CRISTIANESIMO PRIMITIVO Roma mta dei pellegrini Il primato di Roma nellantica et cristiana fu ben presto dimo- strato dai viaggi [...] che gli espo- nenti di varie Chiese intrapresero verso Roma. Che cosa mai poteva attirarli alle rive del Tevere [...] se non la Chiesa romana di cui essi riconoscevano il prestigio della fama e di una reale preminente autorit! "d infatti [...] essi venivano a Roma per esporre ai capi della Chiesa ro- mana i loro problemi per chiedere consigli ed aiuti# $%. &'(R)'CCI Il primato della Chiesa di Roma, Ru- sconi %ilano *++* pag. +,. -ondata da .. /ietro e .. /aolo che a Roma erano stati martiri00ati e sepolti la Chiesa romana comin- ci1 ben presto ad attirare a s2 i fe- deli delle altre Chiese cristiane ma fu soprattutto durante il II secolo che tale richiamo divenne evidente. (ttorno al *34 .. /olicarpo 5e- scovo di .mirne discepolo dell (postolo &iovanni venne a Roma per interrogare direttamente papa (niceto sulla data in cui si doveva celebrare la /as6ua $6uestione allo- ra dibattuta e sulla 6uale le Chiese d(sia dissentivano da Roma,. 7el *89 .. Ireneo da :ione che aveva avuto come maestro .. /olicarpo venne a Roma per conferire con pa- pa "leutero. ;uesti viaggi [...] di- mostrano [...] che nellet pi< antica la Chiesa di Roma primeggiava fra le altre e che le altre ne sentivano il fascino e ne riconoscevano l autori- t# $%. &'(R)'CCI Il primato della Chiesa di Roma, cit. pag. *4,.
Le cause del primato :a poten0a politica di Roma che in 6uei tempi era capitale dell Im- pero contribu= a dar lustro alla Chiesa romana. %a si tratt1 soltan- to di un contributo e non della cau- sa principale del primato spirituale esercitato da Roma. 5i furono infatti motivi superiori di carattere spiri- tuale.
S Ireneo da Lione .. Ireneo nellAdversus haereses $III *->, opera composta tra il *83 e il *9+ si domanda come sia pos- sibile riconoscere la vera Tradi0ione cattolica. :a risposta ? che bisogna studiare linsegnamento che gli (postoli trasmisero ad ogni Chiesa da loro fondata. /er far ci1 ? neces- sario risalire attraverso la serie dei 5escovi che in ogni Chiesa locale succedettero luno allaltro fino all ini0io di ogni serie. %a poich2 l impresa sarebbe troppo lunga ? meglio limitare lesame alla sola Chiesa di Roma che ? la pi< gran- de e la pi< importante e conosciuta da tutti fondata e istituita dai due gloriosissimi (postoli /ietro e /aolo. ( 6uesta Chiesa per la sua pi< for- te preminen0a [potentior principali- tas] ? necessario che convenga ogni Chiesa cio? i fedeli che provengono da ogni parte del mondo@ ad essa nella 6uale [...] fu sempre conserva- ta la Tradi0ione apostolica#. .. Ire- neo continua dicendo che attraverso la serie ininterrotta dei 5escovi la Tradi0ione divino-apostolica ? giun- ta sino a noi. %a perch2 potremmo doman- darci la Chiesa di Roma ? la pi< importante! I motivi li troviamo gi riassunti in .. IreneoA *B, ? la pi< grande e la pi< importante@ >B, ? universalmente nota@ CB, fu fondata dagli (postoli /ietro e /aolo@ 4B, go- de in tutto il mondo fama di una salda fede.
L!Epistola ai Corin"i di S Cle# mente romano 7el +D d. C. alcuni giovani della Chiesa di Corinto rivoltatisi contro gli an0iani sacerdoti di 6uella co- munit li avevano deposti. Il papa .. Clemente scrisse ai Corin0i la sua famosa lettera per riportare la concordia tra di loro. "gli cita lesempio della perfetta disciplina dellesercito romano e asserisce che causa della discordia sono state linvidia e la gelosia.
a pagina 8 e 9 SEMPER IN$IDELES E F.cher0a con i santi e lascia stare i fantiG! $%arino chiesa di .. Harnaba I' 5(7&":' )" :'C(, E RomaA da citt sacra a citt profana e lItalia da na0ione cat- tolica a na0ione atea $Concilio e revisione del Concordato,
:"pistola clementina fu accolta a Corinto con grande venera0ione. .appiamo infatti dalla Storia eccle- siastica di "usebio da Cesarea che ancora intorno al *8J essa veniva letta durante la %essa domenicale. 7ella sua famosa epistola [...] Cle- mente non accenna esplicitamente al primato della Chiesa di Roma ma la sua stessa ini0iativa di rivol- gersi alla Chiesa di Corinto in veste di ammonitore e di paciere dimostra chegli sentiva fortemente la premi- nen0a spirituale della sua Chiesa# $ibid. pag. >4,.
L!Epistola ai Romani di S Igna"io d!Antioc%ia Anno XXXIX n. 4 28 Febbraio 2013 Fondatore: Don Francesco Maria Putti 2 s s no no 28 febbraio 2013
5arcati i limiti del I secolo ci simbatte subito in unesplicita af- ferma0ione del primato spirituale della Chiesa di Roma. 5oglio dire 6uella di Igna0io vescovo di (ntio- chia nella .iria# $ivi,. )a notare che anche la Chiesa di (ntiochia era stata fondata da .. /ietro ed era guidata allini0io del II secolo da .. Igna0io che aveva co- nosciuto personalmente .. /ietro e .. /aolo. 7el *J8 .. Igna0io fu in- carcerato condannato a morte e in- viato a Roma ad bestias cio? per essere dato in pasto alle belve nel Colosseo. "bbene anche secondo Igna0io la Chiesa romana presiede- va, cio era preminente rispetto alle altre Chiese del mondo cristiano# $ibid. pag. >D,.
L!epigra&e di A'ercio (bercio vescovo di Ierapoli nell epitaffio da lui dettato tra il *8J e il >JJ d. C. e definito da &iovanni Hattista de Rossi Fla regina delle iscri0ioni cristianeG rievoca il ricordo di un viaggio compiuto a Roma du- rante il regno di %arco (urelio $*D*-*9J,. ( 6uei tempi esisteva il grande impero Romano Roma ne era la capitale ed essa era conside- rata una regina aurea. (bercio scri- veA [...] il 6uale [Cristo] mi mand1 a Roma per vedere il regno e la regina dallaurea veste e dagli aurei cal0ari. " vidi l= un popolo avente uno splendido sigillo#. (pparentemente il regno e la regina sono Roma il popolo ? 6uello romano dominatore del mondo la cui poten0a ? conce- pita come uno splendido sigillo im- presso su di esso. %a (bercio stes- so rivolgendosi a Fchi intendeG av- verte che sotto il significato ovvio ve n? uno pi< profondo che solo chi comprende cio? il cristiano ? in grado di cogliere. Infatti sarebbe as- surdo che Cristo avesse inviato un 5escovo a Roma solo per vedere il regno di %arco (urelio le belle00e della citt regina e per constatare la poten0a del popolo romano. )un6ue per Fchi intendeG il FregnoG ? 6uello di Cristo in terra e la FreginaG ? la Chiesa che ha il suo centro visibile a Roma e il FsigilloG impresso sul popolo romano ? la sua fede esalta- ta anche da .an /aolo nella "pisto- la ai Romani. Cercando a Roma il FregnoG e la Fregina vestita doroG (bercio dimo- stra di concepire la Chiesa di Roma come la prima tra tutte. Inoltre scri- vendo che Cristo stesso lo ha man- dato a Roma (bercio dimostra di non credere che il primato della Chiesa di Roma dipenda dalla po- ten0a politica dei Romani ma che ? un primato spirituale voluto da &e- s< Cristo.
Tertulliano 7ato attorno alla met del II se- colo da una famiglia pagana si convert= al Cristianesimo. .uccessi- vamente si avvicin1 alleresia dei %ontanisti attorno al >*C. In una delle sue prime opere $De praescriptione haereticorum, risalen- te al >JJ circa 6uando era ancora cattolico cio? legato e sottomesso al /apa e alla Chiesa universale di Roma accenna al primato della Chiesa romanaA parla del passo di .an %atteo in cui /ietro ? detto la pietra sulla 6uale Cristo fonder la sua Chiesa colui al 6uale Cristo af- fider le chiavi del Regno dei Cieli e dichiara che proprio Fda Roma deri- va anche a noi [Cristiani] lautoritG. )ivenuto montanista Tertulliano non negher il primato di /ietro ma ne negher la trasmissione ai suoi successori.
Clemente alessandrino "gli definisce /ietro come leletto di Cristo il primo degli (postoli. Commenta poi il passo di %atteo $K5II >8, in cui Cristo ordina a /ie- tro di pagare il tributo per s2 e per il %aestro con lo statere trovato nella bocca del pesce che per primo avrebbe abboccato allamo come se- gno del legame strettissimo e spe- ciale tra Cristo e /ietro. " pu1 bastare.
L La (asilica Lateranense Roma ha tra gli altri il primato di possedere la pi< antica Hasilica cristiana riconosciuta come tale an- che dallautorit civile an0i addirit- tura costruita da essaA .. &iovanni in :aterano. "ssa ? legata al nome dellImperatore Costantino e al ri- cordo della vittoria riportata da lui contro lempio %assen0io presso il /onte %ilvio alle porte di Roma il >9 ottobre C*>. M noto che il culto cristiano si svolgeva nei primissimi tempi nelle varie case dei Cristiani e che poi si sent= il bisogno di avere appena possibile edifici speciali adibiti espressamente al culto divino. "di- fici di 6uesto genere dovettero sor- gere probabilmente gi nel III seco- lo negli intervalli tra le varie perse- cu0ioni. )a 6uanto scrive "usebio di Cesarea in (sia vi erano edifici destinati al culto ancora pi< antichi della Hasilica :ateranense. %a fra 6uesti edifici e la Hasilica :atera- nense corre [...] una differen0a so- stan0iale. %entre 6uelli furono co- struiti per ini0iativa di 0elanti ve- scovi [...] la Basilica Lateranense u eretta per volere della somma autori- t civile dellImperatore e natural- mente anche a spese di lui. Costan- tino [...] prese su di s2 lintero costo dellopera# $Ibid. pagg. 8*-8>,. La Basilica Lateranense u perci! il primo ediicio cristiano riconosciuto come tale. ( 6uesta prerogativa se ne aggiunge unaltraA 6uella di esse- re lunica Hasilica cristiana rimasta dopo tanti secoli ancora viva e vita- le. M assai probabile che la decisio- ne di erigere una grande Hasilica come e" voto a Cristo .alvatore fos- se presa dallImperatore subito dopo la vittoria su %assen0io presso il /onte %ilvio. :a 0ona del :aterano infatti al tempo di Costantino face- va parte del patrimonio imperiale. :a &uarducci spiega che proba- bilmente 6uando Costantino entr1 vittorioso a Roma prese dimora nel- la casa del :aterano. ;uando poi alla fine del gennaio C*C part= da Roma si compiac6ue di lasciare la casa imperiale del :aterano a papa %il0iade. 7on ? perci1 strano che lImperatore volle far costruire la fu- tura cattedrale di Roma nella mede- sima localit molto vicino alla eN- casa dellImperatore oramai casa del /apa. :a Hasilica fu dedicata O secondo unantica tradi0ione O il + novem- bre. Pra poich2 la dedica delle chiese avveniva abitualmente di domenica considerando let di Co- stantino e di papa .ilvestro succe- duto nel C*4 a %il0iade e durante il cui pontificato la Hasilica fu in gran parte costruita ci si offre la scelta tra il + novembre C*> e il + novem- bre C*9. %a ? impossibile che la dedica sia avvenuta il + novembre C*> vale a dire circa dieci giorni dopo la battaglia del /onte %ilvio. Resta allora il C*9. (nnesso alla Hasilica sorse per volont dellImperatore il Hattistero dedicato a .. &iovanni Hattista. ;uesti due edifici furono ornati sen0a risparmio col fasto intonato alla eN-casa imperiale nella 6uale papa %il0iade e poi i suoi successo- ri erano andati ad abitare. (lla Ha- silica fu assegnata la rendita annua di 4.C+J solidi al Hattistero 6uella assai pi< ingente di *J.>C4 solidi. %a per 6uale motivo la rendita de- stinata al Hattistero era tanto mag- giore di 6uella concessa alla Hasili- ca! /erch2 i *J.>C4 solidi compren- devano lappannaggio del /apa che allora aveva lesclusivo diritto di amministrare il Hattesimo in 6uelledificio. 7ella seconda met del KII secolo la Hasilica era ancora 28 febbraio 2013 s s no no 3
dedicata soltanto a Cristo .alvatore ma pi< tardi assunse anche il nome di .. &iovanni dai due oratorii an- nessi al Hattistero e dedicati a .an &iovanni Hattista e a .an &iovanni "vangelista. )opo lesilio avignonese $*CJ3- *C88, i /ontefici abbandonarono de- finitivamente la loro antica dimora in :aterano ma la Hasilica :atera- nense rest1 sempre la Cattedrale di Roma e sempre e soltanto ad essa spett1 il titolo di F(rcibasilicaG. "ssa viene chiamata anche Caput eccle- siarum #ater ecclesiarum #a$istra ecclesiarum %apalis sacrosanta Ar- chibasilica Lateranensis e tuttora ? chiamata Cathedralis Romae per- ch2 tutti da essa ricevono impulso e %agistero# $&iovanni )iacono,.
Conclusione (bbiamo constatato che tra la fi- ne del I e la met del III secolo il primato della Chiesa romana veniva generalmente riconosciuto in tutto lorbe cristiano. (l riconoscimento del primato si associava poi 6uello delluniversalitA :a Chiesa di Ro- ma ed essa sola era la Chiesa uni- versale la Chiesa di Cristo# $Ibid&, pag. 4C,. )i FcollegialitG non si fa parola. Petrus )*IDA AI NAVI)ANTI di un nocc%iero in&ido *n!in+ersione di rotta Il cardinale &ianfranco Ravasi ha prodotto un altro libroA F'uida ai navi$anti $le risposte della ede,G ed. %ondadori >J*> repertorio di note commenti approfondimenti e delucida0ioni che saggiunge agli altri suoi tanti fin 6ui pubblicati. :opera si caratteri00a e per lampia presen0a di cita0ioni che la fanno apparire erudita e per l escussione di numerosi autori la cui maggior parte per1 rappresen- ta il pensiero gnostico illuministico o 6uanto meno neutro e indifferen- te@ 6uel pensiero che viene convoca- to nel cosiddetto FCortile dei 'entiliG gestito dallo stesso prelato e di cui s? avuta dimostra0ione nella parata dellottobre scorso ad (ssisi con- trassegnata da una certa 6ual vani- tas verbosa intellettualistica. :o stile e la discorsivit linguisti- ca della 'uida ai navi$anti sono tali che il libro si legge al6uanto age- volmente ma si sa il cardinale O /residente del /ontificio Consiglio della Cultura e delle /ontificie Commissioni per i Heni Culturali della Chiesa e di (rcheologia O ? uno dei tanti prelati e teologi usciti dalla scuola del defunto card. Carlo %aria %artini e perci1 siffatto di- scepolato suggerisce al lettore cau- tela atten0ione e O absit in(uria ver- bis O santo sospetto perch2 nelle *>4 pagine di 6uesta naviga0ione si potrebbe annidare il serpentello del- la lusinga modernista e progressista martiniana. "d infatti lautore in di- verse parti osa unesegesi di tipo li- berale illuministica. ;ui preme esaminare 6uanto si legge a pag. 43 ove il cardinale compie un in- versione di rotta piuttosto rischiosa. 7utriti con il latte dellortodoss=a e raffor0ati dalla nutriente chiare00a dellantico e pur sempre attuale Ca- techismo di .. /io K messi in guar- dia dalla /ontificia Commissione Hiblica la 6uale ha sancito che Fnon pu! mettersi in dubbio il senso lette- rale-storico nei primi tre capitoli della 'enesi )uando si tratta dei atti che toccano i ondamenti della reli$ione cristianaG $"H n. CC9, abbiamo sempre creduto come tutti i cristia- ni fermamente ed Fin$enuamenteG che nel racconto di 'en.*> fosse stata rivelata e descritta la crea0io- ne del mondo 6uale opera diretta di )ioA FIn principio creavit Deus caelum et terram& *erra autem erat inanis et vacua, et tenebrae erant super aciem ab+ssi, et Spiritus Dei erebatur super a)uasG@ FIn principio )io cre1 il cielo e la terra. :a terra era vuota solitudine e le tenebre co- privano labisso@ ma lo spirito di )io aleggiava sulle ac6ueG. 7on simbo- lismi esplicativi ci vennero addotti 6uando lo apprendemmo n2 me- tafore che ne cangiassero il conte- nuto letterale e autentico stanti le molte testimonian0e dei profeti del salmista degli evangelisti dei /adri della Chiesa a garan0ia della veridi- cit della narra0ione. "ra ed ? an- cora 6uello che affermiamo 6uando professiamoA F Credo in Dio %adre -nnipotente, Creatore del Cielo e della *erra.. ( pag. 43 del libro di Ravasi si legge che 6uesto raccontoQverit ? invece Funapparente narra/ione stori- ca, con eventi e una trama, che hanno per! un valore simbolico, ilosoi- co0teolo$ico, )uindi sapien/iale ed esisten/iale& Si tratta 1 aggiunge lautore nella stessa pagina O di une/iolo$ia metastorica. cio? non di un racconto storico ma di una spiega0ione mitica dellorigine del mondo anche se ricca di vedute profonde. %etastorico infatti stan- do alletimo del vocabolo vorrebbe significare che il resoconto biblico della crea0ione ? 6ualcosa che sta al di sopra e al di l dei tempi e dei luoghi un FconcettoG pi< che un racconto storico vero e proprio. Il versante cui inclina il pensiero ravasiano ? 6uello Runghiano degli FarchetipiG di 6uelle fumose astra- 0ioni di entit o principii indistinti che stanno a capo della realt e che odorano di FancestralitG ripiego sempre buono per accreditare verit esoteriche ed occulte. .crive infatti RavasiA FSi risale allarchetipo 1 non per nulla il prota$onista si chiama ha 2adam, in ebraico 3luomo., e ha- 44ah 56va7, la vivente, la madre della vita 1 non per narrare cosa sia accaduto nel processo di omini//a- /ione in senso scientiico o per sco- prire $li atti di un sin$olo individuo primordiale, ma per identiicare nella sua radice ini/iale lo statuto perma- nente di o$ni creatura.. /remesso che mal si comprende cosa voglia significare lultima parte dell enun- ciato O Fidentiicare lo statuto per- manente di o$ni creatura nella sua radice ini/ialeG O avvertiamo che con tali sottili ed elaborate perifrasi siamo in piena area darSinista O Fomini00a0ioneG 6uale sinonimo di evolu0ionismo della specie O seppur perimetrata da litoti al congiuntivo $sia accaduto7 e in piena gnosi spu- ria la cui nota distintiva viene espressa dallheideggeriano concetto di 7ulla primigenio che in Tung si trasforma nellarchetipo. Insomma sembra ammonire lautoreA toglie- tevi dalla testa cari cattolici di fede preconciliare che la crea0ione sia un FattoG e un FattoG divino#.
La nega"ione del soprannatu# rale .e il racconto della &enesi ? un mito necessariamente il suo mes- saggio dovr essere simbolico e che 6uesto sia il pensiero autentico del cardinale ? testimoniato dalla rico- gni0ione che in chiave meramente simbolica lautore fa tanto dell (l- bero della conoscen0a del bene e del male 6uanto dello stesso /aradiso terrestre o "den. InsommaA ci1 che lo scriba biblico ha raccontato ? me- tasemantica. .tranoU perch2 a leg- gere lepisodio veniamo a sapere ad esempio che il .ignore mette a 4 s s no no 28 febbraio 2013
disposi0ione alimentare di (damo e di "va tutte le 6ualit di erbe e frut- ti del giardino escludendo il famoso albero. In simile contesto O dieta ve- getariana O la presen0a di un albero fruttifero tuttavia proibito ? 6uan- to mai logica e congrua. /erch2 ne- gare che sia proprio cos=! :a vicen- da narrata nella scrittura O non pi< sacra naturalmente O sarebbe in- vece un giro verbale lungo e affa- bulante espressivo ed allusivo di un concetto ideato per dar spiega- 0ione di una realt diversamente in- conoscibile. Il mito giU 'na digressioneA an- che nel recente FLinan/ia di 'es8G di Henedetto K5I si afferma relati- vamente alla stella che guida i %agi che la figura0ione potrebbe essere simbolica ammettendo tuttavia che la teoria di un allineamento dei pianeti &ioveQ.aturno potrebbe spiegare in modo naturale il feno- meno. Come si vede ? il tentativo di rendere ra0ionalmente credibile un evento che non sarebbe arduo con- siderare miracoloso. )io infatti a cui nulla ? impossibile $Lc.*C8, avrebbe forse avuto difficolt di far apparire in occasione della nascita del -iglio un astro al di fuori delle immutabili rotte cosmiche! Ch2 forse a -atima il sole non rote1 vorticosamente sen0a con ci1 turba- re le leggi di Veplero! .i cade nella presun0ione o nel supino condi0ionamento alla men- talit scientista 6uando si intende spiegare i fatti soprannaturali con teorie ra0ionalistiche. Ci prov1 ne- gli anni passati tale Werner Veller protestante autore di un saggio vo- luminoso FLa Bibbia aveva ra$ioneG O ed. italiana &ar0anti O intendendo con ci1 non tanto la realt e la veri- t degli eventi soprannaturali e di- vini raccontati dalla Hibbia ma la loro ridu0ione a livello naturale.
Le pre&eren"e e,tra cristiane di un cardinale Tornando al cardinal RavasiA co- me potremmo rispondere alle sue parole che traggono autorit dalla sua carica nel /ontificio Consiglio della Cultura e nella /ontificia Commissione per i Heni naturali! /otremmo addurre a sostegno della nostra apologia del dogma numero- se conferme tratte dalla inerrante .acra .crittura comeA 6s. >J** O %s. *9 *Q> %s. 9+*> O %s. +33 O %s. **3*3 O %s. *>*> O %s. *>49 O %s. - *4DD O Is. C8*D O Is. 4J>9 O Is. 43*3Q>D O Dt. 4C+ O I Re 9D O 'er. *J*> O Bar. CC> O Am. 39 O Dan. C38Q99 O 9c. *>* dove i san- ti autori non cessano di lodare e adorare il .ignore FCreatoreG del mondo universo. /otremmo citare lispirata dottrina del Doctor An$eli- cus che in S& *h. I 6. K:I5 aa.*Q>QCQ4 $De processione creatu- rarum a Deo, et de omnium entium prima causa,, e in I 6. KCI a. * $utrum corpus primi hominis sit ac- tum de limo terrae, utrum corpus humanum sit immediate a Deo pro- ductum, afferma e dimostra col ri- gore logico ed ine6uivocabile del pensiero scolastico la crea0ione 6uale FattoG di )io e della .ua libera volont. /referiamo per1 servirci della testimonian0a stessa di Cristo a cui nessuno men che meno un cardinale potr opporre obie0ioni di sorta n2 tanto meno sminuirne la chiare00a a favore di chiss 6uale simbolismo perch2 il discorso di &es< ? del tipoA .= .= 7o 7o ove nulla ? la possibilit di sfumarne la verit. (i farisei che :o tentavano circa la liceit del divor0io "gli afferm1A F:on le$istis )uia )ui ecit hominem ab initio masculum et eminam ecit eos!G $#t. *+4Q3,. F7on avete letto che Colui che dal principio cre1 luomo lo fece maschio e femmi- na!G. Il termine greco F;tisas. O Co- lui che fece O rende il concetto di Fonda/ione, crea/ione. n2 v? altra alternativa semantica cos= come FaparchsG- dal principio - ci dice che non attraverso successive me- tamorfosi o evolu0ioni di specie n2 tanto meno da una precedente crea- tura inferiore il .ignore form1 luomo ma direttamente e dall ori- gine. " sarebbe ora che si affermas- se e sostenesse alta 6uesta verit invece di accodarsi a far eco alle teorie pi< o meno evolu0ioniste per tema desser tacciati di oscuranti- smo. -orse che la scien0a positiva ha saputo dare risposte scientifica- mente fondate circa lorigine dell uomo! (lla luce delle parole di Cristo )io resta pertanto il Creatore del mondo nonostante la lettura sim- bolista che ne d il cardinal Ravasi o un %ancuso 6ualsiasi. Il 6uale prelato allorch2 passa in rassegna la crea0ione di "va gestendo de- stramente etimologie iraniche su- meriche semitiche e greche invece di pescare 6ualche opportuna rifles- sione dai testi dei .anti /adri va ad estrarre dal Talmud una cita0ione che diceA 3State attenti a ar pian$e- re una donna perch< Dio conta le sue lacrime= La donna uscita dalla costola delluomo, non dai suoi piedi perch< dovesse essere calpestata, n< dalla testa per essere superiore, ma dal ianco per essere u$uale, un po pi8 in basso del braccio per esse- re protetta, e dal lato del cuore per essere amata.. 'na elegante e deli- cata riflessione che in verit sbia- disce di fronte alla profondit di .. Tommaso d(6uino nella Summa *h. in I 6. KCII a. CA 6ra conve- niente che la donna osse ormata con la costola delluomo& %rimo per indicare che tra luomo e la donna deve esserci un vincolo damore& La donna 3non deve dominare sull uo- mo. 5> *im& ?, >?7 e perci! non u ormata dalla testa& :< devessere dispre//ata dalluomo come una schiava, perci! non u ormata dai piedi& Secondo per una ra$ione mi- stica@ perch< dal costato di Cristo dormiente sulla croce dovevano lui- re i Sacramenti, san$ue ed ac)ua, coi )uali sarebbe stata ediicata la Chiesa#. (lla poetica del Talmud Tomma- so aggiunge una considera0ione di ben pi< alta significan0a e di ben pi< sublime livelloA 6uella di dispor- re analogicamente la nascita della Donna biblica e la nascita della Do- mina06cclesia uscita dal sangue e dallac6ua della ferita del costato di Cristo. ;uesta sarebbe stata la ca- techesi che avrebbe raffor0ato la fe- de nel lettore cattolico e determina- to in 6uello agnostico un forte mo- tivo di riflessione e di medita0ione. "videntemente il cardinale Ra- vasi anche in 6uesta sua opera si pone in dialogo privilegiato con i non credenti del suo FCortileG ap- pendice fotocopia della precedente FCattedra dei non credenti. di mar- tiniana istitu0ione e dimostra anco- ra una volta di preferire parabole o aneddoti eNtracristiani cos= come nellultima edi0ione del FCortileG te- nutasi in ottobre scorso ad (ssisi allorch2 concluse il suo intervento con una FparabolaG tibetana che molto aveva dellevangelico Fi$liol prodi$oG. :odore del lamaismo e dellesotismo orientale ? O dobbiamo pensare O per Ravasi pi< soave del profumo cristiano mediterraneo. /er concludere riportiamo a so- stegno di 6uesta ultima nostra im- pressione il riferimento che lautore fa di uno dei pi< gnostici musicanti Fne4 a$eG che si son piccati desser sulle corde duna chitarra Fmaestri in IsraeleG e diffusori di cultura e solidariet. /arliamo dun mene- strello famoso apologeta della pro- stitu0ione cantata ed esaltata 6uale servi0io sociale $Fbocca di rosa., cantautore che il cardinale nel suo libro porta a segno di auctoritas a pag. ++. /arliamo cio? del genove- se -abri0io )e (ndr2 di cui si dice nel libro essere stato fine intuitore 28 febbraio 2013 s s no no 5
della figura del Crocifisso cos= come testimonia la can0one FIl testamento di *itoG ove scrive e cantaA FIo nel vedere )uestuomo che muore0madre, io pro- vo dolore&0:ella piet che non cede al rancore0,madre, ho imparato l amoreG. Il cardinale afferma che 6ueste sensa0ioni sarebbero le stes- se espresse da &iovanni in forma teologica $'iov.C*DO4 *+, ma noi diciamo non esser lecito far figura- re un )e (ndr2 come esegeta o 0e- lante annunciatore di Cristo. .ul numero speciale di FLiberalG O ago- stoQsettembre >JJ8 O era riportato 6uale argomento monografico F&"- .X >JJ8G a commento del F'es8 di :a/arethG I vol. di Henedetto K5I . %olti personaggi di pi< o meno in- cisivo speso specifico e di pi< o me- no visibile connota0ione cattolica intervenivano con proprie riflessioni e in ultima pagina la *3* anche il )e (ndr2 con la can0one FLa pre- $hiera, linsulto, lo sputoG ove dicevaA 3non intendo cantare la $loriaY di chi penso non u altri che un uomoG e FY morA come tutti si muoreB non si pu! dire che sia servito a moltoB&G. -rasi dove non compaiono affatto n2 la fede n2 lintui0ione della divinit di &es< e della sua 'nit con il /a- dre e con lo .pirito .anto. Tutt al- troU sono espressioni di contenuto blasfemo e completamente atee ric- che solo di presun0ione e di saccen- teria. .e costui secondo il parere del cardinale ? stato un fine inten- ditore di Cristo vuol dire che .. Tommaso .. (gostino .. Honaven- tura .. /io da /ietrelcina di &es< non hanno capito niente. 'n giova- ne che si pretende teologo saputello redattore di una rubrica FLa predi- co//aG scrisse tempo fa sul foglio parrocchiale FCenite e vedreteG $.an- ta %arinella -&ennaio >J** pag. D, che Fanche don Andrea 'allo diceva che De Andr< il DE evan$elista@ a le$$ere e meditare le sue meravi$lio- se poesie sembra proprio cosAG. /o- veri %atteo %arco :uca e &iovanni che han prodotto 6uei 6uattro capo- lavori sacrificando o rischiando la vitaU .e avessero saputo che un chitarraiolo neopagano sarebbe sta- to capace di parlarci di &es< in po- che righe e in forma di ballata si sarebbero astenuti da 6uella impro- ba fatica. /overo /aolo apostolo delle genti in viaggio apostolico per il mondoU poteva risparmiarsi di scrivere ed inviare le sue lettere a "brei Romani -ilippesi. (vrebbe evitato Roma e 7erone e non sareb- be passato per la via Pstiense per essere decapitato alle Ftre ontaneGU .arebbe stato sufficiente ritmare un motivetto su 6ualche cetra e non avrebbe perso la vita per la fedeU
Conclusione Che cosa infine si pu1 dire! Che dal libro di Ravasi emerge una eru- di0ione che lautore dosa pagina per pagina con sapiente sintassi e stile ma la rotta della naviga0ione non ? ben tracciata. " crediamo soprat- tutto che la spropor0ione tra autori FlaiciG presenti in forte maggioran0a rispetto ai .anti /adri e ai )ottori O .an Tommaso d(6uino ? citato una sola volta a pag. 4*O non deponga a favore dello scopo che lautore si ? prefisso 6uello cio? di fornire per la naviga0ione sul pelago della vita le risposte della fede dacch2 un Va- fZa un Horges un 7iet0sche un [egel padre del nichilismo anche un VierZegaard $citato D volte, un Vant un Cavour massone usurpa- tore dei diritti della Chiesa e persino del famoso enunciato FLibera Chiesa in libero StatoG di propriet di C. -. de %ontalembert non potranno es- sere in grado di dare esaurienti e definitive risposte ai grandi interro- gativi dellesisten0a. "ssi possono tuttal pi< sollecitare il dubbio ma il cristiano cattolico afferma auto- revolmente Romano (merio non deve coltivare dubbi su Colui che ? Cia 1 Cerit 1 Cita, come pare sia in voga oggi nella ricerca teologica ma solo pu1 avere difficolt a compren- dere la profondit misteriosa della %arola& L P DOCENTE DELL!-*NIVERSIT. DEL PAPA/ MA 0)I*DEO $INO IN $ONDO1 Ci perviene la trascri0ione della registra0ione su cassetta di *4 mi- nuti della le0ione tenuta il >D no- vembre >JJ9 da Romano /enna docente dal *+9C di 7uovo Testa- mento nella /ontificia 'niversit :ateranense l'niversit del /apaG. 9B minutoA R. /enna parlando del F&es< storicoG dice che Fnon pos- sibile ridurlo ad un $iudeo )ualun- )ue [meno maleU]B anche se la sua ori$inalit non subito [sic] )uella del i$lio di Dio del Concilio di :iceaG. %a O domandiamo O se &es< ? diventato F-iglio di )ioG solo a parti- re dal Concilio di 7icea e gra0ie ad esso perch2 mai .ant(tanasio si appellava contro gli (riani alla tra- di0ione prenicena! F:oi troviamo O egli diceva O che )uesta dottrina [la divinit di Cristo] stata trasmessa da un %adre allaltro, ma voi, novelli $iudei, di- scepoli di Caia, )uali %adri potete citare in avore della vostra opinio- neG $De decret& :ic& S+n& >8,. L L L R. /enna per1 sembra ignorare non solo la tradi0ione prenicena ma perfino il 5angelo cosa che per un docente di 7uovo Testamento ci sembra il colmo. F'es8 O egli affer- ma O non si deinisce mai io sono il Cristo, io sono il i$lio di Dio, non lo dice maiB le sue dichiara/ioni sono sempre dichiara/ioni di basso proi- loG. FDi basso proiloG dun6ue an- che lafferma0ione della propria di- vinit fatta da &es< dinan0i al .i- nedrio in risposta alla domanda so- lenne di CaifaA F*i scon$iuro, per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Fi$lio di Dio. &es< gli risposeA FIo lo sonoG $#t& >D DC@ #c& *4 D>,. Certo non Fdi basso proiloG la considerarono Caifa e i sinedristi dato che per 6uesta afferma0ione condannarono &es< a morte come FbestemmiatoreG. FDi basso proiloG naturalmente per R. /enna anche tutte le affer- ma0ioni in cui &es< o si attribuisce prerogative divine come 6uella di rimettere i peccati o chiama )io suo /adre in senso proprio e natu- rale. (d esempio nellepisodio della piscina probaticaA FIl %adre mio ope- ra tuttora [anche di sabato] e anche Io opero [di sabato]G $'v& 3 *8,. (n- che i giudei presenti come poi Caifa e il .inedrio non considerarono Fdi basso proiloG 6uesta afferma0ione dato che Fper )uesto sempre cerca- vano di ucciderlo, perch< non solo violava il sabato, ma diceva Dio suo %adre, acendosi u$uale al %adreG $'v& 3 *9,. " 6uando in occasione della fe- sta della )edica0ione &es< affer- maA FIo e il %adre siamo una sola co- sa [in latino unum in greco en]G $'v& *J CJ, i giudei a differen0a di R. /enna capirono benissimo l altis- simo FprofiloG di 6uellasser0ione e Fdiedero di pi$lio alle pietre per lapi- darloG. ;uando &es< dinan0i al lo- ro furore omicida si appella alle sue opere buone fatte Fin virt8 del %a- dreG $e" %atre meo, essi rispondono a chiare lettereA F:on ti lapidiamo per unopera buona, ma per la be- stemmia, perch< tu, essendo uomo ti ai )ioG. " tuttavia nella sua replica 6 s s no no 28 febbraio 2013
&es< ancora una volta afferma la sua unit sostan0iale con il /adreA FSe non accio le opere del %adre mio, non mi credete& #a se le accio, )uando non vo$liate credere a #e credete alle opere onde conosciate che il %adre in #e e Io sono nel %a- dreG $'v. *J C8-C9,. /otremmo moltiplicare le cita0io- ni ma pu1 bastare per dire a /en- naA -.e non vuoi credere a &es< credi almeno ai suoi nemici che pi< volte tentarono di ucciderlo ed infi- ne lo uccisero appunto per aver det- toA FIo sono il Fi$lio di DioG. L L L *JB minuto uno studente do- mandaA F%er voi ese$eti diicile di- re che 'es8 DioGG. RispostaA FChe 'es8 DioG Ah, certo, ma io non lo dico mai= %aolo non lo dice mai [!] e, del resto, nel :uovo *estamento detto due o tre volte [sic]@ prolo$o di 'iovanni, ini/io Lettera a$li 6brei, Lettera ai Colossesi, Lettera a *itoG@ per di pi< Fsono ormula/ioni di una cristolo$ia matura e posteriore ri- spetto a$li ini/i e comun)ue una cristolo$ia rara [!] che pu! avere un suo valore verso una audience di ca- rattere $reco, ma non ebraico [sic]. In )uesto %aolo si mostra $iudeo ino in ondo a non dire che 'es8 DioG. -orse /enna crede di essersi messo al sicuro appellandosi falsa- mente a .an /aolo e al 7uovo Te- stamento in generale ed invece si muove palesemente nel campo dellesegesi modernista il cui cori- feo (. :ois\ gi scriveva che Fla Di- vinit del Cristo un do$ma che si andato in$randendo nella coscien/a cristiana, ma che non era stato espressamente ormulato nel Can$e- loG $C* a proposi0ione modernista condannata dal decreto Lamentabi- li,. L L L .e la divinit di 7ostro .ignore &es< Cristo ? espressione di una Fcristolo$ia [Y] posterioreG rispetto a$li ini/iG in breve se ? frutto del concilio di 7icea e degli altri concili cristologici se ? espressione di una Fcristolo$ia raraG valida per Funa audience di carattere $reco, ma non ebraicoG in breve se &es< non ? il -iglio di )io n2 ha mai detto di es- serlo che ne ? della .antissima Tri- nit! In realt sullargomento F$iudeo ino in ondoG si rivela non .an /ao- lo ma il docente dell'niversit del /apa#. "gli comincia col dichiarare FinaccettabileG la tradu0ione della C"I di Rom& + 3A Fda essi [ebrei] viene il Cristo secondo la carne& Lui che Dio sopra o$ni cosa benedet- to nei secoliG. " perch2 ? Finaccetta- bileG! /erch2 6uesta tradu0ione dice che &es< Cristo ? )io mentre Fas- solutamente no= [Y] 'es8 non Dio, Dio uno soloG. "cco sulle labbra di R /enna docente nell'niversit del /apa lerrore dei giudei incredu- li i 6uali ritennero $e ritengono, che la divinit di &es< comprometta l unit di )io. %a se &es< non ? )io e neppure ? Fun $iudeo )ualun)ueG che cos? dun6ue! ;ui R. /enna si deve ar- rampicare sugli specchi a costo di non poche contraddi0ioni. "gli co- mincia con una distin0ione inusita- ta per orecchie cattolicheA per noi c un solo Dio, il %adre, e un solo Si$nore, 'es8 Cristo& 'es8 Cristo non Dio [Y]. La divinit [!] di 'es8 viene espressa dalla titolatura di 3;+rios. [.ignore] non 3DioG@ 3;+- rios. il nome al di sopra di o$ni altro nome, non )uello di 3Dio., che a 'e- s8 non spetta ma $li spetta la )uali- ica di i$lio che si$niica rela/ione& Dio indica assoluto, 'es8 non )ue- sto assoluto [perch2] 'es8 in rela- /ione con un altro#. ( 6uesto punto il nostro associa- to che ha trascritto la registra0ione giustamente osservaA FSe %enna os- se coerente con le sue premesse, al- lora neanche Dio %adre Dio perch< deinito in base alla rela/ione con il Fi$lio 5il termine %adre indica una re- la/ione, )uindi, come il Fi$lio non assoluto, ma relativo7& %enna assor- be completamente la critica ariana e dimentica la teolo$ia cattolica [Y]. In particolar modo San *ommaso insi- ste sullimportan/a delle rela/ioni sostan/iali interne alla *rinit, che in se stessa lassolutoG. .embra an- che che /enna ignori che le tre /er- sone divine hanno di proprio ap- punto la rela0ione reciproca. In realt /enna dimentica troppe cose. (nche che ;+rios $].ignore, ? il termine con il 6uale in greco ? re- so il nome sacro di )io Ha4eh per cui concordemente i /adri identifi- cano i due terminiA ;+rios])io@ cos= come li aveva identificati &es< nel citare a riprova della sua divinit il .almo di )avidA FIl .ignore ha detto al mio .ignoreG $v. sA sA no no *3 settembre *++J pp. * s. FLa #adre del mio Si$noreG. L L L F&iudeo fino in fondoG /enna pur avendo voluto degradare in 6ualche modo &es< $.ignore ma non )io, avverte tuttavia ancora un 6ualche disagio di fronte ai giudei increduli scoperti in 6uesto post- concilio nostri F/adri nella -edeG. /erci1 afferma decisamenteA F)uello che il rapporto ori$inario con Israe- le devessere mantenuto nella nostra identit 5c un solo Dio7& 'i scan- daloso dis$iun$ere la )ualiica di Dio dalla )ualiica di Si$nore, )uesto lisraelita non lo aG. 5eramente neppure la Chiesa lo fa n2 lha mai fatto O lo fa R. /enna O e se non ba- sta 6uanto abbiamo gi ricordato sul termine ;+rios $.ignore])io, aggiungiamo 6uesta breve profes- sione di fede di .antIreneoA CosA Si$nore il %adre e Si$nore il Fi$lio, e Dio il %adre e Dio il Fi$lio, poich< chi $enerato da Dio Dio# $6pidei"is > * 48,. ;uanto al monoteismo originario esso permane intatto nel mistero della .antissima Trinit la cui uni- t assoluta non ? compromessa dal- la Trinit delle /ersone che sono i termini opposti delle due Fproces- sioniG immanentiA nellunica natura divinaA la processione del -iglio dal /adre per via intellettiva e la pro- cessione dello .pirito .anto dal /a- dre e dal -iglio per via di voli0ione o di amore. /recisamente come lunit della nostra anima non ? compro- messa dallattivit intellettiva e voli- tiva ad essa immanenti. /er /enna invece sembra che il Cristianesimo sia una degenera0io- ne nel politeismo e 6uesto spiega perch2 della Fcristolo$ia raraG che afferma la divinit di &es< ? detto al *JB minuto che Fpu! avere un suo valore verso una audience di carat- tere $reco [assuefatta al politeismo] ma non ebraico [rigidamente mono- teista]G. L L L *4B minuto eNploit finaleA FLo scandalo cristiano dire [ma il Cri- stianesimo non lha mai dettoA lo sta dicendo /enna] che accanto a Dio c un altro Si$nore, che un uomoBun uomo= :on un altro Dio, neanche tre, pe$$io ancora= Ci siamoG I chiaroGG. 5eramente no. )i chiaro c? sola- mente che /enna ha assorbito di tuttoA giudaismo arianesimo tutte le eresie anticristiane ed antitrinita- rie ma ha ripudiato il Cristianesimo che trova dopo averlo deformato persino FscandalosoG. %a allora perch2 continua ad insegnare nell 'niversit del /apa# e ancor peg- gio perch2 ve lo lasciano insegna- re! 2irpinus
0IN *NA PELLE D!ASINO1 Caro sA sA no no io dubito che certi preti di mia conoscen0a siano ancora cattolici. ( volte mi sembrano di una religione strana. /er esempio si presentano 28 febbraio 2013 s s no no 7
sempre come FumanitariG ma in realt hanno il cuore di pietra. 'n frate di mia conoscen0a che vive in un conventino dove si ? riu- sciti ancora a custodire la -ede in- tegra mi ha narrato che il suo prio- re aveva deciso di leggere an0i di rileggere la .acra .crittura dalla &enesi all(pocalisse come lettura spirituale seguita da una conversa- 0ione fraterna e da un lungo mo- mento di silen0io e di preghiera. :e cose andarono bene per diver- so tempo. /oi un giorno fu destinato a 6uel convento un giovane frate appena addottoratosi summa cum laude in una facolt teologica. ;uel- la sera si leggeva il libro di &iona. Il FlettoreG lesse come &iona fuggito sulla nave per non andare a predi- care la conversione a 7inive era stato causa dello scatenarsi di una furiosa tempesta sulla nave onde lui stesso chiese ai compagni di viaggio di essere buttato a mare affinch2 tornasse la bonaccia. F#a il Si$nore dispose O continua il Testo sacro O che un $rosso pesce in$hiottisse 'iona, 'iona rest! nel ventre del pe- sce tre $iorni e tre notti $'iona > *,. ( 6uesto punto &iona prega )io con un salmo struggente e Fil Si$nore comand! al pesce ed esso $ett! 'io- na sullasciuttoG $'iona > **,. Il priore spieg1 che &es< fece di &iona il segno della sua morte e risurre- 0ioneA FCome inatti 'iona rimase tre $iorni e tre notti nel ventre del pesce, cosA il Fi$lio delluomo rester tre $iorni e tre notti nel cuore della ter- raG $#t.*> C+-4J,. ( 6uesto punto il giovane frate prese la parolaA F%a padre /riore oggi non si deve pi< dire che &iona rimase nel ventre del pesceY ;ue- sto ? soltanto un modo di dire in fondo ? come un mito che va letto e interpretato secondo la critica sto- rica ed esegetica moderna. Pggi non si pu1 pi< essere fondamentalisti cos= come lei appare ancoraYG. Il /riore non perse la calmaA F;uanti anni hai giovanotto!G gli domand1. F5enticin6ue anni lau- reato da sei mesi presbitero da treY .ono stato mandato 6ui come tu priore sai per portare il mio contributo allaggiornamento di 6uesta nostra comunitG. FHene O rispose il /riore O sai che ti dico fratello dottore! &iona rima- se nel ventre del pesce per tre gior- ni@ tu, invece sono ?D anni che vivi in una pelle di somaro e non sei ancora stato capace di uscirne, nonostante la tua laurea= 6cco, hai capito chi seiGG. ( me non ? stato raccontato co- me sia finito il discorso e come sia continuata la lettura spirituale della .acra .crittura. .o di certo che 6uel convento ha custodito integra la -ede e che 6uel giovinotto ha cam- biato aria e speriamo anche visio- ne delle cose. "cco amici noi non dobbiamo aver paura di 6uel che mons. -ran- cesco .padafora chiamava la Fnuova ese$esiG la 6uale in realt contiene e dilata lerrore leresia massima della gnosi la gnosi spuria capace di negare il soprannaturale l inter- vento di )io nella storia l (vveni- mento che solo al mondo ci salva e ci rigeneraA il -iglio di )io &es< Cristo che entra nel mondo e porta il mondo a salve00a. :a gnosi riduce tutto a povera sapien0a umana per cui F$rande la rovinaG $#t& 8 >8,. Lettera &irmata SEMPER IN$IDELES E Il parroco della c%iesa 0S (arna'a Apostolo1 di Marino ha presentato Fin occasione dellAnno della Fede indetto da papa Benedet- to JCIG il 5angelo di .an :uca in dialetto marinese. Il .ignore ci perdoni se siamo 6ui costretti a darne 6ualche saggio per giustificare il nostro giudi0io. /ag. >J e s.A langelo &abriele dopo aver annun0iato la nascita di .an &iovanni Hattista dice a ^ac- cariaA FSo sicuru che da contente/- /a te pierai 2na sbornia che n eni- sce mai, starai mbriacu ciuccuBG. .orvoliamo sulle obie0ioni del padre del /recursore alcune delle 6uali sarebbero sboccate sulle labbra di un uomo dabbene@ figuriamoci sulla bocca di un .anto per di pi< a col- lo6uio con un (ngeloU /ag. >CA annun0io dellangelo &abriele a na muniella# che Fse chiameva #ariaG e Fpareva propo na #adonnaG. %entre faceva a ca/et- ta# langelo dalla finestra le diceA Stai alle$ra e Dio taiuta, bella ra- $a//a=#. .egue lannun0ioA Farai 2n iu e 2u chiamerai 'es8# con 6uel che segue nel 5angelo. %aria data la sconveniente familiarit dell (n- gelo fraintendeA #a che sta a di= Io so piccola& 6 po, si o sa parimu che me vi< a a se proposte, te a cure pe tutta 2a via& *u nu conosci 'iuacchino di :a//arette#. : (ngelo dissipa il malintesoA #a vedi chio nun centro $niente=&&& *e tenessi a crede che so io )uillu che te cerca#. " pu1 bastare per il testo che viene detto tratto dalla nuova ver- sione ufficiale della C"I $>JJ+, che ha le sue deficien0e ma non certa- mente 6uelle che le aggiunge la fan- tasia del FtraduttoreG marinese. :e illustra0ioni O scrive il Ftradut- toreG O Faderiscono al carattere dell opera esaltandone il lato umoristicoG $p. *+,. " chi pu1 dubitarne! ;ual- che esempio. ( pag. >4 langelo &a- briele arriva in volata su una bici- cletta gridandoA F#arA, c posta pe ti=G e a pag. 3C ? raffigurato un .an /ietro 6uasi sommerso da un cu- mulo di pesciA si tratta della pesca miracolosa al termine della 6uale egli si getta ai piedi di &es< dicen- dogliA FAllontanati da me, Si$nore, perch< sono un uomo peccatoreG $Lc& 3 9,@ 6ui egli invece domandaA FO Do patatine n ce mettemoGG $FDue patatine ce le mettiamoGG,. Come si vede non si tratta di una semplice trasposi0ione dialetta- le del 5angelo di .an :uca ma di una sua deforma0ione al limite del blasfemo aggravata dalle illustra- 0ioni e dalle relative didascalie. "p- pure il FtraduttoreG nella prefa0ione $p. *4, asserisce che pur avendo fatto ricorso talvolta allinventiva ? rimasto Fcomun)ue nellambito spiri- tualeG ed ha evitato le Fsumature $oderecce e $rossolane, tipiche dei dialetti in $enereGU ;uanto al princi- pale responsabile il parroco di .. Harnaba irresponsabilmente for- mula laugurioA FChe &es< sia cono- sciuto e sar pi< degnamente ama- toUG. ;uasi che una tale caricatura del 5angelo possa far conoscere ed amare &es<U "ntrambi avrebbero potuto ricor- dare .an TommasoA Flo scher/o deve essere adatto alle cose e alle perso- neG il buon senso di un pagano $Ci- cerone,A Fla $ravit dellar$omento esclude la possibilit di scher/areG .ant(mbrogio il 6uale perci1 escludeva totalmente lo scher0o dall insegnamento sacro $S& *h. II- II 6. *D9 a. >, e il &aetano che nel suo commento $In II-II 6. *D9 a. >, taccia di peccato 6uanti nella predi- ca inseriscono cose ridicole dato che Fnon ci pu! essere nulla di pi8 $rave della %arola di DioG. %a forse sarebbe bastato che richiamassero alla loro mente ma non per capo- volgerlo il noto proverbio che cos= riassume lantica sapien0aA FScher- /a coi anti e lascia stare i SantiG.
E 'n lettore ci scriveA Caro sA sA no no, 8 s s no no 28 febbraio 2013
leggo su F:iberoG del C* gennaio u. s. il seguente titoloA FIl (udda delle peri&erie 3 Il culto orientale pari&icato alle altre religioni 3 E domani a Roma apre la grande PagodaG. 7el testo dellarticolo viene preci- satoA F:intesa che entra in vigore il *B febbraio comporter il riconosci- mento per i ministri di culto i luo- ghi e le festivit religiose. " non solo il diritto a scegliere procedure parti- colari per la sepoltura e ad avere ri- servate aree nei cimiteri ma soprat- tutto la possibilit di accedere all9 per mille del gettito fiscale come le altre religioni riconosciuteYG. "cco unaltra con6uista del sin- cretismo religioso voluto ed attuato da 6uesta FchiesaG vaticanosecondi- sta in combutta con 6uesto .tato negatore della vera ed unica religio- ne. " tutto ci1 gra0ie anche allultimo /apa dimissionario=== Che lo .pirito .anto illumini i Cardinali nellele0ione del nuovo /ontefice affinch2 6uesti con mano ferma liberi la barca di /ietro dalle scorie conseguenti le colpe di tanti uomini di Chiesa. :ettera firmata
L L L Caro amico 6uando limperatrice filo-ariana &iustina essendo 5escovo di %ila- no .ant(mbrogio pretese che i cat- tolici milanesi cedessero agli eretici una chiesa 6uel santo 5escovo re- sistette fermamente e circondato dal suo popolo occup1 giorno e not- te ledificio sacro per impedire che fosse consegnato agli ariani. In 6uesto infelicissimo postconci- lio abbiamo visto non un 5escovo ma persino dei Romani Ponte&ici consegnare agli eretici sen0a che fosse neppure richiesto chiese cat- toliche di Roma e Paolo VI dar via persino la testa di .ant(ndrea che era una delle reli6uie insigni con- servate in corrisponden0a dei 6uat- tro angoli dellaltare della confes- sione che sovrasta la tomba di .an /ietro. ( Roma ormai non pi< citt Fsa- craG ma FecumenicaG i musulmani con il beneplacito di /aolo 5I han- no gi eretto una grande moschea ed ora avremo anche la grande /a- goda dei buddisti. ;ualcuno dir che 6ueste sono le tristi conseguen0e della revisione del Concordato con lo .tato italiano $revisione affrettata per volont di )io+anni Paolo II appena eletto,. 7on bisogna dimenticare per1 che il nuovo Concordato il 6uale con l elimina0ione dellart. * ha fatto dellItalia uno .tato ateo e di Roma una citt profana ? frutto del Con- cilio ed esattamente della )ichiara- 0ione sulla :ibert religiosa $Di$nita- tis Kumanae, che riconosce alle fal- se religioni il FdirittoG di essere pro- fessate pubblicamente $Fin foro esternoG, al pari dellunica vera reli- gione. Tutto ci1 in palese contrasto con la Tradi0ione cattolica che non ha mai riconosciuto tale FdirittoG al- le false religioni pur ammettendo che lo .tato cattolico se necessario possa tollerarle $e tolleran0a dice sempre ordine ad un male, per evi- tare un male maggiore. 7ella sua bellissima enciclica Li- bertas :eone KIII alla cosiddetta Fli- bert dei cultiG propugnata allora dal Fcattolicesimo liberaleG precur- sore del modernismo oppone la dottrina tradi0ionale della Chiesa. /erch2 O egli ricorda O lo .tato pos- sa essere indifferente a riguardo di tutti i culti e averli in conto di giuri- dicamente uguali anche se si tratta di na0ioni cattoliche bisognerebbe che il civile consor0io o non avesse doveri verso )io o potesse impune- mente violarli. %a poich2 )io ? colui che cre1 luomo sociale e lo pose nel consor0io dei suoi simili la societ civile deve riconoscere in )io il /a- dre e l(utore suo e u ed onorarne il potere e il dominio sovrano. .e ne conclude A *, che Fra$ione e $iusti/ia del pari condannano lo Stato ateo o, c%! lo stesso [si badi le6ua0ione] indierente verso i vari culti e a loro lar$o dei medesimi dirittiG@ >, che Fposto pertanto che una reli$ione debba proessarsi dallo Stato, )uella va proessata che unicamente ve- ra, e che, per le note di verit, che evidentemente la su$$ellano, non diicile a riconoscersi, massimamen- te nei %aesi cattoliciG. M evidente che la conciliare Di$ni- tatis Kumanae la 6uale vuole lo .tato Flar$o dei medesimi dirittiG a tutte le religioni vere o false che siano e 6uindi indifferente in mate- ria religiosa o che ? lo stesso ateo ? in aperta rottura con la Tradi0ione cattolica. " la sbandierata FcontinuitG! M solo uno specchietto per le allodole una chimera agitata per i cattolici semplici dagli ecclesiastici opportu- nisti pronti a tradire con la propria -ede anche la propria intelligen0a per un Fpiatto di lenticchieG.
C%i si attacca alla terra ad essa resta attaccato 4 per &or# "a c%e do''iamo lasciarla 4 meglio staccarsi poco per +ol# ta5 an"ic%6 tutto una +olta Pensiamo sempre al Cielo San padre Pio
Raccomandiamo alle pre# g%iere dei nostri associati mons $rancesco Spada&ora5 l! anni+ersario della cui morte ricorre il 78 mar"o
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