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WiMAX

Presentazione tecnica
Claudio Santacesaria Politecnico di Milano, 17 Maggio 2006
Indice

„ Livello fisico „ Livello MAC


™ Introduzione ™ MAC PDU e struttura di trama
™ Le Basi ™ Qualità del servizio (QoS)
™ OFDM „ Security
™ Modulazioni, codici FEC e „ Architettura di rete e mobilità
permutazioni
™ Modulazione adattativa
™ Antenne multiple
™ Funzioni di supporto
™ ARQ e H-ARQ

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Introduzione

Livelli fisici supportati dallo standard


„ OFDM (WirelessMAN-OFDM Air Interface)
™ 256-point FFT con TDMA (TDD/FDD)

„ S-OFDMA (WirelessMAN-Scalable OFDMA Air Interface)


™ 128-point FFT con OFDMA (TDD)
™ 512-point FFT con OFDMA (TDD); 3.5, 5 MHz
™ 1024-point FFT con OFDMA (TDD); 7, 10 MHz
™ 2048-point FFT con OFDMA (TDD)

„ Single-Carrier (WirelessMAN-SCa Air Interface)


™ Non rilevante

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„ Il MAC è unico (con molte funzionalità opzionali)

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Introduzione: flessibilità

„ La flessibilità non è sempre attraente

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Livello fisico: Le basi

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Propagazione: LOS e NLOS

„ Propagazione LOS: link budget stabile; alte frequenze


„ Propagazione NLOS in presenza di cammini multipli che
garantiscono la comunicazione grazie alle riflessioni (ma non la
stabilità del link budget); frequenze basse
„ Tecniche NLOS: Controllo di potenza, modulazione e codici
adattativi, Equalizzazione adattiva e stima di canale, OFDM,
Diversità e antenne adattative

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Propagazione NLOS: delay spread da multipath

„ Il segnale ricevuto è la somma di diverse


copie del segnale orginale con diversi
ritardi e ampiezze
„ Il delay spread RMS di un canale urbano
si stima intorno ai 3 µs (~15 campioni con
5 MHz BW)
„ Interferenza intersimbolo
„ Banda di coerenza
„ Per di più canale tempo-variante

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Coherence 1

bandwidth Delay Spread
Delay spread
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Duplex: TDD vs FDD

Time Division Duplex (TDD) Mobile Station Base Station

Downlink (F1)
Transmitter Transmitter

BPF BPF

Uplink (F1) F1 F1
Receiver Receiver
Base Station

Synchronous Switches

Tslot
Mobile Station UL DL

Frequency Division Duplex (FDD)


Mobile Station Base Station

)
(F1
k Transmitter BPF BPF Transmitter
nlin
w
Do Base Station F1 F2

)
F2

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k ( Receiver BPF BPF Receiver

plin
U F2 F1

Mobile Station

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Accesso: FDMA, TDMA e CDMA

FDMA (OFDMA)

power
TDMA
ncy
tim
e r eque
f

power
cy CDMA
tim
equen
e fr
Base Station

power
DL y
tim quenc
UL e fre
Mobile Station

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Mobile Station
Mobile Station Mobile Station

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OFDMA

|H(ω)|
• Più utenti si suddividono la
banda disponibile
User 1 • L’allocazione viene variata
Frequenza nel tempo (OFDMA-TDMA)
• Può essere gestita in modo
BS flessibile in base alle
necessità di capacità da parte
|H(ω)|

degli utente e alla qualità del


canale
User 2 Frequenza

Frequenza
Frequenza

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Tempo
Tempo
Allocazione in base al canale
Allocazione a pura diversità di frequenza

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Modulazione adattativa

La modulazione può cambiare se mutano le condizioni di propagazione e

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interferenza.
Richiede il feedback dell’entità remota.
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Livello fisico: OFDM

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OFDM

„ OFDM è una tecnica di modulazione utilizzata da


™ ADSL

™ WiFi (802.11a/g)

™ WiMAX

™ Alcune tecnologie di trasmissione dati su rete elettrica

™ considerato da 3GPP per il 4G

„ E’ adattato alla trasmissione a larga banda su mezzi fisici “di


cattiva qualità”

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Sistemi single carrier

„ Ad esempio con 5 MHz


di banda il tempo di
simbolo è Ts = 200 ns

f
BW

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t

Ts = 1
BW

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Frequency Division Multiplexing

„ Suddividere un flusso dati in N flussi a velocità inferiore


„ Trasmetterli su diversi canali con banda BW/K con K>N
„ Il simbolo dura K volte quello dell’equivalente sistema single
carrier

nelle frequenze
nel tempo BWch = BW
K

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K/BW

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Modulazione OFDM

„ Diverse sinusoidi troncate vengono modulate con il dato


digitale e poi sommate fra loro (IDFT)
„ Risultano ortogonali

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Demodulazione OFDM

„ Si demodula correlando con ciascuna delle sinusoidi originali


per estrarne l’ampiezza (DFT)
N −1 mN + N
x(k ) = ∑a s (k )
n=− N
n n an = ∑ x(k ) s (k )
k =mN
*
n

a1

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a4

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Uso della trasformata discreta di Fourier

Serial to Parallel to
QAM/PSK Modulators
Σ
Baseband
Parallel IDFT Serial
Mapper Bank Modulation
(S/P) (S/P)

Serial to Matched Parallel to


Low Pass
Parallel DFT
Filter Serial
Filter
(S/P) bank (S/P)

„ Modulazione: Inverse Discrete Fourier Transform (IDFT) dei dati


„ Demodulazione: DFT

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Robustezza al multipath

„ Si inserisce un prefisso ciclico CP (overhead tg) e ho risolto

1 OFDM
Symbol

Tx

Ch

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Rx
tg una frazione tg/(tg+tb) di capacità è sprecata!

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Proprietà OFDM

„ Tratta il multipath con efficacia (automaticamente)


„ Offre tecniche per migliorare l’efficienza spettrale e la
capacità di canale
„ E’ robusto all’interferenza a banda stretta
„ E’ sensibile al rumore di fase degli oscillatori e
all’imprecisione del campionamento
„ Ha un alto Peak to Average Power Ratio (PAPR)

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Codifiche multitono (DMT, AMC)

Canale

Atten
Bit/carrier

Frequenza Frequenza
Frequenza
Canale con interferenza e notch multipath
Atten AM
Bit/carrier

xtalk
Frequenza Frequenza Frequenza

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Codifiche FEC pure

Atten Interferente
Bits/carrier
codice FEC

Frequenza Frequenza Frequenza

Anche senza AMC, un codice FEC può compensare le


sotttoportanti più deboli (che devono essere sparpagliate)

Interleaved
codeword
f

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Deinterleaving
Corrupted
codeword
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Sincronizzazione e stima di canale

„ Vengono fatte tramite simboli noti


™ Preamboli: posizioni fisse nel tempo

™ Portanti pilota: posizioni fisse nelle frequenze

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Livello fisico: Modulazioni, codici
FEC e permutazioni

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Modulazioni e codici: burst profile

„ Modulazioni: BPSK (solo OFDM), QPSK, 16QAM, 64QAM


„ Codici:
™ convoluzionali TB (solo OFDMA) con vari rate 1/2, 2/3, 3/4, 5/6

™ convoluzionali ZT + Reed Solomon (solo OFDM)

™ turbocodici (CTC, BTC, LDPC)

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Confronto di prestazioni tra CC e CTC

„ Esempio con codici Rate ½


„ CTC guadagnano 1-2 dB a 10-4

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Allocazione delle sottoportanti in OFDM 256

„ Le sottoportanti sono
organizzate in sottocanali e
sottoportanti pilota
„ La posizione di sotto portanti
dati e pilota in OFDM 256 è
fissa
„ S-OFDMA è più complesso
Pilot Carriers: -88 -63 -38 -13 13 38 63 88

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Guard Carriers 24 Data Carriers DC Carrier Guard Carriers
{-128,…,-101} {101,…,127}

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Allocazione delle sottoportanti in SOFDMA (es. PUSC)
Cluster fisici Cluster logici
Dominio fisico

„ Le sottoportanti fisiche sono Tempo: numero SLOT


raggruppate in cluster/tile/bin (es. 14
N
SUBCAR=14 0 0
Sidx 0, 1, 2, 3….
portanti adiacenti di un simbolo ma
anche su più simboli) che 0

contengono portanti dati e pilota


„ I cluster sono combinati in K+1 K+2 K+3
N1
sottocanali logici N2 0
Tile (0)
N3 1
„ L’associazione tra cluster fisici e N4

Frequenza: subchannels
logici dipende dal Tile (1)

Nsubch
™ tempo
™ ID di cella
™ schema NUSED- DC

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„ I cluster sono combinati per formare 11 47 Tile (5)
NCLUSTER
Tutti -1
i sottocanali NCLUSTER-1
dati
i sottocanali, i major group, segmenti appartenenti al segmento

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Allocazione delle sottoportanti in SOFDMA
BS Req. MS Req.
BS Req. MS Req. Sub. scheme DL
(MTG) (MTG)
„ Vi sono diversi tipi di Sub. scheme UL
(MTG) (MTG) PUSC Y Y

“schemi di PUSC Y Y
PUSC w/all subch. Y Y
PUSC w/ dedicated Pilots IO-BF Y
permutazione (o di PUSC w/o subch.
Rotation
IO-BF Y FUSC Y Y

allocazione) dei sub- Optional PUSC N N


FUSC w/ dedicated Pilots N N

channel” ottimizzati per AMC 1X6 N N


Optional FUSC N N
Optional FUSC
diverse applicazioni w/ dedicated Pilots
N N
AMC 2X3 Y Y
AMC 1X6 N N
™ Sottoportanti distribuite AMC 3X2 N N AMC 2X3 Y Y
AMC 3X2 N N
™ Sottoportanti adiacenti Mini Subchannel N N Default Type N N
AMC 1X6 w/ dedicated
N N
Pilots
AMC 2X3 w/ dedicated
IO-BF N
Pilots
AMC 3X2 w/ dedicated
N N
Pilots
PUSC ASCA N N

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Struttura di trama OFDMA 2D: Time – Frequency (TDD)

k+1 k+2
Dominio del tempo: numero di simboli OFDM k+n

0
Dominio delle frequenza: numero sottocanali logici

1 Pemutation Zone: zona contigua


(UL o DL) che utilizza la stessa
permutazione

Allocazione dati DL
nella data region:
prima in frequenza
Allocazione dati
Data Region: UL:
allocazione 2D di un
gruppo di sottocanali 2D come Data
adiacenti in simboli Region
OFDM adiacenti Slot: struttura 2D 1D nel tempo
structure che rappresenta mapping: prima la
la minima unità di frequenza
allocazione.
Diversa da uplink e

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downlink dipende dallo
schema di allocazione dei
Ns-1
sotto canali

DL Subframe UL Subframe
Nell’esempio: UL PUSC
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1 Subchannel x 3 simboli
Considerazioni sugli schemi di permutazione

„ PUSC: suddivide le portanti tra i sottocanali e le distribuisce


in frequenza in modo diverso per ogni settore minimizzando e
mediando l’interferenza. La distribuzione in frequenza serve
anche a garantire una certa diversità di frequenza. In uplink
può introdurre una rotazione con effetti simili al frequency
hopping del CDMA.
„ FUSC: Simile al PUSC, massimizza l’effetto di diversità e
aggiunge flessibilità all’allocazione

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Considerazioni sugli schemi di permutazione

„ AMC: tiene vicine le portanti di un sottocanale perdendo gli


effetti precedenti ma consente di ottimizzare l’allocazione dei
terminali.
™ Modulazione adattativa per sottocanale (sensibile al fading)

™ Scheduling opportunistico: cross-layer optimisation, MIMO,


beamforming 25
Fx1
Fx3
20 Fx1 Fx3 Fx2

User 2
15

20log10(|H(ω)|)
10

5
User 1 User 3
0

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-5

-10
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200
Frequenza

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Livello fisico: Modulazione
adattativa

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Modulazione adattativa

„ Al variare del rapporto Segnale Rumore (S/N)


„ scelgo modulazione e codice (“modo fisico” o “burst
profile”):
™ Per ogni terminale

™ Per ogni istante di tempo

„ in modo da
massimizzare la
capacità garantendo
una certa BER.

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Livello fisico: Antenne multiple

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Tecniche con antenne multiple: MIMO e beamforming

„ Posso trarre beneficio dalla


presenza di antenne multiple
sulla BS o sul terminale
„ Metodo più semplice:
™ diversità di ricezione (non
richiede supporto dello
standard)
„ Tecniche più evolute:
™ Space time coding

™ Spatial multiplexing

™ Beamforming

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Diversità di ricezione

h0 = α 0 e jθ 0

Rx Dopo la combinazione
r0 = h0 s + n0 ~
s = w0 r0 + w1r1
Tx h1 = α 1e jθ1
r1 = h1s + n1 = (w0 h0 + w1h1 )s + w0 n0 + w1n1
Rx

*
w0 = h0 Compensano lo sfasamento
• Pesi ottimali:
* Pesano in base alla potenza del segnale
w1 = h1
2 2
h0 + h1
• Risultato: SNR = Sum of SNR di ciascun ramo

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σ 2

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Tecniche previste dallo standard (IO-MIMO)

STC
STC
„ Downlink Space time coding (duale 1) Matrix Rate 1
Matrix
della diversità di ricezione, riduce A Diversity Gain
A
margine di fading)

SM
SM
„ Downlink Spatial multiplexing 2) Matrix
Matrix
(aumenta capacità) B
B
Rate 2
Multiplexing Gain

UL
Collab.
UL
„ Uplink: Collaborative Spatial 3)
Collab.
multiplexing (Rx antennas ≥ 2) UL

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Collab.
Rate 2
Multiplexing Gain

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STC: Space-Time Coding

„ Schema base STC Alamouti: t


t+T
1. In un dato tempo di simbolo, due
segnali (S0, S1) vengono trasmessi
simultaneamente. Durante il successivo
si trasmette (-S*1 ,S*0).
2. Assumendo che il fading sia costante
per due simboli consecutivi si possono
combinare i segnali trasmessi:
r0 = r0(t)= h0s0 +h1s1+n0
r1 = r1(t+T)= -h0s*1 +h1s*0+n1.
3. I segnali ricevuti sono ricostruiti:
s0 combined = h*0 r0 +h1r*1
s1 combined = h*1 r0 -h0r*1.
e inviati al decisore.

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Collaborative MIMO

User 1, User 2,
s1(t)ejωt s2(t)ejωt

as1(t)+bs2(t) as1(t)-bs2(t)

+1 -1
+1 +1

2as1(t) 2bs2(t)

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I segnali di due utenti arrivano alla schiera di antenne con diverse ampiezze e fasi
Elaborando i segnali si ottiene un guadagno e una reiezione dell’interferente

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Beamforming

user

in beam interferer
serving sector „ Implementa un filtro
array

∆θ spaziale per ridurre/filtrare


out beam interferers l’interferenza
„ Si applica lato BS sia in
ricezione che in
trasmissione
„ Richiede delle schiere di
antenne (comunque non
meno di 4 antenne)
interference
user

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Arraycom
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Combinazione delle migliorie

„ Il canale è soggetto a fading e interferenza e quindi ha


proprietà selettive in:
™ tempo

™ frequenza

™ spazio

„ MIMO, beamforming consentono di modificare (migliorare) il


canale
„ La modulazione adattativa per sottocanale (OFDM AMC)
consente di utilizzare massimizzare l’uso del canale
„ Lo scheduling opportunistico e l’ottimizzazione cross-layer
permettono di sfruttare le variazioni del canale.

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„ ... se si riesce a mantenere il controllo

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Livello fisico: Funzioni di supporto

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Controllo di potenza

„ Il controllo di potenza UL è essenziale per limitare


l’interferenza e la dinamica del ricevitore
™ Viene gestito in anello chiuso tramite messaggi di feedback dati dalla
Base Station
™ In TDD è possibile utilizzare anche un controllo di potenza in anello
aperto basato sulla potenza ricevuta downlink sfruttando la
reciprocità del canale
„ C’è anche un controllo di potenza DL in due forme
™ In anello chiuso consente di ridurre la potenza sui terminali più vicini
limitando l’interferenza
™ Zone boosting: consente di concentrare la potenza della BS su un
sottocanale per raggiungere terminali più lontani

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Ranging

„ Correzione di frequenza e di timing per compensare


™ effetto doppler ed errori di sincronizzazione (FDMA)

™ l’effetto della differente distanza dei vari terminali (TDMA)

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Misure e canali di feedback

„ Esempi di misure 2

3
™ CINR
4
™ RSSI
n n+1 n+2
™ Funzione di trasferimento
del canale in frequenza Subch 0 1 4
Subch 1 2
™ ACK
Subch 2 3
Subch 3

„ Trasporto
I confini di slot sono
™ Messaggi MAC allineati per tutti i canali
™ Canali di fast feedback (4-
6 bit per slot-subchannel)

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Livello fisico: ARQ e H-ARQ

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ARQ e H-ARQ

„ L’ARQ è una tecnologia per il controllo degli errori


™ complementare al FEC

™ opera a livello MAC

™ ritrasmette le PDU MAC ricevute errate

™ permette di dimensionare il funzionamento normale del FEC con una


BER più elevata di quella tollerata dal servizio
™ è molto onerosa perchè richiede i feedback (ACK)

™ è più efficiente delle ritrasmissioni TCP perchè è più rapida, non è


end-to-end, ritrasmette solo i blocchi FEC errati e non interi pacchetti
IP
™ diatribe infinite se sia meglio ARQ o un codice FEC più robusto

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soprattutto in sistemi con modulazione e FEC adattativi

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ARQ e H-ARQ

„ L’H-ARQ (ARQ ibrida) è una tecnologia per il controllo degli


errori
™ che interagisce con il FEC

™ opera tra il livello MAC e il livello fisico

™ trasmette ridondanza FEC aggiuntiva quando quella


precedentemente inviata non risultava sufficiente
™ permette di dimensionare il funzionamento normale del FEC con una
BER più elevata di quella tollerata dal servizio
™ è molto onerosa perchè richiede i feedback (ACK) e richiede che
siano protetti in modo estremamente sicuro
™ è considerata più efficiente dell’ARQ perchè riduce gli sprechi: nulla
va buttato

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Incremental Redundancy HARQ

¾ Quando il CRC rivela un errore, viene inviato un NACK e si tiene


copia del pacchetto. Il trasmettitore ritrasmette: la ritrasmissione
avviene con un diverso codice FEC più robusto del precedente
aggiungendo ridondanza non trasmessa in precedenza. La codifica
viene quindi ottenuta attraverso la ricombinazione delle informazioni
ricevute nella varie trasmissioni.
¾ TIl livello fisico genera diverse versioni del pacchetto condificato e le
copie sono identificate con un identificativo SPID.

Data Block Accept Data Block

Combine
Redundant
Information

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Chase Combining HARQ

¾ Quando il CRC rivela un errore, viene inviato un NACK e si tiene


copia del pacchetto. Il trasmettitore ritrasmette: Rimanda
esattamente lo stesso pacchetto inviato in precedenza con la stess
codifica e modulazione (stesso burst profile); può cambiare il livello
di potenza. Se la nuova trasmissione fallisce: il pacchetto
precedente e quello attuale possono essere ricombinati in un soft
decoder per migliorare la probabilità di una ricezione corretta.
¾ Non esistono identificativi SPID perchè esiste una sola copia di ogni
pacchetto che viene inviata identica più volte.

Data Block Accept


Data Block
Combine

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Retransmissions
Block

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Livello MAC: MAC PDU e struttura di
trama

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Formato MAC PDU

„ Due bit identificano il tipo di PDU

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MAC signalling header type I

„ HT = 1; EC = 0
„ Lunghezza fissa = 6 byte
„ Solo Uplink

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MAC signalling header type II

„ HT = 1; EC = 1
„ Lunghezza fissa = 6 byte
„ Es. Uplink Î feedback header

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MAC subheader

„ Possono essere aggiunti al Generic MAC header


™ HT = 0; EC = 0/1

„ Payload segue i subheader


„ Sei tipi di subheader
™ Grant Management

™ Fragmentation

™ Packing

™ Fast-feedback allocation

™ Extended subheader

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Ranging subchannel
Struttura di trama

1100101110
0110110101
0110101 0011101 1110101 1100101 1010111001
1100110 1100110 1100110 1100110 1111010101
1101011 1101011 1101011 1101011 1100111110
1001110 1001110
1101011 1101011
1001101 1001101

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Livello MAC: Qualità del servizio

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Ruolo del MAC

„ Amministrare la capacità del canale radio condiviso


distribuendola fra gli utenti e le loro connessioni (sia
downlink che, tramite lo schedulatore, uplink)
„ La QoS permette di differenziare il servizio tra le connessioni
in base a
™ contratto

™ esigenze del tipo di servizio (dati, voce, video,...)

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Modello di qualità del servizio

„ Convergence sublayer
™ legati alla tipologia del traffico trasportato: Ethernet, IPv4, IPv6, ATM,..

„ Classificatori
™ dipendono dai Convergence Sublayer

™ esempi di classificatori: ToS, DSCP, Indirizzo IP sorgente, Indirizzo IP


destinazione, Indirizzi MAC, VLAN Id, VLAN priority ...
„ Service Flow
™ Connessioni a livello MAC (CID)

„ Classi di servizio
™ riguardano la gestione della banda e i parametri di traffico configurabili
per ogni service flow

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™ esempi: la banda garantita, i metodi per richiedere banda uplink allo
schedulatore della BS
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Convergence sublayer
„ Undefined
„ Packet, IPv4
„ Packet, IPv6
„ Packet, 802.3/Ethernet
„ Packet, 802.1Q VLAN
„ Packet, IPv4 over 802.3/Ethernet
„ Packet, IPv6 over 802.3/Ethernet
„ Packet, IPv4 over 802.1Q VLAN
„ Packet, IPv6 over 802.1Q VLAN
„ ATM

„ Packet, IPv4 with Header Compression (ROHC)


„ Packet, IPv4 with Header Compression (ECRTP)
„ Packet, IPv6 with Header Compression (ROHC)
„ Packet, IPv6 with Header Compression (ECRTP)
„ Packet, IPv4 over 802.3/Ethernet with Header Compression (ROHC)
„ Packet, IPv4 over 802.3/Ethernet with Header Compression (ECRTP)
„ Packet, IPv6 over 802.3/Ethernet with Header Compression (ROHC)
„ Packet, IPv6 over 802.3/Ethernet with Header Compression (ECRTP)

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„ Packet, IPv4 over 802.1Q VLAN with Header Compression (ROHC)
„ Packet, IPv4 over 802.1Q VLAN with Header Compression (ECRTP)
„ Packet, IPv6 over 802.1Q VLAN with Header Compression (ROHC)
„ Packet, IPv6 over 802.1Q VLAN with Header Compression (ECRTP)

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Classi di servizio

„ Best Effort: posso limitare la capacità di picco, non do


garanzie, un protocollo di request – grant garantisce
l’allocazione della banda alle connessioni che hanno traffico
da trasmettere.
„ NRT-VR (nrt-PS); non real time variable rate: rispetto al Best
Effort posso garantire una banda minima
„ RT-VR (rt-PS); real time variable rate: rispetto a NRT
garantisco contenimento di ritardo e jitter (adatto per VoIP e
video streaming)
„ UGS; unsolicited grant service: BS alloca un flusso continuo
fatto da pacchetti di dimensione fissa con cadenza regolare
senza scambio di informazioni sullo stato delle code.

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„ ERT-VR; come UGS ma la capacità del flusso può essere
modificata run time con scambio di messaggi
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Security

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La sicurezza in 802.16 (1)

„ 802.16-2004 contiene un layer di sicurezza basato su PKMv1


„ PKMv1 opera secondo i seguenti concetti:
™ autenticazione di dispositivo (il terminale contiene un certificato X.509
collegato al suo indirizzo MAC Ethernet, cablato in fabbrica)
™ durante la fase di collegamento iniziale (network entry) il terminale si
autentica e la BS la riconosce se il MAC address è stato inserito
preventivamente nel suo archivio di utenti autorizzati
™ l’utente riceve i servizi per cui il suo terminale è autorizzato

™ il certificato X.509 contiene una coppia di chiavi RSA (pubblica-


privata) grazie alle quali viene garantito il trasferimento sicuro della
chiave di traffico (utilizzata per cifrare il traffico utente con DES,
3DES o AES)

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™ il meccanismo è semplice e un po’ rigido ma molto sicuro sia in
termini di autenticazione che di cifratura del traffico.

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La sicurezza in 802.16 (2)

„ 802-16e-2005 introduce il PKMv2


„ Il PKMv2 offre i seguenti vantaggi:
™ autenticazione di utente flessibile e aperta a protocolli standard

™ può supportare l’uso di SIM, password, token, etc.

™ autenticazione basata sul modello a 3 parti (consente un server


centralizzato)
™ scambio di chiavi per la crittografia sicura del traffico

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Architettura del modello a Tre Parti

„ Il modello a 3 parti è composto dalle seguenti 3 entità:


™ Supplicant o Peer è l’entità che richiede l’accesso alla rete

™ Authentication Server è l’entità che autentica il Supplicant e lo


autorizza e abilita ad accedere alla rete.
™ Authenticator è l’entità che fa da tramite e inoltra i messaggi AAA
tra Supplicant e Authentication Server, abilità fisicamente l’accesso.

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CRD MW SE SA Com Italy R&D Page 66
Il contesto del modello a 3 parti

„ Il modello a 3 parti è stato definito originariamente da IEEE


802.1x con riferiemnto all’uso dell’EAP (Extensible
Authentication Protocol) definito nella RFC 3748
„ Il modello è in uso nelle Wireless LAN e tipicamente si
riferisce a:
™ EAP over 802.1x tra Supplicant e Authenticator
™ EAP over RADIUS descritto dalla RFC 3579 tra Authenticator e the
Authentication Server
„ Il sottolayer di Security “PKMv2” specificato da IEEE 802.16 -
2005 è ispirato al modello 3 parti.

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PKMv2

„ Il PKMv2 segue il modello a tre parti così:


™ IEEE 802.16 – 2005 Terminal Station (Supplicant)

™ IEEE 802.16 – 2005 Base Station o ASN GW (Authenticator)

™ AAA Server (Authentication Server)

„ EAP over PKMv2 è il protocollo tra Terminale e BS


„ EAP over RADIUS è il protocollo utilizzato tra Base Station e
AAA Server

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Three – Party model and PKMv2

EAP

RADIUS
PKMv2
/UDP/IP

Terminal Base Station AAA Server


Station (Authentication Server)
e Access

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(Supplicant) Network
(Authenticator)
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EAP Methods

„ IEEE 802.16 - 2005 suggerisce alcuni metodi EAP come:


™ AKA (Authentication and Key Agreement) (WiFi / Mobile Networks /
WiMAX)
™ basato su un segreto precondiviso
™ PSK (Pre-Shared Key)
™ non completamente standardizzato ma ritenuto molto interessante
™ EAP TTLS (not standardized yet) fulfills all security requirements
specified by RFC 4017
™ in corso di definizione

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EAP AKA method: call flow

Authenticator Authentication
Peer
Server
EAP Req (Id(-))

EAP Rsp (Id(user@realm)) RADIUS Req (EAP Rsp (Id(user@realm)))

EAP Req (AKA-Identity(-)) RADIUS Chal (EAP Req (AKA-Identity(-)))

EAP Rsp (AKA-Identity(user@realm)) RADIUS Req (EAP Rsp (AKA-Identity(user@realm)))

Authentication Server dopo aver ricevuto EAP


Response / Identity richiede il supporto per il

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metodo AKA. Questo viene fatto generando
EAP Request / AKA Identity

CRD MW SE SA Com Italy R&D Page 71


Authentication Process – call flow

Authentication
Peer Authenticator
Server
EAP Req (Id(-))

EAP Rsp (Id(user@realm)) RADIUS Req (EAP Rsp (Id(user@realm)))


Identity communication
EAP Req (AKA-Identity(-)) RADIUS Chal (EAP Req (AKA-Identity(-)))

Operazioni Authentication Server:


EAP Rsp (AKA-Identity(user@realm))
- Generazione
RADIUS Req (EAP Authentication Vector
Rsp (AKA-Identity(user@realm)))

Operazioni Peer: dal segreto precondiviso


- Validazione MAC - Invio AKA-Challenge
RADIUS Chal (EAP Req (AKA-Chal(RAND;AUTN;MAC)))
- Autenticazione
EAPdel
ReqServer
(AKA-Chal(RAND;AUTN;MAC))
- Invio AKA-Challenge
response Operazioni Authentication Server:
EAP Rsp (AKA-Chal(RES;MAC)) - Validazione MAC
RADIUS Req (EAP Rsp (AKA-Chal(RES;MAC)))
- Autenticazione del Peer

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- Invio Result Indication

EAP Success RADIUS Accept (EAP Success)

calcolo delle MSK calcolo delle MSK


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Security Sub-layer: PKMv2

„ Il PKMv2 specificato da IEEE 802.16e – 2005 offre:


™ Un protocollo per trasportare EAP su 802.16
™ Ma consente l’uso di altre forme di autenticazione (doppio EAP,
RSA, RSA+EAP, ...)
™ Un protocollo di gestione delle chiavi
™ Definisce come derivare: MSK > PMK > AK > KEK e MAC-key
™ Definisce come usare KEK per trasportare TEK (chiavi di traffico)
™ Definisce come usare MAC-key per autenticare i messaggi (HMAC
e CMAC)
™ Un metodo per negoziare la suite crittografica
™ Diversi protocolli di encryption per il traffico (DES in CBC mode,

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3DES, AES in CTR mode, AES in CCM mode, AES in CBC mode)

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EAP – based Authorization with AKA

Peer Authenticator Authentication Server

MSK PMK AK KEK MSK PMK AK KEK

SA – TEK Challenge (AK par, BS RANDOM, ..,MAC)

SA – TEK Request (AK par, BS RANDOM, MS RANDOM, .., MAC)

SA – TEK Response (AK par, BS RANDOM, MS RANDOM, SA par, MAC)

Key Request (AK SN, SAID, NONCE, MAC)

TEK
Key Response (AK SN, SAID;, NONCE, KEK{TEK}, MAC)

TEK

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Architettura di rete e mobilità

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Network Reference Model (NRM)

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Struttura di ASN

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Architettura di rete

Roaming
NAP Broker 3GPP
MNO
NSP
MSS HLR 3GPP2
MNO
WAG/AAAH
AC

AAAH

Home
ISP
AAAH
R1 R3 R5
IP IP IP IP IP IP
CS CS GRE GRE MIP MIP LNK LNK LNK LNK
MAC MAC IP IP IP IP

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PHY PHY LNK LNK LNK LNK

ASN CSN

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Micro & Macro Mobility (1)
Micro Mobility
Serving BS (Intra ASN Mobility)
Serving ASN GW
CSN
ASN 1
MS BS1
Target BS
R6 ASN GW R3

MS BS2 Target ASN GW

R3
HA
ASN 2
R6
MS BS3
ASN GW

BS4

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Macro Mobility via
Mobile IP
NAP (Inter ASN Mobility) NSP
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Micro & Macro Mobility (2)

ASN CSN
ASN
MS BS HA
GW

IP
IP IP IP IP
Micro M. IP IP Macro M. IP
GRE
GRE GRE MIP MIP
GRE MIP MIP
IP
IP IP
IP IP IP IP
IP IP IP
CS CS
CS L2
L2 L2 L2 L2
CS L2 L2 L2

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802.16e 802.16e
802.16e Phy
Phy Phy Phy Phy
802.16e Phy Phy Phy

CRD MW SE SA Com Italy R&D Page 80


ASN Profile “A” – Anchor \ Serving Initiated

HO-RSP Bearer Plane HO CSN


ASN 1 Decision
R6
MS S-BS S-ASN GW
R3
HO-REQ
HO-OK R4
HA
HO-RSP
Bearer Plane
R6
MS T-BS T-ASN GW

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ASN 2
NAP NSP
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ASN Profile “C” – Target Initiated

HO
Decision HO-RSP CSN
Bearer Plane
ASN 1
R6
MS S-BS S-ASN GW
R3
HO-REQ
HO-OK R4
HA
HO-RSP
Bearer Plane
R6
MS T-BS T-ASN GW

AK CONTEX-RSP

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ASN 2 AK CONTEX-REQ

NAP NSP
CRD MW SE SA Com Italy R&D Page 82
Mobility management

„ Network Topology Acquisition


™ Network Topology Advertisement

™ MS Scanning of neighbour BSs

„ Association
„ Processo di Handover
™ Cell Reselection

™ HO Decision & Initiation

™ Synchronization of Target BS downlink

™ Ranging

™ Termination of MS Context

„ Altre tecnologie collegate

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™ Sleep Mode (il terminale è autorizzato a spegnersi in certi intervalli)

™ Idle Mode (il terminale non è registrato ma è raggiungibile da un paging)

CRD MW SE SA Com Italy R&D Page 83


WiMAX: ... mobile technology

„ Ci si può collegare ad Internet


„ da qualsiasi luogo
„ con qualsiasi dispositivo (Notebook, PDA, ... desktop)

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