo il luogo ed il momento per dilungarci al riguardo ai richiedono scelte programmatiche ed amministrative di
fini di approfondimenti e chiarificazioni che si possono fare riscontro. Tanto basta per aprire un ampio dibattito intorno
e che eventualmente si faranno in altre circostanze. Adesso alle azioni sul territorio. Sono problemi, infatti, che si aprono
vale la sottolineatura del ruolo importante e decisivo svolto anche a considerazioni e calcoli più vasti. Le scelte sulle aree
dalla Cassa che riafferma la rilevanza delle sue azioni di perequazione, infatti, non sono indifferenti neppure per
nell’ambito del territorio. “Gli interventi della Fondazione imprese private che potrebbero aggiungersi quali soggetti
per il centro storico, per dare risalto ai luoghi ed agli aspetti attivi nel campo stesso, avviato dalla Fondazione, dell’edilizia
monumentali e culturali di maggiore rilievo della città”. Gli popolare calmierata. Trevisani ritorna sul centro storico, “sul
interventi nei vari ambiti propri dell’impegno della Fondazione. suo abbellimento, sulle progettazioni riguardanti le mura di
Sia per il passato, sia per l’anno in corso. Come previsto dal cinta della città; alla ricerca con l’Università per le facciate
Documento previsionale e programmatico 2010. nel centro storico, alle facilitazioni degli impegni privati in
“Dall’educazione, istruzione e formazione; all’arte, alle questa direzione anche attraverso agevolazioni da parte della
attività e beni culturali; alla ricerca scientifica e tecnologica. Cassa di Risparmio, dopo che la Fondazione ha fatto la sua
Dall’assistenza agli anziani; allo sviluppo locale e edilizia parte in termini progettuali. Una più vasta attenzione
popolare locale. L’apporto a vari altri settori. Il volontariato all’abbellimento del centro storico che si integra con quanto
e la beneficenza; la protezione civile; la crescita e la formazione già effettuato per il ripristino di alcuni portici e con
giovanile, la religione e lo sviluppo spirituale; la famiglia e l’illuminazione delle costruzioni monumentali e culturali”.
valori connessi; la salute pubblica: medicina preventiva e Difficile non fare, da parte mia, riferimento a Piazza della
riabilitativa; le attività sportive.” Trevisani continua Libertà. Il progetto, già approvato, della sua sistemazione e
sottolineando che “ in questo ambito sociale la Fondazione che prevedeva anche un parcheggio interrato, pare abbandonato.
sta realizzando nell'Ex Convento Sacra Famiglia un centro Davide Trevisani non coglie lo spunto per dilungarsi sul tema,
di assistenza per bisognosi, mensa dei poveri, distribuzione anch’esso assai discusso e controverso in città. Però ribadisce
di pasti e beni di prima necessità gestito dalla Caritas un concetto, peraltro assai condivisibile: “in tutte le città si
Diocesana; inoltre un residence da offrire a basso costo a cerca di favorire l’accesso e la frequentazione dei centri
giovani studenti, insegnanti in trasferta, familiari di ricoverati storici; è positivo togliere le automobili dalla superficie e
all'Ospedale. Importanti interventi – dice ancora il Presidente portarle in siti interrati. Soluzioni che sarebbe bene fossero
della Fondazione - pur in un programma di spesa realizzate. Se ci sono dei parcheggi la gente cerca di andarci.
ridimensionata del 17% rispetto l'anno precedente per dare Altrimenti desiste”. E il tema della frequentazione del centro
spazio alle riserve patrimoniali necessarie per l'aumento del storico e quindi anche della vita delle attività che in esso si
Capitale di Unibanca”. Il Presidente Trevisani ricorda che trovano non può non esimersi da simili questioni.
“ nel 2006 la Fondazione ha organizzato un convegno Il Presidente si dilunga anche “sul palazzo dell’Oir acquistato
nazionale delle fondazioni, sul tema dell'edilizia sociale. Dopo dalla Fondazione che è destinato alla Pinacoteca”. Ma una
sono intercorsi contatti con le amministrazioni locali e con sottolineatura che Trevisani vuole fare riguarda “ l’impegno
le associazioni di categoria”. Si sta procedendo ai primi per la creazione di una nuova Fondazione dedicata ad
risultati. “ Nel 2009 la Fondazione ha partecipato al bando interventi nel settore specifico dell’assistenza per contribuire
di gara del Comune di Cesena per un lotto da realizzare a a dare una concreta risposta a una delle esigenze sociali più
Case Finali, destinato a questo specifico tipo di edilizia pressanti, quali l’Alzheimer e le demenze senili. Si tratta di
popolare. Adesso, superati gli adempimenti burocratici, entro dare assistenza alle famiglie interessate da questi problemi,
il 2010 si potrà dare inizio all’opera di costruzione di una nel nostro comprensorio. Fra pochi mesi saranno fatti gli atti
residenza composta da 24 appartamenti da concedere in finali. La nuova onlus – confida Trevisani – si avvarrà anche
locazione per la durata di dieci anni a canone calmierato. di un particolare, sentito e vasto concorso di privati che
Trascorsi i primi dieci anni gli appartamenti potranno essere vorranno aiutare gli ammalati di alzheimer e le loro famiglie.”
venduti e agli inquilini affittuari spetterà il diritto di prelazione. Le azioni e gli interventi della Fondazione Cassa di Risparmio
Si tratterà – spiega – di interventi da effettuare con utilizzo hanno comunque grande valore, come è facile constatare, per
dei mezzi patrimoniali della Fondazione con il coinvolgimento i problemi che affrontano, ma anche per come influenzano e
anche della Cassa Depositi e Prestiti”. muovono l’intorno, nella città e nel territorio. Proprio per
Su questa strada dell'edilizia sociale, Trevisani ritiene che si questo sono oltremodo interessanti. Difficile, quindi, sottrarsi,
può avere continuità di impegno anche in futuro, “costituendo anche oltre la stessa Fondazione, da considerazione,
un plafond rotativo che incorpora anche i 48 appartamenti coinvolgimento e dibattito.
già in locazione nell'area Ex Zuccherificio, già di proprietà. Denis Ugolini
6

Verande d'autore, verande abusive


di Giampiero Teodorani

Nel febbraio 2007 a Cese- Secondo me qualcuno deve avere pensato che coi tempi
natico nella sala dell’ex A- che correvano (e che corrono?) era meglio “stare con la
zienda di Soggiorno il vul- schiena appoggiata al muro”, rinunciando a capire la
canico Tinin Mantegazza, con differenza fra le autorizzazioni “provvisorie” dell’Assessore
sprazzo creativo e geniale, Andreucci e quelle di cui all’art.105 del Regolamento
organizzò un convegno di Edilizio, che riguardavano i bar e le pizzerie-ristoranti.
studio dal tema “Il sole sotto Attenzione la illegittimità del titolo autorizzativo del Comune
vetro”, più semplicemente (prima l’art.105,poi l’art13 del RE) viene motivata con la
come valorizzare le strutture non rispondenza delle disposizioni comunali con la
precarie e temporanee all’a- normativa regionale (L.R.n31/2002).
perto, così indispensabili al Ma perché allora dal 2002 al 2007 si continuano a rilasciare
mare per gli esercizi pubblici della ristorazione; e a rinnovare autorizzazioni per opere che il Comune per
maggiormente in inverno e con la brutta stagione. Il primo riconosce temporanee, provvisorie e legate alla
sottotitolo alludeva alla creazione di “verande d’autore” attività commerciale, e le stesse dopo il 2007 (2008?) sono
come oggetto di riqualificazione urbana e con diversi opere che devono rientrare nel PRG?
contributi, fra i quali quello dell’Architetto Ilario Fioravanti La volontà della Amministrazione era quella di negare a
e più modestamente il mio, che sostanzialmente Cesena la possibilità per bar, ristoranti di creare all’aperto
proponevano di “fare di necessità virtù”. spazi coperti, protetti e funzionali alla attività?
Furono presentati diversi esempi di altre realtà, anche A leggere le dichiarazioni riportate dai giornali sembra
europee, in cui la veranda contribuisce a caratterizzare i proprio di no, anche se il comportamento ondivago finirà
locali pubblici e a qualificare l’ambiente, anche quello per originare un contenzioso, con richiesta in alcuni casi
storico. Non so che fine faranno le tante idee emerse in di danni, per cui sarà difficile salvare “capra e cavoli”.
quel convegno svoltosi alla presenza di molti amministratori Sicuramente per il Sindaco Paolo Lucchi è una pesante
locali e dei rappresentanti delle categorie economiche eredità, una patata bollente caratterizzata dal mancato
interessate, forse finiranno, spero di no, per morire nel raccordo fra uffici competenti e assessori, da una scarsa
cassetto dove stanno le buone intenzioni. assunzione di responsabilità e da nessuna chiarezza
A Cesena, in quel periodo o poco dopo, sull’onda del amministrativa. Dal punto di vista urbanistico, rispetto agli
rinvio a giudizio dell’ex Assessore all’Edilizia e Urbanistica altri temi importanti per la città, non mi sembra che quello
Giorgio Andreucci, per avere rilasciato alcune autorizzazioni delle verande per gli esercizi pubblici abbia creato, nel
“provvisorie” che nulla hanno a che fare con quelle previste tempo, problemi di impatto o difficoltà di ambientazione.
dall’allora Regolamento Edilizio per i bar e i ristoranti, si Forse in alcuni casi andrebbero migliorati, dal punto di
apre un dibattito, tutto interno all’Amministrazione, che vista estetico, i materiali, le coperture, i tendaggi e
porta a una delibera di Consiglio Comunale che abroga la “l’invenzione artistica” come sostiene Tinin Mantegazza.
normativa specifica con la quale, per dieci anni, si sono Proprio per questo non andava revocato il regolamento che
regolamentati quegli interventi. tentava di dare ordine alla materia; sicuramente si poteva
Si decide di fatto che qualsiasi manufatto, anche leggero, migliorare, specificare, ma soprattutto, mi sento di dovere
temporaneo e provvisorio, sottoposto all’esame della dire, che nessuna regione potrà mai proibire a un comune
Commissione Edilizia, convenzionato per quanto riguarda di regolamentare un tema che sta fra l’arredo e la costruzione,
i tempi e le modalità di realizzazione, con tanto di la disciplina degli spazi pubblici e l’utilizzo di aree private
fideiussione bancaria a garanzia degli obblighi assunti nei comprese nel PRG.
confronti del Comune, è illegittimo. Non si rinnovano le Poi chi commette abusi va punito, chi realizza opere difformi
autorizzazioni in scadenza, le nuove sono trattate come da quelle assentite deve demolirle, senza giocare sulla
fossero strutture in cemento armato e quegli ambienti creati possibile ambiguità delle parole.
per integrare il locale esistente sono considerati a tutti gli L’unica paura (o meglio preoccupazione) che si deve avere
effetti rientranti nell’indice edificatorio e devono rispettare è quella di non creare trattamenti diversi e di favore a
tutte le norme di PRG quali: le distanze dai confini, dalle seconda dei casi.
strade, le altezze, la visuale libera, etc.. Se la Commissione voluta dal Consiglio Comunale e
Se queste condizioni ci fossero, ovviamente il problema presieduta dal giovane amico Luca Ferrini saprà riportare
non esisterebbe. Si parla di problemi di illegittimità della l’argomento nella giusta progettualità amministrativa,
norma alla luce di una legge regionale del 2002, anche se spogliandolo delle inutili, assurde e a volte stupide
la illegittimità non viene sancita dal TAR o dal Consiglio incrostazioni burocratiche, si potrà ben dire che le
di Stato, ma da un legale del Comune e forse dagli uffici commissioni non sono fatte solo per insabbiare i problemi
della Regione. o creare alibi e giustificazioni inutili.
7

Unibanca, era meglio fare il passo un pò più lungo


di Paolo Morelli*

Tutta la galassia che in qualche Il momento presente, invece, dà ragione a quanti hanno
modo fa parte o è collegata alla difeso l'autonomia della banca perché la crisi finanziaria
Cassa di Risparmio di Cesena ed economica che ha colpito anche l'Italia ha messo in
è da tempo in fibrillazione: da evidenza il grande ruolo delle piccole e medie banche a
quando Davide Trevisani, direzione locale per il sostegno dell'ecoonomia delle piccole
presidente della Fondazione aziende e delle famiglie, con un aumento della quota di
Carisp, annunciò pubbli- mercato per gli impieghi di oltre il 5%. Infatti i grossi gruppi
camente l'intenzione di cedere bancari più colpiti dalla crisi hanno ridotto gli impieghi
una quota consistente delle all'economia. Conseguentemente s'è ridotto l'ammontare
azioni di Unibanca in possesso dei dividendi conseguiti dalle fondazioni che ne detengono
delle tre fondazioni che con- le azioni. Questo non è accaduto alle Fondazioni di Cesena,
trollano la maggioranza assoluta (Cesena, Lugo e Faenza) Lugo e Faenza perché Unibanca ha mantenuta pressoché
fino a cedere il controllo del gruppo bancario. Ma le trattative inalterata la sua redditività e quindi anche i dividendi erogati
con l'istituto Intesa Sanpaolo si sono arenate per alcuni mesi alle fondazioni e ai soci privati. Le fondazioni, quindi, non
e poi bloccate col mutamento dello scenario internazionale. hanno avuto forti accelerazioni nella loro attività, ma non
Nel frattempo Trevisani si era trovato di fronte a una sorta si sono nemmeno trovate a dover frenare bruscamente.
di sollevazione contro questo progetto che pare fosse stato Tra scossoni e sussulti si è arrivati all'elaborazione di un
oggetto di confronto solo in modo marginale: si sono messi piano strategico triennale di Unibanca-Cassa di Risparmio
di traverso gli amministratori delle banche (capogruppo e di Cesena-Banca di Romagna che guarda avanti, pur
controllate), ma soprattutto gli organi delle fondazioni. Da mantenendo aperta l'ipotesi di collaborazioni anche rilevanti
allora il confronto sta andando avanti in modo assai vivace, con altri gruppi bancari. Questo piano, per dare miglior
spesso anche al di fuori degli ambienti strettamente bancari. supporto alla prosecuzione dello sviluppo graduale che ha
Il cavalier Trevisani, benché abbia ormai solo un anno per caratterizzato i dieci anni di vita di Unibanca, prevede un
arrivare alla scadenza definitiva del mandato da presidente, aumento di capitale per un importo complessivo di circa
non ha ancora abbandonato l'idea di traghettare il gruppo 25 milioni di euro che tutti gli azionisti, fondazioni e privati,
Unibanca verso un grande gruppo per creare liquidità da saranno chiamati a sottoscrivere nelle prossime settimane.
destinare in parte alla diversificazione patrimoniale e in Il 18 dicembre scorso, quando l'assemblea dei soci ha
parte a interventi strutturali di tipo sociale. Sembra, a approvato all'unanimità l'aumento di capitale, nessuno si è
quest'ultimo riguardo, non estraneo il desiderio di Trevisani alzato in piedi per dirlo apertamente, ma nei corridoi della
di lasciare nella struttura della città ulteriori segni tangibili storica sede di Corso Garibaldi c'erano soci (soprattutto
della sua ultratrentennale presenza al vertice del sistema imprenditori) che si chiedevano se non fosse stato il caso,
banca-fondazione. visto che si alzava la gamba, di fare il passo un po' più
lungo. La cifra di cinquanta
milioni sarebbe stata cer-
tamente più adeguata alle
ambizioni di una banca che
vuole crescere anche raf-
forzando il proprio patrimonio.
Questo, però, avrebbe ob-
bligato le fondazioni a ridurre
la loro quota azionaria oppure
a sborsare il doppio della cifra,
penalizzando le erogazioni già
programmate per i prossimi
anni. Forse sarebbero stati
opportuni maggiori accan-
tonamenti da parte della
Fondazione di Cesena negli
ultimi dieci anni, quando ce
n'era la possibilità.

* Giornalista del Resto


del Carlino
8

Sanità: Area Vasta


Questione di strategia prima che ingegneria istituzionale
di Tiziano Carradori*

Negli ultimi venti anni il ministrativi soprattutto, ma anche in quelli sanitari.


Servizio Sanitario della L’Area Vasta origina nell’anno 2001, da queste
Regionale Emilia Romagna, al considerazioni. Nasce come scelta tecnica delle Direzioni
pari di qualsiasi altro sistema Generali per dare organicità alle collaborazioni già esistenti
sanitario cosiddetto avanzato, e generare efficienze “facendo insieme”, senza intaccare
ha dovuto confrontarsi con il l’autonomia decisionale, propria a ciascuna delle aziende
problema di comporre la sanitarie, nel campo della programmazione, della
pressione espansiva generata organizzazione e della gestione dei servizi. La rilevanza
dall’evoluzione dei bisogni di “politica” di alcune delle progettualità (laboratorio unificato,
salute, della domanda di servizi, officina trasfusionale, centrale unica 118) ha rapidamente
delle conoscenze scientifiche e reso necessario estendere i confini e gli interlocutori del
delle disponibilità tecnologiche coordinamento. Così, dalla seconda metà dell’anno 2003
con i vincoli, sempre più pressanti, determinati da una le Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie, le Direzioni
crescente scarsità nelle risorse disponibili. Questo confronto Generali e le OOSS CGIL, CISL e UIL decidono di attivare
non appartiene al passato, ma continuerà a segnare il futuro. un “tavolo di confronto programmatico” e un “tavolo di
Per il passato, le strategie di tipo strutturale e quelle di messa confronto tecnico-gestionale. Successivamente, anno 2006,
in efficienza del sistema di produzione, realizzate in tra gli stessi interlocutori è stato sottoscritto un “documento
concomitanza con l’aziendalizzazione delle Unità Sanitarie di intenti” in cui sono definiti le finalità e gli strumenti
Locali, hanno contribuito in modo importante a sostenere dell’integrazione di area vasta. Questo documento è quello
positivamente questo confronto. che ancora “regola” la governance dei progetti comuni alle
Nel tempo, tuttavia, hanno visto ridursi la loro capacità di quattro aziende sanitarie romagnole.
rendimento. Gli interventi strutturali concretizzatisi nella Di fatto oggi la cosiddetta governance di Area Vasta prevede
chiusura dei piccoli ospedali con tre livelli. Il primo, programmatico o di governo, posto in
concentrazione di alcune funzioni, capo al coordinamento dei
hanno da tempo esaurito le loro Presidenti delle CSST, è destinato
potenzialità. Sono ancora possibili al monitoraggio dello stato dei
ulteriori concentrazioni ma riguardano servizi, alla definizione della
segmenti di attività, piuttosto che distribuzione delle funzioni o dei
intere discipline specialistiche. Più servizi con bacino d’utenza sovra
che intervenire sulle strutture oggi è aziendale e del loro sistema di
sempre più necessario agire su governo. E’ la sede dove si realizza
segmenti di attività e sul modo in cui il confronto con le organizzazioni
vengono prodotte. Altrimenti esiste sindacali confederali, sui progetti
il rischio concreto di ridurre di interesse comune, sulla loro
l’accessibilità della popolazione senza opportunità e sulle modalità di
realizzare risultati economicamente realizzazione e sulla valutazione
dei risultati. Il secondo, tecnico –
significativi. L’efficienza aziendale
gestionale, posto in capo al
può ancora avere importanti margini
coordinamento delle Direzioni
di miglioramento, ma per riuscirvi
Generali, è destinato alla gestione
deve soddisfare almeno due
della realizzazione dei progetti di
condizioni: sviluppare l’efficienza interesse comune, alla gestione della
basata sull’appropriatezza d’uso delle concertazione con le organizzazioni
risorse piuttosto che quella basata sindacali e alla definizione delle
esclusivamente sulla produttività delle migliori modalità d’uso delle
stesse; estendere i confini entro i quali risorse. Il terzo, tecnico –
realizzare l’efficienza del sistema di professionale, posto in capo ad una
produzione oltre quelli di ogni singola pluralità di gruppi professionali
azienda sanitaria. La prima condizione ha una valenza (circa trenta) interaziendali, è destinato alla individuazione
generale. La seconda è particolarmente vera in contesti come e alla diffusione delle migliori pratiche cliniche ed
quello della Romagna, caratterizzati da aziende sanitarie organizzative. Non c’è vincolo formale tra le aziende, se
(ovvero soggetti dotati di ampia autonomia programmatica, non limitatamente alla realizzazione dei progetti di comune
organizzativa e gestionale) di piccola-media dimensione interesse, una volta che questi abbiano positivamente superato
popolazionale. In simili contesti, soprattutto se “ricchi” di il vaglio dei soggetti istituzionalmente a ciò preposti (CSST
servizi come è il caso, il rischio di inappropriate e inefficienti e Assessorato Regionale).
ridondanze e duplicazioni, che sottraggono risorse allo È sufficiente? Dipende dall’ottica che s’intende adottare.
sviluppo della qualità (tecnica, ma non solo) dell’assistenza Se si guarda a ciò che sino a oggi è stato prodotto, il bilancio
diretta alle persone, è molto superiore. Nei servizi am-
9

Sanità: Area Vasta


Questione di strategia prima che ingegneria istituzionale
* * *
è da considerare certamente importante e positivo. Soprattutto gestori, professionisti) a superare l’autoreferenzialità. È la
comparativamente ad altre realtà. nostra cultura di “classe dirigente” che fa fatica a vedere
Il progetto di Laboratorio Unificato ha già prodotto evidenti oltre il proprio particolare. Il politico teme il depotenziamento
miglioramenti qualitativi e realizzato importanti efficienze del proprio territorio a scapito di un altro, il gestore vede
economiche che hanno abbondantemente compensato i costi e considera primariamente gli “interessi” e gli effetti sulla
sostenuti per la qualificazione strutturale e tecnologica della gestione della sua azienda, il professionista teme la
rete laboratoristica. A completamento del progetto (genetica limitazione della propria attività e la perdita di prestigio.
medica, officina trasfusionale, anatomia patologica) la Sono tra coloro che pensa che le strutture si legittimano
Romagna disporrà di una delle più importanti reti di patologia sulla base della cultura e dei valori condivisi. Le strutture
clinica su scala Nazionale. possono rafforzare e diffondere la cultura, ma difficilmente
Il progetto Romagna Soccorso 118 è entrato a pieno regime la generano.
da circa un anno. La centrale operativa unica dispone oggi Per questo penso che attualmente la revisione, più o meno
di una delle più sofisticate tecnologie disponibili ed è per radicale, del governo della sanità romagnola sia una
questo una delle tre realtà nazionali scelte per la
sperimentazione nel numero unico per l’emergenza. La
centralizzazione delle funzioni di centrale operativa ha
consentito alle aziende di liberare personale dalle funzioni
di gestione delle chiamate e destinarlo al potenziamento del
soccorso territoriale. Gli investimenti per gli adeguamenti
tecnologici sono stati pari ad un terzo di quelli che sarebbero
stati necessari con il precedente assetto.
La rete oncologica della Romagna da oltre un anno dispone
di una struttura di ricerca, diagnosi e cura delle malattie
tumorali tra le più dotate su scala nazionale. La già elevata
capacità di attrazione dei servizi oncologici nei confronti
della popolazione romagnola è ulteriormente migliorata,
avendo la possibilità di disporre di tecnologie e competenze
di alta qualità. E’ stata inoltre stimolata, la ricerca clinica
indipendente, e tutti i cittadini della Romagna hanno pari
opportunità di accedere a trattamenti innovativi o
sperimentali.
Ciò che è stato realizzato è importante e il tempo di
realizzazione, circa cinque anni, non è eccessivo se semplificazione organizzativa ad alto potenziale di inefficacia.
confrontato alla complessità dei progetti. Se ne potrebbe Primariamente, perché immatura rispetto alle caratteristiche
dedurre che anche il sistema di governance si è dimostrato del contesto. I problemi sono complessi e il loro governo
adeguato. richiede sensibilità e specificità nell’azione, intersettorialità
Se si guarda a ciò che si può fare ancora per migliorare i negli interventi e un adeguato decentramento del potere
servizi e la loro efficienza, molto si può e si deve ancora decisionale. L’esatto contrario di ciò che oggi potremmo
fare. La qualità del servizio, non solo delle prestazioni, ha realizzare con, ad esempio, un’azienda unica di Area Vasta.
ampi margini di miglioramento soprattutto in termini di Si è appena iniziato un nuovo e importante processo di
rispetto dei diritti e della dignità della persona da assistere. integrazione sociale e sanitaria che vede nel Distretto la
Il modo di produrre i servizi e le prestazioni, soprattutto sede elettiva per la programmazione dei servizi di assistenza
quelle a carattere amministrativo – professionale o di supporto primaria. Quando questo sarà consolidato, allora una
tecnico-logistico, deve necessariamente adottare una revisione anche “radicale” della governance potrebbe avere
prospettiva di bacino ottimale di riferimento. Per evitare di senso ed essere anche opportuna.
spendere inutilmente e per spendere meglio. Non si tratta Oggi, per affrontare al meglio le sfide con cui deve e dovrà
di censire e distribuire, “eccellenze”, aggiungendole. Occorre confrontarsi la sanità romagnola considero molto più utili
consolidare e qualificare tutta la rete dei servizi, vera iniziative che consolidino la condivisione della strategia di
eccellenza del SSR, in modo tale che ogni punto della rete area vasta tra quanti hanno funzioni di rappresentanza, a
sia in grado di fornire ai cittadini prestazioni e servizi di vario titolo, della popolazione e quanti hanno funzioni di
alta qualità evitando di allontanarli dai centri di cura più gestione dei servizi. Iniziative finalizzate a generare una
prossimi alla loro residenza, quando non è tecnicamente conoscenza e una consapevolezza dei problemi e da cui
necessario. possa scaturire un dibattito che consenta la massima
Certamente la realizzazione di progetti comuni sulla base condivisione possibile delle strategie da mettere in campo
del semplice coordinamento, com’è il caso dell’Area Vasta, per provare a risolverli. Iniziative che non devono rimanere
non è semplice da gestire. Tuttavia, tra le criticità incontrate, confinate alla ristretta cerchia degli addetti ai lavori che
la “leggerezza” degli strumenti di governo non è certamente operano nella sanità, che coinvolgano altri settori socio-
quella più importante. Ciò che più di ogni altra cosa genera economici e che favoriscano la partecipazione attiva della
l’attrito che rende le cose più difficili di quanto potrebbero cittadinanza.
esserlo, è la difficoltà che hanno i diversi attori (politici, * Direttore Generale ASL Ravenna -Coordinatore Area Vasta
10

Opinioni

Della Sinistra e del PD


di Ines Briganti*
Scrivere “della Sinistra” o le cose che interessano il popolo in generale”.
“sulla Sinistra” non è facile o Questo diceva Palmiro Togliatti il 3 Ottobre del 1944 a
meglio, potrebbe anche essere Firenze in un discorso tenuto ai quadri, “nella duplice necessità
facilissimo dal momento che di guidare il passaggio dalla clandestinità alla vita pubblica
non mancano certo gli e di contemperare l’originario modello bolscevico di quadri
argomenti; la difficoltà è come rivoluzionari con un Partito votato alla mobilitazione di
delimitare il tema per tentare massa nella società Democratica” (cito testualmente da
di presentare qualche riflessione Maurizio Ridolfi). Il PCI di allora era una parte importante
nel modo più coerente della Sinistra di allora e intuiva dunque indispensabile un
possibile, evitando anche di progetto politico consono alla nuova Democrazia, a un nuovo
annoiare chi legge. Non mi “patriottismo” costituzionale. (Con molta serenità cito Palmiro
sottrarrò certamente dall’es- Togliatti così come, con altrettanta serenità condivido un
primere una mia valutazione di amarezza su quanto sta giudizio ormai storicamente consolidato sul fatto che il Partito
accadendo a proposito delle candidature del Partito Comunista Italiano ha commesso molti errori, ha condiviso
Democratico alle presidenze regionali: chi mi conosce sa per un certo tempo un’ideologia sbagliata): ma la domanda
bene che non ho mai fatto il “pifferaio” in qualunque ruolo da porsi allora è: perché la società italiana ha reso possibile
mi sia trovata ad agire, politico o istituzionale che fosse. la nascita di un Partito come il PCI, al quale si sono iscritti
All’indomani delle Primarie PD per la designazione del o per il quale hanno votato operai e borghesi, artigiani e
Segretario del Partito, Primarie la cui partecipazione mi contadini, marxisti e liberali, atei e credenti? Un Partito che
aveva fatto ben sperare perché, ancora una volta – attenzione, al suo culmine ha raggiunto i voti della Democrazia Cristiana?
mi è capitato di dire: potrebbe essere anche l’ultima! – si è Che Aldo Moro ha cercato di associare negli anni di piombo
data fiducia ai Dirigenti di questo Partito, sembra che la al Governo del Paese? Una mia parziale risposta è perché
musica non sia molto cambiata. allora, come ora, pur nel rispetto di una necessaria
La mozione di Franceschini, alla quale avevo aderito, aveva contestualizzazione storica si avvertiva il bisogno di rifondare
costruito il progetto PD per le Primarie su cinque parole un Paese che aveva perso allora le buone idee del
chiave Fiducia, Regole, Uguaglianza, Merito, Qualità: anche Risorgimento così come ora sta perdendo i valori fondanti
nella mozione “Bersani”, pure in termini diversi, questi della Democrazia.
concetti erano chiaramente sostenuti. Bene, non mi soffermerò “Dovete capire bene – diceva Aldo Moro rivolto al gruppo
più di tanto su Uguaglianza, Merito e Qualità, idee-progetto dirigente – perché, attenti come siamo ad ogni evoluzione
da realizzare soprattutto laddove si abbia responsabilità di democratica, guardiamo con particolare attenzione là dove
governo, ma su Fiducia e Regole vorrei dire che la Fiducia, sono masse di popolo e di lavoratori, là dove sono ideali e
sembra ovvio, ma bisogna guadagnarsela - e il comportamento aspirazioni che riguardano l’avvenire della società e la difesa
attuale del PD non mi pare proprio che se la stia guadagnando della dignità umana”. Questa era allora la politica della
- quanto alle Regole, andrebbero rispettate. Sinistra, rappresentata soprattutto dal PCI - ma non solo - e
Perché allora se le Primarie, scritte nello Statuto, sono state dalla Democrazia Cristiana di Aldo Moro: capire, interpretare
volute con passione da tutti non si sostengono con altrettanta i tempi e le istanze nuovi e dare ad essi risposte nuove. (Per
passione, e soprattutto trasparenza ovunque, dando in questo inciso erano questi i tempi in cui, da giovane insegnante, da
modo a chi nelle Primarie ha creduto motivo di pensare che indipendente di Sinistra, seguivo con passione e grande
non sono più i vertici del Partito a decidere? interesse, anche se con atteggiamento sempre positivamente
Sappiamo bene che l’Italia profonda non è un Paese critico, l’evoluzione riformista del PC e mi lasciavo
progressista e che per avere qualche probabilità di andare al coinvolgere con piacere dai miei allievi, nei confronti dei
Governo la Sinistra è costretta ad allearsi con altre forze, ma quali nutrivo il massimo rispetto, in accalorate discussioni
tutto questo dovrebbe avvenire con regole interne ed esterne di cui ho grande nostalgia!) A questo punto mi è utile,
trasparenti e soprattutto con comportamenti coerenti, nell’ambito del mio ragionamento che si sforza di essere
guardando con attenzione alle competenze delle persone e logico-cronologico, recuperare alcune riflessioni di Pietro
ai programmi di governo adeguati alle esigenze di quel Scoppola quando, parlando delle ragioni del PD, sottolineava
territorio e, possibilmente, realizzabili. la necessità di portare a compimento quello che egli chiamava
Ma ritornerò ad esprimere valutazioni sulla Sinistra - o meglio “il processo fondativo della Democrazia Italiana”. La Guerra
sull’unico partito che può rappresentare l’alternanza di fredda, i caratteri specifici del PCI, talune ambiguità della
Sinistra possibile al Governo di Centro Destra, il Partito DC hanno molto pesato sul ritardare il processo di
Democratico - (non vedo altra Sinistra “viva” del nostro normalizzazione della vita politica del Paese, tanto che sono
Paese) dopo un breve excursus storico. emerse le contraddizioni e le “incongruenze” della storia
“Ma io desidero dirvi un’altra cosa: voi dovete riuscire a italiana.
dare al nostro partito un carattere non chiuso in se stesso, Sono riemerse dal profondo della società una Destra anomala
come era il carattere che avevamo una volta, sia quando senza storia, non paragonabile alla Destra degli altri paesi
eravamo legali come pure sotto la persecuzione fascista. europei (ho sempre sostenuto che grande danno ha recato
Dovete dargli un carattere molto ampio, in modo che tutto alla vita politica del Paese la mancanza di una Destra liberale
il popolo senta realmente, non soltanto che il partito esiste, laica), i vizi antichi di un popolo restio alla legalità,
ma senta che il partito si occupa dei suoi interessi e di tutte
11

Opinioni

Della Sinistra e del PD


* * *
insofferente dello Stato e le debolezze, al tempo stesso, di economico ma anche culturale, nel senso di un controllo
uno Stato lontano dalla Società. Di qui emerge, ancora sempre più forte dei media, dell’immaginario collettivo, del
secondo Scoppola, l’esigenza del compimento del processo senso comune e in questo le responsabilità della Sinistra sono
fondativo della Democrazia Italiana, compimento che, solo grandi!! Smettiamola quindi di stupirci del successo di certa
in parte, era avvenuto con la Resistenza e il Patto Destra, anche tra i ceti più deboli. Il populismo vince perché
Repubblicano e Costituzionale. Si tratta quindi di chiamare il riformismo ha tentato di dire e forse anche di fare alcune
ad essere protagonisti i soggetti popolari radicati nella storia cose ma è rimasto senza popolo! Dunque il PD può avere
del Paese in stretta collaborazione con altri filoni del con sé l’avvenire solo ad una condizione: riuscire ad indicare
riformismo italiano. all’Italia un nuovo orizzonte entro il quale la sua unità
E questo dovrebbe essere il compito del Partito Democratico, nazionale, la sua cultura millenaria, il suo “genio” possano
riformista, che fa propri i valori della Sinistra storica e non farsi valere come essenziali in una nuova e diversa struttura
solo: se vuole essere davvero un Partito nuovo e, al tempo del mondo. Innovare l’Italia non è solo un problema di
stesso, avere un fondamento, deve riprendere questo processo tecnologia: è dare a questa penisola un nuovo ruolo storico,
incompiuto e portarlo avanti coerentemente. A causare questo internazionale, mediterraneo. L’Italia non è un insieme di
“ritardo” nel processo di democratizzazione del Paese hanno territori – come ripetutamente ci ricorda il nostro Presidente
contribuito soprattutto due fenomeni: da una parte la crisi della Repubblica. Pare invece che la virtù dei giovani aspiranti
del PC nel corso degli anni ’80 che, in mezzo a infinite alla leadership del PD sia quella di rappresentare “il territorio”.
difficoltà, tentò un profondo processo di trasformazione Ma una classe dirigente, degna di questo nome, non
perché un insieme di fattori ne aveva minato la forza e rappresenta “il territorio”: interpreta la nazione e ne indica
l’autorevolezza (i tracolli elettorali, il forte calo degli iscritti il percorso. Innovare significa anche questo: dare al PD una
soprattutto nel reclutamento dei giovani, la dispersione di nuova dirigenza capace di investire davvero sul talento
una risorsa come la militanza diffusa, l’emergere di inusuali italiano, sulla formazione, sulla ricerca, sulla cultura, sulla
ma ormai strutturate correnti). Dall’altra parte il Partito scuola, ma anche sulla bellezza dei luoghi e su tutto ciò che
Socialista smette di essere un Partito nel senso tradizionale può rendere la vita della nostra gente più felice e più creativa.
del termine e diventa il prolungamento pratico-organizzativo Significa operare affinchè gli italiani tornino ad essere quelli
della trama ordita dal Presidente-Segretario. Divenuta una che “fanno le cose belle che piacciono al mondo”: gli italiani,
macchina per la gestione del potere, sia sul piano nazionale non la somma di veneti e di siciliani. Il Partito Democratico
sia nelle numerose amministrazioni locali, il PSI, perduta la non decollerà mai se non sarà il risultato di una nuova sintesi
guida del Governo e divenuto sempre più il Partito del leader, storico-politica e culturale. La prima cosa è riorganizzare un
si trovò senza una praticabile strategia politica. Dunque è al Partito che misura la sua capacità di stare in campo non solo
PD, quale forza politica di centro sinistra, potenzialmente in per i suoi “no” al Governo ma per come sa porsi come forza
grado di attrarre anche parte di un “volgo disperso che nome di governo con proposte chiare, costruite dal basso, realizzabili,
non ha” – come direbbe il poeta – che chiediamo di essere condivise: questo è il senso delle parole chiave di cui parlavo
il Partito in grado di compiere il processo di cui parlava precedentemente – Uguaglianza, Merito, Qualità. Il Paese
Scoppola, con le alleanze necessarie, ma anche con quelle ha un gran bisogno di giustizia, di morale, di equità sociale,
regole di trasparenza e di coerenza di cui si diceva prima. di ridistribuzione di ricchezza, di ridistribuzione di diritti e
A quali condizioni, con quali strumenti, per quali obiettivi? di doveri, di valorizzazione del merito in ogni settore, in ogni
Ragioniamone. ambito della vita sociale. Se non si antepone la realizzazione
Dopo aver tanto esaltato il “nuovismo” è arrivato il momento di questi obiettivi, in tempi necessari ma certi, alla
di rendersi conto che comunque, una “nuova storia” è preoccupazione di costruire statuti, regolamenti che
incominciata. E noi possiamo non chiederci ad esempio se burocratizzano oramai il Partito in modo intollerabile e alle
lo Stato italiano, basato sull’attuale rapporto fra il Nord e il diatribe interne; se si continua a parlare come si fa da due
Mezzogiorno, resisterà alla prova? E possiamo non anni a questa parte di “radicamento” ma nulla si fa per
domandarci quale ruolo avrà la nostra vecchia penisola a cominciare davvero a realizzarlo; “se dovessimo assistere
fronte delle nuove potenze geo-politiche? L’Italia ha un alla incapacità della Sinistra di trovare quel tanto di intesa
assoluto bisogno di una nuova guida politica e morale che necessaria per svolgere una costruttiva e credibile opposizione
ridisegni il suo futuro tanto che il Paese sembra investito da allora dovremo mettere in conto, come probabile, un accelerato
una forte crisi morale prima ancora che sociale e politica. ulteriore declino del nostro Paese, la fuoriuscita dal contesto
Io non vedo un’ondata reazionaria di Destra (e, per favore, politico e civile dell’Europa più progredita”. Questa è la
non gridiamo al Fascismo – categoria storica ben precisa posta in gioco secondo Massimo Salvadori.
che va collocata nel suo tempo) ma vedo un fenomeno Si sono persi per strada pezzi di popolo e di storia, anche
altrettanto pericoloso: la perdita di fiducia in un destino Partiti che, per la loro storia, identità, partecipazione alla
comune, il disprezzo degli italiani per la politica ed il finire costruzione della Carta Costituzionale non possono non
col considerare le regole della Democrazia come un “optional” riconoscersi in una Sinistra che sia però riformista,
di cui tenere o non tenere conto e non, invece, la condizione democratica, progressista: anche a questo recupero il Partito
del loro stare insieme. Ripeto: distinguiamo, non gridiamo Democratico dovrebbe pensare, così come ciascuno di noi
al fascismo. dovrebbe fare, almeno fino a quando resta viva la motivazione
Ma la novità c’è. È la creazione, dopo mezzo secolo di libertà per rimanere dentro questo progetto politico.
repubblicana, di una concentrazione mai vista del potere * del PD Cesena
12

Verso le elezioni regionali. L'Emilia-Romagna

Necessita innovazione
di Denis Ugolini

Elezioni regionali, in Marzo, candidato. Chi avrà più voti vince e sarà il governatore
fra poche settimane. Rinnovo regionale fino al 2015. Non è previsto il ballottaggio nelle
dei presidenti e delle elezioni regionali. Dati i rapporti di forza attualmente
assemblee. I futuri governi esistenti, facendo base su precedenti risultati elettorali, le
delle nostre regioni. Voto possibilità che vinca ancora il centrosinistra sono tutt’altro
rilevante anche per le vicende che incerte. La stessa posizione assunta dall’Udc, in una
politiche nazionali. La pre- regione come questa, senza sommarsi con il centrodestra,
parazione di questa scadenza, aiuta ancor più le possibilità di Errani di vincere. Ipotizzare
da parte delle forze politiche, che questa posizione dell’Udc in Emilia-Romagna sia anche
si sta dimostrando non parti- il risultato di qualcosa di più di una tacita intesa con il
colarmente lineare. Chiaroscuri partito maggiore che è il Pd, non è certo un azzardo. A
e confusione prevalgono. Il sinistra Errani ed il Pd stanno cercando di fare la più larga
centrodestra ha consegnato ed estesa alleanza possibile. Se non temono di perdere,
importanti candidature a governatore alla Lega, in Piemonte temono, però, di vincere male. Perdendo comunque un certo
ed in Veneto. Si continuano a manifestare tensioni all’interno consenso. Mostrando crepe vistose sulla tenuta politica ed
del Pdl, fra Berlusconi e Fini. E non è solo questo il carbone elettorale della regione, più di ogni altra, simbolo del sistema
che arde sotto la cenere di quello schieramento. Difficile di governo della sinistra attuale, che è continuazione di
intendere quella compagine solida e coesa, come all’inizio, quello di ieri del Pci. Il fatto che, nel paese, non si sia ancora
pur restando formalmente stretta e identificata nel Premier. aperta una fase di superamento del duro contrasto che anima
Sull’altro fronte, il centrosinistra, le cose non sono migliori. la politica – ci sono stati solo timidi segnali, e ad ogni modo
Anzi! La risultante principale è una notevole confusione, la vigilia di una consultazione non è proprio il momento
una scarsa chiarezza di linea, molti contrasti fra forze e più indicato e favorevole – significa che sarà scontro più
all’interno della maggiore forza, il Pd. Emblematico il caso che confronto. Prove di forza fra posizioni nazionali, più
pugliese. Non meno quello laziale. Il nuovo segretario del che raffronto su soluzioni di governo per i problemi della
Pd, Bersani, ha molte difficoltà. Pare anche non molta forza società e dell’economia regionali. Purtroppo! È la politica
a mettere un poco di ordine non solo nel rapporto, quasi di questi tempi. Non quella migliore di cui vi sarebbe enorme
capestro, con Di Pietro, ma anche al suo interno, fra le bisogno. Quella discontinuità, quel salto di qualità culturale
diverse correnti che si sono misurate nelle recenti primarie e civile, nella politica, nelle forze politiche, nell’elettorato,
e fra le diverse anime culturali che non si sono amalgamate che è auspicabile da tempo, è assai improbabile che si stia
e contaminate, come era negli auspici iniziali della dispiegando, in questo momento ed in vista di queste
formazione di questo partito, sorto sui tronconi dei Ds, ex prossime elezioni. E restiamo a qualche considerazione
Pci, e della Margherita, ex Dc. Ad essere centrale nella inerente la nostra regione.
vicenda politica è sempre Berlusconi. Piaccia o non piaccia, La preoccupazione maggiore riguarda la marginalità che
questa è la realtà. Purtroppo. Far vincere il centrodestra e avranno i temi importanti che si devono risolvere. Non
premiare così l’azione e la compagine di governo, troveranno luogo sufficiente ed adeguato nello scontro che
rafforzandolo. Questo l’obiettivo di una parte. Dall’altra il si delinea fra gli schieramenti. Non riusciranno a trovare
tentativo di fare una larga alleanza per contendere quel neppure precise soluzioni, precisi indirizzi risolutivi, nei
primato, per difendere le maggioranze regionali che il programmi che pur saranno proposti dai candidati e dalle
centrosinistra ha, e per cercare di conquistarne di ulteriori. loro alleanze di supporto. Il centrodestra dirà di tutto di più
Pro o contro Berlusconi. La valenza in chiave nazionale di per dare risalto alla necessità di cambiare il sistema di potere
questo prossimo voto regionale si stringe intorno a questo. vigente in questa regione simbolo. Il centrosinistra esalterà
E dire che si devono eleggere i governi delle regioni italiane la sua governabilità di tutti questi anni. Da parte di
per i prossimi cinque anni. Sarebbe bene che al centro ci quest’ultimo, c’è il rischio che non si diano indicazioni e
fossero le questioni vere delle nostre società regionali. Non non si prevedano precisi e molto concreti impegni per le
saranno ovviamente assenti del tutto,ma saranno purtroppo questioni di rilievo della nostra realtà regionale. Il timore
molto secondari, assai obnubilati dalla contesa politica più fondato poggia su solide argomentazioni. Quando si deve
generale. A queste problematiche regionali – non senza dare vita ad una alleanza, che è soprattutto una somma, la
opportunismo - fa insistente riferimento l’Udc per valorizzare più vasta possibile di sigle partitiche al fine di puntare a
una autonomia di posizione che lo porta a fare scelte di vincere “contro il nemico”, si sacrificano su questo altarino
alleanza caso per caso, oppure per presentarsi da sola alle i problemi e le loro chiare e necessarie soluzioni. L’unione
elezioni. I famosi due forni. L’Udc si tiene nel mezzo, per di troppe differenze e diversità programmatiche si rende
così dire. E dal suo punto di vista, non ultimo quello di possibile rendendo generico e quindi accettabile da tutti il
mirare a scardinare questo attuale tipo di bipolarismo, fa programma. Le cose che possono dividere e differenziare
tutto sommato bene. si tralasciano o si annebbiano nei panegirici dei buoni e
Nella nostra regione, l’Emilia-Romagna, il quadro delle generali propositi. Il partito maggiore che in questa regione
candidature è già definito. Il centrodestra candida l’attuale è al governo da sempre e che tira le redini dell’alleanza di
parlamentare, ex direttore del Resto del Carlino, Mazzuca. centrosinistra, in un quadro simile, esalta le sue capacità
Il centrosinistra continua con Vasco Errani, Presidente tattiche ad incollare comunque le sigle alleate. Per gli aspetti
uscente della Regione. L’Udc corre in proprio con Galletti
13

Verso le elezioni regionali. L'Emilia-Romagna

Necessita innovazione
* * *
di governo che necessiteranno, vedrà il da farsi dopo le esserci un governo di area vasta, voluto dalla Regione e
elezioni, durante la fase di gestione dei prossimi anni. È strettamente connesso col governo sanitario regionale. Un
così che spesso si parla di governo quando sarebbe più effettivo impegno in questa precisa direzione, assunto con
appropriato dire gestione. Si parla di programmi quando solennità e posto a scadenza di un serio lavoro nei primi
sarebbe meglio dire gestione e conservazione del potere. due anni dei nuovi governanti regionali, dopo le elezioni
Figuriamoci se questo rischio non esiste! Tuttavia i problemi del marzo prossimo, costituirebbe una prima e non irrilevante
ci sono, eccome! Alla distanza, neppure tanto lunga, la indicazione che qualcosa di quella cultura politica innovativa
differenza può farsi sentire. A seconda che si affrontino e richiamata sopra esiste e vuole dare prove concrete.
come si affrontano. E alla prova di certe necessità ed anche Basterebbe questo al momento pur avendo consapevolezza
di certe urgenze, che non mancano mai, c’è il rischio che del grosso lavoro che questo necessario obiettivo richiederà.
solo la tattica politica non riesca a dare i riscontri dovuti. Resistenze corporative, egoistiche, campanilistiche;
Che occorra invece dare soluzioni impegnative, serie e conservatorismi culturali, sindacali; questo ed altro ancora
rigorose. Ciò che risolve davvero certi problemi sconta lastricherà la strada che si deve comunque percorrere. Chi
sempre una certa impopolarità, molte resistenze conservatrici. già governa questa regione e questa sanità emilanoromagnola,
Ma è l’onere del governo serio, capace e che davvero si avendo prodotto non poco ai fini di quella qualità che al
occupa di corrispondere all’interesse più generale dei cittadini
nostro sistema sanitario comunque si deve ampiamente
e della realtà in cui si opera. Ci sono esigenze di innovazione
vera – non quella solo declamatoria -, di riformismo riconoscere, difficilmente può disconoscere questa incalzante
autentico. Per consentire un futuro meno problematico e esigenza. Sicuramente ne ha consapevolezza. La condizione
non oberato di zavorre, nel quale non si accumulano, migliore per fronteggiarla e che vi siano più forze ad averla
aggravandole, le difficoltà, ma si spiana una strada migliore e che vi siano forze capaci di tirare per altro verso che non
per superarle e per affrontarne di nuove, comunque quelle resistenze e quei consevatorismi. È un lavoro che
inevitabili. Scegliere implica spesso scontrarsi. Ma la deve potersi appoggiare a sponde che aiutano e che non
responsabilità politica, il senso delle istituzioni, richiedono respingono. Infrastrutture. Altra cartina di tornasole: la Via
governo, governo vero, non sopravvivenza meramente Emilia-bis. La Regione dopo le ultime decisioni dell’Anas
gestionale di mera conservazione del potere. C’è soprattutto ha in mano la possibilità di dare sblocco all’impasse di
nella forza politica e nell’alleanza che hanno ancora le questi anni. Si può davvero avviare il percorso verso
maggiori potenzialità di vittoria elettorale, in Emilia- l’importante realizzazione. Impegno preciso di bilancio per
Romagna, questa forte responsabilità ed una spinta siffatta? la cifra definita e di spettanza regionale da sommarsi agli
C’è la portata culturale, quella innovazione culturale che i impieghi finanziari degli enti locali interessati, a quelli
tempi richiedono? Ovvio che a queste domande nessuno decisi dall’Anas e quelli del Project Financing. Una decisione
ammetterà limiti, anzi saranno risposte corali: “eccoci, che non ha motivo di essere rinviata e che non può risentire
siamo noi quelli giusti, i migliori e siamo pronti”. della eventuale contrarietà di certe visioni ideologizzate,
Il dramma è che tutti fanno parte del coro. Ma i problemi magari malposte intorno alle problematiche ambientali, che
non si risolvono, né si avvalgono di questo. Essi rimangono molto si annidano in certe forze politiche. Non potranno
e sono lì a comprovare che il fronteggiamento adeguato essere queste le sponde che servono per muovere nella
che richiedono non si è ancora dispiegato. E possono anche direzione della Via Emilia-bis. Come non potranno essere
rendere evidente con forza ed anche – spesso accade – con quelle forze ancora molto intrise di statalismo che potranno
drammaticità che ancora non si accenna a dispiegarlo. aiutare il processo di semplificazione burocratica al quale
Tre questioni, come parziali, ma importanti, cartine di la nostra regione deve dedicarsi subito, soprattutto dopo
tornasole. Sanità. Infrastrutture. Burocrazia. La Sanità è la avere sbagliato nel rendere ancora più limacciose le
stragrande parte del bilancio della Regione. Che in materia procedure ad esempio in merito di urbanistica e di
ha poteri e prerogative forti e vasti. La sanità emi- regolamenti per l’edilizia.
lianoromagnola è una delle migliori sul piano nazionale. Tre impegni importanti. Nel merito dei quali non ci si
Nel suo complesso. E proprio anche per questo non le dilunga, perché in altro modo ed in sede più adeguata si
mancano problematiche critiche. In queste settimane se ne potrà fare. Ma se sono concreti e veri questi sono punti
sono evidenziate con crudezza. Con il dissesto finanziario programmatici ed obiettivi di una volontà politica che
dell’Asl forlivese, e con altri casi, in altre realtà. Soldi spesi
con esagerazione e spesi male. Il sistema dei controlli che darebbero segno di quelle innovazioni che si richiedono
mostra lacune grosse. Se non fosse così quel dissesto per una maggiore ed adeguata qualità di governo della
forlivese non si sarebbe prodotto, almeno nella enormità nostra regione. Quanti non si lasciano irretire e trascinare
quantitativa che lo riguarda. Ma questo è qualcosa che dalla semplice propaganda delle posizioni politiche in
rafforza certe considerazioni, non le inizia. Da tempo si sta scontro fra loro, ma fanno delle questioni importanti la base
ponendo il problema impegnativo di dare nuovi e più per discernere la propria scelta elettorale, possono anche in
adeguati livelli di governance alla nostra sanità regionale. questo modo e su queste cose muovere le proprie valutazioni.
Ne abbiamo avviato la discussione e la continuiamo proprio Staremo a vedere se, partendo da un simile parametro, e
in queste nostre pagine. Con riferimento particolare – ma giudicando le proposte in campo da parte dei candidati, ci
non unico - all’Area Vasta Romagna. Non basta che sia sarà motivo di soddisfazione o di delusione. E chi susciterà
solo la coordinazione attuale. Si deve andare oltre. Deve l’una e chi l’altra.
14

Verso le elezioni regionali. L'Emilia-Romagna

Ripresa lenta. Creare ricchezza e competere


di Davide Buratti*

CESENA. Regionali: è il (-3,1% e -5,5%) e occupazione (-1% e -1,8%). Il problema


momento delle decisioni. Alle non sono i consumi interni. Quelli, pur non andando
porte della primavera si voterà benissimo, non sono crollati. Ad aver perso terreno sono le
per rieleggere i consigli re- esportazioni. E’ sotto questo aspetto che le aziende devono
gionali. Nonostante la scadenza lavorare. Per guadagnare terreno è fondamentale supportare
sia piuttosto vicina diverse imprese tecnologicamente avanzate.
decisioni devono ancora essere Comunque bisogna essere chiari: nel dopo crisi nulla sarà
prese. In primo piano c’è il te- più come prima. Soprattutto ci troveremo di fronte ad una
ma delle alleanze. situazione a macchia di leopardo. Complice anche la cresciuta
Ma il primo vero quesito concorrenza internazionale, non tutti i territori cresceranno
riguarda l’affluenza. E’ una allo stesso modo. Quindi saranno fondamentali le scelte
delle prime volte che le regio- delle amministrazioni locali. Ed una regione che avrà un
nali non hanno il “traino” di altre consultazioni. Come margine di manovra sempre più alto sarà molto importante.
risponderanno gli elettori? Il “fascino” della Regione è lo Quindi è lecito aspettarsi delle risposte precise da parte dei
stesso che hanno le amministrazioni locali? candidati. In lizza dovrebbero essere quattro: Errani per il
Registrare un’alta affluenza sarebbe importantissimo. Ma centrosinistra, Mazzucca per il centro destra. Poi ci
non perché per qualcuno devono essere una rivincita, oppure dovrebbero essere l’Udc e la lista Grillo.
perché si deve partecipare ad un referendum su Berlusconi. Resta da chiarire la posizione dei repubblicani. Molti
Qui in ballo c’è molto di più. C’è da decidere il governo preferirebbero la terza via. Quella della forza liberal
regionale. Ha già molti poteri e con il federalismo in arrivo democratica è più di una sirena. Ma i tempi sono maturi?
ne avrà ancora molti di più. Quindi dovrà essere la squadra Forse ancora no. E’ necessario lavorarci ancora un po’. Per
che ci dovrà trascinare fuori da una crisi che ancora si fa arrivarci però è necessario che il partito sia unito. Una
sentire. E’ vero che la fase più acuta è stata superata. Ma frammentazione romagnola non serve a nessuno. E, a dire
questo non significa che siamo guariti. Il malato ha solo la verità, non la vuole neanche nessuno.
preso un brodino. La ripresa sarà lenta, molto lenta. E’ quello del resto che è emerso nel corso degli stati generali
Confindustria ha previsto che ci vorranno una decina di del Pri organizzati a Martorano. Tutti furono concordi nel
anni a ritornare alla situazione pre crisi. Nel frattempo dire che una forza liberal democratica laica non ha
saranno passati due lustri e altre economie (Cina, India e necessariamente una fissa dimora politica a sinistra piuttosto
Brasile su tutte) avranno volato.
che a destra. “E’ compito del partito – è stato detto - misurarsi
Una conferma arriva anche da Tito Boeri, editorialista de
seriamente e definire i contenuti della propria linea politica,
“Il sole 24 ore” e da quello che ha detto in un’intervista
per poi concedersi ad un confronto a-pregiudiziale con tutte
rilasciata a Laici.it: “Mi sembra che si vada verso un 2010
le forze politiche presenti in regione. Certo è che il partito
un po’ alla “giapponese”, cioè uno scenario in cui le economie
ripartono lentamente verso una fase di stagnazione più forte in Romagna, e non solo, è il Pd”. Poi fu un lanciato
economica e con i Paesi emergenti come la Cina e l’India un messaggio anche per tranquillizzare i ravennati:
che, invece, riprenderanno ad andare assai velocemente”. “L’interlocutore con cui sarà più facile entrare in contatto
Inoltre dobbiamo fare i conti con una perdita di potere sarà proprio il Partito Democratico”.
d’acquisto. L’Istat ha calcolato che è diminuito dell'1,6% Ed è proprio da qui che il partito repubblicano deve partire.
in soli dodici mesi. La propensione al risparmio è aumentata Ma non deve farlo con il cappello in mano. Creare ricchezza
di 0,2 punti percentuali su base congiunturale e di 0,4 punti per poi ridistribuirla. E’ sempre stata questa la parola d’ordine
su anno. Il reddito disponibile (in valori correnti) è diminuito dei repubblicani. E’ partendo da questo presupposto che il
dello 0,4% congiunturale e dell'1% su anno, la spesa per Pri dovrà intavolare delle trattative portando al tavolo quelle
consumi ancora di più: dell'1,5% tendenziale e dello 0,6% idee che sono sempre stata la forza dell’Edera. Burocrazia
congiunturale. Ma anche le imprese soffrono la crisi: la e liberalizzazioni sono due temi sui quali il partito
quota di profitto delle società non finanziarie, nel periodo repubblicano dovrà pretendere risposte precise e
che va da ottobre 2008 a settembre 2009, è calata di 2 punti inequivocabili.
percentuali rispetto al corrispondente periodo dell'anno Del resto il futuro più che sul taglio delle tasse (comunque
precedente. La quota di profitto, precisa l'Istat, è stata pari importante) si gioca sulla competitività. Su questo è stato
al 40,9% e che si è ridotta dello 0,3% su base congiunturale. molto chiaro anche Luigi Angeletti, segretario nazionale
Tutti con il segno negativo anche gli indicatori per le piccole della Uil. Partecipando al congresso di Cesena ha detto:
imprese e l'artigianato dell' Emilia-Romagna nel 2009. A “Ritardare i permessi alle aziende costa troppo. In Francia
certificare il dato è l'indagine congiunturale svolta dal Centro hanno un costo del lavoro più alto del nostro, eppure
Studi “Sintesi” per conto di Confartigianato Emilia-Romagna continuano ad attirare capitali stranieri. Questo perché hanno
che fra il 23 novembre ed il 4 dicembre ha tastato il polso un apparato burocratico che funziona e che non provoca
a 900 imprese con meno di venti dipendenti. La produzione lungaggini e i permessi vengono dati in fretta.”
è scesa del 3,9% su base congiunturale e del 5,2% sul
tendenziale annuo; numeri non molto dissimili per fatturato * Caporedazione di Cesena del Corriere Romagna
15

Dibattito: la presenza laica, democratica e repubblicana in Romagna

Una grande tradizione o solo la vicenda di un partito?


* * *
Una grande tradizione. Cultura e politica. Una storia ricca oltre un secolo, così ricca di una storia che ha segnato e
e lunga. Dai suoi albori risorgimentali, fino ai giorni nostri. segna profondamente la nostra società locale e romagnola,
La tradizione, la cultura politica repubblicana. La Romagna, è anch’essa da considerarsi in questa accelerata caduta
il luogo dove ha avuto la maggiore presenza, un radicamento libera? La grande tradizione amministrativa, quella dei
sociale profondo. Una forza politica, particolarmente nel grandi Sindaci repubblicani (Corradino Fabbri, Antonio
triangolo Cesena, Forlì, Ravenna, di grande influenza ed Manuzzi ) di Cesena, di Forlì, di Ravenna; quella tradizione
anche di grosse dimensioni. Una forza di massa. Decenni repubblicana che ha pervaso molte vicende locali, culturali,
di politica e di azione amministrative locali sono stati economiche e sociali; è questa una tradizione da
forgiati in gran parte da quella cultura e da quella tradizione. considerarsi strettamente connessa alla vicenda politica
Capace di primati elettorali, nei nostri territori, fin dall’inizio del Pri? È soltanto qualcosa da restringere nella vita
del secolo scorso. E dall’inizio della Repubblica fino a interna di un partito? Riconducibile ed esauribile
poco tempo fa con percentuali cospicue. Sempre sulle due nell’intreccio di virtù e difetti che hanno connotato la
cifre e non sotto, fino alla prima metà degli anni novanta. conduzione e la gestione del solo partito? L’equazione
Nel contesto della politica contrassegnata dalla massiccia non corrisponde alla realtà. Quella tradizione nella nostra
presenza dei grandi partiti di massa di ispirazione marxista società locale è assai più pervasiva e interna di quanto
e cattolica. Mentre il Pri – il partito che quella tradizione non lo sia il consenso elettorale esplicito che ha raccolto
ha incarnato e fatto vivere – a livello nazionale aveva un o può raccogliere quel che è rimasto del Pri. Certo è che
ruolo minoritario, seppure di grande rilevanza culturale e il Pri, nel corso degli anni, almeno fino a non molto tempo
politica. Percentuali elettorali, quelle nazionali, piccole, fa, è stato capace con la propria azione ed iniziativa, politica
intorno all’uno per cento. Per il sistema elettorale che ed organizzativa, di alimentare una certa vivacità ed un
vigeva occorreva che un partito avesse almeno in un certo dinamismo attivi di quella tradizione. Espressione
collegio elettorale il quoziente pieno per eleggere un di una discreta ed anche capace classe politica dirigente.
parlamentare. Senza di questo, per quanti voti si fossero Oggi la debolezza politica del Pri attenua la spinta e lo
conquistati, non ci sarebbe stata presenza alcuna in sprono, ma non esclude la presenza di una tradizione che
Parlamento. In alcune elezioni politiche, se non vi fosse si innerva nella società in ben altro solido modo rispetto
stato il risultato forte nel collegio elettorale romagnolo, il alla episodicità dei consensi elettorali, specie quelli degli
Pri sarebbe scomparso. Era già scomparso purtroppo dalla ultimi anni. Dal punto di vista più profondo relativo alla
scena politica il Partito d’Azione. Il Psiup ( il Partito di nostra realtà locale, quello che induce un certo interesse
unità proletaria ) scomparve dal Parlamento e dalla politica culturale, civile e politico – non meno che passionale, mi
pur avendo ottenuto oltre seicentomila voti. Non aveva sento di affermare – è la riflessione, la disamina
avuto in alcun collegio elettorale un quoziente pieno. Il approfondita, dei valori, dei contenuti di questa tradizione,
Pri, in quegli anni, nazionalmente, non riusciva ad andare di quanto essi siano ancora attuali e non certo desueti e
oltre quattrocentomila voti. Tutto questo a significare la scomparsi. Se quella tradizione c’è e come; se può
consistenza ed il radicamento profondo e diffuso della continuare ancora ad esserci, e come. È questione che
tradizione repubblicana in Romagna. Oggi si parla di prima merita approfondimento di esame e confronto di valutazioni.
e di seconda Repubblica, costringendo in queste riduttive È un dibattito che è opportuno affrontare. Quella tradizione
etichettature il processo che ha profondamente stravolto non è di quelle che la storia ha evidenziato anacronistiche,
il sitema politico italiano. Certo c’è una cesura che si inadeguate, arretrate e fin’anche antitetiche alla democrazia.
compie nei primi anni novanta, con il nuovo sistema Tutt’altro. Per ciò stesso essa è un patrimonio culturale e
elettorale maggioritario. La scomparsa di molti protagonisti di esperienza dell’intera realtà sociale in cui particolarmente
politici di prima e l’avvento di nuovi, taluni radicalmente insiste. Non solo ed esclusivamente riducibile e
diversi, che si impongono dando spinta a quel bipolarismo riconducibile a ciò che ne è stato più strettamente interno,
assai imbastardito con il quale ancora oggi si imbriglia e soprattutto sul piano poltico. Ecco: un crinale non partitico
schematizza la vita politica del Paese. Il Pri, come altri di analisi e di valutazione. In fin dei conti si vuole riflettere
partiti, ha risentito enormemente di tutto questo. Ma il su una tradizione che per quanto si definisce repubblicana
nuovo sistema elettorale, da solo, per quanto rilevante, – e con ciò se ne percepisce meglio il senso e la storia che
non basta a far comprendere e a motivare la crisi di queste ha avuto in questi luoghi - è anche di più: si porta gomito
forze politiche. La formale presenza elettorale del Pri è a gomito con altre esperienze non tanto dissimili
praticamente scomparsa e ridotta alla benevola “ospitalità” culturalmente; si ritrova e si integra appieno nel più ampio
di qualche candidato in altre liste. Una visibilità politica orrizzonte di valori, di ideali, della cultura laica, liberale
nazionale molto scarna. Anche a livello locale pur e democratica.
presentandosi esplicitamente alle elezioni amministrative, Può da qui venire, per la nostra realtà locale, una continuità
con progressiva accelerazione, le percentuali elettorali del di apporto, e ancor migliore e maggiore? Oggi, come? Le
Pri si sono portate sotto le due cifre. Anche di molto. Non esigenze che viviamo non lo disdegnerebbero affatto.
c’è più neppure un consigliere comunale a Forlì e
provinciale in Provincia. La tradizione repubblicana di *
16

Dibattito: la presenza laica, democratica e repubblicana in Romagna

Lavoro di proposta politica per trovare nuove forze


di Maicol Mercuriali*

Quando sei piccolo tutto ti sembra più grande. Fateci caso, laica e repubblicana era piuttosto forte - come la nostra
pensate ai vostri ricordi di Romagna, dove il Pri per anni è andato in doppia cifra e
quando eravate bambini, e nelle politiche del 1983 prese quasi il 19% - l'incidenza
vedrete che è così. A volte mi politica di queste forze si è ridotta a una misera
diverto pensando a ciò che mi testimonianza, tranne qualche caso isolato. Non è così nel
sembrava immenso: cose, resto d'Europa, ma questa è una magra consolazione. A
luoghi, persone... che riviste casa nostra la tradizione repubblicana, laica, liberal-
dopo anni, invece, cambiano democratica sta vivendo una crisi profonda. Una crisi che
decisamente proporzione. ha portato dirigenti di secondo piano alla ribalta, nella sala
Diventano normali, talvolta dei bottoni. E ciò non gioca sicuramente a favore di una
pure piuttosto piccine. rinascita di questa tradizione. Poi, quando invece della torta
Quando ero un bambinetto il ti trovi a spartire le briciole del pane, è naturale che gli
Partito Repubblicano mi sembrava grande. Sì, mi sembrava scontri, anche se si fa parte della stessa famiglia, si
proprio una "roba" grande. Ovviamente non avevo la accentuino. Insomma, per i repubblicani e i liberali sono
percezione di che cos'era un partito politico. Ma questi anni difficili.
repubblicani avevano il circolo più grande del paese, poi Esiste una larga fetta di elettorato non rappresentato, è vero,
c'era la cooperativa con quella mietitrebbia che mi piaceva persone che fanno parte del partito dell'astensione, ma è
tanto, e poi ancora una serie di persone che - mi dicevano troppo facile illudersi che questi potenziali elettori siano
i nonni - erano molto importanti. Poi sono cresciuto e ora pronti a tuffarsi in un terzo polo: se è vero che il Partito
questo grande partito non c'è più. Anche questo è frutto di Repubblicano è stato il partito della ragione, allora è
quel giochetto di cui parlavo qualche riga sopra? quantomeno lecito pensare che i repubblicani vadano
No, ovviamente non riconquistati con
è così. Quell'edera una proposta po-
che da bambino litica all'altezza
sentivo tirar fuori della storia del
ogni giorno, oggi non partito. Ed è pro-
se la passa molto prio nel lavoro di
bene. Non è secca ma proposta politica
poco ci manca. Non che questa tradi-
lo dico certo io, ma i zione repubbli-
numeri parlano cana a rischio di
chiaro. E in politica i eutanasia può tro-
numeri, cioè i voti, vare nuove forze.
contano più delle E' inutile correre
idee. dietro alla Lega
Mancavano pochi Nord, diventare
mesi alla mia nascita corrente del Pdl o
quando nel giugno del inginocchiarsi da-
1983 si tennero le vanti al Pd come se
elezioni politiche. E fosse il partito-
il 26 giugno di faraone dell'Emilia
quell'anno il Partito Romagna: questo
Repubblicano Italiano è indice di arren-
guidato da Giovanni Spadolini - lui si che mi sembrava devolezza, quasi a voler gettare la spugna prima di salire
grande da bambino, in tutti i sensi - raccolse il miglior sul ring. Un partito liberal-democratico ha senso solo se
risultato di sempre. Alla Camera ottenne la fiducia di oltre dice cose diverse da questi soggetti, se ha una progettualità
un milione e ottocentomila elettori, poco più del 5%. In valida e concreta, se torna ad avvicinare e ad aggregare le
quel frangente, se ai voti repubblicani sommiamo quelli persone attorno a idee accattivanti, moderne e perseguibili.
liberali e radicali, scopriamo che il 10% dell'elettorato Com'era un tempo. In caso contrario si può staccare la spina
italiano aveva scelto una via laica, liberal-democratica. e salutare il Pri e la lunga tradizione che si porta dietro:
Quegli italiani, oggi, non avrebbero un riferimento politico. essere il più antico partito presente nelle istituzioni del
E infatti questo partito del 10% è scomparso, si è perso in Paese conta poco se non si ha più la forza di incidere sulla
mille rivoli, sia a destra che a sinistra, è diventato un partito vita dei cittadini.
dello zero virgola, e anche nelle zone dove la tradizione * Giornalista La Voce di Romagna
17

Dibattito: la presenza laica, democratica e repubblicana in Romagna


Tornare a fare politica
di Maurizio Ravegnani

Dopo quindici anni e più di contrapposta una politica di educazione civile e i repubblicani
divisioni e lotte interne solo in devono essere i primi interpreti di questa nuova fase politica.
nome degli schieramenti Centro Dobbiamo guardare avanti, avere fiducia e speranza nel futuro.
destra – Centro sinistra, dopo le Solo così si salva una civiltà. E se oggi sembra di vivere nel
alleanze nazionali le più disparate Basso Impero, fra scandali di tutti i tipi, egoismi ed interessi solo
in virtù di cartelli elettorali, e non personali, non dobbiamo né rassegnarci né restare inermi.
politici e programmatici, (Segni, Anche questi anni passeranno, ma dovremo farci trovare pronti
Sgarbi, Forza Italia, ecc.) dopo per il dopo. Iniziamo questo processo e consegnamolo ai giovani
la scomparsa del simbolo dalle Non so se re riusciremo a vederlo. Ma l’importante è iniziarlo.
elezioni nazionali e regionali; D’altronde la nostra storia di repubblicani, da Mazzini in poi,
dopo la fuoriuscita dal PRI di tanti non ha mai visto compiuto, o molto poco, quello per cui si
suoi esponenti di spicco o la loro batteva.
scomparsa fisica, un ricordo di Ci siamo abituati e non ci spaventa. La tenacia è un prerogativa
spicco all’On. Prof. Oddo dell’edera.
Biasini,fulgido esempio degli ideali e delle virtù repubblicane, E se ogni anno celebriamo la Repubblica Romana del IX febbraio
se ne può dedurre che in questi quindici anni una politica 1849, per ricordarne i principi ed i valori, ancor oggi disattesi,
nazionale il PRI non l’ha svolta e l’opinione pubblica, distratta questo qualcosa vuole dire.
ma non stolta, semplice ma non disattenta, gli ha voltato le
Perciò abbiamo l’obbligo morale di rivolgerci a tutti quei cittadini
spalle.
E noi che continuiamo a ragionare come fossimo il partito di che sempre di più non votano, voltano le spalle, pensano che
Ugo La Malfa o Giovanni Spadolini, con la forza delle idee ed tutto sia uguale e che la politica faccia schifo, votano turandosi
anche di un po’ di numeri, il “piccolo partito di massa” come il naso, gli occhi e le orecchie, dicendo loro che si può cercare
ci definì Togliatti. di costruire insieme “l’altra Italia” di Lamalfiana memoria. Per
Nobiltà decaduta, non ancora costretta a vendere l’argenteria di i nostri figli. Perché non ci si può arrendere di fronte a quello
casa , che si dibatte però in una estrema penuria per sopravvivere. che si vede quotidianamente. E quest’Italia sempre più strapazzata,
Penuria di uomini, di idee, di mezzi. Senz’altro. Ma almeno la sempre più divisa per ricchezze, servizi, costumi, fra Nord, Centro
dignità, l’onore, lo stile, che hanno sempre contraddistinto i e Sud non va lasciata alla deriva.
repubblicani, devono essere salvi. Facendo cosa si chiederà a questo punto il lettore?
A marzo voteranno i diciottenni nati nel 1992, l’inizio della fine Io non so se nascerà un altro partito, un movimento o altro che,
della prima Repubblica. Chi sa oggi in Italia, chi è il PRI fra ma so che é indispensabile e improcrastinabile lanciare un appello
questi diciottenni? Relegato alla storia di un tempo che fu, forse a tutti quei cittadini e forze politiche e sociali che si sentono
troppo vicino per essere studiato e troppo lontano dal modo di orfani, dispersi, senza casa, ospiti che puzzano, usati e poi gettati,
essere di questa nostra odierna società, imbottita di una politica per dar vita a un qualcosa di ampio ed aperto, propositivo, con
del solo apparire e del solo tifare. Senza più ragionamenti, studi, valori, idee, principi che si richiamano al mondo laico democratico,
approfondimenti. repubblicano, liberale, riformista, che intende la politica come
La politica come il tifo, per una squadra o per l’altra, in virtù bene comune, che non é per la sterile protesta o la soluzione
solo di un sentimento, di una simpatia, di un bel viso o di un demagogica. Che ritorna a fare politica seria e pragmatica e che
bel corpo, o di una tradizione. Ma questo non può bastare, perché crede nell’Italia. Se avremo la forza di iniziare questo percorso
oltre alla passione ed al sentimento, la politica deve ragionare. lo stillicidio continuo del Partito Repubblicano, sotto gli occhi
E avere cercato di ridurre in questi anni le squadre a solo due, di tutti potrà forse cessare. Ma da noi deve iniziare, da noi deve
non aiuta a ragionare. essere lanciata la proposta, da noi deve partire lo slancio vitale
E lasciare che la gente si disaffezioni, disertando le urne perché per creare questa nuova forza. Il Congresso Nazionale del PRI
non trova la sua “squadra”, non aiuta a ragionare. che si terrà entro il 2010 dovrà dare una risposta a questo. Nel
Come non aiuta a ragionare e quindi a creare un tessuto sociale, frattempo si cerca di mantenere viva la fiammella repubblicana,
culturale, civile fertile, il clima che oggi si è creato nel nostro sempre più consunta ma sempre ardente, almeno nella nostra
Paese e che non ha bisogno di spiegazioni perché tutti lo vediamo. Regione, stando nel dibattito politico, impegnandosi per la
Quando “l’interesse per il Paese” vorrebbe che si affrontassero, soluzione dei problemi, cercando di dare una risposta ai bisogni
cercando di risolverli, i problemi che abbiamo, dalla crisi della collettività, lanciando proposte e non proteste.
economica, alla sicurezza, dall’immigrazione al lavoro, alla E’ il fare amministrativo repubblicano che abbiamo nel sangue
giustizia, dalla laicità dello Stato alle infrastrutture, all’energia, da generazioni, che ha dato alle nostre terre fior di amministratori,
per citarne solo alcuni. che ci fa ragionare sulle cose da fare, con quello spirito “laico”
E per risolvere questi problemi pensiamo davvero che l’Italia che é sempre più debole, fosco, rado nel nostro Paese. E’
possa fare a meno di quel contributo che viene dalle forze laiche-
liberali-riformiste, ora frantumate, disperse o al servizio di altri presuntuoso pensare che l’Italia non riesca ad uscire dal pantano
padroni? in cui si trova a causa dell’assenza di una forza come questa? E
Se crediamo che l’Italia non possa farne a meno, dobbiamo che i due blocchi, cattolico e comunista prima, destra e sinistra
rimboccarci le maniche, gettare alle ortiche un po’ di pregiudizi oggi, hanno sempre fatto di tutto per tenere a bada, o lontano,
e lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Iniziare un nuovo processo o marginarli forze come questa?
che sarà lungo, tormentato, insidioso, pieno di buche e tranelli, Ma l’Italia ha tanta gente onesta, seria, laboriosa che ha fatto un
di sirene e ciclopi, di maghe Circe e di Calipso, un’Odissea per passo indietro. E allora rituffiamoci, perché questa non é una
farci trovare la nostra “Casa”. E in questa operazione tornare a battaglia di sopravvivenza, o di furbizia, o per le prossime elezioni
parlare con la gente ed essere interprete dei loro bisogni, delle (che ci sono ogni anno), ma per il futuro del nostro Paese.
loro speranze, delle loro esigenze. E facciamolo per quegli italiani che stanno aspettando, che
Con le fusioni a freddo, le battute, la demagogia, il populismo, credono ancora che le cose possano cambiare, per i giovani,
la politica-spettacolo, le tifoserie, non cresce il senso civico di nell’interesse del bene comune, o come noi Repubblicani abbiamo
un Paese. Non crescono cittadini. Alla diseducazione civile va sempre detto, nell’interesse generale del Paese.
18

Opinioni
Ancora sul testamento biologico
di Giancarlo Biasini*

Le argomentazioni sul malati cronici oncologici, respiratori e neurologici (e più


testamento biologico usate drammaticamente per i genitori nei casi dei bambini che
dalla Sen. Bianconi sul nu- questa legge ignora) che hanno chiaro, per averlo visto con
mero 3/2009 di Energie Nuove i propri occhi, negli ospedali, il percorso finale della
meritano alcuni commenti. malattia.
Cercherò di farlo attenendomi Altro problema è il potere affidato al medico di medicina
strettamente a dati di fatto con- generale. E’ noto che la legge è in contrasto con l’art 53
scio che le discussioni si ten- del richiamato (dalla legge stessa) codice di deontologia
gono più per ascoltare che per medica che esclude che il medico possa contrastare il rifiuto
convincere. consapevole di nutrirsi del paziente. Ed è in contrasto con
Le “alcune” volontà di cui la il codice deontologico dei collegi IPASVI degli infermieri
senatrice scrive e che il pa- Ma, a parte questo, ai medici viene attribuito un potere
ziente può esprimere sono ben poca cosa rispetto a quelle sfornito di background culturale: né nei corsi di laurea né
volontà che la legge in discussione vieta. Il problema più in quelli di specializzazione essi hanno seguito corsi di
serio è quello della alimentazione e idratazione. Voglio bioetica o di counselling o di narrative medicine: ha scritto
riprendere la terminologia usata nell’articolo: ”Non può
essere consentita la rinuncia a strumenti che siano di semplice
supporto alle naturali funzioni di alimentazione idratazione”.
Se prescrivesse che non si possono cessare, finché possibili,
le naturali funzioni di alimentazione e idratazione la legge
sarebbe già migliore. Questa naturale funzione riguarda il
passaggio degli alimenti dalle vie naturali: bocca, faringe,
esofago, cardias, stomaco. In realtà non è così.
- L’alimentazione idratazione di cui trattasi avviene mediante
un intervento chirurgico, o chirurgico-laparoscopico, in
anestesia, con la collocazione di un tubo in un organo posto
al di sotto del cardias.
- Gli alimenti usati non sono naturali; non sono preparati
né dalla cucina dell’ospedale, né dalla industria alimentare,
ma da quella farmaceutica.
- Non sono fatti di cibi naturali cioè di sostanze complesse,
ma di sostanze elementari: carboidrati, lipidi, proteine, le
stesse che si usano per la alimentazione endovenosa. Non
quindi il “pane e acqua” (che tristezza la demagogia in
questo ambito!) perché con pane e acqua, si fa la fine degli un teologo cattolico (Vito Mancuso) che, del dolore e della
ebrei nei lager. Il materiale di cui è composta la connessione, vita, scienza e letteratura possono parlarne insieme.
del resto, non reggerebbe cibi di “cucina”. Proprio questo è alla base del fenomeno della estrema
- La quantità e qualità del preparato da somministrare è una medicalizzazione dei vissuti della professione medica.
vera e propria prescrizione che necessita di una competenza Attribuire alla legge un ruolo di supplenza per una discutibile
nutrizionistica oggi addirittura istituzionalizzata; ed è competenza riuscirà problematico.
sanzionabile se avvenuta con errori il che non accade per Un problema supplettivo riguarda i bambini: il medico di
l’alimentazione na- medicina generale dell’esercente la patria potestà sembra
turale. dovere accettare anche le dichiarazioni anticipate per i
Che si tratti di un in- minori di cui nulla conosce perché assistiti da un altro
tervento “gravoso” è medico: il pediatra di libera scelta. Sarebbe un bel pasticcio
sostenuto dalla Asso- relazionale. Ma chi pensa ai bambini in questo paese?
ciazione dei medici Ora vorrei esular dai fatti, di cui dicevo all’inizio, per una
cattolici di Milano. considerazione finale: a me pare che sfugga, in questa
Questa afferma che l’ discussione -ma lo so che non sono un teologo- una idea,
alimentazione - idra- quasi blasfema, del “Creatore e Principio di tutte le cose”
tazione “possono risul- che si rimette alla tecnologia e sposta i termini della vita
tare inutili per il pa- naturale, da lui stesso “fissata in tempi e spazi” (Atti 17.26),
ziente e per lui troppo a seconda delle macchine inventate dagli uomini, mentre
gravose; la gravosità altrove (il ciclo della fertilità, per esempio, e il divieto degli
non è da intendere solo in senso fisico, ma anche morale anticoncezionali) sostiene la razionalità della natura e la
con riguardo anche alle relazioni famigliari e più in sua conformità al volere divino.
generale interpersonali che determinano la idoneità * Centro Salute del bambino ONLUS.
spirituale del paziente”. Questo vale specialmente per i Formazione e ricerca . Trieste
19

Opinioni

di Elisa Ambrosini*

Ciò che sembra un male a Non esiste, infatti, un parametro oggettivo che possa
un’epoca, qualificare una vita come degna di essere vissuta. Il punto
è solitamente un contraccolpo fondamentale è, in definitiva, il diritto del malato di sentirsi
inattuale Uomo; e questo riconoscersi tale non può certo essere un
di ciò che un tempo fu sentito sentire imposto. Se così fosse sarebbe violenza, intima e
come buono, inumana violenza.
l’atavismo di un antico ideale. Essendo convinta che l’autodeterminazione costituisca una
Nietzsche proiezione della dignità dell’individuo, penso che qualunque
scelta, che in questo delicatissimo ambito si rivela
Il termine come oggi lo particolarmente difficile e sofferta, sia meritevole del più
intendiamo -e cioè circoscritto profondo rispetto, anche dal punto di vista giuridico.
all’ambito del rapporto tra Ritengo riduttivo limitarsi ad affermare che la volontà di
medico e paziente-trova la sua più completa e risalente morte sia un grido di solitudine che sottende una richiesta
definizione nelle parole di Francis Bacon, che identifica di aiuto. Credo, infatti, che le dinamiche psicologiche di un
l’eutanasia con un’attività terapeutica di natura “an- malato terminale siano ben più complesse e profonde.
tidolorifica”, giustificata dal sentimento della compassione Lo Stato e la società civile hanno il dovere di affrontare
umana. questa difficile questione tendendo sempre all’obiettivo
Vorrei subito tracciare una netta linea di demarcazione tra fondamentale - e da tutti condiviso - del rispetto della dignità
due fenomenologie profondamente diverse ma troppo spesso di ogni persona. È doveroso l’impegno familiare, sociale e
trattate confusamente: l’uccisione di un terzo e l’au- medico per contrastare le condizioni che portano all’e-
touccisione. marginazione e all’af-
Sovvertendo l’ approccio oggi flizione del malato, ma è
più in voga, vorrei qui con- altresì compito dello Stato
siderare l’autouccisione, perché trovare una soluzione
credo sia quasi ipocrita parlare giuridica a quei casi in cui
di testamento biologico senza l’estrema, tragica volontà
prima aver dibattuto sulla comunque si manifesta.
questione dell’eutanasia. In definitiva, se si possono
Il punto di partenza delle mie rilevare problematicità in
riflessioni sarà la legge, ed in merito alla regolamen-
ultima analisi la Costituzione, tazione dello stato vege-
fonte delle fonti. Infatti quella tativo permanente - in cui
Costituzione che Zagrebelsky la scelta di continuare a
definisce come “ciò che un vivere non è un’attuale
popolo si dà nel momento in manifestazione di volontà
cui è sobrio, a valere per il del soggetto-, non sem-
tempo in cui sarà ebbro”, è la brano invece esserci veri
base, il dato da cui non si può ostacoli giuridici alla liceità
prescindere. di pratiche eutanasiche,
L’art. 32 comma 2, Cost. recita: almeno passive. Atti
“La legge non può in nessun coscienti e volontari di di-
sposizione del proprio cor-
caso violare i limiti imposti dal
po che non ledono i diritti
rispetto della persona umana”. di alcuno.
Questo articolo ben si inserisce Bisogna allora chiedersi
nella filosofia della nostra Carta fondamentale, che è tutta quale sia il motivo di questo tabù, quale il motivo dello
improntata al rispetto della dignità della persona umana; e scandalo davanti alla semplice menzione del termine
dignità cos’altro significa se non garanzia di eguale “eutanasia”. Quale il motivo di questa sorta di divieto sacrale
considerazione per le diverse individualità? a dibattere su un tema che in altri Paesi europei è stato già
Parlare di “rispetto della persona” significa appunto affrontato da anni.
riconoscere che il diritto alla tutela della salute appare Personalmente sono convinta che il motivo sia un fattore
inscindibile dalla tutela dei diritti di eguaglianza e libertà. culturale.
Risulta allora evidente che, per rispettare il dettato co- Nel nostro Paese, infatti, ogni fermento riformatore sembra
stituzionale, la nostra attenzione debba focalizzarsi come soffocato da un velo di oscurantismo; ed è questa
sull’individuo, con la sua sensibilità ed il suo portato di latente cultura illiberale che serpeggia tra le stanze del potere
valori. e nelle piazze, a costituire il vero freno dell’Italia.
Questo impegno, in una società pluralista come quella attuale, Occorre trovare il coraggio di guardare in faccia la realtà,
impedisce di ricorrere al diritto come veicolo autoritario per il coraggio di ammettere che “Eppur si muove”. Come la
imporre erga omnes valori assoluti, e si traduce piuttosto coscienza umana.
nel riconoscimento al paziente della facoltà di scelta. *Laureanda in giurisprudenza
20

Sanità. Priorità per le elezioni


La Sanità impegna più dei tre quarti del bilancio regionale. e bocciando chi non dice nulla o dice cose che non si
Basta questo per dirne l’importanza. Stiamo andando verso condividono. Che gran prova di maturità civile sarebbe se
elezioni regionali. Cosa c’è di maggiore rilevanza dal punto succedesse qualcosa del genere! Bisogna pretendere soluzioni
di vista programmatico se non la sanità? Se di essa non si per la sanità. Sarebbe bello, positivo e originale se ci fossero
parla dandole il peso che deve avere, significa che facciamo dei cittadini che dessero vita ad un comitato a-politico, a-
le campagne elettorali su questioni di minor rilievo invece partitico, no partisan, che incitasse le persone ad indirizzare
che su quelle che contano. Anche questo è specchio di una il loro voto in base alle proposte concrete che si fanno per
politica decisamente inadeguata, comunque la si guardi e dare soluzione ai problemi della nostra sanità regionale.
da qualsiasi posizione o lato di schieramento la si affronti. Scegliendo fra quelle che si confrontano. Qui a fianco
Anche questo è prova evidente che la politica anziché essere pubblichiamo un breve resoconto delle questioni che sono
quella con la P maiuscola è sempre più in scivolo verso il sul tappeto da alcuni giorni. Dissesto finanziario. Un sistema
rango del politicume. Si contende il potere. È lotta senza di controlli quantomeno discutibile e lacunoso. Investimenti
quartiere per conservare il potere o per conquistarlo. Di fatti e non completati che richiamano un ulteriore dispendio
potere e di posti di potere si parla e ci si preoccupa. Non di risorse che nulla hanno prodotto. Situazioni, nel complesso,
dei problemi e di come risolverli. In questi giorni ci si che inducono anche troppo facilmente a considerazioni
imbatte in saccenza, prosopopea verbale, disquisizione di preoccupate sul modo stesso con il quale si gestiscono i
e su strategie ed altri termini roboanti ai quali non si reca soldi della collettività. E il tutto nel merito di problematiche
un briciolo di significato che sia uno. E non sono discussioni così decisive come quelle che riguardano la salute di tutti.
da bar. No. Intervengono fior fiore di attuali o ex leader Impossibile non riflettere su un quesito fondamentale: nella
politici ed amministrativi. Sempre puntuti nell’asserire scala dei valori che presiede la gestione della sanità e delle
l’autoencomio per le prorpie azioni. Perfino incuranti delle strutture sanitarie, la salute dei cittadini è davvero al primo
mastodontiche contraddizioni che sono del loro parlare così posto? O non è invece che spesso è secondaria rispetto al
come sono evidenti del loro agire, di ieri, come di oggi. privilegio di altre esigenze ed altre considerazioni? Da
Non importa. Un personale politico – si fa per dire – che tempo poniamo l’esigenza di adeguare la governance della
con la più evidente delle strumentalità solo si occupa di sanità regionale; di dare all’Area Vasta un assetto di governo
conservare il proprio potere e la possibilità di continuare a concreto nuovo, che attualmente non c’è. C’è solo una
gestirlo con il più cinico arbitrio, o di raggiungerlo, non per coordinazione che comincia a palesare una impotenza di
cambiare, ma solo per sostituirsi in questo modo di intendere fondo ad affrontare i problemi che ha di fronte. Ed abbiamo
e di gestire il medesimo potere. Impossibile non stupirsi e posto la questione tenendo conto dell’obiettivo di dare una
perfino non indignarsi. Al chè si prova solo, però, un funzionalità più adeguata alle strutture e ai servizi sanitari.
profondo e disarmante senso di impotenza. E non basta I problemi di questi giorni che non conoscevamo così
volgere una critica in questa direzione. Non basta dire che eclatanti e che tanto hanno scandalizzato l’opinione pubblica
la società civile è stanca di tutto questo. Che è insoddisfatta. sono una conferma dell’esigenza che occorre mettere mano
No. Perché se tutto questo è, lo è anche perché quella politica subito e bene a queste problematiche. La scorciatoia di
è specchio esatto di questa società civile. Non c’è trillo che molti nell’affrontare queste cose è dire che bisogna
dia la sveglia. Occorrerebbe un boato e chissà se basta. estromettere la politica dalla sanità, cioè dal governo della
La sanità è qualcosa che riguarda da vicino tutti i cittadini. sanità. E più si suona questa grancassa, più si chiede meno
Ne riguarda la salute, la cura della malattia. La prevenzione. politica, non ci si accorge che invece ce ne è sempre di più
Ci si imbatte tutti in problemi di salute, più o meno seri. Si e spesso della peggiore. Non si prescinde dalla politica. La
soffre la mala sanità e si apprezza quella buona. sanità è nelle competenze della regione. La regione sceglie
Possibile, quindi, che la responsabilità politica non debba e nomina i Direttori generali delle Aziende sanitarie. Questi
assumere come prioritario questa problematica? E per quanto ultimi sulla base delle disposizioni di bilancio e degli
riguarda i cittadini, possibile che non debbano misurare la indirizzi regionali gestiscono le Aziende, le strutture ed i
qualità della politica con la quale hanno a che fare anche servizi attraverso i vari altri responsabili che sono scelti e/o
partendo da qui? Se i cittadini-elettori si determinassero ad nominati dalle direzioni generali, e via così. Dalla politica
esprimere le loro preferenze elettorali in base a valutazioni non si prescinde. Allora è nelle soluzioni politiche che si
di merito delle proposte che si confrontano su questioni deve mettere mano altrimenti si pesta dell’acqua e si fan
come la sanità, invece che lamentarsi di queste talvolta e frittelle con l’aria. Anche questo meccanismo dei così detti
poi votare in base a tutt’altre ragioni quando è il momento, managers che sarebbero i Direttori generali dell Asl deve
forse ci sarebbero davvero dei benèfici cambiamenti nella essere cambiato. Non sono estranei alla politica, spesso
società, nella politica e nelle istituzioni. E invece l’andazzo sono più politicizzati che mai, e senza l’onere di un controllo
è quello di una politica che sfrutta la popolazione inerte e e di un equilibrio determinato dal controllo di una politica
la popolazione inerte che non produce alcun cambiamento dialettica e seria. C’è spartizione fra forze politiche anche
della politica. Adesso, a fine marzo, si vota per i governi nelle nomine delle direzioni generali. Niente di cui
regionali. Tre quarti del bilancio regionale sono inerenti meravigliarsi se non fosse che spesso quelle nomine anziché
alla sanità. Perché non pretendere in questa circostanza – essere improntate, però, a meriti riconosciuti rispondono
quando, altrimenti! - che si dica con chiarezza cosa si intende ad affiliazioni politico-partitiche che prevalgono sulle
fare a questo proposito così da valutare e scegliere fra considerazioni delle attitudini e delle capacità. Il sistema
proposte di merito e concrete? Premiando chi ha le migliori continua a pag.21
21

Sanità regionale nel ciclone

Il modello della sanità emiliano-romagnola, che da sola però, di fulmini non ne cade mai uno solo, ed ecco che a
assorbe circa tre quarti del bilancio della Regione, sta metà gennaio i carabinieri prelevano dagli archivi contabili
mostrando qualche vistosa falla. della Regione a Bologna e da quelli delle Ausl di Cesena
Le notizie, fino a poche settimane fa confinate nelle cronache e Forlì i documenti di due appalti milionari relativi al
locali dei quotidiani, sono balzate a livello nazionale non Laboratorio unico di Pievesestina, a due passi dal casello
solo per l’approssimarsi delle elezioni regionali del 27 e di Cesena Nord dell’A 14 e dal raccordo con l’E45. Si tratta
28 marzo, ma per l’entità delle cifre in ballo. Così ‘Libero’ della fornitura di strumenti e reagenti diagnostici per un
ha avuto gioco facile, a fine gennaio, nello scrivere pagine periodo di sei anni, aggiudicata a una cordata capeggiata
pesanti come il piombo, quasi che fossimo ancora ai tempi dalla Roche per quasi 41 milioni di euro (il ribasso offerto
della linotype. sulla base d’asta è stato del 7,96%). Contro l’aggiudicazione,
Dell’ospedale di Cona, in provincia di Ferrara, si sente l’altra cordata concorrente, formata da Beckman, Menarini
parlare da tempo come di un’opera incompiuta i cui costi e Biosite, ha presentato ricorso al Tar e al Consiglio di
si sono moltiplicati col passare degli anni senza che i lavori Stato, ma senza ottenere soddisfazione alcuna. Ora indaga
vedessero mai la fine. Anzi, ci sono stati impianti che hanno la Procura della Repubblica di Forlì, che ha aperto un
dovuto essere rifatti perché resi inutilizzabili dall’inattività. fascicolo pure per l’appalto del trasporto a Pievesestina dei
L'avventura iniziò giusto vent'anni fa, e allora si ipotizzava campioni (si parla di 9-10 milioni di analisi all’anno) dai
un costo di cento miliardi di lire; ma oggi la cifra di cui si 93 punti di prelievo disseminati in Romagna, un affare da
parla è 287 milioni di euro. E ancora l'ospedale non è entrato cinque milioni di euro.
in funzione. A far discutere c’è anche il canone d’affitto che le quattro
Ma è in Romagna che le sirene d’allarme risuonano più Ausl romagnole pagano all’Immobiliare Cesena Nord che
forte. Proprio dove la Regione ha creato ‘Area Vasta’ per ha realizzato il laboratorio: si tratta, complessivamente, di
accentrare servizi e procedure delle Aziende sanitarie locali quasi due milioni e mezzo di euro all’anno, circa
di Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena (dalla centrale operativa duecentomila euro al mese. Ma l’immobiliare ha costruito
del ‘118’ al laboratorio analisi unico) emergono bubboni su un terreno comunale (concesso in diritto di superficie
che minacciano di scoppiare sporcando l’immagine alla per 99 anni) utilizzando lo strumento finanziario del leasing.
quale la Regione tiene tanto. La magistratura ha aperto Che qualcosa non abbia girato per il verso giusto lo indica
almeno un paio d’inchieste, ma la corposità dei fascicoli il fatto che, dopo un solo anno dall’entrata in funzione del
acquisiti fa pensare che per avere qualche risultato sarà Laboratorio Unico, sono sempre più insistenti le voci di un
necessario aspettare un bel po’ di tempo. tentativo d’approccio per l’acquisto dell’immobile. La
A Forlì da tempo si sussurrava che i conti dell’Ausl non Regione non poteva pensarci prima o, meglio, non avrebbe
fossero in ordine, ma nessuno si aspettava che il cambio di potuto fare l’operazione senza ricorrere a un privato?
direttore generale, con Licia Petropulacos che a ottobre Ciliegina sulla torta, infine, è la vicenda che riguarda Ignazio
2009 ha preso il posto di Claudio Mazzoni, portasse alla Marino, medico candidato alle primarie del Pd vinte da
luce una voragine da 60 milioni di euro di deficit nei conti Bersani: pare stesse per firmare un contratto per lavorare
per il biennio 2008-2009. Da cosa sia stato causata questa al Policlinico Sant'Orsola di Bologna, ma il contratto è
voragine ancora non si sa, né se ne conoscono i contorni sparito; pare ci sia una registrazione in cui un commercialista,
definiti; è evidente, però, che le affermazioni della Regione intercettato per altra vicenda, afferma che Marino in Emilia
(«il deficit è stato scoperto perché i nostri controlli hanno non è più gradito essendosi messo contro Bersani. Sarà
funzionato») possono suscitare perplessità, mentre il vero?
centrodestra chiede dimissioni. Quando arriva il temporale, ***

segue da pag. 20
Sanità. Priorità per le elezioni
stesso dei controlli va ripensato. Che sia il controllo che che stare su queste cose. Bisognerebbe segnalare con forza
attualmente si esercita sulla spesa delle Asl che consente ai vari concorrenti elettorali per le regionali che il voto di
di avere individuato, ad esempio, il dissesto finanziario molti dipende da questo: dall’impegno che si assumono e
dell’Asl forlivese, non esclude di dover riflettere sul fatto come se lo assumono perché nei prossimi mesi siano
che quel sistema di controllo non basta ad evitare o almeno affrontati e risolti il nuovo assetto di governance di Area
ad essere più tempestivo nell’intervenire sulla mala gestione. Vasta; la definizione di nuovi contenuti e nuovi metodi
Un sistema di controllo che eviti di incorrere in prassi, in inerenti la gestione dell Asl; un più efficace sistema di
acquisti, in locazioni e quant’altro che inducono anche controllo sia della spesa sia delle procedure di spesa.
troppo facilmente a riscontrare quanto meno certe Senza dire che sarebbe bene che si affermasse la
incongruenze e certe discrasie rispetto al più normale consapevolezza che ci sono molte cose da andare a rivedere
mercato di certi prezzi e di certi costi. Non pretendiamo perché hanno fatto troppa acqua nel corso di questi ultimi
di avere la soluzione per queste esigenze. Anche se abbiamo tempi. Dare il voto a chi manifetasse con forza e credibilità
idee al riguardo e non certo campate in aria. Ci interessa queste consapevolezze e questi impegni. E non darlo a chi
vedere e valutare se almeno c’è la consapevolezza che se ne disinteressa e non si cura troppo se le cose rimangono
queste sono esigenze serie e prioritarie. Ciò che fa specie così come sono. Sarebbe la sveglia che occorre.
è che si faccia finta di niente e che si passi ad altro invece ***
22
23

Non Dimenticare

"Che si tenga il massimo della documentazione


- Che si facciano filmati - Che si registrino i testimoni
- Perchè, in qualche momento durante la storia,
qualche idiota potrebbe
sostenere
che tutto questo non è mai successo"
Dwight Eisenhower
24

Rivedere qualche mito su alcune parti della


Costituzione
di Luigi Tivelli*
A costo di essere banale, Ma in questa sede, per quanto mi riguarda, invece, vorrei
auguro ai lettori e agli italiani sgombrare il terreno da un idola fori, basato sulla vantata
tutti per il 2010 un bipolarismo intangibilità della prima parte della Costituzione. Non penso
mite, vissuto con più serenità, tanto ai diritti e ai doveri fondamentali così ben scolpiti
in cui molti depongano le armi dalla Carta fondamentale del 1948. Penso invece al Titolo
degli eccessi verbali, e quelli III (Rapporti economici) della prima parte, in cui troviamo
che fino al giorno prima si casi significativi di inattuazione costituzionale e norme che
consideravano nemici, di- soffrono l’usura del tempo.
ventino invece avversari po- Quanto ai primi, mi riferisco in particolare all’articolo 39,
litici, in cui certi editoriali non che prevede l’obbligo di registrazione dei sindacati a
siano veri e propri fucili spia- condizione che abbiano un “ordinamento interno a base
nati e si dismetta il killeraggio democratica”. Sulla base della personalità giuridica così
a mezzo stampa. Pur con le acquisita, “rappresentati unitariamente in proporzione dei
stesse perplessità manifestate dal Presidente della Repubblica loro iscritti”, potrebbero stipulare contratti collettivi di
prima del messaggio di fine anno, spero che possa nascere lavoro con validità erga omnes. Si tratta forse dell’articolo
un clima propizio alle riforme che servono al Paese, compresa più disatteso della Costituzione. I sindacati infatti, pur
ovviamente quella della seconda parte della Costituzione, essendo un vero e proprio moloch burocratico e finanziario,
specie in riferimento alla forma di governo, al federalismo, dal punto di vista giuridico continuano ad essere pure
al bicameralismo, alla riduzione del numero dei parlamentari. associazioni di fatto. Né esiste alcuna seria verifica sulla
loro rappresentatività in sede di stipulazione dei contratti
Il paradosso è che da tempo questo, lo dicono e lo chiedono
di lavoro.
in tanti, a destra come a sinistra e al centro, ma ben pochi
In parte analogo è il discorso per i partiti, che, secondo
ci si dedicano sul piano operativo. Da tempo era stata
l’articolo 49 della Costituzione, dovrebbero “concorrere
acquisita agli atti parlamentari l’ormai famosa “bozza
con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.
Violante”, i cui contenuti sono stati riproposti tante di quelle Per un verso anche essi risultano pure associazioni di fatto,
volte che suona quasi pleonastico ricordarli. Abolizione del pur disponendo di una ingente mole di finanziamenti
bicameralismo paritario e perfetto, tramite la differenziazione pubblici, per altro verso la vigenza “del metodo democratico”
della struttura e delle funzioni delle due Camere, con un al loro interno è per vari di essi a dir poco dubbia. Né le
Senato a base federale e concentrando buona parte ricorrenti iniziative di qualche parlamentare sulla definizione
dell’attività legislativa nella sola Camera. Riduzione di uno “Statuto pubblico dei partiti” hanno mai avuto
significativa del numero dei parlamentari. Potere di nomina neanche il minimo successo.
e revoca dei ministri attribuito al Premier. Introduzione del Tornando al titolo sui rapporti economici, emerge che quella
meccanismo della sfiducia costruttiva, per cui chi intende che viene definita la “Costituzione economica” è, in più
far cadere un governo deve proporne un altro. Questi sono di qualche parte, vetusta.
in linea di massima i cardini di un testo che già nella scorsa L’articolo 42, relativo alla “proprietà”, risente di spinte
legislatura era stato licenziato dalla Commissione affari dirigistiche e di qualche tono non poco socialisteggiante.
costituzionali della Camera, sul quale, almeno sulla carta, Analogo è il discorso dell’articolo 43 sul possibile
sembra non vi siano grosse obiezioni da parte dei due Poli. trasferimento allo Stato, mediante espropriazione, di alcune
Chissà se in questa legislatura soprattutto l’incombenza tipologie di imprese.
delle questioni della giustizia e delle relative leggi (che Si tratta di osservazioni mirate e puntuali, che non intendono
alcuni chiamano ad personam e Berlusconi definice invece intaccare il cuore della prima parte della Costituzione, la
ad libertatem) frenerà ancora una volta il cammino della quale, però, non può rimanere racchiusa nel mito
riforma istituzionale. dell’intoccabilità.
Un mito costituzionale * Consigliere parlamentare e scrittore

ENERGIE NUOVE è su www. Cesenainfo.it.


Per intervenire: info@cesenainfo.it
Bimestrale - Direttore: Denis Ugolini - Direttore Responsabile: Ubaldo Marra
Redazione: Emanuela Venturi, Piero Pasini, Franco Pedrelli, Giampiero
Teodorani, Randolfo Natali, Maurizio Ravegnani
Registrazione n. 4/09 - Tribunale di Forlì del 24/02/09
Proprietà: Associazione Culturale Energie Nuove - Cesena, Via Mattarella 60
Stampa: Litografia Tuttastampa Cesena.

You might also like