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pro die
in
di A. al 0/00
(soluzioni
rossastre
con
(E'
morfina
privata
di
una
molecola
d'acqua).
Emetico, per azione diretta sul centro bulbare del vomito, sicuro
e scevro da azioni secondarie.
Controindicazioni: deboli, cardiaci.
Ipod. Cloridrato di apomorfina (cristalli solubili)
0.005-0.01!
p.d. Ba (sopra i 5 anni) 0.001-0.002. La colorazione verde della
soluzione non ha importanza.
ARGENTO
1.
ARGENTO
COLLOIDALE
(minutissime
particelle
visibili
all'ultramicroscopio). Antiinfettivo (battericida, antitossico),
il cui modo d'agire e' complesso, non ben conosciuto, fors'anche
variabile secondo il modo di somministrare (azione antisettica,
leucogena, colloidoclasica).
Indicazioni: tifo, polmonite, grippe, scarlattina, eresipela,
reumatismo
articolare,
ac.,
setticemia
puerperale,
sepsi
gonococcica, ecc.
I risultati sono tutt'altro che costanti e talora, in casi
apparentemente simili, del tutto differenti.
ARGENTO COLLOIDALE CHIMICO (COLLARGOLO lamelle scure, solubili).
I. 0.50-1.50 p. die in pillole, soluzione.
E. Soluzione 2% (V gtt 3 volte p. die nel naso nella corizza).
Pomate 15% per frizioni. Per clisteri 0.5:50 1-3 volte p. die
(setticemie).
Intravenose: soluzione 1%, 2-10 cc.
Intrarachid.:
soluzione
0,5-1%
5
cc
(meningiti
non
menincococciche: in questa sieroterapia).
ARGENTO COLLOIDALE ELETTRICO (ELETTRARGOLO, ZIMARGOLO).
Ipod e intravenoso fiale da 5 e 10 cc, 1-2 p. die.
La soluzione va isotonizzata prima dell'uso.
2. NITRATO D'ARGENTO (cristalli facilmente solubile). Localmente
caustico; in soluzioni diluite astringente, antisettico.
All'interno e' usato, sempre piu' di rado, in alcune malattie
nervose (tabe e altre lesioni croniche del midollo spinale) e in
certe
affezioni
gastriche
(ulcera,
catarro
cronico
con
ipersecrezione).
I. (rar.) 0.0005-0.01 p.d. 3-6 volte p. die in pillole (con
argilla bianca), in soluzione es.: [Nitrato d'A. 0.25-0.35, acqua
distillata 120; 3 cucchiaini p. die in 1 bicchiere d'acqua].
E. Caustico: in lapis (N. d'A. fuso, puro o mitigato con nitrato
di potassio), in soluzione 20-50 % per pennellate (ulcere torpide,
con granulazioni troppo abbondanti).
Astringente, antisettico: nei processi infiammatori della bocca
(mughetto), faringe, naso: soluzione 0.5-2% per pennellate per
piccoli clisteri di 50 gr (dissenteria) 0.05.-0.10% (bambini 0.020.05%.
Collirio
0.5-1%
(congiuntivite
blenorragica),
neutralizzando l'eccesso con soluzione fisiologica (v. sotto). Per
la profilassi alla CREDE': . gt della soluzione 1%. Nell'uretrite
blenorragica ac. e cron.: soluzione 0.05-0.1% per iniezione;
1:2000-1:5000
per lavaggi; 0.5-2% per instillazioni.
Nella
cistite: soluzione 0.20-0-50: 1000 per lavaggi.
Le soluzioni vanno conservate in vetro scuro! I colliri a base di
sali
d'argento non vanno usati a lungo, altrimenti
danno
colorazione bruna indelebile della congiuntiva.
bruna
solubile.).
facilmente
soluzione
ARGILLA
BIANCA
- (Bolus alba; masse
biancastre
friabili
insolubili). Si usino solo preparati sterili.
I. Detersivo, assorbente (angine settiche sterili). dissenteria);
protettivo gastrico (ulcera iperacidita': 50 gr., piu' volte per
die, sospesi in 100 gr. d'acqua o di infuso di the.
Bambini: della sospensione 50%, si danno nella diarrea, 5-6
cucchiaini, 3 volte pro die, a stomaco digiuno; nelle angine
difteriche, 1 cucchiaio da the ogni 1/4 d'ora.
E.
Assorbente, deodorante: come polvere aspersoria
o
per
insufflazioni (lesioni del funicolo ombelicale, vulvovaginiti,
piaghe).
ARSENICO - A dosi moderate ha un'azione stimolante generale
sull'organismo
e sulle diverse funzioni
organiche:
eccita
particolarmente l'ematopoiesi e l'assimilazione, mentre modera i
processi di ossidazione (anaplastico). Ha sul sistema nervoso
un'azione elettiva (neurotropa), di cui pero' non
si conosce
l'intino processo. A dosi piu' elevate, sebbene non ancora
tossiche, ha un'azione displastica, che si manifesta con la
distruzione degli elementi dei tessuti e la diminuzione del peso
del corpo.
Indicazioni generali degli arsenicali: 1. Stati anemici e disturbi
della nutrizione (denutrizione, convalescente, tbc.,
anemie,
anemia
perniciosa).
2.
Malaria,
specialmente
cronica
(splenomegalia, nevralgie, cachessia, malaria; febbri larvate e
irregolari). 3. Malattie nervose organiche e funzionali (nevriti
tossiche, sclerosi disseminata, corea, neurastenia..). 4. Malattie
cutanee (psoriasi, lichen ruber). 5. Leucemie e pseudoleucemie. 6.
Alcune affezioni polmonari (asma, enfisema).
Controindicazioni:
insufficienza
epatica;
disturbi
gastrointestinali; stati febbrili; emottisi; stati cachettici, che
non dipendono dalle affezioni curabili con l'A.
I preparati organici di A., e sopra tutti gli arsenobenzoli, sono
dei potenti parassiticidi e, per lo stato in cui si trova l'A.
nella loro molecola, relativamente poco tossici per l'organismo.
I preparati di A, si diano, ove si desiderino effetti stimolantianaplastici, a piccole dosi continue. Si somministrino ai pasti
(se per bocca); si sospendono dopo un cetro tempo.
Attenzione
ai fenomeni d'intossicazione
cronica:
debolezza
generale,
gastro-enterite, pigmentazione cutanea,
faringite,
laringite, afonia, neuriti periferiche.
a) preparati anoorganici:
1. ACIDO ARSENIOSO (anidride arseniosa).
I. 0.001-0.002 pro die, 2-3 volte, ad 0,15! pro die
in
pillole,
granuli, soluzioni.
Liquore del BOUDIN (= soluzione 1 0/00 di acido arsenioso) usato
nella corea: da 5.0 a 25.0 pro die abbondantemente diluiti,
aumentando di 2.0 pro die e poi diminuendo (per bambini di 8-10
anni secondo COMBY).
E. Caustico (tumori maligni, lupus): in soluzione idroalcoolica
1:150: pomata 1:12 con 3 parti di cinabro.
2. ARSENIATO DI SODIO.
I. a dosi consimili, in pillole, soluzione.
Liquore di PEARSON (= soluzione di arsenico sod. 1 : 596),
Spec. per uso ipod.: 1-3 cc pro die.
3. SOLUZIONE ARSENICALE DEL FOWLER (soluzione alcalina di arsenico
di potassio; 1 gr. = XXXIV gtt. = 0.01 di acido arsenioso).
I. da I a XX-XXX gtt. pro die (DM 1.50!) pro die = L gtt.) Ba. I
gt p.a.
Ipod. si usa diluito con 2 volumi d'acqua: 1/4-1 cc p.d. e per
die.
b) preparati organici:
4. CACODILATO DI SODIO (dimetilarsinato di sodio).
I. (rar.) Da' facilmente sintomi di intolleranza.
Ipod. 0.05-0.10 pro die, in soluzione 5-10%.
Nono
e'
facile precisare i
limiti
della
decomposizione
nell'organismo e quindi l'attivita' farmacologica e tossica, del
Cacodilato sod.: sembra essa sia molto maggiore quando il farmaco
e' dato per bocca (MARFORI). Molti autori danno fino a 0.50 per
die di cacodilato, come tonico ricostituente, antiparassitario,
e
queste
dosi
si potranno raggiungere
con
prudenza
e
progressivamente: sconsigliabili sono invece le dosi enormi, fino
a 2.0 e piu' pro die, usate da alcuni in varie malattie nervose e
mentali (casi di morte).
5.
METILARSINATO BISODICO (ARRHENAL). Meglio tollerato
del
precedente dal tubo digerente. Indicazioni: tbc iniziale (non se
c'e' febbre o emottisi), malaria, malattie cutanee, sifilide.
I. 0.05-0.10 p. d ad 0.20! pro die in pillole, soluzione, pozione.
Ba. da 5 a 10 anni; 0.005 ca p. a.
Ipod. stesse dosi in soluzione 5-10%.
6. METILARSINATO DI FERRO. Ipod. 0.025-0.05: 1 cc, 1-2 cc. per
die; dopo 6-8 giorni altrettanti di riposo (anemie, specie
postmalariche).
7. ATOXYL (arsanilato sodico: polvere cristallina solubile). Buoni
risultati ha dato specialmente nelle malattie del sonno. Ma l'uso
prolungato e le dosi elevate hanno talora prodotto disturbi
visivi, fino cecita' per atrofia dell'ottico.
Ipod. soluzione 10%: 1/1 a 2! cc. p.d. e pro die.
L'ARSACETINA (acetilarnanilato sodico) e' un suo derivato,
tossico per l'organo visivo. Si usa a dosi consimili.
meno
8.
ARSENOBENZOLI.
Sono
rimedi
ad
azione
parassitotropa
(parassiticida) elettiva, con relativa scarsa tossicita' per
l'organismo.
Indicazioni: Sifilide (Mentre alcuni non pongono quasi alcun
limite al loro uso in essa, molti li riservano a certi casi:
quando
il mercurio non si puo' usare, per
idiosincrosia,
stomatite,
ecc.,
e quando occorra
agire
potentemente
e
rapidamente:
sclerosi iniziale, sifilide grave
e
maligna,
localizzazioni contagiose. Nessuno oggi li adopera da soli nella
cura della lue. Generalmente si associano al mercurio; al meglio
dapprima A. e poi mercurio: cosi' soltanto si e' piu' al sicuro
dalle recidive).
Altre malattie protozarie (febbre ricorrente, malattia del sonno,
malaria, angina di VINCENT, sodoku, framboesia dei tropici,
amibiasi). Successi si ebbero pure: in varie malattie cutanee, in
luogo degli arsenicali anorganici, nella chorea minor, nella
gangrena polmonare.
Controindicazioni:
insufficienza
renale ed
epatica;
stati
cachettici gravi; asistolia. Non tutti sono d'accordo nel porre
fra le controindicazioni le affezioni del nervo ottico.
Nella paralisi progressiva i risultati furono nulli o, spesso,
cattivi. Per contro nelle miocarditi e aortiti sifilitiche non
pochi li hanno usati con successo. Nella gravidanza secondo i piu'
e' bene usarli, e si associano al mercurio.
Sono rimedi, che presentano vari e non trascurabili pericoli, e
vanno quindi usati solo in caso di necessita' ben dimostrata.
NEOSALVARSAN (NOVARSENOBENZOLO, 914, NEOIACOL).
Intravenoso da 0.10-0.15 a 0.75-0.90 pro die, una iniezione ogni
8-10 giorni, in serie di 6-8-10; facendo seguire un periodo di
riposo di almeno tre settimane.
Ba. da 0.005 a 0.015 per kg. di peso e p.d.
La soluzione del preparato deve essere fatta immediatamente prima
dell'uso: si adoperi come solvente acqua bidistillata, sterile,
conservata in speciali fialette. La quantita' d'acqua sara' di ca.
20 volte il peso del N. da iniettare. La temperatura del liquido
sia di 37 gradi.
Metodi di somministrazione, vari; possono convenire a vari casi:
a) dosi progressiva; s'inizia per esempio con 0.10-0.15 e si
aumenta di 0.15 ad ogni iniezione; b) dosi forti, rapidamente
crescenti; s'inizia con 0.30 oppure 0.45, specialmente se il
paziente non e' alla prima cura, e si sale a 0.90 alla terza
iniezione.
Si passa a una dose superiore solo se la precedente fu ben
tollerata. Segni d'intolleranza lievi sono: cefalea persistente,
febbricola per 3-4 giorni, sensazioni gustative (sapore metallico,
agliaceo. salato), ipersecrezione lacrimale, nasale e talora
salivare. Nella scelta delle dosi si tenga conto dell'eta', sesso,
peso, costituzione del paziente e dell'andamento della malattia.
Ricordare che una cura irregolare e insufficiente sarabbe errata e
pericolosa.
Accidenti dovuti agli arsenobenzoli: 1) da tecnica scorretta; 2)
tossici, che impongono la sospensione del rimedio (ittero, febbre,
cefalea); 3) da attivazione di lesioni sifilitiche (neurorecidive,
reazione di HERX-HEIMER) e da intossicazione per batteriolisi
(vertigini, cefalea, disturbi dei nervi ottici, acustici, ecc.):
continuare
la cura, con una certa prudenza;
4)
fenomeni
congestizi, di collasso, di apoplessia sierosa, dovuti a un
sensibilizzazione
dell'organismo: crisi nitritoide,
il
cui
substrato sembra essere una crisi colloidoclasica. (Profilassi,
malsicura!: fare l'iniezione lentamente, in paziente coricato e a
digiuno; somministrazione di adrenalina e di alcalini: bicarbonato
sodico. Cura: adrenalina, analettici, applicazioni calde).
in
pillole
olio
spasmodicamente contratti.
4. A carico dell'intestino si ha un'evidente inibizione del vago,
solo
se
il
tono
di
questo
e'
aumentato
(utilita'
nell'enterospasmo);
e
specialmente per
piccole
dosi
una
stimolazione del plesso di AUERBACH, d'onde originano i movimenti
peristaltici riflessi normali.
5. Provoca accelerazione del ritmo cardiaco - e quindi elevazione
della pressione arteriosa - e, per dosi medie, vasodilatazione
periferica.
Indicazioni:
Spasmi
dell'intestino
(stitichezza
spastica,
tenesmo), nella vescica e di altri muscoli lisci.
Coliche
nefritiche,
biliari.
Incontinenza
d'urina,
da
eccessiva
irritabilita' vescicale. Sedativo nella dismenorrea, nel mal di
mare, nel prurito senile, nel singulto. Asma bronchiale; pertosse.
Profusi
sudori. Scialorreea. Gastrosuccorrea,
ipercloridria;
(quindi giova anche nell'ulcera gastrica).
Bronchiti con secrezione mucosa abbondante e tosse stizzosa. Per
arrestare la secrezione lattea.
Malattie oculari: specialmente iriti, con tendenza alle sinechie
centrali, cheratiti: e' controindicata quando vi sia aumento della
tensione endoculare!
Avvelenamenti da morfina muscarina, pilocarpina, fisostigmina.
Prima della cloroformizzazione per prevenire l'arresto riflesso
del cuore.
I. Foglie di B. polverate 0.02-0.10 p.d., ad 0.40! pro die in
polvere, pillole, inf. (0,5:100).
Estratto idroalcool. di B. 0.01-0.03 p.d.; ad 0.15! pro die in
pillole, polvere, poz.
Tintura alcool, di B. X-XV gtt. p.d.; ad 3.0! pro die (1 gr = L
gtt). Ba (dopo il secondo anno) II gtt. p.a.
E. spec. l'Estratto in pomate (1:9); supposte (con 0.02-0.05).
SOLFATO DI ATROPINA. I. 0.0005-0.001! pro die, 0.003! pro die in
pillole, granuli, soluzione.
Ipod. Soluzione 1 0/00:1/4-1/2-1! cc. p.d. Nell'avvelenamento da
morfina occorre talora sorpassare la dose massima. Nel prurito
senile si inietta 1 cc. pro die (PRENZOLDT).
E.
Collirio 0.5-1%. Pomate 1%. Dischi oftalmici con
1/10
mmgr. ciascuno.
Si ricordi che i preparati di belladonna sono relativamente meglio
tollerati nell'eta' infantile. Le donne invece li tollerano meno
degli uomini.
BENZOICO, ACIDO - (lamelle cristalline poco solubili in acqua
solubili in alcool). Antisettico locale. Espettorante (indicato
specialmente catarri bronchiali dei vecchi, dei deboli, dei
tisici). Antipiretico (di qualche efficacia specialmente nel
reumatismo articolare acuto). Giova nei catarri delle vie urinarie
e nella litiasi urica, promuovendo l'eliminazione di muco.
I. 0.10-0.30 piu' volte, 2.5 pro die, in polvere, pillole, mist.
BENZOATO
DI SODIO (polvere cristallina solubile). Come
il
precedente ma preferibile perche' meglio tollerato. Si associa
utilmente al salicilato di sodio nel reumatismo articolare acuto e
come antisettico biliare.
I. 0-20-0.50 p.d. piu' volte, 3.0 ad 10.0 pro die, in polvere,
pillole, mist. Ba. pro die: 0.50 da 5 mesi a 1 anno; 2.0 a 5 anni;
3.0 a 10 anni.
E. per inalazioni: soluzione 5%.
azione
(Non
e'
con
Il
BISMUNTO COME ANTISIFILITICO. Il B. si
e'
dimostrato
antisifilitico energico (parassiticida), sebbene non superiore al
mercurio e all'arsenioco, utile specialmente negli accidenti
cutanei-mucosi primari e secondari, e
anche, sembra, nella
sifilide dei visceri. Inconvenienti: iniezioni dolorose, reazioni
febbrili,
albuminuria (assia rara), stomatite
(generalmente
benigna).
Indicazioni: arseno- e mercurio-resistenza; intolleranza
per
l'arsenico e per il mercurio. Non si usino dosi crescenti; si
iniettino in una serie 2 a 3 gr. di preparato, senza sorpassare i
0.30 p.d.
Si usano specialmente i seguenti preparati (generalmente in
commercio sotto forma di specialita'):
Tartrobismunto di potassio e sodio (50% di B.; insolubile):
trovasi in fiale da 0.10-0.20 in soluzione oleosa. 1 iniezione
ogni 3-6 giorni intramuscolari.
Tartrobismunto di sodio e potassio (forma solubile): in fiale da
0.10 in soluzione acquosa glucosata.
Joduro doppio di chinina e bismunto (20% di B. insolubile): in
fiale da 0.10-0.20 in sospensione oleosa.
BLUE DI METILENE - (polvere azzurra facilmente solubile). Venne
trovato utile nella malaria, specialmente in forme croniche,
chinino resistenti. Localmente antisettico.
I. 0.10-0.25 p. d., 1.0 prO die in polvere, pillole generalmente
con Noce moscata polvere ana; eventualmente anche con arsenico,
chinino. (L'urina viene colorata in bleu).
E. collirio 1% (ulcera settica corneale). [B. d. m. 1.0. alcool
glicerina ana. 5 cc]: per pennellate (angina di VINCENT, stomatiti
fuso-spirillari).
BOLDO - (foglie). Usato come stimolante gastrico, sedativo e
colagogo (ittero catarrale, litiasi biliare).
I. Tintura di B. X-XX gtt, 3 volte prO die dopo i pasti.
Boldina, glucoside principio attivo del B.; in granuli da 1 mmgr,
5-10 pro die.
BORICO, ACIDO - (lamelle solubili in 25 parti di acqua fredda).
Antisettico blando.
E. soluzione 3-4% per colluttorio, impacchi, lavaggi oculari.
Soluzione 2% per lavaggi vescicali (cistiti putride) e dello
stomaco (specialmente nell'iperacidita'). Pomate 1:9 in polvere
associata a talco, ecc.: p. polvere aspersoria.
Boroglicerina (ottenuta scaldando insieme 62 parti di acido borico
e 92 parti di glicerina). E. a gtt. nell'orecchio (otiti medie
acute).
BORATO DI SODIO (BORACE).
E. Soluzione 2,5% per colluttorio, lozioni, colliri. Soluzione 1:5
gliceria, per pennellate (stomatite aftosa, mughetto).
BROMOFORMIO - (liquido di odore penetrante). Narcotico, depressore
dei centri tossigeni Indicazioni: pertosse (poco usato), tossi
accessuali ribelli. Controindicazioni: depressione nervosa
e
cucchiaino
bicalcico;
0.30
Tintura
FLACK), senza dare aumento della frequenza del polso. Provoca una
notevole dilatazione dei vasi del circolo polmonare, diminuendone
cosi' le resistenze, ed ha anche un'azione vaso-dilatatrice sul
grande circolo: per piccole e medie dosi si ha cosi' una
diminuzione della pressione arteriosa, mentre aumenta l'ampiezza
delle pulsazioni cardiache. Rende la respirazione piu' lenta e
profonda.
Non molto consigliabile il suo uso come sedativo, specialmente
della sfera sessuale, occorrendo dosi forti, giudicate pericolose.
Indicazioni: collasso cardiaco specialmente delle infezioni acute;
scompenso con forte pressione del piccolo circolo; aritmie. Nei
tbc fa diminuire la secrezione del sudore, provoca una sensazione
di subiettivo benessere. Giova anche nelle emottisi.
I. Canfora rosa (=ridotta in polvere con poche gtt. di alcool)
0.05-0.20 p.d., 3-6 volte pro die, in polvere (in carta cerata),
pillole, emulsioni.
Ipod. soluzione 10% in olio d'olive ster. o in etere: fino a 10!
cc. pro die. (Dosi piu' elevate vanno usate con molta prudenza).
E. Risolutivo, antisettico: pomate 10-15% (nei geloni). Linimento
di sapone con canfora (Balsamo Opodeldoch) e Linimento ammoniacale
canforato:
per
frizioni (dolori
muscolari
e
nevralgici,
contusioni). Spirito canforato 10%: per frizioni, impacchi (nel
decupito). Polvere dentifricia: [C. 10, Creta preparata 90].
CANFORA MONOBROMATA (impropriamente bromuro di canfora). Usato
come anafsodisiaco: che alle comuni dosi abbia una tale azione e'
per lo meno dubbio.
I. 0.5-1.50 pro die in pillole.
CANFORICO ACIDO - (cristallino poco solubile). Venne raccomandato
contro i sudori dei tisici. I. 1.0 pro die (da prendere due ore
dopo il pasto serale; ripetere dopo 6 ore) in polvere DM 4.0! per
die.
CANTARIDE - (Lytta vesicatoria, coleottero che contiene il 0.50%
di Cantaridina). Rivulsivoenergico raramente usato (non
nei
bambini, vecchi, nefro pazienti).
E. Empiastro di cantaridi. (Cerotto vescicatorio). Empiastro di
cantaridi mite, disteso su taffeta' di 4-5 cm di diametro: Mosche
di Milano.
CARBONE VEGETALE. (preferibile di pioppo e tiglio). I. assorbente,
antisettico: 0.50-2.0 piu' volte in polvere o tavolette spesso
associato ad altri assorbenti, antiacidi. Negli avvelenamenti da
caustici e da alcaloidi: a cucchiaini da the.
CASCARA SAGRADAD - (corteccia). Purgante blando e sicuro, ottimo
contro la stitichezza cronica negli anemici, nei vecchi, negli
emorroidari: puo' usarsi durante le mestruazioni e la gravidanza.
Si associa spesso con rabarbaro, olio d'olive, noce vomica
belladonna.
I. Estratto fluido: 1/2-1 cucchiaino la sera, prima di coricarsi;
(trovasi in commercio anche l'estratto fluido desamarato).
Estratto idroalcool: 0.20-0.30 pro die in pillole.
Polvere 0.25, 3 volte pro die in pillole, polvere.
CATRAME VEGETALE - (Pix liquida: liquido denso nerastro, quasi
insolubile,
contenente
cresoto, fenoli, cresoli,
ecc.
E'
preferibile il Catrame di faggio).
0.15-0.20
ciascuna
4. BISOLFATO DI CHININA
I. come il precedente.
bevanda
contenuto
I.
dosi.
astringente:
infuso
2-5:
150
col.
(stomatiti,
DM
0.10!
Drastico pericoloso. I.
Estratto
0.02-0.05
in
idiopatica.
Utilissima e' pura la D.
nella
fibrillazione
auricolare (aritmia completa) e nell'insufficienza miocardica in
conseguenza di malattie polmonari. giova scarsamente in quella da
lesioni renali.
Nelle malattie infettive, acute, la polmonite in particolare, la
D. non avrebbe, secondo alcuni, alcuna utilita' e in caso di
lesione miocardiaca potrebbe essere , a dosi elevate, dannosa.
Secondo altri ha forse un certo valore profilatico, e, usata, con
prudenza, per lo meno non nuoce.
La D. puo' giovare anche nelle palpitazioni di natura nervosa.
Controindicata e' la D. nelle bradicardie d'origine vagale, nella
malattia di ADAMS STOKES. Non consigliato e' il suo uso nella
tachicardia del morbo di BASEDOW.
Si possono curare con D. i casi di disturbi circolatori in caso di
pressione arteriosa elevata! La maggioranza risponde di si:
occorrono pero' prudenza e piccole dosi.
CURA DELLA ASISTOLIA CON LA D. - Deve essere condotta senza
incertezze, con una giusta valutazione dello scopo da raggiungere.
Una somministrazione irregolare non giova; anzi puo' danneggiare.
Durante
la cura e' necessaria
un'osservazione
quotidiana
dell'ammalato per controllare gli effetti e decidere il momento
della sospensione del rimedio.
Le dosi terapeutiche si aggirano sui 0.50-0.80 di polvere di
foglie pro die, somministrati per 3-5 giorni: raggiunto lo scopo,
si sospende la droga, ma ove non se ne avesse giovamento, si puo'
in certi casi proseguire la somministrazione, innalzando le dosi
(MURRI); oppure si sostituisce la D. con un altro cardiotonico,
senza azione cumulativa, finche' nom si sia sicuri che ogni
influenza della droga e' scomparsa: per 8-14 giorni.
Allora si ripete la cura. Si passa cosi' alle cure periodiche di
D., per mesi ed anni, consigliate da alcuni (PENZOLDT).
La forma migliore di somministrazione consiste nelle foglie
finemente polverate alla dose singola di 0.10.
Nell'infuso
passano solo piccole quantita' di
digitossina,
insolubile.
Durante la cura il paziente deve restare a riposo o a letto; si
deve cessare ogni altra medicazione. Si restringa la dieta (latte)
e specialmente si limitino i liquidi. Si cerchi di rimuovere gli
ostacoli periferici (versamenti sierosi, edemi con
punture,
purganti, ecc.).
Dosi forti ed uso prolungato (per l'azione cumulativa, propria
della D.) espongono all'intossicazione: bradicardia notevole e poi
tachicardia, aritmia (extra-sistoli, bigeminismo), nausee, vomiti,
diarree,
ipotermia,
vertigini, cefalea,
midriasi,
delirio
specialmente notturno. (5-6 gr. di foglie in una volta, possono
provocare la morte).
I. Foglie di D. polverate: 0.10 p.d., 0.30 ad 1.0! pro die in
polvere , pillole.
Infuso di foglie: 0.5-0.10-1.5! : 120 col. pro die.
Ba. 0.10 : 100 col p. a. ca. (0.8 a 10 anni).
Tintura di D. (titolazione infida!): 0.5-1.0 p.d. ad 5.0! pro die
a gtt., in mistura. (1 gr. = LV gtt.).
Ba. di 2-3 anni: III gtt. pro die.
Preparati di digitale:
1. Digitalia (GUALDONI) = (digitossina solubile) poco tossico.
1-3 cc pro die (1 cc = XX gtt.).
Ipod. intravenoso e per clisteri: altrettanti.
I.
0.20.
E.
balsamiche.
E.
Drastico,
sapone
eventualmente
e'
pro
con
gialla
poco
china,
per
alterabile).
I.
KAVA-KAVA
(radice
di
Piper
methisticum).
Balsamico
antiblenorragico con azione anestetica sulla mucora uretrale. I.
Estratto idrooalcoolico: in capsule, pillole con 0.10, 3-10 volte
pro die.
KOLA (Noce di) - (contiene caffeina 2% e trobromina). Tonico
neuro-cardio-vascolare.
Indicazioni:
asteni
post-infettive,
convalescenze, esaurimento nervoso. I. Polvere torrefatta: 1.0-5.0
pro die in polvere. - Tintura 2-10 gr. pro die (1 gr = L gtt).
KUOSSO - (o Koso: fiori). Tenifugo-purgante sicuro, se recente:
spesso sofisticato o alterato. I. 15-20 gr. di fiori freschi
polverizzati in infuso, in tre volte.
LATTICO, ACIDO - (liquido sciropposo, miscibile con
acqua,
alcool).
I. Stimolante della secrezione cloridrica, astringente. Usato
specialmente nella diarrea verde dei bambini: soluzione 1-2%, 1
cucchiaino ogni ora. Contro le diarree degli adulti e nel colera
come Limonea lattica: [A. l. 5, sciroppo 50, aq. q. b. ad 1000. S.
1/2 bicchiere piu' volte pro die] p in pozione 5%, 1 cucchiaino
ogni sera.
E. Caustico: puro o in soluzione 20-80% per pennellature (tbc.
laringea). Contro le verruche: [A. l. acido salicilico ana. 1.0,
collodion q.b. ad 10.0 S. per pennellature].
LATTOSIO - I. usato specialmente nei bambini come diuretico,
lassativo blando; 5.0 p.a. eventualmente anche con magnesia usta,
cremor di tartaro ana. Agli adulti come diuretico si puo' are alla
dose di 100 gr. per die nel latte.
LITIO.
1. CARBONATO DI LITIO. (o di litina). Alcalino, solvente in vitro
dell'acido urico. Sembra giovi nella diatesi urica, anche per la
sua
azione diuretica, per la quale aumenta la
quantita',
diminuisce l'acidita' dell'urina. Ind.: gotta, negli accessi e,
come preventivo, per 10-15 giorni al mese: litiasi urica.
I. 0.10-0.25, 3-4 volte pro die, preferibilmente durante i pasti,
sciolto in acqua minerale carbonica o di Seltz.
Dosi maggiori, uso protratto posson dare disturbi, specialmente
gastro-intestinali.
2-4. BENZOATO DI LITIO, CITRATO DI LITIO, SALICILATO DI LITIO Come il precedente: il secondo e' il meglio tollerato; il
salicilato si usa si usa a preferenza negli accessi gottosi. I.
stesse dosi del precedente.
LOBELIA INFLATA - (foglie). Principio attivo: l'alcaloide lobelina
che possiede azioni in parte simili a quelle dell'atropina.
Paralizzando le terminazioni polmonari del vago e' usata contro
l'asma ed altri stati dispnoici, con malsicuri successivi alle
dosi usuali.
I
suoi
preparati inoltre, alternandosi
facilmente,
hanno
un'attivita' variabile.
I. Tintura: 0.5 p.d. ad 2.0-5.0! pro die, a gtt. (1 gr. = LIV
gtt.), in mist. spesso con joduro, oppio, ecc.
LUPPOLINO - (Polvere; dalle inflorescenze del Luppolo). Sedativo,
anafrodisiaco di dubbia efficienza. I. 0.50 2-3 volte pro die in
polvere, pillole.
MAGNESIO
1. CARBONATO DI MAGNESIO (Magnesia bianca, comune;
polvere
insolubile). Antiacido: controindicato nel reumatismo perche' con
acido cloridrico mette in liberta' CO2.
Nei bambini blando lassativo. I. 1.0 p.d. 100 pro die sospeso in
acqua, latte. Ba. 1-2 cucchiaini (lassativo) - E. per polvere
dentifricie e aspersorie.
2. CITRATO DI MAGNESIO. Lassativo. I. in forma di Limonea
magnesiaca, purgativa (F.U.): 250-350 gr. da prendere in 2 volte.
Il citrato di magnesio effervescente (= Carbonato Mg + bicarbonato
sodico + acido citrico + zucchero) si da' alla dose di 30-60 gr
sciolto in acqua.
3.
OSSIDO DI MAGNESIO (Magnesia usta,
calcinata;
polvere
insolubile).
Antiacido, assorbente,
lassativo.
Indicazioni:
ipercloridria, fermentazioni gastriche abnormi, meteorismo, alcune
diarree acide, avvelenamenti per acidi e sali metallici caustici.
I. 0.5-2.0 p.d. piu' volte (assorb. antiacido). Lassativo e
antidoto: 10-30 gr. sosp. in 200 d'acqua semplice. Ba.
a
cucchiaini.
E. p. polvere. aspersorie e dentifricie.
4. OSSIDO DI MAGNESIO IDRATO (Magnesia idrata) come il precedente:
meno irritante per la mucosa gastro-intestinale.
5. PEROSSIDO DI MAGNESIO - Come i precedenti: svolge ossigeno a
contatto dei tessuti. Indicazioni: dispepsie acide, flatulenze e
meteorismo intestinale. I. 0.25-0.50 p.d. 3.0 pro die in polvere,
tav.
6. SOLFATO DI MAGNESIO (Sale amaro, inglese, d'EPSOM, di SEDLITZ;
cristalli solubili). Purgante pronto, sicuro: 15-30 gr danno dopo
1-3 ore, senza dolori, scariche diarroiche. Determina abbondante
afflusso di sangue verso il tubo digerente e ne eccita la funzione
emuntoria (derivativo).
Indicazioni: per vuotare il canale digerente
(indigestioni,
fermentazioni
abnormi, dopo l'uso di
antilemintici).
Come
derivativo in congestioni cerebrali, epatiche, nello scompenso.
Per stimolare l'emuntorio intestinale nell'insufficienza renale.
Controindicazioni: gastroectasia, individui assai deboli e vecchi,
appendicite e peritonite.
Iniettato sotto cute, nelle vene e specialmente nel rachide viene
usato nel tetano e nella corea come potente sedativo nervoso.
I. Purgante: 15-20 fino a 50 gr. in acqua e sciroppo, facendo bere
dopo un po' d'acqua fredda per facilitarne l'azione; Ba. 1.0 p.a.
Lassativo: 6-8 gr. pro die.
Ipo. e intramuscolare: soluzione acquosa 25%: si iniettano 5.010.0 di sale pro die in piu' riprese. (risultati non costanti).
Intravenoso soluzione 20%: 10 cc pro die.
Intrarachid. soluzione 15%: iniettare lentamente da 3 a 10 cc.
(prudenza! pericolo di paralisi respiratoria).
MANNA - (succo di Fraxinus). Purgante blando,
secondari, specialmente usato nei bambini.
I. Ba. 10-15 gr. in acqua o latte.
senza
disturbi
per
insolubile).
le iniezioni
riuscire
pericoloso se avviene rapidamente, a
un
tratto,
specialmente per la somministrazione di sali solubili.
Si ovvia in parte a questo inconveniente, iniettando insieme con
il calomelato una piccola quantita' di soluzione di sublimato e
cloruro
di sodio: questo favorisce la
trasformazione
del
protocloruro in bicloruro; quello garantisce da una flogosi
(CARRUCCIO). Il calomelato e' indicato specialmente nella sclerosi
iniziale e nelle manifestazioni ribelli cutaneo-mucose, ossee...
Le iniezioni endovenose convengono specialmente ai casi di estrema
urgenza (lesioni nervose, oculari).
Qualunque sale si adoperi, si consiglia di somministrare nel primo
anno della luce acquisita da 120 a 160 ctgr. di rimedio. Nel
secondo anno si daranno 100-120 ctgr.; nel terzo anno, 80-100
ctgr. Per gli anni successivi si possono consigliare le cosi'
dette cure complementari: 20-30 ctgr. per anno. Sono, queste,
cifre generali che potranno variare secondo l'individualita' della
malattia.
Le frizioni sono un mezzo eccellente; inconvenienti: insudiciano e
talvolta sono mal tollerate dall'epidermide. La somministrazione
gastrica e' infedele e spesso mal tollerata: vi si ricorra in caso
di necessita'.
Azione
tossica. Dosi elevate assorbite - e, per
speciale
idiosincrasia,
anche piccolissime - determinano:
stomatite,
sintomi di gastro-enterite, oliguria e albuminuria,
eritemi
scralattiniformi.
Si consigliano le seguenti precauzioni da prendersi in caso di
cura mercuriale: mettere in buono stato denti e bocca; assicurarsi
che gli emuntori funzionino bene e che non esista idiosincrasia
prima.
Durante la cura: igiene della bocca e dei denti, colluttori con
clorato di potassio 5%; soppressione delle irritazioni boccali;
buona igiene generale. A prevenire la diarrea, la dispepsia, la
stomatite, facili specialmente nelle iniezioni endovenose di
cianuro. MILIAN consiglia il carbonato di bismunto: 0.50, 3 volte
pro die.
MIRRA - E. astringente, antisetti (stomatiti): Tintura
per
pennellature: pura o con tintura di ratania ana.; per colluttorio
e gargarismi: soluzione 5-10%.
MIRTOLO - (dall'essenza di Myrtus). I. Capsule da 0.15, 4-10
die. (bronchiti putride, gangrena polmonare).
pro
NAFTOLO
beta
(Isonaftolo:
polvere
insolubile).
E.
antiparassitario (eczemi parassitari, scabbia, acne, prurigo):
pomate
3-5%.
Controindicazioni:
nelle
donne,
bambini,
nefropazienti.
NITRITI
- Provocano vasodilatazione specialmente in
alcuni
distretti del grande circolo (vasi cerebrali e
coronarie):
conseguentemente si abbassa la pressione arteriosa, mentre aumenta
la frequenza del polso. Han tutti azione piu' o meno fugace. La
tolleranza si stabilisce rapidamente e alla lunga
sembrano
esplicare una azione nociva sul miocardio. Indicazioni: angina
pectoris, emicrani spastica, accidenti acuti da ipertensione,
coliche saturnine, avvelenamento da cocaina.
NITRITO D'AMILE (liquido volatile, infiammabile). Azione pronta
ma fugace: e' medicamento d'urgenza.
Da inalara II-V gtt. in una pezzuola che viene avvicinata alle
ACIDO
(polvere
cristallina
gialla
solubile).
PIPERAZINA
PIRAMIDONE
(dimetilamido-antipirina;
polvere
cristallina
solubile). Antipiretico, analgesico con azione e indicazioni
identiche a quelle dell'antipirina, da cui deriva: e' pero' circa
3 volte piu' attivo e non diminuisce la secrezione urinaria.
Provocando spesso sudori profusi e ancor piu' controindicato ne
deboli , tbc,,,; e' controindicato nei diabetici.
I. 0.10-0.30 p.d. 3-5 volte pro die (DM 3.0! pro die) in
soluzione Ba. sui 10 anni: 0.50 pro die in tre dosi.
CANFORATO DI PIRAMIDONE. Antipiretico, antidrotico. I.
pro die in polvere.
polvere,
0.50-0.75
si
altera.
Le
influenza;
profuse
Infuso
5%
(1
strofinare
SODIO.
1. BICARBONATO DI SODIO (polvere cristallina facilmente solubile).
Alcalino. Nel tubo digerente neutralizza gli acidi e scioglie il
muco; a piccole dosi e preso prima del pasto, e' invece eccitosecretorio gastrico.
Assorbito, ristabilisce l'alcalinita' dei plasmi, ove questa sia
diminuita (acidosi) e, quando essa e' normale, eccita i processi
di ossidazione e il ricambio materiale.
Eserciterebbe
un'azione dissolvente sul muco
delle
mucose
respiratorie e urinarie.
Indicazioni: Ipercloridria (qui oggi e' pressoche' abbandonato,
peggiorando il male col provocare un aumento reattivo della
secrezione gastrica). Ipocloridria, a piccole dosi (0.25-0.50)
prima del pasto. Affezioni catarrali acute e croniche del tubo
digerente, delle vie biliari, respiratorie e urinarie; malattie
del
ricambio
(gotta, diabete, obesita'); in
questi
casi
preferibilmente come acque alcaline, bicarbonato-sodiche. Acidosi
(coma diabetico).
Controindicazioni: ectasia gastrica, grave anemia, esaurimento.
Dosi forti singole possono dare edemi specialmente agli arti
inferiori; l'uso prolungato puo' alterare le funzioni digestive,
provocare anemia, deperimento.
I. 0.25-0.50 ad 2.0 p.d., piu' volte, in polvere, soluzione.
Intravenosa (coma diabetico). Soluzione 10-30% in
soluzione
fisiologica, iniettare 1/2-1 litro pro die.
E. per clisteri: 50:500 (coma diabetico); per inalazioni 1-2%; per
lozioni, lavaggi 0.5-2%. Soluzione 0.5-2% per lavaggi dello
stomaco.
2. CARBONATO DI SODIO (Soda).
E. 1/2-1 Kg per bagno gen.
3. CITRATO DI SODIO (polvere cristallina poco solubile). alcalino,
usato come succedaneo del bicarbonato e come blando lassativo.
Rende piu' digeribile il latte (utile nei vomiti dei poppanti). E'
anticoagulante
efficace.
(Indicazioni:
flebiti,
arteriti
obliteranti; minaccia di trombosi cerebrale; polmonite lobare).
Controindicazioni: emorragie in atto o tendenza alle stesse.
3 giorni]
elevazione
circa
p.a.,
[Ac.
T.
5,
pomata
0.5-1.0%
o in
alcoolglicerina
1%
per
si
VIBURNUM
uterino.
PRUNIFOLIUM
Sedativo,
antispasmodico
puo'
ZINCO.
1.
CLORURO
DI
ZINCO
(masse
cristalline
deliquescenti,
facilmente
solubili). Caustico energico; senza pericolo
di
emorragie agisce in profondita' lasciando, caduta l'escara, una
superficie netta che cicatrizza rapidamente.
In soluzioni diluite astringente, emostatico.
E. Caustico, come pasta (di CANQUOIN), come lapis (puro o con
nitrato di potassio ana.); in soluzione 50% (nell'ulcera venerea).
Per iniezioni interstiziali sclerogene attorno a focolai tbc.:
soluzione 10%. Soluzione 0.5-1% per impacchi, lavaggi (piaghe
atoniche, fistole). Soluzione 05-3% per pennellature faringee e
laringee.
Soluzione 0.05 a 0.2% per iniezioni uretrali
e
applicazioni endouterine.
Disinfettante (di BURNETT): [Cloruro di Zinco greggio parti 1,
acqua parti 2, con o senza aggiunta di acido cloridrico 1%] per
disinfezione del suolo, di vasi.
2. OSSIDO DI ZINCO (polvere insolubile).
I. (rar.) Antisettico e astringente intestinale (diarree croniche)
0.20 p.d. m 6-10 volte pro die in capsule cheratinizzate. Forse
come tale avrebbe talora giovato nell'epilessia (0.05-0-40 pro
die).
E. Assorbente, astringente, isolante in dermatologia: come polvere
aspersoria (solo o con talco); pomate 10%; paste (p. di LASSAR);
gelatine allo zinco (utili come protettive,
antipruriginose
cheratoplastiche). Vedi formulario.
3. SOLFATO DI ZINCO (cristallino facilmente solubile).
I. (rar.) Emetico 0.3-1.0 in soluzione acquosa.
E. Astringente e blando antisettico: collirio 0.25- 0.50% per
calmare il bruciore si puo' aggiungere a 10 gr. di collirio: 0.5
di acqua di lauroceraso o V gtt di tintura tebaica (congountiviti;
controindicazioni lesioni corneali).
Soluzione da 0.2 a 1% per iniezioni uretrali (nella blenorragia
quando i gonococchi siano scomparsi).
4. SOLFOFENATO DI ZINCO.
E. come il precedente (blenoraggia, catarri vaginali).
Soluzione
iniezioni
in
speciali
giorni di
durerebbe
giorni
di
B) VACCINI CURATIVI.
Vaccino antistafilococcico. Indicazioni: foruncolosi,
eczemi,
otite
media,
osteomielita,
stafilococcemia.
Preferibile,
l'autovaccino. Dose iniziale: 50-100 milioni di germi per le forme
locali; nella sepsi e nell'osteomielite 3-10 milioni di germi.
Le iniezioni (da 4 a 10 in tutto) si praticano ogni 3-5 giorni, a
dosi crescenti. (Fino a 500 milioni di germi).
Vaccino
gonociccico. Indicazioni: specialmente
utile
nelle
complicazioni (artrite, epididimite, prostatite, congiuntivite).
Si usano stock-vaccini polivalenti. Dose iniziale, variabile: da 5
a 25 (a 100) milioni di germi. Le iniezioni (da 6 a 12) si
praticano ogni 2-3 giorni nei casi acuti, ogni 5-10 giorni nei
casi cronici, a dosi crescenti.
(Generalmente fino a 250 milioni di germi. Con alcuni vaccini si
giunge a iniettare fino a 10-20 miliardi di germi).
Vaccino antibacillare. Indicazioni: pielonefriti, cistiti da coli,
colibacilluria. E' preferibile sempre l'autovaccino. Secondo il
grado di reazini
il decorso della malattia, si praticano 6-12
iniezioni, una ogni 4-8 giorni, cominciando da una dose di 20
milioni di germi, aumentando progressivamente fino a 500 milioni
di germi.
Vaccino tifico.
Si usano per lo piu' stock-vaccini preparati
variamente, talora polivalenti. Si fanno 6-12 iniezioni ogni 2-6
giorni: dose iniziale 50 milioni di germi. Si prolunga la cura
fino a dopo l'apiressia completa, aumentando le dosi sono a un
massimo di 300 milioni di germi. Praticando le iniezioni nelle
vene, le dosi debbono essere ridotte. Un'emorragia intestinale
anche lieve, una megalosplenia accentuata controindicherebbero
l'uso del vaccino.
APPENDICE.
I.
- PRODOTTI BATTERICI DERIVATI DAL
BACILLO
(TUBERCOLINE) - SIERI E VACCINI ANTITUBERCOLARI.
TUBERCOLARE
die
(I.T.R.):
(I.T.R.):
die);
pro
in
(1-2
cc.
secondo
per
il
in
I.S.M.):
porzione
della
flaconi
pro
2. Orchitasi
die).
cucchiaino
pro
(4-a
in
pro
5. - Preparati di ovaio.
Le cellule interstiziali e quelle del corpo luteo, elementi
endocrinici dell'ovaio, regolano, coi loro ormoni, lo sviluppo e
la funzionalita' degli organi genitali (mestruazione, gravidanza)
e il manifestarsi dei caratteri sessuali secondari.
Indicazioni:
1. forma di insufficienza ovarica: ritardo dello
sviluppo,
mestruazioni scarse e dolorose; menopausa precoce o accompagnata
da vampe di calore, palpitazione, ipertensione, insonnia, astenia,
eccessivo accumulo di adipe.
2. Disturbi della gravidanza: nausee e vomiti.
3. Secrezione lattea eccessiva.
I risultati furono spesso soddisfacenti.
Preparati e dosi:
1. Endocrinolo ovario totale ed
il
secondo e' specialmente
gravidanza. In compresse (da 1
forma di estratto glicerico (da
2. Ovarasi
die).
cucchiaino
pro
(L
(1-4,
6. - Preparati di pancreas.
L'opoterapia pancreatica ha acquistato recentemente un'importanza
straordinaria con la scoperta dell'Insulina (BANTING), preparato
proveniente dalle isole di Langerhaus, le quali mediante speciali
ormoni, regolano il ricambio dei carboidrati, nel senso di
stimolare la glicolisi o di inibire le glicogenesi.
Indicazioni: Dato l'altissimo costo e la necessita' che la cura
sia diretta da un serio competente per le necessarie indagini
(glicemia) le idee oggi prevalenti, restringono attualmente le
indicazioni dell'insulina ai seguenti casi: 1. coma; 2. diabete
complicato (ascessi, favi, ulceri perforanti, disturbi nervosi
vari, ecc.); 3. diabete infantile; 4. diabeti comuni a tendenza
grave (in questi a periodi di qualche settimana, durante i quali
il paziente migliora nelle sue condizioni generali, aumenta in
peso, ecc.).
La cura con insulina non esclude, ne' puo' sostituire la terapia
dietetica: il 75% circa dei diabetici si gioverebbero della cura
dietetica e potrebbero fare a meno dell'insulina.
L'insulina e' un medicamento pericoloso: introdotta in dose
eccessiva produce ipoglicemia e quindi senso di fame morbosa,
debolezza, fenomeni vasomotori, sudori e infine coma. Il solo caso
in cui il medico deve usarla d'urgenza e' il coma. In questo caso
si possono iniettare senza preventivi esami, data l'indicazione
vitale, 20 unita' di Insulina LILLY ipoderm.; ripetendo a distanza
di qualche ora l'iniezione.
Frattanto si sara' prelevato il sangue per la misura della
glicemia, onde regolarsi nella continuazione della cura.
7. - Preparati e medicazione pluriglandolare.
L'azione dei singoli ormoni si esercita, oltreche' sui vari organi
e tessuti, pure sulle altre ghiandole endocrine, realizzando delle
correlazioni funzionali interghiandolari, di natura sinergica,
compensativa, integrativa o antagonistica; cosicche' la deficienza
o la disfunzione di una ghiandola finisce a poco a poco per
alterare la funzionalita' di altre. Da questo il concetto, e la
necessita', di una terapia plurighiandolare, la quale puo' essere
diretta a combattere oltreche0 una sindrome plurighiandolare,
anche una sindrome monoglandolare, con l'azione sinergica di piu'
ormoni.
Azione sinergica hanno, ad esempio, la tiroidina e l'adrenalina,
la tiroidina e l'ovarina, l'adrenalina e l'ipofisina.
Alcune associazioni piu' usate sono le seguenti:
Preparati di surreni, ipofisi, glandole genitali. Indicazioni:
insufficienza renale.
Preparati di ipofisi, tiroide, surreni. Indicazioni: varie forme
di insufficienza ipofisaria.
Preparati
di tiroide, surreni, ipofisi, glandole
genitali.
Indicazioni: certi mixoedemi ribelli ai preparati di tiroide;
infantilismo.
Preparati di ovaio, tiroide, ipofisi. Indicazioni: disturbi della
menopausa con ipertensione.
Alcuni preparati e dosi:
Pluriglandolo (I.S.M.): a base di tiroide, ipofisi, timo e
surrenale. Specialmente indicato nel mixoedema infantile ribelle
alla opoterapia tiroidea. In compresse (da 1 a 5 pro die).
Poliendocrinolo
catabico
(I.T.R.): indicato
nelal
diatesi
braditrofica, obesita' gotta, ecc. In compresse (da 1 a 5 pro
die).
Poliendocrinolo morfogenico (I.T.R.): indicato nei ritardi e
anomalie dello sviluppo, negli infantilismi. In compresse (come
il precedente).
Poliendocrinoli
virilogenico e feminilogenico (I.T.R.):
per
stimolare e regolarizzare lo sviluppo e l'attivita' nella funzione
sessuale. In compresse (come il precedente).
Viroglandolo (I.S.M.): a base di tiroide, ipofisi, testicolo,
surreni ed estratto cerebrale. Indicato nella deficiente attivita'
sessuale, senilita' precoce, neurastenia. In compresse (2 a 6 pro
die).
DIETOTERAPIA.
GENERALITA'. - Nella prescrizione di una dieta si deve prima di
tutto tener presente che l'alimentazione dell'uomo deve essere
mista e che in essa albuminoidi grassi e carboidrati debbono
essere equamente rappresentati.
Per determinare il fabbisogno in alimenti si suole fondarsi sul
quantitativo di energia termodinamica sviluppata dall'organismo,
valutato, secondo le esperienze in 2700-3500 calorie pro die
circa.
Il valore alimentare dei cibi viene aspresso appunto in calorie,
secondo i noti dati:
1 gr. di proteine.......= calorie 4.1
1 gr. di grassi.........=
"
9.5
1 gr. di carboidrati....=
"
4.1
senza certo che cio' implichi una sostituibilita' completa delle
singole sostanze nutritive in quantita' isodinamiche. Da notare
ancora che una parte delle calorie grezze introdotte
(il 10%
circa) va perduta, inutilizzata, con le feci e con le urine.
La
reazione alimentare dell'uomo normale in condizioni
di
attivita' moderata, dovrebbe comprendere circa: albuminoidi 100
gr., grassi 100 gr. carboidrati 450 gr.
Essa rappresenta un valore totale di 3200 calorie circa.
Ma la quantita' di calorie necessarie varia secondo svariate
condizioni individuali. Il cibo deve essere proporzionale al peso
del corpo e all'estensione in superficie, che il corpo presenta.
L'epoca dello sviluppo richiede una maggiore quantita' di cibo e
cosi', per le nutrici, l'allattamento. Dieta piu' ricca richiedono
faticosi lavori muscolari e il soggiorno in climi freddi: nel
primo caso deve essere specialmente aumentata la razione di
albuminoidi, nel secondo si puo' accrescere l'apporto dei grassi.
A) COMPOSIZIONE CHIMICA DELLE SOSTANZE ALIMENTARI.
(In parte
Material).
da
ARWATER e BRIANT.
Composition
of
American
Food
[TABELLA OMISSIS]
B) ALCUNE DIETE DI USO CORRENTE.
1. DIETA LATTEA. - Indicazioni: asistolia, nefropatie
malattie di fegato e dell'apparato digerente, ecc.
acute,
Ecco
alcune
riguardi
uso
1.
1.
2.
3.
4.
5.
5
4
4
3
1
-
settimana
mese
mese
mese
mese
mese
parti
parti
parti
parti
parte
Latte
5 parti
6 parti
6 parti
7 parti
10 parti
puro
del
NELL'ALIMENTAZIONE
ed
di
o
il
in
calda
2.) Babeurre (latticello): e' cio' che resta del latte dopo la
fabbricazione del burro. Povero di grasso, e' ottimo come alimento
di transizione, prima di riprendere l'alimentazione lattea.
Zuppa di babeurre (VALAGUSSA): si aggiungono a 1 litro di
Babeurre, 15 gr. di farina di grano torrefatta e 30 gr. di
zucchero: si cuoce a dolce calore per circa 25 minuti, quindi si
suddivide
in boccette sterili, chiuse, da
conservarsi
in
ghiacciaia.
3.) Zuppa di malto: utile specialmente nei bambini dopo il quinto
mese, con disturbi cronici della nutrizione, specialmente se hanno
fatto uso esclusivamente di latte di vacca. Secondo VALAGUSSA si
prepara cosi': si fanno cuocere per 15-20 minuti un litro di latte
con 50 gr. di farina di grano, d'avena o d'orzo. Alla massa
intiepidita si aggiungono 5 gr. di estratto di malto secco PIAM e
la si pone in recipiente scoperto, alla temperatura di circa 40
gradi per due ore. Si setaccia e si conserva in ghiacciaia.
4.) Farine amilacee: formano la base delle comuni minestre per
bambini dopo il sesto mese di eta': a) leggere, costituite quasi
esclusivamente da amido immodificato (farine di grano, d'orzo, di
segala; tapioca, arrowroot); b) forti, piu' ricche di proteidi e
grasso, quindi di maggior valore nutritivo (farine d'avena, di
lenti, di fagiuoli, ecc.).
5.)
Farine amido-diastasate: in esse l'amido e' in
parte
trasformato e reso solubile; convengono ai bambini dopo il terzoquarto mese. (Biscotti, grissini, Alimento totale ZAMBELETTI,
Malteolina, Alimento secondo ANTOLINI, Farina alimentare PIAM).
6.) Farine diastasate: l'amido in esse contenuto solubilizzato:
possono quindi entrare nell'alimentazione anche dei primi mesi di
vita: da soli sono insufficienti. (MELLIN'S food, Alimento primo
ANTOLINI).
ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO DOPO IL DIVEZZAMENTO:
a) dal dodicesimo al quindicesimo mese, 5 pasti: latte con caffe'
d'orzo o di ghianda, pane abbrustolito o biscotti; minestre in
brodo o al latte, di farine o di pasta. Frutta cotte o marmellate;
b) dal quindicesimo mese ai due anni, 4 pasti: si daranno anche
paste al burro, purees di legumi e 1-2 uova al giorno, a bere o
nella minestra;
c) dopo i due anni, si comincera' a somministrare la carne
(cervelli, animelle, carni bianche, pesce) e si potra' dare del
cacao.
RICETTARIO
DI
PREPARAZIONI
DIETETICHE
NELL'ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO AMMALATO:
D'USO
CORRENTE
secco
farina
cucchiaio;
c) Latte gr. 300; tuorli d'uovo 3; amido gr. 40; pancreas gr.
cloruro di sodio gr. 3;
50;
Per bambini:
d) Sbattere 2 uova intere a lungo con una piccola quantita'
di
acqua fredda. Aggiungi latte (o acqua) gr. 250; cloruro di sodio
gr. 2; peptone secco 1 cucchiaino.V.
TERAPIA FISICA
A) IDROTERAPIA.
I. - GENERALITA'.
L'idroterapia utilizza l'azione dell'acqua in applicazioni
esterne
(sotto
forma
diversa
riguardo
alle
modalita'
dell'applicazione, alla termalita', alla durata), in modo da
determinare speciali modificazioni a carico del sistema nervoso,
del respiro, della circolazione, della crasi sanguigna,
della
temperatura, del ricambio.
A queste perturbazioni funzionali l'organismo risponde con
delle difese e delle reazioni diverse, da cui derivano le norme
delle applicazioni idroterapiche.
Complessi sono gli effetti fisiologici e innumerevoli le
indicazioni dell'idroterapia. Basti qui l'enumerazione delle piu'
importanti azioni, che ad essa si richiedono.
1.
AZIONE
ANTITERMICA.
- Per
combattere
la
febbre,
l'idroterapia rappresenta l'arma terapeutica piu' efficace e piu'
inoffensiva insieme, purche' l'applicazione sia razionale
e
individualizzata. Ne' la sua e' azione solamente antipiretica:
essa calma i sintomi nervosi, tonifica e stimola le funzioni
dell'intero organismo.
Modalita' di applicazione: a) spugnature o abluzioni: hanno
specialmente azione sedativa; b) impacchi, generali o parziali:
nei due casi si usera' acqua fredda, fresca o tiepida a seconda
del caso e della reazione individuale; c) bagno tiepido ( a 32
gradi: la temperatura di 5 gradi - 7 gradi inferiore a quella del
paziente) lentamente raffreddato fino a 25 gradi, o a 20 gradi,
secondo
i casi; d) applicazioni locali (complesse
fredde,
rinnovate frequentemente; borsa di ghiaccio sul capo, sul cuore,
sull'addome): utili ove le altre pratiche siano controindicate o
non praticabili; e) clisteri con acqua fresca (18 gradi-23 gradi)
e bevande abbondanti: solo come complemento dei metodi precedenti.
2. AZIONE SEDATIVA. - Si usa a questo scopo acqua termalmente
indifferente (da 28 gradi a 36 gradi) o calda, in applicazioni
prolungate: da 20 minuti a un'ora e piu'. Le pratiche piu' comuni
sono: l'impacco fresco, non rinnovato; le abluzioni; il bagno
tiepido o caldo; la doccia a debole pressione; infine anche le
applicazioni locali calde o fredde (compresse calde o borsa di
ghiaccio sul cuore).
Le principali indicazioni sono: gli stati d'agitazione, di
delirio, d'insonnia, d'eretismo nervoso, la corea infantile,
alcune
nevriti, le nevrosi cardio-vascolari
(pseudo-angine,
palpitazioni, tachicardia parossistica, ecc.).
3.
AZIONE
TONICO-STIMOLANTE.
Per
questa
occorrono
applicazioni
brevi,
fredde o
indifferenti
riguardo
alla
termalita', eventualmente date con una certa forza di proiezione:
a) bagno freddo o fresco (15 gradi-28 gradi): semplice breve
immersione; b) impacco umido freddo, senza avvolgimento in coperte
di lana, della durata di pochi minuti, eventualmente accompagnato
da frizioni; c) doccie.
Indicazioni: individui depressi, ipotesi, deboli; dispepsie
iposteniche, anemia e clorosi, stati di denutrizione (non da causa
organica).
4. AZIONE DI ALLENAMENTO, DI IRROBUSTIMENTO. - Si ottiene con
pratiche
idroterapiche
progressivamente
piu'
eccitanti,
applicazioni:
piu' o meno
fredda. . . . . . . . . . . . .
fresca. . . . . . . . . . . . .
tiepida (o indifferente). . . .
calda. . . . . . . . . . . . .
caldissima. . . . . . . . . . .
da
da
da
da
da
10
20
28
36
38
gradi
gradi
gradi
gradi
gradi
a
a
a
a
a
20
28
36
38
45
gradi
gradi
gradi
gradi
gradi
C.
C.
C.
C.
C.
Kg. di
in una
immerge
diventa
bagni
ACQUE
MINERALI
D'ITALIA.
LORO
(SALSO-IODO-BROMICHE).
Sono caratterizzate da un contenuto notevole in cloruro di
sodio piu' del 10% e dalla presenza, in quantita' sensibili, di
ioduri e bromuri.
Vengono usate specialmente per bagni, generali o parziali (con
acqua riscaldata a 36 gradi), e per inalazioni; talora per fanghi,
raramente per bibita.
Indicazioni: malattie degli organi genitali femminili (non
nello stadio acuto), linfatismo, adenopatie, tbc. chirurgiche in
genere, sifilide terziaria, intossicazioni corniche, reliquati di
processi infiammatori, postumi traumatici, catarri naso-faringei e
laringei.
Controindicazioni:
Tbc.
polmonare,
infiammazioni
acuta,
cardiopatie, tumori maligni.
ACQUE SOLFATO-CALCICHE.
Caratterizzate dal prevalere del solfato di calcio sugli altri
costituenti chimici, sono per lo piu' termali e usate quindi per
applicazioni esterne contro artralgie, nevralgie o altre affezioni
dei nervi periferici, contro i disturbi da rallentato ricambio,
nelle forme infiammatorie degli organi genitali femminili.
Somministrate per bibita hanno azione diuretica e, spesso,
leggermente lassativa: sono quindi indicate nell'uricemia, nella
litiasi urinaria, nei catarri delle vie urinarie e in quelli del
tubo gastro-enterico, in alcune affezioni epatiche.
ACQUE SOLFATO-SODICHE E MAGNESICHE
Hanno azione purgativa per il contenuto prevalente in solfati
di sodio e di magnesio: sono usate per bibita.
Indicazioni: stipsi, catarri gastro-intestinali, ipertensione
portale, emorroidi, congestioni viscerali, malattie del ricambio
(obesita').
ACQUE BICARBONATE.
Contengono acido carbonico libero e bicarbonati vari: si
possono distinguere in : 1) sodiche; 2) calciche; 3) miste: in
queste ultime i bicarbonati alcalini e quelli terrosi sono
rappresentati in quantita' press'a poco eguali.
Le bicarbonato-sodiche uste all'interno favoriscono i processi
digestivi e stimolano i processi di ossidazione, aumentando
l'eliminazione azotata. Hanno inoltre un'influenza benefica sul
decorso delle infezioni. Ind.: catarri gastro-enterici, dispepsie,
spec. ipercloridriche e ipersteniche, atonia gastro-intestinale,
malattie epatiche (litiasi, congestioni), catarri bronchiali e
delle vie urinarie, malattie del ricambio (gotta, diabete).
Le
acque
bicarbonato-calciche debbono
la
loro
azione
terapeutica principalmente al contenuto in ac. carbonico: sono
quindi, somministrate internamente, diuretiche e digestive. Ind.:
dispepsie iposteniche, iposecretive. Le termali vengono adoperate
per bagni ed esplicano azione sedativa. Ind.:
neurastenia,
nevralgie, reumatismi cronici.
Anche nelle acque miste l'azione terapeutica e' dovuta all'ac.
carbonico.
Acque acidule si chiamano quelle caratterizzate da un forte
contenuto in CO2 libero, e debbono ad esso appunto le loro
ACQUE INDETERMINATE.
Rientrano in questo gruppo le acque con tenue mineralizzazione
totale (residuo fisso inferiore a 1 gr. p. litro) e senza un
elemento costitutivo che le catatterizzi in modo speciale. Alcune
sono termali e, usate spec. per bagni, hanno un'azione sedativa e
antireumatica. (Ind.: nevralgie, neurosi, reumatismi, gotta).
Altre, fredde, somministrate per bevande sono in generale
diuretiche, senza irritare il rene, e sono indicate
spec.
nell'uricemia, nella litiasi renale ed eaptica, in certi stati
dispeptici.
C) ELIOTERAPIA
L'azione benefica esplicata dalla luce solare sulle funzioni
organiche, e' tonica, stimolante e sedativa insieme: per essa
l'appetito
aumenta,
crescono le forze,
mentre
diminuisce
l'eccitabilita'
nervosa;
il ricambio
viene
favorevolmente
influenzato e i poteri difensivi dell'organismo sono stimolanti.
Localmente i raggi solari hanno azione analgesica e risolvente,
ma tali effetti locali sono evidenti solo quando l'esposizione al
sole viene praticata su tutta la superficie del corpo.
Indicazioni piu' importati: tubercolosi ossee e articolari,
aperte o chiuse; adeniti tubercolari; alcune forme di tubercolosi
delle sierose (peritoniti in ispecie), degli organi genito-urinari
(epididimiti, ecc.) e della cute. Moltissimi sono d'accordo nel
porvi le tubercolosi polmonari ad andamento torpido, con poca o
punta febbre. Piaghe torbide senza tendenza alla cicatrizzazione
(ulceri
varicose, ustioni, ecc.). Convalescenze;
stati
di
debolezza; linfatismo, ecc.
Controindicazioni: tubercolosi floride, ulcerose, febbrili;
emottisi; forme acute di pleurite.
rapidamente
sotto al livello dello stomaco
del
paziente,
rovesciandolo sul secchio. Si ripete la manovra finche' l'acqua di
lavatura fuoriesce limpida.
Nei bambini si usa una sonda NELATON (n. 15 per i lattanti),
unita, mediante un tubo di vetro a un tubo di gomma, al quale
s'innesta l'imbuto. Il bambino puo' essere mantenuto in posizione
quasi orizzontale, di lato, sulle ginocchia dell'aiuto.
Una tecnica consimile puo' servire allo svuotamento dello
stomaco (a scopo diagnostico o terapeutico).
Nei
malati
che hanno subito
interventi
sulla
bocca,
l'introduzione
della
sonda nello stomaco, allo
scopo
di
somministrare del cibi liquidi (brodo, uova, latte, cioccolato),
si fa attraverso le fosse nasali: la sonda, che deve essere
lubrificata con olio sterile, si introduce in una narice e si fa
scivolare sul pavimento delle fosse nasali.
Controindicano assolutamente tutte queste manovre: ematemesi e
sospetto di aneurisma aortico.
12. CLISTERI. - Evacuanti, medicamentosi o nutritivi, servono
per introdurre nel retto una quantita' di liquido di circa 300-500
cc. (50-250 cc. nei bambini). Strumenti: una pera di gomma (specie
nei bambini), o un recipiente per enteroclisi con tubo di gomma e
cannula in ebanite. LA beccuccio della pera si puo' innestare una
sonda molle rettale.
Paziente in decubito laterale destro (oppure anche dorsale): la
cannula, o la sonda, lubrificata con olio o vaselina, si introduce
dolcemente al si sopra degli sfinteri.
CLISTERI EVACUANTI: con glicerina (3 cucchiai in 500 gr.
d'acqua); olio di olive (200 cc.: va riscaldato); [infuso di fogli
di senna 10.0:300.0 col.; solfato di sodio 10.0-30.0].
CLISTERI MEDICAMENTOSI, per introdurre un rimedio
lacale
(decotti emolienti di riso, camomilla; soluz. di ac. tannico 1%,
nitrato d'argento 0.2-0.5 per mille, oppure un rimedio generale
(cloralio, bromuro, laudano, ecc.).
CLISTERI NUTRITIVI. V. Alimentazione rettale.
13.
ENTEROCLISMI. Con essi la quantita' di
liquido
introdotto a scopo evacuante o medicamentoso va da 1 a 4-6 litri
per adulti (400-500 gr. per un bambino di 2 anni, 1000 gr, per un
ragazzo di 14 anni). Strumenti: un recipiente da 2 litri (o anche
un imbuto da un litro) e un tubo di gomma, cui segue una sonda
rettale di gomma spessa, lunga circa 40 cm., con delle aperture
laterali all'estremita' (nei bambini una NELATON n. 15-25).
Paziente in decibito laterale destro, acna sinistra un po'
sollevata. S'introduce la sonda, lubrificata con olio,
con
cautela, delicatamente, per 30-40 cm. (10-15 cm. nei bambini) pur
lasciando defluire frattanto un po' di liquido; elevare quindi il
recipiente a 40-80 cm. sopra il piano del letto.
Liquidi sa usare: soluzione fisiologica; soluzione di borato di
sodio 3 per mille; decotto di malva; soluzione permanganato di
potassio 0.1 per mille.
14. PARACENTESI DELL'ADDOME. - Si usa un trequarti di media
grossezza.
PAziente semiseduto a cosce
leggermente
flesse
(eventualmente un po' inclinato verso il alto della puntura) , o
seduto col corpo un po' inclinato in avanti in caso di liquido non
molto abbondante.
Localita'
da pungere: sulla linea ombelico-spina
iliaca
anteriore superiore in corrispondenza del terzo quarto(cioe' sulla
porzione mediana della meta' esterna di codesta linea), oppure
sulla linea mediana a 3-4 dita trasverse sopra al pube (vuotare la
vescica prima!).
Anestesia locale con l'iniezione di poche goccie di una
soluzione di novocaina o stovaina.
S'infligge il trequarti con un colpo unico, nettamente, e,
fissata la cannula, si ritira lo stiletto.
Si puo' agevolare il deflusso del liquido con un lungo
asciugamano stretto a cravatta attorno all'addome. Se il deflusso
si arresta, modificare con prudenza la direzione, la profondita'
della cannula o la posizione del paziente.
Estratta rapidamente la cannula, cancellare il parallelismo fra
le parti molli; medicare sterilmente, occludere con collodion o
pflaster.
15. PUNTURA LOMBARE. - Strumenti: un ago, sterilizzato con
l'ebullizione, piuttosto lungo (8 cm. per gli adulti; 4-5 cm. per
i bambini), solido e flessibile nello stesso tempo; materiale di
medicazione sterile.
Punti di repere: una linea orizzontale che unisce la sommita'
delle due creste iliache, passa per l'apofisi spinosa della quarta
vertebra lombare. Paziente al meglio seduto (ma anche in decubito
laterale),
col capo fortemente flesso. Mani
dell'operatore
accuratamente
disinfettate. Mantenendo il
pollice
sinistro
sull'apofisi della quinta lombare, l'unghia in alto, s'infigge
l'ago
subito
al di sopra, nello
spazio
intervertebrale,
dirigendolo leggermente in alto.
Non lasciar fuoriuscire in una volta piu' di 10-20 cc. di
liquor.
16. MEZZI FISICI PER PROVOCARE LA DIAFORESI. - Si ricorre ad
essi, piu' che ai mezzi chimici, malfidi o incostati, specialmente
quando si voglia favorire l'eliminazione, attraverso la cute, di
sostanze tossiche, ad esempio in caso di lesioni renali; ma anche
per favorire il riassorbimento di edemi e di essudati e per
esercitare una derivazione in caso di raffreddamenti, di affezioni
reumatiche. Controindicano le pratiche diaforetiche la malattie
gravi del cuore e dei vasi.
I mezzi piu' in uso sono: 1) il bagno caldo (da 37 a 45 gradi)
protratto (per 15-30 e piu' minuti), dopo il quale il paziente,
senza essere asciugato, viene avvolto in coperte di lana; 2) anche
piu' semplicemente si puo' circondare l'infermo, ben coperto, con
bottiglie e recipienti pieni d'acqua calda e ravvolti inflanella.
La sudazione viene anche favorita con il somministare latte o
bevande calde a piccole dosi refratte. Meno semplici sono: 3) il
bagno di luce; 4) il bagno di aria calda, che si realizza
accendendo una lampada a spirito sotto un tubo metallico, il quale
s'inizia a imbutor si continua, incurvandosi, fin sotto le coltri,
sollevate da un sostegno ad arco; 5) il bagno a vapore, che si
pratica in maniera consimile, ma ponendo al di sopra della lampada
una pentola con dell'acqua.
Un bagno a vapore si puo' piu' semplicemente realizzare con una
scatola di latta contenete della sabbia o della terra, con un
mattone e con dell'alcool denaturato (mezzo litro un litro). Il
recipiente si pone vicno ai piedi del paziente, sotto le coperte,
sollevate da un sostegno; dentro vi si colloca il mattone
arroventato su una fiamma e sopra a questo si versa lentamente
caso
di
aborto
dosi elevate.
parechimali.
Loc.:
Cura
(mare,
monte,
china,
ecc.
medicamenti
V: Scorbuto.
CLOROSI. - V. Anemie.
COLELITIASI. - Al momento della colica: applicazioni locali
calde (in alcuni giova il freddo), eventualmente anche morfina e
atropina ipod. Perdurando i dolori: bagni caldi prolungati,
bromuri, belladonna, papaverina, cloralio, antipirina, aspirina,
ecc., linimenti con cloroformio, olio di giusquiamo, belladonna.
Negli intervalli, dieta povera di grassi (salse, fritture,
ecc.) e di alimenti ricchi in colesterina (tuorli di uovo,
formaggi, creme, cervelli).
Medicazione colagoga: olio di olive (da 5 a 13
cucch.
progressivamente, al mattino a digiuno); glicerina; olio di
Haarlem (che e' olio di cade purissimo; 5-10 gocce 3 volte p. die
con
bicarbonato sodico); rimedio del Durante
(miscela
di
trementina-etere, 3 : 2; 5-10 gocce 2-4 volte p. die); boldo;
acque minerali clorurato-sodichee solfato-sodiche (Carlsbad).
Medicazione antisettica: salicilato di sodio,
urotropina,
benzoato di sodio
Acque
minerali:
solfato-calciche,
bicarbonato-sodiche.
Eventualmente operazione.
COLERA. - Nella prima fase: calomelano. Poi limonea lattica,
oppiacei, stimolanti (adrenalina, ecc.), ipodermo o fleboclisi
ripetute. Impacchi caldi, frizioni eccitanti, bagni caldi.
COLICA EPATICA. - V. Colelitiasi.
COLICA RENALE. - V. Nefrolitiasi.
COLICA SATURNINA. - Impacchi caldi laudanizzati sul ventre.
Belladonna (in pill.) o atropina (ipod.). Clisteri con laudano o
cloralio. In seguito purganti.
CONGIUNTIVITE CATARRALE. - Nelle forme acute: compresse fredde,
lavaggi con deboli soluz. antisettiche (ac. borico 4%); in caso di
secrezione abbondante, protargolo 5% p. instillaz.
Nelle forme croniche: instillazioni di sostanze astringenti
(solfato di zinco, ac. tannico, ecc.); rimuovere la causa.
CONGIUNTIVITE PURULENTA (Oftalmica blenorragica) Profilassi nei
neonati con l'instillaz. di nitrato d'argento (Crede').
Compresse fredde;m lavagg frequenti e abbondanti con soluz. di
ac. borico, permanganato di potassio (1:3000). Caute instillazioni
di nitrato d'argento (1-2%) e di protargolo (10%) durante lo
stadio purulento.
COLERA. - Isolamento; riposo, eventualmente letto; bagni caldi
e tiepidi.
Preparati di arsenico (liquore del Fowler, liquore del Boudin),
antipirina, salicilato di sodio.
Nelle forme gravi anche bromuri, cloralio.
CORIZZA ACUTA. - Loc.: contro l'ostruzione nasale, aspirazione
o polverizzazioni, di soluzione fisiologica, eventualmente con
cocaina
1%.
Decongestionanti e analgesici
sono:
mentolo,
eucaliptolo, canfora, balsamo del Peru' (con saselina, in pomata
da aspirarne 5-6 volte p. die una quantita' grande come un
pisello, o in olio di vaselina, p. polverizzazioni). Meno attive
le
polveri (con mentolo, salolo, antipirina,
ac.
borico,
sottonitrato
di bismuto, ecc.). Nel periodo di stato
gli
antisettici: protargolo 2% collargolo 5%, p. instillazioni.
All'int. spec. diaforetici (salicilici) e analgesici. Contro
l'indrorrea: belladonna, atropina.
DIABETE. - Per il regime v. Dietoterapia.
Come
medicamenti: alcalini (acque
bicarbonato-sodiche
clorurato-sodiche); tentati il lievito di birra, l'antipirina.
Nel coma: idrati di carbonio; bicarbonato di sodio all'int.
intraven.; stimolanti; insulina.
Cure sintomatiche.
e
e
(250-600
cc.)
emissioni locali
olio canforato,
senapismi
alle
assoluto: dieta
Contro
l'accesso:
antipirina,
cafffeina, veronal, ecc.
Possibilmente cura causale.
piramidone,
fenacetina,
potassio,
p.
iniez.
alimentare.
spec. idroterapia (bagno tiepido
caso di ipertermia, bagno caldo
nelle forme adinamiche).
NEVROSI
DEL CUORE. Tachicardia parossistica.
V.
Angina
pectoris,
(aspirina,
linimenti
termali
Palpitazioni,
di
di
rivulsivi
canforato;
Bronchite,
(V.
balsamici;
RABBIA.
Preventivamente
cura
in
MAnifestatasi la malattia, cure sintomatiche.
Istituti
adatti.
che
in
causa
Lavaggi
di
soluzione
borica,
decotto
d'orzo
o
di
camomilla,acqua ossigenata.
Cure
sintomatologiche:
contro
le
sofferenze
locali:
pennellature con soluzione di novocaina o stovaina, 0.5-1%.
STOMATITE MERCURIALE . - Sottrarre il paziente all'azione del
mercurio. Colluttori con clorato di potassio, allume, formalina
(1%), decotto di china. Sulle ulcerazioni lapis
di nitrato
d'argento, neosalvarsan. contro la scialorrea: atropina.
STOMATITI ULCEROSA. - Oltre ali lavaggi come sopra, toccare le
lesioni con soluzione di nitrato d'argento (1-2%), tintura di
iodio neosalvarsan (0.50 con 10-20 gocce d'acqua e glicerina 14.0,
cloruro di calcio.
TABE. - Cura antiluetica energica del resto, cure sintomatiche:
compresa la rieducazione progressiva dei muscoli.
tracheotomia.
S. - Alcali (soda, potassa, ammoniaca). Ustioni della
esofago. Segni di gastroenterite grave: sangue nelle feci.
intensi. Collasso; Raramente peritonite.
bocca,
dolori
(caffe',
caffeina,
alcool);
T.
- Aria pura, capo in posizione
declive;
respirazione
artificiale, trazioni ritmiche della lingua. Ossigeno. Massaggio
del cuore. Forti stimoli cutanei; stimolanti (caffeina, stricnina).
Profilassi. Purita' del preparato; sufficiente diluizione dei
vapori di cloroformio coll'aria; atropina, per l'arresto riflesso
del cuore.
S.
NEll'avv.
gastroenterite.
per
os.:
iperemia
della
mucosa
buccale,
nitrito
d'amile,
olio
tanniche.
oppiacei.
di
ricino,
emolienti;
con
tanniche.
epigastrici,
diarrea
Magnesia
usta,
albuminosa,
latte,
bevande
di
permanganato.
(a
di
Cura sintomatica.
S - Santonina. Xantopsia, miadriasi; agitazione, allucinazioni.
Convulsioni; sonnolenza; collasso. Orina giallo-verdastra; con
l'aggiunta d'un alcali, rosso-porpora.
T. - Lavanda gastrica;
idrato, stimolanti).
purganti.
Cura
sintomatica
(cloralio
del
tubo
gastro-enterico.
Tannino.
Cura
(trisma,
piccolo,
VIII.
RICETTARIO.
1. - ANTIACIDI E CARMINATIVI.
ana. 10.0
0.30
ana. 0.30
20.0
5.0
bere
ana. 60.0
80.0
6.0
ana. 2.0
2. - ANTIDIAFORETICI.
Pr. Agaricina
Polvere del Dower
Estratto e polvere di china q.b.
p. 1 pol. S. 1-3 la sera.
Pr. Acido salicilico
Acido borico
Acido tartarico
Ossido di zinco
Talco
(Polvere essiccatoria da applicare durante la notte).
0.005
0.10
5.0
10.0
ana. 40.0
ana. 0.50
0.01
p. 1 c. S. 6 a 10 pro die.
Pr. Sottogallato di biemunto
Pozione gommosa
Sciroppo di ratania
Laudano
S. a cucch., epicraticamente.
Pr. Acido lattico
Acqua bollita
Sciroppo di limoni
Essenza di limoni q.b.
(eventualmente laudano
S. a cucch. o a mezzi bicchieri, durante la giornata.
(Limonea lattica).
2.0
125.0
25.0
gtt. XXX
10.0-15.0
900.0
100.0
1.0-2.0)
0.05
0.02
0.01
(Pillole
croniche
di
di
0.25
ana. 0.10
0.02
2.0
5.0
0.30
0.20
0.01
Pr. Timolo
Megnesia calcinata
Polvere di finocchio
p. 1 c. S. 1 dopo ogni pasto
ana. 0.20
0.10
4. - ANTIDISPNOICI.
Pr. Cloridrato di morfina
Solfato d'atropina
0.01
0.0005
cc. uno
0.20
0.30
ana. 5.0
250.0
5.0
ana. 5.0-10.0
50.0
1.0
5.0
10.0
25.0
50.0
metallico,
inalare i
ana. 30.0
5. - ANTIELMINTICI.
Pr. Estratto etereo di felce maschio
D. in capsula gelatinosa. Di tali n. 10-12. S. da prendersi
spazio di un'ora.
Pr. Estratto etereo di felce maschio
Mucillagine gommosa
Sciroppo semplice
S. da prendersi in 2 volte, entro 2 ore.
0.50
nello
2.0-6.0
ana. 25.0
Pr. Santonina
0.02
Calomelano
0.05
Lattosio
0.30
p. 1 c. S. 3 c. al mattino (non a digiuno) con
un'ora
d'intervallo, per 3 giorni di seguito. (Per un bambino di 5 anni).
Pr. Unguento napoletano
Burro di cacao q.b.
0.03 a 0.08
coricarsi,
10.0
20.0
Pr. Timolo
Calomelato a vapore
p. 1 c. S. per die e piu', con un'ora di intervallo.
(FERRANNINI).
1.0
ana. 0.10
Pr. Timolo
Olio di mandorle dolci
Tuorlo d'uovo
2.0-4.0
20.0
1
Acqua
S. per clisteri
120.0
6. - ANTIEMETICI.
Pr. Bicarbonto di potassio
Acqua
Sciroppo
(Pozione alcalina)
2.0
50.0
15.0
2.0
50.0
15.0
cucch.
Pr. Mentolo
Alcool
Sciroppo d'arancio
S. 1 cucchiaino ogni ora.
della
1.0
10.0
30.0
5.0
300.0
poppata.
(Nel
vomito
dei
7. - ANTINEVRALGICI.
Pr. Fenacetina
Piramidone
Valerianato di chinina
Benzoato di sodio e caffeina
p. 1 c. S. 2-4 pro die.
0.30
ana. 0.15
0.10
Pr. Antipirina
Fenacetina
Caffeina
Esalgina
p. 1 c. S. 2 pro die.
0.40
0.25
ana. 0.10
Pr. Antipirina
Caffeina
Bromuro di potassio
p. 1 c. S. 2-3 pro die. (Nell'emicrania).
0.50
0.10
0.25
0.01
ana. 0.60
2.0
2.50
ana. 5.0
Pr. Fenacetina
Veronal
p. 1 c. (Nelle cefalalgie accessuali).
0.25
0.025
45.0
5.0
3.0
0.30
5.0
30.0
ana. 5.0
30.0
Pr. Clorofomio
Laudano
Alcool canforato
Olio di giusquiamo
S. p. unzioni.
ana. 5.0
20.0
60.0
8. - ANTIPIRETICI
(ANTIREUMATICI E ANTIMALARICI INCLUSI).
Pr. Antipirina
Bicarbonato di sodio
Cognac
2.0
1.0
10.0
Acqua distillata
Sciroppo d'arancio
S. a cucch. epicraticamente.
100.0
50.0
Pr. Aspirina
Benzoato di sodio e caffeina
p. 1 c. S. 3-4 c. pro die.
0.30
0.05
Pr. Aspirina
Mucillagine gommosa
Sciroppo semplice
S. a cucchiaini. (Per un bambino di 4-6 anni).
0.10
ana. 0.40
ana. 0.25
0.10
Pr. Piramidone
p. 1 c. S. 3 c. pro die.
0.30
0.50
50.0
6.0-8.0
100.0
gtt. XX
1.0
ana. 0.05
cc. 10
10.0
5.0
6.0
30.0
10.0
150.0
subacuti
0.40
0.20
cc. 1
(GUAGLIO).
Pr. Cloridrato basico di chinina
Antipirina
Metilarsinato di sodio
Acqua distillata sterile
p. 1 fiala S. per uso ipod. 1-2 fiale pro die.
P. Cloridrato basico di chinina
Cloruro di sodio
Acqua distillata sterile
S. per uso intravenoso.
(BACCELLI).
Pr. Cloridrato basico di chinina
Uretano
Acqua distillata sterile
S. da iniettare intravenosa lentamente (P. CARNOT).
0.50
0.25
0.05
cc. 1
1.0
0.075
cc. 10
0.80
0.30
cc. 2.0
0.20
0.05
ana. 0.02
ana. q.b.
ana. 0.30
8.0
4.0
Salicilato di sodio
6.0
p. 1 c., da sciogliere in un litro d'acqua. S. 2 a 4 bicchieri pro
die, da prendere 1 ora prima del pasto.
10. - ANTISIFILITICI.
Pr. Sublimato corrosivo
0.10
Cloruro sodico puro
0.05
Acqua distillata sterile q.b. ab
cc. 10
D. in bottiglia a tappo smerigliato (o anche in 10 fiale sterili).
S. per uso ipod.: 1-2 cc. pro die.
Pr. Calomelato a vapore
0.05
Olio di vaselina sterile
cc. 1
p. 1 fiala. S. da iniettarne 1 ogni 5-8 giorni nelle masse glutee.
Pr. Mercurio purificato
1.0
Lanolina pura anidra sterile
Vaselina bianca sterile
ana. 4.0
Olio di vaselina sterile q.b. ad
cc 20
S. da iniettare 1 cc. ogni 5-8 giorni intramuscolo: (Olio grigio:
ogni cc. = 0.05 Hg).
(LAFAY).
Pr. Biioduro di mercurio
Ioduro di potassio
Acqua distillata sterile q.b. ad
p. 1 fiala. S. da iniettare una al giorno.
0.01
0.02
cc. 1
0,50
0.02
ana. 0.05
11. - ANTITUBERCOLARI.
Pr. Fosfato di calcio
Tiocolo
Metilarsinato di sodio
Noce vomica polvere
p. 1 c. S. 2 a 3 pro die.
(MARTINET).
0.50
0.60
0.02
0.01
Pr. Lecitina
Guaiacolo
Eucaliptolo ana.
Mentolo
Iodoformio
Olio di olive sterile
S. p. uso ipod.; iniettare 1-3 cc. per volta,
0.50
0.10
0.40
0.10
cc.10
volte alla
settimana.
(Formula di ROBLOT).
I
0.01
0.02
1
II
0.02
0.04
1
III.
0.03
0.06
1
I
0.01
0.02
0.10
cc 1
II
0.02
0.04
0.10
1
III.
0.03
0.06
0.10
1
cc
10.0
giorno
ana. 3.0
gastralgie della
(Nelle
0.05
0.20
0.05
150.0
Pr. Stovaina
0.10
Acqua cloroformica
Acqua di menta
ana. 60.0
Sciroppo tebaica
30.0
S. 1 cucch. ogni ora. (Nelle gastralgie, nei vomiti, ecc.).
Pr. Estratto di valeriana
Oppio polvere
Arseniato di sodio
Estratto semplice q.b.
p. 1 pil. S. 2-4 pro die. (Nel diabete insipido,
ecc.).
(GOGGIA).
0.20
0.01-0.02
0.001
nell'isterismo,
2.0
1.0
100.0
(In
un
2.0 a 4.0
60.0
30.0
ana. 1.0
ana. 50.0
20.0
10.0
290.0
1.0:100.0 col.
30.0
1.0:100.0 col.
30.0
25.0
0.10
0.50
0.025
0.001
cc. 1
0.02
0.05
40.0
5.0
75.0
Sciroppo semplice
S. 1 cucch. ogni ora.
(Pozione di TODD).
30.0
di
0.06
gtt V
20.0
cc. 100.0
angina pectoris
con
20.0
3.0
470.0
30.0
cardiopalmo,
14. - DIURETICI.
Pr. Teobromina
Fosfato di sodio
p. 1 c. S. 3 pro die.
0.50
0.25
Pr. Teotromina
Benzoato di sodio
Carbonato di litina
p. 1 c. S. 2 pro die, mattina e sera.
0.30
ana. 0.15
0.20
0.50
2.0
3.0
35.0
70.0
SECREZIONI
BRONCHIALI
di altea
di sodio
del tolu'
nelle 24 ore.
150.0
2.50
50.0
100.0
ana. 1.0
gtt XV
50.0
0.60:180.0 col
4.0
cc. 200
0.15
ana. 0.10
0.50
ana. 0.10
0.15
ana. 2.0
100.0
6.0
cc. 250
2.0
4.0
ana. 40.0
10.0
20.0
0.25
0.15
p. 1 c. S. 5 pro die.
Pr. Tiocolo
Polvere del Dower
p. 1 c. S. 4-10 pro die.
0.50
0.05
0.10
150.0
0.10
10.0
100.0
0.01
0.005
0.02
di belladonna
di giusquiamo
semplice q.b.
4-5 pro die.
16. - EUPEPTICI.
Pr. Pepsina estrattiva
Acido cloridrico puro
Acqua distillata
S. 15-30 gocce, 10 minuti dopo il pasto.
Pr. Acido lattico
Acqua di fonte
Sciroppo di limone
Alcoolato di cedro q.b. per aromatizzare
S.
da
bersi epicraticamente. (Limonea lattica:
astringente e combatte le decomposizioni putride).
Pr. Tintura di noce vomica
Tintura di rabarbaro
Tintura di genziana
Tintura di colombo
Tintura di china
S. 15 e 20 gocce in un po' d'acqua prima dei pasti.
Pr. Tintura di noce vomica
Estratto fluido di condurango
ana. 2.0
10.0
5.0
900.0
100.0
e'
anche
2.0
3.0
ana. 5.0
ana. 10.0
Estratto di kola
Estratto di coca
S. 1 cucchiaino in un po' d'acqua prima dei pasti.
(FERRARINI).
Pr. Bicarbonato di sodio
Fosfato di sodio
Cloruro di sodio
Citrato (o benzoato) di sodio
p. 1 c. S. 1-2 prima dei pasti.
ana 30.0
ana. 0.15
5.0:150 col.
25.0
10.0)
10.0:300 col.
30.0
44.0
2.0
36.0
18.0
30.0
35.0
1.0
1000.00
ana. 0.05
0.30
0.20
ana. 0.06
0.02
0.03
10.0
gtt. XX
ana. 10.0
ana. 10.0
30.0
ana. 20.0
gtt. III
2.50
ana. 1.20
1.0
20.0
0.05
4.0
300.0
0.001
0.10
0.002
0.1-0.2
cc. 1
po'
di
0.10
0.05
10.0
20.0
60.0
cc. 150
liquido.
0.10
0.20
ana. 10.0
5.0
10.0
30.0
0.001
0.01
0.005
0.015
magnesia
di ferro
per die (Ai bambini di 3 anni si puo'
pro die).
0.50
0.20
ana. 0.50
bicarbonato-
0.20-0.30
ana. 020
010
dare meta'
0.001-0-002
0.002-0.003
ana. 0.06
ana. 0.10
0.05
ana. 0.25
0.10
0.02
9.20
0.42
0.24
0.15
1.0
cc. 1000
ana. 20.0
5.0
100.0
10.0
25.0
Olio di olive
(Linimento antiscabbioso; specialmente per donne e bambini).
50.0
10.0
ana. 5.0
35.0
oppure:
Pr. Solfo sublimato
Carbonato di potassio
Sugna lavata
(Pomata di HELMERICH).
Pr. Solfo sublimato
Catrame di betulla
Adipe
Sapone verde
Creta preparata
(Pomata di WILKINSON).
Pr. Solfo sublimato
Acido salicilico
Vaselina e sugna depurata
(Olio di cade
(Pomata solfo-salicilica).
20.0
10.0
120.0
ana. 7.5
ana. 15.0
5.0
10.0-20.0
5.0-10.0
100.0
25.0)
1.0
20.0
ana. 25.0
100.0
3.0
2.0
1.0
54.0
3.0
0.50
2.0
50.0
c) Antisettici:
30.0
1.0
1000.00
1.0
4.0
5.0
0.50
1000.0
d)
Pr. Lanolina
Linimento oleo-calcare (preparato con olio di mandorle).
Ossido di zinco
ana. 30.0
M. f. crema ben omogenea. (Nelle dermatiti, negli eczemi acuto e
simili).
(CIARROCCHI).
Pr. Ossido di zinco
Carbonato di calcio
Glicerina
Acqua di calce
S. per pennelature (Pasta inerte).
(DARIER).
ana.
10.0
ana. 30.0
oppure:
Ossido di zinco
10.0
Gelatina
20.0
Glicerina
30.0
Acqua distillata
40.0
(Gelatine
allo zinco: piu'
spessa e piu' tenue.
Debbono
liquefarsi
a
bagnomaria a 150 gradi,
solidificarsi
alla
temperatura del corpo. Liquefatte, si applicano con un pennello
sulla cute direttamente, o alternativamente con cotone o garza;
uno strato di gelatina o uno sottile di garza. Puo' restare in
posto, anche per piu' giorni. Efficaci specialmente in forme
croniche di eczema e in affezioni pruriginose).
(PENZOLDT).
Pr. Carbonato di magnesio
Ossido di zinco
Talco veneto
(Polvere essiccante).
(CIARROCCHI).
ana.
Pr. Resorcina
0.40
Essenza di eucalipto
2.0
Olio di olive
5.0
Paraffina molle
25.0
Paraffina dura q.b. ad
100.0
S. Fondere a bagnomaria e applicare con pennello. Alternativamente
si dispongono 2 strati del rimedio e 2 di ovatta.(Formula simile
all'ambrina; utile nelle ustioni).
(HULL).
e) Riduttori:
Pr. Ittiolo
Unguento di Wilson
(Negli eczemi seborroici, nella seborrea del capo irritata).
5.0
50.0
50.0
5.0
1.0
8.0 (a 20.0)
80.0
100.0
ana. 20.0
3.0
1.0
5.0 (a 20.0)
100.0
12.0
1.0
2.0
ana. 96.0
ana. 10.0
100.0
0.20
6.0
3.0
170.0
3.0
30.0
(CIARROCCHI).
MEDICAMENTI NUOVI E SPECIALITA'.
ATOCHINOLO (Ciba). - Fenilcinconinato di allile.
Indicazioni: gotta acuta e cronica e affezioni ad esse legate.
Come analgesico e antipiretico in caso di nevralgie, artriti
reumatiche e reumatoidi, ecc. Controindicazioni: litiasi renale.
In compresse: in unguento al 20%.
Dosi: 4-8 compresse pro die nell'accesso acuto.
Nelle forme croniche 3-5 compresse per tre giorni, ripetendo
dopo una settimana; cosi' per 2-3 mesi. Da prendere con molto
liquido alcalino dopo i pasti.
ATOPHAN (Schering). - Acido fenilchinolincarbonico.
Indicazioni: gotta acuta e cronica e stati morbosi a base gottosa
(mialgie, nevralgie, ecc.); reumatismo articolare.
In tavolette: in supposte.
Dosi: 2-4 tavolette pro die nella gotta acuta; in quella
cronica e nei stati reumatoidi a base gottosa, 4-6 tavolette, pro
die, per 4 giorni di seguito. Da prendere con molta acqua
leggermente alcalina, dopo i pasti.
Il Novatophan e' piu' blando, ma meglio tollerato dallo
stomaco.
BIOPLASTINA (Serono). - Emulsione asettica di lecitina e
Indicazioni: esaurimento, arresto si sviluppo
dei
tubercolosi, anemie.
In fiale da 1.5 cc.
Dosi: 20-30 iniezioni (1 fiala pro die o a giorni
nella regione glutea.
luteina.
bambini,
alterni)
insufficiente
(Ciba).
estratte
dal
LA SPEDALIZZAZIONE
ITALIA.
DEGLI AMMALATI DI
TUBERCOLOSI
POLMONARE
IN