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15 giugno 2000

s s no no

Anno XX !! n"#

$0 A%rile 2001

Ed ora lautodemolizione ecumenica del PAPATO?


il Giornale del 3-4-2001 ha pubblicato unintervista al card. Ratzinger, il quale anticipando alcuni contenuti del prossimo concistoro straordinario che il Papa ha convocato per fine maggio, si dice favorevole a una guida pi comunitaria della Chiesa . Bisogna ! egli dice ! trovare modi pi efficaci di esercitare la collegialit nella Chiesa . "l #otivo, co#e se#pre, $ %ecu#enico&' %Gli ortodossi pensano che la Chiesa cattolica abbia un po falsificato la comunione divenendo una monarchia assoluta&, #a %non cos!" C una comunione di Chiese locali con il punto di riferimento (sic) che il Papa" # importante far vedere $uesta grande realt comunitaria% il Papa non il monarca dei &escovi (sic) ma il servitore della comunit (sic) che conferma i fratelli nella fede&. * questo punto lintervistatore ricorda che +iovanni ,aolo "" nella lettera 't unum sint si $ detto disposto a #ettere in discussione le -or#e di esercizio del suo pri#ato e do#anda' %(ette anni dopo che ne di $uella proposta.&. Risposta del card. Ratzinger' %)al mondo protestante e da $uello anglicano sono arrivate delle indica*ioni" +a difficile parlare di ci, che si potrebbe fare" -gni Papa ha il suo carisma e programmare il futuro non mai facile" .importante capire che c il nucleo permanente del primato di Pietro" .e forme con cui $uesto primato viene esercitato possono cambiare, fermo restando il nucleo stesso&.

Il nucleo
/a sono -orse le %forme& nelle quali il pri#ato $ esercitato o non $ piuttosto il %nucleo stesso& ovvero la natura e lestensione del pri#ato che $ contestato dai cosiddetti %-ratelli separati&. 0ulla natura e lestensione del ,apato abbia#o le de-inizioni in-allibili del concilio 1aticano ", che sono perci2 %norma immutabile& della -ede 3,io "4 /nter gravissimas afflictiones 25 ottobre 15607. 8sse dicono' %/nsegniamo e dichiariamo che la Chiesa 0omana, per disposizione del Signore, detiene il potere ordinario su tutte le altre Chiese, e che $uesto potere di giurisdizione del 0omano Pontefice, che veramente episcopale, immediato" 1 $uesto potere i pastori (9i 1escovi), i fedeli di ogni rito e di ogni grado tanto singolarmente quanto collettivamente sono legati da un dovere di subordinazione gerarchica e di vera obbedienza, non solo in ci, che concerne la fede e i costumi, ma anche in ci, che ha rapporto con la disciplina e col governo della Chiesa sparsa in tutto il

mondo2 3uesta la dottrina cattolica da cui nessuno si pu, allontanare sen*a pregiudi*io per la sua fede e per la sua salve**a& 30. 4, c. 3, :enz. 15267. :i qui lanate#a' %Pertanto, chi affermer che il 0omano Pontefice ha soltanto incarico di ispe*ione o di dire*ione, ma non piena e suprema potest di giurisdizione su tutta la Chiesa, non soltanto nelle cose che riguardano la fede e i costumi, ma anche nelle cose che riguardano la disciplina e il governo della Chiesa sparsa per tutto il mondo% oppure chi affermer che il 0omano Pontefice ha soltanto le parti pi importanti, ma non tutta la piene**a di $uesta suprema potest% oppure chi dir che $uesta sua potest non ordinaria e immediata, sia su tutte e singole le Chiese, sia su tutti e singoli i pastori e i fedeli4 sia scomunicato&. *l cap. "1 il concilio 1aticano " richia#a i precedenti ;oncili di ;ostantinopoli, del secondo di <ione e di =irenze, i quali dicono sostanzial#ente la stessa cosa, perch> %col decreto del Concilio &aticano 5/6 intorno alla natura e allestensione del primato del 0omano Pontefice non fu introdotta una nuova verit, ma asserita lantica e costante fede di tutti i secoli del Cristianesimo& 3<eone 4""" (atis Cognitum7.

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?uesto, dunque, per dirla con il card. Ratzinger, $ il %nucleo& del pri#ato di ,ietro@ %nucleo& giA de-inito, non piB ride-inibile, perch> si tratta di de-inizioni dog#atiche, e ogni ,apa, qualunque possa essere il suo %carisma& personale, ha autoritA per custodire e di-endere, non per toccare %lantica e costante fede di tutti i secoli del Cristianesimo&, de-inita per di piB in-allibil#ente da vari ;oncili ecu#enici e dog#atici.

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-ondate querele sul pri#ato di eretici e scis#atici. ?uesti, anche i piB %aperti&, non sono disposti a riconoscere al ,apa piB di un se#plice %pri#ato donore&, che cade sotto lanate#a del 1aticano " 3sess. "1 e 17' %Chi affermer che il beato Pietro 1postolo non fu costituito da Cristo (ignore Principe di tutti gli Apostoli e Capo visibile di tutta la Chiesa militante% oppure chegli ricevette dal medesimo (ignore nostro Ges Cristo direttamente e immediatamente un Primato solamente di onore ma non una vera e propria giurisdizione4 sia scomunicato&. 8 dunque a che #ettere in discussione le %forme& quando $ il %nucleo& ad essere contestato.

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ticano "", che %alcuni vennero al Concilio col proposito di portare la Chiesa a vivere protestanticamente, sen*a 8radi*ione e sen*a primato del Papa& e che %per il primo scopo si fece molta confusione% per il secondo si tent, di giocare largomento della collegialit&327, #a $ altresD vero che lintento -u sventato, sia pure in eGtre#is, con la 9ota esplicativa della .umen Gentium, che non per#ette di rivendicare per i 1escovi altri poteri di governo %oltre $uelli che furono sempre ammessi sen*a discussione&337. *ncor #eno per#ette di sciogliere i 1escovi da quel %dovere di subordina*ione gerarchica e di vera obbedien*a& che, %tanto singolarmente $uanto collettivamente&, per diritto divino, li lega e li sotto#ette al ,apa 31aticano " cit. :. 15267 assicurando lunitA della ;hiesa, perch> questa subordinazione -a parte di quel %nucleo& del pri#ato che lo stesso card. Ratzinger a##ette che deve restare %fermo&. %3ualun$ue tentativo di diminu*ione, anche solo di fatto, del primato del 0omano Pontefice, un tentativo contro la sopravviven*a della Chiesa& ha scritto il card. 0iri347 ed oggi, dati i te#pi, non %bisogna trovare modi pi efficaci di esercitare la collegialit&, #a, al contrario, c$ bisogno di trovare #odi piB e--icaci di esercitare il pri#ato e di esercitarlo per i -ini per i quali Eostro 0ignore +esB ;risto lo ha istituito.

Le forme
C chiaro che chiunque a##ette questo %nucleo& non ha nulla da ridire sulle %forme& in cui il pri#ato $ stato -inora esercitato dai Ro#ani ,onte-ici, perch> queste %forme&, piB %larghe& o piB strette, tutte suppongono quel %nucleo& e da esso logica#ente derivano. C altresD chiaro che, poich> i cosiddetti %-ratelli separati& rigettano questo %nucleo&, ogni #odi-ica delle %forme& o $ inutile o $ solo un pretesto per toccare il nucleo senza darlo a vedere. <a variazione delle %forme& o del %modo di eserci*io& del pri#ato, constatabile nella storia della ;hiesa, nasce dal -atto che Eostro 0ignore +esB ;risto le ha dato una costituzione solida e agile al te#po stesso' ha sotto#esso gli *postoli a ,ietro, e quindi i 1escovi al ,apa, #a non ha deter#inato <ui, diretta#ente, i li#iti del potere episcopale a--inch> il ,apa vi primatus, in -orza del pri#ato, potesse dilatarli o restringerli in #odo che in tutti i te#pi, in tutti i luoghi e in tutte le circostanze -osse provveduto %in maniera sufficiente alla salve**a dei fedeli& 317. /a, qualunque possa essere il caris#a personale di un ,apa, questi 17 non potrA #ai dilatare il potere dei 1escovi -ino a scioglierli da quel vincolo di sotto#issione e di obbedienza che, per diritto divino, li lega a ,ietro@ 27 deve esercitare questo potere 3e dovere7 di allargare o restringere i li#iti del potere episcopale secondo le esigenze intrinseche della ;hiesa 3il bene dei -edeli7 e non per #otivi ad essa estrinseci, quali le in-

Il nucleo in pericolo
/entre non si vede nessun ravvedi#ento presso gli ortodossi, i protestanti e gli anglicani circa il %nucleo& del pri#ato, vedia#o, invece, periclitare se#pre piB questo %nucleo& nella coscienza del #ondo cattolico postconciliare. <o stesso card. Ratzinger, ,re-etto della ;ongregazione per la =ede, se#bra avere idee tutt altro che chiare sul pri#ato. 8gli ci parla di %collegialit&' %bisogna trovare modi pi efficaci di esercitare la collegialit&. ?uale %collegialitA&. ?ui si tratta del governo della ;hiesa universale, e il card. Ratzinger sa, o al#eno dovrebbe sapere, che, quando si tratta del governo della ;hiesa universale, non si dA nessuna %collegialitA&, avendo Eostro 0ignore +esB ;risto stabilito nella sua ;hiesa %il regime di uno solo sopra tutti& 3,io 4" 7cclesiam )ei7 col costituire %Pietro non solo pastore, ma pastore dei pastori& cosD che %Pietro pasce gli agnelli e pasce pure le pecorelle% pasce i figli e pasce le madri% regge i sudditi e regge i prelati& 30an Frunone Comm" in /oan" citato da <eone 4""" nella (atis Cognitum7. %Che ogni &escovo chiamato da )io al governo della Chiesa (universale) non meno del Papa& $ proposizione giA condannata dalla ;hiesa 3v. ,io 1" (uper soliditate Petrae7. C vero, co#e attesta il card. 0iri, autorevole testi#one del 1a-

Monarchia e monarchia assoluta&


Eostro 0ignore +esB ;risto ha istituito nella sua ;hiesa %il regime di uno solo sopra tutti& 3,io 4" 7cclesiam )ei7 e questa -or#a di governo, da che #ondo $ #ondo, si chia#a %#onarchia&@ perci2 che %Ges Cristo non ha stabilito immediatamente la forma monarchica nella Chiesa& $ proposizione anchessa giA piB volte condannata 3v. ,io 1" (uper (oliditate Petrae7. /a il card. Ratzinger nega che il ,apa $ %il monarca dei &escovi& e che il papato $ una %monarchia assoluta& e descrive la ;hiesa cattolica co#e %una comunione di

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Chiese locali con il punto di riferimento che il Papa&. 0ennonch> il %nucleo& del pri#ato, in-allibil#ente -issato dal 1aticano " e che lo stesso card. Ratzinger dice che deve restare %fermo&, riconosce al ,apa, per diritto divino, un vero potere di governo, universale, supre#o, pieno, ordinario, episcopale, i##ediato su tutti i #e#bri della ;hiesa, 1escovi e -edeli. ,recisia#o' 17 un vero potere di governo o di giurisdizione 3non una se#plice -acoltA di sorveglianza o direzione7 a cui corrisponde da parte dei sudditi 31escovi e -edeli7 un vero dovere di obbedienza e sotto#issione 3non di se#plice rispetto o de-erenza7@ 27 potere universale, che si estende, cio$ personal#ente su tutti e singoli i 1escovi co#e su tutti e singoli i -edeli 3%pecore& e %agnelli&' Gv"21, 1H-167@ 37 potere supre#o perch> supera sia quello di ogni singolo 1escovo sia quello di tutti i 1escovi presi insie#e 3perci2 non si dA, in terra, possibilitA di appello contro il ,apa, se non al ,apa stesso7@ 47 potere pieno, e cio$ il ,apa, possiede tutta la pienezza del potere di governo, cosD che pu2 regolare da solo ogni cosa, senza lapprovazione n> dei 1escovi n> dellinsie#e della ;hiesa@ H7 potere ordinario, cio$ inerente, per disposizione divina, allu--icio papale, onde il ,apa pu2 esercitarlo se#pre, e non solo in casi eccezionali 3ad ese#pio, quando un 1escovo trasgredisse i propri doveri nella sua :iocesi, co#e voleva =ebronio7@ I7 potere episcopale, cio$ il ,apa $ 1escovo dellintera ;hiesa, %&escovo universale& 3e non il %pri#o dei 1escovi&7 esatta#ente co#$ 1escovo di Ro#a 3%episcopus 'rbis et -rbis&7 e, in quanto tale, egli ha su tutta la ;hiesa, co#e ogni 1escovo nella propria :iocesi, potere legislativo, giudiziario e penale@ 67 potere i##ediato, cio$ il ,apa pu2 esercitare il suo potere sui 1escovi e sui -edeli diretta#ente, senza inter#ediari. Jutto questo ! scrive il card. 0iri ! %pu, essere riassunto cos!4 il 0omano Pontefice pu, nella

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Chiesa tutto, lo pu, sopra tutti, siano insieme o a solo, lo pu, senza essere limitato da nessuno, n: Pastore n: fedele&3H7. "l card. Ratzinger, invece, crede di poterlo riassu#ere presentando la ;hiesa co#e %una comunione di Chiese locali con il punto di riferimento che il Papa&. C questo un #antenere %fermo& il %nucleo& del ,apato.

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ta, e non poco, gli ortodossi col rigettare il ,apato, che, per volere divino, $ il -onda#ento che %produce e in s: racchiude lunit della comunione& 3<eone 4""" (atis Cognitum@ v. 1aticano ", :. 15217. ;he -orse perch> gli ortodossi dicono che la ;hiesa cattolica ha %-alsi-icato& la %co#unione& sia#o autorizzati a -alsi-icarla anche noi. 0e gli ortodossi rigettano la %monarchia assoluta& del ,apato, che i loro padri con-essarono, noi cattolici rigettia#o la dispersione del loro episcopato ace-alo in %una molteplicit confusa e disordinata& 3<eone 4""" (atis Cognitum7 e la rigettia#o perch> non $ questo che volle Eostro 0ignore +esB ;risto, il quale %affinch: tutta la moltitudine dei credenti si conservasse nellunit della fede e della comunione, prepose agli altri 1postoli il beato Pietro, stabilendo in lui il perenne principio e il visibile fondamento delluna e dellaltra unit& 3:. 15217 ed anche questo -a parte del %nucleo& del pri#ato, in-allibil#ente de-inito dal dog#atico ;oncilio 1aticano ". ;erto, il ,apa deve rendere alla ;hiesa il %servigio& di #antenerla nellunitA della -ede, #a questo non lo declassa da %monarca dei &escovi& a %punto di riferimento& e, peggio ancora, a %servitore della comunit& 3co#e giA voleva leretico 0inodo di ,istoia condannato da ,io 1" nell1uctorem Bidei7' ogni autoritA $ %servizio&, in senso lato, #a $ un servizio che si rende appunto esercitando lautoritA, non di#ettendosi da essa, nel qual caso chi detiene lautoritA non %serve& piB, #a danneggia la ;hiesa, co#e constatia#o in questepoca di di#issioni dell *utoritA in ogni ca#po 3eccetto che nel -avorire il #odernis#o7.

Comunione romana, non comunione acefala


"l card. Ratzinger, dopo aver presentato la ;hiesa co#e una -ederazione di ;hiese locali con il ,apa co#e se#plice %punto di riferimento, dice che % importante far vedere $uesta grande realt comunitaria% il Papa non il monarca dei &escovi, ma il servitore della comunit, che conferma i fratelli nella fede&, e ci2 a--inch> gli %ortodossi& si convincano che la ;hiesa cattolica non ha %falsificato la comunione divenendo una monarchia assoluta&. /a, poich> il ,apa ! piaccia o non piaccia ! $, per diritto divino, il %monarca& di tutti, anche dei 1escovi, la %comunione& nella ;hiesa cattolica non $ #ai stata una se#plice %comunione di Chiese locali& con un vago %punto di riferimento& nel ,apa, #a $ da se#pre %comunione romana& cio$ co#unione con ,ietro e sotto ,ietro' %# infatti necessario che tutte le altre Chiese, ossia che tutti i fedeli sparsi nel mondo, siano daccordo con $uesta (ede a motivo del suo primato sovrano ;cfr" /reneo <1dversus haereses cap" =,=> e colui che abbandona la cattedra di Pietro, sulla $uale fondata la Chiesa, si illude di essere nella Chiesa ;(" Cipriano <)e unitate 7cclesiae, ?>, perch: costui gi uno scismatico e un peccatore che innal*a una cattedra contro lunica Cattedra di Pietro ;-ttato di +ilevi <)e schisma )onatist" lib" @, n"@>, dalla $uale promanano su tutte le altre i sacri diritti di comunione ;(" 1mbrogio <7pist" A/, ad /mperatores>& 3,io "4 3uartus supra vigesimum, agli *r#eni I gennaio 15637. :unque, non $ la ;hiesa cattolica che ha %un po falsificato la comunione&, #a lhanno -alsi-ica-

Un bilancio di desolazione
"l ,apa, co#e $ custode e non padrone del %deposito della -ede&, cosD $ il custode, non il padrone, della divina costituzione della ;hiesa, qualunque possa essere lo %spirito dei te#pi& e qualunque siano le lagnanze degli eretici e scis#atici. "n-atti la #onar-

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chia assoluta del papato non $ arbitrio e dispotis#o' se il potere di ,ietro $ assoluto %dal basso&, non $ assoluto %dallalto&@ dall alto $ li#itato dal diritto divino, il quale %esige che il potere ecclesiastico, conformemente al suo fine sia adoperato all edifica*ione del Corpo mistico di Cristo, non alla distru*ione ;@ Cor" CD, E>&3I7. C il caso di ricordarlo oggi che sul papato inco#be l autode#olizione ecu#enica. Ges Cristo stesso, nostro )io, che carit ;C Gv" ?,E> ! scriveva ,io "4 agli *r#eni ! ha chiaramente ordinato di considerare come pagani e come pubblici peccatori coloro che non ascoltano la Chiesa ;+t" CE, CF> 33uartus supra vigesimum cit.7. 8 noi oggi

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non solo li chia#ia#o %-ratelli separati&, #a ci #ettia#o persino, in #ateria di -ede, allascolto di coloro che non ascoltano la ;hiesa. 8 per un -ine illusorio ed esteriore alla ;hiesa qual $ quello di agevolare coloro che intendono ri#anerne -uori e non vogliono sotto#ettere il loro intelletto al suo /agistero in-allibile , stia#o da quasi 40 anni accu#ulando rovine allinterno della ;hiesa o--uscandone la Jradizione, turbandone lunitA di -ede, indebolendo lautoritA, u#iliando il ,apato, allentando i vincoli dellunitA di co#unione, ed ora sia#o giunti a quella che 0. *gostino chia#a %somma empiet& ed %insensata arrogan*a&' #ettere le #ani sulla divina costitu-

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zione della ;hiesa che % stata fondata su Pietro dalla parola del (ignore& e perci2 chiunque #ano#ette %$uesto fondamento non conserva pi la Chiesa divina e cattolica, ma si sfor*a di fare una chiesa umana& 3<eone 4""" (atis Cognitum, citazione da 0. ;ipriano7.
Hirpinus 17 0. Jo##aso 4 Contra Gentiles c. 62@ v. +. 0iri .a giovine**a della Chiesa, +iardini ed., ,isa, p. 130 e s! s! no no 1H gennaio KK p. H. 27 +. 0iri op" cit" p. 20H. 37 /vi p. 125. 47 +. 0iri /l primato della verit +iardini ed., ,isa, p. 250 " H7 +. 0iri .a giovine**aL cit. p. 12H. I7 <. Mtt Compendio di teologia dogmatica ed. /arietti p. 462.

!' PO(T!)!*ATO +! P!O !X ,(A ',*E PE- ! (O.T-! TE/P!


0s1guito2
Il Reno che si getter nel e!ere
" due principali -ocolai del %liberalis#o cattolico& erano la =rancia e la +er#ania, #inate la pri#a dal gallicanesi#o e la seconda dal -ebronianesi#o, entra#bi ne#ici delle prerogative della 0ede Ro#ana. ,io "4 provvide a #etter -ine, con il concilio 1aticano ", agli errori che a quel te#po #inacciavano la costituzione divina della ;hiesa, #a durante la preparazione e lo svolgi#ento di quel ;oncilio il #ale ebbe occasione di #ani-estarsi in tutta la sua virulenza, specie in =rancia e in +er#ania. +iA il =>n>lon nel suo 8rattato sopra lautorit pontificia aveva scritto' %Per la Chiesa mi fanno pi paura i gallicani che le sette eretiche&. 8 ,io "4 dirA di te#ere il %cattolicesi#o liberale& piB dei %de#oni& della ;o#une di ,arigi 3allocuzione del 1I giugno 15617. "n +er#ania, poi, il -ebronianesi#o gareggiava, anzi superava in livore il protestantesi#o nel suo orgoglioso astio contro la 0ede Ro#ana. %/ protestanti ! scriveva lo 0cheeben ! non hanno mai fatto delle dottrine cattoliche, falsandole e storcendole, $uello stra*io che fa $ui il Giano (pseudoni#o del :Nllinger, al-iere dellala %liberale&) delle dottrine che egli chiama ultramontane&317. Ges Cristo le ha preposto e del $uale essi paventano le prerogative 327. +li %ultra#ontani&, dunque, altro non erano che i cattolici, i quali, contro le pretese %liberali& di-endevano la divina costituzione della ;hiesa e quindi il pri#ato del 0uccessore di ,ietro nella 0ede Ro#ana.

"li ultramontani
;hi erano gli %ultra#ontani&. <o spieg2 ,io "4 nel suo Breve a do# +ueranger del 12 #arzo 1560' # cosa veramente deplorevole, caro figlio, che si ritrovino fra cattolici uomini, i $uali, pur gloriandosi di $uesto nome, si mostrano completamente imbevuti di princ!pi corrotti (L). 7ssi vanno ancora pi lungi e, facendo dipendere il progresso e la felicit dellumana societ da $uesti princ!pi, si sfor*ano di far inclinare la Chiesa al loro sentimento% riguardando se stessi come i soli saggi, non arrossiscono di dare il nome di partito ultramontano a tutta la famiglia cattolica che la pensa diversamente da essi 3uesta follia tocca a tale eccesso che essi si arrogano di rifare persino la divina costitu*ione della Chiesa e di adattarla alle forme moderne dei governi civili, per abbassare pi facilmente lautorit del Capo supremo, che

Lo spirito del cesimo liberale

cattoli#

Eelli##inenza del 1aticano " i catto-liberali si diedero a tracciarne il %progra##a& ai ,adri del ;oncilio indicando loro i punti della divina costitu*ione della Chiesa da riformare, ed offerendosi in certa guisa mediatori tra essa Chiesa e la societ moderna, che volevano rappacificare insieme e a spese dellautorit del Papa, divenuta eccessivamente bisognosa di temperamenti 337. Jutto ci2, natural#ente, sotto i piB speciosi pretesti' %Bacciamo un grande Concilio ! scriveva #ons. :upanloup all*rcivescovo di /alines ! sviluppiamo le vive e feconde for*e della Chiesa2 dissipiamo infine per me**o di dichiara*ioni limpide, precise, formali $uesti spaventevoli malintesi che ci divorano" 7cco in $ual

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modo noi ci attrarremo $uesto secolo che ci sfugge e come potremo salvare la societ che domanda soccorso con tutte le voci delle sue sofferen*e e dei suoi pericoli&347. /a da queste %dichiara*ioni limpide, precise, formali& era assoluta#ente da escludersi la de-inizione della in-allibilitA ponti-icia e, quando questa -u procla#ata, #ons. :upanloup, con altri 60 1escovi %liberali&, si allontan2 da Ro#a per non dovervi assistere. E> %li#pidi& erano i #ezzi con i quali i %cattolici liberali& lavoravano per ottenere %un grande Concilio&. ,io "4 paragon2 questi #ezzi alle %mene, collaiuto delle $uali usan*a di guadagnarsi i suffragi nelle assemblee popolari&' %(i veggono pertanto porre innan*i audacemente come indubbie o almeno completamente libere, certe dottrine, tante volte riprovate% ra**olare presso gli antichi difensori di $ueste stesse dottrine dei cavilli storici! dei passi mutilati, delle calunnie lanciate contro i Pontefici romani e sofismi di ogni genere" 7ssi rimettono con impuden*a tutte $ueste cose in me**o, senza tener alcun conto degli argomenti coi quali sono state cento volte rifiutate" (copo loro di agitare gli spiriti, di eccitare le genti della loro fa*ione e il popolo ignorante contro il sentimento comunemente professato& 3Breve cit. a do# +ueranger7. ;o#$ evidente, i %liberali& del 1aticano " non avrebbero avuto nulla da i#parare dellala progressista del 1aticano "". <o %spirito& dei %cattolici liberali&, che nel 1aticano ", grazie alla -ortezza di ,io "4, non divenne lo %spirito del ;oncilio&, era giA uno spirito di doppiezza, dietro il quale si dissi#ula quel peccato contro lo 0pirito 0anto che consiste nellimpugnare la verit conosciuta . ,io "4, da ,apa, avrebbe potuto dire di #olti %liberali cattolici& ci2 che da 1escovo aveva scritto dei %liberali& politici' %.arte dellassassino pare che non faccia perdere tutta la fede come $uella del rivolu*ionario& aggiungendo lepida#ente' %forse la prima protetta da una

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sola legione di demoni e laltra da tutto linferno&3H7.

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:o#anda, questa, che si sarebbe potuta girare, tal quale a +iovanni Fattista /ontini, quando ancora *rcivescovo di /ilano, scriveva su . -sservatore 0omano 5-K ottobre I2' /l Concilio deve indicare la linea del relativismo (.) cristiano, fin dove la religione cattolica deve essere ferrea custode di valori assoluti e fin dove pu, e deve piegarsi allaccostamento, alla connaturalit (.) della vita umana $uale storicamente si presenta . Janto piB che, a distanza di quasi 40 anni, sia#o ancora in attesa che ci venga noti-icata questa %linea del relativismo cristiano&. /a tant$' nella %nuova teologia&, co#e nella #ente dei suoi cultori, %niente esatto, niente definitivo, ma tutto approssimativo&, co#e scrisse #ons. Pgo <attanzi, valoroso rappresentante e di-ensore della %tradizione ro#ana&, che non $ una %scuola di teologia&, #a leco -edele del /agistero in-allibile dei ro#ani ,onte-ici 3K7.

Le anfibologie dei cat# tolici liberali


" %cattolici liberali& te#evano dal Concilio si stabilissero canoni dogmatici o prescri*ioni disciplinari contrastanti $uel che si compiacciono intitolare spirito dei tempi (i %segni dei te#pi&O)% locu*ione anfibologica idonea a significare tutto $uel che si vuole 3I7. ,er le %an-ibologie& dei #odernisti del 1aticano "" ri#andia#o il lettore alla docu#entazione o--erta in /ota 'num da Ro#ano *#erio. E> lo %spirito del tempo& -u lunica %an-ibologia& cui -ecero ricorso i %cattolici liberali& del 1aticano ". <. *lle#and cosD riassu#eva i loro voti' %Che il santo Concilio ci dia a tutti una testimonian*a damore col rispetto pi sincero verso la nostra libert, i nostri diritti, le nostre legittime aspira*ioni% e che per $uesto amore il santo Concilio si decida di fare ai tempi, ai costumi, ai bisogni presenti tutte le concessioni che permettono e la conserva*ione inviolabile del deposito della fede e il rigore dei princ!pi immutabili 367. /a ! obiettava il #edesi#o *lle#and ! non vi nulla che sia pi vago della nostra libert dei nostri diritti, delle nostre legittime aspira*ioni , tutte nozioni, pertanto, da de-inire pri#a di recla#arne il %rispetto& dal ;oncilio. 3uanto poi alle concessioni da farsi ! continuava ! la cosa ancora pi indefinita" Come possono farsi concessioni nel campo dei princ!pi immutabiliG Che cosa si deve concedere ai tempi presenti sen*a toccare linviolabile deposito della fedeG (i vuol forse dire che conviene concedere agli errori correnti tutta la libert di espandersi, purch: essi non contrastino direttamente con $ualche dogma gi definitoG 7 cheG /gnoriamo forse che ogni dogma segu!to da un maestoso corteggio di verit non ancora definite, le $uali per, hanno col dogma un tal nesso logico che il combatterle lo stesso che mettere in pericolo il dogma medesimoG 357.
che

$cumenismo e% pentiti# smo


Eon solo i voti, #a anche i #otivi con cui i %cattolici liberali& del 1aticano " giusti-icavano le proprie richieste erano identici a quelli dei neo#odernisti del 1aticano "". 8ssi si dicevano #ossi da 1Q da un fervido amore della Chiesa, la $uale2 pericolerebbe al sommo ove si definisse l infallibilit (L) odiosissima alla societ moderna, che non vuol saperne di nuovi dogmi e con cui pur necessario che la Chiesa, o tosto o tardi, si riconcili @ 2Q da uno *elo non meno fervido della libert gerarchica nella Chiesa, libert minacciata dalle pretese della scuola esagerata che si mostra pi cattolica del Papa (oggi /l (abato dice' piB papisti del ,apa@ v. s! s! no no 1H #aggio K6 pp. I-6) e mira a fare del &icario di Cristo in terra un Cesare divino (il card. Ratzinger oggi dice' un %#onarca assoluto&) 3107. Jra le speranze dei %cattolici liberali& per il concilio 1aticano " vi era, pertanto, quella di %mette-

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re un termine alla centrali**a*ione della Chiesa& 3%mettre un terme la centralisation dans l7glise&3117 o, per dirla con i neo#odernisti del 1aticano "", di dare il via al %decentra#ento& e allesercizio della %collegialitA episcopale&. E> #ancavano i %cattolici liberali& di a--acciare giA allora il #otivo %ecu#enico&' con un nuovo dog#a si sarebbe posto un altro ostacolo alla conversione degli acattolici. *nzi ben volentieri avrebbero #essa -in da allora la ;hiesa in ginocchio per chiedere perdono delle %colpe& che, #entendo e calunniando, i suoi ne#ici esterni, le attribuiscono@ non esitarono, in-atti, a dirla responsabile delle divisioni della cristianitA e persino dei ritardi che, secondo loro, avrebbe subDto la conversione degli in-edeli. ?uesto ! replic2 #ons. Raess, 1escovo di 0trasburgo ! % dire chiaramente che la Chiesa stata infedele ad una parte della sua missione (L) un tal linguaggio, tanto contrario ai documenti della storia $uanto alle promesse del &angelo, rassomiglia a $uello degli eretici di tutti i tempi e di tutti i luoghi&3127. :i -atto i %cattolici liberali&, co#e i neo#odernisti di oggi, non credevano all in-allibilitA della ;hiesa 3salvo a %canonizzare il presente&, se di loro gusto7.

s s no no
8satta#ente ci2 che ha avuto lardire di dire Ro#ano ,enna in pubblica adunanza il I #aggio 1KK3 nella %PniversitA del ,apa&' v. s! s! no no 1H sette#bre 1KK3 %(candalo alla .ateranense&. *llora, per2, le cose non correvano tanto lisce per i %novatori&. <a parte sana dellepiscopato, ed erano i piB, reagiva con vigore. Con $ueste parole lautore oltraggia in una maniera scandalosa la Chiesa romana ! scrisse il 1escovo di 0trasburgo ! 2 tali asser*ioni sono ingiuriose all eccesso per i (ommi Pontefici che, nella ipotesi dellautore, avrebbero mancato a tutti i doveri della loro carica, lasciando svolgersi nel corso dei secoli, sen*a condannarla, sen*a neppure indicarne lesisten*a ai fedeli, una scuola, che, perci,, se bisognasse credere allautore, sarebbe l obbrobrio della nostra causa, la nemica della Chiesa ed il flagello della religione 3147.

$0 a%rile 2001
avvenne con Ges Cristo medesimo allorch: fu tratto al tribunale di Pilato (L) (ono solenni i momenti che corrono4 si tratta dei princ!pi di vita eterna, dei diritti della Chiesa e della (anta (ede, la cui verit, santit e giusti*ia tutti riconoscono, e che pure simpugnano da coloro i $uali, dicendosi amici di Cesare (cio$ della separazione dello 0tato dalla ;hiesa), lo sono della rivolu*ione" 9on ci facciamo sedurre dalle minacce o promesse di costoro2 ma difenderemo la causa santa di )io sen*a che ci lusinghino gli applausi del mondo, o ci sgomenti il timore dincontrare i biasimi di quella che oggi chiamasi lopinione pubblica, di cui tanti sono vittime infelici" 8orno a ripeterlo4 siate uniti con me e non con la rivolu*ione% siate uniti con me per difendere i diritti sacrosanti della verit e della giusti*ia, e per non lasciarsi sedurre dallamore della popolarit e degli applausi, poich: dovete tener rivolte le menti a me, e non allopinione pubblica 31H7. ;osD ,io "4 pubblica#ente diede ai %voti& e alle %ragioni& dei %cattolici liberali& il loro giusto no#e' %timore dincontrare i biasimi di $uella che oggi si chiama opinione pubblica& e %amore della popolarit e degli applausi&. " %liberali& di ieri co#e i neo#odernisti di oggi. %8imidi cristiani che (L) tremano di vedere il mondo ritirarsi da Ges Cristo e fare il vuoto intorno a .ui& li aveva giA de-initi #ons. =illion, 1escovo del /ans31I7 e il card. ,ie li indicherA co#e coloro che sostituiscono %il loro spirito privato e lo spirito del loro tempo allo spirito della Chiesa&3167 e riconoscerA a ,io "4 il #erito di aver bloccato un #ale che, %se avesse continuato ancor per $ualche anno a serpeggiare e propagarsi soppiattamente, la societ cristiana sarebbe stata vi*iata da un veleno tanto pernicioso $uanto pi insensibile ne sarebbe stato il diffondersi per le sue vene& 3157. ;osciente della propria responsabilitA, ,io "4 non volle i#itare papa Mnorio, che credette col suo silenzio di %conciliare le parti& e cosD %in faccia della Chiesa manc, al suo dovere di Papa&

La fortezza papale di &io I'


C evidente che alla vigilia del 1aticano " #aturava giA il dra##a che abbiano vissuto e stia#o tuttora vivendo col 1aticano "". 0e nel 1aticano " i %cattolici liberali& non prevalsero, lo si dovette alla -ortezza di ,io "4, che guid2 e sostenne la parte sana dellepiscopato e del #ondo cattolico. *bbia#o giA visto la -ranchezza con cui denunci2 le %mene& dei %cattolici liberali&. 8, quando questi cercarono di #ettere contro il ,apa i ,atriarchi e i ,relati cattolici di rito orientale, ,io "4 non esit2 a sventarne le tra#e in pubblica udienza' %/o amo tutti i miei figli ! egli disse ! sen*a distin*ione di na*ione di lingua o di rito% e ardentemente bramo che $uesto amore sia corrisposto, e renda pi stretta che mai la unione tra il capo e le membra" .e mie parole si dirigono specialmente a voi, orientali, verso i $uali so che di $uesti giorni furono fatti degli sfor*i per istaccarvi da me e da $uesta (anta (ede (L). (i rinnova ora nel &icario di Ges Cristo $uel che

La scuola romana
Pnaltra tendenza tipica degli eretici di tutti i te#pi e di tutti i luoghi -u lo %spirito antiro#ano& che si #ani-est2 nei %cattolici liberali& del 1aticano ". ;on un gioco sleale ripetuto nel 1aticano "" 3v. s! s! no no 31 #arzo 2000 p. 1ss.7, la tradizione della ;hiesa ro#ana, cui %propter potentiorem principatum& tutto il #ondo cattolico deve consentire 30. "reneo 1dversus haereses7, -u presentata co#e una se#plice %scuola di teologia&, una scuola di teologia %romana&, nella cui -ucina era stata -orgiata la dottrina cattolica sul papato 3137. "n breve, co#e ebbe lardire di scrivere il +ratrR, questa %scuola di errore& era responsabile della %frode pi audace che vi fu mai nella storia"

$0 a%rile 2001
allorch> %doveva parlar alto e condannando lerrore troncargli ogni progresso tra i fedeli&31K7. ,io "4 parl2 alto e cosD tronc2 la via allerrore -ino al 1aticano "". *lle pressioni di %aggiorna#ento& ,io "4, nella sua -ede ada#antina, replic2' %(econdo alcuni la religione deve cambiare col tempo ed ha bisogno anchessa del suo EH" /o dico che una bestemmia&3207. %Feste##ia& perch> i#plica la negazione che il ;ristianesi#o $ veritA da :io co#piuta#ente rivelata e quindi i##utabile@ %beste##ia& che il do#enicano ;ongar e i %nuovi teologi& hanno -atta propria nel 1aticano "". Eel 1aticano ", per2, i %voti& dei %cattolici liberali& andarono tutti delusi, dal piB audace 3i#pedire la de-inizione dellin-allibilitA ponti-icia7 ai piB #odesti 3abolizione dell"ndice dei <ibri proibiti, condanna della pena di #orte ecc.7.

s s no no
rito di Pio /AI 7gli sempre buono, sempre pio, ma anche sempre accorto ;fin>" +olto destramente, fin dal primo giorno, e $uasi sen*a accennarvi, ha condannato il liberalismo, ha rivendicato i diritti del Papato e ha raccomandato ai Padri conciliari lunione con lui e la (anta (ede&. "n ,io "4 si di#ostra che la bontA, #assi#o nellautoritA, non ha nulla a che vedere con la dabbenaggine' %Bisogna indubbiamente praticare la carit ! egli diceva ! fare il possibile per ricondurre gli sviati, ma non c bisogno per $uesto di condividere le loro opinioni& 3*llocuzione del 1I.I.15617.

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te#pi. Eon $ la ;hiesa che si $ allontanata dagli uo#ini del nostro te#po@ sono gli uo#ini del nostro te#po che si sono allontanati dalla ;hiesa e ad essa devono ritornare se vogliono trovar ri#edio ai loro #ali. Eon si tratta di se#plici %malintesi&' %/l grande errore contemporaneo ! egli scrive ! di disconoscere lordine soprannaturale% le nostre agita*ioni provengono appunto da $uesto4 che lindividuo, la famiglia, la scuola e la societ non accettano pi lautorit e i benefici di Ges Cristo&3217. ?uale di--erenza col 1aticano ""O :i #ons. <attanzi, decano della =acoltA Jeologica <ateranense e perito conciliare, $ stato scritto' %3uanto ha sofferto $uando gli " stato proibito di parlare, di scrivere, di polemi**are in difesa della tradi*ione cattolica e del senso genuino delle (acre (crittureI (e ne addolorava come se volessero uccidere in lui $ualcosa che aveva diritto di vivere liberamente alla luce del sole2 $uando si sentiva le mani legate da chi avrebbe dovuto lasciarle sciolte e agevolarne loperosit si metteva a piangere&3227. =u la tragedia di tutti i #igliori -igli della ;hiesa, e particolar#ente di quella ;hiesa %che $ nel paese dei Ro#ani& 30. "gnazio d*ntiochia7, che si vide dolorosa#ente abbandonata e tradita proprio da chi avrebbe dovuto sostenerla nella sua lotta contro i barbari della %nuova teologia&.

"es. riempia i cuori del suo di!ino amore e !i tra# sformi tutti in Lui/eato padre &io

Un &apa buono che fu un buon &apa


C certo che nel 1aticano ", grazie a ,io "4, non si ebbe a la#entare quella %desisten*a& 3-ino alla connivenza7 dell*utoritA supre#a che abbia#o il diritto di deplorare nel 1aticano "" 3v. R. *#erio /ota 'num7. ,io "4 -u un ,apa buono ed un buon ,apa' della sua rettitudine e bontA nessuno ebbe #ai a la#entarsi, neppure i %cattolici liberali&, #a egli ebbe unalta coscienza dei propri doveri di ,apa e seppe -ar valere la propria autoritA per di-endere la cattedra di ,ietro e la =ede cattolica dallassalto dei ne#ici interni ed esterni.

&regate, pregate( la pre# ghiera ) la chia!e dei te# sori di *io+ ) l,arma del combattimento e della !it# toria in ogni lotta per il bene e contro il male&io 'II

<eone :ehon, giovane stenogra-o durante il 1aticano ", cosD scrive nel suo )iario a proposito dellallocuzione inaugurale del ;oncilio 1aticano "' %Come si ritrova in $uesta allocu*ione lo spi-

"n occasione del 1aticano " ,io "4 rivolse un accorato appello anche a coloro %che non sono nellunit e nella verit cattolica& a--inch> appro-ittassero del ;oncilio, %con il $uale la Chiesa cattolica, di cui i loro antenati facevano parte, presenta un nuovo argomento dellintima unit e dellinespugnabile sua for*a vitale& augurandosi che ci2 li invogliasse a ritornare %al seno della santa +adre Chiesa, nella $uale i loro antenati ebbero salutari pascoli di vita& 3<ettera apostolica /am vos omnes 13 sette#bre 15I57. ?uando, per2, il dr. ;u##ing di 0cozia do#and2 se i dissidenti potessero presentare i loro argo#enti al prossi#o ;oncilio, rispose che %la Chiesa non pu, permettere che siano rimessi in discussione errori gi accuratamente esaminati, giudicati e condannati& 3Freve Per ephemerides accepimus 4 sette#bre 15IK7. Eel gran cuore di ,io "4 la caritA non -u #ai sco#pagnata dalla#ore per la 1eritA. 8 lepiscopato cattolico, spronato e sostenuto dalla -ortezza di ,io "4, seppe resistere e reagire ad ogni pressione di %aggiorna#ento&. <a 0posa di +esB ;risto ! -u la replica di #ons. /er#illod, 1escovo di +inevra ! non $ divenuta i#potente dinanzi ai pericoli e ai bisogni del %#ondo #oderno&' essa ha la scienza del nostro te#po, perch> $ di tutti i

La lezione di alcuni fra# telli separati


:ove andassero a parare i cattolici-liberali con la loro pretesa di %conciliare& la ;hiesa cattolica con il %#ondo #oderno&, che ha apostatato da ;risto, lo videro chiara#ente alcuni %teologi protestanti&. *d ese#pio, S. SNhler scriveva che %la divisione tra la Chiesa e il secolo moderno si far sempre pi vasta e profonda e il mondo si partir in due grandi campi24 $ui lo schietto umanesimo, il naturalismo puro, lincredulit, la 0ivolu*ione% cost la Chiesa romana col suo precetto di ubbidire ad unautorit infallibile" 9: vi da sperare che tra $uesti

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estremi si trovi me**o di concilia*ione o daccordo2 /l Papa stesso ha dichiarato tale concilia*ione impossibile&3237. 8 qui il SNhler rendeva questa testi#onianza, involontaria#ente a##irata, a ,io "4' il venerando Pio /A, nella ingenua sua piet, non sa e non vuol sapere nulla di $uegli artifici, con cui altri, a for*a di stiracchiare e storcere e appianare e velare, vorrebbero rendere accettabili al mondo malvagio le verit soprannaturali della Chiesa 3247. Jutto poi ! proseguiva il SNhler ! -a pensare che il concilio 1aticano 3"7 dichiarerA ancora piB decisa#ente la guerra al #ondo. ;he -aranno allora i -autori della conciliazione, i %cattolici liberali&. .a maggior parte si arrenderanno alle decisioni di 0oma% forse a malincuore e di mal garbo, ma si arrenderanno" Gli altri si scinderanno del tutto da 0oma (cosD -ecero aperta#ente in +er#ania il :Nllinger con i %1ecchi cattolici&)@ e subito appresso dal Cristianesimo, an*i da ogni religione 32H7. ;osD il SNhler additava ai %cattolici liberali& lo sbocco -atale della loro pretesa di conciliare la ;hiesa cattolica con la -alsa %libertA& del #ondo #oderno' una %religione& senza una regola di -ede certa e sicura, senza un corpo -isso di dottrina@ in breve' il protestantesi#o, lidea protestantica della %religione& che %libera& lintelletto da ogni autoritA, per abbandonarlo in preda ad ogni vento di opinione e di errore, al dubbio universale in #ateria di religione ed in-ine allateis#o. C la stessa conclusione di 0an ,io 4 nella Pascendi contro il #odernis#o. "n Concilio e Gesuitismo un altro %teologo& protestante salut2

s s no no
nei %cattolici liberali& dei validissi#i ausiliari nella guerra del protestantesi#o contro il ,apato e suggerD loro un %coraggioso autaut&' o accettare lin-allibilitA del ,apa ed essere cattolici coerenti 3perch> questo %teologo& protestante a##ette che l in-allibilitA del ,apa $ una conseguenza logica dellin-allibilitA della ;hiesa e del ,ri#ato7 o negare anche lin-allibilitA della ;hiesa e -arsi protestanti32I7. Eon si pu2 negare che i %-ratelli separati& -ossero piB logici dei loro -ratelli %cattolici liberali&. 8 la %protestantizzazione& del #ondo cattolico che si sta consu#ando ai nostri giorni %d pienamente ragione&317 all ingenua ovvero alla schietta pietA di ,io "4.
01ine2 Marcus 17 Toseph 0cheeben )er Papst und das Concil von Janus@ v. .a Civilt Cattolica vol. 4, serie 1"" p. II. 27 Jraduzione de .a Civilt Cattolica vol. 4, serie 1"" p. 224. 37 .a Civilt Cattolica cit"" 47 .a Civilt Cattolica vol. 4", serie 1"", p. 56. H7 <ettera al card. =alconieri 21 #aggio 154H in +. ;ittadini Giovanni +aria +astai Berretti ;Pio /A> <ettere "", ed. <aurenziana, Eapoli 1KK2 p. 2I2. I7 .a Civilt Cattolica vol. "4 serie 1"" p. 2HK. 67 <. *lle#and .e Pape et le Concile, ,aris, 1. ,al#>@ v. .a Civilt Cattolica vol. 1""", serie 1"", p. HKK. 57 /vi. K7 'n uomo libero K 'go 7milio .attan*i 08"F Ro#a Ha ed. 1K61. 107 .a Civilt Cattolica vol. 4" serie 1"" p. 16. 117 /vi p. 463. 127 /vi vol. "4 serie 1"" p. 640 137 /vi p. IKI. 147 /vi p. 640. 1H7 :iscorso ai ,atriarchi e ,relati di rito orientale e ai 1icari *postolici 24 #arzo 1560@ .a Civilt Cattolica vol J. 4 serie 1"", p. 243. 1I7 .a Civilt Cattolica vol. 1""" serie 1"" p. HK4.

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167 /vi vol. 4, serie 1"" p. K2. 157 /vi" 1K7 .a Civilt Cattolica vol. "4, serie 1"" pp. HI6-HI5. 207 :iscorso del 16.2.1560 all esposizione ro#ana di antichitA ed arte religiosa. 217 <ettera di congedo dalla :iocesi alla partenza per il ;oncilio@ v. .a Civilt Cattolica serie 1"" vol. 1""" pp. HK4-H. 227 'n uomo libero cit. p. 212. <a testi#onianza $ dellallora Rettore della Fasilica di 0. ;ecilia. 237 )as allgemeine Concil und der Protestantismus, :ar#stadt 15IK@ v. .a Civilt Cattolica vol. 4 serie 1"" pp. 210 ss. 247 /vi. 2H7 /vi" 2I7 v. .a Civilt Cattolica vol. 4 serie 1"" pp. HKH-HKI.

ra gli attuali scompi# gli ) importante ripetere agli uomini che la Chie# sa ), per di!ina istitu# zione, l,unica arca di sal!ezza per l,umanit% 3 pi. opportuno che mai insegnare che la !erit liberatrice per gli indi!i# dui come per le societ ) la !erit soprannaturale in tutta la sua pienezza e in tutta la sua purezza, senza attenuazioni o diminuizioni e senza compromessi, come 45- "es. Cristo !enne a darla al mondo affidan# done l,insegnamento e la custodia a &ietro e alla Chiesa/enedetto '6

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