You are on page 1of 19

Processi di Wiener e lemma di It

Paolo Favaretto 810999


Federico Maglione 821095
Tecnica dei Prodotti Finanziari e Assicurativi
A.A. 2011/12

Processi di Wiener e lemma di It
Processo stocastico (continuo a variabile continua)
Si definisce processo stocastico una famiglia di variabili casuali ad un parametro t, definite su un unico spazio
campionario finito, e si indica con
Dove t un parametro e T l'insieme continuo dei possibili valori di t. Di solito t indica il tempo; quindi un
processo stocastico una famiglia di variabili casuali dipendenti dal tempo.
Nel caso in esame i processi stocastici vengono utilizzati per descrivere le fluttuazioni dei prezzi dei titoli
negoziati sui mercati. Tali prezzi, infatti, sono assimilabili ad una variabile il cui valore cambia nel tempo e in
modo aleatorio. Tuttavia i prezzi dei titoli azionari possono assumere solo valori discreti, solitamente multipli
fissi , e le variazioni si manifestano soltanto quando i mercati sono aperti e quindi il tempo ovvero il
processo! non continuo . "iononostante, supporre c#e il prezzi dei titoli siano regolati da un
processo aleatorio a parametro e a variabile continua consente di ottenere risultati interessanti sia dal punto
di vista matematico c#e finanziario.

X (t )=X
t
t T
+

( X
t

+
)
(t T )
1

Processi di Wiener e lemma di It
$n processo stocastico consiste quindi in una successione di variabili casuali X
t
indicizzate dal tempo t

ed
descritto completamente se si conoscono tutte le distribuzioni di probabilit% dimensionalmente finite, ovvero
se, per ogni istante t, t & ', t & (, ), t & k, nota la legge di probabilit% congiunta*
+er ogni istante si #a #a una variabile casuale caratterizzata dalla propria funzione di probabilit% e
l'osservazione pertanto una delle possibili estrazioni da tale variabile casuale.
P| X (t ) ; X (t 1) ; X (t 2) ; ... ; X (t k) = P( X
t
; X
t 1
; X
t 2
; ... ; X
t k
) 0kt
t T
2

Processi di Wiener e lemma di It
Probabilit di transizione e processi di Markov
Si definisce probabilit di transizione di un processo aleatorio la probabilit% c#e il processo passi da uno stadio
all'altro, ovvero la probabilit% condizionata
, ipotesi molto comune ed ampiamente accettata supporre c#e i prezzi dei titoli finanziari siano regolati da un
processo stocastico di -ar.ov. "i/ implica c#e le previsioni sul prezzo futuro dei titoli siano basate
esclusivamente sul prezzo corrente, a prescindere dai prezzi registrati in istanti di tempo precedenti. 0a sola
informazione rilevante il valore c#e il titolo quota oggi.
1ormalmente, se X
t
indica il prezzo all'epoca corrente t, il prezzo del titolo all'epoca t 2 ' dipende solo da Xt!,
ovvero la probabilit% di transizione dipende unicamente dallo stato del processo all'epoca immediatamente
precedente e non da come si giunti a tale stato propriet di Markov!.
0'ipotesi c#e i prezzi dei titoli siano regolati da un processo di -ar.ov equivale a ric#iedere c#e il mercato sia
eiciente in or!a debole. 3uest'ultima propriet% infatti afferma c#e il prezzo di mercato di un titolo
incorpora in ogni istante tutte le informazioni c#e si riferiscono ai prezzi passati del medesimo titolo.
Prob. transizione = P

X (t+1)=X
t+1
| X (t ); X (t1) ; ... ; X (tk )=| X
t
; X
t 1
; ... ; X
tk

0kt
X (t) segue un processo di Markov Prob. transizione = P

X (t+1)=X
t +1
X (t)=X
t

3

Processi di Wiener e lemma di It
Processo di "iener base
Trattasi del processo aleatorio continuo a variabile continua, indicato con
per il quale valgono le seguenti propriet%*
'! propriet% di -ar.ov!
(! per t 4 5 il processo vale zero con probabilit% uguale a uno!
6! sono tra loro indipendenti indipendenza degli incrementi!
7! con stazionariet% degli incrementi, ovvero una traslazione
temporale h non modifica la distribuzione di probabilit%!

8! con normalit% degli incrementi, con media nulla e varianza !
"onseguenza di tali propriet% c#e
e quindi
dove l'estrazione casuale da una normale standardizzata

W (t )=W
t
t T
+

Prob. transizione = P

W(t +1)=W
t +1
W(t )=W
t

W
0
=0
W
1
W
0
; W
2
W
1
, ... , W
t
W
t 1
W
t+h
W
t+h
W
t
W
t
t >t t+h > 0
W
t
W
t
N(0; tt) t >t t t
W
t
W
tAt
=AW
t
N (0 ; At )
AW
t
= E(AW
t
)+e
.
Var(AW
t
) = 0+e
.
At= e
.
At
4

Processo di "iener generalizzato
Processi di Wiener e lemma di It
Si tratta di un processo di 9iener base, indicato con
per il quale, oltre a valere le propriet% '! & 7! viste in precedenza, vale

con
, immediato verificare c#e un processo di 9iener generalizzato pu/ essere riscritto in termini di processo di
9iener base, infatti*
+oic#:
+assando dalle differenze ai differenziali, si ottiene il processo di 9iener generalizzato istantaneo, ovvero*

Z(t )=Z
t
t T
+

Z
t
Z
t
N | a(t t) ;b
2
(t t) a b
+
AZ
t
= E(AZ
t
)+e
.
Var (AZ
t
) = a At+e.b
2
At =a At+b(e.At )
AW
t
= e
.
At
AZ
t
=a At+b AW
t
dZ
t
= adt +bdW
t
5

Processo di #t$
Processi di Wiener e lemma di It
, un processo di 9iener generalizzato istantaneo, indicato con
;n cui a e b, non sono pi< coefficienti numerici, ma, a loro volta, sono funzioni continue del tempo e del
processo stesso. Si #a quindi*
ovvero
"on riferimento all'analisi dinamica dei prezzi dei titoli azionari, si assume molto spesso c#e gli incrementi dei
prezzi siano descritti da un processo di ;t= c#e, si ricordi, fa parte della famiglia dei processi mar.oviani!.
3uindi, nel caso in esame, S
t
rappresenter% il prezzo del titolo sottostante! all'epoca t e dS
t
l'incremento
istantaneo! del prezzo del medesimo.
Si noti inoltre come tale incremento dipenda effettivamente da una parte deterministica e da una
componente aleatoria .

S (t )=S
t
t T
+

dS
t
= a( S
t
; t )dt +b( S
t
; t )dW
t
dS
t
= a( S
t
; t )dt +b( S
t
; t )e
.
dt
a (S
t
; t )dt
b(S
t
; t)e
.
dt
6

Ipotesi sulle funzioni a ( S
t

, t ) e b ( S
t

, t )
Processi di Wiener e lemma di It
"on riferimento all'analisi dinamica dei prezzi dei titoli azionari, come si gi% sottolineato, molto spesso si
assume c#e gli incrementi siano descritti da un processo di ;t=.

, possibile inoltre fare delle ipotesi su come debbano >comportarsi? le funzioni e . Di solito la
prima c#iamata coeiciente di deriva, mentre il quadrato della seconda coeiciente di diusione.
$n'ipotesi di prezzi soggetti ad un coefficiente di deriva costante non risulta adeguata. -aggior@
mente idonea risulta l'ipotesi di coefficiente di deriva proporzionale al prezzo, ovvero
dove un coefficiente di proporzionalit% economicamente rappresenta in tasso di rendimento atteso del
titolo!. +er quanto riguarda il coefficiente di diffusione, ragionevolmente assumere
dove rappresenta la volatilit% deviazione standard! del prezzo del titolo.
dS
t
= a( S
t
; t )dt +b( S
t
; t )dW
t
a (S
t
; t ) b(S
t
; t)
a (S
t
; t ) = k
a( S
t
; t )=jS
t
|b( S
t
; t )
2
=c
2
S
t
2
7

Processi di Wiener e lemma di It
Sotto tali ipotesi, il processo di ;t= assume la forma*
3uest'espressione nota come equazione del !oto bro%niano geo!etrico. Si #a pertanto, in base alle
assunzioni precedenti*
0'equazione rappresenta il modello pi< utilizzato per lAanalisi del comportamento dei prezzi dei titoli finanziari.
Bssa pertanto permette di generare delle traiettorie casuali dei prezzi dei titoli finanziari caratterizzati da una
dinamica broCniana geometrica.
dS
t
=jS
t
dt +cS
t
dW
t
dS
t
S
t
=jdt +cdW
t
dS
t
S
t
N ( jdt ; c
2
dt )
8

Processi di Wiener e lemma di It
&e!!a di #t$
Dato il processo di ;t=
e una funzione fS
t
,t! differenziabile e di classe C
2
, la quale rappresenta il prezzo del derivato scritto sul
sottostante c#e dipende dal prezzo S
t
e del tempo t, risulta*
dS
t
= a( S
t
; t )dt +b( S
t
; t )dW
t
(S
t
, t)
d =


t
+

S
t
a( S
t
; t ) +
1
2

2

S
t
2
|b( S
t
; t )
2

dt +
|

S
t
b( S
t
; t )

dW
t
9

Processi di Wiener e lemma di It
Dimostrazione*
+oic#: differenziabile e di classe C
2
, possibile approssimarla con un polinomio di TaDlor di secondo
grado in un intorno circolare del punto S
0
, t
0
!, ovvero*
+assando dalle differenze al differenziale si ottiene*
dove il resto di 0agrange per la serie di TaDlor del secondo ordine.
(S
t
, t)
(S
t
, t)= (S
0
, t
0
)+

S
t
( S
t
S
0
)+

t
(tt
0
)+
1
2

2

S
t
2
( S
t
S
0
)
2
+
1
2

2

t
2
(tt
0
)
2
+

2

S
t
t
(S
t
S
0
)(tt
0
)+
3
(S
t
, t )
(S
t
, t) (S
0
, t
0
)=

S
t
(S
t
S
0
)+

t
(tt
0
)+
1
2

2

S
t
2
(S
t
S
0
)
2
+
1
2

2

t
2
(t t
0
)
2
+

2

S
t
t
(S
t
S
0
)(t t
0
)+
3
(S
t
, t )
A =

S
t
AS
t
+

t
At +
1
2

2

S
t
2
(AS
t
)
2
+
1
2

2

t
2
(At )
2
+

2

S
t
t
AS
t
At +
3
(S
t
, t)
d =

S
t
dS
t
+

t
dt+
1
2

2

S
t
2
(dS
t
)
2
+
1
2

2

t
2
(dt )
2
+

2

S
t
t
dS
t
dt +
3
(S
t
, t )

3
( S
t
, t )=
1
6

3
(( , j)
S
t
3
(dS
t
)
3
+
1
6

3
(( , j)
t
3
(dt )
3
+
1
2

3
(( , j)
S
t
2
t
(dS
t
)
2
dt +
1
2

3
(( , j)
S
t
t
2
dS
t
(dt)
2

3
( S
t
, t )
10

Processi di Wiener e lemma di It Processi di Wiener e lemma di It
Si consideri ora il processo di ;t=
il quale, sviluppando il processo di 9iener base, pu/ essere riscritto come*
Si consideri il quadrato di tale processo, ovvero*
Se dt E 5, i termini superiori al primo grado sono considerabili nulli infatti, se dt E 5, i termini come dt
'.8
,
dt
(
, ..., sono ancora pi< piccoli, ovvero tendono pi< rapidamente a zero!. Si #a quindi*
dS
t
= a( S
t
; t )dt +b( S
t
; t )dW
t
dS
t
= a( S
t
; t )dt +b( S
t
; t )e
.
dt
(
dS
t
)
2
=
|
a( S
t
; t )dt +b( S
t
; t )e
.
dt

2
(
dS
t
)
2
=
|
a( S
t
; t )

2
( dt )
2
+
|
b( S
t
; t )

2
e
2
dt +2a( S
t
; t ) b(S
t
; t )e
2
dt
.
dt
(
dS
t
)
2
=
|
b( S
t
; t )

2
e
2
dt +
|
a( S
t
; t )

2
(dt )
2
+2a(S
t
; t )b( S
t
; t )e
2
( dt )
1.5

(
dS
t
)
2
=
|
b( S
t
; t )

2
e
2
dt
11

Processi di Wiener e lemma di It
;l processo >sembra? essere stocastico in quanto dipende dalla variabile casuale
(
.
Tuttavia, poic#: per ipotesi
la variabile
(
si distribuisce come una c#i@quadrato con un grado di libert%, con momenti primo e secondo*
3uindi il termine #a un valore atteso pari a*
c#e non dipende pi< da
(
. 0a varianza invece risulta*
3uest'ultima tuttavia presenta un termine in dt superiore al primo grado e, per dt E 5, quindi pu/ essere
considerata nulla. "i/ comporta c#e il termine risulta non stocastico #a varianza nullaF! ed
quindi pari al suo valore atteso*
eN(0; 1)
e
2
X
( g=1)
2
= E( e
2
)=g=1 Var (e
2
)=2 g=2
|
b(S
t
; t )

2
e
2
dt
E
|
b(S
t
; t )

2
e
2
dt

=| b( S
t
; t )
2
dtE(e
2
)=| b(S
t
;t )
2
dt
Var
|
b( S
t
; t )

2
e
2
dt

=
|
b( S
t
; t )

4
( dt )
2
Var (e
2
)=2
|
b(S
t
;t )

4
( dt )
2
|
b(S
t
; t )

2
e
2
dt
(
dS
t
)
2
=
|
b( S
t
; t )

2
e
2
dt = E
|
b( S
t
;t )

2
e
2
dt

=| b(S
t
; t )
2
dt
(
dS
t
)
2
=
|
b(S
t
;t )

2
e
2
dt
12

Processi di Wiener e lemma di It
Si riconsideri lGespressione ottenuta in precedenza
Se dt E 5, abbiamo visto c#e i termini in dt superiori al primo grado possono essere considerati pari a zero. H
prima vista quindi la derivata c#e moltiplica dt
(
si annulla; tuttavia anc#e dS
t
dt ed risultano superiori
al primo grado in dt. ;nfatti*
d =

S
t
dS
t
+

t
dt +
1
2

2

S
t
2
( dS
t
)
2
+
1
2

2

t
2
( dt )
2
+

2

S
t
t
dS
t
dt +
3
( S
t
, t )
dS
t
dt =

| b(S
t
; t )
.
dt

dt =|b( S
t
; t )( dt )
1.5
-0

3
( S
t
, t )=
1
6

3
(( , j)
S
t
3
( dS
t
)
3
+
1
6

3
(( , j)
t
3
( dt )
3
+
1
2

3
(( , j)
S
t
2
t
(dS
t
)
2
dt+
1
2

3
(( , j)
S
t
t
2
dS
t
(dt )
2
=
=
1
6

3
((, j)
S
t
3

|b( S
t
;t )
.
dt

3
+
1
6

3
((, j)
t
3
(dt )
3
+
1
2

3
(( , j)
S
t
2
t

| b( S
t
; t )
.
dt

2
dt +
+
1
2

3
(( , j)
S
t
t
2

|b(S
t
; t )
.
dt

( dt )
2
=
=
1
6

3
((, j)
S
t
3

|
b( S
t
; t )

3
(dt )
1.5
+
1
6

3
(( , j)
t
3
(dt )
3
+
1
2

3
((, j)
S
t
2
t

|
b( S
t
; t )

2
(dt )
2
+
+
1
2

3
(( , j)
S
t
t
2

|
b( S
t
;t )

2
( dt )
2.5
-0

3
( S
t
, t )
13

Processi di Wiener e lemma di It
;l differenziale della funzione diventa quindi*
Sostituendo il valore di dS
t
!
(
trovato in precedenza e l'espressione del processo di ;t=, si #a*
c.v.d.
N.I. * Tale risultato risulta valido solo per dt E 5, ovvero per intervalli temporale infinitamente! piccoli.

d =

S
t
dS
t
+

t
dt +
1
2

2

S
t
2
( dS
t
)
2
d =

S
t
| a(S
t
; t )dt +b( S
t
; t )dW
t
+

t
dt +
1
2

2

S
t
2

|b( S
t
;t )
2
dt

d =

S
t
a( S
t
; t )dt +

S
t
b(S
t
;t )dW
t
+

t
dt +
1
2

2

S
t
2
|b( S
t
; t )
2
dt
d =


t
+

S
t
a(S
t
; t )+
1
2

2

S
t
2
|b( S
t
;t )
2

dt +
|

S
t
b( S
t
; t )

dW
t
14

Processi di Wiener e lemma di It
'(uazione dierenziale onda!entale di )lack*+c,oles*Merton
Si considerino un processo di ;t= e il lemma, sotto le ipotesi fatte in precedenza su aS
t
, t! e bS
t
, t!
processo di ;t= & moto broCniano geometrico!
lemma di ;t=!
Bntrambi i processi sono influenzati dal medesimo processo base di 9einer dW
t
. "i/ comporta c#e possibile
assumere una posizione sul sottostante S
t
! e sul derivato f ! tale per cui il disturbo stocastico viene eliminato.
+er fare questo, si consideri un portafoglio

composto da una posizione lunga sul derivato ed una posizione


corta su titoli sottostanti*

dS
t
=jS
t
dt +cS
t
dW
t
d =
(

t
+

S
t
jS
t
+
1
2

2

S
t
2
c
2
S
t
2
)
dt +
(

S
t
cS
t
)
dW
t

S
t
H= +

S
t
S
t
15

Processi di Wiener e lemma di It
0a variazione istantanea di tale portafoglio risulta*
Sostituendo df con il lemma di ;t= e dS
t
con l'equazione del moto broCniano, si #a*
il quale non essendo stocastico non dipende da dW
t
!, un portafoglio privo di risc#ioF nell'intervallo di
tempo dove dt E 5!

d H=d
(
+

S
t
S
t
)
d H=d +

S
t
dS
t
d H=
|
(

t
+

S
t
jS
t
+
1
2

2

S
t
2
c
2
S
t
2
)
dt+
(

S
t
cS
t
)
dW
t

+

S
t

(
jS
t
dt+cS
t
dW
t
)
d H=
(

t
+

S
t
jS
t
+
1
2

2

S
t
2
c
2
S
t
2
)
dt
(

S
t
cS
t
)
dW
t
+
(

S
t
jS
t
)
dt+
(

S
t
cS
t
)
dW
t
d H=
(

t
+
1
2

2

S
t
2
c
2
S
t
2
)
dt
(

S
t
jS
t
)
dt +
(

S
t
jS
t
)
dt
d H=
(

t
+
1
2

2

S
t
2
c
2
S
t
2
)
dt
16

Processi di Wiener e lemma di It
;n quanto portafoglio privo di risc#io, deve valere*
Dove r il tasso istantaneo privo di risc#io. ;l differenziale della funzione di profitto quindi*
Tuttavia, per dt E 5, il termine esponenziale tende ad uno molto >rapidamente? esponenzialmente!. "i/
consente di scrivere*
$guagliando tale espressione a quella ottenuta in precedenza, si #a*
3uesta l'equazione differenziale fondamentale di Ilac.@Sc#oles@-erton. Bssendo un'equazione differenziale
ovvero un'equazione in cui sono presenti sia la funzione del prezzo del derivato f & c#e l'incognita & sia le
sue derivate!, essa ammette infinite soluzioni inte!rale !enerale!. 0e singole soluzioni inte!rali "articolari!
sono ottenibili solo imponendo delle condizione sul prezzo del derivato condi#ioni di contorno!.
H(t )=He
rdt
d H=H! (t)dt=( Hre
rdt
)dt
d H= Hrdt =
(
+

S
t
S
t
)
rdt
d H=
(

t
+
1
2

2

S
t
2
c
2
S
t
2
)
dt =
(
+

S
t
S
t
)
rdt=d H


t

1
2

2

S
t
2
c
2
S
t
2
= r+

S
t
rS
t
r=

t
+

S
t
rS
t
+
1
2

2

S
t
2
c
2
S
t
2
17

Processi di Wiener e lemma di It
Si noti, infatti, c#e l'equazione differenziale descrive il legame tra il prezzo di (ualsiasi derivato e il prezzo del
sottostante sul quale scritto oltre c#e col tempo!.
;nserendo la condizione finale ovvero il prezzo del derivato al tempo T! di un forCard
lungo! corto!
e risolvendo l'equazione con questa condizione, si ottiene il prezzo del forCard all'epoca t prezzo corrente!,
ovvero*
lungo! corto!
Hnalogamente per le opzioni europee, inserendo le condizioni di contorno finali
call! put!
e risolvendo l'equazione, si perviene alla nota formula di Ilac.@Sc#oles@-erton per il pricing delle opzioni*
call! put!
dove

(S
T
; T)=S
T
" (S
T
; T)="S
T
(S
t
; t)=S
t
"e
r AT
(S
t
; t)="e
r AT
S
t
(S
T
; T)=#a$ (S
T
" ; 0) (S
T
; T)=#a$ ( "S
T
; 0)
(S
t
; t) =S
t
N (d
1
)"e
r AT
N (d
2
) (S
t
; t) = "e
r AT
N (d
2
)S
t
N(d
1
)
N( $)=
1
.
2n
|

$
e

h
2
2
dh
d
1
=
ln
(
S
t
"
)
+
(
r+
c
2
2
)
AT
c
.
AT
d
2
=
ln
(
S
t
"
)
+
(
r
c
2
2
)
AT
c
.
AT
=d
1
c.AT
18

You might also like