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elle pagine seguenti proponiamo il testo e lo svolgimento, puntuale e completo, della seconda prova scritta di economia aziendale della sessione ordinaria dellEsame
di Stato 2012.
lo stesso testo, curato da Laura Mottini e Michele Devastato,
che sar pubblicato nel volume Lesame scritto di economia
aziendale e che viene qui dato in anteprima agli insegnanti.
Ogni anno, verr fornito infatti allinterno di Scuola Duemila
Digital lo svolgimento dellultimo tema dEsame, mentre il volume Lesame scritto di economia aziendale raccoglie tutti i
temi assegnati dal 1996 in poi.

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Il candidato illustri le differenze tra reddito desercizio e flusso di risorse
generato dalla gestione reddituale. Presenti, quindi, lo Stato patrimoniale, il
Conto economico e il calcolo del flusso di risorse generato dalla gestione
reddituale al 31/12/2011 di Alfa S.p.A., impresa industriale, considerato che:
durante lesercizio 2011 ha rinnovato gli impianti finanziando linvestimento con il richiamo dei crediti verso gli azionisti, contraendo un mutuo a medio-lungo termine e stipulando un contratto di leasing;
dal bilancio dellesercizio 2011 emergono i seguenti dati:
utile desercizio 5.340.000 euro;
minusvalenza ordinaria 26.500 euro.
Successivamente il candidato sviluppi uno dei seguenti punti.
1. Presentare le registrazioni contabili di gestione e di assestamento redatte
da Alfa S.p.A. e dalla banca finanziatrice relative alle operazioni compiute
nellesercizio 2011 ed evidenziarne i riflessi sul bilancio della banca.
2. Presentare i punti della Nota integrativa al bilancio 2011 di Alfa S.p.A. relativi a:
Immobilizzazioni;
Patrimonio netto;
Crediti e debiti;
Ratei e risconti.
3. Presentare, relativamente al prodotto FGC54S di Alfa S.p.A., il report degli scostamenti dei costi e dei ricavi alla fine del primo trimestre 2012
considerando che:
le vendite programmate per raggiungere il 30% del mercato, prevedevano 30.000 unit al prezzo unitario di 12 euro;
i dati effettivi hanno evidenziato vendite superiori, prezzo unitario di
vendita inferiore e domanda complessiva di mercato aumentata del 12%.
Dati mancanti opportunamente scelti.

S chema di soluzione
La traccia desame per il 2012 conferma la consueta struttura ministeriale:
una parte obbligatoria articolata e uno svolgimento a scelta tra tre punti alternativi. Non tutte le richieste riguardano problematiche ricorrenti nella
programmazione didattica del quinto anno, come avremo modo di vedere
pi avanti nel dettaglio.

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PARTE OBBLIGATORIA COMUNE


Pu essere a sua volta scomposta in due distinte sottorichieste:
la prima, a carattere teorico, invita il candidato a soffermarsi sulle differenze esistenti tra reddito desercizio e flusso di risorse generato dalla
gestione reddituale, di cui bisogna tener conto in fase di analisi dei flussi
finanziari e di redazione del relativo rendiconto;
la seconda, prevalentemente applicativa, tocca ancora una volta, e giustamente, uno degli aspetti cardine della programmazione del quinto
anno, vale a dire lelaborazione di un bilancio con dati a scelta, con laggiunta del successivo calcolo, certamente agevole ma tutto sommato fine
a se stesso, del flusso finanziario generato dalla gestione reddituale, trattato nella parte teorica. La traccia, per, non fornisce vincoli particolarmente significativi, ad eccezione dellutile, che possano orientare e facilitare il candidato nella scelta dei valori; i vincoli imposti riguardano piuttosto singole poste di bilancio che non condizionano la struttura complessiva dei prospetti richiesti, ma sono finalizzati a saggiare la specifica
abilit nelliscrizione dei corrispondenti valori.

PUNTI A SCELTA
Le tre alternative, tutte a carattere applicativo, hanno una valenza difforme,
nel senso che, mentre la seconda e la terza rientrano a pieno titolo nella didattica curricolare normalmente adottata dai docenti, sulla prima in parte
lecito nutrire qualche dubbio in proposito. Infatti:
1. la richiesta delle scritture contabili relative ai finanziamenti ottenuti da
Alfa S.p.A. (mutuo e leasing, almeno cos sembra voglia sottintendere il
Ministero, dato che parla genericamente di operazioni compiute nel
2011, senza precisare che forse si riferisce solo a quelle in precedenza
indicate) appare legittima quando riguarda questultima, molto meno
quando riferita alla banca finanziatrice (anche i libri di testo, superando
il modo anacronistico con cui tale argomento stato lungamente trattato
a scuola, in alcuni casi lhanno del tutto eliminato), della quale, peraltro,
bisogna anche evidenziare i riflessi in bilancio (altra difficolt: il candidato deve ben ricordarne la struttura, poich il Codice civile in suo possesso non sempre gli di aiuto in tal senso);
2. la richiesta dello sviluppo di alcuni punti della Nota integrativa sicuramente quella da preferire, sia perch non particolarmente problematica,
sia perch utilissima ai fini della redazione del bilancio di cui alla parte
obbligatoria (il candidato farebbe bene ad adottare questa opzione contestualmente allo svolgimento della parte obbligatoria, in modo da risolvere due problemi con ununica fase di lavoro);
3. la richiesta del report degli scostamenti dei costi e dei ricavi alla fine del
primo trimestre 2012, sulla base di alcuni dati forniti dalla traccia stessa,
sarebbe anchessa alla portata del candidato, se non fosse per la presenza
di dati non del tutto comprensibili o non univocamente interpretabili:

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in primo luogo, le percentuali relative alle quote di mercato. Che le vendite programmate possano garantire il raggiungimento di una quota di
mercato del 30% o che le vendite effettive abbiano consentito un incremento della quota di mercato del 12%, sono due affermazioni che ai fini
pratici non vogliono dire nulla, in mancanza di riferimenti ai valori assoluti cui dette percentuali dovrebbero corrispondere;
in secondo luogo, il termine costi, non meglio specificato. probabile
che il Ministero volesse intendere costi diretti e, verosimilmente,
molti se non tutti i candidati e i commissari desame supponiamo si saranno orientati in tal senso;
in terzo luogo, il termine vendite, non si sa bene se indicante i ricavi
(quantit prezzo) o le sole quantit.
A ogni modo i vincoli da considerare, come avremo modo di vedere in seguito,
sono del tutto slegati dai valori del Conto economico elaborato nella parte obbligatoria: 360.000 euro di ricavi trimestrali, stante un utile di 5.340.000 euro
relativo allintero 2011, lasciano intendere che il prodotto cui va riferita lanalisi (FGC54S) non sia quello pi rilevante in termini di fatturato, tra i vari commercializzati dallazienda (ma questo il testo non lo specifica).

S volgimento
PARTE OBBLIGATORIA COMUNE
Parte teorica
Il reddito desercizio determinato con riferimento al solo aspetto economico delle operazioni di gestione (differenza tra ricavi e costi), indipendentemente dalla loro manifestazione finanziaria (momento del regolamento).
Non solo, i costi e i ricavi da considerare ai fini della determinazione del
reddito devono essere misurati prestando attenzione alla loro esatta competenza, cio alla parte di essi maturata nel periodo amministrativo considerato, escludendo dal computo la parte di essi che non di competenza,
poich relativa a un periodo amministrativo diverso.
La competenza economica rappresenta il legame temporale che si viene a
creare tra i costi e i ricavi (ciclo economico).
Un costo si dice di competenza quando, indipendentemente dalluscita monetaria che pu precederlo (pagamento anticipato), accompagnarlo (pagamento
immediato) o seguirlo (pagamento posticipato), ha origine in un esercizio ed
esaurisce i suoi effetti nellesercizio stesso; in altri termini, se nello stesso
esercizio si ottengono il corrispondente ricavo (un acquisto cui corrisponde
una vendita) oppure dei ricavi indirettamente o parzialmente riconducibili a
esso (servizi o sfruttamento di beni strumentali). Simmetricamente, un ricavo
considerato di competenza se lo sono anche i costi sostenuti per ottenerlo.
Diversamente, ai fini dellanalisi finanziaria i costi e i ricavi desercizio sono
distinti non in base alla loro competenza economica ma in funzione degli ef-

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fetti che essi producono sul Capitale circolante netto (somma algebrica tra
cassa, c/c bancari e postali, crediti e debiti a breve, rimanenze) o sulla sola
liquidit, a seconda della risorsa finanziaria oggetto di analisi. In questo
caso sono distinti in finanziari e non finanziari.
Sono esempi di Costi finanziari o deflussi (poich assorbono risorse finanziarie) gli acquisti e gli incrementi nelle rimanenze di materie, i costi per servizi, per godimento di beni di terzi, per il personale (tranne la parte di TFR che
rimane in azienda), la svalutazione dei crediti, gli interessi passivi, le imposte.
Sono esempi di Ricavi finanziari o afflussi (poich generano risorse finanziarie) le vendite di beni e servizi e i decrementi nelle rimanenze di prodotti, i proventi vari (compresi i contributi pubblici), gli interessi attivi.
Al contrario, i Costi e i Ricavi non finanziari non generano variazioni nel
Capitale circolante netto o nella liquidit; ci vuol dire che essi hanno come
contropartita Immobilizzazioni, Capitale proprio o Passivit consolidate.
Esempi di Costi non finanziari sono gli ammortamenti, gli utili accantonati a riserva, le quote del TFR mantenuto in azienda (al netto della ritenuta
fiscale dell11%, il cui importo di natura finanziaria), le minusvalenze e le
svalutazioni di cespiti patrimoniali, gli accantonamenti a fondi rischi e oneri
a medio/lungo termine.
Esempi di Ricavi non finanziari sono le rivalutazioni di immobilizzazioni,
le plusvalenze su alienazioni di cespiti e la patrimonializzazione di costi
(per lavori in economia, per ricerca e sviluppo ecc.).
Tali distinzioni ci portano alla seguente conclusione: il Risultato desercizio,
determinato secondo il principio della competenza economica, non coincide con il flusso di risorse (finanziarie, bene aggiungerlo) generato dalla
gestione derivante dai soli ricavi e costi finanziari.
Questultimo pu essere calcolato secondo due diversi procedimenti, del
tutto equivalenti, sia concettualmente sia algebricamente:
il primo, detto diretto o analitico, consiste nel sottrarre ai ricavi finanziari i Costi finanziari (nel significato sopra chiarito);
il secondo, detto indiretto o sintetico, consiste nel sommare al reddito
desercizio i costi non finanziari e sottrarre i ricavi non finanziari. il
procedimento pi utilizzato nella pratica, per la maggiore semplicit e velocit di calcolo.

Caso Alfa S.p.A.


I vincoli imposti dalla traccia da un lato il rinnovo di impianti co-finanziato
con i versamenti residui in c/capitale degli azionisti, con un mutuo e con il ricorso a un contratto di leasing, dallaltro un utile e una minusvalenza dati
non sono di per se stessi sufficienti alla costruzione di una struttura compiuta
di bilancio; pertanto, bisogna necessariamente avanzare ulteriori ipotesi.
Limitatamente allanno 2011, ipotizziamo che:
la redditivit sia alquanto soddisfacente, confortata da un ROE del 10%,
per cui, dato lutile della traccia di 5.340.000 euro, il Capitale proprio ammonter a 53.400.000 euro;

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lutile sia accantonato alle riserve complessivamente per il 10%; di conseguenza, il Patrimonio netto sar pari a 58.206.000 euro (Capitale proprio
maggiorato dellutile da distribuire, vale a dire 53.400.000 + 4.806.000,
equivalente al 90% dellutile);
il rapporto tra indebitamento e capitalizzazione sia soddisfacente, con un
Leverage pari a 1,90, per cui il totale impieghi risulter di 101.460.000
euro (53.400.000 1,90);
le Immobilizzazioni costituiscano il 70% degli Impieghi, quindi pari a
71.022.000 euro, di cui l80% 56.817.600 euro rappresentate da quelle
materiali e per il residuo 14.204.400 euro da quelle immateriali (possono essere trascurate quelle finanziarie); di conseguenza, il residuo 30%
degli Impieghi, pari a 30.438.000 euro, andr ridistribuito tra Attivo circolante (ipotizzato in 30.386.800 euro), internamente articolato come visibile nello schema, e Ratei e risconti (51.200 euro);
le Fonti esterne siano costituite prevalentemente dalle voci C) e D).
Lo Stato patrimoniale si presenta a grandi linee nella maniera seguente (Attivit e Passivit coincidono rispettivamente con Impieghi e Fonti):
Stato patrimoniale sintetico 2011
Attivit
A) Crediti v/soci
B) Immobilizzazioni
Immateriali
Materiali
Finanziarie
Totale B
C) Attivo circolante
Rimanenze
Crediti
Attivit finanziarie
Disponibilit liquide
Totale C
D) Ratei e risconti
Totale Attivit

Passivit
A) Patrimonio netto
Capitale e riserve
14.204.400
Utile desercizio
56.817.600
Totale A

B) Fondi per rischi e oneri


71.022.000
C) TFRL
7.131.400
20.262.800 D) Debiti
130.000
2.862.600 E) Ratei e risconti
30.386.800
51.200
101.460.000 Totale Passivit

52.866.000
5.340.000
58.206.000
80.000
9.901.200
33.254.500
18.300

101.460.000

Per quanto riguarda lossatura del Conto economico, opportuno partire


dallammontare dei ricavi, ottenibile agevolmente ipotizzando lindice di rotazione degli Impieghi: ponendolo pari a 2,5 (discreta rotazione), i Ricavi di
vendita saranno 253.650.000 euro. In tal modo non sar difficile pervenire al
Valore della produzione: sufficiente aggiungere a essi la variazione delle rimanenze di prodotti e, volendo, anche di costruzioni in economia (ultimata
nellesercizio stesso e quindi priva di riflessi evidenti sullo Stato patrimoniale) e altri proventi. Ipotizziamo rispettivamente 45.000 euro, 230.000 euro,
29.000 euro: il Valore della produzione risulter pari a 253.954.000 euro.

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Quindi procediamo sfruttando laltro vincolo imposto dalla traccia, dato


dallutile di 5.340.000 euro; ipotizzando un carico fiscale di circa il 46%, lutile lordo arrotondato sar di 9.889.000 euro (5.340.000 100 / 54) e, conseguentemente, le imposte ammonteranno a 4.549.000 euro.
Infine, occorre fare una stima degli oneri finanziari; ci ci consentir di
avere una misura di massima del risultato operativo, considerata la non rilevante consistenza da attribuire alla gestione straordinaria e ai proventi finanziari. A questo proposito, dopo aver verificato se il valore trovato sia o
meno compatibile con un ROI comunque superiore al ROE, in precedenza
ipotizzato (dato che in condizioni normali il primo maggiore del secondo),
troveremo per differenza i Costi della produzione (ipotizzando non vi siano
componenti reddituali atipici). Supponendo che i debiti onerosi costituiscano una quota consistente di quelli esposti nello Stato patrimoniale sopra
delineato, poniamo in media 28.500.000 euro, gli oneri finanziari potrebbero
ammontare a 2.280.000 euro, dato un tasso medio dell8%; andranno poi
considerati sia una quota comunque esigua di proventi finanziari (ipotizzandoli in 42.140 euro il saldo negativo della Gestione finanziaria sar di
2.237.860 euro) sia, per differenza, componenti straordinari negativi di
48.340 euro.
In alternativa, potremmo prima ipotizzare il ROI, che ci permetterebbe di quantificare
il risultato operativo, e poi trovare per differenza il valore da attribuire agli oneri finanziari. Questo percorso, tuttavia, forse pi aleatorio, poich non detto che gli
oneri finanziari risultanti siano accettabilmente correlati ai debiti cui si riferiscono.
Per inciso si noti come, stanti i valori scelti, il ROI risulti del 12%, del tutto compatibile con un ROE del 10%.

Ecco come si presenta il Conto economico sintetico relativo al 2011.

Conto economico sintetico 2011


Valore della produzione
Costi della produzione
Differenza tra Valore e Costi della produzione
Saldo gestione finanziaria
Saldo gestione straordinaria

253.954.000
241.778.800
12.175.200
2.237.860
48.340

Risultato al lordo delle imposte


Imposte dellesercizio

9.889.000
4.549.000

Utile dellesercizio

5.340.000

A questo punto possiamo presentare lo Stato patrimoniale e il Conto economico dettagliati relativi al solo 2011. Poich gli altri vincoli posti dalla traccia manifesteranno la loro incidenza soprattutto nel passaggio dei valori dal
2010 al 2011, ci limitiamo alla spiegazione delle scelte fatte per liscrizione
degli importi pi consistenti, tenendo conto delle dimensioni piuttosto rilevanti di Alfa S.p.A..

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Stato patrimoniale
Il Patrimonio netto costituito in misura prevalente dal Capitale sociale,
posto pari a 40.000.000 euro; il TFR ipotizzato in circa 10.000.000 euro,
giustificati dagli accumuli pregressi rispetto alla riforma del 2007; i debiti
sono rappresentati principalmente da quelli verso banche, per oltre 22 milioni di euro (di cui circa 20 a medio-lunga scadenza), e da quelli verso fornitori, poco meno di 9.000.000 di euro.
Per la precisione, nellAttivo 2011 deve essere prevista anche liscrizione di una quota
per Disaggio su prestiti (compresa tra i Ratei e risconti attivi), relativa al mutuo
con cui finanziare una parte degli impianti. Analogamente, tra gli oneri finanziari va ricompreso lammortamento del Disaggio su prestiti. Di ci, abbiamo potuto accorgerci
svolgendo le scritture contabili dettagliate previste dal successivo Punto 1 a scelta,
allorch si reso necessario anche quantificare lentit di tale importo. Ci a dimostrazione di come la scelta dei valori non consiste mai in una procedura lineare e sequenziale, bens in un pi complesso percorso di continui rimandi e anticipazioni che
induce spesso alla revisione e riformulazione di scelte gi fatte. Un esempio in proposito: limporto inizialmente stabilito per i ratei e risconti 2011 stato notevolmente aumentato una volta a conoscenza del calcolo elaborato ai fini dellassestamento di cui
al Punto 1.

Conto economico
Il dettaglio riguarda in particolare i Costi della produzione:
i costi di approvvigionamento sono pari a circa il 75% dei ricavi (poco pi
di 188 milioni), mentre i costi per servizi e per godimento di beni di terzi
ammontano a pi di 4 milioni di euro;
per le retribuzioni si ipotizzano circa 700 dipendenti, a ognuno dei quali
vengono corrisposte 13 mensilit medie di circa 2.900 euro lordi (in totale poco pi di 26 milioni), a cui sono rapportati sia gli oneri sociali
(poco pi del 32%) sia il TFR (retribuzioni / 13,5 pi un forfait per la rivalutazione del debito pregresso, quindi poco pi di 2 milioni);
per gli ammortamenti necessaria una ricostruzione pi accurata, che
tenga conto dei valori gi iscritti nello Stato patrimoniale, del presumibile costo storico delle relative immobilizzazioni, del grado di ammortamento raggiunto e della quota da imputare allesercizio. Il tutto pu essere meglio raffigurato presentando direttamente uno stralcio di Nota integrativa, equivalente a quello richiesto nel successivo Punto 2, dal quale
si desumono anche i valori dellanno 2010 e le variazioni dovute ai vincoli
posti dalla traccia (rinnovo impianti e minusvalenza di cessione) e la costruzione in economia gi ipotizzata, attribuibile alle attrezzature.

Al riguardo, ribadiamo che lopzione ottimale consiste nello svolgere il secondo punto
a scelta, data la stretta relazione con lo svolgimento del bilancio qui richiesto.

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Movimenti intervenuti nelle Immobilizzazioni immateriali


Costi di impianto
e ampliamento

Diritti di brevetto

Totale

Costo storico
Fondo amm.to al 31/12/10
Valore contabile al 31/12/10

311.000
124.400
186.600

23.470.000
4.696.000
18.774.000

23.781.000
4.820.400
18.960.600

Acquisizioni
Costo storico beni ceduti
Fondo amm.to beni ceduti
Ammortamento desercizio
Variazioni dellesercizio
Valore contabile al 31/12/11

62.200
62.200
124.400

4.694.000
4.694.000
14.080.000

4.756.200
4.756.200
14.204.400

Variazioni

Movimenti intervenuti nelle Immobilizzazioni materiali


Variazioni
Fabbricati
Impianti
Costo storico
54.508.000 28.000.000
Fondo amm.to al 31/12/10
21.803.000 16.800.000
Valore contabile al 31/12/10 32.705.000 11.200.000
Acquisizioni
4.000.000
Costo storico beni ceduti
2.000.000
Fondo amm.to beni ceduti
1.970.000
Ammortamento desercizio
1.055.000 2.639.800
Variazioni dellesercizio
1.055.000
1.330.200
Val. contabile al 31/12/11
31.650.000 12.530.200
Val. di realizzo beni ceduti
3.500
Plusvalenze / minusvalenze
26.500

Attrezzature
12.343.000
2.698.000
9.645.000
230.000
1.234.300
1.004.300
8.640.700

Altri beni
Totale
4.995.875 99.846.875
499.587 41.800.587
4.496.288 58.046.288
4.230.000
2.000.000
1.970.000
499.588 5.428.688
499.588 1.228.688
3.996.700 56.817.600
3.500
26.500

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Stato patrimoniale 2011


Attivo

Passivo

A) Crediti v/soci
B) Immobilizzazioni
I - Immobilizzazioni immateriali
1) Costi di impianto e ampliam.
3) Diritti di brevetto industriale
Totale
II - Immobilizzazioni materiali
1) Terreni e fabbricati
2) Impianti e macchinario
3) Attrezzature industr. e comm.
4) Altri beni

A) Patrimonio netto
I - Capitale
II - Riserva sovrapprezzo azioni
124.400 IV - Riserva legale
14.080.000 V - Riserve statutarie
14.204.400 VII - Altre riserve
IX - Utile desercizio
31.650.000
12.530.200
8.640.700 B) Fondi per rischi e oneri
3.996.700 3) Altri

Totale

Totale

III - Immobilizzazioni finanziarie

56.817.600

Totale immobilizzazioni (B)

71.022.000

Totale

D) Debiti
4) Verso banche

Totale
II - Crediti
1) Verso clienti
5) Verso altri
III - Attivit finanziarie ...
6) Altri titoli
Totale

Totale Attivo

E) Ratei e risconti

33.254.500
18.300

130.000
2.846.400
16.200

Totale

(di cui Disaggi su prest.)

Totale

8.782.000
278.400
513.600
1.029.500

130.000

IV - Disponibilit liquide
1) Depositi bancari e postali
3) Denaro e valori in cassa

D) Ratei e risconti

20.262.800

9.901.200

(19.624.000)

7) Verso fornitori
12) Tributari
13) Verso istituti previdenziali
14) Altri

19.848.000
414.800
Totale

Totale Attivo circolante (C)

7.131.400

80.000

22.651.000

(di cui scadenti oltre lanno)

2.274.800
4.856.600

58.206.000
80.000

C) Trattamento di fine rapporto


C) Attivo circolante
I - Rimanenze
1) Materie prime
4) Prodotti finiti e merci

40.000.000
1.200.000
6.170.000
5.294.000
202.000
5.340.000

2.862.600
30.386.800
51.200
(3.650)

101.460.000 Totale Passivo

101.460.000

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Sessione ordinaria 2012

Conto economico 2011


Importi
A) Valore della produzione
1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in lavorazione e finiti
4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
5) Altri ricavi e proventi

253.650.000
45.000
230.000
29.000

Totale A
B) Costi della produzione
6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
7) Per servizi
8) Per godimento di beni di terzi
9) Per il personale:
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) trattamento di fine rapporto
10) Ammortamenti e svalutazioni:
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
d) svalutazione dei crediti compresi nellAttivo circolante e dalle disponibilit liquide
11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
13) Accantonamenti per rischi
14) Oneri diversi di gestione
Totale B

253.954.000
188.362.232
2.416.280
1.797.750
26.395.400
8.446.500
2.191.250
4.756.200
5.428.688
1.019.200
192.500
60.000
1.097.800
241.778.800

Differenza tra Valore e Costi della produzione (A B)

12.175.200

C) Proventi e oneri finanziari


16) Altri proventi finanziari:
c) da titoli iscritti nellAttivo circolante che non costituiscono partecipaz.
d) proventi diversi dai precedenti
17) Interessi e altri oneri finanziari

3.900
38.240
2.280.000
Totale C

D) Rettifiche di valore di attivit finanziarie


E) Proventi e oneri straordinari
21) Oneri

2.237.860

48.340

Totale

48.340

Risultato prima delle imposte


22) Imposte sul reddito dellesercizio

9.889.000
4.549.000

23) Utile dellesercizio

5.340.000

La costruzione dei valori dellanno 2010 deve essere elaborata tenendo


conto, da un lato, dei vincoli posti dalla traccia, dallaltro delle compatibilit solite: rimanenze finali che si tramutano in esistenze iniziali, effetti degli
ammortamenti sui valori contabili delle relative immobilizzazioni, accantonamenti degli utili alle apposite riserve, nel rispetto dellipotesi del 10%

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Sessione ordinaria 2012

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Scuola Duemila 11

complessivo fatta in precedenza, mentre il rapporto tra accantonamenti


TFR e relativo Debito non presenta pi le connessioni che aveva in passato,
data la possibilit di destinazione a un fondo pensione o al fondo INPS.
Riguardo ai vincoli posti dalla traccia, bisogna sottolineare che solo quello
relativo ai crediti verso gli azionisti riscontrabile in modo evidente, attraverso la semplice iscrizione di un importo nel 2010; lincidenza degli altri si
manifesta invece in maniera molto pi sfumata e indiretta:
il rinnovo di impianti risulta algebricamente assorbito e compensato
dalle altre variazioni intervenute durante il 2011 (eventuali cessioni, ammortamenti ecc.), come dimostrato con la tabella di pag. 10;
il mutuo dovrebbe comportare un aumento dei debiti verso banche scadenti oltre lesercizio, ma non detto che tale incremento appaia nella
sua interezza, poich simultaneamente potrebbero essersi verificati dei
rimborsi di precedenti finanziamenti (e non potrebbe essere altrimenti);
la minusvalenza ordinaria rientra tra gli oneri diversi di gestione e non
possibile isolarne lentit;
discorso analogo vale per i canoni di leasing, coesistenti con altri fitti e
noleggi (liscrizione dei conti dordine in calce allo Stato patrimoniale
non comunque obbligatoria, come le scritture di memoria da cui essi
derivano) e per i risconti attivi a essi collegati.
A proposito del leasing, il discorso fatto resta valido solo nellipotesi di contabilizzazione qui seguita del metodo patrimoniale (iscrizione dei canoni nel Conto economico e dei risconti nello Stato patrimoniale, ulteriori dettagli nella Nota integrativa),
previsto dal Codice civile e dai principi contabili nazionali per i soggetti non obbligati
a osservare i principi contabili internazionali (IAS/IFRS), che invece prevedono ladozione del metodo finanziario (il bene viene iscritto tra le immobilizzazioni evidenziando i debiti verso il locatore e, corrispondentemente, nel Conto economico appaiono lammortamento e gli oneri finanziari connessi).

Queste comunque sono le ipotesi qui adottate, gi evidenziate in parte:


il rinnovo di impianti comporta il sostenimento di costi per complessivi
4.400.000 euro, coperti per 800.000 euro con il richiamo di versamenti residui da parte degli azionisti, per 3.200.000 euro con laccensione di un
nuovo mutuo bancario, per i residui 400.000 euro ricorrendo a un contratto di leasing;
una parte degli impianti preesistenti sono stati ceduti in permuta, dando
origine alla minusvalenza di 26.500 euro (costo storico 2.000.000 euro,
fondo ammortamento 1.970.000 euro, valore di realizzo 3.500 euro);
laumento di capitale allorigine della presenza di residui crediti verso gli
azionisti nel 2010, essendo verificatosi nel corso dello stesso, sarebbe
stato visibile comparandolo con limporto del 2009.

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Sessione ordinaria 2012

Stato patrimoniale
Attivo

2011

A) Crediti v/soci

2010

Passivo

2011

2010

800.000 A) Patrimonio netto


I - Capitale
40.000.000 40.000.000
II - Riserva da sovrappr.
B) Immobilizzazioni
azioni
1.200.000 1.200.000
I - Immobilizz. immateriali
6.170.000 5.926.500
1) Costi di imp. e ampl.
124.400
186.600 IV - Riserva legale
V - Riserve statutarie
5.294.000 5.050.500
3) Diritti di brevetto
202.000
202.000
industriale
114.080.000 118.774.000 VII - Altre riserve
IX
Utile
desercizio
5.340.000
4.870.000
Totale 14.204.400 18.960.600
Totale 58.206.000 57.249.000
II - Immobilizz. materiali
1) Terreni e fabbricati
31.650.000 32.705.000 B) Fondi rischi e oneri
2) Impianti e macchinario 12.530.200 11.200.000 3) Altri
80.000
20.000
3) Attrezz. ind.li e comm.li
8.640.700 9.645.000
Totale
80.000
20.000
4) Altri beni
3.996.700 4.496.288
Totale 56.817.600 58.046.288 C) Tratt. di fine rapporto
III - Immobilizz. finanziarie

D) Debiti
Totale immobilizzazioni (B) 71.022.000 77.006.888 4) Verso banche
(di cui scad. oltre leserc.)

C) Attivo circolante
I - Rimanenze
1) Materie prime ecc.
4) Prodotti finiti e merci
Totale

2.274.800
4.856.600
7.131.400

9.551.400

22.651.000 23.905.000
(19.624.000)

(16.915.000)

7) Verso fornitori
8.782.000 12.326.345
12) Tributari
278.400
273.900
13)
Verso
istit.
previden.
513.600
223.100
2.082.300
1.029.500
994.000
4.811.600 14) Altri
Totale 33.254.500 37.722.345
6.893.900
E) Ratei e risconti

II - Crediti
1) Verso clienti
5) Verso altri

9.901.200

18.300

11.190

19.848.000 16.492.600
414.800
395.200
Totale 20.262.800 16.887.800

III - Attivit finanziarie ...


6) Altri titoli

130.000

150.000

Totale

130.000

150.000

IV - Disponibilit liquide
1) Depositi banc. e post.
3) Denaro e valori in cassa

2.846.400
16.200

2.784.600
18.347

Totale

2.862.600

2.802.947

Totale Att. circolante (C) 30.386.800 26.734.647


D) Ratei e risconti
(di cui Disaggi su prest.)

Totale Attivo

51.200

12.400

(3.650)

(0)

101.460.000 104.553.935 Totale Passivo

101.460.000 104.553.935

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Scuola Duemila 13

Sessione ordinaria 2012

Conto economico
2011

2010

253.650.000
45.000
230.000
29.000

246.568.000
42.000

29.000

253.954.000

246.639.000

188.362.232
2.416.280
1.797.750

183.700.655
2.321.140
1.617.800

26.395.400
8.446.500
2.191.250

25.495.300
8.158.500
2.042.360

4.756.200
5.428.688
1.019.200
192.500
60.000
1.097.800

4.756.200
4.951.300
1.215.400
12.500
10.000
974.795

241.778.800

235.230.950

Differenza tra valore e costi della produzione (A B)

12.175.200

11.408.050

C) Proventi e oneri finanziari


16) Proventi finanziari
c) da titoli iscritti nellA.C. che non costit. partecipazioni
d) proventi diversi dai precedenti
17) Interessi e altri oneri finanziari

3.900
38.240
2.280.000

4.500
46.870
2.593.000

2.237.860

2.541.630

48.330

12.420

48.330

12.420

Risultato prima delle imposte


22) Imposte sul reddito dellesercizio ...

9.889.000
4.549.000

8.854.000
3.984.000

23) Utile dellesercizio

5.340.000

4.870.000

A) Valore della produzione


1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in lavoraz. e finiti
4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
5) Altri ricavi e proventi
Totale A
B) Costi della produzione
6) Per materie prime, sussidiarie...
7) Per servizi
8) Per godimento di beni di terzi
9) Per il personale:
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) trattamento di fine rapporto
10) Ammortamenti e svalutazioni:
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
d) svalutazione dei crediti compresi nellA.C.
11) Variazioni delle rimanenze di materie prime ...
13) Accantonamenti per rischi
14) Oneri diversi di gestione
Totale B

Totale C
D) Rettifiche di valore di attivit finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari
21) Oneri straordinari
Totale delle partite straordinarie

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14 Scuola Duemila

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Pagina 14

Sessione ordinaria 2012

Ipotizzando che la parte di TFR di natura non finanziaria sia di 185.000 euro
il Flusso di CCN prodotto dalla gestione reddituale il seguente:
Flusso di CCN prodotto dalla gestione reddituale
Utile dellesercizio
Costi non finanziari:
TFR
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
Ammortamento immobilizzazioni materiali
Minusvalenze ordinarie
Totale Costi non finanziari
Ricavi non finanziari:
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Totale Ricavi non finanziari
Flusso di CCN prodotto dalla gestione reddituale

5.340.000

185.000
4.756.200
5.428.688
26.500
10.396.388

230.000
230.000
15.506.388

Punto 1
Presentiamo, in primo luogo, le scritture in Co.Ge. rilevate da Alfa S.p.A.
durante il 2011 e al 31/12 dello stesso anno, relativamente alle seguenti operazioni, tutte regolate tramite banca.
15/02 - Richiamati i versamenti residui dovuti dagli azionisti, pari a 800.000
euro.
01/03 - Espletata listruttoria fido, la banca comunica laccredito di un mutuo decennale di 3.200.000 euro, al netto di oneri e tributi rispettivamente per 1.300 e 2.700 euro. Il mutuo da rimborsare con rate
semestrali, addebitate l01/03 e l01/09 di ogni anno, secondo il
piano di ammortamento.
01/03 - Stipulato con una societ finanziaria un contratto di leasing per un
impianto: valore complessivo 421.200 euro, durata 3 anni, canone
iniziale di 61.200 euro, del quale si riceve e si paga contestualmente
la fattura n. 59, successivi 8 canoni quadrimestrali di 45.000 euro.
15/03 - Accreditati sul conto corrente bancario i versamenti residui dovuti
dagli azionisti, richiamati il 15/02.
20/04 - Ricevuta fattura n. 78 relativa a impianti del valore di 3.997.000
euro, con addebito di 3.000 euro per installazione e collaudo. Contestualmente, si emette fattura n. 156 relativa a impianti ceduti in
permuta al prezzo di 3.500 euro (costo storico 2.000.000 euro ammortizzati per 1.970.000 euro, di cui 240.000 euro maturati nella frazione desercizio). Regolamento: 1/4 immediato, il restante in tre
rate di pari importo a 3, 6, 9 mesi.
01/07 - Ricevuta e regolata fattura n. 77 relativa al secondo canone di leasing sugli impianti di cui al 10/03.
20/07 - Pagata seconda rata relativa allimpianto di cui al 20/04.
01/09 - Pagata rata semestrale di 180.000 euro, di cui 120.000 euro per quota
capitale, relativa al mutuo contratto in data 01/03.

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Pagina 15

Scuola Duemila 15

Sessione ordinaria 2012

20/10 - Pagata terza rata relativa allimpianto di cui al 20/04.


01/11 - Ricevuta e regolata fattura n. 92 relativa al terzo canone di leasing
sugli impianti di cui al 10/03.
31/12 - Ammortizzati gli impianti per 2.639.800 euro.
31/12 - Ammortizzato il disaggio sul mutuo per 380 euro.
31/12 - Rilevato risconto relativo ai canoni di leasing.
31/12 - Rilevati interessi di competenza sul mutuo in essere, per un importo pari a 28.000 euro.

Giornale di Alfa S.p.A.


Data
15/02
01/03

01/03
01/03

01/03
01/03
15/03
20/04

20/04
20/04
20/04

20/04
20/04
20/04

Denominazione dei conti

Descrizione

Dare

AZIONISTI C/VERSAM. RICHIAMATI


AZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE

Richiamo versamenti residui


Richiamo versamenti residui

BANCA X C/C
DISAGGI SU PRESTITI
MUTUI PASSIVI

Accredito mutuo
Accredito mutuo
Accredito mutuo

BENI IN LEASING
CREDITORI C/LEASING

Stipulato contratto
Stipulato contratto

CANONI DI LEASING
IVA A CREDITO
DEBITI V/FORNITORI

Ricevuta fattura n. 59
Ricevuta fattura n. 59
Ricevuta fattura n. 59

61.200,00
12.852,00

DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C

Pagata fattura n. 59
Pagata fattura n. 59

74.052,00

CREDITORI C/LEASING
BENI IN LEASING

Storno canone pagato


Storno canone pagato

61.200,00

BANCA X C/C
AZIONISTI C/VERSAM. RICHIAMATI

Accredito versam. richiamati


Accredito versam. richiamati

IMPIANTI E MACCHINARIO
IVA A CREDITO
DEBITI V/FORNITORI

Ricevuta fattura n. 78
Ricevuta fattura n. 78
Ricevuta fattura n. 78

4.000.000,00
840.000,00

F.DO AMM. IMPIANTI E MACCHIN.


IMPIANTI E MACCHINARIO

Storno fondo
Storno fondo

1.730.000,00

AMM.TO IMPIANTI E MACCHINARIO


F.DO AMM. IMPIANTI E MACCHIN.

Quota imputata allesercizio


Quota imputata allesercizio

CREDITI DIVERSI
IMPIANTI E MACCHINARIO
IVA A DEBITO

Emessa fattura n. 156


Emessa fattura n. 156
Emessa fattura n. 156

MINUSVALENZE ORDINARIE
IMPIANTI E MACCHINARIO

Storno a pareggio
Storno a pareggio

DEBITI V/FORNITORI
CREDITI DIVERSI

Compensaz. fatture 78 e 156


Compensaz. fatture 78 e 156

DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C

Pagamento in c/fatt. n. 78
Pagamento in c/fatt. n. 78

Avere

800.000,00
800.000,00
3.196.000,00
4.000,00
3.200.000,00
421.200,00
421.200,00

74.052,00
74.052,00
61.200,00
800.000,00
800.000,00

4.840.000,00
1.730.000,00
240.000,00
240.000,00
4.235,00
3.500,00
735,00
26.500,00
26.500,00
4.235,00
4.235,00
1.208.941,25
1.208.941,25

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16 Scuola Duemila

15:42

Pagina 16

Sessione ordinaria 2012

Giornale di Alfa S.p.A.


Data
01/07

01/07
01/07
20/07
01/09

20/10
01/11

01/11
01/11

Denominazione conti

Descrizione

Dare

CANONI DI LEASING
IVA A CREDITO
DEBITI V/FORNITORI

Ricevuta fattura n. 77
Ricevuta fattura n. 77
Ricevuta fattura n. 77

45.000,00
9.450,00

DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C

Pagata fattura n. 77
Pagata fattura n. 77

54.450,00

CREDITORI C/LEASING
BENI IN LEASING

Storno canone pagato


Storno canone pagato

45.000,00

DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C

Pagamento in c/fatt. n. 78
Pagamento in c/fatt. n. 78

MUTUI PASSIVI
INTERESSI PASSIVI SU MUTUI
BANCA X C/C

Addebito rata semestrale


Addebito rata semestrale
Addebito rata semestrale

DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C

Pagamento in c/fatt. n. 78
Pagamento in c/fatt. n. 78

CANONI DI LEASING
IVA A CREDITO
DEBITI V/FORNITORI

Ricevuta fattura n. 92
Ricevuta fattura n. 92
Ricevuta fattura n. 92

45.000,00
9.450,00

DEBITI V/FORNITORI
BANCA X C/C

Pagata fattura n. 92
Pagata fattura n. 92

54.450,00

CREDITORI C/LEASING
BENI IN LEASING

Storno canone pagato


Storno canone pagato

45.000,00

Avere

54.450,00
54.450,00
45.000,00
1.208.941,25
1.208.941,25
120.000,00
60.000,00
180.000,00
1.208.941,25
1.208.941,25

54.450,00
54.450,00
45.000,00

/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/\/

31/12
31/12
31/12
31/12

AMM.TO IMPIANTI E MACCHINARIO


F.DO AMM. IMPIANTI E MACCHIN.

Quota imputata allesercizio


Quota imputata allesercizio

2.639.800,00

AMMORTAMENTO DISAGGI
FONDO AMMORTAMENTO DISAGGI

Quota imputata allesercizio


Quota imputata allesercizio

380,00

RISCONTI ATTIVI
CANONI DI LEASING

Storno canone non di comp.


Storno canone non di comp.

*34.200,00

INTERESSI PASSIVI SU MUTUI


RATEI PASSIVI

Quota maturata
Quota maturata

2.639.800,00
380,00
34.200,00
28.000,00
28.000,00

* Calcoli relativi ai canoni di leasing


Durata totale: 36 mesi
Costo totale: 421.200
Canone medio mensile: 421.200 / 36 = 11.700
Canoni rilevati al 31/12/n: 61.200 + (45.000 2) = 151.200
Canoni di competenza: 11.700 10
= 117.000
Risconto al 31/12/2011
34.200

Presentiamo ora le scritture redatte dalla banca relativamente alle operazioni che la vedono coinvolta (ipotizziamo che le date di registrazione siano
identiche per le due controparti e che i regolamenti avvengano sempre con
soggetti di banche diverse, cio tramite Stanza di compensazione gestita
dalla Banca dItalia).

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Scuola Duemila 17

Sessione ordinaria 2012

Ribadiamo ancora una volta (vedi Temi del 2008 e del 2010) che le rilevazioni in Co.Ge.
sono effettuate dalle banche con ununica scrittura giornaliera riassuntiva di ogni tipologia, mentre limpresa le effettua per singola operazione; per tale ragione, per poter
far coincidere gli importi rilevati dalle due parti dobbiamo operare una forzatura, ipotizzando che quelli rilevati dalla banca coincidano con quelli riassuntivi giornalieri
(come se la banca avesse effettuato solo le operazioni con limpresa in esame).

Giornale della Banca X


Data
01/03

01/07
15/03
20/04
01/07
20/07
01/09

20/10
01/11
31/12

Denominazione conti

Descrizione

Dare

MUTUI IPOTECARI
DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
RIMBORSI SPESE
C/C CON CLIENTELA

Erogato mutuo ipotecario


Erogato mutuo ipotecario
Erogato mutuo ipotecario
Erogato mutuo ipotecario

3.200.000,00

C/C CON CLIENTELA


BANCA DITALIA C/C

Addebitati bonifici a terzi


Addebitati bonifici a terzi

74.052,00

BANCA DITALIA C/C


C/C CON CLIENTELA

Accreditati bonifici da terzi


Accreditati bonifici da terzi

800.000,00

C/C CON CLIENTELA


BANCA DITALIA C/C

Addebitati bonifici a terzi


Addebitati bonifici a terzi

1.208.941,25

C/C CON CLIENTELA


BANCA DITALIA C/C

Addebitati bonifici a terzi


Addebitati bonifici a terzi

54.450,00

C/C CON CLIENTELA


BANCA DITALIA C/C

Addebitati bonifici a terzi


Addebitati bonifici a terzi

1.208.941,25

C/C CON CLIENTELA


INTERESSI ATTIVI SU MUTUI
MUTUI IPOTECARI

Riscosse rate in scadenza


Riscosse rate in scadenza
Riscosse rate in scadenza

C/C CON CLIENTELA


BANCA DITALIA C/C

Addebitati bonifici a terzi


Addebitati bonifici a terzi

1.208.941,25

C/C CON CLIENTELA


BANCA DITALIA C/C

Addebitati bonifici a terzi


Addebitati bonifici a terzi

54.450,00

RATEI ATTIVI
INTERESSI ATTIVI SU MUTUI

Quota maturata
Quota maturata

28.000,00

Avere
2.700,00
1.300,00
3.196.000,00
74.052,00
800.000,00
1.208.941,25
54.450,00
1.208.941,25

180.000,00
60.000,00
120.000,00
1.208.941,25
54.450,00
28.000,00

Riflessi sul bilancio della banca


Gli addebitamenti e gli accreditamenti effettuati tramite conto corrente
sono stati contabilizzati nei conti finanziari C/c con clientela e Banca
dItalia c/c, poich i regolamenti interbancari vengono effettuati tramite
Stanza di compensazione gestita dalla Banca dItalia. A seconda del
saldo, detti conti affluiscono allAttivo (voci 60 e 70) o al Passivo (voci
10 e 20) dello Stato patrimoniale.
Le operazioni di impiego, come il mutuo, si caratterizzano per la posizione creditoria assunta dalla banca nei confronti della clientela. Pertanto Mutui ipotecari un conto finanziario e va iscritto nellAttivo
dello Stato patrimoniale, alla voce 70 (poich concerne la clientela).

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Sessione ordinaria 2012

Debiti per ritenute da versare: voce 80 del Passivo dello Stato patrimoniale (Passivit fiscali: a correnti).
Rimborsi spese: voce 190 del Conto economico (Altri oneri/proventi di
gestione).
Interessi attivi su mutui: voce 10 del Conto economico (Interessi attivi
e proventi assimilati).
Ratei attivi: voce 150 dello Stato patrimoniale (Altre attivit).

Punto 2
I prospetti relativi alle immobilizzazioni sono gi stati riportati in precedenza, nellambito dello svolgimento del punto obbligatorio, per cui va fatto
riferimento a essi. Di seguito, presentiamo i restanti prospetti richiesti dalla
traccia.

Movimenti intervenuti nel Patrimonio netto


Importi al
31/12/2010

Variazioni
in aumento

Variazioni
in diminuzione

Importi al
31/01/2011

Capitale
Riserva sovr. azioni
Riserva legale
Riserve statutarie
Altre riserve
Utile desercizio

40.000.000
1.200.000
5.926.500
5.050.500
202.000
4.870.000

5.340.000

4.870.000

40.000.000
1.200.000
6.170.000
5.294.000
202.000
5.340.000

Patrimonio netto

57.249.000

5.827.000

4.870.000

58.206.000

243.500
243.500

Variazioni intervenute nei Crediti


Scadenti entro
lesercizio successivo

Scadenti oltre
lesercizio successivo
Descrizione

V/clienti
CII 1
Importi al 31/12/2010
Variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
Importi al 31/12/2011

V/altri
CII 5
0
0
0
0

0
0
0
0

V/clienti
CII 1
16.492.600
19.848.000
16.492.600
19.848.000

V/altri
CII 5
395.200
414.800
395.200
414.800

Totali

16.887.800
20.262.800
16.887.800
20.262.800

Di durata
residua
oltre
i 5 anni
0
0
0
0

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Scuola Duemila 19

Sessione ordinaria 2012

Variazioni intervenute nei Debiti


Importi al
31/12/2010

Descrizione
V/banche - D 4
Scadenti oltre les. succ.

Totali
V/fornitori - D 7
Tributari - CII 1
V/istituti previdenziali - D 13
V/altri - D 14

Variazioni
in diminuzione

Importi al
31/12/2011

17.315.000

2.800.000

491.000

(12.100.000)

(2.800.000)

(14.900.000)

6.590.000

400.000

3.963.000

3.027.000

23.905.000
8.782.000
273.900
223.100
994.000

3.200.000
12.326.345
278.400
513.600
1.029.500

4.454.000
8.782.000
273.900
223.100
994.000

22.651.000
12.326.345
278.400
513.600
1.029.500

(di cui oltre i 5 anni)

Scadenti entro lex succ.

Variazioni
in aumento

19.624.000

Variazioni intervenute nei Ratei e nei Risconti attivi


Ratei
relativi
a proventi
finanziari

Descrizione

Importi al 31/12/2010
Variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
Importi al 31/12/2011

680
630
680
630

Risconti
relativi
a costi
per servizi
6.100
7.200
6.100
7.200

relativi
a costi
per godimento
di beni di terzi
5.620
39.720
5.620
39.720

Disaggi
su prestiti
0
4.000
350
3.650

Totali

12.400
51.550
12.750
51.200

Variazioni intervenute nei Ratei e nei Risconti Passivi


Descrizione
Importi al 31/12/2010
Variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
Importi al 31/12/2011

Ratei relativi a
oneri finanziari
9.900
15.000
9.900
15.500

Risconti
relativi ad altri relativi a proventi
ricavi e proventi
finanziari
410
880
715
2.085
410
880
715
2.085

Totali
11.190
18.300
11.190
18.300

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20 Scuola Duemila

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Sessione ordinaria 2012

Punto 3
Scostamento di Ricavi
I vincoli imposti dalla traccia si riflettono nelle tabelle seguenti, nelle quali
stato ipotizzato il minor prezzo a consuntivo (11 euro anzich 12 euro) e le
quantit effettive risultano incrementate del 12% rispetto a quelle programmate.
Scostamento totale dei ricavi relativi al prodotto FGC54S
Dati standard
Quantit
Prezzo
30.000
12

Ricavi
360.000

Dati effettivi
Quantit
Prezzo
33.600
11

Scost.

Ricavi
369.600

9.600

Scostamento elementare di volume relativo al prodotto FGC54S


Quantit
Standard
Effettivi

Prezzo
30.000 Standard
33.600 Standard

Ricavi

12
12
Scostamento positivo

360.000
403.200
43.200

Scostamento elementare di prezzo relativo al prodotto FGC54S


Quantit
Effettivi
Effettivi

Prezzo
33.600 Standard
33.600 Effettivi

Ricavi

12
11
Scostamento positivo

403.200
369.600
33.600

Come si pu notare, la scelta di abbassare il prezzo del prodotto si rivelata


proficua, poich ha consentito un incremento dei volumi che ne ha compensato il diverso scostamento.
Scostamento dei Costi diretti
In mancanza di riferimenti imposti dalla traccia, ipotizziamo che:
il prodotto FGC54S richieda lutilizzo di due materie prime (A e B) e della
MOD;
la somma dei costi per unit di prodotto dei tre fattori (costo primo standard) sia pari alla met del prezzo del prodotto stesso:
(2 1,50) + (1 2,00) + (0,05 20) = 6 euro;
la produzione effettiva risulti superiore a quella standard, per far fronte
allincremento delle vendite.
Lanalisi degli scostamenti di costo pu essere effettuata a seconda degli
scopi che ci si prefigge globalmente per lintero costo primo (quindi ag-

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Scuola Duemila 21

Sessione ordinaria 2012

gregando i parametri delle due materie a quelli della manodopera diretta)


oppure separatamente per ognuno dei fattori considerati.
La prima soluzione, ovviamente, comporta un livello di analisi meno approfondito; la seconda consente una migliore evidenziazione delle cause e
delle responsabilit. Procediamo con lanalisi pi articolata.
Gli scostamenti globali dei singoli fattori sono i seguenti:

Scostamento globale Materia A


Tipo
di parametri
Standard
Effettivi

Quantit
di produzione
31.000
32.000

Coefficiente
Prezzo
di consumo
2,00
1,50
2,10
1,40
Scostamento globale negativo

Costo totale
93.000,00
94.080,00
1.080,00

Scostamento globale Materia B


Tipo
di parametri
Standard
Effettivi

Quantit
di produzione
31.000
32.000

Coefficiente
Prezzo
di consumo
1,0
2,00
0,8
2,10
Scostamento globale positivo

Costo totale
62.000,00
53.760,00
8.240,00

Scostamento globale MOD


Tipo
di parametri
Standard
Effettivi

Quantit
di produzione
31.000
32.000

Coefficiente
Prezzo
di impiego
0,05
20
0,06
20
Scostamento globale positivo

Costo totale
31.000,00
38.400,00
7.400,00

Come si pu vedere, lo scostamento dellintero costo primo pari a 240 euro


( 1.080 + 8.240 7.400). Esso occulterebbe il fatto che per la Materia A e per la MOD
risulta negativo ma per la Materia B positivo.

Gli scostamenti elementari si calcolano con una procedura comune ai tre


fattori, essendo questi tutti e tre costi diretti e variabili:
scostamento di volume, moltiplicando la differenza tra quantit standard
e quantit effettive per coefficiente e prezzo standard;
scostamento di efficienza, moltiplicando la differenza tra coefficiente
standard e coefficiente effettivo per quantit effettiva e prezzo standard;

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Sessione ordinaria 2012

scostamento di prezzo, moltiplicando la differenza tra prezzo standard e


prezzo effettivo per quantit e coefficiente standard.

Scostamenti elementari Materia A


Tipo
di scostamento
Volume
Efficienza
Prezzo

Quantit
di produzione
31.000 - 32.000
32.000
32.000

Coefficiente
di consumo

Prezzo

2
1,50
2 - 2,10
1,50
2,10
1,50 - 1,40
Scostamento globale

Scostamenti
elementari
3.000,00
4.800,00
6.720,00
1.080,00

Scostamenti elementari Materia B


Tipo
di scostamento
Volume
Efficienza
Prezzo

Quantit
di produzione
31.000 - 32.000
32.000
32.000

Coefficiente
di consumo

Prezzo

1
2,00
1 - 0,8
2,00
0,8
2,00 - 2,10
Scostamento globale

Scostamenti
elementari
2.000,00
12.800,00
2.560,00
8.240,00

Scostamenti elementari MOD


Tipo
di scostamento
Volume
Efficienza
Prezzo

Quantit
di produzione
31.000 - 32.000
32.000
32.000

Coefficiente
Prezzo
di impiego
0,05
20,00
0,05 - 0,06
20,00
2,04
20,00 - 20,00
Scostamento globale

Scostamenti
elementari
1.000,00
6.400,00
0,00
7.400,00

Va ricordato che lanalisi qui proposta tiene conto dei soli dati relativi al primo trimestre e pertanto alcune delle conclusioni o dei correttivi proposti potrebbero non rivelarsi idonei se riferiti a un periodo pi prolungato.

In generale, va evidenziato che per tutti e tre i fattori si registrato uno scostamento negativo di volume, che ai fini della ricerca delle responsabilit
non assume un particolare significato: il maggior costo da imputare
esclusivamente al maggior volume di produzione ottenuto rispetto a quello
programmato.
Per quanto riguarda la Materia A, lo scostamento negativo di efficienza
stato pi che compensato dallo scostamento positivo di prezzo; quindi la
scelta di economizzare sul prezzo della materia, rischiando una peggiore

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Scuola Duemila 23

qualit e una resa inadeguata del fattore, si rivelata nel complesso condivisibile: senza lo scostamento forzato dovuto al maggior volume di produzione, la Materia A avrebbe fatto rilevare uno scostamento positivo di 1.920
euro (6.720 4.800).
Riguardo alla Materia B, ci troviamo nella situazione opposta: la scelta di
sostenere un maggior costo di approvvigionamento si rivelata vincente,
poich ci ha permesso probabilmente di disporre di una materia qualitativamente migliore e dalla resa significativamente pi alta; lo scostamento
negativo di prezzo stato abbondantemente compensato da quello positivo
di efficienza (neutralizzando lo scostamento di volume la variazione sarebbe stata di 10.240 euro).
Per quanto concerne invece la MOD, va rilevato uno scostamento negativo
nel suo utilizzo non accompagnato da alcun risparmio di approvvigionamento. Si tratta dellunico fattore che presenta un dato complessivo negativo anche al netto di quello relativo al solo volume. Quindi su questo che
i responsabili del controllo devono concentrare la loro attenzione.

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24 Scuola Duemila

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Sessione ordinaria 2012

Indice analitico dei temi desame

S ESSIONE ORDINARIA 2012


Differenze tra reddito desercizio e flusso finanziario della gestione
reddituale
Stato patrimoniale e Conto economico civilistici con dati a scelta.
Calcolo del flusso finanziario della gestione reddituale
Registrazioni contabili dellimpresa e della banca relative a operazioni di rinnovo impianti, richiamo versamenti azionisti, mutuo
e leasing, con evidenziazione dei riflessi sul bilancio della banca
Punti della Nota integrativa riguardanti le Immobilizzazioni,
il Patrimonio netto, i Crediti, i Debiti, i Ratei e i Risconti attivi
e passivi
Report relativo agli scostamenti trimestrali nei ricavi e nei costi
diretti

T
A

A
A

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