You are on page 1of 16

IL PONTE mensile della Parrocchia di S.

Antonio Abate in San Domenico Siena

GIORNALE PARROCCHIALE
Sempre aggiornato e ricco di notizie
consultabile anche online al sito
www.basilicacateriniana.com

il Ponte

Tu, Padre eterno sei quella mensa che ci dai il cibo


dellAgnello tuo unigenito Figlio. (Santa Caterina)
1

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

il Ponte
Leditoriale del Parroco

SANTA PASQUA DI RESURREZIONE

Cari Parrocchiani,
il titolo delleditoriale del Parroco, vuole esprimere la gioia per la Santa Resurrezione
del Cristo, che insieme celebriamo uniti nella fede. Mi colpivano tre passi della Sacra
Scrittura. Il 1: Il popolo stava a vedere. Il 2: Maria di Magdala and subito ad
annunziare ai discepoli: ho visto il Signore. Il 3: Pietro corse al sepolcro. Allora ecco
la domanda: Noi, da che parte stiamo? Col popolo che stava a guardare a distanza
di sicurezza , o dalla parte di Maria Maddalena e di Pietro? Sentite cosa scriveva
Simone Weil: Quello che io chiamo buon porto la croce. Almeno quella del buon
ladrone, se non mi sar concesso di meritare un giorno di condividere la croce di
Cristo. Fra tutti coloro di cui si parla nel Vangelo, a partire da Cristo, il buon ladrone
di gran lunga quello che invidio di pi. Il fatto di essersi trovato al fianco di Cristo e
nello stesso stato durante la crocifissione mi pare un privilegio molto pi invidiabile
dellessergli alla destra nella gloria. Mentre Jean Danilou scriveva: vi sar
qualcosa che gli Angeli potranno invidiare allumanit: ed questa partecipazione
alla passione di Cristo. In mezzo al coro angelico, ecco che sono introdotti nel
tempio eterno, i martiri lavati dal sangue dellAgnello, quel sangue di cui Santa
Caterina da Siena vedeva cosparsa tutta quanta la Chiesa. A tutti giungano i miei
auguri Pasquali nel segno della rinnovata resurrezione del Signore. Dalle colline
deserte ai pascoli in fiore, tu conduci luomo smarrito, o Resurrezione delle genti .
Tutti benedico di cuore con affetto.
P. Alfredo Parroco

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

IL SACRAMENTO DELLA

CONFESSIONE
3 IL PROPOSITO DI NON PECCARE PIU:
Prosegue la sintetica rubrica sulla confessione e sui passi da seguire per
chiedere sinceramente perdono delle nostre azioni che sono contrarie agli
insegnamenti di Ges e che ci guidano alla nostra salvezza.
In questo numero si allarga il concetto di PROPOSITO definendo le tre
caratteristiche importanti che lo contraddistinguono:
FERMEZZA, UNIVERSALIT ed EFFICACIA.
FERMEZZA la volont decisa e risoluta che il penitente deve avere ed
esprime la ferma volont ( a qualunque costo) di non offendere mai pi
Dio. Bisogna fare di tutto, e con tutti i mezzi leciti, per evitare i peccati.
San Domenico Savio diceva:Preferisco morire, anzich commettere solo
peccato. Bisogna fuggire anche da tutte quelle situazioni che posso
indurre a peccare perch si legge nella Bibbia:Chi ama il pericolo, in esso
perir (libro del Siracide 3,25)
UNIVERSALITA, descrive il dolore che si deve estendere a tutte le specie
di peccati mortali, a tutti i tempi e a tutte le circostanze. Non sarebbe un
buon proponimento dire: Non far pi i peccati che ho fatto in passato,
ma ne far degli altri, n dire: Non peccher pi se mia moglie non mi
far pi andare in collera!, ecc.
EFFICACIA vuol dire che devessere tale da farci conseguire il fine che ci
siamo posti, ossia quando si utilizza tutti i mezzi che si ha a disposizione
per mantenere il proposito di perseverare nella grazia di Dio.

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

19 MARZO GIOVEDI ore 17:30


Incontri culturali di San Domenico con l artista RAMI
Il castello interiore di Santa Teresa dAvila
e locchio dellintelletto di Santa Caterina da Siena.
Gioved 19 marzo nella sala del capitolo del Chiostro di San Domenico si svolto lincontro
culturale dal titolo: Il castello interiore di Santa Teresa dAvila e locchio dellintelletto di Santa
Caterina da Siena. Durante lincontro sono state presentate due opere scultoree dellartista
senese Rami, che le ha donate al convento di San Domenico. Padre Alfredo nel suo intervento,
ha ricordato che questanno ricorre il quarantacinquesimo anniversario da quando le due Sante,
Teresa e Caterina sono state proclamate Dottore della Chiesa universale, sono state le prime due
donne a ricevere questo riconoscimento il 4 ottobre 1970 per volont di Papa Paolo VI; per Santa
Teresa ricorre anche il quinto centenario della nascita. Santa Teresa appellata Doctor Spiritalis,
mentre Santa Caterina detta Doctor Corporis Mystici, due carismi completamente diversi; una
monaca di clausura carmelitana, laltra terziaria domenicana.
Il castello interiore un insegnamento spirituale che dimora nel centro della nostra anima. Il
viaggio spirituale di Teresa si espleta attraverso sette dimore dellanima, mentre locchio
dellintelletto di Caterina la fede che illumina la volont e la memoria. Lartista Rami ha detto
che queste due sculture raffigurano pensieri spirituali, la scultura raffigurante locchio
dellintelletto frutto di un periodo in cui mi occupavo di luce dOriente e questo mi ha fatto
ricordare la chiarezza mentale di Caterina . La raffigurazione di Caterina con gli occhi chiusi
riporta alla mente Federigo Tozzi e il guardare dentro di s, mentre il copricapo raffigurato come
una corona stile gotica, circondata da fioritura, la base divisa in tre scaloni che ricordano la
dottrina del Cristo ponte. La scultura in marmo turco e la base in marmo giallo di Siena.
Nellaltra scultura invece lartista ha dato un assetto verticale, la parte superiore raffigura un
castello ed in marmo giallo di Siena, estratto dalla stessa scultrice, mentre la parte inferiore in
pietra di Brac, pietra originaria dellisola di Brazza, in Croazia e qui sono raffigurate le sette dimore
dellanima.

Franca Piccini

P Alfredo
con lartista Rami.

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

29 Marzo 2015
Domenica delle Palme

INCONTRO DELLE CATECHISTE


Mercoled 18 Marzo, il parroco P. Alfredo ha incontrato le catechiste al fine di comunicare gli
appuntamenti che potrebbero essere utili a coinvolgere i ragazzi del catechismo; inoltre sono state
precisate le date degli impegni dei singoli gruppi di catechismo.
Sabato 28 Marzo: giornata Diocesana dei Giovani 2015, con ritrovo presso la Basilica di
S.Domenico, inizio alle 16.30 con l' accoglienza, seguita da vari eventi a scelta, buffet e
successivamente in cammino verso S. Francesco per concludere con l' Adorazione delle Sacre
Particole. L'incontro sar tutto organizzato dai giovani della Diocesi e il parroco ci ha invitato a
coinvolgere anche i nostri giovanissimi della parrocchia.
Domenica 29 Marzo: benedizione dell'ulivo. Ritrovo nel chiostro; alle ore 10.00 benedizione
dell'ulivo e poi processione in cripta per la celebrazione della S.Messa, questo giorno come
segno di solidariet sar chiesto ai ragazzi del catechismo di portare alimenti da destinare alle
persone bisognose, attraverso la Caritas Diocesana.
Gioved 30 Aprile: apertura del Festival Internazionale di voci bianche. In cripta alle ore 18
inizier il concerto.
Date decise dalla catechiste per la preparazione dei ragazzi ai Sacramenti della Comunione:
Venerd 8 Maggio: prima Confessione.
Sabato 6 Giugno: ritiro dei ragazzi.
Domenica 7 Giugno: prima Comunione

Mercoled 20 Maggio: chiusura dell'anno catechistico. Il tema trattato sar: IL MIRACOLO


EUCARISTICO .

Le catechiste
5

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA COPERTURA DELLA NAVATA E


IL CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DI DUE PILASTRI DELLA CRIPTA
Importo lavori uro 932.595,00

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

RESTAURO DELLEDICOLA DELLALTARE


DEDICATO A SAN DOMENICO

In vista del Giubileo dellOrdine 1216 2016 (800 anni dallapprovazione) stata
restaurata ledicola dellaltare di San Domenico.
Tempo e da non dormire, ma con grande sollecitudine pregare il dolce Spagnolo
nostro (San Domenico), che non dorma sopra lOrdine suo, el quale Ordine fu
sempre esaltazione della fede.
(S. Caterina lettera N: 344)
10

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

Abbracciamoci gli uni gli altri.


Chiamiamo fratelli anche quelli che ci odiano, perdoniamo tutto a motivo della
Risurrezione e gridiamo cos: Cristo risorto dai morti!
Carissimi, il 5 Aprile Pasqua, il giorno pi solenne dellanno per i cristiani. Eppure per la maggior parte degli ortodossi
che seguono ancora il Calendario Giuliano, la Pasqua cadr il 12 Aprile. A Gerusalemme, nel Santo Sepolcro, mentre
noi celebreremo la Pasqua di Risurrezione, le Chiese Ortodosse riempiranno la chiesa di palme, per loro il 5 Aprile la
Domenica della Palme! Tutti noi possiamo comprendere quanto questo sia una testimonianza non troppo brillante
verso i non cristiani e una seria difficolt per le coppie sposate tra cattolici e ortodossi, che qui sono numerose.
Ricercare una data comune per la Pasqua uno dei temi affrontati nel dialogo ecumenico tra la Chiesa Cattolica e le
chiese orientali, bizantine e non. Sono tanti i dialoghi ecumenici che la Chiesa Cattolica ha in corso con le diverse
confessioni cristiane. Tra di essi vi quello con gli Ortodossi di rito bizantino (greci, russi, rumeni, ecc..), che tenta di
ricucira il Grande Scisma avvenuto nel 1054 in seguito ad un progressivo distanziamento tra le due chiese per motivi
non solo teologici, ma anche politici, geografici, culturali. In un drammatico 16 Luglio di quellanno il cardinale
Umberto di Silvacandida a capo di una delegazione inviata da Papa Leone IX a Costantinopoli con lintento, non
riuscito, di risolvere una situazione ormai critica, deposit sull'altare di Santa Sofia una bolla di scomunica contro il
patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario e i suoi sostenitori, atto che per venne inteso come scomunica di tutta
la Chiesa bizantina; a questo atto Cerulario rispose in modo analogo scomunicando Umberto di Silvacandida e gli altri
legati papali. Dopo lo storico abbraccio di Gerusalemme, avvenuto il 5 Dicembre 1964, Atenagora I e Papa Paolo VI il
7 Dicembre 1965 lessero in contemporanea a Roma e Costantinopoli un documento comune in cui si soppressero le
reciproche scomuniche del 1054. Fu il primo passo verso una piena riconciliazione. Attualmente il dialogo verte
soprattutto sul primato del Vescovo di Roma che il principale nodo dogmatico da sciogliere. Il Santo Papa Giovanni
Paolo II aveva aperto gli orizzonti su un nuovo modo di vivere il primato nella enciclica Ut Unum Sint (n.95): Quale
Vescovo di Roma so bene, e lo ho riaffermato nella presente Lettera enciclica, che la comunione piena e visibile di
tutte le comunit, nelle quali in virt della fedelt di Dio abita il suo Spirito, il desiderio ardente di Cristo. Sono
convinto di avere a questo riguardo una responsabilit particolare, soprattutto nel constatare l'aspirazione ecumenica
della maggior parte delle Comunit cristiane e ascoltando la domanda che mi rivolta di trovare una forma di
esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all'essenziale della sua missione, si apra ad una
situazione nuova.Questa apertura ad una nuova forma di esercizio del primato stata ribadita recentemente, con
parole ancora pi forti e sorprendenti dal Papa Francesco durante il suo incontro a Istanbul con Bartolomeo I il 30
Novembre scorso: Ritengo importante ribadire il rispetto di questo principio come condizione essenziale e reciproca
per il ristabilimento della piena comunione, che non significa n sottomissione luno dellaltro, n assorbimento, ma
piuttosto accoglienza di tutti i doni che Dio ha dato a ciascuno per manifestare al mondo intero il grande mistero della
salvezza realizzato da Cristo Signore per mezzo dello Spirito Santo. Voglio assicurare a ciascuno di voi che, per
giungere alla meta sospirata della piena unit, la Chiesa cattolica non intende imporre alcuna esigenza, se non quella
della professione della fede comune, e che siamo pronti a cercare insieme, alla luce dellinsegnamento della Scrittura
e della esperienza del primo millennio, le modalit con le quali garantire la necessaria unit della Chiesa nelle attuali
circostanze: lunica cosa che la Chiesa cattolica desidera e che io ricerco come Vescovo di Roma, la Chiesa che
presiede nella carit, la comunione con le Chiese ortodosse. Gli incontri di dialogo con la Chiesa Ortodossa
continuano e nel 2016 previsto il Concilio Panortodosso, che potrebbe essere un p il corrispettivo di quello che
stato per noi il Vaticano II. Gli ortodossi preparano questo loro Concilio da tanto tempo e potrebbero aprirsi nuove
possibilit per una piena comunione. Intanto accompagnamo questi dialoghi con la preghiera perch tutti siano una
cosa sola, perch lantico scisma sia ricucito. La comunione la possiamo per gi vivere, anche attingendo alle
bellissime liturgie orientali. Con queste parole degli inni del rito bizantino che si cantano la veglia di Pasqua vi auguro
una Santa Pasqua assicurandovi, nel mio piccolo, che vi ricorder tutti il 5 Aprile a Gerusalemme: Pasqua splendida,
Pasqua del Signore, Pasqua! Una Pasqua santissima ci sorta! Pasqua! Con gioia abbracciamoci gli uni gli altri! O
Pasqua che liberi dalla tristezza! Perch oggi Cristo uscito risplendente dalla tomba, come da talamo, ha riempito le
donne di gioia dicendo: Portate lannuncio agli ApostoliTu ci hai promesso, o Cristo, di essere con noi sempre, fino
alla fine dei secoli. Noi, tuoi fedeli, conserviamo questa parola come lancora della nostra speranza e siamo nella gioia.
Donaci di comunicare con te in modo ancor pi intimo nel giorno senza tramonto del tuo regno il giorno della
Risurrezione! Irradiamo gioia per questa festa. Abbracciamoci gli uni gli altri. Chiamiamo fratelli anche quelli che ci
odiano, perdoniamo tutto a motivo della Risurrezione e gridiamo cos: Cristo risorto dai morti, con la sua morte ha
calpestato la morte e a quelli che giacevano nei sepolcri ha donato la vita.
Filippo eremita dalla Terra Santa

11

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

LA IX EDIZIONE DELLA "SCHOLA CANTORUM SANCTA CATERINA


Il festival internazionale delle voci bianche e giovanili Schola Cantorum Sancta
Caterina, nato proprio nella Basilica di San Domenico 9 anni fa e questanno si
svolger nel periodo dal 30 Aprile al 3 Maggio.
Il festival si aprir il giorno 30 Aprile 2015, alle ore 18.00. nella Cripta di San
Domenico, con il concerto del coro di voci bianche e coro misto "Clara Harmonia" in
costumi medievali, intitolato: "Sui passi della via Francigena".
Uno spettacolo godibile che stimola la fantasia, un leggero pellegrinar tra le note, un
particolare connubio tra musiche e danze dei tempi antichi e le sonorit dei tempi
moderni; lo spettatore preso per mano e fatto partecipe nella ricerca di quelle
chiavi incantate che possano aprire le porte del nostro cuore (futuro).
Il festival Schola Cantorum Sancta Caterina, ha infatti lobiettivo di promuovere e
valorizzare il canto corale di qualit tra i giovani del nostro territorio, dando loro la
possibilit di incontrare giovani provenienti da varie parti dItalia e dEuropa e di
avvicinarsi ed entrare nel mondo del grande patrimonio musicale, sacro e profano,
nazionale ed internazionale. Quattro giorni di workshop corali, concerti tra Siena e
Poggibonsi, ed un' opportunit per i piccoli e giovani partecipanti da varie parti
d'Europa di prendere parte ad una vera e propria scuola di vita, importantissima per
la loro crescita futura.
Tanja Kustrin

12

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

LAND GRABBING
Vorrei porre all'attenzione dei lettori un problema che ritengo non troppo conosciuto dall'opinione
pubblica ; parto da un caso che ho appreso non troppo tempo fa relativo a comunit Masai che
rischiavano di essere sfrattate dai propri villaggi perch grosse societ degli Emirati arabi volevano
acquisire i loro territori ,dal governo della Tanzania , per trasformarli in riserve di caccia. Si era
creata in favore dei Masai una mobilitazione on line che era riuscita a fermare momentaneamente
lo scempio. Questi fatti sono per certi aspetti la punta dell' iceberg di un fenomeno che gi da
alcuni anni sta imperversando in molti paesi del terzo mondo e soprattutto dell'Africa che
conosciuto come Land Grabbing , letteralmente accaparramento di terre. Grosse
multinazionali sia di paese emergenti come la China e gli Emirati Arabi, sia Americane e del
vecchio continente ( sembra ci siano di mezzo anche societ e banche italiane) acquistano o
prendono in affitto da governi ( spesso corrotti) di nazioni del terzo mondo vasti territori agricoli e
forestali per coltivazioni intensive da esportazione , soprattutto per la produzione di biocarburanti
o anche del famoso olio di palma ( se ne parlato mesi fa per la sua nocivit) .Gli abitanti che
coltivano quei campi per la loro alimentazione e sopravvivenza vengono espulsi e si ritrovano alla
fame , probabilmente molti di questi li ritroviamo nei barconi e nelle carrette del mare che
approdano a Lampedusa con tutto il corollario di tragedie che sappiamo . E' un grosso problema
questo del Land Grabbing che dovrebbe riguardare la tanto sbandierata carta di Milano
dell'Expo . Nutrire il Pianeta un problema e una necessit globale stato proclamato e
allora dobbiamo denunciare queste ingiustizie che violano i pi elementari diritti dell'uomo . Per
rimanere in tema di ingiustizie globali,ho letto in questi giorni la denuncia che parte dal noto
missionario Comboniamo P. Alex Zanotelli che riguarda la Comunit Europea che sta stipulando
accordi con vari paesi dell'Africa , del Pacifico e dei Caraibi per eliminare ogni barriera
protezionistica sui prodotti importati dall'Europa . L'eliminazione dei dazi e la concorrenza metter
in ginocchio i contadini dei paesi pi poveri che ridotti in miseria saranno costretti a vendere le
loro terre e si avr un fenomeno simile a quello prima enunciato . Papa Francesco ,che gi nel suo
discorso alla conferenza della FAO nel novembre 2014 aveva avuto parole dure contro la priorit
del mercato e la preminenza del guadagno , nel messaggio del 7.02.2015 in occasione della
giornata per l'Expo ha ripreso il problema dicendo che necessario : ... rinunciare all'autonomia
assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e agire anzitutto sulle cause strutturali della
iniquit . e poi : ... la terra che la madre di tutti , chiede rispetto e non violenza ed arroganza
da padroni ; continua aggiungendo che abbiamo tutti il dovere di custodirla (la Terra) perch
come un prestito che abbiamo avuto e che dobbiamo restituire ai nostri figli migliorato . Parole
chiare , da meditare , rivolte a tutti non solo ai cristiani e da trasformare, nei limiti delle nostre
possibilit , da riflessione in impegno per lasciare questo mondo ai nostri eredi migliore di
come ci stato affidato dai nostri predecessori .
Carlo Giuseppe Rogani

13

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

SI ACCETTANO MIRACOLI
GENERE: Commedia
ANNO: 2015
REGIA: Alessandro Siani
Fulvio l'unico dei tre fratelli Canfora ad aver lasciato il paese d'origine
per andare a lavorare in citt. Vicecapo del personale in una grande
azienda licenzia senza rimorsi fino a che non lui stesso ad essere
licenziato e, dopo essere finito in carcere per aver picchiato il proprio
superiore, viene affidato al fratello, da anni parroco del paese in cui sono
cresciuti. Costretto in un luogo lontano da ogni modernit Fulvio decide di aiutare la chiesa locale
in crisi di fondi inventandosi un miracolo: fa credere a tutti che la statua del santo piange.
Accorrono cos turisti e pellegrini riempiendo le tasche degli esercizi locali fino a che il Vaticano
non decide di mandare qualcuno a certificare l'evento, momento in cui Fulvio dovr confessare la
truffa e tutto il paese si armer per convincere gli inviati della Santa Sede della veridicit del
miracolo inventato.
C' di nuovo un piccolo paesino in cui rifugiarsi dall'orrore della metropoli in questa commedia
italiana, un luogo in cui il tempo sembra fermo, in cui la modernit bandita e quindi un'altra vita
possibile, pi autentica e pi sincera, regolata dai ritmi della parrocchia e dalla buona parola di
un prete invece che dalle logiche del business e del consumismo. Ancora una volta l'Italia migliore,
il luogo ideale in cui vivere, quello che coincide con il passato, con ci che eravamo o meglio che
ci piace pensare di essere stati. Si accettano miracoli non nega, in nessun momento, la sua natura
favolistica, lo stesso appare perfettamente in linea con il rifiuto della modernit e la sua
identificazione con il male assoluto che regge le commedie di buoni sentimenti nostrane, quel
pensiero per il quale la provincia (possibilmente meridionale) un anfratto che comicamente
resiste alla tecnologia e all'organizzazione di massa e che di conseguenza, nonostante le divertenti
assurdit derivate da quest'emarginazione, custodisce i veri valori.
Dopo Il principe abusivo ancora una volta Alessandro Siani scrive, recita, dirige e cura tutti i
comparti del film (in questo caso molta attenzione andata ai costumi). Come nelle produzioni
live action anni '60, '70 e '80 della Disney, Siani prende l'ambientazione delle fiabe (questa volta
il tipico borgo e la comunit adorabile pronta a prendersi da s il tanto atteso riscatto) e ne piega i
confini per farci entrare un po' di modernit e plausibilit, eliminando la magia. In pi inietta il
presenzialismo del comico tipico delle commedie para-televisive italiane (un vero e proprio sole
attorno a cui tutto gira e che illumina ogni gag con la sua presenza o anche solo con i suoi piani
d'ascolto). Ci che manca, rispetto al modello originale, per la fattura, ovvero la capacit di
narrare una storia per immagini montate tra loro con la fluidit necessaria a rendere piacevole
anche una trama semplice.
Come ne Il principe abusivo, Alessandro Siani punta in basso, non cerca molti livelli di lettura e usa
la tenerezza dei bambini e la dolcezza dei sorrisi; mancano per le caratteristiche fondamentali del
genere ovvero il ritmo, la fluidit del racconto, il meccanismo ad incastro della sceneggiatura e una
certa agilit nel maneggiare toni e situazioni. Siani propone il dolce amore tra uno spietato
tagliatore di teste di citt convertito in simpatico truffatore di paese e una chapliniana fioraia cieca
senza la delicatezza che simili abusati stereotipi richiederebbero. Fa sbocciare il sentimento in un
paio di scene ma poi non si prende la briga di cercare di convincere lo spettatore che esiste
qualcosa di reale tra questi due esseri umani.

14

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

La Rubrica
dei bambini
dallisola che non c al Chiostro di San Domenico

15

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

AVVISI
Appuntamenti del mese di APRILE

TRIDUO PASQUALE:
2 GIOVED Santo ore 18 S.Messa in coena Domini e lavanda dei
piedi alle ore 21 Adorazione Eucaristica con la comunit dei padri
3 VENERD Santo ore 18 Liturgia della parola adorazione della S.
Croce e S. Comunione alle ore 21 Via Crucis in Via Ciacci e via del
Colle ( se piove in Cripta ).
4 SABATO Santo ore 23,30 Veglia e S. Messa.
5 DOMENICA PASQUA di RESURREZIONE
S.S. MESSE ORE 7:30- 9:00 10:30- 12:00 -18:00

28 SABATO: giornata Diocesana dei Giovani 2015, con ritrovo


presso la Basilica di San Domenico, inizio alle 16.30 con l'
accoglienza, e successivamente in cammino verso S. Francesco
per concludere con l' Adorazione delle Sacre Particole.
29 MERCOLEDI ricorrenza di Santa Caterina da Siena
Orari delle S.S. Messe 7:30 - 9:00 - 18:00
30 GIOVEDI ore 18 nella Cripta di San Domenico, concerto del
coro di voci bianche e coro misto "Clara Harmonia" in costumi
medievali, intitolato: "Sui passi della via Francigena". (Tanja
Kustrin )

16

You might also like