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Universit` a degli Studi di Brescia

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, ARCHITETTURA, TERRITORIO, AMBIENTE E DI MATEMATICA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile

Relazione di calcolo per un edicio in calcestruzzo armato


Corso di teoria e progettazione di strutture in CA e CAP

Studenti:

Docenti:

Aurelio Uberti
Matricola 90882

Ezio Giuriani Giovanni Metelli

Giovanni Rizza
Matricola 85419

Ivan Trabucchi
Matricola 91809

Laura Arici
Matricola 91796

Valentina Ferretti
Matricola 88829

Anno Accademico 2013-2014

Capitolo 1 Azioni sismiche sulla struttura


Per il calcolo delle azioni sismiche si deve fare riferimento al Capitolo 3 e 7 delle NTC2008. Le azioni di progetto, in base alle quali valutare il rispetto dei diversi stati limite considerati, si deniscono a partire dalla pericolosit sismica di base del sito di costruzione. Essa costituisce l'elemento di conoscenza primario per la determinazione delle azioni sismiche. Nell'ambito di questo elaborato si decide di fare riferimento allo stato limite ultimo detto Stato Limite di salvaguardia della Vita (SLV). In accordo con quanto prescritto dal Capitolo 7 delle NTC possibile svolgere un analisi lineare per il calcolo delle azioni sulla struttura. L'analisi lineare pu essere utilizzata per calcolare gli eetti delle azioni sismiche sia nel caso di sistemi dissipativi sia nel caso di sistemi non dissipativi. Quando si utilizza l'analisi lineare per sistemi dissipativi, come avviene per gli stati limite ultimi, gli eetti delle azioni sismiche sono calcolati, riferendosi allo spettro di progetto ottenuto assumendo un fattore di struttura q maggiore dell'unit. Il valore del fattore di struttura q da utilizzare per ciascuna direzione della azione sismica, dipende dalla tipologia strutturale, dal suo grado di iperstaticit e dai criteri di progettazione adottati e prende in considerazione le non linearit del materiale. Esso pu essere calcolato tramite la seguente espressione:

q = q0 KR K W
dove:

(1.1)

q0 , KR , q0 ,

il valore massimo del fattore di struttura; un fattore riduttivo che dipende dalle caratteristiche di regolarit in altezza della costruzione; un fattore che tiene conto della duttilit del meccanismo di collasso.

Per lo sviluppo di questo progetto si decide di eseguire un'analisi statica lineare. Al capitolo 7.3.3.2 viene indicato come per costruzioni civili o industriali che non superino i 40 m di altezza e la cui massa sia approssimativamente uniformemente distribuita lungo l'altezza, il periodo proprio della struttura, seguente formula:

T1 ,

pu essere stimato

sulla base dell'analisi lineare, in assenza di calcoli pi dettagliati, utilizzando la

T1 = C1 H 3/4
1

(1.2)

dove

l'altezza della costruzione, in metri; e

C1

nel nostro caso vale 0,05.

Una volta ricavato suo peso:

T1 ,

per ottenere la forza da applicare a ciascuna massa della

costruzione, si utilizza una media ponderata rispetto alla quota dell'elemento e al

Fi = Fh
con:

zi Wi j zj Wj g

(1.3)

Fh = Sd (T1 )Wtot
dove:

(1.4)

Fi , Wi zi

la forza da applicare alla massa

i-esima; i
e della massa

e Wj ,
j;

sono i pesi, rispettivamente, della massa

j; i
e

e zj ,

sono le quote, rispetto al piano di fondazione (v. 3.2.3.1), delle masse

Sd (T1 ), Wtot , , g,

l'ordinata dello spettro di risposta di progetto denito al 3.2.3.5;

il peso complessivo della costruzione;

un coeciente pari a 0,85 se la costruzione ha almeno tre orizzontamenti e se

T1 < 2TC ,

pari a 1,0 in tutti gli altri casi;

l'accelerazione di gravit.

Si capisce quindi come sia a questo punto indispensabile calcolare il peso totale della costruzione per poter poi valutare le forze da applicare ad ogni massa. tenendo conto delle masse associate ai seguenti carichi gravitazionali: A questo scopo la normativa, 3.2.4, indica come gli eetti dell'azione sismica vengano valutati

W = G1 + G2 +
j
dove:

2j Qkj

(1.5)

G1 , G2 , Qk , 2j ,

rappresenta il peso proprio di tutti gli elementi strutturali; rappresenta il peso proprio degli elemento non strutturali; rappresentano i carichi variabili; rappresentano i coecienti di combinazione, riportati nella Tabella 2.5.I.

Nell'edicio in esame per quanto riguarda l'individuazione dei coecienti

2 j

va

tenuto presente che al pian terreno si trovano ambienti suscettibili di aollamento (categoria C), mentre ai piani superiori si trovano ambienti adibiti ad uso residenziale (categoria A). Riportiamo di seguito per completezza la Tabella 2.5.I. Individuati gli opportuni coecienti di combinazione, riportiamo in tabella 1.1 l'indicazione dei pesi da noi usati e nelle tabelle 1.2 e 1.3 il calcolo del peso delle varie tipologie d'impalcato. A questo punto per maggior semplicit e chiarezza sintetizziamo, in tabella 1.4, il peso di ciascun impalcato e quello complessivo dell'edicio.

Categoria/Azione variabile Categoria A Ambienti ad uso residenziale Categoria B Uci Categoria C Ambienti suscettibili di aollamento Categoria D Ambienti ad uso commerciale Categoria E Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso industriale Categoria F Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso 30 KN) Categoria G Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso > 30 KN) Categoria H Coperture Vento Neve (a quota 1000 m s.l.m.) Neve (a quota 1000 m s.l.m.) Variazioni termiche

0j

1j

2j

0.7 0.7 0.7 0.7 1.0 0.7 0.7 0.0 0.6 0.5 0.7 0.6

0.5 0.5 0.7 0.7 0.9 0.7 0.5 0.0 0.2 0.2 0.5 0.5

0.3 0.3 0.6 0.6 0.8 0.6 0.3 0.0 0.0 0.0 0.2 0.0

Tabella 2.5.I: Valori dei coecienti di combinazione.

Carichi
Tamponamenti esterni Permanente strutturale solai [G1 ] Permanente strutturale balconi [G1 ] Permanente non strutturale solai intermedi [G2 ] Permanente non strutturale copertura [G2 ] Permanente non strutturale balconi [G2 ] Variabile categoria A Variabile categoria C2 (balconi) Neve

KN/m
3,98 3,25 5,50 4,82 3,16 2,25 2,00 4,00 1,20

Tabella 1.1: Valori dei carichi utilizzati in fase di progetto.

Elemento
Solaio intermedio Muro 1 Muro 2 Muro 3 Muro 4 Setto 1 Setto 2 Setto 3 Setto 4 Setto 5 Setto 6 Setto 7 Setto 8

Area Lunghezza Altezza d'inuenza [m2 ] [m] [m]


396.09 1.32 1.32 1.20 1.29 1.29 0.90 0.90 0.96 19.70 11.90 18.30 19.70 1.35 1.35 1.35 1.35 1.58 1.58 1.58 1.58 1.58 1.58 1.58 1.58 Totale peso

Peso [KN]
2776.59 31.75 19.18 29.50 19.18 51.98 51.98 47.25 50.79 50.79 35.44 35.44 37.80 4234.68

Tabella 1.2: Calcolo del peso totale del piano di copertura.

Elemento
Solaio intermedio Balconi 1 Balconi 2 Balconi 3 Balconi 4 Muro 1 Muro 2 Muro 3 Muro 4 Setto 1 Setto 2 Setto 3 Setto 4 Setto 5 Setto 6 Setto 7 Setto 8

Area Lunghezza Altezza d'inuenza [m2 ] [m] [m]


382.33 51.52 51.52 75.60 75.60 1.32 1.32 1.20 1.29 1.29 0.90 0.90 0.96 19.70 11.90 18.30 19.70 2.70 2.70 2.70 2.70 3.15 3.15 3.15 3.15 3.15 3.15 3.15 3.15 Totale peso

Peso [KN]
3314.80 461.10 461.10 676.62 676.62 63.51 38.36 59.00 63.51 103.95 103.95 94.50 101.59 101.59 70.88 70.88 75.60 6512.40

Tabella 1.3: Calcolo del peso totale del primo, del secondo, del terzo e del quarto piano.

Peso totale dell'edicio


Primo piano Secondo piano Terzo piano Quarto piano Piano di copertura

KN
4234.68 6512.40 6512.40 6512.40

Totale

3237.67 27009.56

Tabella 1.4: Calcolo del peso totale dell'edicio.

In gura 1.1, possibile visualizzare la posizione di ciascuna voce presente nelle due tabelle 1.2 e 1.3.

Figura 1.1: Schema che indica la posizione delle voci nelle tabelle del calcolo dei pesi degli impalcati.

Al ne di valutare le forze su ogni massa si deve procedere con il calcolo dell'accelerazione di progetto che il sisma trasmette all'edicio. A questo scopo si individua lo spettro di progetto con l'utilizzo del programma SIMQKE, riportato in gura 1.2. L'edicio in analisi si suppone ubicato nel Comune di Brescia, su un suolo di tipo B con caratteristiche della supercie topograca di tipo T1, ovvero: Supercie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media colare il fattore di struttura,

i 15.

Per poter procedere alla generazione dello spettro di progetto necessario cal-

q.

A questo scopo necessario individuare la classe

di duttilit della struttura. Per l'edicio in esame si scelta una classe di duttilit bassa (CD B). Per la nostra tipologia strutturale, ovvero a pareti non accoppiate:

q0 =3,0.

Inoltre i coecienti

KR

KW

sono entrambi unitari. Risulta quindi: (1.6)

q = q0 KR KW = 3
Si rende necessario calcolare il periodo proprio della struttura:

T1 = C1 H (3/4) = 0, 05 15, 75(3/4) = 0, 395

(1.7)

A questo punto si hanno tutti i parametri per ricavare lo spettro di progetto che viene riportato in Figura, dal quale possibile ricavare un'accelerazione di progetto pari a:

Sd (T1 ) = 0, 1453g

(1.8)

Figura 1.2: Graco dello spettro di risposta di progetto. In blu si evidenzia il periodo proprio della struttura esaminata.

Si pu quindi calcolare la forza totale che investe l'edicio alla base, che risulta essere pari a:

Fh = Sd (T1 )Wtot

= 3335, 82 g

KN

(1.9) Si sintetizzano i

Si procede ora alla distribuzione della forza su ogni impalcato.

risultati in tabella 1.5. Le forze appena individuate sono quelle per le quali dovranno

Piano dell'impalcato 1 2 3 4 5

Quota [m] 3.15 6.30 9.45 12.60 15.75

zi Wi j zj Wj
0.0801 0.1602 0.2403 0.3204 0.1991

Fi [KN] 301.51 603.02 904.53 1206.04 749.65

Tabella 1.5: Calcolo delle forze agenti su ciascun impalcato.

essere dimensionati gli impalcati e gli elementi per sostenere i carichi orizzontali. La schematizzazione che viene fatta della struttura quella di una mensola incastrata a livello campagna, come mostrato in gura 1.3. Questa semplicazione possibile in quanto il terreno circostante il piano interrato funge da connamento.

Figura 1.3: Schema di calcolo per l'intera struttura soggetta a sisma di progetto.

Capitolo 2 Pilastri
2.0.1 Dimensionamento
Per Viene mostrato di seguito il processo di dimensionamento del pilastro A1.

determinare i carichi agenti sul pilastro stato utilizzato il metodo dell'area di inuenza. Le lunghezze di inuenza sono state determinate osservando lo schema statico della trave e dei travetti, tramite la distanza dei due punti a taglio nullo. L'azione assiale agente per ogni piano sar data da:

N = (G1 + G2 + Q)Af + ptrave + ppilastro


dove:

(2.1)

ptrave

considera nell'area di inuenza il peso della trave, sottraendo quello

del solaio

ppilastro
mile

considera il peso proprio del pilastro ipotizzando una sezione verosi-

Capitolo 3 Fondazioni
3.1 PARETE DI FONDAZIONE PER IL SETTO S3
Per il dimensionamento della trave parete di fondazione si ipotizzata, per iniziare, una possibile sagoma, visibile in gura 3.1.

Figura 3.1: Sagoma della trave di fondazione

Le dimensioni della trave parete sono dunque le seguenti:

Lunghezza L = 24,3 m Spessore della parete Altezza della parete Larghezza piede Altezza piede

s1

(sulla base della larghezza dei pilastri e setti) = 0,3 m = 3,6 m dalla portanza del terreno) = 2,0 m

h1

s2 (dipendente

h2

(ragionando come un plinto, per contenere essione) = 0,6 m

10

11

Conseguentemente, il peso proprio della trave

pptrave

il seguente: (3.1)

pptrave = (s1 h1 + s2 h2 )cls L = 1368KN


3.1.1

DETERMINAZIONE DELLE SOLLECITAZIONI SULLA TRA VE PARETE

Lo schema statico utilizzato per il calcolo delle sollecitazioni scaricate sul terreno mostrato in gura 3.2:

N N5 N1 N2 M N3 N4 N6

4 8 12

Figura 3.2: Schema statico della trave di fondazione

In questo modo sono state considerate le azioni assiali N1-N2-N3-N4-N dei pilastri e del setto, il momento M alla base del setto e il taglio T del setto. Inoltre esternamente, per la presenza dei setti S1 e S2 ad angolo, le azioni N5 e N6 sono dovute alle relative azioni assiali dei setti aumentate del momento diviso il braccio relativo M/z, con z braccio della coppia interna del setto pari a del setto vengono maggiorati del 50%. Per vericare se la sezione interamente agente, bisogna calcolare l'eccentricit della risultante rispetto al baricentro G della trave. Se la risultante del sistema di forze e momenti cade all'interno del nocciolo centrale d'inerzia della fondazione, la sezione risulta completamente reagente: l'asse neutro cade al di fuori dell'impronta e quindi il terreno risulta soggetto a sola compressione.

0, 8 Lw .

Per quanto

riguarda il setto, in relazione all'Eurocodice 8, l'azione assiale e il taglio alla base

12

Nella tabella seguente sono riportati i valori di progetto, mentre i bracci erano stati indicati in gura 3.2:

Elemento
1 2 3 4 5 6 N setto T setto M setto

Azioni [KN] xG [m] M [KNm]


560,13 472,35 472,35 560,13 584,04 584.04 1464,84 2573,81 -8 -4 4 8 -12 12 0 -4481,092 -1889,417 1889,417 4481,09 -7008,45 7008,45 0 18367,49 18367,49

pptrave

Totale

1368 6065,9

L'eccentricit risulta dunque:

e=

Mtot = 3, 028 < L/6 = 4 Ntot

(3.2)

Considerando rigida la trave, si trovano i valori massimi e minimi dello sforzo del terreno:

t =
dove

Ntot 6Mtot bL bL2

(3.3)

Ntot

indica l'azione assiale priva del peso proprio della fondazione, in quanto

questo carico autoequilibrato dal terreno. Si ottiene dunque

1 = 0, 193M P a

2 = 0, 002M P a.
3.1.2 SCHEMA STATICO DELLA PARETE DI FONDAZIONE
Per il calcolo del graco del momento e del taglio relativo alla parete, stato utilizzato il programma 1Camp. Lo schema statico semplicato utilizzato stato costruito considerando esclusivamente azioni assiali. Per questo motivo le azioni assiali sul setto sono considerante agenti sui pilastrini, divise in modo omogeneo (met per parte), a cui viene sommata la coppia equivalente al momento. Sono state analizzate dunque due combinazioni:

Momento agente in verso orario in gura (3.3) Momento agente in verso antiorario in gura (3.4)

13

5.834 kN

584 kN

560 kN

472 kN

472 kN

560 kN

584 kN

t = 0,002171 MPa -4.370 kN

SCHEMA STATICO

t = 0,1935 MPa

-7.421 kNm

6.844 kNm

GRAFICO MOMENTO

-1.502 kN

3.628 kN

4.332 kN

GRAFICO TAGLIO

Figura 3.3: Prima Combinazione di carico

14

5.834 kN

584 kN

560 kN

472 kN

472 kN

560 kN

584 kN t = 0,002171 MPa

-4.370 kN

t = 0,1935 MPa

SCHEMA STATICO

-7.421 kNm

6.844 kNm

GRAFICO MOMENTO

-4.332 kN

GRAFICO TAGLIO

Figura 3.4: Seconda Combinazione di carico

15

3.1.3

PREDIMENSIONAMENTO

4370

5834

1825

1978

742

3628

4332

1502

1825

1978

1825 4370
1

1978 5834

742

1502

1825

1978

Figura 3.5: Schema dei ussi

Per il dimensionamento a essione e a taglio, si prende in considerazione uno schema di ussi che agisce nella trave parete. riportati nella tabella seguente: In gura (3.5) viene mostrato lo schema dei ussi agente nel pannello pi sollecitato, sotto il setto, i cui valori sono

Flusso
Fcorrentedx Fcorrentesx q1 q2 q3

Valori
MEddx /ztrave =1978,93 KN MEdsx /ztrave =1825,07 KN (1825 + 1978)/zsetto =1056,4 KN/m (Td x)/ztrave =967,5 KN/m (Ts x)/ztrave = 1152,27 KN/m

Flessione

Assumendo: cio la distanza tra i baricentri dei due correnti, ipotizzando il

z = 3, 75m,

corrente inferiore spesso come il piede della fondazione e il corrente superiore di spessore coincidente a quello della trave;

acciaio B450C, con una

fyd =391,3

MPa;

16

MEd,M AX =

7421 KNm;

As =

MEd 7421KN m = = 50, 73cm2 z fyd 3, 75m 39, 13KN/cm2

(3.4)

Si deciso quindi per un'armatura nella zona pi sollecitata sotto il setto di in entrambi i correnti, estesa nelle altre zone.

2018

Taglio

Per dimensionare a taglio l'anima nel pannello sotto il setto, si con-

sidera il usso massimo agente su di esso (viene considerata la combinazione 2). Considerando quindi

q3 : 1155, 2KN/m 0, 1m q3 x = = 1, 476cm2 2 2 fyd 2 39, 13KN/cm 16/10cm


(3.5)

As =

Si sceglie di disporre una rete verticale.

su entrambi i lati, in orizzontale e in

Per quanto riguarda invece i pannelli restanti, in favore di sicurezza, si decide di considerare il usso generato da

V = 1502KN ,

in quanto il Taglio nella restante

parte della trave non si discosta di molto da questo valore:

As =

1502KN/3, 75m 0, 1m q x = = 0, 52cm2 2 fyd 2 39, 13KN/cm2 12/10cm

(3.6)

Si sceglie di disporre una rete ticale.

su entrambi i lati, in orizzontale e in ver-

17

3.1.4

VERIFICHE

3.1.4.1 Flessione
Le veriche a essione sono automaticamente soddisfatte, in quanto si scelta una quantit di armatura superiore a quella minima richiesta.

3.1.4.2 Taglio
La verica a taglio, eettuata secondo la normativa NTC 2008, consiste nella verica della trave secondo lo schema di resistenza del traliccio di Morsch. Considerando un'inclinazione delle fessure di calcestruzzo data dalla formula:

= /4,

la resistenza oerta dai puntoni di

VRdc = z bw c fcd (cotg + cotg)/(1 + cotg 2 )


dove:

(3.7)

z il braccio della coppia internza pari a 3,75 m ; la larghezza della trave, pari a 0,3 m;

bw c fcd

il coeciente maggiorativo che tiene conto della compressione della trave,

qui pari a 1; = 0,5

fcd

l'angolo di inclinazione delle barre di armatura

Per quanto riguarda la resistenza oerta dall'acciaio, la formula da normativa :

VRds =

z As fyd (cotg + cotg) sen) x VEd [KN ] VRdc [KN ]


4500 4500

(3.8)

Vengono riportati in tabella i risultati di questa verica:

VRds [KN ]
4423,3 1592

Pannello sotto il setto Parte restante

4332 1502

3.1.4.3 Punzonamento
Sebbene il problema del punzonamento sia determinato da un carico distribuito agente su un'area relativamente piccola di una soletta o di una fondazione in c.a., in questo caso viene calcolato un punzonamento equivalente per metro lineare. Considerando :

un'area coinvolta nel distacco:

AR =

1m = 0, 84m2 /m 2 h b = 2 0, 6m m

(3.9)

18

uno sforzo massimo di trazione nel calcestruzzo di :

fctd = (0, 3 0, 7 (fck ) 3 )/1, 5 = 1, 197 M P a

un'azione assiale al metro lineare di 195,75 KN/m

(3.10)

si ottiene

ct =

2N = 0, 32 M P a fctd AR

(3.11)

e quindi la verica risulta soddisfatta.

3.1.4.4 Inessione trasversale


Il piede della trave parete soggetto ad inessione anche in direzione trasversale. Viene considerato quindi lo schema statico mostrato in gura (3.6). Quindi

0.3 m

q 2.0 m

Figura 3.6: Schema statico del piede della fondazione il momento all'incastro, dovuto al carico distribuito p, calcolato come l'azione as-

= 652, 5KN/m), e al carico distribuito q, dovuto al massimo degli sforzi sul terreno (t = 193, 54KN/m), risulta MEd = 89, 43KN m/m. L'armatura necessaria si
siale totale agente spalmata sulla trave spalmata sui 30 cm di spessore (pil calcola perci come:

As =

89, 43KN m/m MEd = = 5, 52cm2 2 0, 9 d fyd 0, 9 0, 46m 39, 13KN/cm 10/20cm
a quattro bracci.

(3.12)

Viene scelta dunque la disposizione di stae

3.1.4.5 Spinta attiva del terreno


Lo schema statico e i relativi graci del Momento e del Taglio sono mostrati in gura (3.7).

19

Figura 3.7: Spinta attiva del terreno

20

Il valore massimo della spinta del terreno

si calcola attraverso la formula: (3.13)

t = 1, 3 H Ka
dove:

1,3 il coeciente amplicativo per i carichi permanenti la densit del terreno

= 19KN/m3

H l'altezza del muro il coeciente di spinta attiva

Ka = tan2 (/4 /2) = 0, 33


Con un

MEd = 40, 67KN m/m all'incastro e un MEd = 18, 19KN m/m in campata, si decide di aggiungere 412 lato terreno e 212 all'interno ogni metro di trave
parete.

3.1.5

CAPACITA' PORTANTE

Viene analizzata ora la stabilit del complesso terreno-struttura, ovvero il calcolo della capacit portante. L'espressione pi generale per il calcolo della capacit portante e che riguarda pressoch tutte le diverse situazioni delle fondazioni quella di Brinch-Hansen, che ottenuta dalla sovrapposizione di soluzioni relative a casi particolari:

1 qf = c Nc sc dc ic bc gc + q0 Nq sq dq iq bq gq + B N s i b g 2
nella quale:

(3.14)

Nc , Nq , N = al taglio ; sc , sq , s = ic , iq , i =

fattori di capacit portante, dipendenti dall'angolo di resistenza

fattori di forma della fondazione;

fattori correttivi che tengono conto dell'inclinazione del carico;

bc , bq , b = fattori correttivi che tengono conto dell'inclinazione della base della


fondazione;

gc , gq , g =
campagna;

fattori correttivi che tengono conto dell'inclinazione del piano

dc , dq , d =

fattori dipendenti dalla profondit'a del piano di posa; che tiene conto dell'eccentricit del carico;

B = B 2e

21

Per i fattori e Vesic:

Nc , Nq , N

si fa riferimento in genere alle espressioni di Prandtl, Reissner

Nq = tg 2 (/4 + Nc N

tg )e 2 = (Nq 1)cotg = 2(Nq + 1)tg

(3.15) (3.16) (3.17)

Poich consideriamo una fondazione nastriforme, su piano campagna orizzontale, con carico centrato verticale, in assenza di falda, viene utilizzata la seguente relazione:

1 qlim = c Nc + DNq + BN 2
Assumendo:

(3.18)

densit del terreno pari a

19KN/m3 ; 16KN/m3 ;

densit del terrreno di riporto pari a coesione c' nulla; angolo di resistenza al taglio

= 30;

la larghezza della fondazione B pari a 2,0 m; l'altezza del terreno sopra il piano di fondazione D pari a 1 m;

si ottiene

qlim = 441, 65KN/m2 .


Si scelto l'Approccio 2, Questo signica

La normativa ora prevede due approcci da seguire. caratterizzato dalla combinazione di coecienti che:

A1 + M 1 + R3.

A1:le azioni vengono amplicate con una serie di coecienti tabulati (1,3 per i permanenti e 1,5 per i variabili); M1: i parametri geotecnici del terreno vengono ridotti da coecienti tabulati (con questo approccio hanno valore unitario); R3: la resistenza, ovvero la capacit portante, viene ridotta di un coeciente

(in questo caso pari a 2,3);

Vengono mostrate in tabella le azioni agenti sulla trave parete agli SLE e agli SLU (secondo l'Approccio 2):

SLE
584 KN 560 KN 472 KN -4370 KN 5834 KN 472 KN 560 KN 584 KN

SLU
985,5 KN 686,7 KN 567,7 KN -4269,58 KN 5934,58 KN 567,7 KN 686,7 KN 985,5 K

1 2 3 4 5 6 7 8

22

La verica consiste dunque nel vericare che:

Rd Ed
qlim B L, con B e L dimensioni del piede della fondazione e R sommatoria delle azioni assiali agli SLU da tabella, risulta:
Essendo

(3.19)

Rd =

Ed

la

9216, 99KN 6144, 8KN


e quindi la verica sodisfatta.

(3.20)

Elenco delle gure


1.1 1.2 1.3 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 Schema che indica la posizione delle voci nelle tabelle del calcolo dei pesi degli impalcati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Graco dello spettro di risposta di progetto. periodo proprio della struttura esaminata. In blu si evidenzia il 7 8 10 11 13 14 15 18 19 . . . . . . . . . . . . . . . 6

Schema di calcolo per l'intera struttura soggetta a sisma di progetto. Sagoma della trave di fondazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Schema statico della trave di fondazione

Prima Combinazione di carico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Seconda Combinazione di carico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Schema dei ussi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Schema statico del piede della fondazione . . . . . . . . . . . . . . . . Spinta attiva del terreno

23

Elenco delle tabelle


1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 Valori dei carichi utilizzati in fase di progetto. Calcolo del peso totale del piano di copertura. piano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 4 5 5 7

Calcolo del peso totale del primo, del secondo, del terzo e del quarto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Calcolo del peso totale dell'edicio.

Calcolo delle forze agenti su ciascun impalcato. . . . . . . . . . . . . .

24

Indice
1 Azioni sismiche sulla struttura 2 Pilastri
2.0.1 Dimensionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1 9
9

3 Fondazioni
3.1 PARETE DI FONDAZIONE PER IL SETTO S3 3.1.1 3.1.2 3.1.3 3.1.4 3.1.5 VE PARETE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

10
10 11 12 15 17 20 DETERMINAZIONE DELLE SOLLECITAZIONI SULLA TRASCHEMA STATICO DELLA PARETE DI FONDAZIONE . . PREDIMENSIONAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . VERIFICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CAPACITA' PORTANTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Elenco delle gure Elenco delle tabelle Indice

23 24 25

25

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