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Augusto scrisse unautobiografia in 13 libri che per andata perduta.

. Ci giunta invece unepigrafe bilingue, greca e latina, ritrovata ad Ancyra, lattuale Ankara, e perci comunemente chiamata Momumentum Ancyranum in essa Augusto riassunse le proprie imprese a scopo propagandistico. !l contenuto dellepigrafe eviden"ia alcuni temi cari al principe, tra cui, ad esempio, la tolleran"a, la religiosit# e la pacifica"ione dei popoli.

AUGUSTO, Res Gestae, 1-4.


1 Allet# di diciannove anni, con mia personale decisione e a mie spese personali, costituii un esercito con il $uale restituii la libert# alla repubblica oppressa da una fa"ione. %er tale mio merito il senato con decreti onorifici mi ascrisse nel suo ordine &'(. !l popolo, inoltre, essendo caduti in guerra entrambi i consoli, mi nomin console e triumviro per riordinare lo )tato &'(. 3 %referii preservare an"ich* distruggere i popoli stranieri ai $uali si pot* perdonare sen"a pericolo &'(. 4 +bbi due volte lonore dellova"ione e tre volte celebrai trionfi e fui salutato imperator ventuno volte, decretandomi il senato ancora trionfi, ai $uali tutti rinunciai &'(. %er le imprese felicemente compiute in terra e in mare, da me o sotto i miei auspici dai miei luogotenenti, il senato decret in trentacin$ue occasioni rendimenti di gra"ie agli dei immortali &'(. ,uando scrivevo $ueste memorie ero stato console tredici volte, ed ero al trentasettesimo anno di potest# tribuni"ia.

AUGUSTO, Res Gestae, 6-7.


6 )otto il consolato di -arco .inicio e ,uinto /ucre"io, e poi di %ublio /entulo e 0neo /entulo e, per la ter"a volta, di %aolo 1abio -assimo e ,uinto 2iberone, desiderando il senato e insieme il popolo romano che fossi eletto supervisore delle leggi e dei costumi, da solo e con supremo potere, non volli accettare nessuna magistratura che fosse in contrasto con il costume degli avi. 2utto ci che allora il senato desider fosse da me compiuto, eseguii in virt3 della potest# tribuni"ia, nella $uale cin$ue volte di mia propria ini"iativa chiesi e ottenni dal senato un collega. 7 1ui triumviro per il riordinamento della repubblica per dieci anni consecutivi. 1ino al giorno in cui scrivevo $ueste memorie, fui %rincipe del )enato per $uarantanni. 1ui pontefice massimo, augure, $uindecemviro addetto ai sacri riti &'(.

AUGUSTO, Res Gestae, 12-13.


12 %er decisione del senato, parte dei pretori e dei tribuni della plebe con il console ,uinto /ucre"io e cittadini pi3 illustri mi vennero inviati incontro in Campania, onore che non era mai stato 1

decretato ad altri prima che a me. ,uando tornai a 4oma dalla )pagna e dalla 0allia, sotto il consolato di 2iberio 5erone e di %ublio ,uintilio, compiute felicemente delle imprese in $uelle province, il senato decret che si dovesse consacrare per il mio ritorno lara della %ace Augusta, prossima al Campo -ar"io, e dispose che in essa i magistrati e i sacerdoti e le vergini .estali ogni anno celebrassero un sacrificio. 13 !l tempio di 0iano ,uirino, che i nostri antenati vollero fosse chiuso $uando per tutto limpero del popolo romano in terra e in mare fosse assicurata con vittorie la pace, tramandandosi che prima della mia nascita, fin dalla fonda"ione della citt# fosse stato chiuso soltanto due volte, durante il mio principato il senato decret che si dovesse chiudere in tre occasioni.

AUGUSTO, Res Gestae, 19-21.


19 Costruii la Curia e ad essa adiacente il Calcidico, e il tempio di Apollo sul %alatino con i suoi portici, e il tempio del divino 0iulio, il /upercale, il portico presso il circo 1laminio, che permisi di chiamare 6ttavio &'(, la loggia prospiciente al circolo -assimo, il tempio di 0iove 1eretrio e di 0iove 2onante sul Campidoglio, il tempio di ,uirino, i templi di -inerva e di 0iunone 4egina e di 0iove /ibert# sullAventino, il tempio dei /ari sulla sommit# della .ia )acra, il tempio degli dei %enati sulla .elia, il tempio della 0iovent3, il tempio della 0rande -adre sul %alatino. 20 4estaurai il Campidoglio e il teatro di %ompeo, entrambe le opere di grande spesa, sen"a farvi iscrivere il mio nome. 4estaurai gli ac$uedotti in molti luoghi guastati dal tempo, e raddoppiai la portata dellac$ua denominata -arcia, immessa nel suo decorso una nuova sorgente. Completai il foro 0iulio e la basilica fra il tempio di Castore e il tempio di )aturno &'(. Console per la sesta volta, per volont# del senato restaurai nella citt# ottantadue templi degli dei &'(. Console per la settima volta restaurai la via 1laminia dalla citt# fino a 4imini, e tutti i ponti eccettuati il -ilvio e il -inucio. 21 )u terreno privato costruii con il bottino di guerra il tempio di -arte 7ltore e il 1oro Augusto. )u terra in gran parte ac$uistata da privati costruii presso il tempio di Apollo un teatro che volli portasse il nome di -arco -arcello, mio genero. &'(.

AUGUSTO, Res Gestae, 25-30.


25 &'( 2utta l!talia mi prest volontariamente giuramento di fedelt# e mi chiese di assumere il comando nella guerra che vinsi ad A"io &'(. 26 !o estesi le frontiere di tutte le province del popolo romano che confinavano con genti che non erano sottoposte al nostro potere. 4idiedi la pace alle province della 0allia e della )pagna e parimenti alla 0ermania, cio allintera regione atlantica da Cadice alla foce dell+lba. %acificai la regione alpina, dal mare Adriatico al mare 2irreno, sen"a condurre guerre non giustificate contro $ualsiasi popola"ione &'(. 27 Aggiunsi l+gitto al dominio del popolo romano. %ur potendo fare una provincia dellArmenia -aggiore $uando ne fu assassinato il re Arta8e, preferii seguire lesempio dei nostri antenati, facendo consegnare da 2iberio, allora mio figliastro, il regno a 2igrane, figlio del re Artavasde. &'(. 28 )tan"iai colonie di soldati in Africa, )icilia, in -acedonia, nelle due province di )pagna, in Acaia, in Asia, in )iria, nella 0allia 5arbonense, in %isidia &'(. 29 9o recuperato dalla )pagna, 0allia e :alma"ia, dopo guerre vittoriose, numerose insegne militari perdute da altri comandanti. Costrinsi i %arti a restituire prede e insegne di tre eserciti romani e a implorare lamici"ia del popolo romano. !n seguito ho depositato $uelle insegne nella cella del tempio di -arte .endicatore. 30 %er me""o di 2iberio, allora mio figliastro e legato, vinsi e sottomisi al dominio del popolo romano le etnie della %annonia, alle $uali non era mai pervenuto alcun esercito romano, ed estesi la frontiera illirica fino al fiume :anubio. ;

AUGUSTO, Res Gestae, 34-35.


34 5el mio sesto e settimo consolato, dopo che ebbi estinto le guerre civili, assunto per universale consenso il controllo di tutti gli affari di )tato, trasmisi il governo della repubblica dal mio potere alla libera volont# del senato e del popolo romano. %er $uesta mia benemeren"a, con decreto del senato ebbi lappellativo di Augusto, la porta della mia casa fu pubblicamente ornata di alloro, e sullentrata fu affissa una corona civica< nella Curia 0iulia fu posto uno scudo doro con una iscri"ione attestante che esso mi veniva dal senato e dal popolo romano in riconoscimento del mio valore, della mia clemen"a, della mia giusti"ia e piet#. :a allora in poi fui superiore a tutti in autorit#, sebbene non avessi maggior potere di tutti gli altri che furono miei colleghi in ciascuna magistratura. 35 -entre esercitavo il mio tredicesimo consolato, il senato e lordine e$uestre e tutto il popolo romano mi chiamarono %adre della %atria, e decretarono che $uellappellativo fosse inscritto nel vestibolo della mia casa e nella Curia 0iulia e nel 1oro Augusto sotto la $uadriga che in mio onore vi fu posta per decreto del senato.

DIONE CASSIO COCCEIANO, Storia Romana, LIII, 17-18.


Il pote e !" A#$#%to & 'o() *+"*o
Lo %to "*o D"o(e C)%%"o Co**e")(o ,II - III %e*olo !.C.. *o$l"e "l *) )tte e *o(t )!!"tto "o !ell) po%"/"o(e $"# "!"*) !" A#$#%to. Il p "(*"pe, e$l" )00e '), "*e1e "l pote e !)lle ')$"%t )t# e ep#22l"*)(e, ') "( %o%t)(/) & #( 'o() *), "( 3#)(to *o(t oll) t#tt" " p"4 "'po t)(t" o $)("%'" (e*e%%) " pe $o1e () e l) %o*"et5, ') & )(*+e %*"olto !)lle le$$". 2utto il potere del senato e del popolo pass nelle mani di Augusto e da lui fu istituita una vera e propria monarchia. -onarchia sarebbe stato, infatti, il vero nome del suo potere. Certamente, i 4omani detestavano il nome di re a un punto tale che chiamavano i loro imperatori n* re n* alcuna cosa di $uesto genere< tuttavia, siccome il potere definitivo dellamministra"ione statale, spetta a loro, non possibile che non siano dei re. 2utto il complesso dellamministra"ione e la dire"ione degli affari si ispira ai voleri di colui che al potere. + tuttavia, pur di mantenere lapparen"a di avere il potere in virt3 delle leggi e non gra"ie al suo dominio personale, limperatore assume su di s* tutte le fun"ioni =inclusi i titoli> delle varie cariche =con la sola ecce"ione della dittatura> che sotto la repubblica erano efficienti gra"ie al volere del popolo. %erci molto spesso gli imperatori furono eletti consoli e sono sempre chiamati proconsoli. 2engono il nome di imperatori per tutta la loro vita, non solo $uelli che hanno vinto delle battaglie, ma anche $uelli che non le hanno vinte, a dimostra"ione del loro potere assoluto, e $uesto titolo ha sostituito $uello di re e di dittatore. 0ra"ie a $uesti titoli essi si assicurano il diritto di arruolare uomini, raccogliere denaro, dichiarare guerre, fare la pace, comandare sempre e ovun$ue sen"a distin"ioni a cittadini e stranieri, fino al punto di poter condannare a morte cavalieri e senatori, e tutte le altre prerogative che una volta spettavano ai consoli e alle altre autorit# indipendenti. + poich* tengono lautorit# censoria, essi possono esaminare la nostra vita e i nostri costumi cos? come possono fissare il censo, registrando alcuni nella classe senatoria, altri in $uella dei cavalieri o, al contrario, cancellando il nome da una di $ueste classi, secondo il loro piacimento. + poich* sono consacrati in tutti i sacerdo"i e hanno il diritto di concedere ad altri la maggior parte di $uesti, essi posseggono il potere supremo in materia sia di cose sacre che profane. /a cosiddetta potest# tribuni"ia d# loro il diritto di annullare le decisioni prese da $ualun$ue altro magistrato, $ualora non le approvino, e rende inviolabili le loro persone. ,ueste sono le istitu"ioni che gli imperatori hanno preso dal governo 3

repubblicano, cos? come esse erano vigenti, e si servirono dei medesimi nomi, perch* il loro scopo era di dare limpressione di non possedere alcun potere che non fosse stato loro concesso. !noltre posseggono anche unaltra prerogativa che non fu mai concessa personalmente a nessuno degli antichi 4omani il possesso di $uesta sola permetterebbe loro di esercitare il potere che abbiamo esposto ed altri ancora. +ssi sono infatti irresponsabili di fronte alle leggi cio essi sono liberi da ogni obbligo e non sono legati ad alcuna legge scritta. + cos? per me""o di $uesti nomi democratici si rivestono di tutta la loro for"a del governo, in modo tale che essi posseggono tutte le prerogative dei re ad ecce"ione dellodiosit# di $uel nome.

13-9 ).C, Ara Pacis, 6o')

O6A7IO, Odi, III, 14.


L) pax augusta
5el 13 a.C. Augusto ha pacificato )pagna e 0allia. !l senato delibera la consacra"ione sul Campo -ar"io di un altare alla pax augusta, lAra %acis, tuttora conservata. 5ellode di 6ra"io viene espressa perfettamente la sensa"ione di essere di fronte a un nuovo mondo a una pace e una concordia mai raggiunte in preceden"a. /a tua era, Cesare, ha restituito ai campi le pingui messi, ha reso al nostro 0iove le insegne strappate alle superbe porte dei parti, ha chiuso, libero da guerre, le porte di 0iano ,uirino, ha imposto un ordine giusto, ha spa""ato via i crimini, ha fatto rinascere le regole antiche &'(, @

ha fatto echeggiare la fama e la grande""a dellimpero da dove sorge il )ole fin dove riposa. 1ino a $uando Cesare veglier# sullo stato, non distruggeranno la pace il furore della guerra civile e della violen"a, n* lira che modella le spade e rende nemiche le sventurate citt#.

S8ETONIO, Vite dei Cesari, II, 7.


:a fanciullo gli avevano dato il soprannome di 2urino, vuoi per ricordare la sua origine, vuoi perch* nel territorio di 2uri il padre 6ttavio, poco tempo dopo la sua nascita, aveva sconfitto gli schiavi fuggitivi &'(. !n seguito assunse il nome di Caio Cesare, e poi il soprannome di Augusto &'(. !nfatti si chiamano AaugustiB i luoghi resi sacri dalla religione, e in cui si prendono gli auguri per consacrare $ualcosa, sia che $uesta parola derivi da auctus =accrescimento>, sia che derivi da avium gestus o da gustus1&'(..

S8ETONIO, Vite dei Cesari, II, 9.


&'(. :ovette sostenere cin$ue guerre civili $uella di -odena, $uella di 1ilippi, $uella di %erugia, $uella di )icilia e $uella di A"io. /a prima e lultima contro -arco Antonio< la seconda contro Cruto e Cassio< la ter"a contro /ucio Antonio, fratello del triumviro< la $uarta contro )esto %ompeo, figlio di 0neo.

S8ETONIO, Vite dei Cesari, II, 13.


Alleatosi con Antonio e con /epido, bench* ammalato condusse a termine con una duplica battaglia la guerra di 1ilippi &'(. 5ella divisione dei compiti che segu? la vittoria Antonio si prese lincarico di riordinare l6riente, egli $uello di ricondurre i veterani in !talia e di distribuir loro le terre nei municipi &'(.

S8ETONIO, Vite dei Cesari, II, 22-24.


22 !l tempio di 0iano ,uirino, che prima di lui era rimasto chiuso due sole volte dalla fonda"ione di 4oma, fu chiuso allora tre volte in uno spa"io di tempo assai pi3 breve, regnando la pace dappertutto, in terra e in mare &'(. 23 &'( /a disfatta di .aro fu invece terribile tre legioni trovarono la morte, con il loro comandante, gli stati maggiori al completo e tutti i rinfor"i. Augusto, appena ne ebbe noti"ia, mand pattuglie in giro per 4oma perch* non scoppiassero tumulti e prolung il comando ai governatori delle province, per controllare gli alleati con uomini esperti. 1ece voto a 0iove 6ttimo -assimo di celebrare dei giochi solenni appena la situa"ione fosse un po migliorata &'(. 4imase tanto sconvolto dal dolore da lasciarsi crescere la barba e i capelli per mesi.
Avium gestus e gustus si tratta di parole usate per indicare i presagi che gli uccelli danno con il loro volo e il loro cibarsi.
1

:icono che talvolta, battendo il capo contro lo stipite di una porta, gridasse A,uintilio .aro, rendimi le mie legioniEB. 5egli anni successivi consider luttuoso e nefasto il giorno della sconfitta di 2eutoburgo. 24 %er $uel che concerne lesercito apport molti cambiamenti e instaur molte novit# &'(.

S8ETONIO, Vite dei Cesari, II, 29-30.


29 +resse moltissimi edifici pubblici, dei $uali i principali furono il 1oro sul tempio di -arte .endicatore, il tempio di Apollo sul %alatino e $uello di 0iove 2onante sul Campidoglio &'(. Costru? alcuni edifici anche in nome di altri, vale a dire dei nipoti, della moglie e della sorella sorsero cos? il portico e la basilica di Caio e /ucio, il portico di /ivia e 6ttavia, il teatro di -arcello &'(. 30 :ivise la citt# in regioni e contrade &'(. 6rgani"" guardie notturne e vigili contro gli incendi, e per frenare le inonda"ioni fece allargare e ripulire lalveo del 2evere, che da tempo era ostruito dai detriti e ristretto per lestendersi degli edifici &'(.

S8ETONIO, Vite dei Cesari, II, 34.


4iform le leggi e ne rinnov interamente alcune, come $uella suntuaria ;, $uella sugli adulteri e limpudici"ia, $uelle sui brogli, $uella sui matrimoni delle varie classi &'(.

S8ETONIO, Vite dei Cesari, II, 47.


Augusto assunse personalmente il governo delle province pi3 importanti, che non era n* facile n* sicuro lasciare sotto il governo di magistrati annui, e lasci le altre ai proconsoli, tirati a sorte &'(.

S8ETONIO, Vite dei Cesari, II, 58.


!l titolo di %adre della %atria gli fu conferito con improvviso e universale consenso. 1u per prima la plebe che gli mand unambasceria ad An"io< poi, dato che non accettava, gli si affoll attorno, con rami di alloro, a 4oma, $uando entr a teatro &'(.

/egge sul lusso.

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