asimmetrica, diversificata in pianta, in alzato e nel trattamento materiale, in altre parole contemporanea. Primo dato rilevante del progetto appa- re larelazione con il contesto, interpre- tato e tradotto cos daottimizzarne le qualite ridurne i difetti. Ledificio si pone, infatti, come cerniera di un importante snodo distributivo (viario, ferroviario e metropolitano) e come cesuratralacittmeccanizzatae quella pedonale: il traffico veicolare, prove- niente dal boulevard, si biforcain prossi- mit della porta e corre marginal- mente a perimetrare lintera area, immettendosi nei parcheggi sotterranei ricavati al di sotto dellaplacecarre; una passerellafunge dafiltro tralanello via- rio e il complesso dellaMediateca. Restituito dunque lo spazio architetto- nico ai cittadini, il grande portale si qualificaprimadi tutto per il suo esse- re machine vivre, sensibile ai dati ambientali (soleggiamento,affacci,spazi interni compatibili con le funzioni) ed ai rapporti con le diverse parti della citt. Ledificio infatti isolato dal traf- fico veicolare sul fronte sud-ovest tra- mite unasortadi fossato alberato, dove prospettano le uscite della ferrovia metropolitana, sul quale aggettalapas- serellaarcatache conduce allacentrale galleria. In funzione di tale stratigrafia e del panorama urbano, Buffi organizza il fronte delledificio in tre fasce orizzon- tali: un basamento completamente vetrato al di sotto dellaquotastradale, un corpo centrale in vetro e laterizio ed infine un attico trasparente protetto da unatettoiaaggettante in metallo, que- stultimo concepito come un vero e proprio belvedere sullacitted al servi- zio della citt. Il basamento e lattico sono due volumi trasversali e continui, collegati ai livelli sotterraneo ed aereo, mentre il corpo centrale si articolanei due pilastri dellarco (diversi in larghez- za) prospicienti lun laltro sul nucleo, aperto e coperto, della grande galrie, Una porta sulla citt Nel novembre del 1996, lamministrazione di Tolosa bandisce un concorso per una nuova mediatecanel quartiere Marengo. una grande opportunit per riqualificare unareamarginale, sebbene prossimaal centro storico e dunque strategica,e per ridefinire limmagine stessadi citt,con- ferendo al nuovo complesso architetto- nico il ruolo di sintesi tratradizione ur- banae materiale e modernitfunzionale e tecnologica. Lo Studio Buffi, vincitore del concorso assieme al gruppo locale Squences, affrontail progetto con un forte segno urbanistico ed unadecisapropensione allamonumentalit. Nel riuscito tenta- tivo di enfatizzare lasse storico di viale Jolimont e Jaurs- promenadeche con- giunge il quartiere Marengo con le due polaritdi piazzaWilson e del Capitole - Buffi sottolinea lintersezione tra tale spinae il segno trasversale del Canal du Midi e dei lungofiume, con un segno perentorio:unagrande portache,attra- versatain continuitdal viale longitudi- nale, immette in unaplacecarre, cuore pedonale del nuovo quartiere. Tale elemento assurge averae propria iconadellacitt o, per meglio dire, di quellidea di citt definitasi in Francia agli esordi dellOttocento, nella quale ogni architettura collettiva risponde a criteri di monumentalit,marcatatipiz- zazione e vastitdi scala configuran- dosi come un vero e proprio fronte sce- nico posto al termine dellasse visivo del boulevard. Laportadi Buffi si pone dunque in ideale continuitcon larco trionfale e con laGrand Archeparigina, trasgredendone tuttavia il senso pi profondo:larigorosasimmetriadel tipo 4 C I L 1 0 4 Elisabetta Pieri buffi associati Mediateca nel quartiere Marengo, Tolosa P r o g e t t i Schizzo di studio di Jean Pierre Buffi: i due pilastri della porta e lesedra che conclude la piazza. Nella pagina a fianco: il fronte principale e la passerella. FOTOGRAFIE J. C. Meauxsoone 6 C I L 1 0 4 ulteriore omaggio a uno dei grandi temi delle cittfrancesi ottocentesche. Per quanto concerne limmagine archi- tettonica, i fronti si qualificano per la marcata differenziazione: la facciata principale, rivolta a sud-ovest verso la citt vecchia, disegnata dalla cortina pannellata in terracotta, con le due varianti orizzontali dei nastri vetrati, basamentale e terminale, che corrono ininterrotti sullintero perimetro; i due lati brevi (ovvero, i fianchi dellarco) presentano invece unabipartizione tra cortinabrise-soleil e muraturain matto- ni;il fronte sullagrande corte si qualifi- ca, invece, per lacompattezzadel para- mento laterizio e la rigorosa ritmica delle aperture.Allinterno del passaggio, la cortina propone unulteriore varia- zione materiale, conseguitatramite lal- ternanzatrafasce vetrate e rivestimento ligneo, funzionale aconferire un carat- tere di filtro tra ambiente interno ed esterno ed unamaggiore intimitatale spazio. Lorganizzazione internadelle funzioni connessaalle specificitdegli affacci e delle relazioni con la citt dei due nuclei e dei diversi piani: il basamento vetrato ospita, oltre agli ingressi, lo spa- zio giovani e le attivitcommerciali; il pilastro sud un auditoriume laMedia- teca; quello nord i locali dellINA e dellatelevisione digitale cittadina;latti- co vetrato spazi espositivi verso lacitt, locali tecnici verso lacorte. Per quanto concerne il carattere degli interni,questo decisamente dominato dalleffetto luministico, di voltain volta diverso,prodotto dai pannelli brise-soleil. Nel pilastro sud i diversi livelli della Mediateca ruotano attorno ad un nucleo centrale atuttaaltezza, domina- to daunaescalier promenadein metallo che funge daasse verticale e dinamico dello spazio circostante. Il laterizio e il sole Il mattone domina il paesaggio urbano di Tolosa:qualificale architetture monumentali e collettive, definisce il tessuto abitativo minuto, materiale prescritto dallapianificazione municipale. Lo Studio Buffi coniuga,sin dallinizio,il temadel progetto (laporta-arco) con il materiale di rivestimento e costruzione, propendendo tuttavia chiaramente per unanuovadialetticadeclinazione duso: in chiave contemporanea, il rivestimen- to verso il nucleo antico;in chiave tradi- zionale, lamuraturaverso lacittnuova. Il primo,sviluppato su tre fronti,si qua- lificacome un guscio flessibile dagiu- stapporre ad un nucleo interno total- mente finestrato (scelta, questa, funzio- nale alla destinazione come spazio di lettura), laddove lastrutturain cemento ed acciaio rivestita, e profondamente trasformata, da moduli verticali in doghe di terracotta. Questi pannelli assicurano uno spessore idoneo alla scala delledificio ed una grande flessibilit duso: sia fissi che mobili, rispondono al meglio allorien- tamento delle facciate ed alle funzioni interne grazie ad un sofisticato disposi- tivo che permette il controllo del soleg- giamento e dellaluce naturale, contri- Planimetria generale. Nella pagina a fianco: pianta del piano terzo. P R O G E T T I 7 Il fronte principale visto dai binari della ferrovia. Nelle pagine seguenti: pannelli in laterizio del fronte e interno della galleria in legno. Dettaglio della facciata nord. stri,per poi ricongiungersi in corrispon- denzadel ponte galleria) e denotadauna parte la volont di rispondere piena- mente ai bisogni dello spazio interno, dallaltraquelladi contrapporre allarit- mica omogenea della tradizione la varietdelloggi:essi propongono, infat- ti, un ordine gigante in corrispondenza degli spazi dellaMediateca(prime due fasce) e moduli pi minuti in corrispon- denzadel corpo ponte. 8 C I L 1 0 4 sono conseguite tramite movimenta- zioni motorizzate, gestite daunacen- tralina metereologica, e comandi manuali; le posizioni possibili sono 4 (rispettivamente 0,45,90 e 135 gradi) e permettono il passaggio graduale dal tutto aperto (il vetro) al tutto chiu- so(il laterizio). Ladiversaaltezzadei moduli eviden- ziatadalle fasce marcapiano (le cui quote sono diverse e non allineate nei due pila- buendo amigliorare lisolamento acu- stico. Progettati da Claude Maurette, essi si compongono di un telaio metal- lico mobile (con perno sullasse vertica- le), ancorato ad un ballatoio metallico aggettante sul filo della facciata; le doghe in terracotta hanno larghezza variabile secondo il tipo di persianae formaleggermente trapezoidale cos da garantire un buon deflusso delle acque meteoriche. Le varie configurazioni Lavarietdimensionale ribaditadalla diversitdellimmagine che le persiane di laterizio conferiscono di volta in volta alledificio,presentandosi oraleggermen- te inclinate,come i libri su di uno scaffa- le, oracompletamente aperte asvelare la parete vetrata e linterno, ora chiuse a definire un compatto guscio laterizio.Tali variazioni rendono suggestivae variegata sia limmagine diurna, privilegiando le vedute dallinterno, che quellanotturna, offrendo il massimo risalto alla veduta dallacittverso laMediateca. Ripartite sulle tre facciate,le grandi persiane mobi- li filtrano laluce del giorno, inquadrano le viste sullacitt, preservando il bisogno di calmae concentrazione degli utenti; esse conferiscono alledificio lasuascalae modulano le trasparenze, enfatizzando lassemblaggio inedito del laterizio con il vetro ed offrendo ai visitatori lo spetta- colo quotidiano dellavitaurbana. Scheda tecnica: Progetto: Buffi Associati (Jean Pierre e Marianne Buffi), con C. Ramin e F. Egreteau Associati: SquencesAssocis,Tolosa Impresa: SAES / Eiffage Impianti: Concepto Committente: Comune di Tolosa Cronologia: 1997, concorso; 2004, consegna P R O G E T T I 9 Il fronte principale del complesso: veduta notturna. Le persiane in terracotta del fronte est. Sezione longitudinale dellarco. Vista dallalto della galleria centrale. Veduta dei fronti est e nord. La scala-promenade allinterno della Mediateca.