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Corso di aggiornamento professionale sulla Normativa Sismica di cui allOrdinanza del PCM 3274 del 20 marzo 2003
Potenza, 8 giugno 2004
Dettagli costruttivi
Dettagli costruttivi
b) qualit del collegamento tra solai e pareti ed eventuale presenza di cordoli di piano
Dettagli costruttivi
Dettagli costruttivi
Dettagli costruttivi
Dettagli costruttivi
f) tipologia e qualit della muratura (a un paramento, a due o pi paramenti, con o senza collegamenti trasversali), eseguita in mattoni o in pietra (regolare, irregolare)
Dettagli costruttivi
Dettagli costruttivi
Sarebbe opportuno un rilievo accurato di canne fumarie, nicchie, e discontinuit murarie in genere
Dettagli costruttivi Verifiche in situ limitate Sono basate unicamente su rilievi di tipo visivo e possono essere effettuate per campione.
Verifiche in situ estese e adeguate Rilievi di tipo visivo, ricorrendo a scrostature di intonaco, messa a nudo delle caratteristiche di ammorsamento tra muri ortogonali e solai nelle pareti.
Si possono esaminare a campione: qualit del collegamento tra pareti ortogonali qualit del collegamento tra solai e pareti tipologia e qualit della muratura Si devono esaminare in modo sistematico allintero edificio: esistenza di architravi presenza di elementi strutturali spingenti presenza di elementi ad elevata vulnerabilit quadro fessurativo
Lefficacia di eventuali elementi atti a eliminare la spinta (catene) deve essere verificata sperimentalmente. Misura della frequenza di vibrazione della catena soggetta a una forzante impulsiva.
Propriet dei materiali La qualit della muratura deve essere verificata: a) in situ, mediante il rilievo della tessitura muraria in superficie e in sezione b) in laboratorio, mediante la caratterizzazione di malte, pietre e/o mattoni prelevati in situ
Sforzi [N/mm2]
Sforzi [N/mm2]
v
-0.5 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0
1.4
l
-1.0
0.2 0.0 -5
l
-4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4
v
5
Apparato di prova
ingresso trigger
ingresso impulsi
filtraggio
Indagini soniche
sensore (accelerometro)
20 ns
8 8
t
290 cm
150 cm
Prove non distruttive Le prove non distruttive (prova sonica, radar) possono impiegate in combinazione ma non in sostituzione delle prove distruttive
Oltre alle prove classiche: Prova penetrometrica per la valutazione della tensione verticale e/o del coefficiente dattrito della malta
(Liberatore e Spera, 2001)
Perforazione
400 350
Colpi 30 35 27 38 39 30 33 38 39
Infissione (mm) 43.50 42.90 41.65 42.80 43.15 47.15 41.25 42.85 43.65
SPU (mm-1) 0.69 0.82 0.65 0.89 0.90 0.64 0.80 0.89 0.89
1 2 3 4 5 6
0,4 0,5 0,6 0,7 SPU (mm ) Parametri a dispersione Intecetta per L'origine Retta di regressione
-1
7 8 9
Verifiche in situ limitate Esami visivi della tessitura della muratura e degli elementi (blocchi e malta) di cui costituita Almeno un esame per ogni tipo di muratura presente e per ogni piano delledificio Non sono richieste prove sperimentali
Verifiche in situ estese Almeno una prova su ciascun tipo di muratura presente, in aggiunta alle verifiche visive
Verifiche in situ esaustive Almeno tre prove su ciascun tipo di muratura presente, in aggiunta alle verifiche visive
Rilievo e verifiche Tutti i casi che non ricadono nei successivi Rilievo completo e verifiche in situ estese Rilievo completo e verifiche in situ adeguate ed esaustive
Coefficiente 1.5 m
m
0.70 m
INTERVENTI Gerarchia delle modalit di collasso 1. Disgregazione della tessitura muraria 2. Collasso della parete al di fuori del piano 3. Collasso della parete nel piano
Diatoni armati
CAM
Cucitura Attiva della Muratura
Dolce e Marnetto, 2000
Inserimento di catene
In ogni caso si dovr garantire che gli interventi progettati non aggravino la situazione degli edifici adiacenti n quella delle porzioni di edificio nelle quali non si eseguono interventi strutturali.
[] Cordoli in c.a.: verificare preliminarmente la fattibilit e l'efficenza di interventi meno invasivi rispetto ai cordoli in breccia (p.es. cordoli esterni in c.a. o profili in acciaio collegati al solaio ed alle murature e resi continui agli angoli), [] Nel caso di muratura a doppio paramento (con o senza riempimento a sacco) leventuale esecuzione di cordoli in breccia dovr essere oggetto di attenta valutazione, al fine di evitare lulteriore separazione dei due paramenti e lapplicazione di sovraccarichi concentrati su uno solo di essi. Qualora non fosse possibile adottare altre forme di collegamento (p. es. cordoli esterni alla muratura con ancoraggio dei travetti e delle caldane alla muratura) si dovr provvedere ad adottare procedimenti costruttivi che disturbino il meno possibile il regime statico preesistente e migliorino il collegamento fra i paramenti.
[] Interventi volti a ridurre l'eccessiva deformabilit dei solai: - verificare preliminarmente la fattibilit e lefficienza di interventi meno invasivi rispetto alla solettina in c.a., []; - in caso di scelta della soletta, limitarne gli spessori al minimo necessario curando il collegamento con connettori ai travetti sottostanti e verificando l'eventuale variazione di ripartizione delle azioni orizzontali in conseguenza dell'irrigidimento dei diaframmi; - curare efficaci collegamenti con il cordolo o con altri elementi di ripartizione sulla muratura.
La trasformazione di solai flessibili in solai rigidi comporta una diversa distribuzione delle azioni agenti sulle pareti, che pu rivelarsi favorevole o sfavorevole in funzione della geometria della struttura.
Capochiave d'ancoraggio
Capochiave di ritegno
100
Valore atteso
80
forza [KN]
60
40
tipo cavo
30t2a-f250-70 30t2a-f250-100r
20
diametro configurazione
0 -10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
spostamento [mm]
chi e sa
1.30
3.78
3.18
72 .1
70 .1
64 .8
.6
68
.1 75
3 64.
Soggiorno/pranzo 9,54 mq
61. 4
Bagno 3,85 mq
(E)-Parete 1
1.85 2.46
2.4
3.0
32.0
78 .2
2.4
18. 3
4.48
19.0
16.6
Cucina mq 15,95
(C)-Testata dx-vic II 1
1.39 1.79 2.63
3 69.
7.5
6.7
5.3
.8 88
.9 89
Bagno 2,60 mq
Rip. 2,65 mq
19.2
19.1
25.7
16.7
22.3
15.8
3.80
8.4
7.5
mq 1.45
Bagno mq 2,67
via Alagona
Letto mq 9,03
2.7
Cucina mq 11,60
13.4
.4 66
22. 1
27 .6
22.0
21.2
2.57
2.6
22.0
20. 8
32.7
6.0
67 .9
1.80 2.13
7.3
80 .8
58. 5
4.03
1.47 2.27 1.65
7.2
67 .2
mq 2,21
2.07
3.61
Bagno mq 2,85
67. 0
3.77
1.26
1.74
2.30
2.60
1.83
1.86
3.94
1.60
1.63
2.08
1.65
2.00
.8 74
83
.8
27.5
26.7
1.41
21.7
3.63
11.9
Bagno mq 3,51
81. 6
65. 4
.5 72
2 64.
0 59.
Cuci-scuci
Modifica dellorganismo strutturale con aggiunta di nuovi elementi strutturali Pareti di controvento in acciaio
Modifica dellorganismo strutturale con aggiunta di nuovi elementi strutturali Cordoli e pilastrini in c.a
Modifica dellorganismo strutturale con aggiunta di nuovi elementi strutturali Incatenamenti di volte o di strutture spingenti
Modifica dellorganismo strutturale Realizzazione e/o ampliamento di giunti tra corpi di fabbrica Martellamento tra corpi di fabbrica contigui
Modifica dellorganismo strutturale Realizzazione e/o ampliamento di giunti tra corpi di fabbrica Correzione di irregolarit planimetriche
Modifica dellorganismo strutturale Introduzione di un sistema strutturale aggiuntivo in grado di resistere per intero allazione sismica di progetto Trasformazione di elementi non strutturali in elementi strutturali
UNITA DISSIPATIVA
m1, k1
m2, k2
L1 L2 dissipatori
Si pu assumere lo spostamento ultimo in pressoflessione solo se la resistenza a taglio superiore di almeno il 30% rispetto a quella per pressoflessione.
Solai Valutazione di rigidezza e resistenza dei solai in ciascuna delle due direzioni. I solai possono essere considerati infinitamente rigidi solo se: in grado di resistere alle forze ottenute dallanalisi, incrementate del 30% (4.11.1.6) e le aperture non ne riducono significativamente la rigidezza, se realizzati in c.a., oppure con soletta in c.a. di almeno 50 mm di spessore collegata da connettori a taglio (8.1.5.2).
Modelli di capacit per il rinforzo I coefficienti parziali di sicurezza devono corrispondere al livello di conoscenza. Valutazioni dellefficacia del rinforzo effettuate sulla sola base di dati di letteratura, senza ricorrere a verifiche sperimentali, comporta lutilizzo di coefficienti di sicurezza parziali corrispondenti al livello di conoscenza LC1.
Edifici semplici E consentito applicare le norme semplificate per gli edifici semplici di nuova costruzione quando, oltre alle condizioni prescritte al punto 8.1.9, dopo lintervento di adeguamento, risulta verificato quanto segue.
a) Le pareti ortogonali sono tra loro ben collegate b) I solai sono ben collegati alle pareti, per mezzo di tasselli e/o di cordoli di piano c) Tutte le aperture sono dotate di architravi dotate di resistenza flessionale d) Tutti gli elementi spingenti eventualmente presenti sono dotati di accorgimenti atti ad eliminare o equilibrare le spinte orizzontali e) Tutti gli elementi, anche non strutturali, ad elevata vulnerabilit sono stati eliminati f) Tutti i solai possano essere considerati infinitamente rigidi e resistenti g) Le murature non sono a sacco o a doppio paramento, e in generale di cattiva qualit e scarsa resistenza (ad es. muratura in foratoni o con
Iniezioni
Considerazioni conclusive
LOPCM 3274 appare sbilanciata verso la considerazione di meccanismi di tipo globale, e non considera in modo sufficientemente approfondito il collasso per disgregazione della tessitura e il collasso al di fuori del piano. Non risulta dallOrdinanza il concetto della gerarchia delle modalit di collasso, sul quale oggi si aggregato il consenso dal parte della comunit scientifica. Riguardo alla modalit di collasso al di fuori del piano, sarebbe opportuno introdurre nella norma il metodo dei meccanismi, che oggi ben consolidato per ledilizia storica e monumentale e che gode di un ampio consenso in ambito scientifico. Sebbene si tenga conto della possibilit che la trasformazione dei solai da flessibili a rigidi possa essere sfavorevole, lOrdinanza appare ancora sbilanciata in favore dei secondi, come risulta ad es. dalla definizione di edificio semplice.