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SINTESI DEL LIBBRO I E II

Libro I: le norme generali (cc. 1-203)


O er!a"ioni generali Il libro I del Codice riguarda tutto il Codice, tutto il diritto della Chiesa cattolica latina. Le #on$i ono: -Le legge asiatica (cc. 7-22) -La consuetudine (cc.23-28) -I decreti generali e le istruzioni (cc. 29-34) - li atti a!!inistrati"i singolari (cc.3#-93) - li statuti e i regola!enti (cc. 94-9#). Le !arie real$% gi&ri'ic(e ono: -L $ersone% &isica e giuridiche (cc. 9'-(23) - i atti giuridici (cc. (24-(28) -La $otest) di go"erno (cc. (29-(44) - li u&&ici ecclesiastici (cc. (4#-(94). Concludono il libro due bre"i titoli ((*-(() sulla prescrizione co!e !odalit) generale di ac+uisire o $erdere diritti (cc,(97-(99) e sul !etodo $er computare il tempo co!e ele!ento giuridica!ente rile"ante (cc. 2**-2*3). Il $ermine )canone): ,el signi&icato tecnologico signi&ica bastone diritto o lungo, in senso traslato, regola, $rinci$io, nor!a, !isura. I) LE *ONTI DEL DIRITTO (+I+, cc. --./) Il c 13/ del Codice distingue nella $otest) di go"erno le &unzioni legi la$i!a, e ec&$i!a e gi&'i"iaria. La funzione legislativa e esecutiva sono esercitate !ediante atti che di"entano &onti di diritto. -ono $er la funzione legislativa le leggi, la con &e$&'ine, i 'ecre$i generali e le i $r&"ioni. $er la funzione esecutiva "i sono in"ece gli a$$i ammini $ra$i!i ingolari.

Sezione I LE LE00I E++LESI1STI+2E (cc --22) 1. De#ini"ione 'i legge eccle ia $ica La legge ecclesiale / de&inita co!e% 0 &na norma generale me'ian$e la 3&ale il com4e$en$e legi la$ore eccle ia $ico '% 'i 4o i"ioni com&ni 4er &na com&ni$% eccle iale ca4ace 'i rice!ere &na legge5.

2. +ara$$eri $ic(e 'ella legge eccle ia $ica Caratteri essenziali della legge sono%
1) generalit 2) astrattezza 3) certezza 4) stabilit 5) esteriorit 6) fondamentale latteggiamento interiore

3. +rea"ione 'ella legge eccle ia $ica Chi crea la legge nella Chiesa 6 l7a$$o 4&bblico con il 3&ale i ingi&nge &na norma alla com&ni$%. La $ro!ulgazione a""iene nor!al!ente attra"erso la $ubblicazione in Acta Apostolicae Sedis

/. Il legi la$ore eccle ia $ico Indica la fonte di produzione della legge. ,ella Chiesa godono di $otest) legistali"a% () il sommo pontefice (cc 33( 1 capo del Collegio dei Vescovi,ha potest ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa. 333), 2) il collegio dei vescovi (cc 33'. 337. 34(), 3) il vescovo diocesano, 4) il sinodo dei vescovi, #) il concilio particolare, ') la conferenza episcopale, 2

7) il capitolo generale di un istituto clericale di diritto $onti&icio (c #9'. '3().

-. I ogge$$i 'elle leggi eccle ia $ic(e Le tre condizioni $erch2 una $ersona sia soggetta a ris$ettare le leggi ecclesiastiche% () 'e!e e ere ba$$e""a$a nella c(ie a ca$$olica o in e a accol$a (criterio ecclesiologico) (sono +uindi esclusi i non battezzati e i battezzati non cattolici). 2) 'e!e go'ere 'ell7& o 'ella ragione (criterio psicologico) (c& c 99). 3) 'e!e a!ere almeno - anni (criterio cronologico) (c& c (2#2 $er le "arie et) riguardanti l3astinenza e il digiuno).

La con &e$&'ine (cc 23-28) 4 una &onte del diritto. 5iene da co!$orta!enti "issuti co!e "incolanti da una co!unit). c 23 la consuetudine ha &orza di legge se / a$$ro"ata dal legislatore a nor!a dei canoni del 6C. c 2/ la consuetudine sta all3origine di !olte leggi. Sezione 3 Decre$i generali e le i $r&"ioni (2.-39)% 1) Decre$o generale legi la$i!o -ono da considerarsi leggi a tutti gli e&&etti (cc 29-3*). 2) Decre$o generale ammini $ra$i!o si intendono le !odalit) di a$$licazione della legge. 3) l7a&$ori$% e ec&$i!a / co!$etente $er e!anarli. 9) I $r&"ioni 7anno il &ine di chiarire il signi&icato della legge. Sezione 4 GLI ATTI AMMINISTRATIVI SINGOLARI ( +I+, cc 3/-.3): 5engono distinti% i decreti o $recetti singolari(cc 48-#8)% . i rescritti (cc #9-7#).

i $ri"ilegi (cc 7'-84). le dis$ense (cc 8#-93) o altre grazie o &a"ore.

Sezione 0LI ST1T:TI E I RE0OL1;ENTI (cc .9-./) 8er regola!enti (c 9#) si intendono le nor!e che regolano lo s"olgi!ento delle asse!blee, con"egni, celebrazioni9di $ersone. 8er indicare l3uo!o +uale 0attore: del !ondo giuridico "iene utilizzato il ter!ine persona (che $er il C6C / il battezzato della Chiesa Cattolica). 3. Le 4er one gi&ri'ic(e
Le $ersone giuridiche ono organi mi &ni$ari #orma$i 'all7&nione 'i elemen$i 'i !ario or'ine, 4er onale e ma$eriale: la Chiesa $articolare, il se!inario, la $arrocchia, le associazioni $ubbliche di &edeli.

III 0LI 1TTI 0I:RIDI+I (+I+, cc. 129-128) L3ordina!ento li considera &atti giuridici con conseguenze giuridiche $er cui sono detti &atti giuridici. ;olto i!$ortante / garantire la "alidit) dell3atto giuridico. Il c 129 stabilisce che $er la "alidit) dell3atto si richiedono tre ele!enti% () che la persona sia abile 2) che nell3atto ci siano tutti gli elementi costitutivi dell atto stesso 3) l atto sia posto secondo le formalit! e i re"uisiti imposti dal diritto $er la "alidit) dell3atto.

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I< L1 =ODEST> DI 0O<ERNO < di istituzione di"ina co!e la stessa chiesa. La 4o$e $% 'i go!erno 6 4er in egnare 4er an$i#icare. Si $ra$$a 'i &n?&nica 4o$e $% con $ri4lice #&n"ione. Il concilio 5aticano II non segna che con la consacrazione e$isco$ale "engono con&eriti% a) la $ienezza del sacra!ento dell=ordine, b) gli u&&ici di santi&icare, insegnare e go"ernare. I laici sono $ri"i del sacra!ento dell=ordine e +uindi della $otest) sacra!entale. ;a ci> non esclude che ad essi $ossono essere a&&idati u&&ici ecclesiastici non ca$itali, che esercitano non in no!e $ro$rio !a ris$etto ad un u&&icio ca$itale. 4

+1=ITOLO <I

Libro II: Il 4o4olo 'i Dio e la &a $r&$$&ra organica


1. 1nno$a"ioni 4reliminari Il libro II del Codice (Il popolo di !io - cc. 2*4-74') / il libro che !aggior!ente ri&lette l3ecclesiologia del Concilio 5aticano II. 6alla L co!unione. ?3 strutturato in tre $arti% I 1 I &edeli II 1 La costituzione gerarchica della Chiesa III 1 li istituti di "ita consacrata (I5C) e le societ) di "ita a$ostolica (-5@). 2. +on#ron$o $ra il +o'ice 'el 1.1- e il +o'ice la$ino !igen$e +I+ 1.1II - Le $ersone I 1 I chierici II 1 I religiosi III 1 I laici +I+ 1.83 II 1 Il $o$olo di 6io I 1 I &edeli cristiani II 1 La costituzione gerarchica della chiesa III li istituti di "ita consacrata e le societ) di "ita a$ostolica. deri"ano il $i$olo, il $rinci$io &onda!entale dell3&g&aglian"a nella 'igni$% e nell3agire di tutti i &edeli, la dottrina della Chiesa co!e

Le $ersone (deri"azione ro!anistica) / sostituito con 0il $o$olo di 6io:, secondo l3ecclesiologia del 5at II. La categoria di $o$olo di 6io colloca la Chiesa in continuit) con l3antico Israele (L ), s$ostando l3en&asi sull3a$$artenenza. Il codice del (9(7 sottende"a ad una concezione di Chiesa intesa co!e 0 ocie$% gi&ri'icamen$e 4er#e$$a 'i 'i eg&ali:, gerarchica!ente costituita, con s$iccata $re"alenza dei chierici, in $articolare del $a$a. Il Codice del (983 !uo"a dal $rinci$io di uguaglianza di tutti i &edeli nell3unico $o$olo di 6io, guarda alla di"ersit) delle &unzioni, dei !inisteri e dei caris!i, ordinandoli nella relazione di co!unione. 3. =a aggio 'alla eccle iologia ocie$aria alla eccle iologia 'i com&nione

Socie$% indica la co!unit) di tutti i &edeli, uniti dalla $ro&essione &ede, dalla $arteci$azione ai !edesi!i sacra!enti. 0i&ri'icamen$e 4er#e$$a, / una nozione con l3intento di contrastare le $retese dei $ubblici $oteri inclini a li!itare e controllare la libert) della Chiesa. Di 'i eg&ali, nel senso che 0nella Chiesa "i sono due ordini ben distinti $er la loro natura, i ca$i e il $o$olo. In con&or!it) al 5at II il Codice del (983 rico!$rende la Chiesa in una $ros$etti"a $ro&onda!ente rinno"ata% la Chiesa / mi $ero (co!unit) dell3a!ore di"ino in senso trinitario), / 4o4olo 'i Dio (nel senso che $rocede dal disegno di elezione di 6io e dalla !issione), / com&nione (nel senso di co!$orre insie!e gli ele!enti interiori che la strutturano e il suo as$etto "isibile). 9. La +(ie a 6 com&nione La co!unione / intesa +uale co!unione con 6io $er !ezzo di esA nello -$irito. Buesta

co!unione si ha nella 8arola di 6io e nei sacra!enti. Il battesi!o / la $orta e il &onda!ento della co!unione nella Chiesa. L3eucarestia / la &onte ed il cul!ine di tutta la "ita cristiana (dal -inodo dei 5esco"i del (98#). La nozione di co!unione assu!e tre accezioni% (a) !istica, (b) eucaristica e sacra!entale, (c) ecclesiologica. a) acce"ione mi $ica% co!unione con 6io $er !ezzo di esA Cristo nello -$irito -anto ( " e 8aolo nel ,C). La co!unione di "ita in seno alla Crinit) b) acce"ione e&cari $ica e acramen$ale. Buesta co!unione si ha nella $arola di 6io e nei sacra!enti. c) acce"ione eccle iologica% la co!unione del cor$o eucaristico signi&ica e $roduce cio/ edi&ica l3inti!a co!unione di tutti i &edeli nel Cor$o di Cristo che / la Chiesa. -i tratta della co!unione tra i &edeli e tra le Chiese.

MoM
/. Le coor'ina$e #on'amen$ali 'el Libro II 'el +o'ice (() Il primo asse la nozione di #fedele cristiano" #christifidelis$ che de&inisce la condizione basilare di tutti i !e!bri del $o$olo di 6io% condizione di radicale uguaglianza deri"ata dal battesi!o, che incor$ora a Cristo e rende !e!bri del suo $o$olo (c. 2*4). (2) Il secondo il principio di variet! co!e a&&er!ato dalla L . Dna 4rima !arie$% / deter!inata dal sacra!ento dell3ordine dal +uale hanno origine i 0!inistri sacri: ("esco"i, $resbiteri, diaconi). Sacerdozio %comune" di tutti i fedeli e sacerdozio %ministeriale" sono due realt che si trovano su due piani diversi% il sacerdozio !inisteriale / al ser"izio del sacerdozio co!une. '

Dna econ'a !arie$% $ro"iene dalla consacrazione !ediante la $ro&essione dei consigli e"angelici e dallo stile di "ita $ro$rio delle societ) di "ita a$ostolica. L3uguaglianza del $o$olo di 6io non si risol"e nell3uni&or!it)% i co!$iti sono distinti e non $ossono essere con&usi, le diversit! di carismi non danno adito alla su$eriorit) degli uni sugli altri. (3) Il terzo asse consiste nel fatto che i lineamenti fondamentali del popolo di !io sono stati tracciati dal Signore. Le &unzioni $ro$rie dei $astori non deri"ano dal $o$olo, !a sono di istituzione di"ina (c. (**8). Il $a$a / il successore di 8ietro, il Collegio dei 5esco"i, successori degli a$ostoli. +1=ITOLO <II @ I 'iri$$i 'elle 4er one nella +(ie a Sezione &. I #e'eli cri $iani 1. I canoni 4reliminari (cc. 209-20-) I christifideles sono chiamati tutti alla stessa missione #insegnare, santificare, servire$ a !oti"o della loro incor$orazione a Cristo !ediante il battesi!o, ciascuno secondo la $ro$ria condizione (c. 2*7). 2. La no"ione 'i Ac(ri $i#i'eli 5 (c. 209 B1) ,el Codice il ter!ine c(ri $i#i'ele , tradotto con 0&edele cristiano: non assu!e +uesto signi&icato restritti"o, $oich2 tale nozione, ad un te!$o teologica e giuridica, $ra cen'e le #ig&re ia 'i laico, ia 'i mini $ro acro, ia 'i con acra$o' (el codice del &)&* il laico era designato come non$ c%ierico& non$religioso. I contenuti della nozione di fedele cristiano #incorporato a Cristo, costituito mem+ro del popolo di !io, partecipe del triplice ufficio di Cristo, chia!ato a co!$iere la !issione della chiesa) consentono di de&inire in !odo $ositi"o ogni !e!bro del $o$olo di 6io (partecipazione all ufficio profetico& sacerdotale e regale di 'risto ). 6ue conseguenze giuridiche che &ondano la condizione canonica del &edele cristiano a $artire dal battesi!o% () l3a44ar$enen"a al $o$olo di 6io. 2) la ca4aci$% di esercitare la !issione a&&idata a tutta la Chiesa. 3. I #e'eli ca$$olici (c. 209 B2, 20/)

Buesta Chiesa costituita e ordinata in +uesto !ondo co!e societ), sussiste nella Chiesa cattolica, go!erna$a 'al &cce ore 'i =ie$ro e 'ai !e co!i in co!unione con lui. La co!unione $iena esige che il &edele sia in co!unione con la Chiesa cattolica con il $ri4lice !incolo 'ella #e'e, 'ei acramen$i e 'el go!erno eccle ia $ico (v' apostasia, eresia e scisma) 9. I ca$ec&meni (c. 20C) I non battezzati, dal $unto di "ista dell3ordina!ento canonico, non sono !e!bri della Chiesa, non sono &edeli cristiani. @i non battezzati il Codice riconosce o concede alcuni diritti% agire in giudizio (c. (47'), s$osare un cattolico nell3osser"anza delle nor!e stabilite (c. (*8'), dis$orre libera!ente dei $ro$ri beni $er cause $ie (c. (299 E(). Dn $osto $articolare / occu$ato dai catecu!eni. /. Le i$&a"ioni gi&ri'ic(e #on'amen$ali (c. 20-) L3uguaglianza &onda!entale tra tutti i &edeli non eli!ina la "ariet) delle &or!e di "ita teologica!ente e canonica!ente rile"anti% distingue, tra i &edeli, i !inistri sacri dai laici. @lla base della "ariet) "i stanno% () $er i !inistri sacri, il sacra!ento dell3ordine 2) $er i consacrati il dono totale di s2 a 6io !ediante la $ro&essione dei consigli e"angelici cui corris$onde uno s$eci&ico dono dello -$irito -anto. La di"ersit) tra il sacerdozio co!une e +uello !inisteriale riguarda il 0!odo: della $arteci$azione al sacerdozio di Cristo% il sacerdozio co!une dei &edeli si realizza nello s"ilu$$o della grazia battesi!ale (e "ale $er tutti), il acer'o"io mini $eriale 6 al er!i"io 'el acer'o"io com&ne $er la "alorizzazione dei caris!i di ognuno $er l3edi&icazione della Chiesa. C. Obblig(i e 'iri$$i 'i $&$$i i #e'eli cri $iani (c. 208-223) () L7elenco 'i obblig(i e 'iri$$i (cc. 2*8-223). L3elenco di obblighi e diritti contenuto nel Codice, nella sua &or!ulazione ha una '&4lice #on$e% i canoni 'ello Sc(ema 'el libro II (Il popolo di !io) elaborati dal gru$$o incaricato $er la re"isione del Codice ((977) e il testo dei canoni sugli obblighi e diritti &onda!entali del &edele cristiano contenuti nel 4roge$$o 'i LeD Eccle iae #&n'amen$ali (L?F) 'i =aolo <I. 2) La 3&e $ione 'ei 'iri$$i #on'amen$ali 'ell7&omo nella ocie$% e nella +(ie a.

3) Obblig(i e 'iri$$i 'i $&$$i i #e'eli: L

32,2% 0Fra tutti i &edeli9 sussiste una "era uguaglianza

nella dignit) e nell3agire e $er tale uguaglianza tutti coo$erano all3edi&icazione del Cor$o di Cristo, secondo la condizione e i co!$iti $ro$ri di ciascuno:. Sezione ,' I #e'eli laici 1. No"ione 'i laico Il Codice non o&&re una de&inizione di laico. ,el linguaggio ecclesiale / colui che non a$$artiene allo stato ecclesiale o anche ogni $ersona battezzata che non ha alcun grado nella gerarchia ecclesiastica (laico contra$$osto a clero). +enni $orici. ?sso deri"a da laiGos, ter!ine che, a sua "olta deri"a da laos ($o$olo, !assa della $o$olazione distinta dai suoi ca$i). LaiGos / $oco usato nella lingua greca e designa il $o$olo nel senso di $o$olazione. ,ella a Lettera di Cle!ente ai Ho!ani si legge che i laici sono soggetti ai 0$recetti laici:, usato $er distinguere le $ersone dai sacerdoti e dai diaconi. Le inno"azioni liturgiche dei secoli 5III e II accentuano la di"isione tra laici e chierici. Il celebrante "olta le s$alle al $o$olo. I &edeli non $ortano $iA l3o&&erta all3altare. Il Decre$o 'i 0ra"iano (o +oncor'i&m Di cor'an"i&m 0ra"iani 'e 1190) 'e'ica am4io 4a"io ai laici ma ne riba'i ce olo il 'o!ere e cl& i!o 'i obbe'ire. -. alla fine del medioevo, in un contesto piuttosto conflittuale, che nasce /uello spirito laico che in seguito si contrapporr alla Chiesa . Il Codice del (9(7 non o&&re una de&inizione di laico% / il non essere n2 chierico n2 religioso (accezione negati"a). La no"ione 'i laico a 4ar$ire 'al +oncilio <a$icano II. In L 3(,( "iene $ro$osta una '&4lice 'e#ini"ione 'i laico, una negativa (tutti i fedeli cristiani a esclusione dei membri dell ordine sacro e dello stato religioso ) e una positiva (i #e'eli cri $iani c(e, incor4ora$i a +ri $o col ba$$e imo e co $i$&i$i 4o4olo 'i Dio, re i 4ar$eci4i 'ella #&n"ione acer'o$ale, 4ro#e$ica e regale 'i +ri $o, e erci$ano nella +(ie a e nel mon'o, 4er la 4ar$e c(e li rig&ar'a, la mi ione 'i $&$$o il 4o4olo cri $iano L3esortazione $ostsinodale Chiristifideles laici del 3*.(2.(988% L3identit) del laico / de&inita dal ra$$orto i!!ediato con il Cristo e con il !ondo.

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@lla luce di +uesti $rinci$i teologico-canonici il laico $u> essere descritto co!e "uel fedele cristiano c%e& permanendo nella consacrazione ricevuta nell iniziazione cristiana (battesimo)&

edifica il Regno di *io nella '%iesa e nel mondo con la caratteristica peculiare& anc%e se non esclusiva della secolarit!+

2. =ro#ilo canonico 'el #e'ele laico nel +o'ice (c. 229) -econdo il c. 224 il $ro&ilo canonico del laico / de&inito da un tri$lice ordine di canoni.% () I canoni riguardanti gli obblighi e i diritti che sono $ro$ri di tutti i &edeli cristiani (cc. 2*8-223) 2) I canoni del Codice nei +uali "engono stabiliti obblighi e diritti riguardanti i laici. 3) I canoni del titolo in esa!e 3. La mi ione 'el #e'ele laico (cc. 22/, 22C, 22-) L obbligo,diritto dell apostolato da parte dei laici risiede& come per tutti i fedeli& nei sacramenti del battesimo e della confermazione. La "ocazione all3a$ostolato tro"a &onda!ento nel diritto di"ino e non in una concessione della gerarchia. 6u$lice / la !odalit) di a$ostolato $re"ista dal legislatore nel c. 22# E (% individuale e associata. Il legislatore / attento ad e!i'en"iare &na mi ionarie$% 4ec&liare nei laici c(e i e 4rime in 4ar$icolare a$$ra!er o il ma$rimonio e la #amiglia (c. 22'). 9. Obblig(i e 'iri$$i circa la #orma"ione 'o$$rinale (cc. 22., 231) -e il c. 2(7 enuncia"a il diritto di ogni &edele cristiano all3educazione cristiana, il c. 229 enuncia diretta!ente il do"ere-diritto dei laici ad ac+uisire +uella scienza che, adeguata alla ca$acit) e alla condizione di ciascuno, $u> consentire ad ognuno di essi di "i"ere la dottrina cristiana, di $oterla annunciare e, se necessario, di&endere, di $oter $arteci$are in !odo adeguato all3esercizio dell3a$ostolato. -er poter insegnare le scienze sacre i laici %anno bisogno del mandato dell autorit! ecclesiastica legittima+ -i esige in essi l3idoneit) richiesta. /. :##ici eccle ia $ici, mini $eri, incaric(i e er!i"i a##i'a$i ai #e'eli laici (228-230) I cc. 228 e 23* disci$linano in"ece obblighi e diritti dei laici +uando assu!ono incarichi, co!$iti, ser"izi, &unzioni, u&&ici e !inisteri all3interno della Chiesa. @lla base della disci$lina del Codice ci sono due $rinci$i dottrinali &onda!entali% a) l3unit) di !issione della Chiesa, alla +uale $arteci$ano tutti i battezzati (*

b) l3essenziale di"ersit) di !inistero dei 8astori, radicato nel sacra!ento dell3ordine, ris$etto agli altri co!$iti, &unzioni, u&&ici e !inisteri ecclesiali, che sono a$$unto radicati nei sacra!enti del battesi!o e della con&er!azione. (. Co!$iti, &unzioni, u&&ici ecclesiali a&&idati ai &edeli laici. Il c. 228 EE (-2 stabilisce che i laici sono abili a rice"ere +uegli incarichi, &unzioni e u&&ici, $er i +uali risultino idonei e che sono in grado di esercitare, secondo le dis$osizioni del diritto. Buindi non hanno un 0diritto di esercitarli: !a 0sono abili ad assu!erli: dai $astori, o$$ure li esercitano in "ia su$$leti"a a nor!a del diritto. @lcuni di +uesti u&&ici sono% u&&icio con esercizio della $otest) giudiziale% giudice (c. (42() u&&ici con esercizio della $otest) esecuti"a% uditore e notaio nel tribunale ecclesiastico, cancelliere di curia diocesana, econo!o diocesano, !oderatore di una associazione $ubblica di &edeli u&&ici che non co!$ortano esercizio di $otest) di go"erno% assessore o consulente del giudice, $ro!otore di giustizia, di&ensore del "incolo u&&icio che $u> co!$ortare esercizio di $otest) a!!inistrati"a% legato $onti&icio (c. 3'3) u&&icio che co!$orta una certa $arteci$azione all3autorit) !agisteriale% insegnante di scienze sacre con !andato (c. 229). Il laico $u> collaborare nella cura $astorale di una $arrocchia, $er co!$iti che co!$ortano esercizio di $otest) $er +uelle !aterie che non ricadono sotto la $otest) e le &acolt) del sacerdote !oderatore.. @ltri incarichi e co!$iti dei laici sono +uelli di es$erto e consigliere dei $astori, anche nei consigli a nor!a del diritto (consiglio $arrocchiale diocesano e $arrocchiale, consiglio $arrocchiale $er gli a&&ari econo!ici). L3istruzione ?d; stabilisce che% () Cali consigli godono unica!ente di "oto consulti"o e non $ossono, in alcun !odo di"entare organis!i deliberati"i. 2) I consigli $arrocchiali $ossono essere $resieduti solo dal $arroco. 3) I consigli diocesani es$ri!ono "alida!ente il $ro$rio consenso ad un atto del 5esco"o, solo se il consenso / es$ressa!ente richiesto dal diritto. 4) @ li"ello locale si $ossono costituire gru$$i di studio o di es$erti in +uestioni $articolari !a senza esautorare i consigli legitti!a!ente costituiti sulla base del diritto uni"ersale.

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2. -er"izi e !inisteri a&&idati ai &edeli laici. Il c. 23* disci$lina la $arteci$azione dei laici alla &unzione di santi&icare. ,el c. 23* la di"ersit) tra uo!ini e donne d) origine a una nor!ati"a di"ersa. Ci sono delle $riorit) $er l3i!$egno dei laici nella liturgia% a) il $ri!o li"ello riguarda il con&eri!ento in !aniera stabile !ediante rito liturgico, dei !inisteri (ministeria) di lettore e di accolito che $u> a""enire solo nei con&ronti di laici di sesso !aschile che abbiano l3et) e le doti deter!inate con decreto dalla Con&erenza ?$isco$ale. Cale &or!a di !inistero non $re"ede alcuna &or!a di rico!$ensa o sostenta!ento. b) Il secondo li"ello con&igura una de$utazione te!$oranea, sotto &or!a di incarico (munus) $er uo!ini e donne, dell3esercizio di &unzioni liturgiche (lettore, co!!entatore, cantore). c) J"e !anchino i !inistri e le necessit) lo suggeriscano, anche i laici, senza essere lettori o accoliti, $ossono su$$lire alcuni u&&ici dei !inistri esercitando il !inistero della $arola, $resiedere le $reghiere liturgiche, a!!inistrare il battesi!o e distribuire la co!unione. -i tratta di incarichi straordinari, co!$iuti in &unzione di su$$lenza% Sezione 3' I mini $ri acri o c(ierici (cc. 232-2.3) I @ =RE;ESSE -er ministri sacri o c%ierici si intendono coloro c%e sono costituiti negli ordini o dell episcopato e del presbiterato e o del diaconato+ I canoni relati"i alla &or!azione riguardano anche i candidati al !inistero sacro ascritti agli I5C e alle -5@. ,or!e relati"e ai !inistri sacri sono $resenti in tutto il Codice. !inistero della $arola, esclusa l3o!elia guida delle celebrazioni do!enicali in assenza del $resbitero !inistro del battesi!o !inistro straordinario dell3?ucarestia a$ostolato $er gli in&er!i guida della celebrazione delle ese+uie ecclesiastiche assistenza ai !atri!oni Liturgia delle ore 5arie benedizioni.

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!al punto di vista canonico, in riferimento al Codice vigente, i termini %ministri sacri" e %chierici" sono e/uivalenti' Si tratta di fedeli che hanno ricevuto il sacramento dell.ordine in uno dei tre ordini #episcopato, pres+iterato, diaconato$' Il CIC del (9(7 considera"a chierici anche tutti +uei &edeli che a"e"ano rice"uto la $ri!a tonsura, gli ordini !inori e l3ordine !aggiore del suddiaconato. Fu 8aolo 5I con il !otu $ro$rio 0inisteria /uaedam ((972) a restringere la nozione di chierico identi&icandola con +uella di !inistro sacro. ,e risulta"a una declericalizzazione di alcuni !inisteri ecclesiali e il loro conseguente a&&ida!ento ai laici. Il <a$ II 'e#ini ce il mini $ero or'ina$o in rela"ione alla +(ie a c(e 6 4o4olo 'i Dio, alla &a &ni$%, a4o $olici$%, ca$$olici$%. Il mini $ro or'ina$o agi ce Ain 4er ona +(ir $i ca4i$i 5 , raduna ed edi&ica il Cor$o di Cristo !ediante la $rocla!azione e l3insegna!ento della $arola di 6io, la celebrazione dei sacra!enti e la guida della co!unit) nella liturgia, nella !issione e nella diaconia. Il !inistero ordinato ha carattere di ser"izio, ad un te!$o collegiale e $ersonale, esercitato in no!e di Cristo. 1i mini $ri or'ina$i 6 c(ie $o% 'i 'e'icar i in$eramen$e al er!i"io 'ella +(ie a, sacra!ento uni"ersale di sal"ezza 'i e ere i 4rimi e!angeli""a$ori, so$rattutto dei lontani 'i e ere &omini 'i com&nione, che $ro!uo"ono e uni&icano i "ari !inisteri e caris!i, che "i"ono inseriti nel !inistero ecclesiastico solidali con i &ratelli 'i 4a cere il 4o4olo 'i Dio ade!$iendo nella $ersona di Cristo, le &unzioni di insegnare, santi&icare e go"ernare. II @ L1 *OR;1EIONE DEI ;INISTRI S1+RI 1. Diri$$o 'ella +(ie a alla #orma"ione 'ei mini $ri. =a $orale !oca"ionale (cc. 232-233) In base al c. 233 la $astorale "ocazionale / co!$ito non solo dei chierici !a anche delle &a!iglie e degli educatori. 2. I eminari (cc. 239-23/-23-) La Chiesa, $er la &or!azione dei !inistri sacri, si a""ale dei se!inari !inori e !aggiori. Seminario minore. Il c. 234 non stabilisce l3obbligatoriet) del se!inario !inore, !a chiede che "enga !antenuto e sostenuto laddo"e esiste. Seminario maggiore. Il se!inario !aggiore / in"ece necessario $er la &or!azione sacerdotale. (c. 23#). L3obbligo riguarda la &or!azione e la sua durata, non l3istituzione del se!inario !aggiore. Il Codice precede che ci possano essere alunni che dimorano legittimamente fuori del seminario. (3

I se!inari eretti legitti!a!ente godono $er il diritto stesso della $ersonalit) giuridica (c. 238). Il rettore ne / il legale ra$$resentante. 3. I 4ro$agoni $i 'ella #orma"ione L3esortazione 865 indica +uali $rotagonisti della &or!azione% 1) la +(ie a e il !e co!o 2) la com&ni$% e'&ca$i!a 'el eminario 3) i 4ro#e ori 'i $eologia 9) il can'i'a$o $e o I can'i'a$i, consa$e"oli della $ro$ria res$onsabilit), sono tenuti a collaborare atti"a!ente alla $ro$ria &or!azione. I mo'era$ori 'el eminario sono% il !e co!o 'ioce ano o i "esco"i interessati, se si tratta di se!inario interdiocesano. -$etta al "esco"o a!!ettere agli ordini. Il re$$ore, il !icere$$ore, il 'ire$$ore o i 'ire$$ori 4iri$&ali, l7economo, i 'ocen$i. lo S4iri$& 'irec$or (direttore s$irituale), costituito in ogni se!inario, $u> essere unico o $luri!o, $urch/ ad ognuno il "esco"o abbia con&erito l3incarico. Il candidato / tenuto ad accedere ad uno dei $adri s$irituali no!inati dal "esco"o, scelto libera!ente. In #or"a 'el &o incarico il 'ire$$ore 4iri$&ale 6 $en&$o a' e 4rimere al can'i'a$o il 4arere &ll7i'onei$% all7ammi ione agli or'iniF 4e$$er% al can'i'a$o e $ernare il 4arere in con#ormi$% agli & i. Il ;o'era$or !i$ae 4iri$&ali (guida s$irituale). Si $ra$$a 'i &na 4er ona cel$a liberamen$e 'al can'i'a$o, alla 3&ale egli a4re con #i'&cia la 4ro4ria co cien"a. =&G anc(e e ere il con#e ore. Non i ric(ie'e ne &n a##i'amen$o 'ell7incarico 'a 4ar$e 'el <e co!o. Il +on#e ari& . -ono $re"isti con&essori ordinari e altri con&essori che "engono regolar!ente nel se!inario. 8er la &or!azione al diaconato $er!anente, res$onsabile ulti!o della &or!azione / il "esco"o $ro$rio del candidato. 9. La #orma"ione 'egli al&nni nel eminario maggiore Lo sco$o del se!inario !aggiore / di $er!ettere a coloro che intendono accedere al sacerdozio di rice"ere 0una &or!azione s$irituale a$$ro$riata:% #orma"ione in$elle$$&ale (cc. 248-2#4) e 4a $orale (cc. 2##-2#'). (4 4iri$&ale (cc. 24#-247), 8er la &or!azione s$irituale il Codice $re"ede alcune &igure distinte% -

/. D&ra$a 'egli $&'i, mini $eri e or'ini 8er i candidati al diaconato transeunte e al $resbiterato essi de"ono co!$rendere al!eno un sessennio co!$leto% 2 &iloso&ia e 4 teologia. 8er essere a!!essi al 'iacona$o occorre a"er es$letato il +uinto anno di studi ed a"er co!$iuto i 23 anni di et). Il 4re bi$era$o $u> essere con&erito solo al ter!ine del sessennio di studi e non $ri!a dei 2/ anni di et). La 'i 4en a 'al cor o 'i $&'i 6 ri er!a$a alla San$a Se'e. III @ 1S+RIEIONE DEI ;INISTRI S1+RI O IN+1RDIN1EIONE 1. +enni $orici e #on'a"ione $eologica 'ell7i $i$&$o La storia dell3istituto 'ell7incar'ina"ione (da cardo, $erno) si intreccia con +uella 'elle or'ina"ioni a ol&$e. Nella +(ie a non ono amme i c(ierici ace#ali o giro!ag(i. @lla base dell3istituto "i stanno l3ecclesialit) del !inistero ordinato e l3a$$artenenza e la dedizione dei !inistri sacri ad una Chiesa $articolare. i) i $ri!i concili (,icea, Calcedonia) ribadi"ano la necessit) che l3ordinazione sia con&erita ai chierici $er una Chiesa con la +uale instaurano un lega!e ritenuto +uasi indissolubile. :n c(ierico 4o$e!a o$$enere l7or'ina"ione en"a c(e gli #o e c(ie $o il er!i"io 'i &na +(ie a. !opo il Codice del &)&* si lavora per riagganciare la figura del chierico alla diocesi . Con il Concilio un !inistro ordinato non / $ensabile senza ri&eri!ento al !inistero ecclesiastico. L3istituto dell3incardinazione non ra$$resenta un &atto $iA o !eno accidentale, !a si caratterizza co!e legame co $an$e 'i er!i"io a' &na concre$a 4or"ione 'el 4o4olo 'i Dio . ?sso i!$lica l3a$$artenenza ecclesiale a li"ello giuridico, a&&etti"o e s$irituale e l3obbligo del ser"izio !inisteriale. L7incar'ina"ione e l7e car'ina"ione non ono 4iH 4er4e$&e e a ol&$e come !ole!a il 4rece'en$e +o'ice 'el 1.1-. 2. Norma$i!a Sogge$$i eccle iali incar'inan$i (cc. 2'#-2''). L3incardinazione si deter!ina con l3ordinazione diaconale,

(#

E car'ina"ione. L7e car'ina"ione 6 l7i cri"ione 'i &n c(ierico in &n7al$ra +(ie a 4ar$icolare 'o4o a!ere o$$en&$o 'al !e co!o 'ioce ano 'i incar'ina"ione &na le$$era c(e a&$ori""a il 4a aggio al er!i"io 'i &na n&o!a 'ioce i (le$$era 'i e car'ina"ione) e 'al !e co!o 'ioce ano 'ella +(ie a 4ar$icolare nella 3&ale il mini $ro acro 'e i'era e ere incar'ina$o, la le$$era 'i incar'ina"ione. Il chierico non pu1 rimanere acefalo. +once ione e ri#i&$o. Il c. 27* con&igura l7e car'ina"ione come &n 'iri$$o 'el c(ierico . 8er la lecita concessione dell3escardinazione si richiedono dei 0giusti !oti"i: !a l3e"entuale negazione de"e $oggiare su 0gra"i cause:. =erme o 'i 4a are 'a &na +(ie a a' &n7al$ra . I chierici incardinati $ossono chiedere la licenza di tras&erirsi, $er un certo te!$o, a ser"izio di un3altra Chiesa $articolare !antenendo il lega!e di incardinazione con la Chiesa di origine. Le condizioni e le !odalit) del tras&eri!ento sono regolati da a$$osita con"enzione scritta (c. 27(). I< @ OBBLI02I E DIRITTI DEI +2IERI+I 1. Obblig(i e 'iri$$i 'ei c(ierici: g&ar'o '7in ieme ai cc. 2-3-28. @i chierici / chiesto% () di tendere in !odo $eculiare alla santit) (obbligo della celebrazione K $arteci$azione ;essa +uotidiana $er i $resbiteri K diaconi e della recita della liturgia delle ore) 2) di tenersi aggiornati nelle scienze sacre 3) di condurre una "ita $ersonale con&or!e alla !issione che la Chiesa a&&ida loro in +uanto !inistri ordinati. -ono richiesti% obbe'ien"a, celiba$o, $ile 'i !i$a em4lice, astensione da atti"it) a&&aristiche, & o 'ell7abi$o eccle ia $ico E4i co4ale e le con &e$&'ini locali 4) di !antenere intensi ra$$orti di co!unione con gli altri chierici #) di riconoscere e $ro!uo"ere la !issione dei laici 2. E ame 'i alc&ni obblig(i e 'iri$$i a) Obbe'ien"a (c. 273). Il fondamento dell.o++edienza cristologico . Co!e esA i chierici nel loro !inistero cercano il co!$i!ento della "olont) di colui che li ha in"iati. @ rendere l3obbligo 0s$eciale: / il sacra!ento dell3ordine% l3inseri!ento nel !inistero ecclesiastico co!$orta la &bor'ina"ione gerarc(ica al $ro$rio "esco"o e al Ho!ano 8onte&ice (c. 274). b) +eliba$o (c. 277). La Chiesa latina e alcune Chiese orientali cattoliche richiedono che il sacerdozio "enga con&erito solo a +uegli uo!ini che accettano il celibato. Il celibato sacerdotale e +uello dei diaconi $er!anenti celibi, non / un "oto, n2 una $ro!essa &atta alla (' econ'o le norme 'ella +on#eren"a

Chiesa. E7 &na legge eccle ia $ica (il celibato) le cui ragioni "anno intese con il lega!e stesso dell3Jrdinazione sacra, che con#ig&ra il acer'o$e a 0e H +ri $o, Ca$o e -$oso della Chiesa. La dis$ensa dal celibato "iene concessa solo dal -o!!o 8onte&ice. c) Rim&nera"ione e a i $en"a ociale (c. 28(). -eguendo la (Cor 9,(4 i $resbiteri che si dedicano $iena!ente al ser"izio di 6io !eritano di essere e+ua!ente retribuiti. Il c. 28( stabilisce alcuni criteri generali, la cui a$$licazione / ri!andata al c. (274 (istituto diocesano $er il sostenta!ento del clero) e al diritto $articolare. < @ =ERDIT1 DELL1 +ONDIEIONE 0I:RIDI+1 DI ;INISTRO S1+RO 1. =reme e Lisogna $recisare alcune nozioni% a) !ali'i$% 'ella acra or'ina"ione% l3ordinazione / "alida +uando "iene co!$iuta in $resenza e nel ris$etto di tutti i re+uisiti richiesti nel soggetto (battezzato di sesso masc%ile& c%e non manc%i dell uso di ragione& c%e l ordinazione non sia imposta con violenza , dolo, ecc. secondo il c. (2#-(2'), nel !inistro ("esco"o consacrato - c. (*(2) e nel rito (i!$osizione delle !ani e $reghiera consacratoria). b) In!ali'i$% 'ella acra or'ina"ione% pu. derivare dall inabilit! della persona o del ministro& dalla mancanza delle formalit! e dei re"uisiti ric%iesti per la validit! del rito& da altri vizi. c) =er'i$a 'ella con'i"ione gi&ri'ica 'i mini $ro acro % signi&ica $erdita di +uella condizione giuridica stabile di "ita (insie!e di obblighi e diritti) che distingue il chierico dal laico. La $erdita della condizione giuridica di !inistro sacro (o $erdita dello stato clericale) non "a con&usa con l3in"alidit) dell3ordinazione% si $u> $erdere la condizione giuridica di !inistro sacro, !entre $er!ane l3ordinazione "alida!ente con&erita. La $erdita della condizione giuridica di chierico non co!$orta la dis$ensa dall3obbligo del celibato (c. 29(). d) Obbligo 'el celiba$o (c. 277). La dis$ensa "iene concessa solo dal -o!!o 8onte&ice.

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2. =rinci4io #on'amen$ale L7or'ina"ione &na !ol$a !ali'amen$e rice!&$a non 'i!iene mai n&lla (c. 29*). La condizione di ministro sacro non si perde mai . Si pu1 perdere solo la condizione giuridica o stato clericale.
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3. =er'i$a 'ello $a$o clericale -i $erde la condizione giuridica di !inistro sacro% a) per sentenza giudiziale o decreto amministrativo, con cui si dic%iara l invalidit! della sacra ordinazione+ Co!$orta la dis$ensa dall3obbligo del celibato (c. 29(). b) Mediante la pena di dimissione irrogata legittimamente , "ale a dire nei casi e secondo le !odalit) $re"iste dal diritto c) Mediante rescritto della Santa Sede concesso ai diaconi solo per gravi cause& ai presbiteri per cause gravissime+ Anc%e in "uesto caso non si %a dispensa dall obbligo del celibato+ 9. E##e$$i -ersa la condizione giuridica di c%ierico& il fedele diviene laico. /. Di 4en a 'all7obbligo 'el celiba$o La dispensa dall obbligo del celibato viene concessa unicamente dal Sommo -ontefice.

+1=ITOLO <III Le 4rela$&re 4er onali 1. Le 4rela$&re 4er onali: origini conciliari 'i &na n&o!a i $i$&"ione 2e prelature personali #es3 Opus *ei$ sono istituzioni menzionate per la prima volta dal Concilio Vaticano II (8resbMteroru! ordinis, (*), do"e trattando di una funzionale distribuzione dei presbiteri ed anc%e di specific%e iniziative pastorali in favore di diversi gruppi sociali. 2. Le 4rela$&re 4er onali nel +o'ice (cc. 2.9-2.-) Secondo il c' ,)4 le prelature personali sono formate da pres+iteri e diaconi del clero secolare, senza vincoli territoriali ed esclusa la presenza dei religiosi' ?sse sono rette dagli statuti elaborati dalla -anta -ede. 1' e e 6 4re4o $o &n 4rela$o c(e 6 or'inario 4ro4rio, 'e igna$o a norma 'egli $a$&$i. La potest! del prelato / ordinaria e propria (c. (3).

(8

0li S$a$&$i 'ebbono 'e#inire anc(e i ra44or$i 'ella 4rela$&ra 4er onale con gli or'inari 'el l&ogo nelle c&i +(ie e 4ar$icolari la 4rela$&ra $e a e erci$a o in$en'e e erci$are , $re"io consenso del "esco"o diocesano, le sue o$ere $astorali o !issionarie. 3. Na$&ra gi&ri'ica 'ella 4rela$&ra 4er onale Sono delle strutture pastorali create dalla Suprema Autorit! della '%iesa a beneficio delle '%iese particolari in vista di servizi apostolici specifici+ +1=ITOLO II

;o;
Le a ocia"ioni 'ei #e'eli
1. Il 'iri$$o 'i a ocia"ione nell7e 4erien"a &mana Associarsi / un diritto tipico dell uomo+ Il diritto di associazione presuppone sia il diritto di riunione& sia il diritto di espressione del pensiero+

2. Il 'iri$$o 'i a ocia"ione nel 'iri$$o canonico (cc. 2.8-32.)


Fondato sulla natura sociale dell3uo!o (&onda!ento antro$ologico) e con&er!ato dal battesi!o (&onda!ento trinitario). Il 'odice nel c+ 012 riconosce& dun"ue& in modo esplicito ed esauriente la libert! dei fedeli di fondare e dirigere associazioni per il perseguimento di fini ecclesiali . Cale riconosci!ento era riconosciuto solo i!$licita!ente nel Codice del (9(7, dicendo che erano 0lode"oli:, !a che non era riconosciuta alcuna associazione che non &osse eretta o al!eno a$$ro"ata dalla legitti!a autorit) ecclesiastica.

3. Il #enomeno a ocia$i!o con$em4oraneo


Il c. 2(# in"ece ha ca!biato la situazione . Do4o il +oncilio il #enomeno a ocia$i!o 6 e 4lo o in m&l$i#ormi con#ig&ra"ioni. La ter!inologia si / &atta $iA co!$osita e s&u!ata% 0!o"i!ento: di solito connota &eno!eni associati"i do"e hanno rile"anza una &orte es$erienza s$irituale e un "i"o senso co!unitario. Si 'i $ing&ono i mo!imen$i laicali (&or!ati solo da laici), eccle iali ($erch2 sotto un unico caris!a si uniscono tutti gli ordini di &edeli. 4iri$&ali (co!$rendenti di"erse categorie di &edeli che tendono ad una "ita interiore $iA $ro&onda) e

9. No"ione 'i a ocia"ione


(9

Il 'odice non definisce l associazione dei fedeli ' -3intende $er associazione di &edeli 3&an'o 4iH #e'eli organi""a$i $ra loro, in$en'ono coo4erare 4er raggi&ngere &na o 4iH #inali$% eccle iali me'ian$e &na a$$i!i$% 4re!en$i!amen$e concor'a$a. La colletti"it) organizzata di $ersone, costituisce l3ele!ento !ateriale. lo sco$o da raggiungere e l3accordo sui !ezzi $er conseguirlo ra$$resentano l3ele!ento s$irituale.

/. Elemen$i co $i$&$i!i e #inali$% 'elle a ocia"ioni 'i #e'eli


1) =l&rali$% 'i #e'eli. Secondo il 'odice pu. essere costituita sia da c%ierici& sia da laici o entrambi insieme almeno di tre persone. a +uesti $ossono aggiungersi i !e!bri degli IH !a a nor!a del diritto $ro$rio e col consenso del $ro$rio su$eriore. 2) :nione in$en"ionale e a"ione com&ne. I &edeli intendono $erseguire uno scopo comune, utilizzando i !ezzi concorde!ente accettati. 3) *inali$% eccle iali. La &inalit) dell3associazione de"e coincidere con una delle finalit della Chiesa +uali% l incremento di una vita pi3 perfetta& la promozione del culto pubblico& la promozione della dottrina cristiana& la promozione di altre opere di apostolato. 9) Organi""a"ione $abile. La stabilit) nasce dal rapporto giuridico che lega gli associati tra loro $er il raggiungi!ento dello sco$o co!une. Cutto ci> tro"a es$ressione negli statuti. /) ;e""i. L3associazione $er raggiungere le sue &inalit) dovr! disporre di un patrimonio, anche !ini!o.

C. Ti4ologia 'elle a ocia"ioni


a) 1 ocia"ioni clericali, laicali, mi $e: ono 'ire$$e 'a c(ierici. Si 4&G 4arlare 'i

a ocia"ione laicale 3&an'o 3&e $a ia #orma$a 'a laici, o44&re 4er eg&a #inali$% 4eci#icamen$e laicali, o44&re ia ricono ci&$a come $ale 'all7a&$ori$% eccle ia $ica. b) 1 ocia"ioni in$erna"ionali, na"ionali e 'ioce ane . Sono in$erna"ionali 3&elle ere$$e 'alla San$a Se'e, na"ionali 3&elle ere$$e 'alla +on#eren"a E4i co4ale, 'ioce ane 3&elle ere$$e 'al !e co!o 'ioce ano.

c) 1 ocia"ioni 4&bblic(e e 4ri!a$e. 2*

=ri!a$e sono le associazioni che vengono costituite dai fedeli mediante accordo privato per conseguire un fine ecclesiale non riservato all.autorit ecclesiastica e agiscono in nome proprio' =&bblic(e sono le associazioni che sono erette dall.autorit ecclesiastica, che perseguono un fine per natura sua riservato alla stessa autorit che le erige, viene posta in essere dall.autorit competente.

-. Le a ocia"ioni 4ri!a$e
I) L associazione privata sorge per iniziativa dei fedeli , / da essi go"ernata secondo gli statuti $ro$ri, persegue finalit! ecclesiali non riservate all autorit! ecclesiastica . (on possiede la personalit giuridica, ma la pu1 ac/uistare per decreto formale dell.autorit ecclesiastica competente a norma del c' 3,,' In tal caso diventano associazioni private riconosciute' II) III) 1 ocia"ioni 4ri!a$e non ricono ci&$e. (on avendo la personalit giuridica non sono soggetti di diritti o doveri nella Chiesa' 1 ocia"ioni 4ri!a$e ricono ci&$e. Sono associazioni private ma erette con personalit! giuridica mediante decreto formale+ Bueste associazioni $ossono agire giuridica!ente nell3a!bito dell3ordina!ento della Chiesa e ris$ondono in +uanto associazioni del loro o$erato

8) 1 ocia"ioni 4&bblic(e (cc. 312-320)


2e associazioni pu++liche, come pure le loro federazioni, sono costituite ed erette mediante decreto dalla competente autorit ecclesiastica. Il cara$$ere 4&bblico 'i &na a ocia"ione 6 'e$ermina$o 'alla ere"ione #a$$a 'alla com4e$en$e a&$ori$% eccle ia $ica (c. 312), 'alla a &n"ione 'egli co4i eccle iali (c. 301) e 'alla #inali""a"ione 'ella a ocia"ione al bene com&ne eccle iale. Con il decreto di erezione "iene con&erita anche la $ersonalit) giuridica $ubblica e $erci> l3associazione di"iene soggetto di diritti e do"eri nell3organizzazione della Chiesa. L7a&$ori$% eccle ia $ica: a) erige l associazione in persona giuridica& approva gli statuti e le loro modific%e (cc+ 410$415) b) conferma il moderatore dell associazione& se eletto dalla stessa& oppure lo istituisce& se da "uesta presentato& oppure lo nomina se cos6 prevede il diritto proprio (c+ 417) c) nomina il cappellano o l assistente ecclesiastico (c+ 417) 2(

d) pu. designare un commissario& in circostanze speciali e se lo ric%iedono gravi motivi (c+ 418) e) pu. rimuovere per giusta causa il moderatore dell associazione (c+ 418) &) pu. sopprimere per gravi cause e alle condizioni previste la stessa associazione (c. 32*) 1gire in nome 'ella +(ie a. -igni&ica che l3autorit) ecclesiastica si rende garante dell autenticit! ecclesiale della sua azione. 6i conseguenza l3associazione gode della garanzia che deri"a dall3atto magisteriale$pastorale con il +uale l3autorit) ecclesiastica l3ha a$$ro"ata ed eretta. L atto di erezione / atto magisteriale $erch2 con tale atto si riconosce la con&or!it) dei &ini dell3associazione con i &ini ecclesiali. /, anche, atto pastorale (di go"erno), $erch2 "iene costituita una nuo"a $ersona giuridica, idonea a o$erare giuridica!ente. Jltre che $er le associazioni (c. 3**) la deno!inazione #cattolica9 / $re"ista anche $er altre istituzioni% scuole, universit, altre iniziative apostoliche. -$etta alla co!$etente autorit) stabilire i criteri in base ai +uali "iene co!$iuta la concessione. 8. La !igilan"a 'ell7a&$ori$% eccle ia $ica &lle a ocia"ioni Dna associazione / ecclesiale in +uanto / nella Chiesa, che / una co!unione organica. Le associazioni $ubbliche debbono go"ernarsi a nor!a degli statuti, sotto la su$eriore direzione dell3autorit) ecclesiastica che le ha erette.

+1=ITOLO I 0li i $i$&$i 'i !i$a con acra$a e le ocie$% 'i !i$a a4o $olica Introduzione 1. Sg&ar'o '7in ieme (cc. /-3--9C)

Istituti di "ita consacrata (sez. I)(cc. #73-73*) Libro II $. III -ociet) di "ita a$ostolica (sez. II) (cc. 73(-74')

istituti religiosi istituti secolari

(cc. '*7-7*9) (cc. 7(*-73*)

L3i!$ostazione descritta di&&erisce note"ol!ente da +uella del Codice del (9(7. Buesto Codice non solo tende"a ad assi!ilare le -ociet) di 5ita @$ostolica alla nor!ati"a dei religiosi. L evoluzione 22

dottrinale si ebbe con il 'oncilio Vaticano II c%e %a precisato c%e la vita consacrata& con la professione dei consigli& appartiene intimamente alla vita& alla santit! e alla missione della '%iesa e di a"er indi"iduato gli ele!enti dottrinali costituti"i della "ita consacrata, o&&rendo di essa una descrizione ricca e &econda. Im4or$an$e 6 il &4eramen$o 'ella i'en$i#ica"ione 'ella !i$a con acra$a con la !i$a religio a. Le -5@ erano deno!inate nel Codice del (9(7 co!e 0societ) di "ita co!une:, a di&&erenza con il Codice "igente che "ede l3ele!ento identi&icante nell3a$ostolato.. 2. +ara$$eri $ic(e 4ro4rie 'ella norma$i!a rig&ar'an$e gli I<E e le S<1 Trova ampia applicazione il principio della Agi& $a a&$onomia5% la legislazione co!une non "uole essere n2 tro$$o $articolareggiata n2 tro$$o generica. 3. =re &44o $i #on'amen$ali 'ella norma$i!a &gli I<+ e le S<1 I) Eccle iali$%. Costituisce un &ilo conduttore delle I5C e -5@. Il fondamento dell ecclesialit! / enunciato nel can. #7#% #I consigli evangelici fondati sull insegnamento e sugli esempi di 'risto maestro& sono un dono divino c%e la '%iesa %a ricevuto dal Signore e con la sua grazia sempre conserva9+ 2a Chiesa considera la vita consacrata un dono peculiare del singolo ma anche un dono fatto a se stessa' li I5C sono $atri!onio della Chiesa, sono la stessa Chiesa. Spetta alla competente autorit! della '%iesa regolare la pratica dei consigli evangelici& riconoscere l intendimento e i propositi dei #on'a$ori& approvare ed erigere gli istituti& i codici& le costituzioni e le loro modific%e& approvare nuove forme di vita consacrata e decretare la soppressione degli istituti+ Il c. #74 sottolinea il dovere di custodire fedelmente il patrimonio (carisma) dell istituto. Cale obbligo deri"a dal &atto che il patrimonio, oltre che dell3istituto, appartiene alla '%iesa, interessata $erch2 esso abbia a raggiungere tutte le sue &inalit). II) 0i& $a a&$onomia 'i !i$a . 6al can. #8' E( si legge che / riconosciuta ai singoli istituti una giusta autonomia di vita (cio/, la ca$acit) di e!anare nor!e interne non contrastanti con le nor!e uni"ersali e con +uelle a$$ro"ate dalla -anta -ede co!e codice &onda!entale o costituzioni), s$ecial!ente di go"erno, !ediante la +uale $ossano "alersi nella Chiesa di una $ro$ria disci$lina e conser"are integro il $ro$rio $atri!onio. Cra i contenuti del genuino caris!a &igurano la #volont! di

23

inserimento nella '%iesa9 e #la coscienza di subordinazione alla sacra gerarc%ia9.

Sezione &. 0li i $i$&$i 'i !i$a con acra$a E( 1 Norme com&ni a $&$$i gli I<+ -i a$$licano anche alla "ita ere!itica, all3ordine delle "ergini e alle nuo"e &or!e di "ita consacrata. 1. La !i$a con acra$a me'ian$e la 4ro#e ione 'ei con igli e!angelici: elemen$i co $i$&$i!i e en"iali (c. /-/) La professione dei consigli evangelici (E() diviene una forma stabile di vita regolata con leggi proprie (E2) e i fedeli c%e professano i consigli (E() vengono a costituire gli IV' (E2). A+ li elemen$i $eologici e en"iali sono% la con acra"ione 'ella !i$a me'ian$e la 4ro#e ione 'ei con igli la e3&ela 'i +ri $o 4iH 'a !icino o$$o l7a"ione 'ello S4iri$o San$o la $o$ale 'e'i"ione a Dio, ama$o o4ra ogni co a la dedizione con nuo"o s$eciale titolo all3onore di 6io, all3edi&icazione della Chiesa e alla sal"ezza del !ondo la tendenza alla $er&ezione della carit) nel ser"izio del regno di 6io la &unzione di segno lu!inoso nella Chiesa, +uale $reannuncio della gloria celeste. :+ li elemen$i canonici sono%

6a cui il canone e"idenzia% -

ere"ione canonica 'a 4ar$e 'ella com4e$en$e a&$ori$% #orma 'i !i$a liberamen$e cel$a e &a $abili$% 4ro#e ione o im4egno me'ian$e i !o$i o al$ri !incoli acri, a econ'a 'elle leggi 4ro4rie 'i cia c&n i $i$&$o congi&n"ione 4eciale alla +(ie a e al &o mi $ero. 24

Il Codice $rende in considerazione solo le &or!e stabili di "ita consacrata. <i$a con acra$a 4er me""o 'ei con igli e!angelici . Il Codice, e ancor $ri!a i docu!enti del !agistero, assumono la categoria della consacrazione "uale denominatore teologico$giuridico comune per tutte le forme di vita consacrata . La ca& a $r&men$ale 'i 3&e $a con acra"ione 6 la 4ro#e ione 'ei con igli e!angelici. -otto l3as$etto teologico il !odello di ri&eri!ento / la consacrazione di Cristo, su$re!o consacrato e !issionario del 8adre $er il suo Hegno. La sua vita di verginit!& obbedienza e di povert! esprime la sua filiale adesione al disegno del -adre . Con la consacrazione ci si d totalmente a !io.. ;e'ian$e i !o$i o al$ri !incoli acri. ,egli IH i consigli e"angelici "engono assunti !ediante l3e!issione di voti pubblici& perpetui o temporanei da rinno"arsi alla scadenza. ,egli I- in"ece i "incoli sacri con cui "engono assunti i consigli e"angelici sono stabiliti dalle costituzioni dell3istituto, le +uali debbono anche de&inire gli obblighi che essi co!$ortano (c. 7(2). La consacrazione / $iena e co!$leta anche senza i "oti. 2. Eccle iali$% 'ella !i$a con acra$a (c. /-9) Il c. #74 a&&er!a che lo stato di coloro che $ro&essano i consigli e"angelici negli I5C 0 appartiene alla vita e alla santit! della '%iesa9, $erci> aggiunge #deve nella '%iesa essere sostenuto e promosso da tutti9 (ecclesialit) della "ita consacrata) (L 44). designata +uesta co!e una 0s$eciale "ocazione:. E7 Dio c(e c(iama alla !i$a con acra$a. 3. I con igli e!angelici (cc. /-/-/-C) -ono $re"isti +uattro a!biti di co!$etenza dei $astori. -$etta alla co!$etente autorit) della Chiesa% () interpretare i consigli evangelici. 0) Regolare la pratica dei consigli con leggi 4) 'ostituire forme stabili di vita dei consigli mediante l approvazione canonica 5) 'urare c%e gli istituti abbiano a crescere e a svilupparsi secondo lo spirito dei fondatori e le sane tradizioni+ 9. +la i#ica"ione e $i4ologia 'egli I<+ (cc. /--, /88) 6i"erse &or!e di "ita consacrata%

2#

a) il c. #77 distingue% Istituti che seguono Cristo che prega (contemplativi), annuncia il 4egno (di vita apostolica), che &a del bene agli uo!ini (di carit!), che condivide la vita degli uomini nel mondo (secolari). b) ;na seconda classificazione corrisponde alla divisione tra IV' % gli anacoreti, l3ordine delle "ergini e le nuo"e &or!e di "ita consacrata. Tra le SVA& invece& sono comprese "uelle i cui membri senza voti perseguono il fine apostolico proprio della societ! (c. 73( E () e +uelle i cui !e!bri assu!ono i consigli e"angelici con +ualche "incolo de&inito dalle costituzioni (c. 73( E 2). c) Dna terza classi&icazione ha $er &onda!ento il di"erso !odo di assu!ere i tre consigli e"angelici e di "i"ere la "ita &raterna% istituti religiosi% in +uesti istituti i consigli e"angelici sono assunti !ediante "oti $ubblici, te!$oranei o $er$etui, se!$lici o solenni e la "ita &raterna / "issuta in co!unit). Istituti secolari% in +uesti istituti i consigli e"angelici sono assunti con &or!e di "incolo stabilite dalle costituzioni dell3istituto ($ro!essa, giura!ento, "oti $ri"ati9) e la "ita &raterna / "issuta dai !e!bri non in &or!a co!unitaria, !a nelle situazioni ordinarie del !ondo, soli o ciascuno nella $ro$ria &a!iglia, o in gru$$i di "ita &raterna a nor!a delle costituzioni. d) Dna +uarta classi&icazione tiene conto dell3a$$ro"azione ottenuta dagli istituti% Istituti di diritto pontificio% se sono stati eretti o$$ure a$$ro"ati con decreto &or!ale delle -ede @$ostolica. e) Istituto di diritto diocesano% se, eretti dal 5esco"o diocesano, non hanno ottenuto dalla -ede @$ostolica il decreto di a$$ro"azione. &) Nel < 1 viene precisato c%e la natura dello stato di vita consacrata non / n= clericale n= laicale& ma completo in s=. 8erci>, la $resenza di 0&ratelli: non ordinati non !odi&ica la sua natura n2 lo &a di"entare !isto. ,el E 3 del c. #88 "iene de&inito l3istituto laicale in !odo $iA a$$ro&ondito ris$etto al Codice del (9(7. ,el de&inire se / laicale ha rile"anza l3intenzione del &ondatore, la legitti!a tradizione, la natura, l3indole e il &ine dell3istituto, il riconosci!ento dell3autorit) della Chiesa. /. +ari ma o 4a$rimonio 'egli I<+ (c. /-8) =a$rimonio o cari ma 'egli I<+ . Il Concilio a&&er!a che ogni istituto / un dono del -ignore alla Chiesa (c. #7#). 'iascun istituto %a una propria fisionomia& una propria funzione& un proprio spirito& delle finalit! specific%e. Il c. #78 $er indicare tutti +uesti ele!enti usa il ter!ine A4a$rimonio5 che $er> non / entrata nell3uso corrente do"e si $re&erisce il ter!ine Acari ma5. 2'

Na$&ra, #ine, 4iri$o e in'ole 'ell7i $i$&$o. a) Na$&ra dell3istituto si ri&erisce alla "ita !onastica, "ita a$ostolica o "ita secolare. Co!$orta dire se / clericale, o$$ure !isto. b) *ine dell3istituto / +uello dato dal &ondatore co!e sco$o o !issione dell3istituto. c) S4iri$o / ci> che ani!a la "ita $ro$ria dell3istituto. d) In'ole / il ter!ine che indica lo stile di "ita (es. indole conte!$lati"a). riassu!e tutte le altre caratteristiche. e) Sane $ra'i"ioni sono +uei linea!enti che lungo i secoli sono &issati co!e caratterizzanti l3istituto stesso (es. la clericalit)). S$r&men$i gi&ri'ici 4er la $&$ela 'el cari ma. Il legislatore "uole che il $atri!onio dei singoli istituti &iguri nel co'ice #on'amen$ale o co $i$&"ioni . @ltro stru!ento giuridico $re"isto dal legislatore / la gi& $a a&$onomia di "ita s$ecial!ente di go"erno riconosciuta ai singoli istituti. Ere"ione 'i &n I<+ . 8ossono erigere I5C% 1+ La Sede Apostolica> 0+ I Vescovi diocesani& dopo aver consultato la Sede Apostolica (c&r. c. (34 E 3). @ll3erezione si acco!$agna l3a$$ro"azione delle costituzioni. ?3 un atto di natura costituti"a, nel senso che &a sorgere nella Chiesa una nuo"a $ersona giuridica, con tutti i diritti e do"eri ad essa inerenti. L7a$$o 'i ere"ione-a44ro!a"ione 6 con$em4oraneamen$e &n a$$o 'i magi $ero e 'i go!erno. ?3 un atto di !agistero, $erch2 il caris!a del &ondatore "iene riconosciuto autentico. -. atto di governo perch5 viene costituita una nuova persona giuridica idonea a porre atti di giurisdizione. So44re ione 'i &n I<+. La so$$ressione di un I5C s$etta unica!ente alla -ede @$ostolica (che / l3organo che ne ha sancito l3erezione) alla +uale co!$ete $ure dis$orre dei beni te!$orali relati"i. C. 1&$onomia 'i !i$a 'egli I<+ e loro rela"ione con l7a&$ori$% eccle ia $ica (c. /8C) 1) 1&$onomia 'i !i$a. Buesta situazione / stata ribaltata ris$etto al CIC del (9(7 secondo il +uale gli istituti erano sotto!essi all3autorit) gerarchica sal"o esenzione. B) 1mbi$o 'ell7a&$onomia. L3autono!ia riguarda anche la "ita esterna dell3istituto, in $articolare l3a$ostolato. +) Rela"ione con l7a&$ori$% eccle ia $ica. 5iene a&&er!ata la $eculiare soggezione alla Chiesa e al 8a$a, considerato co!e un su$eriore interno dell3istituto (c. #9*). D) L7e en"ione. Jbietti"o dell3esenzione / +uello di $ro""edere !eglio alle necessit) dell3a$ostolato e al bene degli istituti. 27

-. Il 'iri$$o 4ro4rio 'egli I<+ =reci a"ioni $erminologic(e. Tale codice fondamentale pu. prendere il nome di regola& costituzione o altro. -i $re&erisce in&atti il ter!ine costituzioni $er indicare il codice &onda!entale.

Il 'iri$$o 4ro4rio 'ei &n I<+. Il c. #87 stabilisce +uali !aterie essenziali de"e contenere il codice &onda!entale% il patrimonio proprio dell.istituto3 intendimento e progetti del fondatore, fine e spirito dell.istituto le norme fondamentali relative al governo dell.istituto, alla disciplina dei mem+ri, alla loro incorporazione e formazione l.oggetto proprio dei vincoli sacri' Tale testo deve essere approvato dalla competente autorit! della '%iesa (Santa Sede o Vescovo diocesano)+ Rela"ione $ra le 'i!er e ca$egorie 'i $e $i . 6esto primario sono le costituzioni . In &n gra'o &bor'ina$o al co'ice #on'amen$ale $anno gli al$ri co'ici, com4ren'en$i norme c(e non $ro!ano la loro na$&rale colloca"ione nel co'ice #on'amen$ale . 8er i ra$$orti tra i "ari testi "ale il $rinci$io gerarchico. 8. La 4o$e $% 4ro4ria 'ei &4eriori e 'ei ca4i$oli negli I<+ (c. /.C) Il 'a$o norma$i!o' Il Codice vigente afferma c%e i superiori e i capitoli degli istituti hanno sui mem+ri "uella potest! che definita dal diritto universale e dalle costituzioni, ossia una potest! ecclesiastica pubblica' I su$eriori !aggiori di +uesti istituti sono detti #ordinari9 . La 4o$e $% negli I<+, 'a$i cer$i e 3&e $ioni a4er$e . 8arte della dottrina ritiene che la distinzione tra le due potest! / solo tecnica ma c%e in realt! sono della stessa natura+ Il Codice identifica l.ordinario nei superiori maggiori dell.istituto o della societ (c. '2* e c. 734). ,egli IH e nelle -5@ clericali di diritto diocesano, ordinario / il "esco"o diocesano. .. 1mmi ione all7i $i$&$o (c. /.-) He+uisiti $er l3a!!issione in un I5C sono% candidato di religione cattolica 28

retta intenzione possegga le "ualit! ric%ieste dal diritto universale e proprio non sia vincolato da impedimenti sia adeguatamente preparato+

10. I con$en&$i e en"iali 'ei con igli e!angelici Il legislatore tratta dei consigli e"angelici di castit), $o"ert) e di obbedienza nei cc. #98-'*(, nei +uali sono anche de&initi gli obblighi &onda!entali che debbono essere osser"ati da tutti coloro che $ro&essano i consigli e"angelici. Il contenuto giuridico &onda!entale dei consigli e"angelici risulta cosN s$eci&icato% il consiglio evangelico di castit! comporta l obbligo della perfetta continenza nel celibato il consiglio evangelico della povert) il consiglio evangelico dell obbedienza

11. La !i$a #ra$erna (c. C02) La "ita &raterna, intesa co!e "ita condi"isa nell3a!ore, / segno della co!unione ecclesiale. 12. Ricono cimen$o 'ella !i$a eremi$ica e 'ell7or'ine 'elle !ergini (c. C03-C09) Inno"ando ris$etto al Codice del (9(7 il legislatore riconosce u&&icial!ente la "ita ere!itica o anacoretica e l3ordine delle "ergini (c. '*3-'*4). Si tratta di forme di vita consacrata c%e %anno avuto notevole incremento durante il sec+ ??+ iuridica!ente si ha una "era &or!a di "ita consacrata se l3ere!ita% professa pubblicamente i tre consigli evangelici confermandoli con voto o altro vincolo sacro nelle !ani del "esco"o della diocesi do"e intende realizzare l3esistenza ere!itica osserva la forma o programma di vita c%e gli / proprio sotto la guida del vescovo iuridica!ente l3ordine delle "ergini si aggiunge alle altre &or!e di "ita consacrata se le "ergini% sono consacrate a *io dal vescovo secondo il rito liturgico approvato si dedicano al servizio della '%iesa+

2o strumento canonico di consacrazione della vergine il %santo proposito di seguire Cristo pi7 da vicino"' Il santo proposito sostituisce il voto& ma gli effetti sono molto simili a "uelli del voto

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Sezione ,' Le ocie$% 'i !i$a a4o $olica 1. 1nno$a"ioni 4reliminari His$etto agli I5C nelle -5@ manca la professione dei consigli evangelici con voto pubblico. Anche la vita fraterna in comunit condotta %secondo un proprio stile" che non /uello degli IVC e in particolare degli I4' 8er /uesto nel c' *3& si afferma che la SVA si aggiungono agli IVC . L3ele!ento giuridico $rinci$ale / l3incor$orazione alla societ), dalla +uale deri"ano gli e&&etti giuridici &onda!entali, de&initi dalle costituzioni (c. 737). 2. No"ione 'i S<1 6e"e% perseguire uno scopo apostolico proprio, al /uale tutto il resto deve essere ordinato (strutture& stile di vita& accettazione dei membri& formazione& governo). I mem+ri devono condurre una vita fraterna in comune, secondo le costituzioni !evono tendere alla perfezione della carit per mezzo dell.osservanza delle costituzioni &4eriore in nome 'ella +(ie a !a si con&igura co!e una $ro!essa ri"olta alla societ) e non incor$ora alla societ) . L3incor$orazione a""iene !ediante altro atto stabilito dal diritto. 3. 1mmi ione 'ei can'i'a$i, #orma"ione, obblig(i, 'iri$$i L3a!!issione dei !e!bri (cc. '42-'4#), il $eriodo di $ro"a, l3incor$orazione e la &or!azione "engono deter!inate dal diritto $ro$rio di ogni societ). 9. 1mmini $ra"ione 'ei beni Le societ), le loro $ro"ince o $arti e le case, sono $ersone giuridiche e in +uanto tali hanno la ca$acit) di ac+uistare, $ossedere a!!inistrare e alienare i beni.

Il !incolo con c&i i a &mono i con igli e!angelici 6 4ri!a$o, cio6 non !iene acce$$a$o 'al

0li I $i$&$i Religio i


(c.C0-.C1--C20-C-3-C83 i!$ortanti) li ele!enti caratterizzanti la "ita religiosa sono% () la consacrazione di tutta la persona 0) il carattere espone sale della vita religiosa 4) la donazione di s= "uale specifico offerto a *io+

3*

L@istituto / una societ!. un gruppo o comunit di persone che si consacrano a !io mediante la protezione dei consigli' L=istituto $u> essere religioso o secolare. -econdo il c. '*7 sia un istituto religioso +uando i !e!bri% a$ Assumono i consigli evangelici mediante voti pu++lici' I "oti "ertono su i consigli e"angelici. 6ebbono essere $ubblici cio/ accettati dal legitti!o su$eriore in no!e della Chiesa +$ Conducono "ita &raterna incontra' c$ 4endono testimonianza pu++lica a Cristo e alla chiesa vivendo separati dal mondo in conformit all9indole e alle finalit proprie di ciascun istituto'

Il go!erno 'egli i $i$&$i (cc. C1--C90). I' Superiori e consigli Il superiore / la persona fisica c%e in virt3 del suo ufficio in nome proprio o altrui esercita la protesta religiosa+ II' -sercizio della potest () l9o++edienza e la fedelt alla chiesa e al proprio istituto. ,$ emettere personalmente, all9inizio del loro mandato, nella professione di fede secondo la forma approvata dalla sede apostolica in conformit a /uanto sta+iliscono le costituzioni' L?a4o $ola$o 'ei gli i $i$&$i religio i (cc. C-3-C83) Il legislatore a&&er!a il "alore ecclesiale e la di!ensione a$ostolica di +ualsiasi ti$o di IH (indi"iduale o colletti"o). I religiosi, come tutti i fedeli, sono tenuti all9o++ligo di conservare sempre, anche nel loro mondo di agire, la comunione con la chiesa' In $ri!o luogo i religiosi sono soggetti alla $rotesta dei "esco"i in ci> che riguarda% a$ 2a cura delle anime' +$ 29esercizio pu++lico del cultore di vino. c$ 2e altre opere di apostolato' In secondo luogo i religiosi sono soggetti anc%e i propri superiori . L=azione a$ostolica "a in&atti attuata con riguardo all=indole alle &inalit) dei singoli istituti. In vescovi hanno l9autorit e la direzione delle opere da loro affidate ai religiosi in /uesto caso necessaria una convenzione scritta tra il vescovo diocesano il superiore dell9istituto per /uanto riguarda l9opera da salvaguardare, i religiosi in da destinare lN e gli as$etti econo!ici. I superiori debbono compiere il proprio incarico ed esercitare la propria potest!%

3(

0li I $i$&$i Secolari


(cc. -10--1- i!$ortanti) Jttenuta la $ri!a a$$ro"azione dal -apa -io ?II nel 1A57 con la costituzione 8rovvida 0ater -cclesia, nell=anno successi"o con il !otu $ro$rio 8rimo feliciter, %anno ottenuto la loro identit! canonica+ B un istituto di vita consacrata in cui i fedeli vivono nel mondo tenendo alla $er&ezione della carit) e s=i!$egnano $er la santi&icazione del !ondo so$rattutto o$erando all=interno di esso. L istituto secolare raggruppa fedeli& sia laici c%e c%ierici& i "uali s@impegnano alla pratica dei consigli evangelici formando una fraternit! fondata nel carisma proprio dell@istituto . L=ele!ento costituti"o dei gli istituti secolari / la consacrazione della secolart!,cio/, l?&nione in'i ol&bile e' e en"iale #ra vita secolare e vita consacrata, !ediante la $ro&essione dei consigli e"angelici. Di##eren"e #ra gli IS e gli IR li ele!enti costituti"i di un I- sono% la consacrazione la secolarit) l=assunzione dei consigli e"angelici !ediante "incoli sacri a nor!a della costituzione in i!$egnano a$ostolico

+1=ITOLO II La co $i$&"ione gerarc(ica 'ella +(ie a 1. +(ie a &ni!er ale, +(ie a =ar$icolari 2a parte II del li+ro II del C!C, s.intitola la costituzione gerarchica della Chiesa' Che corrisponde al capitolo II della Lumen Gentium+ I sezione) contiene i canoni riguardanti la su$re!a autorit) della Chiesa. II sezione) riunisce tutti i canoni riguardanti le Chiese $articolari. '%i appartiene ad una '%iesa particolare appartiene contemporaneamente al corpo delle '%iese , $erch2 in ogni Chiesa $articolare / "era!ente $resente la Chiesa di Cristo una, santa, cattolica ed a$ostolica. Il ter!ine gerarchia / da intendere% ( come complesso delle persone c%e partecipano della podest! della '%iesa in diverso grado (8a$a, "esco"i ecc.) 32

2. il potere ai diversi soggetti tra loro gerarc%icamente subordinati 3 La caratteristica della '%iesa comunione% la Chiesa co!e co!unione gerarchica 1 gerarchica!ente organizzata. 2. :ni$% 'ella +(ie a 2.unit, indica nel collegio o ceto sta+ile degli apostoli con a capo -ietro (L (8-(9). 'os6 i Vescovi& come successori degli apostoli& sono uniti tra loro in un unico 'ollegio congiunto al Romano -ontefice& successore di -ietro e sono costituiti pastori sotto la sua guida (L 22).

3. La +(ie a 'i Roma ,el cuore del reticolo di tutte le Chiese $articolari che co!$ongono l3unica Chiesa di 6io, un posto a s5 occupa la '%iesa di Roma, sede del successore di 8ietro. ?ssa a$$are co!e il "incolo uni&icatore la Chiesa sin dall3antichit).

;o;
+1=ITOLO III La &4rema a&$ori$% 'ella +(ie a: Il Romano =on$e#ice e il +ollegio 'ei !e co!i -o!!o 8onte&ice La &4rema a&$ori$% 'ella +(ie a Collegio dei 5esco"i Dn du$lice soggetto di su$re!a autorit)% il -apa e il 'ollegio dei Vescovi. Buesto i!$lica tre as$etti da esa!inare% (. L7&ni$% 'el collegio (c. 33*). Il 4omano 8ontefice, successore di 8ietro e i Vescovi, successori degli Apostoli, sono tra loro congiunti % come Ges3 e degli Apostoli+ ,el Collegio dei 5esco"i continua la $eculiare organizzazione interna degli @$ostoli con a ca$o 8ietro (successore). Fonda!ento dell3unit) dei 5esco"i e della collegialit) / la consacrazione sacramentale e la comunione gerarc%ica con il Romano -ontefice . 2. La liber$% 'el =a4a% il suo primato di giurisdizione (cc. 33(-333). Il 'ollegio dei Vescovi non pu. esistere senza il -apa& non pu. agire contro di lui& n= senza di lui (L 22). Il 4omano 8ontefice in virt7 del suo ufficio di Vicario di Cristo e di pastore di 33 2 ogge$$i.

tutta la Chiesa, ha nella Chiesa la potest! piena& suprema e universale , che $u> esercitare se!$re libera!ente. 3. L7e erci"io congi&n$o 'el go!erno 4a $orale 'ella +(ie a #ra =a4a e <e co!i . La #collegialit!9 episcopale% sta a signi&icare l3unione e l3azione collegiale dei 5esco"i con il successore di 8ietro. 6o$o il Concilio i $a$i hanno insistito sulla necessit) di s"ilu$$are la collegialit) e di &atto oggi tale $rinci$io / attuato nelle strutture della Chiesa in "ari !odi e gradi% a) il Collegio dei Vescovi esercita in modo propriamente collegiale la suprema e piena potest di cui dotato innanzitutto nel concilio ecumenico. +$ Il Sinodo dei Vescovi una seconda espressione vera, anche se parziale, della collegialit universale' c) Altre forme di collegialit! parziale% es. -inodi dei 5esco"i riuniti in asse!blea s$eciale, -inodi regionali, Collegio dei Cardinali, 8atriarcati orientali, Concili $articolari, Con&erenze e$isco$ali. L ordine dei Vescovi non pu. esercitare la sua suprema e piena potest! se non insieme con il suo capo e mai senza il suo capo. Il Romano =on$e#ice: (. <e co!o 'ella +(ie a 'i Roma% Vescovo di 4oma, in /uanto il ministero che esercita innanzitutto nei confronti della sua diocesi, sulla +uale ha una res$onsabilit) e$isco$ale i!!ediata e diretta. 2. Il mini $ero &ni!er ale 'el =a4a. Il ministero del 8apa ha anche una dimensione universale. una $otest) $iena, ordinaria, su$re!a, i!!ediata sulla Chiesa, $otest) che $u> esercitare se!$re libera!ente (c. 33(). 3. L7ele"ione 'el =a4a' 2.elezione del 8apa riservata sin dai tempi del Concilio 2ateranense III #&&*)$ al Collegio dei Cardinali, che ra$$resenta la Chiesa di Ho!a. L uso del conclave venne introdotto con il 'oncilio di Lione (1075) da Gregorio ?. :ni!er i Dominici 0regi (D6 )% Costituzione a$ostolica, $ro!ulgata da "acante e all3elezione del Ho!ano 8onte&ice. a) Regime gi&ri'ico 'ella e'e !acan$e. (ei casi di sede vacante il governo della Chiesa spetta al Collegio dei Cardinali fino alla designazione del nuovo 8apa, "enendo, e"entual!ente sciolti ipso iure sia il concilio ecu!enico sia il sinodo dei 34 io"anni 8aolo II il 22

&ebbraio (99'. ?3 la normativa giuridica vigente relati"a al regi!e giuridico della -ede @$ostolica

5esco"i. Dn ruolo di $articolare rile"anza / s"olto in +uesto $eriodo dal cardinale camerlengo di Santa Romana '%iesa, ca$o dicastero della Ca!era @$ostolica. b) =roce'&ra 4er l7ele"ione 'el Romano =on$e#ice. L3elezione del H8 / de!andata ad un corpo elettorale precostituito e non tro$$o nu!eroso, costituito dal collegio dei cardinali di Santa Romana '%iesa, ad eccezione di +uelli che abbiano gi) co!$iuto l780J anno di et). Il nu!ero !assi!o di cardinali elettori non 'e!e &4erare i 120, esclusi i cardinali in pectore e coloro che sono stati deposti dalla condizione cardinalizia. 8arteci$are all3elezione del 8a$a / $er i cardinali un diritto-do"ere. Il suo inizio / stabilito dalla congregazione generale entro (#-2* giorni dal decesso del 8a$a. c) S!olgimen$o 'ell7ele"ione. (D6 ) Dnica $ossibilit) di eleggere il nuo"o $a$a / l elezione per scrutinio uninominale e segreto $er la cui $er&ezione / richiesta al!eno la !aggioranza +uali&icata dei due terzi co!$utata sulla totalit) degli elettori $resenti. d) L7acce$$a"ione 'ell7ele$$o. Il Ho!ano 8onte&ice ottiene la $otest) $iena e su$re!a sulla Chiesa con% I) II) III) l elezione legittima accettazione consacrazione episcopale+

Costui / esortato a non sottrarsi all3u&&icio. Il cardinale $rotodiacono co!unica al $o$olo l3elezione e l3identit) del nuo"o 8onte&ice (c. 33#). ,el caso che sia $ri"o del carattere e$isco$ale / subito ordinato "esco"o. La potest! del -apa cessa per morte& per pazzia certa e perpetua& per apostasia e scisma formale& per rinuncia fatta liberamente e debitamente manifestata senza c%e ci sia bisogno c%e "ualcuno la accetti+ Il +ollegio 'ei <e co!i Il Collegio dei 5esco"i esiste in maniera permanente. L3ele!ento $er cui il 5esco"o di"iene !e!bro del Collegio / la consacrazione episcopale. 6u$lice / la &unzione del 8a$a% egli / Ca$o del Collegio e 8astore della Chiesa uni"ersale. Il Sino'o 'ei <e co!i Il -inodo dei 5esco"i $resso il 8a$a "enne istituito con il ;8 @$ostolica sollicitudo ((9'#) di 8aolo 5I. Buesto consiglio di 5esco"i &u eretto $er!anente $er la Chiesa uni"ersale, co!e soggetto diretta!ente e i!!ediata!ente alla nostra $otest). I co!$iti e la $otest) del -inodo (c. 343) sono di natura consulti"a. 3#

I car'inali 'i San$a Romana +(ie a I 'ardinali ebbero origine dai presbiteri dei titoli o c%iese di Roma& dai diaconi e dai Vescovi suburbicari& c%e costituirono per secoli il presbiterio del Romano -ontefice nel governo dell ;rbe e della '%iesa. Il nu!ero massimo oggi / stabilito in 10C 'ardinali, con un decano, che / il $ri!o tra $ari (c. 3#2). I mem+ri del Collegio sono li+eramente scelti dal 8apa, de++ono essere almeno pres+iteri e coloro che non sono vescovi devono ricevere l.ordinazione episcopale. I Cardinali si distinguono in tre ordini% a) cardinali vescovi, a cui "iene assegnato il titolo di una chiesa su+ur+icaria. b) 'ardinali presbiteri, a cui "iene assegnato il titolo delle +asiliche romane. c) cardinali diaconi, "iene loro assegnata una diaconia dell.:r+e. +on il $i$olo 'i +ar'inale i en$ra a #ar 4ar$e 'el clero romano. La +&ria Romana: (. S!il&44o $orico. La legge $articolare della Curia Ho!ana del 1A88 regola l3insie!e dei dicasteri e degli organis!i ($ersone, u&&ici e istituzioni) che la co!$ongono. (". $ag. 9#). 2. +olloca"ione eccle iologica 'ella +&ria Romana. La Curia non appartiene alla costituzione di"ina della Chiesa, n= / da e"uiparare al 'ollegio dei Vescovi !a appartiene al servizio della '%iesa e dei Vescovi. 3. Na$&ra gi&ri'ica 'ella +&ria Romana' 2a Curia uno strumento nelle mani del 8apa . La Curia Ho!ana ha $ertanto una $otest)% a) vicaria, in +uanto esercitata a no!e del -o!!o 8onte&ice. b) ordinaria, in +uanto annessa all3u&&icio e non data alle $ersone. La Curia non ha $otest) legislati"a. 4. S$r&$$&ra 'ella +&ria Romana. La Curia co!$rende 6icasteri e Jrganis!i. i. Con il no!e di 6icasteri si intendono% la Segreteria di Stato, le Congregazioni, i 6ri+unali, i Consigli e gli :ffici, la Camera Apostolica, l.Amministrazione del 8atrimonio della Sede Apostolica, la 8refettura degli Affari -conomici della Santa Sede' ii. Cra gli Istituti della Curia Ho!ana si collocano% la 8refettura della Casa 8ontificia e l.:fficio delle cele+razioni liturgiche del Sommo 8ontefice. I lega$i 'el Romano =on$e#ice

3'

Fin dai te!$i antichi anche il Ho!ano 8onte&ice esercit> il diritto di in"iare suoi ra$$resentanti (chia!ati 0Legati:) a $arteci$are a Concili o a s"olgere i!$ortanti negozi $resso le corti degli i!$eratori e dei re. @llo stesso !odo i Legati o Nunzi pontifici oggi s"olgono unita!ente ai compiti $iA $recisa!ente diplomatici. I Legati del Ho!ano 8onte&ice sono distinti in 6elegati @$ostolici e Legati 8onti&ici.

+a4i$olo IIII Le c(ie e 4ar$icolari 1. :na 3&e $ione 'i !ocabolario L3es$ressione Chiesa $articolare / di uso recente. Il Concilio 5aticano II "olle indicare col no!e di Chiese $articolari sono la diocesi, la prelatura e l abbazia territoriali, il vicariato apostolico e la prefettura apostolica, l amministrazione apostolica (c. 3'8) e gli Ordinariati militari o castrensi. ,el linguaggio corrente ricorre &re+uente!ente anche l3es$ressione #c%iesa locale9 usato co!e sinoni!o sia di Chiesa $atriarcale, sia di diocesi, $arrocchie, ecc. 2. La +(ie a 4ar$icolare: a 4e$$i $eologici co $i$&$i!i ?le!enti che &anno della Chiesa $articolare la Chiesa di Cristo% L0 2Ca% Il Vescovo& insignito della pienezza del sacramento dell ordine. +(ri $& Domin& 11a% 2a diocesi una porzione del popolo di !io, che affidata alle cure pastorali del Vescovo coadiuvato dal suo pres+iterio O9P nella +uale / "era!ente $resente e agisce la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e a$ostolica. +I+ c. 3C.% 2a diocesi la porzione del popolo di !io che viene affidata alla cura pastorale del Vescovo con la cooperazione del pres+iterio, Oin modo c%e& aderendo al suo pastore e da lui riunita nello Spirito Santo mediante il Vangelo e l Bucarestia& costituisca una '%iesa particolareP in cui / "era!ente $resente e o$erante la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e a$ostolica. La +(ie a 4ar$icolare 6 &na 4or"ione 'el 4o4olo 'i Dio . L3es$ressione $orzione ($ortio) del $o$olo di 6io ha un signi&icato teologico i!$ortante% si ritiene che la Chiesa $articolare abbia origine da una frammentazione della Chiesa uni"ersale. 0a la Chiesa particolare non una parte della Chiesa universale, +ens; la Chiesa universale che si concentra e si manifesta in un gruppo determinato di fedeli' La '%iesa universale "uindi non / la somma delle '%iese particolari. 37

Il mini $ero a4o $olico 'el <e co!o e 'el &o 4re bi$erio . La Chiesa $articolare tro"a nel 5esco"o e nei $resbiteri suoi collaboratori il &onda!ento della sua a$ostolicit) e dell3unit) con il $o$olo di 6io. a) 14o $olici$%% i Vescovi sono i successori degli apostoli nel ministero apostolico e ad essi s$etta testi!oniare e tras!ettere la dottrina a$ostolica in &or!a autore"ole. b) :ni$%% scaturisce dal ser"izio che / $ro$rio del 5esco"o e del suo $resbiterio, vale a dire instaurare la comunione dei fedeli tra loro, dei fedeli con le altre chiese e con il 4omano 8ontefice. c) Il <angelo. Il 5angelo costituisce la base dell3unit) di &ede e di dottrina della Chiesa $articolare. d) L7E&care $ia. Il !istero eucaristico / il centro della Chiesa e &or!a della sua "ita. e) Lo S4iri$o San$o. Lo -$irito -anto di!ora nella Chiesa, la guida "erso la "erit). I @ Le c(ie e 4ar$icolari La +(ie a 4ar$icolare 'ioce ana ,ella Chiesa orientale indica una grande circoscrizione ecclesiastica composta di pi3 province ecclesiastic%e. In Jccidente l3a!bito territoriale del 5esco"o / detto #parrocc%ia9, con cui si indica"a la comunit! urbana e successi"a!ente la campagna circostante. 8er lungo te!$o $arrocchia e diocesi &urono usati co!e sinoni!i. 2.erezione di una diocesi altro non che l.atto formale mediante il /uale la competente autorit determina una porzione di popolo di !io affidandola alla cura pastorale del Vescovo, attraverso la mediazione dell.ufficio' Oggi spetta unicamente alla Santa Sede erigere nuove diocesi& modificare o estinguere "uelle gi! costituite. (c. 373). Elemen$i co $i$&$i!i 'ella 'ioce i% co<edificatore della Chiesa lo Spirito Santo grazie al Vangelo e ai sacramenti. +oe$& #i'eli&m% gru$$o ecclesiale consolidato. <e co!o 'ioce ano% con l erezione della diocesi viene creato un ufficio episcopale preciso con una propria sede cattedrale affidata a un vescovo , detto a$$unto, "esco"o diocesano, in +uanto la sua $otest) / annessa all3u&&icio stesso di titolare della sede diocesana, potest! ordinaria (c. (3(). Elemen$o 'i 4eci#ica"ione% di nor!a / il territorio, ad eccezione delle diocesi $ersonali.

=rela$&ra $erri$oriale (e . Lore$o) e abba"ia $erri$oriale (e . ;on$eca ino). 38

I $relati, non gli abati, territoriali $ossono rice"ere la consacrazione e$isco$ale. <icaria$o a4o $olico e 4re#e$$&ra a4o $olica. Sono territori di missione non ancora eretti a diocesi' Il 5icario (in genere / "esco"o) e il $re&etto (in genere / un $resbitero) hanno $otest) ordinaria $ro$ria. 1mmini $ra"ione a4o $olica. -. una peculiare circoscrizione ecclesiastica territoriale provvisoriamente eretta dalla Sede Apostolica e affidata a un amministratore apostolico che la governa a nome del 4omano 8ontefice' +(ie e 4ar$icolari 4er onali. =rdinariato militare3 una peculiare circoscrizione ecclesiastica assimilata giuridicamente alla diocesi' I chierici formano il pres+iterio dell.ordinariato con un proprio consiglio pres+iterale e possono essere incardinati in esso. ?3 consentito all3Jrdinario castrense di erigere un seminario e di promuovere gli alunni ai sacri ordini. =arrocc(ie e !icaria$i #oranei. +1=ITOLO II< I raggr&44amen$i 'i c(ie e 4ar$icolari 1. +enni $orici Buattro istituti o strutture di co!unione &ra le Chiese $articolari% a) le $ro"ince e le regioni ecclesiastiche. b) i ;etro$oliti. c) i concili $articolari. d) le Con&erenze e$isco$ali. 2. Le 4ro!ince eccle ia $ic(e e le regioni eccle ia $ic(e (cc. 931-939) Il 5aticano II diede lo sti!olo a riesa!inare i criteri di circoscrizione non solo delle diocesi. L esigenza nasceva dal desiderio di provvedere meglio alle necessit! dell apostolato secondo le circostanze sociali e locali. 8er provincia ecclesiastica, si intende il raggruppamento di pi7 Chiese particolari vicine. In essa %anno autorit!& a norma del diritto& il concilio provinciale e il Metropolita& e non possono esservi diocesi esenti+ 3. I ;e$ro4oli$i 39

;etro$olita / il 5esco"o che $resiede ad una $ro"incia ecclesiastica ed ha sotto di s2 altri 5esco"i. A lui compete il titolo di Arcivescovo+. @l ;etro$olita s$etta il pallio, che es$ri!e la $otest) che, in co!unione con la Chiesa di Ho!a, ac+uisisce di diritto nella $ro$ria $ro"incia. 9. I concili 4ar$icolari Ci sono due ti$i di concili% 1. il concilio 4lenario, che / il concilio di tutte le Chiese $articolari della !edesi!a Con&erenza e$isco$ale (c. 439). B. il concilio 4ro!inciale, che / il concilio che co!$rende le di"erse Chiese $articolari della !edesi!a $ro"incia ecclesiastica (c. 44*). Finalit) dei concili $articolari% per l incremento delle fede+ per ordinare l attivit! pastorale comune+ per conservare& introdurre e difendere la disciplina ecclesiastica+

li atti de"ono essere tras!essi alla -ede @$ostolica e ad essa s$etta ri"edere $ri!a della $ro!ulgazione i decreti e!anati dal Concilio (c. 44'). /. Le con#eren"e e4i co4ali Le Con&erenze e$isco$ali nazionali (circa (**) sono di data recente (5aticano II)% a) +on#eren"e e4i co4ali% l.assem+lea dei Vescovi di una nazione o di un territorio determinato, i /uali esercitano congiuntamente alcune funzioni pastorali per i fedeli di /uel territorio, per promuovere maggiormente il +ene che la Chiesa offre agli uomini . Le 'onferenze episcopali non si sostituiscono ai Vescovi+ Lo sco$o delle Con&erenze e$isco$ali / e!inente!ente $ratico% sca!bi di es$erienze e con&ronti di $areri. b) T&$$i i <e co!i 'ioce ani del territorio e +uelli che nel diritto sono loro e+ui$arati (abati, $relati, a!!inistratori, ecc.). c) I <e co!i coa'i&$ori, i 5esco"i ausiliari e gli altri 5esco"i che esercitano nel territorio uno s$eciale incarico stabile a carattere nazionale a loro a&&idato dalla -anta -ede o dalla Con&erenza e$isco$ale. Sono organi 'ella +on#eren"a% le ri&nioni 4lenarie o asse!blea generale il +on iglio e4i co4ale 4ermanen$e

4*

la =re i'en"a (8residente e 8ro-$residente che sostituisce il 8residente se legitti!a!ente i!$edito) la Segre$eria 0enerale.

-ono state &or!ate anche Con&erenze e$isco$ali internazionali (@&rica e ;adagascar, @sia, ?uro$a). +a4i$olo I< I <e co!i 1. 1 4e$$i generali Mediante il ministero del Vescovo& viene fondata l apostolicit! della '%iesa particolare e viene assicurata la sua unit! con la '%iesa universale+ Il Vescovo, in /uanto mem+ro del Collegio episcopale, successore degli apostoli' ?sercita il suo ser"izio $ro&etico, sacerdotale e regale in una tri$lice !odalit)% singolarmente, co!e 5esco"o di una Chiesa $articolare, nell unione con altri Vescovi, al ser"izio di una unione di Chiese $articolari, nell unione con tutti i Vescovi nel 'ollegio episcopale, al ser"izio della Chiesa uni"ersale. -. dotato di potest sacra e presiede una Chiesa particolare, che nel suo am+ito rappresenta la Chiesa universale' ?3 con la consacrazione e$isco$ale che "iene con&erita al 5esco"o la $ienezza del sacra!ento dell3ordine, rice"endo $ure gli u&&ici (munera) di insegnare& di santificare e di governare. 2. <e co!i 'ioce ani e !e co!i $i$olari diocesani% i 5esco"i ai +uali / stata a&&idata la cura di una diocesi titolari% i 5esco"i, che non hanno alcuna giurisdizione nella Chiesa titolare

3. La 4o$e $% 'el !e co!o. Il !e co!o 'ioce ano La $otest) del 5esco"o / &ondata nella consacrazione e$isco$ale, per cui nella sua diocesi il Vescovo non / il vicario del -apa& ma di 'risto stesso. Il co!$ito $astorale che / con&erito al 5esco"o co!$rende le &unzioni di insegnare& di santificare e di governare la sua Chiesa. Il <e co!o 'ioce ano 4er$an$o 6% ;ae $ro 'ella #e'e, in +uanto $rocla!a e insegna la $arola di 6io e "igila sull3integrit) della dottrina 4(

=on$e#ice, in +uanto $resiede alla celebrazione dei sacra!enti e in $articolar !odo dell3?ucarestia =a $ore, in +uanto guida la "ita della co!unit) nella sua liturgia, nella sua !issione e nella sua diaconia.

Il <e co!o 'ioce ano go!erna la +(ie a 4ar$icolare a l&i a##i'a$a con $ri4lice 4o$e $%: a) legi la$i!a% la esercita $ersonal!ente (c. 39() e non $u> derogarla. b) E ec&$i!a% la esercita sia $ersonal!ente sia !ediante i 5icari generali o e$isco$ali. c) 0i&'i"iaria% la esercita sia $ersonal!ente sia !ediante il 5icario giudiziale e i giudici. 9. La cel$a 'ei !e co!i (. 1 4e$$i $orici. 2a scelta dei Vescovi passata storicamente dalle Chiese particolari alla Chiesa di 4oma' 6a $rinci$io in&atti l3elezione era &atta dal clero e dal $o$olo della Chiesa $articolare, secondo &or!e di $arteci$azione al+uanto "arie. 6al III i laici sono esclusi dalla scelta e$isco$ale. Jggi a""iene di diritto dalla santa -ede. 2. Diri$$o !igen$e' (ella Chiesa latina il Sommo 8ontefice nomina li+eramente i Vescovi oppure conferma /uelli che sono stati legittimamente eletti (c. 377). Le in&or!azione $er la no!ina di nuo"i 5esco"i "engono raccolte dalla -anta -ede tra!ite il siste!a delle liste. Almeno ogni 4 anni i Vescovi di una provincia ecclesiastica& oppure le 'onferenze episcopali& mediante una consultazione comune e segreta& compilano un elenco di presbiteri& anc%e membri di IV'& c%e risultino particolarmente idonei all episcopato+ Tale elenco viene trasmesso alla Sede Apostolica& fermo restando il diritto di ciascun vescovo di presentare nomi di presbiteri c%e ritiene degni e idonei alla funzione episcopale . >uando poi si deve procedere alla nomina di un Vescovo, diocesano o coadiutore, spetta al 2egato pontificio proporre la cosiddetta terna alla Sede Apostolica' 3. De igna"ione e nomina 'ei !e co!i e a&$ori$% ci!ili . Il 5at II (Christus 6o!inus) ribadN il $rinci$io che il diritto di no!inare e di costituire i 5esco"i / $ro$rio, $eculiare ed esclusi"o della co!$etente autorit) ecclesiastica. 8er +uanto riguarda l3Italia con il Concordato del (984 si / stabilito che i 5esco"i sono libera!ente no!inati dall3autorit) ecclesiastica. /. I !e co!i coa'i&$ori e a& iliari >uando le necessit pastorali della Chiesa lo suggeriscono, vengono costituiti su richiesta del Vescovo diocesano, uno o pi3 Vescovi ausiliari, i /uali non hanno diritto di successione' ;entre il Vescovo coadiutore, &ornito di s$eciali &acolt), gode del diritto di successione& allor"uando la sede

42

diventa vacante. ?ntra!bi assistono il 5esco"o in tutto il go"erno della diocesi e lo su$$liscono se / assente o / i!$edito. +a4i$olo I<I Se'e im4e'i$a o !acan$e 1. Se'e im4e'i$a -i considera i!$edita +uella sede e$isco$ale in cui il 5esco"o diocesano / tal!ente i!$edito a motivo di prigionia& confino& esilio o inabilit! (c. 4(2). In +uesto caso assu!e il go"erno della diocesi in !odo successi"o. 2. Se'e !acan$e Dna sede e$isco$ale / "acante con la morte del Vescovo diocesano, con la rinuncia accettata dal Romano -ontefice, con il trasferimento e con la privazione intimata al Vescovo stesso. L3@!!inistratore diocesano de"e essere eletto entro otto giorni dal !o!ento in cui si / rice"uto notizia che la sede e$isco$ale / "acante. L3organo co!$etente $er l3elezione / il Collegio dei consultori. -ono sos$esi il 'onsiglio presbiterale& la potest! del vicario generale e del vicario episcopale a !eno che non siano insigniti della dignit) e$isco$ale. +1=ITOLO I<II La $r&$$&ra in$erna 'elle c(ie e 4ar$icolari I @ Organi mi 'i com&nione nella +(ie a 'ioce ana 1. Sino'o Dioce ano a) cenni $orici. Il sinodo diocesano si stabilizza intorno al sec. II con&igurandosi co!e una riunione u&&iciale di controllo e di in&or!azione del clero di una diocesi. Con il CIC del &)&* la periodicit fissata in almeno ogni dieci anni' 2a funzione del sinodo prevalentemente legislativa, esercitata unicamente dal Vescovo, che firma e promulga i decreti confortato dal voto consultivo dei sinodali (c. 3'2). I Sinodi celebrati dopo il Vaticano II si collocano nella #pastorale9, ri!oti"ando la &ede della co!unit), "eri&icare il suo !odo di essere nel contesto storico e sociale, discernere e indicare il ca!!ino da intra$rendere. Blementi del sinodo *iocesanoD

43

(. Na$&ra e #ine 'el ino'o 'ioce ano . il sinodo diocesano / una riunione di sacerdoti e di altri fedeli della '%iesa particolare scelti per prestare aiuto al vescovo diocesano in ordine al bene (nell3esercizio della sua &unzione) di tutta la comunit! diocesana. 2. +om4o i"ione 'el ino'o 'ioce ano% "esco"o diocesano il "esco"o coadiutore e i "esco"i ausiliari i "icari generali i "icari e$isco$ali il "icario giudiziale i canonici della chiesa cattedrale i !e!bri del consiglio $resbiterale il rettore del se!inario !aggiore i "icari &oranei. Sono membri elettiviD i fedeli laici eletti del consiglio pastorale , almeno un presbitero eletto in ciascun vicariato foraneo da tutti coloro c%e ivi %anno cura d anime , alcuni superiori di IR e SVA c%e %anno la casa nella diocesi . 3. +on!oca"ione e 4re4ara"ione 'el circostanze $er celebrare il sinodo. 4. S!olgimen$o 'el ino'o 'ioce ano. Lo svolgimento del sinodo comprende le celebrazioni liturgic%e& la trattazione degli argomenti& la formazione degli orientamenti di concordanza& la redazione di formule precise e rilevanti per il futuro della '%iesa diocesana+ #. Le 'ic(iara"ioni e i 'ecre$i ino'ali. -otto l3es$ressione 0decreti: e 0dichiarazioni: si $ossono co!$rendere tre realt)% a) "ere nor!e giuridiche (costituzioni) b) indicazioni $rogra!!atiche $er l3a""enire c) a&&er!azioni con"inte delle "erit) di &ede o della !orale cattolica +a4i$olo I<III 2. Il con iglio 4re bi$erale a) Da$o $eologico. L3ordinazione $resbiterale con&erisce al $resbitero l3autorit) !inisteriale e si!ultanea!ente lo inserisce nell3unico $resbiterio (c&r. $er i "esco"i con il Collegio dei "esco"i). 44 ino'o 'ioce ano . -$etta al "esco"o "alutare le

b) +enni $orici &l A4re bK$eri&m5. Fino al I5-5 secolo il $resbiterio a$$are co!e un collegio di $resbiteri unito al "esco"o co!e 0il senato di 6io:. I $resbiteri sono consiglieri del "esco"o nella conduzione della co!unit). Tutto "uesto clero forma un unico presbiterio c%e sar! c%iamato diocesano . (asce in /uesto periodo il Capitolo e il relativo titolo di canonico #senato$' ,el secolo II si &or!a la curia diocesana. c) Il con iglio 4re bi$erale% es$ri!e la corres$onsabilit) $resbiterale. ,ella 8resbiteroru! Jrdinis 7 si legge% 0vi sia un senatus di sacerdoti& rappresentanti dei presbiteriE:. d) Norma$i!a. Il collegio $resbiterale / un organo consultivo, o"e il "esco"o ha obbligo di consultarlo $eriodica!ente $ri!a di $rendere deter!inate decisioni. Il con iglio !iene ciol$o: nei casi di sede "acante $er decreto del "esco"o nel caso che non ade!$ia il co!$ito a&&idatogli o ne abusi gra"e!ente. Il con iglio 6 #orma$o 'a: I. II. III. !e!bri di diritto ("icario generale, "icari e$isco$ali, rettore del se!inario) !e!bri libera!ente no!inati dal "esco"o !e!bri libera!ente eletti dagli stessi sacerdoti a"enti diritto (circa la !et) sono !e!bri eletti). Le tre categorie %anno pari dignit! giuridica . Il "esco"o ha bisogno del $re"io $arere del consiglio in "ari casi% es. $er con"ocare il sinodo diocesano, $er erigere, so$$ri!ere e !odi&icare le $arrocchie, ecc. 3. Il collegio 'ei con &l$ori In ogni diocesi ci deve essere un organo consultivo $er coadiu"are il "esco"o nel go"erno $astorale% il collegio dei consultori. ?sso / co!$osto da un gru$$o di sacerdoti, in nu!ero non !inore di sei e non !aggiore di dodici, scelti libera!ente dal "esco"o fra i mem+ri del consiglio pres+iterale , i +uali costituiscono $er un +uin+uennio. Il collegio / presieduto dal vescovo diocesano . @ "olte il $arere del collegio ha carattere "incolante. tutela il $atri!onio diocesano nei casi di a!!inistrazione straordinaria ((277(292). In pratica al collegio dei consultori sono state attribuite le tradizionali funzioni c%e erano proprie del capitolo dei canonici. +a4i$olo III

4#

9. Il con iglio 4a $orale 'ioce ano (. *on'amen$i $eologici. I laici hanno diritto e a "olte anche il do"ere di &ar conoscere il loro $arere su ci> che riguarda il bene della Chiesa (L $rogetti $astorali. 2. Norma$i!a. Il consiglio $astorale / un organis!o collegiale di istituzione facoltativa. ?sso "iene costituito a tempo determinato. Il consiglio ha "oto solo consulti"o e de"e essere con"ocato al!eno una "olta l3anno. I risultati dei la"ori del consiglio $astorale assu!ono la &or!a di in&or!azioni, suggeri!enti e $ro$oste $resentati al 5esco"o, al +uale co!$ete solo di "alutarli. Il consiglio / co!$osto da% &edeli laici. Chierici. !e!bri di I5C. +a4i$olo II II @ La c&ria 'ioce ana @ 0li imme'ia$i collabora$ori 'el !e co!o La Curia diocesana / l3insie!e degli organis!i e delle $ersone che aiutano il 5esco"o nel go"erno di tutta la diocesi, so$rattutto nel dirigere l3 a$$i!i$% 4a $orale, nel curare l3ammini $ra"ione della diocesi, co!e $ure nell3esercitare la 4o$e $% gi&'i"iaria. I 4rinci4ali collabora$ori 'el !e co!o ono% il !icario generale il cancelliere e gli al$ri no$ai 'ella c&ria Il con iglio 4er gli a##ari economici il "icario giudiziale i "icari e$isco$ali OBBLI01TORI 37). -sso espressione della comunit diocesana organicamente strutturata. Co!$ito del consiglio $astorale / l3elaborazione dei

Il consiglio $er gli a&&ari econo!ici / no!inato dal 5esco"o e 'e!e e ere 4re ie'&$o 'allo $e o o da un suo delegato. esso ha il co!$ito di redigere i bilanci della diocesi (c. 493) e ade!$iere +uanto $re"isto dal diritto uni"ersale e $articolare. +a4i$olo III III @ La 4arrocc(ia 1) No"ione: #una determinata comunit! di fedeli che viene costituita sta+ilmente nell.am+ito di una Chiesa particolare e la cui cura pastorale / affidata, sotto l.autorit del Vescovo 4'

diocesano, ad un parroco /uale suo pastore proprio" (c. #(#). Il $erri$orio 6 con i'era$o come elemen$o 'e$erminan$e. 2 sono gli ele!enti &onda!entali% a) il principio comunitario, $er cui la $arrocchia / una co!unit) di &edeli. Non / una #porzione di popolo di *io9. b) il principio pastorale gerarc%icoD il parroco l.ufficio pastorale

2) Do!eri e 'iri$$i 'ella com&ni$% 4arrocc(iale +om&ni$% 'i #e'e: de"e a"ere la catec%esi& la pastorale familiare e giovanile (c. 774). +om&ni$% 'i c&l$o. de"e a"ere una cele+razione comunitaria con la partecipazione attiva di tutti, secondo la di"ersit) degli ordini e delle &unzioni. L Bucarestia& in particolare& dovr! essere il centro della vita comunitaria parrocc%iale+ +om&ni$% 'i cari$%: de"e assistenza so$rattutto nei con&ronti dei poveri. 3) +o $i$&"ione 'ella com&ni$% 4arrocc(iale Criterio generale $er la deter!inazione delle $arrocchie / il territorio. ?rigere, so$$ri!ere o !odi&icare le $arrocchie 4e$$a &nicamen$e al <e co!o, udito il Consiglio $resbiterale (c. #(#). 9) Il 4arroco ?3 il $astore $ro$rio della $arrocchia (c. #(9), cio/ il diretto res$onsabile della cura $astorale della co!unit). ,o!inato dal 5esco"o il $arroco gode di stabilit) $er un deter!inato $eriodo. Egli 6 c(iama$o a reali""are la $ri4lice #&n"ione: Insegnare -anti&icare go"ernare in collaborazione con gli altri $resbiteri e diaconi e con l3a$$orto dei &edeli laici. /) I laici nella 4arrocc(ia Il ruolo dei &edeli laici nella !issione della Chiesa 6 #on'amen$ale. Il $arroco / tenuto a riconoscere la $arte che s$etta ai laici, loro dignit) e a &a"orire le associazioni laicali che si $ro$ongono &inalit) religiose. C) I +on igli 4arrocc(iali 47

Ci sono 2 consigli $er la $arrocchia% il consiglio $astorale (&acoltati"o)% / un organis!o ecclesiale di $arteci$azione $er la $ro!ozione dell3atti"it) $astorale della $arrocchia. ?3 retto dalle nor!e stabilite dal 5esco"o diocesano. il consiglio $er gli a&&ari econo!ici ($re"isto dal CIC (983 co!e obbligatorio)% esso di$ende dall3obbligatoriet) generale che gra"a sulle $ersone giuridiche di a"ere il consiglio di a!!inistrazione.

LIBRO III
La #&n"ione 'i in egnare 'ella +(ie a Il libro III / costituito da 87 canoni, su di in cin+ue titoli di ti$o sociologico% I -;ini $ero 'ella =arola 'i!ina: 8redicazione - istruzione catechistica. L=attuale codice nel c. 7'' stabilisce% che i laici $ossono essere a!!essi a predicare in una c%iesa o in un oratorio, se in deter!inate circostanze lo richiede la necessit). < $ros$ettata la $ossibilit) che i laici siano ammessi alla predicazione con esclusione dell@omelia liturgica+ ,ella celebrazione della !essa, la liturgia della parola e la liturgia eucaristica sono strettamente congiunte tra loro e formano un solo atto di culto c%e ric%iede il medesimo ministro (il sacerdote)+ For!e di $redicazione a!!esse agli laici $ossono essere missione al popolo& esercizi spirituali& ritiri e celebrazioni c%e non sono di natura liturgica+ II - l?a"ione mi ionaria. L=azione !issionaria della richiesta / estesa a tutti. l?e'&ca"ione ca$$olica. gli $r&men$i 'i com&nica"ione ociale. la 4ro#e ione 'i #e'e.

La chiesa ha il diritto-do"ere nati"o, cio/ originario di $redicare il 5angelo, ogni uo!o / tenuto a ricercare la "erit) abbracciarla e osser"arla, il so!!o $onte&ice gode dell=infallibilit! (in !ateria di sede e di !orale. L=insegna!ento dell=autorit) su$re!a, cio/ il magi $ero a&$en$ico (non ordinario% cio/ il Credo) del Sommo =on$e#ice esige dai fedeli il religioso osse"uio dell@intelletto e dalla volont!.

LIBRO I<
La #&n"ione 'i an$i#icare 'ella +(ie a -igni&ica sia rendere santi, sia glorificare colui c%e / santo' 6i"iso in tre $arti% 48

(. Le nor!e che ci aiutano a indi"iduare sintetica!ente l=azione liturgica contenuta nei libri liturgici a$$ro"ati dalla Chiesa. 2. Le nor!e che stabiliscono i re+uisiti di "alidit) circa il !inistro, +uale soggetto dei sacra!enti. - l?o##er$a 4er celebra"ione 'ella me a: / tradizione che i &edeli chiedano una celebrazione eucaristica secondo la loro intenzione, con una libera o&&erta. - @ccettando l=o&&erta il sacerdote si i!$egna a $al$itare la !essa secondo l=intenzione indicata dal &edele. Fonda!entale / il c. .98: )'e!ono e ere a44lica$e me e 'i $in$e econ'o le in$en"ioni 'i coloro c(e 4er i 3&ali ingolarmen$e l?o##er$a, anc(e e e ig&a, 6 $a$a 'a$a e acce$$a$a). 3. Canoni sugli altri atti di culto di"ino. 4. Canoni sui luoghi e te!$i sacri.

Libro <
I beni $em4orali 'ella +(ie a Lene / tutto ci> che $u> &or!are oggetto di diritto o di ra$$orti giuridici. I beni $em4orali ono 3&elli c(e 4er loro $e a na$&ra ono or'ina$i al con eg&imen$o 'i #ini $em4orali, &mani, $erre $ri, anc(e e !engono 'alla c(ie a or'ina$i &l$eriormen$e a #ini o4ranna$&rali.

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