Ci siamo incontrati in diverse occasioni e con i vari gruppi in questo mese di ottobre. Abbiamo parlato, discusso, pregato perch Dio ci indicas- se a tutti noi il modso migliore per essere veri cri- stiani nel nostro mondo, in mezzo a tante cose da fare e a tanti problemi da affrontare. Ci siamo impegnati a riscoprire il grande dono dellEucarestia, come centro della comunit e della nostra vita, abbiamo detto di voler rinnova- re la nostra partecipazione alla messa festiva e possibilmente, qualche volta, anche feriale, ab- biamo iniziato gli incontri di catechismo per i ra- gazzi e delle elementari e delle medie, a giorni incominceremo gli incontri per i ragazzi che van- no dai 14 ai 16 e dei giovani, mercoled - alle ore 20 - per i primi venerd - alle ore 20.30 - per gli altri, il primo gioved del mese ci siamo ritrovati per ladorazione eucaristica......... quante cose, potrebbe dire qualcuno! ma io credo che se vogliamo camminare con tutti i rischi e i pericoli di chi cammina e fa qualcosa, abbiamo ancora molto cammino da fare perch troppo grande la missione a cui il Signore ci chiama e ancora limitata la nostra corrisponden- za. Ecco perch mi faccio coraggio e, accogliendo il desiderio espresso da alcune coppie di coniugi, faccio a tutti gli sposi, giovani e meno giovani, con i figli e senza figli la proposta di alcuni incon- tri, uno al mese, durante i quali vogliamo insie- me, alla luce della Parola, di Dio, della Parola del Papa, e facendo tesoro della nostra esperienza, vedere, proporre, realizzare iniziative e momenti che ci aiutino a vivere meglio la "vocazione" di marito e di moglie, di pap e di mamma. proposta per le famiglie Linvito rivolto a tutti: ci troviamo Dome- nica 14 novembre, alle ore 14,30, presso il no- stro centro parrocchiale. Ricordiamo che se ci fossero delle difficolt per i bambini da sistemare, allAsilo ci saranno delle persone che si prenderanno cura di loro, Auguriamoci un buono e lungo cammino perch le nostre famiglie siano sempre pi immagine della "Chiesa", perch tutti crediamo di pi nel bene che possiamo fare. appunti di un diario Ho partecipato a delle giornate di spiritualit,di ri- flessione sulla realt del Matrimonio Cristiano. Sono state giornate intense, meravigliose di espe- rienze di vita vissuta, che mi hanno fatto vivere in una realt nuova, diversa, mi hanno fatto sperimen- tare la gioia vera, quella dello Spirito che, unito a Dio, percepisce a quale vocazione chiamato. Lambiente tanto accogliente e festoso, le coppie che condividono il cammino di. fede sono state mo- tivi di aiuto concreto per una revisione di vita, per un cammino di fede. Le meditazioni,tratte dalla "Fa- miliaris Consortio" sono state molto profonde e av- vincenti, hanno stimolato a fermarci su realt che nella vita quotidiana talvolta ci sfuggono o non si approfondiscono abbastanza: ne scaturito il pro- getto che Dio ha pensato per la coppia cristiana, progetto di amore che fa del Vangelo il proprio stile di vita. Il Matrimonio, che Cristo ha elevato alla dignit di Sacramento, un cammino da percorrere ogni giorno nellamore vicendevole. Amore che vuol dire pronta e generosa disponibilit, sacrificio, compren- sione, perdono, superamento continuo del proprio egoismo per arrivare, pur nel rispetto reciproco del- la propria personalit, allunit totale di corpo e ani- ma, al completo dono di s stessi. La coppia non ignora le difficolt, le tensioni che chiamata a superare ogni giorno; ma proprio ha il suo fondamento in Dio stesso che crea e rinnova ogni giorno pronta a rivedersi,a riscegliersi con animo nuovo. Per vivere cos, occorre essere uniti a Colui che fa nuove tutte le cose, occorre pregare, nutrirsi dellEucarestia che il Sacramento dellamore per eccellenza, affinch impariamo a donarci anche noi "gratuitamente" come Cristo si dona a noi, sempre. Questa unit con Cristo genera unit nella coppia e trova il fondamento nella carit, nella capacit di sacrificio, per amare sempre, per primi, fino in fon- do. 2 Novembre M. PIA F. Novembre: un mese d. ricordi e tristezze; ognuno di noi ha un morto da ricordare. Ci rechiamo cosi al camposanto pi di frequente che durante tutto lanno e ci sembra che in questo periodo i nostri cari ci siano pi vicini. Leterno riposo che recitiamo sgorga da nostro cuore pi sentito. Nei cimiteri le tombe sono ornate di tanti crisantemi di ogni colore e misura. Sembra un pensiero in pi, nel ricordo delle persone che non ci sono pi, persone che ab- biamo amato e rispettato, che ci hanno guidato e consigliato ed ora sono nella pace eterna dove solo il bene e la gloria di Dio regnano. Mi ricordo da bambina quando la luce elettrica non era entrata nei cimiteri alla sera, verso limbrunire, ci trovavamo come in una tacita processione ad ac- cendere i lumini a cera e si sentivano sussurri di preghiera. Sulle tombe non cerano maestosi vasi di fiori, ma crisantemi coltivati nei nostri giardini tutti uguali, come tutti uguali sono, e saremo, quando si oltrepassa la linea della vita terrena. Mi sento di ri- cordare comera bello nella ottava, dei morti , quan- do le famiglie si riunivano in una casa o nellaltra per recitare tutti assieme il S. Rosario. Si parlava del pi e del meno, ma maggiormente si ricordava chi non cera pi, per finire tutti intorno al tavolo a mangiare le castagne arrosto. Ognuno poi ritornava a casa pi sollevato, pi disponibile ad affrontare unaltra giornata di fatiche. Preghiera O voi che non ci siete pi che siete volati nella quiete di lass siete passati come un soffio in questa vita come una rosa che poi appassita: come una rosa avete dato gioia e amore siete stati amati con tutto il cuore. Ed ora vi beate della vista di Dio, quel Dio che d e toglie la vita; sembra triste, ma anche questo fa parte della sua bont infinita. M. PIA F. Se mi ami non piangere! Se conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo; se potessi vedere e sentire quello che io sento e vedo in questi orizzonti senza fine e in questa luce che tutti investe e penetra, non piangeresti se mi ami! Sono ormai assorbito dallincanto di Dio, dal- le sue espressioni di sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono cos piccole e meschi- ne al confronto! Mi rimasto laffetto per te, una tenerezza che non hai mai conosciuto! Ci siamo amati e conosciuti nel tempo: ma tutto era allora cos fugace e limitato! Io vivo nella serena e gioiosa attesa del tuo arrivo fra noi. tu pensami cosi; nelle tue batta- glie pensa a questa meravigliosa casa, dove non esiste la morte, e dove ci disseteremo in- sieme, nel trasporto pi puro e pi intenso, alta fonte inestinguibile della gioia e dellamo- re. Non piangere pi se veramente mi ami!, (S. AGOSTINO) 3 Vi ho chiamato amici per i ragazzi della scuola media Non di tutti giorni ricevere una lettera dai Vescovi. I nostri ragazzi in questi giorni andando a catechismo hanno avuto la gradita sorpresa di trovare allinizio del loro catechismo uno scritto dei Vescovi indirizzato pro- prio a loro. Dopo averlo letto, qualcuno ha provato a rispondere a quanto" i Vescovi avevano detto. Cari Vescovi, io sono una delle migliaia di ragazze. e ragazzi che hanno avuto il lieto piacere di leggere la lettera che Voi ave-te appunto scritto per noi, sul libro di catechi- smo: Vi ho chiamato amici. Io, come penso molti altri ragazzi della, mia. et, leg- gendo la lettera che Voi ci avete indirizzato, ho prova- to unimmensa gioia nel vedere che Voi avete pensato con tanto amore a no: i Vostri consigli, i Vostri pensie- ri, mi hanno fatta sentire pronta ad affrontare la vita, che in questo periodo, e precisamente ladolescenza, le cose devono essere vissute con amore e felicit verso il prossimo. Cari Vescovi, durante la lettura della Vostra lettera mi sono soffermata a riflettere sui tre interrogativi che Voi ci ponete. Cosa farai da grande? Come impegner le energie della mente e del corpo? Cosa vuole il Signo- re da noi? Cos ho capito che Voi Vi interessate a noi adolescen- ti, e volete avviarci sulla buona strada. Perci Vi pro- metto di essere forte e generosa. Ancora un grazie per i Vostri preziosi consigli, che for- se noi adesso riterremo noiosi e monotoni, ma sono sicura che quando diventeremo adulti ripenseremo alle Vostre parole in modo diverso, ritenendole utili. Grazie Anche questanno abbiamo ripreso gli incontri di cate- chismo per i ragazzi delle medie. Prima di trovarci con loro, abbiamo creduto opportuno fare un incontro con i genitori, per informarli del cam- mino che si vuole compiere e per sottolineare limpor- tanza della loro collaborazione, al fine di una completa crescita cristiana dei loro ragazzi. Gli incontri hanno avuto inizio con un momento di pre- ghiera, al quale seguita la consegna dei catechismi. Il testo ci sembra un valido mezzo per la riflessione e la preghiera. "Si mise a camminare con loro" il titolo del testo dei ragazzi di I media, che sintetizza il programma del cammino di questanno. un invito, infatti, a riflettere sulla nostra crescita, sullimportanza della presenza di Ges nella nostra vita. Il cammino culminer nella ce- lebrazione della Cresima, durante la quale Ges ci confermer nel suo amore, donandoci il suo Spirito, per aiutarci ad essere suoi testimoni sempre pi fede- li. II testo adottato per i ragazzi di II e III media si intito- la: "Vi ho chiamato amici", scritto appositamente per loro, nel quale vengono trattati argomenti propri di un ragazzo di quellet, Ci aiuta a seguire un discorso lo- gico, passando attraverso varie tappe e toccando al- cuni momenti forti dellanno, come lAvvento e la Qua- resima. Riteniamo molto importante camminare con loro, en- trare cio nel "loro mondo", per meglio capirli ed aiu- tarli a scoprire i valori per i quali una vita vale la pena d essere vissuta. Come catechisti non abbiamo la pretesa di insegnare, non vogliamo che lincontro si trasformi in una lezione, ma che sia un momento di crescita reciproca, perch anche loro hanno tante cose da insegnarci. Come comunit dobbiamo sentirci responsabili so- prattutto con la nostra testimonianza di preghiera e di vita cristiana. 4 Anziani preziosi e indispensabili: non abbandonateli l Papa sinchina con rispetto davanti allanzianit e invita tutti a farlo con lui. I Lanzianit ii coronamento delle tappe della vita. Essa porta la raccolta di ci che si appreso e vissuto, la raccolta di quanto si operato e raggiunto, la raccolta di quanto si sofferto e sopportato. Come al finale d una grande sinfonia, ritornano i temi dominanti della vita per una potente sintesi sonora. E questa risonanza conclusiva conferisce saggezza. Dalla forza conciliante di questa saggezza fioriscono, allora, bont, pazienza, comprensione e il prezioso ornamento dellanzianit: lamore... on vorrei svalutare le pene dellanzianit, le vostre fragilit e malattie, N il vostro abbandono e isolamento. Vorrei, per, vederli con voi in una luce conciliante, alla luce del nostro Salvatore, che per noi ha sudato sangue, per noi stato flagellato, che per noi stato coronato di spine . ELLE prove della vecchiaia sta il vostro itinerario di dolore N e voi accompagnate Cristo nel suo cammino verso la croce. Voi non versate lacrime da soli e non ne versate alcuna invano, Per mezzo del dolore Egli ha redento il dolore, per mezzo del dolore voi collaborate alla sua opera redentrice. Prendete le vostre sofferenze come un suo abbraccio e trasformatele in benedizione, prendendole con Lui dalla mano del Padre, che, nella sua imperscrutabile ma indubitabile sapienza e amore, costruisce in tal modo il vostro perfezionamento. Loro si prova con ii fuoco; nel tino luva si fa vino... RATELLI E SORELLE delle generazioni pi avanzate, voi siete un tesoro per la Chiesa, F voi siete una benedizione per il mondo! GIOVANNI PAOLO II 5 Giornata Missionaria Domenica 24 ottobre abbiamo celebrato la gior- nata missionaria mondiale. Preparata da alcuni amici del GAM, fatta cono- scere da un volantino distribuito a tutte le messe, questa celebrazione ci auguriamo abbia lasciato in tutti una rinnovata convinzione che dobbiamo essere sempre missionari e che possiamo esser- lo in diversi modi. A Ronago presente in queste settimane P. Giu- seppe per un una cura e per un periodo di riposo. Lavremmo voluto in mezzo a noi almeno a una messa di quel giorno, per purtroppo non ce lha fatta. Allora ci ha mandato questi brevissimi pen- sieri che devono farci riflettere perch da uno che stato ed missionario nel senso pi grande e pi completo della Parola. Padre Giuseppe La giornata missionaria ci fa pensare al grande desiderio di Ges che il suo vangelo, la buona novella, venisse predicato a tutti gli uomini. Il comando di Ges agli apostoli: "Andate e predi- cate a tutte le genti" il suo comando a tutta la Chiesa. Ges ci chiede di aiutarlo a completare la sua opera. Per questo la Chiesa vera missionaria; la parrocchia che vive con lo Spirito di Ges sen- te fortemente limpegno missionario. Vivere lo spirito missionario vivere il pensiero apostolico di Ges che ci impegna a vivere bene, con entusiasmo, fino in fondo, il nostro cristiane- simo. Per essere missionari dobbiamo prima essere buoni cristiani e fare quello ohe Ges ci ha inse- gnato nel nostro lavoro e nella nostra casa. La parrocchia rappresentata in missione dai suoi missionari, questi hanno bisogno di essere sostenuti, pi che con gli aiuti materiali, con la preghiera con lappoggio morale, con il sentirsi compresi ed incoraggiati. Una particolare preghiera quindi per le missioni di Kakeliba e di Kalongo, oltre che per tutte le altre. Il Signore benedica e renda feconde di bene le parrocchie che pregano e lavorano per le missio- ni. Le adesioni al GAM Le adesioni al GAM stanno arrivando. Speriamo siano numerose, non tanto per sentirci belli e bra- vi, ma perch c veramente bisogno di appog- giare il lavoro apostolico dei nostri missionari Suor Amelia e P. Giuseppe . Fino al momento in cui scriviamo le adesioni sono circa 60 (sessanta), ma siamo convinti che possano aumentare. Per questo pubblichiamo ancora, una -volta il tagliando di adesione perch chi volesse aderire a questa "gara" di animazione possa farlo. per aderire al GAM Mi impegno a far parte del Gruppo Appoggio Missionario (GAM) della nostra parrocchia a favore di Padre Giuseppe e di Suor Amelia. La mia adesione comporta : - una costante preghiera per i nostri missionari ; - la partecipazione agli incontri comunitari di preghiera ; - lofferta del proprio lavoro o del proprio studio in comunione con i missionari ; - un contributo mensile O o annuale O (segnare la voce che interesse) per sostenere le loro attivit. cognome nome indirizzo 6 3 ottobre incontro degli anziani Allinizio del mese di ottobre abbiamo voluto incon- trarci con gli amici della terza et, gli anziani - per intenderci! - ed stato, come sempre molto bello e piacevole. La messa ci ha aiutato a comprendere il grande dono della presenza del Signore in mezzo a noi dellEucarestia e nello stesso tempo abbiamo rinno- vato la nostra devozione alla Madonna impegnan- doci alla recita del Rosario nelle nostre case. Nel salone ci sono state presentate delle diapositive scattate a Ronago in questi mesi: insieme abbiamo rivissuto alcuni momenti significativi del nostro pae- se. Un buon caff, una tazza di th, un sano bic- chiere di vino, uniti a torte e pasticcini ci hanno poi permesso di animare ancora di pi il nostro incontro e di dar prova delle nostre capacit canore.. qualcosa si muove Anche te strade, come gi era ricordato nel numero del mese scorso, si muovono e cambiano faccia. Non si riesce sempre a intravedere che fisionomia avranno, per un bene che si rinnovino e ci augu- riamo che servano per camminare meglio e per in- contrarci di pi e non per scappare in fretta nelle nostre case o per dare prova della propria abilit in moto o in macchina. Corriamo il rischio di assistere in futuro a qualche disastro o a qualche disgrazia, proprio perch qual- cuno scambia le strade per un circuito. Sarebbe un bel guaio! spray spray A proposito di prediche Un anziano e famoso frate predicatore affermava che " per predicare bene occorrono tre qualit: - avere qualcosa da dire saperlo dire saper smettere. La terza la qualit pi importante. 7 teleronago II tempo non sembrava favorire un bel pome- riggio: vento e acqua, freddo, il primo sem- pre il pi pungente, facevano da cornice al piazzale della chiesa e a tutti i preparativi fatti per i giochi e per la castagnata. Quando si iniziano i giochi, siamo in pochi, ma decisi a fare qualcosa di bello. Poi adagio adagio il piazzale si riempie. Gimcana, corsa nei sacchi, caccia alle pentola, salto delloca, tiro alla fune sono serviti a far divertire bambini, ragazzi e adulti in gare in cui, pi che al risultato,si guardava a stare insieme, a divertire e a di- vertirci. Cos, quando sono state pronte le castagne, ci siamo sentiti un po tutti bambini e andava- mo dagli amici del Foc e Fiam a cercare di rubacchiarne qualche manciata. Come sempre, non mancata una bella can- tatina e una bevuta ohe ha concluso in bel- lezza il pomeriggio. nuove case Girando per il paese, ci si accorge che stanno co- struendo parecchie case nuove. Oltre ai condomi- ni di via Lugano che si alzano a vista docchio, anche in via Ambrosoli c tutto un movimento di costruzioni che ad opera finita daranno vita a quattro case nuove nuove. Ben vengano, se al- meno queste nuove abitazioni daranno la possibi- lit a qualche famiglia di trovare dei locali per una sistemazione migliore e ... a Ronago. spray spray spray In chiesa stata letta la frase: La donna, silenziosa un dono del Signore. Chiediamo cortesemente volerne segnalare al Consiglio Pastorale Parrocchiale leventuale presenza. Grazie! 8 Intervista al professor Conconi Lincontro dei pi stimolanti per dei giovani ed inesperti giornalisti, limbarazzo molto profondo perch lui .un serio ed affermato professionista che i quotidiani e i settimanali pi illustri e venduti tentano vanamente di intervistare e non sembra vero che tocchi proprio a noi questo privilegio. da due settimane il responsabile italiano della ricerca scientifica applicata allo sport, carica con- feritagli dal presidente del CONI Carraro, il pi eminente rappresentante sportivo italiano? Opera nel centro di medicina sportiva di Ferrara e si sforza di sottolineare come la sua attivit sia il ri- sultato di un lavoro dequipe che vede protagoni- sti atleti, tecnici e ricercatori scientifici in una cor- retta ed armonica fusione. Dovremmo, dopo la sua breve ma efficace sottolineatura, porgli delle domande come usa da bravi professionisti della carta stampata, ma preferiamo, vista la sua insi- stente refrattariet alle interviste, farlo raccontare a ruota libera con la segreta speranza di realizza- re il primo nostro scoop importante. Il successo del suo lavoro, racconta, lo deve ad unintuizione che ha avuto una decina danni fa, allorch avvert, mentre correva, (il professore un ottimo podista) un segnale fisiologico elemen- tare che permette di sapere le possibilit di resi- stenza di un atleta. Dopo attente ricerche e perfe- zionamenti, il prof. Conconi riusc a dare un sup- porto teorico alla sua importante scoperta. Il test che evidenzia questo segnale. . (chiamato "test Conconi"), consiste nella registrazione della fre- quenza cardiaca la quale aumenta parallelamen- te allaumento di intensit del ritmo di lavoro dellatleta. Questo rapporto rimane lineare (cio aumenta contemporaneamente sia la frequenza cardiaca che il lavoro fisico), fino a quando la fre- quenza cardiaca diminuisce mentre la potenza erogata dallatleta aumenta. Entra in funzione a questo punto un "motore sup- plementare". Naturalmente latleta avverte una limitata soppor- tabilit a sostenere questo ritmo di corsa cosic- ch in grado di fare una valutazione esatta del- la sua forza atletica. C quindi, come si pu intuire, un riscontro preci- so ed immediato tra il test compiuto dal ricercato- re e la sensibilit dellatleta. Questo test (pubblicato recentemente su una rivi- sta scientifica americana molto qualificata), per applicabile soltanto a sport ciclici (ciclismo, corsa) perch nel calcio e nella pallavolo, per fare due esempi, entrano in gioco altri fattori che ne alterano la rilevazione. Questo test naturalmen- te molto importante per gli atleti perch permette di essere coscienti di valutare il grado di intensit del loro sforzo, di applicare delle tattiche di corsa regolate ai propri ritmi e perch possibile avva- lersi dellaiuto di un ricercatore che guida lallena- mento e che da indicazioni utilissime. Lattendibilit e la rigorosit scientifica di questo test daltronde verificata dal fatto che pi di 800 atleti di livello nazionale sono perennemente sot- toposti a questi controlli e che lequipe del prof. Conconi segue costantemente due federazioni: la Federazione Italiana Atletica Leggera e la Fede- razione Italiana Sci. Sarebbe bello poter continuare questa interes- sante conversazione ma il professore richiesto da altre persone che lo aspettano. Accontentiamoci, come dice lui, di quello che for- se non ha mai raccontato a nessuno per paura che stravolgessero il suo discorso. Abbiamo battuto tutti i giornali..... sul tempo, come piace a lui ed ai suoi atleti. Ora sappiamo che dietro lo sprint da medaglia doro dei 10.000 metri dei campionati europei di Atene di Alberto Cova cera il lavoro appassionato di un nostro compaesano cui auguriamo di far vincere il pi possibile lo sport italiano. Mentre mi congedo da lui penso a Filippide. Chis- s quanti prof. Conconi dietro a lui!!!!!! 9 CAMPAGNA ABBONAMENTI '83 10 Tempo di castagne Le prime ombre della sera si diffondono anche tra i boschi del "Serafino" e la domenica volge al termi- ne con il suo carico di tristezza, di "giorno di festa che sta per finire". Nessuno saggira pi sotto i castani a raccoglierne i frutti ed il "silenzio" torna tra gli alberi: solo i rumori lontani si fanno largo, timidamente, tra le foglie, me- scolandosi al leggero tonfo delle castagne che cado- no: queste verranno raccolte domani. Seduto ai piedi di un vecchio e grosso castano gustavo la natura, quando mi parve di sentire delle voci: una chiara e cri- stallina, giovane direi, laltra pacata e stanca, come di qualcuno che ormai ha poca vita. Rimasi subito im- pressionato perch, se la prima poteva essere quella di uno dei tanti bambini che durante il giorno avevano scorrazzato qua e l, laltra no, non era duno in grado dandare a passeggio nei boschi, era troppo stanca..... e cos stetti ad ascoltare. Le voci venivano da un cespuglio di rovi dove, in mez- zo a due sassi, si erano conficcate, quasi a volersi na- scondere, due castagne: una lucente ed assai, grossa, caduta non prima del mattino, e laltra scura e grinzo- sa, ancora dello scorso anno; come abbia potuto man- tenersi fino ad ora non lo so proprio! Erano loro che parlavano, prima pacatamente per poi finire io. unappassionata discussione. "Hai visto quanta gente oggi? Questa s che vita!... Perch tu sei cos! triste? diceva la castagna giovane. "Non tilludere!" rispose la vecchia "ti ricordi cosa ti di- ceva la nostra madre pianta, quando te ne stavi anco- ra rinchiusa nel riccio?" "Certo che mi ricordo!" riprese la giovane "II bosco sar una citt quando voi, figlie mie, cadrete a terra, ma poi torner un deserto..... ed allora fortunate quelle che saranno state raccolte, per- ch per le altre ci sar solo solitudine e noia....." "Vedi! Quindi non tilludere" soggiunse la vecchia. Con forza la castagna lucente e grossa continu Mi sem- brano parole impossibili! Erano troppi i bambini, troppa la gioia per le cose belle che vedevano! Ed veramente cos, perch dallalto, prima di cadere, il bosco lho visto bene! bello, immenso, pieno di vita, con tante cose da scoprire e da amare, con tante cose da dare, da raccontare e poche da ricevere!" "Certo, hai ragione, "disse la castagna dellanno pas- sato "il bosco bello adesso, ma lo anche dinverno con la neve, anche a primavera quando se ne risveglia la vita, anche destate quando solo lui ha il fresco ri- storatore!" "Ed allora" concluse la castagna giovane, come in uno sfogo "perch quasi tutta la gente poi labbandona e s. fa rivedere solo quando c qualcosa da prendere: i mirtilli, i funghi, le castagne?...." Ormai era quasi buio e cos mi sono avviato verso casa pensando.....".....certo, sono belli i boschi, qui a Ronago!.....". Si parlato dei vari rioni del Paese ed a ragione, perch l vive la gente, ma dei boschi non an- cora anche se pure "loro" sono Ronago. Queste mie righe, in occasione della caduta delle castagne, voglio- no un po colmare la lacuna. Anni fa erano immensi. Andavano dai prati sopra la nuova provinciale fino ad Uggiate. Ora chi vi ritorna dopo anni non li riconosce pi, perch sono stati divisi da barriere dogni tipo ed anche sottoposti a tagli indiscriminati con mutamento della conformazione del terreno sottostante; pochi sono i. sentieri rimasti aperti e questo grazie allattac- camento dei nostri vecchi e di altri pochi che veramen- te amano il bosco, cos com. Queste persone conti- nuano ad amarlo (infatti, quando non c niente da raccogliere, si incontrano solo loro) e cos ci hanno la- sciato la possibilit di poter ancora camminare, non pi allinfinito, ma sempre con una certa soddisfazio- ne. Dobbiamo dire loro grazie, perch, quando si poteva vendere il bosco in modo vantaggioso, hanno detto no e..... (siamo sinceri fino in fondo) hanno anche subito delle ritorsioni per questo, ma non hanno ceduto: gra- zie ancora! I punti pi belli sono: la Bellona, la Montagnola e la "zona" del serbatoio idrico. Ognuno ha le sue caratteri- stiche che li distingue e li valorizza. La Bellona ricca di mirtilli, balza dopo balza, ti porta sul pianoro dove c "la panchina", punto di riferimento per i giochi di tutti i ragazzi, ma oltre non si pu andare; c la rete; non di confine di stato! La Montagnola sta sopra il Serafino ed il punto pi alto di Ronago; quando si in cima sembra di essere..... in montagna. Ci si arriva facil- mente dai prati sopra al Ronco, oppure da dietro il Se- rafino, percorrendo uno stretto passaggio tra la rete di. stato e quella non di stato, tutto rovi, ed erbacce; oltre c la Svizzera: si proprio alla fine dellItalia! II "serbatoio idrico" infine circondato da grandi casta- ni (purtroppo ammalati.) e da alte betulle dal tronco bianco. proprio il bosco per eccellenza, perch quando si dentro, non se ne vede il principio, n la fine ed a fatica il sole ed il cielo sintravedono tra i rami. Tutti ci possono passeggiare, anche gli anziani ed i bambini, perch il terreno per lo pi pulito e non molto scosceso e questo fin quando a qualcuno inte- resser la "foglia" poi .... sar dominio dei rovi e delle erbacce, come in tanti altri posti! Ed allora non vien forse spontanea una riflessione? I boschi devono solo dare ... oppure non venuto il tempo in cui devono anche ricevere? Qualcuno mi dir: "Ma non sono nostri!" . ed io gli ri- 11 spondo "Ma tu ci vai a raccogliere, a passeggiare, a giocare ed allora..... perch non dare qualcosa....... il rispetto per le piante e per gli animali (ultimamente sono stati rivisti gli scoiattoli) , per esempio, e poi..... perch butti via quanto non ti serve, durante la tua passeggiata?". Sono le solite cose che si dicono quando si parla di ri- spetto della natura, ma questa volta sono per i nostri boschi, cos anche noi potremo dare loro qualcosa e....., se vogliamo fare di pi, perch non aiutare a te- nerli sempre tali magari togliendo un rovo quando ci si passa accanto..... Forse troppo! Scusatemi, ma a me il bosco piace !!!! G.A. I coscritti G. Gavioli Corre voce ohe i simpaticissimi e vivacissimi co- scritti (e coscritte) abbiano incontrato qualche "difficolt" durante il loro tradizionale e solitamen- te rumoroso giro del paese per la raccolta dei "fondi". Pare infatti ohe siano stati respinti, se non addirittura invitati, da qualche "adulto" dopo la so- lita scampanellata che li annunciava al cancello od alla porta di casa. Se cos stato c veramente da dolersene: quei vocianti ed allegri ragazzi (i nostri ragazzi) si do- vrebbe, oltre ohe accettarli con simpatia, anche ringraziarli, accoglierli con fierezza e gustarne la loro compagnia a sorriso aperto: il loro vociare che ne annuncia leccezionale presenza una vol- ta lanno ne sinonimo di Vita, di vitalit! Con prorompente euforia oltretutto conservano viva ed attuale una delle poche e simpatiche tra- dizioni superstiti, contribuendo cos alla continuit della nostra vita ... paesana. bella la loro spontanea amicizia, linvidiabile al- legria, la gioia di vivere nonostante tutto; bellis- simo il vederli insieme tutti uguali ed necessario che sia tutto cosi affinch, nel corso della loro vita, possano poi reciprocamente rafforzarsi an- che nella solidariet. Il mondo ohe noi adulti abbiamo preparato per essi non d certamente tanto spazio alla gioia, allamicizia, alla comunit: quelle porte sbattute in faccia ai ragazzi sono proprio "emblematiche, Le porte che non si sono aperte o che si sono ri- chiuse rabbiosamente sono un segno dei tempi: di tempi certamente poco incoraggianti, Siccome tuttavia per i giovani la vita continua..... Ecco i giovani coscritti augurar gioia e allegria agli adulti che diritti li han voluti cacciar via. Alla prossima occasione oltre a farli benedire chiederean per espiazione ciascun mille lire. 12 scuola materna: bilanci e preventivi Nel presentare i bilanci della Scuola Materna ri- tengo doveroso fare alcune riflessioni. Innanzitutto ringrazio di cuore il "Foc e Fiam" e tutti coloro che con esso hanno lavorato, lavora- no, portando avanti tante iniziative di incontro po- polare per poi darne il ricavato alla Scuola Mater- na. Sono cose molto concrete, che lasciano il se- gno nella gestione di una Scuola come la nostra. Il milione cinquecentomila lire, frutto di tutto il loro servire piatti e piattini in occasione della Festa della Madonna, ha potuto contenere in modo no- tevole laumento delle rette di frequenza per lanno 1982/83; infatti per poter incassare questi soldi si sarebbe dovuto aumentare di oltre 4.000 lire la quota a carico della famiglia. Vi poi un altro aspetto, oltre a quello economico, che mi sembra di dover far notare con una certa soddisfazione. Questo tener presente la Scuola Materna da parte di tanti lo vedo come un ricono- scimento positivo per quello che essa rappresen- ta, un segno di apprezzamento per il modo con cui condotta e per quello che d ai bambini che la frequentano. in conclusione una realt presente nella vita e nei pensieri dei Ronaghesi! A tutti questi tanti" ancora un grazie il presidente Il bilancio consuntivo del 1981/82 positivo in quanto si chiuso con un leggero ammanco, sia nelle rette che nella refezione. Questo permette di lasciare le riserve del "Fondo di dotazione" a disposizione per gli anni futuri, il cui andamento sempre imprevedibile. Per quanto concerne le cifre puntualizzo quanto segue : II ricavo dellincanto dei "Doni dellAlbero" stato di L. 2.263.000.= un milione stato accantonato per il cambio del pavimento. LAmministrazione Comunale, oltre a quanto esposto, ha dato altri 3.000.000,= come contributo straordinario, che sono stati anchessi utilizzati per il nuovo pavimento. GESTIONE RETTE Entrate Uscite Rette Famiglie 6.960.000.= Riscaldamento 4.274.514.= Contributi Enti pubblici () 5.840. 000.= Luce e telefono 728.950.= Contributo Aziende 3.500.000.= Personale religioso 7.682.163.= offerte Varie (&) 3.169.962.= Personale laico 4.603.914.= Acquisti didattici 380.199.= Manutenzione 324.025.= Spese varie 739.255.= Ammortamento (13%) 792.118.= Totale 19.469.962.= Totale 19.525.138.= Ammanco 55.176.= () L. 1.100,000.= Min.Pubbl.Istruzione + L. 4.740.000.=Amministrazione Comunale (&) L. 1.263.000.= Doni albero + L. 914.500.= Banco Dolce + L. 450.000.= Carnevale. (ai Doni albero aggiungiamo L. 1.000.000.= tenuto in c/ pavimento) 13 GESTIONE REFEZIONE Entrate Uscite Blocchetti famiglie 8.018.000.= Acquisto alimenti 6.417.891.= Contributo Amm. Provincia 1.558.400.= Spese personale 2.600.000.= Gas,luce e gasolio 511.000.= Varie 116.040.= Totale 9.576.4000.= Totale 9.644.931.= Ammanco 68.531.= II bilancio di previsione ha come fatto nuovo, lassunzione, per questo anno, di una insegnante laica onde poter far fronte in modo concreto alle esigenze duna presenza efficace nei confronti di alcuni bambini con particolari necessit. Inoltre in concretizzazione lacquisto di una nuova lavastoviglie del tipo ultrarapido, il cui costo verr ammortizzato in pi anni. La nuova retta e di L. 19.000.=, con esenzione per il secondo bambino frequentante contemporaneamente la Scuola; il buono-pasto fino alla fine dellanno sar ancora di L. 1.000.=, poi certamente aumenter. GESTIONE GENERALE Entrate Uscite RETTE (18000 x 40 x 4= 2.800.000.) (18000 x 45 x 6= 4.800.000.) 7.600.000.= Riscaldamento 5.000.000.= Contributi E.P. 6.500.000.= Luce e telefono 1.000.000.= Contributi aziende 3.500.000.= Personale religioso 8.000.000.= Offerte varie 3.500.000.= Personale laico 8.000.000.= Foc e Fiam 1.500.000.= Acquisti didattici 400.000.= Rimborso sostegno 1.400.000.= Manutenzione 400.000.= Varie 800.000.= Ammortamento 500.000.= Totale 24.000.000.= Totale 24.100.000.= GESTIONE REFEZIONE Entrate Uscite BLOCCHETTI (21000 x 35 x4 =2.900.000.) (25000 x 40 x 6 =6.000.000.) 8.900.000.= Acquisto alimenti 7.400.000.= Contributo Provincia 1.600.000.= Costo personale 3.000.000.= Combustibile e gas 400.000.= Varie 200.000.= Totale 10.500.000.= Totale 11.000.000.= 14 Nei precedente numero stato scritto del pavimento nuovo. Effettivamente abbiamo dovuto cambiare tutto il pavimento del piano scuola e refettorio per una superficie complessiva di mq. 240. Si trattato di una operazione molto complessa e costosa di cui eccone il resoconto. La rimozione del pavimento vecchio, nonch del sottofondo nella parte riguardante ancora la vecchia costruzione, stata eseguita da genitori e da volontari; il resto, compresa la tinteggiatura di tutti i locali interessati al cambio, stata effettuata dallImpresa Ghielmetti. Il costo complessivo di piastrelle, mano dopera per la rimozione del sottofondo della parte nuova (pi della met dellintera superficie), mano dopera per la posa del pavimento e della tinteggiatura, zoccoli- no e relativa posa, materiale di costruzione ed uso di attrezzature necessarie, stato di L. 10.000.000.=. Significativo quanto si risparmiato con lopera dei volontari, i quali durante quattro sere hanno ese- guito il lavoro sopra accennato. Scusate se ritorno ancora su questo punto, ma mi sembra giusto farlo notare non per elogiare chi si prestato, ma per evidenziare lo spirito di collaborazione tra i genitori e la Scuola Materna. La spesa sostenuta stato cos affrontata: L. 1.000.000.= con fondi gi stanziati in precedenza; L. 1.000.000.= con quanto stato stornato dallincanto dei Doni dellalbero; L. 3.000.000.= con il contributo straordinario del Comune; L. 450.000.= con il frutto della Lotteria pre-natalizia 1981; .... il resto...... rimane da trovare. 15 Sportiva Ronago Archiviata la stagione agonistica 81/82 in cui le sue squadre si sono comportate molto degna- mente, la Sportiva Ronago si presentata con al- cune piacevoli novit alla ripresa dellattivit. Per la prima volta dallanno della sua costituzione (1975 n.d.r.), la Sportiva si presenta "in campo" con una squadra che partecipa al campionato di Terza categoria, mentre non stato trascurato neppure il settore giovanile dove una squadra di Allievi partecipa al rispettivo campionato organiz- zato dalla FIGC (Federazione Italiana Gioco Cal- cio) ed una squadra di Giovanissimi gioca nel campionato organizzato dal CSI (Centro Sportivo Italiano) . Lattivit, dalla prima squadra di mini-allievi mes- sa in campo nel remoto 1975 si dunque allarga- ta...... ed giunto anche lo "sponsor"! Insieme agli "sponsor", che aiutano ed permetto- no lattivit della Sportiva, arrivato anche il pri- mo allenatore "patentato": si chiama Roberto Ber- nasconi e nella stagione passata allenava la Gi- ronichese. lui, che si assunto larduo compito, di far tira- re i primi calci in un campionato ufficiale alla "ma- tricola" Ronago, come viene oramai abitualmente definita la nostra squadra sui fogli di un noto quo- tidiano comasco. E la matricola Ronago si sta comportando molto bene nel suo girone di campionato. Dopo quattro giornate, infatti, si trova in centro classifica, aven- do accumulato quattro punti risultato di una scon- fitta, nella prima uscita, sul campo dellAurora Como ( la squadra in testa alla classifica con sette punti n.d.r. ), sconfitta che da attribuirsi pi allinesperienza che agli effettivi valori visti in campo; di due pareggi consecutivi cori la Lom- barda di Malnate (1 a 1 Ronago) e con la Porlez- zese (0 a 0 Porlezza); di una vittoria che final- mente giunta domenica scorsa contro la Victor Bianchi di Rovellasca (2 a 0 Ronago). Un crescendo di risultati che promette bene! La squadra degli Allievi, allenata da Nassi e Lura- ti, dopo aver penso le prime due partite ed aver saltato la terza per impraticabilit del campo, ha vinto per 2 a 1 lincontro casalingo di domenica contro la Victor Bianchi di Rovellasca. Nonostante i passi falsi iniziali, la squadra miglio- ra di partita in partita; mette in mostra un gioco molto agile e spumeggiante, molto bello a vedersi e pecca, forse, per la precipitazione in fase di conclusione. Allintramontabile Peron toccato il compito di al- lenare i Giovanissimi. Questa squadra, che si classificata al terzo posto in un torneo giocato a settembre a Cavallasca, ha vinto le prime due partite e perso lultima giocata domenica scorsa. A vedere giocare questi ragazzini ci s diverte co- munque. Agostino G. spray spray spray La Bibbia afferma che Dio Creatore "...cess nel settimo giorno da ogni suo lavoro..." Dopo il sesto giorno, quindi, pare non abbia pi "lavorato" seppur enormemente impegnato,anche Lui!, con Israele. Perch allora, noi, che vogliamo imitarlo, dobbiamo lavorare tutta la vita? 16 Ul nost asili Ghi in menta, l a bas, in funt a la discesa da la gesa, cun dananz un bel giardinet, sempru fiuri; cun i grand finestri che paran ugioni, quasi vuresan cap lur, tuta la ls dal su; cui bel teraz, cun qui pilastri slunga vers ul ciel che paran man che prega; cun tta lale- gria, la festa, cun i mila vers che vegn di sit in du gh fiulit; i capii dal cert, sum dr a parl dal nost asili. I mai pruva a pens a la vita che ghe denta l? Pensii ai fiulit! Pasan l un bel toc da la sua giurnada; imparan tan- ti, rop, in seguii, sa divertisan, sabitan a sta insema i oltri. Che bela roba par sti bagai; impa- ran a "sucializ", a sta insema e rispet i oltri. Pensii ai suor! Lur la vita lhan propri dunada, e ch la dan pai nost fiulit. E cun che amur ga stan a dr, preparan da mangia, urganizan i giurnat. Gh propri da dic un gran grazie. E h lengi s lltim buletin che ghe sta anca un ricambi. Nn ga vu- reum ben a qui che ghe n via, ma sun sicur che ga na vorarem altre- tanta ch gh riv. In senzoltr tt bravisim sti santi don. E un oltr grup da brava gent in qui che sa preocupa da tignil in pee ! Pensii al cunsli daministraziun chel fa i solt murtai par fa qua- dra i cnt; a qui che al sabat van gi a met a, post ul curtl, giust quest, sistem questoltr, E da fa ga n sempru!?! Ma, ma vegnan in menta anca i foc e fiam cun i custin e la birulada; lincant di doni da lalbero pal prim d da lan; e tanti oltri rop pal nost asili. E anca a la dumeniga l vif. Pensii a luratori, a quanti fio, tusanei, sa divertisan e imparan a cres insema. Cert ga vorares na quei man in pio, magari da part specialment di giuin..... Me, va disar, da lasili gu un gran bel ricordo. Sum i sta ben e h ricev tantu, navi g gi a truva i "popi" prima da vec let e ogni tant salta f la futugrafia dal d che san spusa i m gent e in anda a lasili a da via i bi- niis..... che bel sanz. Forzi na volta sa regurdavan e ga tegnevan un pu ps che m a lasi- li; e pur l un quei cos da talment bel e valid che val la pena da stac a dr, specialment pai nost fiulit. Avete in mente, l, in fondo alla discesa della chie- sa, con davanti un bel giardinetto, fiorito; con i finestroni che sembrano occhi, quasi volessero prendere tutta la luce del sole; col bel terrazzo, con quei pilastri allungati verso il cielo che sembrano mani che pregano; con tutta lallegria, la fe- sta, con le mille grida dei bimbi; avrete senzaltro capito, par- lo del nostro asilo- Avete mai provato a pensare alla vita che c l? Pensate ai bambini! Passano gran parte della loro giornata; imparano tante cose, sono seguiti, si divertono, sabituano a stare insieme. Che bello per questi ragazzi, imparano a socializzare, a sta- re insieme ed a rispettare gli altri. Pensate alle suore! Loro la vita lhanno donata, e qui la donano per i nostri figli. E con che amore li assistono, preparano da mangiare, orga- nizzano le giornate. C proprio da ringraziarle. Ed ho letto sullultimo bollettino che c stato un ricambio. Noi vogliamo bene a quelle che sono andate via, ma sono sicuro che ne vorremo altrettanto a chi arrivato. Sono senzaltro tutte bravissime queste sante donne! Ed un altro gruppo di brave persone sono coloro che si preoccupano di tenerlo In vita! Pensate al Consiglio damministrazione che fa i salti mortali per far quadrare i conti, a quelli che al saba- to mettono a posto il cortile, aggiustano questo, sistemano questaltro. E da fare ce n sempre!?! Ma mi vengono in mente anche i Foc e Fiam con le costine e le caldarroste; lincanto dei doni dellalbero al primo Gen- naio; e tante altre cose a favore del nostro asilo. Ed anche alla domenica vivo. Pesate alloratorio, a quanti ragazzi si divertono ed imparano a crescere insieme. Certo ci vorrebbe qualche aiuto in pi, magari da parte specialmente dei giova- ni ... lo, vi dir, ho ho un buon ricordo dellasilo. Mi sono tro- vato bene e ho ricevuto tanto, andavo a trovare i "popi" pri- ma dellet e ogni tanto salta fuori la foto dello sposalizio dei miei genitori, quando hanno distribuito i confetti allasilo..... che belle usanze! Forse una volta si ricordavano e tenevano in maggior consi- derazione lasilo; eppure qualcosa di talmente bello e vali- do che val la pena di seguire, soprattutto per i nostri figli. 17 Per i ragazzi e i giovani Vogliamo anche noi costruire insieme? Ci troviamo: ogni marted, alle ore 20 i ragazzi di 14 15 -16 anni ogni venerd, alle ore 20,30 i giovani 18