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acquario.80@libero.it
RIASSUNTI
DI
DIRITTO
dellUNIONE
EUROPEA
GIUSEPPE
TESAURO
Sesta
edizione
2010
Scritti
da
*AcquarioCapri*
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
INTRODUZIONE
Oggetto del nostro studio linsieme delle norme che hanno accompagnato il processo
di integrazione europea. Volendo ripercorrere i passaggi principali di tale processo va
osservato che soprattutto negli anni successivi alla seconda guerra mondiale che viene
perseguita lidea di integrazione fra i vari paesi, e questo per impedire il riprodursi delle
situazioni politiche, militari ed economiche che avevano portato a quel conflitto. In
maniera particolare le preoccupazioni maggiori riguardavano lassetto territoriale e
militare dellEuropa centrale e le vicende economiche legate soprattutto allindustria
carbosiderurgica. In tale ottica la prima iniziativa concreta fu la creazione della CECA
(comunit europea del carbone e dellacciaio).
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Giurisprudenza.
Il relativo trattato fu firmato a Parigi nel 1951 da Francia, Germania, Italia, Belgio,
Olanda e Lussemburgo ed entr in vigore lanno successivo. La struttura istituzionale
prevedeva: lAlta Autorit composta da personalit indipendenti e che aveva i maggiori
poteri decisionali; il Consiglio Speciale dei Ministri, formato dai rappresentanti degli
stati membri con competenze di controllo; unAssemblea Comune con membri
designati dai parlamenti nazionali e infine una Corte di Giustizia.
Dopo il fallimento di creare una Comunit Europea di Difesa (CED), il processo di
integrazione poi continu focalizzandosi sullipotesi di un mercato liberalizzato e di
iniziative nei settori dei trasporti e delle energia nucleare. Si delineava cosi accanto alla
CECA anche la Comunit Economica Europea (CEE) e la Comunit Europea per
lEnergia Atomica o Euratom, i cui trattati firmati a Roma nel 1957 dagli stessi sei
stati membri, entrarono in vigore nel 58. Per quanto riguarda lassetto istituzionale,
comuni alle tre comunit erano la Corte di Giustizia e lAssemblea, mentre lAlta
Autorit della CECA si distingueva dalla Commissione CEE e da quella EURATOM,
cosi come il consiglio dei ministri. Tale assetto fu mantenuto fino al 1 luglio del 1967
quando entr in vigore il trattato del 1965 sulla fusione degli esecutivi. Da quel
momento le comunit erano distinte e avevano competenze diverse ma funzionavano
con organi comuni. Nel corso degli anni si sono poi aggiunti altri stati accanto a quelli
presenti sin dallorigine: dal Regno Unito alla Spagna, Grecia, Austria, Polonia ,
Romania, Bulgaria. Nel primo decennio si provveduto soprattutto alla realizzazione di
un mercato comune sottoposto ad un regime di libert negli scambi di merci, lavoratori
e servizi. Dalla met degli anni ottanta poi si cominci a porre le basi per una pi
accentuata convergenza delle economie ed per ununione monetaria attraverso la
creazione del sistema monetario europeo.
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Il quadro sin qui delineato ha subito poi una modificazione e un rilancio con il trattato
di Maastricht sullUnione del 92 ed entrato in vigore nel 93. Lunione resta fondata
selle comunit Europee di cui conserva lacquis integrandolo con nuove politiche, con
il rafforzamento di quelle gi esistenti nonch con nuove forme di cooperazione. Il
trattato si componeva di tre pilastri: il riferimento alle disposizioni che hanno
modificato i trattati esistenti (Titoli II, III, IV), alla previsione di una politica estera e di
sicurezza comune (Titolo V), e infine alle disposizioni sulla cooperazione nei settori
della giustizia e degli affari interni (Titolo VI). Per quanto riguarda le modifiche
apportate ai trattati esistenti, in particolare a quello CEE, va ricordato come la
Comunit Economica Europea perde la connotazione economica trasformandosi in
Comunit Europea e non si tratta di una trasformazione puramente estetica, ma
lintento era quello di avvicinarsi sempre pi al cittadino e in questottica assumeva
particolare importanza listituzione di una cittadinanza dellUnione riconosciuta a
tutti i cittadini degli stati membri. Quanto poi ai nuovi settori inseriti nel trattato,
occorre evidenziare che si tratta di settori in cui gi da tempo incideva la
regolamentazione comunitaria: ad esempio la protezione della salute, dei consumatori,
della cultura. Risultano poi riscritti e rafforzati i capitoli dedicati alla politica e alla
coesione economica e sociale, allambiente.
La novit pi importante nellambito delle modifiche apportate al trattato CE era
tuttavia rappresentata dallobiettivo di procedere, attraverso tre fasi allinstaurazione
dellunione economica e monetaria, la cui realizzazione pi rilevante era costituita dalla
sostituzione delle monete nazionali con una moneta unica europea: leuro. Al di l poi
di queste modifiche apportate ai trattati esistenti, le grandi novit del trattato
sullUnione erano costituite dal secondo e terzo pilastro.
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Il riferimento ,come detto, alle disposizioni relative alla politica estera e di sicurezza
comune e a quelle relative alla cooperazione tra gli stati membri nei settori della
giustizia e degli affari interni. Nel primo caso le novit consistevano nel fatto che non si
trattava pi di una semplice cooperazione tra Stati Membri ma di una politica comune
che si collocava allinterno dellunione. Si situava invece a livello di mera cooperazione
lazione degli stati membri in materia di giustizia e affari interni che comprendeva in
particolare la politica di asilo e quella di immigrazione, la cooperazione doganale e
quella di polizia. Rispetto a tali materie il Consiglio poteva adottare posizioni comuni
che comportavano per gli stati membri lobbligo di conformarsi sul piano interno e
nella loro politica estera; azioni comuni coordinate degli stati membri attuate nel nome
e nel quadro dellUnione o anche elaborare convenzioni che spettava poi agli stati
membri adottare.
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Tale trattato ha apportato modifiche al trattato sullUnione in tutte e tre le sue parti.
Alcune modifiche, a dire il vero, riguardarono anche le disposizioni comuni,
rafforzando soprattutto la materia del rispetto dei diritti fondamentali. Di grande rilievo
stata poi la previsione di una cooperazione rafforzata, cio di unazione a cui
partecipano solo alcuni stati, semprech tale azione non riguardi una competenza
esclusiva della comunit e non costituisca un mezzo di discriminazione arbitraria. La
novit pi significativa stata poi lintroduzione del Titolo IV relativo ai visti, asilo,
immigrazione ed alle altre politiche connesse con la libera circolazione delle persone,
dunque la comunitarizzazione di una materia alla quale stata data la nuova
denominazione di Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Si tratta
dellintroduzione di una politica comune rispetto ai cittadini dei paesi terzi che ha avuto
leffetto di facilitare la stessa libert di circolazione dei cittadini comunitari e di fornire
loro un pi elevato livello di sicurezza e di giustizia penale.
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Dalla seconda met degli anni novanta poi lattenzione si focalizzata sul tema
dellampliamento ad altri paesi e di conseguenza anche sullinadeguato assetto
istituzionale della comunit. I consigli europei di Colonia ed Helsinki in questo senso
hanno dato il via alla nuova conferenza intergovernativa apertasi a Bruxelles nel 2000 e
conclusasi con il consiglio europeo di Nizza dello stesso anno e che ha portato alla
firma del relativo Trattato nel 2001 entrato in vigore due anni dopo (il Trattato di
Nizza). Per quanto riguarda le novit apportate al TUE: si articolato meglio
lintervento del Consiglio nelle ipotesi di violazioni dei principi di libert e democrazia,
qualche miglioramento poi stato apportato al meccanismo della cooperazione
rafforzata. Le modifiche al Trattato CE sono state soprattutto sul funzionamento e le
modalit di decisione delle istituzioni, con il passaggio ad esempio in alcuni casi da
decisioni unanimi a decisioni prese a maggioranza qualificata.
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Di sicuro rilievo stata poi la proclamazione a Nizza nel 2000 della Carta dei diritti
fondamentali dellUnione Europea che ha sancito un complesso di diritti
fondamentali, articolato sui valori della dignit, della libert, delluguaglianza, della
solidariet, della cittadinanza europea, della giustizia. Lo scopo delliniziativa non era
quello di innovare ma di rendere esplicita e solenne una serie di valori e di diritti
nellesperienza comunitaria. Il successivo consiglio europeo di Laeken nel 2001 aveva
poi sottolineato lesigenza di valutare lopportunit delladozione nellUnione di un
testo costituzionale ed aveva quindi affidato alla convenzione sul futuro dellUnione
europea, il compito di esaminare le varie questioni essenziali che il futuro sviluppo
dellunione poteva comportare e di ricercare quindi delle soluzioni. Lesito dei lavori
della Convenzione si tradotto in un progetto di Trattato-Costituzione, firmato a
Roma nel 2004 ma il susseguirsi delle ratifiche degli stati membri stato interrotto dal
no referendario in Francia e nei Paesi Bassi che ha quindi segnato il fallimento
delliniziativa.
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Dopo due anni Il consiglio europeo del 2007 ha evidenziato la strada per riprendere il
cammino dettando il contenuto della riforma che unapposita Conferenza
intergovernativa avrebbe dovuto limitarsi a tradurre in trattato. E cosi stato. Il
trattato stato firmato a Lisbona il 13 dicembre del 2007 ed entrato in vigore il 1
dicembre del 2009. In sostanza il trattato di Lisbona ha comportato una successione
dellUnione europea alla Comunit europea ed una revisione in senso proprio del
Trattato dellUnione Europea (TUE), del Trattato CE, la denominazione di
questultimo mutata in Trattato sul funzionamento dellUnione Europea (TFUE). Il
trattato di Lisbona merita due osservazioni, sul contenuto e sul metodo. 1) Il contenuto
porta novit rispetto allo scenario prima consolidatosi. Le principali sono: il terzo
pilastro viene definitivamente comunitarizzato.
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Alla carta di Nizza dei diritti fondamentali viene riconosciuto anche formalmente
valore vincolante con lo stesso rango dei trattati, previsto che lUnione aderir alla
convenzione europea per la salvaguardia dei diritti delluomo e delle libert
fondamentali e che i diritti garantiti dalla convenzione faranno parte del diritto
dellunione in quanto principi generali. Il Parlamento avr una maggiore incidenza sul
processo decisionale attraverso ulteriori ipotesi di codecisione e a maggioranza. I
Parlamenti nazionali saranno pi partecipi dellazione dellUnione, in particolare
quanto al controllo nellapplicazione del principio di sussidiariet. Lassetto
istituzionale cambia poi significativamente, con lingresso tra le istituzioni del consiglio
europeo, il cui presidente avr un mandato rinnovabile ogni due anni e mezzo, avremo
dunque due presidenti: uno del consiglio europeo e laltro del consiglio con il solito
mandato semestrale.
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CAPITOLO
01
-
LA
STRUTTURA
ISTITUZIONALE
-
1)
INTRODUZIONE.
1)
PRINCIPI
del
Diritto
dellUnione.
1)
Principio
della
certezza
del
diritto:
a)
Trasparenza
dellattivit
amm:
nel
senso
che
la
normativa
dellUnione
deve
essere
chiara/prevedibile
per
tutti
coloro
che
vi
sono
sottoposti,
in
modo
che
possano
agire
in
modo
adeguato
(es:
termine
di
2
mesi
entro
i
quali
la
Commissione
deve
pronunciarsi).
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Giurisprudenza.
b)
Legittimo
affidamento:
qualora
lAmm
con
il
suo
comportamento/info,
abbia
fatto
nascere
nellinteressato
unaspettativa
ragionevolmente
fondata
(es:
modifica
improvvisa
di
una
disciplina)
+
mentre
non
sar
possibile
quando
laffidamento
fondato
sullerrore/comportamento
illegittimo
(es:
aiuti
di
Stato).
2)
Principio
dei
poteri
impliciti:
in
base
alla
quale
uno
Stato/organizzazione
internaz
si
vede
riconosciuta
lattribuzione
di
nuove
funzioni/competenze,
nella
misura
necessaria
al
raggiungimento
dei
fini
statutari.
3)
Principio
delle
COMPETENZE
di
ATTRIBUZIONE:
secondo
cui
qualsiasi
competenza
non
attribuita
allUnione
nei
trattati,
appartiene
agli
Stati
membri
(e
lattribuzione
allUnione
costituisce
un
eccezione)
+
lesercizio
dello
stesso
regolato
dai
principi
di
Sussidiariet/Proporzionalit.
a)
Settori
di
competenza
ESCLUSIVA:
solo
lUE
pu
emanare
atti
giur
vincolanti
(anche
gli
Stati
membri
ma
previa
autorizzazione
(in
quanto
nel
momento
in
cui
gli
Stati
hanno
aderito
ai
trattati
comunitari,
si
sono
spogliati
delle
loro
competenze
in
determinati
settori,
lasciandoli
affidati
in
modo
esclusivo
(appunto)
allUE).
Settori
di
competenza
CONCORRENTE:
possono
essere
oggetto
di
attivit
legislativa
dellUnione/Stati
(mercato
interno/agricoltura/pesca/ambiente).
-
LUnione
si
astiene
da
qualsiasi
forma
di
intervento
+
gli
Stati
dispongono
lintera
questione.
-
LUnione
interviene
con
una
disciplina
non
direttamente
applicabile
+
gli
Stati
adottano
norme
di
attuazione.
-
LUnione
detta
una
disciplina
completa
+
gli
Stati
non
avranno
una
competenza
(a
meno
che
lUnione
non
rinunci
alla
propria).
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-
EX
ANTE:
la
Commissione
deve
trasmettere
ogni
sua
proposta
motivata
al
Consiglio
Europeo
e
Parlamentari
nazionali
+
ogni
Parlamento
(entro
8
settimane)
deve
inviare
un
parere
motivato
(se
ritiene
violato
il
Principio
di
Sussidiariet)
ai
presidenti
del
Parlamento/Consiglio/Commissione
(Allarme
preventivo)
+
la
Commissione
pu
(non
deve)
decidere
di
non
modificare/ritirare
la
proposta
(solo
se
proviene
da
1/3
dei
voti
dei
parlamenti
naz).
-
EX
POST:
In
caso
di
rifiuto
della
Commissione,
i
rispettivi
Governi
possono
presentare
ricorso
alla
Corte
di
Giustizia,
per
violazione
del
Principio
di
Sussidiariet.
Principio
PROPORZIONALITA:
latto
non
deve
andare
oltre
ci
che
occorre
per
lattuazione
del
suo
scopo
(es:
la
sanzione
non
deve
essere
pi
grave..).
-
Utile/pertinente
per
la
realizzazione
dellobiettivo.
-
Necessaria/indispensabile
(in
modo
da
non
arrecare
pregiudizio
ad
altri
obiettivi/interessi).
-
Verificare
che
vi
sia
un
nesso
tra
azione/obiettivo.
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4)
Principio
della
leale
cooperazione:
obbligo
degli
Stati
membri
di
assicurare
lesecuzione
degli
obblighi
sanciti
dal
Diritto
dellUnione/
facilitare
lassolvimento
dei
compiti
della
Comunit/
astenersi
dal
compiere
atti
che
possano
compromettere
la
realizzazione
degli
scopi
del
Trattato/
aiutarsi
reciprocamente
(es:
aiuti/agricoltura)/
obbligo
delle
istituzioni
dellUnione
di
cooperare
con
gli
Stati
membri:
a)
Facilitare
le
istituzioni
dellUnione
nellassolvimento
dei
loro
compiti.
b)
Contribuire
alla
realizzazione
degli
obiettivi
del
Trattato.
c)
Garantire
la
portata/effettivit
del
sistema
giuridico
dellUnione
(in
modo
tale
che
i
Giudici
possano
garantire
una
tutela
giurisdizionale).
5)
Principio
di
eguaglianza:
espresso
nel
divieto
di
trattare
in
modo
identico
situazioni
diverse/
in
modo
diverso
situazioni
simili
(es:
divieto
di
discriminazione
della
nazionalit/..tra
produttori-
consumatori/
..libert
di
circolazione
delle
merci-servizi-capitali-persone/
..parit
di
retribuzione-stesso
lavoro
fra
lavoratori
di
sesso
maschile-femminile).
*Discriminazioni
dissimulate/indirette:
ovvero
quando
il
divieto
investe
anche
quelle
discriminazioni
fondate
su
parametri
diversi
dalla
nazionalit,
ma
che
cmq
conducono
allo
stesso
risultato
(es:
il
caso
di
un
trattamento
diverso
fondato
non
sulla
nazionalit,
ma
la
residenza..).
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2)
Succ
la
Corte
cambi
idea,
infatti
con
la
Sentenza
Rutili:
afferm
che
i
diritti
fondamentali
fanno
parte
dei
principi
giuridici
generali
di
cui
essa
stessa
ne
garantisce
losservanza
(in
tale
sentenza
(riferendosi
agli
artt
della
CEDU)
afferm
che
le
restrizioni
apportate
in
materia
di
polizia
relativa
agli
stranieri
(per
esigenze
di
ordine
pubblico/sicurezza
pubblica)
non
possono
andare
oltre
quanto
necessario
per
il
soddisfacimento
di
tali
esigenze).
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Giurisprudenza.
3)
Nel
corso
del
tempo,
la
Corte
ha
richiamato
molti
diritti
fondamentali
(diritto
di
propriet/
diritto
al
libero
esercizio
di
unattivit
eco-prof/
diritto
di
difesa/
diritto
ad
un
processo
equo
entro
un
termine
ragionevole..
[ricordando
che
lesercizio
di
tali
diritti
pu
essere
oggetto
di
restrizione
in
vista
degli
obiettivi
di
interesse
generale
perseguiti
dallUnione]..
ma
un
merito
in
particolare
va
al
Diritto
alla
Tutela
giurisdizionale
piena/effettiva
(es:
obbligo
di
motivazione/
trasparenza
degli
atti..):
-
Principio
di
Equivalenza:
la
tutela
dei
diritti
attribuiti
dalle
norme
dellUnione,
deve
essere
almeno
pari
a
quella
prevista
per
i
diritti
conferiti
da
norme
naz.
-
Principio
di
Effettivit:
il
sistema
naz
dei
rimedi
giurisd,
deve
essere
tale
da
non
rendere
impossibile/gravoso
lesercizio
dei
diritti
attribuiti
al
singolo
dalle
norme
dellUnione.
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Giurisprudenza.
4)
Il
Trattato
di
Lisbona,
invece
ha
stabilito:
-
La
Carta
di
Nizza
ha
valore
giuridico
vincolante
dei
Trattati.
-
Si
ribadisce
che
i
diritti
fondamentali
sono
principi
generali
del
diritto
dell'Unione.
-
LUnione
ha
competenza/impegno
ad
aderire
alla
CEDU.
5)
Il
riconoscimento
dei
diritti
fondamentali
dellUnione
si
avuto
con
la
Dichiarazione
Comune
1977
(con
cui
Commissione/Consiglio
si
impegnano
a
rispettare
i
diritti
fondamentali
risultanti
dalle
Cost
degli
Stati
membri/Conv
Eur
Salv
Diritti
delluomo)
+
trovando
consacrazione
solenne
nella
Carta
dei
Diritti
fondamentali
dellUnione
Europea
(redatta
dai
rappresentanti
dai
rappr
dei
Parlamenti
naz/Parlamento/Commissione/Capi
di
Stato-Governo
+
proclamata
dal
Consiglio
Europeo
di
Nizza
2000
+
in
essa
si
trovano
tutti
i
diritti
che
la
Corte
di
Giustizia
chiamata
a
garantire
+
con
il
Trattato
di
Maastricht
la
Corte
di
Giustizia
ha
stabilito
che:
lUnione
Europea
rispetta
i
diritti
delluomo/libert
fondamentali,
in
quanto
hanno
la
stessa
valenza
dei
principi
fondamentali
dellUE,
di
cui
la
Corte
stessa
ne
garantisce
losservanza).
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3)
Stipulazione
degli
accordi
internazionali.
1)
Art
47
TUE:
lUnione
ha
personalit
giuridica
+
capacit
di
stipulare
accordi
internaz
con
Stati
membri/altre
organiz
internz.
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2)
PARALLELISMO
TRA
COMPETENZE
INTERNE/ESTERNE:
Se
gli
Stati
membri
(attraverso
la
stipulazione
di
un
trattato)
hanno
conferito
allUE
una
competenza
interna
nel
regolamentare
unattivit
nei
confronti
di
tutti
gli
Stati
membri
(attraverso
lesercizio
della
funzione
normativa
con
reg/dirett
-
es:
in
materia
doganale),
allora
con
questa
medesima
competenza,
lUE
pu
stipulare
accordi
anche
con
altre
organizzazioni
internaz
(competenza
esterna).
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2)
LUNIONE
EUROPEA.
1)
PARLAMENTO
EUROPEO.
1)
Composto
dai
rappresentanti
dei
cittadini
dellUnione.
2)
Esercita
(insieme
al
Consiglio
dellUnione)
la
funzione:
-
Legislativa.
-
Normativa:
per
il
processo
di
formazione
degli
atti
dellUnione
+
conclusione
di
accordi
internaz
(infatti
il
Parlamento
ha
un
vero
potere
di
pre-iniziativa,
cio
pu
chiedere
alla
Commissione
proposte
adeguate
quando
reputi
necessaria
ladozione
di
un
atto
dellUnione
+
la
Commissione
pu
accettare/rifiutare
con
atto
motivato).
-
Processo
di
formazione
del
Bilancio.
-
Controllo
politico.
3)
Per
molti
anni
stata
composta
da
membri
dei
parlamenti
nazionali,
cos
che
la
rappresentativit
dei
popoli
riuniti
nella
comunit
era:
-
Indiretta:
in
quanto
i
parlamentari
non
venivano
eletti
direttamente
dai
cittadini
europei,
ma
dai
loro
rappresentanti,
eletti
in
seno
ai
Parlamenti
naz.
-
Imperfetta:
in
quanto
in
alcuni
casi
non
rifletteva
esattamente
la
presenza
di
tutte
le
componenti
politiche.
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11
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5)
Il
numero
dei
membri
passa
dal
2009/2014
(736)
al
2014/2019
(751).
I
parlamentari
hanno
un
mandato
di
5
anni
(sono
divisi
in
gruppi
politici,
e
non
gruppi
nazionali).
I
parlamentari
godono
di
immunit
/privilegi
pari
ai
membri
del
Parlamento
del
loro
Paese
(ovvero
non
possono
essere
ricercati/detenuti/perseguiti
per
le
opinioni/voti
espressi
nellesercizio
delle
loro
funzioni..unico
limite
in
caso
di
flagranza
di
delitto).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
6)
Il
Parlamento
europeo
delibera
con
quorum
pari
a
1/3
dei
membri
+
maggioranza
assoluta
dei
componenti
(es:
elezione
del
Presidente
della
Commissione)
+
2/3
dei
voti
espressi
(per
la
mozione
di
censura
sulloperato
della
Commissione
(in
tal
caso
i
membri
della
Commissione
e
lAlto
Rappresentante
si
dimettono)
+
3/5
dei
suffragi
espressi
(in
caso
di
conferma
degli
emendamenti
al
bilancio,
respinti
dal
Consiglio).
7)
Lussemburgo
(sede
della
struttura
amm),
Bruxelles
(riunioni
delle
commissioni),
Strasburgo
(sessione
plenaria
mensile).
Riassunti
scritti
da
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
CONSIGLIO
EUROPEO.
1)
Nato
parallelamente
con
il
Consiglio
dellUnione
(a
seguito
delle
riunioni
tra
i
capi
di
Stato/governo
iniziati
con
il
vertice
di
Parigi
del
Dicembre
1974)
+
2)
Il
Trattato
di
Lisbona
lo
ha
inserito
(a
pieno
titolo)
tra
le
istituzioni
dellUnione
+
3)
Ha
funzioni
di
impulso/definizione
degli
orientamenti
politici
generali
per
lo
sviluppo
dellUE
(ma
senza
funzioni
legislative)
+
4)
E
composto
dai
capi
di
Stato/governo
degli
Stati
membri
+
Presidente
di
Commissione
+
Presidente
del
Consiglio
Europeo
(eletto
dal
Consiglio
a
magg
qualificata
per
2
anni/mezzo
+
rinnovabile
1
sola
volta
+
ha
il
compito
di
presiedere/animare
i
lavori
del
Consiglio
+
convoca
riunioni
straordinarie).
5)
Nomina
il
Presidente
del
Consiglio
Europeo
+
Alto
rappr
dellUnione
per
gli
affari
esteri
e
politica
di
sicurezza
+
propone
al
Parlamento
europeo
un
candidato
alla
carica
di
Presidente
della
Commissione
(a
magg
qualificata).
6)
Si
riunisce
2
volte
ogni
6
mesi
(su
convocazione
del
Presidente).
12
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acquario.80@libero.it
7)
Delibera
a
magg
qualificata
(per
stabilire
lelenco
delle
formazioni
del
Consiglio),
magg
semplice
(per
ladozione
del
suo
regolamento
interno)
oppure
allunanimit
(che
sarebbe
una
riunione
di
organi
degli
Stati
membri).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
3)
CONSIGLIO
DELLUNIONE
(dei
ministri).
1)
Eorgano
degli
Stati
(in
quanto
composto
dai
rappresentanti
dei
rispettivi
Stati
membri)
+
2)
Organo
a
composizione
variabile
(in
quanto
si
riunisce
nelle
varie
formazioni:
agricoltura/
ambiente/
trasporti/
Consiglio
affari
generali/Consiglio
affari
esteri..).
*La
Presidenza
esercitata
da
gruppi
di
3
Stati
+
per
18mesi
+
a
rotazione
paritaria
+
deliberando
a
magg
qualificata
del
Consiglio
europeo.
3)
Si
riunisce
su
convocazione
del
Presidente
(su
iniziativa
di
questi/
suoi
membri/
Commissione)
+
4)
Assistito
da
un
Segretario
Generale
(con
compiti
di
supporto
funzionale/amm
+
con
sede
a
Bruxelles)
+
5)
Esercita
(assieme
al
Parlamento
europeo)
funzione
legislativa
(Regolamenti/Diretttive)/normativa/bilancio/definizioni
politiche
e
coordinamento
(stabilito
dai
trattati)
+
autorizza
la
Commissione
a
negoziare
accordi
internaz
+
ne
autorizza
la
firma.
Riassunti
scritti
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riassunti
di
Giurisprudenza.
6)
Le
deliberazioni
vengono
prese
a
magg
qualificata
(se
adottate
su
proposta
della
Commissione
[255
voti
favorevoli]
mentre
negli
altri
casi
[
necessario
anche
i
2/3
degli
Stati
membri
+
il
62%
della
popolazione]
A
partire
dal
novembre
2014
[il
55%
degli
Stati
membri
+
almeno
15
rappresentati
+
65%
della
popolazione]
oppure
a
magg
semplice
(magg
dei
membri
che
lo
compongono)
oppure
allunanimit
(es:
nella
procedura
di
formazione
degli
atti,
ogni
volta
che
il
Consiglio
voglia
discostarsi
dalla
posizione
espressa
dalla
Commissione/
riceve
un
voto
negativo
del
Parlamento).
7)
COREPER
(Comitato
composto
dai
rappresentanti
permanenti
degli
Stati
membri
+
un
organismo
autonomo
+
responsabile
della
preparazione/realizzazione
del
lavoro
del
Consiglio
+
pu
adottare
decisioni
di
procedura
nei
casi
previsti
dal
regolamento
interno).
*Clausola
di
flessibilit:
secondo
cui
si
attribuisce
al
Consiglio
il
potere
di
adottare
(allunanimit/su
proposta
della
Commissione/previa
approvazione
del
Parlamento)
le
disposizioni
del
caso
quando
unazione
dellUnione
(anche
se
non
prevista)
si
renda
necessaria
per
raggiungere
uno
degli
obiettivi
prefissati.
13
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Riassunti scritti da
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4)
COMMISSIONE.
1)
Organo
composto
da
individui
(nel
senso
che
i
membri
esercitano
le
loro
funzioni
indip
senza
ricevere
nessuna
istruzione
dai
governi/organi/organismi
(tranne
per
lAlto
rappr
dellUnione
per
gli
affari
esteri/politica
di
sicurezza)
+
composta
da
1
cittadino
per
ogni
Stato
membro
(poi
dopo
il
1/nov/2014
sar
suff
2/3
del
numero
tot
degli
Stati
membri)
+
il
mandato
dei
commissari
rinnovabile
ogni
5anni.
Riassunti
scritti
da
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
La
nomina
del
Presidente
della
Commissione
spetta
al
Consiglio
europeo
(il
quale
propone
al
Parlamento
un
candidato
alla
carica
di
Presidente
+
tale
proposta
deve
essere
approvata
dal
Parlamento
con
deliberazione
a
magg
dei
membri
che
lo
compongono
(in
caso
contrario,
entro
1
mese
si
elegge
un
nuovo
candidato).
3)
Al
Presidente
spetta
lorganizzazione
interna/
coordinamento
dellattivit/
indirizzo
politico
della
Commissione
+
gode
di
un
potere
ampio
nella
ripartizione
delle
competenze
ai
singoli
commissari
(i
quali
hanno
la
resp
di
ogni
singolo
settore
di
attivit).
4)
La
Commissione
partecipa
al
processo
di
formazione
delle
norme
+
esecuzione
dei
Trattati
e
atti
derivati
+
propone
atti
legislativi
(mentre
quelli
non
legisl
su
proposta
della
Commissione)/
vigila
sulle
misure
adottate
dalle
Istituzioni
dellUnione
+
potere
di
controllo
nellosservanza
degli
obblighi
degli
Stati
membri
(con
sanzioni
a
carico
dello
Stato
membro
inadempiente)/
potere
di
decisione
(es:
nei
casi
di
violazione
della
concorrenza
delle
imprese
pubbliche
+
con
possibilit
di
adire
alla
Corte
di
Giustizia).
5)
Alto
Rappresentante
dellUnione
per
gli
affari
esteri
e
la
politica
di
sicurezza.
1)
Figura
introdotta
a
seguito
del
Trattato
di
Lisbona.
2)
La
nomina
spetta
al
Consiglio
europeo
(con
delibera
a
magg
qualificata
+
accordo
del
Presidente
delle
Commissione)
+
soggetto
al
voto
del
Parlamento
europeo
(in
caso
di
censura,
le
dimissioni
valgono
solo
per
la
carica
nella
Commissione
(e
non
anche
nel
Consiglio
Europeo,
il
quale
solo
questi
pu
dimetterlo).
3)
Presiede
il
Consiglio
dellUnione
(nella
formazione
affari
esteri)
+
fa
parte
della
Commissione
(essendo
uno
dei
vicepresidenti).
4)
PESC:
ha
il
compito
di
guidare
la
politica
estera/sicurezza
comune
(
il
mandatario
del
Consiglio
dellUnione)
+
conduce
un
dialogo
politico
con
i
terzi
(per
conto
dellUnione)
+
esprime
la
posizione
dellUnione
nelle
organizzazioni/conferenze
internaz.
Riassunti
scritti
da
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
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6)
CORTE
DI
GIUSTIZIA
dellUNIONE
EUROPEA.
1)
Ha
il
compito
del
controllo
giurisdizionale
sulla
legittimit
degli
atti
e
comportamenti
delle
istituzioni
dellUnione/
interpretazione
del
diritto
comunitario.
2)
Ecomposto
da:
-
Corte
di
Giustizia
(composta
da
1
Giudice
per
Stato
membro
+
assistita
da
8
avvocati
generali
+
ha
sede
a
Lussemburgo
+
Giudici/avvocati
hanno
il
medesimo
statuto
e
sono
nominati
di
comune
accordo
dagli
Stati
membri
per
una
durata
di
6
anni
(con
mandato
rinnovabile).
Riassunti
scritti
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
-
Tribunale
di
1grado
(istituito
con
decisione
del
1988
e
divenuto
autonomo
dal
Consiglio
grazie
al
Trattato
di
Nizza/Lisbona
+
composto
da
almeno
1
Giudice
per
ogni
Stato
membro
+
ha
sede
a
Lussemburgo
+
la
sua
competenza
riguarda
contenzioso
del
personale/
ricorsi
indiv
in
materia
di
concorrenza/
questioni
pregiudiziali/
possibilit
che
la
sua
sentenza
possa
essere
sottoposta
a
riesame
dinnanzi
alla
Corte
di
Giustizia
(ma
solo
in
caso
di
gravi
rischi
per
la
rottura
del
diritto
comunitario
+
con
decisione
del
1999
il
Consiglio
ha
introdotto
la
possibilit
che
il
Tribunale
possa
decidere
con
1
Giudice
unico).
-
Tribunali
specializzati
(cd:
Camere
giurisdizionali
+
istituite
con
il
Trattato
di
Lisbona
+
competenti
a
conoscere
in
1grado
alcune
ricorsi
in
materie
specifiche
+
le
sue
decisioni
possono
essere
oggetto
di
impugnazioni
dinnanzi
al
Tribunale
per
soli
motivi
di
diritto).
*
Tribunale
della
Funzione
Pubblica
(in
materia
di
contenzioso
del
personale),
il
quale:
-
E
composto
da
7
Giudici
(nominati
per
6anni
con
mandato
rinnovabile).
-
Si
riunisce
con
Giudice
Unico-3Giudici-5
Giudici.
3)
Il
Presidente
della
Corte
viene
eletto
tra
i
Giudici
per
3
anni
+
dirige
lattivit
della
Corte/presiede
le
udienze
plenarie/
designa
il
Giudice
relatore
per
ogni
causa
4)
La
Corte
pu
avere
una
composizione
plenaria
(cd:
Gran
Plunum/Grande
Sezione
di
13
Giudici
(es:
nelle
cause
promosse
contro
il
Mediatore
per
mancanza
delle
condizioni
necessarie/
contro
i
membri
della
Commissione
per
violazione
degli
obblighi
sulle
loro
funzioni..)
oppure
in
sezioni
di
3/5
Giudici.
5)
Nomina
il
Cancelliere
per
6
anni
(con
mandato
rinnovabile
+
provvede
allAmm/gestione
finanziaria
della
Corte,
sotto
la
responsabilit
del
Presidente).
15
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Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
7)
BANCA
CENTRALE
EUROPEA.
1)
Entrata
in
funzione
con
linizio
della
3fase
dellUEM
(Unione
economica/monetaria)
+
2)
Ha
sede
a
Francoforte
+
3)
Ha
un
comitato
esecutivo
composto
da
1
Presidente
+
vice-presidente
+
4
membri
(nominati
per
8
anni
dal
Consiglio
europeo)
+
4)
Il
Consiglio
direttivo
comprende
i
membri
del
comitato
esecutivo/governatori
delle
banche
centrali
(la
cui
moneta
leuro)
+
5)
Ha
personalit
giuridica
+
ha
il
diritto
di
autorizzare
lemissione
delleuro/sue
funzioni
+
gode
di
indipendenza
+
pu
proporre
pareri
+
6)
Deve
trasmettere
un
rapporto
annuale
al
Parlamento/Consiglio/Commissione
+
7)
Il
SEBC
diretto
dagli
organi
decisionali
della
Banca
Centrale
+
il
suo
obiettivo
il
mantenimento
dei
prezzi.
8)
CORTE
DEI
CONTI.
1)
Ha
il
potere
di
autodeterminazione
per
il
regolamento
interno
+
2)
Assiste
il
Parlamento/Consiglio
nel
controllo
di
esecuzione
del
bilancio
+
assicura
il
controllo
sulla
gestione
finanziaria
dellUnione
+
3)
Alla
chiusura
dellesercizio,
presenta
una
relazione
annuale
con
dichiarazione
di
affidabilit
dei
conti/regolarit
delle
operazioni
+
pubblicata
sulla
Gazzetta
Ufficiale
+
4)
Presenta
relazioni
speciali
sui
problemi
particolari/da
pareri.
Riassunti
scritti
da
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
9)
Altri
organi.
1)
Comitato
economico
e
sociale
(CES):
composto
da
rappresentati
di
diverse
categorie
della
vita
eco/sociale
+
i
suoi
membri
sono
individui
indip
dagli
Stati
+
sono
nominati
per
5
anni
dal
Consiglio.
2)
Comitato
delle
Regioni:
alla
pari
del
CES
un
organo
di
individui
+
i
suoi
membri
sono
nominati
dal
Consiglio
(su
proposta
degli
Stati)
per
5
anni
(con
mandato
rinnovabile)
+
viene
consultato
nei
casi
previsti
dal
Trattato/quando
il
Parlamento-Consiglio-Commissione
lo
ritengono
opportuno
+
pu
formulare
pareri
di
propria
iniziativa
(es:
per
incoraggiare
la
cooperazione
in
materia
di
cultura/sanit..)
+
pu
ricorrere
alla
Corte
di
Giustizia
in
caso
di
violazioni
del
principio
di
sussidiariet
delle
Regioni.
3)
Banca
Europea
per
gli
Investimenti
(BEI):
dotata
di
personalit
giuridica
+
opera
sui
mercati
finanziari
come
istituto
di
credito
(senza
fini
di
lucro)
+
ha
sede
a
Lussemburgo.
16
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Riassunti scritti da
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4)
Mediatore
Europeo:
1)
Nominato
dal
Parlamento
(per
tutta
la
durata
della
legislatura)
+
organo
di
individui
(dunque
indip)
+
funzioni
di
controllo
sullesecutivo
+
ruolo
di
difensor
civitatis
(difende
i
cittadini
dellUnione
in
casi
di
cattiva
Amm
dellattivit
di
un
Istituzione
dellUE
(la
cui
lesione
non
sarebbe
traducibile
in
azioni
giudiziarie).
2)
Procedimento:
svolge
indagini
che
ritiene
utili
+
comunica
la
violazione
allIstituzione
interessata
(che
deve
risp
entro
3
mesi)
+
al
termine
della
procedura
trasmette
una
relazione
al
Parlamento
e
Autorit
interessata
(comunicandolo
poi
al
denunciante).
5)
Agenzie:
hanno
competenze
tecniche/supporto
informativo
per
gli
Stati
membri
+
dip
dalla
Commissione
(che
mantiene
la
resp
finanziaria)
+
ha
molti
obiettivi
(ognuno
unico
nel
suo
genere,
definito
al
momento
della
sua
creazione).
6)
Eurojust
(Unione
europea
di
cooperazione
giudiziaria
che
ha
competenze
in
materia
di
lotta
alla
criminalit
organizzata
al
fine
di
rafforzare
la
cooperazione
tra
le
autorit
giudiziarie
e
le
altre
autorit
degli
Stati
membri
resp
dellazione
penale)
+
Europol
(il
cui
compito
quello
di
sostenere/potenziare
lazione
delle
autorit
di
polizia/altri
servizi
incaricati
dellapplicazione
della
legge
degli
Stati
membri).
Riassunti
scritti
da
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
3)
APPROVAZIONE
DEL
BILANCIO.
Prima
lUE
era
finanziata
con
contributi
degli
Stati
membri,
ma
dopo
il
1970
si
arrivato
ad
un
sistema
basato
sulle
cd:
Risorse
proprie:
a)
Prelievi/premi/importi
supplementari
o
compensativi/
dazi
della
tariffa
doganale.
b)
Applicazione
di
un
aliquota
30%
sullimponibile
IVA.
c)
Aliquota
sullimporto
complessivo
del
PIL
di
tutti
gli
Stati
membri
(PNL).
*Ai
sensi
del
Art
3
della
Decisione
436/2007,
limporto
totale
delle
risorse
proprie
per
gli
stanziamenti
annuali
per
pagamenti
non
pu
superare
il
1,24%
del
totale
PNL
degli
Stati
membri
(la
decisione
dellammontare
presa
allunanimit
+
sottoposta
alle
procedure
di
adattamento
degli
Stati
membri
+
le
spese
sono
programmate
su
base
pluriennale).
Riassunti
scritti
da
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
Procedimento
(Art
314
TFUE):
1)
Con
il
Trattato
di
Lisbona,
il
Parlamento
e
Consiglio
hanno
una
posizione
equiparata.
2)
Il
Parlamento/Consiglio
ricevono
una
proposta
contenente
il
progetto
di
bilancio
(entro
il
1Sett
dellanno
che
precede
il
bilancio
di
esecuzione).
3)
Il
Consiglio
adotta
la
sua
posizione
comunicandola
(in
1lettura)
al
Parlamento
(il
quale
ha
42gg
di
tempo
per
approvare
la
posizione
del
Consiglio/non
deliberare
=
in
entrambi
i
casi
il
bilancio
adottato).
17
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Riassunti scritti da
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18
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CAPITOLO
02
-
GLI
ATTI
DELLUNIONE
-
1)
PROCEDURA
DI
FORMAZIONE
DEGLI
ATTI.
0)
La
funzione
legislativa
esercitata
dal
Consiglio+Parlamento
+
il
Consiglio
pu
adottare
(allunanimit
e
previa
consultazione
del
Palamento)
una
delibera
con
la
quale
autorizza
lutilizzo
della
procedura
ordinaria
per
ladozione
degli
atti
legislativi
(per
i
quali
invece
prevista
la
procedura
speciale
+
semprech
il
Parlamento
(alla
quale
la
proposta
va
notificata)
non
si
opponga
+
solo
per
determinate
materie).
Riassunti
scritti
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
1)
Procedura
legislativa
ordinaria
(Art
294
TFUE):
-
La
Commissione
presenta
una
proposta
al
Parlamento
europeo/Consiglio.
-
Fase
1Lettura:
Il
Parlamento
adotta
la
sua
posizione
che
trasmette
al
Consiglio
(se
questi
approva
tale
posizione,
latto
viene
adottato
nella
formulazione
che
corrisponde
alla
posizione
del
Parlamento,
altrimenti
il
Consiglio
esprime
la
sua
posizione
e
la
comunica
al
Parlamento).
-
Fase
2Lettura:
Il
Parlamento
ha
3
mesi
di
tempo
per
approvare
la
posizione
del
Consiglio
(in
tal
caso
latto
si
considera
adottato
nella
formulazione
che
corrisponde
alla
posizione
del
Consiglio)..oppure
respingerla
(a
magg
dei
membri,
in
tal
oppure
caso
latto
non
viene
adottato)
oppure
proporre
emendamenti
(in
tal
caso
il
Consiglio
ha
3
mesi
per
accoglierli
tutti
e
procedere
alladozione
dellatto
(con
magg
qualificata)
oppure
respingerli
(allunanimit).
*Se
il
Consiglio
non
approva
latto
in
questione,
i
Presidenti
del
Parlamento/Consiglio
attivano
il
COMITATO
DI
CONCILIAZIONE
(composto
dai
rappr
delle
2
istituzioni
+
la
Commissione)
,
che
ha
il
compito
di
favorire
il
riavvicinamento
delle
posizioni
a
confronto:
a)
Il
Comitato
in
6
settimane
riesce
a
definire
un
progetto
in
comune
(in
tal
caso
si
apre
la
fase
della
3lettura).
b)
Entro
tale
termine
non
approvato
un
progetto
comune
(in
tal
caso
latto
si
intende
non
adottato).
-
Fase
3lettura:
il
progetto
comune
dovr
essere
approvato
entro
6
settimane
succ
dal
Parlamento
(a
magg
dei
voti
espressi)
e
dal
Consiglio
(a
magg
qualificata),
altrimenti
il
progetto
si
considera
non
adottato.
*Termini
possono
essere
prorogati
di
max
1
mese
e
2
settimane
(su
iniziativa
del
Parlamento/Consiglio).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
19
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
*Il
Parlamento
dispone
di
vero/proprio
diritto
di
veto
in
tutti
i
casi
in
cui
il
Comitato
di
conciliazione
non
perviene
ad
un
accordo
(in
caso
contrario,
latto
adottato
congiuntamente
dal
Parlamento/Consiglio
+
firmato
dai
2
Presidenti).
2)
Procedure
legislative
speciali
(Art
289
TFUE):
-
Si
hanno
in
tutti
i
casi
in
cui
i
trattati
prevedono
ladozione
di
un
atto
da
parte
del
Parlamento
europeo
con
la
partecipazione
del
Consiglio
(o
viceversa)
ma
solo
in
3
casi
ricorre
la
prima
ipotesi:
a)
Approvazione
del
proprio
statuto.
b)
Fissazione
delle
modalit
dellesercizio
del
diritto
dinchiesta
dello
stesso
Parlamento.
c)
Adozione
dello
statuto/condizioni
generali
per
lesercizio
delle
funzioni
del
Mediatore
europeo.
-
Al
contrario,
pi
frequenti
sono
i
casi
in
cui
la
delibera
del
Consiglio
deve
essere
preceduta
dalla
consultazione
del
Parlamento
(non
vincolante
ma
obbligatoria
(es:
circolazione
dei
cittadini
dellUnione
Diritto
di
voto
di
armonizzazione
fiscale..)
+
tale
consultazione
rappresenta
lelemento
essenziale
ai
fini
della
validit
dellatto
(il
quale
sar
viziato
da
nullit
se
manca
tale
approvazione).
*In
definitiva,
la
procedura
di
consultazione
risulter
rispettata
solo
nel
caso
in
cui
il
testo
di
un
atto
(approvato
dal
Consiglio)
sia
sostanzialmente
identico
a
quello
contenuto
nella
proposta
su
cui
il
Parlamento
aveva
espresso
il
proprio
parere.
*In
alcuni
casi,
ladozione
di
un
atto
legislativo
subordinata
alla
previa
approvazione
del
Parlamento
(approvazione
obbligatoria
e
vincolante)
implicando
che
il
Parlamento
dispone
di
un
sostanziale
diritto
di
veto
(es:
elezione
del
Parlamento).
20
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
2)
Gli
ATTI.
1)
ATTI
VINCOLANTI:
a)
Atti
legislativi:
adottati
con
procedura
legislativa
(ord/spec).
b)
Atti
non
legislativi:
-
Delegati:
adottati
sulla
base
di
una
atto
delegato
con
il
quale
viene
delegato
alla
Commissione
il
potere
di
integrare/modificare
determinati
elementi
non
essenziali
di
un
atto
legislativo
(reg/dec/diret
delegate)
+
lesercizio
della
Commissione
soggetto
al
controllo
del
Parlamento/Consiglio
che
posso
revocare
la
delega
e
fissarne
le
condizioni).
-
Di
esecuzione:
cio
necessitano
di
atti
di
esecuzione
che
provvedono
ad
attribuire
i
relativi
poteri
alla
Commissione/o
Consiglio
(reg/dirett/dec
di
esecuzione)
+
sono
atti
meramente
esecutivi
degli
atti
legislativi,
ma
si
diff
dagli
atti
delegati
perch
sono
destinati
ad
operare
allinterno/sotto
il
controllo
degli
Stati
membri.
1)
REGOLAMENTO:
ha
portata
generale/astratta
(cio
si
rivolge
a
tutti
gli
Stati
membri)
+
obbligatorio
in
tutti
i
suoi
elementi
(quindi
i
destinatari
sono
tenuti
a
dare
applicazione
completa/integrale
alle
norme
dei
regolamenti,
con
conseguente
illegittimit
di
una
sua
applicazione
parziale
da
parte
di
uno
Stato)
+
direttamente
applicabile
in
ciascuno
degli
Stati
membri
+
sottoposto
a
verifica
della
Corte
di
Giustizia
(in
quanto
i
singoli
possono
impugnare
solo
quegli
atti
che
li
riguardano
direttamente)
+
pubblicato
sulla
Gazzetta
Ufficiale
dellUE
(la
mancata
pubblicazione
non
influisce
sulla
validit
dellatto,
ma
ne
impedisce
la
produzione
di
effetti
obbligatori
sino
a
quando
non
venga
pubblicato)
+
entra
in
vigore
a
partire
dalla
data
di
pubblicazione/20gg
dopo.
2)
DECISIONE:
non
ha
portata
generale/astratta
+
obbligatoria
in
tutti
i
suoi
elementi
+
titolo
esecutivo
(da
far
valere
agli
Stati
membri
attraverso
le
procedure
naz
+
con
lapposizione
della
formula
esecutiva
da
parte
dellautorit
naz
+
previa
verifica
della
autenticit
del
titolo)
+
adottata
dal
Consiglio
Europeo/Consiglio/Commissione
+
notificata
ai
destinatari
(e
da
tale
momento
produce
i
suoi
effetti
+
impugnabile)
+
pubblicata
sulla
Gazzetta
Ufficiale
dellUE
(ma
solo
per
quelle
pi
importanti).
3)
DIRETTIVA:
non
ha
portata
generale/astratta
+
obbligatoria
in
tutti
i
suoi
elementi
(cio
vincola
solo
lo
Stato
membro
cui
rivolta
solo
per
il
risultato
da
raggiungere
(lasciando
allo
Stato
la
scelta
della
forma/mezzi
di
come
raggiungerlo
+
nel
caso
in
cui
non
ci
riesca
entro
il
termine
perentorio
(senza
alcuna
sanzione),
lo
Stato
potr
chiedere
una
proroga
+
a
carico
degli
Stati
grava
cd:
lobbligo
di
Standstill
(ovvero
obbligo
di
buona
fede
attraverso
il
quale
gli
Stati
si
devono
astenere
dalladottare
disposizioni
che
possano
compromettere
gravemente
il
risultato
da
raggiungere)
+
notificata
ai
destinatari
(e
da
tale
momento
produce
i
suoi
effetti)
+
pubblicata
sulla
Gazzetta
Ufficiale
delle
direttive
adottate
+
entra
in
vigore
a
partire
dalla
data
di
pubblicazione/20gg
dopo.
*Direttive
dettagliate:
hanno
la
stessa
portata/efficacia
dei
regolamenti
(in
quanto
non
lasciano
alcuna
scelta
allo
Stato
circa
la
forma/mezzi
per
raggiungere
lo
scopo).
21
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
NOTA:
Gli
atti
vincolanti
dellUE
devono:
1)
Essere
motivati
(pena
lannullamento
per
violazione
delle
forme
sost).
2)
Specificare
gli
elementi
di
fatto/diritto
sui
quali
listituzione
si
fonda
(non
necessario
indicare
tutti
gli
elementi,
in
quanto
la
motivazione
pu
anche
essere
sommaria)
4)
Base
giuridica
(cio
riferimento
ad
1/pi
norme
del
Trattato
(es:
visto
lArt,
qualificati
sulla
base
dello
scopo/oggetto
dellatto).
5)
Non
hanno
effetto
retroattivo
(cio
non
producono
effetti
giuridici
anteriormente
alla
loro
entrata
in
vigore..
(tranne
in
via
deccezione/
ove
sia
necessario,
salvaguardando
il
legittimo
affidamento
+
indicazione
nella
motivazione
delle
ragioni
che
giustificano
la
retroattivit).
2)
ATTI
NON
VINCOLANTI:
1)
Raccomandazioni:
sono
dirette
agli
Stati
membri
e
contengono
linvito
a
conformarsi
ad
un
certo
comportamento.
2)
Pareri:
costituiscono
latto
con
cui
le
istituzioni/altri
organi
dellUE,
fanno
conoscere
il
loro
punto
di
vista
su
di
una
determinata
questione.
*In
quanto
atti
non
vincolanti,
possono
essere
adottati
da
tutte
le
istituzioni
+
producono
effetti
giuridici
+
pubblicati
sulla
Gazzetta
Ufficiale.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
22
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
3)
Altri
atti:
1)
Regolamenti
interni:
hanno
efficacia
circoscritta
solo
ai
rapporti
interni
delle
istituzioni.
2)
Programmi
generali:
adottati
dal
Consiglio
per
liberalizzare
le
restrizioni
in
materia
di
libert
di
stabilimento/prestazione
dei
servizi.
3)
Costatazione:
dellavvenuta
approvazione
del
bilancio
da
parte
del
Presidente
del
Parlamento
Europeo.
4)
Atti
preparatori
(es:
le
proposte
della
Commissione).
5)
Misure:
adottate
dal
Consiglio
relative
ai
controlli
alle
frontiere/asilo/immigrazione.
6)
Atti
tipici
in
senso
proprio:
decisioni
sui
generis
(atti
obbligatori/vincolanti
adottati
dalla
Consiglio)
-
Accordi
interstituzionali
(tra
Consiglio/Commissione/Parlamento
+
hanno
carattere
vincolante)
-
Risoluzioni
del
Consiglio
-
Comunicazioni
della
Commissione
(decisorie/
interpretative
per
far
conoscere
agli
Stati..)
-
Dichiarazioni
comuni:
del
Parlamento/Consiglio/Commissione
(es:
sulla
procedura
di
bilancio)
-
Dichiarazioni
a
verbale:
del
Consiglio
-
Accordi
Amministrativi:
stipulati
dalla
Commissione
con
Stati
terzi.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
3)
EFFETTI.
1)
EFFETTO
DIRETTO:
consiste
nellidoneit
della
norma
comunitaria
a
creare
diritti/obblighi
dirett
in
capo
ai
singoli
(siano
esse
persone
fisiche/giuridiche)
senza
cio
che
lo
Stato
eserciti
una
qualche
procedura
formale
(in
pratica
si
risolve
nella
possibilit
per
il
singolo
di
far
valere
dirett
dinnanzi
al
Giudice
naz
la
sua
posizione
giuridica
vantata
in
forza
della
norma
comunitaria/
o
per
lAmm
di
far
si
che
il
singolo
adempia
agli
obblighi
sanciti
dalla
norma
comunitaria/
oppure
che
il
singolo
goda
dei
diritti
sanciti
da
quella
norma).
*Leffetto
diretto
(rappresenta
lidoneit
della
norma
comunitaria
a
creare
in
capo
ai
singoli
diritti
invocabili
dirett
dinanzi
al
Giudice
naz),
mentre
lapplicabilit
diretta
(costituisce
una
qualit
di
quegli
atti
(regolamenti)
che
non
richiedono
alcun
provv
ulteriore
per
produrre
effetti).
*Possono
essere
indirizzate
agli
Stati/singoli.
*La
norma
comunitaria
provvista
di
effetto
diretto
deve
essere
chiara/precisa/non
condizionata
(da
alcun
provv
formale
dellautorit
naz).
23
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
1-Questa
differenza
crea
problemi
di
uguaglianza
sost
(Art
3
Cost
-
es:
2
lavoratori,
stesso
lavoro
solo
che
1
lavora
per
lo
Stato
laltro
per
un
impresa
privata),
unica
soluzione
(spec
per
leffetto
orizzontale)
lazione
di
risarcimento
danni
per
resp
nei
confronti
dello
Stato
2-Se
la
Direttiva
comunitaria
non
viene
trasposta
nel
diritto
nazionale,
lo
Stato
membro
inadempiente
non
pu
eccepire
la
tardivit
di
unazione
giudiziaria
avviata
nei
suoi
confronti
da
un
singolo,
in
quanto
(solo
a
partire
dal
momento
della
corretta
trasposizione
della
direttiva
nel
diritto
naz)
il
singolo
sar
in
grado
di
conoscere
con
certezza
i
diritti
che
gli
vengono
riconosciuti
dalla
direttiva,
e
quindi
valutare
se
ricorrere/meno
al
Giudice.
..se
invece
il
termine
di
trasposizione
sia
trascorso
(e
la
Direttiva
non
stata
trasposta),
essa
non
potr
essere
utilizzata
da
singolo
(se
non
nei
confronti
dello
Stato/ente
pubblico/attraverso
lespediente
della
interpretazione
conforme)
quindi
lo
Stato
membro
non
pu
opporre
la
mancata
trasposizione/inadempimento
allaccertamento
della
violazione
di
un
obbligo
sancito
dalla
direttiva.
..In
definitiva
una
Direttiva
(priva
di
effetto
diretto
+
non
trasposta
entro
il
termine
stabilito/recepita
in
modo
non
corretto)
cmq
un
valido
atto
comunitario
in
grado
di
produrre
effetti
giuridici
con
la
conseguenza
che
in
caso
in
cui
la
Corte
di
Giustizia
accertata
lincompatibilit
della
Direttiva
con
la
legge
nazionale
(comporta
linapplicabilit
di
questultima
da
parte
del
Giudice/Amm),
mentre
in
caso
di
incompatibilit
della
legge
nazionale
con
la
Direttiva
(la
norma
naz
sar
dichiarata
illegittima
da
parte
per
violazione
dellArt
11
cost).
3-Uno
dei
possibili
rimedi
a
tutela
del
singolo,
il
METODO
TEOLOGICO:
cio
lobbligo
del
Giudice
di
interpretazione
teologica
(interpretazione
conforme)
della
normativa
naz
rispetto
allo
scopo
prefissato
dalla
direttiva,
tranne
quando:
a)
La
norma
naz
sia
contra-legem.
b)
La
norma
naz
non
esista.
24
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
2)
IL
PRIMATO:
cio
la
preminenza
delle
norme
comunitarie
sulle
norme
interne
ad
esse
contrastanti
(sia
prec/succ).
Secondo
il
Principio
della
successione
delle
leggi
nel
tempo:
-
La
norma
nazionale
(ant)
che
confligge
con
la
norma
comunitaria
(succ)
=
la
norma
naz
viene
abrogata.
-
La
norma
nazionale
(succ)
che
confligge
con
la
norma
comunitaria
(ant)
=
prevale
la
norma
nazionale.
Storia:
1)
Negli
anni
60,
la
legge
italiana
di
nazionalizzazione
dellenergia
elettrica
fu
contestata
dinnanzi
al
Giudice
conciliatore
di
Milano,
in
quanto
incompatibile
con
quanto
affermava
la
Corte
Cost
(la
quale
prevaleva
la
legge
naz
in
quanto
succ
nel
tempo)
e
Corte
di
Giustizia
(la
quale
invece
afferm
che
in
caso
di
una
normativa
nazionale
incompatibile
con
il
Diritto
Comunitario
del
tutto
priva
di
effetti,
anche
se
succ).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
Succ
la
Corte
Cost
ha
cambiato
idea:
a)
Sentenza
Costa
ENEL:
la
Corte
Cost
affermava
la
prevalenza
della
legge
naz
in
quanto
succ.
*Questo
perch
il
Trattato
sullUE
era
stato
ratificato
con
legge
ordinaria
(e
non
con
legge
cost)
quindi
non
valeva
la
direttiva
in
quanto
norma
sovra-ordinata,
ma
valeva
il
modo
in
cui
era
entrata
nel
nostro
ordinamento
(cio
con
legge
ordinaria
la
quale
regolata
dal
principio
della
succ
delle
leggi
nel
tempo.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
b)
Sentenza
Frontini:
la
Corte
Cost
affermava
che
un
ordinamento
nazionale/comunitario
sono
autonomi/distinti
(seppure
legati
dallArt
11
Cost).
c)
Sentenza
Industrie
Chimiche:
la
Corte
Cost
afferm
che
in
caso
di
conflitto
tra
norma
comunitaria/norma
naz
succ,
il
Giudice
naz
non
pu
disapplicare
la
norma
naz
ma
deve
sollevare
il
giudizio
di
legittimit
cost
per
violazione
dellArt
11
Cost.
d)
Sentenza
Simmenthal:
un
Giudice
italiano
chiedeva
alla
Corte
di
Giustizia
se
lobbligo
di
attivare
previamente
il
giudizio
di
cost
(al
fine
di
disapplicare
la
norma
naz)
non
fosse
a
sua
volta
incompatibile
con
il
diritto
comunitario
(in
quanto
al
Giudice
non
vi
veniva
permesso
di
applicare
la
norma
naz
fin
quando
non
fosse
terminato
il
procedimento
di
verifica
di
compatibilit
Cost
richiesto
dall
Costituzione)..ma
la
Corte
di
Giustizia
rispose
che
se
la
norma
comunitaria
dotata
di
effetto
diretto/primato
allora
bisogna
dare
ad
essa
applicazione
immediata)
*Secondo
la
Corte
di
Giustizia
(la
norma
naz
non
si
forma
validamnte).
Secondo
la
Corte
Cost
(la
norma
naz
esiste,
ma
non
pu
essere
applicata).
25
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
e)
Sentenza
Granital
1984:
la
Corte
Cost
ha
definitivamente
affermato
che
se
la
norma
comunitaria
dotata
di
effetto
diretto/primato
(bisogna
dare
ad
essa
applicazione
immediata,
senza
ricorrere
al
giudizio
di
Cost)..
mentre
se
la
norma
comunitaria
non
dotata
di
effetto
diretto/primato
(allora
il
Giudice
naz
deve
sollevare
il
giudizio
di
legittimit
cost
per
violazione
dellArt
11
Cost).
Tuttavia
non
si
sottraggono
alla
verifica
della
Corte
2
ipotesi:
a)
Quella
di
un
eventuale
conflitto
della
norma
comunitaria
con
i
principi
fondamentali
del
nostro
ordinamento
cost
e
diritti
inalienabili
della
persona
umana.
b)
Quella
delle
norme
interne
che
si
assumono
dirette
a
impedire/pregiudicare
la
perdurante
osservanza
del
Trattato/nucleo
essenziale
dei
suoi
principi.
4)
REVISIONE.
1)
Art
48
TUE
prevede
la
procedura
di
revisione:
A)
REVISIONE
ORDINARIA:
1)
Viene
attivata
dal
Parlamento/Commissione/Stato
membro
(i
quali
sottopongono
al
Consiglio
progetti
tesi
a
modificare
i
trattati)
+
notificati
ai
singoli
Parlamenti
Nazionali
+
2)
Consultazione
da
parte
del
Parlamento/Commissione
o
Banca
Centrale
Europea
+
3)
Il
Presidente
del
Consiglio
convoca
una
Convenzione
dei
rappresentanti
dei
parlamenti
nazionali
-
Capi
di
Stato
o
Governo
-
Parlamento
Europeo
-
Commissione
(il
Consiglio
per
(previa
approvazione
del
Parlamento)
pu
anche
decidere
di
non
convocare
la
Convenzione,
qualora
si
tratti
di
modifiche
di
lieve
entit).
4)
La
Convenzione
esamina
i
progetti
di
modifica
+
invia
una
raccomandazione
ad
una
conferenza
dei
rappresentanti
degli
Stati
(i
quali
stabiliscono
in
comune
le
modifiche
da
apportare)
+
5)
Le
modifiche
adottate
entrano
in
vigore
+
ratificate
da
tutti
gli
Stati
membri.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
B)
2
REVISIONI
SEMPLIFICATE:
a)
1Procedura:
per
la
modifica
della
parte
III
del
TFUE.
b)
2procedura
quando:
-
Quando
il
Consiglio
deliberi
a
magg
qualificata
(e
non
allunanimit)
per
decisioni
che
riguardano
il
TFUE/parte
V
del
TUE.
-
Quando
il
Consiglio
adotta
atti
legislativi
secondo
la
procedura
legislativa
ordinaria
(e
non
speciale).
26
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
*In
entrambi
i
casi
il
Consiglio
Europeo
si
esprime
allunanimit
(previa
approvazione
del
Parlamento
che
si
pronuncia
a
magg)
+
la
proposta
di
modifica
trasmessa
ai
parlamentari
nazionali
che
entro
6mesi
possono
respingerla
(in
tal
caso
la
decisione
non
viene
adottata)
oppure
non
fare
opposizione
(la
decisione
viene
adottata
+
entra
in
vigore
senza
ulteriore
ratifica/approvazione
degli
Stati
membri).
Riassunti
scritti
da
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
Art
50
TUE
prevede
il
diritto
di
recesso
degli
Stati
membri
(anche
se
gi
prima
la
Convenzione
di
Vienna
prevedeva
la
possibilit,
laddove
un
trattato
non
contenesse
una
regola
ad
hoc,
di
applicare
la
regola
del
Rebus
Sic
Stanti
Bus:
cio
un
trattato
si
estingue
se
vengono
meno/mutano
in
modo
radicale,
le
condizioni
che
erano
essenziali
tra
le
parti
al
momento
della
stipula
+
lo
Stato
dovr
notificare
al
Consiglio
Europeo
la
sua
volont
di
recedere
+
si
apre
un
negozio
volto
a
definire
le
modalit
di
recesso
+
concluso
laccordo,
lo
Stato
recedente
non
parteciper
pi
ai
negoziati
dellUE/
decisioni
del
Consiglio/
far
parte
dellUnione/
vincolato
dai
trattati
(a
partire
dallentrata
in
vigore
dellaccordo
di
recesso/dopo
2
anni
dalla
notifica).
Riassunti
scritti
da
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
1)
Il
TRATTATO
DI
MAASTRICHT
sullUnione
Europea
stato
firmato
il
7
febbraio
1992
ed
entrato
in
vigore
il
1novembre
1993
+
si
componeva
di
3
pilastri:
1)
COMUNITA:
da
CEE
->
a
CE
+
introduzione
di
una
moneta
unica
EURO.
2)
PESC
(Politica
Estera
e
di
Sicurezza
Comune):
In
tal
caso
il
Consiglio
dellUnione
si
riunisce
allunanimit
(*ciascun
membro
pu
ricevere
delega
da
1solo
degli
altri
membri),
quando:
-
Adozione
di
provv
per
combattere
le
discriminazioni.
-
Sicurezza
sociale/protezione
sociale.
-
Direttive
sul
funzionamento
del
mercato
comune.
-
Stipulazione
di
accordi
internazionali.
3)
Cooperazione
di
polizia
e
giudiziaria
in
materia
penale:
che
comprende
la
diritto
di
asilo/
immigrazione/
cooperazione
giudiziaria
in
materia
civile-penale/
cooperazione
doganale/
lotta
contro
il
terrorismo
e
droga
(in
tal
caso
il
Consiglio
adotta
posizioni
comuni
+
obbligo
per
gli
Stati
membri
di
sul
piano
interno/politica
estera).
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
27
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Riassunti scritti da
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2)
Il
TRATTATO
DI
LISBONA
(firmato
a
Lisbona
il
13
Dicembre
2007
+
entrato
in
vigore
il
1Gennaio
2009
+
prima
definito
Trattato
di
riforma
poi
Trattato
di
Lisbona)
ha
ridisegnato
il
quadro
istituzionale
dellUnione
Europea,
introducendo:
Riassunti
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i
riassunti
di
Giurisprudenza.
1)
Il
termine
Comunit
stato
sostituito
con
Unione.
2)
Revisione
del
TFUE
e
Trattato
CE
(ora
TUE
+
Tfue/Tue
hanno
lo
stesso
valore
giuridico).
3)
Accordare
personalit
giuridica
allUE
(con
la
competenza
stipulare
accordi
con
gli
Stati
terzi/organizzazioni
internaz).
4)
Introduzione
del
Presidente
del
Consiglio
Europeo
+
Alto
Rappr
dellUnione
per
gli
Affari
esteri
e
Politica
di
sicurezza
(ex
Ministro
degli
esteri)
+
del
Consiglio
Europeo
(che
entra
a
far
parte
delle
Istituzioni
dellUE).
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di
Giurisprudenza.
5)
La
Carta
dei
Diritti
Fondamentali
dellUE
ha
valore
vincolante
alla
pari
dei
Trattati
+
i
diritti
sanciti
diventano
principi
generali.
6)
Norme
pi
incisive
in
materia
di
concorrenza.
7)
Si
aboliscono
i
simboli
inno/bandiera
(ma
con
possibilit
per
gli
Stati
di
usarli).
28
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Riassunti scritti da
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CAPITOLO
03
-
LA
TUTELA
GIURISDIZIONALE
-
0)
In
generale.
La
tutela
giurisdizionale
della
Corte
di
Giustizia
Europea
si
realizza
attraverso:
a)
CONTROLLO
INDIRETTO:
fondato
sulla
cooperazione/rinvio
giurisd
del
Giudice
naz
(che
decide
la
causa)
al
Giudice
dellUnione.
Riassunti
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Disponibili
tutti
i
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di
Giurisprudenza.
b)
CONTROLLO
DIRETTO:
..della
Corte
di
Giustizia
Europea/Tribunale,
sulla
legittimit
degli
atti
dellUnione,
attraverso
varie
procedure,
quali:
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di
Giurisprudenza.
1)
AZIONE
DI
ANNULLAMENTO:
consiste
nellimpugnazione
mediante
ricorso
di
atti
adottati
dalle
istituzioni
dellUE,
che
si
pretendono
essere
viziati.
1)
Gli
Atti:
Sono
impugnabili
gli
ATTI
Legl
VINCOLANTI
del
Consiglio
Europeo/
Consiglio
dellUnione/Commissione/Parlamento/Banca
Centrale
Europea..
(reg/dec/diret
solo
se
produttivi
di
effetti
nei
confronti
dei
terzi
(ma
non
racc/pareri)
+
gli
ATTI
DEFINITIVI
(es:
con
cui
la
Commissione
comunica
di
aver
archiviato
def
una
denuncia
di
violazione
delle
norme
sulla
concorrenza/
atti
che
autorizzano
la
conclusione
di
un
accordo)e
non
gli
atti
preparatori
perch
non
modificano
la
posizione
giu
del
destinatario
(es:
la
comunicazione
della
Commissione
alle
imprese
dellapertura
di
un
inchiesta
nei
loro
confronti)
+
anche
le
decisioni
della
Commissione
(con
la
quale
dichiara
archiviato
la
denuncia
di
violazione
delle
norme
sulla
concorrenza).
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di
Giurisprudenza.
2)
Legittimati:
-
Stati
membri
(non
le
Regioni/Comuni).
-
Consiglio/Commissione/Parlamento/
Corte
dei
Conti/
Comitato
delle
Regioni
(solo
per
salvaguardare
le
proprie
prerogative).
-
Persone
fisiche/giuridiche
in
1grado
(davanti
al
Tribunale)
e
2grado
(per
soli
motivi
di
diritto
dinnanzi
alla
Corte
di
Giustizia).
-
Governatore
della
Banca
centrale
di
uno
Stato
membro/
Consiglio
direttivo
della
Banca
centrale
europea
(direttamente
dinnanzi
alla
Corte
di
Giustizia
(per
rimozione
dello
stesso
governatore).
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i
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di
Giurisprudenza.
29
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a)
Sono
Ricorrenti
privilegiati
(le
istituzioni
le
quali
non
sono
tenute
a
giustificare
il
loro
interesse
ad
agire).
b)
Sono
Ricorrenti
NON
privilegiati
(le
persone
fisiche/giuridiche
le
quali
possono
esercitare
il
ricorso
solo
se
dimostrano
che
latto
lesgl
contro
cui
agiscono,
li
riguarda
direttamente/
individualmente),
ovvero:
1)
pu
impugnare:
-
Atti
di
cui
non
sia
il
formale
destinatario.
-
Regolamenti
(purch
sia
il
destinatario
dellatto
+
che
latto
deve
essere
stato
adottato
tenendo
conto
della
situazione
del
ricorrente
(al
fine
di
evitare
che
le
Istituzioni
dellUE
adottino
un
atti
idonei
ad
incidere
dirett/indiv
sui
singoli..senza
garantire
loro
un
rimedio
giurisdiz).
-
Decisioni
(lui
specificamente
indirizzate
ammenda).
-
Direttive
(che
hanno
una
portata
normativa
generale
+
non
pongono
obblighi
a
carico
dei
singoli).
2)
requisiti:
-
Direttamente
=
cio
quando
latto
dellUnione
incide
dirett
sulla
posizione
giuridica
del
singolo
senza
lasciare
ai
destinatari
alcun
potere
discrezionale
+
senza
necessit
di
altre
attivit
normative
per
essere
applicate).
-
Individualmente
=
cio
quando
il
destinatario
individuato
in
base
a
criteri
personali
tali
da
distinguerlo
dalla
generalit
(il
ricorrente
nominato
nellatto).
*Il
Trattato
di
LISBONA
ha
stabilito
che
i
singoli
possono
impugnare
atti
regolamentati
che
li
riguardano
solo
DIRETTAMENTE
(cio
quegli
atti
di
carattere
generale,
adottati
secondo
una
procedura
diversa
da
quella
legislativa).
3)
Termine
di
impugnazione
di
2
mesi
a
partire
dalla
pubblicazione
dellatto/
sua
notificazione
al
ricorrente/
da
quando
il
ricorrente
ne
ha
avuto
notizia.
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
4)
I
vizi:
-
Incompetenza
(relativa
(dellistituzione)
assoluta
(dellUnione).
-
Violazione
delle
forme
sostanziali
(difetto
di
motivazione/
mancata
individuazione
della
Base
giuridica..).
-
Violazione
di
legge
(delle
norme
del
Trattato/diritto
comunitario
(discriminazione/legittimo
affidamento).
-
Sviamento
di
potere/
di
procedura
(quando
lAmm
esercita
il
suo
potere
per
conseguire
obiettivi
diversi
da
quelli
prescritti
dalla
legge).
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
30
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5)
Sospensione.
Il
ricorso
proposto
non
ha
effetto
sospensivo,
per
si
pu
chiedere
alla
Corte
di
sospendere
latto
impugnato
in
via
cautelare
(la
misura
decisa
dal
Presidente
della
Corte
+
vengono
sentite
le
parti/intervenienti),
purch:
-
Fumus
boni
iuris
(apparenza
del
diritto).
-
Periculum
in
mora
(irreparabilit
del
danno
che
scaturirebbe
dallesecuzione
del
provv
impugnato).
-
Bilanciamento
degli
interessi
a
confronto.
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
6)
Decisione.
1)
In
caso
di
accoglimento,
la
Corte
dichiara
annullato
latto
impugnato
(cio
nullo
e
non
avvenuto).
2)
In
caso
di
rigetto,
possibile
riproporre
la
procedura
di
annullamento
per
motivi
diversi.
3)
La
Corte
pu
annullare
latto
solo
parzialmente
(lasciando
inalterate
le
parti
restanti).
4)
Ha
effetti
Ex-tunc
(ma
la
Corte
pu
stabilire
che
esso
abbia
effetti
ex-nunc/che
conservi
i
suoi
effetti
fino
a
quando
lAmm
non
mod/sost
latto
impugnato
con
uno
nuovo).
5)
La
sentenza
comporta
per
lIstituzione
(che
ha
adottato
latto
annullato)
lobbligo
di
prendere
le
misure
necessarie
per
darvi
piena
esecuzione
(dispositivo/motivazione).
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
AZIONE
IN
CARENZA:
procedimento
attraverso
il
quale
il
Parlamento/Consiglio/Commissione/Banca
centrale
Europea,
omettono
di
emanare
un
atto
che
invece
(in
base
al
Trattato)
dovevano
emanare.
1)
Lintroduzione
del
ricorso
dinnanzi
alla
Corte,
subordinata
da
una
fase
amministrativa
preliminare
in
cui
listituzione
invitata
(entro
2
mesi
dallinvio
di
una
lettera
di
messa
in
mora
=
cio
da
quando
appare
chiaro
che
non
voglia
agire)
ad
adottare
le
misure
richieste.
Riassunti
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
-
Trascorso
inutilmente
tale
termine
(lautore
della
messa
in
mora,
ha
2
mesi
di
tempo
per
introdurre
il
ricorso)..
-
Se
lIstituzione
rifiuti/
adotti
latto
voluto
dal
richiedente/
adotti
un
provv
diverso
(si
attiva
la
procedura
di
annullamento).
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
Lassenza
di
decisione
deve
essere
attuale
e
permanere
durante
tutta
la
procedura
(infatti
se
lintroduzione
risponde
alla
messa
in
mora
adottando
latto
voluto
dal
richiedente,
la
procedura
diventa
senza
oggetto).
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i
riassunti
di
Giurisprudenza.
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3)
Il
ricorso
in
carenza
non
pu
essere
utilizzato
per
aggirare
i
termini
di
impugnazione
dellatto
(cio
non
possibile
chiedere
dopo
la
scadenza
dei
termini,
la
revoca/modif
di
un
atto,
per
poi
(in
caso
negativo)
introdurre
un
ricorso
in
carenza
dinnanzi
alla
Corte
di
Giustizia).
4)
Legittimati:
Stati
membri/
Istituzioni/
il
singolo
(quando
lIstituzione
abbia
omesso
di
emanare
un
atto
nei
suoi
confronti
(reg/dec/diret,
ma
non
racc/par).
Riassunti
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
3)
ECCEZIONE
DI
INVALIDITA:
procedimento
attraverso
il
quale
le
parti
possono
sollevarla
nel
corso
di
una
procedura
dinnanzi
alla
Corte
(gi
attivata
per
altri
motivi)
al
fine
di
far
dichiarare
linapplicabilit
dellatto
di
cui
si
tratta.
1)
E
necessario
che
vi
sia
uno
stretto
legame
tra
latto
impugnato/quello
che
si
fa
valere
lillegittimit.
2)
Riguarda
tutti
gli
atti
di
portata
generale
(cio
tutti
quegli
atti
che
producono
effetti
analoghi
al
reg
+
che
non
possono
essere
impugnati
dai
singoli).
3)
Serve
ad
evitare
che
un
atto
viziato
(anche
se
non
impugnato)
possa
costituire
la
base
giuridica
valida
per
altri
atti.
4)
Non
pu
essere
utilizzata
per
eludere
lonere
della
tempestivit
dellimpugnazione
(in
quanto
lunico
mezzo
a
disposizione
del
singolo
(per
contestare
la
legittimit
di
un
atto)
qualora
gli
venga
preclusa
altra
possibilit).
5)
Accoglimento
del
ricorso,
linapplicabilit
dellatto
(non
del
suo
annullamento,
quindi
latto
resta
in
vigore
in
attesa
che
lIstituzione
lo
modif/abroga).
Riassunti
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
4)
CONTENZIOSO
IN
MATERIA
DI
PERSONALE:
procedimento
attraverso
il
quale
il
Tribunale
della
Funzione
Pubblica
esamina
le
controversie
tra
Comunit
/suoi
agenti
in
materia
di
impiego
(assunzioni/
condizioni
di
lavoro/
retribuzioni..).
1)
E
necessario:
-
Lesperimento
di
un
reclamo
in
via
amm.
-
Il
rigetto
del
reclamo
mediante
decisione.
-
Latto
impugnato
crei
un
pregiudizio
al
ricorrente.
2)
Il
termine
per
agire
3
mesi
a
partire:
-
Dalla
notifica
della
decisione
sul
reclamo.
-
Dalla
data
in
cui
scade
il
termine
di
decisione
(in
caso
di
provv
implicito).
3)
Il
ricorso
pu
essere
diretto
ad
ottenere
provv
provvisori/
annullamento
dellatto/
sospensione
dellatto/
risarcimento
danni.
32
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acquario.80@libero.it
3)
Responsabilit:
-
La
prova
incombe
al
ricorrente.
-
Sono
risarcibili:
-
Pregiudizio
materiale/morale.
-
Danno
emergente/lucro
cessante.
-
E
ammissibile
la
domanda
di
interessi
moratori
(a
partire
dalla
sentenza
che
accerta
la
resp
della
Comunit
(6%-8%).
33
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
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6)
IMPUGNAZIONE
della
sentenza
del
Tribunale.
1)
Art
256
TFUE
stabilisce
che
il
Tribunale
di
1grado
ha
il
ruolo
di
Giudice
di
1grado
a
competenza
generale
(tranne
nelle
materie
di
competenza
delle
Camere
Giurisdizionali,
ove
il
Tribunale
ha
un
ruolo
di
2grado),
ovvero:
-
Ricorsi
proposti
dalle
persone
fisiche/giuridiche
+
Stati
membri
contro
la
Commissione/Consiglio.
-
Ricorsi
fondati
sui
contratti
stipulati
dallUE.
-
..in
materia
di
marchio
comunitario.
-
Delle
impugnazioni
contro
le
decisioni
dei
Tribunali
specializzati.
-
Risarcimento
dei
danni
causati
dalle
istituzioni
dellUE/suoi
dipendenti.
*Mentre
le
sentenze/ordinanze
del
Tribunale,
sono
impugnabili
dinnanzi
alla
Corte
di
Giustizia
per
i
soli
motivi
di
diritto.
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Giurisprudenza.
2)
Epossibile
che
la
Corte/Tribunale
siano
chiamati
a
decidere
su
ricorsi
aventi
lo
stesso
oggetto
(es:
decisione
della
Commisssione
in
tema
di
aiuti
pubblici
alle
imprese,
impugnabile
dagli
Stati
membri
dinnanzi
alla
Corte,
e
dalle
singole
imprese
dinnanzi
al
Tribunale),
in
tal
caso:
a)
Il
Tribunale
(sentite
le
parti)
sospende
la
procedura
e
attende
la
pronuncia
della
Corte.
b)
Il
Tribunale
si
spoglia
della
causa
e
lascia
decidere
alla
Corte.
c)
La
Corte
sospende
la
procedura
che
continua
dinnanzi
al
Tribunale.
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3)
Limpugnazione
della
sentenza
di
1grado
pu
essere
proposta
dalle
parti
entro
2
mesi
+
diretta
a
rimediare
agli
errori
commessi
dalla
sentenza
di
1grado
(dunque
non
sar
possibile
limitarsi
ad
una
mera
riproposizione
della
domanda
originaria)
+
deve
indicare
espressamente
i
punti
della
sentenza
impugnata
di
cui
si
chiede
lannullamento
perch
viziati
(non
un
giudizio
di
Appello
ma
di
Cassazione).
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4)
Vizi:
-
Incompetenza
del
Tribunale.
-
Vizi
di
procedura
(difetto
di
motivazione
/
eccessiva
durata
della
procedura
dinnanzi
al
Tribunale).
-
Violazione
del
Diritto
Comunitario.
-
Errore
di
Diritto
(errore
nellinterpretazione
della
norma/
errore
nella
qualificazione
dei
fatti
accertati..).
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7)
REVOCAZIONE
-
RIESAME
-
RINVIO:
1)
REVOCAZIONE:
mezzo
di
ricorso
straordinario,
mediante
il
quale
si
scopre
(entro
10
anni
dalla
sentenza)
nuovi
elementi
di
fatto
(anteriori
alla
sentenza)
che
se
conosciuti/apprezzati
dal
Giudice,
avrebbero
condotta
ad
una
diversa
soluzione
della
controversia.
a)
Avverso
la
sentenza
pronunciata
in
contumacia,
prevista
lopposizione
da
pronunciarsi
entro
1
mese
dalla
notifica
della
sentenza
(con
procedimento
=
qllo
ordinario).
b)
Eprevista
la
possibilit
di
chiedere
linterpretazione
del
dispositivo/uno
specifico
punto
della
pronuncia.
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Giurisprudenza.
2)
RIESAME:
possono
essere
oggetto
di
riesame
della
Corte
di
giustizia,
le
sentenze
del
Tribunale
(avverso
le
decisioni
delle
Camere
giurisd)
+
le
decisioni
emesse
su
questioni
pregiudi
(in
caso
di
gravi
rischi
che
siano
compromessi
lunit/coerenza
del
Diritto
dellUnione)
+
da
parte
del
1Avv
generale
(entro
1
mese
dalla
pronuncia
del
Tribunale
+
la
Corte
decide
entro
1
mese
+
la
rinvia
al
Tribunale
(il
quale
sar
vincolato
ai
punti
di
diritto)/oppure
decide
essa
stessa
nel
merito).
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Giurisprudenza.
3)
RINVIO:
della
Corte
->
al
Tribunale
(il
quale
sar
vincolato
ai
punti
di
diritto)
+
oppure
del
Tribunale
->
alla
Corte
(ove
il
Tribunale
ritenga
che
la
causa
richieda
una
decisione
della
Corte
al
fine
di
non
compromettere
lunit/coerenza
del
Diritto
dellUnione).
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8)
PROCEDURA
DI
INFRAZIONE.
1)
Con
cui
la
Commissione
si
rivolge
allo
Stato
membro
per
far
cessare
la
violazione
del
Diritto
Comunitario
+
osservare
il
dettato
dellUnione
(es:
mancata
attuazione
di
una
Direttiva/
mancata
esecuzione
di
una
sentenza
della
Corte).
2)
Procedimento:
1)
Fase
precontenziosa:
a)
Stati/cittadini/associazioni..indirizzano
alla
Commissione
un
esposto
scritto
in
cui
indicano
i
fatti
che
costituiscono
una
violazione
al
Diritto
Comunitario.
b)
Se
allesito
della
verifica
la
Commissione
ritiene
che
vi
sia
stata
una
infrazione,
invia
allo
Stato
una
lettera
di
messa
in
mora
(in
cui
si
contesta
laddebito
+
lo
Stato
potr
rispondere)
+
dopo
un
parere
motivato
(indicazione
delle
infrazioni
+
termine
entro
il
quale
porre
fine
(altrimenti
la
Commissione
ricorre
alla
Corte
di
Giustizia).
*Lo
stesso
procedimento
attivabile
da
uno
Stato
per
le
inadempienze
di
un
altro
Stato
membro
+
se
la
Commissione
entro
3
mesi
non
invia
il
parere
motivato,
lo
Stato
richiedente
potr
adire
direttamente
alla
Corte
di
Giustizia.
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di
Giurisprudenza.
2)
Linadempimento
deve
essere
provato
(e
non
basato
su
mere
presunzioni).
3)
La
Commissione
PUO
(e
non
deve)
attivare
la
procedura/
non
ha
un
termine
per
la
presentazione
del
ricorso
(pu
ritardare,
ma
cmq
entro
la
data
di
scadenza
del
termine
concesso
allo
Stato
nel
parere
motivato).
4)
Il
rinvio
pregiudiziale
un
procedimento
autonomo
rispetto
alla
procedura
dinfrazione
(dunque
il
suo
esperimento
non
pu
limitare
il
potere
della
Commissione
di
proporre
il
ricorso).
5)
La
Corte
non
pu
dichiarare
cessata
la
materia
del
contendere
se
lo
Stato
adempie
nel
corso
del
giudizio
(in
quanto
permane
linteresse
della
Commissione
a
veder
dichiarato
linadempimento)
+
mentre
pu
applicare
misure
cautelari
(es:
sospendere
lapplicazione
di
una
legge/atto
amm).
6)
Procedura
accelerata
(cio
la
Commissione/Stati
membri
possono
saltare
la
fase
precontenziosa
ed
adire
dirett
la
Corte
(es:
aiuti
di
Stato,
quando
lo
Stato
eroga
aiuti
prima
ancora
che
la
Commissione
si
sia
pronunciata
sulla
sua
compatibilit).
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di
Giurisprudenza.
7)
Sentenza
(solo
dichiarativa
(e
non
coattiva)
riconosce
che
lo
Stato
inademp
di
1/pi
obbligazioni
del
Trattato
+
dovr
dunque
adempiere
(abrogare/introdurre
una
norma
nellOrdinamento)
*Prima
del
Trattato
di
Maastricht:
lArt
260
si
fermava
qui,
con
la
conseguenza
che
in
caso
di
mancata/non
corretta/non
tempestiva
esecuzione
della
sentenza
da
parte
dello
Stato,
era
configurabile
come
inademp
+
sanzionabile
altra
procedura
di
infrazione
[Doppia
condanna]).
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RESP
EXTRCONTRATTUALE
dello
STATO
(Sentenza
FRANCOVICH
1991).
1)
I
Trattati
di
Roma
(CE-EURATOM)
non
prevedono
specifiche
sanzioni
in
caso
di
violazioni
degli
obblighi
comunitari,
ma
solo
procedure
per
laccertamento
delle
infrazioni
(
la
pressi
che
invece
ha
individuato
alcuni
meccanismi
che
consentono
di
collegare
a
talune
infrazioni
delle
sanzioni
(es:
la
perdita
del
diritto
al
finanziamento
comunitario).
2)
Problema
frequente
si
verifica
nellipotesi
di
mancata/errata
trasposizione
di
una
norma
comunitaria:
-
Trattato
di
Maastricht:
prevede
una
sanzione
pecuniaria
in
caso
di
perdurante
inadempimento.
-
Giurisprudenza:
afferma
il
diritto
del
singolo
al
risarcimento
del
danno
patrimoniale
subto
a
causa
dellinademp
dello
Stato
membro.
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di
Giurisprudenza.
1-Sentenza
FRANCOVICH
1991:
a
causa
della
mancata
attuazione
di
una
direttiva
da
parte
dello
Stato
membro
inademp
(Norme
prive
di
effetto
diretto
(cio
non
chiare/precise/incondizionate)
=
non
invocabili
dal
singolo
dinnanzi
al
Giudice)
+
la
quale
(tutelando
i
lavoratori
in
caso
dinsolvenza
del
datore)
imponeva
agli
Stati
di
istituire
un
meccanismo
di
garanzia
per
i
crediti
retributivi
maturati.
Unica
soluzione,
che
il
Giudice
ita
chiedeva
alla
Corte
di
Giustizia
se
i
singoli
potessero
chiedere
il
risarcimento
(dinnanzi
al
Giudice
naz)
per
un
danno
dello
Stato
inademp,
la
Corte
rispose
si.
2-Sentenza
BRASSERIE
du
PCHEUR:
inademp
dello
Stato
di
una
direttiva
gi
trasposta
(Norme
dotate
di
effetto
diretto
=
invocabili
dal
singolo
dinnanzi
al
Giudice).
*Per
entrambe
le
sentenze:
La
Direttiva
attribuisca
il
diritto
al
singolo
(diritto
pieno/immediato).
Violazione
grave/manifesta
(conseguente
risarcimento
adeguato).
Nesso
di
causalit
tra
violazione/danno.
*La
colpa
non
una
condizione
della
resp,
ma
pu
contribuire
a
determinarne
la
gravit
della
violazione.
*La
violazione
deve
essere
manifesta
(ovvero
non
vi
deve
essere
alcuna
discrezionalit
dello
Stato
in
ordine
allattuazione
della
direttiva).
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3-Sentenza
KOBLER:
dove
si
afferma
che
la
tutela
dei
diritti
derivanti
dal
Diritto
dellUE
sarebbe
compromessa
se
fosse
escluso
la
possibilit
dei
singoli
di
poter
(a
talune
condizioni)
ottenere
un
risarcimento
del
danno
allorch
il
diritto
del
singolo
venga
leso
da
una
decisione
di
un
Giudice
di
ultima
istanza
di
uno
Stato
membro,
il
quale
ha
violato
una
norma
del
Diritto
dellUE.
*Secondo
alcuni,
tale
principio
di
resp
non
si
applica
al
Giudice
naz
non
di
ultima
istanza
(in
quanto
tale
Giudice
non
ha
lobbligo
di
sollevare
un
quesito
pregiudiziale
alla
Corte
+
la
sua
decisione
pu
essere
benissimo
impugnata
dinnanzi
ad
un
Giudice
di
grado
superiore).
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riassunti
di
Giurisprudenza.
3)
Principio
di
Responsabilit:
principio
generale
secondo
cui
non
importa
chi
abbia
violato
lobbligo,
dovendo
tutti
gli
organi
statali
contribuire
allosservanza
delle
norme
comunitarie
+
lobbligo
del
risarcimento
non
deve
dip
dal
riparto
delle
competenze
tra
organi
interni
di
ciascuno
Stato
membro
(altrimenti
si
verificherebbe
una
discriminazione
tra
i
cittadini
dellUnione)
+
le
condizioni
di
resp
degli
Stati
membri
sono
uguali
a
quelle
dellUE
(a
parit
di
situazioni
+
accomunando
il
legislatore
naz
a
quello
dellUE).
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riassunti
di
Giurisprudenza.
4)
In
ultimo
la
Corte
di
Cassazione
ha
stabilito
che
(di
fronte
allattivit/inattivit
del
legislatore)
non
si
pu
parlare
di
Resp
extracontrattuale
(Art
2043
Cc
+
prescrizione
10nnale)
ma
di
Resp
contrattuale
(Art
1218
Cc
+
prescrizione
5nnale
+
cio
un
diritto
ad
essere
indennizzati
delle
diminuzioni
patrimoniali
subite
in
conseguenza
dellesercizio
di
un
potere
non
sindacabile
dalla
giurisdizionale).
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di
Giurisprudenza.
9)
RINVIO
GIURISDIZIONALE.
1)
Art
267
TFUE:
procedimento
con
il
quale
il
Giudice
naz
ha
la
possibilit
(obbligo
se
in
ultima
istanza)
di
chiedere
alla
Corte
di
Giustizia
una
pronuncia
sullinterpretazione/validit
di
una
norma
nel
caso
in
cui
si
trovasse
investito
di
una
controversia
(es:
quale
sia
la
corretta
interpretazione
di
una
norma/
se
la
norma
dellUnione
sia
valida/efficace).
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tutti
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riassunti
di
Giurisprudenza.
*Infatti
quando
un
singolo
ritiene
di
subire
un
pregiudizio
per
effetto
dellapplicazione
di
una
norma
naz
incompatibile
con
il
Diritto
dellUnione,
pu:
-
Segnalare
alla
Commissione
(che
a
sua
volta
decider
se
attivare/meno
la
procedura
di
infrazione).
-
Chiedere
al
Giudice
naz
di
procedere
al
rinvio
pregiudiziale
di
interpretazione.
*Epossibile
procedere
in
entrambi
i
modi
(dunque
si
avranno
2
sentenze
della
Corte:
inademp/interpretazione,
ma
cmq
di
inademp).
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2)
OGGETTO
del
rinvio
sono
tutti
gli
atti
impugnabili
(Atti
delle
Istituzioni/
Accordi
di
associazione/
Trattati
istitutivima
non
le
sentenze
della
Corte
di
Giustizia).
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di
Giurisprudenza.
3)
FUNZIONI
del
rinvio
sono
realizzare
un
interpretazione
uniforme
+
applicazione
del
diritto
dellUnione
in
tutti
i
paesi
membri
+
controllo
giurisd
sulla
legittimit
degli
atti
dellUnione
(in
quanto
le
Amm
naz
sono
spesso
chiamate
a
fare
applicazione
del
diritto
dellUnione
dinnanzi
al
Giudice
naz,
quindi
spetta
alla
Corte
di
Giustizia
(dichiarare
leventuale
illegittimit)
mentre
al
Giudice
naz
(confermare
la
legittimit).
*Tale
procedura
attuabile
anche
dal
singolo
solo
per
quegli
atti
che
lo
riguardano
direttamente
(reg/diret/dec).
Riassunti
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
4)
CHI:
il
rinvio
pu
essere
deciso
da
qualunque
Giudice
naz
(Amm/
civile/
penale/
lavoro...purch
tratti
della
giurisdizione
di
uno
Stato
membro):
a)
Giudice
non
di
ultima
istanza:
ha
la
facolt
di
sottoporre
un
quesito
pregiudiziale
alla
Corte
ogni
volta
che
la
risposta
necessaria
per
giudicare
una
controversia
dinnanzi
ad
esso
pendente.
b)
Giudice
di
ultima
istanza
(Corte
di
Cassazione/
Consiglio
di
Stato/
Corte
Cost
(cio
ogni
volta
in
cui
le
sentenze
non
sono
pi
impugnabili),
ha
lobbligo
di
effettuare
il
rinvio,
tranne
quando:
-
La
questione
sia
identica
ad
altra
gi
decisa
dalla
Corte.
-
Qualora
la
risposta
al
quesito
non
alimenti
alcun
ragionevole
dubbio
interpretativo.
*La
Corte
Cost
solo
se
Giudice
di
ultima
istanza
(altrimenti
nei
casi
di
legittimit
cost
la
Corte
Cost
lunica
a
potersi
pronunciare
in
quanto
definisce
la
causa).
*La
Corte
di
Giustizia
pu
rigettare
il
rinvio
quando:
-
Causa
fittizia.
-
Questioni
puramente
ipotetiche/future.
-
Poche
info
trasmesse
dal
Giudice
a
quo.
*Teoria
dellatto
chiaro:
qualora
la
risposta
al
quesito
non
alimenti
alcun
ragionevole
dubbio
interpretativo,
il
Giudice
naz
deve
essere
convinto
che
la
stessa
evidenza
si
imporrebbe
ai
Giudici
degli
altri
Stati
membri
Riassunti
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
5)
GIURISDIZIONE
NAZIONALE:
secondo
la
Corte
di
Giustizia,
tale
termine
si
pu
avere
quando:
-
Origine
legale
(e
non
convenzionale)
dellorgano.
-
Stabilit.
-
Obbligatoriet/Indip/Terziet.
-
Applicazione
del
diritto.
*Ne
sono
esclusi
la
Pubb
accusa/Procuratore
della
Repubblica/
Arbitri..
(mentre
ne
fanno
parte
tutti
i
Giudici
naz).
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di
Giurisprudenza.
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6)
La
Corte
pu
seguire
una
procedura
semplificata
sulle
domande
pregiudiziali
+
si
chiude
con
ordinanza
(senza
trattazione
orale/conclusioni
scritte
dellAvv
gen)
-
Quando
la
questione
sia
identica
ad
una
gi
trattata.
-
Quando
sia
desumibile
con
chiarezza
dalla
giurisprudenza.
-
Quando
la
soluzione
non
alimenti
alcun
ragionevole
dubbio.
oppure
un
procedimento
durgenza
quando
la
Corte
si
debba
pronunciare
nel
minor
tempo
possibile
su
questioni
come
spazio
di
libert/sicurezza/giustizia.
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riassunti
di
Giurisprudenza.
7)
La
decisione
del
rinvio
solo
del
Giudice
(che
pu
operarlo
anche
dufficio
cd
procedimento
da
Giudice
a
Giudice)
+
le
parti
non
possono
solo
presentare
osservazioni
(scritte/orali)
nel
procedimento
dinnanzi
alla
Corte
di
Giustizia.
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di
Giurisprudenza.
8)
QUESTIONE
PREGIUDIZIALE:
esistono
2
casi
in
cui
la
Corte
di
Giustizia
ha
attribuito
ai
Giudici
interni
il
potere
di
tutelare
i
diritti
dei
singoli
vantati
da
una
norma
comunitaria,
in
attesa
della
sentenza
definitiva:
1)
Il
Diritto
vantato
da
una
norma
dellUnione
ma
negato
dalla
norma
naz
(es:
la
societ
FACTORTAME
chiedeva
ad
un
Giudice
inglese
(deducendo
lincompatibilit
comunitaria
con
una
norma
naz
+
in
attesa
della
pronuncia
definitiva),
che
la
lapplicazione
della
norma
naz
fosse
sosp
+
la
Camera
dei
Lord
chiese
a
sua
volta
alla
Corte
di
Giustizia
se
fosse
possibile
(e
questa
gli
rispose
di
si).
*Spetta
a
ciascuno
Stato
membro
(in
assenza
di
una
normativa
comunitaria)
stabilire
le
condizioni
per
la
concessione
di
provvedimenti
provv
intesi
a
garantire
la
salvaguardia
dei
singoli,
in
forza
del
diritto
dellUnione.
*Anche
nella
Sentenza
SIMMENTHAL
dove
pure
fu
attribuito
al
Giudice
naz
il
potere
di
applicare
egli
stesso
la
norma
naz
contrastante
con
quella
comunitaria
(potendo
applicare
misure
provv
in
attesa
dellesito
della
causa.
2)
Potere
del
Giudice
naz
di
poter
sosp
in
via
cautelare
lapplicazione
di
una
normativa
naz
(legge/atto
amm)
in
quanto
illegittimo
un
atto
dellUnione
(purch
operi
un
rinvio
alla
Corte
di
Giustizia
che
si
deve
pronunciare
in
via
pregiudiziale
sulla
validit
dellatto),
purch
vi
siano:
a)
Fumus
Boni
Iuris.
b)
Periculum
in
mora.
c)
Bilanciamento
degli
interessi
a
confronto.
Riassunti
scritti
da
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i
riassunti
di
Giurisprudenza.
9)
La
Sentenza
interpretativa
della
Corte
(pronunciata
su
rinvio
pregiudiziale)
vincola
il
Giudice
a
quo
(e
tutti
gli
altri
Giudici)
ad
applicare
la
norma
dellUnione
cos
come
interpretata
dalla
Corte
(alloccorrenza
lasciando
inapplicata
la
norma
naz
contrastante)
+
ha
efficacia
Ex-Tunc
(cio
gli
effetti
della
sentenza
si
estendono
anche
ai
rapporti
sorti
prima
della
sentenza
stessa
+
possibile
estendere
anche
gli
effetti
Ex-Nunc
alle
sole
sentenze
di
annullamento).
40
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
a)
Se
la
Corte
si
pronuncia
sulla
VALIDITA
dellatto
comunitario
(leffetto
limitato
al
caso
di
specie
+
possibile
contestare
la
legittimit
dellatto
(per
motivi
diversi).
b)
Se
la
Corte
si
pronuncia
sulla
INVALIDITA
dellatto
comunitario
(si
produce
lo
stesso
effetto
della
sentenza
di
annullamento
+
lIstituzione
che
ha
posto
in
essere
latto
potr
solo
adottare
un
atto
diverso).
10)
La
Corte
pu
rendere
Pareri
(chiesti
dal
Consiglio/Commissione/Parlamento/Stato
membro)
sulla
compatibilit
di
un
Trattato
accordo
tra
lUnione/
Paesi
terzi
(anteriormente
alla
stipula
dello
stesso),
che
se
incompatibile
con
alcune
disposizione
della
Corte,
esso
dovr
essere
modificato.
Riassunti
scritti
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di
Giurisprudenza.
10)
PROCEDIMENTO
DINNAZI
ALLA
CORTE/TRIBUNALE.
Fase
SCRITTA:
1-Al
termine
previsto
per
le
azioni
promosse
dinnanzi
al
Tribunale/Corte
di
Giustizia
si
devono
aggiungere
10gg.
2-Il
ricorso
contiene:
a)
Indicazione
delle
parti/difensori
(con
la
precisazione
del
domicilio
eletto).
b)
Oggetto
della
controversia/
mezzi
/
prove.
c)
Enunciazione
della
domanda.
3-Il
ricorso
inviato
mezzo
racc
alla
cancelleria
della
Corte
(che
provvede
alle
traduzioni
+
pubblicazione
sulla
GU
+
notifica
alla
controparte
(la
quale
entro
1
mese
pu
presentare
un
contro-ricorso).
Riassunti
scritti
da
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di
Giurisprudenza.
Fase
ORALE:
1-La
procedura
pregiudiziale
inizia
dinnanzi
al
Giudice
naz
+
il
quale
sosp
il
procedimento
+
rimette
un
ordinanza
alla
Corte
per
ottenere
una
risposta
ai
fini
della
decisione.
*Lordinanza
contiene
tutti
gli
elementi
di
fatto/diritto
+
trasmessa
alla
cancelleria
della
Corte
a
Lussemburgo
(la
quale
procede
poi
alla
traduzione
+
la
trasmette
a
sua
volta
alla
Commissione/parti/Istituzioni/Stati
membri).
*La
lingua
della
procedura
quella
del
Giudice
di
rinvio
(il
quale
se
vuole,
pu
ritirare
la
sua
domanda
e
si
cancella
la
causa
a
ruolo).
2-Entro
2
mesi,
i
sogg
citati
possono
presentare
osservazioni
scritte/partecipare
alludienza.
*Il
Giudice
relatore/avv
generale,
possono
chiedere
info
supplementari
su
fatti/documenti/altro..
41
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3-Il
Giudice
relatore
(sentito
lavv
generale)
deposita
una
relazione
dudienza
(che
riassume
i
termini
essenziali
della
causa)
+
sulla
base
di
questa
la
Corte/Tribunale
decide
se
la
causa
richiede/meno
un
supplemento
di
istruttoria/altra
documentazione
(in
caso
affermativo
si
fissa
la
composizione
del
collegio
(plenaria/sezione)
+
data
delludienza
oppure
conclusioni
dellavv
generale).
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Giurisprudenza.
4-Alludienza
i
difensori
delle
parti
principali/intervenienti
espongono
i
punti
che
non
erano
stati
suff
illustrati
nella
procedura
scritta.
5-La
fase
orale
termina
con
la
lettura
del
dispositivo
(in
udienza
pubblica)
delle
conclusioni
dellavv
generale
(nella
propria
lingua)
+
pubblicato
sulla
Gazzetta
Uff
+
la
cancelleria
del
Giudice
a
quo,
riceve
copia
delle
conclusioni
dellavv
generale
della
sentenza.
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Giurisprudenza.
*La
Corte
pu
decidere
con
ordinanza
motivata
(in
caso
di
incompetenza
del
Giudice/
atto
introduttivo
irricevibile/
questione
posta
dalla
procedura
identica
ad
altra
su
cui
la
Corte
ha
gi
statuito).
*Procedura
pregiudiziale
accelerata
in
caso
di
urgenza
(in
tal
caso
viene
fissata
subito
la
data
dudienza
+
le
parti
possono
presentare
memorie
scritte
sui
punti
essenziali
della
questione
+
partecipare
alludienza
orale
+
la
Corte
statuisce
(sentito
lavv
generale).
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Giurisprudenza.
42
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CAPITOLO
04
-
LIBERA
CIRCOLAZIONE
DELLE
MERCI
-
1)
Il
MERCATO
COMUNE.
1)
Art
26
TFUE
Mercato
Comune/Interno/Unico:
spazio
senza
frontiere
interne,
nel
quale
assicurata
la
libera
circolazione
delle
persone/
merci/capitale/servizi
(ma
anche
libert
di
stabilimento/
libera
concorrenza..)
+
attraverso
cui
si
sviluppa
il
ravvicinamento
delle
politiche
eco
degli
Stati
membri/
armonioso
sviluppo
delle
attivit
economiche
della
Comunit.
*Con
il
Trattato
di
Maastricht
viene
introdotta
lUnione
Europea/Moneta
unica
euro,
come
ulteriore
strumento
per
raggiungere
un
unico
sviluppo
comunitario.
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riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
Merce:
tutti
i
prodotti
valutabili
in
denaro
e
idonei
ad
essere
oggetto
di
transazione
commerciale.
*Rientrano
anche
questi
oggetti:
-
Oggetti
di
interesse
artistico/storico/archeologico.
-
Monete
fuori
corso
legale.
-
Opere
di
ingegno
(dischi/videocassette).
-
Petrolio/energia
elettrica.
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di
Giurisprudenza.
*La
Corte
ha
stabilito
che:
-
I
rifiuti
riciclabili/non
riciclabili,
non
possibile
operare
una
distinzione
in
quanto
ci
dipende
dal
costo
delle
operazioni.
-
Tutti
gli
oggetti
trasportati
al
di
l
della
frontiera
(per
dar
luogo
a
operazioni
commerciali)
sono
sottoposti
alla
libera
circolazione.
-
Armi/materiale
bellico,
sono
esclusi
dalla
libera
circolazione
+
sono
inseriti
in
specifici
elenchi
predisposti
dal
Consiglio.
-
Prodotti
Agricoli/Pesca
rientrano
nel
mercato
interno.
3)
La
sfera
di
applicazione
territoriale
(in
cui
vengono
applicate
le
disposizioni
del
Trattato
sul
mercato
interno)
coincide
con
il
territorio
degli
Stati
membri
(terra/mare/spazio
aereo
sottoposto
alla
loro
giurisdizione).
4)
Le
norme
sono
dirette
agli
Stati
membri
(che
dovranno
attuarle
secondo
quanto
stabilito
dalle
norme
sul
mercato
interno)
+
anche
i
singoli
vantano
un
vero/proprio
diritto
dinnanzi
ai
Giudici
interni.
*Non
si
possono
creare
convenzioni
volte
a
raggirare
la
libera
circolazione
delle
merci
(es:
una
convezione
secondo
cui
non
si
possono
importare
in
uno
Stato
merci
liberamente
distribuite
in
un
altro
Stato).
43
acquario.80@libero.it
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2)
I
3
punti
del
Trattato.
1)
UNIONE
DOGANALE
-
Art
28
TFUE:
comporta
labolizione
dei
dazi
doganali
(imp/esport)/tasse
tra
gli
Stati
membri
(cd:
Zona
di
libero
scambio)
+
adozione
di
una
tariffa
doganale
comune
per
gli
scambi
con
i
Paesi
terzi
(cd:
Unione
doganale).
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Giurisprudenza.
1)
Libera
circolazione
delle
merci
(allinterno
dellUnione)
riguarda
prodotti
originari
degli
Stati
membri/Paesi
terzi
(entrati
nellUnione
con
un'unica
tariffa).
*Criterio
essenziale
per
stabilire
lorigine
di
un
prodotto
lo
Stadio
produttivo
determinante:
un
prodotto
fabbricato
in
2/pi
paesi
terzi,
pu
dirsi
originario
del
paese
in
cui
avvenuta
lultima
trasformazione/lavorazione
sostanziale
(e
non
semplice
assemblaggio)
+
sono
in
Libera
pratica:
cio
i
prodotti
provenienti
dai
Paesi
terzi
e
liberamente
circolanti
nel
territorio
dellUnione
(alla
pari
dei
prodotti
degli
Stati
membri).
2)
Art
30
TFUE:
contiene
il
divieto
di
applicare
dazi
doganali/tasse
ad
effetto
equivalente
(nel
1961
(per
le
esp)
+
1968
(per
le
import).
*Tasse
ad
effetto
equivalente:
quellonere
pecuniario
che
dirett/indierett
collegato
allimport/esport
di
un
prodotto
(anche
se
imposto
in
un
momento
succ),
purch:
a)
Deve
trattarsi
di
un
onere
pecuniario.
b)
Deve
colpire
il
prodotto
in
conseguenza
dellimport/esport
(quindi
rendendola
pi
onerosa).
c)
Lonere
pu
essere
imposto/percepito
in
un
momento
succ
(dallo
Stato/altri
sogg
beneficiari).
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
3)
Nello
scambio
con
i
Paesi
terzi,
non
possono
applicarsi
gli
Artt
28
ss
(ma
ci
non
vuol
dire
che
i
paesi
membri
possano
introdurre
nuove
tasse/aumentare
quelle
esistenti).
Possibili
deroghe:
1)
Epossibile
che
lAmm
chieda
un
onere
pecuniario
a
fronte
di
un
servizio
prestato
a
favore
dellimportatore/esportatore,
purch:
-
Il
servizio
sia
effettivamente
prestato.
-
Servizio
reso
individ
a
favore
delloperatore.
-
Il
corrispettivo
deve
essere
proporzionato
al
costo/qualit
del
servizio.
*Se
il
servizio
prestato
in
violazione
delle
norme
sullUnione,
lonere
pecuniario
sar
una
tassa
di
effetto
equivalente.
2)
E
possibile
imporre
oneri
previsti
dalle
norme
dellUnione/convenzioni
internaz
a
favore
della
libera
circolazione
delle
merci.
3)
Oneri
interni
del
Paese
importatore
che
colpiscono
il
prodotto
importato/nazionale.
44
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2)
DIVIETO
DI
IMPOSIZIONI
FISCALI
DISCRIMINATORIE
-
Art
110
TFUE:
comporta
il
divieto
di
applicare
tributi
interni
discriminatori
nei
confronti
dei
prodotti
importati
(anche
di
libera
pratica)
al
fine
di
evitare
lelusione
degli
Artt
28/30).
Riassunti
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
1)
Il
divieto
comprende
qualsiasi
onere
pecuniario
di
natura
tributaria
imposto
dallo
Stato/ente
pubb
(indip
dal
sogg/consistenza
live
o
meno
del
tributo).
2)
E
applicabile
alle
imposte
dirette/indirette
(iva,
accise,
tasse
para
fiscali..).
3)
La
Tassa
ad
effetto
equivalente
(prescinde
dalla
presenza
di
imposizioni
sul
prodotto
naz,
e
va
semplicemente
abolita),
mentre
il
Tributo
discriminatorio
(presuppone
un
tributo
interno,
e
va
adattato
a
questo,
quindi
deve
trattarsi
di
un
onere
tributario/discriminazione).
Riassunti
scritti
da
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Disponibili
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i
riassunti
di
Giurisprudenza.
4)
Deve
trattarsi
di
una
discriminazione:
ovvero
tutti
quei
tributi
che
scoraggiano
limportazione
di
prodotti
originari
di
altri
Paesi
membri
a
vantaggio
dei
prodotti
naz
+
essa
si
collega
alla
base
imponibile/
aliquota
/
fase
della
commercializzazione,
esempi:
a)
Una
tassa
che
colpisce
le
autovettura
in
base
alla
potenza
fiscale.
b)
Una
tassa
che
colpisce
diff
il
trasporto
naz/internaz.
c)
Un
sistema
di
agevolazioni
fiscali
che
sui
prodotti
naz.
5)
Per
qualificare
il
tributo
(discriminatorio/tassa
equivalente)
occorre
verificare
la
sua
destinazione:
a)
Compensazione
totale
(quando
il
gettito
destinato
a
finanziare
attivit
che
giovano
specif
il
prodotto
naz
+
lonere
assimilato
ad
una
Tassa
di
effetto
equivalente).
b)
Compensazione
parziale
(???
6)
Distinzione
tra
prodotti
importati
e
prodotti
nazionali:
a)
Prodotti
similari:
quei
prodotti
che
per
il
consumatore
hanno
propriet
analoghe/rispondono
alle
stesse
esigenze
dei
prodotti
naz.
b)
Prodotti
concorrenti:
quei
prodotti
importati
che
adottano
un
metodo
di
valutazione
dinamico/relativo
(tale
che
la
sostituzione
con
i
prodotti
naz
risulti
pi
tenue).
45
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
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1)
E
una
misura
imputabile
allo
Stato/autorit
centrale/
altra
autorit
(purch
sia
in
qualche
modo
riconducibile
ad
una
articolazione
dello
Stato).
2)
Pu
essere
una
legge/
Atto
Amm/
prassi
burocratica/
orientamento
giurisprudenziale.
Riassunti
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i
riassunti
di
Giurisprudenza.
3)
Gli
Articoli.
Art
34
TFUE:
Sono
vietate
(fra
gli
Stati
membri)
le
restrizioni
quantitative
alle
importazioni
(anche
quelle
misure
relative
alla
comm
dei
prodotti
(forma/dimensioni/peso/presentazione/confezione)
che
se
pur
applicabili
indist
a
tutti
i
prodotti
naz/internaz,
cmq
producono
effetti
restrittivi
sulla
concorrenza)..
Art
35
TFUE:
..restrizioni
quantitative
alle
esportazioni
(solo
verso
altri
Stati
membri,
e
non
verso
Paesi
terzi)
+
nonch
qualsiasi
misura
ad
effetto
equivalente.
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
Art
36
TFUE:
lo
Stato
pu
adottare/mantenere
i
divieti
ex
Art
34/35
TFUE
per
ragioni
di
moralit
pubb/
sicurezza
pubb/
ordine
pubb/
tutela
della
salute
o
patrimonio
purch:
a)
Non
costituisca
una
discriminazione
arbitraria
agli
scambi
tra
gli
Stati.
b)
I
controlli
devono
rispondere
al
Principio
di
proporzionalit
(cio
le
limitazioni
devono
essere
limitate
a
quanto
necessario
per
il
perseguimento
dello
scopo).
c)
Uno
Stato
pu
vietare
limport
di
prodotti
(pornografici)
da
altri
Paesi
membri,
purch
al
suo
territorio
non
ci
sono
divieti
di
fabb/comm
dello
stesso
prodotto.
d)
Un
prodotto
comm
in
uno
Stato,
non
pu
subire
alcune
restrizione
in
altri
Stati
membri.
e)
Unica
deroga:
a
tutela
della
propriet
industriale/commerciale.
Art
37
TFUE:
principio
del
riordino
dei
monopoli
nazionali
di
carattere
commerciale
(al
fine
di
eliminare
qualsiasi
discriminazione
tra
cittadini
comunitari
circa
le
condizioni
relative
allapprovvigionamento/sbocchi).
-
Deve
trattarsi
di
un
monopolio
che
si
estende
nellintero
territorio
nazionale.
-
Deve
riguardare
lo
scambi
di
merci.
-
Si
devono
evitare
le
discriminazioni
in
base
alla
nazionalit
dellapprov/smercio.
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di
Giurisprudenza.
46
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
4)
Distinzione:
a)
Misure
DISTINTAMENTE
applicabili:
investono
dirett
il
momento
dellimport/esport
di
merci
(tali
da
ridurne/renderne
impossibili/pi
onerose)
senza
investire
i
prodotti
naz:
-
Controlli
sanitari
(i
quali
diventano
vietate
se
operati
in
modo
sistematico).
-
Misure
che
impongono
una
documentazione
specifica
per
le
imp/esp
del
prodotto
(licenze/
certificati
di
conformit).
-
Qualsiasi
tipo
di
ritardo
tale
da
avere
un
effetto
dissuasivo.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
*Sentenza
DASSONVILLE:
la
Corte
afferm
(con
riferimento
ad
una
disposizione
naz
che
subordinava
limportazione
del
Wisky
scozzese
alla
previa
esibizione
di
un
certificato
del
Paese
esportatore)
che
un
operatore
che
avesse
importato
quel
prodotto
da
un
Paese
diverso
(in
cui
il
wisky
si
vendeva
liberamente
(in
libera
pratica)
senza
alcun
certificato)
incontrava
oneri
superiori
a
quelli
che
incombevano
sullimportatore
diretto.quindi
tale
sentenza
stabil
che
ogni
normativa
commerciale
degli
Stati
membri
che
possa
ostacolare
(dirett/indirett)
gli
scambi
comunitari
va
considerata
come
misura
ad
effetto
equivalente
a
restrizioni
quantitative:
a)
Esuff
che
abbia
un
effetto
potenziale
di
ostacolo
alle
import
(non
necessario
che
riduca
di
fatto
le
import).
b)
Eirrilevante
se
colpisce
i
prodotti
naz/esteri.
c)
Euna
misura
imputabile
allo
Stato
(ma
pu
investire
anche
i
comportamenti
dei
privati
,
i
quali
in
nessun
caso
possono
derogare
alle
disposizioni
del
Trattato
sulla
libera
circolazione
delle
merci).
b)
Misure
INDISTINTAMENTE
applicabili:
di
fatto
riducono
le
import/comm
dei
prodotti
importati
(sottoposte
al
controllo
della
Commissione/Corte):
-
Prezzi
differenti
tra
prodotti
naz/importati.
-
Norme
sulla
qualit/presentazione
del
prodotto
(imballaggio/etichettatura/denominazione..):
tale
da
incidere
sulla
sua
import/comm
riducendo
il
volume
di
scambi.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
*Tali
misure
vengono
sottoposte
al
controllo
della
Corte/Commissione/Autorit
Amm
naz
(per
al
congruit/proporzionalit).
47
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
*Sentenza
Cassis
de
Dijon
(avente
ad
oggetto
limportazione
in
Germania
di
un
liquore
francese):
In
tale
occasione
il
Giudice
tedesco
era
chiamato
a
verificare
la
compatibilit
dellArt
34
TFUE
con
una
normativa
naz
relativa
ai
livelli
minimi
di
contenuto
alcolico
di
certe
bevande
per
poter
essere
comm
in
Germania
(il
Cassis
aveva
il
15%-20%,
mentre
era
richiesto
il
32%
per
le
bevande
alcoliche
e
25%
sui
liquori).
5)
Propriet
intellettuale:
insieme
di
diritti
riconosciuti
da
un
Ordinamento
per
la
tutela
del
brevetto/marchio/diritto
dautore
+
ha
facolt
esclusiva
erga-omnes
(in
ordine
alla
produzione/commercializz
dei
beni
cui
riguarda
(anche
se
unesclusiva
territoriale
porterebbe
ad
un
regime
di
monopolio
con
conseguente
contrasto
con
lidea
di
mercato
comune).
a)
Diritto
di
BREVETTO:
garanzia
del
titolare
di
avvalersene
in
via
esclusiva
+
per
la
produzione/1immissione
in
commercio
di
beni
industriali
(tranne
quando
la
1immissione
in
commercio
avvenga
in
un
mercato
dove
il
prodotto
non
brevettabile)
+
diritto
di
opporsi
alle
contraffazioni.
b)
Diritto
di
MARCHIO:
garanzia
del
titolare
di
servirsi
del
diritto
esclusivo
del
marchio
+
per
la
1immissione
di
un
prodotto
sul
mercato
+
che
risulti
tutelato
dai
concorrenti
(che
con
uso
abusivo
del
marchio
sfruttano
la
posizione/reputazione
dellimpresa/marchio
stesso).
*Occorre
che
tutti
i
prodotti
che
ne
sono
contrassegnati,
siano
fabbricati
sotto
il
controllo
di
un'unica
impresa
cui
possa
attribuirsi
la
resp
della
loro
qualit.
*In
caso
di
2/pi
diritti
di
marchio
(aventi
la
stessa
origine
+
la
cui
partizione
sia
avvenuta
senza
il
consenso
del
titolare
originario
+
in
capo
a
soggetti
a
lui
indip)
ciascun
titolare
si
pu
opporre
allimport
del
prodotto
di
marchio
uguale/confondibile.
c)
Diritto
dAUTORE:
sulle
propriet
letterarie/artistiche
(tale
da
vietare
a
terzi
la
fabb/vendita/import
di
prodotti
che
incorporano
il
modello
senza
il
suo
consenso).
*Tali
diritti
sono
soggetti
al
Principio
dellesaurimento:
secondo
cui
il
titolare
non
pu
opporsi
allimport/comm
di
prodotti
che
sono
stati
messi
in
commercio
(nello
Stato
di
esportazione)
da
lui
stesso/persona
da
lui
legata
giu
+
evitare
che
lautore
possa
determinare
(con
la
costituzione
di
diritti
paralleli)
una
compartimentazione
dei
mercati
ed
impedire
la
circolazione
del
prodotto
nella
Comunit.
48
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
CAPITOLO
05
-
LA
LIBERA
CIRCOLAZIONE
DELLE
PERSONE
e
CAPITALI
-
1)
LIBERTA
di
CIRCOLAZIONE
dei
cittadini
di
Paesi
terzi.
1)
Diritto
di
circolazione:
inteso
come
diritto
di
attraversare
le
frontiere
dellUE,
senza
controlli
(anche
se
permangono
difficolt
a
causa
dei
controlli
di
polizia
di
frontiera).
*Cittadino
dellUnione:
chiunque
abbia
la
cittadinanza
in
uno
Stato
membro
(consentendo
loro
di
ricevere
il
medesimo
trattamento
giuridico
indip
dalla
cittadinanza)
+
la
titolarit
del
diritto
di
voto
ed
eleggibilit
alle
elezioni
comunali
+
diritto
di
presentare
petizioni
al
Parlamento
Europeo
+
di
ricorrere
al
Mediatore
Europeo.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
ACCORDI
SCHENGEN:
cooperazione
rafforzata
allinterno
dellUE,
al
fine
di
eliminare
progressivamente
i
controlli
alle
frontiere
+
introdurre
un
regime
di
libera
circolazione
per
i
cittadini
degli
Stati
firmatari/altri
Stati
membri/Paesi
terzi.
1)
Laccordo
fu
firmato
a
Schengen
il
1985
(tra
i
primi
5
Stati
dellallora
CEE:
Belgio/Francia/Germania/Lussemburgo/Paesi
Bassi
mentre
sono
esclusi
dallarea
Schengen:
Regno
Unito/Irlanda
(in
base
ad
una
clausola
opt-out)
+
dopo
fu
elaborata
una
convenzione
nel
1990
+
entrata
in
vigore
il
1995.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
Tali
accordi
inizialmente
nati
fuori
dalla
normativa
UE
(succ
ne
divennero
parte
con
il
Trattato
di
Amsterdam
+
vennero
integrati
nel
Trattato
dellUE
(cio
Maastricht)..
prendendo
il
nome
di
ACQUIS
SCHENGEN).
*Il
Trattato
di
Maastricht
ha
mutato
il
nome
del
3pilastro
in
Cooperazione
di
polizia
e
giudiziaria
in
materia
penale
+
ha
trasferito
la
materia
dei
visti/asilo/immigrazione
nel
Titolo
IV
del
Trattato
della
Comunit
Europea
(evitando
in
questo
modo
sovrapposizioni
tra
gli
Accordi
Schengen
e
Titolo
IV).
3)
Dal
1999
l'ACQUIS
di
SCHENGEN
integrato
nel
quadro
istituzionale/giuridico
dell'Unione
europea
(in
virt
di
un
protocollo
allegato
al
Trattato
di
Amsterdam),
e
dal
2004
gli
accordi
di
Schengen
sono
stati
estesi
nel
tempo
agli
altri
Stati
membri.
49
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
5)
Quindi..lUE
offre
ai
suoi
cittadini
uno
spazio
di
libert/sicurezza/giustizia
senza
frontiere
interne:
-
Garantire
lassenza
di
qualsiasi
controllo
sulle
persone
da
parte
della
Polizia
di
frontiera
(a
prescindere
dalla
nazionalit).
-
Gestione
dei
flussi
migratori/
trattamento
degli
stranieri
(secondo
il
principio
del
non
respingimento).
-
Asilo/
immigrazione/
prevenzione
della
criminalit.
-
Prevenire/contrastare
limmigrazione
clandestina/
tratta
di
persone.
2)
LIBERTA
di
CIRCOLAZIONE
dei
lavoratori.
Libert
di
circolazione:
riguarda
qualsiasi
attivit
eco
svolta
in
modo
subordinato.
1)
Art
45
TFUE:
principio
della
libera
circolazione
dei
lavoratori
allinterno
dellUE
[abolizione
delle
discriminazioni
tra
lavoratori
degli
Stati
membri
(nazionalit/
impiego/retribuzione/condizioni
di
lavoro)
+
diritto
del
lavoratore
di
accedere
al
lavoro
in
un
altro
Stato
membro
+
prendervi
dimora
(in
funzione
di
unattivit
lavorativa)
+
diritto
di
spostarsi
allinterno
dello
Stato
liberamente
+
di
rimanervi
(anche
dopo
la
cessazione
del
rapporto
di
lavoro)].
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
Lavoratore:
persona
che
esegue
a
favore
di
unaltra/sotto
la
direzione
di
questa,
prestazioni
in
contropartita
delle
quali
percepisce
una
remunerazione
+
oppure
quando
assicurata
(sia
pure
contro
un
solo
rischio)
in
forza
di
unassicurazione
obbligatoria/
facoltativa
presso
un
regime
previdenziale
generale/
speciale.
1-Deve
essere
un
cittadino
dellUE.
2-Deve
trattarsi
di
un
rapporto
di
lavoro
subordinato.
3-La
prestazione
si
deve
svolgere
in
uno
Stato
membro
diverso
da
quello
di
origine
del
lavoratore.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
50
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
4-Divieto
di
discriminazione
in
base
alla
nazionalit:
al
lavoratore
straniero
deve
essere
garantito
lo
stesso
trattamento
lavorativo
assicurato
ai
cittadini
dello
Stato
membro.
Discriminazione
alla
rovescia:
quando
il
cittadino
dellUE
riceve
discriminazioni
dal
proprio
Stato
dappartenenza,
per
il
solo
fatto
di
aver
lavorato
in
un
altro
Stato
(in
tal
caso
il
lavoratore
trover
rimedio
grazie
alle
norme
naz
a
tutela
delluguaglianza).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
5-I
diritti
sanciti
dal
Trattato
possono
essere
invocati
dai
lavoratori/
datori
di
lavoro
(se
incontrano
ostacoli
nellimpiego
dei
lavoratori
di
altri
Paesi
dellUE).
6-Il
diritto
del
lavoratore
alla
libera
circolazione
(ingresso/soggiorno
nel
Paese
ospite)
pu
essere
limitato
per
i
soli
motivi
di
ordine
pubblico/
sicurezza
pubblica/
ragioni
sanitarie
(a
non
per
finalit
economiche)
+
solo
per
il
caso
concreto
(e
non
su
rapporti
precedenti)
+
devono
essere
portati
a
conoscenza
del
lavoratore
(in
modo
che
questi
possa
difendersi
secondo
la
procedura
naz)
+
tale
restrizione
non
pu
essere
imposta
da
uno
Stato
ai
propri
cittadini
(secondo
il
principio
internaz
che
vieta
di
allontanare
propri
cittadini).
7-La
disciplina
della
libera
circolazione
non
si
applica
agli
impiegati
nella
pubblica
amministrazione
(eccezione
fatta
per
quegli
impieghi
che
implicano
una
partecipazione
diretta/indiretta
alesercizio
di
poteri
pubblici/
a
tutela
degli
interessi
generali
dello
Stato).
3)
DIRITTO
di
SOGGIORNO.
Direttiva
2004/38
CE
+
Regolamento
1612/68:
hanno
riconosciuto
a
tutti
i
cittadini
dellUE
il
diritto
di
soggiorno
al
lavoratore/suoi
familiari
(nei
casi
in
cui
disponga
di
risorse
economiche
suff
per
s/propri
familiari
+
sia
iscritto
ad
un
corso
di
studi
+
disponga
di
unassicurazione
di
malattia)
+
diritto
di
soggiorno
permanente
al
lavoratore/suoi
familiari
(nel
caso
in
cui
hanno
soggiornato
per
almeno
5
anni
(legalmente/via
continuativa)
+
pu
essere
concesso
anche
prima
+
o
al
lavoratore
che
ha
raggiunto
let
pensionabile
e
sia
stato
colpito
da
incapacit
lavorativa
permanente).
1-Lesercizio
del
diritto
dingresso
in
un
Paese
dellUE
(diverso
da
quello
di
origine)
pu
essere
condizionato
solo
al
possesso
di
una
carta
didentit/
passaporto
valido
(mentre
stata
abolita
la
carta
di
soggiorno
(richiesta
solo
in
caso
di
soggiorno
superiore
a
3
mesi
+
iscrizione/rilascio
del
relativo
attestato).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2-Il
diritto
di
ingresso..comporta
il
diritto
di
soggiornarvi
almeno
3
mesi
(con
il
beneficio
delluguaglianza
di
trattamento
alla
pari
dei
cittadini
dello
Stato
ospitante).
51
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
4-Al
figlio
21enne
(ancora
a
carico
del
lavoratore)
gode
di
benefici
in
tema
di
istruzione
(borsa
di
studio).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
5-In
caso
di
licenziamento
(il
lavoratore
ha
diritto
alla
stessa
assistenza
che
lufficio
del
lavoro
garantisce
al
cittadino
dello
Stato
membro
al
fine
di
trovare
un
nuovo
lavoro
+
fino
allo
scadere
della
sua
carta
di
soggiorno)..
in
caso
di
dismissioni
(..per
intraprendere
unattivit
lavorativa
indip,
si
applica
la
normativa
sul
diritto
di
stabilimento),
mentre
in
caso
di
sopravvenuta
inabilit
del
lavoratore
(dopo
che
questi
abbia
maturato
un
certo
periodo
di
anzianit,
gli
spetta
il
trattamento
previdenziale/pensionistico
previsto
dalla
legge
locale).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
4)
DIRITTO
di
STABILIMENTO.
Diritto
di
stabilimento:
riguarda
qualsiasi
attivit
eco
svolta
in
modo
non
subordinato/
stabile:
a)
A
titolo
principale:
per
le
persone
fisiche
(il
diritto
di
esercitare
unattivit
prof/eco
rilevante
nello
Stato
membro
ospitante),
per
le
persone
giuridiche
(la
societ
viene
creata/trasferita
la
sede
sociale
nel
Paese
ospitante
(previo
scioglimento/liquidazione
della
societ).
b)
A
titolo
secondario:
quando
il
soggetto
(persona
fisica/giuridica)
sposti
solo
una
parte
secondaria
della
sua
attivit
in
un
altro
Stato
membro
(attraverso
la
creazione
di
unagenzia/succursale/filiale).
52
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
1-Il
prestatore/destinatario
del
servizio
(che
si
avvalgono
di
tale
libert
+
conservano
un
legame
naturale
con
lo
Stato
di
origine)
sono
sottoposti
a
misure
meno
intense
rispetto
ai
sogg
stabiliti
nello
Stato
ospitante.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2-La
prestazione
deve
essere
effettuata
dietro
retribuzione
(cio
il
corrispettivo
della
prestazione
tra
prestatore/destinatario).
3-Carattere
occasionale/residuale
(cio
che
ogni
attivit
eco
rilevante
si
traduca
in
una
prestazione
(e
non
uno
scambio
di
beni)
+
anche
quelle
attivit
la
cui
prestazione
si
estende
per
pi
anni
(es:
costruzione
di
un
grande
edificio).
4-Carattere
transfrontaliero:
nel
senso
che
il
prestatore
deve
essere
stabilito
in
un
Paese
membro
diverso
da
quello
in
cui
risiede
il
destinatario.
In
tal
caso
avremo:
a)
Spostamento
del
prestatore
del
servizio
in
uno
Stato
membro
diverso
da
quello
in
cui
stabilito
(es:
lavv
che
difende
un
cliente
dinnanzi
ad
un
Tribunale
straniero).
b)
Spostamento
del
destinatario
del
servizio
nello
Stato
in
cui
stabilito
il
prestatore
(es:
il
turista
che
usufruisce
di
tutti
i
servizi
dello
Stato
ospitante
(albergo/taxi..).
c)
Spostamento
solo
del
servizio
(es:
i
servizi
bancari/finanziari/assicurativi/
programmi
televisivi).
d)
Prestatore/destinatario
si
trovino
nello
stesso
Stato
(si
sposta
solo
il
prestatore/
insieme
si
spostano
per
raggiungere
il
luogo
in
cui
la
prestazione
deve
essere
svolta).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
5-Direttiva
96/71
CE:
il
datore
di
lavoro
deve
tutelare
il
proprio
personale
inviato
temporaneamente
in
un
altro
Stato
membro
per
una
prestazione
di
servizi.
*Sono
vietate
tutte
le
restrizioni
nei
confronti
dei
cittadini
(persone
fisiche/giuridiche)
stabiliti
in
uno
Stato
membro
diverso
da
quello
del
destinatario
della
prestazione
(quindi
il
prestatore
ha
il
diritto
di
esercitare
la
sua
attivit
(a
titolo
temporaneo
+
nello
Stato
membro
ove
la
prestazione
fornita)
alle
stesse
condizioni
imposte
dallo
Stato
ai
propri
cittadini
(oppure
ciascuno
Stato
membro
pu
applicare
tali
restrizioni
a
tutti
i
prestatori
di
servizi,
senza
alcuna
discriminazione
di
naz/residenza)
+
la
libert
di
prestazione
pu
essere
estesa
anche
(con
procedura
legisl
ordinaria)
ai
prestatori
di
servizi
cittadini
di
Paesi
terzi
ma
stabiliti
allinterno
dellUE.
53
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
*Sono
escluse
le
attivit
relative
al
settore
dei
trasporti
(in
quanto
gi
regolate
dallo
stesso
Trattato
agli
Artt
90-100)
+
le
attivit
che
nello
Stato
ospite
partecipano
allesercizio
dei
pubblici
poteri.
*E
possibile
derogare
al
principio
della
libera
prestazione
dei
servizi:
-Esistenza
di
normative
naz
che
si
applicano
a
ogni
persona
(fisica/giuridica)
che
eserciti
unattivit
sul
territorio
dello
Stato
ospitante.
-Tali
normative
sono
necessarie
per
il
raggiungimento
dello
scopo
perseguito
(interesse
generale).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
6)
LE
QUALIFICHE
PROFESSIONALI.
1)
Per
alcuni
mestieri/prof
(industria/artigianato/commercio/alimentare..)
si
applicano
le
cd:
Misure
transitorie
(ma
in
realt
definitive):
quando
lo
Stato
di
stabilimento
richiede
(per
lesercizio
di
unattivit)
una
qualifica
prof
(che
in
altri
Stati
non
richiesta)
suff
che
il
lavoratore
provi
(con
un
attestato
rilasciato
dallautorit
dello
Stato
di
provenienza)
di
aver
effettivamente
svolto
quellattivit
nel
proprio
Stato
di
origine.
Riassunti
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Giurisprudenza.
2)
Differenza
tra:
1)
PRESTAZIONE
DI
SERVIZI
(temporaneo/occasionale)
=
vale
il
mio
titolo
dorigine!
a)
Se
lattivit
regolamentata
nello
Stato
ospitante
(questultimo
dovr
riconoscere
la
mia
qualifica
prof).
*Se
per
le
prof
regolamentate
hanno
ripercussioni
sulla
pubb
sicurezza/salute
pubblica/
non
beneficiano
del
riconoscimento
automatico:
allora
lautorit
competente
dello
Stato
ospitante
pu
procedere
ad
una
verifica
preliminare
delle
qualifiche
prof
del
prestatore/
chiedere
allo
Stato
di
stabilimento
info
sulla
buona
condotta
del
prestatore,
assenza
di
sanzioni
disciplinari.
Riassunti
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Giurisprudenza.
b)
Se
lattivit
non
regolamentata
nello
Stato
di
origine
(il
prestatore
deve
dimostrare
di
aver
esercitato
la
propria
attivit
prof
nello
Stato
di
stabilimento
per
almeno
2anni
nel
corso
dei
10anni
che
precedono
la
prestazione
dei
servizi).
54
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2)
LIBERTA
DI
STABILIMENTO
(autonomo/stabile)
=
mi
devo
adeguare
alle
disposizioni
dello
Stato
ospitante!
1)
Per
alcune
prof
(medico/dentista/avvocato..):
vige
un
sistema
di
armonizzazione/riconoscimento
automatico
dei
titoli
di
formazione
su
base
Europea.
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Giurisprudenza.
2)
Per
altre
prof
non
armonizzate
a
livello
Europeo,
si
applica
il
CRITERIO
dellEQUIVALENZA
DELLE
QUALIFICHE:
*Mentre
lAvv
(abilitato
alla
rappr/difesa
in
giudizio
del
cliente)
stabilitosi
in
un
altro
Stato,
pu
avvalersi
del
suo
titolo
personale,
ma
deve
esercitare
la
prof
per
3
anni
presso
un
Avv
dello
Stato
ospitante.
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3)
Titoli
di
formazione:
-
Attestato
di
competenza:
viene
rilasciato
dallo
Stato
membro
di
origine
sulla
base
di
una
formazione
generale
a
livello
dinsegnamento
prim/sec
+
attestante
che
il
titolare
possiede
conoscenze
generali.
-
Certificato:
formazione
di
livello
dinsegnamento
sec
di
tipo
tecnico/prof/generale
+
completato
da
un
ciclo
di
studi/formazione
prof.
-
Diploma
di
formazione
breve:
attestante
una
formazione
di
livello
dinsegnamento
post-
secondario
della
durata
di
almeno
1anno.
-
Diploma
di
formazione
durata
tra
3-4
anni:
di
livello
di
insegnamento
superiore/univers.
-
Diploma
di
formazione
durata
sup
4
anni:
di
livello
di
insegnamento
superiore/univers.
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6)
MERCATO
INTERNO.
Direttiva
dei
servizi/
BOLKESTEIN
(2006):
tale
direttiva
cerca
di
rendere
lUE
entro
il
2010
leconomia
pi
competitiva/dinamica
del
mondo
+
con
nuovi
posti
di
lavoro
+
eliminare
gli
ostacoli
ancor
presenti
nel
mercato
interno
(cd
Strategia
di
Lisbona
rimuovendo
quegli
ostacoli
presenti
nel
mercato
interno
che
impediscono
di
fatto
alle
attivit
di
carattere
autonomo
(stabilimento/prestazione
di
servizi)
di
circolare
liberamente
tra
gli
Stati
membri).
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1)
Doveva
disciplinare
tutte
le
prestazioni
di
servizi,
ma
questo
non
successo
a
causa
di
una
serie
di
difficolt
politiche..
(vengono
esclusi
i
servizi
finanziari/
audiovisivi/
sanitari/
energia/
notai/
servizi
di
sicurezza..
cmq
vengono
disciplinati
da
norme
del
Trattato
riguardo
libert
di
stabilimento/prestazione
di
servizi).
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Giurisprudenza.
2)
La
direttiva
si
compone
di
Disposizioni
Singole/
Disposizioni
Comuni
(cio
che
regolano
sia
la
libert
di
stabilimento/prestazione
di
servizi
es:
quelle
volte
a
semplificare
le
procedure
amm
per
quegli
operatori
eco
che
intendono
esercitare
la
propria
attivit
in
un
altro
Stato
membro).
3)
Per
facilitare
la
libert
di
stabilimento/prestazione
dei
servizi,
la
Direttiva
impone
agli
Stati
di
prestarsi
reciproca
assistenza
(es:
nella
raccolta
di
info/verifiche/ispezioni/indagini).
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4)
Sistema
di
Mutuo
Riconoscimento
(es:
posso
esercitare
le
mie
funzioni
(attraverso
una
qualifica
avuta
nel
mio
stato
membro)
in
qualsiasi
altro
stato
membro).
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Giurisprudenza.
5)
Si
voleva
raggiungere
il
sistema
dellHome
Country
Control
(cio
il
controllo
delleffettiva
regolarit
dei
miei
titoli
che
doveva
essere
esercitata
solo
nel
mio
Stato
membro
(da
parte
delle
autorit
del
mio
Stato
membro)
e
non
in
quello
dello
Stato
di
prestazione),
in
quanto
se
volessi
esercitare
le
mie
funzioni
in
un
altro
Stato
membro,
dovr
dimostrare
anche
a
loro
la
regolarit
della
mia
iscrizione
allalbo
degli
avvocati
in
Italia).
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CAPITOLO
06
-
LA
DISCIPLINA
DELLA
CONCORRENZA
APPLICABILE
ALLE
IMPRESE
1)
CONCORRENZA
tra
IMPRESE
(Art
101
TFUE).
1)
IMPRESA:
qualsiasi
entit
eco
rilevante/
industriale/
comm/
prestazione
di
servizi
(ivi
compreso
opera
dingegno/
attivit
di
avvocato/
medico/
artistica..).
*Non
importante
la
forma
giuridica
assunta
dallimpresa.
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di
Giurisprudenza.
2)
Art
101
TFUE
-
Divieto
di
intese
tra
le
imprese:
sono
vietati
tutti
gli
accordi/intese
tra
2/pi
imprese
volte
a
pregiudicare
il
commercio
tra
gli
Stati
membri
+
che
hanno
ad
oggetto
impedire/restringere/falsare
il
gioco
della
concorrenza
allinterno
del
mercato
comune
(purch
ci
sia
la
Concertazione
(confronto-accordo
di
2/pi
soggetti
altrimenti
indip
sul
mercato).
1)
ACCORDO:
manifesta
intenzione
comune
di
2/pi
imprese
idip
di
comportarsi
sul
mercato
in
un
modo
piuttosto
che
in
un
altro
+
pu
essere
verbale/scritto
+
non
necessario
che
si
traduca
in
un
vero/proprio
contratto
giu
valido
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di
Giurisprudenza.
a)
Intese
VIETATE:
serie
di
accordi
che
hanno
una
spiccata
valenza
anticompetitiva
(per
le
intese
orizzontali
(i
cartelli/pratiche
che
restringono
lazione
delle
imprese
partecipanti
riguardo
i
prezzi
di
vendita/acquisto/volumi
di
produzione..),
mentre
per
le
intese
verticali
(le
pattuizioni
che
ostacolano
gli
scambi
allinterno
del
mercato
comune/
definiscono
in
modo
tassativo
il
livello
dei
prezzi
di
rivendita
dei
distributori
(es:
clausole
di
divieto
di
esportazione).
b)
Intese
AUTORIZZATE:
accordi
orizzontali
(accordi
di
cooperazione
fra
imprese
(specializzazione/ricerca
e
sviluppo
di
nuove
tecnologie/
sfruttamento
di
diritti
di
propriet..),
accordi
verticali
(accordi
di
agenzia/
concessione
esclusiva
di
vendita/
fornitura
esclusiva/
franchising..).
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3)
PRATICA
CONCORDATA:
qualsiasi
forma
di
comportamento
coordinato
tra
imprese
che
(senza
tradursi
in
vero/proprio
accordo
formale)
rappresenti
una
cooperazione
consapevole
tra
le
stesse
a
danno
della
concorrenza.
3)
Uno
degli
obiettivi
primari
dellUE
la
sana
concorrenza
tra
le
imprese
che
operano
nel
mercato
comune,
al
fine
di
consentire:
a)
Agli
imprenditori
di
competere
tra
loro
ad
armi
pari.
b)
Ai
consumatori
di
potere
scegliere
il
prodotto/servizio
migliore/pi
conveniente.
*..quindi
lUE
tende
ad
evitare
che:
-
Possibili
concentrazioni
dei
poteri
eco/comm
delle
imprese
tali
da
sopprimere
i
valori
delleconomia
di
mercato.
-
Evitare
che
imprese
di
altri
Stati
membri
possano
trovarsi
in
situazioni
di
privilegio/minor
costi
di
produzione,
grazie
agli
aiuti
di
intervento
pubblico.
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riassunti
di
Giurisprudenza.
4)
Le
norme
sulla
concorrenza
si
estendono
alla
produzione
di
beni/prestazione
di
servizi,
mentre
non
rientrano:
a)
Gli
accordi
collettivi
di
lavoro.
b)
Produzione/comm
di
prodotti
agricoli.
c)
Settore
di
difesa/sicurezza
naz.
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di
Giurisprudenza.
5)
PREGIUDIZIO
al
COMMERCIO
INTRACOMUNITARIO:
quellaccordo
che
(sulla
base
di
un
insieme
di
elementi
oggettivi
di
fatto/diritto)
ragionevole
pensare
che
possa
esercitare
un
influenza
diretta/indiretta
o
attuale/potenziale
(cio
che
non
si
sia
gi
verificato
in
fatto,
ma
che
sia
idonea
a
produrre
leffetto
vietato)
sulle
correnti
di
scambio
tra
gli
Stati
membri,
tale
da
pregiudicare
la
realizzazione
degli
obiettivi
di
un
mercato
comune
(accordo
tra
compagnie
assicurative,
consistenti
nello
scambio
illecito
di
informazioni
dei
clienti).
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di
Giurisprudenza.
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1)
Art
3
del
Regolamento
1/2003:
impone
alle
Autorit
di
concorrenza/Giudici
naz
lobbligo
di
applicare
le
norme
comunitarie
(e
non
quelle
naz
pi
severe)
a
tutte
le
intese/pratiche
abusive
che
possano
incidere
sul
commercio
tra
gli
Stati
membri.
2)
La
Commissione
ha
predisposto
la
cd
COMUNICAZIONE:
regola
generale
diretta
a
fornire
chiarimenti
su
come
interpretare
la
nozione
di
Pregiudizio
al
Commercio..:
-
Presunzione
negativa
(esclude
un
pregiudizio
sensibile
al
commercio
+
applicabile
a
tutte
le
intese):
opera
se
la
quota
di
mercato
(detenuta
dalle
imprese
dellintesa)
non
supera
il
5%
del
mercato
rilevante
+
qualora
il
fatturato
aggregato
non
superi
i
40
milioni
di
euro.
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da
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
-
Presunzione
positiva:
(comporta
un
pregiudizio
sensibile
al
commercio):
opera
se
lintesa
per
sua
natura
pregiudica
gli
scambi
intracomunitari
(cio
deve
essere
attuata
in
pi
Stati
membri,
tale
da
impedire/restringere
le
importazioni)
+
il
fatturato
sup
a
40
milioni
di
euro
(a
prescindere
dalle
quote
di
mercato).
3)
Doppio
controllo:
-
Prima
Fase
(analisi
delloggetto):
ovvero
bisogna
valutare
se
le
finalit
perseguite
dallintesa
siano
idonee
a
restringere
la
concorrenza.
-
Seconda
Fase
(analisi
degli
effetti):
anche
se
un
intesa
non
ha
un
oggetto
anticoncorrenziale,
bisogna
cmq
valutare
se
sia
idonea
ad
opera
in
quel
mercato
(in
quanto
potrebbe
anche
essere
incompatibile
con
un
tipo
di
mercato
anzich
un
altro)
+
verificare
come
la
concorrenza
avrebbe
operato
nel
mercato,
in
assenza
di
quella
intesa.
4)
Non
sono
vietate
(ai
sensi
dellArt
101
TFUE)
quelle
clausole
necessarie
affinch
un
contratto
possa
assolvere
la
sua
funzione
giuridico-economica:
a)
Patto
di
non
concorrenza:
inserito
in
un
contratto
di
cessione
di
azienda.
b)
Clausola
di
approvvigionamento
esclusivo/
Clausola
di
non
concorrenza:
inserite
nel
contratto
di
franchising.
c)
Clausola
di
non
contestazione:
inserita
in
un
contratto
di
licenza
di
brevetto
a
titolo
gratuito.
d)
Clausola
di
approvvigionamento
esclusivo:
inserito
in
un
contratto
di
fornitura
di
birra
(tra
rivenditore/fornitore).
5)
Regola
De
Minimis:
gli
effetti
sulla
concorrenza/scambi
devono
essere
sensibili
(e
non
minimi
tale
incidere
in
modo
insignificante)
sul
mercato.
-
Accordi
tra
imprese
concorrenti
=
soglia
del
10%.
-
Accordi
tra
imprese
non
concorrenti
=
soglia
del
15%.
-
In
caso
di
difficolt
nel
stabilire
se
laccordo
concluso
tra
concorrenti/non
concorrenti
=
soglia
del
10%.
-
In
caso
di
accordi
cumulativi
=
soglia
del
5%.
*Non
ricadono
nel
divieto
le
intese
concluse
tra
piccole/medie
imprese.
59
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6)
DIVIETI
-
Art
101
n1
TFUE
(riguardo
gli
Accordi
di
distribuzione):
sono
vietate
sia
le
intese
orizzontali
(tra
imprese
che
poste
sullo
stesso
livello
di
ciclo
produttivo
es:
tra
produttori)
che
le
intense
verticali
(tra
imprese
poste
su
livelli
diversi
es:
tra
produttori/distributori),
volte
a
regolare
i
prezzi
di
vendita/limitare
la
produzione/
sbocchi/
sviluppo/investimenti...
Riassunti
scritti
da
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
*Con
la
Sentenza
COSTEN/GRUNDING
(riguardo
ad
un
accordo
di
distribuzione
esclusiva
in
Francia
dei
prodotti
Grounding),
la
Corte
afferm
il
principio
secondo
cui
un
accordo
inteso
a
mantenere
artificialmente
dei
mercati
naz
allinterno
della
CE
considerato
un
atto
a
falsare
la
concorrenza
nel
mercato
(anche
se
le
Autorit
comunitarie
hanno
precisato
che
tali
accordi
di
distribuzione
esclusiva
non
rientrano
nel
divieto
qualora
non
sia
stabilita
una
protezione
territoriale
assoluta
per
il
distributore)..
Quindi
si
parla
di
quelle
clausole
che
tendono
ad
escludere
le
importazioni
parallele
(cio
quelle
che
si
affiancano
alle
importazioni
ufficiali
del
produttore,
tali
da
rendere
incompatibile
un
accordo
di
distribuzione
con
il
questi,
in
quanto
mirano
a
fargli
concorrenza).
*La
selezione
dei
distributori
deve
corrispondere
al
carattere
qualitativo
(cio
accesso
alla
rete
a
tutti
gli
operatori
potenziali
che
rispondono
ai
requisiti
prof
stabiliti
dal
produttore)
ma
non
quantitativo
(cio
limitare
il
numero
degli
operatori
ammessi
ad
agire
allinterno
del
mercato)
=
in
quanto
la
rete
distributiva
deve
essere
aperta/libera!
*Criterio
dellesaurimento
comunitario:
secondo
cui
il
diritto
di
esclusiva
termina
qualora
lo
sfruttamento
in
un
Paese
membro
(messa
sul
mercato/contratto
di
licenza)
avvenga
con
il
legittimo
consenso
del
titolare
del
diritto
(quindi
una
volta
che
il
prodotto
sia
sta
legalmente
commercializzato
in
uno
Stato
membro,
il
titolare
non
pu
impedirne
la
circolazione/rivendita
anche
negli
altri
Stati
membri).
7)
NULLITA
-
Art
101
n2
TFUE:
gli
accordi
vietati
sono
affetti
da
Nullit
(cd
nulli
di
pieno
diritto),
ci
significa:
1)
Il
sogg
leso
da
un
accordo
vietato,
pu
far
valere
la
nullit
+
chiedere
il
risarcimento
del
danno.
2)
La
nullit
assoluta:
-
Il
Giudice/organo
amm
possono
rilevarla
dufficio/
azionabile
dal
singolo
(dinnanzi
alla
Commissione/Giudice
naz
che
rinvia
alla
Corte).
-
Opera
Ex-Tunc
(dunque
vengono
travolti
tutti
gli
effetti
passati-futuri).
-
E
privo
di
effetti
tra
le
parti
+
inopponibile
ai
terzi.
-
Non
oggetto
di
esenzione.
-
Possono
essere
annullate
anche
solo
le
singole
clausole
(se
queste
sono
separabili
dal
contratto).
Riassunti
scritti
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
60
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
8)
ESENZIONI
-
Art
101
n3
TFUE:
le
intese/pratiche
sono
vietate,
a
meno
che:
a)
Contribuiscano
a
migliore
la
produzione/distribuzione.
b)
Lascino
agli
utilizzatori
una
congrua
parte
dellutile
che
ne
deriva.
c)
Non
eliminano
la
concorrenza.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
Procedura
di
controllo.
1-ALLINIZIO:
ogni
regolamento
conteneva
una
White
List
(elenco
delle
clausole
contrattuali
che
potevano
beneficiare
dellesenzione)
e
Black
List
(elenco
delle
clausole
che
non
beneficiavano
dellesenzione)..
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2-REGOLAMENTO
1999:
si
previsto
un
regime
legale
di
esenzione
per
tutti
gli
accordi
verticali
(accordi
conclusi
da
pi
imprese
operanti
a
livelli
di
produzione/distribuzione
diversi),
purch
la
quota
di
mercato
del
fornitore
non
superi
il
30%
del
mercato
+
fermo
restando
la
possibilit
della
Commissione
di
poter
revocare/concedere
il
beneficio
a
sua
discrezione.
Riassunti
scritti
da
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tutti
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riassunti
di
Giurisprudenza.
*Infatti
il
Consiglio
autorizzava
la
Commissione
ad
adottare
(con
regolamento)
una
serie
di
Regolamenti
per
esenzione
a
determinate
categorie
di
accordi
(es:
Regolamento
relativo
alle
restrizioni
verticali/
Regolamento
di
trasferimento
di
tecnologia/
ricerca
e
sviluppo/
trasporto
aereo-marittimo..)
i
quali
accordi
(se
soddisfacevano
le
condizioni)
beneficiavano
automaticamente
dellesenzione
(senza
fosse
necessario
procedere
alla
loro
notifica/esame
individuale)..
3-REGOLAMENTO
1/2003:
ha
apportato
una
importante
modifica
al
sistema
delle
esenzioni
per
categoria
(in
quanto
prima
il
crescente
numero
di
notifiche
alla
Commissione
rendeva
impossibile
risolvere
in
tempi
brevi
tutte
le
decisioni
indiv),
al
fine
di
facilitare/orientare
le
imprese,
la
Commissione
ha
adottato
una
Comunicazione
contenente
le
linee
guida
volte
e
precisare
i
principi
su
cui
la
Commissione
si
base
nella
valutazione
degli
accordi
verticali
in
relazione
allArt
101
TFUE.
Riassunti
scritti
da
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di
Giurisprudenza.
61
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2)
ABUSO
DI
POSIZIONE
DOMINANTE
(Art
102
TFUE).
1)
ABUSO
DI
POSIZIONE
DOMINANTE
-
Art
102
TFUE:
divieto
per
le
imprese
dello
sfruttamento
abusivo
di
posizione
dominante
(sul
mercato
comune/parte
di
esso)
tale
da
pregiudicare
il
commercio
tra
gli
Stati
(cio
labuso
di
quellimpresa
che
(utilizzando
sistemi
diversi
da
quelli
propri
di
una
normale
politica
concorrenziale)
incide
sulla
struttura
del
mercato
+
riducendone
il
livello
di
concorrenzialit
a
proprio
vantaggio).
Riassunti
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di
Giurisprudenza.
1-Pregiudizio
agli
scambi
tra
Paesi
membri
(non
occorre
dimostrare
il
reale
pregiudizio,
ma
suff
dimostrare
che
la
pratica
censurata
sia
idonea
a
produrre
tale
effetto).
2-Posizione
dominante
(posizione
di
potenza
economica
che
consente
ad
un
impresa
di
ostacolare
(unilat/per
un
periodo
di
tempo)
il
permanere
di
una
concorrenza
effettiva
sul
mercato
da
parte
di
altre
imprese).
*Monopolio:
una
sola
impresa
sul
mercato
senza
alcun
tipo
di
concorrenza.
*Oligopolio:
pi
imprese
sul
mercato
che
si
influiscono
reciprocamente.
*Posizione
dominante
collettiva:
quando
pi
imprese
(legate
tra
loro)
adottino
una
linea
dazione
comune
sul
mercato,
tale
da
prevedere
i
loro
reciproci
comportamenti
+
massimizzare
i
loro
profitto
+
riducendo
la
produzione
per
aumentare
i
prezzi.
3-Labuso
si
pu
verificare
anche
in
mercati
diversi
da
quello
dominato.
4-Sentenza
Continental
Can:
la
Corte
afferm
che
labuso
pu
anche
derivare
dal
semplice
consolidarsi
di
una
posizione
dominante
(attraverso
lacquisizione
di
un
concorrente)
tale
che
limpresa
controllante
fa
dipendere
i
comportamenti
della
controllata
da
essa.
*Nella
nozione
di
impresa
rientra
anche
il
GRUPPO
sia
in
senso
negativo
(lArt
101
non
si
applica
alle
intese
tra
imprese
dello
stesso
gruppo
che
non
godano
di
autonomia)
che
in
senso
negativo
(il
comportamento
del
gruppo
rileva
ai
fini
di
una
posizione
dominante
[es:
nel
caso
di
una
societ
pur
dotata
di
personalit
giu
distinta
ma
interamente
controllata
da
altra
societ
madre,
in
capo
a
questultima
che
vengono
imputati
i
comportamenti].
5-
Pu
consistere:
-
Pratiche
escludenti:
che
mirano
ad
escludere
da
mercato
un
impresa
concorrente.
-
Pratiche
di
sfruttamento:
che
pregiudicano
direttamente
i
consumatori.
2)
Il
mercato
rilevante:
ovvero
misurare
la
consistenza
del
potere
di
un
impresa
rispetto
ad
un
mercato
ben
delimitato,
sotto
il
profilo:
-
MERCATO
GEOGRAFICO
RILEVANTE:
area
in
cui
le
imprese
interessate
forniscono/acquistano
prodotti/servizi
in
condizioni
di
concorrenza
omogenee
(diversamente
dalle
zone
contigue
in
ragione
di
condizioni
di
concorrenza
diverse).
-
MERCATO
RILEVANTE
del
PRODOTTO:
tutti
i
beni/servizi
che
possono
considerarsi
fungibili/sostituibili
dal
consumatore
(secondo
le
caratteristiche/prezzi
dei
prodotti).
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i
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di
Giurisprudenza.
62
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4)
Tipi
di
abuso:
1)
Politica
dei
prezzi
(cio
il
fatto
di
praticare
prezzi
eccessivi/privi
di
ragionevole
rapporto
con
il
valore
eco
della
prestazione
fornita).
2)
Prezzi
discriminatori
(cio
prezzi
uguali
per
prestazioni
diff/
prezzi
diff
per
uguali
prestazioni).
3)
Prezzi
predatori
(cio
inferiori
alla
media
dei
costi
variabili,
con
i
quali
limpresa
mira
ad
eliminare
i
concorrenti).
4)
Contratto
legante
(cio
il
rifiuto
di
fornire
un
prodotto
se
non
congiuntamente
ad
un
altro,
il
quale
non
ogg
connesso
per
natura/uso
comm).
5)
Caso
Magill
(3
emittenti
televisive
britanniche
si
rifiutavano
di
fornire
info
dei
programmi
Tv,
impedendo
luscita
sul
mercato
di
una
rivista
settimanale
di
programmi
tv,
mentre
ne
autorizzava
la
pubblicazione
in
altri
Paesi
membri).
6)
Essential
Facilities
(secondo
cui
un
impresa
in
posizione
dominante
titolare
di
uninfrastruttura
essenziale
per
lesercizio
di
unattivit
eco,
non
pu
rifiutare
laccesso-utilizzo
ad
imprese
concorrenti
(es:
rete
ferroviaria/elettrica).
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di
Giurisprudenza.
3)
PROCEDIMENTO
ANTITRUST
di
applicazione
degli
Artt
101-102
TFUE.
1)
Art
103
TFUE:
si
attribuisce
al
Consiglio
la
competenza
a
stabilire
tutti
i
regolamenti
utili
ai
fini
dellapplicazione
cumulativa
degli
Artt
101-102
(competenza
da
esercitarsi
su
proposta
della
Commissione
+
consultazione
del
Parlamento).
2)
Lintervento
della
Commissione
pu
essere
dufficio/
sollecitata
mediante
esposto-denuncia
(da
parte
di
Stati
membri/persone
fisiche-giuridiche)
in
cui
si
contesta
un
intesa/decisione
vietata.
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
3)
Se
non
sussistano
motivi
suff
per
agire
(la
Commissione
invia
al
richiedente
una
lettera
motivata
+
fissa
un
termine
per
eventuali
osservazioni
scritte
(le
quali
se
non
presentate/non
convincono
la
Commissione
a
mutare
la
decisione)
la
Commissione
pu
adottare
una
decisione
formale
(motivata)
di
rigetto
della
denuncia
(impugnabile
dinnanzi
alla
Corte
di
Giustizia)...oppure
la
Commissione
pu
dare
inizio
alla
fase
formale
della
procedura
(la
quale
si
svolge
in
contraddittorio
tra
Commissione/imprese
+
si
invia
alle
imprese
una
comunicazione
degli
addebiti
(i
quali
devono
contenere
tutti
gli
elementi
del
caso
+
valutazione
giu
della
Commissione).
63
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Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
*Se
la
procedura
stata
avviata
a
seguito
di
una
denuncia,
una
copia
della
versione
non
riservata
degli
addebiti
viene
inviata
al
denunciante.
*La
Commissione
non
ha
lobbligo
di
pronunciarsi
sulla
sussistenza
dellinfrazione,
ma
solo
quello
di
esaminare
con
attenzione
tutti
gli
elementi
esposti
dal
denunciante
+
di
precisare
lesisto
con
decisione
impugnabile
dinnanzi
al
Giudice.
4)
Le
imprese
possono
presentare
memorie
scritte
alla
Commissione
(prendendo
visione
dei
fascicoli
che
compongono
la
pratica
che
le
riguarda
(tranne
le
info
riservate
sui
segreti
aziendali)
+
chiedere
di
essere
sentite
in
unaudizione
(il
cui
svolgimento/organizzazione
affidata
ad
un
consigliere-auditore
+
redige
una
relazione
circa
profili
attinenti
+
trasmessa
ai
destinatari
della
decisione).
5)
La
Commissione
pu
rendere
pubblico
il
procedimento
mediante
pubblicazione
sulla
Gazzetta
Ufficiale
dellUnione.
Riassunti
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
6)
La
Commissione
ha
ampi
poteri
di
indagine,
cio:
1)
Richiedere
(senza
previo
invio
di
domanda)
informazioni
utili
agli
Stati
membri/imprese/fornitori.
2)
Possibilit
di
applicare
sanzioni/penalit
di
mora
in
caso
di
inesatte
informazioni.
3)
Procedere
alle
verifiche
necessarie
presso
le
sedi
delle
imprese/associazioni
(in
base
ad
un
mandato
scritto/previa
decisione
(sentito
prima
lAutorit
di
concorrenza)
+
indicante
oggetto/scopo/tempi
+
previa
autorizzazione
del
Giudice
naz
(il
quale
deve
verificare
la
decisione
della
Commissione
autentica/non
arbitraria
e
chiedere
anche
altre
info)
+
gli
agenti
hanno
accesso
a
locali/archivi/documenti
(ma
non
con
forza)
+
vige
il
divieto
di
autoincriminazione
delle
imprese
(in
quanto
la
prova
spetta
alla
Commissione).
Riassunti
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
7)
Regolamento
1/2003,
al
termine
del
procedimento
la
Commissione
pu
emettere
4
tipi
di
decisione:
1)
CONSTATAZIONE
ed
ELIMINAZIONE
DELLE
INFRAZIONI:
ovvero
la
Commissione
pu
constatare
uninfrazione
degli
Artt
101-102
TFUE
+
adottare
una
decisione
(con
la
quale
obbligare
le
imprese
a
porre
fine
alle
infrazioni/
imporre
loro
un
ammenda/
imporre
ladozione
di
rimedi
comportamentali
per
farli
cessare).
*Le
imprese
se
hanno
dubbi
circa
una
violazione
Antitrust
di
eventuali
accordi
conclusi
(possono
chiedere
alla
Commissione
un
orientamento
circa
questioni/
interpretazione
riguardo
le
violazioni
degli
Artt
101-102
TFUE
+
mediante
semplice
promemoria
+
semprech
i
problemi
non
siano
gi
stati
sollevati
in
una
causa
pendente
dinnanzi
alla
Corte
di
Giustizia/
Tribunale
di
1grado/Commissione/Autorit
naz).
64
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Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
2)
DECISIONI
CHE
RENDONO
OBBLIGATORI
IMPEGNI
PRESENTATI
DALLE
PARTI:
cio
per
le
violazioni
ex
Art
101
TFUE
(cartelli),
le
imprese
possono
collaborare
con
la
Commissione
(avranno
uno
sconto
del
10%
sullimporto
dellammenda
da
irrogare),
oppure
presentare
impegni
per
rimuovere
le
violazioni
(la
Commissione
pu
decidere
di
accettare
tali
impegni,
rendendoli
vincolanti
per
un
periodo
di
tempo).
3)
ADOZIONE
DI
MISURE
CAUTELARI:
Le
quali
devono
rispettare
il
Principio
di
proporzionalit
(cio
devono
essere
adottati
in
caso
di
urgenza
+
carattere
provvisorio/cautelare
+
limitarsi
al
necessario)
+
sulla
base
dei
requisiti
del
Fumus
boni
Iuris/
Periculum
in
mora.
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Disponibili
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i
riassunti
di
Giurisprudenza.
4)
CONSTATAZIONE
DI
INAPPLICABILITA
DEI
DIVIETI
di
cui
gli
ARTT
101-102
TFUE
(per
ragioni
di
interesse
pubblico
eco):
in
tal
caso
la
Commissione
potr
applicare
un
ammenda
fino
al
10%
del
fatturato
annuo
+
determinata
in
base
a
Gravit/
Durata
della
violazione
+
possibilit
di
aumentare
limporto
della
sanzione
fino
a
diminuire
i
proventi
(effetto
deterrente
+
entro
i
limiti
previsti
dai
regolamenti
comunitari)
+
possibilit
di
riduzione
della
sanzione/immunit
(per
le
imprese
che
abbiano
contribuito
allavvio
dellindagine/sua
definizione).
4)
LE
CONCENTRAZIONI.
1)
CONCENTRAZIONI:
si
realizzano
quando
unimpresa
si
fonde
con
unaltra/
ne
acquisisce
il
controllo/
2-pi
imprese
(mettendo
insieme
le
rispettive
attivit)
creano
un
impresa
comune
(controllata
da
entrambe).
*E
richiesta
una
valutazione
ex
ante
delle
operazioni
di
concentrazione
al
fine
di
evitare
che
tali
operazioni
possano
modificare
lequilibrio
della
concorrenza
dei
mercati.
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scritti
da
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i
riassunti
di
Giurisprudenza.
*La
Corte
con
il
caso
Continental
Can:
labuso
pu
anche
derivare
dal
semplice
consolidarsi
di
una
posizione
dominante
di
un
impresa
(attraverso
lacquisizione
di
un
concorrente)
tale
da
far
dipendere
il
comportamento
della
controllata
dalla
controllante.
2)
Il
Trattato
CECA
(preveda
un
regime
di
autorizzazione
per
le
operazioni
che
avessero
come
effetto
diretto/indiretto
una
concentrazione
(stesso
prodotto/diversi
prodotti/qualunque
modo),
mentre
il
TFUE
(non
prevede
autorizzazioni,
ricadendo
lipotesi
di
concentrazione
delle
violazioni
degli
Artt
101-102
TFUE).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
65
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Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
3)
Il
REGOLAMENTO
139/2004:
1)
Si
applica
alle
concentrazioni
che
abbiamo
una
dimensione
comunitaria,
ovvero
quando
il
fatturato:
-
A
livello
mondiale
di
oltre
5miliardi
di
euro.
-
Nella
Comunit
da
almeno
2
imprese
superi
i
250milioni
di
euro.
Oppure..
-
A
livello
mondiale
da
tutte
le
imprese
sup
a
2,5miliardi
di
euro.
-
In
ciascuno
dei
3
Stati
membri
il
fatturato
tot
sup
a
100milioni
di
euro.
-
In
ciascuno
dei
3
Stati
membri
il
fatturato
singolo
sup
a
25milioni
di
euro.
-
Quando
i
2/3
del
fatturato
tot
di
ciascuna
impresa
nella
comunit
realizzato
allinterno
di
1
solo
stato.
Riassunti
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da
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
Deroga
al
Sistema
delle
soglie
mediante
il
Meccanismo
Flessibile
del
Rinvio.
-
La
Commissione
pu
rinviare
la
concentrazione
alle
Autorit
dello
Stato
interessato
che
ne
facciano
richiesta
(qualora
tale
concentrazione
incide
sulla
concorrenza
di
un
mercato
distinto
interno
dello
Stato
membro
+
tale
decisione
pu
essere
impugnata
da
un
terzo
(qualora
ritenga
che
il
controllo
sulla
concentrazione
sia
meglio
esercitato
dalla
Commissione
anzich
dalla
legislazione
naz).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
-
Le
imprese
oppure
1/pi
Autorit
naz/
possono
rinviare
alla
Commissione
operazioni
di
concentrazione
che
(pur
non
raggiungendo
la
soglia
minima
di
fatturato
prevista)
siano
suscettibili
di
incidere
sulla
concorrenza
nel
territorio
di
uno/pi
Stati
membri
(almeno
3
Stati
membri).
-
Ipotesi
di
fusione
tra
2/pi
imprese
prima
indip.
-
Ipotesti
di
acquisto
del
controllo
(tot/parz)
di
1/pi
imprese
(da
parte
di
soggetti
che
gi
controllano
unimpresa).
-
Ipotesi
di
costituzione
di
un
impresa
comune
che
esercita
stabilmente
tutte
le
funzioni
di
unentit
eco
autonoma
(full
function).
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
3)
Criterio
di
riduzione
sostanziale
della
concorrenza
(ha
sostituito
il
vecchio
criterio
della
Dominanza
restrittiva
della
concorrenza):
sono
ritenute
compatibili
con
il
mercato
comune,
le
concentrazioni
che
non
ostacolano
(in
modo
significativo)
una
concorrenza
effettiva
sul
mercato
comune/parte
parte
di
esso
(tale
criterio
basato
su
valutazioni
eco,
e
permette
di
vietare
tutte
quelle
concentrazioni
che
hanno
effetti
anticompetitivi/
determinano
laumento
dei
prezzi/
diminuiscono
la
scelta
dei
consumatori).
66
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acquario.80@libero.it
4)
Considerando
29:
spetta
alle
imprese
interessate
lonere
di
addurre/motivare/documentare
eventuali
incrementi
di
efficienza,
in
modo
tale
da
non
creare
alcun
pregiudizio
alla
concorrenza.
Riassunti
scritti
da
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
4)
PROCEDIMENTO:
0)
La
procedura
di
controllo
si
apre
con
la
notificazione
alla
Commissione
del
progetto
di
concentrazione
(notifica
che
pu
avvenire
prima/dopo
laccordo
preso
+
le
parti
possono
incontrare
la
Commissione
allo
scopo
di
informarla
dei
negoziati
in
corso).
*La
notificazione
ha
effetti
sospensivi
(quindi
la
concentrazione
non
pu
realizzarsi
fino
a
quando
non
intervenga
una
decisione
positiva/
siano
decorsi
i
termini).
*Mancata
notificazione
=
la
Commissione
pu
disporre
un
ammenda
fino
al
10%
del
fatturato
dellimpresa
interessata/
sciogliere
lentit
risultante
dalla
concentrazione.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
1)
1Fase:
Entro
25gg
(35gg
in
caso
di
rimedi
proposti
dalle
parti)
la
Commissione
pu
chiedere
info
alle
parti/
imprese
concorrenti/
consumatori
ecc
(allesito
del
quale
decider
se
la
concentrazione
compatibile
con
il
mercato/
necessario
aprire
la
2fase/
oppure
rimettere
la
questione
allAutorit
naz
concorrenza).
*In
questo
ultimo
caso,
la
Commissione
dovr
emettere
una
decisione
di
rinvio
entro
35gg
lav
(se
non
ha
ancora
avviato
il
procedimento)
oppure
entro
65gg
lav
dalla
notifica
(se
gi
abbia
avviato
la
2fase
senza
aver
adottato
provv).
2)
2Fase:
Entro
90gg,
tale
fase
si
apre
con
la
decisione
della
Commissione
circa
i
dubbi
di
compatibilit
della
concentrazione
sul
mercato
+
comunica
le
sue
obiezioni
per
iscritto
alle
parti
notificanti/parti
interessate
(indicando
loro
un
termine
per
presentare
osservazioni)
+
queste
hanno
il
diritto/onere
di
rispondere
con
memorie
scritte/
partecipando
ad
unaudizione
orale.
*E
ancora
possibile
autorizzare
la
concentrazione,
qualora
le
parti
suggeriscano
rimedi
per
eliminare
le
incompatibilit
(es:
dismissioni/
impegni
comportamentali).
3)
3Fase:
Il
progetto
di
decisione
viene
trasmesso
alle
Autorit
di
concorrenza
degli
Stati
membri
+
discusso
dal
Comitato
consultivo
(composto
dai
rappresentanti
delle
autorit
naz
competenti
in
materia
di
concorrenza)
+
la
decisione
pubblicata
sulla
Gazzetta
Ufficiale
dellUnione.
*In
caso
di
decisione
positiva,
essa
si
estende
anche
alle
restrizioni
accessorie
che
la
Commissione
non
tenuta
a
verificare
nei
singoli
casi
(in
quanto
spetta
alle
parti/
in
caso
di
disaccordo,
ai
Giudici
naz),
tranne
quando
si
pronuncia
nei
casi
di
quesiti
nuovi/non
risolti.
67
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
Nota:
1)
Sono
impugnabili
tutti
gli
atti
adottati
dalla
Commissione
nel
corso
della
procedura/
suscettibili
di
produrre
effetti
giuridici
vincolanti
(es:
decisione
positiva-negativa
di
compatibilit/
..di
rinvio/
..riguardo
gli
impegni
proposti
dalle
parti).
Riassunti
scritti
da
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
E
prevista
una
PROCEDURA
SEMPLIFICATA
per
le
Concentrazioni
non
problematiche
(cio
che
non
danno
luogo
(se
non
in
via
eccezionale)
a
situazioni
incompatibili
con
il
mercato
comune),
quindi
in
tali
casi
la
concentrazione
sar
dichiarata
compatibile
con
il
mercato
entro
25gg
lav
(dalla
data
di
notifica)
+
con
decisione
in
forma
abbreviata
(la
quale
specifica
che
la
concentrazione
rientra
in
una/pi
categorie
previste):
*Tranne
quando
lAutorit
di
concorrenza
di
uno
Stato
membro
chiede
che
una
concentrazione
le
sia
rinviata.
-
2/pi
imprese
acquistano
congiuntamente
il
controllo
di
un
impresa
comune
(che
non
svolge
alcuna
attivit).
-
2/pi
imprese
acquistano
congiuntamente
il
controllo
di
un
impresa
comune..ma
nessuna
delle
2
opera
nel
medesimo
mercato.
-
2/pi
imprese
procedono
ad
una
fusione.
-
Una
parte
acquista
il
controllo
esclusivo
di
un
impresa
di
cui
gi
detiene
il
controllo
congiunto.
Riassunti
scritti
da
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riassunti
di
Giurisprudenza.
3)
Sindacato
giurisd
della
Corte
di
Giustizia
sulloperato
della
Commissione.
Sebbene
vi
siano
ampi
margini
di
discrezionalit
sui
poteri
della
Commissione,
il
controllo
da
parte
del
Giudice
dellUnione
limitato
alla
verifica
della
esattezza/attendibilit/coerenza
degli
elementi
adottati
dalla
Commissione
(al
fine
di
evitare
una
eventuale
resp
extracontrattuale
dellUnione
per
violazione
grave/manifesta
del
diritto
alla
concorrenza).
Riassunti
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di
Giurisprudenza.
4)
Regolamento
1/2003
(Art
3-5):
i
Giudici/Autorit
naz
di
concorrenza,
hanno
poteri
analoghi
a
quelli
della
Commissione
(es:
ordinare
la
cessazione
di
uninfrazione/
disporre
misure
cautelari/
applicare
ammende
o
altre
sanzioni
/
..violazione
degli
Artt
101-102/
revocare
il
beneficio
dellesenzione
per
categoria
solo
al
territorio
naz..)
+
Art
11
tali
procedimenti
devono
essere
soggetti
alle
procedure
di
informazione/consultazione
preventiva
della
Commissione
(prima
di
prendere
qualunque
tipo
di
decisione)
quindi:
-
Se
la
Commissione
ritiene
compatibile
lintesa
ma
lAutorit
naz
dispone
il
contrario
(si
preclude
lapplicazione
delle
normative
naz).
-
Se
la
Commissione
ritiene
incompatabile
lintesa
ma
lAutorit
naz
dispone
a
favore
(questultima
non
pu
dichiarare
lillegittimit
della
normativa
comunitaria).
68
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Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
*Se
cos
non
fosse,
uno
stesso
accordo
potrebbe
essere
trattato
in
maniera
diversa
a
seconda
del
regime
naz
cui
valutato
(stessa
cosa
dicasi
per
i
casi
di
esenzione,
in
cui
il
Giudice
naz
adotta
la
decisione
comunitaria/
rinvio
pregiudiziale
alla
Corte
di
Giustizia).
*E
la
Commissione
che
inizia
la
procedura,
quindi
le
Autorit
naz:
-
Non
possono
iniziare
un
procedimento
(a
meno
che
non
dispongano
di
elementi
suff
/
Commissione
non
avvia
il
procedimento).
-
Principio
di
leale
collaborazione
(il
Giudice
deve
astenersi
nel
prendere
provv
diversi
da
quanto
disposto
dalla
Commissione
(la
quale
cmq
libera
di
decidere
diversamente).
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di
Giurisprudenza.
5)
European
Competition
Network.
Composta
dalle
istituzioni
pubbliche
designate
dagli
Stati
membri
(es:
per
lItalia
lAutorit
Garante
della
Concorrenza)
si
basa
sullo
scambio
di
informazioni/assistenza
nella
raccolta
di
prove/ispezioni
+
(entro
2
mesi
dalla
comunicazione
alla
Commissione)
ciascuna
Autorit
deve
valutare
se
intervenire/meno
(quindi
il
caso
pu
essere
trattato
da
una
singola
autorit/
pi
autorit
in
parallelo/
dalla
Commissione
(quando
la
violazione
incide
sulla
concorrenza
di
pi
di
3
Stati
membri):
1)
Se
la
Commissione
non
avvia
il
procedimento
(le
altre
autorit
non
possono
applicare
gli
Artt
101-102).
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di
Giurisprudenza.
2)
Se
unAutorit
naz
ha
gi
avviato
il
caso
(lesercizio
del
potere
di
avocazione
subordinato
alla
preventiva/tempestiva
informazione
agli
altri
membri
della
rete
+
la
Commissione
comunica
per
iscritto
le
motivazioni).
3)
Le
informazioni
trasmesse
alla
rete
non
possono
essere
utilizzate
da
altri
membri
per
avviare
autonomi
procedimenti
(sia
in
ambito
comunitario/naz).
4)
Ciascuna
Autorit
pu:
raccogliere
info
per
conto
di
unaltra
Autorit
(mediante
richiesta
di
assistenza
formale/scritta/motivata).
chiedere
alla
Commissione
la
trasmissioni
di
info/documenti
in
suo
possesso
(in
modo
tale
da
accertare
se
un
caso
di
sua
competenze/meno).
chiedere
pareri
alla
Commissione
(i
pareri
non
contengono
valutazioni
di
merito/
ne
sono
vincolanti).
5)
I
Giudici
naz
possono
essere
chiamati
ad
intervenire
alle
ispezioni
presso
le
imprese
compiute
dalla
Commissioni
(qualora
si
necessita
della
loro
presenza
per
lo
svolgim).
6)
La
Commissione
cmq
si
impegna
a
non
adottare
succ
decisioni
in
contrasto
con
quelle
delle
Autorit
naz
(qualora
queste
abbiamo
adempiuto
a
doveri
di
informazione).
Riassunti
scritti
da
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i
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di
Giurisprudenza.
69
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CAPITOLO
07
-
LA
DISCIPLINA
DELLA
CONCORRENZA
APPLICABILE
AGLI
STATI
-
1)
Misure
statali
ed
effetto
anticoncorrenziale.
1)
La
disciplina
della
concorrenza
non
si
applica
solo
alle
imprese,
ma
pu
investire
anche
i
comportamenti
degli
Stati,
in
quanto
con
il
passar
del
tempo
la
Corte
ha
ipotizzato
che
lo
Stato
imponga/favorisca/rafforza
la
conclusione
di
intese/accordi
contrari
allArt
101
TFUE.
Riassunti
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
Leffetto
anticoncorrenziale
di
una
normativa
statale
deve
essere
collegato
ad
un
comportamento
delle
imprese
(altrimenti
avremo
come
parametro
di
riferimento
solo
lArt
4
TFUE
+
Principio
della
Concorrenza
libera/non
falsata
(che
impone
un
dovere
di
collaborazione
degli
Stati
di
non
rendere
inefficaci
le
norme
sulla
concorrenza
rivolte
alle
imprese),
e
non
anche
gli
Artt
101-102
TFUE
(che
invece
considerano
come
alterazioni
solo
quelle
che
risultano
da
un
comportamento
delle
imprese).
*Quindi
se
limpresa
agisce
autonomamente
(il
suo
comportamento
sottoposto
alla
disciplina
degli
Artt
101-102
TFUE),
mentre
se
lo
Stato
impone
alle
imprese
un
comportamento
contrario
alle
norme
comunitarie
(allora
sanzionabile
solo
lo
Stato,
e
non
le
imprese
in
quanto
manca
il
presupposto
degli
Art
101-102
TFUE)
Riassunti
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da
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2)
Gli
Articoli.
1)
ART
106
TFUE:
Gli
Stati
membri
non
emanano/mantengono
(nei
confronti
di
imprese
pubbliche/
..cui
siano
stati
attribuiti
diritti
speciali-esclusivi)
misure
che
siano
contrarie
al
Trattato
(divieto
di
discriminazioni/
norme
sulla
concorrenza/
libera
circolazione
di
merci
(es:
Art
37
TFUE)/
abuso
di
posizione
dominante..).
Riassunti
scritti
da
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
-
Art
106
n2:
consente
alle
imprese
(incaricate
della
gestione
di
un
servizio
dinteresse
economico
generale)
di
sottrarsi
allapplicazione
delle
regole
di
concorrenza
che
possano
ostacolare
la
realizzazione
dei
compiti
loro
affidati
+
purch
non
siano
compromessi
gli
scambi
comunitari
(es:
consentito
il
monopolio
del
servizio
postale
ordinario,
in
quanto
costituisce
un
servizio
di
interesse
generale).
-
Art
106
n3:
la
Corte
ha
rilevato
i
poteri
del
Consiglio
(il
quale
pu
adottare
regolamenti/direttive
ai
fini
dellapplicazione
delle
norme
sulla
concorrenza
in
generale),
mentre
i
poteri
della
Commissione
(pu
adottare
direttive/decisioni
solo
ai
fini
del
controllo
delle
misure
adottate
dagli
Stati
nei
confronti
delle
imprese
=
ha
una
competenza
pi
ristretta/specifica
rispetto
a
quella
del
Consiglio).
70
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Riassunti scritti da
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*In
ordine
ad
una
causa
(con
la
quale
la
Commissione
contestava
ad
uno
Stato
membro
la
violazione
degli
artt
106-102
TFUE
in
ordine
ad
una
normativa
naz
sul
servizio
postale),
la
Corte
ha
affermato
che
la
Commissione
ha
il
potere
di
intervenire
nei
confronti
dello
Stato
(e
non
dellimpresa)
responsabile
della
lesione
della
concorrenza
+
che
il
singolo
ha
il
diritto
(in
ipotesi
eccezionali)
di
impugnare
un
rifiuto
della
Commissione
ad
agire
in
forza
dellArt
106
n3.
*La
Commissione
ha
il
potere
di
canalizzare
gli
interventi
pubblici
verso
obiettivi
di
politica
industriale
che
siano
in
sintonia
con
gli
interessi
dellUnione
(al
fine
di
evitare
che
un
sostegno
finanziario
pubblico
possa
alterare
la
competizione
ad
armi
pari
tra
le
imprese
allinterno
del
mercato
comune),
quindi
gli
aiuti
di
Stato
sono
incompatibili
con
il
mercato
comune,
cos
che
vanno
sottoposti
ad
un
sistema
obbligatorio
di
autorizzazione
preventiva
(da
parte
dellIstituzione/
Commissione/Consiglio).
2)
ART
107
TFUE:
divieto
degli
Stati
di
erogare
aiuti
che
favoriscono
talune
imprese/produzioni
+
falsano/minacciano
la
concorrenza,
tranne:
1)
Aiuti
di
natura
sociale
ai
singoli
consumatori
(es:
riduzione
dei
prezzi).
2)
Aiuti
per
la
conferiti
per
rimediare
a
danni
causati
da
calamit
naturali.
3)
Aiuti
a
certe
regioni
tedesche.
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Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
-
Art
107
n2:
Consiglio
(su
proposta
della
Commissione)
ha
il
potere
di
abrogare
la
deroga
entro
5
anni
dallentrata
in
vigore
del
Trattato
di
Lisbona.
-
Art
107
n3:
tale
deroga
sottoposta
alla
valutazione
discrezionale
della
Commissione/Consiglio,
quando:
1)
Aiuti
per
lo
sviluppo
di
Regioni
con
tenore
di
vita
basso/grave
disoccupazione.
2)
Aiuti
per
la
realizzazione
di
un
progetto
di
comune
interesse
europeo/
per
rimediare
ad
un
grave
turbamento
delleconomia
in
uno
Stato
membro.
3)
Aiuti
destinati
alla
cultura/conservazione
dei
beni
culturali.
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di
Giurisprudenza.
71
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3)
ART
108
TFUE:
procedura
di
controllo
preventivo
(di
compatibilit
degli
aiuti
nuovi)
+
procedura
di
controllo
permanente
(sugli
aiuti
esistenti).
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Giurisprudenza.
4)
ART
109
TFUE:
potere
del
Consiglio
di
fissare
con
regolamento
le
condizioni
per
lapplicazione
dellArt
108
+
le
categorie
di
aiuti
che
possono
essere
dichiarate
compatibili.
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Giurisprudenza.
3)
Gli
AIUTI
PUBBLICI.
1)
AIUTO:
ogni
vantaggio
eco
apprezzabile
(altrimenti
non
realizzabile)
attribuito
da
uno
Stato
ad
una
specifica
impresa
+
devono
essere:
a)
RISORSE
STATALI
(nel
senso
di
strumenti
finanziari
che
siano
nella
disponibilit
delle
Autorit
pubbliche
per
essere
destinate
a
sostenere
le
imprese).
b)
IMPUTABILI
ALLO
STATO/
sua
articolazione
(perch
se
adottata
da
un
impresa
pubblica,
non
suff
questo
per
dire
che
sono
aiuti
di
Stato
ai
sensi
dellArt
107).
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Disponibili
tutti
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di
Giurisprudenza.
2)
Requisiti:
1-Forma
dellaiuto
indifferente
(pu
essere
una
legge/atto
amm/
privatistico
(es:
le
assunzioni
di
partecipazioni
dello
Stato
nelle
imprese/
aiuti
in
materia
di
ristrutturazione
di
istituti
bancari
o
compagnie
aeree
in
difficolt..).
2-Origine
deve
provenire
dallo
Stato
(cio
da
un
ente
pubblico/Amm/
sogg
privato
sottoposto
a
controllo
pubblico).
*Di
recente
per
la
Corte
ha
stabilito
che
il
termine
aiuto
riguarda
i
vantaggi
accordati
dirett/inderett
con
ricorse
dello
Stato/sono
un
onere
per
lo
Stato
(es:
dunque
non
sono
aiuti
quelli
rivolti
alle
Poste
ita
con
riferimento
alla
conclusione
di
contratti
di
lavoro,
mente
lo
sono
gli
aiuti
per
una
Banca
pubblica
perch
sotto
il
controllo
pubblico),
infatti
la
Corte
dovr
accertare:
-
Se
un
apporto
di
capitale
sia
avvenuto
in
circostanze
che
corrispondono
alle
normali
condizioni
di
mercato.
-
Se
nelle
stesse
circostanze,
un
normale
imprenditore
avrebbe
apportato
gli
stessi
conferimenti.
-
Che
il
comportamento
dellinvestitore
pubblico
deve
corrispondere
a
quello
di
un
gruppo
imprenditoriale
con
scopi
di
lucro.
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3-Beneficiario
deve
essere
unimpresa
(cio
un
ente
(pubb/priv)
che
eserciti
un
attivit
eco
rilevante
+
sia
presente
nel
mercato
di
beni/servizi).
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Giurisprudenza.
4-Selettivit
cio
che
esso
favorisca
talune
imprese/produzioni
rispetto
ad
altre
nella
stessa
situazione
(non
saranno
aiuti
quelle
misure
generali
di
politica
eco
dirette
a
sostenere
una
certa
attivit/gruppo
di
imprese).
5-Effetti
sugli
scambi/condizioni
di
concorrenza
(in
quanto
tali
aiuti
devono
rinforzare
la
posizione
di
un
impresa
sul
mercato
+
aiutarla
a
costi
pi
bassi
+
quota
di
mercato
maggiore,
a
pregiudizio
di
altre
imprese
concorrenti).
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3)
Gli
aiuti
si
articolano
su
3
livelli:
a)
Aiuti
Regionali:
in
tal
caso
lobiettivo
perseguito
quello
di
indirizzare
gli
aiuti
verso
le
Regioni
pi
sfavorite
(basandosi
sul
PIL).
b)
Aiuti
Orizzontali:
sono
coperti
da
esenzione
(es:
aiuti
in
materia
ambientale/
ricerca
e
sviluppo
a
favore
delle
grandi
imprese..).
c)
Aiuti
Settoriali:
ammessi
solo
quando
consentono
di
ripristinare
condizioni
di
efficienza/competitivit
a
lungo
termine
(es:
radiodiffusione/
audiovisivo/
energia
elettrica..).
Riassunti
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di
Giurisprudenza.
4)
Importante
sono
anche
gli
aiuti
di
Stato
per
il
salvataggio/ristrutturazione
di
imprese
in
difficolt,
purch:
1)
Concessi
sottoforma
di
crediti
di
garanzia/
crediti
rimborsabili
con
tasso
di
interesse.
2)
Entro
6
mesi
lo
Stato
presenti
alla
Commissione
un
piano
di
ristrutturazione/liquidazione
(a
prova
che
il
prestito
stato
rimborsato).
3)
Che
tali
aiuti
non
producano
effetti
negativi
in
altri
Stati
membri.
Riassunti
scritti
da
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di
Giurisprudenza.
73
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5)
I
Principi.
1)
PRINCIPIO
della
TRASPARENZA:
bisogna
valutare
se
gli
aiuti
accordati
dallo
Stato
(ad
imprese
esercenti
servizi
di
interesse
eco
generale)
siano
proporzionate
a
quanto
necessario
allo
svolgimento
dello
scopo
di
tali
imprese.
*Tale
principio
assume
particolare
rilievo
nelle
ipotesi
in
cui
si
tratta
di
valutare
se
le
compensazioni
finanziarie
accordate
dallo
Stato
ad
imprese
(esercenti
servizi
di
interesse
eco-
generale)
siano
proporzionate
a
quanto
necessario
per
lo
svolgimento
dello
scopo
loro
attribuito.
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Giurisprudenza.
1-In
mancanza
di
un
apposita
normativa,
spetta
agli
Stati
membri
definire
gli
obiettivi/portata/modalit
di
finanziamento
dei
pubb
servizi.
2-Criterio
della
Compensazione
degli
Oneri
di
Servizio
Pubblico
(Sentenza
ALTMARK):
la
Corte
ha
escluso
dalla
nozione
di
aiuto
lipotesi
di
erogazione
di
risorse
pubbliche
(a
esclusivo
compenso
degli
oneri
aggiuntivi
di
servizio
pubblico)
in
quanto
idonei
a
favorire
limpresa
beneficiaria
ed
alterare
le
condizioni
della
concorrenza
+
lerogazione
non
va
notificata
+
soggetta
solo
al
controllo
succ
del
Giudice
(ed
alloccorrenza
della
Corte
mediante
rinvio),
purch:
3-Decisione
2005
sottrae
lobbligo
di
notifica
preventiva
a
quegli
aiuti
che
abbiamo
tutte
le
condizioni
elencate
nella
Sentenza
Altmark.
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Giurisprudenza.
4-Per
non
creare
Sovvenzioni
Incrociate
(dalle
attivit
di
pubb
servizio
verso
le
altre
attivit
svolte
dalle
medesime
imprese
in
settori
non
caratterizzanti
da
un
interesse
in
generale)
occorreva
prevedere
Meccanismi
di
Separazione
Contabile:
cio
appositi
meccanismi
di
rilevazione
contabile
(dei
costi/ricavi
riconducibili
alle
attivit
di
sevizio
ed
altre
attivit
in
regime
di
libera
concorrenza)
in
modo
tale
da
escludere
che
le
risorse
dello
Stato
siano
superiori
agli
oneri
derivanti
dallo
svolgimento
delle
attivit
di
servizio
pubblico.
74
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Riassunti scritti da
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4)
PROCEDURA
DI
CONTROLLO
DI
COMPATIBILITA
degli
aiuti
(Art
108
TFUE).
1)
REGOLAMENTO
994/1998:
la
Commissione
pu
disciplinare
(con
regolamento)
i
cd
AIUTI
de
MINIMIS
(cio
di
minor
impatto
concorrenziale):
-
Non
rientrano
nellArt
107
TFUE.
-
Dispensati
dallobbligo
di
notifica/
verifica
di
compatibilit
(a
condizione
che
non
superino
un
certo
importo).
-
Solo
per
determinate
materie
(es:
tutela
ambientale/
ricerca
e
sviluppo/
imprese
di
imprenditrici
donna).
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Giurisprudenza.
2)
ART
108
TFUE:
procedura
di
controllo
preventivo
(di
compatibilit
degli
aiuti
nuovi)
+
procedura
di
controllo
permanente
(sugli
aiuti
esistenti).
*Il
singolo
che
subisce
un
pregiudizio
(dallaiuto
conferito
prematuramente
da
uno
Stato
ad
una
impresa
sua
concorrente)
pu
far
valere
tale
violazione
direttamente
dinnanzi
al
Giudice
naz
(a
meno
che
tale
aiuto
non
rientri
nellambito
di
una
delle
esenzioni
per
categoria).
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Giurisprudenza.
*La
funzione
del
controllo
di
evitare
che
laiuto
possa
produrre
effetti
discorsivi
prima
della
verifica
di
compatibilit
quindi
gli
Stati
hanno
lobbligo
di:
-
Informare
la
Commissione
del
progetto
di
aiuto
(notifica).
-
Non
avviare
il
progetto
di
aiuto
prima
che
ne
sia
dichiarata
la
compatibilit
da
parte
della
Commissione.
*La
mancata
notifica
determina
la
illegittimit
insanabile
dellerogazione
(per
la
pretesa
della
Commissione
di
considerare
illegittimi
gli
aiuti
che
violano
lobbligo
di
notifica,
stata
respinta
dalla
Corte
con
la
conseguenza
che
la
Commissione
cmq
dovr
procedere
alla
verifica
della
compatibilit)
+
la
Commissione
pu
intimare
allo
Stato
di
sospendere
in
via
provvisoria
lerogazione
+
fornire
tutti
i
dati
necessari
per
la
valutazione
di
compatibilit:
e
lo
Stato
ottempera
(si
dar
luogo
alla
procedura
di
controllo)
in
caso
contrario
(la
Commissione
proceder
alla
valutazione
sulla
base
degli
elementi
in
suo
possesso
+
potr
adire
la
Corte
di
Giustizia
con
procedura
durgenza).
75
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3)
Procedimento:
1-Aiuti
nuovi
(Art
108
n2).
1FASE:
consiste
in
un
esame
preliminare/sommario
del
progetto
di
aiuto
notificato
alla
Commissione
(al
fine
di
individuare
se
le
misure
sono
compatibili/meno)
+
tale
fase
non
trasparente
(cio
la
Commissione
non
tenuta
a
comunicare
lavvenuta
notifica
di
un
aiuto/
che
in
corso
un
esame
preliminare..)
+
la
partecipazione
dei
terzi
solo
eventuale
(in
quanto
se
sono
venuti
a
conoscenza
dellaiuto,
possono
manifestare
liberamente
la
loro
posizione
es:
chiedendo
di
aprire
la
procedura
formale
dellArt
108
par
2)
+
la
Commissione
dovr
pronunciarsi
entro
2
mesi
(in
caso
contrario,
laiuto
si
intende
implicitamente
autorizzato)
+
la
decisione
pubblicata
sulla
Gazzetta
Ufficiale.
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riassunti
di
Giurisprudenza.
2FASE:
consiste
nella
procedura
di
controllo
del
progetto
di
aiuto
(Art
108
n2)
in
cui
la
Commissione
pubblica
sulla
Gazzetta
Ufficiale
la
comunicazione
dellaiuto
(in
questo
modo
si
consente
allo
Stato
erogatore/altri
Stati/limpresa
beneficiaria/altre
imprese
interessate,
di
presentare
osservazioni/
manifestare
il
loro
punto
di
vista
sulle
misure
eco
che
incidono
sui
rispettivi
interessi).
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2-Aiuti
esistenti
(Art
108
n1
-
cio
quegli
aiuti
istituiti
prima
dellentrata
in
vigore
del
Trattato/
implic-esplic
autorizzati
dalla
Commissione).
1FASE:
vi
un
esame
permanente
della
Commissione
la
quale
pu
in
un
momento
succ
proporre
allo
Stato
degli
aggiustamenti/aprire
di
nuovo
la
procedura
in
contradditorio
(Art
108
n2).
Riassunti
scritti
da
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tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
2FASE:
in
questa
fase
invece
per
tutta
la
durata
della
procedura
di
controllo
lo
Stato
pu
continuare
ad
erogare
laiuto
gi
esistente/erogato
(mentre
per
gli
aiuti
nuovi,
lo
Stato
doveva
attendere
la
decisione
della
Commissione),
lulteriore
conseguenza
sar
che
lavvio
della
procedura
di
controllo
di
un
aiuto
nuovo,
impugnabile.
76
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
3-Quando
la
Commissione
dichiara
laiuto
incompatibile
con
il
mercato,
impone
allo
Stato
membro
la
soppressione/modifica
il
progetto
+
se
laiuto
stato
in
tutto/in
parte
erogato
(la
Commissione
pu
imporre
allo
Stato
la
restituzione)
+
se
lo
Stato
incontra
difficolt
(dovr
consultare
la
Commissione
per
convenire
ad
eventuali
rimedi
in
funzione
del
dovere
di
collaborazione)
+
il
recupero
dellaiuto
deve
realizzarsi
(se
possibile)
attraverso
mezzi/procedure
vigenti
negli
Stati
membri
(Es:
limpresa
beneficiaria
dellaiuto
illegittimo
nel
frattempo
sottoposta
a
fallimento,
dunque
lo
Stato
deve
iscrivere
il
credito
passivo
e
attivare
i
mezzi
a
disposizione
dei
creditori)
+
al
capitale
da
recuperare,
vanno
aggiunti
interessi
(secondo
un
tasso
stabilito
dalla
Commissione
a
partire
dalla
data
in
cui
il
beneficiario
ne
ha
avuto
disponibilit
e
fino
alla
data
del
recupero
+
se
per
intanto
limpresa
beneficiaria
dellaiuto
stata
nel
frattempo
venduta
a
prezzo
di
mercato,
il
compratore
salvo
e
la
restituzione
dovr
farla
il
beneficiario-venditore)
+
vi
un
termine
di
prescrizione
di
10
anni
ininterrotti
per
lesercizio
dei
poteri
della
Commissione
in
ordine
al
recupero
di
aiuti
illegittimi
(trascorso
il
quale,
laiuto
considerato
esistente).
Scritti
da
AcquarioCapri
77
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
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PARTE SPECIALE
- La direttiva sui servizi di media audiovisivi -
0)
IN
GENERALE.
1)
Trasmissione
televisiva:
trasmissione
(via
cavo/via
etere/
satellite)
in
forma
codificata/non
codificata,
di
programmi
televisivi
destinati
al
pubblico
(Pay
per
View/Near
video
on
demand
=
in
cui
loperatore
ha
stabilire
i
tempi
di
trasmissione
(
escluso
Video
on
demand
=
in
cui
lutente
a
scegliere
i
tempi
di
trasmissione).
2)
Il
Trattato
CE
non
attribuisce
(in
maniera
diretta/formale)
alcuna
competenza
normativa
alla
Comunit
Europea
in
materia
di
attivit
radiotelevisive..
quindi
con
la
SENTENZA
SACCHI:
la
Corte
di
Giustizia
ha
inquadrato
le
trasmissioni
televisive
nel
Trattato
come
servizi
(con
la
conseguenza
che
nei
confronti
delle
attivit
radiotelevisiva
trovano
applicazione
le
norme
del
Trattato
in
materia
di
prestazione
dei
servizi).
*Quindi
vige
il
divieto
per
gli
Stati
membri
di
adottare
qualsiasi
misura
che
provochi
restrizione
alla
libera
circolazione
dei
servizi.
3)
Essendo
dei
servizi
(la
cui
disciplina
non
assoluta)
gli
Stati
membri
possono
adottare
regole
per
ostacolare/restringere
la
circolazione
dei
servizi:
a)
Misure
discriminatorie
(Distintamente
applicabili):
..nei
confronti
di
altri
Stati
membri
(Solo
se
giustificate
da
ragioni
di
ordine
pubb/sicurezza
pubb/sanit
pubb).
b)
Misure
non
discriminatorie
(Indistintamente
applicabili):
tale
da
proibire/ostacolare/rendere
meno
interessanti
le
attivit
di
tutti
i
prestatori
di
servizi
dellUE
(Solo
se
giustificate
da
motivazioni
di
interesse
generale
+
natura
non
eco
+
proporzionate
rispetto
allobiettivo
perseguito).
1-Nella
causa
VERONICA
la
Corte
di
Giustizia
ha
dovuto
pronunciarsi
sul
bilanciamento
tra
competenze
naz
in
materia
culturale
e
libert
di
fondamentali
del
mercato
unico
(cio
la
disposizione
vietava
agli
enti
di
altri
Stati
di
esercitare
attivit
diverse
da
quelle
previste
dalla
legge
delle
autorit
olandesi
+
le
entrate
(di
tali
attivit)
dovessero
essere
investite
nella
realizzazione
di
programmi
(in
modo
tale
da
evitare
che
le
emittenti
si
servissero
dei
fondi
pubblici
per
scopi
commerciali
anzich
culturali)
+
infine
lemittente
Veronica
impugnava
un
provv
dellautorit
che
le
inibiva
le
trasmissioni
per
un
periodo
di
tempo
+
una
sanzione
pecuniaria
per
aver
disatteso
agli
obblighi
imposti
dalla
legge
(cio
di
aver
contribuito
alla
creazione
in
Lussemburgo
di
un
emittente
commerciale
la
cui
programmazione
invece
era
rivolta
espressamente
al
pubblico
dei
Paesi
Bassi).
2-Decisione
della
Corte
di
Giustizia
in
materia
di
MUST
CURRY:
obblighi
imposti
agli
operatori
di
piattaforme
televisive
di
dare
preferenza
a
determinati
operatori/canali
in
ragione
del
loro
contributo
al
raggiungimento
di
obiettivi
di
interesse
generale.
3-SENTENZA
DEBAUVE
1980:
la
Corte
ha
ritenuto
conforme
alle
regole
del
Trattato
il
comportamento
dello
Stato
belga
(inteso
ad
evitare
la
diffusione
nelle
reti
via
cavo
naz
di
programmi
televisivi
provenienti
da
un
altro
Stato
membro
e
li
legittimamente
diffusi,
in
quanto
contenti
messaggi
pubblicitari
vietati
nella
programmazione
naz
belga),
in
quanto
(mancano
larmonizzazione
delle
norme
naz
in
materia)
spetta
a
ciascun
Stato
membro
vietare
la
pubblicit
televisiva
nel
proprio
territorio
per
ragioni
di
interesse
pubblico.
78
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Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
1)
LIBERTA
DI
INFORMAZIONE.
1)
Art
10
CEDU
-
Pluralismo
delle
fonti
di
informazione:
secondo
cui
bisogna
promuovere
laspetto
attivo
(libert
di
accedere
ai
mezzi
di
informazione)
e
aspetto
passivo
(libert
di
essere
informati)
+
garantire
la
libert
di
circolazione
delle
trasmissioni/servizi
radiotelevisivi
nel
mercato
interno
(cio
il
diritto
di
ognuno
di
ricevere
quanta
pi
informazione
senza
essere
condizionati
da
posizioni
dominanti).
*I
principi
generali
di
Diritto
Comunitario
in
materia
di
diritti
delluomo,
sono
indirizzati
alle
Istituzioni
(conformandone
lattivit
normativa)
e
Stati
(per
lapplicazione
del
Diritto
comunitario)
+
in
caso
di
un
atto
comunitario
in
violazione
dellArt
10CEDU,
latto
pu
essere
sottoposto
allo
scrutinio
di
legittimit
della
Corte
di
Giustizia.
2)
Raccom
del
Comitato
dei
Ministri
del
Consiglio
dEuropa
(1999):
richiede
agli
Stati
membri
di
introdurre
nella
loro
legisl
misure
in
favore
del
pluralismo.
Raccomandazione
(2003):
evitare
la
formazione
di
concentrazioni
nella
televisione
digitale.
Raccomandazione
(2007):
assicurare
il
pluralismo
dei
media/diversit
dei
contenuti.
3)
In
caso
di
violazione
da
parte
degli
Stati
membri
allora:
la
Parlamento/
Commissione/
1/3
degli
Stati
(comunicano
la
violazione)
+
la
Corte
di
Giustizia
(attua
la
procedura
prevista
dallArt
7
TUE
-
accertamento/sanzione
delle
violazioni
(gravi/persistenti)
degli
obblighi
in
tema
di
diritti
umani)
+
la
Consiglio
(cio
gli
Stati
membri
spetta
la
decisione
finale
(allunanimit).
4)
Si
reso
necessario
ladozione
si
una
normativa
di
una
direttiva
comunitaria
che
disciplini
i
contenuti
dei
servizi
audiovisivi
,
in
quanto
lassenza
di
regole
per
gli
Stati
membri
impedisce
questi
ultimi
di
porre
in
essere
misure
naz
(le
quali
se
applicate
ad
operatori
stabiliti
in
altri
paesi
membri,
hanno
leffetto
di
limitare/ostacolare
la
libera
circolazione
dei
servizi
radiotelevisivi)
+
quindi
secondo
lArtt
47/55
Trattato
CE
-
Procedura
di
Codecisione:
Parlamento/Consiglio
possono
adottare
direttive
volte
a
tutelare
le
attivit
salariate/libera
circolazione
dei
servizi.
2)
DIRETTIVA
TSF
(Televisioni
senza
frontiere).
1)
TSF
1989:
una
direttiva
obsoleta,
in
quanto
si
mirava
ad
un
idea
di
mercato
unico
televisivo
europeo
(unica
tv
in
europea/sistema
multilingue)
fondata
per
su
strumenti
vecchi
gi
a
suo
tempo..quindi
lidea
fallita.
*Ricordiamo
che
nel
1989
la
UEE
(oggi
UE)
aveva
vecchie
Tv
a
tubo
catodico/
dimensioni
ristrette
/
meno
popolazione/
meno
lingue
parlate/
meno
operatori
televisivi/
spesso
vi
erano
pochi
canali
in
regime
di
monopolio...
2)
Essa
si
fondava
sul
Principio
del
Mutuo
Riconoscimento
delle
Legislazioni:
per
cui
ogni
emittente
(stabilita
nel
territorio
comunitario)
pu
limitarsi
ad
adeguare
la
propria
programmazione
ai
dettati
della
normativa
dello
Stato
membro
cui
stabilita
+
tale
normativa
verr
riconosciuta
dagli
altri
Stati
in
cui
le
trasmissioni
vengono
ricevute
(le
quali
non
ostacolano
la
trasmissioni
estere
-
evitando
cos
un
doppio
controllo)..
*DEROGA:
lo
Stato
ricevente
pu
sospendere
la
trasmissione
in
caso
di
violazioni
(gravi/reiterate)
sulle
regole
in
tema
di
tutela
dei
minori
(Art
22),
mentre
per
tutte
le
altre
violazioni,
dovr
comunicarle
alla
Commissione
(che
vigila
sul
rispetto
della
direttiva)
+
la
stessa
poi
comunica
alla
Corte
di
Giustizia
(la
quale
avvia
il
procedimento
di
infrazione
+
applicazione
di
misure
provv).
3)
Dopo
20
anni
(1997),
il
tempo/estensione
territoriale/progresso
tecnologico
(internet)
hanno
portato
ad
un
evoluzione
normativa
si
ma
pressata
dallo
sviluppo
tecnologico
(cio
passando
dalla
vecchia
tv
pubblica
in
regime
di
monopolio
(dove
il
soggetto
non
aveva
scelta
se
non
vedere
determinati
canali)
ad
un
sistema
PayPerView/On
Demand/YouTube
(dove
il
soggetto
sceglie
il
proprio
contenuto).
79
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
4)
NOVITA
1997:
1-Quote.
Quegli
Stati
che
(non
avendo
una
produzione
naz
comparabile
a
quella
degli
Stati
europei
pi
grandi)
non
riescono
dunque
a
soddisfare
una
la
quota
europea
richiesta,
con
il
rischio
di
essere
tralasciati
fuori..
dunque
si
chiede
agli
Stati
membri
di
favorire
la
produzione
audiovisiva
europea
con
lindicazione
di
quote
(tempo
di
trasmissione)
da
parte
delle
emittenti
sottoposte
alla
loro
giurisdizione
(pari
almeno
al
10%
del
loro
tempo
di
trasmissione
+
escluso
i
notiziari/sport/pubblicit).
*Non
consentito
agli
Stati
membri
adottare
discipline
naz
che
consentono
agli
operatori
di
non
raggiungere
le
%
di
quote
indicate
nella
direttiva.
*Le
disposizioni
in
materia
di
quote
non
si
applicano
alle
emittenti
televisive
locali
(cio
che
non
fanno
parte
di
una
rete
naz).
2-Tetti
di
affollamento
pubblicitario.
Possibilit
(per
gli
Stati)
di
adottare
al
loro
interno
regole
pi
rigorose
in
tema
di
interruzioni/tetti
di
affollamento
(ma
ci
a
portato
ad
un
uso
distorto
della
libert
di
prestazione
di
servizi,
dando
la
possibilit
ad
alcune
emittenti
di
stabilirsi
in
quegli
Stati
che
offrono
legislazioni
pi
favorevoli
-
cd:
Delocalizzazione).
1-Eprevisto
un
limite
max
pubblicitario
giornaliero
=
20%
del
tempo
di
trasmissione.
2-Riservare
buona
parte
del
tempo
a
trasmissioni
di
qualit
(le
quali
non
devono
essere
condizionati
dagli
interessi
di
inserzionisti
pubblicitari).
3-Opere
cinematografiche:
si
possono
avere
interruzioni
1
volta
per
ogni
45
minuti.
Finestre
di
Televendita:
programmi
autonomi
composti
esclusivamente
da
offerte
al
pubblico
(max
3
ore
al
giorno
+
15min
minimo
+
8
volte
al
giorno).
Programmi
sportivi:
la
pubblicit
pu
essere
inserita
solo
negli
intervalli
(per
tutti
gli
altri
programmi,
tra
uno
spot
e
laltro
deve
passare
15
minuti).
Notiziari/
attualit/
programmi
x
bambini
(max
30min):
non
sono
consentiti
intervalli.
3-Eventi
di
straordinaria
importanza.
Ogni
Stato
membro
ha
la
facolt
di
adottare
misure
volte
ad
assicurare
che
le
proprie
emittenti
(sottoposte
alla
sua
giurisd)
non
trasmettano
in
esclusiva
eventi
considerati
di
straordinaria
importanza
per
la
societ
(tale
da
privare
il
pubblico
della
possibilit
di
seguirli
in
diretta/differita
su
canali
free).
*Ciascuno
Stato
deve
notificare
alla
Commissione
un
elenco
di
eventi
che
considera
di
straordinaria
importanza
(in
modo
tale
da
essere
trasmesse
da
canali
free
e
non
privare
il
pubblico
di
tale
Stato
della
possibilit
di
seguirle
in
diretta)
+
la
Commissione
verifica
+
si
pronuncia
entro
3
mesi
+
pubblicazione
sulla
Gazzetta
Ufficiale.
4-Brevi
estratti
di
attualit.
Possibilit
delle
emittenti
di
scegliere
liberamente
Brevi
estratti
di
Attualit
(partendo
dal
segnale
di
trasmissione
+
indicandone
la
fonte)
+
essere
inseriti
solo
in
notiziari
di
carattere
generale
+
solo
in
differita
(eventualmente
dietro
compenso
che
non
deve
superare
i
costi
sostenuti
per
la
fornitura
dellaccesso).
80
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
3)
DIRETTIVA
SMAV
(Servizi
di
Media
AudioVisivi).
1)
SMAV:
presentata
dalla
Commissione
nel
2005
(la
quale
cre
dei
focus
groups
(cio
dei
settori
principali
della
normativa
da
modificare)
+
sottoposta
al
parere
del
Comitato
Economico
e
Sociale/Comitato
delle
Regioni
nel
2006
+
approvata
dal
Consiglio/Parlamento
(2lettura)
nel
2007
+
pubblicata
sulla
Gazzetta
Ufficiale
+
recepita
dagli
Stati
membri
nel
2009
+
un
servizio
che
(diffuso
sotto
la
resp
editoriale
di
un
fornitore
di
servizi
di
media)
ha
come
obiettivo
quello
di
fornire
programmi
per
informare/intrattenere/istruire
il
grande
pubblico
attraverso
reti
di
comunicazione
elettronica
(attraverso
i
nuovi
strumenti
elettronici)
+
di
ridurre
il
peso
di
quelle
regolamentazioni
obsolete
degli
Stati
membri:
a)
SERVIZI
LINEARI
(Radiodiffusione/Broadcasting
-
da
un
singolo
punto
di
trasmissione
a
molteplici
punti
di
ricezione):
servizio
fornito
da
fornitore
di
servizi
di
media
per
la
visione
di
programmi
+
lutente
il
soggetto
passivo
dato
che
sono
gli
operatori
a
scegliere
il
palinsesto
tv.
b)
SERVIZI
NON
LINEARI
(Media
audiovisivi
interattivi
-
da
un
singolo
punto
di
trasmissione
ad
un
singolo
punto
di
ricezione):
quelli
in
cui
lutente
pu
decidere
il
momento
in
cui
trasmesso
un
programma
specif
sulla
base
di
una
gamma
di
contenuti
selezionabili
(es:
PayPerView/
On
Demand/
YouTube).
2)
Altro:
1)
COMPETENZE
COMUNITARIE
in
materie
POLITCHE/CULTURALI
-
Art
151
CE:
secondo
cui
(rispetto
alla
politica
audiovisiva
comunitaria)
assume
rilevanza
lArt
151
CE
(ora
167)
1)
Lintervento
normativo
comunitario
(in
materia
di
trasmissioni
radiotelevisive)
trova
la
sua
base
giuridica
nelle
disposizioni
del
TCE
in
materia
di
mercato
interno
(Artt
47-57)
+
anche
se
i
Trattati
istitutivi
hanno
attribuito
competenze
limitate
alla
Comunit
(cio
deve
garantire
laccesso
alle
trasmissioni
(senza
ostacoli
alle
libert
di
stabilimento/prestazione
dei
sevizi)..ma
non
pu
occuparsi
direttamente
dei
contenuti
delle
trasmissioni
televisive).
2)
Considerando
67
(Direttiva
2007)
Principio
di
SUSSIDIARIETA
-
Art
5
Trattato
di
Maastricht:
poich
gli
obiettivi
della
presente
direttiva
(creazione
di
un
area
senza
frontiere
interne
per
i
servizi
media
audiovisivi
+
tutela
dei
minori/
dignit
umana)
non
possono
essere
realizzati
in
misura
suff
dagli
Stati
membri
ma
possono
essere
realizzati
meglio
a
livello
comunitario
(per
via
delle
dimensioni),
la
Comunit
pu
intervenire
(solo
nelle
materie
di
competenza
concorrente)
in
base
al
Principio
di
sussidiariet.
-
Necessit
dellazione
comunitaria
(al
quale
deve
rispettare
il
Principio
di
proporzionalit).
-
Insufficienza
dellazione
posta
in
essere
dagli
Stati..
3)
Assume
rilevanza
lArt
151
CE
(oggi
167
modificato
dal
Trattato
di
Maastricht)
sulle
competenze
comunitarie
in
materia
di
politica
culturale
(che
comprende
anche
il
settore
audiovisivo).
-Paragrafo
5:
attribuisce
alle
Istituzioni
comunitarie
poteri
dintervento
limitati
(il
Consiglio
deve
limitarsi
ad
azioni
di
incentivazione,
ad
esclusione
di
qualsiasi
armonizzazione
delle
disposizioni
legisl/reg
degli
Stati
membri).
*La
disposizione
si
riferisce
alle
azioni
culturali
"pure"
e
non
riguarda
l'intervento
comunitario
di
armonizzazione
in
settori
che
provocano
anche
un
rilevante
impatto
sull'economia,
incidendo
quindi
sul
funzionamento
del
mercato
interno.
-
Paragrafo
4:
la
Comunit
tiene
conto
degli
aspetti
culturali
dell'azione
che
svolge
(vincolando
le
istituzioni
ad
orientare
la
regolamentazione
comunitaria
nella
direzione
di
garantire
adeguata
tutela
degli
interessi
di
carattere
generale
(es:
quelli
degli
utenti).
81
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Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
3)
Principio
della
Neutralit
tecnologica:
secondo
cui
opportuno
adottare
regole
nel
settore
audiovisivo
che
non
producano
discriminazioni
allinterno
delle
piattaforme
differenti
che
forniscono
contenuti
simili
+
ma
che
creino
invece
condizioni
per
una
concorrenza
equa/intensa
tra
i
vari
operatori
+
promuovendo
la
proliferazione
di
nuovi
servizi.
4)
Principio
dellHome
Country
Control:
secondo
cui
lo
Stato
trasmittente
deve
vigilare
affinch
tutti
i
servizi
diffusi
dai
fornitori
soggetti
alla
sua
giurisdizione,
rispettino
nel
norme
della
direttiva
+
gli
Stati
di
ricezione
devono
assicurare
la
libert
di
ricezione
(senza
ostacolare
nel
proprio
territorio
le
trasmissioni
estere
(tranne
in
caso
di
violazione
del
divieto
dei
minori/incitamento
dodio)
+
lo
Stato
in
cui
stabilito
il
fornitore
del
servizio,
si
individua
con
regole
ad
effetto
cascata:
a)
Lo
Stato
dove
il
fornitore
ha
la
sua
sede
principale.
b)
Se
ha
la
sede
principale
in
uno
Stato
ma
le
decisioni
in
un
altro
Stato
(si
considera
stabilito
nello
Stato
in
cui
opera
gran
parte
degli
addetti
allo
svolgimento
del
servizio/
nel
caso
in
cui
gli
addetti
risiedano
in
pi
Stati
membri..allora
il
fornitore
stabilito
nello
Stato
in
cui
ha
la
sede
principale).
3)
Larmonizzazione
della
direttiva
Minima:
nel
senso
che
lascia
la
possibilit
agli
Stati
membri
di
adottare
(solo
per
operatori
stabiliti
sul
suo
territorio)
disposizioni
pi
rigorose
di
quelle
delle
direttiva
stessa.
4)
ABUSO
di
DIRITTO
(caso
TV10):
la
nota
emittente
(sebbene
stabilita
in
Lussemburgo
ed
avesse
avviato
lattivit
di
telediffusione
secondo
la
normativa
lussemburghese)
si
rivolgeva
invece
al
pubblico
olandese
(impiegando
molti
lavoratori
dai
Paesi
Bassi
dove
qui
realizzava
i
propri
spot
pubblicitari
+
avvalendosi
del
Diritto
di
Stabilimento)
+
le
Autorit
olandesi
(ritenendo
che
la
Tv10
si
fosse
stabilita
in
Lussemburgo
per
sottrarsi
agli
obblighi
severi
della
tv
olandese
(relativi
al
contenuto
pluralistico/non
commerciale
dei
programmi
imposti
dalla
normativa
olandese
-
cd
Mediawet)
avevano
concluso
che
tale
emittente
non
era
straniera
e
dunque
andasse
equiparata
come
disciplina
alle
emittenti
naz
olandesi
+
la
Corte
di
Giustizia
stabil
che
luso
abusivo
da
parte
di
un
emittente
costituisce
cmq
un
ipotesi
di
prestazione
di
servizi
+
lo
Stato
ricevente
pu
applicare
allemittente
le
proprie
normative
naz
per
esigenze
di
interesse
imperativo
..In
ultimo
se
lo
Stato
ricevente
non
soddisfatto
dei
risultati
conseguiti
dalle
trasmissioni,
pu
(previa
notificazione
allo
Stato
di
trasmissione
affinch
questi
comunichi
allemittente
le
misure
che
vorr
adottare)
adire
alla
Commissione
per
lapplicazione
di
misure
appropriate
(necessarie
non
discriminatorie
proporzionate)
+
la
Commissione
decide
entro
3
mesi.
*Labuso
ridotto
in
caso
di
armonizzazione.
5)
Struttura
della
direttiva
SMAV.
1)
REGOLE
DI
TIPO
ORIZZONTALI:
cio
rivolte
a
tutti
i
servizi
di
media
audiovisivi
(lineari/non
lineari).
1-1)
REGOLE
CONSOLIDATE:
a)
Regole
di
COMPORTAMENTO:
gli
Stati
membri
devono
assicurare
che
i
servizi
di
media
(forniti
dai
fornitori
sottoposti
alla
loro
giurisd)
non
contengano
alcun
incitamento
allodio/razza/sesso/religione/nazionalit
+
in
caso
di
violazione
grave,
lo
Stato
ricevente
pu
sosp
la
diffusione
del
servizio.
b)
FINESTRE
di
TRASMISSIONE:
gli
Stati
membri
devono
assicurare
che
i
fornitori
di
servizi
(sottoposti
alla
loro
giurisd)
non
trasmettano
opere
cinematografiche
al
di
fuori
dei
periodi
concordati
con
i
loro
titolari.
c)
Disciplina
delle
COMUNICAZIONI
COMMERCIALI:
ambito
Sogg
(estensione
degli
obblighi
di
comportamento
anche
ai
prestatori
di
servizi
media
audiovisivi)
+
ambito
Ogg
(pubblicit/sponsorizzazioni/televendite..)
+
purch
le
immagini
vengano
inserite
negli
spot
per
promuovere
merci/servizi
+
dietro
remunerazione
+
rispettino:
a-Trasparenza:
non
devono
essere
diffuse
in
modo
occulto.
b-Rispetto
dei
valori/
interessi
generali:
non
devono
pregiudicare
il
rispetto
della
dignit
umana/
discriminazioni/
tutela
della
salute
(es:
spot
di
sigarette).
82
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
c-Tutela
dei
minori
-
Art
22:
ciascuno
Stato
membro
deve
adottare
misure
atte
a
garantire
che
le
trasmissioni
(delle
emittenti
televisive
soggette
alla
loro
giurisdizione)
non
contengano
alcun
programma
che
possa
arrecare
pregiudizio
fisico/mentale/morale
ai
minori
(es:
scene
porno/violenza
(meno
vincoli
nelle
ore
notturne)
+
sfruttare
la
loro
inesperienza/credulit.
d-Diritto
di
rettifica
-
Art
23:
da
parte
di
coloro
i
cui
legittimi
interessi
(lonore/la
reputazione)
siano
stati
lesi
a
seguito
di
unaffermazione
di
fatti
non
veri
allinterno
di
un
programma.
1-2)
REGOLE
INNOVATIVE:
a)
TRASPARENZA
degli
OPERATORI:
garantire
ai
destinatari
dei
servizi
un
accesso
facile/diretto
a
tutte
le
informazioni
riguardo
i
fornitori
di
servizi
(nome/luogo/contatti..).
b)
Accesso
ai
SERVIZI
AUDIOVISIVI
a
persone
con
DISABILITA
VISIVA-AUDITIVA.
c)
PRODUCT
PLACEMENT
(inserimento
dei
prodotti):
inserimento
di
un
prodotto/servizio/marchio
cos
che
appaia
allinterno
di
un
programma
dietro
pagamento,
purch:
-
Non
devono
incoraggiare
direttamente
lacquisto.
-
I
telespettatori
devono
essere
informati
dellinserimento
del
prodotto
(allinizio/
alla
fine
del
programma).
-
Rispettino
i
valori/interessi
generali.
6)
La
nuova
direttiva
individua
nella
COMUNICAZIONE
COMMERCIALE
AUDIOVISIVA,
4
specie:
1)
Pubblicit
televisiva:
forma
di
messaggio
televisivo/radiofonico
+
trasmesso
a
pagamento
(da
un
impresa
pubb/priv
nellambito
di
unattivit
comm/
industr/
libera
prof)
+
allo
scopo
di
promuovere
la
fornitura
di
beni/servizi/diritti/obbligazioni,
purch:
a)
Trasmesso
da
un
emittente
a
pagamento/dietro
compenso.
*Epossibile
derogare
con
lAutopromozione,
purch
i
prodotti
siano
collaterali/derivino
direttamente
dal
programma
(prodotti
che
consentono
agli
utenti
di
beneficiare
di
quel
programma).
b)
Nellambito
di
un
attivit
eco
(pubblicit).
c)
Allo
scopo
di
promuovere
la
fornitura
di
beni/sevizi
a
terzi.
d)
Essere
chiaramente
riconoscibile.
e)
Essere
inserita
prima-durante-dopo
un
programma.
2)
Televendita:
ogni
offerta
diretta
trasmessa
al
pubblico
attraverso
il
mezzo
televisivo/radiofonico
+
allo
scopo
di
fornire
beni/servizi
dietro
pagamento.
3)
Sponsorizzazione:
ogni
contributo
finanziario
ad
un
programma
(da
parte
di
un
impresa
pubb/priv
non
impegnata
in
attivit
tv/radio)
+
allo
scopo
di
promuovere
il
suo
nome/marchio/immagine
(tranne
per
i
notiziari/programmi
di
attualit).
4)
Inserimento
dei
prodotti
(product
placement).
83
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
TRATTATO
di
LISBONA
Il 1 dicembre 2009 il trattato di Lisbona entrato in vigore, mettendo fine a diversi anni di negoziati
sulla riforma istituzionale.
Il trattato di Lisbona modifica il trattato sullUnione europea e il trattato che istituisce la Comunit
europea, senza tuttavia sostituirli. Il nuovo trattato dota lUnione del quadro giuridico e degli
strumenti necessari per far fronte alle sfide del futuro e rispondere alle aspettative dei cittadini.
1. UnEuropa pi democratica e trasparente, che rafforza il ruolo del Parlamento europeo e
dei parlamenti nazionali, offre ai cittadini maggiori possibilit di far sentire la loro voce e
chiarisce la ripartizione delle competenze a livello europeo e nazionale.
o Un ruolo rafforzato per il Parlamento europeo: il Parlamento europeo, eletto
direttamente dai cittadini dellUE, dotato di nuovi importanti poteri per quanto
riguarda la legislazione e il bilancio dellUE e gli accordi internazionali. In particolare,
lestensione della procedura di codecisione garantisce al Parlamento europeo una
posizione di parit rispetto al Consiglio, dove sono rappresentati gli Stati membri, per
la maggior parte degli atti legislativi europei.
o Un maggiore coinvolgimento dei parlamenti nazionali: i parlamenti nazionali possono
essere maggiormente coinvolti nellattivit dellUE, in particolare grazie ad un nuovo
meccanismo per verificare che lUnione intervenga solo quando lazione a livello
europeo risulti pi efficace (principio di sussidiariet). Questa maggiore partecipazione,
insieme al potenziamento del ruolo del Parlamento europeo, accresce la legittimit ed il
funzionamento democratico dellUnione.
o Una voce pi forte per i cittadini: grazie alla cosiddetta iniziativa popolare, un
gruppo di almeno un milione di cittadini di un certo numero di Stati membri pu
invitare la Commissione a presentare nuove proposte.
o Ripartizione delle competenze: la categorizzazione delle competenze consente di
definire in modo pi preciso i rapporti tra gli Stati membri e lUnione europea.
o Uscita dallUnione: per la prima volta, il trattato di Lisbona riconosce espressamente
agli Stati membri la possibilit di uscire dallUnione.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
84
acquario.80@libero.it
Riassunti scritti da
acquario.80@libero.it
2. UnEuropa pi efficiente, che semplifica i suoi metodi di lavoro e le norme di voto, si dota di
istituzioni pi moderne e adeguate ad unUnione a 27 e dispone di una maggiore capacit di
intervenire nei settori di massima priorit per lUnione di oggi.
o Un processo decisionale efficace ed efficiente: il voto a maggioranza qualificata in seno
al Consiglio viene esteso a nuovi ambiti politici per accelerare e rendere pi efficiente
il processo decisionale. A partire dal 2014, il calcolo della maggioranza qualificata si
baser sulla doppia maggioranza degli Stati membri e della popolazione, in modo da
rappresentare la doppia legittimit dellUnione. La doppia maggioranza raggiunta
quando una decisione approvata da almeno il 55% degli Stati membri che
rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Unione.
o Un quadro istituzionale pi stabile e pi semplice: il trattato di Lisbona istituisce la
figura del presidente del Consiglio europeo, eletto per un mandato di due anni e mezzo,
introduce un legame diretto tra lelezione del presidente della Commissione e lesito
delle elezioni europee, prevede nuove disposizioni per la futura composizione del
Parlamento europeo e stabilisce norme pi chiare sulla cooperazione rafforzata e sulle
disposizioni finanziarie.
o Migliorare la vita degli europei: il trattato di Lisbona migliora la capacit di azione
dellUE in diversi settori prioritari per lUnione di oggi e per i suoi cittadini. quanto
avviene in particolare nel campo della libert, sicurezza e giustizia, per affrontare
problemi come la lotta al terrorismo e alla criminalit. La stessa cosa si verifica, in
parte, anche in ambiti come la politica energetica, la salute pubblica, la protezione
civile, i cambiamenti climatici, i servizi di interesse generale, la ricerca, lo spazio, la
coesione territoriale, la politica commerciale, gli aiuti umanitari, lo sport, il turismo e la
cooperazione amministrativa.
Riassunti
scritti
da
Acquario.80@libero.it.
Disponibili
tutti
i
riassunti
di
Giurisprudenza.
85
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86
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DOMANDE
-
Rinvio
pregiudiziale/
giurisdizione
nazionale.
-
Parlamento
europeo
(tutto
nello
specifico).
-
Consiglio.
-
Corte
di
giustizia
(competenze
della
corte
di
giustizia
nel
III
pilastro
(prima
e
dopo
Lisbona).
-
Consiglio
europeo
e
consiglio
dell'unione
(differenze
tra
loro/
funzioni
rispettive
prima
e
dopo
Lisbona).
-
Commissione
-
Effetto
diretto/primato.
-
Abuso
posizione
dominante.
-
Sentenze
Franchovic/
Simmenthal/Granital..ecc
-
Azione
di
annullamento
+
azione
in
carenza
+
eccezione
di
invalidit.
-
Concorrenza
delle
imprese.
-
Libert
di
stabilimento
e
prestazione
servizi.
-
Procedimento
di
infrazione.
-
Concentrazioni.
-
Abuso
di
diritto.
-
Azione
di
responsabilit
extracontrattuale.
-
Tutela
dei
diritti
umani
prima
e
dopo
il
trattato
di
Lisbona.
-
Libera
circolazione
dei
lavoratori
subordinati.
-
Aiuti
di
stato
-
Esigenze
imperative
(sent.
cassis
de
dijon)
-
Mediatore
europeo.
-
Base
giuridica.
-
Regolamenti,
direttive,
decisioni.
-
PESC
(prima
e
dopo
il
trattato
di
Lisbona).
-
Gli
atti
impugnabili
dal
singolo.
-
Art
101-102.
-
Accordi
Schengen.
-
Mercato
rilevante.
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