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I parassiti delle piante carnivore (e non) e i principali metodi di lotta PREMESSA

Ho steso questo articolo principalmente per agevolare tutti coloro i quali sono appassionati di piante carnivore, resta comunque una valida guida per tutti e per tutte le piante di orto e giardino. Lo stesso articolo, riveduto e corretto dal meraviglioso gruppo dei volontari dell'Associazione italiana piante carnivore(AIPC) di cui faccio orgogliosamente parte, stato pu!!licato anc"e sul sito ufficiale dell'associazione# $$$.aipcnet.it. una !revissima introduzione# questa una semplice guida con lo scopo di dare una prima idea di un discorso vastissimo sia per quanto riguarda i parassiti e le malattie delle piante, sia per quel c"e concerne i metodi di lotta e il loro utilizzo, molti concetti sono frutto di esperienze dirette in coltivazione e potre!!e capitare c"e nel vostro caso non troviate qui la soluzione anc"e se vi fareste almeno l%idea di come agire& detto questo, iniziamo' ()gni predatore "a la sua preda e ogni preda "a il suo predatore*# niente di pi+ vero, ma vero anc"e c"e i predatori possono diventare prede ed questo il caso delle piante carnivore malate o infestate. I predatori in questo caso sono rappresentativi di diverse classi di esseri viventi# lumac"e e limacce, insetti(afidi, cocciniglie, larve di lepidotteri, larve di coleotteri),aracnidi(acari),nematodi, !atteri, fung"i(oidio, muffa grigia) e virus. ,a perc"- tali parassiti infestano proprio le nostre piante. Le cause possono essere molte e a volte non sono poi cosi palesi, in natura solitamente si crea un equili!rio tra i danni c"e i parassiti provocano alle piante e la risposta di queste ultime agli attacc"i, ma nel caso di piante coltivate questo equili!rio pu/ venir meno portando a volte la pianta a morirne. ,alattie e parassiti possono essere contrastati efficacemente solo se siamo in grado di riconoscerle# ecco una !reve presentazione delle principali (calamit0* carnivore, a seguire parleremo dei principali metodi di lotta e infine dell%applicazione di questi ad ogni singola avversit0. 111o111

Capitolo 2

Principali avversit
Gasteropodi 3uesta classe animale comprende le lumac"e(con guscio rigido) e limacce c"e si nutrono di vegetali e occasionalmente (assaggiano* anc"e le piante carnivore(utricularie, genlisee, pinguicule) Insetti 4ono una classe di animali classificata nel p"5lum degli artopodi e comprendono diversi ordini. I piu comuni insetti c"e infestano le piante carnivore sono# afidi, cocciniglie,aleuroidi, lepidotteri, coleotteri& vediamoli in dettaglio# Afidi Appartengono all%ordine degli emitteri. 4ono piccoli insetti c"e vivono in colonie e c"e attaccano massivamente le piante in primavera e in autunno con condizioni di elevata umidit0 e temperature intorno ai 2671897C, prediligono i tessuti teneri delle piante come gli steli fiorali di drosere, dionaee e sarracenie oppure le giovani foglie di moltissime piante. In primavera la prima generazione di afidi(masc"i e femmine nati dalle uova deposte in autunno) d0 vita ad una generazione di sole femmine c"e si riproducono partenogeneticamente cio senza la fecondazione da parte del masc"io dando vita a piccoli afidi (tutte femmine) c"e a loro volta contengono nel loro addome la successiva generazione. :e esistono decine di specie diverse le cui differenze si limitano a colorazioni molto varie(gialli, verdi, neri, rossi,marroni,arancioni, ecc'). 4ono provvisti di un apparato !occale succ"iatore c"e permette loro di pungere la pianta e nutrirsi della sua linfa, se l%infestazione non estesa non provocano danni gravi a parte la crescita deformata di ascidi, foglie e steli fiorali, importante per/ agire tempestivamente durante le prime fasi di formazione della colonia.
Afidi su stelo

Cocciniglie Appartengono anc"%essi all%ordine degli emitteri, sono insetti c"e presentano il fenomeno del dimorfismo sessuale# i masc"i sono normalissimi insetti alati mentre le femmine sono attere(senza ali) e immo!ili(almeno nelle forme

adulte) trascorrendo la vita adulta immo!ili# segno di un estremo adattamento al modo di nutrirsi. Come nel caso degli afidi esistono diverse specie anc"e se con caratteristic"e fisic"e pi+ varie. 4ono animaletti per nulla sc"izzinosi c"e amano !anc"ettare (anc"e loro succ"iando linfa) con tantissime specie di piante, nel caso specifico le nepent"es e soprattutto le sarracenie sono le pi+ colpite. La zona infestata varia molto secondo la specie di cocciniglia# la pi+ infestante e difficile da eliminare senz%altro la cocciniglia cotonosa c"e si insinua soprattutto alla !ase degli ascidi di sarracenia rendendo difficilissimo anc"e solo vederla, le forme giovanili(ninfe) sono mo!ili e si arrampicano lungo gli steli fiorali di sarracenia fino ad insinuarsi all%attaccatura dei sepali. Anc"e le femmine di cocciniglia si riproducono in modo assessuato (partenogenesi).
cocciniglia cotonosa

cocciniglia cotonosa# forma giovanile ((neanide*) su foglia

Lepidotteri Le farfalle evocano alla mente paesaggi !ucolici di estrema serenit0 e !ellezza, si nutrono di nettare tratto dai fiori vivendo solo il tempo per riprodursi& dalle uova nascono piccole larve dette !ruc"i, dotate di apparato !occale masticatore, c"e possono essere definite spietati ;iller vegetali. I !ruc"i rodono le parti verdi e i fiori delle piante (le sarracenie sono le pi+ colpite ma anc"e "eliamp"ore, utricularie e genlisee) su!ito dopo essere nate dall%uovo e fino al momento dell%impupamento (dove si trasforma in crisalide prima di giungere alla forma adulta). In questo lasso di tempo la larva cresce a dismisura decuplicando le sue dimensioni e mangiando ogni giorno alcuni cm quadrati di foglie. 4olitamente sono difficili da scorgere perc"- sono a!ili nell%arte del mimetismo, la scoperta avviene vedendo i grossi !uc"i sulle pareti degli ascidi piu giovani e teneri. Le piu comuni, alle nostre latitudini, sono sicuramente le nottue(famiglia pieridae)# amano !anc"ettare con moltissimi generi vegetali, possono raggiungere la lung"ezza di circa < cm prima della metamorfosi.gli adulti presentano in genere ali poco colorate(giallo o verdino molto tenui) e si possono notare

mentre si posano qua e l0 sulle piante# stanno deponendo le uova& il !ello (o nel nostro caso il !rutto) c"e su ogni pianta su cui si posano depongono un solo uovo.
Larva di lepidottero defogliatore

Coleotteri = un ordine di insetti molto numeroso comprendente moltissime famiglie. >li adulti generalmente non provocano danni alle piante carnivore a parte il famoso oziorrinco c"e ama nascondersi nel terreno di giorno e mangiare gli ascidi di sarracenia durante la notte,l%adulto nero e con un esosc"eletro durissimo lungo poco piu di 2 cm. La larva molto pi+ pericolosa perc"essendo terricola si nutre di radici e rizomi portando la pianta a morire in poc"issimo tempo.

Oziorrinco# insetto adulto

Oziorrinco# larva terricola

Le larve terricole di altre specie possono essere egualmente dannose(alcune sono vegetariane) se non si provvede ad eliminarle prontamente rinvasando la pianta in su!strato nuovo.
Larva di coleottero

Larve di maggiolino(Melolontha melolontha)

Altri insetti :e citiamo solo alcuni c"e occasionalmente possono provocare danni alle nostre piante# cavallette e grilli (ortotteri) occasionalmente (assaggiano* le parti piu tenere delle sarracenie& grillotalpa (ortotteri) vivono sotto la superficie del terreno ma non amano stare in posti estremamente umidi, per questo motivo danni ai rizomi e alle radici delle piante carnivore(c"e amano invece l%acqua) sono rari& forbicine (dermatteri) amorevoli madri(curano le uova dopo averle deposte) rosicc"iano anc"%esse le parti tenere delle piante& aleirodidi o mosca bianca (emitteri) piccolo insetto alato(218 mm), !ianco, incu!o dei serricoltori, c"e in poc"issimo tempo forma estese colonie sulle piante, si sviluppa in am!ienti caldo1umidi ed molto raro vederlo su piante poste all%esterno& tripidi (tisanotteri) sono quei piccoli insetti(218mm) c"e a volte si vedono volare in estate durante afosi tramonti formando alte colonne, sia gli adulti c"e le larve si nutrono di fluidi vegetali e possono formare estese colonie, anc"%essi amano am!ienti caldi e umidi& e formiche (imenotteri) c"e possono provocare danni indiretti trasportando il loro (!estiame*, gli afidi, sulle piante oppure scavando i loro nidi tra le radici delle piante. Aracnidi ?% la classe animale rappresentata da ragni e scorpioni# simpatici animaletti c"e dal nostro punto di vista risultano utilissimi in quanto predatori di insetti dannosi per le piante, i loro piccoli cugini per/, gli acari, annoverano fra le loro file alcune specie fitofag"e c"e si nutrono anc"e di piante carnivore( pressoc"- tutte ma con particolare predilezione per nepent"es, sarracenie, dionaee, "eliamp"ore e cep"alotus). Anc"e qui, vi sono diverse colorazioni secondo la specie,e il piu famoso senz%altro il ragnetto rosso (tetranic"idi). 4ono piccolissimi (meno di 2mm), quasi invisi!ili(per vederli serve perlomeno una lente), con le loro punture(si nutrono come gli afidi) provocano piccole cicatrici circolari sulle foglie c"e, in caso di massiccie infestazioni, possono portare la pianta alla morte.

@agnetto rosso

@agnetto giallo

Nematodi 4ono classificati nel regno animale come un p"5lum a s- comprendente alcune classi. :e esistono moltissime specie alcune delle quali vivono nel terreno nutrendosi delle radici e rizomi di quasi tutte le piante carnivore. 4icuramente non sono temi!ili quanto gli altri parassiti in quanto nei vasi si manifestano infestazioni di nematodi solo molto raramente.
:ematode

Batteri 4ono organismi procarioti unicellulari e si possono distinguere in autotrofi ed eterotrofi, il nostro interesse verso questi ultimi in quanto sono in grado di ricavare energia dalla demolizione dei composti organici formati da altri organismi. >li eterotrofi si possono a loro volta suddividere in !atteri aero!i

(c"e vivono in presenza di ossigeno) e !atteri anaero!i (c"e vivono in assenza di ossigeno). I fattori am!ientali c"e intervengono nella crescita dei !atteri sono# la presenza di sostanze nutrienti, il pH, la luce, la temperatura e la pressione (idrostatica e osmotica)& sono innumerevoli le specie di !atteri presenti nel terreno, la maggior parte sono indiscuti!ilmente utili e anzi necessari in quanto si nutrono demolendo le sostanze di rifiuto degli organismi superiori, riciclandole. Alcuni sono dannosi e vivono a discapito delle piante dando origine alle !atteriosi, in genere sono malattie non cura!ili efficacemente (nel caso di piante malate), i vegetali colpiti per/ riescono, in molti casi, a contrastare la malattia e a conviverci. F nghi o m ffe le muffe sono fung"i pluricellulari (appartenenti all%ordine degli ascomiceti) c"e si riproducono per mezzo di spore e c"e possono svilupparsi in condizioni di elevata umidit0 e am!ienti c"iusi (scarsa circolazione dell%aria). 4ono comunque sempre presenti nell%am!iente in quanto le loro spore fluttuano li!eramente nell%aria o restano latenti nella tor!a dei vasi, succede spesso c"e si ammali una sola pianta in mezzo ad altre decine# quella pianta pro!a!ilmente era gi0 infestata e a causa di uno stress (per esempio uno s!alzo termico) si manifesta la malattia. L%oidio o mal !ianco si presenta come una polverina tipo zucc"ero a velo su tutta la pianta, particolarmente sensi!ile a questa malattia il cep"alotus ma colpisce in genere tutte le carnivore. La !otrite o muffa grigia si sviluppa soprattutto sulle prede digerite di dionaea e drosera diventando pericolosa quando le condizioni di temperatura e umidit0 sono favorevoli(soprattutto in autunno), pu/ colpire anc"e parti di piante gi0 infettate da altri parassiti o su ferite provocate da grandine o urti in genere.
)idio o mal !ianco(Oidium)su foglia di vite

Aotrite o muffa grigia(Botrytis cinerea)

!ir s I virus sono parassiti endocellulari (cio c"e si riproducono all%interno delle cellule degli organismi superiori), la riproduzione avviene modificando il patrimonio genetico della cellula ospite inducendola a fa!!ricare altre copie del virus c"e infetteranno altre cellule circostanti& "anno dimensioni piccolissime, meno di 8BB nanometri. Purtroppo ci si accorge c"e una pianta malata solo quando la malattia molto avanzata con conseguente risc"io di infettare nel frattempo le piante vicine, i sintomi di solito si presentano dopo alcuni mesi dal momento dell% infezione e consistono nel deperimento massivo dei tessuti (per esempio gli ascidi delle sarracenie si anneriscono completamente senza seccarsi, in poc"issimi giorni). Le virosi sono malattie letali per le piante e purtroppo risultano incura!ili# si deve distruggere la pianta colpita disinfettando tutti gli oggetti c"e sono entrati in contatto con essa, mani comprese& !isogna porre particolare attenzione quando si dividono o si fanno talee delle piante# se la malattia in fase iniziale tutte le nuove piante c"e sem!ravano sane si ammaleranno inesora!ilmente. La tecnologia oggigiorno "a permesso la produzione di cultivar di piante destinate all%alimentazione umana e animale resistenti ad alcuni virus particolarmente letali, non il caso delle piante carnivore ma non c% comunque da preoccuparsi eccessivamente# le virosi sono estremamente rare. 111o111

Capitolo 8

I metodi di lotta
A!!iamo dato un%occ"iata ai nemici delle piante carnivore ed ora vedremo come contrastare tutte queste (simpatic"e canaglie* contemplando tutti i possi!ili metodi c"e a!!iamo a disposizione, partendo ovviamente dalle pi+ elementari norme igienic"e. Lavare sempre mani e attrezzi prima di seminare, fare talee o rinvasare le piante risulta efficacissimo per evitare virosi, !atteriosi e muffe ed altrettanto valido per diminuire il diffondersi di parassiti quali cocciniglie e acari. Ctilizziamo sempre materiali nuovi (siano essi vasi, tor!a, perlite, cartellini) e stoccati in am!ienti dove il risc"io c"e essi siano contaminati sia il pi+ !asso possi!ile# non conservarli in am!ienti umidi o polverosi e in ogni caso c"iudere sempre i sacc"i o le scatole dove sono contenuti. Prima di cominciare qualsiasi lavoretto organizzatevi preparando in anticipo l%occorrente e assicurandovi c"e sia tutto !el pulito e in ordine. In caso di semine preparate il su!strato in anticipo in modo c"e esso possa (maturare* cio sviluppare fung"i ,alg"e e !atteri c"e in un primo momento avranno crescite molto esu!eranti, questo periodo, in caso di su!strati a !ase di tor!a, dovre!!e essere di almeno un mese dopodic" tale (fioritura* sar0 molto ridotta& un tempo molto pi+ !reve consigliato per letti di semina composti da sola perlite o sola sa!!ia di quarzo mentre in letti di sfagno (vivo oppure reidratato) e di vermiculite si pu/ seminare da su!ito. Le differenze sono dettate dal fatto c"e i suddetti materiali presentano caric"e micro!ic"e varia!ili oppure "anno caratteristic"e tali per cui vengono (colonizzate* in tempi pi+ o meno !revi. Prendetevi tutti i giorni (o almeno un paio di volte a settimana) qualc"e minuto per osservare tutte le vostre piante, specialmente in quei giorni immediatamente successivi a quelli in cui avvengono fenomeni atmosferici particolari (come per esempio !revi periodi di afa oppure quando piove mentre c% il sole oppure ancora se vi sono s!alzi molto significativi di temperatura specialmente a fine estate). )sservate con calma, senza fermarvi a togliere la foglia secca di dionaea (lo farete dopo)# ponete particolare attenzione alla !ase degli ascidi o all%attaccatura delle foglie, alla corona sepalica dei fiori di sarracenia, allo stelo fiorale delle drosere, alla zona sottostante agli ascidi di cep"alotus (sollevateli o spostateli lateralmente in modo delicato senn/ si rompono), alla !ase degli ascidi di "eliamp"ora. 4e non vedete nulla di anomalo (magari afidi c"e pascolano sul fiore della vostra aliciae oppure !uc"i nelle foglie di pinguicula ) potete dedicarvi ad altro& in caso contrario prima di tutto state calmi e ragionate# due giorni fa non si vedeva nulla, quindi una cosa recente, !ene, corriamo ai ripariD Ci sono diversi metodi per contrastare i parassiti e le muffe c"e attaccano le piante, molti sono ormai o!soleti o poco pratici oppure sono frutto di credenze (nonnesc"e* (anc"e se molte sono tuttora valide).

)ltre alle norme igienic"e di cui a!!iamo gi0 argomentato, i principali metodi usati attualmente sono rappresentati dalla lotta meccanica, lotta !iologica e lotta c"imica& vediamoli# La lotta meccanica Il termine (meccanica* non rende molto !ene l%idea di questo insieme di pratic"e da applicare anc"e prima c"e insorgano pro!lemi fitopatologici# potremmo considerarlo un%estensione delle norme igienic"e descritte sopra# la pulizia dei sottovasi, la potatura delle parti secc"e, il rinvaso preventivo, ecc' sono pratic"e utilissime per evitare l%insorgere di malattie. La lotta meccanica sfrutta anc"e le risorse naturali quali luce, acqua, calore, aria& tale pratica potre!!e in definitiva essere considerata come una ricerca delle condizioni naturali in cui vivono le piante. I quattro fattori sono inscindi!ili e agiscono di concerto con importanza varia!ile secondo le esigenze delle piante, possiamo comunque fare una !reve descrizione per ognuno di loro# 21Luce La Eerra viene illuminata e riscaldata per mezzo dei raggi solari c"e nel loro insieme compongono lo spettro solare. I raggi o onde elettromagnetic"e presentano diverse lung"ezze d%onda aventi effetti diversi sugli organismi terrestri. I raggi infrarossi, calorifici, scaldano la superficie terrestre, i raggi luminosi compongono lo spettro visi!ile utile alle piante per la fotosintesi, i raggi ultravioletti "anno un potente effetto disinfettante# agiscono sul F:A delle cellule distruggendo muffe e !atteri. ?% c"iaro c"e diventa importante esporre le piante carnivore ai raggi solari, sia per ottimizzare al meglio i processi fotosintetici, sia per mantenere sani i tessuti. Cn esempio classico (c"e anc"e un metodo descritto dalla tradizione popolare) quello di contrastare l%oidio o mal !ianco proprio con !agni di sole, per questo motivo molte piante c"e amano il sole, non appena vengono poste in posizioni pi+ om!rose, deperiscono velocemente (rose, vite, salvia, ecc'). 81Acqua Gattore indispensa!ile per la vita delle piante carnivore, ogni pianta per/ pu/ preferire quantit0 d%acqua al suolo e nell%atmosfera pi+ o meno alte secondo la specie e la stagione. H1Calore Le temperature pi+ o meno elevate diventano importanti secondo le esigenze particolari di una data specie e in relazione agli altri fattori, caldo costante e umidit0 elevate saranno perfette per piante di origine tropicale mentre per altre sar0 pi+ importante l%alternanza stagionale caldo1freddo. <1Aria L%am!iente dove vivono le piante deve essere !en aerato e le piante andre!!ero poste sollevate dal suolo (su tavoli o cavalletti o qualsiasi altro metodo utile allo scopo), distanziare le piante fra loro favorisce la circolazione dell%aria e in caso di copertura invernale !isogna predisporre delle aperture

contrapposte tra loro da aprire prontamente in caso di giornate soleggiate o comunque sopra lo zero al fine di creare ricircolo d%aria. L%azione meccanica della corrente d%aria impedisce alle spore fluttuanti di posarsi, oltretutto non permette l%accumulo di umidit0 in punti non illuminati, evitare questi due fattori impedisce la proliferazione di colonie fungine (muffe). La lotta biologica Argomento di estrema attualit0 soprattutto per quanto riguarda l%alimentazione umana# si controllano i parassiti dannosi con organismi c"e si nutrono di essi o c"e ne contrastano la proliferazione. Per quanto concerne le piante carnivore si cerca di contrastare soprattutto i !atteri c"e proliferano nel su!strato e c"e provocano danni indiretti alle piante in quanto facendo marcire la tor!a impediscono il !enessere delle radici. :ella flora micro!ica del terreno si com!attono !attaglie microscopic"e tra !atteri (!uoni* e (cattivi* c"e mantengono un sostanziale equili!rio c"e se viene alterato porta al risultato di cui sopra. Logico pensare c"e in un am!iente circoscritto come quello del vaso questo equili!rio sovente viene a mancare, in questo caso si somministrano nel terreno ceppi di microrganismi (!uoni* c"e aiutano la flora micro!ica utile a svolgere !ene il proprio lavoro. Il tric"oderma un esempio classico, usato soprattutto nei vasi di cep"alotus contrasta l%insorgenza di oidio. Contro gli insetti e gli acari dannosi per le piante carnivore potre!!ero essere utili ceppi !atterici c"e li infettano portandoli infine alla morte, minore importanza assumono gli insetti predatori in quanto spesso e volentieri diventano prede delle piante c"e dovre!!ero difendere. I vantaggi della lotta !iologica sono indu!!i# si sfruttano le opportunit0 c"e offre la natura ottimizzandole al meglio e si evita di inquinare l%am!iente con sostanze c"imic"e, l%unico svantaggio il costo c"e per ora limita molto la diffusione di tale metodo. La lotta chimica 3uando ogni altro metodo risultato vano, una !ella spruzzata di insetticida risolve il pro!lemaD L%uso dei prodotti c"imici quali insetticidi e acaricidi semplice, rapido ed economico. I vantaggi sono molti, ma gli svantaggi. ?sistono. I prodotti antiparassitari contengono molecole di sintesi prodotte industrialmente e prima di essere immessi sul mercato devono essere testati a lungo dopodic" il ministero della salute d0 l%autorizzazione mediante un numero di registrazione c"e indica un dato principio attivo. La legge dice c"e se nel frattempo viene scoperto un nuovo principio attivo c"e a parit0 di efficacia possiede minore tossicit0, l%autorizzazione del primo viene revocata e sostituita dal nuovo prodotto. Purtroppo le sostanze in oggetto lasciano sempre residui nell%am!iente con conseguenze imprevedi!ili sul lungo periodo.

3uesta la pagina dedicata ai fitosanitari, sul sito ufficiale del ministero della salute# "ttp#II$$$.ministerosalute.itIalimentiIsicurezzaIsicApprofondimento.Jsp. langKitalianoLla!elKproLidK2M8LdadKs ?sistono precise norme igienic"e da seguire (indicate o!!ligatoriamente sulle etic"ette dei prodotti), al fine di ridurre al minimo i risc"i per la salute& ovviamente queste sostanze vanno usate solo in casi di assoluta necessit0 prendendo le opportune precauzioni e senza superare le dosi consigliate. I prodotti spra5 sono pi+ pratici perc"- gi0 pronti e particolarmente adatti alle piante carnivore in quanto gi0 perfettamente diluiti con acqua, lo svantaggio principale dei pronti all%uso il prezzo pi+ elevato& i prodotti da diluire in acqua sono pi+ economici ma pi+ difficili da gestire soprattutto per quanto riguarda le diluizioni# nel du!!io preparare dosi pi+ !asse rispetto a quanto indicato in etic"etta. La somministrazione va fatta nelle ore pi+ fresc"e, preferi!ilmente la sera, le piante devono avere a disposizione a!!ondante acqua nel sottovaso. I prodotti fitosanitari vanno usati con l%ausilio quantomeno di guanti impermea!ili e masc"erina cercando di proteggere anc"e gli occ"i ed evitando di fumare o mangiare mentre si maneggiano. Eali prodotti, in !ase al modo in cui agiscono, si distinguono in# di copert ra# il prodotto si deposita sulla superficie del vegetale senza penetrare all%interno dei tessuti, non quindi in grado di proteggere i nuovi tessuti vegetali cresciuti dopo il trattamento& citotropici# c"e penetrano parzialmente all%interno dei tessuti con cui vengono a contatto& translaminari# penetrano profondamente riuscendo a raggiungere la lamina inferiore(o comunque opposta) a quella di contatto iniziale& sistemici# entrano nel circolo linfatico sia ascendente c"e discendente raggiungendo quindi tutti i tessuti della pianta, persistono nel vegetale per lungo tempo attivando una copertura anc"e di alcuni mesi, lo svantaggio c"e possono essere usati solo una volta l%anno in quanto eventuali parassiti sopravissuti diventano resistenti (dando in eredit0 questa caratteristica anc"e alle successive generazioni partenogenetic"e). Nedremo ora come queste modalit0 di azione siano pi+ o meno idonee secondo il parassita da eliminare# F ngicidi e battericidi Possono agire con azione preventiva quando vengono somministrati prima dell%insorgenza della malattia impedendone l%attecc"imento, i prodotti di copertura sono i pi+ idonei& oppure azione curativa quando, ad infezione gi0 iniziata, impediscono il progredire della malattia, in questo caso si utilizzano prodotti citotropici e sistemici. Insetticidi e acaricidi Agiscono per contatto utilizzando prodotti di copertura o citotropici& per ingestione quando causano la morte per ingestione di parti o liquidi vegetali utilizzando prodotti citotropici, translaminari o sistemici& azione per asfissia quando vengono assor!iti dal parassita attraverso la respirazione, in tale

caso si utilizzano prodotti di copertura in forma gassosa oppure in forma oleosa. 111o111

CapitoloH I prodotti fitosanitari e il loro so Come gi0 accennato i prodotti fitosanitari vanno utilizzati solo se si verificano condizioni di assoluta necessit0 facendo molta attenzione e utilizzando sempre gli strumenti di protezione al fine di evitare contaminazioni, !isogna anc"e conservare i prodotti nella loro confezione originale, !en c"iusa ed in luogo riparato da luce, caldo e umidit0 e lontano dalla portata dei !am!ini& teniamo sempre !ene a mente c"e sono sostanze pericolose anc"e per l%am!iente e gli animali utili e quindi !isogna porre particolare attenzione ad evitare di disperderli nell%ecosistema in modo incontrollato. ?ssi sono classificati in classi tossicologic"e e presentano caratteristic"e molto varia!ili in relazione all%utilizzo, condizioni atmosferic"e e utilizzo in contemporanea di prodotti diversi, vediamo in dettaglio# Le classi tossicologiche I prodotti fitosanitari sono classificati in 9 classi tossicologic"e secondo la pericolosit0 del principio attivo& sull%etic"etta di ogni prodotto c"iaramente indicata la tossicit0 per mezzo di pittogrammi molto intuitivi di colore arancio (c"e indica pericolo) accompagnati dalla scritta relativa, eccoli in ordine di pericolosit0#

,olto tossici(EO)

Eossici(E)

:ocivi (Pn)

Irritanti (Pi)

La quinta ed ultima classe non "a alcun sim!olo e porta solo la dicitura# :on classificati(:c) Per i prodotti appartenenti alle prime tre classi occorre essere in possesso del cosiddetto patentino di a!ilitazione all%acquisto e uso, sono sostanze altamente tossic"e c"e possono essere maneggiate solo da agricoltori eIo tecnici del settore, per le ultime 8 invece non esiste alcun o!!ligo da parte dell%utente finale (a parte l%attenzione dovuta). 3uesti prodotti possono presentarsi in diverse forme secondo la natura del principio attivo, i pi+ comuni e quelli a noi maggiormente utili si presentano in polvere o liquidi, sono formulazioni c"e !isogna necessariamente diluire in acqua alle dosi indicate in etic"etta, attualmente esistono prodotti spra5 pronti

all%uso c"e semplificano le operazioni di trattamento e impediscono eventuali errori nella dosatura, l%unico vero difetto consiste nel prezzo piuttosto elevato rispetto ad altri. Fitotossicit nei confronti delle piante = l%insieme di sintomi c"e colpiscono la pianta trattata come conseguenza di un errato impiego dei prodotti fitosanitari, si pu/ verificare quando# 14i usano dosi superiori a quelle indicate& 14i miscelano sostanze diverse non compati!ili fra loro& 14i effettuano i trattamenti in condizioni non idonee (per esempio al pieno sole) oppure quando le piante sono in condizioni di stress& 14i usano prodotti su colture non indicate in etic"etta (solitamente le piante carnivore non sono contemplate e quindi !isognere!!e prima testare l%eventuale tossicit0 su una singola pianta). Persisten"a 3uanto persiste l%azione di un dato prodotto dopo il trattamento. La persistenza si misura in giorni ed indica per quanto tempo il principio attivo risulta efficace nei confronti del parassita, pu/ variare in !ase a diversi fattori# pioggia, luce solare, temperatura e umidit0 dell%aria& in genere pi+ lunga la durata, minore sar0 il numero di trattamenti necessari. = logico immaginare c"e un prodotto sistemico avr0 un%elevata persistenza rispetto ad un altro c"e agisce per contatto. #esisten"a al dilavamento 3uesto fattore indica la capacit0 di un fitosanitario di resistere alle piogge, pu/ essere un tempo pi+ o meno lungo in !ase alla rapidit0 di assor!imento da parte della pianta. I prodotti sistemici sono quelli con la pi+ alta resistenza al dilavamento. Compatibilit La compati!ilit0 di un prodotto indica la possi!ilit0 o meno c"e esso possa essere utilizzato contemporaneamente ad un altro fitosanitario. 4e per esempio a!!iamo una sarracenia infestata da afidi e contemporaneamente malata di ticc"iolatura(un fungo), dovremo usare un insetticida c"e sia compati!ile con un anticrittogamico in modo da effettuare un solo trattamento. La compati!ilit0 in genere data dalla reazione (acida, neutra o alcalina) c"e un dato prodotto possiede# solitamente quelli alcalini (pH superiore a Q) non sono misci!ili con altri, mentre per i neutri e acidi non ci sono controindicazioni salvo casi molto particolari. In ogni caso l%etic"etta riporta sempre la prerogativa di quel fitosanitario di essere compati!ile o meno con altri prodotti. Per semplificare diremo c"e la compati!ilit0 data dalla possi!ilit0 di miscelare due o pi+ prodotti senza c"e essi perdano la loro efficacia e senza diventare nocivi per le piante o l%am!iente. 111o111

Capitolo < I principi attivi ?ccoci finalmente giunti al momento di conoscere tutte queste sostanze utili per la salute delle piante, !isogna ri!adire c"e sono ausili da utilizzare solo dopo averne constatato l%effettiva necessita% e solo dopo aver afferrato appieno le modalit0 di utilizzo (prima, durante e dopo il trattamento). Eutti i fitosanitari contengono uno o pi+ principi attivi c"e conferiscono al prodotto stesso la capacit0 di contrastare determinati parassiti o malattie# a!!iamo quindi le seguenti tipologie di prodotti# insetticidi1acaricidi e fungicidi (o anticrittogamici). Gli insetticidi$acaricidi Come deduci!ile dal nome, com!attono gli insetti e acari c"e infestano le piante, qui tratteremo solo di quelli appartenenti alle classi tossicologic"e pi+ !asse e di li!era vendita in negozi, supermercati, garden center e vivai e c"e possono essere utilizzati da c"iunque (a costo di ripeterci# facendo sempre molta attenzione). Le formulazioni in commercio possono presentarsi in forma polverulenta o liquida e, dove non specificato, vanno diluite (alle dosi consigliate in etic"etta) in acqua pulita prima di effettuare il trattamento. Cipermetrina 4i presenta in forma liquida e agisce per contatto e ingestione contro molte specie di insetti (afidi, aleurodidi, lepidotteri, tripidi, cocciniglie). Feve essere usata principalmente alla prima comparsa dei parassiti. Clorpirifos Commercializzato in forma granulare, viene distri!uito tal quale per la disinfezione del terreno in forma preventiva (su!ito dopo il trapianto) o curativa contro tutti i parassiti c"e colpiscono a livello radicale# larve di lepidotteri, larve di coleotteri, grillotalpa, nematodi, ecc' ?fficace anc"e dopo lung"i periodi di tempo (oltre H mesi). Clorpirifos-etile 4i trova in prodotti pronti all%uso (in forma spra5) ed efficace contro gli insetti c"e stazionano sulle parti aeree delle piante# afidi, cocciniglie, nottue, larve di lepidotteri, ecc' @isulta molto utile anc"e per disinfettare le radici al momento del rinvaso. = un principio attivo dotato di efficacia prolungata. Diflubenzuron 4i impiega nel periodo primaverile1estivo ( inefficace con !asse temperature ed dotato di !assissima fitotossicit0), molto efficace contro le larve di lepidotteri defogliatori e microlepidotteri minatori, si presenta in polvere. Dicofol = un acaricida in polvere ad elevata efficacia c"e agisce per contatto. Dicofol + Exitiazox = un acaricida ad azione translaminare e lunga persistenza d%azione, agisce contro adulti, uova e forme giovanili, risulta quindi molto efficace anc"e se utilizzato quale difesa preventiva.

Diazinone ,olecola ad azione citotropica c"e si presenta in commercio in forma liquida, agisce per contatto e ingestione contro afidi, tripidi, nottue, lepidotteri, emitteri e coleotteri. Dimetoato Altro insetticida in forma liquida efficace contro afidi, tripidi, aleurodidi, cocciniglie, coleotteri, lepidotteri, acari. Agisce per contatto ed ingestione ed dotato di spiccata azione citotropica e di !uona sistemicit0, caratteristic"e c"e lo rendono resistente al dilavamento. 4i pu/ trovare in commercio anc"e nella confezione spra5 gi0 pronta all%uso. Olio minerale estivo 4i presenta in forma liquida1oleosa e risulta efficace contro le cocciniglie, le loro forme giovanili (ninfe) e uova, agisce per contatto ostruendo i pori della respirazione e soffocando i parassiti. Pu/ essere utile anc"e come preventivo verso tutti gli altri insetti parassiti. Olio minerale invernale (olio bianco Fotato di caratteristic"e simili a quelle dell%olio estivo c"e lo portano ad agire allo stesso modo, viene prodotto per/ con un pi+ !asso grado di raffinazione (costa molto meno) c"e lo rende inutilizza!ile nel periodo estivo a causa dell%alta fitotossicit0. Piretrina = una molecola organica in forma liquida c"e agisce per contatto e ingestione contro afidi, mosc"e, acari, lepidotteri, tripidi ed aleurodidi. Possiede un%elevata rapidit0 d%azione e una !assa persistenza c"e lo portano ad essere utilizzato per interventi rapidi alla prima comparsa degli insetti, per contro poco o nulla efficace in caso di massicce infestazioni, uno tra i principi attivi dotati di pi+ !assa tossicit0 per l%uomo tanto c"e ne viene ammesso l%utilizzo anc"e in agricoltura !iologica. ?% fotola!ile, cio si degrada facilmente alla luce solare. I f ngicidi (o anticrittogamici) 4ono i principi attivi usati contro i fung"i (o muffe), anc"e qui, come per gli insetticidi, tratteremo solo quelli di li!era vendita e utilizzo, vediamoli# !upirimate = un prodotto venduto in forma liquida dotato di azione sistemica usato esclusivamente contro l%oidio o muffa !ianca, pu/ essere utilizzato come preventivo o nelle fasi pi+ avanzate della malattia. !enalaxil = un sistemico efficace contro le crittogame causa di marciumi radicali, una polvere c"e va diluita in acqua e somministrata nel terriccio (viene assor!ita dalle radici). 3uesto principio attivo va somministrato H volte a distanza di 29 giorni una dall%altra. Rame metallico ("a ossicloruro "i Cu = una forma raffinata del conosciutissimo e utilizzatissimo verderame di cui facevano uso anc"e i nostri !isnonni. = una polvere c"e opportunamente

diluita risulta efficace verso la quasi totalit0 delle crittogame (alcuni esempi# peronospora, ticc"iolatura, ruggine, cercospora, !otrite) per/ completamente inefficace contro l%oidio. Agisce per contatto e l%accurata raffinazione in fase di produzione lo porta ad essere un prodotto molto !en tollerato dalle piante. Aisogna precisare c"e il rame possiede un%azione meccanica stimolando la pianta trattata ad inspessire edindurire le pareti cellulari delle lamine fogliari, inducendo una sorta di successiva resistenza (piuttosto !landa) agli attacc"i fungini e di insetti succ"iatori. Erattare solo se le piante "anno una !uona disponi!ilit0 d%acqua nel sottovaso e nelle 8< ore successive non esporre la pianta al sole diretto. #olfo puro ?siste nella forma !agna!ile (da mescere in acqua), o ventilata (da usare in polvere). :el caso di piante pi+ delicate quali potre!!ero essere le carnivore da scartare a priori la seconda soluzione, preferendo sempre la forma !agna!ile. Presenta una spiccata azione antioidica (non efficace per tutte le altre crittogame) ed esplica un%azione secondaria nei confronti degli acari, agisce per contatto. Anc"e nel caso dello zolfo, come per il rame, assicurare alle piante una !uona scorta d%acqua ed evitare il sole diretto per 8< ore. Solfato "i rame 4i presenta in polvere da diluire in acqua, efficace contro fumaggine, alternaria, ruggine e altre crittogame con scarsa pericolosit0, un prodotto c"e va utilizzato nelle prime fasi dell%infestazione e il trattamento va ripetuto ogni 6128 giorni fino alla guarigione. Dicloran In polvere, efficace contro tutte le crittogame c"e infestano le radici e i rizomi e c"e sono responsa!ili dei marciumi radicali e del colletto (sclerotinia, p"5tium, fusarium, r"izoct"onia, ecc..). il trattamento va fatto preventivamente 2918B giorni dopo il trapianto, risulta poco efficace ad infestazione gi0 in atto. :on trattare piante molto giovani. Propamocarb Presenta lo stesso spettro d%azione del dicloran, risultando per/ molto pi+ efficace in quanto dotato di azione sistemica, per tale motivo presenta !uona efficacia anc"e nelle fasi successive della malattia. Propiconazolo Gungicida in polvere sistemico caratterizzato da un rapido assor!imento nei tessuti della pianta, risulta efficace contro oidio e ruggine presentando azione preventiva e curativa. = una molecola efficace a !assi dosaggi ed a !asse temperature (fino a 97C). $etraconazolo Altro sistemico caratterizzato da efficacia a !assi dosaggi e rapido assor!imento. ?% efficace contro oidio, ruggine, ticc"iolatura.

Do"ina Commercializzata in forma liquida, risulta efficace contro oidio, ticc"iolatura, peronospora, cercospora, !otrite, septoriosi, fusariosi. Presenta spiccata azione citotropica e translaminare, de!ellando la malattia anc"e in fase avanzata. = reperi!ile anc"e in confezioni spra5 pronte all%uso. Altri principi attivi tili @icordiamo la metal"ei"e, molecola usata come esca per limacce e lumac"e in genere, da distri!uire in prossimit0 delle piante a titolo preventivo o alla comparsa dei primi individui in primavera, va periodicamente ridistri!uito in quanto si degrada con l%umidit0. Aggiornamento# il ministero della salute "a ultimamente riveduto alcuni principi attivi c"e in linea di massima non possono pi+ essere utilizzati, allo stesso tempo "a introdotto nuove molecole pi+ efficaci e con minore impatto sull'am!iente& sar0 mia cura, prossimamente, aggiornare la lista dei principi attivi descrivendo le novit0. Autore# ,arco agr. )liosi.

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