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METAFORE E PARADOSSI

Dott. Matteo SIMONE

La psicoterapia stata paragonata a un viaggio attraverso la giungla, nel quale talvolta impossibile vedere lobiettivo finale e nel quale non si pu controllare, dal punto di partenza, quale strada sia la pi breve e facile.spesso la cosa migliore programmare il viaggio per tappe. Un buon modo di procedere quello di salire su un albero, verificare la strada sino al punto successivoe poi ripetere la procedura tante volte quanto necessario fino a raggiungere lobiettivo. Pu darsi c e ci sia bisogno di fissare e raggiungere lungo la strada degli obiettivi intermedi, equivalenti agli alberi sui quali c i viaggia nella giungla si arrampica per verificare la fase successiva del suo cammino. !iascuno di questi obiettivi intermedi una possibilit" di passare in rassegna i progressi compiuti e forse anc e di fissare un nuovo corso. Per spiegare questo processo ai pazienti pu essere utilizzata la metafora della #giungla, oppure qualsiasi altra metafora c e affronti il tema dellavanzare in un viaggio fase per fase.$ Se la strada diretta interrotta prenderne una indiretta %ilton &. 'ric(son Linconscio parla e reagisce con immagini , simboli e quindi metafore) perci il linguaggio analogico *quello cio dellemisfero cerebrale non dominante + quello c e meglio si adatta allinconscio. ,n psicoterapia molto pi efficace una buona immagine mentale c e tante analisi, spiegazioni, definizioni. -atzla.ic( fa una distinzione tra quelli c e c iama sc emi di linguaggio dellemisfero destro e dellemisfero sinistro. /econdo questautore noi sogniamo nel linguaggio dellemisfero destro e anc e le battute, i paradossi, la poesia, gli aforismi le ambiguit", le allusioni e naturalmente le metafore venogno compresenellemisfero cerebrale destro. 0essuna di queste forme di comunicazione si affida alla comunicazione diretta, digitale, logica delle idee, c e compito dellemisfero sinistro -atzla.ic( convinto c e in molti dei problemi pi difficili da trattare c e il paziente presenta al terapeuta quello c e necessario un cambiamento di #secondo ordine. ,l
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P. Barker, LUSO DELLA METAFORA IN PSICOTERAPIA, Casa Editrice Astro a!io, Ro"a, 1#$%, &a'. ((

cambiamento di secondo ordine.implica andare al di l" dellla semplice applicazione di misure logic e *come provare di pi+ per passare a qualcosa di meno logico, copme per esempio ridere dei precedenti tentativi di provare di pi, addirittura impiegare un approccio totalemte paradossale' nellemisfero destro, afferma -aztla.ic(, c e avvengono i processi responsabili del cambiamento di secondo ordine. Per entrare in contatto con lemisfero destro, lemisfero sinistro deve essere bloccato. -atzla.ic( considera lemisfero sinistro come una specie di guardiano logico c e mantiene i sistemi relativi alla risoluzione dei problemi della persona lungo certe linee predeterminate.1 La ragione principale dellimpiego delle metafore di presentare le cose #cammuffate, cos2 c e, a differenza dei metodi di terapia diretta, non vengano mese in questione al livello conscio. ,n altre parole, lobiettivo presentare un significato in modo metaforico allemisfero destro, e non, nel linguaggio logico, digitale, allemisfero sinistro.3 'ric(son aveva una straordinaria abilit" nel congegnare quella c e 4ossi a definito #comunicazione a due livelli5 un modo di comunicare simultaneamente con la mente conscia e con la mente inconscia. %entre si d" alla mente conscia un messaggioc e la tiene #occupata, si invia di nascosto alla mente inconscia un altro messaggio terapeutico 6uesto concetto della metafora come un tipo di comunicazione a due livelli, c e pu suscitare una risposta comportamentale nuova, ben illustrato dal lavoro di 'ri(son con un uomo di nome 7oe. 8opo una vita molto attiva e soddisfacente come fioraio. 7oe si trov tutto a un tratto debilitato da un cancro in fase terminale. 0on essendo abituato n9 al dolore n9 alle limitazioni, 7oe non cessava di lagnarsi e di opporsi allassunzione dei farmaci prescrittigli per il controllo del dolore. /apendo c e 7oe :non voleva neppure sentire dire la parola ipnosi;, 'ri(son us una prolissa metafora sulla pianta di pomodoro come veicolo di suggestioni indirette e allapparenza non ipnotic e di speranza, benessere, guarigione e felicit". 'ccone un breve stralcio. *,l corsivo nel testo originale e sta a indicare le suggestioni disseminate nel discorso+5 <ra mentre le parlo, e posso farlo comodamente, desidero c e lei mi ascolti comodamente mentre parler di una pianta di pomodoro. ' una strana cosa di cui
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P. Barker, o&era citata, &a'. 1%1 P. Barker, o&era citata, &a'. +*

parlare. 'ssa rende uno curioso. Perch parlare di una pianta di pomodoro? /i pianta un seme di pomodoro nel terreno, e poi uno si sente pieno di speranza c e diventi una pianta di pomodoro c e poi dar soddisfazione con i suoi frutti. ,l seme assorbe acqua, e lo fa senza molta difficolt grazie alla pioggia c e reca pace e benessere e la gioia di crescere ai fiori e ai pomodori /2, 7oe, io sono cresciuto in una fattoria, e penso c e un seme di pomodoro sia una cosa meravigliosa) pensi, Joe, pensi c e in quel piccolo seme dorme in maniera cos riposante, tanto rilassata , una bellissima pianta c e deve ancora crescere, e c e rec er" delle foglie e dei rami tanto interessanti. Le foglie, i rami sono cos2 belli, quel ricco, splendente colore, lei pu veramente sentirsi felice nellosservare quel seme di pomodoro, pensando a quella meravigliosa pianta c e esso contiene, c e dorme, riposa rilassato comodamente, Joe. 'ri(son riusc2 a ottenere un significativo miglioramento del sintomo. =enc il tumore continuasse a diffondersi, il trattamento c e egli dispens a 7oe serv2 ad alleviargli il dolore al punto c e non furono pi necessarie le medicine. > ?orse le informazioni pi importanti c e i terapeuti possono ricavare dal bambino sono quelle delle esperienze positive riguardanti obb@, film, personaggi dei cartoni animati o dei fumetti, compagni di gioco, animali, avvenimenti, ricordi e altro, c e abbiano avuto un effetto benefico. 6uesta messa a fuoco delle esperienze positive differisce dagli approcci tradizionali in cui viene posta in risalto larea del problema. !ome terapeuti, noi siamo pienamente consapevoli della forza esercitata da ricordi e traumi dolorosi, ma tendiamo a minimizzare o semplicemente a trascurare il corollario di questa realt"5 anc e allaspetto positivo pu essere associata una valenza altrettanto potente6ueste associazioni piacevoli possono fungere da #biglietto dingresso al personalissimo mondo interiore delle risorse del bambino. !i aiutano inoltre a formare la #struttura di fondo della metafrora, con il ricorso a scene, attivit" e avvenimenti gi" familiari al bambino.A Erickson si serviva spesso di descrizioni di momenti di crescita nella primissima infanzia !imparare a stare in piedi, a camminare, e a parlare", come di un mezzo per fornire a una persona il senso del proprio processo di crescita. #uando mi narrava
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-.C. Mi s, R.-. Cro. e/, METAFORE TERAPEUTIC0E &er i BAMBINI, Casa Editrice Astro a!io, Ro"a, M.0. Erickso2, LA MIA 3OCE TI ACCOMPA4NERA, Casa Editrice Astro a!io, Ro"a, 1#$*, &a'. *%1$.

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racconti che mi riportavano alle mie primissime esperienze di apprendimento, mi era possibile, in stato di trance, rivivere l$immenso sforzo e le fre%uenti frustrazioni che l$apprendimento di %ualun%ue compito o capacit comporta. &llo stesso tempo, mi rendevo perfettamente conto che %ueste capacit io le avevo imparate con successo. 'i implicava che avrei potuto imparare a superare altri ostacoli della mia vita presente.( )a *offa*ine del bambino che cerca di stare in piedi, coi piedi incrociati e cos via, + simile alla *offa**ine di noi tutti %uando cerchiamo d$imparare %ualcosa di nuovo. 'on la descrizione dei plausibili tentativi del bambino nel suo apprendere a stare in piedi e a camminare, Erickson favorisce la re*ressione dell$ascoltatore a livello infantile. !ricorda inoltre al paziente che impare + o + stato difficile, ma che imparer, se persiste! ,oi non sapete come avete imparato a stare in piedi, ma possedete %uell$informazione. #uesto era uno dei pi- importanti principi di Erickson. la fiducia che la persona possa trovare , nella propria storia naturale, le risorse per superare il problema per il %uale sta cercando aiuto. /n %uesto racconto, e*li ricorda alle persone che esse possiedono delle risorse delle %uali non si rendono conto. 0 %entre si sta creando rapport meglio di solito accettare la concezione delle cose c e a il paziente. , pazienti esprimono talvolta varie paure ingiustificate, preoccupaizoni, pensieri depressivi o idee ossessive %ilton 'ri(sonaveva un modo di accettare le affermazioni dei pazienti e allo stesso tempo aggiungervi qualcosa di significativo. !os2 se una paziente veniva da lui e gli diceva di sentirai molto depressa, di non avere speranze per il futuro e di aver pensato di uccidersi, lui le diceva5 :8unque, lei si sente molto gi, molto depressa, a poc e speranze per il futuro e a pensato di uccidersi, e non sa davvero per %uanto tempo si sentir cos o %uando la depressione finir ;. ,n una tale interazione il terapeuta non a negato nulla di ci c e la paziente a detto, ma a aggiunto una coda alla fine della sua risposta, c e alla paziente difficile
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M.0. Erickso2, o&era citata, &a'. *,. M.0. Erickso2, o&era citata, &a'. *%1$.

negare) effettivamente vero c e non sa quando finir" la sua depressione, tuttavia la frase del terapeuta contiene anc e il messaggio implicito c e in un qualc e momento del futuro la depressione finir. ' possibile portare ulteriormente avanti questo processo ed esaminare possibili momenti futuri per la cessazione della depressione, per esempio dicendo una cosa del tipo5 :Lei non sa se durer" unaltra settimana, o due settimane, o forse addirittura tutto un mese;.B Metafore artistiche /ono produzioni artistic e quali disegni, dipinti, modelli in creta o in plastilina, strutture costruite col Lego o qualsiasi altra produzione rappresentatne uno stato di emozione, unesperienza o qualc e altro elemento c e possa essere di importanza nel processo del trattamento. 6uesta tecnica valida soprattutto coi bambini. /e un bambino dice di essere arrabbiato o addolorato, gli si pu c iedere di disegnare questa #rabbia <ppure gli si pu c iedere di disegnare il suo dolore, e poi disegnare c e aspetto a quando il dolore diminuisce. La fase successiva potrebbe essere di disegnare il suo miglioramento' un utile strumento c e il terapeuta infantile pu utilizzare per stabilire uneffficace comunicazione coi suoi pazienti. C /otto il profilo etimologico un paradosso unasserzione c e va contro *in greco par"+ lopinione comune *doDa+. +. %a la sua definizione pi esauriente e pi largamente accettata quella coniata dal filosofo inglese %ar( /ainsbur@, secondo il quale un paradosso Euna conclusione apparentemente inaccettabile, c e deriva da premesse apparentemente accettabili, mediante un ragionamento apparentemente accettabileF. ,l compito dei paradossi5 mettere in discussione le nostre convinzioni, denunciare la fallacia dei ragionamenti intuitivi con i quali spesso cerc iamo di decifrare i fenomeni c e ci circondano. La sua celebre pipa dipinta in realt" una pipa e non lo .

P. Barker, o&era citata, &a''. 1(,1+ P. Barker, o&era citata, &a''. +#1(5

Lo

sotto

il

profilo

semantico

*quellimmagine significa la pipa+, ma non lo sotto il profilo sintattico *quellimmagine non sar" mai una pipa da fumare+. G!eci nHest pas une pipeG. ,nfatti dice %agritte5G! i oserebbe pretendere c e lHimmagine di una pipa una pipaI ! i potrebbe fumare la pipa del mio quadroI 0essuno. 6uindi, non una pipaG. 'H c iaro c e la pipa del quadro non pu essere fumata. 'H un paradosso logicoJlinguistico c e sconvolge le nostre tranquille aspettative teoric e e visive. %agritte ne E/ due misteriF dipinge unenorme pipa e, sotto, un cavalletto con un altro quadro c e riproduce a sua volta una pipa, ma con la scritta5 E Ceci nest pas une pipeF. Magritte spiazza colui c e guarda5 ci sono due pipe oppure due disegni di pipeI < una pipa e il suo dipinto o due dipinti di una pipa vera, oppure due disegni c e non sono e non rappresentano n9 luno n9 laltra e a c e cosa dunque si riferisce la frase scritta sul quadro nel quadroI 0el quadro G, due misteriG, anc e la seconda pipa, quella grande, esclusa c e in dalla fondo pu essere considerata GlontanaG o scritta, anc eHessa non una pipa, ma unHimmagine, n9 vera n9 falsa, a mezzHaria. Parlando di paradossi, ci ancoriamo alla definizione operativa datane da Kennen5 :tattic e e manovre c e sono apparentemente in contrasto con gli scopi della terapia ma c e in realt" sono progettate per raggiungerli;.

Paradossali, in parole povere, sono allora tutti gli interventi c e prevedono unesplicita prescrizione del sintomo, o almeno il fatto di lodarlo, connotarlo positivamente, incoraggiarlo, preoccuparsi c e possa sparire troppo alla svelta ecc. $L =asandosi sul concetto di comunicazione paradossale, 7ac(son come di un modo d$inse*nare al paziente ad essere pi- sospettoso . Un paziente espresse il timore c e qualcuno avesse installato di nascosto un microfono nello studio del terapeuta. Piuttosto c e cercare di interpretare questo sospetto, il terapeuta si interess #in modo adeguato e mise il paziente in un doppio legame terapeutico proponendo di fare insieme una ricerca nella stanza prima di proseguire la seduta. La proposta diede al paziente una illusione di alternative5 poteva accettare la ricerca o respingere lidea paranoide. /celse la prima alternativa, e mentre la ricerca era poortata avanti con la dovuta coscienziosit", divenne sempre pi insicuro e imbarazzato dal proprio sospetto) ma il terapeuta non consent2 c e loperazione terminasse finc non ebbero esplorato insieme ogni angolo e ogni fessura della stanza. ,l paziente allora si butt a descrivere in modo significativo il suo matrimonio e risult c e in %uesto campo aveva buone ragioni di essere sospettoso. Kuttavia, concentrando la sua attenzione su un sospetto c e non aveva alcuna relazione con il suo problema reale, si era precluso la possibilit" di fare qualcosa di utile per i propri interessi e dubbi. /e, daltro canto, il paziente avesse respinto la proposta del terapeuta di cercare nello studio, avrebbe egli stesso squalificato il proprio sospetto o lavrebbe etic ettato come una idea c e non valeva la pena di prendere sul serio. $$ il terapista mantiene il controllo della relazione terapeutica il terapista prende alla lettera i sospetti del suo paziente paranoico e lo incoraggia a cercare con lui microfoni nascosti nella stanza. 6uesto intervento a come effetto larrivare a discutere col paziente dei suoi veri problemi5 quelli con la moglie$1 a descritto una tecnica specifica di interazione con pazienti paranoici, di cui parla semplicemente

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M.Se 6i2i Pa a77o i, S. Ciri o, M. Se 6i2i, A M. Sorre2ti2o, I 'ioc8i &sicotici 2e a 9a"i' ia, Ra99ae o P. :at7 a.ick, -.0; Bea6i2, D;D; -ackso2, PRA4MATICA de a COMUNICA<IONE UMANA, Casa Editrice

Corti2a Editore, Mi a2o, 1#$$, &a'. *


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Astro a!io,Ro"a, 1#%1, &a'. )*1


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M.Se 6i2i Pa a77o i, S. Ciri o, M. Se 6i2i, A M. Sorre2ti2o, o&era citata, &a'. ,

<ccupandosi di un bambino di sei anni, portatogli in terapia dai genitori per un grave problema di suzione del pollice, 'ri(son comincia con laccordargli lo stesso rispetto e lo stessso senso di responsabilit" c e accorderebbe a un adulto5 Mdesso mettiamo bene in c iaro una cosa. 6uel tuo pollice sinistro il pollice sinistro tuo) quella bocca la bocca tua) quei tuoi denti antiriori sono i denti anteriori tuoi. ,o penso c e tu abbia il diritto di fare tutto quello c e vuoi col tuo pollice, con la tua bocca e cooi tuoi denti. Nettate queste fondamenta, 'ri(son procede allutilizzazione del comportamento di suzione del pollice con la prescrizione paradossale di intensificarlo nel senso di applicarlo a turno anc e alle altre dita5 Una delle prime cose c e ai imparato quando sei andato allasilo stata di aspettare il tuo turno/empre facciamo le cose seguendo un turno. 'cco perc 9 penso c e non ti stai comportando in modo n9 giusto, n9 equo, n9 buono succ iandoti sempre il pollice sinistro e non facendo mai venire il turno del pollice destro.. il pollice destro non a mai avuto il suo turno, nessun altro dito a avuto il suo turnopenso proprio c e dovresti dare a ogni dito il turno c e gli spetta. Lunico giudizio c e d" 'ri(son il riimprovero paradossale rivolto al bambino di :non comportarsi in modo n9 giusto, n9 equo, n9 buono; succ iandosi sempre lo stesso pollice. ,n altre parole, gli dice c e non sta manifestando abbastanza il suo comportamento problematico. 0aturalmente, il bambino presto si stanca del #faticoso compito di stare attento a ripartire equamente la suzione fra tutte e dieci le dita, e cos2 la smette anc e di succ iare il pollice sinistro. considerava il sintomo o il comportamento in unottica completamente nuova5 n9 giusto n9 sbagliato, ma semplicemente un messagggio sul paziente c e 'ri(son era ben lieto di osservare e utilizzare. !on i bambini questo non giudicare particolarmente importante perc 9 linfanzia soprattutto il periodo dei giudizi su ci c e giusto e ci c e sbagliato.$3 =,=L,<N4M?,M
P. =ar(er, LU/< 8'LLM %'KM?<4M in P/,!<K'4MP,M, 4oma, M/K4<LM=,<, $CBO. %.&. 'ric(son, LM %,M P<!' K, M!!<%PMN0'4M, !asa 'ditrice Mstrolabio, 4oma, $CB3.

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-.C. Mi s, R.-. Cro. e/, o&era citata, &a''. +#1(1.

7.!. %ills, 4.7. !ro.le@, %'KM?<4' K'4MP'UK,!&' per i =M%=,0,, !asa 'ditrice Mstrolabio, 4oma, $CBB. %. /elvini Palazzoli, /. !irillo, %. /elvini, M %. /orrentino, , gioc i psicotici nella famiglia, 4affaello !ortina 'ditore, %ilano, $CBB P. -atzla.ic(, 7.&5 =eavin, 8585 7ac(son, P4MN%MK,!M della !<%U0,!MQ,<0' U%M0M, !asa 'ditrice Mstrolabio,4oma, $CO$
Dott. Matteo SIMONE Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR Via Veio 52/B Roma c/o Psico !rt

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