Professional Documents
Culture Documents
VALORI LUCE
Nella scala dei valori luce ciascun numero rappresenta un illuminamento doppio
del precedente e met del successivo (Fig. 3).
Fig. 3
f/
22
16
11
5,6
2,8
1,4
1/2
1/4
1/8
1/15
1/30
1/60 1/125 1/250 1/500 1/1000
Allaumentare dei livelli di illuminazione (numero di EV pi alto), avremo a disposizione una serie pi lunga di
t a EV 9
45
32
22
16
11
1/2
1/4
1/8
t a EV 10
1/2
1/4
t a EV 11
1/2
1/4
1/8
1/8
5,6
2,8
1,4
1/15
1/30
1/60
1/125
1/250
1/15
1/30
1/60
1/125
1/250
1/500
1/15
1/30
1/60
1/125
1/250
1/500 1/1000
e
cellula con diffusore rivolta verso lapparecchio
Fig. 4
Bisogna fare attenzione a non proiettare sul soggetto ombre con il proprio corpo (Fig. 4).
MISURA DELLA LUCE RIFLESSA
In esterni la misura della luce incidente in molti casi difficoltosa o impossibile perch il soggetto difficilmente
raggiungibile; siamo costretti quindi a misurare la luce riflessa, cio quella che proviene dal soggetto.
Fig. 5
importante misurare unicamente la luce riflessa dal soggetto, escludendo il cielo che, molto luminoso,
falserebbe il risultato; lesposimetro va puntato verso il basso, tenendo conto che il suo angolo di misurazione
simile allangolo di campo di un medio tele.
APPARECCHI CON ESPOSIMETRO INCORPORATO
Gli esposimetri incorporati negli apparecchi possono misurare solo a luce riflessa. Per misurare correttamente
Fig. 6A
FIG. 6B
Gli esposimetri incorporati solitamente escludono automaticamente dalla misura la parte superiore
dellinquadratura, dove si presume
si trovi solitamente la zona pi luminosa (il cielo).
Molti apparecchi consentono di scegliere fra vari tipi di lettura: media, spot, matrix, etc; indispensabile
consultare le istruzioni duso per accertarsi delle modalit di lettura a
disposizione ed usare quella opportuna per
la situazione in cui ci si trova.
CORRETTA ESPOSIZIONE IN RIPRESA: SCELTA DI t ed f/
Dovremo tener presente soprattutto due elementi: il movimento del soggetto (e della macchina) e le esigenze
di messa a fuoco.
MOVIMENTO DEL SOGGETTO E DELLAPPARECCHIO
50
100
200
500
t.
desposizione
a mano
libera
In ogni caso opportuno non usare mai a mano libera tempi pi lunghi di 1/30.
Da evitare sono anche i tempi
desposizione che costringono ad aprire completamente il diaframma, per le ragioni che vediamo qui di seguito.
QUALIT DIMMAGINE E PROFONDIT DI CAMPO
chiuso, vasta profondit di campo) con quello dello scatto a destra (diaframma aperto: soggetto a fuoco, sfondo
sfocato).
In esterni il contrasto totale, cio il contrasto proprio del soggetto sommato al contrasto di illuminazione, pu
arrivare a
1:100.000: questo significa che la differenza massima fra ombre e luci pu essere di circa 16 stop;
locchio umano si adatta molto
bene ad un contrasto cos elevato pur riuscendo a distinguere un
contrasto di
1:10.000, poich comprime le alte luci, cio
annulla le differenze esistenti fra le sfumature nelle zone pi
illuminate.
COME VEDE LA PELLICOLA
Nella figure sopra vediamo uno scatto con lesposizione misurata sulle luci ed uno con lesposizione misurata per
le ombre
(la parete gialla). La pellicola ha una latitudine di esposizione ristretta, variabile da un minimo di 3 stop
(diapositiva) ad un massimo di 6-7 stop (b/n). Esporre facendo la media fra luci ed ombre in una scena con un
contrasto totale molto elevato come quella illustrata (circa 8 stop), avrebbe prodotto un risultato comunque
scadente.
La via da seguire per ottenere un buon risultato una sola: diminuire il contrasto di illuminazione.
Nella scena in questione stato sufficiente usare il flash incorporato nellapparecchio per schiarire la parete ed
ottenere cos un contrasto totale soddisfacente (vedi Fig. 7A); ovviamente
occorre calibrare opportunamente
tempo di posa, apertura di diaframma e
potenza del flash.
Questa tecnica utilizzabile con soggetti di ridotte dimensioni, ad esempio nel ritratto o con distanze fra
soggetto e apparecchio non elevate (Fig. 7B); non disponendo di un flash si possono
utilizzare pannelli riflettenti
o quel che presente sulla scena: pareti bianche, tessuti chiari etc.
Viceversa, quando il soggetto molto esteso lalternativa sta solo nello scegliere se si vuol esporre
correttamente le ombre o le alte luci oppure attendere condizioni di illuminazione meno contrastate, ad esempio
quando il cielo velato.
Lelevato contrasto di illuminazione un problema difficile soluzione solo in esterni: in studio un attento uso delle
luci
pu consentire il raggiungimento di ottimi risultati nelle pi disparate situazioni di ripresa.
Fig. 7A
Fig. 7B