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Il verbo una parte del discorso variabile, che indica

a) un'azione che il soggetto compie o subisce; b) l'esistenza o uno stato del soggetto; c) il rapporto tra il soggetto e il predicato *
* (predicato= ci che viene affermato). Quando il predicato esprime una relazione fra soggetto e oggetto (Anna prende il libro, Mario corre, Florina stira) si definisce predicato verbale. Quando esprime una qualit o uno stato relativo al soggetto (Il pane buono, la Liguria parte dell Italia, Florina bona) si parler allora di predicato nominale che introducendo un modo di essere, ha sempre come ausiliare il verbo essere.):

Alcuni esempi di verbi in lingua italiana: Il tacchino mangia. (il soggetto compie un'azione) Il tacchino mangiato. (il soggetto subisce un'azione) L'essere , il nulla non .[2] (esistenza del soggetto) Paolo arrabbiato. (rapporto tra soggetto e nome del predicato)

Il modo di un verbo:
Il modo indica l'atteggiamento con cui il parlante presenta l'azione espressa nel verbo. L'azione pu essere presentata come reale (indicativo), eventuale (congiuntivo), desiderabile (ottativo e desiderativo), soggetta a particolari condizioni (condizionale), richiesta o demandata ad altri (imperativo e causativo). l'atteggiamento che un parlante instaura con il proprio interlocutore l'atteggiamento che un parlante assume in rapporto alla propria comunicazione I modi veri e propri sono quelli detti "finiti"[4]:

l'indicativo. Esprime una condizione di fatto, una constatazione della realt che pu essere provata vera o falsa. usato per rappresentare una certezza, e, talvolta, una possibilit probabile. Tra tutti i modi verbali, l'Indicativo quello pi utilizzato. il congiuntivo. Si usa all'interno della proposizione, principale o subordinata, per presentare un'azione non oggettiva, incerta, ipotizzabile e di certo non rilevante; il modo della possibilit desiderata, usato dopo verbi la cui funzione quella di esprimere sentimenti, pensieri, opinioni, come ritenere, pensare, immaginare, ecc. Es: immagino che sia come dici. il condizionale denota un fatto come incerto, di dubbia realizzazione perch sottoposto a determinate condizioni, di volta in volta espresse con forme differenti tra loro. Pone una condizione sulla base della quale un'azione potr essere possibile: ti accompagnerei volentieri, se avessi la macchina. l'imperativo si usa per esprimere un comando, indicare un ordine, formulare consigli, suppliche, con tono pi o meno perentorio, a seconda dei casi. Non viene, di norma, specificato il soggetto. L'unica forma con cui si esprime l'imperativo quella del presente, ed essendo possibile coniugarvi soltanto la 1a persona plurale (es: andiamo!) e la 2a persona singolare e plurale (es: vieni qui!, uscite!).
L'espressione "modo verbale" estesa arbitrariamente (ma tradizionalmente) ai cosiddetti "modi indefiniti": infinito, participio e gerundio. L'arbitrariet dell'attribuzione consiste nel fatto che queste tre forme non connotano la modalit dell'azione e anzi assumono il valore di modo della forma finita:

Truccata, la ragazza spiccherebbe assai di pi. (= Se fosse truccata, la ragazza spiccherebbe assai di pi) Truccata, la ragazza spicc assai di pi. (= Dopo che fu truccata, la ragazza spicc assai di pi)

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