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LASSOCIAZIONE COMUNIT CRISTIANE: UNA REALT

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Si pu indubbiamente affermare che lAssociazione Comunit Cristiane deve molto a quel grande storico dellanabattismo che fu Ugo Gastaldi (1912-2007). Alcuni di noi, oggi ormai incanutiti, oltre trent anni fa accostandosi a quella poderosa opera in due volumi intitolata Storia dellAnabattismo e incontrando con assiduit il suo autore, scoprirono le coraggiose istanze di questo Movimento che, da una attenta lettura del messaggio evangelico, aveva riscoperto la chiesa dei credenti, il discepolato, la comunit tra eguali, la rinuncia ad ogni tipo di violenza ed il rifiuto di ogni potere del mondo. Era un seme che ci era stato donato e speravamo che germogliasse affidandoci completamente allo Spirito di Dio che ci avrebbe condotto secondo i suoi disegni. Questo seme, irrorato dalla fede, oggi si trasformato in quella realt che lAssociazione Comunit Cristiane. Esse non pretendono alcun titolo di distinzione, tranne quello di essere formate da discepoli di Cristo. Questo perch credono che solo la testimonianza di vita possa definirne lidentit. LAssociazione Comunit Cristiane oggi risulta composta da quattro Comunit locali, autonome e con una loro individualit, situate nellItalia del nord (a Rho e a S. Giorgio SL - (Milano) in quella del sud (a Palermo e a Capaci), inoltre in formazione anche una piccola Comunit a Roma. Il totale dei credenti complessivamente di 321 persone. La loro crescita spirituale, ma anche numerica, si mostrata significativa. Periodicamente si pu constatare un aumento sia del numero dei nuovi credenti sia delle persone che si avvicinano e frequentano le nostre Comunit con particolare interesse. L Associazione Comunit Cristiane si ispira ai principi di fede anabattisti, senza tuttavia preoccuparsi di redigere particolari confessioni di fede che possono soffocare non solo lo Spirito ma anche alterare unefficace testimonianza del messaggio di Cristo nel proprio tempo. Essa crede infatti che solo la Figura di Ges e il Suo stile di vita, come emergono dalle Scritture, devono considerarsi lunico fondamento sul quale si deve modellare la vita del discepolo, illuminato e corroborato dalla potenza dello Spirito Santo. Poich possono contare solo sulle loro forze, senza alcun aiuto esterno, queste Comunit spesso sono costrette a soffrire limiti nelle loro attivit. Tuttavia sono Comunit ricche perch ogni loro fiducia posta nel loro Signore e Salvatore Cristo Ges.

La CHIESA
una Comunit di credenti, nati dallo Spirito, riuniti intorno a Ges Cristo
Tutti i membri della Chiesa, o Comunit di Cristo, sono dei credenti nati dallo Spirito. lo Spirito Santo che crea questa Comunit ed in essa la Persona e la Parola di Ges Cristo che costituisce il criterio dogni discernimento. In questa Chiesa, o Comunit, non deve esserci nessun interprete privilegiato della volont di Dio. compito dei membri della Comunit dei credenti interpretare la Scrittura e discernere la volont del Padre. UNA COMUNIT DI CREDENTI, NATI DALLO SPIRITO La Chiesa lopera dello Spirito Santo, il frutto della presenza del Cristo nella vita dei suoi discepoli, per questo la vera Chiesa una Chiesa visibile che si realizza nella Comunit composta da credenti, cio da coloro che hanno scelto, ricevendo il battesimo, di dire pubblicamente di s allofferta della grazia di Dio in Ges Cristo. La vera Chiesa non pu essere solamente conosciuta da Dio solo, ma deve essere visibile a tutti, chiunque esso sia: i segni distintivi di questa Chiesa sono il pentimento, la nuova nascita e la nuova vita dei suoi membri. una Chiesa che testimonia di essere composta da discepoli obbedienti e impegnati a seguire, imitandolo, il loro Signore e Maestro, Ges Cristo. Ovunque si riuniscono i discepoli, nel nome di Ges, per formare una Comunit, ivi presente la vera Chiesa; senza alcuna necessit di riconoscimenti o autorizzazione di una qualsivoglia autorit religiosa. LO SPIRITO SANTO E LA PAROLA DI GES La Chiesa una realt che pu sussistere e cominciare in ogni punto dello spazio ed in ogni momento del tempo, perch si fonda sul Cristo della fede e sullamore fraterno, senzaltra mediazione ed autorit che quella pura, semplice e sola della sua Parola. In questa Comunit di fede, la Bibbia accettata come sua autorit in materia di fede e di vita, interpretandola comunitariamente sotto la guida dello Spirito Santo e alla luce di Ges Cristo, per comprendere la volont di Dio ed obbedirla. Questo il motivo per cui nella Comunit di credenti, tutti i membri sono incoraggiati a conoscere la Scrittura. Se pensiamo ai credenti dellepoca della Riforma, soprattutto a coloro che vennero perseguitati per la loro fedelt a Cristo, constatiamo che sebbene a quell epoca la maggior

parte delle persone non sapesse leggere n scrivere, essi conoscevano lunghi passi delle Scritture. Imprigionati, impressionavano sovente i loro persecutori recitando a memoria i fondamenti biblici della loro fede, capitolo per capitolo, versetto per versetto. I membri di una Comunit, costituita attorno a Cristo nello Spirito Santo, hanno lobbligo di rispondere della loro fede e di essere in grado di spiegarla e di difenderla dal punto di vista biblico. LAUTORIT, NESSUN INTERPRETE PRIVILEGIATO non fatevi chiamare maestri, uno solo, infatti, il vostro Maestro e tutti voi siete fratelli. E non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perch uno solo il vostro Padre, quello celeste. Il pi grande tra voi sia vostro servo (Mt. 23:8-11) Una chiesa di credenti implica che tutti quelli che ne fanno parte sono depositari dellautorit. Ci significa che nella Comunit non vi sono membri dotati di speciali poteri che li mettano al di sopra degli altri e li rendano quindi diversi. L autorit, ovvero il potere, esercitata esclusivamente dalla Comunit riunita: un potere unitario e indivisibile. Nessuno viene quindi delegato a comandare su altri che devono ubbidire: una chiesa di eguali. Linsegnamento di Paolo sul corpo di Cristo e particolarmente sul rapporto tra lunico corpo e le sue membra (1Cor.12:12-31) deve essere letto alla luce del noto insegnamento di Ges ai discepoli, secondo cui nessuno tra loro deve farsi chiamare maestro o guida, perch essi hanno nel Cristo lunico Maestro e lunica Guida e sono tutti fratelli. MINISTERI E CARISMI Se in questo tipo di comunit non ci sono dei diversi rivestiti di qualche potere, resta valido linsegnamento Paolino della diversit dei ministeri o dei servizi, ai quali vengono preposti quei membri in cui siano riconosciute dalla comunit le capacit adeguate o, meglio, i doni largiti liberamente ed illimitatamente dallo Spirito Santo. sempre la Comunit che giudica i carismi, chiama al ministero e ne controlla l adempimento. sempre il ministero che fa i ministri: non ci sono cio ministri investiti di tale qualifica indipendentemente dal ministero e al di fuori della comunit. Nel ricercare la volont di Dio talvolta la comunit non riesce a condividere un giudizio o a prendere una decisione unanime. In questo caso la comunit deve raccogliersi in preghiera per verificare la propria fedelt a Cristo e astenersi da qualsiasi decisione non unanime in base al principio che se nella comunit non c unanimit non c lo Spirito Santo. LIBERT DI ANNUNCIO Al centro della vita comunitaria lannuncio della Parola. Il ministero della Parola, nelle varie forme della predicazione, della meditazione e dello studio, unitamente alla preghiera e alla conseguente ricerca della volont di Dio, deve essere il centro dell attivit della Comunit riunita. Lobiettivo per il singolo credente e per la Comunit rendere la Parola di Dio Parola vissuta per poter essere annunciata. Questo ministero della Parola

comporta che anche la predicazione sia un carisma che non lega lo Spirito Santo ad alcuni membri della Comunit ad esclusione di altri. Anche quando la Comunit riconosce e designa, pi o meno stabilmente, dei Servitori della Parola o dei Pastori o degli Anziani, resta valido il principio della libert di predicazione. Questo diritto pu essere chiamato il diritto di quelli che stanno seduti, con riferimento ad un non equivoco testo Paolino (1Cor.14:30), secondo cui questa era anche la prassi nella chiesa primitiva. Ci che occorre mettere in evidenza che il carisma fa il predicatore, e non la scuola o la preparazione, in virt del dono dello Spirito. .
N.B. - Nella redazione del presente articolo mi sono richiamato, in particolare, al testo di una conferenza tenuta da Ugo Gastaldi dal titolo Leredit della Riforma Radicale.

(Roberto Derossi)

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