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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2, DR PD - Contiene I.R.

- Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 67
Novembre 2008

Non esiste
carisma
svincolato
dal Papa

Salvami Regina

Gustavo Kralj, sob concesso do Ministrio dos Bens Culturais da Repblica Italiana

La divina beatitudine

Particolare del Giudizio


Finale del Beato Angelico
Museo di San Marco, Firenze

asciugher ogni lacrima dai


loro occhi; non vi sar pi
morte n lutto e grida e dolore. S, le cose di prima sono passate.
(Ap 21, 4) [...] Sar contentato lodorato con quegli di paradiso. Sar contentato ludito colle armonie celesti... [...]
Che sar sentir tutti santi e gli angeli
cantare a coro le glorie di Dio! (Sl 83,5)

Che sar udir Maria che loda Dio! La


voce di Maria in cielo sar come dun
uscignuolo, in un bosco, che supera il
canto di tutti gli altri uccellini, che vi
sono. In somma ivi son tutte le delizie,
che possono desiderarsi.
(SantAlfonso Maria de Liguori,
Apparecchio alla Morte, XXIX)

SommariO
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno X, numero 67, Novembre 2008

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Juliane
Vasconcelos A. Campos, Luis Alberto
Blanco Corts, Mariana Morazzani
Arriz, Severiano Antonio
de Oliveira
Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento Postale - D. L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46)
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www.salvamiregina.it
Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio

Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Non esiste carisma


svincolato dal Papa (Editoriale) . . . . . . . . . . . .

Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo
Stampa e rilegatura:
Pozzoni - Istituto Veneto
de Arti Grafiche S.p.A.
Via L. Einaudi, 12
36040 Brendola (VI)
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

........................

Commento al Vangelo
Una via sicura
per la salvezza eterna
......................

10

Intervista con Mons. Giuseppe Song Sui Wan, SDB


Un vescovo cinese
. . . in . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . Amazzonia

18

20

Tesoro della Preghiera


Consacrazione al
Sacro Cuore di Ges
......................

27

Pu esserci tristezza
nel Cielo?
......................

......................

......................

30

33

La Parola dei Pastori

......................

34

E accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................

Storia per bambini....


Proteggimi,
Maria!

Araldi nel mondo

......................

Suor Teresa Giuliana


di San Domenico
La principessa africana

Il soave
sentiero dargento

La voce del Papa


Siate per i fedeli
un modello

Araldi del Vangelo


Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5
00165 Roma
Tel. sede operativa
a Mira (VE): 041 560 08 91

......................

40

46

I Santi di ogni giorno

......................

48

La Basilica della
Madonna di Lujn

28

......................

50

S crivono
Lettura che aiuta molta gente
Fratelli, nella festa di San Benedetto, desidero ringraziarvi per la vostra preziosa rivista, la cui lettura di
aiuto a molta gente e desidero offrire per essa la preghiera del Pellegrinaggio della nostra Diocesi, povera
ed isolata, ma fedele al cammino della Chiesa. Un abbraccio fraterno e la
mia benedizione.
Mons. Xavier Gilles de
M
aupeou dAbleiges
Vescovo Diocesano di Viana Brasile

Materiale interessante,
formativo ed attuale

Prima di tutto vorrei felicitarmi con


tutta lequipe di redazione che lavora
in questa rivista mensile. Sono un sacerdote francescano che sta servendo
come parroco nella nostra Parrocchia
Francescana Madonna del Rosario,
nel comune di Salamanca, nel sud del
Cile, vicino alla bella Valle del Choapa. Oltre a felicitarmi con voi, vorrei
chiedervi se vi la possibilit di ricevere questa pubblicazione mensilmente ed in forma gratuita, poich siamo
una parrocchia senza grandi mezzi,
impegnata particolarmente nel lavoro
con le comunit rurali, che sono molte ed il materiale mi sembra interessante, formativo e molto attuale per
quanto riguarda gli avvenimenti della
vita della nostra Chiesa. Pace e bene
in nome di S. Francesco dAssisi.
Fra Aristides M., OFM
Salamanca Cile

Dal Messico, una suor italiana


Sono una vostra assidua lettrice,
di nome suor Immacolata Bontempo.
In questi diversi mesi di vita in Messico ho ricevuto con immensa gioia
la vostra interessante rivista Araldi
del vangelo e sono rimasta commos-

4Salvami Regina Novembre 2008

i lettori

sa per la Vostra generosit nel diffonderla. Vi ringrazio infinitamente per tutto il materiale che mi avete
inviato, in particolare per gli oggetti religiosi e la foto-poster di Padre
Pio, da me tanto amato e venerato.
In cambio, supplisco con la preghiera alla SS.ma Vergine di Fatima, pregandoLa, in particolare, perch illumini gli italiani affinch inviino offerte generose perch possiate
annunciare con pi facilit lAvvento del Regno di Dio.
Suor Immacolata B.
Arandas Messico

Contate su di me per tutto


Per me unimmensa gioia ricevere mensilmente la pubblicazione degli
Araldi del Vangelo. In ogni numero ricevo notizie del grande lavoro che realizzate in tutto il mondo, specialmente in Ecuador, con attivit che sono dirette ad evangelizzare le famiglie ed
ad aiutare i pi poveri. Desidero che
sappiate che potete contare su di me
per tutto e sempre vi aiuter.
Mnica P. A.
Cuenca Ecuador

Una delle migliori


riviste cattoliche

Sar molto felice di ricevere mensilmente la vostra rivista. Mi sempre piaciuto leggere i vostri articoli,
che sono molto interessanti. La vostra una delle migliori riviste cattoliche attualmente esistenti.
Ataliba C. S.
Alto Rio Doce Brasile

Fortifica la fede e
lamore per i fratelli
Sento una grande gioia nel comunicare con voi e vi voglio ringraziare infinitamente per linvio della rivista Araldi del vangelo e per lopera di
apostolato che fate attraverso la sua
divulgazione, a livello nazionale e internazionale. molto interessante,

specialmente per il contenuto culturale e religioso che fortifica la nostra


fede e il nostro amore per i fratelli.
Luci M. B.
Tarapoto Per

Proficua lettura
Colgo loccasione per complimentarmi per leccellente lavoro editoriale e
missionario che realizzate e ringraziarvi
per i cinque anni di proficua lettura che
questa preziosa rivista mi ha offerto.
Jos S. P
Cruzeiro Brasile

Attendo ansiosamente
larrivo della rivista
Prego il Signore per voi, tutti i giorni, affinch il vostro lavoro di evangelizzazione sia colmato delle pi grandi
benedizioni. Attendo sempre ansiosamente larrivo della rivista Araldi del
Vangelo, poich, grazie ad essa, vengo
a contatto con le varie missioni da voi
condotte in tante parti del mondo.
Maria Luisa S. L.
Marmeleiro Portogallo

Mi sento pi amata da Dio


Vogliate ricevere il mio ringraziamento per questa rivista cos bella, interessante e con temi tanto importanti e istruttivi per tutti noi. Nelle mie
preghiere, la tengo sempre presente,
perch con gli Araldi del Vangelo mi
sento ogni giorno protetta e amata da
Dio e dalla Vergine Maria.
Celina N.
Buenos Aires Argentina

Vere opere darte


La rivista Araldi del Vangelo meravigliosa, come del resto tutto quello che voi fate, per gli eccellenti insegnamenti che vi si trovano; le sue illustrazioni, soprattutto quelle relative alle immagini di Ges, dei Santi e
di Maria, sono vere opere darte.
Maria Tereza L. de L.
Vera Cruz Brasile

Editoriale

Non esiste carisma


svincolato dal Papa

Madonna

di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

in L. 27/02/2

004 n 46)

art. 1, comma

2, DR PD

- Periodi

co dellAss

ociazione

67
Numero
re 2008
Novemb

Poste Italiane

s.p.a. - Spediz

ione in Abbona

mento Postale

- D. L. 353/20

03 (conv.

Non esiste
carisma
svincolato
dal Papa

Salvami R

egina

Benedetto XVI
durante ludienza
generale del
24 settembre scorso
(Gustavo Kralj)

a vita religiosa, che la Chiesa appoggia sotto diverse forme giuridiche ordini religiosi, congregazioni, istituti di vita consacrata, associazioni di laici impegnati in diverse comunit, ecc. affronta al giorno doggi diverse sfide.
In alcuni ambienti, c la tendenza a ridurre queste sfide ad aspetti meramente numerici, limitandosi a focalizzare lattenzione esclusivamente sulla diminuzione
delle vocazioni. In altri, si sollevano dubbi sulla utilit del carisma della comunit
in questione limitandosi a vedere solo gli aspetti funzionali.
Questa visione ristretta della questione certamente non ci consente di superare
gli ostacoli che la vita religiosa incontra nella nostra epoca ma, al contrario, sembrer che i problemi si accumulino prospettandoci la via dello sconforto.
Per far fronte con successo alle menzionate sfide, si deve cominciare col riconoscere che lo Spirito Santo che suscita le nuove congregazioni o movimenti. Lui
che sceglie il fondatore, detta le regole dellIstituzione e d la vocazione secondo i
suoi divini criteri.
Lo Spirito Santo soffia dove vuole (cfr. Gv 3, 8), secondo norme altissime e ineffabili. Egli ha fatto s che nascessero gli ordini di vita contemplativa, i mendicanti,
oltre agli innumerevoli istituti di vita attiva saggiamente combinata con la contemplazione, fonte di rinnovato impulso per la societ civile.
***
In un recente simposio realizzato nello Stonehill Colege, a Boston (USA), il Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di Vita Apostolica, Cardinal Franc Rod CM, ha analizzato le difficolt affrontate dalle comunit religiose in questo paese ed ha sottolineato un punto decisivo per la loro vitalit: la fedelt alla persona e al carisma del fondatore.
La vita religiosa ha sottolineato il Prelato , essendo un dono dello Spirito
Santo per i religiosi e per la Chiesa, dipende soprattutto dalla fedelt alla sua origine, fedelt al fondatore e fedelt al carisma particolare.
Dobbiamo garantire ha continuato che, nelle nostre congregazioni, la vita sia
pienamente cattolica e interamente allineata al carisma del fondatore o fondatrice. Su
questa materia, non pu esserci contraddizione, una volta che il carisma stato dato ai
fondatori nel contesto della Chiesa ed stato sottoposto allapprovazione della Chiesa.
Molte congregazioni stanno facendo vigorosi sforzi in questo senso.
E, allargando lambito delle sue considerazioni, il Cardinal Rod ha anche sottolineato: necessario ogni sforzo per formare i pi importanti tra i membri. Devono essere in piena comunione con la Chiesa. Devono essere saggi, eminentemente spirituali e
pratici. Devono amare la loro congregazione e identificarsi col carisma dei loro fondatori. [] devono essere imbevuti damore per i loro fondatori, la loro storia, le loro tradizioni. [] in altri termini, la vita di comunit e la formazione per coloro che sono invitati a entrare devono riflettere il carisma della mia famiglia religiosa e stare in piena e
gaudiosa comunione con la Chiesa.
Infatti, non pu esserci un carisma svincolato dallautorit del Papa e del Magistero della Chiesa. E nella somma fedelt a questautorit che la vita religiosa pu
sviluppare il meglio di se stessa nel XXI secolo.
Novembre 2008 Salvami

Regina5

Siate per i fedeli


un modello
Benedetto XVI ricevette, a Castel Gandolfo,
i Prelati partecipanti del Congresso
organizzato dalla Congregazione per i
Vescovi e per le Chiese Orientali

Il Santo Padre, dopo aver salutato un gruppo di nuovi Vescovi,


ha sottolineato limportanza del Vescovo, affinch il loro
ministero sia pastoralmente fecondo.

arissimi
Fratelli
nellEpiscopato!
Sono lieto di accogliervi allinizio del vostro ministero episcopale e vi saluto con affetto nella consapevolezza dellinscindibile legame
collegiale che ci unisce.
Questi vostri giorni qui a Roma
per approfondire i compiti che vi attendono e per rinnovare la professione della vostra fede sulla tomba di san
Pietro devono costituire anche una
singolare esperienza di quella collegialit che fondata... sullordinazione
episcopale e sulla comunione gerarchica ... tocca la profondit dellessere di
ogni Vescovo e appartiene alla struttura della Chiesa come stata voluta da

6Salvami Regina Novembre 2008

Ges Cristo (Esortazione Apostolica


Pastores gregis, 8). Questa esperienza
di fraternit, di preghiera e di studio
accanto alla sede di Pietro alimenti in
ciascuno di voi il sentimento di comunione con il Papa e con i vostri Confratelli e vi apra alla sollecitudine per
tutta la Chiesa. []

Imparare dallApostolo un
grande amore per Ges Cristo
Questo nostro incontro avviene
nellAnno Paolino e alla vigilia della XII.ma Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio:
due momenti significativi della vita
ecclesiale, che ci aiutano a mettere
in luce alcuni aspetti della spiritualit e della missione del Vescovo. Vor-

rei soffermarmi brevemente sulla figura di san Paolo. Egli un maestro


e un modello soprattutto per i Vescovi! San Gregorio Magno lo definisce
il pi grande di tutti i pastori (Regola Pastorale 1,8).
Come Vescovi dobbiamo apprendere dallApostolo innanzitutto un
grande amore per Ges Cristo. Dal
momento del suo primo incontro col
divin Maestro sulla via di Damasco,
la sua esistenza fu interamente dedita alla conformazione interiore ed
apostolica a Lui nonostante le persecuzioni e le sofferenze (cfr 2 Tm
3,11). San Paolo stesso si definisce
un uomo conquistato da Cristo (cfr
Fil 3,12) a tal punto che egli stesso afferma: Non sono pi io che vivo, ma

LOsservatore Romano

La voce del Papa

Cristo vive in me (Gal 1,20); Sono


stato crocifisso con Cristo. Questa vita
che vivo nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e
ha dato se stesso per me (Gal 2,20).

San Paolo ci chiama a crescere


ogni giorno in santit di vita
L
amore di Paolo per Cristo , al
tempo stesso, commovente e significativo per la sua intensit. Era un
amore talmente forte e vivo che egli
afferma: Tutto ormai io reputo una
perdita di fronte alla sublimit della
conoscenza di Cristo Ges, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte
queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo (Fil
3,8). L
esempio offertoci dallapostolato di San Paolo chiama noi Vescovi a crescere ogni giorno nella santit di vita al fine di provare gli stessi
sentimenti e di avere gli stessi pensieri di Cristo Ges (2 Cor 3,11). L
Esortazione apostolica Pastores gregis,
parlando dellimpegno spirituale del
Vescovo, afferma con chiarezza che
egli deve essere innanzitutto un uomo di Dio, perch non si possono
servire gli uomini senza essere prima
servi di Dio (cfr n. 13).
Il primo impegno spirituale ed
apostolico del Vescovo deve dunque
essere proprio quello di progredire nella via della perfezione evangelica. Come lapostolo Paolo egli deve
infatti essere convinto che la nostra
capacit viene da Dio, che ci ha resi
ministri adatti di una nuova Alleanza
(2 Cor 3,5-6).

Non esiste primato della santit,


senza lascolto della Parola di Dio
Tra i mezzi che aiutano i vescovi a
progredire nella vita spirituale vi innanzitutto la Parola di Dio, che deve avere una sua indiscussa centralit nella vita e nella missione episcopale. L
Esortazione apostolica Pastores gregis ricorda che prima di essere trasmettitore della Parola, il Vescovo, insieme con i suoi sacerdoti e come
ogni fedele, ... deve essere ascoltato-

re della Parola ed aggiunge che non


c primato della santit senza ascolto
della Parola di Dio che della santit
guida e nutrimento (n. 15). Vi esorto, pertanto, cari Vescovi, a meditare ogni giorno la Parola di Dio perch possiate essere veri maestri della
fede ed autentici educatori dei vostri
fedeli; non come coloro che mercanteggiano tale Parola, ma come coloro
che sinceramente mossi da Dio sotto
il suo sguardo parlano fedelmente di
Lui (cfr 2 Cor 2,17).
Carissimi Vescovi, per far fronte
alla grande sfida del secolarismo tipico della societ contemporanea,
necessario che ognuno di voi, ogni
giorno mediti nella preghiera la Parola di Dio, cos da poter essere banditore efficace nellannunciarla, dottore autentico nellillustrarla e difenderla, maestro illuminato e sapiente
nel trasmetterla.
Nellimminenza dellinizio dei lavori della prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi vi affido alla potenza della Parola del Signore, affinch siate fedeli alle promesse che avete manifestato davanti
a Dio e alla Chiesa nel giorno della
vostra consacrazione episcopale, perseveranti nell adempiere il ministero
affidatovi, fedeli nel custodire puro e
integro il deposito della fede, radicati
nella comunione ecclesiale insieme a
tutto lOrdine episcopale.
Dobbiamo essere sempre consapevoli che la Parola di Dio garantisce
la presenza divina in ciascuno di noi
come afferma lo stesso Signore: Se
uno mi ama, osserver la mia parola e
il Padre mio lo amer e noi verremo a
lui e prenderemo dimora presso di lui
(Gv 14,23).

Il vostro ministero sar


pastoralmente fruttuoso
soltanto se pogger sulla
vostra santit di vita
Quando vi stata consegnata la
mitra, nel giorno della vostra consacrazione episcopale, vi stato detto:
Risplenda in te il fulgore della santi-

t. L
apostolo Paolo col suo insegnamento e con la sua testimonianza personale ci esorta a crescere nella virt
davanti a Dio e agli uomini. Il cammino di perfezione del Vescovo deve ispirarsi ai tratti caratteristici del
Buon Pastore, affinch sul suo volto e
nel suo agire i fedeli possano scorgere le virt umane e cristiane che devono distinguere ogni Vescovo (cfr.
Pastores Gregis, n. 18).
Progredendo nella via della santit, esprimerete quellindispensabile
autorevolezza morale e quella prudente saggezza che si richiede a chi
posto a capo della famiglia di Dio.
Tale autorevolezza oggi quanto mai
necessaria. Il vostro ministero sar pastoralmente fruttuoso soltanto
se pogger sulla vostra santit di vita: lautorevolezza del Vescovo afferma la Pastores gregis nasce dalla
testimonianza, senza la quale difficilmente i fedeli potranno scorgere nel
Vescovo la presenza operante di Cristo nella sua Chiesa (cfr n. 43).

Fate progredire nella santit e


nella verit il gregge a voi affidato
Con la consacrazione episcopale e
con la missione canonica vi stato affidato lufficio pastorale, ossia labituale e quotidiana cura delle vostre
diocesi. L
apostolo Paolo, con le note
parole rivolte a Timoteo vi indica la
strada per essere pastori buoni ed autorevoli delle vostre Chiese particolari: Annunzia la parola, insisti in ogni
occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con
ogni magnanimit e dottrina... vigila
attentamente (2 Tm 4,2.5).
Alla luce di tali parole dellApostolo, non smettete di impegnarvi con il consiglio, la persuasione,
lesempio, ma anche con lautorit e
la sacra potest (Lumen Gentium, n.
27) per far progredire nella santit
e nella verit il gregge a voi affidato. Sar questo il modo pi adeguato
per esercitare in pienezza la paternit che propria del Vescovo nei confronti dei fedeli.
Novembre 2008 Salvami

Regina7

Abbiate cura dei sacerdoti


In particolare, abbiate cura dei sacerdoti, vostri primi ed insostituibili
collaboratori nel ministero, e dei giovani.
Siate vicini con ogni attenzione ai
sacerdoti. Non risparmiate sforzi nel
mettere in atto tutte le iniziative, compresa quella di una concreta comunione di vita indicata dal Concilio Vaticano II, grazie alla quale i sacerdoti siano aiutati a crescere nella dedizione a
Cristo e nella fedelt al ministero sacerdotale. Cercate di promuovere una
vera fraternit sacerdotale che contribuisca a vincere lisolamento e la solitudine, favorendo il sostegno vicendevole. E importante che tutti i sacerdoti avvertano la paterna vicinanza e
lamicizia del Vescovo.

Trasmettete ai giovani lamore


per Ges Cristo e per la Chiesa
Per costruire il futuro delle vostre
Chiese particolari, siate poi animatori
e guide dei giovani. La recente Giornata Mondiale della Giovent che si
svolta a Sydney ha messo ancora una
volta in luce che tanti ragazzi e giovani
sono affascinati dal Vangelo e disponibili ad impegnarsi nella Chiesa. Occorre che i sacerdoti e gli educatori sappiano trasmettere alle nuove generazioni, tanto lentusiasmo per il dono della vita, quanto lamore per Ges
Cristo e per la Chiesa.
Tra i giovani, incoraggiate con particolare sollecitudine i seminaristi,
nella consapevolezza che il Seminario
il cuore della diocesi. Non mancate
di proporre ai ragazzi e ai giovani la

scelta di una donazione piena a Cristo


nella vita sacerdotale e religiosa. Sensibilizzate le famiglie, le parrocchie,
gli istituti educativi, perch aiutino le
nuove generazioni a cercare e a scoprire il progetto di Dio sulla loro vita.
Ricordandovi ancora le parole rivolte da San Paolo a Timoteo: Sii di
esempio ai fedeli nelle parole, nel comportamento, nella carit, nella fede,
nella purezza (1 Tm 4,12), e invocando laiuto di Dio sul vostro ministero
episcopale, imparto di cuore una speciale Benedizione Apostolica a ciascuno di voi e alle vostre diocesi.
(Passi del discorso ai nuovi Prelati,
partecipanti al congresso organizzato
dalla Congregazione per i Vescovi e per
le Chiese Orientali, 22/9/2008)

Agli abati e Abbadesse


benedettini
Una comunit fervente nella preghiera liturgica, nello studio, nel lavoro, nella
disponibilit cordiale verso il prossimo assetato di Dio, costituisce il miglior
stimolo a far sorgere nei cuori la vocazione monastica.

n un mondo desacralizzato e in unepoca segnata


da una preoccupante cultura del vuoto e del non
senso, voi siete chiamati ad annunciare senza compromessi
il primato di Dio e ad avanzare proposte di eventuali nuovi percorsi di
evangelizzazione. Limpegno di santificazione, personale e comunitaria, che perseguite e la preghiera liturgica che coltivate vi abilitano ad
8Salvami Regina Novembre 2008

una testimonianza di particolare efficacia.

I vostri monasteri: luoghi ai


quali gli uomini accorrono
per cercare Dio
Nei vostri monasteri, voi per primi rinnovate e approfondite quotidianamente lincontro con la persona del Cristo, che avete sempre con
voi come ospite, amico e compagno.
Per questo i vostri conventi sono luo-

ghi dove uomini e donne, anche nella nostra epoca, accorrono per cercare Dio e imparare a riconoscere i segni della sua presenza, della sua carit, della sua misericordia.
Con umile fiducia non stancatevi
di condividere, con quanti si rivolgono alle vostre sollecitudini spirituali, la ricchezza del messaggio evangelico, che si riassume nellannuncio dellamore del Padre misericordioso, pronto ad abbracciare in Cri-

LOsservatore Romano

sto ogni persona. Continuerete cos


ad offrire il vostro prezioso contributo alla vitalit e alla santificazione del Popolo di Dio, secondo il peculiare carisma di San Benedetto da
Norcia.

Azione pastorale e formativa,


soprattutto con i giovani
Cari Abati e Abbadesse, voi siete
custodi del patrimonio di una spiritualit radicalmente ancorata al Vangelo. Proprio questo vi impegna a comunicare e donare agli altri i frutti
della vostra esperienza interiore.
Conosco ed apprezzo molto la generosa e competente opera culturale e formativa che tanti vostri monasteri svolgono, specialmente in favore delle giovani generazioni, creando un clima di accoglienza fraterna
che favorisce una singolare esperienza di Chiesa. In effetti, di primaria
importanza preparare i giovani ad affrontare il loro avvenire e a misurarsi con le molteplici esigenze della societ avendo un costante riferimento con il messaggio evangelico, che
sempre attuale, inesauribile e vivificante.
Dedicatevi, pertanto, con rinnovato
ardore apostolico ai giovani, che sono
il futuro della Chiesa e dellumanit.
Per costruire unEuropa nuova occorre infatti incominciare dalle nuove
generazioni, offrendo loro la possibilit di accostare intimamente le ricchezze spirituali della liturgia, della meditazione, della lectio divina.

Siate presenze significative


dovunque la Provvidenza
vi chiami
Questazione pastorale e formativa, in realt, quanto mai necessaria per lintera famiglia umana. In
tante parti del mondo, specialmente
dellAsia e dellAfrica, vi grande bisogno di spazi vitali dincontro con il

Nella mattina del 20 settembre il Papa ricevette nel


Palazzo Apostolico a Castel Gandolfo, i partecipanti del
Congresso Internazionale della Confederazione Benedettina

Signore, nei quali attraverso la preghiera e la contemplazione si ricuperino la serenit e la pace con se stessi
e con gli altri.
Pertanto, non mancate di venire
incontro con cuore aperto alle attese
di quanti, anche al di fuori dellEuropa, esprimono il vivo desiderio della
vostra presenza e del vostro apostolato per poter attingere alle ricchezze della spiritualit benedettina. Lasciatevi guidare dallintimo desiderio
di servire con carit ogni uomo, senza distinzioni di razza e di religione.
Con profetica libert e saggio discernimento, siate presenze significative dovunque la Provvidenza vi chiami a stabilirvi, distinguendovi sempre
per larmonico equilibrio di preghiera e di lavoro che caratterizza il vostro stile di vita.

Comunit dal cuore


aperto, ferventi nella
preghiera e nel lavoro
E che dire della celebre ospitalit benedettina? Essa una vostra

peculiare vocazione, unesperienza


pienamente spirituale, umana e culturale.
Anche qui vi sia equilibrio: il
cuore della comunit sia spalancato,
ma i tempi e i modi dellaccoglienza siano ben proporzionati. Cos potrete offrire agli uomini e alle donne del nostro tempo la possibilit di
approfondire il senso dellesistenza
nellorizzonte infinito della speranza cristiana, coltivando il silenzio interiore nella comunione della Parola di salvezza.
Una comunit capace di autentica
vita fraterna, fervente nella preghiera liturgica, nello studio, nel lavoro,
nella disponibilit cordiale al prossimo assetato di Dio, costituisce il migliore impulso per far sorgere nei
cuori, specialmente dei giovani, la vocazione monastica e, in generale, un
fecondo cammino di fede.
(Passi del discorso ai partecipanti al
congresso internazionale della Confederazione Benedettina, 20/9/2008)

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.salvamiregina.it/lavocedelpapa

Novembre 2008 Salvami

Regina9

Commento al Vangelo XXXIII Domenica del Tempo Ordinario

Una via sicura


per la salvezza eterna
I servi fedeli trascorrono tutto il periodo dassenza del loro padrone
servendolo con seriet e sospirando in attesa del suo ritorno. Al suo arrivo,
sapendo che li vuole vedere, gli vanno velocemente incontro. Il servo
infingardo, al contrario, lo accusa di essere ingiusto. Il suo modo di fare si
erge, cos, a paradigma del comportamento dei peccatori che cercano di
giustificare le proprie colpe, attribuendo a Dio la causa delle stesse.

Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP

I Seriet in tutti
i nostri atti

Nella parabola dei talenti cos come in quella delle vergini sagge
che la precede e con la quale forma
un insieme coerente Ges ci insegna la via della felicit eterna. Entrambe iniziano con una analogia: Il
regno di Dio simile a. Infatti, parabola, nella lingua greca, significa:
comparazione.
Il capitolo precedente del Vangelo di San Matteo, precedendo que10Salvami Regina Novembre 2008

sti due passaggi, ci riporta la descrizione della fine del mondo, pronunciata dalle labbra dello stesso Salvatore. Anche la conclusione avviene
tramite una parabola, quella del servo malvagio, respinto e gettato nel
luogo dove ci sar pianto e stridore di
denti.

Nuova ottica per la


parabola dei talenti
Nel passo del Vangelo di questa domenica immediatamente pre-

cedente a quella di Cristo Re, ultima dellanno liturgico, gli esegeti sono soliti sottolineare il conto che, alla fine della vita, ognuno di noi dovr
rendere a proposito dei talenti ricevuti da Dio.
Gli insegnamenti di Ges, tuttavia, sono di una ricchezza inesauribile e possono essere contemplati da
uninfinit di punti di vista. Uno di
questi e molto importante la
seriet con la quale ogni uomo deve
cercare di assolvere il compito o eser-

Srgio Hollmann / Jos Afonso Aguiar

aVangeloA

vverr come di un uomo che, partendo


per un viaggio, chiam i suoi servi e consegn loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno
secondo la sua capacit, e part. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, and subito a impiegarli e ne guadagn altri cinque. Cos anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagn altri due. Colui invece che
aveva ricevuto un solo talento, and a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi torn,
e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne present altri cinque, dicendo:
Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho
guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti dar autorit su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri
due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti dar autorit
su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo
talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi
che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e cos, ritornando, avrei ritirato il mio
con linteresse. Toglietegli dunque il talento,
e datelo a chi ha i dieci talenti. Perch a chiunque ha sar dato e sar nellabbondanza; ma a chi non
ha sar tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; l sar pianto e stridore di denti (Mt 25, 14-30).

Ges benedicendo Sainte Chapelle,


Parigi; al fondo la Cattedrale di Len (Spagna)
Novembre 2008 Salvami

Regina11

Srgio Miyasaki

in primo luogo, una completa obiettivit. necessario vedere la realt


come essa , senza veli n preconcetti, e senza permettere che sia distorta
da ansiet o frenesie. Da questa coerenza di visione e giudizio, emaner
la seriet nellagire. Quello che si deve fare deve essere cominciato subito, eseguito per intero, senza perdita
di tempo e senza interruzioni inutili.

Siamo alberi i cui frutti


sono poveri, raggrinziti e,
frequentemente, marci
Non dimentichiamo che senza
lausilio della grazia, la natura umana incapace di praticare stabilmente la propria Legge Naturale e perfino di fare qualcosa di meritorio per
la salvezza eterna.1 Per la nostra natura decaduta, siamo alberi i cui frutti sono poveri, raggrinziti e, frequentemente, marci. Solo quando la linfa
della grazia circola con forza nel fusto e nei rami di questalbero, raggiungendo perfino il fogliame pi distante dalla radice, produciamo frutti
abbondanti e buoni.

II Il Signore distribuisce
i suoi beni e divide

I tre servi della parabola non possedevano niente, mentre al momento di


partire egli mise nelle loro mani tutti i suoi beni
La parabola dei talenti Litografia di Caspar Luiken pubblicata nel Histori
celebriores Veteris Testamenti iconibus representat (1712)

citare la funzione che gli stata affidata, soprattutto, se questi sono stati
comandati, non da un padrone terreno, ma dallo stesso Dio.

Seriet nel vedere,


giudicare e agire
La rapidit frenetica della modernit rende difficile la riflessione sugli
avvenimenti quotidiani. Di qui il fatto che luomo contemporaneo tende alla superficialit di pensiero e a
non analizzare in profondit le con12Salvami Regina Novembre 2008

seguenze, buone o cattive, dei propri atti.


Ora, tutto in questa vita serio,
poich siamo creature di Dio ed in
Lui che abbiamo la vita, il movimento
e lesistenza (At 17, 28). Cos, il pi
banale dei nostri atti ha una relazione con realt altissime e pu arrecarci gravi conseguenze o porci di fronte ad onerose responsabilit, se non
eseguito come si deve.
Per questo, esercitare seriamente
una funzione, esige da parte nostra,

Avverr come di un uomo che,


partendo per un viaggio, chiam
i suoi servi e consegn loro i suoi
beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno,
a ciascuno secondo la sua capacit, e part.
Prima della partenza del padrone, i tre servi della parabola non
possedevano niente, mentre al momento di partire egli mise nelle loro mani tutti i suoi beni: otto talenti
in totale. Si trattava di una fortuna
considerevole, poich il talento non
era propriamente una moneta, ma
una misura ideale di valore equivalente a un lingotto dargento di 30
chili circa. Linsieme di questo tesoro quindi, corrispondeva complessivamente a 240 chili del prezioso
metallo.

Tutto quanto abbiamo


viene da Dio
Su questo aspetto della parabola
troviamo gi unapplicazione per la
nostra vita spirituale.
Ognuno di noi un servo di Dio
che, di per se stesso, non ha nulla.
Nellordine della natura, riceviamo
dal Creatore lessere che Egli ha ideato per noi fin dalleternit, munito
di determinati attributi e doni. Insieme allesistenza, Egli ci ha dato anche tutti i beni necessari, tanto materiali che spirituali.
Dai nostri genitori riceviamo la
generazione umana, ma non lanima,
che ci infusa da Dio stesso ed elevata alla vita soprannaturale per mezzo del Battesimo. A partire da questo momento, il ricco lascito di Cristo
per la sua Chiesa rimane direttamente e immeritatamente a nostra intera
disposizione: la sua dottrina, i sacramenti, le grazie, i benefici decorrenti
dai suoi meriti, ecc.

I doni sono distribuiti


in forma diseguale
Conviene anche sottolineare che,
distribuendo i talenti tra i servi, il padrone della parabola lo fa in forma
diseguale: ad uno ne d cinque, allaltro due, al terzo uno. Come padrone, egli pu ripartire la propria fortuna nel modo che reputa migliore e,
in questo caso, secondo la capacit
di ognuno.
Di fronte a questa disparit, i tre
servi agiscono bene. Gli ultimi due
non reclamano per il fatto che stato
dato di pi al primo; quelli che hanno
di meno non sono invidiosi di chi ha
ricevuto di pi, e costui non disprezza
gli altri due. Sanno chiaramente che
tutto del padrone. Sono puri e semplici amministratori, ed ognuno dovr
render conto in proporzione al valore
che gli stato affidato. Non c linvidia a motivare lamentele o, meno ancora, rivolte.
Cos dobbiamo fare anche noi che
siamo servi del Signore Nostro Dio.
Nel ricevere da Lui doni, non dobbia-

mo chiederci se gli altri hanno ricevuto di meno o di pi, ma impegnarci a corrisponderGli nella forma pi
completa, secondo le nostre capacit,
rimanendo sempre pronti a render
conto di questi talenti e chiedendoci
frequentemente: Cosa faccio con i
benefici che ho ricevuto da Dio?

Dio concede i doni in funzione


della propria gloria
Dio, distribuendo i suoi doni tra
noi, suoi servi, non si attiene a criteri
umani, ma lo fa secondo il suo bene-

Per la nostra
natura decaduta,
siamo alberi i cui
frutti sono poveri,
raggrinziti e,
frequentemente,
marci
placito, mirando alla propria gloria.
I doni naturali o spirituali che Egli
ci concede non vengono regolati dai
nostri desideri, capacit o meriti. Al
contrario, Dio ci fornisce le qualit
in funzione della gloria che ci ha riservato nel Cielo. Cos, la nostra intelligenza, volont e sensibilit, la nostra mentalit ed il nostro carattere
ci sono dati in funzione del trono che
dobbiamo occupare nelleternit. La
nostra natura ed il nostro spirito sono
da Lui preparati per ricevere i doni
sovrannaturali con cui vuole ornarci,
e tutte le grazie e benefici con i quali
Lui ci riempie nel corso della vita sono orientati nello stesso senso.
Dio, facendoci suoi figli adottivi,
ci chiama ad essere manifestazioni
di Se stesso, cos come a partecipare
della sua gloria. Per questo, San Pao-

Il talento era una misura ideale di


valore equivalente a un lingotto
dargento di 30 chili circa.

lo dice ai Corinzi: E a ciascuno data una manifestazione particolare dello


Spirito per lutilit comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio
della sapienza; a un altro invece, per
mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio
di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di
far guarigioni per mezzo dellunico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un
altro il dono della profezia; a un altro il
dono di distinguere gli spiriti; a un altro
le variet delle lingue; a un altro infine
linterpretazione delle lingue. Ma tutte
queste cose lunico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole (I Cor 12, 7-11).

Siamo membri di un solo corpo


Subito dopo, lApostolo aggiunge: Come infatti il corpo, pur essendo
uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo
solo, cos anche Cristo (I Cor, 12, 12).
La Chiesa, infatti, forma un corpo nel
quale ogni membro ha una funzione differente. Dio adatta le grazie alle diverse funzioni ed esige che ognuno si applichi, nella sua finalit specifica, in questo Corpo Mistico. Dice
San Paolo: lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori
e maestri, per rendere idonei i fratelli a
compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo (Ef 4, 11-12).
E San Pietro esorta: Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni
amministratori di una multiforme grazia di Dio (I Pt 4, 10).
Ognuno di noi ha, pertanto, una
missione specifica. Non possiamo vole-

Vic

tor

Ton

iolo

re per egoismo, o per ambire ad una


funzione che non ci stata attribuita
pregiudicare larmonia di ci che Dio
ha creato nella sua infinita Sapienza.

III Assenza del Signore


Colui che aveva ricevuto cinque
talenti, and subito dopo a impiegarli e ne guadagn altri cinque.
Cos anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagn altri
due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, and a fare
una buca nel terreno e vi nascose
il denaro del suo padrone.

Amore verso lautorit


che d lincarico
necessario come abbiamo visto anteriormente che, nellassumere una funzione o nellessere incaricati di un compito, lo svolgiamo con

Pi ancora
dellobiettivo
concreto del nostro
lavoro, considerato in
se stesso, dobbiamo
amare la legittima
autorit che ci ha
dato lincarico
senso di responsabilit, con seriet e
diligenza. Ma non solo.
Pi ancora dellobiettivo concreto del nostro lavoro, considerato in

Srgio Miyasaki

Il padrone divide e, subito dopo,


il primo servo si mette allopera, indicandoci chiaramente che non dobbiamo mai perdere tempo nel servizio del
Signore. A partire dal momento in cui
riceviamo luso della ragione, dobbiamo dedicarci alla causa di Dio e lavorare unicamente per questa. Nel momento in cui ognuno di noi si rende
conto di quale la sua missione specifica e quali sono le responsabilit ad
essa inerenti, deve cominciare ad agi-

re senza indugio, utilizzando tutti i doni che la Provvidenza gli ha dato per
compiere tale missione in questa vita.

se stesso, dobbiamo amare la legittima autorit che ci ha dato lincarico,


soprattutto quando si tratta di un superiore religioso. In questo caso, la
nostra responsabilit smette di essere meramente materiale per elevarsi
ad un livello pi alto, in cui lamore
per il superiore deve essere il motore
efficacemente dinamico nellesecuzione del compito. Il buon andamento del servizio e la stessa realizzazione dellobiettivo proposto saranno in
funzione di questo amore.
Allontaniamo da noi lequivoco di
giudicare che solo i monaci, i sacerdoti o le religiose di un istituto di vita consacrata si trovino in questa situazione. Qualsiasi semplice fedele, obbedendo al Papa, al Vescovo o
al parroco, o a qualunque altro legittimo superiore, nella famiglia o nella societ, deve essere mosso fondamentalmente dallamore per lautorit, istituita dallo stesso Dio.

Corrispondere a Dio per dovere


di amore e di giustizia
Quando chi ci impone un obbligo
non unautorit terrena, ma il Signore per eccellenza, lo stesso Dio,
lamore con cui la eseguiamo prende
il carattere di suprema importanza.
Per amore e per dovere di giustizia, a Lui dobbiamo ogni obbedienza.
da Lui che provengono il nostro essere, lintelligenza, la volont, la sensibilit e tutte le doti naturali. E, soprattutto, dal Signore Ges ci viene
la Redenzione, di un valore infinito, e
con lei la grazia, dono che nessun talento umano capace di meritare.

Il padrone trascorse
molto tempo fuori

Dopo molto tempo il padrone di


quei servi torn, e volle regolare i
conti con loro.
Lungo il corso della nostra vita, Dio non smette di concederci talenti. Nel
Battesimo, riceviamo il dono per eccellenza che la grazia santificante
Cerimonia di battesimo Chiesa di Santa Cecilia, Sao Paulo del Brasile

14Salvami Regina Novembre 2008

Nelle parabole nessun dettaglio


casuale. Le circostanze, persino le
minime sfumature della narrazione,
sono disposte dalla assoluta Sapienza
del Signore, per il nostro bene. Cos,

ci soffermiamo un istante ad analizzare lindicazione di Ges sul molto


tempo che il padrone trascorse lontano.
Durante questo prolungato viaggio, i servi che pi avevano ricevuto, non furono presi dalla pigrizia n
dal disamore. Al contrario, mantennero una piena fedelt durante lassenza del loro padrone, perseverando ottimamente e facendo fruttificare, quanto era loro possibile, i talenti ricevuti.
Quali le conseguenze di questo insegnamento?
Immaginiamo che ognuno di noi
sia chiamato a vivere per soli sei mesi
con un intero uso della ragione. In vista di questa brevit, faremmo tutto il
possibile per presentarci al Tribunale Divino col massimo dei frutti, provenienti dai doni ricevuti. Programmeremmo attentamente il ricevimento dei sacramenti, prenderemmo tutte le misure opportune per allontanarci dalle occasioni di peccato, cercheremmo di crescere in zelo e piet
durante questo breve periodo di progresso verso leternit.
Invece, la maggioranza degli uomini chiamata a vivere su questa
terra un tempo relativamente lungo,
o che gli sembra lungo. Per questo,
il fervore iniziale con cui luomo intraprende la via del Regno del Cielo
tende a non essere duraturo.
Riceviamo una grazia e lentusiasmo ci pervade, intraprendiamo
unopera con tutta lenergia per coronarla, assumiamo una funzione facendo i pi bei propositi ma questo primo impulso, molte volte, non
dura. Arriva il momento in cui il fervore iniziale comincia a venir meno.
Diventiamo consapevoli dellassenza
del padrone, per cos dire, nella vita
quotidiana, e cominciamo a non renderci conto di quanto distante sia colui che partito.
A questo punto degli avvenimenti,
sparisce la forza che il padrone irradia con la sua semplice presenza. Nel
compimento degli obblighi che egli

ci ha lasciato, ormai non di stimolo


neppure la considerazione di un suo
ritorno repentino e immediato. Questa sensazione di indugio ci colloca
nel grave rischio di dimenticarlo.
Cos succede a chi abbraccia la
vita religiosa. Allinizio, sente un
entusiasmo capace di abbattere tutti gli ostacoli e vincere qualsiasi difficolt; questo il fervore del no-

Intraprendiamo
unopera con
tutta lenergia...
ma questo primo
impulso, molte
volte, non dura
vizio, cosiddetto per essere caratteristico di chi appena entrato nelle vie della perfezione. Qualche tempo dopo pi lungo per gli
uni, meno lungo per gli altri , si
allontana lentamente la visione primaverile che ha incantato il religioso allinizio della sua vocazione, e
quel primo entusiasmo comincia a
diminuire. Sorgono allora le difficolt. Immerso nel lavoro quotidiano, gli pesa la monotonia della vita di tutti i giorni. Se egli non lotta
contro questa difficolt, finir per
dimenticarsi della gloria di Dio, degli interessi della Chiesa, alla quale
ha consegnato la propria vita, e del
beneficio della propria anima.
Questo fenomeno non capita solo
alle anime consacrate. Quante volte
succede anche a chi ha appena ricevuto la Prima Comunione, o la Cresima, o ha concluso un periodo di formazione religiosa! In queste occasioni, non pochi possono sentirsi pervasi
da un fervore simile a quello del novizio. Per costoro, la prospettiva di
una vita lunga pu veramente venire a costituire un grave ostacolo a che

il fervore iniziale continui a rimanere acceso!

IV La ricompensa
ed il castigo

Colui che aveva ricevuto cinque


talenti, ne present altri cinque,
dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne
ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti dar autorit su
molto; prendi parte alla gioia del
tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti,
disse: Signore, mi hai consegnato
due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e
fedele, gli rispose il padrone, sei
stato fedele nel poco, ti dar autorit su molto; prendi parte alla
gioia del tuo padrone.
Da come i due servi fedeli si avvicinano, possiamo discernere una specie di impazienza, di santa ansiet, da
parte loro, per larrivo del padrone.
Avevano passato tutto il tempo dell
sua assenza sospirandone il ritorno.
Sentendo che lui li chiama, gli vanno
celermente incontro perch capiscono che giunta la fine delle loro pene, fatiche e sforzi. Accorrono subito
e senza alcun indugio. Che cosa dovrebbero temere da un padrone che
hanno sempre amato e per il quale
hanno sempre lavorato?
Questa la situazione degli uomini che, durante la vita, hanno operato con seriet e diligenza, utilizzando
tutto il loro tempo al servizio del Si-

gnore. Se essi hanno compiuto egregiamente il loro dovere e hanno saputo valutare, perfezionare e ringraziare per i doni ricevuti da Dio e ne
hanno fatto buon uso, non avranno
difficolt alcuna a lasciare questa vita e passare alleternit.
La morte li trover gioiosi e desiderosi di regolare i conti con Colui
che ha dato loro tutto. Di fronte alla prospettiva del Giudizio, non sentiranno timore, ma una santa avidit
di andare a godere eternamente della
Presenza del loro Signore.
Noi, che ora consideriamo questa
parabola, non potremmo fermarci a
fare un breve esame di coscienza?
Quanto ci sforziamo noi per far
fruttificare i doni che Dio ci ha dato
per la Sua gloria? Ci mettiamo, come si deve, al Suo servizio o a servizio del nostro egoismo? In che misura la nostra riconoscenza, le nostre lodi, il nostro amore per Dio corrispondono a tutto quello che Lui ha
fatto per noi?

gnore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due.


Lungo il corso della nostra vita, Dio
non smette di concederci talenti. Nel
Battesimo, riceviamo il dono per eccellenza che la grazia santificante,
partecipazione creata nella vita increata di Dio. A questa, per pura libert divina, si aggiungono grazie attuali ordinarie, operanti e cooperanti, ed anche grazie attuali straordinarie, che la Provvidenza concede in
circostanze speciali.

La seriet con cui i


servi fedeli si sono
comportati merita
dal loro padrone
un identico e
bellissimo elogio
Di fronte ad una tale profusione di talenti, dobbiamo riconoscere,
con gratitudine, che tutti questi doni appartengono a Dio, e quando da
questi ne ricaviamo lucro praticando una buona opera, dobbiamo saper
vedere, con umilt, quanto il merito
di questatto provenga da Dio. Come i servi fedeli, dobbiamo restituire a Dio tanto i talenti ricevuti, quanto quelli guadagnati con i nostri atti
di virt.

Necessit di restituire
i talenti ricevuti
Consideriamo, ora, il bel gesto
dei servi, che riconoscono che tutto appartiene al padrone e che non
si appropriano di nulla: Signore, mi
hai consegnato cinque talenti; ecco,
ne ho guadagnati altri cinque []Si-

La ricompensa dei servi fedeli


I servi fedeli della parabola hanno duplicato la somma ricevuta dalle mani del loro padrone, mostrando come il lavoro fatto con diligenza, con amore, con responsabilit,
finisca per essere coronato dal successo.

Il comportamento di questo servo


malvagio e infingardo scioccante
e degno di ogni biasimo

16Salvami Regina Novembre 2008

Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel
poco, ti dar autorit su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. La
seriet con cui entrambi si sono comportati merita dal loro padrone un
identico e bellissimo elogio, il quale
evoca ci che riceveranno dallo stesso Dio tutti quanti hanno proceduto
bene durante la propria esistenza terrena.
La risposta del padrone ti dar autorit su molto ricorda anche
unaltra verit importante: chi corrisponde alle prime grazie, generalmente beneficiato da altre ancora maggiori e da una rinnovata forza per essere a queste fedele. Ogni
grazia ben corrisposta apre le porte a che Dio ne conceda molte altre;
e chi, su questa terra, rinuncia a corrispondere a una grazia, corre il terribile rischio di chiudere le porte a
quelle venture. Probabilmente anche a quelle che devono condurlo alla Beatitudine eterna
importante sottolineare, infine,
che il premio infinitamente superiore allo sforzo che i servi hanno fatto: Prendi parte alla gioia del tuo Padrone. Per un povero mortale che se
ne va da questa vita, lentrare in Cielo, il vedere Dio faccia a faccia, il possederLo, amarLo e godere della sua
essenziale felicit un qualcosa di
inimmaginabile e molto al di sopra di
qualunque merito!

Il servo che nasconde il talento

Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro,
che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui
il tuo.
Il comportamento di questo servo malvagio e infingardo scioccante e degno di ogni biasimo, soprattutto se comparato con quello dei servi buoni e fedeli. Invece di eserci-

tare la sua funzione in modo serio e


responsabile, egli nasconde il talento, guidato da una paura peccaminosa che niente ha a che vedere con il
timor reverentialis (timore reverenziale) delle anime virtuose.
Durante lassenza del padrone, fugge dal compimento del suo dovere e,
quando chiamato a regolare i conti,
si rivolta contro di lui. Per giustificare la sua mancanza, oltraggia colui che
avrebbe dovuto servire, accusandolo
di essere ingiusto: So che sei un uomo
duro, che mieti dove non hai seminato
e raccogli dove non hai sparso. La sua
attitudine si erge, cos, a paradigma
del comportamento dei peccatori che
cercano di giustificare le proprie mancanze rivoltandosi contro Dio e contro gli altri. Non riconoscono mai le
loro colpe; tutto serve loro come scusa
per la loro cattiva condotta.
Sottilizzeranno che molto difficile salvarsi, perch poche sono le
persone che ottengono il Cielo, o affermeranno: Le mie passioni sono troppo vive..., o: Il mondo cos corrotto a nulla servir consigliarli a fare uno sforzo maggiore per
domare le loro passioni, nel caso esse siano troppo forti; n raccomandare loro la fuga dalle occasioni che li
mettono in grave rischio. Infatti questi peccatori non cercano di correggersi ma, come si gi detto, trovano
sempre ragioni per giustificare le loro
cattive opere.

La risposta del padrone

Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;
avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e cos, ritornando, avrei ritirato il mio con linteresse.
Il padrone non si preoccupa di confutare le affermazioni del servo infedele, perch loffesa rivoltagli talmente
senza fondamento da non meritare risposta. Al contrario, va direttamente al

punto essenziale del problema, rivolgendogli l accusa: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho
seminato e raccolgo dove non ho sparso;
avresti dovuto affidare il mio denaro ai
banchieri e cos, ritornando, avrei ritirato
il mio con linteresse.

Il castigo

Toglietegli dunque il talento, e


datelo a chi ha i dieci talenti. Perch a chiunque ha sar dato e sar
nellabbondanza; ma a chi non ha

L
offesa rivolta dal
servo malvagio
al suo padrone
talmente senza
fondamento da non
meritare risposta
sar tolto anche quello che ha. E
il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; l sar pianto e
stridore di denti.
La condanna del servo malvagio e
infingardo, contenuta in questi versetti, ci mostra quanto terribile sar
il supplizio dei peccatori nel Giudizio
Finale.
Quel giorno, i loro falsi ragionamenti saranno smascherati davanti
a tutti ed essi sentiranno la pi viva vergogna. I doni ricevuti gli saranno strappati e consegnati ad altri, provocando in loro una invidia e
unamarezza tremende. Quello che
durante la vita avevano disprezzato apparir davanti ai loro occhi in
tutto il suo valore, arricchito da Dio
e posto nelle mani di altri che hanno saputo utilizzare meglio le grazie ricevute.
A questi lancinanti dolori, si unir
lumiliazione di vedersi condannati e
scagliati nei terribili tormenti dellInferno, a proposito dei quali, per man-

canza di spazio ci ripromettiamo di


parlare in una prossima occasione.2

V Medita sulla tua fine


Meditare sulla parabola dei talenti
ci induce, come vediamo, a riflettere
sulla seriet con cui dobbiamo portare avanti tutte le nostre azioni. Balza
agli occhi come questo ci arrechi benefici straordinari.
In questa parabola Ges ci insegna anche a non appropriarci mai di
nulla. Sia che si tratti di un dono gratuito, sia che si tratti di un beneficio
conquistato con il proprio sforzo, tutto di Dio; da Lui tutto riceviamo e
a Lui appartiene tutto quanto facciamo, perch perfino le nostre capacit
personali e il nostro stesso lavoro sono stati creati per la sua gloria.
La parabola dei talenti ci invita, in
maniera forte, a volgere costantemente lo sguardo sul nostro fine ultimo,
che Dio, cos come al giorno in cui
da Lui saremo giudicati. In tutte le tue
opere ricordati della tua fine e non cadrai mai nel peccato (Sir 7, 36), dice
la Sacra Scrittura. Se cos procediamo,
avremo abbracciato una via sicura per
la nostra salvezza eterna!

Un interessante approfondimento su
questo tema pu essere trovato nel
capitolo XV di RODRIGUEZ Y
RODRIGUEZ, OP, Fr. Victorino.
Estudios de Antropologia Teolgica.
Madrid: Speiro, 1991, pagg. 329-354

Una viva descrizione dei tormenti riservati a Santa Teresa di Ges


nellinferno, nel caso ella avesse dovuto essere condannata, possiamo
trovarla allinizio del capitolo XXXII del Libro della vita, scritto da lei
stessa.

Victor Toniolo

Intervista con Mons. Giuseppe Song Sui Wan, SDB

Un vescovo cinese in Amazzonia


In una diocesi con un territorio poco pi piccollo dallo stato italiano, Mons. Giuseppe Song
Sui Wan pur disponendo di appena 18 sacerdoti per seguire dieci parrocchie e pi di mille
comunit, ringrazia Dio per la difficile missione affidatagli.
Don Caio Newton de Assis Fonseca, EP
Come mai venuto in Brasile?
Quando avevo nove anni (nel
1950), i miei genitori hanno deciso di
trasferirsi da Shangai a Hong Kong.
Tutti sapevano che i comunisti non
avrebbero permesso il libero esercizio della pratica religiosa, cos i miei
genitori hanno preferito perdere tutti i beni materiali piuttosto che rinunciare al proprio Credo ed alla propria
libert. In quanto per noi un popolo
senza libert non pu essere considerato un popolo ma uno schiavo.
Ad Hong Kong, sono entrato nel
Seminario Minore dei Salesiani. Poco
tempo dopo per i miei genitori hanno pensato che neanche l erano al
sicuro, perch un giorno anche quel
Paese sarebbe tornato a far parte della Cina comunista. Decisero cos di
andare in Brasile nonostante io volessi rimanere in Cina, per essere un
giorno missionario presso coloro che
18Salvami Regina Novembre 2008

non conoscevano Dio ma il Superiore Generale dei Salesiani ritenne pi


opportuno che io seguissi la famiglia.
Giunto qui, ho continuato la formazione, sono divenuto salesiano, e
nel 2002 il Papa mi ha nominato Vescovo della diocesi di San Gabriele
della Cachoeira.
Quali sono le caratteristiche di questa diocesi?
La diocesi si estende su unarea di
286.866 km2. Ha pertanto un territorio
che corrisponde a quasi sette volte quello dellOlanda ed maggiore dello Stato di San Paolo, in Brasile. Qui, non essendo possibile muoversi in automobile possibile viaggiare soltanto per via
fluviale o aerea ma i viaggi sono costosi
e pericolosi. Infatti, non solo, sono morti vari missionari salesiani in questa diocesi ma io stesso ho dovuto affrontare
cateratte fluviali di tre, quattro metri.

La nostra diocesi ha dieci parrocchie ed oltre mille comunit rurali ma pur disponendo di soli diciotto
preti, grazie a Dio, vi sono diversi frati salesiani e molte suore.
Ho gi fatto visita a pi di settemila
famiglie in tutta la diocesi ma ho anche ricevuto insulti e minacce, per il
fatto di essere un vescovo cattolico, vi
sono inoltre alcuni fratelli separati che
non accettano la mia presenza qui.
Sono solito chiedere ai miei fedeli
come stanno, se sono felici e se godono
di buona salute, inoltre, faccio loro domande sulla Religione ed anche offro loro dei piccoli doni come ad es. una Bibbia, il Nuovo Testamento o una stampa
della Madonna, tenuto conto che laddove vi Maria, il demonio non entra.
Questa una realt poco nota
L
anno scorso, la Campagna della
Fraternit, della Conferenza Episco-

pale del Brasile, stata sulla Amazzonia. stata unottima occasione


per comprendere meglio la realt di
questa regione a tratti sconosciuto
se non persino temibile. Vedo che la
Chiesa Cattolica, grazie a Dio, attualmente ben informata, anche grazie a pubblicazioni come la rivista
Araldi del Vangelo o internet.
Gli impegni sono notevoli, ma abbiamo un cuore ottimista, speranzoso
e sognatore, come quello di Don Bosco. Ringrazio Dio per la grazia di lavorare qui. Ho appena accettato la richiesta di amministrare il Sacramento della Cresima in tre comunit rurali; sono comunit in cui non esiste
un bagno, una doccia, una camera, un
letto Sembra di essere scout! Ogni
volta che mi reco in queste terre, ringrazio Dio per avermi dato lopportunit di poter evangelizzare attraverso la diffusione della sua Parola e
dei i Sacramenti.
Benedetto XVI ha affermato che dove non c Dio, non
si rispetta la creazione. Come vede lei questo fatto?
L
Amazzonia, essendo una terra
molto ricca di oro, diamanti, piante
etc. stata e, continua ad essere, una
terra avidamente desiderata e fortemente sfruttata ma, senza dubbio, la
vera ricchezza di questa terra di natura spirituale.
Il nostro lavoro, infatti, come
Chiesa Cattolica, quello di recuperare luomo e la sua dignit. Infatti, di fronte ad una natura cos bella
ed incontaminata, si potrebbe pensare che qui non ci siano problemi, invece, ne esistono tanti ed anche seri
come lalcoolismo, infatti, molte persone innocenti e ingenue bevono e si
distruggono senza alcuna consapevolezza; la prostituzione, non solo adulta, ma anche infantile; la droga che
sta facendo ingresso in questa regione in modo considerevole, in quanto vicina alla Colombia. Nei miei sei
anni di lavoro missionario, vedo que-

sti problemi aggravarsi ogni giorno


di pi. I missionari dellAmazzonia
sono stati realmente degli eroi, purtroppo poco compresi, e molte volte
diffamati.

tiamo che tutti lavorino, perch la Fede un dono di Dio che si accetta liberamente, e che si deve poi sviluppare.

Che tipo di diffamazione?

Ringrazio molto per questa venuta


degli araldi. Pensavo che non sarebbero venuti, perch un viaggio molto dispendioso. Ma sono stato molto
sorpreso nel vedere scendere dallaereo quei ragazzi che ho subito identificato: Sono seri, con i capelli ben
rasati, devono essere Araldi del Vangelo. una grande gioia ricevervi,
siamo molto contenti e soddisfatti.
Rivolgo un invito ai lettori: Venite qui a conoscerci, a passare del
tempo con noi in questa terra di
missione! Non c nessun problema,
basta non aver paura di avocette, o
di cobra

Noi, missionari, siamo accusati


di distruggere la cultura indigena, di
proibire la diffusione della loro lingua, di aver ucciso i poveri indios.
Sono cose assurde! Soltanto venendo qui e prendendo visione di questa
realt si pu valorizzare il lavoro dei
missionari, persone che hanno lasciato la propria patria e sacrificato i propri affetti: il padre, la madre, la cultura. venendo che ci si rende conto della realt precaria, carente e bisognosa.
Allora, io sono solito dare chiarimenti a riguardo dicendo che noi cattolici non uccidiamo nessuno; non distruggiamo la cultura ma, al contrario, la valorizziamo, preservandola ed
incentivandola attraverso danze, canti, artigianato e pittura. una grande ingiustizia accusare i missionari di
cose che non hanno fatto. Anche noi
siamo accusati come Ges fu accusato e ucciso ingiustamente.
E la popolazione, come tratta i missionari?
Con molta gioia, vediamo citt intere, di sei, ottomila abitanti, tutti cattolici fedeli. Hanno ricevuto la
Fede Cattolica e la conservano fedelmente. A volte arrivano persone di
altre religioni, offrono denaro o panieri basici, vanno dal capo delle comunit, dal cacicco e gli dicono:
Io le do un salario minimo, un
paniere basico, lei muta di religione
e parla ai suoi fratelli affinch mutino
anche loro
successo, a volte, che gli indigeni
sono rimasti talmente indignati che
hanno allontanato tali soggetti.
Noi abbiamo uno spirito ecumenico, non attacchiamo nessuno, permet-

Vorrebbe dire qualcosa ai lettori?

Mons. Giuseppe Song Sui Wan


nato a Shangai, Cina, nel 1941.
Ha ricevuto lordinazione sacerdotale nel 1971 ed episcopale nel
2002. Ha conseguito il dottorato in Filosofia ed in Teologia nella Pontificia Universit Salesiana,
a Roma. Oltre al cinese e ad alcuni suoi dialetti, domina diverse
lingue occidentali: italiano, portoghese, spagnolo, inglese, francese,
tedesco, latino e greco.
Con i suoi 67 anni di et, si definisce un uomo molto allegro.
E aggiunge: Sui Wan, in cinese,
significa Nuvola felice. Mi piace
la musica. Suono strumenti musicali. Faccio magie. Mi piace raccontare storie. Cos era il fondatore della Congregazione Salesiana, San Giovanni Bosco.

Novembre 2008 Salvami

Regina19

Umili e itineranti,
capaci di cercare e ascoltare

rito (Passo della dichiarazione finale del CAM 3).


Con queste parole nel cuore, Don
Caio Newton da Assis Fonseca, EP, si
recato nella diocesi di San Grabriele da Cachoeira, nello stato di Amazonas, una delle pi remote e carenti del Brasile, per portare la presen-

za di Ges e Maria a un gran numero


di comunit indigene. Accompagnato
da missionari araldi, ha somministrato i Sacramenti, presieduto momenti
di preghiera e ha distribuito medaglie
e stampe. Durante il suo soggiorno,
ha avviato vari gruppi di preghiera del
Cuore Immacolato di Maria.

Fotos: Victor Toniolo

ogliamo vivere la spiritualit dei Discepoli Missionari, la spiritualit


della beatitudine incarnata nella vita: contemplativi, gioiosi, comunicatori dellesperienza di Dio, poveri,
umili, itineranti, capaci di cercare e
ascoltare tutti, con fiducia nello Spi-

Don Caio Newton de Assis Fonseca, EP ha percorso diversi complessi


destinati alla formazione giovanile.

20Salvami Regina Novembre 2008

Nelle comunit indigene, Don Caio stato ricevuto con grande affabilit e rispetto.

Prezioso strumento
Evangelizzatore

elle diocesi dellAmazzonia, tutte le comunicazioni devono essere fatte per


via fluviale. Cos, per i bravi missionari che vi lavorano, disporre di
una barca adeguata una necessit, tanto pi essenziale quanto pi
la distanza ed il numero di comunit alle quali prestare assistenza. Rispondendo alla richiesta fatta dalla Diocesi di San Gabriele da Cachoeira, il Fondo Misericordia ha
avuto la gioia di facilitare questo lavoro offrendo unimbarcazione che
ha una capacit per dieci persone.
Ha un motore di 70 hp ed fornita
di una copertura per proteggere dal
torrido sole tropicale.

Barca donata dal Fondo Misericordia.

Novembre 2008 Salvami

Regina21

li Araldi del Vangelo nella Festa


dellAddolorata hanno portato la
statua pellegrina della Madonna nelle
scuole materne, elementari e medie ed il primo
giorno di scuola sono stati a Botricello, (CZ).
Don Tommaso Mazzei, Parroco della Parrocchia SS. Immacolata e San Michele, a conclusione dei giorni del pellegrinaggio, ha celebrato la Santa Messa.

Bambini e insegnanti hanno accolto con gioia


la visita della statua pellegrina. A sinistra, con
innocente devozione, un bambino pone ai piedi
della Madonna la sua semplice richiesta.

22Salvami Regina Novembre 2008

La statua dellImmacolato Cuore stata ricevuta dai fedeli a Catanzaro (CZ)


tra commemorazioni e processioni. Nella foto in alto, la statua in Piazza del Bambinello Ges.

Anche la Casa di Cura Villa Verde,


a Roma, ha ricevuto la visita della
statua pellegrina della Madonna.
Centinaia di pazienti hanno ottenuto
incoraggiamento e conforto per la
presenza di Colei che la Salute degli
infermi e la Consolatrice degli afflitti.
Anche le suore Giuliana e Bianca hanno
accompagnato la missione con speciale
affetto e devozione.

Novembre 2008 Salvami

Regina23

Omaggio
al Cardinal Rod

n occasione del compleanno


del Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita
Consacrata e le Societ di Vita
Apostolica, Cardinal Franc Rod, CM, gli araldi hanno promosso una Eucaristia in rendimento di Grazie nella chiesa
romana di Santa Maria in Traspontina.
Dopo la Messa loro hanno
offerto al Porporato un concerto, in cui sono stati eseguiti brani dei grandi maestri della polifonia sacra, come pure opere di Haendel, Mozart e Vivaldi.
Erano presenti alla cerimonia
Mons. Domingo Oropesa, Vescovo di Cienfuegos (Cuba), Mons. Ka-

24Salvami Regina Novembre 2008

rel Kasteel, Segretario del Pontificio Consiglio Cor Unum, Mons.


Angelo Di Pasquale, Cerimoniario
Pontificio Emerito, P. Pietro eta,
L
OCarm, Parroco di Santa Maria in
Traspontina, Mons. Adriano Paccanelli, Ufficiale della Segretaria
di Stato, Mons. Vittorio Formenti,
Capo del Dipartimento Centrale di
Statistica della Chiesa, Mons. Piero Amenta, Ufficiale della Congregazione per il Culto Divino, Mons.
Bla Jezerek, segretario personale
del Cardinale Rod, P. Isidoro Liberale Gatti, OFM Conv, Penitenziario
della Basilica di San Pietro, Vaticano, e lEgregia. Sig.ra. Ldice Carriquiry, moglie del Sottosegretario del
Pontificio Consiglio per i Laici.

Cardinale Cludio Hummes, OFM

Giubileo doro sacerdotale

Missa domaggio per i


50 anni di sacerdozio del Cardinal Cludio Hummes.
(Cappella dei Canonici, Basilica di San Pietro)

ella Basilica di San Pietro in Vaticano, una Solenne Celebrazione Eucaristica in rendimento
di Grazie ha coronato la commemorazione del
Giubileo dOro Sacerdotale del Cardinale Claudio Hummes, OFM, Prefetto della Congregazione per il Clero.
La Santa Messa ha contato sulla presenza dei Cardinali Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio,
Ivan Diaz, Prefetto della Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli, Bernard Francis Law, Arciprete
della Basilica di Santa Maria Maggiore, Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum,
Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio
per il Dialogo Interreligioso, Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dellUnit
dei Cristiani, Agostino Cacciavillan, Presidente Emerito
dellAmministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, ed Eduardo Martnez Somalo, Camerlengo Emerito di S.R.C.
Hanno inoltre onorato la cerimonia Mons. Mauro Piacenza, Segretario della Congregazione per il Clero, Mons.
Robert Sarah, Segretario della Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli, Mons. Octavio Ruz, Vicepresidente della Comissione per lAmerica Latina, Mons. Karl
Josef Romer, Segretario Emerito del Pontificio Consiglio

per la Famiglia, Mons. Marcelo Snchez Sorondo, Mons.


Domenico Tarcisio Cortese, oltre il Sottosegretario del
Pontificio Consiglio per i Laici, Dott. Guzmn Carriquiry
Lcour, lAmbasciatore del Brasile presso la Santa Sede,
Sig.ra Vera Barrouin Machado e lAmbasciatore del Brasile in Italia, Sig. Adhemar Gabriel Bahadian.
Il coro e lorchestra internazionale degli Araldi del Vangelo ha animato la liturgia, diretti da Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP.
Novembre 2008 Salvami

Regina25

Superiore Generale degli Araldi nominato


Canonico di Santa Maria Maggiore

ecine di araldi, diretti alla Citt Eterna per partecipare alle commemorazioni del Giubileo dOro Sacerdotale del Cardinal Hummes, sono stati colti di sorpresa da
una bella notizia: la nomina da parte di Sua Santit di Don Joo
Scognamiglio Cl Dias a Canonico Onorario della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. La felice notizia stata trasmessa dallo stesso Arciprete della suddetta Basilica, Cardinal Bernard Francis Law.
La cerimonia di ammissione del Superiore Generale degli
Araldi nel Capitolo Liberiano si realizzata il giorno 14 settembre, nella Cappella Sforza. Mons. Joo Cl, alla fine dela
cerimonia, ha diretto alcune parole di ringraziamento: Abbiamo una natura fragile per accumulare onori e titoli; questi ci sono
dati per farci comprendere la grandezza della missione che abbiamo e del progetto che ci attende: il convivio con la Santissima Trinit, con la Vergine Maria e con i santi .
La grazia di essere nominato canonico di questa Basilica cos ricca di storia e di stare pi vicino alla Madonna, per me un invito a rivolgermi costantemente a Lei; ed quello che pretendo di fare, con le
mie deboli possibilit. Chiedo questa grazia a Dio, ed in questo senso
vi chiedo di pregare per me.
Tutti questi sentimenti, io li sintetizzo in uno sguardo molto filiale alla Madonna Salus Populi Romani, storica invocazione di Maria Santissima venerata in questa Basilica. A Lei sono grato per la decisione presa
dal Santo Padre, come pure per la paterna ed affettuosa accoglienza del
cardinale Arciprete Bernard Francis Law..

Il Cardinal Law impone a Mons.


Joo Cl il berretto di Canonico, alla
presenza del Capitolo Liberiano.
26Salvami Regina Novembre 2008

Immagine della prima Messa celebrata da Monsignor Joo Cl,


come Canonico, nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.

Sergio Hollmann

Cristo Re, SainteChapelle (Parigi)

Tesoro della Preghiera

Consacrazione al
Sacro Cuore di Ges

dolcissimo Ges, Redentore del genere umano, getta su di noi, umilmente prostrati alla
tua presenza, il tuo sguardo. Noi siamo e vogliamo essere tuoi. E al fine di poter vivere pi intimamente uniti a Te, ognuno di noi si consacra spontaneamente, in questo giorno, al tuo Sacratissimo Cuore.
Ci sono molti che non Ti hanno mai conosciuto; molti che, disprezzando i Tuoi comandamenti, Ti hanno rinnegato. Misericordioso Ges, abbi piet degli uni e degli
altri e portali tutti al tuo Sacro Cuore.
Signore, Tu sei Re, non soltanto, dei fedeli che ti
sono stati sempre fedeli, ma anche, di quei figlioli
prodighi che Ti hanno abbandonato; fa che ritornino,
quanto prima, alla casa paterna, affinch non periscano di miseria e di fame.

Sei Re anche di coloro che vivono, perseveranti,


nellerrore ed in separazione da Te, conducili al porto
della Verit e dellUnit di Fede, in modo che, in breve,
ci sia un solo gregge ed un solo Pastore.
Signore, conserva incolume la tua Chiesa e dalle una
libert sicura e senza ostacoli; concedi ordine e pace a tutti i popoli,; fa che, da un polo allaltro del mondo, risuoni
una sola voce: Lodato sia il Cuore divino che ci ha portato
la salvezza, onore e gloria a Lui per tutti i secoli. Amen.
(Si concede indulgenza parziale al fedele cristiano che
preghi con devozione questatto di consacrazione del genere umano a Ges Cristo Re. Lindulgenza sar plenaria se questatto sar pregato pubblicamente nella solennit
di Nostro Signore Ges Cristo Re PENITENZIARIA
APOSTOLICA, Manuale delle Indulgenze)

Santiebeati.it

Pu esserci tristezza
nel Cielo?
Si dice che, nel Cielo, la gioia sar perfetta, completa e senza nessuna
ombra di inquietudine. Ma, la condanna di parenti e amici non sar
causa di amari dispiaceri, per i beati? Il cuore potr smettere di amare
nel Cielo coloro che avevamo il dovere di stimare sulla Terra?

, nel Cielo la gioia sar


perfetta, completa, senza
nessuna ombra di inquietudine o tristezza: questo
lordine voluto da Dio.
La Scrittura, infatti, quasi in ogni
sua pagina, ci mostra i santi pieni di
gioia e piaceri senza fine e senza misura. Cos leggiamo nei Salmi: Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra (Sl 16, 11). Ora, nel
luogo ove regna la gioia nella sua pienezza non pu esserci afflizione n
dolore. I Santi saranno saziati dellabbondanza della tua casa e li disseterai
al torrente delle tue delizie (Sl 36, 9).
Ecco unaltra affermazione sulla felicit pi piena e sovrabbondante.
E nellApocalisse: Non ci sar
pi la morte, n lutto, n lamento, n
affanno, perch le cose di prima sono passate (Ap 21, 4). Queste parole indicano espressamente lassenza
di qualsiasi pena o dolore dellanima
e del corpo, poich le pene e i dolori
sono un triste appannaggio di questa
vita di difficolt.
28Salvami Regina Novembre 2008

Infine, anche Isaia afferma: Il Signore Dio asciugher le lacrime su ogni


volto (Is 25, 8). Ed in un altro punto:
Su di essa ritorneranno i riscattati dal
Signore e verranno in Sion con giubilo;
felicit perenne splender sul loro capo; gioia e felicit li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto (Is 35, 10).
Niente di pi sicuro, pertanto, che
la gioia nel Cielo sar perfetta, sotto
qualsiasi punto di vista. Se l ci potesse essere una qualche tristezza, questo si dovrebbe o al fatto che i beati vedono Dio molto oltraggiato dai
cattivi, o per il fatto che essi stessi sono attinti da qualche infelicit; o ancora, per il fatto di vedere i loro amici condannati allinferno. Ora, nessuna di queste ipotesi pu realizzarsi nel Paradiso

Non si pu macchiare
la gioia nel Cielo
Da parte di Dio, nessun dispiacere
possibile che sopraggiunga i beati, e
questo per diverse ragioni.
In primo luogo, i peccati degli uomini, per quanto grandi e numerosi

si possa immaginare, in nessun modo riusciranno ad essere pregiudizievoli a Dio. Se ` un fatto che i crimini della Terra sembrano oscurare la
Sua gloria estrinseca, vero anche
che da questi egli trae un gran bene:
da un lato, lasciando ai peccatori la
libert di offenderLo, Egli fa brillare ancora di pi la Sua pazienza e
la Sua bont; dallaltro, la Sua giustizia apparir in tutta la sua perfezione quando arriver lora del castigo
nellaltra vita. Da qui ne segue che,
essendo ampiamente compensato il
danno causato alla gloria divina dal
peccato, nessun dispiacere pu derivare da questo fatto per i giusti.
Unaltra ragione si deduce dagli
attributi infiniti di Dio. I santi Lo vedono cos buono per S stesso, che a
loro sembra che la perdizione eterna
dei cattivi non pu affatto colpirLo,
talmente immensa la gloria che Gli
proviene dalle Sue innumerevoli e incommensurabili perfezioni. come
se un monarca, padrone delluniverso, perdesse in una catastrofe qualche cittadina del suo impero: per

Nel Cielo, la gioia sar perfetta,


completa e senza nessuna ombra
di inquietudine: questa lordine
voluta da Dio
Particolare del Giudizio Finale di Fra Angelico,
Museo di San Marco, Firenze

questa perdita - secondo quanto generalmente riconosciuto - non varrebbe la pena spargere neppure una
lacrima, anzi, essa sarebbe motivo di
gioia, se tale cittadina avesse meritato la fatalit che lha colpita.
In terzo luogo, i giusti non ignorano che nulla accade senza il permesso di Dio, che Egli potrebbe, con un
semplice gesto, se assolutamente lo
volesse, impedire qualsiasi mancanza, far rientrare tutto nellordine e
salvare lumanit intera, mentre, per
giusti motivi, Egli ha deciso di non
far uso di questo potere.
Per tutte queste ragioni, i beati non sentirebbero alcuna tristezza per i peccati degli empi, n per la
loro condanna. Essi odiano, chiaro, il peccato; ma, per quanto energico sia in loro questo sentimento, non
soffrono per questo avversione alcuna. Una cosa la tristezza o il dolore
dellanima, unaltra la detestazione
e lodio: queste possono esistere senza quelle.
evidente che Dio, nonostante il
Suo odio infinito verso il male, non

sperimenta, per questo motivo, nessun tipo di avversione. Dio immutabile, lafflizione, come qualsiasi altro male, non Lo riguarda, e quando
si parla di Lui, certe espressioni come
essere afflitto, contrito o dispiaciuto hanno appena un senso metaforico.
Ora, parallelamente, questo si applica ai santi del Cielo. Figli di Dio,
partecipano alla condizione di Dio
e, come Lui, sebbene in un grado inferiore, sono inaccessibili allafflizione proveniente da qualunque male
di cui essi possano essere testimoni.
La loro beatitudine sovreminente
e perfettissima partecipazione della beatitudine di Dio immutabile come quella di Lui, incompatibile
con qualsiasi pena, poich il dolore
un male e unimperfezione che ripugna linfinita soavit della condizione beatifica.

Lamore beatifico ha il suo


fondamento nella carit
Se i beati sono esenti da tutti i mali, se vivono avvolti nei beni infiniti ed
eterni, chiaro che essi non trovano
in s alcun motivo di afflizione. Ma i
loro prossimi, i loro amici il cui destino leterna condanna, non saranno
causa di amari dispiaceri per loro?
Niente affatto. Poich lamore beatifico non si basa sulla parentela carnale, il suo fondamento la comunione nello spirito divino e nelladozione
divina. In Cielo, lamicizia o la parentela non hanno se non un ruolo molto
secondario. Poco importa alla persona, nello stato beatifico, sapere se deve a questo o a quellaltro la vita corporale, poich se nato da un tal padre e non da un tal altro, questo av-

venuto, non per una disposizione della volont umana, ma per un decreto
della Provvidenza. Inoltre, lenergia
generatrice non viene dalluomo,
un dono di Dio concesso liberamente
a lui. E frequentemente luomo cerca
meno il bene del figlio che egli genera, che il proprio stesso piacere; comunque, come strumenti di Dio per
formare i corpi, i genitori hanno il
dovere di aver cura dei propri figli, e
questi hanno lobbligo di obbedire ai
genitori e di soccorrerli nelle necessit della vita.

Il padre non si lamenter per


la condanna di suo figlio
Nel Cielo, le condizioni mutano:
soltanto Dio padre, la Sua preminente paternit oltrepassa qualsiasi altra e i giusti soltanto sono considerati come figli adottivi di Dio. Essi custodiscono un attaccamento speciale per coloro che sulla Terra furono i loro genitori o i loro figli o i loro
amici e desiderano la salvezza di loro in modo preferenziale rispetto a
quella di qualunque altro.
Questo non impedisce che, se
qualcuno dei loro parenti o amici qui
sulla Terra venga a prevaricare, essi lo guardino come un nemico, perch, col peccato, egli diventa nemico di Dio; a partire da quel momento, egli passa ad essere, ai loro occhi,
degno della condanna e, lontani dal
diventare tristi, i giusti gioiscono per
i tormenti che egli soffre nellinferno, poich questi fanno risplendere
la giustizia divina, secondo le parole
del Re-Profeta: Il giusto godr nel vedere la vendetta, laver i piedi nel sangue degli empi (Sl 58, 11).
Cos, nel Cielo il padre non si lamenter per la condanna di suo figlio,
n il figlio per quella di suo padre, n
lamico per quella del suo amico; ma,
daccordo col il Sovrano Giudice, essi
pronunceranno luno e laltro la sentenza di riprovazione (cfr. Summa
Teologica, Suppl., q.94, a.3).
(Tradotto, con adattamenti, da
LAmi du Clerg, 1898, pagg. 699-700)
Novembre 2008 Salvami

Regina29

Suor Teresa Giuliana di San Domenico

La principessa africana
morta dopo aver vissuto settantadue anni senza
macchia di peccato mortale. Questo magnifico epitaffio
riassume la vita di unafricana, nobile di sangue, ma
molto pi nobile per la virt della sua anima.
Luca Ordoez Cebolla

ra lanno 1676, quando


gli occhi di Tshikaba contemplarono per la prima
volta la luce di questo
mondo. Nata nellAfrica
Occidentale, ai margini del Golfo di
Guinea, era lultima di quattro figli
di una famiglia di re. Ben presto aveva dimostrato unintelligenza fuori dal comune e, per questo, correva
voce che sarebbe stata lei a governare dopo la morte dei suoi genitori.
Il regno di Tshikaba era pagano e i suoi abitanti adoravano il Sole. Con ansia, aspettavano le prime
luci dellalba per andare incontro
allastro-re con canti e acclamazioni
rituali. Tshikaba per era una bambina differente dalle altre. Riflessiva e contemplativa, indagava il senso
di tutte le cose che la circondavano,
cercando di rispondere alla domanda che sorgeva ogni volta, invariabilmente, nel suo cuore: chi comanda e
mantiene questa natura cos esuberante e ricca di bellezza? Senza capirlo, la sete insaziabile dellAssoluto scaturiva dal pi profondo della
sua anima innocente.
Afflitta nel suo intelletto infantile, and ad interrogare suo fratello,
30Salvami Regina Novembre 2008

che le seppe appena dire che la Stella del Mattino era, indiscutibilmente, la grande divinit da adorare. Insoddisfatta e piena di perplessit, and ad interrogare il re:
Pap, lastro che adoriamo sta
in cielo come tutti gli altri. Niente lo
differenzia, se non il fatto che brilla di pi. Qualcuno lo ha messo l, e
questo qualcuno deve essere molto
pi potente del Sole. questo Essere misterioso che cerco e desidero conoscere, perch solo Lui deve essere
adorato!
Il padre non seppe che risposta dare alla bambina, ispirata dal soffio della grazia.

Un proposito a nove anni


Tshikaba amava camminare per la
campagna lasciandosi andare alle sue
meditazioni. In una di queste passeggiate, si sedette per riposare un po,
vicino alla sorgente di un fiume. Contemplandola, si chiedeva: Chi sar questo Essere sconosciuto che ha
messo qui questa fonte?.
Allimprovviso, la piccola alz gli occhi e vide, estasiata, a fianco della fonte,
una Signora dalla pelle candida come la
neve, con in braccio un bellissimo Bam-

bino che, sorridendo, accarezzava la testa della principessa moretta. Fu proprio allora che il Signore il vero Dio
tanto anelato le rivel i Suoi segreti e
Sua Madre Santissima le parl riguardo alla Sua vita. Che cosa avranno detto? Tshikaba prefer mantenere il silenzio ma, a partire da questo incontro, la
sua vita mut completamente.
Pi tardi, suo fratello Juachipiter le disse che i loro genitori avevano deciso che sarebbe stata lei che li
avrebbe succeduti nel governo, ricevendo come risposta: Sappi che non
mi sposer con nessuno di questo
mondo. Io voglio solo sapere di un
Bambino bianco che ho conosciuto!
Tshikaba aveva soltanto nove anni.

Sequestrata provvidenzialmente
Qualche tempo dopo, lei usc di nuovo a passeggiare per i campi. Quel giorno, per, decise di fare unaltra strada,
per conoscere nuovi paesaggi. Camminando senza meta, fin per perdersi, e
niente di quello che vedeva le era noto. Infine, si sedette vicino ad un albero, da dove poteva ammirare il mare.
Contemplando la vastit del panorama, intravide non molto lontano la

Scalando la sacra montagna


della sofferenza
Dalla capitale andalusa la portarono a Madrid, poich, come principessa, doveva essere presentata innanzitutto al re. Carlo II la accolse benevolmente e la consegn alle cure del
Marchese di Mancera, un tempo vicer del Messico, con lincarico di darle una formazione accurata e di evangelizzarla.

Nel continente europeo,


inizi per Teresa unaltra fase della sua vita: la croce e
la sofferenza sarebbero stati, a partire da quel momento, i suoi compagni inseparabili, come lo erano stati
per Nostro Signore, ossia, il
Bambino bianco che laveva
attratta e che lei ormai adorava come Dio.
I nobili della casa di
Mancera trattavano la piccola africana come una vera figlia, ma ben presto
questo risvegli linvidia in
tutta la servit. Non furono pochi i maltrattamenti
e le umiliazioni che Teresa
dovette sopportare, ma tutto con mansuetudine e pazienza, andando a rifugiarsi ai piedi di una commovente statua dellEcce Homo che si trovava in un picSuor Teresa Giuliana di San Domenico
colo oratorio del giardino.
L, lo stesso Cristo, piagato e oltrag- della casa, fece ingresso come terziagiato, le mostra le bellezze incompa- ria dellordine nel Convento di Sanrabili della sofferenza facendole com- ta Maria Maddalena, delle Domeniprendere che nel contatto con la Cro- cane della Penitenza, a Salamanca.
ce di Nostro Signore lanima si puri- Contenta, abbracci questumiliaziofica, le debolezze sono vinte, e si tro- ne con pace di spirito e mansuetudivano le forze per proseguire nella via ne, adattandosi allidea di non giungere mai ad essere unautentica relidella perfezione.
Manifestando la giovinetta un for- giosa.
te entusiasmo per la vita religiosa, riServizio incondizionato
vel il suo desiderio ai marchesi. Senza opporre obiezione alcuna, essi inDisposta a tutto, Teresa entr nel
caricarono il cavaliere Diego Gamar- monastero per servire incondizionara di trovare un monastero nel quale tamente le sue sorelle. Ad un certo
Teresa potesse dare una risposta al- punto per, fu presa da una terribila sua vocazione. Costui percorse nu- le afflizione: Dio la voleva realmenmerosi monasteri, incontrando sem- te l? Non sarebbe stato meglio torpre difficolt o reticenze nel far am- nare in Africa e, come regina, essemettere la piccola principessa, pro- re propulsore della fede cristiana? La
veniente da terre cos lontane. Essa madre superiora, persona molto virraddoppi le sue preghiere e peniten- tuosa, cap subito lo stato spirituale
ze, implorando Dio affinch, se real- di Teresa. Quando le si present lopmente la voleva a s, le togliesse tutti portunit, la interrog. Vedendo la
gli ostacoli che si frapponevano.
bont e laffetto della madre, ladoFinalmente la Provvidenza ebbe lescente le apr il suo cuore, riaffercompassione di Teresa. Infatti, con mando il suo pi fermo proposito di
il compito di occuparsi delle pulizie essere una vera religiosa.
Novembre 2008 Salvami

Regina31

M.M. Dominicas "Dueas"

sagoma di una barca che si stava avvicinando. Era una nave spagnola. Immersa nella sua costante preoccupazione, sent, allimprovviso, che qualcuno
lafferrava per un braccio. Un giovane
sconosciuto, senza dire una parola, la
obbligava a seguirlo. Lei, docile come
ogni bambino, lo segu, pensando che
lui forse avrebbe potuto aiutarla a risolvere lenigma che la tormentava.
Quello strano signore la conduceva sempre pi vicino alla costa. Quando volle chiedergli quali erano le sue
intenzioni, non pot farlo: era sparito.
Impaurita, guard davanti a s e not che la barca aveva appena attraccato. Tshikaba voleva correre, ma le sue
gambe non le obbedivano. L
equipaggio, vedendola ornata di gioielli e braccialetti, subito cap che si trattava di
una bambina di sangue reale, perci fu
portata alla nave, che subito riprese la
sua rotta in direzione della Spagna.
La piccola principessa, vedendo la
sua terra natale distanziarsi a poco a
poco, sent limpulso di gettarsi in acqua, ma la Signora della fonte apparve
al suo fianco, dandole consolazione e
coraggio. Tshikaba era stata portata via
per un disegno di Dio!
Nel tragitto, passando per la citt
di San Tom, gli stessi marinai la battezzarono, dandole il nome di Teresa.
Questo non le caus stupore, poich,
gi alla fonte, la candida Signora laveva chiamata con questo nome. Il battesimo era, in fondo, una conferma delle
promesse che Lei le aveva fatto.
Cos, terminato il viaggio, a dieci anni det, Teresa giungeva al porto di Siviglia.

Otto mesi pi tardi, il vescovo di


Salamanca autorizzava Teresa a pronunciare i voti solenni, in una cerimonia che egli stesso avrebbe presieduto. Il 29 giugno del 1704, a 28 anni
det, Teresa Giuliana di San Domenico confermata per sempre nella
sua vocazione fece i voti come terziaria dellOrdine Domenicano.
Finita la cerimonia, Suor Teresa cadde in ginocchio davanti al tabernacolo, traboccante di contentezza. Tra le lacrime di consolazione, le
apparve San Domenico di Guzman,
con un seguito celestiale, invitandola a professare i voti nelle sue stesse mani! Dopo questa professione
celeste, il suo Padre e Fondatore la
bened e scomparve. Le promesse
della Madonna della fonte si compivano in una forma totale e completa!

Facendo fronte alle bombe, con


la devozione a San Vincenzo
Sarebbe stato nella quotidianit
della vita monacale che la principessa di un regno lontano avrebbe dato
le migliori dimostrazioni di pura virt. Le fu dato lincarico di occuparsi degli infermi pi gravi e di consigliare i tribolati, cosa che lei faceva con soprannaturale disposizione.

Aveva, inoltre, il dono mistico di riconoscere dallodore le persone impure e questo la induceva a mortificare il suo proprio corpo, implorando Dio che esse rompessero definitivamente con il peccato. Era estremamente obbediente e la sua vita di perfezione era voluta dallo stesso Cielo:
ogni volta che commetteva un errore,
apparivano Maria e Ges per riprenderla.
La sua fama di santit si sparse rapidamente in tutta la citt. Innumerevoli salmantini accorrevano al parlatorio del convento per esporle i loro
problemi. Lei riceveva tutti con amore, consigliandoli ed ottenendo con
le sue preghiere la guarigione, prevedendo persino pericoli minacciosi.
Fu anche protagonista di un fatto portentoso. Durante la Guerra
di Successione in Spagna, mentre la
citt di Salamanca stava per essere
bombardata, Suor Teresa si affrett a
mettere su una finestra del monastero una stampa di San Vincenzo Ferrer di cui era una grande devota, per
ottenere da lui protezione contro un
eventuale attacco. Il risultato fu tanto felice che non solo il monastero fu
preservato da ogni danno, ma anche,
in pochi minuti, si sparse la pace nella citt intera.

In volo verso la Patria Celeste


Gi da qualche tempo Suor Teresa Giuliana di San Domenico soffriva
di un tumore al ginocchio, quando,
nellautunno del 1748, sub una grave
paralisi. Moribonda, la Provvidenza
le aveva riservato per un ultimo periodo la gloria delle grandi sofferenze. Incertezze, dubbi, afflizioni e labbandono degli uomini, la presero interamente. Cos trascorsero i suoi ultimi giorni in questa terra, fino a che
il 6 dicembre del 1748 ricevette i sacramenti e consegn la sua bella anima al Redentore.
Il giorno successivo, le campane
del convento di Santa Maria Maddalena annunciavano la sua morte.
Raccontano alcuni testimoni che, al
momento di partire per leternit, la
sua pelle rimase per alcuni momenti
bianca come la neve. Allo stesso tempo, dal suo corpo esalava un eccezionale profumo.
Cos, la principessa africana conosciuta da tutti con laffettuoso nome di La Negrita , dopo aver scalato sulla terra le alte vette della virt,
veniva elevata alle cime della perfetta
unione con Dio.
Beati mortui qui in Domino moriuntur. Mirabile la morte dei giusti
alla presenza del Signore!

Adotti un giovane Araldo del Vangelo

ttualmente 825 giovani


aspiranti agli Araldi del
Vangelo, aspettano il momento di entrare in uno dei Centri
di Formazione Giovanile degli Araldi del Vangelo. Essi hanno bisogno

32Salvami Regina Novembre 2008

di una borsa di studio che aiuti a sostenere i costi della loro formazione.
Per questo, stata lanciata la Campagna Padrini o Madrine. Consiste
nelladottare un ragazzo o una giovane aspirante, aiutando a finanziare

la formazione di questi neo-Araldi.


Questo un gesto concreto a beneficio della giovent. Nelladottare un
aspirante lei star offrendo una solida formazione cattolica a un adolescente bisognoso.

Il soave
sentiero dargento
Seguendo le argentee vie possiamo
essere fiduciosi che un giorno
giungeremo al Cielo.

Tito Alarcn/Nivaldo Bueno

Michelle Viccola

cese la notte, il sole si era


posato maestosamente
dietro le isole in una bella spiaggia e le tenebre si
distesero come un lungo
manto sopra la terra, squarciata appena dai scintillii di lontani fari che
illuminavano la spiaggia vicina.
Nel momento pi inatteso, una soave luce cominci a sorgere dallo scuro orizzonte. Poco a poco, distanti isole, prima nascoste sotto la impenetrabile cortina delle nebbie notturne, si
andarono delineando ed il cielo si dipingeva di un bel blu marino punteggiato di stelle. Quasi allimprovviso, la
luminosit si fece pi intensa, il panorama divenne pi chiaro e sorse, come
uno luminoso disco dargento, la luna
piena in tutto il suo splendore.

A mano a mano che essa, lentamente, si elevava nel cielo, si veniva a


formare sopra lirrequieta superficie
delle acque un soave sentiero dargento, che si perdeva l dove il firmamento e loceano si baciano.
Lestasiante bellezza del panorama suggerisce limmagine della strada che conduce alla Beatitudine eterna. Pu succedere che minacciose onde si alzino cercando di
inghiottire la fragile imbarcazione della nostra anima ma, se perseguiamo il cammino seguendo le
argentee vie e navighiamo sotto lo
sguardo puro di Colei che chiamata Pulchra ut luna (bella come
la luna), possiamo essere fiduciosi
che un giorno conseguiremo la Beatitudine.
Novembre 2008 Salvami

Regina33

La Parola dei Pastori

Rinnovare la vita religiosa


Qual il miglior modo per rinnovare e rivitalizzare gli Istituti
religiosi? Il Cardinal Franc Rod risponde a questa domanda
analizzando con precisione la crisi del mondo attuale
ed esponendo con autorevole maestria il vero spirito del
Concilio Vaticano II.
Cardinal Franc Rod, CM

Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e


per le Societ di Vita Apostolica

engo a voi, uomini


e donne consacrati degli Stati Uniti, come rappresentante del Santo Padre, portando i suoi saluti e la sua stima per la testimonianza della vostra
vita e per la fecondit delle molteplici forme del servizio che prestate alla Chiesa. Vengo a voi come Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e Societ di Vita Apostolica, con il cumulo di esperienza che comporta lavere a che fare con le gioie e le speranze, con le
tristezze e le angosce della vita consacrata in tutto il mondo. Ma, in modo particolare, mi trovo tra voi come
un religioso fratello, che ha conosciuto personalmente lavventura e il tumulto del rinnovamento della vita
consacrata tratti dal Concilio Vaticano II. Questa straordinaria esperien34Salvami Regina Novembre 2008

za mi ha reso chi sono, e modella le


parole che vi rivolgo oggi con immenso affetto e speranza. []

Negli ultimi
quarantanni, la
Chiesa passata
attraverso una
delle maggiori crisi
della sua storia
Fase finale di una
prolungata crisi
Negli ultimi quarantanni, la
Chiesa passata attraverso una delle maggiori crisi della sua storia. Tutti noi sappiamo che la drammatica

situazione della vita consacrata prova che essa non rimasta ai margini
di questa crisi. In praticamente tutti i paesi dellOccidente, non manca chi noti che la maggior parte delle
comunit religiose sta entrando nella fase finale di una prolungata crisi il cui risultato dicono loro
messo per iscritto nelle statistiche.
In molti di questi paesi occidentali, i religiosi hanno perso la speranza. Essi si sono gi rassegnati alla
perdita di vitalit, d importanza, di
gioia, di attrattivit, di vita, insomma. Ma gli Stati Uniti sono diversi. La vitalit, la creativit, lesuberanza che segnano la possente cultura di questo paese si riflettono nella
vita cristiana e anche nella vita consacrata. Basti pensare che dal Concilio Vaticano II, pi di cento nuove
comunit religiose sono sbocciate in
questo suolo fertile. []

Gustavo Kralj

Nonostante questo
passato grandioso e la
attuale vitalit, noi sappiamo e questa una
delle principali ragioni
per cui oggi siamo qui riuniti che non tutto va
bene nella vita religiosa
nord-americana. Oggi,
le mie osservazioni sono
dirette particolarmente
ai religiosi attivi.
Il vertiginoso declino del numero di donne e uomini consacrati, labbandono di molte associazioni apostoliche e di ministeri, la
chiusura di comunit,
linvisibilit della testimonianza congiunta della vita consacrata, le fusioni di provincie, linvecchiamento
dei religiosi, la morte
di congregazioni intere
queste sono realt
familiari a tutti noi.

forma pi pacifica possibile, ringraziando Dio


per i benefici del passato.
Oltre a questo, dobbiamo ammettere lesistenza di coloro che
hanno optato per vie
che li hanno allontanati dalla comunione con
Cristo nella Chiesa Cattolica, sebbene possano aver deciso di rimanere fisicamente nella
Chiesa. Questi possono
essere individui o gruppi in istituti che hanno
una visione differente,
o persino comunit intere.

Quelli che desiderano


invertire la situazione
Infine, vorrei mettere in risalto quelli che
credono fervidamente nella loro vocazione personale e nel carisma della loro comunit, e cercano i mezzi per invertire la tendenza attuale, o, in altre parole, di attingere un autentico rinnovamento. Questi possono essere istituzioni intere, individui, gruppi di individui o perfino comunit nel seno di
una istituzione.
Mi rivolgo oggi specialmente a
questultimo gruppo, con lo scopo
di offrire loro un incoraggiamento e
idee per continuare in questa direzione. Ma le mie riflessioni possono essere utili anche ai due primi gruppi,
affinch non perdano quello che gi
hanno, come ammonisce San Paolo
ai Corinzi: Chi crede di stare in piedi,
guardi di non cadere (I Cor 10, 12).
Daltronde, listruzione Il servizio dellautorit e lobbedienza, recentemente pubblicata dalla mia Congregazione, stabilisce con forza che
lautorit chiamata a mantenere vivo il carisma della propria famiglia religiosa. Lesercizio dellautorit com-

Vengo a voi come un religioso fratello, che ha conosciuto


personalmente lavventura e il tumulto del rinnovamento
della vita consacrata tratti dal Concilio Vaticano II

Comunit in crescita
Sotto il parapioggia della vita consacrata e dietro le statistiche, c una
variet di situazioni.
Innanzitutto, ci sono numerose comunit nuove, alcune pi note di altre,
molte delle quali sono francamente in
progresso tanto che le loro statistiche
individuali indicano una tendenza contraria a quella generale.
Esistono anche comunit pi antiche che hanno fatto in modo di preservare e riformare la genuina vita religiosa allinterno del loro proprio carisma; anchesse sono in una fase di crescita, contrariando la tendenza generale e let media dei loro religiosi inferiore alla media generale.
Nessuno di questi due gruppi messo a fuoco, nel senso che gli osservatori
delle tendenze generali raramente prestano loro attenzione. Ma il loro futuro
si presenta promettente, se continuano
ad essere ci che sono e come sono.

I conformisti e quelli che


hanno rotto la comunione
Ci sono inoltre coloro che hanno
accettato lattuale situazione di declino come dicono loro il segno

L
autorit chiamata
a mantenere vivo il
carisma della propria
famiglia religiosa

dello Spirito Santo nella Chiesa, il segnale di una nuova direzione da seguire. In questo gruppo, ci sono quelli che semplicemente hanno accettato la scomparsa della vita religiosa o,
per lo meno, della sua comunit, e si
impegnano a che questo accada nella

Novembre 2008 Salvami

Regina35

Radici dellattuale crisi


In questo senso, sar molto importante esaminare le radici della crisi, e
allora ci imbatteremo in una brutale,
ma necessaria, domanda: ci che abbiamo fatto dopo il Concilio non stato precisamente rinnovare? Non doveva essere questo rinnovamento
quello che ci avrebbe condotto ad una
nuova era? E non stato precisamente
questo rinnovamento che ci ha fatto
giungere dove oggi ci troviamo? []
Infatti, il Concilio ha offerto chiare
e abbondanti direttive per la necessaria riforma della Vita Consacrata. La
questione cruciale : come sono state interpretate e applicate queste direttive? Dappertutto, il Concilio stato interpretato e applicato, nel suo insieme, in due forme molto diverse e
perfino opposte. Dobbiamo analizzarle attentamente, se vogliamo capire quello che accaduto e tracciare un
cammino da seguire dora in poi.
Per quale motivo la recezione del
Concilio, in vaste parti della Chiesa,
concretamente nella vita religiosa, si
svolta in modo piuttosto difficile?
ha chiesto il Papa Benedetto in un
importante discorso di tre anni fa.1
La risposta che egli offre profonda e cristallina: Tutto dipende dalla
giusta interpretazione del Concilio o
come diremmo oggi dalla sua giusta
ermeneutica, dalla giusta chiave di lettura e di applicazione.
Egli continua: I problemi della recezione sono nati dal fatto che due ermeneutiche contrarie si sono trovate
a confronto e hanno litigato tra loro.
Luna ha causato confusione, laltra,
silenziosamente ma sempre pi visibilmente, ha portato frutti. Da una parte esiste uninterpretazione che vorrei
chiamare ermeneutica della discontinuit e della rottura; essa non di rado
36Salvami Regina Novembre 2008

si potuta avvalere della simpatia dei


mass-media, e anche di una parte della
teologia moderna. Dallaltra parte c
lermeneutica della riforma, del rinnovamento nella continuit dellunico soggetto-Chiesa, che il Signore ci
ha donato; un soggetto che cresce nel
tempo e si sviluppa, rimanendo per

Il Concilio ha
offerto chiare e
abbondanti direttive
per la necessaria
riforma della Vita
Consacrata
sempre lo stesso, unico soggetto del Popolo di Dio in cammino.

La ermeneutica della
discontinuit e della rottura
Nellanalisi del Santo Padre, lermeneutica della discontinuit si basa
su un falso concetto della Chiesa come formata appena da uomini e, di
conseguenza, del Concilio inteso come una specie di Assemblea Costituente. Il vero spirito del Concilio
consisterebbe nellinvito a fare cambiamenti, e questo ad un grado tale
che tutto quanto nei suoi documenti
conferma il passato pu essere considerato senza riserve come il risultato
di compromessi e, pertanto, pu essere legittimamente abbandonato in favore dello spirito del Concilio.
Questo spirito in base al quale tutto nuovo e tutto deve essere rinnovato fa nascere la veemente eccitazione dellesploratore, nella prospettiva
di avanzare coraggiosamente al di l
della lettera del Concilio. Questo richiamo, tuttavia, talmente vago che
la persona rimane senza guida, vittima
del proprio capriccio, rifiutando qualsiasi correzione. idealista al punto
di sottovalutare la fragilit della natura umana; e si mostra semplicista nel

supporre che un semplice s allera


moderna pu risolvere tutte le tensioni e creare armonia. []

Reale necessit di rinnovamento


della vita consacrata
Dobbiamo cominciare col riconoscere che cera, sicuramente, molto da correggere nella vita religiosa e da migliorare nella
formazione dei religiosi. Dobbiamo anche ammettere che la societ ha proposto delle sfide alle quali molti religiosi non erano preparati. In alcuni casi, dovevano essere scrollati la routine e le incrostazioni di costumi obsoleti. In questo
senso, dobbiamo affermare categoricamente che il Concilio non solo non si sbagliava nel suo impulso
rinnovatore della vita religiosa, ma
in questo stato veramente ispirato dallo Spirito Santo a farlo.
Parlando ai superiori generali, Benedetto XVI ha detto: La vita consacrata negli ultimi anni stata ricompresa con spirito pi evangelico, pi ecclesiale e pi apostolico; ma non possiamo ignorare che alcune scelte concrete
non hanno offerto al mondo il volto autentico e vivificante di Cristo. Di fatto,
Franois Boulay

porta proprio il mettersi a servizio del


carisma proprio dellIstituto a cui si
appartiene, conservandolo con cura e
rendendolo attuale nella comunit locale, nella provincia o nellIstituto intero.

la cultura secolarizzata penetrata nella


mente e nel cuore di non pochi consacrati, che la intendono come una forma
di accesso alla modernit e una modalit di approccio al mondo contemporaneo. La conseguenza che accanto ad
un indubbio slancio generoso, capace
di testimonianza e di donazione totale,
la vita consacrata conosce oggi linsidia
della mediocrit, dellimborghesimento
e della mentalit consumistica.2 [...]
La vita religiosa, essendo un dono
dello Spirito Santo per il religioso e
per la Chiesa, dipende specialmente
dalla fedelt alla sua origine, fedelt
al fondatore e fedelt al carisma particolare. La fedelt a questo carisma
essenziale, poich Dio benedice la
fedelt, ma resiste ai superbi (Tg
4,6). La completa rottura di alcuni
con il passato va, pertanto, contro la
natura di una congregazione religiosa
e, per la sua propria essenza, provoca
il rifiuto di Dio.

I risultati della ermeneutica


della discontinuit
nella vita religiosa
Non appena il naturalismo stato accettato come la nuova via, lobbedienza diventata la sua prima vittima,

perch essa non pu sopravvivere senza fede e speranza. La preghiera, principalmente la preghiera comunitaria
e la liturgia sacramentale, stata minimizzata o abbandonata. Penitenza,
ascetismo, e tutto quanto era chiamato spiritualit negativa sono diventate cose del passato. Molti religiosi si so-

La questione
cruciale : come
sono state
interpretate e
applicate queste
direttive?
no sentiti a disagio nel vestire i loro abiti. L
agitazione sociale e politica ha finito per essere il fulcro della loro azione
apostolica. La Nuova Teologia ha condotto allinterpretazione personale e
alla diluizione della Fede. Tutto diventato un problema da essere discusso. Rifiutando la preghiera tradizionale, le genuine aspirazioni dei religiosi
hanno cercato forme pi esoteriche.
I risultati non si sono fatti attendere, sotto forma di un esodo di membri. Di conseguenza, apostolati e ministeri che erano essenziali alla vita della comunit cattolica e alle sue estensioni caritative soprattutto le scuole
sono scomparsi in poco tempo. Le
vocazioni si sono esaurite rapidamente. Nonostante i risultati cominciassero a parlare di per se stessi, cerano
quelli secondo cui le cose non andavano bene perch non cerano stati cambiamenti sufficienti, perch il proget-

Benedetto XVI: La vita consacrata


negli ultimi anni stata ricompresa
con spirito pi evangelico, pi
ecclesiale e pi apostolico
Religiose pregano nella chiesa di Santa
Maria in Traspontina, Roma

to non era completo. E cos il danno


andato aumentando.
Si deve notare anche che molti dei
responsabili per le disastrose decisioni
e attuazioni di questi anni postconciliari, hanno abbandonato in seguito la vita religiosa. Molti di quelli che stanno
qui ora sono coloro che si sono mantenuti fedeli e, con immenso coraggio,
lottano avendo la responsabilit di rimediare al danno e ricostruire le proprie famiglie religiose. Il mio cuore e le
mie preghiere sono con voi. []

La ermeneutica della
continuit e della riforma
Il vero spirito del Concilio stato
descritto nella sua inaugurazione dal
Papa Giovanni XXIII, quando ha affermato che esso mira a trasmettere puramente e integralmente la dottrina, senza attenuazioni n sotterfugi. E ha continuato: nostro dovere non solo conservare questo tesoro prezioso, come se
ci preoccupassimo unicamente dellantichit, ma anche dedicarci con volont prontamente e senza timore a quel lavoro oggi necessario, proseguendo cos il
cammino che la Chiesa percorre da venti secoli. necessaria questa adesione a
tutto linsegnamento della Chiesa, in tutta la sua integrit e precisione, presentato
in fedele e perfetta conformit con la dottrina autentica che, intanto, deve essere studiata ed esposta per mezzo dei metodi di ricerca e delle forme letterarie del
pensiero moderno. Una cosa la sostanza dellantica dottrina del Deposito della Fede, e altra la forma con cui essa
presentata.
Queste parole danno origine ad
una forma di interpretare il Concilio
molto differente da quella descritta
anteriormente. Qui abbiamo, in essenza, lermeneutica della continuit
e della riforma. []

Criteri e direttive della


Perfectae Caritatis
Oggi guardiamo con grande gratitudine al Concilio Vaticano II, per averci
provvisto di chiare direttive per distinguere tra la sostanza del Deposito della
Novembre 2008 Salvami

Regina37

Gustavo Kralj

Fede e le sue manifestazioni circostanziali. La continuit essenziale per la vita religiosa non sopprime, ma incoraggia la riforma di quanto ultrapassato,
accidentale o perfettibile. Questo diventa evidente quando leggiamo i criteri e le direttive, attentamente equilibrati, della Perfectae Caritatis (nn.1-18),
ai quali abbiamo gi fatto riferimento
parlando della rottura e discontinuit.
Se questi stessi numeri sono interpretati in termini di continuit, si nota
che i cambiamenti non sono mai dissociati dalle radici. Quelli che cercano
la continuit nel rinnovamento, noteranno che il Concilio ha chiamato ad
un rinnovamento che eminentemente un rinnovamento dello spirito, enfatizzando la centralit di Cristo tale
come si incontra nei Vangeli, seguen-

doLo nel cammino tracciato dal fondatore, attraverso i voti (2).

Il cammino da
seguire deve essere
una crescente
ricerca di continuit
e chiarezza

Il rinnovamento deve essere ricercato nella diligente osservanza della


regola e delle costituzioni (4).
Essa invita anche ad una consacrazione religiosa che significhi non solo morire al peccato (vocazione battesimale), ma anche
rinunciare al mondo e vivere esclusivamente per Dio,
per il servizio della Chiesa e il progresso nelle virt,
specialmente quelle dellumilt e obbedienza, cercando
soltanto Dio, unendo la contemplazione allazione (5).
La priorit di
amare Dio e nutrire
la propria vita nella Sacra Scrittura e
nellEucaristia (6).
Il Concilio non
vede una dicotomia
tra la contemplazione e lazione; la seconda sboccia dalla
prima (7).
La priorit di
Limpegno a seguire il Signore non pu
dare
unaccuraessere intrapreso da navigatori solitari, ma si
ta formazione spirealizza nella comune barca di Pietro,
rituale ai membri
che resiste alle tempeste
degli istituti secolaCerimonia dordinazione sacerdotale nella chiesa della
ri che permarranno
Madonna del Rosario, nel seminario degli Araldi del
Vangelo a Sao Paulo, Brasile
nel mondo (11).

38Salvami Regina Novembre 2008

Castit, Povert e Obbedienza


spiccano in una luce eminentemente soprannaturale, basata sulla fede,
sulla speranza e sullamore. La radicalit delle conclusioni che se ne
traggono nitidamente tracciata. La
necessit di una vita comunitaria di
preghiera, di carit e appoggio mutuo gi stata sottolineata. La clausura papale deve essere mantenuta
dalle suore dedite esclusivamente alla vita contemplativa (16).
L
abito deve essere adattato, il che
implica che deve rimanere (17). []

In quale direzione
possiamo andare ora?
Dobbiamo ora affrontare la questione: in quale direzione possiamo
andare? C una nuova vita per le comunit religiose nord-americane che
aspirano ad una autentica riforma?
Qui dobbiamo notare che, sebbene lo sfondo del quadro sia lo stesso, e
vi siano problemi e sfide comuni per i
religiosi e le religiose (la ingegneria
del linguaggio, il declino verso il relativismo, lo smarrimento del senso del
soprannaturale e, in alcuni casi, dubbi
sulla rilevanza e centralit di Cristo),
anche vero che ogni gruppo affronta in
forma critica certo tipo di femminismo,
attualmente fuori moda, ma che continua, nonostante questo, ad esercitare
molta influenza in certi ambienti.
Mi sono permesso di mettere a fuoco alcuni degli elementi comuni. Se sono stati la rottura e la confusione che
hanno caratterizzato le recenti difficolt della vita religiosa, il cammino da seguire a partire da questo momento deve essere una crescente ricerca di continuit e chiarezza. Come lo scriba che
stato istruito nel Regno dei Cieli, dobbiamo avere nel nostro tesoro cose
nuove e vecchie (cfr. Mt 13, 52).

Lautorit deve mantenere


vivo il senso della fede e della
comunione ecclesiale
Pu apparire superfluo fare questa osservazione, poich sarebbe giusto immaginare che su que-

sto punto non vi discussione. Invece, tutti noi sentiamo, purtroppo, la presenza di gruppi o individui
che, sotto la propria responsabilit,
si sono mossi al di l della Chiesa,
pur rimanendo esteriormente nella Chiesa. Di sicuro, unesistenza
cos ambivalente non pu portare
frutti di gioia e pace (cfr. Gal 5, 22),
n per loro n per la Chiesa. Preghiamo affinch lo Spirito Santo li
illumini affinch vedano il cammino
della vera pace e libert, e il coraggio di seguirlo.
E faccio riferimento ancora una
volta allistruzione sopra Il servizio
dellautorit e lobbedienza: Lautorit chiamata a mantenere vivo il sentire cum Ecclesia. Impegno
dellautorit anche quello di aiutare
a mantenere vivo il senso della fede
e della comunione ecclesiale, in mezzo ad un popolo che riconosce e loda le meraviglie di Dio, testimoniando la gioia di appartenere a Lui nella grande famiglia della Chiesa una,
santa, cattolica e apostolica. Limpegno a seguire il Signore non pu essere intrapreso da navigatori solitari,
ma si realizza nella comune barca di
Pietro, che resiste alle tempeste; e la
persona consacrata dar il contributo di una fedelt laboriosa e contenta alla buona navigazione. Lautorit
dovr ricordare che la nostra obbedienza un credere con la Chiesa, un
pensare e parlare con la Chiesa, un
servire con lei. []

La sostanza della vita religiosa:


Appartenere al Signore
In accordo con il Concilio lautorit della Chiesa ha il dovere di interpretare, sotto lispirazione dello Spirito
Santo, questi consigli evangelici [castit, povert e obbedienza], regolarne
la pratica e costruire finalmente, con
base su loro, forme stabili di vita.3
Tanto lautorit quanto la tradizione della Chiesa hanno parlato, nel
corso dei secoli, su quale sia la sostanza della vita religiosa. Il Papa Benedetto XVI lha formulata in questo

modo: Appartenere al Signore: ecco


la missione degli uomini e delle donne che hanno scelto di seguire Cristo
casto, povero e obbediente, affinch il
mondo creda e sia salvato.4

Fedelt al carisma del fondatore


Questo punto di capitale importanza, e la chiave per rinnovare e rivitalizzare le nostre congregazioni, attrarre vocazioni e compiere i nostri
obblighi nei confronti dei giovani che
eventualmente entrino nelle nostre
famiglie religiose. Il Concilio insiste
su questo punto. Dobbiamo garantire che, nelle nostre congregazioni, la
vita sia pienamente cattolica e interamente allineata al carisma del fon-

La fedelt al carisma
del fondatore la
chiave per rinnovare
e rivitalizzare le
nostre congregazioni
datore o fondatrice. Su questa materia, non pu esserci contraddizione,
una volta che il carisma stato dato
ai fondatori nel contesto della Chiesa
ed stato sottoposto allapprovazione della Chiesa. Molte congregazioni
stanno facendo vigorosi sforzi in questo senso. []

Conclusione
Non deve sorprenderci il fatto
che il cammino da seguire sia pieno
di sfide e difficolt. Ma, voglio che
siate sicuri del mio totale appoggio
per qualsiasi sforzo sincero di rinnovamento di ognuna delle famiglie religiose sulla linea della fedelt alla
Chiesa e al fondatore. Molta onest,
umilt, coraggio, apertura di mente, dialogo, sacrificio, perseveranza
e preghiera saranno necessari, come
ci ha ricordato il Papa Benedetto:

Nel Vangelo Ges ci ha avvertito che


due sono le vie: una la via stretta che
conduce alla vita, laltra la via larga
che conduce alla perdizione (cfr Mt
7, 13-14).5
Voi siate giustamente fieri del
legato civico e religioso dellAmerica del Nord, e siate consapevoli
dellimpatto che la vita di qui produce nel mondo intero. La Chiesa
Cattolica, come lo evidenzia la ricettivit dei leader civili e sociali al messaggio del Papa Benedetto,
chiamata ad arricchire e illuminare le coscienze e, di conseguenza, a
dare un fondamento stabile alla societ, come vero lievito nella pasta
(cfr. Mt. 13, 33). E il rinnovamento della Chiesa in questo grande paese, e la sua capacit di servire, passano necessariamente per un rinnovamento della vita religiosa. []

(Estratti della conferenza


pronunciata nel congresso Apostolic
Religious Life since Vatican II,
realizzato allo Stonehill College,
Boston, USA, il 27/9/2008.
Traduzione e sottotitoli: Araldi
del Vangelo. La versione integrale di
questo documento, in portoghese,
pu essere consultata nel sito
www.arautos.com.br )

Benedetto XVI, Discorso alla Curia


Romana, del 22/12/2005.

Benedetto XVI, Discorso ai superiori e alle superiore generali degli istituti


di vita consacrata e delle societ di vita apostolica, 22/5/2006.

Costituzione dogmatica Lumen Gentium, n. 43.

Benedetto XVI, Discorso ai superiori e alle superiore generali degli istituti


di vita consacrata e delle societ di vita apostolica, 22/5/2006.

Benedetto XVI, Discorso ai superiori e alle superiore generali degli istituti


di vita consacrata e delle societ di vita apostolica, 22/5/2006.

Novembre 2008 Salvami

Regina39

alte personalit ecclesiastiche. In


questoccasione, Daniel Toribio ha
anche sottolineato che questa miscellanea offre un contributo significativo alla societ, mettendo a disposizione di studiosi, politici, uomini di
fede, teologi, educatori, ricercatori e
pubblico in generale la parola orientativa della Chiesa.

Angola Nuova
inaugurazione del Santuario
della Madonna del Monte
Primo canale televisivo
cattolico in Slovacchia
ACI Dopo un periodo di quattro mesi di dialogo ed esperienze, la
Conferenza Episcopale Slovacca e i
Salesiani hanno concluso un accordo con lagenzia Lux Communication, per lamministrazione della TV
Lux, la prima emittente televisiva
cattolica della Slovacchia.
L
accordo stato firmato nella citt di Sastin il 15 settembre scorso, alla presenza dellArcivescovo di Bratislava, Mons. Stanislav Zvolensky e
del Presidente della Repubblica, Ivan
Gasparovich.
La Slovacchia conta circa cinque
milioni e mezzo di abitanti, dei quali pi del 60% sono cattolici.

Fides Pi di 10mila fedeli hanno partecipato alla Messa per la nuova inaugurazione del Santuario della Madonna del Monte, distrutto durante la guerra civile angolana (19752002).
La Messa stata presieduta dal
Nunzio Apostolico, Mons. Angelo
Becciu. Nellomelia, il Nunzio ha elogiato il comportamento civico e la serenit di spirito degli angolani durante le recenti elezioni legislative. Ha
elogiato anche la fede e la pazienza
dei pellegrini, per il fatto che sono riusciti a resistere in piedi e sotto il sole per tutta la celebrazione, che durata cinque ore.

Pubblicata miscellanea di
documenti della Conferenza
Episcopale Domenicana
Fides La Conferenza Episcopale Dominicana ha pubblicato i documenti emessi dai vescovi di questo paese tra il 1955 e il 2006. Si tratta di una miscellanea costituita principalmente da lettere pastorali, messaggi e comunicati che rappresentano un autentico patrimonio del mondo Dominicano, come ha dichiarato
Daniel Toribio, Amministratore Generale della Banca di Riserve (istituzione finanziatrice del lavoro).
Lopera stata presentata in una
cerimonia realizzata nella Casa San
Paolo, a Santo Domingo, alla presenza dellArcivescovo, Cardinal
Nicols Lpez Rodrguez e di altre
40Salvami Regina Novembre 2008

Introduzione alla vita devota,


libro accessibile in internet
La Biblioteca Elettronica Cristiana (BEC) ha messo a disposizione
nella sua pagina web una versione
spagnola del magistrale libro di San
Francesco di Sales intitolato Introduzione alla vita devota.
Per questopera conosciuta anche
col titolo Filoteia e per altre due pubblicazioni del santo, il Papa Pio IX dichiar nel 1878 San Francesco di Sales
Dottore della Chiesa, essendo noto co-

me Dottore dellamabilit chiarisce la BEC.


La Biblioteca Elettronica Cristiana la maggior biblioteca cattolica on line in spagnolo. Contiene una
grande collezione di documenti digitalizzati di temi come: Magistero della Chiesa, Patristica, Sacra Scrittura, famiglia, storia, filosofia, teologia,
tecnologia, evangelizzazione, America Latina, tra gli altri.
L
accesso gratuito, attraverso il
sito http://www.multimedios.org.

Congresso sullevoluzione
biologica
Importanti personalit del mondo scientifico hanno presentato nella Sala Stampa del Vaticano, il 16 settembre, il Congresso Internazionale Evoluzione Biologica: Fatti e Teorie, da realizzarsi a Roma, dal 3 al 17
marzo 2009.
Secondo una notizia del Servizio
di Informazione del Vaticano, il Congresso viene organizzato dalla Pontificia Universit Gregoriana di Roma
e dallUniversit Notre Dame di Indiana (USA), sotto il patrocinio del
Pontificio Consiglio per la Cultura e
nellambito del Progetto Scienza, Teologia e Investigazione Ontologica
(STOQ, sigla in inglese).
Come ha spiegato alla stampa Don
Marc Leclerc, professore di Filosofia
della Natura nella Pontificia Universit Gregoriana, nellambito della teoria dellevoluzione, il Congresso mira a suscitare un ampio scambio di
opinioni, sotto il punto di vista razionale, per favorire un fecondo dialogo
tra specialisti di ambiti diversi.

Pontificio Istituto Giovanni Paolo


II giunge in Corea del Sud
Il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su Matrimonio e
Famiglia, ha inaugurato un Centro
diocesano allUniversit Cattolica di
Incheon in Corea.
Nella cerimonia inaugurale, Mons.
Livio Melina, Presidente dellIstituto
a Roma, ha dichiarato: Spero che la

Carlos Moya

10 milioni di pellegrini
a Lourdes, nellAnno Giubilare

ellAnno Giubilare commemorativo del 150


anniversario delle apparizioni della Madonna, il numero di pellegrini a Lourdes probabilmente raggiunger i dieci milioni quattro in pi
del solito , secondo quanto ha dichiarato alla stampa Mons. Jacques Perrier, Vescovo di questa diocesi.
Attualmente Lourdes per ci che riguarda le mete di pellegrinaggio, occupa il secondo posto nel
mondo, superata soltanto da Roma. Migliaia di malati hanno ottenuto la guarigione dei loro mali fisici, sia prendendo la miracolosa acqua che sgorga
dalla grotta delle apparizioni, sia bagnandosi in una
delle diciassette piscine a disposizione dei fedeli. In
questi 150 anni, sono stati registrati settemila casi di
guarigioni inspiegabili, delle quali la Chiesa ha riconosciuto ufficialmente 66 come miracolose.
L
afflusso crescente di fedeli ha fatto s che fossero costruite a Lourdes tre basiliche: dellImmacolata Concezione, della Madonna del Rosario e di
San Pio X, oltre a numerose chiese e cappelle, nelle quali sono celebrate quotidianamente pi di 50
Messe in diverse lingue.
L
Anno Giubilare ha avuto inizio l8 dicembre
2007 e si chiuder il giorno 8 del prossimo mese.

Il Papa Benedetto XVI ha visitato Lourdes il settembre


scorso per loccasione del 150 anniversario delle
apparizioni della Madonna
Novembre 2008 Salvami

Regina41

wan ha presentato anche le diverse provincie Domenicane che hanno contribuito alla missione taiwanese, come la filippina, polacca, vietnamita, indiana, tedesca e francese. Si
parlato anche di spiritualit dei Santi
Domenicani che hanno illuminato il
cammino dei Domenicani, dellacculturazione e di altri temi.

Da Mihi Animas

sezione coreana del nostro Istituto possa a breve diventare un polo di irradiazione ed un centro di evangelizzazione per il nordest dellAsia, svolgendo un ruolo importante in tutta la regione.
L
offerta educativa dellIstituto
Giovanni Paolo II potr essere utile
per formare operatori pastorali, teologi, laici, medici, professori e catechisti, oltre a uomini impegnati nella politica e persone che operano
nellarea del volontariato, cos come
in altri settori della societ ha informato lAgenzia Fides.

Congresso Internazionale della


Confederazione Benedettina
Benedetto XVI ha ricevuto il 20
settembre, nel Palazzo Apostolico
di Castel Gandolfo, i partecipanti al
Congresso Internazionale degli abati e badesse della Confederazione dei
Benedettini e dei Superiori dei Priorati indipendenti.
Realizzato ogni quattro anni, il
Congresso ha lobiettivo di riflettere
sulle modalit di trasmissione del carisma benedettino nellattuale contesto sociale e culturale mondiale, allo
scopo di poter meglio rispondere alle sfide dei nuovi tempi alla luce del
Vangelo.
In un mondo desacralizzato, segnato dalla cultura del vuoto e della mancanza di senso, i benedettini sono chiamati ad annunciare senza compromessi il primato di Dio
ha detto loro il Papa incoraggiandoli ad avanzare proposte di eventuali nuovi percorsi di evangelizzazione.

150 anni dallevangelizzazione


di Taiwan
Fides Allinizio di settembre ha
avuto luogo a Taiwan, la Conferenza
Cattolica Internazionale sui 150 anni di storia della Missione Domenicana, nellambito della celebrazione
dei 150 anni dellevangelizzazione di
questisola.
La Conferenza oltre a ricordare la storia dei Domenicani a Tai42Salvami Regina Novembre 2008

Salesiano ucraino verso gli altari


Il Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica ucraina ha accolto la richiesta
dei Salesiani di iniziare il processo di
canonizzazione di Don Stepan Czmil,
salesiano di rito bizantino-ucraino.
Don Czmil nato nel 1914 a Sudova Vyshnia, Ucraina ed ha ricevuto lordinazione sacerdotale nel 1945.
Dopo un periodo come missionario
in Argentina, ha esercitato per dieci
anni la carica di direttore del Pontificio Seminario per giovani ucraini della diaspora.
Nellaprile del 1977 dieci mesi prima della sua morte Don Stepam Czmil stato ordinato vescovo
dal Cardinal Josyf Slipyi, metropolita di Lviv degli ucraini. La cerimonia
si svolta nel pi assoluto segreto, a
causa dei problemi religiosi e politici
dellUcraina di quellepoca.
Parlare della fama di santit di
Don Stepan, pi che giusto e legittimo, perch egli era proprio un santo!
afferma il Cardinal Lubomir Husar, Arcivescovo di Kiev e presidente
del Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica ucraina.

Cina Manifestazione
della devozione mariana
Fides Il Calendario liturgico
cattolico cinese dellanno 2009 sar dedicato esclusivamente alla devozione mariana nel mondo. Secondo quanto annuncia il responsabile della Faith, la maggiore pubblicazione e casa editrice della Cina
continentale, in occasione della visita di Benedetto XVI a Lourdes, per
celebrare i 150 anni delle Apparizioni
della Madonna, costatiamo una devozione mariana fenomenale nei cattolici cinesi.
Ovviamente, i cattolici cinesi sono sempre stati devoti alla Vergine, ma
questanno, grazie anche alla preghiera scritta personalmente dal Papa alla
Madonna di She Shan, si sente ancor
pi il calore della devozione mariana,
aggiunge.
La recente celebrazione dellAssunzione di Maria, il 15 agosto scorso, stato un caso emblematico. In
pieno agosto, con un caldo asfissiante, le persone hanno riempito completamente le chiese e i centri di preghiera.
La nostra decisione un modo di
condividere la devozione dei cattolici
cinesi, sempre in sintonia con la Chiesa universale, rispondendo cos allinsegnamento del Papa, indica il responsabile della Faith.

Chiesa e comunicazione
sociale in Asia
Approfondire e attualizzare la relazione tra Chiesa e comunicazione
nellampio contesto del continente
asiatico: questa la finalit del nuovo documento pubblicato dalla Federazione delle Conferenze Episcopali dellAsia, per il settore della comunicazione. secondo notizia della agenzia Fides.
Il testo, intitolato Chiesa e comunicazione sociale nellAsia, offre
nella prima parte nuovi approfondimenti di teologi e specialisti; nella
seconda, un archivio di tutti i documenti redatti negli incontri dei Ve-

Santiebeati.it

Benedetto XVI
benedice la statua di Madre
Teresa di Calcutta

lla fine delludienza del 3 settembre, il Santo Padre ha benedetto una statua della Beata Teresa di Calcutta scolpita
in bronzo e di tre metri di altezza. Lopera stata donata
da un artista della Macedonia al Papa, e questi lha destinata ad una
parrocchia romana dedicata alla santa missionaria.
Nata il 26 agosto del 1910, la mondialmente conosciuta religiosa
ha fatto la professione perpetua il 24 maggio del 1937. Ha fondato
11 anni dopo la Congregazione delle Missionarie della Carit, con
lobiettivo di prendersi cura dei pi poveri tra i poveri. morta il
5 settembre del 1997 ed stata beatificata il 19 ottobre del 2003 dal
Servo di Dio Giovanni Paolo II.

scovi sul tema della comunicazione,


dal 1966 al 2007. Ha la pretesa, cos, di essere un manuale utile per la
consultazione e, nel contempo, per la
formazione degli operatori del settore
delle comunicazioni sociali, indicando le linee generali da essere adottate
e contestualizzandoli nei diversi stati asiatici

Dopo un secolo senza


chiesa, una comunit cinese
inaugura due nuovi templi
Fides La comunit cattolica
di Lu Dong, della diocesi di Tong
Zhou (attuale Wei Nan), nella provincia di Shaanxi, ha vissuto cento
anni della sua storia recente senza una chiesa. Questo lungo periodo si concluso nel mese di agosto, quando il Vescovo Mons. Giuseppe Tong Chang Ping, affiancato
da quaranta sacerdoti, ha presieduto due solenni concelebrazioni per
la consacrazione di due nuove chiese, a cui hanno partecipato pi di
tremila fedeli. Le commemorazioni hanno incluso anche una grande
Processione Eucaristica, momenti

di festa e fuochi dartificio, per rendere omaggio allImmacolata Concezione, alla quale stata dedicata
la seconda chiesa.
La diocesi di Tong Zhou, missione francescana italiana, attualmente conta pi di 12mila fedeli, 26
sacerdoti, quaranta religiose e tre
seminaristi maggiori. Oltre a questo,
venti seminariste maggiori studiano
o prestano servizio pastorale in altre
diocesi. In questi ultimi anni, stato possibile riaprire 35 chiese. La diocesi amministra anche cinque cliniche e due asili.

Seminario di studi per


Vescovi missionari
La Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli ha promosso, dal 7
al 20 settembre, un seminario di studi per 104 Vescovi nominati recentemente (2006-2008) per dirigere diocesi o circoscrizioni ecclesiastiche in
territori di missione.
L
obiettivo del seminario, realizzato nel Pontificio Collegio di San Paolo Apostolo, stato quello di offrire
ai Vescovi missionari un tempo per

pregare, riflettere, approfondire la vita


e il ministero episcopale che, specialmente nei primi anni, pu riservare difficolt e problemi. informa lagenzia Fides.
Durante i tredici giorni di attivit, illustri Cardinali e membri della
Curia Romana hanno proferito conferenze riguardanti la vocazione episcopale e lopera missionaria.
Nel giorno di chiusura, 20 settembre, il Papa ha ricevuto a Castel Gandolfo i partecipanti allincontro. Nel
suo discorso, il Santo Padre ha indicato loro lesempio dellApostolo dei Gentili: Dobbiamo ispirarci a
lui per essere instancabili nel percorrere
i sentieri umani e geografici del mondo doggi, portando Cristo a coloro che
gi Gli hanno aperto il cuore e a coloro che ancora non Lo hanno conosciuto.

Collegi cattolici: alto


livello dinsegnamento
Anche questanno, le scuole cattoliche hanno rifiutato iscrizioni. Sotto questo titolo suggestivo, il giornale parigino La Croix (edizione
Novembre 2008 Salvami

Regina43

Arquivo Opus Dei

Opus Dei compie 80 anni

l 2 ottobre, lOpus Dei ha


commemorato i suoi 80 anni
di esistenza. Fondata a Madrid nel 1928, questa potente Istituzione ecclesiastica ha ricevuto lapprovazione pontificia definitiva nel
1956 ed stata eretta a Prelazia Personale nellanno 1982. Conta attualmente pi di 85mila fedeli laici
e quasi duemila sacerdoti, che svolgono il loro apostolato in 64 nazioni
dei cinque continenti.

Ogni anniversario unoccasione di


guardare al futuro. Compiendo ora 80
anni dalla fondazione dellOpus Dei,
chiedo a Dio che questa piccola parte della Chiesa, che la Prelazia della
Santa Croce e Opus Dei, compia sempre, nel seno della societ civile, la missione che Egli stesso le ha affidato nel
1928: realizzare nelle anime una semina generosa della pace e della gioia del
Vangelo, che impregni anche le strutture della societ, rendendole pi umane
ha scritto Mons. Javier Echevarria,
attuale Prelato, in un articolo pubblicato il 3 ottobre scorso nel quotidiano
Folha de S. Paulo.
Il fondatore dellOpera, San Josemaria Escriv de Balaguer, fu canonizzato nel 2002. A suo riguardo, lallora Cardinal Joseph Ratzinger ha
affermato, in unomelia pronunciata nel 1992: Ha viaggiato instancabilmente per vari continenti, stimolando
le persone ad essere sante, a vivere lavventura di essere cristiani, fosse quale
fosse il posto di ognuno nella vita.
Mons. Javier Echevarria, che stato per 22 anni segretario di San Josemaria, d la sua testimonianza di come lui non soltanto predicava e diffondeva il vangelo della pace, ma anche lo portava costantemente nel cuore.
L
80 anniversario della fondazione dellOpus Dei ha avuto ripercussioni nella stampa internazionale. In

una intervista al giornale romano La


Repubblica, del 6 ottobre. Mons. Javier Echevarria ha sottolineato che la
finalit dellIstituzione insegnare a
tutti, cominciando da noi stessi, a santificare il quotidiano. Quando il giornalista gli ha chiesto cosa aveva imparato nella carica di Prelato, ha aggiunto: Ogni giorno devo imparare a
pregare, imparare ad essere pi mortificato, imparare a servire tutte le persone
che incontro.

online del 3/9/2008) fa una rassegna


della situazione degli istituti di insegnamento in Francia.
Le scuole cattoliche francesi, che
gi contano 2 milioni di alunni, non
potranno far fronte alla domanda per
il prossimo anno scolastico: esse saranno costrette a rifiutare circa 35mila richieste di iscrizione.

Gi nel Bangladesh, secondo


una notizia dellagenzia Fides, le
istituzioni scolastiche cattoliche si
confermano come centri deccellenza, che si distinguono nel paese
per lalto livello di educazione offerto.
La Chiesa cattolica nel Bangladesh continua Fides ammi-

nistra 287 scuole e collegi con circa 143mila studenti. La popolarit


di questi istituti di insegnamento
in aumento tra i non cattolici: circa
il 90% dei loro studenti provengono principalmente da famiglie musulmane.
L
islam la religione della grande
maggioranza (89,7%) della popola-

San Josemara Escriv


de Balanguer, fondatore
dellOpus Dei.

44Salvami Regina Novembre 2008

Mons. Javier Echevarra, che


stato per 22 anni segretario di San
Josemara, lattuale prelato.

lo stesso luogo, i Priori Provinciali, con lobiettivo di studiare lo stato


dellOrdine, il rinnovamento, i problemi comuni, la collaborazione e il compimento delle Ordinazioni del Capitolo Generale.
L
Ordine degli Agostiniani Recolletti, fondato nel 1588, ha fatto parte
dellOrdine di SantAgostino fino al
1912, quando il Papa San Pio X lha
riconosciuto come Istituzione ecclesiastica autonoma.

zione di questo paese, il cui numero di


abitanti raggiunge circa i 150 milioni.

Radio Vaticana Si conclusa il


3 settembre, a Castel Gandolfo, la riunione annuale del Ratzinger Schulerkreis, circolo che riunisce gli ex
alunni di dottorato e post-dottorato del Papa. Alla conclusione dellincontro, stata annunciata la creazione di una fondazione per promuovere il pensiero di Benedetto XVI.
Questa stata la 30 edizione di incontro dello Schulerkreis, da quando
stato costituito, quando lallora professor Joseph Ratzinger stato nominato
Arcivescovo di Monaco e creato cardinale, nel 1977. Secondo un comunicato di Don Vincent Twomey, missionario del Verbo Divino e membro del circolo, erano presenti circa 40 ex alunni.
Questa sessione stata condotta
dal Cardinal Christoph Schnborn,
Arcivescovo di Vienna, che ha aggiunto che i dettagli relativi alla Fondazione Joseph Ratzinger/Papa Benedetto XVI saranno presentati pubblicamente il 12 novembre, a Monaco, citt
scelta come sede della fondazione.

Incontro dei Vescovi


Agostiniani Recolletti
L
Ordine degli Agostiniani Recolletti annuncia la realizzazione di due importanti incontri in questo fine anno.
Dal 24 al 30 di questo mese,
quattordici Vescovi appartenenti a
questOrdine staranno riuniti con il
Consiglio Generale dello stesso, nel
convento di San Millian de la Cogolla
(a Rioja in Spagna).
L
incontro avr un carattere allo stesso tempo formativo e di convivenza informa la pagina web di
questIstituzione - e sar presieduto dal Cardinal Giovanni Battista Re,
prefetto della Sacra Congregazione
per i Vescovi e Frate Generale dellOrdine degli Agostiniani Recolletti.
Dal primo al 6 dicembre, si riuniranno col Consiglio Generale, nel-

World Travel Photos

Ex alunni creano la
Fondazione Joseph Ratzinger

Specialisti studiano la capacit


antisismica del Partenone
Da quasi 2500 anni, il Partenone costruito dal 447 al 432 a.C.
sullAcropoli di Atene suscita
lammirazione del mondo intero, per
la bellezza della sua architettura dorica.
Il tempio pagano dedicato alla dea
Atena Partenos, fu trasformato in
chiesa nel secolo VI, in moschea nel
secolo XV ed addirittura stato usato come casa polveriera nel 1687,
fino a quando esplose in occasione
dellassedio di Atene per opera del
veneziano Francesco Morosini, soprannominato Il peloponnesiaco.
Il grandioso monumento suscita
ora lattenzione per un motivo ben
differente: la sua capacit di resistenza alle scosse sismiche. Secondo una
notizia dellagenzia EFE, specialisti
greci e giapponesi studieranno per tre
anni la capacit antisismica della costruzione del Partenone.
Maria Ioanidu, direttrice del servizio di restauro dei monumenti dellAcropoli di Atene, chiarisce
lobiettivo delle ricerche: Stiamo studiando i metodi utilizzati dagli antenati

per applicarli nei lavori di riparazione


di altri monumenti dellAntichit.
Lo specialista giapponese Tosikasou Janasatou specifica che il Partenone, senza dubbio, contiene il segreto della migliore tecnica di costruzione architettonica contro i terremoti.
(Agenzia EFE).

Polonia: il 60% dei giovani


recita il Rosario
Radio Vaticana Secondo le
analisi dal settimanale cattolico Niedziela, riprese dallagenzia Sir, il cattolicesimo polacco fortemente segnato dal culto mariano. Gli analisti
dellIstituto di statistica della Chiesa
cattolica hanno posto ad un gruppo
rappresentativo dei cattolici delle domande riguardanti le preghiere, i pellegrinaggi e altre manifestazioni della loro fede.
L82% dei cattolici porta al collo o
nel portafoglio un effigie della Madonna, mentre oltre a numerose festivit mariane, sono percepite come tali anche il giorno dellAnnunciazione e la Festa della presentazione del Signore (la Candelora) nonostante nel calendario liturgico siano
esse annoverate tra le Feste del Signore. Oltre il 75% degli intervistati
dichiara di recitare le preghiere del
rosario e le litanie della Vergine ma,
cosa ancora pi caratteristica, con
il rosario pregano non solo adulti e
anziani, ma addirittura il 60% dei
giovani fra i 17 e i 25 anni. Il 67,5 %
degli intervistati afferma di partecipare spesso alle liturgie nel mese di
maggio (il mese mariano) e solo meno del 2% ha risposto di non aver
mai preso parte a tali celebrazioni. Il
41% dei polacchi effettua dei pellegrinaggi verso vari santuari mariani.
Meno del 15% dei cattolici in Polonia invece dichiara di non partecipare ai pellegrinaggi religiosi.
La gran parte dei cattolici praticanti in modo regolare, almeno una
volta nella vita ha preso parte al
pellegrinaggio a Jasna Gora a Czestochowa.
Novembre 2008 Salvami

Regina45

Storia per bambini...


o adulti pieni di fede?

Proteggimi,
Maria!

Elisabeth Peticlerc

Il bambino sal fino allultimo gradino,


si sporse e riusc a prendere il nido.
Facendosi indietro, per, un movimento
brusco fece perdere lequilibrio alla
grande scala, stava cadendo

Indira Campos Baca

iuseppe Luigi era un


bambino molto sveglio.
Viveva con i suoi nonni nella fattoria Andorinha, dove si divertiva
a correre per i campi, giocare con gli
animali e collezionare nidi di uccelli.
Malgrado i suoi nove anni, era di costituzione minuta e, per questo, tutti
lo chiamavano Beppino.

46Salvami Regina Novembre 2008

A scuola stava cominciando a leggere ed a scrivere ed imparava rapidamente poich Dio gli aveva dato una grande intelligenza. Al Catechismo non cera nessuno pi bravo di lui, infatti, era sempre il primo
tra i bambini ed aveva gi una grande
collezione di santini che don Arnaldo regalava agli alunni pi impegnati.
Gli piacevano soprattutto quelli della

Madonna, nelle sue diverse denominazioni: Madre del Buon Consiglio,


Ausilio dei Cristiani, Madre della Divina Grazia, Madonna della Fiducia.
Tutte le mattine, prima delle lezioni, serviva come chierichetto la Messa celebrata da don Arnaldo ma, siccome non poteva ancora fare la comunione, terminata la cerimonia, si
dirigeva allaltare della Madonna del
Perpetuo Soccorso e pregava con tutta fiducia:
Madre mia, preparami bene per
la Prima Comunione, dammi la grazia di essere sempre tuo figlio, soccorrimi in tutte le mie necessit e non
permettere che io Ti abbandoni.
Subito dopo recitava tre Ave Marie.
Il pomeriggio, dopo aver fatto i
compiti, usciva nei campi a giocare.
Correva con i cani, si occupava delle galline e cavalcava nel bosco in
cerca dei suoi preziosi nidi. Tornava sempre con qualcosa: un
nido di passerotto, di fringuello o di colibr.
Il capomastro si irritava
con lui, perch distruggeva il
riparo di queste indifese creature.
Egli rideva e diceva:
Non si preoccupi, signor Gioacchino, faccio sempre attenzione e aspetto che i
figlioletti abbiano gi imparato a volare!
E correva soddisfatto nel fienile, dove custodiva gelosamente la sua
collezione.
La sera, dopo cena, era lora della
preghiera in famiglia. Sua nonna Dorotea aveva una bella immagine della Madonna delle Grazie e si riuniva
con Beppino, il nonno Carlo e i lavoratori della fattoria per pregare, tutti insieme, il Santo Rosario e le Litanie alla Santissima Vergine e, alla fine, ringraziare con un inno in lode la
Madre di Dio.
Prima di avviarsi al meritato riposo, la signora Dorotea era solita dire
loro:

Il miglior cuscino una coscienza tranquilla!


Un pomeriggio, dopo aver svolto
i compiti ed essersi preso cura degli
animali, Beppino si mise a camminare vicino ai peschi carichi di frutti maturi. Ne colse uno, lo assaggi
e vide che era dolce come il miele.
Mentre assaporava il delizioso frutto, osservava i rami degli alberi, per
vedere se trovava un nido. Non vide nulla. Sollevando gli occhi, il suo
sguardo si pos in cima alla torre
della cisterna dacqua, che si trovava su un lato del frutteto, per irrigarlo. Che sorpresa quando avvist
un passero che cominciava a costruire la sua casa, proprio in cima alla torre!
Egli trascorse un bel po di tempo ad osservare come quelluccellino prendeva stecchetti, foglie sec-

che, pezzi di cordicelle, tutto serviva a fare la sua casetta ben intrecciata.
A Beppino vennero in mente i sermoni di don Arnaldo e disse tra s:
Dio ha fatto tutto perfetto!
Nessuno ha insegnato ai passerotti come costruire il loro nido, eppure
loro fanno tutto alla perfezione!
Mangi unaltra pesca e decise di
prendere quel nido, che gli aveva fornito loccasione per pensieri cos belli. Doveva per lasciar passare i giorni. Avrebbe aspettato che i figlioletti
sapessero gi volare.

Alcune settimane dopo, cap che


il nido era ormai vuoto. Prese la
grande scala, sal e cominci a tremare. Vedeva tutto piccolino da lass. Aveva paura. Un altro gradino e
ce lavrebbe fatta a raggiungere il nido!
Beppino sal lultimo gradino. Il
cielo sembrava pi vicino. Si sporse
molto, stese il braccio e ce la fece! Facendosi indietro per, un movimento brusco fece perdere lequilibrio alla grande scala. Stava cadendo Col
nido tra le dita, si ricord che chiedeva sempre la protezione della Madre
del Cielo e grid:
Proteggimi, Maria!
Sentendosi il corpo avvolto
dallaria, Beppino avvertiva che un
vento dolce lo portava in basso, soavemente. Cos scese, scese, fino a raggiungere terra, dove arriv sano e salvo! La scala cadde al suo lato, facendo un grande fracasso!
Il capomastro, che era giunto di corsa alle grida del bambino, non poteva credere ai
suoi occhi. Era un vero miracolo! Doveva dirlo subito
alla signora Dorotea e al signor Carlo. Essi non avrebbero creduto a quello che lui
aveva appena visto!
Si diressero tutti in Chiesa e Beppino raccont a don
Arnaldo come, dopo aver invocato la Madonna, la Mamma
Celeste fosse venuta in suo soccorso deponendolo al suolo sano e salvo.
L
intera famiglia ringrazi la Vergine Santissima per laffetto dimostrato a tutti e, soprattutto a Beppino. Alcuni giorni dopo, don Arnaldo
celebr una solenne Messa di rendimento di grazie, nella quale Beppino
ebbe la gioia di fare la sua Prima Comunione.
Il bambino crebbe sempre pi devoto alla Madonna e decise di consacrarLe la sua vita, facendosi sacerdote e predicando nientaltro che la bellezza della devozione a Lei.
Novembre 2008 Salvami

Regina47

_ _______
I Santi di ogni giorno
2. XXXI Domenica del Tempo Ordinario.
Commemorazione di tutti i fedeli
defunti.
Beata
Margherita,
religiosa
(1521). Moglie del duca di Alenon,
Francia. Rimasta vedova, profess in
un monastero di Clarisse che lei stessa aveva fatto costruire.
3. San Martino di Porres, religioso (1639).
San Pietro Francesco Neron, presbitero e martire (1860). Sacerdote
della Societ per le Missioni Straniere, direttore di un seminario nel Vietnam, decapitato durante la persecuzione dell imperatore Tu Duc.
4. San Carlo Borromeo, vescovo
(1584).
Beata Elena Enselmini, vergine
(1242). Ricevette labito dalle mani
di San Francesco ed ebbe come direttore spirituale SantAntonio da Padova. Colpita da una dolorosissima infermit, dette prove eroiche di paziente rassegnazione.
5. Santi Teotimo, Filoteo e Timoteo, martiri (307). Giovani siriani
che, in quanto cristiani, furono dati
alle fiere nei giochi circensi, a Cesarea in Palestina.
6. San Teobaldo, presbitero (1070).
Religioso dei Canonici Regolari di
SantAgostino, a Dorat, Francia. Esercitando la funzione di guardiano, non
usciva mai dalla chiesa se non per prestare assistenza agli infermi.
7. San Pietro Wu Guosheng, martire (1814). Nel prendere contatto
con i missionari, abbracci la Fede,
abbandon la sua professione di lo48Salvami Regina Novembre 2008

candiere e divent catechista. Rifiutatosi di apostatare, fu il primo martire cinese della persecuzione imperiale.
8. San Chiaro, presbitero (396).
Discepolo di San Martino di Tours,
incaricato della formazione dei monaci di Marmoutier. Grazie al dono
di discernimento, selezion con saggezza i candidati alla vita religiosa.
9. XXXII Domenica del Tempo
Ordinario.
Dedicazione della Basilica del Laterano.
SantUrsino, vescovo (sec. III).
Primo prelato di Bourges, Francia.
Trasform in chiesa la casa del senatore Leocadio.
10. San Leone Magno, Papa e dottore della Chiesa (461).
Santi Narsete, vescovo, e Giuseppe,
martiri (343). Decapitati, in Persia,
per essersi rifiutati di adorare il Sole.
11. San Martino di Tours, vescovo (397).
San Teodoro Estudita, abate
(826). Abate del monastero di Studion a Costantinopoli in cui si formarono sapienti, santi e martiri, che morirono vittime delle persecuzioni degli iconoclasti.
12. San Josafat Kuncewycz, vescovo e martire (1623).
Santo Esichio, vescovo (552). Fu
elevato dalla dignit di senatore a quella di vescovo di Vienne, Francia. padre di SantAvito e di SantApollinare.
13. Santa Maxelende, vergine e
martire (670). Donzella di Cambrai,
Francia che, avendo scelto Cristo come sposo, rifiut il fidanzato al quale era stata promessa dai suoi genitori. Indignato, il pretendente la trafisse con la spada.

14. San Siardo, abate (1230).


Nella abbazia premonstratense di
Mariengarde, Olanda, si distinse per
la esemplare osservanza della Regola
e per la generosit verso i poveri.
15. SantAlberto Magno, vescovo e
dottore della Chiesa (1280).
San Leopoldo (1136). Principe austriaco soprannominato il Pietoso.
venerato come Patrono dAustria.
16. XXXIII Domenica del Tempo
Ordinario.
Santa Margherita di Scozia, regina (1093).
Santa Gertrude, vergine (1302).
Ancora bambina, entr nel monastero cistercense di Helfta, Germania, dove
fu educata da Santa Matilde. I suoi
scritti contri-

Gustavo Kralj

1. Solennit di Tutti i Santi.


Beato Raniero dArezzo, religioso
francescano (1304).

___________________ Novembre
buirono a diffondere la devozione al
Sacro Cuore di Ges.
17. Santa Isabella dUngheria, religiosa (1231).
Beata Salom di Cracovia, badessa
(1268). Nobile polacca sposata col re
dUngheria. Dopo la morte dello sposo, si fece religiosa clarissa e svolse
santamente il ruolo di badessa.
18. Dedicazione delle Basiliche di
San Pietro e San Paolo.
San Romano, martire (303). Diacono di Cesarea che, nel vedere i cristiani di Antiochia che si incamminavano per andare a fare sacrifici agli idoli, li ammon severamente perch
rimanessero fedeli al loro
Credo. Fu catturato e,
dopo crudeli torture, strangolato in
carcere.

19. Santi Rocco Gonzlez, Alfonso Rodrguez e Giovanni del Castillo, presbiteri e martiri (1628).
Beato San Giacomo Benfatti, vescovo (1332). Religioso domenicano
eletto vescovo di Mantova, Soccorse
eroicamente la popolazione colpita
dalla peste e dalla fame.

25. Santa Caterina dAlessandria,


vergine e martire.
Beata Isabella Achlin, vergine
(1480). Religiosa del Terzo Ordine Regolare Francescano, di Reuthe,
Germania. Visse praticando austere
penitenze e meditando sopra la Passione di Nostro Signor Ges Cristo.

20. Beata Maria Fortunata Viti, vergine (1922). Monaca del convento benedettino di Veroli, dove
trascorse pi di 70 anni di vita in raccoglimento, esercitando le pi umili funzioni.

26. Beato Umilde Pirozzo, religioso (1637). Frate francescano del monastero della Calabria. I Papi Gregorio XV e Urbano VIII lo consultarono riguardo a gravi questioni della Chiesa.

21. Presentazione della Madonna.


San Mauro di Cesena, vescovo
(946). Fece costruire una cella annessa alla chiesa, dove viveva in assoluta austerit e penitenza.

27. San Gulstano, monaco


(1040). In giovent, fu catturato da
pirati che lo abbandonarono, dopo
anni di schiavit, nellisola di Ouessant, Francia. Accolto da San Felice,
entr nel monastero di San Gilda dove, nonostante fosse analfabeta, cantava a memoria e con grande fervore il salterio.

22. Santa Cecilia, vergine e martire.


San Filemone, (sec. I). Nella lettera a lui destinata, lApostolo delle
Genti elogia la sua Fede e il suo amore a Cristo.
23. Solennit di Nostro Signor Ges Cristo Re dellUniverso.
San Clemente I, Papa e martire (
sec. I).
San Columbano, abate (615).
Beata Margherita, religiosa (1464).
Obbediente alla volont della sua nobile famiglia, si spos col Marchese di
Monferrato. Fu diretta spiritualmente
da San Vincenzo Ferrer e si fece domenicana una volta divenuta vedova.
24. SantAndrea Dung Lac, presbitero (1839), e 117 compagni, martiri
(1625-1886).
San Colmano, vescovo (608). Poeta della corte reale di Cashel, Irlanda, si fece cristiano e fu il primo Vescovo di Cloyne.

Attila, Re degli Unni, davanti a San Leone


Magno Basilica di San Pietro, Vaticano

28. Santi Papiniano de Vita e


Mansueto de Uruci, vescovi e martiri ( sec. V). Questi due prelati africani furono bruciati in tutto il corpo
con lame di ferro incandescenti, per
aver difeso la Fede cattolica contro il
re ariano Genserico.
29. Beato Eduardo Burden, presbitero e martire (1588). Sacerdote
inglese che, dotato di estrema bont,
sapeva guarire le infermit spirituali e consolare i penitenti. Fu ucciso a
York, Inghilterra, durante la persecuzione della regina Isabella I.
30. I Domenica dellAvvento.
SantAndrea, Apostolo.
Beato Giovanni da Vercelli, presbitero (1283). Ardente predicatore
della devozione al Santissimo Nome
di Ges. Esercit per 19 anni la carica di Superiore Generale dellOrdine
Domenicano.
Novembre 2008 Salvami

Regina49

La Basilica d
Claudio Daniel Bareiro

Fotos: Claudio Bareiro

cendendo lungo lestesa


costa atlantica dellAmerica del Sud, si incontra
il sinuoso Rio de la Plata, dove si trova Buenos
Aires, capitale dellArgentina, terra
delle pampas e degli alteri gauchos.
A circa 70 chilometri verso linterno, si trova una pittoresca cittadina formatasi attorno al pi importante santuario mariano del paese. La sua origine risale allanno
1630, epoca in cui fu costruita
una piccola cappella per venerare una statua della Madonna dellImmacolata Concezione, fatta portare dal Brasile dal portoghese Antonio Farias de S. La storia
vuole che la statua di Maria Immacolata, passan-

50Salvami Regina Novembre 2008

della Madonna di Lujn


La Madre di Dio ha scelto questo luogo
dove essere venerata come Signora e
Patrona dellArgentina.
do nei pressi del fiume Lujn, dopo una sosta notturna in una fazenda di propriet della famiglia
Rosendo, manifestasse il desiderio di rimanere ed essere venerata in quel luogo. Quando infatti il
mattino seguente si decise di riprendere il viaggio, i buoi di traino, per quanto si sforzassero, non
riuscivano a mettere in movimento il carretto sul quale si trovava
la statua. Invano, fu alleggerito il
carico, per diminuirne il peso fin
quando, dopo numerosi altri tentativi inutili, fu tolta la cassa che
conteneva la statua della Vergine
e subito i buoi furono in grado di
trascinare il veicolo, senza alcuna difficolt. Ricaricatala, nuovamente gli animali si videro impossibilitati a muoversi.
I postiglioni interpretarono il
fatto come un avviso del Cielo: la
statua fu lasciata nella fazenda dei
Rosendo.
La notizia di quanto accaduto fece il giro di tutta la regione,
giungendo persino a Buenos Aires e molte persone cominciarono a mettersi in pellegrinaggio
verso quel luogo. Siccome cresceva continuamente la devozione
popolare, il fattore costru una
piccola cappella. In poco tempo,
si form attorno ad essa un abitato, chiamato Citt della Madonna di Lujn. Anno dopo anno, cresceva lafflusso dei fedeli, come pure il numero di mira-

coli operati dalla materna intercessione della Vergine Madre di


Dio. Cos, nel 1730, lautorit ecclesiastica locale cre nel villaggio una parrocchia.
Decenni pi tardi, incoraggiato da un sacerdote particolarmente devoto della Vergine, Don Salvaire, lEpiscopato argentino present al Papa Leone XIII, a nome
di tutti i fedeli del Rio de la Plata, una petizione affinch la statua della Madonna di Lujn fosse
incoronata come Patrona dellArgentina. Il Pontefice non solo concesse quello che gli si chiedeva,
ma bened egli stesso la corona,
concedendo altres Messa e Ufficio propri in occasione della sua
festivit. La solenne cerimonia di
incoronazione fu realizzata nel
maggio del1887.
Trascorsi tre anni, lo stesso
Don Salvaire inizi la costruzione dellattuale chiesa. Fu incaricato del progetto il famoso architetto francese Ulderico Curtois. La
chiesa fu inaugurata nel 1910 ed
elevata dal Papa Pio XI alla categoria di basilica, nel 1930.
Edificato in stile neogotico,
limponente tempio misura 104
metri di lunghezza, per 68 di larghezza ed sovrastato da due torre di 106 metri di altezza. Le sue
pareti, lavorate in pietra leggermente rossastra, costituiscono
una bella e degna cornice per il
culto alla Madre di Dio.
Novembre 2008 Salvami

Regina51

Victor Toniolo

Cristo e Maria sul trono celeste


Sacro Speco, Subiaco

ei, stando alla destra del suo Figlio Unigenito, Signore Nostro
Ges Cristo, intercede con tutta lefficacia delle sue materne
preghiere, ottiene ci che chiede e non pu restare inascoltata.
(Tratto dalla Bolla Ineffabilis Deus, del Beato Pio IX)

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