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Pedagoga

La pedagogia la scienza che studia l'educazione e la formazione dell'uomo nella sua interezza; essa ha come oggetto del proprio studio l'uomo nel suo ciclo di vita. Quindi, al contrario di ci che si soliti pensare secondo un ovvio luogo comune, il Pedagogista non si occupa esclusivamente dei bambini. Il Pedagogista si occupa di bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani e disabili. La Pedagogia si occupa anche dell'educazione scolastica e dell'apprendimento dei soggetti, ma non questo il suo unico fine euristico. Il fine euristico della pedagogia l'Uomo che si relaziona con l'altro da s (educazione) e che si relaziona con se stesso (formazione). Il Pedagogista studia l'umano e ci che riguarda l'Uomo e la sua esistenza. Nell'ambito della pedagogia italiana il pedagogista Riccardo Massa ha proposto di usare il termine formazione per indicare sia l'educazione(ovvero il processo di formazione globale della personalit) sia l'istruzione(ovvero il processo di trasmissione da parte di un individuo e di acquisizione di competenze e di conoscenze da parte dell'individuo che viene istruito). L'educazione(secondo i modelli teorici elaborati dai pedagogisti) ha tre coordinate:

Il sapere (le conoscenze). Il saper fare (le competenze). Il saper essere (modo il cui un individuo mette in campo il saper fare e il saper essere).
Lo studio della pedagogia stato recentemente rivalutato dalle pi alte istituzioni educative italiane, le quali, nel 2010, hanno creato un liceo (il liceo delle scienze umane) che ha come materie base la psicologia, la sociologia ed appunto le Scienze dell'educazione e della formazione riunite in uno studio di un'unica materia chiamata Scienze umane. molto importante precisare di come la Pedagogia sia una scienza influenzata dalle pi alte espressioni culturali che si sono succedute nel corso dei secoli, come la Filosofia (dalla quale le Scienze dell'educazione traggono moltissimi concetti base), la Letteratura, l'Arte e la Storia.

Etimologa
Il termine pedagogia deriva dal greco (generare bambini, procreazione)[1], da (paidos: bambino) e (ago: guidare, condurre, accompagnare). Nell'antica Grecia il pedagogo era uno schiavo che accompagnava il bambino a scuola o in palestra. Dopo che i Romani ebbero conquistato la Grecia, venne chiamato paedagoguslo schiavo greco che, oltre ad accompagnare i bambini, insegnava loro la lingua greca. Col tempo il significato di paedagogus divenne quello di insegnante, indipendentemente dallo stato sociale, e in et imperiale paedagogum era chiamata la scuola dei paggi di corte[2]. Successivamente gi in epoca medioevale il pedagogo era il servo del re che si occupava dell'istruzione dei giovani principi e cortigiani, e che limitava l'aspetto educativo alla trasmissione di contenuti primari come "leggere e scrivere". In seguito il termine pedagogo ha assunto il significato di precettore e attualmente utilizzato in termini dispregiativi o ironici[3]. Da pedagogia deriva invece il termine pedagogista, lo studioso di pedagogia[3].

Da insegnante, poi educatore, dei bambini, il moderno pedagogista si occupa della persona per l'intero arco della sua vita. In Italia, il pedagogista un professionista, specialista, dirigente, coordinatore, in possesso di laurea quadriennale (DL) (vecchio ordinamento) o di laurea specialistica (LS), o di laurea magistrale (LM) quinquennale o 3+2. Il moderno pedagogista si occupa della persona per l'intero arco della sua vita. La sua figura differisce dall'educatore professionale in possesso di laurea triennale (L) seguita poi dalla laurea Magistrale (LM) di due anni in scienze dell'educazione. Il laureato in Scienze della Formazione Primaria invece in possesso di una laurea quadriennale (DL) vecchio ordinamento o di laurea magistrale (LM) 5 anni nuovo ordinamento con inclusa l'abilitazione; egli pu insegnare nelle scuole d'infanzia e nelle scuole primarie, il futuro insegnante si inserir nelle graduatorie ad esaurimento di I fascia divise per regioni, provincie, distinte per scuola dell'infanzia, scuola primaria, lingua inglese, sostegno.

Objeto de la disciplina
Le istituzioni dell'educazione formale devono tener conto dei principi della pedagogia nella stesura del progetto educativo. Secondo alcuni autori[4] la pedagogia scienza in quanto costituita da un organico sistema di saperi. Il destinatario dei prodotti teorici e pratici della pedagogia l'uomo, che il soggetto agente e, nel contempo, anche l'oggetto primario delle pratiche educative. Egli il destinatario di questa scienza e, pertanto, il fine di tutta la ricerca pedagogica. Il suo fine ultimo, secondo Pellerey[5] non quello di creare teorie generali dell'educazione (a quello servirebbero, in questa interpretazione, le altre scienze dell'educazione e della formazione), ma di costituire modelli di intervento educativo spendibili nella pratica educativa immediata. Per fare questo la pedagogia rivisita e rielabora modelli di intervento gi proposti e/o attuati, ed esamina e valuta risorse, strumenti e contesti gi disponibili per progettare e attuare un intervento educativo; fatto ci, la pedagogia - sempre per il Pellerey - organizza strategicamente le sue conoscenze per individuare un possibile percorso educativo da realizzare ed elabora un progetto che sta alla base dell'intervento educativo da attuare. Alcuni autori, a tal proposito, precisano[6] che lo scopo della pedagogia non starebbe nella formulazione teorica, ma nella risoluzione di problemi pratici dell'esperienza educativa. grazie alla progettazione che la pedagogia pu formulare le basi di un intervento educativo riferito per a uno specifico contesto: non si pu creare un progetto educativo unico per tutto e tutti, ma la pedagogia si fa carico dell'analisi di ogni problematica presentata progettandone una possibile risoluzione.

Area de articulacin de la pedagoga


Dal discorso unico sostenuto dalla Pedagogia Generale, la scienza pedagogica specializza questo discorso in varie articolazioni:

Pedagogia sociale: opera all'interno delle problematiche sociali; Pedagogia della politica: si occupa dell'educazione dell'uomo in quanto cittadino; Storia della pedagogia: analizza la condizione epistemologica della pedagogia stessa e la incentra nel quadro scientifico generale;

Pedagogia dei contesti formali: opera per la Scuola e i contesti educativi formalmente adibiti all'educazione e alla formazione; Pedagogia speciale: si occupa sostanzialmente dell'educazione dei soggetti con bisogni educativi speciali, come le persone con disabilit, favorendo la loro inclusione scolastica e sociale lungo tutto l'arco di vita; Pedagogia sperimentale: si occupa della ricerca scientifica in pedagogia; Pedagogia degli adulti: anche detta Educazione degli adulti, si occupa delle problematiche specifiche degli adulti, come la rieducazione e formazione continua; Psicopedagogia: si occupa degli aspetti psicologici riferiti alle problematiche pedagogiche; Pedagogia comparativa: anche detta Educazione comparata, si occupa dell'analisi delle pratiche educative in rapporto ai sistemi educativi e formativi di altre nazioni e culture; Pedagogia della Famiglia: si occupa delle problematiche specifiche dell'infanzia e della famiglia; Pedagogia Ludica: studia gli aspetti pedagogici dei giochi, in particolare si occupa del ruolo che hanno i giochi nell'apprendimento delle capacit motorie e di orientamento.

Algunos modelos pedaggicos


In pedagogia si potrebbero contrapporre due modelli pedagogici, uno basato sull'individuo (con riferimento a Immanuel Kant e Rousseau) e uno sulla societ (con riferimento amile Durkheim). I due modelli di pedagogia non possono essere giudicati in modo univoco, poich in ognuno si possono trovare elementi positivi ed elementi negativi.

La teoria kantiana basata su una forte spinta positiva nei confronti dell'uomo: la fiducia nell'essere umano porta il pensatore a vederlo come artefice di un miglioramento della sfera sociale. L'educare il fanciullo evitandogli completamente ogni rapporto con la realt lo porter ad una formazione tale da riuscire a cambiare in meglio la societ che lo ospita. Durkheim, al contrario, restio ad educare in completa astrazione dalla realt sociale, poich ci porterebbe ad una ritorsione dei costumi contro il soggetto, se questi non li rispettasse. Ogni societ ha delle regole che, se non conosciute, vengono innocentemente ignorate, causando situazioni "illecite" che possono ritorcersi contro l'autore.

Jean-Jacques Rousseau, nell'Emilio o dell'educazione, tratta anch'esso di un'educazione del fanciullo fuori dalla societ, avente molte analogie con la teoria kantiana. A ci si pu tuttavia controbattere che la completa astensione dalla societ da parte del fanciullo, porta ad una non conoscenza diretta della societ stessa. L'educatore pu insegnare ad Emilio tutto ci che riguarda i costumi, leggi e quant'altro, ma questo rimane solamente nella sfera teorica. La pratica tutta un'altra cosa, che, senza una diretta esperienza di cosa voglia dire vivere immersi nella societ, non pu portare ad un successo. Durkheim, a questo punto, giustamente parla di un'educazione interna alla societ stessa. Dopo laRivoluzione industriale, le caratteristiche della societ hanno subito un enorme cambiamento e senza un rapporto diretto con esse non si potrebbe vivere in modo conforme a questi moderni usi e costumi. Ci in cui Durkheim criticabile nell'attribuire maggior peso all'educazione impartita dalla societ in confronto a quella che possono dare gli insegnanti.

Immaginando astrattamente un figlio che vive totalmente immerso nella societ (e quindi educato dalla societ stessa) e privato della presenza dei genitori, che potrebbero avere il ruolo di insegnanti, egli non avrebbe le capacit per comprendere la societ stessa e quindi non riuscirebbe a cogliere l'insegnamento che questa gli offre. Il rapporto che un educando ha con il proprio educatore non paragonabile a quello che ha con la sfera civile in cui immerso. un rapporto stabile, protetto da possibili traumi che la societ pu causare, ma soprattutto un rapporto diretto tra due persone, delle quali una, dall'alto della sua esperienza, dona all'altra conoscenze teoriche che le saranno utili nella vita pratica. Con la sfera sociale si ha un rapporto pi violento e turbolento, che poco giova alla crescita interiore dell'educando. Inoltre, l'educazione imposta dalla societ pu avere molte strade ed il fanciullo a dover scegliere quale intraprendere, avendo il 50% di possibilit di percorrerne una sbagliata. Cosa che non pu accadere nel rapporto personale con l'insegnante, poich l'educatore stesso che indica all'educando la strada da prendere. Esiste anche un piano orientativo teoretico-morale che articola la teoria pedagogica in due direzioni:

La prospettica fenomenologica husserliana: vede l'educando nel "qui e ora" calato nel suo contesto di vita, e considera l'agire educativo in senso ecologico, esaminando i vari fattori che modificano lo sviluppo generale dell'educando, dando poco peso agli eventi pregressi che hanno segnato la sua vita tendendo a portare l'educando ad un rinnovamento della sua personalit e del suo agire rispetto ai modelli passati. La prospettiva personalista di Emmanuel Mounier: vede l'educando nella sua interezza di persona, assumendo come fondamentale il suo percorso di vita indipendentemente dal contesto, e prendendo come oggetto della riflessione pedagogica la sfera etica del comportamento unitamente alla dimensione biografica del suo pensiero.

Relacin entre pedagoga y psicologa


Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo si realizz uno stretto legame tra la psicologia e la pedagogia, precedentemente vista solo come una branca della filosofia. Wilhelm Wundt, considerato il fondatore della Psicologia Sperimentale, fu il primo a studiare l'apprendimento attraverso i sensi. Ivan Pavlov dimostr che l'apprendimento si pu legare a stimoli secondari. Johann Friedrich Herbart fu uno degli ultimi pensatori ad assimilare la pedagogia alla filosofia e ai suoi valori, cercando una mediazione con la ricerca psicologica che stava allora muovendo i primi passi e proponendo queste due componenti per costruire una scienza dell'educazione. I suoi filosofi di riferimento erano Johann Heinrich Pestalozzi, per quanto riguarda la percezione sensibile e Kant per la sua morale. Stanley Hall si avvicin al lavoro di Wilhelm Wundt e agli herbartiani per poi dedicarsi al lavoro Adolescenza, una rivoluzione nel campo dell'educazione in quanto propose per la prima volta la ricerca pedagogica. Hall studi i disegni dei bambini, le loro anamnesi e formul delle teorie tuttora ritenute interessanti. Simon e Binet furono i primi a superare l'idea per cui l'intelligenza di un bambino fosse misurabile in base alla grandezza del cranio e progettarono una scala e un questionario per misurarne le capacit.

Seguin e Itard si occuparono di disabili, il primo associ l'immagine dell'educatore a quella del medico, in quanto si doveva occupare di trasmettere le prassi necessarie all'igiene, il mantenimento del corpo attraverso l'attivit motoria e l'educazione dei disabili.

Crtica
Don Lorenzo Milani e la sua scuola di Barbiana denunciavano con la "Lettera ad una professoressa" (maggio 1967) il sistema scolastico ed il metodo didattico italiano, che favoriva l'istruzione delle classi pi ricche (i cosiddetti "Pierini") e penalizzava le fasce pi povere della popolazione, spesso condannandole all'analfabetismo. Un approccio particolarmente critico con le istituzioni educative quello di Ivan Illich, esposto nel suo Descolarizzare la societ, del 1971, in cui sostiene, tra l'altro che Alle situazioni di svantaggio nell'apprendimento non si pu rimediare affidandosi all'istruzione impartita nell'ambito della scuola. Ancora pi caustico Raoul Vaneigem con il suo Avviso agli studenti del 1995.

Operatividad de la pedagoga
Molti possono essere i fattori che compongono una problematica pedagogica: le difficolt delle relazioni genitori-figli, gli svantaggi sociali, i conflitti culturali, l'inserimento delle persone diversamente abili, il reinserimento dei detenuti, la riabilitazione dei tossicodipendenti, etc, sono tutti fattori che possono essere oggetto di specifici interventi educativi oppure possono far parte di un insieme di elementi problematici rilevanti per l'agire pedagogico. Educare significa "tirar fuori" ci che dentro alla persona: significa cio valorizzare quanto di meglio ci sia potenzialmente in un individuo. L'educazione consiste in un rapporto tra due persone: un educatore e un educando. L'educatore deve adeguarsi (e di conseguenza adeguare l'intervento educativo) al livello dell'educando, comprendendo i suoi bisogni e incentivando le sue competenze. Don Bosco fu l'autore del cosiddetto "metodo preventivo", che insegna ad amarsi ed a rispettarsi tirando fuori le qualit positive del ragazzo.

El pedagogo
Lo studioso e lo specialista di processi educativi e formativi (ricerca e applicazione) definito pedagogista. Il pedagogista un professionista laureato dotato di una formazione multidisciplinare, che solitamente comprende la pedagogia stessa, la psicologia, l'antropologia, la sociologia, la filosofia e la storia. Il pedagogista si pu occupare della gestione di attivit di orientamento scolastico e professionale, di direzione, supervisione, progettazione, coordinamento, attuazione di progetti per la formazione professionale, l'aggiornamento, la qualificazione, la riqualificazione e la selezione del personale nell'ambito di enti, istituzioni, imprese pubbliche e private, e le attivit di sperimentazione, di ricerca, di didattica, di formazione e di verifica. Potr esercitare la sua azione in agenzie educative, in strutture pubbliche e private che si occupano, dall'infanzia all'et adulta, di persone con profondi bisogni specifici.

In particolare in grado di assumere ruoli molto qualificati nell'ambito della consulenza, supervisione, formazione, direzione, coordinamento, progettazione, docenza, nelle seguenti aree:

area socio-educativa e socio-assistenziale: centri socio-educativi, centri occupazionali diurni, centri di accoglienza per disabili, asili nido, cooperative di lavoro deputate all'accoglienza delle persone con disabilit, oratori, ludoteche, centri di aggregazione giovanile, consultori, centri per le famiglie, servizi di sostegno alle famiglie, servizi di mediazione familiare, comunit residenziali per disabili, comunit residenziali per minori, servizi per minori stranieri, servizi di operatori di strada, servizi socio-culturali, informa giovani, servizi socio-educativi degli enti locali, servizi per la tutela dei diritti dell'infanzia, cooperative sociali; centri di recupero per tossicodipendenti; servizi educativi in carcere; telefoni rosa e azzurri e centri per la violenza su donne e su minori servizi per l'inserimento lavorativo mirato per soggetti disabili o problematici; per le mansioni riferite alla consulenza pedagogica e alla progettazione area scolastica: servizi di consulenza pedagogica nei CIC nelle scuole comunali e provinciali, coordinamento pedagogico speciale nelle Scuole dell'infanzia, progetti di intervento speciale per soggetti disabili, progetti di prevenzione del disagio sociale, della dispersione scolastica, del bullismo, servizi per l'orientamento, servizi di doposcuola e attivit educative extrascolastiche, centri di formazione professionale; area giuridica: affido, adozione, situazioni di abuso e maltrattamento di minori, criminalit minorile, nuove dipendenze.(nei tribunali ordinari come CTU e CTP e tribunali minorili e di sorveglianza come giudice onorario non togato). area privata: il pedagogista pu trovare collocazione, in qualit di dipendente o libero professionista aprirsi uno studio privato o studio associato con colleghi: pedagogisti, avvocati, psicologi, filosofi, sociologi, medici, assistenti sociali specializzati, antropologi.

Il pedagogista pu, inoltre, operare in qualit di libero professionista in tutti i settori previsti dal ruolo. L'esercizio della professione comprende l'uso di strumenti conoscitivi, metodologici e di intervento per la prevenzione, la valutazione e il trattamento dei disagi manifestati dalle persone nei processi di apprendimento e/o formazione-educazione.

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