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Lezioni di Storia, dal manuale.

Metà del '300: che cosa succede? È appena finita la peste del '48: alla fine di questa tragedia
"mondiale" (dove per mondo si intendeva più che altro l'Europa, il vero centro di ogni
avvenimento), nasce un nuovo modo di vedere la vita:
-Sorge un nuovo ceto (la Borghesia), che affronta nuove via imprenditoriali.
-Nascita dei mercati, delle fiere e quindi di rinnovati rapporti con il resto del mondo.
-Durante il medioevo, l'uomo si occupa solo dell'anima; l'uomo del '400 è convinto di risolvere ogni
problema con l'intelligenza (la "Virtus"); nasce un nuovo rapporto con il proprio corpo, che sfocia
nell'umanesima (Humanitas = equilibrio fra corpo ed anima).. Si pone domande inerenti il mondo e
tenta di dar loro risposta sfruttando nuove idee: vi è quindi la nascità di nuove scienze, quali
anatomia(fatta contro il volere del Papa, che scomunicava i dottori che la eseguivano) astronomia,
botanica e nuove scoperte geografiche.

Dopo la prima metà del '400, sorgono due fortissimi imperi Europei:

-Impero Portoghese, volto a conquistare delle roccaforti su mare per ottenere punti strategici, atti al
miglioramento del commercio: non hanno interessi nel portare le loro mire espansionistiche
nell'entroterra. Forti credenti, cercano di evangelizzare le popolazioni conquistate.
-Impero Spagnolo, interessatissimo a conquistare il maggior numero di territori possibili,
specialmente per diffondere il Cristianesimo.

Per secoli le carovane arabe avevano caricato molte merci verso l'Europa dall'oceano Indiano, per
poi giungere al Mar rosso, cambiar nave per poterlo attraversare: in seguito vi era un viaggio della
merce su cammelli per poter arrivare ad Alessandria, dove i Veneziani le prendevano e le
distribuivano per l'Europa. Erano merci importantissime, come le sete, i tappeti e le spezie
(essenziali al tempo per conservare carne/pesce, che veniva adagiata e pressata in strati di sale).

Con la caduta di Bisanzio nel 1453, e quindi dell'impero Romano d'oriente, i rapporti fra
Genoani/Veneziani e Turchi crollò, quando prima invece erano rimasti saldi nonostante le
divergenze di fede: i Portoghesi sono i primi a tentare di abbandonare il Mediterraneo, che con il
passare del tempo diverrà sempre più una striscia d'acqua inutile.

La Spagna nel 1492 era costituita da tanti regni feudali con proprie caratteristiche (es. Aragona,
commercio marittimo) (Castilla, latifondi). E' stata per secoli un territorio etno-culturale (arabi,
mussulmani, ebrei) nel pieno rispetto dell'universamento medievale, un fenomeno che alla fine del
XVesimo secolo entra in declino. Parte la "Reconquista", indetta da Ferdinando d'Aragona e la
regina Isabella di Castiglia, in cui l'impero tenta di riconquistare gli stati in possesso degli Arabi
(che avevano donato all'Europa numerose conoscenze, famosi per i bravissimi ingegneri
edili/idraulici): cacciando gli Arabi dall'impero la Spagna si impoverì molto: da un lato per il loro
stile medievale, dall'altro per il loro scarso commercio. Granada, l'ultimo regno Arabo, viene
conquistato nel 1492. Vennero poi cacciati via anche gli Ebrei.

Data importanti viaggi:

-1487 Bartolomeo Diaz giunge al capo di Buona Speranza


-1492 Cristoforo Colombo scopre l'America.
Gli spagnoli arrivano nel nuovo territorio, e sin dai primi viaggi lo scopo è chiaro: quello di
conquistare più territorio possibile e di evangelizzare la maggior parte della popolazione: nel caso di
una mancata conversione, gli indigeni venivano uccisi.
Il sistema politico applicato all'inizio era di tipo feudale, in cambio dei servigi alla Spagna,
venivano donati territori ai conquistadores (encomendas).
Gli schiavi sfruttati per il lavori nelle miniere e nei campi erano le popolazioni native del luogo:
celebre è la definizione di "scambio colombiano"; gli europei portarono cultura, religione e le nostre
malattie (milioni di indios morirono per malattie curabili come morbillo e varicella), mentre
venivano importati beni come la patata, il caffè, il cacao, oro, argento, minerali rari e...La sifilide!
Questo è il momento di maggior splendore per la civiltà Spagnola, splendore mai più raggiunto e
che porterà in seguito ad un inesorabile declino.

-1496 Vespucci arriva in America


-1498 Vasco da Gama compie la circumnavigazione dell'Africa, giunge a Calcutta e la conquista,
permettendo un commercio diretti di merci fra Portogallo ed India.
-1519 Magellano circumnaviga il globo e dimostra che la terra è tonda.

L'imperatore spagnolo era definito come "Primus inter pares" (primo fra i pari), che identifica una
persona egemone in un gruppo di altre che sono al suo stesso livello e con pari dignità, quindi non
comanda da solo. In realtà, il trono spagnolo era elettivo, ed era gestito dai principati Tedeschi: la
"dieta" delle città libere e vescovili eleggevano il nuovo re, scelto fra uomini ricchissimi: a votare
erano quattro principati laici e tre ecclesiastici. Importante è ricordare Carlo V, nipote di Ferdinando
ed Isabella. Diviene imperatore nel 1519 ed è ricordato come una figura imponente, personaggio
elegante e raffinato che si ispirava ai cavalieri medievali. Carlo, orfano di padre e con la madre
malata mentale (viene ricordata come Giovanna "la pazza") viene allevato dalla zia alla corte dei
Paesi Bassi, ma eredita le classiche e idee medievali e ritiene importante l'idea dell'universalità
cristiana.

Dobbiamo fare BENE e da soli il Calvinismo ed il Concilio di Trento.

La lezione affronta l'argomento delle riforme!


E' un periodo che trova la sua radice nella metà del '400, sino ad esplodere agli inizi del '500 con
Lutero, per poi proseguire durante tutto il secolo, fino ad inzio '600.

Nel '400 vi è una Europa unita in una universalità cristiana capitanata dalla chiesa di Roma, la quale
domina tutto il territorio: alla fine di questo processo, nel '600, con la fine della guerra dei trent'anni
e la pace di Westfalia, l'europa risulta profondamente divisa dal punto di vista religioso.
Intorno alla metà del '400 si fa sempre più forte la volontà di rinnovamento e la necessità di riforme
religiose: si voleva (sia da parte del popolo che da parte di intellettuali e di uomini di fede) una
chiesa che ritornasse alle origini: questo è un movimento che vuole riportare la chiesa al suo
messaggio originario, quello di cristo e dei vangeli, che è di fratellanza, comprensione, pace e
superamento degli egoismi.
Il messaggio che girava era quello di ritornare ad un cristianesimo primigenio, un ritorno ai vangeli
e alla parola di cristo in maniera diretta.
Nei secoli in cui si è costituita la chiesa questo messaggio è stato sempre più calpestato, addirittura
ignorato.
Il papa era un sovrano temporale che perseguiva sogni e desideri di potenza, di sopraffazione di
conquista, un sovrano che partecipava a guerre, paci, espansione del territorio: vi erano tasse, le
decime ecclesiastiche, poste su tutta europa (la quale era interamente cristiana); a chiesa del tempo
era quindi molto lontana dal messaggio evangelico di pace, tolleranza, povertà ed umiltà.

Un allontanamento morale incredibile: basta pensare alla vendita degli uffici ecclesiastici (si diceva
che non vi fosse differenza fra beneficio ed ufficio: gli alti cardinali vendevano a nobili/potenti gli
uffici ecclesiastici più prestigiosi, come i vescovati, sino alle parrocchie, in modo tale da poter
guadagnare molti soldi, trascurando però il lato morale, ossia i benefici).
Fenomeno della simonia = vendita delle immagini sacre per fare soldi. Questo era il reale volto di
quella chiesa; i fedeli erano delusi, la gente semplice cercava un messaggio spirituale vero, un punto
fermo, una guida nelle loro parrocchie: l'esigenza dei fedeli e la chiesa, che cercava sempre più
prestigio e ricchezza (il "potere temporale") erano due piani distanti e divergenti.

Ci sono diversi punti che diedero fastidio ai fedeli:


-La differenza fra beneficio ed ufficio, quando in realtà loro avrebbero preferito la medesima cosa:
Il parroco ha l'ufficio di curare le anime, ed il beneficio di ricevere denaro, compenso da parte del
Papa per questo lavoro svolto. Invece le due cose rimanevano separate: il parroco vero era un
sostituto di chi racimolava il denaro.
-Indulgenze, ossia la vendita di beni spirituali (ma va?).
Cosa stupida, come si fa a vendere una idea, un sentimento? Le prime indulgenze erano vendute al
singolo penitente vivo, poi la vendita viene estesa a chi anche era già morto: è un perverso
meccanismo di ricatto morale, ma tant'è.. Evviva Dio e blah blah.

Questo disagio era divenuto fortissimo fra la fine del '400 e l'inizio del '500: due furono i filoni di
idee seguite in Europa.

-Una faceva capo ad Erasmo da Rotterdam: una riforma della chiesa dall' interno.
Egli era un filosofo/intellettuale che però sentiva molto intensamente questo problema religioso, ed
aveva cercato un sua risposta, quella di riuscire ad unire la cultura umanistica con le esigenze
religiose. Lui, da buon umanista, si era occupato della lettura dei testi ed aveva capito che una
strada per riformare la chiesa era la lettura diretta dei testi, per riportare gli ecclesiastici e le persone
a confrontarsi con il messaggio più vero e più diretto. Questo fu un canale che è rimasto attraverso i
secoli: Erasmo per non essere catturato come eretico visse in realtà a Basilea e scrisse testi
graffiantissimi, critiche alla "pace" cristiana, l'"elogio alla follia" (l'atteggiamento folle del popolo
cristiano),etc..

-L'altro filone è quello delle riforme che agiscono dall'esterno, cioè che vogliono costruire un'altra
strada, una "religione alternativa": si tratta della riforma luterana e della riforma calvinista.

-Riforma luterana: 1517. Lutero non era un agitatore di folle, e non cercava di certo affermazione
personale: era un monaco agostiniano, i quali hanno un rapporto mistico molto forte con la presenza
di cristo sulla terra ed un senso del peccato fortissimo. L'uomo si trova in un abisso di peccato e non
ce la farà mai da solo a risalire e a raggiungere la salvezza: solo Dio ci può salvare, e la strada
giusta è quella della fede, secondo la quale il Dio, con la sua bontà ed il suo sguardo, potrà salvare
l'uomo. (è la giustificazione per fede..E' un punto della teoria luterana).
I novantacinque punti della tesi vennero posti fuori la chiesa di Wittenberg e riproposero
specialmente l'atteggiamento del mondo universitario ed intellettuale di allora sulla questione..

Secondo i cattolici, la giustificazione non è solo per fede, ma è "per fede e opere": Lutero disse che
però le opere non servono per giungere alla salvezza, solo la fede ed un comportamento ligio alle
regole morali in modo da glorificare Dio potranno salvare l'uomo, quindi non il bene per noi ma il
bene per il bene.
Anche lui, come Erasmo, dice di leggere direttamente i testi, facendo perdere l'utilità del sacerdote
(questo fu un punto di discordia con la chiesa cattolica) che non dev'essere utile al fedele: si parla di
"sacerdozio universale" perchè dev'essere lo stesso individuo a fungere da guida per se e
raggiungere la verità cristiana. La penitenza non può essere riparata comprando alcunchè, è una
cosa che ci portiamo dietro per tutta la vita. I sacramenti sono due: L'eucarestia ed il battesimo,
quelli istituiti direttamente da Cristo e che si trovano nel vangelo.

Lutero non pensava mai che mettendo fuori tali tesi avrebbe scatenato un tale putiferio, e neppure di
aver così tanti lettori: egli diede voce ad una sofferenza interiore generalizzata (specialmente del
popolo tedesco), che sentiva la chiesa di Roma come straniera, invadente e vessatoria, per il loro
continuo chiedere tasse. La stampa diede l'altra spinta alla diffusione, in quanto le tesi vengono
stampate in volantini e fogli e distribuite al popolo.
I principi ne aprofittano, ipotizzando di sfruttare questa disobbedienza pubblica nei confronti della
chiesa romana per far valere la propria indipendenza sul potere cattolico. Il papa è Leone X, che ha
appena aperto le indulgenze (causa delle tesi); nessuna delle alte cariche ecclesiastiche si preoccupa
molto, Lutero viene trattato come un contestatore come tanti altri.

L'indulgenza veniva venduta in blocco ad un principe: Leone X la vendette al vescovo di Magonza


conte Alberto di Brandeburgo, che versa direttamente nelle casse papali la grossa somma della
vendita, e poi si rifà abbondantemente vendendo in maniera spicciola vendendo queste indulgenze
tramite predicatori parrocchia per parrocchia: ciò sarà estremamente redditizio per il nostro caro
conte, lol.

Passati quattro anni, tutti i tedeschi condividono le idee luterane, e indicono una dieta (assemblea
dei principati vescovili e dei vari principati, insieme all'imperatore): una grossa parte dei fedeli si
schiera contro Roma e viene convocato lo stesso Lutero.
1521, dieta d'ordine religioso: L. Non ritira nulla di ciò che ha detto e viene scomunicato; non è più
legalmente considerato un cristiano e poteva essere trattato come ognuno voleva: egli venne salvato
da Federico di Sassonia che lo scorta mettendolo al sicuro nel castello di Wartburg, dove traduce la
bibbia in tedesco in modo che tutta la gente comune che non sa il latino possa leggerla: questa sarà
l'occasione per una alfabetizzazione incredibile per i luterani, ed anticipata rispetto ai cattolici, che
son costretti a leggere la bibbia per poter pensare di giungere alla salvazione.
Scrisse molti saggi, fra cui "alla nobiltà cristiana della nazione tedesca", in cui lancia un appello ai
principi tedeschi affinchè si facciano portatori di questo messaggio di nazionalità e di unione: grazie
a questo, è la prima volta che si parla in Germania di una nazione, l'idea di nazione tedesca nasce
qui e si realizza secoli dopo: i tedeschi incominciarono a sentirsi però un popolo unito proprio
grazie alle idee luterane.
Scrisse poi "della libertà di coscienza": è la prima volta in cui si parla di tale argomento, si tratta di
una libertà interiore che va al di la della libertà politica/religiosa: è la nostra coscienza che ci deve
guidare.

Da questo punto vi sono due strade per poter analizzare le conseguenze, una è un'osservazione
politica, l'altra sociale:

-Nascono dei movimenti sociali: la guerra dei principi e la guerra dei contadini; si trattarono di
guerre che porsero un accento sociale su un movimento che era in origine solamente religioso.
I cavalieri erano i cadetti, persone nobili che non ereditano nulla, ed approfittano di questo
sgomento per saccheggiare i principati vescovili; razzie durano poco e vengono impedite dai
principi.
I contadini interpretano questo momento come un cambiamento sia sociale che religioso: essi
assaltarono castelli e città, perchè sognano la realizzazione di uno dei messaggi cristiani:
l'uguaglianza, che identifica per loro anche quella economica. Questo movimento, di base
rivoluzionaria, viene condannato da Lutero, il quale chiama loro "briganti", in quanto lui non aveva
mai considerato le sue idee come messaggio di tipo sociale.. Essi vennero in ogni caso sterminati, le
loro idee verranno riprese poi solo nella rivoluzione francese, dove il popolo tenta di nuovo di
risollevarsi e di ribellarsi ai potenti.

-Rapporti della chiesa luterana + principi contro l'imperatore ed il Papa.


I principi si schierano tutti dalla parte di Lutero e creano la lega di Smarcalla, mettendosi fuori
dall'autorità della chiesa romana e di Carlo V: chiudendo i monasteri cattolici, ne incamerano le
ricchezze le quali furono abnormi sia per denaro che per territori.
Dall'altra parte vi è Carlo V, che ha la visione di un impero universale cristiano, della tolleranza e
della pace in un immenso impero cristiano: il messaggio, lodevole, non è però adeguato ai tempi.
Viene indetta una dieta, la dieta di Spira 1526, in cui Carlo V è assente, impegnato nella battaglia
coi turchi provenienti dai Balcani. I principi scelgono affinchè ogni principato possa decidere la
religione a cui credere..

..A Carlo V non sta bene, e vi è una seconda dieta di Spira nel 1529, in cui non viene accettata la
decisione dei principi tedeschi: vi dev'essere solo una religione cristiana universale: i principi
tedeschi protestano perchè vogliono andare avanti con le idee scelte fra di loro.
Nella dieta del 1535 (dieta di Augusta) i principi luterani indicono la "giustificatio augustiana" in
cui vengono citati i punti di Lutero, identificando in essi la loro fede e il loro non voler scendere ad
alcun compromesso: vi sono quindi scontri che durano moltissimi anni, mentre Carlo comprende
che il suo sogno non si realizzerà mai: stanno sorgendo gli stati moderni, nuove religioni, ed il suo
progetto non ha più senso.
Egli quindi pur avendo vinto contro chiunque.. Abdica, perchè si rende conto che quel mondo non è
più suo. Nel1555 indice la pace di Augusta, in cui divide l'impero: lascia a Filippo II tutti i
possedimenti spagnoli, le sue adorate fiandre, Milano e Napoli. Il fratello Ferdinando I ottiene tutti i
possiedimenti orientali, ossia Austria, Ungheria, balcani fino al mar nero, la zona della
Cecoslovacchia, ed eredita il titolo di nuovo imperatore, nonostante l'impero sia la metà di quello
precedente..
Carlo inoltre crea due punti rigurdanti la religione:

-Cuius regio eius religio: colui che comanda il regno opera la scelta religiosa: se il principe vuole
essere luterano allora la popolazione deve convertirsi a tale religione.
-Reservatum ecclesiasticum: ogni principe è libero di scegliere la religione, ma non lo deve fare per
motivi economici: i principi non si possono più impossessare delle ricchezze cattoliche anche se han
scelto di essere luterani.

Come sono andati avanti le cose? La chiesa romana convoca il Concilio di Trento, che parte nel
1545 e termina nel 1563. I cattolici non fanno una gran figura, in quanto il concilio cristiano prima
sceglie i dogmi a cui il cattolico deve obbedire, prima ancora della convocazione luterani: non vi è
alcuna possibilità d'intesa.
L'unico punto comune rimane il valore dell'eucarestia, il corpo di cristo, definito come il misticismo
massimo. Viene ordita la riforma cattolica all'interno di tale concilio in cui il mondo più aperto del
mondo cattolico tenta di avvicinarsi ai fedeli e al luteranesimo curando maggiormente il rapporto
con i fedeli, creando piccole chiese dappertutto (le "pievi", quelle tipiche chiese di campagna)

-Calvino (25 anni in meno di lutero), umanista che ha assorbito tutta la carica delle idee luterane: lui
scrisse "l'istituzione delle religioni cristiane" e manda avanti il pensiero luterano: Riprende il
concetto dell'abisso di penitenza, dicendo che Dio sceglie chi salvare: c'è una predestinazione, in cui
l'uomo non può che aspettare: può avere fede e impegnarsi secondo la propria coscienza nel lavoro,
nella vita sociale e nel rapporto con gli altri in quanto il successo nel lavoro, il buon rapporto con il
resto della società sono segni della grazia divina.
Il movimento calvinista si diffuse a tal punto che nel '500 erano un numero così alto che superavano
cattolici e luterani:
Assumevano un nome particolare a seconda del luogo: Ugonotti in Francia, puritani in Inghilterra..

Ribellarsi alla autorità sovrana se essa non ha fatto la felicità del popolo: da qui verranno le spinte
per le società democratiche, la prima rivoluzione inglese indetta dai puritani, perchè il Re
d'Inghilterra secondo il popolo non mantiene gli impegni morali.. E quindi gli americani si
ribellano. WTF? O_O Qua non si è capito nulla.
Terza lezione.

Corona d'inghilterra.

Tutta la storia medievale inglese è dominata da uno scarso sviluppo economico; vi erano grandi
guerre tra le famiglie feudali, come quella delle due rose, ed aveva una piccola economia agricola
pastorale, nessuna mira esterna ed era reclusa nei suoi confini territoriali: nessuna vocazione
marittima. La monarchia inglese fin al medioevo è stata una monarchia ridotta rispetto a quelle
continentali: i poteri del monarca erano infatti limitati prima dagli aristocratici e, dal 1200 in poi,
dal parlamento. La celebre Magna Charta Libertatum (prima affermazione sulla libertà della
persona) non era in realtà altro che l'affermazione dei pribilegi dei grandi lord. Esisteva una camera
dei Lord, alla quale nel 1280 si affianca quella dei comuni, costituiti da 4 rappresentanti delle
contee e 4 rappresentanti di ogni città. Essa, a differenza di quella dei lord, il cui potere si ereditava,
era elettiva. Questo fu il primo nucleo del principio di rappresentatività che è ora alla base delle
attuali democrazie: l'elezione racchiudeva infatti la fiducia dell'elettore, che era delegata ad un suo
rappresentante.
Nel 1340 il parlamento approva una legge secondo la quale il re non può istituire tasse senza
l'appoggio del parlamento.
Enrico VIII unisce nelle sue mani potere politico e religioso nel 1509: successe al padre Enrico VII,
primo della dinastia dei Tudor. Istituisce l'act of supremacy, dalla quale nel 1534 si scinde dalla
chiesa di Roma: la mossa è dovuta anche al fatto della sua volontà di separarsi da Caterina
d'Aragona (sorella di Carlo V). Il papa non voleva concedere il divorzio, ed Enrico VIII (che voleva
sposare Anna Bolena) opera questo scisma dalla chiesa cattolica e si nomina capo della chiesa
anglicana. Egli mantenne la struttura della chiesa cattolica, ma la nomina dei vescovi era un suo
compito.
Quando muore salgono al trono praticamente tutti i suoi figli: prima Edoardo VI, il quale morì nel
1553, poi Maria Tudor (è bene ricordare che fin dai tempi antichi la monarchia inglese permetteva
la successione alle donne), detta la sanguinaria, in quanto aveva una fortissima vocazione cristiana
la quale provocò numerose persecuzioni verso i non cattolici.
Salì poi al trono Elisabetta, figlia considerata illeggittima (dalla chiesa) di Enrico perchè avuta con
una "concubina", Anna Bolena.
Ella si trovò a governare un regno povero, confuso, nella quale non veniva riconosciuta perchè
figliastra: lei cercò con tutte le forze di governare guadagnandosi il rispetto sia del popolo che del
parlamento, riuscendoci e venendo ricordata nella storia come una delle regine più influenti
d'Europa. Mantenne una linea politica atta a far convergere in se sia la volontà della popolazione
che quella del parlamento.
Confermò l'atto di supremazia di suo padre, in cui l'Inghilterra distaccava ufficialmente la chiesa
inglese dall'autorità della curia romana. Comunque, fu una regina molto tollerante, ed anglicani,
cattolici, calvinisti riuscirono sempre a trovare un accordo.
Lato economico:
-Incamera i beni dei monasteri cattolici, che vengono comprati dai piccoli nobili di campagna ( i
Gentry).
-Legge delle "enclosures", le recinzioni dei campi, in modo tale da poter rendere la terra coltivabile
nel miglior modo: questa legge venne chiesa dai Gentry stessi.
-Il parlamento viene convocato poche volte, questo fu dovuto al fatto che grazie all'incameramento
si ebbe una forte ricchezza nelle casse, tale dal non dover indire nuove tasse o aumentare quelle
vecchie.
-Nuove tecniche di coltivazione, come la rotazione quadriennale, l'allevamento del bestiame, nuove
colture: l'Inghilterra da questo periodo in poi non sarà più vittima di carestie.
-Diede al paese uno sbocco marittimo, e costruì navi che l'Inghilterra non ha mai avuto: non erano
galeoni, ma bastimenti (navi simili a quelle mercantili, ossia più piccole e leggere ma dotate di
cannoni) anche per via delle coste frastagliate e della scarsa larghezza del canale della manica.
-Istituì la prima colonia inglese, in Virginia: Elisabetta promosse inoltre la nascita della compagnia
delle Indie, in modo tale da favorire lo scambio marittimo di beni, fu la prima società per azioni
della storia, le quali vennero comprate dai borghesi.

-La Spagna era la più grande potenza cattolica d'Europa ed il suo re, Filippo II, voleva ampiare i
suoi possedimenti conquistando l'Inghilterra e rendendola cattolica. Fece ad Elisabetta una richiesta
di matrimonio: sposarsi con lui, essendo lei in quegli anni molto cagionevole e senza eredi avrebbe
comportato il donargli l'Inghilterra alla sua morte, quindi rifiuta.
La Spagna e la sua invincibile armada attaccò l'Inghilterra, ma i galeoni, troppo grandi per essere
manovrati nel canale della manica, non permettono una buona resa: la flotta spagnola viene presto
demolita.

-Guerra contro la Scozia: Maria Stuart, cugina di Elisabetta e regina di Scozia, fortemente cattolica
nonostante la Scozia forse prevalentemente puritana (presbiteriani): viene velocemente condannata
a morte.
Elisabetta voleva che i suoi sudditi si identificassero in lei e nel suo pensiero, e curò quindi molto la
propria immagine: vi è il primo caso mondiale di pubblicità; inoltre, promosse le arti, specialmente
il teatro (Shakespeare). L'età elisabettiana termina dopo 45 anni, nel 1603.

Alla sua morte passa al potere Giacomo I degli Stuart, che privilegiò una politica assolutistica molto
in voga a quel tempo, ma questo passaggio fu troppo rapido per il popolo, in quanto il parlamento
non veniva più preso in considerazione. Giacomo I creò la Gran Bretagna unendo Irlanda, Scozia ed
Inghilterra, e vendette titoli nobiliari ai ricchi mercanti, cosa che fece inorridire i veri nobili.

Alla sua morte (1625) sale al trono Carlo I, che prosegue sulla linea del predecessore. Convoca il
parlamento, il quale vota e approfa il Blu of Right, ossia la libertà e i diritti del singolo davanti allo
strapotere della monarchia: il re non intende approvarla, ma si ritroverà poi a dover riconvocare il
parlamento per istituire nuove tasse atte a trovare soldi per poter concludere la rivoluzione scozzese,
nata per il tentativo degli Stuart di imporre la chiesa anglicana ad un paese storicamente molto
cattolico.
Il parlamento si oppone ed il re decide di scioglierlo: Carlo impone quindi numerose tasse, fra cui la
"Ship Money", la tassa sulle navi. In ogni caso, non riesce comunque a trovare il denaro necessario
e deve riconvocare il parlamento, il quale permettà l'aggiunta di nuove tasse solo nel caso di
conferma del BoR. Carlo non accetta, ed il parlamento si rivolta: egli scappa in Scozia con il suo
esercito, mentre il parlamento istituisce l'esercito del nuovo modello, fatto da volontari guidati da
un uomo della Gentry, Oliver Cromwell; spinti da un forte ideale vincono e condannano a morte il
Re (1649). La condanna venne confermata da un tribunale a rappresentanza popolare.
Il non accettare un governo ingiusto, caratteristica che troveremo anche nella rivoluzione francese,
aveva come basi di pensiero non solo i calvinisti, ma anche le idee di Hobbes e Locke.
Hobbes, con il suo leviatano, ossia l'umanità che cede il proprio lavoro ad un sovrano.
Locke, che dice che ogni uomo affida i propri diritti ad una autorità che ha giurato per il bene del
popolo.

Oliver Cromwell: puritano membro della Gentry che conduce l'esercito delle teste rotonde alla
vittoria; un esercito fedelissimo a Cromwell, a cui il parlamento donerà il potere regio: egli cercò di
condurre l'inghilterra fuori dalla guerra civile.

Atti di navigazione: sono delle disposizioni legislative che il parlamento inglese fa verso tutte le
potenze marittime. L'inghilterra vede le acque attorno all'isola come acque inglese, mentre gli
olandesi le consideravano come acque di tutti. L'atto dice che il porto di Londra è aperto alle navi
inglesi e alle navi con merci proprie, ma chiusa a navi che portano merci per conto di terzi, in
questo caso gli Olandesi, i quali commerciavano merci non proprie. Essi cercarono di affermarsi, e
scoppiano due conflitti, le guerre di navigazione, in cui gli Olandesi perdono e sono costretti a
cedere Nuova Amsterdam (che diventerà New York) agli inglesi.
Cromwell epura il parlamento dei fedeli del re, espelle gli esponenti dei zappatori e i livellatori (due
correnti di pensiero anti luterane, di stampo "socialista", nel senso che rifiutano la proprietà privata,
alla ricerca di una società egualitaria)..
1658, Cromwell viene rinominato Lord Protector, e quindi non "king"; nel 60 morirà ed il potere
passerà al figlio, che non sarà in grado di gestire il paese: il parlamento non può che richiamare gli
Stuart.
Carlo II, di volontà assolutistica, diviene Re ufficialmente nel 1660, dopo esserlo stato
relativamente, vista l'incoronazione iniziale nel 1649.
Dopo di lui sale al potere Giacomo II, cattolico, anche lui di volontà assolutistica.
Il parlamento non ne può più della dinastia degli Stuart, ed in seguito allo sposalizio di una delle
figlie con Guglielmo d'Orange, olandese che aveva combattuto con il Re sole per salvare
l'indipendenza olandese, puritano e rappresentante perfetto dei principi democratici, viene eletto re
dal parlamento dopo il giuramento sul Bill of Light: nasce la monarchia costituzionale senza
spargimento di sangue..

Yay.
Passaggio dallo stato alla monarchia nazionale: nascità dell'assolutismo con il Re Sole Luigi XIV
nel 1600.
Precedentemente vi era sempre stata come idea dominante quella dello stato universale (l'impero),
favorita dai grandi imperi del passato e dalla concezione del sovrano come un eletto da Dio.
Questa costruzione di tipo universale fu possibile perchè tutti i popoli europei si identificavano nella
religione: nel momento in cui questa unione si rompe con le riforme luterane/calviniste, l'idea stessa
di impero perde forza per il mancare di questa universalità. Vi è una spinta alla costruzione di
monarchie nazionali, stati di tipo nuovo che corrispondono ad idee politiche e amministrative
nuove..

Dal '500 in avanti, con la nascità dello stato moderno il sovrano cerca di portare tutto il potere sulle
sue mani, riducendo i privilegi della nobiltà; è questo il processo che partirà in quest'epoca: la
riduzione dei poteri all'aristocrazia, classe sociale rivale del sovrano.
Si realizza principalmente in Francia nel '600, con Luigi XIV che realizza l'assolutismo, la
concentrazione massima del potere nelle mani del sovrano.

Le strade prese dalle varie istituzioni nel XV secolo sono due:


-Una percorsa dall'inghilterra (processo di rifiuto dell'assolutismo e della creazione di un governo
quasi costituzionale: riduzione del potere del Re che deve mediare le proprie decisioni con il
parlamento: è una cosa unica)
-L'altra dal resto d'Europa, l'assolutismo.
Caso francese:
Intorno alla metà del cinquecento la Francia è uno stato forte e compatto: molto probabilmente lo
stato più forte e più ricco d'Europa; è territorialmente già simile alla Francia odierna, ha una
economia buona ed un forte sviluppo dell'agricoltura, una popolazione che si sente già nazione,
anche se si parlano due lingue diverse (il provenzale è diverso dalla lingua del Nord) sono uniti da
un'unica fede.
Il sovrano aveva forte potere, tanto da essere considerato un Re-Sacerdote, incoronato con una
ceremonia molto intensa che prevedeva una unzione (come un sacramento); il Re di Francia era
considerato il primo difensore della religione cattolica. Questo equilibrio venne sconvolto dalle
rivoluzioni calviniste e dalla proliferazione degli ugonotti nel territorio francese: il loro credo si
diffuse non soltano a livello popolare/borghese ma soprattutto ai livelli dell'alta nobiltà: diventano
ugonotti le più alte famiglie della società, fra cui i Borbone.
Questo sballa ogni equilibrio della nazione Francia, e dall'unità si arriva non solo alla divisione ma
a guerre, attentati, congiure; dove c'era un popolo solo ve ne sono due nel medesimo territorio,
divise dalla loro religione.
Un francese non si riconosceva tanto come francese quanto come cattolico o ugonotto. Vi è una
situazione molto difficile; in Francia ci vorranno circa 40 anni di guerre di religione, vere e proprie
guerre civili in cui si attraversano tutti gli stadi dell'intolleranza per arrivare a comprendere che in
realtà la religione pur essendo molto importante deve influire solo nelle coscienze, un fatto quindi
solamente personale. Non se ne può fare un'occasione di fanatismo/ di guerra. La religione
dev'essere qualcosa che l'individuo è assolutamente libero di coltivare dentro se stesso.
Alla morte di Enrico II, sua moglie Caterina de'Medici diviene la reggente dei futuri Re (e suoi
figli); Francesco II, che di Carlo IX.
Emana l'editto di Saint-Germain, editto di tolleranza che permette agli ugonotti il manifestare della
religione fuori dalle mura delle città di Parigi; nel tentativo di rendere la Francia una nazione laica,
Caterina non fa altro che accendere le prime schermaglie che poi sfoceranno in guerre.

Per tentare un riappacificamento fra le due correnti, venne organizzato un matrimonio fra la figlia di
Caterina, Margherita di Valois ed Enrico di Borbone (futuro Enrico IV), primogenito della famiglia
Borbone e membro importantissimo di una famiglia di ugonotti: queste nozze dovrebbero portare
alla stesura di una pace; in realtà, non fu altro che occasione per un grande massacro, denominato il
massacro della Notte di San Bartolomeo: i cattolici approfittano delle nozze per uccidere molti
membri delle famiglie di ugonotti giunte a Parigi per la celebrazione.

Guerra dei tre Enrichi:


1585: al momento erano tre i personaggi in lotta per il trono: Enrico III Re di Francia, Enrico duca
di Guisa e l'erede Enrico di Borbone. Durante il periodo della guerra franco spagnola è in atto una
guerra di spionaggio fra i tre, ma..
..Questa non è solo una guerra civile fra cattolici ed ugonotti, ma una guerra contro la Francia
indetta dalla Spagna di Filippo II che assalta la nazione e giunge fino alle porte di Parigi per nome
del duca di Guisa (e quindi del cattolicesimo).
..Il duca di Guisa viene ucciso da un fanatico calvinista. Enrico III viene poi ucciso da un frate
cattolico fanatico; rimane solo il Enrico di Borbone, che ricorda al popolo che l'importante è
difendersi dagli spagnoli, per rimanere autonomi.. e ci riesce: in qualche modo cattolici e calvinisti
combattono insieme, sconfiggono la Spagna.
Enrico di Borbone ottiene la corona, divenendo Enrico IV.
Vi è però un problema, risolto in maniera pratica, in quanto sembrava impossibile che un calvinista
stesse sul trono della nazione della difesa cattolica: Enrico IV si fa quindi cattolico ("Parigi val bene
una messa"), e poi crea l'Editto di Nantes, primo editto di tolleranza religiosa, in cui dice che la
religione francese è sì quella cattolica ma vi è libertà di culto: i Calvinisti possono esercitare il loro
culto eccetto che a Parigi, per via della estrema pericolosità.
Ad essi dona otto rocche armate, dette piazzeforti, date in uso agli ugonotti, nel caso vi fosse stato
un momento pericoloso fra cattolici ed ugonotti essi sarebbero stati accolti in tale roccaforti, per
difendersi con le armi che si trovavano li dentro. \m/_

Enrico IV muore per mano di un fanatico. Viene eletto un'altro bambino, ma invece di una reggente
i Re vengono affiancati da dei cardinali: fra questi troviamo Luigi XIII, con il cardinale Richelier.
Dopo la morte di Luigi XIII il titolo passa a Luigi XIV che ha solo cinque anni. Siamo nel 1643 e in
realtà le fila del governo dello stato le tiene il cardinale Mazzarino, che tiene in mano perfettamente
lo stato, continuando la precedente opera di accentramento del potere. E' un bravissimo tutore,
perchè insegna a Luigi XIV il mestiere del sovrano; fin da bambino il "re" si trova subito davanti ad
uno dei problemi che caratterizzeranno la sua monarchia, ossia i rapporti con la nobiltà: quando
avrà 12 anni si troverà di fronte al problema delle fronde, movimenti per la riduzione del potere
regio, composto da due faziondi, la fronda parlamentare e la fronda dei principi.
-La prima fu sciolta in breve tempo, la seconda fu invece piuttosto tenace; l'obiettivo
dell'aristocrazia era quello di prendere tutto il potere attraverso un sistema oligarchico: cercano
anche di uccidere L.XIV. Nel 1661 muore Mazzarino; tutto il consiglio reale va da Luigi XIV e
chiedono loro da chi dovevano prendere ordini: lui si professa come il Re, stupendoli. Ha un
concetto preciso del potere, ed affronta alcuni dei problemi principali:
-Concentra in se tutto il potere e governa con un consiglio del re molto ristretto, avendo il ministro
della burocrazia, dell'esercito (Louvrair), e dell'economia e della finanza (Colbert); sceglie come
braccio per governare la borghesia, nel tentativo di ridurre al massimo i privilegi della nobilità
cercando di toglierli dal territorio e togliendo il dialogo con il popolo.
Crea la reggia di Versailles, rendendo la nobiltà accompagnatrice delle giornate del Re: vengono
tolti dai territori. in cui riscuotevano tasse e fungevano da giudici (potere giudiziario e finanziario) e
vengono fatti vivere a corte; dovevano essere onorati di fare compagnia al Re.
-Il re Sole pone al posto dei nobili i borghesi, ideando praticamente la burocrazia come la
conosciamo oggi: i suoi collaboratori sono perlopiù uomini di legge a cui vengono affidati i vari
gradi di amministrazione dello stato: i vari intendenti, che controllano il territorio dai lati della
giustizia e della fiscalità. Poi vi sono ufficiali che sovraintendono sui municipi, che controllano
territori più grandi, e poi i governatori, che hanno il controllano su un ancor più ampia zona di
territorio, ma devono loro fare ammenda al sovrano, che crea quindi così un rapporto diretto fra
amministrazione e corona. I mandati erano brevi, di circa tre anni, e venivano rinnovati solo a chi si
dimostrava sufficientemente fedele.
Lo stato ha bisogno di collaboratori, di servizi, e i funzionari vengono appunto pagati; nascono gli
stipendi statali; è una vera rivoluzione.
Colbert afferma lo stile economico del '600, ossia il protezionismo, detto mercantilismo; si pensava
allora che il sistema protezionistico potesse dare buoni frutti e ricchezza; era un sistema opposto al
liberismo, che era quello scelto dall'Inghilterra; loro pensavano che la ricchezza di un paese
dipendesse dalla quantità di oro presente nelle casse dello stato, ed il loro obiettivo quindi era quello
di incamerare più oro possibile; il che cosa significa? Significa evitare che l'oro vada all'esterno,
quindi vengono chiuse le dogane: si privilegia l'esportazione ma si impediscono le importazioni,
mettendo dazi altissimi sulle merci estere; il contrario si fa per le esportazioni, cercando di esportare
prodotti come quelli di lusso, come le porcellane di Limonge e di Sevre, gli arazzi francesi che
diverranno famose in tutta Europa.. Produce e distribuisce merci di lusso, dando lavoro agli operai
manifatturieri francesi, che si trovano anche a costruire numerosi canali e strade per favorire il
commercio. La Francia diviene estremamente ricca, ma questo sistema non avrà gran durata perchè
molto alti sono i costi della corte di Versailles, e molto alti saranno i costi delle guerre d'espansione,
che richiedettero la spesa di tutti i soldi guadagnati.

L'altra grande riforma è quella dell'esercito, che prima era ad appannaggio dei nobili secondogenti e
i terzogeniti, che divenivano militari o ecclesiastici.
Il re Sole, non fidandosi dei nobili, crea un nuovo esercito, popolare e costruito da borghesi a cui
sono aperte carriere e cariche che prima erano solo dei nobili. Altro settore è quello religioso; dopo
l'Editto di Nantes, Richelier aveva ridotto le piazzeforti alla sola Le Rochelle, ma Luigi XIV portò
poi alla creazione di un nuovo editto, quello di Fontaneblaeu in cui viene affermata che l'unica
religione è quella cattolica, e chi non lo è se ne deve andare; per giunta ha una affermazione ancora
più forte, che porterà poi nel tempo alla chiesa gallicana, secondo la quale i vescovi candidati dal
Papa devono essere confermati dal re (controllo anche sulla chiesa).
Il re sole, così come la regina elisabetta, cura la propria immagine tentando di diventare punto di
riferimento del popolo. Organizzano anche spettacoli importanti come gli shows dei fuochi
d'artificio, la creazione di una nuova moda come le parruccone e le scarpe col tacco per uomini (in
quanto gigi era bello pelato e pure nanetto).
Lato Militare:

Guerra di de-evoluzione: tentativo di conquistare le fiandre mettendo la scusa che erano


possedimenti d'appartenenza della moglie, figlia del re delle fiandre, ma non ci riesce granchè.
Guerra contro i paesi bassi (tutti quanti calvinisti, in pratica), persa.
Guerra di successione spagnola; la dinastia spagnola terminava con Carlo, e manca un erede; le
proposte sono due: il re sole propone un suo nipote,Filippo d'Angiò, l'altro è Carlo II d'Asburgo:
entrambi processi ambiziosi ma che provocano numerosi problemi; se il trono fosse andato a Carlo
II d'Amburgo si sarebbe ripresentata la stessa situazione dell'accerchiamento di un'unica corona
fatta dagli austriaci..
Il re sole comprende bene la situazione, facendo una proposta che verrà poi rifiutata: disse di dar la
corona a suo nipote con una clausola, ossia che non unisca mai le corone di Spagna e Francia. Vi è
una guerra lunga dieci, dodici anni, nel cui tempo il re sole muore; perdono e vincono sia l'uni che
gli altri alternativamente e quindi Filippo d'Angiò diviene re di Spagna con la promessa di non
legare mai le due corone. Questa fu l'unica vittoria politica di Luigi XIV.

'700.
Si dice che il '700 da inizio ad un mondo nuovo, tanto da essere considerato il secolo che da le basi
per l'età contemporanea.. Pone molte novità rispetto al secolo precedente, anche se vi è sempre un
rapporto di conservazione con le abitudini del passato; la cultura del '700, dominata
dall'illuminismo, non è altro che figlia del razionalismo e dell'empirismo del '600.
Le novità si trovano in quasi tutti i campi: la cultura è laica, ossia che non necessita di trovare
conferme nella religione e nelle scritture. In questo secolo la scienza ha il primato sulla teologia, e
diviene il traino del progresso (una idea nata nel '700, in cui l'uomo incomincia a credere che può
risolvere tutti i suoi problemi grazie alla scienza e alle innovazioni) e della vita. Si afferma l'idea del
profitto; si sviluppa il mercantilismo, ed è l'inizio della stagione delle conquiste coloniali nel
tentativo di ottenere maggiori ricchezze.
Nasce una nuova idea di sovranità: nonostante sia sempre predominante la monarchia assoluta, vi è
l'idea di una sovranità intesa come concessione del popolo, una sorta di ripresa del pensiero
lockiano.."contrattualismo": il sovrano riceve un potere concessogli dal popolo.

Illuminismo: "Luce della ragione". Gli intellettuali del momento si chiamano "philosoph".. Sono i
primi intellettuali che si avvicinano all'idea della realtà, che vogliono affrontare i problemi
sociali/politici/culturali/esistenziali/religiosi di una realtà tangibile, quella umana, e propongono
soluzioni, a differenza degli intellettuali del '500 che solitamente preferivano parlare fra se e se dei
propri problemi esistenziali chiusi fra i loro libri xD.
Questi sentimenti furono pienamente condivisi, si parla infatti di "opinione pubblica", dove per
popolo intendiamo dalla borghesia in su :p, che attuano dialoghi con questi intellettuali, dando
origine ai giornali, ai quotidiani, alla propaganda che si fa voce del popolo, raccogliendo i problemi
della gente..
Nasce l'idea di democrazia, che viene recuperata dall'antica civiltà greca dopo esser stata
abbandonata per secoli e secoli..

Si ha una fiducia nella ragione come possibilità di risolvere ogni problema che si pone all'uomo,
dando origine ad un ottimismo che è alla base di questo movimento.
-L'uguaglianza viene posta come uno dei principi dell'illuminismo, diritto naturale ed inalienabile..
-Senso di fratellanza, basato sulla condivisione di questi principi.
-Cosmopolitanismo, ossia il dovere di far circolare il pensiero senza ostacoli, senza barriere.. Gli
illuministi si conoscono reciprocamente, si stimano, e decidono di creare l'enciclopedia, il primo
esemplare del mondo: un dizionario ragionato scritto da grandi pensatori dell'epoca, in cui trovano
spazio tutte le scienze e tutte le tecniche. Un aspetto molto importante dell'illuminismo è quello
politico: Robespierre, Rousseau e Voltaire fanno capo a tre diverse corrente di pensiero.
Voltaire trattò del dispotismo/assolutismo illuminato, in cui il sovrano racchiude nella sua figura
tutti i poteri, ma viene guidato dalla ragione che permette una maggior facilità di creazione riforme
eccetterrrra. Robespierre parlò della situazione inglese, prendendola come modello (credo)..
Rousseau scrisse il contratto sociale, considerando l'unico governo saggio una democrazia diretta,
che in realtà è una utopia. Pensare di governare la francia del tempo così come in una piccola polis
greca è una follia. Veniva richiesto il parere delle persone su ogni tipo di problema, in modo da
affrontarlo subito..

Il dispotismo illuminato si diffuse prevalentemente in uno stato in cui vi è una borghesia che è
disposta ad annullare i propri privilegi e a donarli al sovrano, o in stati in cui manca un sistema
parlamentare come questi due:
Austria:
Maria Teresa d'Austria è la prima imperatrice donna. Quando muore il re Carlo VI d'asburgo, lui
lascia il potere ad essa con la "pragmatica sanzione", un atto di CVI con cui si riconosce la
successione femminile nell'impero.
La prussia vuole impossessarsi della slesia, territorio ricco dal punto di vista minerario, e non
accetta (come pretesto, diciamo) la pragmatica sanzione. Scoppia una guerra, fra Austria (alleata
degli inglesi) e la Prussia (alleata dai francesi). Maria teresa gliela deve dare alla prussia, 'sta slesia..
In ogni caso, una volta consolidato il suo potere, Maria Teresa governa con un consiglio abbastanza
ampio ed è molto attenta sia ai bisogni del popolo che all'illuminismo. Cerca di proporre delle
riforme per migliorare il paese (primo paese in europa in cui c'è l'istruzione elementare
obbligatoria), indirizzando la loro politica all'idea del profitto, nel migliorare il benessere della
popolazione. Delle proposte illuministe, accoglie specialmente l'idea dell'uguaglianza: non perchè ci
credesse proprio, ma perchè è la prima che gioca questa carta per sconfiggere/limitare il potere
dell'aristocrazia, perchè "se siamo tutti uguali tutti dobbiamo pagare le tasse", prendendo anche
tributi dai nobili. Mette in piedi il catasto, in cui tutte le proprietà austriache vengono dichiarate,
recintate e segnate, contribuendo alla nascità dell'ufficio del catasto in cui si trova registrazione di
tutte le proprietà immobiliari. I nobili devono pagare tasse su porzioni precise di territorio,
aumentando le casse dello stato. Dall'altro si ha un aumento della ricchezza in generale, perchè se
prima il nobile aveva lasciato le terre a latifondo, incominciando a dover pagare le tasse decide di
mettere a coltura il latifondo, così come era successo in Inghilterra..
Nei paesi asburgici si introduce il controllo dello stato sulla chiesa: nasce il problema del
giurisdizionalismo. Il sovrano, come abbiam detto, controllava tutto, e così incomincia a controllare
anche la chiesa. Questo fenomeno si afferma soprattutto con il successore Giuseppe II: sempre con
l'idea dominante del benessere collettivo e del migliorare tutto, non capisce perchè debbano esistere
monasteri contemplativi che non servono a nulla. Tutti i monasteri contemplativi vengono chiusi e
trasformati in fabbriche.. Il Papa minaccia la scomunica, ma il re prosegue per la sua strada;
considera la religione una cosa sì necessaria dal punto di vista sociale, e quindi non distrugge le
chiese ma investe moltissimo sia sulla costruzione di nuove che nei seminari: se la chiesa ha un
importante fine sociale è importante che i sacerdoti siano pronti a questo ruolo.. Nello stesso tempo
G.II dice che lui deve controllare la chiesa sul suo impero: la nomina dei vescovi deve comunque
passare dalla sua approvazione

Prussia:
Con Federico II diviene una grande potenza: in realtà essa era uno dei principati tedeschi: la volontà
di renderla così forte parte da un disegno assolutistico di Federico I il grande, che seguendo un
percorso simile a quello del re sole cerca di togliere potere agli aristocratici: Federico I trasforma i
nobili in burocrati, servitori dello stato: se vogliono mantenere la loro posizione di privilegio
devono diventare degli impiegati/servitori dello stato prussiano; una parte di questa aristocrazia (i
secondo/terzo/ec.geneti) si danno all'esercito. Questo esercito è una macchina da guerra basata su
una nobiltà asservita alle funzioni dello stato..
Rivoluzione Americana:
Le colonie inglesi erano legate a filo doppio alla madre-patria:
..Legate da un filo economico con l'atto di navigazione, secondo la quale tutti i prodotti americani
dovevano essere spediti in inghilterra. Addirittura il cotone veniva spedito in Europa, lavorato e
rivenduto agli stessi coloni. Non potevano inoltre commerciare con gli stati vicini, nonostante
contrabbandassero spesso e parecchio
Nuove tasse emesse dal governo inglese, che se le trovano proprio fra le balle. Propongono alla
madrepatria di sì pagare queste tasse, ma di rendere il loro status non di coloni ma di inglesi,
potendo quindi mandare loro emissari nel parlamento inglese; loro si sentono cittadini inglesi, ma
vogliono avere una loro rappresentanza.. Il re risponde picche, e loro indicono la conferenza di
Philadelphia ('76) tutte le colonie affermano la dichiarazione dei diritti (la più ampia dopo il Bill of
Right) e la loro volontà di indipendenza, in cui si trovano tutti i diritti umani scritti in fila.. Poi
passano alle vie di fatto ed incomincia la rivoluzione: prima da eserciti volontari, poi in seguito
all'azione di Franklin in francia alla ricerca di un esercito amico, si allea con i francesi che battono
l'inghilterra. Viene indetta la convenzione di Philadelphia, in cui vengono creati gli stati uniti
d'america, uno stato federale rimasto identico sino ad oggi. Vi sono due fazioni, una di Hamilton,
quella vincente, che voleva un forte governo centrale ed il riconoscimento di una autonomia dei vari
stati, soprattutto in alcuni settori, e l'altra di Jefferson. Il parlamento è chiamato congresso,
composto da rappresentanti in proporzione alla grandezza dello stato. Al senato vi sono invece due
rappresentanti di ogni stato. (potere legislativo). Il potere esecutivo è dato al presidente.
Il rapporto fra ogni singolo stato ed il potere centrale è dato dal fatto che si mantengono queste
strutture rappresentative, e che gli stati hanno il potere di scegliere un bel pò di cose, ma sul settore
fiscale e militare sono uguali per tutti..

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