You are on page 1of 5

Giulia Sanna VD 2013 RELAZIONE DI FISICA Induzione Elettrostatica Introduzione.

Padova, 08 ottobre

La classe, suddivisa in gruppi , si recata nel laboratorio di fisica, per rendere pratici alcuni concetti teorizzati in precedenza. Il nostro studio partito con la definizione di forza e carica elettrica, rispettivamente la forza con cui una bacchetta strofinata pu attrarre altri corpi e la propriet che la bacchetta acquista una volta strofinata. Secondo lipotesi di Franklin si possono identificare due tipi di cariche elettriche, quelle positive e quelle negative; per la Legge dellElettrostatica, cariche dello stesso segno si respingono, mentre cariche di segno opposto si attraggono. Da questi concetti iniziamo a capire che un corpo ha quindi la possibilit di elettrizzarsi, avviene dunque un trasferimento di carica elettrica ovvero loggetto acquista la capacit di attirarne altri (leggeri). Si distinguono in seguito due tipi di materiali che si mantengono la carica in maniera diversa: Gli isolanti, che presentando le cariche in posizioni fisse, si elettrizzano per strofinio, ovvero quando un oggetto viene strofinato, e quindi caricato, gli elettroni passano da quello (che si carica positivamente) ad un altro (che si carica negativamente). Negli isolanti avviene anche il fenomeno della polarizzazione, la ridistribuzione di carica in un isolante neutro, che viene causata dallavvicinamento di un corpo carico. I conduttori, oltre che a elettrizzarsi per strofinio , grazie alla loro propriet di libert delle cariche sono soggetti ad altri due tipi di elettrizzazione, quella per contatto e quella per induzione. Legata allelettrizzazione per induzione indispensabile, per lesperimento, chiarire il concetto di Induzione Elettrostatica, ovvero il corrispondente fenomeno della polarizzazione nei conduttori. Lo scopo dei seguenti esperimenti quello di studiare lo spostamento della carica in alcuni corpi, grazie ai fenomeni visti in classe, e come tale spostamento possa essere usato per produrre delle cariche permanenti.

Esperimenti. . Materiale a disposizione. Due elettroscopi Una bacchetta di plastica Un panno la lana per lo strofinio della bacchetta Svolgimento dellesperimento.

PUNTO 1
1

a) Abbiamo caricato la bacchetta per strofinio con il panno di lana, ed essendo questa di plastica si caricata negativamente b) Abbiamo avvicinato la bacchetta carica al cilindro metallico dellelettroscopio; le foglioline conduttrici si sono separate luna dallaltra c) Abbiamo infine allontanato la bacchetta e le foglioline sono tornate alla posizione iniziale

A seguito dellavvicinamento della bacchetta carica negativamente, gli elettroni disposti sul cilind ro metallico vengono respinti. Per il fenomeno dellinduzione elettrostatica si ridistribuiscono nella restante parte conduttrice, fino ad arrivare alle foglioline, che si allontanano essendo entrambe cariche negativamente. Quando la bacchetta viene allontanata le cariche, positive e negative si ridistribuiscono permettendo alle foglioline di richiudersi. PUNTO 2 a) Abbiamo caricato la bacchetta b) Abbiamo toccato con essa il cilindro e abbiamo allontanato c) Abbiamo riposizionato la bacchetta sul cilindro e fatta scorrere su di esso Dopo aver compiuto il punto b), osserviamo che il fenomeno, quello di induzione elettrica, identico a quello del PUNTO 1 . Toccando il cilindro con la bacchetta le foglioline si aprono ma togliendola subito esse richiudono. Ci dovuto al fatto che la bacchetta fatta di un materiale isolante, che non trasferisce le sue cariche facilmente soprattutto se minima la superficie di contatto.

Al punto c) abbiamo osservato invece che strofinando la bacchetta sul cilindro per pi di un istante, essa passa i suoi elettroni allelettroscopio caricandolo negativamente. Le foglioline si aprono e, poich avvenuto un trasferimento di elettroni, rimangono aperte anche dopo lallo ntanamento della bacchetta.
2

PUNTO 3 a) Abbiamo toccato con un dito il cilindro dellelettroscopio, che era ancora caricato negativamente dal PUNTO precedente In seguito al nostro tocco abbiamo osservato che le foglioline, prima aperte, si sono richiuse. Per il fenomeno di elettrizzazione per contatto, mettendo un corpo conduttore neutro (corpo umano) in contatto con uno caricato in precedenza, otteniamo che una parte delle cariche (in questo caso negative) che si trovano sul corpo elettrizzato si sposta su quello che era neutro.

PUNTO 4 a) Abbiamo preso il secondo elettroscopio e lo abbiamo messo a contatto con il primo b) Abbiamo avvicinato la bacchetta allestremit libera di uno dei due cilindri senza toccarla c) Abbiamo separato gli elettroscopi e in seguito allontanato la bacchetta

In questo PUNTO si verifica il fenomeno dellelettrizzazione per induzione. Avvicinando la bacchetta carica negativamente ad una estremit, per induzione elettrostatica, tutte le cariche positive dei due cilindri si sposteranno verso lisolante, mentre tutti gli elettroni si allontaneranno il pi possibile , permettendo alle foglioline dellelettroscopio pi esterno di aprirsi. Separando gli elettroscopi e in seguito allontanando la bacchetta, i due elettroscopi rimangono divisi in

un polo quasi del tutto positivo e un polo quasi del tutto negativo; le foglioline di entrambi sono aperte. PUNTO 5 a) Abbiamo ripetuto le operazioni del PUNTO 4 a), b), c) b) Abbiamo avvicinato la bacchetta prima ad un cilindro e poi allaltro

Avvicinando la bacchetta allelettroscopio pi negativo, le foglioline si aprono ancora di pi perch cariche negative si oppongono a cariche negative. Avvicinandola invece allelettroscopio pi positivo notiamo che le foglioline prima si chiudono e poi si riaprono. Questo fenomeno dovuto al fatto che inizialmente le cariche positive, distribuite per lasta conduttrice, vengono attratte verso la bacchetta e quindi le foglioline si chiudono, in seguito per i pochissimi elettroni rimasti soli alla base del conduttore fanno in modo che le lamine si allontanino. PUNTO 6 a) Abbiamo avvicinato la bacchetta caricata ad una estremit del cilindro di un elettroscopio senza toccarla b) Abbiamo toccato con un dito per un istante laltra estremit e in seguito allontanato la bacchetta

Abbiamo potuto notare che, come i due precedenti, anche questo un esempio del fenomeno dellelettrizzazione per induzione. Questa volta il nostro dito che sostituisce il secondo elettroscopio, e toccando il cilindro le cariche negative, allontanandosi dalla bacchetta isolante si scaricano su di noi. PUNTO 7 a) Abbiamo riposizionato insieme gli elettroscopi e avvicinato la bacchetta carica allestremit libera di uno dei cilindri senza toccarla
4

b) Abbiamo toccato con un dito per un istante lestremit libera dellaltro cilindro c) Abbiamo separato gli elettroscopi d) Abbiamo avvicinato la bacchetta caricata prima alluno e poi allaltro

Come i tre PUNTI precedenti la carica degli elettroscopi ottenuta carica per induzione. Nella prima parte, notiamo, in seguito allavvicinamento della bacchetta isolante,che si formano due poli quasi del tutto positivi (che equivalgono ai due elettroscopi), e un polo negativo, quale il nostro corpo. Successivamente, separando gli elettroscopi (entrambi positivi e con le fogliette ancora aperte), e avvicinando a ognuno la bacchetta, possiamo notare che inizialmente le lamine si chiudono ma poi si riallargano. Questo fenomeno il medesimo che si verificato nel PUNTO 5.

You might also like