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QUESTO IL MIO ULTIMO ESAME DELLA SPECIALISTICA: HO INTENZIONE DI LAUREARMI IN QUESTA SESSIONE: SONO UNO STUDENTE DEL VECCHIO ORDINAMENTO: SI SI SI
limpresa in equilibrio limpresa deve diminuire la produzione limpresa deve aumentare il prezzo di vendita limpresa deve chiudere la propria attivit si supponga ora che, a seguito di un cambiamento delle condizioni produttive, limpresa sia in equilibrio di breve periodo con un costo medio variabile uguale a 60 e una quantit venduta uguale a 150; si chiede se limpresa anche in equilibrio di lungo periodo.
RISPOSTA: [a] [b] [c] FALSO in quanto il prezzo di vendita dell'impresa p = RT/q = 8000/100 = 80 diverso dal costo marginale, mentre in concorrenza perfetta deve uguagliarlo; FALSO in quanto, se riduce la produzione, diminuisce il costo marginale (per effetto della produttivit marginale decrescente) e limpresa si allontana dalla posizione di massimo profitto (p = dC/dq) FALSO in quanto in concorrenza perfetta il prezzo dato dal mercato e limpresa non pu modificarlo senza perdere tutti i clienti
[d] [e]
FALSO in quanto in equilibrio risulta p = 80 = dC/dq e il costo medio variabile inferiore al costo marginale nel suo tratto crescente e quindi necessariamente inferiore al prezzo VERO in quanto in equilibrio di lungo periodo i ricavi totali devono eguagliare i costi totali (3000 + 60150 = 80150 ), essendo il profitto normale gi incluso nei costi fissi.
3)
Sulla base del modello keynesiano IS-LM a prezzi fissi, dimostrare che in uneconomia chiusa la velocit di circolazione della moneta in equilibrio non costante (come invece asserito dalla teoria quantitativa della moneta) e commentare leffetto delle variabili esplicative. RISPOSTA: La relazione IS rappresenta lequilibrio sul mercato dei beni e quindi deriva dalla relazione: Y = C + I + G ove C = C0 + c (Y TN ) e I = a bi . Sostituendo nella relazione di equilibrio si ottiene:
1 (C0 cTN + a bi + G) = mA(G, TN, ) mbi 1 c 1 con A = C0 cTN + a + G rappresenta la spesa (domanda) autonoma e m = . il moltiplicatore keynesiano. 1 c MS MD = 0 La relazione LM rappresenta lequilibrio sul mercato monetario (speculare a quello dei titoli) e quindi deriva dalla relazione: P0 P MD MS M = kY h ()i e 0 = 0 , supponendo che lofferta di moneta non dipenda dal tasso di interesse e sia controllata dalla ove P0 P P
Y = C0 + c (Y TN ) + a bi + G
Y=
banca centrale (anche se indirettamente mediante gli strumenti della politica monetaria). Sostituendo nella relazione di equilibrio si ottiene:
M = kY h ( )i P0
i=
1 M k + Y 0 h ( ) P h ( )
Y = mA ( ) A(G, TN, ) + m H ( ) M P0
Y = mA(G, TN , ) +
ove m A =
mb M mbk Y h( ) P 0 h ( )
A questo punto possiamo ricorrere alla definizione di velocit di circolazione della moneta e sostituirvi la relazione precedente:
m mb il moltiplicatore della politica fiscale e m H = quello della politica fiscale. mbk h( ) + mbk 1+ h ( )
da cui emerge che la velocit di circolazione nel breve periodo (prezzi fissi) funzione: crescente dei moltiplicatori della politica monetaria e fiscale, entrambi dipendenti dallo stato di fiducia delleconomia, in quanto maggiori sono i moltiplicatori della politica economica, maggiore il reddito reale a parit di prezzi e di quantit di moneta in circolazione (anche se leuforia deprime il moltiplicatore della politica monetaria, elevando il grado di sostituzione tra moneta e titoli); crescente delle componenti autonome della spesa e quindi dal livello degli strumenti della politica fiscale e dello stato di fiducia; decrescente della quantit reale della moneta in circolazione, che finanzia la spesa delleconomia, senza che la moneta debba circolare pi rapidamente (conta cio il rapporto A/(M/P). In alternativa si poteva evidenziare il legame fra velocit di circolazione della moneta e tasso dinteresse, sostituendo al numeratore la IS e al denominatore la LM:
V=
A(G, TN , ) bi h ( ) kA(G, TN , ) kb + i m
da cui emerge che la velocit di circolazione nel breve periodo (prezzi fissi) funzione: crescente delle componenti autonome della spesa e dello stato di fiducia delleconomia (al numeratore) e quindi del livello degli strumenti della politica fiscale (si noti che al denominatore k < 1, per cui la retroazione dovuta allaumento della domanda di moneta per transazioni e quindi allaumento del tasso dinteresse sugli investimenti non assorbe integralmente limpulso iniziale); decrescente rispetto al tasso dinteresse (numeratore), in quanto, se questo diminuisce per una politica monetartia espansiva, gli investimenti vengono stimolati e quindi cresce anche il reddito di equilibrio, anche se laumento viene parzialmente compensato dalla retroazione monetaria (denominatore), per cui la diminuzione del tasso dinteresse induce ad acquistare meno titoli, facendo crescere la domanda di moneta a scopo speculativo e quindi assorbendo parte della moneta creata dalle autorit.