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3 I VARIAZIONE
Tema fortemente sottolineato dallo strumentale cl basso, 3
fagotti, controfagotto, contrabbassi e evidenziato dalla
spaziatura tra i singoli incisi,accompagnato da motivi di terze
minori, seste maggiori (richiamo alla settima diminuita
dell'inizio,introduzione) il tutto ottenuto con la sovrapposizione
delle forme seriali ---->IV
---->I
|--->1
|--->4
5 III VARIAZIONE
Il Tema, affidato al I ed al 3 corno, eccetto nell'ultima
frase, in cui passa alla tromba. Controsoggetto marziale puntato,
ai violoncelli con imitazione per moto contrario (oboi). Un'altro
controsoggetto ai violini e viole, caratterizzato da quartine su
nota ripetuta.
Forma lied: A) I frase (sulla 5 dim. do diesis-sol bequadro)
motivo marziale puntato batt. 106-110
II frase (sulla 5 dim. do diesis-sol bequadro) motivo marziale puntato batt. 111-116
B) III frase (le quinte dim. do diesis-sol bequadro passano ai
violini) batt. 118-122
A') IV frase (sulla 5 dim mi bequadro-si bemolle) motivo
marziale puntato batt. 123-129
6 IV VARIAZIONE
Il Tema, si nasconde nell'arpa-celesta, mandolino (restando
percepibile in virt del timbro cameristico dei 3 strumenti)
inoltre, il ritmo sottolineato dalla batteria (1 frase
tamburello, 2 frase triangolo, 3 frase piatti pi tamburo
piccolo, 4 frase tutti i precedenti) comunque, il Tema si
nasconde anche serialmente perch non pi affidato alle quattro
forme seriali sue proprie ed usate orizzontalmente, ma invece
ricavato, suono per suono, dalle forme seriali dei controsoggetti!
7 V VARIAZIONE
Forma di lied : 1 frase = A batt. 178-182
2 frase = A' (variata) batt. 183-189
3 frase = B batt. 190-194
4 frase = A (ripresa,variata nel ritmo dei
bassi) batt. 195-201
Il Tema ai bassi e si nasconde ancor pi lasciando in rilievo i
controsoggetti; per il Tema qui acquista una nuova funzione
seriale architettonica: ogni suono del Tema, dapprima sempre il
1 suono della forma seriale impiegata (alternando sempre la forma
seriale retta con la forma inversa) poi sempre il 12 suono della
forma seriale prescelta, quindi il 6 suono ecc.. questo
procedimento si svolge con assoluta regolarit per tutta la 1
frase.
N.B. In questa variazione, si inaugura anche il frazionamento
della serie in 6 tronconi di 2 suoni. Ciascuno, anche l'uso
della lettura dei suoni della serie, incominciando dal centro e
poi procedendo verso i due estremi (suono 1 e suono 12) talvolta
con direzioni divergenti (vedi battuta 186 3 e 4 quarto 7---->12
vedi batt. 195 5 e 6 quarto 7|----12
XI 1
1---->6 6<----|1
XI 1
8 VI VARIAZIONE
Il Tema nascosto nel registro medio del 1 violoncello, sono in
evidenza i legni con un controsoggetto principale (ai 2 cl) ed uno
secondario (fl, corno inglese, e fg) in forma di lied: 1 frase =
A (batt. 202-209)
2 frase = A' (batt. 209-219) (variato nel nuovo controsoggetto
secondario e dalla inversione del controsoggetto principale)
3 frase = B (batt. 220-226) (i 2 controsoggetti scompaiono,
9 VII VARIAZIONE
Forma di lied 1 frase = A (batt. 238-242)
2 frase = A' (batt. 243-247)
3 frase = B (batt. 248-254)
4 frase = A (batt. 255-261)
1 frase: la forma seriale ogni volta impiegata, fornisce i 4
suoni del controsoggetto del fagotto, i 2 suoni restanti della
mezza serie, che il fag. non usa, ne contengono sempre uno che
viene collocato in registro acuto,per sillabare il Tema, quindi:
Tema funzionale per la scelta seriale! nelle prime 2 frasi, la
nota pi acuta della celesta "sillaba" il Tema. Gli archi
accompagnano con coppie di accordi di 3 suoni, realizzando il
troncamento della serie in 4 gruppi di 3 suoni.
2 frase: il controsoggetto del 1 fagotto, passa al 1 clarinetto
poi all'oboe e finalmente al flauto.
3 frase: il controsoggetto passa al 1 violino poi ai corni, poi
al cl basso e finalmente al 1 violino pi celesta. Il tremolo dei
flauti, si basa sopratutto sul tritono (caratteristica peculiare
del Tema), l'armonizzazione per accordi passa al controfagotto e
ai 2 contrabbassi.
N.B. Il controsoggetto qui, acquista la funzione della
enunciazione tematica in quanto il Tema, figura "sillabato" nelle
note pi acute e di pi lunga durata del controsoggetto!
Successivamente i suoni del Tema passano al tuba ed al trombone,
alternati con suoni estranei, ma sempre evidenziati dalla loro
posizione acuta.
4 frase: i suoni del Tema dapprima si mantengono nascosti (batt.
255 ovvero suoni di durata lunga del cl) poi cominciano ad
evidenziarsi nel registro medio della tromba, risalgono a batt.
259 al 2 e 3 vl, raddoppiati dall'ottavino e dal flauto,
finalmente emergono (S.Lamberti!) negli ultimi 3 suoni del 1
violino. Con il ch si chiude il gruppo delle 5 variazioni in
"forma di passacaglia".
10 VIII VARIAZIONE
Tutta questa variazione basata sulle due forme seriali
complementari di ---->1 |---->10 la passacaglia delle 5
variazioni precedenti conclusa, ed il Tema ora riemerge in
prima evidenza. Inizialmente cio nelle prime 3 frasi nella forma
11 IX Variazione
Come la ottava variazione (tramite l'elemento canonico) stabiliva
una corrispondenza con la seconda variazione, cos questa ultima
variazione si riconnette, alla prima variazione in base alla
sovrapposizione sincronica di varie trasposizioni seriali
complementari.
In questa ultima variazione il Tema domina incontrastato non
perch esposto in modo evidente, ma perch qui "tutto Tema" ed
il pezzo non altro che una sovrapposizione continuo dei vari
aspetti del Tema, non vi sono controsoggetti nuovi (salvo forse
nella transizione).
1 frase (batt. 286-290) Tema con articolazione rinnovata
all'ottavino, intanto la tromba e le viole indugiano nel canone
ritmico, con libera imitazione, caratteristica della variazione
precedente, ma qui per moto retto! poi ancora Tema con
articolazione rinnovata, ma ora ai clarinetti ed altro indugio del
"canone ritmico", ora ai fagotti e ai primi violini. Piccola
transizione (batt. 290) con primo motivo della prima frase del
Tema ai corni e tromboni e poi gioco di sovrapposizione
"rotatoria" a coppie dei suoni 7-12 della
---->I (flauti e 2 cl) e suoni 7-12 della inversione |---->10 al
clarinetto basso.
2 frase (batt. 291-297) Tema, sempre con articolazione rinnovata
all'ottavino e poi al clarinetto basso e canone ritmico, con
libera imitazione, caratteristica della variazione precedente al
corno inglese e ai violoncelli e poi ai primi violini e fagotti e
12 Finale
Il finale, ha la funzione
pi estesa ed evidente, e
cui hanno fatto assistere
vertiginosa ed in maniera