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ABBAGNANO, DIZIONARIO DI FILOSOFIA

IRONIA (gr. eironia; lat. Ironia; ingl. Irony; franc. Ironie; ted. Ironie). In generale l'atteggiamento che
consiste nel dare un'importanza assai minore del giusto (o di quella che si ritiene tale) a se stessi o alla propria
condizione o situazione o a cose o persone che hanno stretto rapporto con se stessi. La storia della filosofia
conosce due forme fondamentali d'I.: l l'I. socratica; 2 l'I. romantica.
1 L'I. socratica la sotto!alutazione che "ocrate fa di se stesso nei confronti degli a!!ersari con cui discute.
#uando nella discussione sulla giustizia "ocrate dichiara: $lo ritengo che l'indagine al di l% delle nostre
possi&ilit% e che !oi che siete &ra!i do!ete a!er piet% di noi piuttosto che arra&&iar!i con noi'( )rasimaco
risponde: $*cco la solita I. di "ocrate ' (Rep., I, ++,e++- a). .ristotele non fa che enunciare genericamente
questo atteggiamento socratico quando !ede nell'I. uno degli estremi nell'atteggiamento di fronte alla !erit%. Il
!eritiero nel giusto mezzo; chi esagera la !erit% il millantatore e chi in!ece tenta di diminuirla l'ironico. L'I.(
dice .ristotele( ( sotto questo aspetto( simulazione (Et. Nic., II, -( 11/0 a 22). 1icerone si riface!a a questo
concetto affermando che $ "ocrate spesso nella disputa a&&assa!a se stesso ed alza!a coloro che !ole!a
confutare; e cos2( parlando di!ersamente da come pensa!a( adopera!a !olentieri quella simulazione che i 3reci
chiamano I. (Acad., IV, 4( 14). * a questo concetto del termine face!a riferimento ". )ommaso che la esamina
come un forma (lecita) di menzogna (S. Th., II( 2( q. 11+( a. 1).
2 L'I. romantica poggia sul presupposto dell'atti!it% creatrice dell'Io assoluto. Identificandosi con l'lo
assoluto( il filosofo o il poeta (che molto spesso coincidono( per i 5omantici) portato a considerare ogni realt%
pi6 salda come un'om&ra o un gioco dell'Io: portato cio a sotto!alutare l'importanza della realt%( a non
prenderla sul serio. "econdo 7ederico "chlegel( l'I. la li&ert% assoluta di fronte a qualsiasi realt% o fatto. $)ra 8
sferirsi ar&itrariamente ora in questa ora in quella sfera come in un altro mondo( non solo con l'intelletto e con
l'immaginazione ma con tutta l'anima; rinunciare li&eramente ora a questa ora a quella parte del proprio essere( e
limitarsi completamente a un'altra; cercare e tro!are il proprio uno e tutto ora in questo( ora in quell'indi!iduo e
dimenticare !olutamente tutti gli altri: questo pu9 solo uno spirito che contiene in s come una pluralit% di spiriti
e tutto quanto un sistema di persone( e nel cui intimo l'uni!erso che( come si dice( in germe in ogni mondo( s'
dispiegato ed per!enuto alla sua maturit%' (Fragmente, 1-:0( ; 121). #ueste notazioni sull'I. tro!arono una
sistemazione concettuale nell'opera di 1. 3. 7. "<L3*5( Erin (1014) nella quale l'I. !eni!a interpretata dal
punto di !ista della soggetti!it% che comprende se stessa come cosa suprema e che perci9 a&&assa a un puro
nulla tutte le altre cose( anche ci9 che c' di pi6 alto. =ur polemizzando contro qualche particolare( definito
$platonico' della dottrina di "olger( >egel la face!a sua nel descri!ere l'I. nel modo seguente: $=rendete una
legge( e schiettamente qual in s e per s: io ne sono perci9 anche al di l% e posso fare cos2 e cos2. ?on la cosa
superiore( ma sono io superiore e sono il padrone( che al di sopra della legge e della cosa( scherza con esse come
con il suo piacere e in questa coscienza ironica( nella quale lascio perire il "ommo( godo soltanto di me ' (Fi!.
de! dir., " 1@/). L'I. cos2 intesa( come coscienza della "oggetti!it% assoluta( la quale( come tale( tutto e di fronte
alla quale perci9 tutte le altre cose sono nulla e pertanto come coscienza dell'assoluto ar&itrio di tale soggetti!it%
( secondo >egel( un risultato della filosofia di 7ichte quale stata intesa e interpretata da 7ederico "chlegel
(Fi!. de! dir., " 1@/( Ausatz). $ #ui il soggetto si sa in s medesimo come l'.ssoluto e non d% alcun peso a tutto il
resto: esso sa distruggere sempre di nuo!o tutte le determinazioni che esso stesso si d% del giusto e del &ene.
*sso pu9 dare a intendere a s ogni cosa ma non mostra altro che !anit%( ipocrisia( sfrontatezza. L'I. sa di
dominare qualsiasi contenuto: essa non prende nulla sul serio( scherza con tutte le forme ' (#e$chichte der %hi!.,
III, sez. +( 1( +; trad. ital.( III( 2( pag. +-/8-1).
#uel concetto rimasto a contrassegnare uno degli aspetti fondamentali del romanticismo tedesco. Bi esso
CierDegaard ha dato un'interpretazione attenuata o metaforica( da un lato concependo l'I. socratica come la
superiorit% di "ocrate sopra la nequizia del mondo (&iario, '
+
, .( 24@); dall'altro lato intendendo in generale l'I.
come $ l'infinitizzazione dell'interiorit% dell'io ' ma come infinitizzazione $ interiore '( in un significato che non
ha pi6 la portata che 7ichte attri&ui!a all'infinit% stessa. $1os' l'LE egli scri!e. L'unit% di passione etica( che
accentua in interiorit% il proprio io infinitamente( e di educazione la quale nel suo esteriore (nel commercio con
gli uomini) astrae infinitamente dal proprio io. L'astrazione fa s2 che nessuno s'accorga della prima unit% !issuta
ed in ci9 sta l'arte per la !era infinitizzazione dell'interiorit% ' (&iario, VI, .( +0( trad. 7a&ro). =oich l'infinit%
dell'io qui soltanto un'infinit% $ interiore'( cio l'accentuazione all'infinito del !alore dell'io ne!!a coscienza( ma
non l'infinit% effetti!a e creati!a dell'Io assoluto dei romantici( l'I. non ha pi6 il suo significato romantico :
solo il contrasto tra la coscienza esaltata che lFio ha di sG e la modestia delle sue manifestazioni esterne.
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ENCICLOPEDIA GARZANTI DI FILOSOFIA
Ironia( termine che nel greco classico (eironia) a!e!a il significato generale di $simulazionedissimulazione';
in modo pi6 specifico 8 e non peggiorati!o 8 era usato sia in letteratura (con l'espressione $ironia tragica' si
indica!a( nella tragedia( il dis!elarsi della catastrofe imminente attra!erso le parole di un personaggio per lo pi6
inconsape!ole) sia in retorica( do!e defini!a la figura consistente nell'impiego di una parola o espressione nel
senso del suo antonimo. Ia soprattutto significati!o l'uso filosofico del concetto( a indicare un caratteristico
procedimento socratico. In "ocrate( $ironia' l'atteggiamento di colui che pone domande al suo interlocutore
mostrando di considerarsi incapace di trattare compiutamente l'argomento in questione e $fingendosi'
ignorante. *sempi di tale socratica sotto!alutazione di sG si tro!ano in tutti i dialoghi platonici (per es.: Rep()*
)!ica, 1 , ++,e8++-a8 e): il mo!imento della finzione sempre il medesimo( e consiste nel far ammettere come
!era una contraddizione mascherata( per s!elarla infine come tale( facendo cadere l'a!!ersario !ittima del
proprio presunto sapere. La nozione di ironia si ritro!a anche( con un senso !icino a quello generale del termi ne
(dissimulazione( mascheramento di un sentimento o di una !erit% dietro il suo contrario)( in .ristotele( secondo
il quale !eritiero colui che si tiene nel giusto mezzo tra la millanteria( esagerazione del !ero( e l'ironia( sua
diminuzione (Etica nicomachea, II( -( 11/0a 2/ sgg.); e riappare poi in san )ommaso (S(mma theo!ogiae, II(
IIae( q. 11+( a. 1). In et% moderna( il concetto riacquista importanza nel "ettecento; in particolare( ....1.
"haftes&urJ nel Sen$($ comm(ni$ (1-/:) distingue un'$ironia difensi!a' dall'ironia utilizzata $al fine di porre in
luce il !ero al di l% delle con!enzioni del discorso' (parte t( sez. u)( mentre nella +ettera $(!!,ent($ia$mo (1-/0)
suggerisce di usare l'arma dell'ironia contro quella forma esasperata di entusiasmo che il fanatismo( religioso o
politico (sez. n). )utta!ia solo nell'am&ito della speculazione e della poesia romantica l'ironia assumer% un ruolo
centrale( giungendo a indicare l'inadeguatezza tra l'artista creatore come soggetto assoluto( da una parte( e
l'opera d'arte insieme al mondo( in quanto elementi relati!i(dall'altra. In 7. "chlegel il concetto( che nasce dalla
riflessione sulle difficolt% interpretati!e del $filologo'( !iene identificato come $estrema mo&ilit% spirituale'
(Fi!o$o-ia de!!a. -i!o!ogia), e l'ironia o forma del paradossale ha il proprio terreno specifico nella filosofia
(+yce(m, frammenti @2 e @0). .nche C.K. "olger intende l'io artistico come io assoluto( ma radicalizza l'ironia(
identificandola con il mo!imento per cui l'idea( incarnandosi nell'opera d'arte( si distrugge (+ettera a Tiec., -
aprile 101,). L'ironia romantica sar% poi oggetto di critica da parte di >egel( il quale la intender% come
atteggiamento esasperato di una $soggetti!it% che conosce se stessa come cosa suprema' (Fi!o$o-ia de! diritto,
ti( nota +:)( riconducendola al principio della filosofia fichtiana che fa di un io astratto e formale il fede. In un
contesto storico8culturale affatto diprincipio assoluto del sapere. =er >egel l'aspetto negati!o di questa $ironia
che sa di dominare qualsiasi contenuto( ... non prende nulla sul serio( scherza con tutte le forme' (Storia de!!a
F/!o$o-ia, parte nn( sez. +( 1( + a)( consiste nel suo essere un atteggiamento di negazione implicante la relati!it%
di tutte le cose nei confronti della $genialit% di!ina' posseduta dall'artista (E$tetica, intr. in( L( +). .nche
CierDegaard prende posizione negati!a rispetto alla concezione romantica dell'ironia (nella dissertazione S(!
concetto di ironia, 10@1); pur !alutando positi!amente l'ironia socratica( egli mette in luce il carattere
puramente estetico( nichilista( e quindi inaccetta&ile da parte di un cristiano( di tale concetto. ?el &iario la
definisce $infinitizzazione dell'interiorit%' (!i( .( +0) e deri!andola da un'estraneit% rispetto al mondo (i( .(
14@) la connette con l'infanzia e la fantasia della storia e del pensiero (I( .( 124). In !este nuo!a( e attra!erso la
mediazione di ?ietzsche ($)utto ci9 che profondo ama mascherarsi'( A! di !0 de! )ene e de! ma!e, n. @/)(
l'ironia di!err% protagonista del romanzo no!ecentesco (si pensi per es. a 5. Iusil e a )h. Iann).

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