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Equalizzazione per tutti


di alessioshy - accordiano #12445 | 29 giugno 2012 @ 07:30

Chiunque sia alla ricerca del proprio suono, a qualunque livello, si imbatte in primo luogo nella scelta dell'amplificatore.
Scelta solitamente annosa, prospera di consigli troppo personali e di idee a volte errate, fa passare parecchie notti insonni, dopo aver provato diverse
opzioni.
Un elemento da non sottovalutare la pasta di suono generale cui l'amplificatore incline e che varia di marchio in marchio, stilando una lista -tutto sommato
non molto ampia- di modelli di riferimento e derivati.
Senza entrare nel merito delle scelte, mi soffermer a parlare della sezione di equalizzazione dell'amplificatore, ovvero la parte del circuito atta a plasmare il
suono.
I controlli sono i classici Low, Middle e High in primis, presenti sulla grande maggioranza degli amplificatori, mentre fanno eccezione alcuni amplificatori o
stadi di preamplificatore con i soli controlli di alte e basse o il controllo contour (soprattutto nei transistor) al posto delle medie classiche. Prendiamo ora solo
in considerazione solo i controlli classici, lasciando da parte per ora altre voci quali Depth e Resonance.

I potenziometri, di solito riportano una scala 0-10 (o magari 11 come nel film-documentario This is spinal tap, these go to eleven) e lavorano su una frequenza
preimpostata dalla casa sulla gamma cui sono deputati, controllando l'andamento della curva di equalizzazione.

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I controlli funzionano da filtri attenuatori di frequenza, non intaccano cio il segnale originale se posti a 10, mentre attenuano completamente la gamma se
posti a 0.
Questo concetto fondamentale e spesso si compie l'errore di pensare alla posizione ore 12 come flat, ossia senza azione dell'eq, che dovrebbe attenuare
da 0 a 5 e boostare da 5 a 10: non assolutamente cos.
La posizione in cui tutti i controlli sono a 10 una posizione neutra, in cui non vi attenuazione e il preamplificatore sprigiona tutta la sua voce senza tagli.
Solitamente si attenuano i controlli a seconda delle nostre esigenze ed eventualmente si tende a partire a ore 12 a plasmare il suono, dove i controlli sono a
met attenuazione: avremo quindi la possibilit di lavorare tagliando pi o meno una frequenza evitando di avere sovrabbondanza di una gamma rispetto a
un'altra.
Importantissimo comprendere da subito la differenza tra questi tipi di equalizzatore, che sono dei controlli passivi, da quelli per esempio di un amplificatore
attivo, come spesso avviene per i bassi o alcune sezioni grafiche di amplificatori per chitarra.

Mentre, come gi accennato, un controllo passivo non apporta guadagno al segnale, un controllo attivo alza il segnale in dB oltre che plasmarlo: scelta la
nostra curva di equalizzazione, potremo quindi decidere di alzarne la risposta generale tradotta in volume.

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Quanto al comportamento del volume generale, va da s che un amplificatore a 10 eroga tutta la sua potenza, mentre attenuando le frequenze si attenuer
anche il volume generale.
Prima di passare a fare alcuni esempi tipici, vorrei spendere poche parole sul termine "flat".
La parola ci porter alla mente gli equalizzatori grafici dei sistemi hi-fi, i cui controlli che agivano su determinate frequenze potevano essere portati a 0dB,
senza attenuare n guadagnare. Appunto flat, neutri, cos come neutri saranno i controlli di un amplificatore a ore 10, mentre la risposta reale, se misurata in
uno spettrogramma in modo da vedere la curva del suono, non sar mai una linea piatta, ma far in quel caso denotare le differenze fra i diversi amplificatori
e le loro voci caratteristiche.
Seguono alcuni esempi con valori stabiliti secondo una logica di massima.
Accompagnamento clean
A seconda dell'utilizzo di strumming o corde singole, bene lavorare sulle frequenze medie, tagliandole per ottenere un suono pi preciso e quasi acustico
negli arpeggi o nelle parti strumming a pi corde, mantenendo invece in linea di massima un'equalizzazione "tutto a 5" o pi aperta per accompagnamenti a
note singole come il funk (grande differenza data anche da chitarra e pickup).
Just take my heart - Mr.Big
Pinball wizard - Who
Freak out - Chic (funk note single)
Accompagnamento rock
Scavare le medie poco al di sotto del 5, enfatizzando le alte a seconda del tipo di amplificatore o di suono voluto. Per esempio basse a 4-5, medie a 4, alte a
5 su di un amplificatore Marshall, alte a 6-7 per suoni meno presenti come Fender o Mesa. Ovviamente mi sto riferendo alla risposta di fabbrica delle alte
nell'amplificatore.
Highway to hell - Ac/Dc
Rebel Rebel - David Bowie
Booster di medie
Basse fra i 3-4 e alte 5, con medie attorno agli 8. un suono morbido e molto aperto, adatto sia ad accompagnamenti crunch, sia a suoni bluesy, a seconda
del livello di saturazione.
Day Tripper - Beatles
The thrill is gone - B.B. King
Assolo fluido
Basse 5, medie 10, alte 2-3. Con una buona dose di saturazione, cattura la presenza di ogni nota senza per sgranare la definizione, creando quindi una
pasta sonora molto fluida e incisiva.
Logicamente in ambito solistico i fattori da considerare sono molti, dai pedali agli effetti, ai controlli della chitarra.
Take the time - Dream Theater
Desert rose - Eric Johnson
V shape
L'ottica quella di porre i controlli nella tipica forma a V con basse e alte a 10 a rappresentare il punto massimo e medie a 0.
Il suono tipicamente adatto al thrash metal, molto in voga fra la fine degli anni 80 e i primi 90, ove spesso si utilizzavano amplificatori con controllo attivo
dell'equalizzatore (eq grafico) come su amplificatori Mesa Boogie, largamente usate dai metallica.
Metallica - ...and justice for all (disco)
Antrax - Madhouse

Non dimentichiamo che la risposta generale dell'amplificatore fortemente influenzata dal suo volume e dalla quantit di saturazione, che apre il suono e
introduce armoniche, per cui attenzione a non abusare dell'equalizzatore e soprattutto ai suoni che produrremo: spesso il bel suono che otteniamo a casa non
compatibile con il suono della band, perdendosi nel timbro del basso e nel set di batteria, dove soprattutto i piatti metteranno a dura prova la presenza delle
nostre alte.
Il pi possibile fate i vostri suoni su di una base suonata o in sala prove, mai all'ultimo momento dal vivo, ricordando di usare l'equalizzatore anche in modo
sotrattivo. Se avete un suono troppo brillante con poche basse, non alzate il controllo delle basse, ma attenuate le alte e cos via.
Un buono metodo per equalizzare la vostra chitarra sul vostro amplificatore il seguente:
- mettete tutto a ore 12 (come gi accennato)
- suonate le corde gravi, Mi a vuoto o un power chord saranno perfetti e sistemate le basse in modo da non averle troppo invasive.
- fate la stessa cosa sui cantini per le alte.
- il controllo delle medie lo spartiacque fra i generi, tagliate nel metal, enfatizzate nel blues, ma una regolazione ottimale dovremme determinare un corretto
bilanciamente fra basse e alte.
- provate a suonare Mi basso e cantino insieme, muovendo il controllo fino a bilanciare la risposta di entrambe le corde. Attenzione, poich il processo
differente a seconda del grado di saturazione.
entry level

il suono

amplificatori

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Tutti i commenti
Finalmente
di crixout - accordiano #14675 | 29 giugno 2012 @ 08:11

Complimenti un bellissimo articolo sull'equalizzazione, seconde me un argomento molto interessante, riuscire a gestire bene l'eq. secondo me importantissimo e
apre un sacco di strade complimenti

-Basterebbe solo un po' di buon senso!


rispondi

Bravo, interessante la parte del ...


di Ford78 - accordiano #17514 | 29 giugno 2012 @ 08:35

Bravo, interessante la parte del lavoro che fanno le frequenze medie, controllo per me sempre stato un p misterioso.
rispondi

Grazie
di hooker - accordiano #8860 | 29 giugno 2012 @ 08:53

e se posso puntualizzare, questo non affatto un articolo entry-level, visto che in qualsiasi recensione di amplificatore e chitarra, scritta da musicisti anche di buon
livello, si legge sempre: "regolare bassi, medi e alti in posizione flat - ore 12"......
Una semplice frase come, appunto
"Questo concetto fondamentale e spesso si compie l'errore di pensare alla posizione ore 12 come flat, ossia senza azione dell'eq, che dovrebbe attenuare da 0 a 5 e
boostare da 5 a 10: non assolutamente cos. La posizione in cui tutti i controlli sono a 10 una posizione neutra, in cui non vi attenuazione e il preamplificatore
sprigiona tutta la sua voce senza tagli. "
ribalta e azzera anni di blablaismi.....
rispondi

Confermo!
di Emiliano Girolami - accordiano DOC #13 | 29 giugno 2012 @ 11:56

Ciao, e
rispondi

Confermo l'idea!
di Metall_krieger - accordiano #24953 | 05 luglio 2012 @ 13:54

Ho sempre sentito definire la posizione ore 12 come flat, intendendo che in quel punto non c' enfatizzazione o taglio sulla frequenza...ora imparo che la
posizione 12 "reale" posizione 10.
Ora scusate, ho un amplificatore da sistemare...

-A bagpipe in my heart, a beer in my stomach and heavy metal in my soul.


rispondi

secondo me una regola fondamentale ...


di fabiojay - accordiano #20826 | 29 giugno 2012 @ 09:43

secondo me una regola fondamentale dovrebbe essere, specialmente se suoni in gruppo, togli quello che in eccesso e non aggiungere quello che manca!

-fabiojay
rispondi

provare, provare, provare


di siggy - accordiano #287 | 29 giugno 2012 @ 10:24

...il mio salto di qualit l'ho fatto passando a mesa, nel senso che sono ampli in cui comprendere come interagiscono e come sono pensati i controlli di tono sono tutto
per ottenere un buon "tone".
Per tale motivo mi sento di consigliare che, bene le linee guida, ma prima di tutto bisogna provare e riprovare per comprendere come i controlli interagiscono fra loro e
sulla pasta dell'ampli.
rispondi

Non mi trovo d accordo ...


di Pinus - accordiano #2413 | 29 giugno 2012 @ 11:36

Non mi trovo d accordo sui settari standard proposti, purtroppo in realt molte volte brutti suoni vengono fuori proprio perch si fa riferimento a questi set, come fossero
dogmi, in realt l eq dipende da tutta la strumentazione e dal tipo di posto dove si suona, quindi, mai fare riferimento a nulla per impostarlo, almeno secondo me. Molte
volte l eq migliore ben lontana da quello che si pensi possa essere, sopratutto dire tagliate nel metal, non proprio vero, cos che si distrugge un suono. La
maggior parte dei suoni metal odierni non sono tagliati sull ampli, altrimenti sparirebbero, anzi, sopratutto sui mesa, si tende a non togliere le medie dall ampli,
sopratutto se suoni con degli emg81 , che sono gi scavati! E si tende poi a al massim afarun eq post, dove in realt predomina un effetto di compressione di certe
frequenze e innalzamento di livello poi di tutta la gamma. Un ruolo enorme poi la fa il tipo di cassa cono e microfono.
Per il resto articolo interessante, sicuramente, grazie per lo sbattimento :)

-"Non suono per piacere, suono per godere!"


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Gran bell'articolo, davvero molto utile! ...


di memecaster - accordiano #27954 | 29 giugno 2012 @ 11:38

Gran bell'articolo, davvero molto utile! Troppo spesso infatti ci si affida alle sole regolazioni del pedalame vario dimenticando che alla fine l'ampli a metterci l'ultima
parola.
rispondi

Indicazioni di base e uso dei controlli


di alessioshy - accordiano #12445 | 29 giugno 2012 @ 13:15 | modificato: 29 giugno 2012 @ 13:17

Grazie a tutti, sono contento l'argomento sia accolto con tanto calore!
L'articolo getta le basi su un discorso davvero ampio e difficile da trattare, ma in questo modo credo di aver delineato i tratti somatici di alcuni suoni, dando un
riferimento per i neofiti.
Quanto al suono V shape, mi sono basato sul suono thrash pi famoso, cio quello dei metallica: l'equalizzazione a V addirittura visibile in alcuni video in studio e
anche nei vecchi VHS (ora dvd) del 'making of' del black album, una realt!
La chitarra deve poi essere di molto alzata nel mix per non sparire, ma il rischio quello di cancellare le frequenze del basso, come nel caso di "...and justice".
Sono indicazioni di base da cui partire per plasmare il proprio suono e come ho aggiunto, si deve scolpire il suono non da soli, ma in funzione della band, poich un
suono funzionale non deve essere per forza 'bello', ma ottimizzato al contesto e al mix.

-You're just an analogue guy in a digital world, aren't you?


rispondi

Molto sbagliato, i metallica non ...


di Pinus - accordiano #2413 | 29 giugno 2012 @ 21:19

Molto sbagliato, i metallica non tolgono le medie in quella maniera, il segnale viene post equalizzazione come ti ho descritto da equalizzazione esterni, molto
pi complesso, se guardi i settaggi di hetfield del triaxis che usa live per il distorto, puOi accorgerti che le medie non sono tolte, neanche utilizzando lo pseudo
equalizzazione che offre il triaxis al posto del parametrico del mark. Poi tutto va in un equalizzazione. In studio invece se guardi i fogli di registrazioni scritti a
mano dall ingegnere del suono che ha registrato master of puppets vedrai che addirittura passa prima e dopo in due o tre eq. Nel settare l ampli come dici tu
sparisci, puoi ottenere al massimo il suono del torah metal primi anni ottanta tipo stayer o roba del genere che faceva davvero schifo!

-"Non suono per piacere, suono per godere!"


rispondi

triaxis, 25 anni di vita


di alessioshy - accordiano #12445 | 29 giugno 2012 @ 21:36

Pinus, ho vissuto l'epoca Metallica abbastanza appieno per portare questo esempio: ti vorrei ricordare che ho citato "and justice for all" e all'epoca di
"master of puppets" il triaxis non era neppure commercializzato, festeggia attualmente i 25 anni.
L'articolo un entry level ed volto a dare, come scritto pi volte, indicazioni entry level per poter ottenere dei suoni semplicemente con i propri mezzi,
senza dover ricorrere a strumentazioni da capogiro che un neofita non pu permettersi.
Dai un'occhiata al citato "making of" del black album: ovvio che il processo sia pi complesso, un ampli viene microfonato poi passa attraverso un pre e
poi equalizzato nel banco o su macchine esterne.
Ti parlo di un'epoca che pare lontana, perch allora i nastri si tagliavano ancora a mano e si usavano le bobine.
Mi fossi riferito al suono dei Trivium o Lamb of god sarebbe stato differente, ma se voglio accedere al suono dei Pantera, non devo acquistare troppi
macchinari: V shape e ci siamo,
l'importante poi suonare, suonare, suonare.

Ciao!

-You're just an analogue guy in a digital world, aren't you?


rispondi

Lo so, il triaxis ...


di Pinus - accordiano #2413 | 29 giugno 2012 @ 22:45 | modificato: 29 giugno 2012 @ 23:01

Lo so che non c'era , in master usavano il mark iic+,il triaxis derivato dalla serie mark, il canale lead 2 lo stesso del mark iic+ , che il suono dei
metallica assieme al triaxis che usano ora live per comodit, suono quello, prendi una chitarra con gli emg 81, attacca la ad un triaxis, mettilo sul
sul lead 2 e,sentirai il suono dei metallica. Il suono veniva equalizzato prima di entrare nella cassa. Non che voglio per forza avere ragione, per
sbagliato pensare che quel suono si ottenga togliendo le medie, ti pu sembrare di ottenerlo finch suoni da solo, non parlo per sentito dire ho
passato ore e ore su queste cose, con roba reale, in mix reali. La mia solo un opinione, certo che se per te cos vuol dire che non hai capito
nulla del suono dei metallica fin'ora e parlare per sentito dire senza metterci le mani sopra poco serio! Scusa se la prendo sul personale, ma c'ho
passato troppo tempo per farmene una ragione, non ce l' ho con te, ma amo i Metallica :) Ehehehhehheh sto esagerando come al solito non
prendertela, se potessimo discuterne davanti a un ampli e una bella birra sarebbe molto pi divertente e pi cordiale, ma questo il brutto di
internet :) appreso sempre chi si dedica del tempo a dare il suo contributo comunque:)

-"Non suono per piacere, suono per godere!"


rispondi

come cultore dei Pantera e ...


di draiv - accordiano #31993 | 09 luglio 2012 @ 16:42

come cultore dei Pantera e avendo assunto Dimebag come dio assoluto vorrei solo dirvi che lui usava ben 2 equalizzatori parametrici
il v shape funziona, ma detto cos sembrava un p riduttivo...tutto qu
bye!
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l'articolo interessante
di brozio77 - accordiano #10423 | 29 giugno 2012 @ 14:17

ma ha un grosso errore di fondo, ma grosso sul serio, mi dispiace farlo notare ma, un amplificatore nemmeno con i controlli a 10 ha una risposta flat anzi forse
peggio che tutto a 5.
un amplificatore per il nostro strumento tutto meno che una cosa che possa sprigionare un suono neutro. per assurdo il pi delle volte, per arrivare quasi al suono
flat, ma comunque attenuato di parecchi db a causa della resistenza che hanno i componenti del circuito di tono, sono medi al massimo e bassi e alti al minimo,
sebbene vari parecchio la situazione da marca a marca ed anche modello e modello. basta prendere ad esempio il tone stack calculator di seymour duncan per vedere
un minimo come funzionano le curve di equalizzazione delle marche principali e dei modelli pi storici.

-al paese dei ciechi l'orbo gli' e un re


rispondi

Nessun errore
di alessioshy - accordiano #12445 | 29 giugno 2012 @ 14:23 | modificato: 29 giugno 2012 @ 14:31

Riporto una frase:


"Appunto flat, neutri, cos come neutri saranno i controlli di un amplificatore a ore 10, mentre la risposta reale, se misurata in uno spettrogramma in modo da vedere la
curva del suono, non sar mai una linea piatta, ma far in quel caso denotare le differenze fra i diversi amplificatori e le loro voci caratteristiche."
E' una cosa che ripeto pi volte all'interno del pezzo, ovvio che Marshall, Mesa o fender, hanno una shape di suono differente (chiaramente non piatta, ma con le
proprie caratteristiche frequenze pi esposte) e l'unico modo per avere la risposta reale dell'amplificatore mettere tutto a 10, dove non c' attenuazione da parte dei
controlli, il concetto chiaro.
Inoltre mi soffermo in un paragrafo a spiegare "in soldoni" il termine flat, prima della frase citata.

-You're just an analogue guy in a digital world, aren't you?


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si e no
di brozio77 - accordiano #10423 | 30 giugno 2012 @ 17:52

perch il pot aggiunge un suo valore di resitenza al circuito anche tutto aperto ci vorrebbero potenziometri no load e sentiresti solo le resistenze e i condensatori
applicati la circuito. lo so sto pettinando le bambole :D ma sono puntiglioso. comunque di norma i tone stack sono fatti per partire da 5 quindi a met mentre per
ricreare un suono dove la presenza del preamplificatore sia minima come ti dicevo medi al massino e alti e bassi al minimo o gi di li.

-al paese dei ciechi l'orbo gli' e un re


rispondi

sorry..
di tormaks - accordiano #26740 | 05 luglio 2012 @ 22:48

... il tipo di eq che flat a 10 (quindi ad ore 5), passivo?


pertanto si possono considerare passivi gli eq dei pedali, oppure stiamo gi parlando di eq attivi?
Sulle chitarre/bassi con pick-up passivi il flat quindi quando al massimo (h5), mentre con i magneti attivi invece avremo un flat ad ore 12...giusto?
Sono grato a coloro che mi danno conferme di ci che intuisco ad orecchio.
thks
rispondi

sono fissato con l'equalizzazione, uso ...


di cherub - accordiano #28020 | 29 giugno 2012 @ 14:35

sono fissato con l'equalizzazione, uso un 31 bande perch ho un suono preciso che gioca su dislivelli tra frequenze molto vicine. nessuno ha ancora capito a cosa
serve quell'aggeggio che uso. vado in giro per i locali e vengo osservato come un alieno. qualche cretino ignorante mi ha pure detto "ma l'ampli ha gi il suo
equalizzatore, non vedo perch usarne un altro". l'ampli aveva i classici 3 controlli. voglio vedere come puoi con 3 controlli a passare dal picco sugli 800, scavare sui
1,6k e tornare con un picco sui 3,1k - 4k. almeno sette bande le devi avere. non c' stato verso di farglielo capire. brutta cosa l'ignoranza.. la cosa che mi da pi
fastidio il ragionamento "non so cosa , quindi non serve, fa schifo, chi lo usa un fighetto".
io continuer a girare col mio eq prima di tutto cos da avere il mio suono dietro ed eventualmente adattarlo all'ampli che uso (capita di dover usare quello di qualcun
altro) e all'ambiente in cui suono
rispondi

Usalo!
di alessioshy - accordiano #12445 | 29 giugno 2012 @ 14:48 | modificato: 29 giugno 2012 @ 14:59

E' il tuo suono, ti ci trovi, lo hai pensato e lo sfrutti: usalo.


Faccio un esempio che potrebbe essere una seconda parte dell'articolo, sull'uso di pedali Eq.
Io uso in un set up, un eq 6bande mxr originale del 78 (ehm...Van Halen?) per creare il suono ritmico, partendo da un leggero crunch, boostando con una "campana"
sulle medie.
Questo crea delle armoniche in input che altrimenti non si potrebbero avere, poich l'eq va ad enfatizzare la risposta della chitarra spingendo determinati picchi e
frequenza tipiche:
Boost:
750-800hz corpo
1k alte
Presenza:
3k armoniche basse
5k armoniche alte
Plasmando un suono altrimenti non ricreabile.

Slash usa lo stesso metodo per il suono solista, Gilbert usa un Eq sotrattivo per ottenere il suono clean dalla saturazione e che dire di una campana sulle medie in
input, scavando le medie a V poi? Alex Skolnick ci ha costruito una carriera.
Se hai in testa un suono e conosci la via per attuarlo, fallo.

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ah spettacolo sul metodo Alex ...


di cherub - accordiano #28020 | 29 giugno 2012 @ 16:08

ah spettacolo sul metodo Alex Skolnick ci avevo lavorato inconsciamente anch'io! pulisce di brutto la distorsione! meno male, allora non sono un pazzo. ti giuro, ti
sembrer esagerato ma per davvero tanti chitarristi l'eq un oggetto sconosciuto, lo trovo sbagliatissimo. io mi ci sono avvicinato perch non sopportavo le distorsioni
"zanzara", e sono finito a non farne pi a meno. stato anche la causa del passaggio da distorsore a overdrive. con un'equalizzazione pi "cattivella", meno gain,
stesso risultato, suono pi definito, chitarra semiacustica pi domabile.
complimenti per l'articolo!
grazie :-)
rispondi

ma sono l' unico??...


di cek_sound - accordiano #2683 | 01 luglio 2012 @ 01:07

...ma sono l'unico che pensava che zero= flat mentre 10= massima equalizzazione?
Praticamente ho sempre ragionato pensado che a zero non c' equalizzazione mentre col potezionemtro vado ad AGGIUNGERE alti medi e bassi
mentre con questo post, ho capito che IL SUONO C'E' GIA' e non vado ad aggiungere nulla...bens passando da zero a 10 non faccio altro che APRIRE a mio
piacimento il filtro.
...ma questa regola vale per tutti gli ampli oppure ce ne sono che funzioano come ragiono io? ad esempio il laney VC15 "ragiona" cos ??
cmq sia mi avete illuminato. cek :)
rispondi

casa - prove - locale


di summerandsun - accordiano #22475 | 01 luglio 2012 @ 10:34

Ciao,
complimenti per l'articolo. Finalmente si mette nero su bianco che con l'eq passivo, per non tagliare nulla, si mette tutto al massimo.
Ottima l'osservazione sulle differenze di suono tra casa da solo e band.
Se posso aggiungere qualcosa, ho notato che i suoni belli "nella propria cameretta" si nascondono sotto strati di frequenze quando si suona con la band. Per avere un
suono presente in gruppo, occorre un suono un p pi medioso o tagliente, che spesso, se ascoltato da solo, risulta un p stridulo o fuzzoso. Il tutto ovviamente
dipende dal genere suonato. Comunque dopo anni ho conclso che un buon suono con la band = suono sbilanciato quando si da soli.
Concordo col partire ad equalizzare tenendo tutto al massimo. Solo cos riesco a capire se sto tagliando troppe armoniche, se sto snaturando la chitarra, ecc. ecc....
tutte cose che possono essere utili.
Ormai sono due anni che tengo quasi sempre tutto al massimo. Mi sembra tutto pi naturale e trasparente.
Non da ultimo, utilissimo scegliere un ampli con una risposta naturalmente simile alla pasta cercata senza tagliare nulla. A quel punto partiremo sempre da una buona
base e potremo adattare il suono nelle varie situazioni che capiteranno (sala prove, pub, capannone, palco all'aperto). Se scegliessi un ampli e trovassi il mio suono
con un'equalizzazione estrema, non avrei pi margine per adattare il suono alle diverse situazioni.
rispondi

la questione frequenze alte-medie-basse vale ...


di Gabrasca - accordiano #29653 | 01 luglio 2012 @ 22:21

la questione frequenze alte-medie-basse vale anche per i pickup? se sulla scheda tecnica di un pickup c' scritto alte 5 - medie 6 - basse 6 come parlare
dell'equalizzazione dei pickup? da ci si pu vedere grosso modo a cosa pi adatto ogni pickup?
rispondi

OT: risposta timbrica pick ups


di alessioshy - accordiano #12445 | 02 luglio 2012 @ 12:18

Ciao, in una scala da 0 a 10 si misura la risposta timbrica specifica di un pick up, ma l'argomento differente dall'utilizzo dell'eq nell'amplificatore, non vorrei
facessi confusione:
siamo fuori tema poich si parla di come usare un equalizzatore e delle su possibilit, un pick ha solo una risposta timbrica, non una curva regolabile, anche se
questa pu essere scelta per la sonorit di base, ma non solo.
Chiaramente i valori di un pick up ti possono dare indicazioni di base su un uso specifico,anche se non ci sono delle regole, a seconda delle combinazioni
pups>chitarra>pedali>ampli>eq ecc si pu parlare di genere.
Certamente il tipo di magnete, la resistenza (kohm) e l'uscita in mV ti possono dare delle chiare indicazioni sulla base delle risposta timbrica (curva di eq) del
pick up, ma non ci sono indicazioni per i generi.
Il mio consiglio di evitare pick up troppo carichi e certamente di non suonare jazz con un dimebucker o death metal con un paf vintage, ma non sono regole
scritte e si possono sicuramente non rispettare, seguendo per la logica e il buon gusto.

-You're just an analogue guy in a digital world, aren't you?


rispondi

grazie mille ...


di Gabrasca - accordiano #29653 | 02 luglio 2012 @ 13:47

grazie mille
rispondi

ma il discorso dei flat ...


di ianni70 - accordiano #34497 | 03 luglio 2012 @ 08:51

ma il discorso dei flat vale anche per il mixer ? o in quel caso un equalizzazione attiva ed giusto che il flat stia nel mezzo ?
rispondi

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Ciao, in quel caso il ...


di alessioshy - accordiano #12445 | 09 luglio 2012 @ 20:41

Ciao, in quel caso il pot riporta valori negativi e positivi e lo zero a ore 12, quindi la risposta flat del mixer in quel punto, ovviamente il timbro sar influenzato
dai preamplificatori e dalla componentistica della macchina stessa, ma parlando solamente di equalizzazione (cui l'articolo incentrato) corretto ragionare
cos.
In aggiunta, si lavora anche su equalizzatori parametrici: si pu scegliere su quali bande lavorare e quanto ampliare o stringere la campanatura con il controllo Q
se presente, ma il discorso si sposta pi in campo audio, mentre le frequenze esposte sono comunque da prendere in considerazione.

-You're just an analogue guy in a digital world, aren't you?


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Complimenti!
di bluesteel - accordiano #23320 | 05 luglio 2012 @ 09:54

Bellissimo articolo, chiaro, completo, utilissimo a completare la conoscenza di chi sa gi qualcosa e a illuminare chi ancora pensa che un buon suono si faccia con
chitarra, amp e basta. Last but not least, articolo scritto da qualcuno veramente competente, a differenza di parecchi articoli sull'effettistica che magari si limitano a
spiegare come funzionano i controlli dell'effetto. GRAZIE!
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Ed il set per altri generi musicali?


di micantino - accordiano #23697 | 05 luglio 2012 @ 12:16

Mi pare che si parli pi di metallari e rocchettari...Non vedo niente per quanto riguarda il set per il Jazz? Folk-Blues? per la voce?
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Esempi per tutti


di alessioshy - accordiano #12445 | 09 luglio 2012 @ 20:23

Ciao, credo siano esempi per tutti, delle basi da cui partire, non dividerei cos fermamente i generi, si parla di suono e idee per costruire il proprio sound.
Il jazz, ad esempio suonato su una semiacustica in un discorso di tradizione, ha pi a che fare con i suono dello strumento acustico e il tocco della mano destra
a plettro e dita piuttosto che un equalizzatore.
Ad ogni modo nell'esempio di booster di medie riporto un esempio bluesy su cui lavorare.
Folk un genere acustico e per la voce non si usano amplificatori (cui l'articolo rivolto), ma un campo molto ampio ed interessantissimo che si potr
certamente approfondire.

-You're just an analogue guy in a digital world, aren't you?


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22/02/2014 19.08

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