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Argo dai mille occhi.

Hegel e la traccia della bellezza


Francesca Brencio Per Ilir Stretto il mondo, e largo lo spirito I pensieri si sfiorano leggermente Ma le cose si urtano duramente nello spazio Friedrich Schiller, La morte di Wallenstein II, 2, vv. 787-789

Nella filosofia hegeliana non c posto per la elle!!a" n# per $na elle!!a nat$rale e corporea, n# per $na di tipo spirit$ale% n# per $na elle!!a in grado di salvare l$o&o e di redi&erlo e ne&&eno per $na elle!!a che lo cond$ca alla perdi!ione ed alla dissol$!ione di s#. 'a elle!!a, nelle s$e &olteplici for&e e tonalit(, esiliata dal )regno del concetto*, poich# il +ero, l,ssol$to non ha isogno della elle!!a per esser tale &a solo della for&a logica pi- adeg$ata, cio del concetto. .pp$re, lEstetica di /egel ini!ia con la chiara inten!ione di occ$parsi del ello, o &eglio, della filosofia della ella arte0, il c$i oggetto di interesse e di indagine non il ello nat$rale, &a il ello artistico, 1la sola realt( confor&e allidea del ello2 2, la c$i s$periorit( s$l ello nat$rale dettata dalla s$a inti&a appartenen!a al regno dello Spirito. Infatti, 1il ello nat$rale appare solo co&e $n riflesso del ello appartenente allo spirito, co&e $n &odo i&perfetto, inco&pleto, $n &odo che secondo la s$a sostanza conten$to nello spirito stesso23. 'a elle!!a nat$rale vive nel regno dellindeter&inato e 4$indi essa non p$5 elevarsi alla verit( dello Spirito, il 4$ale proprio attraverso il crescente grado di deter&ina!ione delle proprie fig$re diventa +ero, 4$indi ,ssol$to. Il ello nat$rale tale 1solo per altro, cio per noi, per la coscienza che concepisce la elle!!a26. 7a perch# 1la nat$ra necessaria&ente i&perfetta nella s$a elle!!a, e dove si palesa 4$esti&perfe!ione82 9. 'a nat$ra cos: i&perfetta perch# non p$5 gettar via ci5 che non appartiene al concetto% 4$esto proprio il co&pito a c$i chia&ata larte, la 4$ale )p$rificando* ; la realt( dalle s$e indeter&ina!ioni, crea lideale. 'arte riesce cos: a ricond$rre lesisten!a esteriore nello spirit$ale in &odo tale da per&ettere allapparen!a esterna di diventare confor&e allo spirito co&e s$a propria rivela!ione. ,ttraverso 4$esta ricond$!ione viene riaffer&ata la s$periorit( del ello artistico s$l ello nat$rale. Non solo. 'arte ella vera&ente tale solo nella &is$ra in c$i essa li era, cio nella &is$ra in c$i viene li erata dai s$oi fini e dai s$oi &e!!i. <$ando larte

=. >. F. /.=.', stheti , ,$f a$ Berlin, 0999% Estetica, tr. it. a c$ra di N. 7er?er e N. +accaro, Feltrinelli, 7ilano 09;3, p. 9. 2 I!i, p. 090. 3 I!i, p. 7. 6 I!i, p. 0;7% cfr. @. 7.@, "ragico e fruizione estetica in #ant e $egel, Il 7elangolo, =enova 0993, pp. 7 ss. 9 I!i, p. 090. ; Afr. I!i, p. 2B7.
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ella diviene li era, allora essa 1ade&pie pri&iera&ente al s$o co&pito supremo27, ponendosi nella sfera co&$ne della religione e della filosofia. C$ttavia, larte deve reali!!are $n fine s$pre&o, che da /egel indicato nella &assi&a di Ceren!io nihil humani a me alienum puto8" 1Il s$o fine viene 4$indi posto in ci5, che si de a svegliare dal torpore e dar vita a senti&enti, ad inclina!ioni e passioni di ogni genere, riempire il c$ore, far sentire agli $o&ini t$tto ci5 che, svil$ppato o ancora non svil$ppato, lani&o $&ano, nella s$a pi- segreta inti&it(, p$5 avere, speri&entare e prod$rre, t$tto ci5 che la profondit( del petto $&ano p$5 agitare e s$scitare nei s$oi &olteplici aspetti e possi ilit(29. ,ffer&ata linten!ione fonda&entale che ani&a la ricerca estetica di /egel, si dovre e attendere che nel corso della s$a riflessione egli ponga atten!ione alla elle!!a. 7a 4$esta attesa ri&ane irreali!!ata. Ai5 che sta a c$ore ad /egel non lo st$dio della elle!!a, n# tanto &eno della ella arte tout court. Ai5 che interessa ad /egel lo st$dio della ella arte co&e progressiva &anifesta!ione dello Spirito nella for&a pi- adeg$ata a testi&oniarne lesisten!a, cio l idea di elle!!a. 'interesse per la elle!!a viene scal!ato via dallinteresse per lidea del ello, in 4$anto solo lidea D e 4$indi lideale D p$5 accedere al regno del concetto. Ai5 che sta a c$ore al filosofo di Stoccarda lidea del ello, non il ello in s#. 'a elle!!a diventa cos: il concetto filosofico del ello, il 4$ale deve 1contenere in s# &ediati i d$e estre&i dati, con l$nificare l$niversalit( &etafisica con la deter&inate!!a della particolarit( reale. Solo cos: esso concepito in s# e per s# nella s$a verit(2 0B. 'a elle!!a diventa $n genere deter&inato di estrinseca!ione e rappresenta!ione del vero, prestandosi al pensiero che t$ttavia possiede la poten!a del concetto. Eroprio a partire da 4$esto concetto della elle!!a e del ello in generale, ad /egel interessa iscrivere il ello artistico nella& ito spirit$ale, poich# 1il regno della ella arte il regno dello spirito assoluto200 . 1Il ello deve essere concepito co&e idea, an!i co&e idea in $na for&a deter&inata, co&e ideale202. 7a lidea altro non se non il concetto, l$nione del soggettivo con loggettivo, lintero eterna&ente reali!!ato e reali!!antesi. Eroprio perch# ideale allora la elle!!a anche vera" 1Se la elle!!a idea, %ellezza e !erit& sono per $n verso la stessa cosa. Il ello cio non p$5 non essere vero in se stesso2 03. <$esta identit( di elle!!a e verit( si asa s$ $na rela!ione di nat$ra logica, concett$ale. . proprio in rela!ione al concetto, alla elle!!a corrispondono gli stessi attri $ti del vero" essa infinita, li era, eterna. Eoich# la elle!!a diventa ideale, cio idea, essa p$5 ora accedere al regno del concetto e g$ardare la realt( dallalto della s$a for&a vera" 1Schiller nella s$a poesia L'Ideale e la (ita parla, di contro alla realt( con i s$oi dolori e le s$e lotte, della ) elle!!a di $n cal&o paese delle o& re*. Cale regno delle o& re lideale, gli spiriti che in esso appaiono sono &orti allesisten!a i&&ediata, distaccati dai isogni dellesisten!a nat$rale, li erati dai lega&i della dipenden!a da infl$en!e esterne e da t$tte le perversioni e le defor&a!ioni che sono inerenti alla finite!!a dellapparen!a FGH. 'ideale se ne sta $nito con se stesso
I!i, p. 03. Afr. I!i, p. ;9. 9 I!i, p. ;9. 0B I!i, p. 32. 00 I!i, p. 029. 02 I!i, p. 066. 03 I!i, p. 09B.
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nellesteriore, li era&ente poggiando s$ di s#, co&e sensi il&ente in s# eato, di se stesso gioendo e godendo. Il s$ono di 4$esta eatit$dine echeggia per t$tta lapparen!a dellideale, giacch# per 4$anto la for&a esterna possa estendersi, lani&a dellideale non vi perde &ai se stessa. . solo per ci5 esso vera&ente ello 2 06. Ao&e attri $ti di 4$esta elle!!a ideale, /egel elenca la cal&a serena e la eatit$dine, poich#, co&e s$ggerisce ancora Schiller, 1seria la vita, serena larte209. <$esto esser soddisfatti di se stessi restando in se stessi chi$si ass$&e la for&a delle stat$e degli antichi dei, in c$i si assiste al trionfo della li ert( concreta in s# concentrata, o del volto di Aristo, degli ,postoli, dei santi, dei penitenti e dei devoti, presentati nella loro eata 4$iete e soddisfa!ione0;. . 4$esta serenit( la stessa cal&a serenit( con c$i leroe tragico greco si staglia s$llo sfondo del Fato. Se ene egli sia stato vessato dal volere del Fato, t$ttavia in esso allopera il di&orare presso di s# ri&anendo fedele a se stesso% egli 1p$5 perdere la vita &a non la li ert(2 07. 'a lacera!ione delleroe greco si rico&pone nella fer&e!!a della propria li ert( e non si separa dal t$tto etico a c$i appartiene 08. 7a la lacera!ione che allopera nel volto delleroe tragico greco ass$&e en altro spessore nellestetica ro&antica, in c$i 4$esta lacera!ione e la dissol$!ione vengono approfondite e non se&pre riconciliate. Aos:, per ese&pio la pitt$ra, 1nel rappresentare la Eassione, p$5 accontentarsi talvolta dellespressione di scherno nei tratti della soldataglia che tort$ra Aristo, e dellorrenda defor&a!ione della grinta del loro volto% ed allora, &antenendo 4$esta dis$nione, particolar&ente nel descrivere il vi!io, il pecca&inoso e il &ale, la serenit( dellideale viene a perdersi2 09. S$ entra il non ello, non necessaria&ente la r$tte!!a. Eroprio 4$esto non ello consegna alla elle!!a ideale $na traccia di negativit(, $n resid$o di disar&onia, $no iato che ri&anda alla lacera!ione. I in tal senso che, essendo la ella arte f$n!ionale allesigen!a del siste&a di &ostrare l,ssol$to, essa non p$5 sedersi accanto allo Spirito. Ei$ttosto, il ello conserva in /egel le tracce del negativo, di 4$el negativo che nellalternarsi dialettico ha dov$to di volta in volta s$perare e affrontare ancora, di n$ovo, il proprio opposto nella s$a tensione verso lo Spirito ,ssol$to. I segni di 4$esto conflitto sono tanto pi- visi ili 4$anto pi- ci si avvicina proprio verso il regno dello Spirito, verso le s$e alte!!e. 'a elle!!a cos: non &ai i&&$ne da o& re, da resid$i di negativit( che ne deli&itano i contorni. Nellarte, lavvicinarsi alle alte!!e dello Spirito, rappresentato da d$e specifiche for&e artistiche" la tragedia e la co&&edia. .sse sono entra& e caratteri!!ate da s4$ili ri profondi che, se p$r ass$&ono la veste della elle!!a, t$ttavia ri&andano al negativo originario in esse c$stodito. <$esti s4$ili ri attestano non tanto co&e il ello si avvicini all,ssol$to, pi$ttosto co&e la negativit( in esso conten$to sia c$stodita dal non ello, cio dal r$tto. /egel non ha &ai dedicato espressa&ente &olto spa!io alla no!ione di r$tto, n# in riferi&ento al ello e nepp$re laddove la riflessione s$ di esso lo i&poneva% t$ttavia possi ile scorgere nelle pagine dell Estetica i pri&i ci&enti di $na vera estetica del r$tto, anticipando &olte delle riflessioni che saranno poi svil$ppate da Fran! Josen?ran! nella s$a Estetica del %rutto)*. Il r$tto $na categoria che /egel adopera in riferi&ento allesperien!a del dolore introdotto dal cristianesi&o nella
I!i, p. 2B9. I!i, p. 20B. 0; Afr. I!i, pp. 236 ss. 07 I!i, p. 20B. 08 Afr. I!i, pp. 238 ss. 09 I!i, p. 20B.
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civilt( occidentale. Scrive /egel" 1Eer lespressione della elle!!a spirit$ale certa&ente lartista eviter( 4$el che r$tto in s# e per s# nelle for&e esterne, opp$re sapr( do&arlo e trasfig$rarlo con la for!a dellani&a che vi irro&pe, &a t$ttavia egli non p$5 fare intera&ente a &eno della r$tte!!a FGH. I 4$esta la cerchia della cattiveria e del &ale, che viene ad apparire nella& ito religioso principal&ente con la soldataglia che agisce nella Eassione di Aristo, con i peccatori dellInferno e con i diavoli220. 'a sofferen!a ed il dolore, che nellarte ro&antica toccano lani&o dell$o&o in &odo pi- profondo rispetto alle altre arti, vengono rappresentati con $ninti&it( spirit$ale, 1$n gioire nella sotto&issione, $na eatit$dine nel dolore, $na felicit( nella sofferen!a, an!i $na vol$tt( perfino nel &artirio FGH. Nellarte ro&antica in generale 4$estespressione $n sorridere attraverso le lacri&e. 'e lacri&e appartengono al dolore, il sorriso alla serenit(, e cos: il sorriso nel pianto indica 4$esto essere pacificati in s# p$r nel tor&ento e nel soffrire. Aerta&ente in tal caso il sorriso FGH deve apparire co&e la fer&e!!a e la li ert( del ello nonostante ogni dolore2 22. In 4$esta considera!ione del dolore e del r$tto, l$o&o trasfor&ato in 1anfi io, costretto cio a vivere in d$e &ondi. +iene infatti alternativa&ente trascinato verso la terra, verso il asso della )carne*, dalle tenta!ioni e dal peccato, e verso il cielo, verso lalto, dal s$o infinito desiderio di assol$to. Ka $n lato, d$n4$e, le fisiono&ie ani&alesche dei f$stigatori di Aristo nellantica pitt$ra tedesca si& oleggiano la tragica, inestirpa ile onnipresen!a del &ale nell$o&o% dallaltro, i delicati volti della 7adonna e 4$elli dei santi all$dono a $na reden!ione aperta a ciasc$no. Il cristianesi&o &eta oli!!a la negativit(, a patto che si riconosca s$l piano religioso, che la nat$ra L$&ana e eMtra$&anaN priva di elle!!a e di concilia!ione2 23. Il &ale secondo /egel incapace di s$scitare $n vero interesse estetico"1Il &ale in generale in s# freddo e sen!a conten$to, poich# da esso nientaltro nasce che negativo, distr$!ione ed infelicit(, &entre la$tentica arte deve a noi presentare in s# laspetto di $nar&onia226. , 4$esto negativo che e&erge dalla considera!ione del r$tto deve corrispondere anche il negativo della for&a" 1'a realt( del negativo p$5 certo corrispondere al negativo e alla s$a essen!a e nat$ra% &a se il concetto e il fine interni sono in se stessi gi( n$lli, la r$tte!!a gi( interna ancor &eno a&&ette nella s$a realt( esterna $na r$tte!!a a$tentica229. Nat$rale la corrisponden!a tra interno ed esterno, caratteristica spirit$ale del conten$to artistico, anche nel caso del r$tto" il r$tto interno non p$5 avere altra for&a esteriore se non 4$ella che ri&anda alla r$tte!!a estetica. C$ttavia, p$nt$ali!!a /egel, il fatto che lartista rappresenti il r$tto nella s$a cr$de!!a non significa che esso non sia ello dal p$nto di vista della crea!ione artistica% ci5 significa che lartista rende visi ile il negativo in $na &odalit( che sia confor&e alla nat$ra del negativo stesso, &a non per 4$esto la rappresenta!ione artistica p$5 dirsi r$tta" 1'a sofistica della passione p$5 si cercare con la ilit(, il vigore, lenergia del carattere, di i&&ettere lati positivi nel negativo &a noi ne traia&o lo stesso la visione di $n sepolcro i& iancato. Infatti ci5 che solo negativo in generale in s# scial o e piatto, e 4$indi o ci lascia v$oti o ci respinge, sia
Afr. F. J@S.NOJ,NP, stheti des $+sslichen, BorntrQger, ORnigs erg 0893% Estetica del %rutto, tr. it. a c$ra di S. Bar era, ,esthetica .di!ioni, Ealer&o 0986. 20 I!i, p. 0037 s. 22 I!i, p. 200. 23 J. B@K.I, Le forme del %ello, Il 7$lino, Bologna 0999, p. 0B;. 26 =. >. F. /.=.', Estetica, cit., p. 292. 29 I!i, p. 290.
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che venga $sato co&e &ovente di $na!ione o se&plice&ente co&e &e!!o per provocare la rea!ione altr$i. Ai5 che cr$dele, infelice, laspre!!a nell$so del potere, la d$re!!a della prepoten!a, possono ancora essere &essi insie&e e tollerati nella rappresenta!ione, se sono appoggiati ed elevati dalla consistente grande!!a del carattere e del fine, &a il &ale co&e tale, linvidia, la vilt( e la asse!!a dani&o sono e ri&angono repellenti. Il diavolo per s# perci5 $na fig$ra cattiva, in$tili!!a ile estetica&ente% infatti, egli non altro che la &en!ogna in se stessa, e 4$indi $n personaggio prosaico al &assi&o22;. /egel perviene a 4$este riflessioni, che rappresentano il vertice del s$o pensiero spec$lativo s$llarte, dopo aver co&pi$to $n ca&&ino intellett$ale teso ad indagare l,ssol$to nella s$a &anifesta!ione vera. In tal senso, loggetto della ricerca hegeliana, non &ai stata la elle!!a o larte in 4$anto aventi $n valore in s, &a in 4$anto aventi f$n!ione e valore per l,ssol$to. Aos: egli arriva in $n l$ogo dove della elle!!a, di 4$ella che non riesce ad essere conten$ta nelle &aglie del concetto &a che irro&pe f$ori da esso, c solo la traccia nel s$o doppio ri&ando% da $n lato all,ssol$to, in 4$anto lidea della elle!!a $na for&a del concetto% dallaltro al negativo, in 4$anto la ella arte non priva di resid$i di non ello. 'a elle!!a con /egel s&ette di essere $n attri $to per diventare $na for&a da deter&inare &ediante il s$o proprio concetto. Stretta tra le esigen!e che la costr$!ione del siste&a dello Spirito i&pone, la elle!!a diventa idea, str$&ento dellarte, pri&o gradino della filosofia dello Spirito, poich# larte ella ha il s$o f$t$ro nella religione, invera&ento dello Spirito. Il ca&&ino hegeliano verso larte non parte dall Estetica, &a affonda le s$e radici altrove. , tal proposito, si ricordi che /egel non ha &ai scritto $n Estetica vera e propria, n# ha &ai p$ licato personal&ente alc$na opera intitolata Lezioni di estetica, Il &ateriale che possedia&o e che porta 4$esto stesso titolo $na reda!ione dei s$oi 4$aderni e degli app$nti dei s$oi st$denti delle le!ioni di estetica ten$te a Berlino, reda!ione co&pi$ta e s$pervisionata da parte di $no st$dente di /egel nonch# s$o interprete, =$stav /einrich /otho, dopo la &orte del filosofo 27. /otho non solo ha trascritto la &aggior parte degli app$nti di /egel &a ha anche aggi$nto &olto del proprio pensiero nella reda!ione dellEstetica, al p$nto da richiedere $na s$pervisione finale &olto scr$polosa ed adeg$ata, Nelle s$e le!ioni di estetica, /egel adopera per la pri&a volta $n ter&ine che entrato nel ling$aggio filosofico e in 4$ello co&$ne con $na certa fre4$en!a" Weltanschauung, )visione del &ondo*. <$esto ter&ine $sato da /egel al pl$rale, proprio nel senso di )visioni del &ondo* per indicare i diversi p$nti da c$i larte per&ette all$o&o di affacciarsi s$l &ondo. I cos: che larte diventa $n ),rgo dai &ille occhi* poich# in essa, da ogni p$nto, attraverso il sensi ile, viene spa!!ata via lill$sione e la parven!a, richia&ando latten!ione 1ad $n ele&ento spirit$ale che per &e!!o s$o deve venire a rappresenta!ione2 28. C$ttavia, 4$esta straordinaria capacit( dellarte anche il s$o li&ite pi- proprio% infatti, la sensi ilit( non solo lori!!onte dellarte &a anche il s$o li&ite, poich# l$niversale esiste indipendente&ente dalla
I!i, p. 290. 'Estetica f$ p$ licata per la pri&a volta da /otho in tre to&i, dei 4$ali il pri&o vide la l$ce nel 0839 e l$lti&o tre anni dopo. /egel ini!i5 a tenere corsi di filosofia dellarte ad /eidel erg, nel 0807 ann$nciandone $no &a non svolgendolo, nel 0808 invece effettiva&ente portandolo a ter&ine, &entre a Berlino lesse per en 4$attro volte s$llestetica, nellarco di te&po dal 082B al 0829. 28 I!i, p. 09.
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perce!ione sensi ile che la coscien!a reali!!a. 'arte riesce a ri$nire e riconciliare tra loro le contraddi!ioni, ner o della dialettica, solo a patto di $na serenit( pacificatrice D co&e insegna Schiller D che t$ttavia ri&ane al di l( del concetto dell,ssol$to, il 4$ale ha s$perato e rico&posto in s# t$tte le lacera!ioni e le contraddi!ioni sen!a alc$n isogno dellarte. In tal senso per /egel larte deve essere oltrepassata. 'a &edita!ione hegeliana s$llarte ini!ia 4$indi altrove, e precisa&ente nel periodo della for&a!ione teologica del giovane /egel, cio nel periodo di C$ inga, 4$ando si affacciava lesigen!a di rifor&are il sapere in vista di $n ideale pi- alto 29. Nel periodo del -und di C$ inga3B, egli vicino a Schelling ed /Rlderlin" la&ici!ia fraterna e la vicinan!a di idee vengono fecondate dal co&$ne senti&ento del dolore dellopposi!ione che sorregge il reale, dallagognata tensione al &odello &etafisico spino!iano delln ka pn, dallattesa dellavvento del )Jegno di Kio* D cos: co&e 'essing e Saco i insegnavano, dalla fig$ra di Aristo co&e declina!ione dellTno-C$tto, dallideale della reali!!a!ione di $n$&anit( li era30, cos: co&e la rivol$!ione francese stava a$spicando e reali!!ando. In 4$esto periodo della propria for&a!ione, il giovane filosofo indiri!!a la propria riflessione s$llarte ad $n appre!!a&ento, 4$asi ad $nesalta!ione, della grecit( classica per il s$o ideale di elle!!a% s$lla scia dei &otivi platonici pro&ossi da >inc?el&ann e gi$nti ad /egel attraverso /erder e delle s$ggestioni propostegli dalla&ico /Rlderlin e dal s$o Iperione, /egel vede la grecit( co&e il paradiso perd$to dellarte, co&e il )regno del ello*, dove propor!ione ed ar&onia si fondono con lideale della li ert( co&e principio della &orale" 1=li scrittori antichi, di 4$ellepoca fiorente della civilt(, assic$rano alla loro na!ione il grande vantaggio che il piacere cos: concepito. Il
Afr. ,. C,SSI, ., W, /, $egel e gli anni di Stuttgart e "0%ingen 12345623789, =$erini, 7ilano 099;, pp. 80 ss. 3B S$l periodo di C$ inga di /egel si ri&anda a O. J@S.NOJ,NP, $egels Le%en, Berlin 0866% (ita di $egel, tr. it. a c$ra di J. Bodei, +allecchi, Firen!e 09;;, pp. 6; ss. Eer il conten$to del patto di C$ inga si ricordi il fra&&ento di siste&a redatto pro a il&ente nei pri&i &esi del 0797 da /egel a Francoforte. Afr. F. /U'K.J'IN, Il pi: antico programma sistematico dell'idealismo tedesco, in Scritti di estetica, tr. it. a c$ra di J. J$schi, 7ondatori, 7ilano 0987, pp. 0;0 ss. 30 Il patto di C$ inga affer&a la lotta contro il dog&a e r$ota attorno alla critica al cristianesi&o ortodosso ed istit$!ionale. 'ideale $nificante era dato dalle no!ioni di )Jegno di Kio* e di )Ahiesa invisi ile*, l$lti&a intesa co&e att$a!ione della pri&a, esito della diff$sione della li ert(. Il )Jegno di Kio*, affer&a /egel in $na predica del 0793 al se&inario teologico, 1non $no stato &ondano, co&e i s$oi discepoli e i s$oi conte&poranei hanno a l$ngo sperato FGH. Non ne&&eno la chiesa visi ile FGH. Non si &ostra in ceri&onie esteriori2 &a 4$alcosa di interiore L=. >. F. /.=.', Scritti gio!anili, tr. it. a c$ra di .. 7irri, =$ida, Napoli 0993, vol. I, p. 032 s.N. Nella (ita di .es: scrive" 1Il regno di Kio non si &ostra con sfar!o o con avveni&enti esteriori" non si p$5 &ai dire )eccolo, 4$a o l(*, poich# il regno di Kio deve essere edificato dentro di voi FGH. Non sperate di vedere il regno di Kio in $nesteriore e splendente $nifica!ione di $o&ini, nella for&a esteriore di $no stato, di $na societ(, di $na chiesa retta da leggi p$ liche2 L=. >. F. /.=.', Scritti gio!anili, cit., vol. I, p. 37;N. Aol$i che sa attendere e riconoscere il regno di Kio $n &e& ro della Ahiesa invisi ile, cittadino del regno della &oralit( ed i s$oi doveri sono 4$elli che egli i&pone a se stesso. Ao&e affer&a Josen?ran!, 1poich# d$n4$e /egel racchi$deva la religione nellinteriorit( e voleva saperla sottratta allispe!ione poli!iesca di $na$torit( ecclesiastica, dovette porsi per l$i il pro le&a di confrontare gli ordina&enti di $na religione positiva nella dottrina, nella &orale e nel ceri&oniale, con il concetto di $na Ahiesa invisi ile2 LO. J@S.NOJ,NP, (ita di $egel, cit., p. ;; s.N.
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piacere sta in $n senti&ento $niversale per il ello FGH.. dove possia&o attenderci il &odello &igliore del ello, se non da $na na!ione presso la 4$ale t$tto recava le tracce della elle!!a, dove le facolt( estetiche dellani&a avevano t$tte le occasioni possi ili di svil$pparsi, dove i saggi e gli eroi sacrificavano alle =ra!ieV2 32. 'a &edita!ione del giovane /egel intorno alla elle!!a non sopraffatta ancora dalla necessit( logica di sostit$ire 4$esta al concetto di ello, e 4$indi allideale% tale necessit( diverr( pi- stringente solo con la co&parsa della /enomenologia dello Spirito, dove per la pri&a volta la elle!!a diviene idea e dove sopratt$tto essa co&pare in filigrana solo per affer&are il r$olo dellarte co&e ori!!onte di ri&ando alla filosofia della religione. In 4$esta opera )sorella del Fa$st*, co&e disse .rnst Bloch, non c posto per la elle!!a &a solo per larte. I con Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio che /egel spender( 4$alche parola s$llideale del ello, &a anche 4$i solo allinterno dellori!!onte precedente&ente affer&ato nella /enomenologia, cio 4$ello della religione, la 4$ale cond$ce alla filosofia. 'arte ancora $na volta il trionfo della soggettivit(, &a non pi- nei ter&ini di #unstreligion, 4$anto se&plice&ente in 4$elli di ;ie #unst. In 4$esta se!ione, /egel sottolinea linadeg$ate!!a della elle!!a nat$rale per espri&ere il +ero, l,ssol$to. 'i&ita!ione della nat$ra in ca&po artistico cond$ce solo allesteriorit( e non ad $na for&a significativa dello spirit$ale33. Eroprio a ca$sa di ci5, 1l opera d'arte espressione di Kio solo 4$ando in essa non v alc$n segno di particolarit& soggettiva, ens: il conten$to dello Spirito i&&anente viene percepito e partorito i&&acolata&ente, sen!a &escolan!a e sen!a relativa accidentalit(2 36. Ai5 che &erita di essere &editato degli $lti&i paragrafi dellEnciclopedia dedicati allarte co&e /egel colleghi larte ella alla religione nei ter&ini di progressiva li era!ione dalla non li ert( dello Spirito% proprio 4$i egli affer&a che 1lentrata in scena dell,rte Bella ann$ncia il tra&onto di $na religione ancora legata allesteriorit( sensi ile. Eroprio nel &o&ento in c$i se& ra conferire alla Jeligione la s$pre&a trasfig$ra!ione ed espressione e il s$pre&o splendore, l,rte ha in realt( innal!ato la Jeligione al di l( della s$a li&itate!!a FGH. ',rte Bella ha svolto a s$o &odo lo stesso co&pito della Filosofia, vale a dire" la p$rifica!ione dello spirito dalla non-li ert( FGH. ',rte ella, t$ttavia, soltanto $no stadio della li era!ione, non la li era!ione s$pre&a FGH. ',rte ella FGH ha il proprio f$t$ro nella Jeligione vera239. Aoncl$sa la se!ione dellarte nellEnciclopedia con laffer&a!ione che il f$t$ro dellarte nella religione, proprio nell Estetica che 4$esta &edita!ione corre co&e $n filo rosso tra 4$elle (orlesungen, <$i, nellEstetica, la elle!!a torna co&e ter&ine di confronto con il ro&anticis&o. 'arte ro&antica rappresenta la soggettivit( assol$ta co&e $nica verit(, l$nione dello spirito con la s$a essen!a in &odo che lideale si trovi effettiva&ente reali!!ato" 1Eer la elle!!a ro&antica assol$ta&ente necessario
=. >. F. /.=.', .esammelte Wer e, in +er ind$ng &it der Ke$tschen Forsch$ngsge&einschaft, hera$sgege en von der Jheinisch D>estfQlischen ,?ade&ie der >issenschaften, Bd. 0, /r0he Schriften I, here$sgege en von F. Nicolin $nd =. SchWler, KWsseldorf 0989, teMt 7, <%er einige (ortheile, =elche uns die Le t0re der alten lassischen .riechischen und >?mischen Schriftsteller ge=+hrt, p. 93. 33 =. >. F. /.=.', Enz@ lop+die der philosophischen Wissenschaften im .rundrisse, in .esammelte Wer e, Bd. 2B, hrsg. von T. Ja&eil, >. Bonsiepen $nd /. A. '$cas, F. 7einer, /a& $rg 0922% Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, tr. it. a c$ra di +. Aicero, Bo&piani, 7ilano 2BBB, p. 9B0. 36 I!i, p. 9B3. 39 I!i, p. 9B7.
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che lani&a FGH &ostri al conte&po di essere ritornata in s# dalla corporeit( e di vivere in se stessa FGH. Eer 4$esto &otivo la elle!!a non rig$arder( pilideali!!a!ione della for&a oggettiva, &a la for&a interiore dellani&a in se stessa% essa diviene $na elle!!a dellinti&it(23;. Nellarte ro&antica avviene la separa!ione tra conten$to e for&a, la 4$ale cond$ce allesisten!a di d$e &ondi" $no spirit$ale, in s# perfetto% laltro esteriore, sciolto dallo spirito, il regno del nat$ralis&o. Eroprio tra soggettivis&o e nat$ralis&o si cons$&a secondo /egel lesperien!a dellestetica ro&antica% nat$ra e spirito non si co&penetrano reciproca&ente &a si scontrano in espressioni contrapposte dellarte. ,ttraverso lesa&e dei tre grandi &o&enti dellestetica ro&antica D la cerchia religiosa dellarte ro&antica, la cavalleria, la$tono&ia for&ale delle particolarit( individ$ali D larte ro&antica conosce d$e strade" o si a andona alloggettivis&o prosaico o sceglie il soggettivis&o $&oristico, ani&e opposte i $na &edesi&a corrente la 4$ale di&ostra t$tta linsana ilit( del conflitto tra le d$e tenden!e e lassen!a di $na pacifica!ione, specchio fedele delle antino&icit( del reale che il ro&anticis&o ha colto e reso pi- ac$te. Nel corso della &edita!ione hegeliana s$lla elle!!a e&erge co&e lestetica sia $n &eraviglioso snodo concett$ale attraverso il 4$ale la filosofia dello Spirito consegna larte alla religione. In tal senso possi ile parlare dellestetica hegeliana co&e di $n &o&ento del percorso di a$toconsapevole!!a dello Spirito e co&e di $nestetica che ri&ane al di l( della ricerca del senso pi- a$tentico della elle!!a, cio di $na elle!!a che, co&e s$ggerisce invece /Rlderlin, &anifesta il dissidio, la lacera!ione, il n$lla da c$i essa proviene, il )No* eterno di Iperione ad ogni tentativo di ri$nione e di co&prensione della contraddi!ione. 'a coscien!a dellantino&icit( del reale, che tanta parte ha rivestito nellestetica ro&antica, lesperien!a privilegiata del Jo&anticis&o, esperien!a che il giovane /egel ha in 4$alche &odo condiviso con coloro che nellEstetica sono i ersagli della s$a critica. <$este antino&ie non sono state solo pensate dai Jo&antici, &a 1$na volta cad$te nella coscien!a, perdono la loro geo&etrica astratte!!a, e vengono trascinate in $n ri olli&ento che le sconvolge e ne altera lintera tensione237. /egel non ha &ai pot$to tollerare la scissione, 1l infelicit& che nella scissione, nella rott$ra dellar&onia, 4$ellar&onia che la =recia ese&plar&ente seppe possedere e che il &ondo &oderno ha irri&edia il&ente perd$to, co&e la& i!ione e lin4$iet$dine dellill$&inis&o di&ostrano238. Eroprio perch# gli era insopporta ile lele&ento della scissione, della dis$nione, egli costr$isce nellestetica il pi- grandioso tentativo di far ritornare lo Spirito, lacerato dallo str$ggi&ento dellopposi!ione e della contraddi!ione che regge il reale, 1co&e fede, pi- avanti co&e ani&a ella e alla fine co&e trapasso dalla religione disvelata al sapere assol$to2 39. In 4$esto procedere l,ssol$to, co&e $nione dell$nione e della non $nione, n$ova&ente riaffer&ato. Aon la s$a &anifesta!ione vera non c alc$n spa!io per la elle!!a, &a solo per la s$a idea,

=. >. F. /.=.', Estetica, cit., p. 7BB. K. F@J7,==I@, La Amorte dell'arteB e l'Estetica, cit., p. 0;9. 38 E. EI@+,NI, Incidenza di $egel, in ,,. ++., Incidenza di $egel, Studi raccolti nel secondo centenario della nascita del filosofo, a c$ra di F. Cessitore, 7orano, Napoli 097B, p. p. 03. 39 O. J@S.NOJ,NP, (ita di $egel, cit., p. 220.
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