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1, comma 2, DR PD - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 59
Marzo 2008

Nuova e vigorosa
spinta ai seminari

Salvami Regina

(Isaia 53, 3-5)

Ecce Homo Collezione


privata Mons. G. Sciacca

Gustavo Kralj

isprezzato e
reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben
conosce il patire, come uno davanti
al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo
alcuna stima.
Eppure egli si caricato
delle nostre sofferenze, si
addossato i nostri dolori e noi
lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
Egli stato trafitto per i
nostri delitti, schiacciato
per le nostre iniquit.
Il castigo che ci d
salvezza si abbattuto su
di lui; per le sue piaghe
noi siamo stati guariti.

SommariO
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno X, numero 59, Marzo 2008

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Juliane
Vasconcelos A. Campos, Luis Alberto
Blanco Corts, Mariana Morazzani
Arriz, Severiano Antonio
de Oliveira
Amministrazione:
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30034 Mira (VE)
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dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio

Araldi del Vangelo


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a Mira (VE): 041 560 08 91
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Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo

Stampa e rilegatura:
Istituto Veneto di Arti Grafiche
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
.

Il primo seminario
della Chiesa (Editoriale) . . . . . . . . . . . . . . . . . .

4
5

........................

Commento al Vangelo
Una donna ha preceduto
gli Evangelisti

10

18

La legge dellobbedienza

......................

24

San Clemente Maria


Hofbauer Il santo che
ha trasformato Vienna
......................

......................

37

La parola dei pastori


In nomine Domini
......................

38

......................

40

Storia per bambini...


Il re e il bambino
......................

46

I Santi di ogni giorno

Araldi nel mondo

......................

34

E accaduto nella
Chiesa e nel mondo

Giuseppe, uomo giusto


per eccellenza
......................

......................

Il tesoro della preghiera


Litania del Preziosissimo
Sangue di Ges

La voce del Papa


La formazione nelle
universit e seminari

......................

La resurrezione:
articolo della fede

26

......................

48

I castelli,
il Papa e Maria

30

......................

50

S crivono

Eccellente aiuto per il mio


ministero parrocchiale

Da alcuni mesi ricevo la Rivista


Araldi del Vangelo. una vera meraviglia per le sue riflessioni sul Santo Vangelo e per i tanti altri articoli
di storia, agiografia, morale, che sono un eccellente aiuto per il mio ministero sacerdotale.
Voglio ringraziare anche per il
Libro di Devozioni inviatomi. Il
suo contenuto mi parso molto interessante e prezioso, perch sar
di grande aiuto ai fedeli per pregare. Nei miei 29 anni di ministero sacerdotale, mi sono convinto che essi hanno bisogno di appoggi facili e
nel contempo profondi, per alimentare la loro vita spirituale.
urgente mostrare alle persone le vie per la loro santificazione
e i mezzi che aiutino ad uscire dalla vita secolarizzata la cui societ li
spinge a considerare come preziosa
e quasi necessaria.
Don Juan Alberto Aguirre Marn C.Ss.R.
Parrocchia Perpetuo Soccorso
Cile

Grande volont di leggere e


studiare la Summa Teologica
Leggo molte riviste di movimenti cristiani, ma la Rivista Araldi del
Vangelo ineguagliabile, sia per la
presentazione grafica e soprattutto
per il suo contenuto. La voce del
Papa ci aggiorna sulloperato della
nostra Chiesa e del nostro pastore.
Allo stesso modo la sezione accaduto nella Chiesa e nel Mondo ci
mette al corrente degli avvenimenti

4Salvami Regina Marzo 2008

i lettori

della Chiesa nel mondo. Lintervista


con il nuovo cardinale, Odilo Scherer, stata opportuna e arricchente. Anche i reportage su San Tommaso dAquino, di Carmela Werner Ferreira, e Perch essere tomista, di don Joo Cl, sono stati
molto esaustivi ed hanno risvegliato
in me una grande volont di leggere
e studiare la Summa Teologica. La
lezione che si trae che le opere di
San Tommaso sono attuali dopo secoli perch, senza dubbio, sono state ispirate dallo Spirito Santo, nella
sua veglia permanente ai piedi della
Croce di Cristo e di Ges nel Santissimo Sacramento. Grande santo!
Illuminati Araldi del Vangelo!
Renato Lana
Brasile

Ho imparato molto sulla


vita della Chiesa
Ringrazio moltissimo per la rivista
che ogni mese ricevo puntualmente,
per il CD del Rosario e per il Fermati!, del Sacro Cuore di Ges che
porto con me. Ringrazio soprattutto,
per avermi inviato la foto della Madonna di Fatima che avevo chiesto.
L
ho incorniciata e appesa nel mio
studio, poich ho affidato la mia famiglia e il mio lavoro sotto il manto
materno di Maria.
Grazie a questa evangelizzazione, ho imparato molto sulla vita della
Chiesa e sulla sua presenza nel mondo, specialmente nei paesi pi poveri.
Continuate, col suo appoggio, a rallegrare i nostri giorni di duro lavoro.
Marirosa Cagliari
Italia Via e-mail

Commenti molto
didattici e chiari
Ho appena finito di leggere il numero di dicembre della vostra rivista. Desidero complimentarmi per
i commenti al Vangelo, fatti da don

Joo Cl, che costituiscono sempre


uno stimolo al nostro interesse per
la lettura delle Sacre Scritture in famiglia. Senza dubbio, i suoi commenti sono molto didattici ed arrivano con grande chiarezza ai lettori. Ho potuto verificarlo con i miei
giovani figli, durante queste letture, che facciamo quasi sempre alla fine della giornata e che vengono
seguite con attenzione perch lette un po alla volta, in quanto costa
alle generazioni pi giovani seguire
tutto insieme. Sono loro stessi che
chiedono a mia moglie e a me
di leggere loro specialmente questa
sezione. Approfitto per ringraziarvi
di tutto il bene che fate per la Chiesa, con questo moderno e attraente
mezzo di propaganda che la Rivista Araldi del Vangelo.
Roberto Benavides
Uruguay

Una richiesta
Di cuore ringrazio della bella Rivista della cara Madonna di Fatima.
Chiedo la carit di poterla continuare a ricevere.
Sono una missionaria italiana,
che da 41 anni amo e aiuto questa
mia cara Missione di Timor, da tanto tempo afflitta da guerra civile...
per questo chiedo preghiere.
Suore Canossiane
Timor Est

Amata dagli africani


Desidero ringraziarvi di cuore
per la vostra rivista. Un grazie particolare per le bellissime immagini della Madonna di Fatima, tanto amate dagli africani. Vi auguro
che possiate continuare con amore
il vostro impegno di devozione verso la Madre di Dio e nostra. Con riconoscenza e stima
Fr. Ottavio Santoro
Nairobi, Kenya

Editoriale

Madonna

di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

Poste Italiane

s.p.a. - Spediz

ione in Abbon

amento

Postale

- D. L. 353/20

03 (conv.

in L. 27/02/2

004 n 46)

art. 1, comma

2, DR PD

- Periodi

co dellAs

sociazione

59
Numero 8
Marzo 200

gorosa
Nuova e vi ari
in
inta ai sem
sp

Salvami R

egina

Benedetto XVI
entra nella Sala
Clementina per ritrovarsi con i partecipi allAssemblea Plenaria della
Congregazione per
lEducazione
Cattolica
(Foto: Osservatore Romano)

Il primo seminario
della Chiesa

portet et haereses inter vos esse necessario che ci siano divisioni tra voi
(ICor 11, 19).
Per quanto questaffermazione di San Paolo generi perplessit, la realt dei fatti non ha fatto che confermarla. Quante verit di Fede sono state definite
nel momento in cui stato necessario combattere lerrore opposto? E quante opere
sono state suscitate dallo Spirito Santo, per porre rimedio ai mali di una determinata epoca! Si potrebbe quasi affermare che sia stata questa la causa del sorgere di un
gran numero di congregazioni e ordini religiosi.
Con listituzione dei seminari non stato differente.
La profonda crisi morale e religiosa del secolo XVI ha reso evidente la necessit
imperiosa di formare solidamente coloro che si preparavano al sacerdozio. Per questo, il Concilio di Trento, nella sua sessione del 15 luglio del 1563, ha raccomandato di
aprire seminari nel maggior numero di diocesi. L
anno seguente, Pio IV decretava la
fondazione del Seminario Romano, inaugurato nel febbraio del 1565. A partire da allora, questistituzione ha gettato radici tali, che non c oggi pastore che non dedichi il
meglio dei suoi sforzi e della sua attenzione alla formazione dei futuri sacerdoti.
Concluso il Concilio di Trento, non stata immediata lapplicazione delle sue
ispirate direttive, riguardo lampia creazione di seminari diocesani. I vescovi pi zelanti, tuttavia, si sono impegnati diligentemente a far entrare in vigore le norme
conciliari. Per esempio, San Carlo Borromeo, ha fondato il Seminario Conciliare,
nome conservato fino ai giorni nostri.
In Francia, stato San Vincenzo de Paoli a dare il pi forte impulso a questimportante iniziativa. Formare buoni ecclesiastici lopera pi difficile, pi alta e pi importante per la salvezza delle anime, egli diceva. Per questo, ha creato un seminario
nel Collge des Bons Enfants, dove i candidati al sacerdozio erano separati dagli altri, in modo che fosse data loro una formazione religiosa pi accurata, diversificandoli in seminario maggiore e minore.
Anche ai nostri giorni lo Spirito Santo non fa che suscitare misure che diano rimedio ai mali della nostra epoca. Cos, ha ispirato al Papa Benedetto XVI liniziativa di riformare alcuni aspetti dellinsegnamento nei seminari, al fine di rivitalizzare questistituzione e adeguarla meglio alle necessit attuali. quanto si pu constatare nel recente discorso del Papa allAssemblea Plenaria della Congregazione per
lEducazione Cattolica.
Lo studio indispensabile nella formazione dei seminaristi, ma non deve impedire il sacrum convivium che ognuno di essi deve avere con il Signore Ges, con sua
Madre Santissima e con tutti i Santi e Beati. Questa la lezione che Nostro Signore ci ha lasciato. Egli, con la sua infinita saggezza, oltre ad aver promosso la lettura
dei Vangeli, ha lasciato impressa nelle anime una tradizione viva lungo i secoli, dopo
la sua Ascensione, e, soltanto dopo aver formato gli Apostoli, nelle vie della Rivelazione e della santit, ha dato loro il mandato: Andate in tutto il mondo e predicate
il Vangelo ad ogni creatura (Mc 16, 15). Nella conoscenza teologica e nel progresso
della vita spirituale, durante i tre anni di rapporto diretto degli Apostoli con Ges,
consistito il primo seminario della Storia.
Marzo 2008 Salvami

Regina5

La voce del Papa

La formazione nelle
universit e seminari
Nel dare inizio allAssemblea Plenaria della Congregazione per lEducazione
Cattolica della quale il Papa Benedetto XVI ha fatto parte, quando era
cardinale il Santo Padre indica la necessit e lopportunit della riforma in
corso degli studi ecclesiastici e della formazione nei seminari.

a sempre il settore delleducazione


particolarmente caro alla Chiesa, chiamata a fare sua la sollecitudine di Cristo, che narra levangelista - vedendo le folle
si commosse, perch erano come
pecore senza pastore, e si mise ad insegnare loro molte cose (Mc 6,34). La
parola greca usata per esprimere questo atteggiamento di commozione
evoca le viscere di misericordia e rinvia
allamore profondo che il Padre celeste
prova per luomo. La Tradizione ha visto nellinsegnamento e, pi generalmente, nelleducazione una concreta
manifestazione della misericordia spirituale, che costituisce una delle prime
opere damore che la Chiesa ha la missione di offrire allumanit.
quanto mai opportuno che, in
questo nostro tempo, si rifletta su come rendere attuale ed efficace questo compito apostolico della Comunit ecclesiale, affidato alle Universit cattoliche e in maniera speciale alle Facolt ecclesiastiche. Mi rallegro,
pertanto, con voi di aver scelto per la
vostra Plenaria un argomento di cos
6Salvami Regina Marzo 2008

grande interesse, come credo sia utile


analizzare attentamente i progetti di
riforma, attualmente allo studio del
vostro Dicastero, concernenti le citate Universit Cattoliche e le Facolt
ecclesiastiche.

Riforma degli studi ecclesiastici


In primo luogo, mi riferisco alla
riforma degli studi ecclesiastici di filosofia, progetto che giunto ormai
alla fase finale di elaborazione, nella quale non mancher di essere sottolineata la dimensione metafisica e
sapienziale della filosofia, richiamata da Giovanni Paolo II nellEnciclica
Fides et ratio (cfr n. 81). Altrettanto
utile valutare lopportunit di una
riforma della Costituzione apostolica
Sapientia christiana. Voluta dal mio
venerato Predecessore nel 1979, essa
costituisce la magna charta delle Facolt ecclesiastiche e serve come base
per formulare i criteri di valutazione
della qualit di tali istituzioni, valutazione richiesta dal Processo di Bologna, di cui la Santa Sede divenuta
membro dal 2003.
Le discipline ecclesiastiche, soprattutto la teologia, sono sottoposte

oggi a nuovi interrogativi, in un mondo tentato, da una parte, dal razionalismo, che segue una razionalit falsamente libera e slegata da ogni riferimento religioso, e, dallaltra, dai
fondamentalismi, che falsificano la
vera essenza della religione con il loro incitamento alla violenza e al fanatismo.

Proporre la prospettiva
cristiana in un mondo
globalizzato e plurale
Anche la scuola deve interrogarsi sulla missione che deve compiere
nellodierno contesto sociale, segnato da unevidente crisi educativa. La
scuola cattolica, che ha come missione primaria formare lalunno secondo una visione antropologica integrale, pur essendo aperta a tutti e rispettando lidentit di ciascuno, non pu
non proporre una propria prospettiva educativa, umana e cristiana. Ecco allora porsi una sfida nuova che
la globalizzazione ed il pluralismo
crescente rendono ancor pi acuta:
quella cio dellincontro delle religioni e delle culture nella ricerca comune della verit.

Formazione dei futuri sacerdoti


Altro tema allo studio della vostra
Assemblea Plenaria la questione della riforma della Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis per i Seminari. Il
documento di base, datato 1970, stato aggiornato nel 1985, specialmente in
seguito alla promulgazione del Codice
di Diritto Canonico del 1983. Nei decenni successivi, vari testi di speciale rilevanza sono stati emanati, in particolare lEsortazione apostolica post-sinodale Pastores dabo vobis (1992). L
atmosfera attuale della societ, con la
massiccia influenza dei media e lestendersi del fenomeno della globalizzazione, profondamente cambiata. Sembra, dunque, necessario interrogarsi
sullopportunit della riforma della Ratio fundamentalis, che dovr sottolineare limportanza di una corretta articolazione delle diverse dimensioni della
formazione sacerdotale nella prospettiva della Chiesa-comunione, seguendo le indicazioni del Concilio Vaticano
II. Questo implica una solida formazione nella fede della Chiesa, una vera familiarit con la Parola rivelata, donata
da Dio alla sua Chiesa.
La formazione dei sacerdoti futuri,
inoltre, dovr offrire orientamenti e

Osservatore Romano

L
accoglienza della pluralit culturale degli alunni e dei genitori si trova
necessariamente a confrontarsi con
due esigenze: da un lato, non escludere qualcuno in nome della sua appartenenza culturale o religiosa; dallaltro canto, una volta riconosciuta e accolta questa diversit culturale e religiosa, non fermarsi alla pura constatazione. Ci equivarrebbe in effetti a
negare che le culture si rispettano veramente quando si incontrano, perch
tutte le culture autentiche sono orientate alla verit delluomo e al suo bene. Perci, gli uomini provenienti da
culture diverse possono parlarsi, comprendersi al di l delle distanze spaziali e temporali, perch nel cuore di
ogni persona abitano le stesse grandi
aspirazioni al bene, alla giustizia, alla
verit, alla vita e allamore.

Benedetto XVI ha ricevuto nella Sala Clementina, in Vaticano,


i partecipi dellAssemblea Plenaria della Congregazione
per lEducazione Cattolica.

indirizzi utili per dialogare con le culture contemporanee. La formazione


umana e culturale va pertanto significativamente rafforzata e sostenuta anche con lausilio delle scienze moderne, giacch alcuni fattori sociali destabilizzanti presenti oggi nel mondo (ad
esempio, la condizione di tante famiglie separate, la crisi educativa, una
violenza diffusa, ecc.) rendono fragili
le nuove generazioni. Occorre, al tempo stesso, unadeguata formazione alla vita spirituale, che renda le comunit cristiane, in particolare le parrocchie, sempre pi consapevoli della loro vocazione e capaci di rispondere, in
modo adeguato, alla domanda di spiritualit che viene specialmente dai
giovani. Ci richiede che non manchino nella Chiesa apostoli ed evangelizzatori qualificati e responsabili.

La cura delle vocazioni coinvolge


lintera comunit ecclesiale
Si pone, di conseguenza, il problema
delle vocazioni, specialmente al sacerdozio e alla vita consacrata. Mentre in
certe parti del mondo si nota una fioritura di vocazioni, altrove il numero diminuisce, soprattutto in Occidente. La
cura delle vocazioni coinvolge lintera

Comunit ecclesiale: i Vescovi, i preti, i consacrati, ma anche le famiglie e


le parrocchie. Sicuramente risulter di
grande aiuto a questa vostra azione pastorale anche la pubblicazione del documento sulla vocazione al ministero
presbiterale, che voi state preparando.
Cari fratelli e sorelle! Ricordavo
prima che linsegnamento espressione della carit di Cristo ed la prima
delle opere di misericordia spirituale che la Chiesa chiamata a compiere. Chi entra nella sede della Congregazione per lEducazione Cattolica
accolto da unicona che mostra Ges
mentre lava i piedi ai suoi discepoli durante lUltima Cena. Colui che ci ha
amato fino alla fine (Gv 13,1) benedica il vostro lavoro al servizio delleducazione e, con la forza del suo Spirito,
lo renda efficace. Da parte mia, vi ringrazio per quanto quotidianamente fate con competenza e dedizione e, mentre vi affido alla materna protezione di
Maria Santissima, Vergine Sapiente e
Madre dellAmore, di cuore imparto a
tutti la Benedizione Apostolica.
(Discorso ai partecipanti dellAssemblea Plenaria della Congregazione
per lEducazione Cattolica, 21/1/2008)
Marzo 2008 Salvami

Regina7

Il corretto sviluppo del


dialogo ecumenico
In occasione della Sessione Plenaria della Congregazione per la Dottrina della
Fede, il Papa Benedetto XVI ha ricordato lessenziale importanza, per il dialogo
ecumenico, di due documenti emanati da questo dicastero, nellanno 2007.

a Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato lanno scorso due Documenti importanti, che hanno offerto alcune precisazioni dottrinali su aspetti
essenziali della dottrina sulla Chiesa e
sullEvangelizzazione. Sono precisazioni necessarie per lo svolgimento corretto del dialogo ecumenico e del dialogo
con le religioni e le culture del mondo.

La Chiesa di Cristo ha la sua


sussistenza nella Chiesa Cattolica
Il primo Documento porta il titolo
Risposte a quesiti riguardanti alcuni
aspetti circa la dottrina della Chiesa
e ripropone anche nelle formulazioni
e nel linguaggio linsegnamento del
Concilio Vaticano II, in piena continuit con la dottrina della Tradizione
cattolica. Viene cos confermato che
luna e unica Chiesa di Cristo ha la
sua sussistenza, permanenza e stabilit nella Chiesa Cattolica e pertanto
lunit, lindivisibilit e lindistruttibilit della Chiesa di Cristo non vengono annullate dalle separazioni e divisioni dei cristiani.
Accanto a questa precisazione dottrinale fondamentale, il Documento
ripropone luso linguistico corretto di
certe espressioni ecclesiologiche, che
rischiano di essere fraintese, e richiama a tal fine lattenzione sulla differenza che ancora permane tra le diverse
Confessioni cristiane nei riguardi del-

la comprensione dellessere Chiesa, in


senso propriamente teologico.
Ci, lungi dallimpedire limpegno
ecumenico autentico, sar di stimolo perch il confronto sulle questioni dottrinali avvenga sempre con realismo e piena consapevolezza degli
aspetti che ancora separano le Confessioni cristiane, oltre che nel riconoscimento gioioso delle verit di fede comunemente professate e della
necessit di pregare incessantemente per un cammino pi solerte verso
una maggiore e alla fine piena unit
dei cristiani.
Coltivare una visione teologica che
ritenesse lunit e identit della Chiesa come sue doti nascoste in Cristo,
con la conseguenza che storicamente la
Chiesa esisterebbe di fatto in molteplici configurazioni ecclesiali, riconciliabili soltanto in prospettiva escatologica,
non potrebbe che generare un rallentamento e conseguentemente la paralisi
dellecumenismo stesso.
L
affermazione del Concilio Vaticano II, che la vera Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa cattolica (Lumen
gentium, n. 8), non riguarda soltanto il
rapporto con le Chiese e comunit ecclesiali cristiane, ma si estende anche
alla definizione dei rapporti con le religioni e le culture del mondo. Lo stesso Concilio Vaticano II nella Dichiarazione Dignitatis human sulla libert religiosa afferma che questa uni-

ca vera religione sussiste nella Chiesa cattolica, alla quale il Signore Ges
ha affidato il compito di diffonderla a
tutti gli uomini (n. 1).

La necessit dellevangelizzazione
presso i popoli
La Nota dottrinale su alcuni aspetti
dellevangelizzazione - laltro Documento pubblicato dalla vostra Congregazione nel dicembre 2007 -, a fronte del rischio di un persistente relativismo religioso e culturale, ribadisce che la Chiesa, nel tempo del dialogo tra le religioni e le culture, non si dispensa dalla necessit dellevangelizzazione e dellattivit missionaria verso i popoli, n cessa
di chiedere agli uomini di accogliere la
salvezza offerta a tutte le genti.
Il riconoscimento di elementi di
verit e bont nelle religioni del mondo e della seriet dei loro sforzi religiosi, lo stesso colloquio e spirito di
collaborazione con esse per la difesa e la promozione della dignit della persona e dei valori morali universali, non possono essere intesi come
una limitazione del compito missionario della Chiesa, che la impegna
ad annunciare incessantemente Cristo come la via, la verit e la vita (cfr
Gv 14,6).
(Passo del discorso ai partecipanti
della Sessione Plenaria della
Congregazione per la Dottrina
della Fede, 31/1/2008)

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.salvamiregina.it/lavocedelpapa

8Salvami Regina Marzo 2008

Ricercare la verit e il bene


Avendo il Papa limpossibilit di fare una visita alluniversit italiana La
Sapienza, i cattolici romani sono accorsi in massa in Piazza San Pietro per
manifestare la loro solidariet verso il Sommo Pontefice, che ha ringraziato
questo gesto con affettuose parole.
il dialogo franco e rispettoso delle reciproche posizioni. Tutto ci anche missione della Chiesa, impegnata a seguire fedelmente Ges, Maestro di vita, di verit e di amore. Come professore, per cos dire, emerito
che ha incontrato tanti studenti nella sua vita, vi incoraggio tutti, cari universitari, ad essere sempre rispettosi delle opinioni altrui e a ricercare, con spirito libero e responsabile, la verit e il bene. A tutti e a ciascuno rinnovo lespressione della mia gratitudine, assicurando il mio affetto e la mia preghiera.
(Parole dopo lAngelus del 20/1/2008)

Osservatore Romano

ari amici, desidero anzitutto salutare i giovani


universitari, che sono tanti - grazie per la presenza - i professori e voi tutti che siete venuti oggi
cos numerosi in Piazza San Pietro per partecipare alla
preghiera dellAngelus e per esprimermi la vostra solidariet; bello vedere questa comune fraternit della fede,
grazie per questo. Un pensiero di saluto va anche ai molti altri che si uniscono a noi spiritualmente. Vi ringrazio
di cuore, cari amici; ringrazio il Cardinale Vicario che si
fatto promotore di questo momento di incontro.
Come sapete, avevo accolto molto volentieri il cortese invito che mi era stato rivolto ad intervenire gioved scorso allinaugurazione dellanno accademico della Sapienza - Universit di Roma
ed ho lavorato con grande gioia al
mio discorso. Conosco bene questo
Ateneo, lo stimo e sono affezionato agli studenti che lo frequentano:
ogni anno, in pi occasioni molti di
essi vengono ad incontrarmi in Vaticano, insieme ai colleghi delle altre Universit.
Purtroppo, com noto, il clima
che si era creato ha reso inopportuna la mia presenza alla cerimonia.
Ho soprasseduto mio malgrado,
ma ho voluto comunque inviare il
testo che avevo preparato nei giorni dopo Natale per questa occasione. Allambiente universitario, che
per lunghi anni stato il mio mondo, mi legano lamore per la ricerca della verit, per il confronto, per

Benedetto XVI saluta la moltitudine che lacclama, alla fine dellAngelus.

Marzo 2008 Salvami

Regina9

Commento al Vangelo Pasqua di Risurrezione del Signore

Una donna ha
preceduto gli Evangelisti
La verit pi importante del Vangelo stata annunciata,
in prima battuta, da una donna, Maria Maddalena: lei
stata il primo araldo della Risurrezione di Ges. Dio lha
scelta per il suo fervido amore a Ges.

Don Joo Scognamiglio Cl Dias, E.P


.

I Vittoria di Cristo
sulla morte

Questi il Figlio mio prediletto,


nel quale mi sono compiaciuto Sarebbe sufficiente questo amore infinito del Padre per il Suo Unigenito
perch si operasse la Sua risurrezione, tuttavia, oltre a ci ha concorso
per questo la luce della giustizia divina, conformemente a quanto scrive San Tommaso dAquino: A questa
spetta esaltare quelli che si umiliano a
causa di Dio, come dice San Luca (1,
52): Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili. E visto che
Cristo, per il suo amore ed obbedienza a Dio, si umiliato fino alla morte in croce, era necessario che Egli fos10Salvami Regina Marzo 2008

se esaltato da Dio fino alla risurrezione gloriosa1.


Colti da adorazione, ancora una
volta ci stato possibile seguire liturgicamente nel corso della Settimana Santa, quanto la morte abbia avuto unapparente vittoria sul calvario.
Tutti coloro che passavano di l, potevano constatare la sconfitta di
Chi tanto potere aveva manifestato
non solo nelle innumerevoli guarigioni operate, ma anche nel Suo camminare sulle acque o nelle due moltiplicazioni dei pani.
I mari e i venti Gli obbedivano e
persino i demoni erano, per sua volont, stanati ed espulsi. Quello stesso che tanti miracoli aveva prodiga-

to, era stato crocifisso tra due ladroni e, di fronte alle Sue estreme sofferenze, quelli che passavano di l lo insultavano scuotendo il capo e dicendo:
Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu
sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!.
Anche i sommi sacerdoti con gli scribi
e gli anziani lo schernivano: Ha salvato gli altri, non pu salvare se stesso.
il re dIsraele, scenda ora dalla croce e
gli crederemo. Ha confidato in Dio; lo
liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha det-

Timothy Ring

aVangeloA

el giorno dopo il
sabato, Maria di
Mgdala si rec al sepolcro di buon mattino, quandera ancora buio,
e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e and da Simon Pietro
e dallaltro discepolo, quello che Ges amava, e disse loro: Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non
sappiamo dove lhanno posto!. Usc
allora Simon Pietro insieme allaltro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma
laltro discepolo corse pi veloce di
Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma
non entr. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entr nel
sepolcro e vide le bende per terra, e il
sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entr
anche laltro discepolo, che era giunto
per primo al sepolcro, e vide e credette. Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cio doveva
risuscitare dai morti (Gv 20, 1-9).

Resurrezine di Ges
Pro Cattedrale di
Hamilton (Canada)

Marzo 2008 Salvami

Regina11

to infatti: Sono Figlio di Dio! (Mt 27,


39-43).
Tuttavia, il modo in cui era stata rimossa la pietra del sepolcro e la
scomparsa delle guardie, erano di
per s, una prova sensibile di quanto
era stata sconfitta la morte, conformemente a quanto lo stesso San Paolo commenta: La morte stata ingoiata dalla vittoria. Dov, o morte,
la tua vittoria? Dov, o morte, il tuo
pungiglione? (1Cor 15, 54-55). I fatti
successivi hanno reso ancor pi palese la trionfante Resurrezione di Cristo e per questo i prefazi della Pasqua
cantano successivamente:
Morendo, ha distrutto la morte, e,
risorgendo, ci ha dato la vita (I). La
nostra morte stata redenta dalla sua
e nella sua resurrezione risorta la vita per tutti (II). Immolato, gi non
muore; e morto, vive eternamente
(III). E, distruggendo la morte, ci ha
garantito la vita in pienezza (IV).
Queste frasi costituiscono una sequenza di affermazioni che proclamano la vittoria di Cristo non solo
sulla propria morte, ma anche sulla
nostra. Egli il capo del Corpo Mistico ed essendo risuscitato, recher necessariamente la nostra rispettiva risurrezione, poich questa ci garantita dalla Sua presenza nel Cielo, nonostante siamo, per ora, sottomessi allimpero della morte. Paradossalmente, il sepolcro violentemente
aperto a partire dal suo interno, ha
dato alla morte un significato opposto, questa passata ad essere il simbolo dellingresso nella vita, poich
Cristo ha voluto distruggere con la
sua morte colui che aveva il dominio
della morte, cio il demonio, e cos
liberare coloro che erano soggetti a
schiavit per tutta la vita (Eb 2, 14).
L
anima di San Paolo esulta di gioia di fronte alla realt della Risurrezione di Cristo. In essa, proprio come lui stesso ci dice, troviamo il nostro trionfo sulla morte: e come tutti
muoiono in Adamo, cos tutti riceveranno la vita in Cristo (1Cor 15, 22);
Ora, invece, Cristo risuscitato dai
12Salvami Regina Marzo 2008

morti, primizia di coloro che sono morti. Poich se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verr
anche la risurrezione dei morti (1Cor
15, 20-21).
Nella Risurrezione vediamo, inoltre, realizzata da Ges, la profezia
che Egli stesso aveva fatto poco prima della Sua Passione: Ora il giudizio di questo mondo; ora il principe
di questo mondo sar gettato fuori
(Gv 12, 31). Di fatto, il compimento,
propriamente detto, di questa profezia era iniziato durante i quaranta
giorni di ritiro nel deserto ed continuato passo dopo passo lungo la Sua
vita pubblica espellendo i demoni che
incontrava nel cammino, per giungere allapice nella Sua Passione: avendo privato della loro forza i Principati
e le Potest ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di
Cristo (Col 2, 15).
In seguito, non solo il demonio,
ma il mondo stesso stato sconfitto:
innumerevoli pagani hanno cominciato a convertirsi e mo lti hanno
sacrificato la loro vita per difendere
la croce, animati dalle luci della risurrezione del Salvatore. In funzione di
questa, hanno cominciato ad essere
accolti nel Corpo Mistico tutti i battezzati che, rivitalizzati dalla grazia e
senza smettere di restare inclusi nel
mondo, hanno reso perpetuo il trionfo di Cristo: Abbiate fiducia; io ho
vinto il mondo (Gv 16, 33). Si tratta,
pertanto, di una vittoria ininterrotta,
che mantiene il suo rifulgente splendore intatto come nel giorno della Sua risurrezione, senza venire mai
diminuita. Con la redenzione, Cristo
ha sigillato le porte del seno di Abramo dopo aver liberato, dal suo interno, le anime che l aspettavano lingresso nel piacere della gloria eterna.

Hc est dies quam fecit


Dominus. Exultemus et
ltemur in ea!2
Queste sono alcune considerazioni
che meglio fanno comprendere perch la Pasqua della Risurrezione la

festa delle feste, la solennit delle solennit, poich il mistero in essa presente, dei pi importanti per la storia della cristianit, proprio come afferma San Paolo: Se Cristo non risuscitato, allora vana la nostra predicazione ed vana anche la vostra
fede (1Cor 15, 14).
Per questo, nei primordi della
Chiesa, questo periodo era considerato il pi importante dellanno intero. I fedeli si pigiavano nella Basilica
di San Giovanni in Laterano per assistere alle cerimonie ed era molto comune, tra loro, il saluto con la formula dellAlleluia!. Oggigiorno, col
Victor Toniolo

progressivo sbiadimento delle maestose commemorazioni che hanno


marcato i secoli, purtroppo si deteriorato il sapore della grande importanza delle solennit pasquali.
La gioia che sar la nota dominante di questa celebrazione si far presente nei canti, nei paramenti, nellincenso e nella stessa liturgia. Sebbene tutte le Domeniche dellanno siano dedicate al Signore, fin dai tempi
pi antichi la Chiesa ha celebrato con
giubilo speciale quella della Risurrezione; e tale il suo gaudio da farlo
prolungare per cinquanta giorni consecutivi, come commentava Tertulliano: Sommate tutte le
solennit dei gentili, e
non arriverete ai nostri cinquanta giorni
della Pasqua3.
Inoltre, possiamo
affermare che la Risurrezione la festa
della nostra speranza, per il fatto che vi
troviamo non solo lo
straordinario trion-

Maddalena viveva
inebriata damore
per Ges e per
questo non poteva
contenersi dal
desiderio di adorare
e profumare il Suo
sacro corpo
Sante Donne
assieme al
sepolcro di Nostro
Signore Subiaco

fo di Cristo, ma anche il nostro proprio, perch se Lui risorto dai morti, lo stesso succeder a noi. E in vista di questo futuro nostro trionfo che fin dora ci fatto linvito ad
abbandonare le affezioni a questo
mondo, senza guardare indietro, fissando la nostra attenzione agli asso-

Il sepolcro
violentemente
aperto a partire dal
suo interno,
ha dato alla morte
un significato
opposto
luti celesti, come ci consiglia lApostolo con queste parole selezionate
per la liturgia di questa Domenica,
nella sua seconda lettura: Se dunque
siete risorti con Cristo, cercate le cose
di lass, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di
lass, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita ormai
nascosta con Cristo in Dio! Quando si
manifester Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui
nella gloria (Col 3, 1-4).
Il legato di fede che ci stato lasciato da Ges e dagli apostoli su
questo fondamentale avvenimento
escatologico corroborato da queste parole di San Tommaso dAquino: Nel vedere resuscitare Cristo, che
il nostro capo, speriamo di resuscitare
anche noi. Cos come si dice: Ora,
se si predica che Cristo risuscitato dai
morti, come possono dire alcuni tra voi
che non esiste risurrezione dei morti?
(1Cor 15, 12) 4. E qui si trova unaltra meraviglia a promuovere lesultanza del nostro istinto di conservazione. Questo istinto avr la sua piena realizzazione alla fine dei tempi,
fornendoci una vera ed eterna feli-

cit, garantita dallo stesso Cristo Risorto.

II Dio lo resuscit il
terzo giorno, permettendo
che apparisse a noi5
Maria Maddalena: colei che pi
fermamente amava il Signore

Nel giorno dopo il sabato, Maria


di Mgdala si rec al sepolcro di
buon mattino, quandera ancora
buio, e vide che la pietra era stata
ribaltata dal sepolcro.
Per amore, nulla impossibile, ha
detto Santa Teresina del Bambino
Ges. Maria Maddalena viveva inebriata damore per Ges e per questo non poteva contenersi dal desiderio di adorare e profumare il Suo
sacro corpo. Si svegliata di primo
mattino e servendosi della luminosit argentea della luna, si diretta al Santo Sepolcro: Non c dubbio
che Maria Maddalena era colei che
pi fervidamente amava il Signore tra
tutte le donne che Lo avevano amato; cos, non senza motivo che San
Giovanni fa menzione solamente a
lei, senza nominare le altre che con lei
sono andate, come assicurano gli altri
Evangelisti6.
San Giovanni, oltre ad aver scritto
questo racconto molto dopo gli altri
Evangelisti, deve essere il pi obiettivo nellaffermare che il Sole non fosse ancora spuntato. A questo riguardo, vari sono i commenti come, per
esempio, quello di San Gregorio: A
ragione si dice: Essendo ancora buio,
perch, in effetti, Maria cercava nel sepolcro il Creatore delluniverso, che lei
amava, e, non avendoLo trovato, ha
immaginato che Lo avessero trafugato,
e di conseguenza ha trovato le tenebre
quando arrivata al sepolcro7.
Bellesempio per noi. Maddalena cercava ladorabile corpo di Ges giacente nel sepolcro, a noi stata
concessa limmensa grazia di riceverLo vivo e nel Suo stato di gloria. Ma
noi, possediamo la medesima ed imMarzo 2008 Salvami

Regina13

n
an
llm
Ho
io
rg
Se

Con spirito di obbedienza, rispetto e venerazione, si trattenuto alla


porta e sulla soglia, ha osservato a distanza la disposizione delle cose.
San Pietro e San Giovanni arrivano al sepolcro
Museo del Escorial, Madrid (Spagna)

pegnata sollecitudine e devozione nel


cercare Ges nellEucaristia, appena
ci svegliamo?
San Matteo narra con maggiori
dettagli gli antecedenti dellarrivo
di Maddalena al tumulo del Signore, menzionando il terremoto dovuto alla discesa di un angelo, col fulgore di un lampo, a muovere la pietra, e al conseguente svenimento
delle guardie, per puro terrore (cfr.
Mt 28, 2-4).
14Salvami Regina Marzo 2008

Araldo della buona novella


della Resurrezione

Corse allora e and da Simon


Pietro e dallaltro discepolo, quello che Ges amava, e disse loro: Hanno portato via il Signore
dal sepolcro e non sappiamo dove
lhanno posto!
Pietro e Giovanni rappresentano
lautorit e lamore, la forza del governo e della carit. Maddalena va da

Pietro e Giovanni, nellangustia che si


era impossessata di lei alla vista del sepolcro aperto, per cercare direzione e
sostegno. una donna che molto ha
amato il Signore, ma che si riconosce
incapace di giudicare e decidere sulla
questione gravissima che i suoi propri
occhi avevano portato allo spirito. Per
questo cerca la luce del consiglio e il
sostegno della carit. Nei nostri dubbi,
soprattutto in ci che riguarda le questioni della fede, ricorriamo ai buoni
uffici di coloro che di lei sono i custodi
nati,e che per loro gerarchia saranno le
nostre guide, e con amorosa sollecitudine sosterranno il nostro spirito8.
Per una determinazione divina, la
predicazione del Vangelo dal suo nascere, compete agli uomini. La Storia registra alcune poche, ma commoventi eccezioni come questa contenuta nel presente versetto. Si tratta della prima e fondamentale verit del Vangelo; per comunicarla agli
apostoli, Dio non sceglie un angelo e
neppure un uomo. Maddalena ad
essere laraldo della buona novella
della resurrezione del Signore. In seguito, si ripeter questa evangelizzazione attraverso altre sante donne.
Molto a proposito afferma
SantAgostino: Ama et quod vis
fac (Ama e fa quello che vuoi). In
questatto di imprudenza, nellandare al sepolcro del Signore ancora di primo mattino, senza preoccuparsi delle guardie, n della pietra
da rimuovere, non considerando che
si trattava di unazione contraria alla legge civile e contraria, persino, alla stessa legge naturale queste donne stanno compiendo un altro precetto: un comandamento dellamore, ossia, nella pratica realizzano gi
le parole dettate da Cristo. In loro,
tutto si perdona per il fatto di agire
per puro amore. L
amor proprio assente dalle loro anime. Nellincontrare Dio attraverso il vero amore a Ges Cristo, Suo Unigenito, Egli stesso prende su di S lincarico di pulire le macchie tanto comuni alle azioni compiute dalla natura umana de-

Correvano insieme tutti e due, ma


laltro discepolo corse pi veloce
di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Col suo ardore smisurato, Maddalena ha contagiato gli apostoli ed essi, associandosi agli stessi sentimenti

bende, ma piegato in un luogo a


parte.

Questi panni erano il lenzuolo e le


bende utilizzate per avvolgere il sacro corpo del Salvatore dopo che era
stato tolto dalla croce. Il sudario copriva il suo capo e pi particolarmente il volto, che rimasto sicuramente

Victor Toniolo

caduta, trasformandole da imperfette di amore, timore e speranza, partono


e imprudenti, in opere di santa e me- con prontezza di spirito. Entrambi di
corsa, ma il discepolo amato arriritoria audacia.
Per questo, San Giovanni, nel nar- vato per primo.
rare lavvenimento, non ha privato la
donna di questa gloria, n ha ritenuto Chinatosi, vide le bende per terra,
indecoroso che [i due apostoli] rice- ma non entr.
vessero per intermediazione di lei
bene notala prima notizia.
re quanto siano
Nel atto
Basta la sua pacorrelate e corola, perch essi
ese le virt che
dimprudenza
vadano con molcos chiaramenta sollecitudine a
te lascia traspadelle Sante
verificare il sepolrire questo epiDonne tutto si
cro9.
sodio.
Sarebbe comprensibiMaddalena
perdona, perch
le che, di fronpronuncia la sua
hanno agito per
te a un cos graninformazione fade avvenimencendo uso del
puro amore
to, San Giovanni
verbo al pluraentrasse, appele: e non sapna giunto, allinpiamo, fatto
questo dimostrativo di quanto la de- terno del tumulo per valutare la siscrizione si armonizza con quella de- tuazione. La curiosit avrebbe dovugli altri evangelisti, infatti San Gio- to essere incontrollabile. Questo non
vanni cerca di completare il raccon- accaduto. Con spirito di obbediento fatto da loro. Maddalena, pertan- za, rispetto e venerazione, si tratteto, era accompagnata dalle altre san- nuto alla porta e sulla soglia, ha osservato a distanza la disposizione delte donne.
le cose. La verginit conservata con
Arrivo di San Pietro
virt porta chi la possiede ad amare
e San Giovanni
la gerarchia, la disciplina e lordine.
In questoccasione, troviamo il primo
Usc allora Simon Pietro insieme allaltro discepolo, e si recaro- albore di una sublime aurora della
sottomissione di tutta la Cristianit
no al sepolcro.
alla pi alta autorit eretta da Cristo,
I due apostoli si trovano nella si- sulla terra: il Santo Padre, il Papa.
tuazione di dover verificare un avvenimento cos drammatico e insolito. Giunse intanto anche Simon PieSecondo San Gregorio, Pietro e Gio- tro che lo seguiva ed entr nel sevanni rappresentano, dal punto di vi- polcro e vide le bende per terra,
sta mistico, rispettivamente la Santa e il sudario, che gli era stato poChiesa e la Sinagoga.
sto sul capo, non per terra con le

Col suo ardore smisurato,


Maddalena ha contagiato gli
apostoli
Santa Maria Maddalena, Collezione
Privata Antonio Velasco

impresso su questo. Tutto porta a credere che gli angeli devono aver manifestato una particolare devozione a
questo lenzuolo che sarebbe passato
alla Storia con il nome di Santo Sudario, per cui lo devono aver piegato
con cura, collocandolo da parte.
Sono molto curiose e degne di essere apprezzate le considerazioni fatte da San Gregorio Magno a proposiMarzo 2008 Salvami

Regina15

to del racconto di San Giovanni contenuto in questi versetti:


Questa descrizione cos dettagliata dellEvangelista non priva di mistero. San Giovanni, il pi giovane dei
due, rappresenta la sinagoga giudaica,
e Pietro, il pi vecchio, la Chiesa universale. Sebbene la Sinagoga dei giudei
sia anteriore nel culto divino, la moltitudine dei gentili precede nelluso del
secolo la sinagoga dei giudei. Hanno
proceduto entrambe insieme, perch
dalla loro nascita fino al loro tramonto, sebbene in direzioni differenti, sono
procedute insieme. La sinagoga arrivata prima al monumento, ma non
entrata; perch, nonostante abbia inteso gli ordini della Legge sulle profezie dellIncarnazione e Passione e morte del Signore, non ha voluto credere.
arrivato poi Simon Pietro ed entrato
nel sepolcro, perch la Chiesa delle nazioni, che ha seguito lultima, ha creduto in Cristo morto nella sua umanit
e vivo nella sua divinit. Il sudario, infatti, della testa del Signore, e i misteri
della sua divinit sono incomprensibili alla debolezza della nostra intelligenza e superiori alle facolt della natura
umana. Si dice che il sudario stato
trovato non soltanto separato, ma avvolto, perch la benda che serve per avvolgere la testa divina dimostra la sua
grandezza, che non ha principio n fine. Questa , dunque, la ragione per la
quale stato trovato isolato in un altro
luogo, perch Dio non si incontra tra le
anime che sono divise, e meritano di ricevere la sua grazia soltanto quelle che
non vivono disgiunte dallo scandalo
delle sette. Ma come la benda che copre la testa degli operai serve per asciugare il sudore, si pu intendere col nome di sudario lopera di Dio che, anche rimanendo tranquillo e immutabile in Se stesso, manifesta che soffre e
lavora nella dura perversit degli uomini. Il sudario che era stato sul suo capo, ed stato trovato a parte, dimostra
che la Passione del nostro Redentore
molto differente dalla nostra, perch
Egli ha patito senza colpa, e noi per i
nostri peccati; Egli si donato a lei vo16Salvami Regina Marzo 2008

lontariamente, e noi la subiamo contro


la nostra volont. Dopo essere entrato
Pietro, entrato Giovanni, perch alla
fine del mondo la Giudea entrer anche lei nella fede del Salvatore10.

Prove della Risurrezione


Da quello che si vedeva, Maddalena era stata obiettiva nel suo spettacolare messaggio. Tuttavia, poteva
lei aver ragione nel sollevare lipotesi di un trafugamento del sacro corpo del Signore? Quale sarebbe stato,
in questo caso, lobiettivo dei ladri?

La constatazione
di tutti questi
particolari
sarebbe stata
sufficiente a loro
per concludere
la meravigliosa
risurrezione
Come avrebbero dominato le guardie? Chi avrebbe eseguito un simile
crimine? E se realmente questo fosse
accaduto, perch togliere le bende, i
lacci e il sudario? Inoltre, che motivo
cera di piegare con cura questi tessuti? La constatazione di tutti questi
particolari sarebbe stata sufficiente
a loro per concludere la meravigliosa risurrezione del Signore, tale come
Egli stesso laveva profetizzata, ossia,
il terzo giorno.
San Giovanni Crisostomo non dubita nel sottolineare: Questa era una
prova di risurrezione, perch se qualcuno lo avesse portato via non avrebbe
denudato il suo corpo, e se lo avessero trafugato, i ladri non avrebbero avuto la cura di togliere e avvolgere il sudario, collocandolo in un luogo differente dalle bende, ma avrebbero preso
il corpo cos come si trovava. San Gio-

vanni aveva gi detto che, nel seppellirlo, lo avevano unto con mirra, la quale
incolla le bende al corpo; e non si creda in quello che dicono che stato trafugato, perch il ladro non sarebbe cos insensato da occuparsi tanto di una
cosa cos inutile11.
Nonostante oggi vediamo con tanta evidenza la logica di tutte queste
minuzie, in quelloccasione, i testimoni non hanno fatto la minima riflessione e neppure si sono ricordati
delle profezie fatte da Ges a questo
proposito. E stata la reazione della
natura umana prima di Pentecoste

Allora entr anche laltro discepolo, che era giunto per primo al
sepolcro, e vide e credette.
Gli autori divergono sullinterpretazione delloggetto della credenza di
Giovanni. Alcuni ritengono che lui
abbia considerato sufficienti le prove per credere nella resurrezione del
Signore. Cos fa, per esempio, Teofilo nel commentare: Stupisce in Pietro
la prontezza della vita attiva, e in Giovanni la contemplazione umile e pratica delle cose divine. Frequentemente, i
contemplativi arrivano con lumilt alla conoscenza delle cose divine, ma gli
attivi, guidati dalla loro fervida assiduit, arrivano prima allapice di questa
conoscenza12.
Tuttavia, altri sono del parere
che Giovanni abbia creduto a quello che gli aveva detto Maddalena, ossia, che il Sacro Corpo di Ges era stato trafugato, e nulla pi.
Landata al sepolcro sarebbe stata
utile alla fin fine per confermarli in
questidea, il che certamente li ha
confermati anche nei timori.

Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cio


doveva risuscitare dai morti.
Per trarre ogni profitto da questo versetto, ascoltiamo il commento
di D. Isidro Gomay Toms: La Sacra
Scrittura come una lettera di Dio di-

III La primissima
SHROUDSTORY

apparizione

I Vangeli tacciono riguardo alla


primissima e pi importante apparizione di Ges subito dopo la Sua risurrezione, forse per la discrezione
abituale in tanti altri passi. Non sarebbe troppo immaginare che, nella Sua illimitata umilt, la Santissima Vergine avesse dato agli evangelisti istruzioni ben precise a questo
riguardo.
Vi un principio generale nella
Mariologia che riserva alla Madre di
Dio il privilegio di aver Lei ricevuto
nel pi alto grado, tutti i doni e benefici conferiti ai santi e che Le siano
convenienti. Ora, non avrebbe avuto
senso che il Salvatore fosse apparso
agli apostoli, discepoli e sante donne, senza aver dato la precedenza alla Santissima Vergine. Possiamo ben
concepire la grandezza di quellincontro tra la Madre e il Figlio risuscitato Che Lei interceda per la nostra risurrezione in stato glorioso.

Il sudario non fu trovato con i lenzuoli, perch Dio la testa di Cristo, e i


misteri della sua divinit sono incomprensibili alla debolezza della nostra
intelligenza e superiori alle facolt della natura umana
Santo Sudario di Torino

retta agli uomini; ma questi non possono interpretarla da soli: hanno bisogno
di essere condotti dalla Chiesa, che
linterprete nata e autorizzata delle Divine Scritture, ed ha per questo la luce e lassistenza dello Spirito Santo. Per
questo, dice Luca (24, 45), Ges, prima di salire al Cielo, ha aperto lintelligenza dei Suoi apostoli affinch comprendessero le Scritture. Non abbia-

mo, dunque, la presunzione di leggere


questi dilettevoli lettere di Dio senza il
senso di Dio e senza lunione con coloro che hanno lautorit di Dio per interpretarle. Sarebbe condannarci allignoranza, chiss a che errori grossolani sul
suo contenuto. Questo il segreto delle cadute di quelli che interpretano le
Scritture al di fuori della Chiesa Cattolica13.

)AQUINO, San Tommaso di. Summa


Teologica III, q. 53, a.1 a
2
) Questo il giorno che il Signore ha
fatto per noi. Rallegriamoci e in esso esultiamo! (Sal 117, 24).
3
) TERTULLIANO, Quinto Septimio
Florens, De idolatria, cap. 14.
4
) AQUINO, San Tommaso di. Ibidem,
q. 53, a. 1 c.
5
) Dalla 1 lettura di oggi: At 10, 40-41.
6
) Apud AQUINO, San Tommaso di.
Catena Aurea.
7
) Ibidem.
8
) GOM Y TOMS, Dr. D. Isidro. El
Evangelio explicado. Barcelona: Rafael Casulleras, 1930, v.IV, p.441.
9
) CRISOSTOMO, San Giovanni apud
AQUINO, San Tommaso di. Catena Aurea.
10
) AQUINO, San Tommaso di. Catena Aurea.
11
) Idem, ibidem.
12
) Idem, ibidem.
13
) Idem, ibidem, p.442.
Marzo 2008 Salvami

Regina17

Giuseppe, uomo giusto


per eccellenza
La concisione degli evangelisti nel trattare Giuseppe, il padre adottivo
di Ges, continua ad essere addirittura sorprendente. Nel frattempo,
la Teologia ha approfondito in forma mirabile, nel corso dei secoli,
il ruolo del padre di Ges nella storia della salvezza.
Don Mario Beccar Varela, E.P
.

principali tratti della vita del


santo sposo della Vergine
Maria sono giunti fino a noi
nei primi capitoli del primo
e terzo Vangelo1.
Secondo vari autori, tra i quali San
Giustino 2, San Giuseppe era originario di Betlemme, la citt di Davide,
suo antenato, situata a dieci chilometri a sud di Gerusalemme. Pi tardi,
andato ad abitare a Nazaret, citt nella
quale, in obbedienza alla voce dellangelo, si stabilito nuovamente al ritorno dallEgitto, compiendosi cos quello che di Ges dicevano i profeti: Sar
chiamato Nazareno (Mt 2, 23).
Matteo (13, 55) e Marco (6, 3) lo
designano come tktn, che significa
tanto falegname quanto artigiano o
costruttore di piccole case.

Profilo morale del santo Patriarca


Pochi sono, di conseguenza, i dati diretti che i Vangeli ci riferiscono
su San Giuseppe. Intanto, per il fatto di essere stato scelto da Dio come
sposo di Maria, la piena di grazia,
e degno custode del Verbo Incarna18Salvami Regina Marzo 2008

to, non possiamo dubitare che egli sia


stato provvisto di doni e virt straordinari, che vanno ben oltre al conciso
racconto di Marco e Matteo.
In questo senso, SantAlberto Magno lo esalta dicendo: Ha fatto del suo
cuore e del suo corpo un tempio allo
Spirito Santo, nel quale ha offerto se
stesso a Dio e, in se stesso, la pi perfetta castit di corpo e anima, nel pi accettabile e gradevole sacrificio a Dio3.
Il Papa Leone XIII, in unenciclica dedicata a San Giuseppe, dimostra
come il suo matrimonio con la Santissima Vergine lo facesse partecipe
della Sua grandezza.
[Giuseppe] lo sposo di Maria e padre legale di Ges. Da questa fonte emana la sua dignit, la sua santit, la sua
gloria. Certo che la dignit di Madre
di Dio arriva tanto in alto che nulla pu
esistere di pi sublime,ma una volta che
tra la Santissima Vergine e Giuseppe si
stretto un vincolo coniugale, non c
dubbio che lui, pi di qualunque altro,
si avvicinato a quellaltissima dignit
per la quale la Madre di Dio supera di
molto tutte le creature. Visto che il ma-

trimonio il massimo consorzio e amicizia al quale unita la comunione di


beni ne consegue che, se Dio ha dato
Giuseppe come sposo alla Vergine, non
lo ha dato soltanto come compagno di
vita, testimone della verginit e tutore
dellonest, ma anche affinch egli partecipasse, per mezzo del patto coniugale, alleccelsa grandezza di Lei4.

Il Vangelo della
Solennit
Il passo del Vangelo pi significativo
riguardante lo sposo di Maria, stato
scelto dalla Chiesa come seconda lettura propria della solennit di San Giuseppe. Tratta dal Vangelo di Matteo (1,
18-24), nel percorrerla, sentiamo lo stile chiaro, breve, esatto, perfino musicale, con cui gli autori sacri narrano le
meraviglie della salvezza.
Analizziamo uno per uno questi
sei poetici versetti:

Ecco come avvenne la nascita di


Ges Cristo: sua madre Maria,
essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vi-

Victor Toniolo

Giuseppe non ha mai dubitato


dellintegrit di Maria

...e, non voleva ripudiarla, decise


di licenziarla in segreto.

Mai vi stato in San Giuseppe dubbio alcuno circa la santit di Maria


Sposalizio di Giuseppe e Maria Chiesa della Madonna
del Buon Consiglio, Genazzano

vere insieme si trov incinta per


opera dello Spirito Santo.
Il termine promessa sposa merita una spiegazione, che ci data dal
dotto padre Ricciotti: Il matrimonio
tra i giudei si realizzava in due tappe. Il
compromesso (in ebraico kiddushin o
erusin) non era una semplice promessa, come oggi, ma un contratto legale
perfetto, ossia, vero matrimonium ratum. Pertanto, la donna promessa in
sposa era sposa nel senso pieno e poteva ricevere il libello di ripudio, e in caso di morte era una vera vedova. Compiuto questo compromesso matrimoniale, i promessi sposi rimanevano nelle rispettive famiglie per un certo tempo
che era secondo il costume di un anno.
[] Questo tempo era impiegato nei

preparativi della nuova casa e dellarredo familiare5.

Giuseppe suo sposo, che era un


uomo giusto
La parola giusto ha qui un valore
molto grande. SantAlberto Magno
cos commenta: San Giuseppe stato
un uomo perfetto, per quanto riguarda
la giustizia, la costanza della sua fede,
la temperanza, la virt della sua castit, la prudenza, leccellenza della sua
discrezione, la fortezza e per lenergia
della sua azione. Dunque, troviamo in
lui le quattro virt in grado eccellente6.
Considereremo pi avanti le virt di San Giuseppe, continuando per
ora a seguire il racconto di Matteo.

importante mettere in rilievo


che, allinterno di questa grande perplessit, non c mai stato in San Giuseppe alcun dubbio quanto alla santit di Maria. Questa santit gli era evidente, non solo per il fatto di essere
nota a tutti, ma perch Giuseppe era
stato dotato da Dio una volta che lo
aveva scelto per essere il padre adottivo di Ges di doni speciali per discernere tutte le virt che adornavano lanima della Virgo Virginum.
Il sensum fidei ci porta, pertanto, a
concludere che non era possibile per
Giuseppe aver dubitato di Lei. A conferma di ci, vediamo anche quanto
commentano alcuni grandi dottori riguardo questo passo.
San Tommaso dice che Giuseppe conosceva la santit di Maria, il
che lo faceva sentire troppo piccolo:
Giuseppe non ha voluto abbandonare Maria per prendere unaltra sposa,
o per qualche sospetto, ma perch temeva, nella sua umilt, di vivere unito
a tanto grande santit, per questo gli
stato detto Non temere (Mt 1, 20)7.
A sua volta, il doctor melifluus, San
Bernardo, esclama, allunisono con
San Tommaso: Ma per quale motivo
avrebbe voluto lasciarla? Considerate
riguardo questo punto, non il mio personale pensiero, ma quello dei Padri
della Chiesa. Se Giuseppe avesse voluto abbandonare Maria, lo avrebbe fatto mosso dallo stesso sentimento che
ha portato San Pietro a dire, quando
cercava di allontanare il Signore da s:
Signore, allontanati da me che sono
un peccatore (Lc 5, 8); e il centurione, che dissuadeva il Salvatore dallandare fino alla sua casa, ad affermare:
Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto (Mt 8, 8). stato,
dunque, perch indotto da questo pensiero che anche Giuseppe, ritenendosi
indegno e peccatore, diceva a se stesso
che non doveva vivere per pi tempo in
Marzo 2008 Salvami

Regina19

familiarit con una donna cos perfetta


e santa, la cui mirabile grandezza lo oltrepassava in misura tale che gli ispirava paura. Egli vedeva con una sorta di
sgomento che Lei era gravida della presenza di un Dio e, non potendo penetrare questo mistero, aveva fatto il proposito di lasciarLa8.
Il motivo del desiderio di partire,
pertanto, non era un dubbio sullintegrit di Maria, ma, al contrario, il
suo essere subissato da venerazione e
umilt di fronte alla grandezza di Lei!

che deve dare il nome al Salvatore. Alla stessa maniera, Dio ratifica la legittimit del potere paterno di San Giuseppe su Ges, ossia, la sua condizione di vero padre, come sottolinea il Papa Giovanni Paolo II, nella sua gi citata Esortazione Apostolica.
Quando gli ha dato il nome, Giuseppe ha dichiarato la propria paternit legale in relazione a Ges; pronunciando questo nome, ha proclamato la
missione di questo bambino, di essere
il Salvatore10.

Mentre per stava pensando a


queste cose, ecco che gli apparve
in sogno un angelo del Signore e
gli disse: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con
te Maria, tua sposa, perch
quel che generato in lei
viene dallo Spirito Santo.

Tutto questo avvenne perch si


adempisse ci che era stato det-

Svelato il mistero, tutto risulta chiaro. questa una vera


annunciazione a Giuseppe, che si
rapporta armoniosamente con lAnnunciazione dellangelo Gabriele a
Maria9.

Il nome Ges

Era infatti, attribuzione del padre,


nella legge giudaica, dare il nome al figlio. Nel Vangelo, per esempio, si racconta anche della perplessit dei parenti di San Giovanni Battista, quando hanno saputo come i suoi genitori volevano che egli fosse chiamato.
Zaccaria allora, ha scritto su una tavoletta: Giovanni il suo nome (Lc 1,
63). Questo episodio rende chiaro come, nonostante la perplessit di molti, bench in famiglia nessuno si chiamasse cos, si sia accettata lautorit
del padre in questa circostanza.
In questo versetto, la voce del Signore si fa sentire a Giuseppe, per mezzo
dellangelo, che gli comunica che Dio
lo associa a questo grande mistero: lui
20Salvami Regina Marzo 2008

Paulo Mikio

Essa partorir un figlio e tu lo


chiamerai Ges: egli infatti salver il suo popolo dai suoi peccati.

to dal Signore per mezzo del profeta: [23] Ecco, la vergine concepir e partorir un figlio che sar
chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.
Possiamo considerare che il nome del Redentore del mondo sia stato scelto da Dio dalleternit, in accordo con lessenza del Salvatore. Papa Giovanni Paolo II afferma infatti, nello stesso documento : In questo caso, si tratta di un Figlio che secondo la promessa divina realizzer
pienamente quello che questo nome significa: Ges Yehosua, che vuol dire Dio Salva11. Infatti, dai tempi antichi, il nome voleva significare le propriet o qualit del suo detentore.
San Tommaso dice a questo riguardo: I nomi devono corrispondere alle propriet delle cose. []
i nomi degli individui sono dati da qualche propriet di colui
al quale si d il nome. [] Ma
i nomi che Dio impone ad alcuni significano sempre qualche dono gratuito che Dio concede loro, come stato detto
ad Abramo: Sarai chiamato
Abramo, perch Io ti ho costituito padre di numerosi popoli (Gn 17, 15); o come stato
detto a Pietro: Tu sei Pietro e su
questa pietra edificherai la mia
Chiesa (Mt 16, 18).
Ora, dato che alluomo Cristo era stato concesso questo dono gratuito di salvare tutti gli uomini, convenientemente, dunque,
Gli fu dato il nome di Ges, ossia,
Salvatore; nome che langelo ha comunicato in prima mano non solo
alla Madre, ma anche a Giuseppe,

Dio ha concesso a San Giuseppe


tutte le grazie fin dalla sua
infanzia: piet, verginit, prudenza,
perfetta fedelt
San Giuseppe Chiesa della Madonna
di Loreto, Lisbona

che avrebbe dovuto essere il padre di creazione12.


Cos si conclude lannunciazione
dellangelo a Giuseppe, con la rivelazione della missione di Ges di salvare il suo popolo dai suoi peccati. Possiamo esclamare, con la liturgia della
Chiesa: O magnum misterium!. Su
questo mistero sublime, cos rivelato,
commenta San Bernardo:
Il Signore ha ritenuto Giuseppe corrispondente al Suo Cuore e gli ha confidato, con intera sicurezza, il pi misterioso e il pi sacro segreto del Suo
cuore. Egli gli ha rivelato le oscurit e
i segreti della Sua saggezza, dandogli la
facolt di conoscere il mistero sconosciuto dalle origini del mondo. Colui
che numerosi re e profeti avevano desiderato di vedere e non hanno visto,
stato concesso a lui, Giuseppe, il quale non solo ha visto, ma ha anche compreso, caricato, guidato i passi, abbracciato, baciato, alimentato e protetto13.

Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato langelo del Signore e prese con s la
sua sposa.
qui da evidenziare lobbedienza di San Giuseppe alla voce dellangelo. Questa stessa docilit diventer
manifesta anche quando ricever lordine di andare in Egitto, fuggendo da
Erode e, pi tardi, quando il messaggero celeste lo far tornare, una volta
morto il tiranno. La sua sottomissione parallela a quella di Maria, che
ha esclamato, nel ricevere lineffabile
notizia che sarebbe stata la Madre di
Dio: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto
(Lc 1, 38).

II Altri episodi
narrati nei Vangeli
Visitazione a Santa Elisabetta
I Vangeli non menzionano la presenza di Giuseppe nel viaggio di Maria
ad Ain-Karim, per far visita a sua cugina Elisabetta, ma ovvio che lui non

avrebbe lasciato la sua giovane sposa ad affrontare da sola un viaggio cos


lungo. Era necessario percorrere pi di
cento chilometri, che richiedevano circa tre giorni di penoso cammino, per
sentieri tortuosi ed esposti ad ogni tipo
di incognita. Era necessario tener conto non solo dei pericoli della natura,
ma anche dellinsicurezza dei percorsi,
tante volte infestati da assalitori.
Oltre a questo, per la mentalit e i
costumi dellepoca, era incomprensibile che una giovane camminasse da
sola, e meno ancora che intraprendesse un viaggio di questa portata
senza essere accompagnata da un familiare molto vicino o, se era gi sposata, dallo stesso sposo. Il fatto che
Giuseppe avesse portato con s Maria a Betlemme, unulteriore conferma di questipotesi., visto che la
presenza di Lei non era necessaria
per il nuovo censimento, certamente ha proceduto cos per non lasciare
la sua sposa sola in casa, senza la sua
protezione.

Fuga in Egitto
I Vangeli narrano, dopo la prima
manifestazione dellangelo, di unaltra ancora, che ordina la fuga in Egitto. L, San Giuseppe lascia trasparire nuovamente la sua completa obbedienza allispirazione divina. Quante premure, quante preoccupazioni,
quante notti esposto alle inclemenze del tempo, lungo i selvaggi percorsi dellepoca, per esercitare la sua
funzione di sposo e custode di Maria,
di padre e zelante guardiano del Redentore! Tuttavia, ancora una volta,
il silenzio sublime del Vangelo copre
i dettagli di questa dura prova per la
Sacra Famiglia.
Ges, Maria e Giuseppe sono rimasti in Egitto fino alla morte di
Erode (Mt 2, 15), ma il Santo Patriarca non ha osato fare ritorno in
Giudea, sapendo che vi regnava Archelao, figlio di Erode; avvisato divinamente in sogno (Mt 2,22), si ritirato in Galilea e si insediato con
Ges e Maria nella citt di Nazaret.

In tutte queste incombenze che, come padre, gli competevano, Giuseppe


ha praticato, in una forma eccelsa, la
virt della fortezza. Infatti, che cosaltro avrebbe significato prendersi cura
di Ges e Maria, sostenerLi e difenderLi come Essi meritavano, nelle difficolt della vita di quei tempi Pi ancora, nellesilio dellEgitto terra estranea e pagana quali non saranno stati gli ostacoli e i pericoli!

Perdita e incontro di
Ges nel Tempio
La perdita di Ges nel Tempio ci
narrata dal Vangelo di Luca (cfr. Lc
2, 41-51). Ges aveva dodici anni,
quando i suoi genitori sono saliti, come
tutti gli anni, a Gerusalemme in occasione della Pasqua, per compiere la
legge. Al ritorno, essi hanno pensato
che loro Figlio si trovasse nella comitiva del viaggio, ma non trovandoLo, sono tornati a Gerusalemme, in cerca di
Lui. Tre giorni dopo, Lo hanno trovato
che insegnava nel tempio tra i dottori.
Per Maria e Giuseppe, stata una
tremenda prova, la cui portata si intravvede nel breve dialogo con Ges, soprattutto, nel commento finale dellevangelista: Figlio, perch ci
hai fatto cos? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo. Ed egli rispose: Perch mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del
Padre mio?. Ma essi non hanno compreso le sue parole. Ancora una volta, Giuseppe si imbatte con la prova della perplessit davanti ai disegni divini, tante volte incomprensibili
allintelligenza umana.
Ges Part dunque con loro e torn a Nazaret e stava loro sottomesso. E l il Bambino cresceva in sapienza, et e grazia davanti a Dio e
agli uomini (Lc 2, 51-52).

La passione di San Giuseppe


Su questi episodi, narrati cos succintamente dallautore sacro, lispirato commento di padre Llameras getta una luce: L
infanzia e la vita occulta di Ges costituiscono la passioMarzo 2008 Salvami

Regina21

ne di San Giuseppe 14. Meraviglioso


periodo del Salvatore, in cui il mistero circonda di splendori dorati la virt di Ges, Maria e Giuseppe.
Anche il padre Eugenio Cantera, rinomato teologo spagnolo, commenta
su questo stesso periodo: In tutte le scene dellinfanzia del Salvatore avvertiamo
non solo la presenza di Giuseppe, ma anche il suo intervento diretto, la sua azione immediata; azione, se si vuole, occulta e silenziosa, ma efficace e costante.
Contempliamo per alcuni momenti questi passi di Ges Bambino e lo vedremo
sempre accompagnato da Giuseppe15.
Tutto questo tempo vicino a Ges e Maria ha significato per Giuseppe un aumento, ad ogni istante, delle virt infuse di cui la Provvidenza lo
aveva dotato.

III Vir justus,


scelto fin dalleternit

Gustavo Kralj

Ma sar che possiamo limitarci a considerare solamente le grazie

di Giuseppe a partire dalle sue caste


nozze? Non lui, come abbiamo visto, il vir justus, scelto fin dalleternit
per essere il padre adottivo di Ges?
In questo senso, afferma padre
Reginaldo Maria Garrigou Lagrange: Considerata la sua missione totalmente divina, Dio provvidente gli
ha concesso tutte le grazie gi a partire dallinfanzia: piet, verginit, prudenza, perfetta fedelt16.
Anche San Geronimo affermava
che Giuseppe era chiamato proprio
per il possesso perfetto di tutte le virt.
Il dotto padre Juan de Maldonado,
S.J., lo conferma: San Giuseppe chiamato giusto, non perch possiede solo la
giustizia, una delle quattro virt morali,
ma perch stato pieno di ogni genere di
virt, come ha segnalato Crisostomo17.

San Giuseppe ha cooperato


per la costituzione
dellordine ipostatico!
Il famoso teologo domenicano, padre Bonifacio Llamera, nella sua citata opera Teologia di San Giuseppe18, dedica 36
pagine per dimostrare, basandosi su illustri autori, come San Giuseppe coopera
nella costituzione
dellordine ipostatico, in un moIn tutte le
incombenze che,
come padre, gli
competevano,
Giuseppe ha
praticato in una
forma eccelsa la
virt della fortezza
Fuga in Egitto
Chiesa della
Resurrezione del
Nostro Salvatore,
San Pietroburgo
(Russia)

22Salvami Regina Marzo 2008

do vero e singolare, estrinseco, morale e mediato 19. E conclude: San


Giuseppe [] compreso nel decreto
divino dellIncarnazione.
La stessa opinione la difende il biblista padre Jos Maria Bover, S.J., il
quale, discorrendo sulla paternit di
San Giuseppe in una delle sue opere,
giunge ad affermare:
Relativamente al Figlio di Dio, in
quanto uomo, era una vera autorit o
potere paterno: Ges Cristo, in quanto uomo, era soggetto a Giuseppe, a
cui doveva obbedienza. In rapporto alla Madre di Dio, la paternit di Giuseppe era come il complemento connaturale della divina maternit di Maria,
la cui categoria era elevata. Per ci che
si riferisce a Dio Padre, era una misteriosa partecipazione, comunicazione o
estensione della sua divina paternit.
In virt di questa triplice relazione,
lineffabile paternit di Giuseppe si collegava allordine dellunione ipostatica.
E a questordine supremo apparteneva,
conseguentemente, la grazia di Giuseppe: non di ordine ministeriale come
quella di San Giovanni Battista o quella degli apostoli ma una grazia di ordine e carattere ipostatico, come era la
grazia della Madre di Dio, sebbene in
un grado inferiore rispetto a Lei20.
Possiamo, dunque, concludere
con il padre Garrigou-Lagrange: A
questordine superiore appartiene in
conclusione la missione speciale di
Maria, cio, la maternit divina e, in
un certo senso, ossia, estrinsecamente,
moralmente e mediatamente, locculta
missione del beato Giuseppe21.

Morte di San Giuseppe


Per il fatto di essere morto tra le
braccia di Ges e Maria, San Giuseppe il patrono della buona morte. Infatti si ritiene, con ragione, che nessuno sia stato cos ben assistito come lui
nei suoi ultimi momenti. Si potrebbe quasi dire che per questo il termine della sua vita sia stato tanto soave e consolatore che da lui stata assente qualsiasi sofferenza o angustia.
Intanto, non possiamo dimenticarci

Guillermo Asurmendi

che per Giuseppe questa stata la suprema perplessit della sua esistenza
terrena. Infatti, morendo, si separava
dal convivio ineffabile con la sua virginale sposa e con Ges, il Figlio di
Dio. Giuseppe partiva per il Cielo, lasciando sulla terra il suo Cielo
La considerazione dellesempio
e dei preziosi doni concessi da Dio
al padre adottivo di Ges, ci porta a
confidare nella potente intercessione
di colui a cui lo stesso Figlio di Dio
ha obbedito: E stava loro sottomesso (Lc 2, 51).
Dallesempio di San Giuseppe
ha affermato il Papa Benedetto
XVI nella commemorazione della
sua festa liturgica - viene a tutti noi
un forte invito a svolgere con fedelt, semplicit e modestia il compito
che la Provvidenza ci ha assegnato.
Penso anzitutto ai padri e alle madri
di famiglia, e prego perch sappiano
sempre apprezzare la bellezza di una
vita semplice e laboriosa, coltivando
con premura la relazione coniugale e
compiendo con entusiasmo la grande
e non facile missione educativa. Ai
Sacerdoti, che esercitano la paternit nei confronti delle comunit ecclesiali, San Giuseppe ottenga di amare
la Chiesa con affetto e piena dedizione, e sostenga le persone consacrate
nella loro gioiosa e fedele osservanza dei consigli evangelici di povert,
castit e obbedienza. Protegga i lavoratori di tutto il mondo, perch contribuiscano con le loro varie professioni al progresso dellintera umanit, e aiuti ogni cristiano a realizzare
con fiducia e con amore la volont di
Dio, cooperando cos al compimento
dellopera della salvezza22.

Per Maria e Giuseppe, la perdita di Ges nel tempio stata


una tremenda sofferenza, la cui portata si intravvede nel breve dialogo
narrato da San Luca
Ritrovamento del Bambino Ges nel Tempio
Chiesa dellAnnunciazione, Lubiana (Slovenia)

) LEONE XIII Enciclica Quamquam


pluries, 18 agosto de 1889, n. 3.

) G. RICCIOTTI, Vita di Ges. n. 232.


Societ Grafica Romana, 3a. ed.,
Turim-Roma (1947).

) GARRIGOU-LAGRANGE: De
Prsentia S. Ioseph. Angelicum
abril-junho 1928, apud Llamera, ibidem,

16

) SANTO ALBERTO MAGNO. Mariale, q. 22. Apud Llamera, Teologa de


San Jos. Bac Madrid, 1953, p. 462.

) In Mt. 1, 19. Apud LLAMERA, ibidem, p.198.

17

) Biblioteca de Autores Cristianos, n.


108, Madrid, 1953. Di questo libro
dice Pe. Antonio Royo Marin, O.P.:
Questopera , di gran lunga, la migliore che sia mai stata scritta su San
Giuseppe nel mondo intero (La Virgen y Dios, BAC, Madrid, p. 406).

18

) SAN TOMMASO. Commentarium


in Math. 1, 19, apud LLAMERA, B.,
ibidem, p. 209.

) SAN. BERNARDO, Homilia II Super Missus est n. 14.

) Cf. GIOVANNI PAOLO II, Esortazione Apostolica Redemptoris Custos de 15-8-1989 nn. 4 e 12.

) Ibidem, p. 115.

19

) BOVER S.I., Jos Maria: Vida de


Nuestro Seor Jesucristo (Barcelona, 1955), in P. Francisco de P. Sol,
S.J. Mt 1-2 y las relaciones que establecen entre San Jos y el misterio de
Cristo, in e-aquinas, Revista electrnica mensual del Instituto Santo Toms (Fundacin Balmesiana),
maro 2006.

20

) Idem, ibidem, n.12.

10

) Mt 1-2; Lc 1-2; 3, 23; 4,22. Oltre a ci,


menzionato come padre di Ges in
Gv 1, 45; 6, 42.

) Idem, ibid. n. 3

11

) SAN TOMMASO. Summa Teologica, III, 37, Ad. 2 Resp.

12

) SAN BERNARDO. Homilia II super Missus est 2; 16.

) San GIUSTINO, Dial. cum Tryph.,


LXXXVIII, in P.G., VI, 688.

13

) Mariale, q. 51. Apud LLAMERA,


Bonifacio. Teologa de San Jos;
BAC, Madrid, 1953, p. 160.

14

) De Prsentia S. Ioseph. Angelicum abril-junho 1928, p. 202, apud


LLAMERA, ibidem, p. 131.

21

) LLAMERA, Bonifacio, ibidem, p.166.


) CANTERA, E. San Jos en el plan divino. Apud Llamera, ibidem, p. 236.

15

) ngelus, 19 de maro de 2006.

22

Marzo 2008 Salvami

Regina23

La legge dellobbedienza
Obbligati ad obbedire a Dio creatore da cui riceviamo la vita,
siamo ancora pi rigorosamente obbligati ad obbedire a Dio
redentore che ci ha liberati dalla morte eterna.

obbedienza la legge e
la condizione essenziale di ogni creatura. Non
siamo stati creati per noi
stessi, non abbiamo che
una vita imprestata, dipendente ogni
istante dal Signore della vita, che pu
toglierci, senza ingiustizia, ci che
Lui ci ha dato senza nessuna obbligatoriet da parte Sua: da qui consegue che dobbiamo tenere incessantemente gli occhi fissi alla volont del Signore e le nostre mani pronte
a compierla, come il servo deve essere pronto ad obbedire al suo signore,
come la serva deve restare a disposizione di colei cui ha impegnato i suoi
servizi e il suo tempo: Ecco, come gli
occhi dei servi alla mano dei loro padroni; come gli occhi della schiava, alla mano della sua padrona, cos i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro
Dio (Sl 123, 2). Creatura indipendente sono due parole che non possono essere messe insieme: ogni creatura deve se stessa interamente al
Creatore, da cui tutto ha ricevuto.
Essere di appena un giorno, soffio
che passa e non torna pi, fiore effimero che al mattino sboccia e di notte sar appassito e calpestato, la vita umana non pi che un lampo tra
la culla e la tomba, ed anche entro
questo momento fuggitivo essa alla merc del minimo vento che passa

24Salvami Regina Marzo 2008

ed soggetta a mille vicissitudini e a


innumerevoli dolori.
Nessuno pu aggiungere alla sua
altezza neppure lo spessore di un filo di capello, n prolungare di un minuto i momenti della sua esistenza.
Semplice atomo perduto nellimmensit, come pu luomo mettersi davanti al Signore di tutte le cose e dirGli, con il suo orgoglio: Io non obbedir romper tutte le soggezioni che vorrai impormi, lancer lontano da me il tuo giogo? Insensato!
Sar che il tuo braccio si estende pi
lontano di quello di Dio? Forse credi
di poter impunemente sfidare i suoi
formidabili tuoni? Hai tu un braccio
come quello di Dio e puoi tuonare con
voce pari alla sua? (Gb 40, 9).

Duplice obbedienza a Dio,


come Creatore e Redentore
Obbligati ad obbedire a Dio creatore, da cui noi riceviamo la vita, siamo pi rigorosamente obbligati ad
obbedire a Dio redentore che ci ha liberato dalla morte eterna. Il potere
che Dio detiene su di noi, per averci
creato, si raddoppiato, per cos dire, dopo lincarnazione che ci ha riscattato. Colpevole luomo che si rifiuta di inchinarsi davanti a Colui che
ha fatto i Cieli, pi colpevole ancora
chi si rifiuta di inchinarsi davanti a
Dio che sceso fino a noi, Si rivesti-

to della nostra natura con le sue malattie, i suoi dolori e rimane con noi
fino alla consumazione dei secoli per
essere nostro alimento, nostra forza e
nostra consolazione.
Il primo colpevole perch disdegna il diritto, la giustizia, il potere. Il
secondo pi colpevole perch disprezza la tenerezza e lamore. Il primo ingrato perch ignora linestimabile beneficio dellesistenza e della vita. Il secondo pi ingrato perch disconosce il beneficio pi inestimabile ancora della grazia e della
Redenzione.

Cristo ci ha riscattati
con la sua morte
Se Dio creatore ha diritto su tutto
quanto abbiamo e siamo, se, come dice SantAgostino, Egli pu rivendicare il nostro spirito con i Suoi pensieri, il nostro cuore con i Suoi sentimenti, i nostri corpi con il Suo potere, in
una parola il nostro essere tutto intero, poich Egli ci ha fatto interamente, con maggior ragione e pi diritto ancora, Dio redentore pu aver le
stesse esigenze. Non invano che Egli
ha assunto la nostra umanit e, morendo per noi sulla Croce, ha pagato
il nostro debito. Egli ci ha riconciliati
con Suo Padre, ci ha devoluto i nostri
diritti alleredit del Cielo e ci ha liberati dalla morte eterna.

San Paolo, mostrando ai primi cristiani il sangue del Calvario, il prezzo infinito pagato col Suo riscatto,
fa loro vedere le conseguenze eterne della morte del Figlio di Dio e di
questa remissione del genere umano: Ormai non vi appartenete, dice loro. Non vi appartenete pi, perch lopera appartiene alloperaio:
Res clamat Domino(La cosa richiama al suo proprietario). Come opera di Dio, voi appartenete a Dio, ma
ora Gli appartenete ad un titolo ancora maggiore, pi stretto e pi augusto: non pi solamente come Sua
opera, ma come Suoi schiavi e servitori, riscattati da Lui al prezzo delle
Sue sofferenze e della Sua morte (cfr.
1 Cor, 6).
O mercante caritatevole gli dice
SantAgostino comprateci. Che sto
dicendo? Comprateci? Noi dobbiamo
renderVi grazie, perch ci avete comprato. Voi ci avete creato, affinch, godendo dellesistenza, fossimo un inno
alla Vostra gloria. Voi ci avete riscattato perch noi eravamo prigionieri sotto limpero del male. Noi vi dobbiamo,
pertanto, obbedienza e sottomissione,
non soltanto come al nostro Signore,
ma anche come al nostro Liberatore.

Maria, esempio di obbedienza


Ecco le ragioni che ci impongono
lobbedienza. Ma lesempio di Maria, oggi, ci sospinge efficacemente.
La vedete presentarsi al Tempio come una donna comune, invece, Ella
una sublime eccezione. La vedete purificarsi, Lei che sempre stata pura
e senza macchia! La vedete obbedire
persino ad una legge che non la obbligava, al fine di insegnare a tutti i
cristiani ad obbedire alle leggi.
Maria ha cominciato a praticare
lobbedienza gi a partire dalla sua
giovinezza. Lha praticata nel momento in cui, diventando Madre di
Dio, si chinata davanti alla parola
dellangelo ed ha pronunciato il suo

fiat immortale. Lei la praticher fino alla fine. Lei la praticher fra le
umiliazioni e gli abbandoni del Calvario. Dalla sua anima sottomessa
sempre emaner il grido dellobbedienza e dellamore: O mio Dio, si
faccia in Me secondo la Vostra parola! Fiat mihi secundum verbum tuum.
Che
anche
noi
sappiamo,
sullesempio di Maria, praticare sempre lobbedienza e la sottomissione!
Noi siamo i figli di Colui che stato obbediente fino alla morte, e alla
morte in croce.
(Tradotto, con adattamenti, da
LAmi du Clerg, 1902, pagg.49-50.)

Insomma, Dio creatore e redentore anche nostro fine supremo.


per Lui che camminiamo. Ogni giorno che passa un passo in pi che
facciamo verso la morte e, di conseguenza, verso Dio. Ora, questo Dio
ha fatto tutto per Se stesso. Il Signore ha fatto tutto per il suo fine (Pr
16,4). Egli ha imposto la sua volont
ed ha dettato le sue leggi; coloro che
saranno trovati fedeli nellobbedienza entreranno nella gioia del Signore
e possederanno leterna ricompensa,
ma quelli che si ribelleranno al potere e allamore, che non si inchineranno davanti a Dio Creatore e Redentore, andranno incontro allora ad
un giudizio inesorabile e ad un castigo eterno.

Sergio Hollmann

Dio nostro fine supremo


ed eterna ricompensa

Lesempio di Maria ci muove efficacemente allumilt e


allobbedienza
SantAnna insegna la Vergine a leggere, di Murilo Museo del Prado, Madrid

Marzo 2008 Salvami

Regina25

Lesempio de

hi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me (Lc


9, 48) o Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino,
non vi entrer (Lc, 18, 17). Cos ha ammonito Nostro Signore, manifestando il Suo apprezzamento per linnocenza. Tra i tanti
frutti raccolti con lApostolato dellIcona, abbiamo avuto nel 2007 la
conferma di queste divine parole.
Tutto iniziato con la devota iniziativa di Suor Solange, della Parrocchia Madonna del Cammino, nel Giardino Miriam, nella zona orientale di San Paolo. Allo scopo di stimolare la frequenza degli alunni del catechismo anche dopo la Prima Comunione,
le venuta lidea di organizzare gruppi per la recita del Rosario,
facendo pellegrinare per le case dei bambini una piccola icona del Cuore Immacolato di Maria. E la felice idea ha attecchito. I piccoli apostoli si sono entusiasmati ed hanno deciso anche di fare visita a coloro che si erano allontanati
dai sacramenti. In poco tempo, sono stati formati diversi gruppi di bambini e bambine che pregano il Rosario,
portando con s i genitori e i nonni. Grazie ai figli, tutta la famiglia cos infervorata.
Nelle mani di questi piccoli e impegnati apostoli, licona passata dagli ospizi ai collegi, dove sono stati organizzati alcuni gruppi di preghiera.

Nella Cattedrale della S


Joo Scognamiglio
5 gennaio i prim

Spagna

Liniziativa degli Oratori per bambini, in Spagna, ha conosciuto una grande espansione, raggiungendo
ormai il numero di 120. Nelle foto, due gruppi delle Isole Canarie: Collegio Vilaflor,
a Tenerife (sinistra) e Parrocchia di Sardina del Sur (destra).
26Salvami Regina Marzo 2008

egli innocenti

Se di San Paolo del Brasile, Don


o Cl Dias, ha lanciato nel
mi Oratori per bambini

Oltretutto liniziativa si sparsa: varie decine di icone peregrinano in tutto il Brasile,


per levangelizzazione di bambini ed adolescenti, producendo bei frutti di apostolato.
Nella Parrocchia San Rocco, di Salto (SP), per esempio, orientati dalla Dott.ssa Lidia Lubik, dieci bambini si sono resi disponibili a
portare licona e a pregare nelle case dei malati la corona missionaria.
A partire da loro, si sono formati gruppi di bambini per ricevere licona
in casa. Ognuno si impegna a pregare il rosario e fare una mezzora di
adorazione al Santissimo Sacramento ogni gioved nella chiesa parrocchiale, oltre a mezzora di riflessione sul Vangelo.
A questi bambini ben si applica lelogio del Papa Benedetto XVI ai piccoli membri della Pontificia Opera
dellInfanzia Missionaria dellAustria: Desidero dirvi
che apprezzo il vostro impegno nellInfanzia Missionaria. Vedo in voi piccoli collaboratori del servizio che il
Papa realizza alla Chiesa e al mondo: mi date sostegno
con la vostra preghiera e anche con il vostro impegno a
diffondere il Vangelo.
Questi bambini sono raggi di luce e di fede, che
illuminano il nostro futuro e ci danno speranza in
giorni migliori, sul cammino del Regno di Dio.

Portogallo

Per mezzo dei bambini, Maria accede pi facilmente nelle case. In Portogallo esistono circa 500 Oratori
infantili. A sinistra, un gruppo della Parrocchia di Pinhal Novo. A destra, gli Oratori in una
processione a Camara de Lobos, nellisola di Madeira.
Marzo 2008 Salvami

Regina27

Solida formazione cristiana

ducare un giovane come si soliti dire


unarte. Formare un nuovo sacerdote o un nuovo araldo esige, oltre a ci, una speciale azione
della grazia divina, poich la trasmissione di un carisma
non avviene con mezzi umani o semplici metodi pedagogici, ma in una forma soprannaturale.
Il Collegio Araldi del Vangelo Internazionale, ad
Assunzione, Paraguay, cerca di educare i suoi alun-

ni secondo i principi cristiani, dando loro, nel contempo, una solida formazione umanistica e culturale. Fra questi giovani, alcuni diventeranno araldi,
altri seguiranno la via del sacerdozio, mentre altri
ancora daranno testimonianza della loro fede nella
vita professionale.
In queste pagine, alcune delle attivit culturali del
Collegio Araldi, nel corso di questanno.

Ardente devoto della Santissima Vergine, il Nunzio


Apostolico in Paraguay, Mons. Orlando Antonini,
ha rivelato, durante la conferenza agli araldi e
simpatizzanti dellistituzione: Io recito otto rosari al
giorno.

Un viaggio in 4 paesi dEuropa ha coronato gli sforzi di


un anno di intensi studi dei giovani araldi paraguaiani.
Nella Citt Eterna, visita al Seminario Romano, in cui
si venera il bellissimo quadro: Mater Mea, Fiducia
Mea, oggetto di devozione.

Nella Cattedrale Castrense, rappresentazione di


Natale, realizzata dal coro degli araldi.

Per implorare la protezione di San Rocco Gonzles


di Santa Cruz, i neo-araldi paraguaiani hanno fatto
una visita al cuore incorrotto del santo, che si venera
nella cappella del Collegio Cristo Re, dei Padri Gesuiti.

28Salvami Regina Marzo 2008

Don Odilo Scherer

Anniversario della
consacrazione episcopale

l 2 febbraio scorso, festa della Presentazione del Signore,


la Cattedrale di San Paolo era sovraffollata di fedeli, grazie a due eventi coincidenti: la commemorazione del Primo Sabato del mese e il 6 anniversario della consacrazione episcopale di S.E. Odilo Pedro Scherer, che ha presieduto, con gran
gioia di tutti, alla Messa Solenne.
Alla fine, Don Joo ha diretto al Cardinale calorose parole di felicitazioni, a nome sia degli Araldi del Vangelo che di tutti i presenti:
La nostra spiritualit ha come centro lEucaristia, Maria e il Papa. In questArcidiocesi il Papa rappresentato dal nostro Arcivescovo, il Cardinale Odilo Pedro Scherer. attraverso lui che siamo legati al Papa. In questo giorno tanto felice, in cui la Chiesa commemora la festa della Presentazione del Signore, in
questo Primo Sabato, abbiamo la gioia di festeggiare il 6 anniversario della sua consacrazione episcopale, manifestandogli tutta la
nostra ammirazione, rispetto e sottomissione, offrendogli come regalo di anniversario i
nostri cuori, la vita, il servizio e lobbedienza,
piena di amore e venerazione. In S.E. Odilo abbiamo un legame molto speciale col nostro Papa, per il fatto che S.S. Benedetto XVI
ha la saggezza per comprendere tutte le situazioni. S.E. Odilo stato scelto per governare
questa diocesi tanto ricca di sfide; un Cardinale, pure lui, pieno di conoscenza e saggezza. Eminenza, accett i nostri servizi e le nostre
persone, sotto il comando del vostro pastorale. Grazie per le vostre meravigliose parole.
Marzo 2008 Salvami

Regina29

San Clemente Maria Hofbauer

Il santo che
ha trasformato Vienna
Bambini, malati, studenti, dame e nobili, tutti, senza
eccezione, lo conoscevano e stimavano. Le sue
prediche attiravano migliaia di persone, specialmente
giovani ed intellettuali.
Carmela Werner Ferreira

io si ammira nei
suoi santi, dice
con saggezza un
secolare canto liturgico.
Infatti,
dove potremmo distinguere con maggior facilit il braccio potente dellAltissimo se non nelle figure incomparabili dei Suoi giusti ed eletti? Rappresentanti di tutte le razze, popoli
e condizioni sociali, nelle loro persone pulsa la forza del Vangelo, brilla la
luce della virt e diventa realt il titolo della nostra Santa Chiesa, quando

30Salvami Regina Marzo 2008

la definiamo Cattolica perch questo


termine vuol dire universale.
Quando approfondiamo nella conoscenza dellanima di un beato,
sempre e inevitabilmente, ci imbattiamo nei mirabili riflessi della persona adorabile di Ges, che l ha trovato corrispondenza alla voce della Sua
grazia. Se uno Mi ama, osserver
la mia parola e il Padre mio lo amer e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui (Gv 14, 23).
In questo senso, il Santo Padre Benedetto XVI ci insegna: Ogni san-

to che entra nella storia costituisce


gi una piccola porzione del ritorno
di Cristo, un suo nuovo ingresso nel
tempo, che ce ne mostra limmagine
in modo nuovo e ci rende sicuri della
sua presenza1.

Una luce per il


nord dellEuropa
In una manifestazione di immensa bont, Dio ha suscitato, nellintricato periodo di passaggio dal secolo
XVIII e il XIX, grandi uomini secondo il Suo cuore, che hanno impugna-

Guillermo Asurmendi

La citt di Vienna,
vista dai giardini
di Schnbrunn

Discepolo senza maestro


Cos si sono svelati a San Clemente, in tenera et, i grandi ostacoli della vita da essere vinti. Lo troviamo
ancora bambino come apprendista
di un fornaio, e nelladolescenza come ausiliare nel refettorio dellabbazia premonstratense di Klosterbruck.
Egli anelava alla vita consacrata, senza n discernere chiaramente la sua
vocazione specifica n possedere i
mezzi per percorrere questa sublime
via. Si pu dire che tutta la sua gio-

vent stata unincessante ricerca dei disegni divini a suo riguardo.


Senza sentirsi chiamato ad essere uno dei
figli di San Norberto,
presso i quali ha lavorato con dedizione ed
ha appreso le prime
lettere, il giovane di 24
anni partito per un
luogo solitario a Mhlfrauen dove ha vissuto
come eremita per un
anno.
In un paradossale
percorso forzato dalle
circostanze e permesso da Dio, ha dovuto abbandonare il suo
eremitaggio e tornare ai lavori di panificazione, per poi riprendere la vita di assoluto
San Clemente Maria Hofbauer,
raccoglimento ed oraapostolo e patrono di Vienna
zione, una volta tornato da un pellegrinaggio a Roma. ri- mitica. Convinto interiormente che
masto incantato in questa circostan- fosse giunto il momento, San Cleza dagli eremiti di Tivoli, ai quali si mente partito alla volta di Vienna,
unito con gioia per un fecondo pe- dove sperava di continuare gli sturiodo.
di ecclesiastici che aveva cominciaPu sembrare sorprendente che un to. Qui, tre nobili dame hanno avuto
santo, chiamato allapostolato e alla compassione di lui ed hanno pagato
predicazione come San Clemente, ab- i suoi studi, meritando per sempre la
bia passato met della sua vita senza gratitudine del santo e le copiose bescoprire la sua vocazione e lunghi pe- nedizioni di Dio.
riodi in completo silenzio e isolamenDopo un periodo a Vienna, San
to, ma Dio non ha fatto nulla di mol- Clemente partito di nuovo per la
to grande repentinamente, n confida Citt Eterna, col desiderio di comi Suoi superiori disegni ad uomini po- pletare la sua formazione teologica.
co esperti nelle vie spirituali. Nei pe- Grande stata la sua consolazione
riodi di lavoro come fornaio o di rac- conoscendo con Taddeo, un compacoglimento e solitudine, germinava gno di viaggio, i sacerdoti della Connellanima dellumile contadino la se- gregazione del Santissimo Redentomente di una santit trasformatrice, re, listituzione fondata da poco da
la quale cresce soltanto allombra del- SantAlfonso de Liguori. Gi al prila piet e fruttifica solo in proporzio- mo contatto, ha sentito che si erano
ne alla solidit delle sue radici.
conclusi gli anni di incessante ricerca:
Dio lo chiamava a essere redentoriLa forza di un nuovo carisma
sta e non lasciava adito a dubbi.
Era lanno 1784, e il venerato fonIl suo desiderio di diventare sacerdote si intensificato nella vita ere- datore, prossimo ormai ai novantanMarzo 2008 Salvami

Regina31

Santiebeati.it

to coraggiosamente la fiamma della carit. Sono stati dei santi talmente modellati sulle massime del Vangelo che, diremmo quasi, abbiano seguito personalmente le impronte lasciate dal Maestro nei mitici luoghi di
Israele.
tra tali eroi che incontriamo,
San Clemente Maria Hofbauer, uno
dei gloriosi patroni di Vienna, suscitato dal Signore per trasformare la
societ del suo tempo con le semplici
armi del fervore e della preghiera.
Il nostro Santo venuto al mondo a Tasswitz, piccolo villaggio rurale, oggi appartenente alla Repubblica Ceca, situato a cento chilometri
a nord di Vienna. Condotto al fonte battesimale nello stesso giorno
della sua nascita, il 26 dicembre del
1751, ha ricevuto il nome di Giovanni Evangelista. La sua umile famiglia
stata benedetta con dodici figli, dei
quali Giovanni era il nono.
Nonostante le molte difficolt affrontate dai genitori, grande era lo
zelo per la Legge di Dio, alla cui luce
tutti i figli sono stati formati. Quando
la morte ha tolto la vita al capofamiglia Hofbauer, la madre di Clemente il suo nome da religioso, col quale passato alla Storia lo ha portato ai piedi del crocifisso della parrocchia dicendogli: Figlio mio, a partire da questo momento, Egli tuo padre. Fa in modo di seguire sempre il
cammino che Gli gradito. Clemente aveva, a questepoca, appena sette anni.

CSSR

ni, trascorreva i giorni soffrendo e


pregando per i suoi figli. Quando ha
saputo dellingresso dei virtuosi giovani tedeschi nel noviziato, SantAlfonso si oltremodo consolato ed
ha fatto questa impressionante profezia: non dubitate, la Congregazione deve durare fino al giorno del Giudizio, perch non opera mia, ma di
Dio. Fintanto che io vivr, essa continuer nelloscurit e nelle umiliazioni,
dopo la mia morte, tuttavia, essa stender le sue ali, soprattutto nei paesi del
Nord. Questi sacerdoti faranno molto
per la gloria di Dio2. L
eminente Dottore della Chiesa non si ingannava,
infatti la grandiosa espansione dei sacerdoti redentoristi nel mondo si deve in larga misura allimpulso iniziale dato da quel nuovo figlio, una delle
consolazioni della sua vecchiaia.

Si erge la fiamma del fervore


I benedetti giorni di noviziato sono
stati di immenso valore per San Clemente, che ha avuto lanima modellata secondo lo spirito del fondatore e
il carisma dellordine. La sua professione religiosa non ha tardato molto
e lanelata ordinazione sacerdotale
avvenuta il 29 marzo 1785, a 34 anni
det. Subito egli si trasformato, ad
immagine di Ges, nel buon pastore
che d la vita per le sue pecore.
I superiori lo hanno inviato al di l
delle Alpi, dandogli lincombenza di
attivit missionarie presso i poveri. Il
suo lavoro apostolico iniziato a Varsavia, dove gli stata affidata la Chiesa di San Beno, a quellepoca completamente abbandonata. Il triste stato materiale delledificio ben rappresentava labbandono spirituale delle anime che vivevano in quella citt,
sprofondate nellindifferenza e fiacchezza, senza istruzione religiosa n
vita sacramentale.
San Clemente aveva coscienza del
pericolo che correva quel gregge e si
lanciato con ardore nellopera di evangelizzazione. Ha cominciato con i bambini abbandonati, per i quali ha fondato una scuola nelle stesse dipenden32Salvami Regina Marzo 2008

Stemma dei Redentoristi


con liscrizione: Copiosa apud eum
redemptio (Insieme a Lui
copiosa la Redenzione.)

ze di San Beno. Provava compassione per lignoranza generale sulle verit della Fede, tanto tra il popolo umile
come tra le persone illustri; per risolvere questo problema, predicava costantemente. Bambini, giovani, operai, dame e cavalieri, tutti senza eccezione, riempivano la chiesa per ascoltare le sue
parole piene di unzione, capaci non solo di convincere, ma di muovere i cuori
sulle vie della santit.

Necessit supreme,
rimedi straordinari
Nei ventanni della sua permanenza in Polonia, le attivit realizzate nella comunit di San Beno sono
state il punto focale di unimmensa
trasformazione, duratura ed efficace.
Per ottenere questo successo, il principale mezzo del santo, lo stesso successivamente usato a Vienna, stato
semplice e degno di nota: egli si impegnato a rivestire di bellezza e magnificenza tutte le cerimonie liturgiche, stimolando nelle anime il senso del sacro. Le solennit pubbliche
attirano per il loro splendore e a poco a poco avvincono il popolo, il quale sente pi con gli occhi che con le
orecchie3, era solito dire.

Infatti, San Clemente rivestiva


laltare di preziosi ornamenti, particolarmente nei giorni festivi. I paramenti, i canti, il cerimoniale impeccabile, tutto concorreva a che si rivelasse agli occhi dei presenti la bellezza
della Santa Chiesa, la Sposa Mistica
di Cristo tutta gloriosa, senza macchia, senza ruga, senza alcun altro difetto simile, ma santa e irreprensibile (Ef 5, 27).
Seguiamo il suo stesso racconto di
quello che allora si realizzava in un
solo giorno nella chiesa redentorista:
Le domeniche e nei giorni santi, alle
cinque del mattino, c listruzione per
gli operai e impiegati, che non possono udire, in unaltra ora, la parola divina, seguita da una Messa per loro
[]. Tutti i giorni c una messa alle
sei con esposizione del Santissimo, durante la quale il popolo canta,a cui segue unistruzione al popolo in polacco.
Durante listruzione si celebrano Messe per coloro che non comprendono
n tedesco n polacco. Alle otto, Messa cantata a canto piano con una predica in polacco, seguita da unaltra in
tedesco. Terminata questa istruzione, i
bambini di scuola vanno in chiesa, dove comincia la Messa solenne con la
grande orchestra: cos si chiude il culto del mattino.
Al pomeriggio: le domeniche e nei
giorni santi c catechismo per i bambini alle due; alle tre le confraternite cantano il Piccolo Ufficio della Madonna,
alle quattro c predica per i tedeschi,
seguita dai Vespri Solenni. Terminati
questi, una predica in polacco ed infine la visita al Santissimo Sacramento
e alla Madonna secondo il metodo del
venerabile Servo di Dio, Alfonso de
Liguori. Nei giorni feriali gli esercizi del
pomeriggio cominciano dopo le lezioni. Tutti i giorni alle cinque del pomeriggio c una predica in tedesco, visita
al Santissimo e in seguito unaltra predica in polacco, Via Crucis e canti sacri in lode di Ges Sacramentato e della Santissima Vergine; a conclusione di
tutto, si fa con il popolo lesame di coscienza, si recitano gli atti cristiani, si

Lapostolo di Vienna
Erano giorni difficili per la libert religiosa quelli della fine del secolo
XVIII. Le nuove istituzioni non erano viste di buon occhio, cosa che ha
indotto il re Federico Augusto di Sassonia a firmare un decreto di espulsione dei redentoristi da Varsavia.
Nonostante il grande dolore, ma con
cristiana rassegnazione, San Clemente allora partito dalla Polonia con i
suoi. Egli ha saputo vedervi un segnale della Provvidenza: Dio il Signore che dirige tutto per la Sua gloria
e il nostro bene; chi si alza contro di
noi ci porta dove Dio vuole5.
stato in questo modo che la comunit si dispersa ed egli arrivato a Vienna nel 1808. Gli restavano gli ultimi 12 anni di vita, nei quali
avrebbe trasformato la citt imperiale. Allinizio ha lavorato nella chiesa
degli italiani, fin quando andato a
fare il cappellano nel convento delle orsoline. L, ha iniziato la predicazione e lapostolato che attirava migliaia di persone, specialmente giovani e intellettuali. Quelli versati nelle scienze, vedevano in lui una luce
superiore alle loro stesse conoscenze
e si lasciavano istruire dal sacerdote

che li conduceva verso la Fede. Non


passava una sola settimana senza che
portasse a buon fine qualche grande
conversione.
Ecco un saggio dellimpressione causata dalle sue predicazioni:
Lui predica come uno che ha potere.
Il potere della sua vocazione proviene
dalla forza della sua Fede, che si trova come incarnata in lui e si esprime
in ogni tratto del suo volto e in ogni
suo movimento6. E unaltra testimonianza dice: Non ho mai visto nessuno che sappia rendere il cristianesimo
tanto amabile, come lui. Durante le
sue prediche penso molte volte che deve essere stato cos che hanno predicato gli apostoli7.

Trionfale glorificazione

to figurare non solo tra gli uomini,


ma soprattutto, nel Cuore di Dio.
Il fratello che salva suo fratello salva la sua stessa anima e briller nel
Cielo come un Sole per tutta leternit.

) Discorso di Benedetto XVI alla Curia Romana il 21 dicembre 2007.


2
) Apud AZEREDO, Oscar Chagas.
So Clemente Maria Hofbauer. Aparecida: Livraria Nossa Senhora
Aparecida, 1926, p. 33.

) Apud AZEREDO. Ibidem, p. 50.


) Apud AZEREDO. Ibidem,
pp.47-48.
5
) Apud AZEREDO. Ibidem, p. 85.
6
) HEINZMANN, Josef. Vida de So
Clemente Hofbauer. Aparecida:
Santurio, 1988, p. 169.
3
4

Non cera tra i cattolici chi non


conoscesse e stimasse don Clemen- 7) Ibidem, pp.168-169.
te: i bambini, che lo
seguivano dappertutto; i bisognosi e
i malati, che lo avevano sempre al loro
capezzale come insuperabile conforto;
i giovani, che riempivano la sua casa
per essere formati
nei pi nobili principi cristiani e i grandi
agli occhi del mondo, che vicino a San
Clemente diventavano come fanciulli
vicino al loro pap.
Quando egli
morto, il 15 marzo 1820, unenorme moltitudine
venuta a prestare il
suo ultimo omaggio
al pastore insuperabile che il Signore e
Sua Madre avevano loro inviato. Era
Quando So Clemente Maria decedette,
linizio della glorifiuna moltitudine vi si rec per prestargli
cazione del Sevo di
un ultimo omaggio
Dio, la cui memoDettaglio dellantico sepolcro nella Chiesa di
ria avrebbe dovuMaria am Gestade, Vienna
Marzo 2008 Salvami

Regina33

Santiebeati.it

procede alla lettura della vita del Santo


la cui festa la Chiesa celebra il giorno
successivo, e per finire la Litania della Madonna, conclusa la quale si chiude la chiesa4.
Questa impressionante attivit apostolica, che alcuni definivano esagerata, non era sufficiente per
accogliere tutti i fedeli, poich molti dovevano accontentarsi di seguire dallesterno, e neppure esauriva
il desiderio che San Clemente sentiva di fare il bene, rappresentando solo una piccolissima parte del suo apostolato. Si dedicava inoltre alla formazione dei novizi, alla fondazione
di nuove case della Congregazione,
alle opere di carit, alla stampa cattolica difficile, se non impossibile, enumerare tutti i benefici che sono scaturiti dal suo insaziabile cuore.

Gustavo Kralj

La resurrezione:
articolo della fede
SantAgostino afferma che non c dottrina
della fede cristiana combattuta con tanta veemenza
come quella della resurrezione della carne. Poche
verit della nostra fede sono cos chiaramente
affermate negli scritti sacri.

SantAgostino,
Chiesa di Santa Maria,
Kitchener (Canada)

ono molto rare le persone che non siano passate


per la dolorosa esperienza di perdere un loro caro. Le cerimonie funebri,
sebbene rivolte al rispetto e alla memoria di colui che se ne andato, inevitabilmente rendono ancora pi pungenti
i momenti della suprema dipartita.
Il dramma di una morte, e lincertezza che questa porta, fanno sorgere
linquietante domanda: Cosa c dopo la morte?
Infatti, tutti i popoli, dai primordi dellUmanit, hanno alimentato
la credenza che ci debba essere qualcosa olter la vita. Le dolorose separazioni sarebbero momentanee e in
un futuro misterioso, in un certo luogo sconosciuto, gli uomini dovrebbero rincontrarsi.
34Salvami Regina Marzo 2008

Emlio Portugal Coutinho

Soluzioni false o equivoche


degli antichi pagani
Nel corso della Storia, le pi diverse civilt e culture hanno cercato una
soluzione per questo enigma. Gli antichi egizi credevano che lanima fosse rimasta a peregrinare per un tempo indefinito, dopo il quale sarebbe
ritornata al corpo che nel frattempo,
avrebbe dovuto essere conservato. A
tale scopo, essi hanno perfezionato la
tecnica dellimbalsamazione e le loro
mummie, in perfetto stato di conservazione, possono ancor oggi, essere
viste nei musei.
La ricca immaginazione greca ha
creato lorfismo. Secondo questultimo, come punizione di un crimine primordiale, lanima,rinchiusa nel corpo
proprio come in una prigione, trovava nella morte linizio di una vera vi-

ta. Dopo la morte, le anime si dirigevano allAde, dove bevevano le acque


del fiume Lete, in modo da dimenticare le loro esistenze terrene. L
anima
che non fosse libera a causa delle sue
colpe ritornava al mondo per reincarnarsi. L
orfismo durato, ancora
con molta vitalit, fino ai primi secoli
dellEra Cristiana. In seguito, si andato esaurendo lentamente.
Oltre a queste, vari sono sati i tentativi di darne spiegazione, come il
panteismo e lo spiritismo. Alla fine, il
materialismo, che nega in modo puro
e semplice la vita soprannaturale, lascia un vuoto di risposta a una delle
pi antiche questioni umane.
La risposta cristiana ci ben nota, con i destini eterni dellanima
ben definiti, sia nel Cielo, contemplando il Creatore, sia nellinfer-

La visione di Ezechiele sulla pianura coperta di ossi secchi che sono


stati riordinati e rivivificati (Ez 37) si
riferisce direttamente alla restaurazione di Israele, ma mostra come tale immagine potr essere intellegibile soltanto ad ascoltatori familiarizLa resurrezione e la
zati con la credenza nella resurreziodottrina cristiana
ne. Il profeta Isaia trionfante proclama: Ma di nuovo vivranno i tuoi morSantAgostino sostiene che non
ti, risorgeranno i loro cadaveri. Si sveesiste dottrina della fede cristiana comglieranno ed esulteranbattuta con tanta veemenno quelli che giaccioza come quella della resurno nella polvere, perch
rezione della carne. Pola tua rugiada rugiada
che verit della nostra feluminosa, la terra dar
de sono cos chiaramente
alla luce le ombre (Is
affermate sia nelle Sacre
26, 19).
Scritture che negli autoInfine, Giobbe, riri dei primi secoli. L
insedotto allestrema desognamento sulla resurrelazione, si sente fortifizione dei corpi ha la concato dalla sua fede neldizione di dogma, ossia,
la resurrezione: Io lo
articolo di fede riguardo
so che il mio Vendicatoal quale non pu esserci il
re vivo e che, ultimo, si
minimo dubbio.
erger sulla polvere! DoTuttavia, non mancapo che questa mia pelle
to chi abbia osato negarsar distrutta, senza la
la. I gentili la respingevamia carne, vedr Dio.
no come una favola nuoIo lo vedr, io stesso, e
va e incredibile. L
hanno
i miei occhi lo contemcontestata anche i saddupleranno non da stracei e, tra i primi cristiani,
niero (Gb 19, 25-27).
Imeneo e Fileto, che San
Gi nel Nuovo TePaolo confuta nella sua
Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo
stamento, dopo la morprima Lettera a Timoteo
risuscitato! Ma se Cristo non risuscitato, allora vana
te di Lazzaro, Marta
(cap. II). A questi possola nostra predicazione ed vana anche la vostra fede,
manifesta il suo creno sommarsi gli gnostici,
afferma San Paolo
do: So che risuscitei manichei e i priscillianiSan Paolo, Cattedrale di Bayonne (Francia)
r nellultimo giorno
sti, che hanno avuto come
(Gv 11, 24). Contundente, San Paoseguaci, nel Medioevo, gli albigesi e i La resurrezione nelle Scritture
valdesi. Ai nostri giorni i protestanti
Le Sacre Scritture portano ab- lo non esita a mettere la resurrezione
liberali e i razionalisti si impegnano bondanti e chiari riferimenti alla re- finale sullo stesso piano della certeza negare questo dogma cattolico, in surrezione finale dei corpi. Il profe- za della resurrezione di Cristo: Ora,
quanto lo considerano incompatibi- ta Daniele afferma: Molti di quelli se si predica che Cristo risuscitato dai
le con certe ragioni filosofiche. Con- che dormono nella polvere della terra morti, come possono dire alcuni tra voi
tro tutto questo torrente di eresie, la si risveglieranno: gli uni alla vita eter- che non esiste risurrezione dei morti?
Chiesa presenta il deposito prezioso na e gli altri alla vergogna e per lin- Se non esiste risurrezione dai morti, nedella Rivelazione e la sicura voce dei famia eterna (Dn 12, 2). La paro- anche Cristo risuscitato! Ma se Crisuoi concili.
la molti, qui, non significa che al- sto non risuscitato, allora vana la
Ci possiamo appoggiare su di- cuni non resusciteranno. Essa deve nostra predicazione ed vana anche la
chiarazioni storiche, come per essere intesa alla luce del suo signi- vostra fede (1 Cor 15, 12-14).
Infine, supremo testimone, lo stesesempio, il Credo degli Aposto- ficato in altri passi (come in Is 53,
so Cristo Nostro Signore non solo
li, detto anche di Nicea, il Credo 11-12; Mt 26, 28; Rm 5, 18-19).
dellXI Concilio di Toledo, il Credo di Leone IX, ancora usato nelle
consacrazioni dei vescovi, la professione di fede del II Concilio di Lione; il Decreto del IV Concilio del
Laterano, contro gli albigesi. Inoltre, questo articolo di fede prende come base il credo gi esistente nellAntico Testamento e gli insegnamenti del Nuovo Testamento,
oltre alla Tradizione Cristiana.

Sergio Hollmann

no, soffrendo i castighi inerenti alla


condizione di nemico di Dio.
Rimane unaltra domanda, in relazione al corpo, compagno dellanima nella sua giornata terrestre, che
ne sar fatto di lui?

Marzo 2008 Salvami

Regina35

Gustavo Kralj

Linsegnamento sulla resurrezione dei corpi ha la condizione di dogma, ossia,


articolo di fede riguardo al quale non pu esserci il minimo dubbio
Resurrezione di Cristo, dettaglio del portico della Basilica di San Marco, Venezia

suppone la resurrezione della carne


come cosa risaputa, ma anche la difende contro gli attacchi dei sadducei: Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie n
marito, ma saranno come angeli nei
cieli. A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro
di Mos, a proposito del roveto, come
Dio gli parl dicendo: Io sono il Dio di
Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? Non un Dio dei morti ma dei viventi! (Mc 12, 25-27; Mt 22, 30-32).
Il Messia avrebbe dichiarato ancora questa verit in altri passi (Gv 5,
28-29; 6, 39-40; 11, 25; Lc 14, 14).

La dottrina della resurrezione


nella Tradizione cristiana
I Padri, i Dottori ed insigni teologi hanno seguito con fermezza il retto cammino tracciato dal Divino Maestro: Nel II secolo, San Policarpo ha
dato lappellativo di primogenito di
Satana, a chi nega la resurrezione ed il
giudizio (1). Aristide afferma che i cri36Salvami Regina Marzo 2008

stiani osservano i comandamenti perch aspettano la resurrezione dei morti (2). Atenagora ha scritto un trattato
intero sulla resurrezione, la sua convenienza e necessit, e successivamente prova che luomo immortale, poich razionale; siccome, daltra parte, composto da anima e corpo, egli
non pu raggiungere la perfezione, il
suo fine e la sua beatitudine se il corpo non torna ad unirsi allanima.
SantIreneo insegna che i nostri
corpi, nutriti del cibo eucaristico, ricevono il seme della resurrezione (3).
Nel III secolo chi con pi chiarezza
ha difeso la resurrezione futura stato Tertulliano: Questa carne che Dio
ha formato con le sue mani e secondo
la propria immagine, che ha animato
col suo soffio a somiglianza della sua
vita () questa carne non resusciter?
Questa carne che di Dio per tanti motivi? (4).
Una testimonianza di SantAgostino: Resusciter questa carne,
la stessa che sepolta, la stessa che

muore, questa stessa che vediamo,


che tocchiamo, che ha bisogno di
mangiare e di bere per conservare la
vita; questa carne che soffre malattie
e dolori, questa stessa deve resuscitare, i malvagi per penare per sempre, e
i buoni per essere trasformati(5).
***
Malgrado sia stata ben suffragata
da tante e cos serie testimonianze,
continua a destare meraviglia immaginare che, in un giorno conosciuto
soltanto dallAltissimo, al suono delle trombe angeliche, milioni di corpi
emergeranno dalle profondit degli
oceani, sorgeranno dalle profondit
della terra ed insieme eleveranno gli
occhi al Creatore, che allora separer i suoi (cfr. Mt 25, 31-33).

) Ep. Ad Philip., VII, 1.


) Migne, P. G., t. 96, col. 1121.
3
) Id. ib., col. 1124.
4
) Id., e. 2, col. 885.
5
) Id., t. 38, col. 1231.

Il Tesoro della Preghiera

Timothy Ring

Litania del Preziosissimo


Sangue di Ges

Crocifisso della Basilica


dei Martiri, Lisbona

ignore, piet.
Cristo, piet.
Signore, piet.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Padre del Cielo, Dio, abbi piet di noi.
Figlio Redentore del mondo, Dio
Spirito Santo, Dio,
Santa Trinit, unico Dio,

Sangue di Cristo, Verbo di Dio incarnato, salvaci


Sangue di Cristo, della nuova ed eterna alleanza,
Sangue di Cristo, scorrente a terra nellagonia,
Sangue di Cristo, profuso nella flagellazione,
Sangue di Cristo, stillante nella coronazione di spine,
Sangue di Cristo, effuso sulla croce,
Sangue di Cristo, prezzo della nostra salvezza,
Sangue di Cristo, senza il quale non vi perdono,
Sangue di Cristo, nellEucaristia bevanda e lavacro delle anime,
Sangue di Cristo, fiume di misericordia,
Sangue di Cristo, vincitore dei demoni,
Sangue di Cristo, fortezza dei martiri,
Sangue di Cristo, vigore dei confessori,
Sangue di Cristo, che fai germogliare anime vergini,
Sangue di Cristo, sostegno dei vacillanti,
Sangue di Cristo, sollievo dei sofferenti,
Sangue di Cristo, consolazione nel pianto,
Sangue di Cristo, speranza dei penitenti,
Sangue di Cristo, conforto dei morenti,
Sangue di Cristo, pace e dolcezza dei cuori,
Sangue di Cristo, pegno della vita eterna,
Sangue di Cristo, che liberi le Anime del purgatorio,
Sangue di Cristo, degnissimo di ogni gloria ed onore,
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, esaudiscici, o Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi
piet di noi.
V/. Ci hai redenti, o Signore, con il tuo Sangue.
R/. E ci hai fatti regno per il nostro Dio.
Preghiamo: Dio onnipotente ed eterno, che hai costituito tuo Figlio Unigenito Redentore del mondo ed hai voluto essere placato col suo Sangue, concedici, Te lo chiediamo, che in tal modo veneriamo il prezzo della nostra salvezza e con la sua virt siamo difesi sulla terra contro i mali
della vita presente, che ci sia dato usufruire perpetuamente delle gioie celesti. Per Cristo nostro Signore. Amen.

La Parola dei Pastori

In nomine Domini
La Lettera Pastorale In nomine Domini, di Mons. Lucio Renna, O.C.D.,
interessante non solo per la sua diocesi di San Severo, ma per tutta la Chiesa.
Proponiamo qui la lettura di alcuni passi, particolarmente importanti ed attuali.
Don Lucio Maria Renna, O.C.D.

a missione fa parte essenziale


dellessere
Chiesa; non unesperienza limitata nel tempo, bens un impegno
organico di tutte le componenti delle realt ecclesiali e le strutture di servizio, chiamata a rapportarsi proficuamente agli ambienti vitali del territorio.
Ci non senza difficolt, spesso causate dallabitudine a vivere un cristianesimo di comodo che non disturba le coscienze.
Nellattuale clima culturale, la testimonianza cristiana, come ci stato
ricordato nei vari momenti del Convegno veronese, in quanto frutto di
libert vera, autentica, prova di non
appiattimento allomogeneizzazione
culturale imperante, fatta di materialismo di ritorno, scientismo, radicalismo, individualismo, rappresenta un
rischio perch scomoda.

La famiglia
La famiglia, prima cellula della societ e della stessa comunit ecclesiale, gravemente minacciata dalla mentalit relativistica che ordisce
continui attentati contro di essa. Di-

Vescovo di San Severo (Puglia)

venta sempre pi faticoso e difficile


difenderla anche come istituto naturale. Non sottovalutiamo i tantissimi
pericoli che si vanno addensando sulla famiglia che molti vorrebbero sostituire con le unioni di fatto e altri tipi di convivenza. []
A giustificazione di eventuali,
strane e becere soluzioni, ci si appella alla libert di vivere, di amare come a ciascuno piace. Ascoltiamo con attenzione linsegnamento del nostro Papa Benedetto XVI,
eco chiaro, lucido e profondo del
costante insegnamento della Parola di Dio e del Magistero sulla famiglia. Non cediamo minimamente
allassalto di chi vorrebbe venire a
compromessi su valori non negoziabili; n abbiamo paura, nelle nostre
catechesi e, data occasione, anche
nelle omelie, di essere ortodossi in
merito al matrimonio come sacramento e istituto naturale. Assistendo a dibattiti televisivi ci sorprende,
a volte, che persone dichiaratamente agnostiche parlino in difesa della
famiglia con forza di argomentazioni; mentre alcuni, che si dichiarano
cattolici e praticanti, balbettano, in-

cespicano, si vergognano di spendere una parola chiara e in sintonia


con la Chiesa.
Non dobbiamo trasformare il dibattito in corso in una specie di lotta
di religione; ma neppure essere pavidi
e tacere, venendo meno al nostro preciso dovere di parlare per incoraggiare e illuminare i nostri fedeli. [] La
famiglia luogo privilegiato dellesperienza dellamore, luogo dove si vive e
si trasmette la fede, ambiente educativo, come scuola di valori cristiani vivificati dalla preghiera. Di qui il monito del servo di Dio Giovanni Paolo II:
Famiglia, diventa ci che sei! (Familiaris Consortio, 17). []

La Pastorale Giovanile
La pastorale giovanile richiede
una particolare attenzione e sensibilit, perch il mondo giovanile particolarmente problematico ed attraversa un periodo di forte crisi. Non
possiamo restare indifferenti dinanzi
al malessere che sta afferrando i nostri giovani che, in numero crescente,
prendono le distanze dalla vita di famiglia, della comunit parrocchiale e
della stessa scuola.[]

scinante del mondo attuale da amare,


aiutare e coinvolgere in maniera efficace, interessando vecchie e nuove
generazioni.
Dinanzi al sacerdote si apre uno
scenario sconfinato ed egli non pu

chi di Dio e ad amare col suo cuore.


Forse, carissimi fratelli, dobbiamo
cercare di recuperare sempre di pi
la visione di fede del nostro sacerdozio che non appartiene a noi, ma
dono di Dio allumanit attraverso
la nostra persona, in se stessa vulnerabile e fragile, ma resa forte
e credibile dalla presenza del Signore in noi.
Timothy Ring

Il lavoro del settore vocazionale


resta comunque sempre grande e delicato, anche perch deve interessarsi
ad eventuali candidati alla vita consacrata maschile e femminile. []
Occorre trovare modi adatti per
accostarsi al mondo giovanile,
tenendo presenti non solo coloro che, sia pure episodicamente,
aderiscono alle varie nostre iniziative, ben studiate, preparate e
vissute; ma soprattutto quelli che
non vengono raggiunti affatto
n dalla famiglia, n dalla scuola, n dalla Chiesa, le tre agenzie classiche di formazione che
oggi sono pressoch ininfluenti.
Non dormiamo sonni tranquilli a riguardo, perch i giovani sono il nostro futuro. Rendiamoci
conto che limpegno di approccio con loro deve essere soprattutto parrocchiale: a nulla servirebbero le giornate mondiali, n
le stesse iniziative diocesane se
non avessero un seguito nella vita della parrocchia. []

Lesempio di Maria e la
parola di San Giovanni

Concludo con le parole di San


Giovanni:
Figlioli, non amiamo a parole n con la lingua, ma coi fatti e nella verit. Da questo conosceremo che siamo nati dalla verit e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio pi
grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio; qualunque cosa chiediamo la riceviamo da Lui perch osserviamo
Il sacerdote d
i suoi comandamenti e facciamo
quello che riceve
quel che gradito a Lui. Questo
il suo comandamento: che crediaIl ministero pastorale non
mo nel nome del suo Figlio Ges
consiste nellavviare, di volta in
Il sacerdote dona quel che riceve; e ogni
Cristo e ci amiamo gli uni gli alvolta, alcune iniziative, affidaniniziativa pastorale non pu che essere
espressione di vita interiore.
tri, secondo il precetto che ci ha
dosi allestemporaneit e alle urdato. Chi osserva i suoi comandagenze. Esso una forma di santificazione e di predicazione: un vero e fingere di non vederlo restando chiu- menti dimora in Dio ed Egli in lui. E
proprio stile di vita. Il sacerdote ten- so nelle sue abitudini, nelle ripetitivi- da questo conosciamo che dimora in
de alla santit attraverso il suo stesso t pastorali, intese e vissute come sa- noi: dallo Spirito che ci ha dato (1
cramentalizzazione, a volte motiva- Gv 3, 18-24).
ministero.
Ci sia desempio Maria, madre e
La vita di santit la fede in Cri- ta da utilit personale. Sono richiesto, vissuta e testimoniata con e nel sti al sacerdote mente, occhi e cuo- sorelle nostra, che, immersa nella luministero. Il sacerdote dona quel che re aperti. Con generosit e radicali- ce del mistero della Carit, ha semriceve; e ogni iniziativa pastorale non t. Le mezze misure, i perbenismi, i pre fatto la scelta della Volont divipu che essere espressione di vita in- se e i ma rovinano tutto e, spe- na per cui la sua vita terrena stata
teriore. Come le sentinelle dellauro- cialmente se accompagnati da atteg- lascesi di un s, detto e vissuto semra (cfr. Cantico dei cantici), egli guar- giamenti di superiorit, di arroganza pre, anche nei momenti pi dramda verso lorizzonte per scorgere i se- e di cattivo carattere, danno unim- matici della Sua storia. Siano le sue
gni dei tempi per avere una visione magine decrepita, asfittica, anacroni- parole sempre nel nostro cuore sapi ampia e precisa di ci che ve- stica e, qualche volta, odiosa del sa- cerdotale: fate quello che Ges vi
dice!.
ramente essenziale; per individuare cerdozio e della Chiesa.
La disponibilit verso ogni luogo,
i punti-chiave, gli orientamenti con(Brani della Lettera Pastorale In
creti circa la sua vita e la sua missione ogni persona, ogni comunit parrocnomine Domini, del 15/6/2007)
nel complesso, problematico e affa- chiale ci aiuta a vedere con gli oc-

Alla ricerca di Dio


Who is God? (Chi Dio?) stata una delle domande formulate pi
volte nel motore di ricerca Google,
nellanno 2007, secondo la seconda
relazione annuale della Google Zeitgeists.
I numeri confermano che esiste
una tendenza religiosa negli utenti
di Internet, specialmente negli Stati Uniti, dove, secondo il Pew Internet
Project, il 64% degli americani usa la
connessione web per fini spirituali e
religiosi.
Ogni essere umano ha in s un desiderio dinfinito, unansia di felicit
che soltanto in Dio pu essere veramente saziata.
Questa ricerca di Dio confermata anche dal grande interesse dei fedeli, specialmente i pi giovani, in relazione allEnciclica del Papa Benedetto XVI, Spe Salvi. Secondo quanto afferma il direttore della Libreria
Editrice Vaticana, Don Giuseppe Costa, essi leggono il Papa, lo seguono,
perch vedono in lui un padre, una
guida. Questa limpressione che si
ha parlando con loro.

La fede in numeri
Una recente inchiesta fatta negli
Stati Uniti, ha rivelato una realt del
popolo americano forse poco conosciuta allestero: la sua fede.
Il gruppo Barna ha selezionato,
nel dicembre 2007, sei storie bibliche e ha fatto unindagine dopinione per sapere dagli intervistati se essi le consideravano narrazioni di fat40Salvami Regina Marzo 2008

ti reali o solo racconti che trasmettevano principi.


Il risultato ha sorpreso gli increduli.
La grande maggioranza ha accettato come veridiche le storie presentate: la nascita di Ges dalla Vergine
Maria, il miracolo delle Nozze di Cana, la moltiplicazione dei pani e dei
pesci, lArca di No, Adamo ed Eva,
e la storia di Sansone.
In Brasile, la rivista Veja ha gi
pubblicato recentemente dati rivelatori della fede in questo paese:
Nel maggio scorso, in occasione della
visita del Papa Benedetto XVI, listituto Datafolha ha fatto una ricerca
sulla religiosit in questo paese. Il risultato mette in evidenza la dimensione impressionante della fede brasiliana: il 97% crede nellesistenza di
Dio, il 93% crede che Ges Cristo
resuscitato dopo essere morto crocifisso, e l86% concorda che Maria ha
partorito essendo Vergine.
Per quanto il mondo sia offuscato dalle oscure nubi dellincredulit,
ci sono molte stelle che brillano nel
firmamento.

Il Cardinal Bertone visita il


Movimento dei Focolari
Sono venuto in questa oasi di pace per un momento prolungato di
gioia e fecondit spirituale, ha affermato il Cardinal Bertone, Segretario di Stato del Vaticano, nel salutare i 600 sacerdoti diocesani del Movimento dei Focolari, riuniti nel loro
centro internazionale di Castel Gandolfo.
In questincontro, dice Radio Vaticana, il porporato ha risposto a varie questioni sollevate dai sacerdoti
presenti.
Sui movimenti ecclesiali, ha affermato che la loro presenza viva, efficace e trasformatrice, attira lattenzione persino dei non cristiani.
Notando il fatto che quello dei
Focolari uno dei movimenti pi
impegnati nella comunione e nel
dialogo, il Cardinale ha inviato un
saluto caloroso a Chiara Lubich,

dopo aver messo in risalto il ruolo fondamentale dei fondatori nella vita della Chiesa.

Patrono degli
animali domestici
Chi ha avuto la possibilit di andare in piazza San Pietro il 17 gennaio scorso, ha assistito ad uno
spettacolo inconsueto: a fianco degli abituali pellegrini, cera un gran
numero di cavalli, galline, capre,
conigli, cani e persino uno struzzo.
Questi animali sono stati portati dai
membri dellAssociazione Italiana
dei Creatori per essere benedetti
dal Cardinal Angelo Comastri, Vicario del Papa per la Basilica Vaticana, in occasione della giornata di
SantAntonio Abate.
La tradizionale benedizione degli
animali domestici ci ricorda, anche,
che dobbiamo consegnare a Dio tutto quanto abbiamo, per non usare in
modo errato i beni che Egli pone nelle nostre mani.

Basilica del Vaticano, polo


dattrazione delle moltitudini
Se le statue, che dallalto delle colonne del Bernini contemplano la
Piazza di San Pietro, potessero parlare, di sicuro non farebbero a meno di
manifestare sorpresa per lincessante e crescente afflusso di pellegrini, di
tutte le razze e nazionalit, alla Basilica Vaticana.
una media giornaliera da quindici a ventimila persone. Di queste, da ottomila a diecimila scendono al tumulo di san Pietro. Nei periodi di maggior affluenza si pu giungere a trentamila presenze giornaliere. Questi numeri sono molto indicativi di come la Santa Chiesa Cattolica
continui ad essere il polo di attrazione dei popoli.

Pensione: fine della carriera


o un rinnovarsi della vita?
Una coppia di italiani, Alberto e
Carmen Pistoni, dopo decenni di arduo lavoro e non pochi sacrifici, ha

Society of Jesus

Nuovo Generale
della Compagnia
di Ges

l 19 gennaio scorso, 217 delegati rappresentanti dei quasi ventimila membri della Compagnia di Ges hanno eletto come Superiore
Generale Padre Adolfo Nicols, di nazionalit spagnola e considerato uno specialista in temi asiatici.
Il nuovo Superiore Generale stato missionario
per pi di 40 anni in Giappone, e presidente della
Conferenza Gesuita dellEst Asia e Oceania.
La 35 Congregazione Generale della Compagnia di Ges stata convocata per trattare temi importanti, concernenti listituzione ed eleggere il nuovo Superiore Generale. Tra i temi trattati,
le sfide apostoliche che attendono lIstituzione nei
prossimi anni.
In una lettera diretta alla Compagnia nei giorni
precedenti la Congregazione, il Papa Benedetto XVI
ha espresso il suo desiderio che i Gesuiti possano portare a termine pienamente la loro missione e affrontare le sfide del mondo moderno con quella fedelt a Cristo e alla Chiesa che ha distinto lazione profetica di
SantIgnazio di Loyola e dei suoi primi compagni.

cominciato a pianificare quello che


avrebbe fatto dopo la pensione. Ed
sorto il dilemma: approfittare per
sfruttare il meritato riposo oppure fare qualcosa in pi?
Mentre si vive, c sempre una
missione da compiere al servizio di
Dio e dei fratelli. Cos, hanno deciso di fare un viaggio fino in Amazzonia, in Brasile, per aiutare i bambini che hanno bisogno di educazione e di affetto familiare, in collaborazione con le Missioni dei Servi di
Maria. Soltanto per uno o due anni, pensavano loro Sono diventati
gi sette! E col fermo proposito di

Benedetto XVI riceve il P Adolfo Nicols,


.
dopo la sua elezione

Il Pontefice ha manifestato anche una necessit


ancora pi grande, ai nostri giorni, del lavoro apostolico della Compagnia di Ges, per trasmettere in
forma integrale ai cittadini del mondo, lunico e immutabile messaggio di salvezza, il Vangelo.
Desidero vivamente dichiara ancora il Papa
che la presente Congregazione Generale riaffermi
con chiarezza lautentico carisma del Fondatore, per
incoraggiare tutti i gesuiti a promuovere la vera e sana dottrina cattolica.

continuare, lavorando nelle scuole del sorriso e della speranza, nella citt di Sena Madureira, una regione molto povera nello Stato di
Acre.
La gioia che inonda lanima di
questi due missionari, traspare nelle
loro parole, in una intervista alla Radio Vaticana:
A noi, che abbiamo lasciato la famiglia, che abbiamo abbandonato la
patria, chiedono: Ma come siete ricompensati? Siamo continuamente rimborsati dai sorrisi e dallaffetto
di questi bambini, che sentono tutto
il bene che gli vogliamo.

Movimento dei focolari in festa


Il sogno della fondatrice dei Focolari, Chiara Lubich, diventato una
realt, informa la Radio Vaticana. Il
movimento avr un Istituto Universitario che potr offrire, a partire dal
2008-2009, un corso di specializzazione di due anni sulla cultura dellIstituzione.
Il presidente dellIstituto sar il teologo Piero Coda, professore allUniversit Pontificia Lateranense e presidente dellAssociazione Teologica
Italiana.
Secondo il Servizio di Informazione dei Focolari, Chiara Lubich
Marzo 2008 Salvami

Regina41

ha avuto lintuizione che il carisma


dellunit avrebbe creato una nuova dottrina e ora vede il suo sogno realizzato; nellultimo anno ha lavorato
molto per dare un impulso a questIstituto. Loppiano sar la citt che ospiter questistituzione, per il fatto di
essere una delle principali mariapoli,
luoghi dove i focolari vivono e lavorano in comunit.
Secondo il cardinal Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, il nuovo Istituto un dono per la Chiesa e per la
societ del nostro tempo.
Il Movimento dei Focolari ha avuto unaltra gioia ancora questanno: il
conferimento del titolo di Dottore in
Teologia Honoris Causa alla sua fondatrice, da parte della Liverpool Hope University.

Il Papa benedice
gli agnelli
Il 21 gennaio, memoria liturgica di SantAgnese, il Papa Benedetto XVI ha benedetto due agnelli la
cui lana servir a confezionare i palli
da essere consegnati ai nuovi arcivescovi metropolitani, il giorno 29 giugno, solennit dei santi apostoli Pietro e Paolo.
Questi agnellini sono allevati
dalle religiose del convento romano di San Lorenzo, dopo essere stati offerti al Santo Padre dai religiosi dellOrdine dei Canonici Regolari Lateranensi, che servono nella Basilica di SantAgnese Fuori le
Mura. La lana affidata al Convento delle Suore di Santa Cecilia, che
si dedicano alla confezione dei palli sacri. Non appena sono terminati, essi vengono custoditi in unurna di bronzo (donata da Benedetto
XIV), nel luogo chiamato nicchia
dei palli, fino al momento della cerimonia di consegna.
Il Pallio un ornamento di lana
bianca con sei croci nere, che larcivescovo mette sulle spalle, con due
fasce che cadono sul petto e la schiena. il simbolo di ununione molto
speciale col Romano Pontefice.
42Salvami Regina Marzo 2008

Cina: documentario televisivo


sulle comunit cattoliche

Il Papa dona un milione e


400mila euro nel 2007

Pechino (RV) Un canale televisivo cinese ha dedicato 15 minuti della sua programmazione ad un reportage sulla vita delle comunit cattoliche nel paese.
Secondo lagenzia He Bei Faith
Press, la linea principale del documentario stata la descrizione della vita religiosa quotidiana nelle comunit cattoliche di Pechino, Shangai e Chong Qing. Sono state trasmesse immagini della celebrazione
eucaristica, del coro parrocchiale e
dei fedeli mentre ricevono la comunione.
Il programma televisivo ha descritto anche la vita di un seminario, con
una intervista dellallora professore e
attuale vescovo ausiliare di Ning Xia,
Mons. Li Jing, ordinato il 21 dicembre scorso, con lapprovazione del
Papa.
La trasmissione televisiva rappresenta un altro buon segnale di apertura della Cina. Gi alla fine dellanno passato, il governo cinese ha realizzato uninedita sessione di studi
sul tema religione, unoccasione in
cui il presidente Hu Jintao ha dichiarato che il paese appoggia la libert
religiosa e si proposto di aiutare i
fedeli di tutte le religioni che si trovano in difficolt.

Citt del Vaticano (RV) L


Elemosineria Apostolica dona un milione e 400mila euro allanno. Le attivit di carit del settore Vaticano verso i poveri, in nome del Papa, sono
descritte da Mons. Felix del Blanco
Prieto, elemosiniere apostolico.
Tutti i giorni inviamo un centinaio
di lettere includendo una somma in denaro o un assegno. Ogni anno, doniamo circa un milione di euro a singoli
individui e circa 400mila euro a istituzioni assistenziali, a piccoli progetti di
carit e ai monasteri di clausura bisognosi, per un totale di pi di 10mila azioni.
Quotidianamente descrive Mons.
Prieto riceviamo richieste urgenti di
persone in difficolt: di malati che non
possono pagare laffitto, le bollette della luce e del gas, di immigranti, di studenti, di persone che cercano lavoro.
Ad ognuno cerchiamo di portare un
po di serenit, offrendo un segnale della carit, della presenza e dellattenzione del Pontefice.
Per essere considerate, le richieste di aiuto devono avere un visto del
parroco. Dopo questo, spiega Mons.
Prieto, verifichiamo se le persone
o le famiglie hanno gi ricevuto un
qualche sussidio, in seguito decidiamo lammontare, che va dai 100 ai
500 euro.
La grande maggioranza delle richieste di aiuto viene dallItalia: Attualmente, molte sollecitazioni vengono dallItalia, inviate da immigrati. Nel
periodo natalizio si intensificano le richieste [] i poveri hanno il diritto di
farsi sentire, specialmente in questo periodo ha concluso Mons. Felix.

Cinquecentomila
nuove fotografie
Il servizio fotografico de LOsservatore Romano ha messo a disposizione del pubblico il fondo di Francesco
Giordani, fotografo della Santa Sede
dal 1930 al 1978, composto da oltre
500mila immagini.
Un archivio elettronico in formato Word, chiamato Quaderni Giordani, permette la ricerca dellelenco di
immagini e annotazioni realizzate da
Giordani, sui Papi Pio XI, Pio XII,
Giovanni XXIII e Paolo VI.
Una selezione di queste fotografie disponibile online allindirizzo
www.photo.va/index.php?gall=giord.

Missionario assassinato
nelle Filippine
Citt del Vaticano (RV) Benedetto XVI ha reso omaggio al coraggio e alla fedelt dimostrate dal
missionario oblato di Maria Immacolata, padre Jesus Reynaldo Roda, assassinato nelle Filippine il 15 genna-

Legionari di Cristo

Scomparsa del fondatore

adre Marcial Maciel, fondatore dei


Legionari di Cristo, ha consegnato la sua anima al Creatore, il giorno 30 gennaio.
In un comunicato ai membri
dellIstituzione, lattuale Superiore Generale, padre Alvaro Corcuera, LC, ha manifestato i sentimenti che li devono animare, in questa dolorosa
circostanza:
La sua dipartita duole nel pi profondo delle nostre anime. Ma, daltro canto, egli ci ha sempre parlato della speranza e, nel parlare della morte, ci ha
sempre parlato della Resurrezione. Per questo, non rimarremo nella tristezza del momento, n nelle lacrime del cuore. Dobbiamo ascoltare oggi lesortazione
di San Paolo: Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi! (Fil 4,4), con il giubilo soprannaturale di chi vive della fede e della speranza, portando
sempre nel cuore la contentezza di stare uniti a Ge-

io. Nel telegramma di condoglianze


firmato dal Cardinale Segretario di
Stato, Tarcisio Bertone, il Papa lo definisce come generoso sacerdote, e
lo indica come esempio per i religiosi e fedeli di tutta la regione, specialmente per i giovani.
Padre Roda lavorava nella regione
da dieci anni. Era parroco della Chiesa del Santissimo Rosario e direttore
della Scuola Notre Dame, frequentata, in maggioranza, da musulmani.
Era molto amato dalla popolazione.
Predicava a voce alta per la pace e
per lo sviluppo, e non aveva nemici
afferma lagenzia missionaria di notizie AsiaNews.

Cardinal Hummes: La
Chiesa deve riacquistare la
propria natura missionaria
Milano (RV) Durante un incontro sulla Parola di Dio nella vita dei

s Cristo, Buon Pastore, che cammina al suo fianco,


come i pellegrini di Emmaus, con passo deciso verso
leternit. []
Uniamoci alla Santissima Vergine Maria. Lei guider le nostre menti verso le profondit del mistero
che ci avvolge, e ci riempir sempre con la sua pace. Nostro padre mi aveva chiesto espressamente che,
al momento della sua morte, fosse accompagnato da
una immagine della Madonna di Guadalupe, che ha
avuto sempre come madre fedele e amorosa. Che Ella ci aiuti a continuare la nostra missione di servizio
totale alla Chiesa Cattolica, che tanto amiamo, con
unadesione piena e filiale al Santo Padre.
Nato nel 1920 nella citt messicana di Cotija de
la Paz, padre Maciel fond, nel 1941, i Legionari di
Cristo, unistituzione che vede al suo interno circa
650 sacerdoti e 2.500 seminaristi. Nel 1959 ha fondato il ramo laico, Regnum Christi, che conta oggi
65mila membri.

sacerdoti e della Chiesa, realizzato nella Basilica di SantAmbrogio,


a Milano, il Cardinal Claudio Hummes, Prefetto edlla Congregazione
per il Clero, ha dichiarato: Nel mondo attuale, segnato da una cultura
fortemente secolarizzata, sorge per i
sacerdoti una necessit missionaria.
Secondo Mons. Claudio, la Chiesa, oggi, deve riacquistare la propria
natura missionaria, non solo ad gentes, ma anche laddove si trova da secoli. Ha affermato ancora: La maggioranza dei cattolici non partecipa alla
vita della comunit perch non sufficientemente evangelizzata, perch non
stata preparata allincontro con Ges, che segna la vita. Questo indica la
necessit della missione.
Il Prefetto della Congregazione
per il Clero ha anche incoraggiato i
sacerdoti ad agire e a mettere in pratica, al di fuori delle mura delle chie-

se, la loro missione: Dobbiamo alzarci ed andare in cerca, non restare


ad aspettare dentro la chiesa. Dobbiamo uscire e raggiungere la nostra gente
cattolica; lannuncio pu essere diretto a tutti, in qualunque epoca. Sia negli
ambienti pi intellettuali, sia in quelli
pi semplici. Tutte le persone possono
essere toccate dal Vangelo, oggi.
Il cardinale ha affermato che, in
questa societ caratterizzata da una
cultura postmoderna e secolarizzata, pi difficile per il cristiano vivere la sua propria fede. Per questo,
ha concluso, il lavoro missionario
realmente importante.

Canzone nuova nella Terra Santa


La Canzone Nuova che ha gi
case in Brasile, Portogallo, Francia e Stati Uniti sar responsabile per il nuovo Centro Multimedia Francescano (Franciscan MultiMarzo 2008 Salvami

Regina43

media Center) della Custodia della


Terra Santa.
La nuova comunit si installata nel Collegio Terra Santa, a Gerusalemme, dove dispone di un centro
digitale , per evangelizzare per mezzo della divulgazione di informazioni
dettagliate sulla Terra Santa.
In unintervista alla Radio Vaticana, Fra Pierbattista Pizzaballa, Custode della Terra Santa, ha dichiarato
che questo nuovo centro offre ai cristiani i mezzi per raggiungere il cuore delle persone nei luoghi pi diversi del pianeta.

Nuovo vescovo ausiliare


di San Paolo
Sua Santit il Papa Benedetto
XVI ha nominato come vescovo ausiliare dellArcidiocesi di San Paolo Don Tarcisio Scaramussa, SDB,
che allepoca della nomina occupava
il posto di Assistente Generale della
Congregazione Salesiana, a Roma.
Dottore in Filosofia e Pedagogia
nella Facolt Don Bosco di Filosofia,
Scienze e Lettere di So Joo del Rei,
e in Teologia presso lIstituto Centrale di Filosofia e Teologia di Belo Horizonte, ha conseguito poi una specializzazione in orientamento educazionale allUniversit Cattolica di Minas
Gerais, Belo Horizonte.
Nellapprendere della sua nomina, ha diretto un caloroso messaggio
ai fedeli dellArcidiocesi di San Paolo: Vengo a cuore aperto, completamente disponibile al servizio e alla vita in comunione. Vengo ad unire il poco che ho ai numerosi doni e
carismi che lo Spirito Santo ha sparso costantemente tra voi, Chiesa viva,
segnale e testimone di Ges Risorto
tra noi.

Ebrei cattolici, nasce un sito


Israele (La Stampa) - In realt nato da un paio di mesi e si chiama www.
catholic.co il sito web che rende pi evidente una presenza religiosa in crescita
costante. Il nuovo sito oltre al francese,
allinglese e allebraico (lingue tradizio44Salvami Regina Marzo 2008

nali dello stato) parla anche russo. Sulla prima pagina si legge una citazione da
Luca, nella presentazione al Tempio di
Ges: Una luce per illuminare i Gentili, e la gloria del popolo di Israele. Nel
sito si illustrano i tre obiettivi dellassociazione: Stabilire e far crescere comunit cattoliche ebreofone nello stato di
Israele per fedeli integrati nella vita della societ israeliana ebraica.
Essere cattolici in ebraico in un
ambiente predominante ebreo una
nuova esperienza nella storia della
Chiesa! Servire da ponte fra la Chiesa universale e il popolo di Israele rafforzando le relazioni fra ebrei e cristiani e rendere pi acuta la coscienza della Chiesa delle radici ebraiche
e dellidentit ebrea di Ges e degli apostoli. I nostri fedeli sono impegnati pienamente nella vita della societ israeliana e nella vita della Chiesa cattolica. Portare testimonianza,
come parte integrale della Chiesa in
Terrasanta, dei valori di pace e giustizia, perdono e riconciliazione in un
contesto di violenza e di guerra.

ne per le Cause dei Santi, ha dichiarato che il Cardinal Newman tra le


varie personalit che saranno tra breve beatificate.
Egli potr essere, pertanto, il primo santo inglese non martire, dai
tempi della Riforma.
Descrivendolo come un uomo di
pensiero, una figura emblematica di
una conversione dallAnglicanesimo
al Cattolicesimo, ha detto il Cardinal
Martins: Personalmente, spero che questa beatificazione possa di fatto avvenire entro breve tempo, visto che sarebbe
molto importante in questo momento
per il cammino dellecumenismo.
Il Papa Benedetto XVI si interessato del Cardinal Newman dalla
prima volta che ha letto la sua storia,
nel 1946.
Attualmente, la Congregazione
per le Cause dei Santi sta investigando sulla guarigione del diacono Jack
Sullivan, dellArcidiocesi di Boston,
USA. Sullivan, di 68 anni, aveva un
grave disturbo alla colonna vertebrale, ma recuper la sua piena mobilit
dopo preghiere al Cardinal Newman,
il 15 agosto 2001, festa dellAssunzione della Madonna.
I promotori della causa di beatificazione di Newman sperano anche
che egli sia proclamato Dottore della
Chiesa, diventando il secondo inglese
a ricevere questo onore. Il primo il
Venerando Beda, morto nel 735. Beda fu dichiarato Dottore della Chiesa
nel 1899, dal Papa Leone XIII, il quale, 20 anni prima, aveva elevato Newman alla dignit di cardinale.

Pericoli che indeboliscono


la vita religiosa

Cardeal Newman

Imminente beatificazione
del Cardinale Newman
In unintervista a LOsservatore Romano, il Cardinal Jos Saraiva
Martins, Prefetto della Congregazio-

Citt del Vaticano (Quotidiano) Il cardinale Franc Rod, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di
vita Consacrata, ha lamentato che:
limborghesimento e il relativismo
morale sono i due grandi pericoli che
indeboliscono la vita religiosa.
Nonostante il calo delle vocazioni sia irrisorio, dello 0,7% nel 2006,
oggi i problemi pi grossi - spiega il

cardinale - sono determinati dal clima di secolarizzazione. Gli indicatori sono: una libert senza vincoli, un
debole senso della famiglia, uno spirito mondano, una scarsa visibilit
dellabito religioso, una svalutazione della preghiera, una insufficiente
vita comunitaria e uno scarso senso
dellobbedienza.

La vita contemplativa - rileva


il cardinale - suscita la maggiore attrattiva sui giovani e la gente, perch
esprime una scelta di vita pi radicale. Oggi attrae chi si impegna in una
vita di fede sine glossa, come si diceva nel passato.
Il celibato non fa paura, perch
manifesta piuttosto una libert di

amore e di dono di s. La castit parla di una sessualit vissuta non in maniera ossessiva e di fronte alla fragilit affettiva di oggi solo nella Chiesa si
pu essere peccatori, perdonati e riabilitati per poter riprendere la propria vita. Nel mondo quando sbagli
sei tagliato fuori e segnato per sempre, ha detto il cardinale.

Visita del Santo Padre negli USA


Citt del Vaticano (RV) - La Sala Stampa della
Santa Sede ha pubblicato una nota che conferma
una visita del Papa negli USA, dal 15 al 20 aprile
prossimo. Benedetto XVI visiter la sede delle Nazioni Unite, a New York ed avr un incontro a Washington col presidente George W. Bush, alla Casa Bianca.
Secondo il programma anticipato dai vescovi
cattolici degli USA, lincontro con Bush avverr
il 16 aprile. Il giorno dopo, Benedetto XVI presieder la Santa Messa a Washington, nello sta-

dio dei Nationals e visiter lUniversit Cattolica locale.


Il 18 aprile, Benedetto XVI terr un discorso nella sede dellONU, sar il terzo pontefice a farlo, dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II. Il 19, il Santo Padre
presieder una Celebrazione Eucaristica nella Cattedrale di San Patrizio.
La visita si concluder il 20 aprile con una messa
nello Yankee Stadium, dopo un momento simbolico a Ground Zero, in memoria delle vittime degli attentati dell11 settembre 2001.

Marzo 2008 Salvami

Regina45

Storia per bambini o per adulti pieni di fede?

Il re e il bambino
Quando la carrozza dorata del sovrano si ferm
ad un incrocio, i suoi occhi caddero su un bambino
molto somigliante allex erede. Impressionato,
il re lo mand a chiamare.

Maria del Pilar Perezcanto Sagone

na mattina di primavera, il re decise di


fare una passeggiata
per le vie della capitale. Gli pullulavano
nella memoria i tristi ricordi del passato, quando la morte aveva fatto visita al palazzo reale: prima tocc alla
regina, poco tempo dopo, al principe,
suo unico erede.
Mentre contemplava le prospere
vie, abitate dal popolo, rispettoso e riverente al suo passaggio, pensava che il
frutto della sua onesta e saggia amministrazione era destinato a perire dopo
la sua morte. Non incontrava in nessuno dei sudditi e parenti le qualit di spirito e la religiosit indispensabili per la
salvaguardia di un regno cristiano.
Le dense nubi che gli turbavano
lanima si mitigarono un po alla vista
della cattedrale.
Disse al cocchiere:
Ferma qui, che voglio pregare.
Entrato in chiesa, il re si diresse
alla statua di San Giuseppe. L, dal
46Salvami Regina Marzo 2008

profondo dellanima gli sgorg una


preghiera:
O buon padre di Ges, ai cui
piedi sono venuti a pregare, nel corso
dei tempi, anche i miei antenati. Intravvedo gi le disgrazie e le sventure
che si abbatteranno sul regno dopo
la mia morte, nel caso io me ne vada
da questa vita senza lasciare una discendenza. Voi, che avete avuto sotto
la vostra tutela il Re dei re e Signore
dei signori, intercedete per me presso
Colui che governa luniverso.
Sulla via del ritorno a palazzo, la
carrozza dorata del sovrano si ferm
ad un incrocio. Gli occhi del monarca
caddero su un bambino poveramente vestito che attraversava la strada.
Impressionato dalla somiglianza con
lex erede, mand a chiamarlo.
Il piccolo si avvicin timidamente
e chiese:
Maest, in che cosa posso servirvi?
Siediti al mio fianco, voglio conversare con te.

Dapprincipio provava vergogna


per le proprie vesti povere e sporche,
ma un po alla volta il bambino si dimentic della sua miserabile condizione. Il re era talmente buono, e lo
aveva messo cos a proprio agio, che
la sua attenzione era completamente
rivolta al grande sovrano.
Come ti chiami, e chi sono i
tuoi genitori?
Mi chiamo Giuseppe, perch
sono nato nel giorno di questo santo. Quanto ai miei genitori essi sono morti molto tempo fa. Io vivo con
una zia che non mi vuole molto bene.
Durante il giorno chiedo lelemosina,
per alleviare un po le sofferenze.
Dinanzi a questo bambino fragile e bisognoso, il re colse un segnale del Cielo.
Giuseppe, vuoi venire con me
al palazzo reale, dove occuperai il posto del principe? Tu sarai a partire da
adesso mio figlio, e quando Dio mi
chiamer alla Sua presenza, tu sarai
il re di questo popolo.

a questi interrogativi, lo sottoporr


ad una dura prova, perch se non lo
far, la mia generosit potr significare una grande stoltezza.
Il giorno successivo il re mise in
pratica la dura prova per il principe. Fingendo, cominci a non dimostrargli la stessa amicizia e, comprensione, lo guardava con indifferenza, e
con una certa distanza. Gli concedeva udienze brevi, gli prestava poca attenzione, lo evitava a favore di cose
meno importanti. Arriv al punto di
conversare con terzi, in sua presenza, su re vedovi e senza figli che si sono sposati nuovamente, hanno avuto
prole ed hanno assicurato cos la loro
discendenza.
Chiss, potrei seguire lesempio
di questi, contrarre nuove nozze e avere un erede del mio stesso sangue
Dopo alcuni mesi vissuti in questo clima, il re ordin ad un nobile di
mettere alla prova Giuseppe.
Non so cosa succede, principe
Giuseppe, ma sento il nostro sovrano
molto cambiato. Mi sembra che lui
non ti nutra lo stesso affetto di prima.
Credo che, ormai, non ti consideri pi suo figlio.
S, nobile marchese, devo concordare che il re molto serio e formale, ma, non fa
parte dei suoi diritti trattarmi come vuole? Io ho ricevuto tanto da lui! Anche se lui
mi togliesse tutto, io lo servir per tutta la vita!
Senza aspettare un attimo il
marchese and a portare la risposta al re. Fu cos confermata la lealt del cuore del principe, cosa che consol molto il
monarca. Tuttavia, egli aveva
ancora bisogno di unultima
dimostrazione di fedelt del
principe.
Una mattina, lo fece svegliare e condurre alla sua presenza.
Devo affidarti una missione pericolosa e confidenziale. In un paese lontano c
Natalino Signorini

Il piccolo bambino apr la bocca,


ma non riusc a dire nulla. Quellinvito era completamente sproporzionato rispetto alla sua umile condizione!
Facendo uno sforzo enorme, rispose:
Sono pronto a fare la vostra volont, mio signore.
Giunto a palazzo, il re disse a tutta la corte:
Desidero che questo bambino
sia mio erede. Quando io morir, lui
sar il nuovo monarca. Conducetelo nella stanza da letto del mio compianto figlio, vestitelo con i suoi abiti,
offritegli il cibo che desidera, servitelo come fareste col principe.
Giuseppe fu educato, divenne un ragazzo e conviveva in modo perfetto con il re. Tutto procedeva normalmente, per nello spirito
del monarca nacque un interrogativo: Questo bambino mi vorr veramente bene? Mi sar riconoscente per quello che riceve? Diventer
degno di dirigere un giorno il mio
regno? O sar egli un ingrato che
mi fa piacere per interessi momentanei? Per ottenere risposte sicure

un prigioniero che in attesa di un


mio messaggio. Questa stessa notte,
dovrai travestirti e uscire dal palazzo, andare fin l, dire che sei mio figlio, lasciarti catturare e condurre allo stesso carcere, per poter cos trasmettere il mio messaggio alla persona in questione.
Il giovane, sebbene sorpreso, non
esit a rispondere:
Mio signore e padre, lo far
col massimo impegno. A che ora devo partire? Come si chiama il prigioniero? Qual il messaggio che vostra
Maest vuole che gli sia trasmesso?
Il re diede al principe le istruzioni
necessarie e aggiunse:
Hai unora di tempo per prepararti. Dimmi arrivederci e parti subito.
Il ragazzo fece un inchino e si ritir.
Allora esatta, si present travestito davanti alle guardie alla porta del
palazzo, ma, con sua sorpresa, gli fu
impedito di uscire:
Il re ordina che tu torni nella
sua stanza!
Egli ritorn e il monarca lo accolse
traboccante di affetto. Era assicurata
la successione al trono in quel regno
mitico e meraviglioso
***
stato un saggio che ha scritto
questa storia, alla quale possiamo dare la seguente interpretazione: avendo Dio creato gli angeli affinch regnassero nel Cielo, guard con tristezza i troni che i seguaci di Lucifero
avevano lasciato vuoti. Chiam, allora, i poveri uomini ad occupare quei
luoghi splendidi, molto al di sopra
dei loro meriti. Al fine di verificare il
grado damore e gratitudine di ognuno, decise di sottoporli a prove.
Se a queste saremo fedeli, con le
preghiere misericordiose di Maria
nostra Madre, il Signore ci introdurr in Paradiso, dicendo: Bene,
servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti dar autorit su molto;
prendi parte alla gioia del tuo padrone (Mt 25, 21).
Marzo 2008 Salvami

Regina47

_ _______
I Santi di ogni giorno

4. San Casimiro, patrono della Polonia (+1484).


Beato Umberto III, Conte di Savoia (+1188). Govern dallet di dodici anni. Profondamente devoto, si mostr sempre generoso coi bisognosi,
favorendo in tutto la Santa Chiesa.
5. Beato Cristoforo Macassoli,
presbitero (+1485). Appartenente
alla nobile famiglia milanese Macassoli, divenne francescano a ventanni.
Grande predicatore, oper numerose
conversioni e miracoli.

lo
io
To
n
or

3. Beati Liberato Weiss, Samuel


Marzorati e Miguel Pio Fasoili de
Zerbo, presbiteri e martiri (+1716).
Religiosi missionari francescani lapidati a Gondar, Etiopia.

ct

2. IV Domenica di Quaresima
San Ceadda, vescovo (+672). Arcivescovo di York, svolse questincarico con umilt, percorrendo a piedi il
territorio di sua competenza. Trasferito allarcidiocesi di Lichfield, edific un monastero a fianco della cattedrale, cos pot dove poter osservare
vita monacale, quando era libero da
impegni pastorali.

San Giovanni Battista Nam Chongsam, martire (+1866). Nobile coreano


e camerario reale. Convertitosi al cristianesimo, fu mal visto da numerosi
membri della corte, i quali promossero
la sua cattura obbligandolo a denunciare i cattolici. Di fronte al suo categorico
rifiuto, fu incarcerato e tormentato con
diversi supplizi fino alla morte.

Vi

1. San Davide, vescovo (+ 601).


Sacerdote contemplativo fond il
monastero di Menevia, nel Galles.
Eletto vescovo, presiedette numerosi sinodi, prendendo importanti decisioni sulla liturgia e disciplina ecclesiastica.

Santa Francesca Romana, Basilica


di Santa Maria Nuova Roma

8. San Giovanni di Dio, religioso


(+1550).
Beato Vincenzo Kadlubek, vescovo e monaco (+1223). Nobile polacco che abbracci la vita ecclesiastica.
Eletto vescovo di Cracovia, riform
il capitolo e i monasteri. Non avendo
raggiunto tutti i suoi obiettivi, chiese
le dimissioni e si fece cistercense.

6. San Crodegando di Metz, vescovo (+766). Vescovo di Metz. Si dedic alla riforma del clero trasformando i sacerdoti diocesani in religiosi di
vita comunitaria, codificando e disciplinando le regole volte a risolvere
una profonda crisi morale in atto.

9. V Domenica di Quaresima
Santa Francesca Romana, religiosa (+1440).
Santi Pietro Che Hyong e Giovanni Battista Chong Chang-U, (+1866).
Padri di famiglia, tipografi di professione, incarcerati e martirizzati in Corea per aver pubblicato libri cristiani,
collaborato con la catechesi e amministrato il battesimo.

7. Sante Perpetua e Felicita, martiri (+203).

10. SantAttala, abate (+626). Successore di San Colombano. Riusc a

48Salvami Regina Marzo 2008

mantenere lausterit della Regola del


santo fondatore, dirigendo con amore
e vigore il monastero di Bobbio.
11. Beato Tommaso Atkinson, presbitero e martire (+1616). Zelante predicatore, attrasse numerosi protestanti
alla vera Chiesa. Di fronte alle persecuzioni del regno di Giacomo I dInghilterra, per aver sostenuto numerosi cattolici, fu catturato e messo alla forca.
12. Beata Giustina Bezzoli Francucci, vergine (+1369). Religiosa benedettina distintasi nella pratica di
austere penitenze. Il suo corpo si trova intatto nel monastero dello Spirito Santo ad Arezzo.
13. Beata Francesca Trehet, vergine e martire (+1794). Religiosa della Carit fermata durante la Rivoluzione Francese, accusata di accogliere sacerdoti, negare la fedelt alla patria e alimentare gli chouans. Mor
ghigliottinata.
14. Beata Eva de Mont-Cornillon, vergine (+1265). Amica di Santa
Giuliana di Liegi, con cui lavor ardentemente affinch fosse istituita la
festa del Corpus Domini.
15. Solennit di San Giuseppe,
sposo della Madonna (anticipata dal
19 marzo, in virt della Settimana
Santa).
Beato Artemide Zatti, religioso
(+1951). In Argentina, si fece religioso salesiano. Assalito dalla tubercolosi, fu inviato allOspedale di San Giuseppe a Viedma. Chiese ed ottenne la
guarigione per mezzo di Maria Ausiliatrice. Concluso il noviziato e presi
i voti esercit, nello stesso ospedale,
le funzioni di farmacista, infermiere,
amministratore e vice-direttore.
16. Domenica delle Palme della
Passione del Signore
Beato Giovanni Sordi, vescovo
(+1181). Nobile di Cremona, si fe-

______________________ Marzo

17. San Patrizio, vescovo.


San Gabriele Lalemant, martire
(+1649). Religioso gesuita francese,
missionario ausiliare di San Giovanni de Brbeuf, in Canada, che segu
eroicamente nel martirio.
18. San Cirillo di Gerusalemme, vescovo e dottore della Chiesa
(+386).
SantEdoardo II, re (+978). Battezzato da San Dunstano, govern
saggiamente lInghilterra sotto gli
orientamenti di questo santo. Fu assassinato durante una cospirazione
contro il trono.
19. Beato Marco di Montegallo, presbitero (+1496). Un anno dopo aver
contratto matrimonio, incontr, con la
sua sposa, la vera vocazione: lei divent clarissa e lui, francescano. Esercit il
ministero della predicazione mettendo
in risalto il suo esemplare, austero e caritatevole modo di vivere.
20. Beato Ambrogio Sansedoni,
presbitero (+1287). Religioso domenicano formato da SantAlberto Magno e condiscepolo di San Tommaso
dAquino.
21. Venerd della Passione del Signore
SantAgostino Zhao Rong, presbitero e martire (+1815). Cinese di famiglia pagana, faceva la guardia di cristiani incarcerati. La religiosit dei detenuti fu tale da fargli chiedere il battesimo. Si fece sacerdote, eccellente
predicatore e confessore. Fu martirizzato davanti al rifiuto di apostasia.
22. Sabato Santo

Santa Lea, vergine (+383). Morto


il suo sposo, si ritir nelle vicinanze
di Ostia, conducendo una vita ascetica di orazione e penitenze.
23. Domenica di Pasqua
San Turibio di Mogrovejo, vescovo.
San Gualterio, abate (+1095).
Monaco benedettino abate di Pontoise, Francia. Combatt con gagliardia
la simonia nel clero.
24. Santi Timolao, Dionisio, Pauside, Romolo, Alessandro e compagni, martiri (+303). Non volendo rinnegare la fede, furono sgozzati durante la persecuzione di Diocleziano.
25. Santa Josaphata Hordashevska, vergine e fondatrice (+1919).
In Ucraina, fond le Schiave di Maria Immacolata destinate alleducazione e alla cura dei bisognosi. Nella sua breve vita, sub molte calunnie
e persecuzioni.

29. San Ludolfo, vescovo (+1250).


Esemplare religioso premonstratense, eletto vescovo di Ratzeburg.
30. II Domenica di Pasqua
Beata Maria Restituta Kafka, vergine e martire (1943). Desider abbracciare la vita religiosa a 15 anni,
per, lopposizione paterna la fece
aspettare i 20 anni, quando, fuggendo da casa, entr come Francescana
della Carit Cristiana, a Vienna. Mor da martire per aver sfidato le proibizioni dellautorit politica, facendo
collocare il Crocifisso in tutte le stanze dellospedale.
31. Solennit dellAnnunciazione
del Signore. (Trasferita dal 25, in virt della Pasqua).
San Beniamino, diacono e martire
(+420). Fu zelante predicatore del
Vangelo in Persia e sottoposto a giudizio, fu condannato per essersi rifiutato di abbandonare la fede cattolica.

26. San Pietro di Sebaste, vescovo


(+391). Fratello di Santa Macrina, San
Basilio Magno e San Gregorio. Vescovo di Sebaste, lott ardentemente contro leresia ariana.
27. San Ruperto, vescovo (+718).
Primo vescovo di Salisburgo. Evangelizz e convert gran parte della popolazione. Battezz il re Teodoro II
e col suo aiuto edific chiese e monasteri. considerato lapostolo
dellAustria e della Baviera.
28. Beata Giovanna Maria di
Maill, vedova (+1414). Nobile
francese espulsa da corte dopo la
morte del marito nella guerra contro gli inglesi. Rifugiatasi in un eremo, si dedic alla cura dei poveri e
dei lebbrosi.

San Turibio di Mogrovejo


Cattedrale di Malaga (Spagna)

Srgio Hollmann

ce religioso benedettino e fu esiliato


per aver difeso il legittimo papa. Designato alla diocesi di Mantova e posteriormente in quella di Vicenza, govern con saggezza e vigore.

I castelli,
il Papa e Maria
Possono i castelli ricordarci virt cristiane?
Senza dubbio. In particolare una: la prudenza.

Marcelo Rezende

ercorrere le vie che


solcano lantica Europa come percorrere le pagine di un
libro di Storia. Attraversiamo una valle e l si svolta
una leggendaria battaglia. Incrociamo un fiume che stato il confine fra
due potenti imperi. Avvistiamo una
grotta nella quale vissuto un solitario, fondatore di un plurisecolare ordine religioso.

50Salvami Regina Marzo 2008

Sappiamo che la maggior parte


delle imprese umane scomparsa in
modo anonimo e fugace nella voragine impietosa del corso dei secoli. Sono rimasti nella memoria e nei vecchi
libri soltanto i nomi pi importanti,
sia per la loro grande virt, che per
la loro estrema malvagit.
Valide testimonianze del passato
sono le antiche costruzioni; per lo meno, quelle che sono riuscite a sopravvivere allerosione del tempo. Tra que-

I castelli della Spagna


impossibile parlare di castelli senza parlare della Spagna. Un gran numero di questi fu costruito durante la
turbolenta Riconquista, che abbracci
il lungo periodo tra i secoli VIII e XV.
In questepoca di conflitti, le popolazioni iberiche hanno trovato nei castelli un mezzo per proteggersi o assicurare le loro conquiste. Infatti, le
frontiere instabili e le interminabili
campagne militari hanno avuto come
risultato la costruzione di un numero enorme di simili piazzeforti: quasi 10mila, secondo alcune stime. Og-

gi ne restano allincirca 2500, tra cui


spicca il Castello di Loarre, considerato una delle fortezze romaniche
meglio conservate di tutta la Spagna
e dellEuropa. Situato nella serra di
Gratal, a 35 chilometri di distanza
da Huesca, fu costruito nel secolo XI
per ordine del re Sancho III per servire da vedetta sui monti. Le fondazioni di Loarre poggiano sulla roccia massiccia, ci permetteva uneccellente difesa, poich era impossibile per il nemico scavare tunnel sotto
le sue mura.

Un esempio evangelico
Possono i castelli ricordarci virt cristiane? Senza dubbio. In particolar modo una: la prudenza. Una
fortificazione quasi millenaria come
quella di Loarre illustra, in forma
eccellente, quella parabola di Ges:
Perci chiunque ascolta queste mie
parole e le mette in pratica, simile
a un uomo saggio che ha costruito la
sua casa sulla roccia (Mt 7, 24).

Il castello una bella immagine


delle disposizioni di spirito del buon
cristiano. Cos come quegli antichi costruttori cercavano il terreno pi consistente per edificarvi le loro difese, il
cattolico deve orientare la propria condotta attraverso la Chiesa e il Papa,
la roccia ferma sulla quale si sorregge lanima cristiana. Soprattutto, deve avere la prudenza di cercare il pi
sicuro riparo soprannaturale, ossia, la
materna protezione della Madonna.
Secondo il mirabile San Luigi
Maria Grignion de Montfort, questa buona Madre veglia sui suoi figli, li protegge ed accompagna come
un esercito in ordine di battaglia: Ut
castro rum acies ordinata (Ct 6, 4).
Stando al riparo di una cos solida fortezza, il fedele non avr nulla da temere. Sostenuta, consolata
e protetta, la sua vita spirituale sar la realizzazione delle parole della
Scrittura: Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si
abbatterono su quella casa, ed essa
non cadde, perch era fondata sopra
la roccia (Mt 7, 25).

Castello di Loarre, Huesca


(Spagna)

Sergio Hollmann

ste, forse quelle che pi richiamano la


nostra attenzione sono i vecchi e robusti castelli. Eretti sopra monti e colline, questi vetusti guardiani di pietra
sembrano ancora vigilare a distanza, come se i loro nemici di altri tempi potessero sollevarsi dalla polvere e
minacciarli nuovamente.

Marzo 2008 Salvami

Regina51

Sergio Hollmann

Piet Cattedrale di
Salamanca (Spagna)

olei che per lazione dello Spirito Santo era diventata Madre del
Redentore, per un nuovo dono della sua bont, fu associata alla
sua Passione.
La Vergine Maria, che senza dolori aveva dato alla luce il Divino Figlio, pat sofferenze indicibili per la nostra rigenerazione.
(Prefazione della Messa Maria Vergine presso la croce del Signore)

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