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elle pagine seguenti proponiamo il testo e lo svolgimento, puntuale e completo, della seconda prova scritta di economia aziendale della sessione ordinaria dellEsame
di Stato 2012.
lo stesso testo, curato da Laura Mottini e Michele Devastato,
che sar pubblicato nel volume Lesame scritto di economia
aziendale e che viene qui dato in anteprima agli insegnanti.
Ogni anno, verr fornito infatti allinterno di Scuola Duemila
Digital lo svolgimento dellultimo tema dEsame, mentre il volume Lesame scritto di economia aziendale raccoglie tutti i
temi assegnati dal 1996 in poi.
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S chema di soluzione
La traccia desame per il 2012 conferma la consueta struttura ministeriale:
una parte obbligatoria articolata e uno svolgimento a scelta tra tre punti alternativi. Non tutte le richieste riguardano problematiche ricorrenti nella
programmazione didattica del quinto anno, come avremo modo di vedere
pi avanti nel dettaglio.
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PUNTI A SCELTA
Le tre alternative, tutte a carattere applicativo, hanno una valenza difforme,
nel senso che, mentre la seconda e la terza rientrano a pieno titolo nella didattica curricolare normalmente adottata dai docenti, sulla prima in parte
lecito nutrire qualche dubbio in proposito. Infatti:
1. la richiesta delle scritture contabili relative ai finanziamenti ottenuti da
Alfa S.p.A. (mutuo e leasing, almeno cos sembra voglia sottintendere il
Ministero, dato che parla genericamente di operazioni compiute nel
2011, senza precisare che forse si riferisce solo a quelle in precedenza
indicate) appare legittima quando riguarda questultima, molto meno
quando riferita alla banca finanziatrice (anche i libri di testo, superando
il modo anacronistico con cui tale argomento stato lungamente trattato
a scuola, in alcuni casi lhanno del tutto eliminato), della quale, peraltro,
bisogna anche evidenziare i riflessi in bilancio (altra difficolt: il candidato deve ben ricordarne la struttura, poich il Codice civile in suo possesso non sempre gli di aiuto in tal senso);
2. la richiesta dello sviluppo di alcuni punti della Nota integrativa sicuramente quella da preferire, sia perch non particolarmente problematica,
sia perch utilissima ai fini della redazione del bilancio di cui alla parte
obbligatoria (il candidato farebbe bene ad adottare questa opzione contestualmente allo svolgimento della parte obbligatoria, in modo da risolvere due problemi con ununica fase di lavoro);
3. la richiesta del report degli scostamenti dei costi e dei ricavi alla fine del
primo trimestre 2012, sulla base di alcuni dati forniti dalla traccia stessa,
sarebbe anchessa alla portata del candidato, se non fosse per la presenza
di dati non del tutto comprensibili o non univocamente interpretabili:
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in primo luogo, le percentuali relative alle quote di mercato. Che le vendite programmate possano garantire il raggiungimento di una quota di
mercato del 30% o che le vendite effettive abbiano consentito un incremento della quota di mercato del 12%, sono due affermazioni che ai fini
pratici non vogliono dire nulla, in mancanza di riferimenti ai valori assoluti cui dette percentuali dovrebbero corrispondere;
in secondo luogo, il termine costi, non meglio specificato. probabile
che il Ministero volesse intendere costi diretti e, verosimilmente,
molti se non tutti i candidati e i commissari desame supponiamo si saranno orientati in tal senso;
in terzo luogo, il termine vendite, non si sa bene se indicante i ricavi
(quantit prezzo) o le sole quantit.
A ogni modo i vincoli da considerare, come avremo modo di vedere in seguito,
sono del tutto slegati dai valori del Conto economico elaborato nella parte obbligatoria: 360.000 euro di ricavi trimestrali, stante un utile di 5.340.000 euro
relativo allintero 2011, lasciano intendere che il prodotto cui va riferita lanalisi (FGC54S) non sia quello pi rilevante in termini di fatturato, tra i vari commercializzati dallazienda (ma questo il testo non lo specifica).
S volgimento
PARTE OBBLIGATORIA COMUNE
Parte teorica
Il reddito desercizio determinato con riferimento al solo aspetto economico delle operazioni di gestione (differenza tra ricavi e costi), indipendentemente dalla loro manifestazione finanziaria (momento del regolamento).
Non solo, i costi e i ricavi da considerare ai fini della determinazione del
reddito devono essere misurati prestando attenzione alla loro esatta competenza, cio alla parte di essi maturata nel periodo amministrativo considerato, escludendo dal computo la parte di essi che non di competenza,
poich relativa a un periodo amministrativo diverso.
La competenza economica rappresenta il legame temporale che si viene a
creare tra i costi e i ricavi (ciclo economico).
Un costo si dice di competenza quando, indipendentemente dalluscita monetaria che pu precederlo (pagamento anticipato), accompagnarlo (pagamento
immediato) o seguirlo (pagamento posticipato), ha origine in un esercizio ed
esaurisce i suoi effetti nellesercizio stesso; in altri termini, se nello stesso
esercizio si ottengono il corrispondente ricavo (un acquisto cui corrisponde
una vendita) oppure dei ricavi indirettamente o parzialmente riconducibili a
esso (servizi o sfruttamento di beni strumentali). Simmetricamente, un ricavo
considerato di competenza se lo sono anche i costi sostenuti per ottenerlo.
Diversamente, ai fini dellanalisi finanziaria i costi e i ricavi desercizio sono
distinti non in base alla loro competenza economica ma in funzione degli ef-
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fetti che essi producono sul Capitale circolante netto (somma algebrica tra
cassa, c/c bancari e postali, crediti e debiti a breve, rimanenze) o sulla sola
liquidit, a seconda della risorsa finanziaria oggetto di analisi. In questo
caso sono distinti in finanziari e non finanziari.
Sono esempi di Costi finanziari o deflussi (poich assorbono risorse finanziarie) gli acquisti e gli incrementi nelle rimanenze di materie, i costi per servizi, per godimento di beni di terzi, per il personale (tranne la parte di TFR che
rimane in azienda), la svalutazione dei crediti, gli interessi passivi, le imposte.
Sono esempi di Ricavi finanziari o afflussi (poich generano risorse finanziarie) le vendite di beni e servizi e i decrementi nelle rimanenze di prodotti, i proventi vari (compresi i contributi pubblici), gli interessi attivi.
Al contrario, i Costi e i Ricavi non finanziari non generano variazioni nel
Capitale circolante netto o nella liquidit; ci vuol dire che essi hanno come
contropartita Immobilizzazioni, Capitale proprio o Passivit consolidate.
Esempi di Costi non finanziari sono gli ammortamenti, gli utili accantonati a riserva, le quote del TFR mantenuto in azienda (al netto della ritenuta
fiscale dell11%, il cui importo di natura finanziaria), le minusvalenze e le
svalutazioni di cespiti patrimoniali, gli accantonamenti a fondi rischi e oneri
a medio/lungo termine.
Esempi di Ricavi non finanziari sono le rivalutazioni di immobilizzazioni,
le plusvalenze su alienazioni di cespiti e la patrimonializzazione di costi
(per lavori in economia, per ricerca e sviluppo ecc.).
Tali distinzioni ci portano alla seguente conclusione: il Risultato desercizio,
determinato secondo il principio della competenza economica, non coincide con il flusso di risorse (finanziarie, bene aggiungerlo) generato dalla
gestione derivante dai soli ricavi e costi finanziari.
Questultimo pu essere calcolato secondo due diversi procedimenti, del
tutto equivalenti, sia concettualmente sia algebricamente:
il primo, detto diretto o analitico, consiste nel sottrarre ai ricavi finanziari i Costi finanziari (nel significato sopra chiarito);
il secondo, detto indiretto o sintetico, consiste nel sommare al reddito
desercizio i costi non finanziari e sottrarre i ricavi non finanziari. il
procedimento pi utilizzato nella pratica, per la maggiore semplicit e velocit di calcolo.
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lutile sia accantonato alle riserve complessivamente per il 10%; di conseguenza, il Patrimonio netto sar pari a 58.206.000 euro (Capitale proprio
maggiorato dellutile da distribuire, vale a dire 53.400.000 + 4.806.000,
equivalente al 90% dellutile);
il rapporto tra indebitamento e capitalizzazione sia soddisfacente, con un
Leverage pari a 1,90, per cui il totale impieghi risulter di 101.460.000
euro (53.400.000 1,90);
le Immobilizzazioni costituiscano il 70% degli Impieghi, quindi pari a
71.022.000 euro, di cui l80% 56.817.600 euro rappresentate da quelle
materiali e per il residuo 14.204.400 euro da quelle immateriali (possono essere trascurate quelle finanziarie); di conseguenza, il residuo 30%
degli Impieghi, pari a 30.438.000 euro, andr ridistribuito tra Attivo circolante (ipotizzato in 30.386.800 euro), internamente articolato come visibile nello schema, e Ratei e risconti (51.200 euro);
le Fonti esterne siano costituite prevalentemente dalle voci C) e D).
Lo Stato patrimoniale si presenta a grandi linee nella maniera seguente (Attivit e Passivit coincidono rispettivamente con Impieghi e Fonti):
Stato patrimoniale sintetico 2011
Attivit
A) Crediti v/soci
B) Immobilizzazioni
Immateriali
Materiali
Finanziarie
Totale B
C) Attivo circolante
Rimanenze
Crediti
Attivit finanziarie
Disponibilit liquide
Totale C
D) Ratei e risconti
Totale Attivit
Passivit
A) Patrimonio netto
Capitale e riserve
14.204.400
Utile desercizio
56.817.600
Totale A
52.866.000
5.340.000
58.206.000
80.000
9.901.200
33.254.500
18.300
101.460.000
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253.954.000
241.778.800
12.175.200
2.237.860
48.340
9.889.000
4.549.000
Utile dellesercizio
5.340.000
A questo punto possiamo presentare lo Stato patrimoniale e il Conto economico dettagliati relativi al solo 2011. Poich gli altri vincoli posti dalla traccia manifesteranno la loro incidenza soprattutto nel passaggio dei valori dal
2010 al 2011, ci limitiamo alla spiegazione delle scelte fatte per liscrizione
degli importi pi consistenti, tenendo conto delle dimensioni piuttosto rilevanti di Alfa S.p.A..
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Stato patrimoniale
Il Patrimonio netto costituito in misura prevalente dal Capitale sociale,
posto pari a 40.000.000 euro; il TFR ipotizzato in circa 10.000.000 euro,
giustificati dagli accumuli pregressi rispetto alla riforma del 2007; i debiti
sono rappresentati principalmente da quelli verso banche, per oltre 22 milioni di euro (di cui circa 20 a medio-lunga scadenza), e da quelli verso fornitori, poco meno di 9.000.000 di euro.
Per la precisione, nellAttivo 2011 deve essere prevista anche liscrizione di una quota
per Disaggio su prestiti (compresa tra i Ratei e risconti attivi), relativa al mutuo
con cui finanziare una parte degli impianti. Analogamente, tra gli oneri finanziari va ricompreso lammortamento del Disaggio su prestiti. Di ci, abbiamo potuto accorgerci
svolgendo le scritture contabili dettagliate previste dal successivo Punto 1 a scelta,
allorch si reso necessario anche quantificare lentit di tale importo. Ci a dimostrazione di come la scelta dei valori non consiste mai in una procedura lineare e sequenziale, bens in un pi complesso percorso di continui rimandi e anticipazioni che
induce spesso alla revisione e riformulazione di scelte gi fatte. Un esempio in proposito: limporto inizialmente stabilito per i ratei e risconti 2011 stato notevolmente aumentato una volta a conoscenza del calcolo elaborato ai fini dellassestamento di cui
al Punto 1.
Conto economico
Il dettaglio riguarda in particolare i Costi della produzione:
i costi di approvvigionamento sono pari a circa il 75% dei ricavi (poco pi
di 188 milioni), mentre i costi per servizi e per godimento di beni di terzi
ammontano a pi di 4 milioni di euro;
per le retribuzioni si ipotizzano circa 700 dipendenti, a ognuno dei quali
vengono corrisposte 13 mensilit medie di circa 2.900 euro lordi (in totale poco pi di 26 milioni), a cui sono rapportati sia gli oneri sociali
(poco pi del 32%) sia il TFR (retribuzioni / 13,5 pi un forfait per la rivalutazione del debito pregresso, quindi poco pi di 2 milioni);
per gli ammortamenti necessaria una ricostruzione pi accurata, che
tenga conto dei valori gi iscritti nello Stato patrimoniale, del presumibile costo storico delle relative immobilizzazioni, del grado di ammortamento raggiunto e della quota da imputare allesercizio. Il tutto pu essere meglio raffigurato presentando direttamente uno stralcio di Nota integrativa, equivalente a quello richiesto nel successivo Punto 2, dal quale
si desumono anche i valori dellanno 2010 e le variazioni dovute ai vincoli
posti dalla traccia (rinnovo impianti e minusvalenza di cessione) e la costruzione in economia gi ipotizzata, attribuibile alle attrezzature.
Al riguardo, ribadiamo che lopzione ottimale consiste nello svolgere il secondo punto
a scelta, data la stretta relazione con lo svolgimento del bilancio qui richiesto.
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Diritti di brevetto
Totale
Costo storico
Fondo amm.to al 31/12/10
Valore contabile al 31/12/10
311.000
124.400
186.600
23.470.000
4.696.000
18.774.000
23.781.000
4.820.400
18.960.600
Acquisizioni
Costo storico beni ceduti
Fondo amm.to beni ceduti
Ammortamento desercizio
Variazioni dellesercizio
Valore contabile al 31/12/11
62.200
62.200
124.400
4.694.000
4.694.000
14.080.000
4.756.200
4.756.200
14.204.400
Variazioni
Attrezzature
12.343.000
2.698.000
9.645.000
230.000
1.234.300
1.004.300
8.640.700
Altri beni
Totale
4.995.875 99.846.875
499.587 41.800.587
4.496.288 58.046.288
4.230.000
2.000.000
1.970.000
499.588 5.428.688
499.588 1.228.688
3.996.700 56.817.600
3.500
26.500
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Passivo
A) Crediti v/soci
B) Immobilizzazioni
I - Immobilizzazioni immateriali
1) Costi di impianto e ampliam.
3) Diritti di brevetto industriale
Totale
II - Immobilizzazioni materiali
1) Terreni e fabbricati
2) Impianti e macchinario
3) Attrezzature industr. e comm.
4) Altri beni
A) Patrimonio netto
I - Capitale
II - Riserva sovrapprezzo azioni
124.400 IV - Riserva legale
14.080.000 V - Riserve statutarie
14.204.400 VII - Altre riserve
IX - Utile desercizio
31.650.000
12.530.200
8.640.700 B) Fondi per rischi e oneri
3.996.700 3) Altri
Totale
Totale
56.817.600
71.022.000
Totale
D) Debiti
4) Verso banche
Totale
II - Crediti
1) Verso clienti
5) Verso altri
III - Attivit finanziarie ...
6) Altri titoli
Totale
Totale Attivo
E) Ratei e risconti
33.254.500
18.300
130.000
2.846.400
16.200
Totale
Totale
8.782.000
278.400
513.600
1.029.500
130.000
IV - Disponibilit liquide
1) Depositi bancari e postali
3) Denaro e valori in cassa
D) Ratei e risconti
20.262.800
9.901.200
(19.624.000)
7) Verso fornitori
12) Tributari
13) Verso istituti previdenziali
14) Altri
19.848.000
414.800
Totale
7.131.400
80.000
22.651.000
2.274.800
4.856.600
58.206.000
80.000
40.000.000
1.200.000
6.170.000
5.294.000
202.000
5.340.000
2.862.600
30.386.800
51.200
(3.650)
101.460.000
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253.650.000
45.000
230.000
29.000
Totale A
B) Costi della produzione
6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
7) Per servizi
8) Per godimento di beni di terzi
9) Per il personale:
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) trattamento di fine rapporto
10) Ammortamenti e svalutazioni:
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
d) svalutazione dei crediti compresi nellAttivo circolante e dalle disponibilit liquide
11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
13) Accantonamenti per rischi
14) Oneri diversi di gestione
Totale B
253.954.000
188.362.232
2.416.280
1.797.750
26.395.400
8.446.500
2.191.250
4.756.200
5.428.688
1.019.200
192.500
60.000
1.097.800
241.778.800
12.175.200
3.900
38.240
2.280.000
Totale C
2.237.860
48.340
Totale
48.340
9.889.000
4.549.000
5.340.000
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Stato patrimoniale
Attivo
2011
A) Crediti v/soci
2010
Passivo
2011
2010
D) Debiti
Totale immobilizzazioni (B) 71.022.000 77.006.888 4) Verso banche
(di cui scad. oltre leserc.)
C) Attivo circolante
I - Rimanenze
1) Materie prime ecc.
4) Prodotti finiti e merci
Totale
2.274.800
4.856.600
7.131.400
9.551.400
22.651.000 23.905.000
(19.624.000)
(16.915.000)
7) Verso fornitori
8.782.000 12.326.345
12) Tributari
278.400
273.900
13)
Verso
istit.
previden.
513.600
223.100
2.082.300
1.029.500
994.000
4.811.600 14) Altri
Totale 33.254.500 37.722.345
6.893.900
E) Ratei e risconti
II - Crediti
1) Verso clienti
5) Verso altri
9.901.200
18.300
11.190
19.848.000 16.492.600
414.800
395.200
Totale 20.262.800 16.887.800
130.000
150.000
Totale
130.000
150.000
IV - Disponibilit liquide
1) Depositi banc. e post.
3) Denaro e valori in cassa
2.846.400
16.200
2.784.600
18.347
Totale
2.862.600
2.802.947
Totale Attivo
51.200
12.400
(3.650)
(0)
101.460.000 104.553.935
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Conto economico
2011
2010
253.650.000
45.000
230.000
29.000
246.568.000
42.000
29.000
253.954.000
246.639.000
188.362.232
2.416.280
1.797.750
183.700.655
2.321.140
1.617.800
26.395.400
8.446.500
2.191.250
25.495.300
8.158.500
2.042.360
4.756.200
5.428.688
1.019.200
192.500
60.000
1.097.800
4.756.200
4.951.300
1.215.400
12.500
10.000
974.795
241.778.800
235.230.950
12.175.200
11.408.050
3.900
38.240
2.280.000
4.500
46.870
2.593.000
2.237.860
2.541.630
48.330
12.420
48.330
12.420
9.889.000
4.549.000
8.854.000
3.984.000
5.340.000
4.870.000
Totale C
D) Rettifiche di valore di attivit finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari
21) Oneri straordinari
Totale delle partite straordinarie
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Ipotizzando che la parte di TFR di natura non finanziaria sia di 185.000 euro
il Flusso di CCN prodotto dalla gestione reddituale il seguente:
Flusso di CCN prodotto dalla gestione reddituale
Utile dellesercizio
Costi non finanziari:
TFR
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
Ammortamento immobilizzazioni materiali
Minusvalenze ordinarie
Totale Costi non finanziari
Ricavi non finanziari:
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Totale Ricavi non finanziari
Flusso di CCN prodotto dalla gestione reddituale
5.340.000
185.000
4.756.200
5.428.688
26.500
10.396.388
230.000
230.000
15.506.388
Punto 1
Presentiamo, in primo luogo, le scritture in Co.Ge. rilevate da Alfa S.p.A.
durante il 2011 e al 31/12 dello stesso anno, relativamente alle seguenti operazioni, tutte regolate tramite banca.
15/02 - Richiamati i versamenti residui dovuti dagli azionisti, pari a 800.000
euro.
01/03 - Espletata listruttoria fido, la banca comunica laccredito di un mutuo decennale di 3.200.000 euro, al netto di oneri e tributi rispettivamente per 1.300 e 2.700 euro. Il mutuo da rimborsare con rate
semestrali, addebitate l01/03 e l01/09 di ogni anno, secondo il
piano di ammortamento.
01/03 - Stipulato con una societ finanziaria un contratto di leasing per un
impianto: valore complessivo 421.200 euro, durata 3 anni, canone
iniziale di 61.200 euro, del quale si riceve e si paga contestualmente
la fattura n. 59, successivi 8 canoni quadrimestrali di 45.000 euro.
15/03 - Accreditati sul conto corrente bancario i versamenti residui dovuti
dagli azionisti, richiamati il 15/02.
20/04 - Ricevuta fattura n. 78 relativa a impianti del valore di 3.997.000
euro, con addebito di 3.000 euro per installazione e collaudo. Contestualmente, si emette fattura n. 156 relativa a impianti ceduti in
permuta al prezzo di 3.500 euro (costo storico 2.000.000 euro ammortizzati per 1.970.000 euro, di cui 240.000 euro maturati nella frazione desercizio). Regolamento: 1/4 immediato, il restante in tre
rate di pari importo a 3, 6, 9 mesi.
01/07 - Ricevuta e regolata fattura n. 77 relativa al secondo canone di leasing sugli impianti di cui al 10/03.
20/07 - Pagata seconda rata relativa allimpianto di cui al 20/04.
01/09 - Pagata rata semestrale di 180.000 euro, di cui 120.000 euro per quota
capitale, relativa al mutuo contratto in data 01/03.
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Scuola Duemila 15
01/03
01/03
01/03
01/03
15/03
20/04
20/04
20/04
20/04
20/04
20/04
20/04
Descrizione
Dare
BANCA X C/C
DISAGGI SU PRESTITI
MUTUI PASSIVI
Accredito mutuo
Accredito mutuo
Accredito mutuo
BENI IN LEASING
CREDITORI C/LEASING
Stipulato contratto
Stipulato contratto
CANONI DI LEASING
IVA A CREDITO
DEBITI V/FORNITORI
Ricevuta fattura n. 59
Ricevuta fattura n. 59
Ricevuta fattura n. 59
61.200,00
12.852,00
DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
Pagata fattura n. 59
Pagata fattura n. 59
74.052,00
CREDITORI C/LEASING
BENI IN LEASING
61.200,00
BANCA X C/C
AZIONISTI C/VERSAM. RICHIAMATI
IMPIANTI E MACCHINARIO
IVA A CREDITO
DEBITI V/FORNITORI
Ricevuta fattura n. 78
Ricevuta fattura n. 78
Ricevuta fattura n. 78
4.000.000,00
840.000,00
Storno fondo
Storno fondo
1.730.000,00
CREDITI DIVERSI
IMPIANTI E MACCHINARIO
IVA A DEBITO
MINUSVALENZE ORDINARIE
IMPIANTI E MACCHINARIO
Storno a pareggio
Storno a pareggio
DEBITI V/FORNITORI
CREDITI DIVERSI
DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
Pagamento in c/fatt. n. 78
Pagamento in c/fatt. n. 78
Avere
800.000,00
800.000,00
3.196.000,00
4.000,00
3.200.000,00
421.200,00
421.200,00
74.052,00
74.052,00
61.200,00
800.000,00
800.000,00
4.840.000,00
1.730.000,00
240.000,00
240.000,00
4.235,00
3.500,00
735,00
26.500,00
26.500,00
4.235,00
4.235,00
1.208.941,25
1.208.941,25
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Pagina 16
01/07
01/07
20/07
01/09
20/10
01/11
01/11
01/11
Denominazione conti
Descrizione
Dare
CANONI DI LEASING
IVA A CREDITO
DEBITI V/FORNITORI
Ricevuta fattura n. 77
Ricevuta fattura n. 77
Ricevuta fattura n. 77
45.000,00
9.450,00
DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
Pagata fattura n. 77
Pagata fattura n. 77
54.450,00
CREDITORI C/LEASING
BENI IN LEASING
45.000,00
DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
Pagamento in c/fatt. n. 78
Pagamento in c/fatt. n. 78
MUTUI PASSIVI
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
BANCA X C/C
DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
Pagamento in c/fatt. n. 78
Pagamento in c/fatt. n. 78
CANONI DI LEASING
IVA A CREDITO
DEBITI V/FORNITORI
Ricevuta fattura n. 92
Ricevuta fattura n. 92
Ricevuta fattura n. 92
45.000,00
9.450,00
DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C
Pagata fattura n. 92
Pagata fattura n. 92
54.450,00
CREDITORI C/LEASING
BENI IN LEASING
45.000,00
Avere
54.450,00
54.450,00
45.000,00
1.208.941,25
1.208.941,25
120.000,00
60.000,00
180.000,00
1.208.941,25
1.208.941,25
54.450,00
54.450,00
45.000,00
/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/
31/12
31/12
31/12
31/12
2.639.800,00
AMMORTAMENTO DISAGGI
FONDO AMMORTAMENTO DISAGGI
380,00
RISCONTI ATTIVI
CANONI DI LEASING
*34.200,00
Quota maturata
Quota maturata
2.639.800,00
380,00
34.200,00
28.000,00
28.000,00
Presentiamo ora le scritture redatte dalla banca relativamente alle operazioni che la vedono coinvolta (ipotizziamo che le date di registrazione siano
identiche per le due controparti e che i regolamenti avvengano sempre con
soggetti di banche diverse, cio tramite Stanza di compensazione gestita
dalla Banca dItalia).
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Scuola Duemila 17
Ribadiamo ancora una volta (vedi Temi del 2008 e del 2010) che le rilevazioni in Co.Ge.
sono effettuate dalle banche con ununica scrittura giornaliera riassuntiva di ogni tipologia, mentre limpresa le effettua per singola operazione; per tale ragione, per poter
far coincidere gli importi rilevati dalle due parti dobbiamo operare una forzatura, ipotizzando che quelli rilevati dalla banca coincidano con quelli riassuntivi giornalieri
(come se la banca avesse effettuato solo le operazioni con limpresa in esame).
01/07
15/03
20/04
01/07
20/07
01/09
20/10
01/11
31/12
Denominazione conti
Descrizione
Dare
MUTUI IPOTECARI
DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
RIMBORSI SPESE
C/C CON CLIENTELA
3.200.000,00
74.052,00
800.000,00
1.208.941,25
54.450,00
1.208.941,25
1.208.941,25
54.450,00
RATEI ATTIVI
INTERESSI ATTIVI SU MUTUI
Quota maturata
Quota maturata
28.000,00
Avere
2.700,00
1.300,00
3.196.000,00
74.052,00
800.000,00
1.208.941,25
54.450,00
1.208.941,25
180.000,00
60.000,00
120.000,00
1.208.941,25
54.450,00
28.000,00
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Debiti per ritenute da versare: voce 80 del Passivo dello Stato patrimoniale (Passivit fiscali: a correnti).
Rimborsi spese: voce 190 del Conto economico (Altri oneri/proventi di
gestione).
Interessi attivi su mutui: voce 10 del Conto economico (Interessi attivi
e proventi assimilati).
Ratei attivi: voce 150 dello Stato patrimoniale (Altre attivit).
Punto 2
I prospetti relativi alle immobilizzazioni sono gi stati riportati in precedenza, nellambito dello svolgimento del punto obbligatorio, per cui va fatto
riferimento a essi. Di seguito, presentiamo i restanti prospetti richiesti dalla
traccia.
Variazioni
in aumento
Variazioni
in diminuzione
Importi al
31/01/2011
Capitale
Riserva sovr. azioni
Riserva legale
Riserve statutarie
Altre riserve
Utile desercizio
40.000.000
1.200.000
5.926.500
5.050.500
202.000
4.870.000
5.340.000
4.870.000
40.000.000
1.200.000
6.170.000
5.294.000
202.000
5.340.000
Patrimonio netto
57.249.000
5.827.000
4.870.000
58.206.000
243.500
243.500
Scadenti oltre
lesercizio successivo
Descrizione
V/clienti
CII 1
Importi al 31/12/2010
Variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
Importi al 31/12/2011
V/altri
CII 5
0
0
0
0
0
0
0
0
V/clienti
CII 1
16.492.600
19.848.000
16.492.600
19.848.000
V/altri
CII 5
395.200
414.800
395.200
414.800
Totali
16.887.800
20.262.800
16.887.800
20.262.800
Di durata
residua
oltre
i 5 anni
0
0
0
0
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Scuola Duemila 19
Descrizione
V/banche - D 4
Scadenti oltre les. succ.
Totali
V/fornitori - D 7
Tributari - CII 1
V/istituti previdenziali - D 13
V/altri - D 14
Variazioni
in diminuzione
Importi al
31/12/2011
17.315.000
2.800.000
491.000
(12.100.000)
(2.800.000)
(14.900.000)
6.590.000
400.000
3.963.000
3.027.000
23.905.000
8.782.000
273.900
223.100
994.000
3.200.000
12.326.345
278.400
513.600
1.029.500
4.454.000
8.782.000
273.900
223.100
994.000
22.651.000
12.326.345
278.400
513.600
1.029.500
Variazioni
in aumento
19.624.000
Descrizione
Importi al 31/12/2010
Variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
Importi al 31/12/2011
680
630
680
630
Risconti
relativi
a costi
per servizi
6.100
7.200
6.100
7.200
relativi
a costi
per godimento
di beni di terzi
5.620
39.720
5.620
39.720
Disaggi
su prestiti
0
4.000
350
3.650
Totali
12.400
51.550
12.750
51.200
Ratei relativi a
oneri finanziari
9.900
15.000
9.900
15.500
Risconti
relativi ad altri relativi a proventi
ricavi e proventi
finanziari
410
880
715
2.085
410
880
715
2.085
Totali
11.190
18.300
11.190
18.300
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Punto 3
Scostamento di Ricavi
I vincoli imposti dalla traccia si riflettono nelle tabelle seguenti, nelle quali
stato ipotizzato il minor prezzo a consuntivo (11 euro anzich 12 euro) e le
quantit effettive risultano incrementate del 12% rispetto a quelle programmate.
Scostamento totale dei ricavi relativi al prodotto FGC54S
Dati standard
Quantit
Prezzo
30.000
12
Ricavi
360.000
Dati effettivi
Quantit
Prezzo
33.600
11
Scost.
Ricavi
369.600
9.600
Prezzo
30.000 Standard
33.600 Standard
Ricavi
12
12
Scostamento positivo
360.000
403.200
43.200
Prezzo
33.600 Standard
33.600 Effettivi
Ricavi
12
11
Scostamento positivo
403.200
369.600
33.600
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Scuola Duemila 21
Quantit
di produzione
31.000
32.000
Coefficiente
Prezzo
di consumo
2,00
1,50
2,10
1,40
Scostamento globale negativo
Costo totale
93.000,00
94.080,00
1.080,00
Quantit
di produzione
31.000
32.000
Coefficiente
Prezzo
di consumo
1,0
2,00
0,8
2,10
Scostamento globale positivo
Costo totale
62.000,00
53.760,00
8.240,00
Quantit
di produzione
31.000
32.000
Coefficiente
Prezzo
di impiego
0,05
20
0,06
20
Scostamento globale positivo
Costo totale
31.000,00
38.400,00
7.400,00
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22 Scuola Duemila
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Pagina 22
Quantit
di produzione
31.000 - 32.000
32.000
32.000
Coefficiente
di consumo
Prezzo
2
1,50
2 - 2,10
1,50
2,10
1,50 - 1,40
Scostamento globale
Scostamenti
elementari
3.000,00
4.800,00
6.720,00
1.080,00
Quantit
di produzione
31.000 - 32.000
32.000
32.000
Coefficiente
di consumo
Prezzo
1
2,00
1 - 0,8
2,00
0,8
2,00 - 2,10
Scostamento globale
Scostamenti
elementari
2.000,00
12.800,00
2.560,00
8.240,00
Quantit
di produzione
31.000 - 32.000
32.000
32.000
Coefficiente
Prezzo
di impiego
0,05
20,00
0,05 - 0,06
20,00
2,04
20,00 - 20,00
Scostamento globale
Scostamenti
elementari
1.000,00
6.400,00
0,00
7.400,00
Va ricordato che lanalisi qui proposta tiene conto dei soli dati relativi al primo trimestre e pertanto alcune delle conclusioni o dei correttivi proposti potrebbero non rivelarsi idonei se riferiti a un periodo pi prolungato.
In generale, va evidenziato che per tutti e tre i fattori si registrato uno scostamento negativo di volume, che ai fini della ricerca delle responsabilit
non assume un particolare significato: il maggior costo da imputare
esclusivamente al maggior volume di produzione ottenuto rispetto a quello
programmato.
Per quanto riguarda la Materia A, lo scostamento negativo di efficienza
stato pi che compensato dallo scostamento positivo di prezzo; quindi la
scelta di economizzare sul prezzo della materia, rischiando una peggiore
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Scuola Duemila 23
qualit e una resa inadeguata del fattore, si rivelata nel complesso condivisibile: senza lo scostamento forzato dovuto al maggior volume di produzione, la Materia A avrebbe fatto rilevare uno scostamento positivo di 1.920
euro (6.720 4.800).
Riguardo alla Materia B, ci troviamo nella situazione opposta: la scelta di
sostenere un maggior costo di approvvigionamento si rivelata vincente,
poich ci ha permesso probabilmente di disporre di una materia qualitativamente migliore e dalla resa significativamente pi alta; lo scostamento
negativo di prezzo stato abbondantemente compensato da quello positivo
di efficienza (neutralizzando lo scostamento di volume la variazione sarebbe stata di 10.240 euro).
Per quanto concerne invece la MOD, va rilevato uno scostamento negativo
nel suo utilizzo non accompagnato da alcun risparmio di approvvigionamento. Si tratta dellunico fattore che presenta un dato complessivo negativo anche al netto di quello relativo al solo volume. Quindi su questo che
i responsabili del controllo devono concentrare la loro attenzione.
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24 Scuola Duemila
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T
A
A
A