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Anno XV n.

1 Gennaio-Marzo 2014

Notiziario trimestrale della Fraternit Francescana di Betania

Poste Italiane.spa - Sped. in A.P. - Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Tassa Pagata/Tax Perceu - Aut. DCO/DCBA/138/2002 del 04/03 2002

Finalmente... Verona!
Apre una nuova Casa della Fraternit nel convento cappuccino del Barana
Era un tardo pomeriggio di fine agosto quando, dopo aver salutato fratelli e sorelle di altre case, familiari e amici carissimi, siamo arrivati in quattro a Verona pieni di trepidazione di fronte ad unavventura certamente originale per la nostra Fraternit. Appena giunti siamo stati accolti dai nostri fratelli maggiori Cappuccini in unatmosfera di entusiastica novit. La convivenza con i frati del Barana durata una ventina di giorni durante la quale abbiamo cercato di attingere pi informazioni possibili sulla gestione del convento. Da l a poco ci siamo potuti rendere conto di come limpresa affidataci dalla Provvidenza fosse una sfida dalle grandi proporzioni: predicazione quotidiana, confessioni per quasi cinque ore al giorno, cappellania del carcere, mensa dei poveri e attivit di assistenza alle famiglie bisognose (docce, vestiario, distribuzione alimentari, ecc.) e la realizzazione del famoso presepio del Barana, consuetudine irrinunciabile per i veronesi. A tutto questo si sono aggiunti i lavori di preparazione e pulizia della casa per limminente inaugurazione e la riorganizzazione degli ambienti secondo le necessit della Fraternit. In seguito, con larrivo di tutti i fratelli e le sorelle che compongono la comunit di Verona, le fatiche fondazionali sono apparse pi leggere: una grande gioia ci ha pervasi tutti e abbiamo potuto sperimentare come la vita fraterna consenta di poter sopportare, con una grazia senza pari, i pesi che la vita ci pone davanti. I nostri superiori hanno progressivamente inteso quale fosse il bisogno di supporto inviandoci altri fratelli e sorelle in aiuto dalle altre case tra cui un confessore e un fratello laico che si avvicendassero costantemente nelle diverse attivit. Un forte sostegno morale e materiale giunto da Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Zenti, dai vicari episcopali, dallamico don Giuliano Ceschi, dai nostri Familiari dei Gruppi Ancilla Domini ed Oblati. Fin dallinizio abbiamo incontrato il cuore dei veronesi e dei volontari che gi operavano nel convento e che ci hanno permesso - e ci permettono - di mantenere le varie attivit caritative. Questa profonda intesa sta sfociando in una nuova associazione di volontariato che p. Pancrazio ha voluto chiamare Betania francescana. Inoltre, in questi mesi molti giovani e adulti si sono accostati con gioia alla nostra realt chiedendo di poter percorrere un profondo cammino di fede, attratti in modo particolare dalla nostra spiritualit e dalle nostre celebrazioni liturgiche. C ancora tanto da fare, ma siamo certi che con laiuto di Dio e la buona volont di tutti questopera crescer e porter frutto secondo il piano del Signore. Nelle nostre intenzioni c, senza dubbio, lo sforzo di coniugare lattivit di Marta al silenzio e alla preghiera di Maria rimanendo con lo sguardo interiore rivolto alla Vergine. Vedremo cosa sar di questa nostra avventura, ma sappiamo che le avventure con Dio sono destinate a finire sempre bene!
fra Massimiliano Re e sor. Barbara Padovano FFB

Inaugurazione della Casa di Verona Sinodo dei GDB Viaggio in Terra Santa

Il 6 ottobre stata inaugurata la nostra nuova Casa di Verona alla presenza delle autorit e di tanti amici veronesi.

... finalmente a Verona! Alla realizzazione del sogno di una nostra presenza a Verona contribu con paterno interessamento Sua Ecc.za Mons. Flavio Roberto Carraro Ofm Capp., Vescovo della diocesi dal 1998 al 2007, che l8 maggio 2004 con formale Decreto diede il suo consenso per lerezione di una nostra Casa nella diocesi. Il desiderio di poter aprire una Casa a Verona era cos grande che il 17 novembre dello stesso anno, in occasione di unUdienza Generale del Beato Giovanni Paolo II, p. Pancrazio insieme ad una significativa rappresentanza di fratelli e sorelle da tutte le Case, chiese al Pontefice di benedire le prime pietre delle chiese di San Quirino, Loreto e... Verona! La realizzazione del sogno inizi a prendere forma nella primavera del 2012 quando don Giuliano Ceschi venne ad offrirci, da parte del Vescovo Mons. Zenti, la struttura del Barana, messa a disposizione della diocesi dai Frati Minori Cappuccini. Da l sono partite le fraterne trattative con il provinciale dei Frati Cappuccini e i suoi collaboratori.

Finalmente... Verona!
Un grazie semplice di cuore
senza alcuna pretesa non sono necessario, non sono indispensabile, ho fatto il mio dovere. Fare il proprio dovere volentieri: uno stile da assumere. Io penso che anche i frati Cappuccini abbiano fatto il loro dovere. Per questo ringraziamo il Signore e io dico grazie a loro a nome della diocesi per tutto il bene fatto. Adesso la Fraternit Francescana di Betania, che ha assimilato lo spirito di san Francesco, cercher di far bene il suo dovere con uno stile diverso: il loro carisma racchiude il senso dellospitalit. Qui con noi abbiamo colui che ha accolto da Dio il carisma francescano con questa traduzione concreta: p. Pancrazio. Egli ci dice che il carisma di Betania questo: laccoglienza, donandosi senza tante pretese, senza montarsi la testa, come si fa in famiglia, facendo semplicemente il proprio dovere. Voi per primi, fratelli e sorelle di Betania, siate qui un vangelo vivente, siate santit pura! Siamo certi che vi troverete bene e siamo certi che anche voi, che frequentate abitualmente questa chiesa, con loro vi troverete bene!
dallomelia di Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona

Nel giorno dellinaugurazione abbiamo avuto la gioia di avere con noi anche Don Miguel Tofful, superiore generale dellIstituto religioso Poveri Servi della Divina Provvidenza.

Insieme per donare lamore di Dio

Un evento di Chiesa
Questo un evento di Chiesa e di una Chiesa che sta dando un buon esempio! Qui sullaltare sono presenti il provinciale dei Cappuccini, un frate minore, un salesiano. Qui non c litigio, c armonia e apprezzamento gli uni degli altri: qui c un preludio di paradiso. Questo dovrebbe essere lo stile del Vangelo, assorbito e vissuto dalle prime comunit cristiane, la cui caratteristica era la fede. Ne abbiamo bisogno sempre tutti, anzi chiediamo anche noi come gli apostoli: Signore aumenta in noi la fede (cfr Lc 17,6), quella fede che pu essere sottoposta anche a grandissime prove. Come abbiamo sentito nella prima lettura, il profeta Abacuc vive il dramma del silenzio di Dio (cfr Ab 1,2-3;2,2-4). qui che la fede diventa purissima, purificata: quando non abbiamo nessuno e niente a cui aggrapparci, abbiamo solo Dio. La fede quella marcia in pi, senza la quale la nostra vita si svolge nel grigiore di tutti i giorni; la fede un raggio di sole nei nostri travagli. Una seconda disposizione tipica del cristiano contenuta nel Vangelo di Luca appena proclamato: considerarsi servi inutili (cfr Lc 17,5-10). Quando avremo fatto tutto il nostro dovere di sposo, di sposa, di pap, di mamma, di figlio, di studente, di lavoratore diciamo con gioia e

La notizia della nostra partenza ha suscitato inevitabili e giusti interrogativi: dopo tanti secoli i Cappuccini se ne vanno da Verona, chi curer il servizio delle confessioni e di questa chiesa? Innanzitutto penso sia doveroso esprimere la riconoscenza per lattestato di stima e di affetto che avete rivolto nei nostri confronti, facendomi cos voce senza merito dei frati che qui sono vissuti per dirvi un grazie semplice ma di cuore. Ancora una volta constatiamo come la Provvidenza non si sia dimenticata di noi perch ci sostituiscono altri fratelli e sorelle - che ringraziamo fin dora e ai quali auguriamo di trovarsi bene - con i quali c un nesso di continuit perch anchessi sono espressione dellinesauribile vigoria della spiritualit francescana. Se qualcosa siamo riusciti a fare di buono in questi secoli dipende in gran parte dalla vicinanza generosa e fattiva del buon popolo di Verona e dei tantissimi volontari che continuano ad operare con dedizione e gratuit. Sono sicuro che il buon popolo che cos fraternamente ha accolto noi far cos anche con la Fraternit Francescana di Betania. Mentre dunque ci dobbiamo salutare non possono rimanere dubbi perch in nessun modo si rimpicciolita la mano di Dio! A lui ci affidiamo, affidiamo i fratelli e le sorelle di Betania, questo convento, la citt di Verona chiedendogli che continui a sorreggerci e la Vergine che tutto porta nel cuore porti anche ciascuno di voi, le vostre attese, le vostre speranze e vi custodisca con cuore di madre.
dal discorso di p. Roberto Genuin, ministro provinciale dei frati Cappuccini del Triveneto

Da parte di tutta la Fraternit Francescana di Betania vorrei porgere i miei ringraziamenti pi sentiti a tutti: a Sua Eccellenza che ci ha accolto allinizio di questa avventura, ai frati Cappuccini e a tutti i veronesi che sentiamo molto vicini con il loro affetto e il loro aiuto concreto. Per noi unimpresa molto impegnativa continuare lattivit che i Cappuccini, con semplicit, hanno fatto per tanti anni: forse a volte non siamo stati allaltezza della situazione e per questo, di cuore, vi chiediamo perdono. Ma per fare tutto ci abbiamo certamente bisogno di tante mani, di persone che veramente vogliano essere dei servi inutili, per dare e trasmettere amore di Dio. Ma non basta: abbiamo bisogno anche di ginocchia perch lamore di Dio non lo si pu distribuire se non lo si accoglie. Il nostro servizio parte dalle ginocchia, dallaccoglienza cio di questamore straordinario, gratuito, che il Signore ha per noi, creature povere e imperfette, ma infinitamente amate da Dio. Abbiamo bisogno di voi, e vi ringraziamo gi per tutto quello che farete con grande responsabilit e con grande spirito di servizio. Vogliamo essere una famiglia che cresce insieme nel servizio, nella preghiera, nella lode, nel ringraziamento, ma anche semplicemente nellaffetto. Vogliamo donare agli altri lamore di Dio, trasmettendo questo amore anche fra di noi, condividendo tutto e lavorando insieme per amore: la Chiesa una famiglia che cammina unitanella fede e della quale vogliamo essere segno.
dal discorso di fra Paolo Crivelli, superiore generale

Un grande spirito di appartenenza

Quando a noi GdB stata chiesta la disponibilit per dare una mano per i preparativi dellinaugurazione della fraternit di Verona, spinta dal motto scout sempre pronta a servire e dallopportunit di partecipare ad un evento cos emozionante e storico ho detto s senza pensarci due volte! Fin da subito, nel ritrovarci e nel rivedere i fratelli e le sorelle di questa nuova comunit tutti affaccendati, ho sentito il calore e laccoglienza che contraddistingue Betania. La casa era ormai pronta ma cera ancora qualche lavoro da ultimare, cos ci siamo subito messi allopera. Mentre eravamo impegnati mi sono detta: Neanche a casa mia pulisco cos bene!. Provavamo tutti un grande spirito di appartenenza che ci legava alla Fraternit. Ci sentivamo proprio a casa! Quello che abbiamo fatto poco rispetto a tutto quello che ci dona la Fraternit: sostegno spirituale, amore, accompagnamento in un cammino di fede e tanto altro. Ringrazio Ges perch quei giorni sono stati per me una ricarica spirituale e un momento di nuova conversione. Come dice la Preghiera Semplice donando che si riceve non mi sarei mai immaginata di ricevere tanto! Dopo questa esperienza sono tornata alla consueta vita universitaria piena di gioia in Cristo, consapevole di far parte di una famiglia ancor pi grande e di non essere mai sola!

Finalmente... Verona!
Un momento tanto atteso
Finalmente il mio desiderio si realizzato e il Signore ha ascoltato la mia preghiera: vedere operativa anche a Verona la Fraternit! Da tanto aspettavo questo momento, ne avevo parlato a lungo con p. Pancrazio, manifestando anche troppo spesso la mia impazienza; non a caso lui mi ripeteva altrettanto spesso che i tempi del Signore non sono i nostri. Ed vero! Nel giorno dellinaugurazione la chiesa del Barana era bellissima nella sua semplicit e piena di fedeli venuti per festeggiare questo giorno. Il mio cuore era pieno di gioia e di gratitudine verso il Signore perch dopo aver tanto desiderato questo momento alla fine mi aveva accontentata. In seguito, durante il rinfresco, p. Pancrazio mi ha chiesto se avessi fatto lesame di coscienza ed io un po preoccupata gli ho risposto: Padre, cosa ho fatto questa volta? e lui Hai la colpa di tutto questo!. Ho incominciato a piangere di gioia perch ho capito che lui sapeva come fossero andate le cose e mi ha gratificata dicendomi che sono stata strumento del Signore. Lodo e ringrazio Dio che ha esaudito la mia preghiera! Grazie Signore Ges, so di essere una serva inutile, ma felice di essere serva.
Concetta Voci

Non abbiate paura! Cristo sa cosa dentro luomo. Solo Lui lo sa. (Beato Giovani Paolo II)

La speranza non delude. (RM 5,5)

Quante volte, da quando era ormai certa la partenza dei frati Cappuccini da Verona, sono risuonate in me le parole del beato Giovanni Paolo II dette allinizio del suo pontificato; quanti dubbi e paure nel pensare che tutto potesse finire dopo unesperienza quasi ventennale di volontario alla mensa dei poveri. Poi, dopo un incontro personale con Sua Eccellenza il Vescovo di Verona, ecco giungere la tranquillit sapendo che la carit a Verona avrebbe trovato, pur con carismi diversi ma con una carica di nuovo entusiasmo, la sua continuit. Arriva cos lincontro che non ti aspetti: uomini e donne vestiti di un saio azzurro che, in punta di piedi, senza mai dare la sensazione di voler forzare la propria presenza, con il sorriso sempre sulle labbra ed una parola per tutti, bussano al mio cuore. Subito sono stato colpito dalla gioia del loro stare insieme e dalla voglia di trasmettere, sia con la preghiera che con la carit, il Vangelo di nostro Signore. Allinaugurazione della Casa di Verona ecco lincontro con p. Pancrazio e la sua personale benedizione: un momento speciale, una sferzata per aprire il cuore alle parole del beato Giovanni Paolo II. Grazie per il cammino che, nella preghiera condivisa e nel servizio al Cristo presente nella persona meno fortunata, mi sar concesso di condividere con la Fraternit.
Giancarlo Tenuti, volontario

Anna Rizza, GdB

Custodisco nel cuore le parole di san Paolo che sempre mi accompagnano: la speranza non delude (Rm 5,5). Con fiducia nellopera creativa dello Spirito Santo, mi accingo a vivere in pienezza questa novit di vita sbocciata come un germoglio nella nostra Fraternit: la nuova Casa di Verona. Un germoglio che produrr fiori e frutti nella misura in cui la preghiera, lamore e la dedizione delicata e costante renderanno feconda la terra che il Signore ci ha dato di coltivare. In quello che potenzialmente un bellissimo giardino, sappiamo che dobbiamo collocare al centro Colei che pu garantire con la sua premura materna la riuscita dellopera che ci stata affidata: Maria, il fiore pi bello. Rivolgendoci a lei sappiamo che tutto pu andare nella direzione che il Signore vuole indicare a noi e a chi ci ha messo accanto, i Familiari soprattutto, di cui sperimentiamo giornalmente lamore discreto e generoso e loperosit fattiva e tanto preziosa. Undici anni fa, in occasione dellinaugurazione della nostra casa di Rovio, p. Pancrazio ha condiviso con noi un suo sogno riguardo ai nostri Familiari ci ha parlato di una fioritura Ci piace pensare che la vitale citt di Verona possa essere la terra buona che vedr nascere i frutti e i fiori della vita nuova vivificata dal soffio dello Spirito. In preghiera con Maria attendiamo fiduciosi le sorprese della primavera
sor. Paola Di Pietro FFB

Il sinodo GdB
Dal 2 al 6 settembre i rappresentanti dei gruppi dei Giovani di Betania di tutte le Case si sono riuniti a Terlizzi per riflettere sul cammino svolto sin qui ed elaborare proposte per individuare la loro missione nella Fraternit e nella Chiesa. Una forte esperienza comunione di
impegno e dal loro senso di responsabilit. Anche la comunit di Terlizzi rimasta edificata dalla presenza dei GdB! I giovani stessi hanno fatto una forte esperienza di comunione, sia fra loro sia con i fratelli e le sorelle della Fraternit: in modo nuovo si sono sentiti effettivamente parte di questa Famiglia.
fra Simone Maria Robbiani FFB

Missionari della gioia

La parola sinodo richiama nella Chiesa Cattolica lassemblea dei vescovi convocati dal Papa per discutere su un tema preciso. Come mai allora si deciso di chiamare cos questo speciale evento dei nostri Giovani di Betania? A noi animatori piaciuto il significato letterale di questa parola, precisamente camminare sulla stessa strada. Proprio di questo si trattato: il Sinodo stato per i Giovani di Betania un tempo di grazia nel quale camminare insieme, sotto la guida dello Spirito Santo e con laiuto di noi animatori, per rinnovarsi nella fede e comprendere meglio come vivere la loro missione. Non a caso il titolo scelto per questo primo Sinodo stato: Missionari della gioia. I lavori di preparazione sono iniziati dopo il Convegno dei Familiari tenuto a Loreto; i giovani di ogni Casa, ricevuta la scheda di lavoro contenente alcuni spunti di riflessione hanno eletto ventinove rappresentanti con il compito di portare al Sinodo il frutto del lavoro di ogni gruppo. Inizialmente i GdB hanno lavorato in piccoli gruppi formati da giovani di Case diverse, dopodich si sono riuniti per redigere un documento contente la sintesi dei risultati emersi e le nuove proposte. Il testo stato poi consegnato a p. Pancrazio e a fra Paolo affinch tenessero presente lesito di queste riflessioni per la progettazione futura del loro cammino. Un piccolo bilancio: molti giovani hanno trovato difficolt nei lavori di preparazione, soprattutto allinizio in cui bisognava capire il senso e lorganizzazione di questo evento. Poi per, affidandosi sempre pi allo Spirito Santo, i risultati raggiunti sono stati ben oltre le aspettative di tutti. P. Pancrazio ha voluto che anche il Vescovo della nostra diocesi li vedesse lavorare, tanto rimasto colpito dal loro

Ges cammina con noi, in Fraternit!


Quello che pi mi ha colpita di questo Sinodo stato vedere come le proposte e le esigenze emerse fossero molto simili tra i giovani delle diverse Case: questa stata per noi una conferma che, nonostante le distanze, stiamo camminando uniti, come un unico corpo che si muove compatto! Molti di noi, tornando a casa, si sono accorti del particolare clima di grazia di questesperienza vissuta in Casa Madre e condivisa con p. Pancrazio. Ogni momento insieme a tutti i fratelli e le sorelle, i pasti, le preghiere e le ricreazioni hanno realizzato il nostro desiderio di sentirci maggiormente parte della Fraternit. Inoltre, ho sperimentato come il Signore sia buono e paziente con noi, nonostante le nostre povert; ogni volta che ci ritroviamo tutti insieme, infatti, Lui ci lavora interiormente e ci rimanda a casa rigenerati, sempre un passo pi in l nel cammino, non solo personale ma anche di gruppo. Ho compreso limportanza di rimanere uniti nonostante le difficolt, perch come ci diceva p. Pancrazio in quei giorni: Quando stiamo insieme e preghiamo insieme costringiamo Ges a stare in mezzo a noi.
Lisa Lucchese, GdB

Stupendo!
Questi giorni mi sono sembrati stupendi. Stupendo lentusiasmo che avete messo, oltre una certa maturit, che conseguenza di anni di cammino. Siete un germoglio di speranza nella Chiesa, che contagia! Mi raccomando la seriet e lunit: stimolatevi a vicenda, facendo il primo apostolato allinterno del gruppo, confrontandovi e aiutandovi. Inoltre godetevi la vostra giovent sanamente e santamente: tutelate la vostra libert, non vi compromettete in relazioni da cui poi non sapete uscire. Auguro il prosieguo, sempre per la gloria di Dio e per il bene nostro. E Dio vi benedica!
p. Pancrazio ai GdB sinodali

Siate artigiani del vostro futuro!


Mi rallegro guardando i vostri volti giovani, aitanti ed impegnati: trasmettono il vostro spirito diniziativa e la voglia di costruire un cammino, insieme e allinterno di questa famiglia che si allarga sempre di pi, la famiglia della Fraternit. Siete un segno di speranza nella Chiesa; semi buoni caduti in un terreno fertile, la Fraternit, che stanno germogliando e che daranno frutti copiosi di bene! Come ha detto recentemente Papa Francesco costruite il vostro futuro come bravi artigiani, lavorando le pietre della bellezza, della bont e della verit. Vivete la vostra esistenza con il gusto di vivere, con gioia; nella semplicit e genuinit tipicamente francescane, aspirate e proponete le cose alte, non accontentatevi del minimo indispensabile. Vi ricorder nella preghiera, grazie per questincontro, stato per me un dono. Auguri!
estratto dal discorso di Sua Ecc.za Mons. Luigi Martella ai GdB sinodali

Nella terra di Ges


Voci dal pellegrinaggio organizzato dalla Fraternit in Terra Santa

fra Aldo Vendemiati

s w Ne ali i c e Sp
Q

Il 7 e 11 dicembre tutta la Fraternit si riunita nel ringraziamento al Signore per il venticinquesimo anniversario di ordinazione presbiterale di fra Aldo Vendemiati e quello di professione religiosa della nostra sorella Vittorina Gatti.

T erlizzi

7 dicembre - 25 Anniversario di Sacerdozio


uando sono entrato in Fraternit ero sacerdote da diciotto anni nella diocesi di Campobasso. Avevo scoperto la vocazione al sacerdozio in montagna. Dalla cima dei monti si vedono valli e colline, boschi e villaggi che, soprattutto in inverno, sembrano cristallizzati nel gelo e nella solitudine. Il Signore mi ha chiamato a portare il calore e la dolcezza dellEucaristia che fa rivivere ogni cosa nellabbraccio divino.

Mysterium

Come uno speleologo nel cuore della Terra


In Terra Santa si entra in punta di piedi, si procede con la cautela dello speleologo, tutto intento a cercare, nelle profondit della terra, il mistero della bellezza della creazione. Solo al pellegrino che si accosta con umilt e fiducia, procedendo su strade polverose, risuonanti del chiasso dei bambini, la Terra Santa si offre in tutta la sua aspra bellezza, fatta di pietre e di colori, di profumi vivaci e di cieli limpidi svelando la ricchezza di un mistero dAmore che, nonostante il passaggio dei secoli, mantiene inalterata la sua capacit di conversione. A Nazareth il pellegrino, portato per mano dalla Vergine, non pu che abbandonarsi alla dolcezza di quel misterioso Annuncio che risuona ancora nel silenzio della maestosa basilica e offrirsi al compimento del progetto di Dio. A Betlemme il pellegrino si fa cercatore di una fulgentissima stella e deve scendere nel cuore della terra se vuole lasciarsi illuminare dalla Luce Vera. A Gerusalemme poi, il mistero nascosto nei secoli dispiega tutta la sua ampiezza e la sua bellezza dinanzi al pellegrino che arriva per contemplare e per pregare proprio l, dove lAmore ha dato compimento alla sua missione di salvezza. Non si pu descrivere un pellegrinaggio in Terra Santa con parole ordinarie, n racchiudere in poche righe i frutti spirituali che il pellegrino riceve dalla meditazione o dal semplice sostare su quei pezzi di terra che profumano di Cielo; indispensabile il linguaggio della fede, della memoria, e coltivare il desiderio profondo dellincontro con il Signore Ges. Questa la mia esperienza di Terra Santa, con un gruppo di volenterosi cercatori di Dio, in un clima di francescana familiarit, di preghiera, condividendo emozioni, storie e vissuti personali: una Betania itinerante nella terra del Signore. A questa esperienza vorrei invitare ciascuno dei nostri lettori anche per il 2014, dal 3 al 10 luglio. Oggi qui, domani a Gerusalemme.

Da Cafarnao a Tiberiade
Da tanto tempo desideravamo essere pellegrini in Terra Santa e l11 luglio 2013 stato come toccare il Cielo con un dito! Il nostro gruppo, compresi alcuni fratelli e sorelle della Fraternit, era costituito da una cinquantina di persone, di et e provenienza diverse. In ogni luogo visitato, da Nazareth a Cana, dal monte delle Beatitudini al deserto di Giuda, da Betlemme a Gerusalemme, Ges ci venuto incontro e la sua presenza viva ha generato tra noi una profonda comunione, un clima davvero familiare e sereno. Nel cuore abitano tanti ricordi, immagini, esperienze; difficile sceglierne uno, ma la traversata del lago, da Cafarnao a Tiberiade, ha lasciato un segno profondo. Anche noi, tutti insieme, eravamo su una barca mossa dalle onde e dal vento forte, mentre ascoltavamo le parole di Ges; ci siamo sentiti incoraggiati a non temere e a fidarci di Lui! Ancora oggi, a distanza di qualche mese, durante la Celebrazione eucaristica o la recita del Santo Rosario, il cuore e la mente tornano in quei luoghi con tanta gratitudine ed un pizzico di nostalgia ed ogni giorno, insieme agli altri amici del pellegrinaggio, recitiamo unAve Maria per mantenere sempre viva la nostra unit. Auguriamo a tutti di essere presto pellegrini in Terra Santa per poter vivere questa meravigliosa esperienza!
Adele e Stefano Rosa, oblati

sor. Vittorina Gatti

Ma le colline strette del Molise, ma queste strette valli, che appaiono monocrome di neve nei giorni della merla, ti svelano talvolta un campanile, il segno di una chiesa che certo custodisce un tabernacolo che cela, incandescente, dolcissimo il mistero dellimmenso. E allora puoi nascondervi lo sguardo, e allora puoi gettarvi il cuore in un abbraccio pieno che porta seco gli alberi dormienti, le case e i focolari e tremule le luci della sera.
fra Aldo Vendemiati FFB

8 dicembre - 25 Anniversario di Professione Religiosa


anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore (Lc 1, 46-47)

Asilo: diario dei lavori

sor. Maria Celeste Attanasio FFB

Per informazioni sul prossimo pellegrinaggio che si svolger dal 3 al 10 luglio 2014 telefonare al numero 342.3739699, oppure scrivere a: ffb.postadiservizio@hotmail.it specificando nelloggetto Terra Santa

ungo il 2013 la nostra comunit stata impegnata nellavvio dei lavori per la costruzione dellasilo. Molte sono state le difficolt incontrate in questo percorso dovute anche alla nostra inesperienza e al nostro essere nuovi in Brasile, in un mondo diverso per cultura, leggi, tecniche costruttive, clima e non ultimo per i tempi di attesa. Siamo riusciti a procurare i documenti necessari per presentare la domanda di concessione edilizia solo a due anni dal nostro arrivo ma poi, per lottenimento di questa, abbiamo dovuto aspettare altri sei mesi a causa di vari motivi che vanno dal cambio del sindaco della citt, alla paralisi per le vacanze di fine anno, alla sosta per il carnevale: tempi lunghi in cui tutto si ferma. Dopo essere riusciti ad ottenere tale concessione i lavori sono iniziati nel maggio del 2013 e il contratto reca una data a noi cara: quella del 13 maggio, giorno della memoria liturgica delle apparizioni della Madonna a Fatima! Nel primo mese e mezzo sono state realizzate le fondamenta con palificazioni di cemento armato di 18 metri, alla sommit delle quali iniziata la costruzione della struttura: al piano terra lentrata-reception, lufficio direzione-segreteria, la cucina, il refettorio, i bagni, laula giochi, la biblioteca e al primo piano le aule per il primo e secondo anno dellasilo nido con i servizi e le aule per il terzo, quarto e quinto anno di asilo con bagni e docce. Purtroppo per i lavori sono iniziati nella stagione delle piogge causando non pochi inconvenienti e ritardi. Attendiamo con fiducia il termine dei lavori previsto per i primi mesi del 2014.
fra Riccardo Sparapan FFB

Salvador

Roma

News dalle Case

Aschaffenburg

ella terza settimana di ottobre abbiamo ospitato per un breve ritiro fra Jrgen Maria Bhm, cappuccino del convento di Sthlingen. La sua presenza stata per noi occaN sione di un proficuo scambio di esperienze. Infatti nel suo convento, da pi di trentan-

el mese di settembre p. Luciano Lotti, Ofm Capp., ha tenuto gli esercizi spirituali nella nostra comunit intitolati: Chiunque segue Cristo, luomo perfetto, si fa lui N pure pi uomo (Gaudium et Spes, 41).

In ottobre la fraternit ha partecipato ad un convegno, organizzato dalla rivista internazionale dei Focolarini Unit e Carismi, sulla novit di cui sono stati portatori i carismi suscitati dallo Spirito Santo negli anni successivi al Concilio Vaticano II. Alcuni nostri fratelli e sorelle hanno esposto ai presenti la nostra esperienza fondazionale.

Monte San Savino

San Quirino

ni, i cappuccini condividono con le Francescane di Reute - congregazione religiosa tedesca - la preghiera, la vita fraterna e laccoglienza. Anche loro, come noi, offrono la possibilit a quanti lo desiderano di trascorrere una settimana di ritiro alternando momenti di preghiera, lavoro, formazione spirituale e condivisione. Per ogni sabato dellAvvento abbiamo voluto offrire ai fedeli unopportunit di silenzio e meditazione sul vero significato del Natale con unAdorazione eucaristica nella nostra chiesa. Dalle 9.30 alle 17.30 numerose persone si sono unite con entusiasmo a questa iniziativa alternandosi in turni di unora. Con la preziosa collaborazione musicale di alcuni amici e la partecipazione di molti fedeli abbiamo cominciato ad animare mensilmente delle serate incentrate sulla preghiera di lode e sullAdorazione eucaristica.

el mese di ottobre i membri dellAssociazione donatori di sangue Fratres si sono ritrovati nel nostro Santuario per celebrare lincontro regionale del loro sodalizio. La N S. Messa stata celebrata da Mons. Riccardo Fontana, Arcivescovo della nostra diocesi. Sempre in ottobre i nostri fratelli fra Gabriele Panzeri e fra Giuseppe Pugliese si sono recati a Camaldoli per il ritiro dei sacerdoti della diocesi. La conferenza della giornata stata tenuta dal priore generale dei Camaldolesi, don Alessandro Barban. Infine, in occasione della Solennit di tutti i Santi, nel Santuario si svolta, con una grande partecipazione di fedeli, una veglia di Adorazione eucaristica animata anche dai nostri Giovani di Betania.

ontinuano nella nostra fraternit gli incontri per le famiglie provenienti dalla vicina Austria. Ad esse si aggiunta anche la gradita visita di p. Antonio Sagardoy, carC melitano di origine spagnola e vicario della vita consacrata della diocesi di Klagenfurt.

La nostra comunit ha ospitato per tre giorni nove donne appartenenti al Kaire, gruppo ecumenico internazionale e interconfessionale di persone consacrate i cui fini sono la comunione e la ricerca a servizio dellunit della Chiesa. In tale contesto abbiamo avuto tra noi una suora della Comunit di Bose, una consacrata cattolica della comunit di st. Andr da Stoccarda, una pastora anglicana, una diaconessa della chiesa luterana da Eisenach, due monache ortodosse dalla Romania, una domenicana italiana e, dalla Svizzera, una consacrata dalla comunit di Gran Champ e una da Servante dellUnit, entrambe dalla chiesa riformata. In dicembre sua Ecc.za Mons. Luigi Martella ha colto loccasione della visita al Seminario di Pordenone, per trascorrere un pomeriggio presso la nostra fraternit.

Loreto

Partanna

ella notte della vigilia di tutti i Santi presso la Basilica della Santa Casa si svolta la veglia di preghiera HolyWin (Il Santo vince) organizzata dalla Fraternit e dai Giovani di Betania in collaborazione con la Parrocchia della Santa Casa, il Santuario, i coordinatori Provinciali dellAssociazione Nazionale Famiglie Numerose, la Comunit Papa Giovanni XXIII. Don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunit Papa Giovanni XXIII e gi stretto collaboratore di don Oreste Benzi, ha presieduto lAdorazione eucaristica e guidato la preghiera del Santo Rosario con meditazioni ispirate alla vita dei Santi dei nostri giorni quali, ad esempio, don Pino Puglisi e Giovanni XXIII. Don Aldo ha ringraziato i presenti per aver scelto, lungo questa notte, di celebrare Ges vera luce e vera vita. A seguito di questo momento di preghiera il Rettore della Basilica, p. Alessandro Tesei Ofm Capp., ha chiesto alla nostra Fraternit di prestare la propria collaborazione per organizzare un momento di preghiera per la sera della vigilia di Capodanno.

Cella di Noceto

ei primi giorni di dicembre i novizi con i loro maestri hanno vissuto una bellissima esperienza di solidariet fraterna. Hanno infatti raggiunto i fratelli e sorelle della N fraternit di Verona e si sono trattenuti con loro per tre giorni nei quali hanno offerto il loro contributo di lavoro. In questa iniziativa la fraternit del Barana ha percepito la vicinanza e lattenzione da parte della Fraternit tutta. Per i novizi ed i loro maestri rimane una meravigliosa esperienza di amore fraterno impressa nel cuore e nella memoria in maniera indelebile. Domenica 15 dicembre, in occasione della giornata in preparazione al Natale del gruppo Ancilla Domini di Fidenza, Sua Ecc.za Mons. Carlo Mazza ha presieduto la Santa Messa ed rimasto con noi per il pranzo.

ella prima domenica di ottobre, dopo una settimana di preparazione nella preghiera, si svolta la festa della Madonna della Libera. Con grande gioia abbiamo accolto i N pellegrini provenienti da Partanna e dai paesi circostanti i quali, nonostante le abbon-

danti piogge ed il maltempo, non hanno rinunciato a recarsi al Santuario per venerare la nostra SS. Madre Maria. Per la prima volta, abbiamo trascorso la Solennit di tutti i Santi insieme ai nostri Giovani di Betania, pregando e giocando insieme, ricordando limportanza di diventare santi su ispirazione dei nostri santi protettori. Per loccasione ciascuno di noi si vestito con labito del proprio santo protettore e ne ha ricordato alcune virt.

ei mese di ottobre e novembre, parecchi gruppi parrocchiali del Ticino sono venuti in fraternit per brevi ritiri spirituali. Alcuni in preparazione alla Cresima; altri per un momento formativo. N Nel ritiro delle coppie animatrici dei corsi per fidanzati, i coniugi Di Mauro, responsabili del Gruppo Ancilla Domini di

Rovio

Alzate (CO) hanno dato una testimonianza del loro cammino di fede con la nostra Fraternit. Sempre in ottobre le sorelle Angela Caccamo e Tiziana Cocliti hanno partecipato alla giornata diocesana della vita consacrata a Lugano, presso lIstituto Elvetico. Le relazioni sono state tenute da don Giuseppe Roggia, salesiano, docente di pedagogia della formazione della Vita Consacrata presso la Pontificia Universit Salesiana.

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Il 21 ottobre 2013 il Signore ha chiamato a s il nostro caro Nicola Fusco residente nella Casa madre di Terlizzi. Venerd 29 novembre, presso la cappella della Casa Madre in Terlizzi, il Vescovo della diocesi Sua Ecc.za Mons Luigi Martella ha ammesso agli ordini sacri fra Tommaso Magnarello, fra Simone Maria Robbiani e fra Francesco Zanoni; ha inoltre conferito il ministero del lettorato a fra Daniele Siciliani e fra Giuseppe Siciliani e quello dellaccolitato a fra Marco Cherubino, fra Alessandro Colauzzi, fra Elishabele Coviello, fra Nicola Curcio, fra Antonio Surano, fra Salvatore Scaglione, fra Michele Zanet. Sempre presso la Casa Madre di Terlizzi marted 10 dicembre fra Alessio Brizzi stato ordinato diacono per l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Sua Ecc.za Mons. Luigi Martella.

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