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PAOLO

TU, PAULE,
Sono stati sei, finora, i Pontefici
che hanno scelto di chiamarsi
con il nome di san Paolo

(1464-1471) passano ben sette secoli.


Quest’ultimo era il veneziano Pietro Barbo,
nipote di papa Eugenio, che gli facilitò la carriera
ecclesiastica. Il suo giuramento all’atto di
assumere l’incarico lo obbligava ad abolire il
nepotismo nella curia, a continuare la guerra
contro i Turchi e a indire un concilio ecumenico
nel giro di tre anni, tuttavia egli ne modificò i
termini a propria discrezione, perdendo la fiducia
del Collegio cardinalizio. Sostenne fortemente la
causa della crociata contro i Turchi, che avevano
conquistato Costantinopoli e Atene. Uomo di
cultura e artefice del restauro di antichi
monumenti romani, si rese tuttavia conto che
l’umanesimo rischiava di portare la novità della
fede a essere assorbita in una visione
eccessivamente paganeggiante e antropocentrica.
Subì forti reazioni di protesta quando si oppose
all’Accademia romana e chiuse il Collegio degli
ella storia della Chiesa si sono susseguiti Abbreviatori. Paolo II stabilì infine la ricorrenza

N
Nell’immagine
qui sopra: papa finora sei papi con il nome di Paolo, di degli anni giubilari ogni venticinque anni e si
Paolo I (757-767) cui solo il primo è santo, anche se prodigò per la riforma della Chiesa; la sua morte
durante la andrebbero considerati anche i due popolarissimi avvenne in circostanze non chiare. Circa
traslazione presso Giovanni “Paolo”. Ognuno di essi ha affrontato, settant’anni dopo Alessandro Farnese (1534-
la Basilica di San
nel corso dei secoli, sfide e difficoltà impegnative. 1549) fu eletto con il nome di Paolo III.
Pietro del corpo
di santa Amelia,
Nel secolo VIII ci imbattiamo nel primo Ordinato presbitero dopo aver avuto quattro figli
martire spagnola pontefice romano che porta questo nome, papa da una relazione illegittima, tollerò il nepotismo.
durante la Paolo I, ma non si tratta di una scelta voluta: è il Ma dopo la scossa della Riforma protestante, nella
persecuzione suo nome di battesimo. Nato in luogo e data Chiesa si fece insistente la necessità di un
di Diocleziano. sconosciuti, fu Pontefice dal 757 al 767 e proseguì rinnovamento in capite et membris. Sarà proprio
la politica d’intesa con i Franchi, iniziata da suo Paolo III a convocare l’apertura del Concilio di
fratello Stefano II [cfr. Paulus 3, p. 68], chiedendo Trento (1545-1563, con relative interruzioni).
subito protezione a Pipino il Breve contro i Nel 1537 comminò la scomunica a Enrico VIII
Longobardi. Un altro motivo di preoccupazione (1509-1547) per aver contratto nuove nozze dopo
fu la controversia sul culto delle immagini, che il divorzio, sancendo così l’interdetto
spinse molti monaci greci a rifugiarsi in Roma. sull’Inghilterra. Nello stesso anno concluse
Morì d’improvviso il 28 giugno nella Basilica di un’alleanza con Venezia – alla quale in seguito si
San Paolo, aprendo un periodo di gravi tensioni associarono Carlo V d’Asburgo e Ferdinando
che sfociarono nell’elezione dell’antipapa d’Austria – per affrontare in maniera compatta
Costantino (767-768). Tra san Paolo I e Paolo II l’invasione turca. Nel 1540 Paolo III approva la

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DIVENTA PIETRO
ES PETRUS!
Compagnia di Gesù e sostiene, negli anni cattolica opponendosi
successivi, nuove congregazioni come i Teatini, i alla riforma
Barnabiti e i Somaschi. Infine, nel 1546, il protestante. Ampliò
Pontefice e Carlo V stringono un patto enormemente il raggio
antiprotestante. Paolo III, inoltre, convocò presso d’azione
la nascente Basilica di San Pietro prima Antonio dell’Inquisizione
da Sangallo e, dopo la morte di quest’ultimo, il romana e nutrì una
genio di Michelangelo Buonarroti. Nel 1555, a viscerale avversione per
quasi ottant’anni, fu eletto il personaggio più gli ebrei, costretti a
drammatico di quest’elenco: Gian Pietro Carafa, vivere nel ghetto. Nel
papa Paolo IV. Nominato prefetto della nuova 1559 istituì l’Indice dei
Inquisizione romana nel 1542, perseguitò con libri proibiti. Non
estrema durezza soprattutto i protestanti. Nel portò avanti il
1549 fu nominato arcivescovo di Napoli e nel Concilio di Trento,
1553 decano del Collegio cardinalizio. Paolo IV sospeso da Giulio III,
protestò energicamente contro la Pace augustana, ritenendo che questo
che dava diritto ai sovrani di stabilire la religione compito spettasse alla
dei propri sudditi (cuius regio eius et religio), e curia e al Collegio dei
dichiarò invalida l’elezione dell’imperatore cardinali. Non esente
Ferdinando I, scelto anche attraverso i voti dei dal nepotismo, ma
prìncipi elettori protestanti. Accanito oppositore severo con i parenti che conducevano una vita In alto: l’ingresso
della potenza ispano-asburgica, si schierò con la scandalosa, Paolo IV viene ricordato come uomo a Roma di Carlo V
Francia, ma la sconfitta lo costrinse ad accettare energico, irreprensibile fino all’intransigenza. Il d’Asburgo, l’ultimo
l’occupazione dello stato della Chiesa da parte del nome di Paolo V (1605-1621: al secolo, Camillo imperatore
incoronato da un
duca di Alba d’Olanda. La sua preoccupazione Borghese) compare a carattere cubitali sul
papa nel 1530.
maggiore fu salvaguardare la purezza della fede frontone della Basilica di San Pietro – Paulus V Nell’immagine
a sinistra: Paolo II
(1464-1471)
accoglie nella
capitale
l’imperatore
Federico III
d’Asburgo.

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pubblicazione del Rituale romanum cercò di
uniformare l’amministrazione dei sacramenti.
Pose fine alla controversia tra i domenicani e
gesuiti sulla grazia con lo scioglimento della
Congregatio de auxiliis, che era stata istituita dal
predecessore Clemente VIII. Nel processo
dell’Inquisizione romana contro Galileo Galilei
(1616) venne ritenuta falsa la visione eliocentrica
e si mise all’Indice il De revolutionibus orbium
caelestium di Copernico. Nel 1606 Paolo V
inflisse la scomunica al senato della Repubblica di
Venezia, a causa della sua rivendicazione del
diritto di sovranità della Chiesa. Uomo
integerrimo, anche se non immune dalla piaga
del nepotismo, Paolo V si sforzò di mantenere in
politica un atteggiamento neutrale. Fu l’ultimo
pontefice con ambizioni di matrice medievale.
Passeranno tre secoli e mezzo prima che il nome
di Paolo torni ad affacciarsi al soglio pontificio,
ma che dire dell’impareggiabile figura di
Giovanni Battista Montini, papa Paolo VI (1963-
1978)? Il suo percorso ecclesiastico lo porta dalla
FUCI alla Segreteria di Stato, passando per la
cattedra ambrosiana. Nel giugno del 1963,

Secondo Paolo VI e...


i vede che d’intorno a Paolo ferve una
«S polemica che tende a discreditarlo ma che
offre a lui l’occasione, per noi fortunata, di fare una
propria apologia che ci lascia intravedere una
grandezza incomparabile. È una pagina celebre della
Seconda lettera ai Corinti [...] Questa rievocazione
drammatica e mistica insieme che san Paolo fa della
sua biografia ci fa pensare al messaggio dottrinale che
egli lasciò alla Chiesa ed ai secoli sopra Cristo e che
diede conclusione all’economia religiosa dell’Antico
Testamento e che portò contributo straordinario e
decisivo alla formazione del Nuovo Testamento, cioè
del rapporto ora vigente e duraturo fino alla fine del
mondo presente fra Dio e l’umanità. Paolo, sebbene
favorito da una rivelazione personale (Gal 1,12), è
perfettamente nell’alveo del Vangelo apostolico, con
Pietro e con gli altri apostoli e la prima comunità
In dettaglio qui in Burghesius – perché terminò i cristiana; ma egli più di tutti presenta alcuni aspetti essenziali
alto: Paolo IV lunghissimi lavori con l’ausilio del della religione scaturita dalla tradizione ebraica, come
(1555-1559) invia costruttore Carlo Maderna. Fece anche l’assoluta ed esclusiva preminenza di Gesù Cristo, Salvatore e
la rosa d’oro, ingrandire gli Archivi e la Biblioteca Mediatore, unico e necessario, del Quale egli si sa e si
segno di omaggio
vaticana, edificò il Palazzo e la Villa dichiara praedicator et apostolus et magister gentium (2Tm
e di stima, al duca
di Alba d’Olanda.
Borghese, oltre alla Fontana dell’Acqua 1,11); egli rompe più degli altri apostoli gli argini che
Paolina. Considerò come suo compito contenevano Israele chiuso etnicamente in se stesso, e
principale la riforma della Chiesa, comincia risolutamente a diffondere la religione universale di
rafforzando l’obbligo residenziale dei Cristo per tutta l’umanità; è il primo missionario volontario e
vescovi, promuovendo l’operato dei cosciente della Chiesa Cattolica (cfr. Rm 1,14)».
nuovi ordini, appoggiando i missionari (Paolo VI, Discorso per l’Inaugurazione di una mostra
in India, Cina e Canada. Con la su san Paolo, 8 ottobre 1977)

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l’arcivescovo di Milano fu chiamato alla
Sede di Pietro, ed egli scelse
esplicitamente per sé il nome
dell’Apostolo che «supremamente amò
Cristo, che in sommo grado desiderò e si
sforzò di portare il vangelo di Cristo a
tutte le genti, che per il nome di Cristo
offrì la sua vita» (Omelia del 30 giugno
1963). È, anche per questo, il più
speciale dei Pontefici che hanno portato
il nome di san Paolo [cfr. Paulus 2, pp.
22-23]. Papa del Concilio Vaticano II,
amato e contestato anche all’interno della
Chiesa stessa; papa del dialogo, dotto ma
ricco di umanità; papa di profonda
sapienza evangelica, umile promotore di
eloquenti e indimenticabili gesti
profetici. Chi era papa Montini? Egli,
come ricordò Giovanni Paolo I, fu un
araldo della fede cristiana, che diede
l’esempio di «come si ama, come si serve
e come si lavora e si patisce per la Chiesa
di Cristo». Paolo VI diede slancio
singolare alla carismatica intuizione

Giovanni Paolo II
l Signore mi ha dato le forze
«I necessarie per poter visitare molti [...]
Paesi [...]. Il che ha una grande importanza
perché soggiornare personalmente in un
Paese, anche se per breve tempo, consente
di vedere molte cose. Inoltre, tali incontri
permettono di entrare in contatto diretto
con la gente, e questo ha un enorme rilievo
sia sul piano interpersonale che su quello
ecclesiale. Così è stato anche per san Paolo,
il quale era incessantemente in cammino.
Proprio per questo, quando si leggono le
sue Lettere alle varie comunità, si sente che
era stato presso di loro, che aveva
conosciuto la gente del posto e i suoi
problemi. La stessa cosa vale per ogni
tempo, anche per il nostro. Mi è sempre
piaciuto viaggiare e ho ben chiaro che questo dell’“aggiornamento” voluto dal beato Giovanni Le illustrazioni
compito è stato dato, in un certo senso, al Papa da XXIII. La storia dimostra come quest’umile provengono
Cristo stesso. Già da vescovo diocesano mi piacevano Magister universalis Ecclesiae, semplice nei modi dalla raccolta
e incisivo nelle parole, sia un gigante della fede, di Cartoline postali
le visite pastorali e ritenevo che fosse molto
della S.A.I.G.A.
importante sapere ciò che accade nelle parrocchie, radicata in un autentico umanesimo integrale.
Armanino
conoscere le persone e incontrarle direttamente. Ciò Egli, che ha fatto risplendere la «suprema e di Genova (ottobre
che costituisce una norma canonica – la visita formidabile e santissima» cattedra di san Pietro 1903), per gentile
pastorale appunto – è stato in realtà dettato (cfr. Testamento di Paolo VI), è, a nostro umile concessione
dall’esperienza della vita. Qui il modello è san Paolo. giudizio, il Paulus Magnus: vero testimone di dell’Archivio del
Anche Pietro, ma in primo luogo Paolo». colui che ha degnamente ed efficacemente Centro Salesiano
(Giovanni Paolo II, Alzatevi, Andiamo!, rappresentato. di Documentazione
Mondadori, Milano 2004, pp. 124-125) Michele G. D’Agostino Mariana.

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