Professional Documents
Culture Documents
TU, PAULE,
Sono stati sei, finora, i Pontefici
che hanno scelto di chiamarsi
con il nome di san Paolo
N
Nell’immagine
qui sopra: papa finora sei papi con il nome di Paolo, di degli anni giubilari ogni venticinque anni e si
Paolo I (757-767) cui solo il primo è santo, anche se prodigò per la riforma della Chiesa; la sua morte
durante la andrebbero considerati anche i due popolarissimi avvenne in circostanze non chiare. Circa
traslazione presso Giovanni “Paolo”. Ognuno di essi ha affrontato, settant’anni dopo Alessandro Farnese (1534-
la Basilica di San
nel corso dei secoli, sfide e difficoltà impegnative. 1549) fu eletto con il nome di Paolo III.
Pietro del corpo
di santa Amelia,
Nel secolo VIII ci imbattiamo nel primo Ordinato presbitero dopo aver avuto quattro figli
martire spagnola pontefice romano che porta questo nome, papa da una relazione illegittima, tollerò il nepotismo.
durante la Paolo I, ma non si tratta di una scelta voluta: è il Ma dopo la scossa della Riforma protestante, nella
persecuzione suo nome di battesimo. Nato in luogo e data Chiesa si fece insistente la necessità di un
di Diocleziano. sconosciuti, fu Pontefice dal 757 al 767 e proseguì rinnovamento in capite et membris. Sarà proprio
la politica d’intesa con i Franchi, iniziata da suo Paolo III a convocare l’apertura del Concilio di
fratello Stefano II [cfr. Paulus 3, p. 68], chiedendo Trento (1545-1563, con relative interruzioni).
subito protezione a Pipino il Breve contro i Nel 1537 comminò la scomunica a Enrico VIII
Longobardi. Un altro motivo di preoccupazione (1509-1547) per aver contratto nuove nozze dopo
fu la controversia sul culto delle immagini, che il divorzio, sancendo così l’interdetto
spinse molti monaci greci a rifugiarsi in Roma. sull’Inghilterra. Nello stesso anno concluse
Morì d’improvviso il 28 giugno nella Basilica di un’alleanza con Venezia – alla quale in seguito si
San Paolo, aprendo un periodo di gravi tensioni associarono Carlo V d’Asburgo e Ferdinando
che sfociarono nell’elezione dell’antipapa d’Austria – per affrontare in maniera compatta
Costantino (767-768). Tra san Paolo I e Paolo II l’invasione turca. Nel 1540 Paolo III approva la
Giovanni Paolo II
l Signore mi ha dato le forze
«I necessarie per poter visitare molti [...]
Paesi [...]. Il che ha una grande importanza
perché soggiornare personalmente in un
Paese, anche se per breve tempo, consente
di vedere molte cose. Inoltre, tali incontri
permettono di entrare in contatto diretto
con la gente, e questo ha un enorme rilievo
sia sul piano interpersonale che su quello
ecclesiale. Così è stato anche per san Paolo,
il quale era incessantemente in cammino.
Proprio per questo, quando si leggono le
sue Lettere alle varie comunità, si sente che
era stato presso di loro, che aveva
conosciuto la gente del posto e i suoi
problemi. La stessa cosa vale per ogni
tempo, anche per il nostro. Mi è sempre
piaciuto viaggiare e ho ben chiaro che questo dell’“aggiornamento” voluto dal beato Giovanni Le illustrazioni
compito è stato dato, in un certo senso, al Papa da XXIII. La storia dimostra come quest’umile provengono
Cristo stesso. Già da vescovo diocesano mi piacevano Magister universalis Ecclesiae, semplice nei modi dalla raccolta
e incisivo nelle parole, sia un gigante della fede, di Cartoline postali
le visite pastorali e ritenevo che fosse molto
della S.A.I.G.A.
importante sapere ciò che accade nelle parrocchie, radicata in un autentico umanesimo integrale.
Armanino
conoscere le persone e incontrarle direttamente. Ciò Egli, che ha fatto risplendere la «suprema e di Genova (ottobre
che costituisce una norma canonica – la visita formidabile e santissima» cattedra di san Pietro 1903), per gentile
pastorale appunto – è stato in realtà dettato (cfr. Testamento di Paolo VI), è, a nostro umile concessione
dall’esperienza della vita. Qui il modello è san Paolo. giudizio, il Paulus Magnus: vero testimone di dell’Archivio del
Anche Pietro, ma in primo luogo Paolo». colui che ha degnamente ed efficacemente Centro Salesiano
(Giovanni Paolo II, Alzatevi, Andiamo!, rappresentato. di Documentazione
Mondadori, Milano 2004, pp. 124-125) Michele G. D’Agostino Mariana.