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1
Calcolo pratico
delle correnti di corto-circuito
1. Introduzione
Il corto-circuito costituisce per il gestore Gli obiettivi del calcolo Il grado di precisione
di una rete una grande
preoccupazione, in ragione delle sue ■ i poteri di interruzione e chiusura considerato
conseguenze sovente catastrofiche; degli interruttori da installare, Permette se non è troppo elevato,
per il progettista della rete, esso è uno ■ la tenuta elettrodinamica dei punti
di trascurare alcuni elementi difficili da
dei principali elementi che critici dell’impianto, calcolare ma di modesta influenza.
condizionano la tecnica adottata ed ■ la tenuta termica dei cavi alle
il costo dell’installazione. Il presente studio si limita
sovracorrenti, al raggruppamento degli elementi
■ la regolazione (minima-massima) per effettuare rapidamente i calcoli
L’uno e l’altro hanno dunque bisogno
di conoscere l’intensità delle correnti dei relè di protezione, di corto-circuito rispondenti ai
di corto-circuito che si possono ■ la stabilità dinamica della rete, seguenti criteri:
manifestare nella rete. che richiede il calcolo della corrente ■ calcolo della corrente massima
Diversi metodi, talvolta condensati in di corto-circuito in funzione del tempo, di guasto trifase equilibrato,
forma di grafici, sono stati elaborati per fino al termine del regime perturbato. ■ con una approssimazione
effettuare questo calcolo; da 5 a 15% per eccesso
essi giungono tutti a dei risultati
■ per la determinazione del potere
comparabili, ma con maggiore o minore Il tipo di rete considerato di interruzione degli interruttori,
rapidità, e la scelta tra di essi dipende Il calcolo della rete di un utente di delle tenute termiche e dinamiche
da molteplici fattori. bassa tensione di 400 kVA pone meno dei quadri
problemi di quello di un complesso
■ nelle reti MT/BT di media
siderurgico avente 100 MVA di potenza
complessità quali si riscontrano
installata, o anche di quello di una rete
nella maggior parte delle industrie
di alta tensione di un intero paese.
e delle installazioni nel settore
terziario.
R L A i = I ⋅ senθ ⋅ e L
rappresentando “e” il valore c M
IM
della tensione all’istante “t”.
t
Icc
ZB I valori istantanei della corrente θ
"i" risultano allora dalla somma di due ω
componenti: i = ia + ic
istante
di guasto
B i = ia + ic
fig. 1 fig. 1
Z cc = R 2 + X 2 EM
IM =
Z cc
In corto-circuito la reattanza X=Lω è
generalmente ben più elevata che la ed essendo θ l’angolo elettrico che
resistenza R, il rapporto R/X varia tra caratterizza il ritardo θ/ω dell’istante
0,15 e 0,3; per questi bassi valori esso iniziale del guasto rispetto all’onda di
è praticamente uguale al cosϕ tensione,
K
Icr = K ⋅ 2 ⋅Ieff 2
0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7
Cos ϕ
1,9
R
dove Ieff: valore efficace della
1,8 R2 + X 2
componente alternata
1,7
1,6
1,5
1,4
1,3
1,2
1,1
1 R
X
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,1 1,2
fig. 5: ampiezza massima della corrente di cresta (asimmetrica)
U2
Pcc = 3 ⋅U⋅Icc =
Z cc
Si ricorda che:
■ per le linee ed i cavi Zo = 3 Z i = 3 Z d
■ per i trasformatori stella-triangolo
Zo = Zi = Zd
■ per gli alternatori Zo è da 5 a 10%
in regime transitorio e tra 7 e 15%
in regime permanente, dunque ben
al di sotto della reattanza diretta
(vedere tabella al punto 4.2).
3.6. Composizione
1 1
delle impedenze
Ridurre tutte le impedenze della rete a
monte del guasto ad una sola (come
previsto dal metodo A), corrisponde a z1
comporre separatamente le resistenze z31 z12
e le reattanze secondo le regole
classiche: z3
z23
■ in parallelo, si sommano gli inversi:
1 1 1
= + + etc...
X X1 X2
Z12 ⋅ Z31
Z1 ⋅ Z2 + Z2 ⋅ Z3 + Z3 ⋅ Z1 Z1 =
■ nell’analisi di reti magliate, Z12 = Z12 + Z23 + Z31
Z3
è possibile sostituire impedenze
collegate a triangolo con altre collegate Z23 ⋅ Z12
Z1 ⋅ Z2 + Z2 ⋅ Z3 + Z3 ⋅ Z1 Z2 =
a stella e viceversa mediante le Z23 = Z12 + Z23 + Z31
seguenti relazioni vettoriali: Z1
Z1 ⋅ Z2 + Z2 ⋅ Z3 + Z3 ⋅ Z1 Z31 ⋅ Z23
Z31 = Z3 =
Z2 Z12 + Z23 + Z31
turbo poli
salienti
4.4. Linee aeree
La reattanza di una linea cresce
subtransitoria 10/20 15/25 leggermente con la distanza
transitoria 15/25 25/35 dei conduttori, quindi con la tensione
permanente 150/230 70/120 di utilizzazione:
■ linee MT o BT X = 0,3 ohm/km
A prima vista potrebbe sembrare ■ linee AT o MT X = 0,4 ohm/km.
sorprendente che le reattanze
permanenti superino il 100%, dando
luogo a correnti di corto-circuito inferiori
a quelle nominali.
Ma la corrente di corto-circuito è
essenzialmente induttiva e fa appello
a tutta l’energia reattiva che può fornire
l’induttore medesimo sovraeccitato
opponendole nel contempo un flusso
contrario (reazione d'indotto),
mentre la corrente nominale (con cosϕ
da 0,8 a 1) veicola essenzialmente
la potenza attiva fornita dalla turbina.
4.7. Motori e compensatori È per questo che è pratica comune 4.11. Apparecchiature
considerare globalmente il contributo
sincroni alla corrente di guasto dell’insieme dei
Alcune apparecchiature: interruttori,
Il comportamento di queste macchine contattori a soffio magnetico, relé
motori asincroni BT di un impianto,
in corto-circuito è assimilabile a quello diretti, hanno un’impedenza di cui
comparandoli ad una sorgente unica,
dei generatori; essi contribuiscono ad si può tener conto (se il costruttore
che fornisce sulle sbarre una corrente
alimentare il corto-circuito in funzione lo indica).
uguale a 3 o 4 volte la somma delle
della loro reattanza "e" in %:
correnti nominali di tutti i motori
Non si deve invece tener conto di tutte
motori motori compen-
installati (valori bassi per cavi lunghi
le apparecchiature ad intervento
alta bassa satori ed alti per cavi corti).
istantaneo situate immediatamente
velocità velocità
a monte del guasto, in particolare
subtransitoria 15 35 25 degli interruttori BT rapidi-limitatori
transitoria 25 50 40 e dei fusibili.
permanente 80 100 160
4.9. Condensatori
Una batteria importante di condensatori Infatti, la loro impedenza interna
allacciata in prossimità del punto di è già inclusa nella definizione di
guasto si scarica aumentando così potere di interruzione; questo è
4.8 Motori asincroni la corrente di corto-circuito. riferito alla corrente di corto-circuito
Un motore asincrono separato “presunta” che si svilupperebbe nel
bruscamente dalla rete mantiene ai Questa scarica (oscillante smorzata) circuito in assenza dell’apparecchio,
suoi morsetti una tensione che si è caratterizzata da una prima cresta ma non alla corrente effettiva
smorza in qualche centesimo di di valore elevato che si sovrappone limitata dalle impedenze interne che
secondo. alla prima cresta della corrente di corto- esso introduce (resistenza,
circuito, sebbene la sua frequenza sia induttanza, arco).
Se c’è un corto-circuito ai morsetti, molto superiore a quella della rete.
il motore fornisce una corrente che si
annulla ancora più rapidamente con Se l’istante del guasto coincide con uno
una costante di tempo media di: zero di tensione, la corrente di scarica 4.12. Arco di guasto
■ 1/100 s per motori a semplice gabbia della capacità è nulla, mentre la La corrente di corto-circuito è spesso
fino a 100 kW, corrente di corto-circuito è asimmetrica, stabilita attraverso un arco avente una
■ 2/100 s per doppia gabbia e più
con una prima cresta di ampiezza resistenza di valore apprezzabile
massima. anche se molto fluttuante.
di 100 kW
La caduta di tensione su un arco di
■ da 3 a 5/100 s per motori molto Inversamente, se l’istante iniziale guasto è compresa tra 100 e 300 V.
grossi (1000 kW) a rotore avvolto. del guasto coincide con un massimo
della tensione, la batteria fornisce una In media tensione, questa caduta è
Il motore asincrono funziona in caso corrente che si sovrappone ad una trascurabile in rapporto alla tensione
di corto-circuito come un generatore prima cresta della corrente di guasto di rete, e l’arco non ha influenza
al quale si attribuisce un’impedenza di basso valore, poiché tale corrente riduttrice sulla corrente di corto-circuito.
(solamente subtransitoria) dal 20 risulta simmetrica.
al 25%. In bassa tensione, per contro,
È poco probabile che, anche per la corrente reale di guasto con arco Ia
La corrente di ritorno di queste delle batterie di grossa potenza, questa è tanto più limitata in rapporto alla
macchine su un guasto si calcola sovrapposizione provochi una prima corrente calcolata (guasto franco,
tenendo conto della riduzione risultante cresta più elevata della cresta imbullonato) quanto più la tensione
dalle impedenze spesso importanti asimmetrica. è bassa.
(cavi lunghi) tra il motore ed il punto di Per tenerne conto, l’esperienza ha
guasto, così, la corrente di ritorno dei Si può quindi ritenere che le batterie mostrato che è sufficiente applicare
motori BT verso un guasto localizzato di condensatori non influenzino un coefficiente di riduzione alla
in MT è trascurabile (è anche limitata significativamente la corrente di corto- corrente di corto-circuito franco Icc.
dall’impedenza dei trasformatori), circuito. La corrente di guasto con impedenza
salvo casi particolari di motori di grossa d’arco Ia si deduce da Icc mediante
potenza o di gruppi di motori. l’espressione:
Gli impianti industriali comprendono Icc
4.10. Impedenze diverse Ia =
in BT un grande numero di motori di
Se sono presenti nella rete induttanze 1,3 ÷ 2
bassa potenza unitaria; all’atto del per tensioni da 220 a 380 V.
destinate specificatamente a limitare
corto-circuito, spesso si ignora il
numero di motori in servizio che vanno la corrente di corto-circuito, se ne deve
ad alimentare il guasto. debitamente tener conto nei calcoli.
Allegato 1
Pro memoria per il calcolo delle correnti di corto-circuito
U U2
Corto-circuito trifase Icc = Z cc = R 2 + X 2 Pcc = 3 ⋅U⋅Icc =
3 ⋅ Zcc Z cc
Z 1
Impedenze relative ZR = cc Pcc =
U2 ZR
U2 R
Rete a monte Z = ≅ 0,15
Pcc X
U2 e R 100
Generatori sincroni Z= ⋅ ≅ 0,15 Pcc = Sn ⋅
Sn 100 X e
Trasformatori U2 e 100
Z= ⋅ Pcc = Sn ⋅
Sn 100 e
per trasformatori di distribuzione 20 kV/380 V:
kVA 2000 1600 1250 1000 800 630 400 315 200 100
e (%) 6 6 5 5 4,5 4 4 4 4 4
X2 (mohm) 4,6 5,9 6,2 7,7 8,6 9,9 15 19 30 58
R2 (mohm) 0,9 1,1 1,5 1,9 2,5 2,6 4,6 6,4 11 28
U2 20 ÷ 25
Motori asincroni Z= ⋅ solamente subtransitoria
Pn 100
Icc
Archi di guasto Ia =
1,3 ÷ 2
( )
2
linea aerea 2 km, 18 2 ⋅103 U2 20 ⋅103
0,4 ⋅ 2 = 0,8 ⋅ = 0,72 = ⋅10−6 = 500
s = 50 mm2, Cu 103 50 X 0,8
(20 ⋅10 )
2
3
15 ×0,15 = 9 100 100
alt. 1 MVA - Zsubt 15% ⋅ = 60 S⋅ = 1⋅ = 6,667
A
1⋅106 100 e 15
20 KV
20 kV ▲
380 V ▼
1 ( 380 )
2
1000 kVA e = 5% 5 3,61 0,722 100 100
⋅ ⋅ = ×0,2 = 2⋅S⋅ = 2 ⋅1⋅ = 40
(1 MVA) 2 1⋅106 100 103 103 e 5
B
380 V
0,15 1,5 18 10 0,15 U2 3802
10 m sbarre 10 m
3
⋅10 = 3 ⋅ = = ⋅103 ⋅10−6 = 96,267
S = 1200 mm 2 10 10 103 1200 103 X 1,5
20 18 200 36 U2 3802
cavo 200 m 0,1⋅ 0,2 = ⋅ = = ⋅103 ⋅10−6 = 7,22
S = 100 mm2 103 103 100 103 X 20
U2 3802
= ⋅103 ⋅10−6 = 3,506
Z 41,183
C
M 50 kW e = 25% ( 380 )2
⋅
25
=
722
×0,2 =
144
50 ⋅103 100 103 103
da cui
Dall’esempio dato, si nota che l’utilizzo Tuttavia, l’effetto di queste Inoltre, trascurando nel calcolo la
di questo metodo nella forma proposta, approssimazioni non è tale da presenza delle resistenze, si ottengono
al vantaggio della semplicità e rapidità annullare la validità del metodo, valori di corrente più elevati.
del calcolo, contrappone risultati meno specie se esso viene utilizzato per Si garantisce così un margine di
precisi rispetto a metodi di calcolo il calcolo di reti prevalentemente sicurezza maggiore per le scelte da
tradizionali a causa delle induttive e per calcoli preliminari, farsi in funzione dei calcoli eseguiti.
approssimazioni introdotte. con approssimazione ed
indeterminatezza dei dati disponibili
comparabile e anche maggiore di
quelle introdotte dal metodo di calcolo.