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Palestra, colesterolo, e indice di rischio cardiovascolare alto. Possibile?

Un approfondimento dallequipe del centro medico

Spesso mi capitano sportivi che hanno avuto dal medico


una diagnosi di colesterolo totale alto, ma soprattutto hanno
dei rapporti colesterolo totale su colesterolo buono HDL
(indice di rischio cardiovascolare) non ottimale, per i quali il
medico richiede quindi una visita nutrizionale approfondita .
Sembrerebbe questo un paradosso visto che i soggetti in
questione svolgono un attivit fisica, che tuttavia spiegabile
attraverso leccessivo uso di alimenti proteici
(es: carne, pesce e formaggi) con i quali si
pensa si possa aumentare la massa muscolare,
ma che determinano anche un eccesso di
colesterolo alimentare che viene ingerito.
Dunque sebbene sia importante adeguare
il livello di proteine che si introducono, in
base al tipo di attivit fisica, tutti gli studi
pubblicati sia dall EFSA, OMS ed Inran, ma
anche Australian Istitute of Sports, affermano
che il livello sia minore di quanto si pensi.
Mi piacerebbe parlarvi di un body builder che venne nel
mio studio proprio con queste problematiche: maschio sui
30 anni, alto circa 170 cm e con un peso sui 70 Kg con
colesterolo totale di 259 mg/dl e colesterolo HDL di 56 mg/
dl; prendeva 3 compresse al giorno di grassi omega 3 per
tenerlo il pi basso possibile. Lanamnesi nutrizionale rivel
che il soggetto aveva un alimentazione regolare: faceva
cinque pasti al giorno, con una spremuta di arancia, pane
di segale con 2 tuorli di uovo oppure burro di arachidi, una
seconda colazione con pane e fesa di tacchino o bresaola;
un pranzo
con
un
primo
scondito
e petto di
pollo o dei
formaggi
magri, in
alternativa

di Lavinio

tonno con pasta e pomodoro e poi frutta. Nel pomeriggio


delle gallette di riso o di avena con frutta ed infine la sera
carne o pesce in buone quantit con verdura; una classica
alimentazione iperproteica. Chiesi quale fosse il suo
livello di attivit fisica e mi rispose 4 giorni a settimana
cos ripartiti: 30 minuti di attivit aerobica (tapis roulant e
cyclette) ed un ora di pesi. Proseguii lanamnesi facendo

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salutare in cui il rapporto proteine animali e proteine vegetali
con il tempo tendesse verso l 1 a 1.
Il paziente si dimostr consapevole e collaborativo, e si
presentava al controllo ad intervalli regolari di tre settimane
nei primi due mesi per valutare la perdita di peso; perse
in questo lasso di tempo circa 4 Kg e rilevammo con
limpedenziometria che la massa grassa era ora del 27 % .
Decidemmo di introdurre ulteriore fibra in
entrambi i piani, per mezzo di legumi, pane
integrale, pasta e riso integrale, cos facendo
ci avvicinammo anche allobiettivo di avere
una rapporto proteine vegetali e animali 1/1
ed assistemmo ad un ulteriore perdita di 3 Kg
nellarco di 2 mesi, con la massa grassa che
scese al 25%.
La sfida successiva fu cercare di far
perdere ulteriore massa grassa modificando
leggermente il piano durante i giorni di riposo
portandolo a 2000 con una ripartizione 59% carboidrati, 14
% proteine, 27 % Lipidi; introducemmo ulteriore fibra per
mezzo di altri alimenti quali: farro, orzo e raggiunse il 20% di
massa grassa in circa un altro mese e mezzo.
Dopo i 6 mesi circa trascorsi, decidemmo di ripetere le
analisi del sangue e ottenemmo quali risultati colesterolo
totale di 198 mg/dl e colesterolo HDL di 51 mg/dl; quindi un
sostanziale abbassamento del colesterolo totale ed un netto
miglioramento dellindice di rischio cardiovascolare; per
questo il medico decise di eliminare le compresse di omega 3.
Oggi il soggetto continua lattivit fisica ma con una
prospettiva di vita pi salutare.
Questo dimostra come con il sostanziale miglioramento
dellindice glicemico del pasto ed una diminuzione delle
proteine animali introdotte possa migliorare la propria salute,
inoltre sempre importante valutare con attenzione le proprie
scelte alimentari non affidandosi al fai da te.

...Body Builder, maschio sui 30 anni,


alto circa 170 cm per 70 Kg di peso.
Colesterolo totale di 259 mg/dl; prendeva
3 compresse al giorno di grassi omega 3 per
tenerlo il pi basso possibile...
una valutazione bioimpedenziometrica della massa
muscolare e grassa del soggetto; scoprii che il soggetto
aveva un contenuto di massa grassa pari al 30 % del
peso totale, quando un individuo non sedentario ne
dovrebbe avere circa il 22%.
Dunque era evidente che il soggetto in questione
sopravvalutava il tipo di attivit che faceva, si iperalimentava e sebbene in buona forma muscolare
aveva comunque la necessit di perdere circa 6 - 7 kg.
Decidemmo quindi di rivoluzionare il piano alimentare
innanzitutto dividendolo in giorni di attivit fisica e
giorni di riposo. Nei giorni di attivit fisica stabilimmo
come livello di alimentazione 2500 Kcal ripartite in 61%
carboidrati, 14% proteine, 25 % Lipidi; mentre durante
i giorni di inattivit ci ponemmo a 2100 Kcal con una
ripartizione 60% carboidrati, 13 % proteine, 27 % Lipidi;
lo scopo era quello di eliminare leccessiva quota proteica
ed aumentare la quota di verdura e frutta affinch il
soggetto potesse abituarsi ad un regime alimentare pi

(ripr. riservata - http://elle-di.it)

image courtesy of Pixabay | Tommy Takacs

Dr. Carlo Valeriani


Biologo nutrizionista

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