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Le cellule Ogni cellula svolge le stesse attivit minime necessarie per la sopravvivenza dellorganismo.

Queste comprendono: Assunzione(assorbimento) : capacit di prelevare dallesterno le sostanze da utilizzare come fonte di energia e come materiale per la sintesi di nuove sostanze ; funzione svolta dal digerente e respiratorio Escrezione (secrezione) : capacit di eliminare nellambiente esterno i rifiuti metabolici e di rilasciare le sostanze sintetizzate perch siano utilizzate in altre parti del corpo (enzimi e ormoni); funzione svolta dal respiratorio e renale Metabolismo: capacit di svolgere le reazioni chimiche che immagazzinano energia (anaboliche, sintesi nuove sostanze) e che liberano energia (cataboliche, demolizione di sostanze) Crescita e maturazione: capacit di aumentare le proprie dimensioni mediante la formazione di nuove sostanze e di assumere funzioni di complessit crescente; la maturazione consiste nellacquisizione ed espressione di particolari molecole capaci di attuare i meccanismi necessari alla svolgimento della specifica funzione cellulare; funzione svolta dallaumento del numero di cellule ed modulata da specifici ormoni Movimento: capacit sia di muoversi nel proprio ambiente sia di produrre movimento di sostanze al proprio interno; funzione svolta dai muscoli scheletrici in associazione con il sistema osseo scheletrico e sotto il controllo del sistema nervoso Riproduzione: capacit di dare vita a nuovi elementi per mitosi, cos provvedendo al rinnovamento del patrimonio cellulare dellorganismo; funzione garantita dalla produzione di cellule sessuali mediante il processo di meiosi e dalla loro fusione per formare nuovi individui.

I tessuti Il tessuto consiste di un gruppo di cellule simili per struttura e funzione e del materiale che si trova negli spazi tra le cellule: I tessuti epiteliali rivestono le superfici di confine dellambiente interno dellorganismo: il rivestimento cutaneo e la superficie dei condotti che costituiscono le superfici di scambio del corpo con lambiente esterno isolando linterno dellorganismo dai canali in cui lambiente esterno si spinge nellorganismo. con questo materiale che si verificano scambi ( di nutrienti, gas contenuti nellaria, acqua e soluti) attraverso le cellule epiteliali; lepitelio cutaneo ha funzione di protezione I tessuti connettivi sono formati da cellule disperse in grandi quantit di sostanza intercellulare, contenente fibre che conferiscono al tessuto resistenza(tendini) o elasticit (pareti delle arterie) Il tessuto muscolare ha la capacit di contrarsi, provocando variazioni di tensione ai suoi capi che, trasmesse alle ossa, provocano il movimento Il tessuto nervoso d origine agli impulsi nervosi e provvede a trasmetterli in tutto il corpo; questi impulsi provocano risposte da parte degli effettori (muscoli e ghiandole), coinvolti nel controllo delle funzioni dellorganismo

Gli organi sono strutture formate da pi tipi diversi di tessuti disposti in modo tale da svolgere una funzione particolare I sistemi sono costituiti da diversi organi e comunque organizzati in modo da collaborare nello svolgimento di funzioni pi ampie dellorganismo OMEOSTASI

II termine omeostasi usato dai fisiologi per indicare il mantenimento di condizioni stabili, o costanti, nel mezzo interno. In sostanza tutti gli organi e tessuti del corpo svolgono funzioni che aiutano a mantenere tali condizioni costanti. Per esempio, i polmoni forniscono ossigeno al liquido extracellulare per rimpiazzare continuamente quello utilizzato dalle cellule, i reni mantengono costanti le concentrazioni ioniche e l'apparato digerente fornisce le sostanze nutritive. Gli organismi viventi sono sistemi termodinamici aperti, in continuo scambio di energia e materia con lambiente circostante. Questi scambi sono necessariamente soggetti a grande variabilit e, di conseguenza, possono influenzare in modo variabile la composizione e le caratteristiche fisiche dellambiente interno. Daltra parte, ogni cellula dellorganismo funziona e vive normalmente soltanto se il proprio ambiente liquido interno rimane stabilmente in condizioni adeguate. Tra le caratteristiche che devono mantenersi costanti vi sono il volume dacqua contenuto nella cellula, la presenza di concentrazioni adeguate di soluti che la cellula utilizza e produce, il pH, la temperatura. Walter Cannon denomin omeostasi( uguale e stare) linsieme dei processi grazie ai quali meccanismi fisiologici correggono tempestivamente le perturbazioni che continuamente si verificano, assicurando la stabilit del mezzo interno nonostante le forze, interne ed esterne, che tendono continuamente ad alterarla; il concetto di omeostasi il principio fondamentale alla base della moderna fisiologia integrativa. Acqua corporea e compartimenti idrici dellorganismo Circa il 50-70% del peso corporeo rappresentato da acqua; dato che il contenuto di acqua nelle cellule adipose basso (10%), la percentuale del peso totale rappresentata dallacqua inversamente proporzionale alla quantit di grasso presente nellindividuo. LACT (acqua corporea totale) distribuita nei due principali compartimenti idrici dellorganismo: il liquido intracellulare (LIC) (circa 2/3 dellACT) e il liquido extracellulare (LEC) (la restante parte,1/3). Inoltre, un volume relativamente piccolo di acqua(1-3%) costituisce il liquido transcellulare, contenuto in spazi che non fanno parte del mezzo interno, essendo separati da questo dalle superfici epiteliali che lo delimitano(liquido pleurico, peritoneale, pericardico) il LIC il mezzo in cui avvengono le reazioni chimiche del metabolismo cellulare, mentre il LEC circonda tutte le cellule, interponendosi tra esse e lambiente esterno allorganismo. La selettivit delle membrane cellulari, che permettono il passaggio di soluti solo se esistono proteine di trasporto specifiche per i diversi soluti, fa s che la composizione dei due compartimenti sia molto diversa. Il principale catione del LEC il sodio Na+, bilanciato dal cloruro Cl- e dal bicarbonato HCO-3; mentre il principale catione del LIC il potassio K+ bilanciato da proteine e fosfati inorganici. Nonostante le differenze di concentrazione i compartimenti cellulari obbediscono al principio della neutralit elettrica e posseggono la stessa osmolarit totale, quindi la stessa pressione osmotica. Liquido interstiziale e plasma Il LEC a sua volta suddiviso in due sotto compartimenti: il liquido interstiziale(3/4 de LEC)(e linfa), in contatto con la cellula, e il plasma (1/4 del LEC), la frazione circolante nei vasi sanguigni. Questi due sono separati dalla parete dei capillari sanguigni, formata da un singolo strato di sottili cellule endoteliali tra le quali esistono i pori giunzionali, che permettono il passaggio della maggior parte dei soluti. La parete capillare selettiva soltanto per le proteine(con dimensioni troppo grandi per i pori); per questi motivi la composizione dei due compartimenti del LEC praticamente identica, differendo soltanto per la concentrazione proteica, pari circa a 70g/L nel plasma e prossima a 0 nellinterstizio. Dato che losmolarit non dipende dalla grandezza delle particelle in soluzione ma solo dal loro numero, il contributo delle proteine allosmolarit plasmatica molto piccolo. Daltra parte poich le grandi molecole proteiche contengono molte cariche negative il loro contributo alla concentrazione dei soluti plasmatici relativamente grande. Movimenti di acqua fra i compartimenti idrici

Il volume dei diversi compartimenti idrici presenta piccole variazioni che vengono rapidamente compensate da flussi dacqua innescate dalle variazioni stesse. Le forze sono di due tipi: la presenza a cavallo della membrana di una differenza di pressione osmotica ( gradiente osmotico), che causa un flusso per osmosi, e di una differenza di pressione idrostatica (gradiente idraulico), che provoca filtrazione e assorbimento. I movimenti dellacqua tra LIC e LEC avvengono soltanto per osmosi e utilizzano canali selettivi per lacqua, detti acquaporine, presenti nella membrana cellulare Osmosi Questa consiste in un trasferimento netto di acqua attraverso un membrana che non consenta i passaggio di soluti(membrana selettivamente permeabile allacqua o semipermeabile) da un ambiente che ha una concentrazione di acqua (potenziale idrico) maggiore e un ambiente a potenziale idrico minore. Dato che in una zona pot idrico maggiore la concentrazione di soluti minore, il movimento di acqua per osmosi avviene da una regione a minore concentrazione di soluti a una a maggiore concentrazione di soluti. La forza che fa avvenire il flusso attraverso la membrana la differenza di pressione dovuta a quella dei soluti. La pressione osmotica (pi greco) di una soluzione pu essere calcolata secondo la legge di Vant Hoff: pi=n/VRT ( n= num particelle del soluto e R costante universale dei gas). Lo spostamento dellacqua dovuto alla differenza di press osmotica va verso il compartimento a maggiore pressione e provoca un innalzamento del livello di liquido in questo compartimento e quindi crea una differenza di pressione idrostatica. Soluzioni isosmotiche hanno uguale osmolarit e potenziale idrico. Se abbiamo due soluzioni con differente osmolarit quella meno concentrata iposmotica , laltra iperosmotica. Flussi osmotici tra liquido interstiziale e plasma Dato che la parete dei capillari permeabile ai piccoli soluti non creano differenza di pressione osmotica; le proteine plasmatiche sono contenute allinterno dei vasi, dove esercitano una pressione osmotica chiamata oncotica . tra plasma e liquido interstiziale esiste una piccola differenza di pressione oncotica, proporzionale alla concentrazione osmolare delle proteine plasmatiche, che tende a richiamare liquido dallinterstizio, opponendosi alla differente pressione idrostatica, che tende a spingere il liquido dal sistema vasale verso linterstizio. Una sol con osmolarit uguale a quella dei liquidi corporei isotonica, una con osmolarit inferiore sar ipotonica, altrimenti ipertonica la fisiologia della cellula cenni su nucleo, organuli e citoscheletro la cellula la pi piccola unit funzionale degli esseri viventi in quanto capace di svolgere autonomamente le funzioni fondamentali svolte dallintero organismo. Le cellule si aggregano per formare i tessuti, che a loro volta formano gli organi. Sebbene ogni cellula possa aver caratteristiche strutturali particolari o aver funzioni specifiche, alcuni caratteri sono comuni a tutte: la membrana plasmatica, che circonda la cellula e contiene enzimi recettori trasportatori, canali ionici e antigeni; il citoplasma, che contiene circa il 50% del volume cellulare; le strutture subcellulari, presenti allinterno del citoplasma, a loro volta delimitate da membrane, come il nucleo che contiene il codice genetico (DNA), il reticolo endoplasmatico, i ribosomi, lapparato d Golgi, i mitocondri, i lisosomi e il citoscheletro. Il reticolo endoplasmatico ha una funzione determinante per la sintesi di vari tipi di biomolecole, pu essere liscio o rugoso a seconda della disposizione dei ribosomi, granuli composti da acidi ribonucleico e proteine. Lapparato di Golgi sintetizza polisaccaridi, modifica proteine e provvede alla formazione di vescicole secretorie contenenti molecole che devono essere trasportate allesterno delle cellule (neurotrasmettitori e ormoni. I mitocondri sono la sede delle reazioni ossidative e producono ATP(energia). I lisosomi sono responsabili della digestione intracellulare di macromolecole, quali proteine carboidrati, DNA e RNA. Il citoscheletro una rete di filamenti proteici, quali actina, microtubuli e filamenti intermedi, che fornisce il sostegno strutturale alle cellule eucariotiche e

permette loro di cambiare forma, di controllare i trasporti intracellulari e cosi via. La membrana cellulare La membrana cellulare ha il compito di regolare lo scambio di sostanze fra le diverse cellule dellorganismo. Il controllo di questi scambi fondamentale per: difendere lintegrit di ogni cellula, mantenere nei limiti fisiologici quelle condizioni di volume cellulare, pH e concentrazione di sostanze che permettono alle attivit metaboliche di aver luogo, e coordinare le attivit delle diverse cellule. La membrana plasmatica ha il ruolo fondamentale di isolare lambiente intracellulare dallo spazio extracellulare e di regolare gli scambi di acqua e sostanze tra i due ambienti; formata da un doppio strato di fosfolipidi, in cui sono immerse molecole proteiche. La componente lipidica della membrana forma unefficace barriera idrofobica e isolante dal punto di vista elettrico; la parte proteica idrofilica e si lascia attraversare da cariche elettriche (ioni). Le proteine di membrana mantengono la struttura cellulare e sono di due tipi: proteine estrinseche(o periferiche) e proteine integrali. Le prime sono inserite su un lato della membrana e non la attraversano; ad esse appartengono enzimi di membrana e alcune proteine strutturali che ancorano il citoscheletro alla membrana cellulare. Le seconde sono proteine transmembrana che attraversano lintero spessore e interagiscono con il doppio strato lipidico. A queste appartengono: recettori di membrana: proteine che decodificano e trasmettono i segnali chimici. Ogni recettori specifico (selettivo) per una determinata molecola o classe di molecole, definite ligandi o agonisti. Il legame tra recettore e ligando pu avviare una serie di reazioni intracellulari che porta a modificare caratteristiche morfologiche e/o funzionali della cellula( recettori metabotropi), o a modificare direttamente la forma del recettore, trasformandolo in canale ionico (recettori ionotropi) attraverso cui si muovono ioni seguendo i propri gradienti elettrochimici( ogni cellula ha differenti recettori quindi la risposta cellulare a un segnale chimico pu essere diversa a seconda del segnale chimico ricevuto e della distribuzione dei recettori sulla membrana). Canali ionici: proteine che formano un poro attraverso la membrana e mettono in comunicazione lambiente intracellulare con quello extracellulare, permettendo il passaggio di ioni carichi positivamente( Na,K,Ca) o negativamente (Cl). Ciascun canale selettivo per una singola specie ionica. Il flusso netto di ioni attraverso i canali aperti avviene per diffusione passiva, sostenuta da una differenza di concentrazione dello ioni( gradiente chimico) o di potenziale elettrico ( gradiente elettrico) tra la membrana. Alcuni canali sono sempre aperti, altri hanno gates che si aprono solamente in seguito a determinati stimoli; in base ai meccanismi di regolazione si distinguono canali a controllo di potenziale o voltaggio dipendenti, che si aprono in seguito a variazioni di potenziale elettrico della membrana, canali ligando-dipendenti, che si aprono in seguito allazione di segnali chimici e canali a controllo meccanico, aperti dallo stiramento della membrana. Proteine carrier(trasportatori): proteine che legano substrati(ioni o molecole) su un lato della membrana e li trasportano dallaltro lato. Non permettono alcuna comunicazione diretta tra i due ambienti separati della membrana e hanno unelevata selettivit. In alcuni casi, il trasporto non consuma direttamente energia, ma pu avvenire solo se per il substrato esiste un gradiente di concentrazione favorevole(diffusione facilitata); in altri casi il trasporto effettuato da pompe ioniche, proteine che trasportano ioni contro gradiente di concentrazione(trasporto attivo primario). Per attuare questo trasporto necessaria energia: queste proteine hanno anche un sito di legame per lATP, che viene idrolizzato e utilizzato per ottenere energia necessaria; una proteina di questo tipo la pompa ATPasi sodio-potassio(Na+/K+-ATPasi), presente sulla membrana di tutte le cellule, che trasporta 3 ioni Na vero lesterno e 2K verso linterno.

La cellula e i collegamenti con lesterno


Tutte le cellule sono circondate da una sottile membrana, detta membrana plasmatica, paragonabile ad un filtro che seleziona le sostanze in entrata e in uscita dalla cellula. Le sue funzioni principali sono: isolare il contenuto della cellula, il citoplasma, dallambiente esterno; regolare lo scambio di sostanze tra interno ed esterno della cellula; consentire la comunicazione con altre cellule. Ma come possibile che una struttura cos sottile (5nm di spessore) possa svolgere dei compiti cosi importanti? La chiave del funzionamento della membrana si trov nella sua struttura: la membrana, infatti, non un semplice strato omogeneo, bens una costruzione complessa, eterogenea, costruita da parti differenti, che svolgono funzioni molto diverse. Secondo il modello elaborato nel 1972 dai biologi Singer e Nicolson, la membrana plasmatica costituita da una massa fluida informe composta da un doppio strato di fosfolipidi nella quale galleggiano le proteine a cui il nome del modello a mosaico fluido. Le teste idrofile dei fosfolipidi sono orientate verso il citoplasma e verso il fluido extracellulare, mentre le code idrofobe sono orientate verso linterno del doppio strato. La consistenza viscosa della membrana spiegata dal fatto che le molecole di fosfolipidi sono legate luna allaltra solo da legami deboli quindi sono relativamente libere di muoversi. Lentrata e luscita dei materiali attraverso la membrana plasmatica sono governate dalla presenza combinata dei lipidi e delle proteine. Le sostanze liposolubili si sciolgono dalla parte lipidica della membrana ed entrano con facilit; le sostanze idrosolubili (come gli ioni K+ ,Na+, gli amminoacidi e gli zuccheri semplici come il glucosio) non possono superare il doppio strato se non aiutate da apposite proteine. Distinguiamo due principali tipi di proteine: proteine canale: consentono il passaggio solo di certi ioni: sono come un cancello che regola lapertura e la chiusura dei canali. Ligandi (canali regolati chimicamente), canali voltaggio dipendenti( per la ddp della cellula) e modificazione fisica ( chiusura meccanica) proteine carrier: intervengono soprattutto quando occorre trasferire molecole di grandi dimensioni : dopo aver riconosciuto la molecola da trasferire, stabiliscono con essa un legame chimico a cui segue una distorsione nella forma della proteina stessa che permette lattraversamento della membrana

Questo particolare tipo di passaggio prende il nome di diffusione facilitata (secondo gradiente di concentrazione). Ogni sostanza si diffonde spontaneamente da una regione a maggiore concentrazione ad un'altra a minore concentrazione. Considerata una membrana semipermeabile che separa due volumi, esiste la stessa probabilit che, in un dato intervallo di tempo, una quantit di molecole attraversi la membrana da destra a sinistra e viceversa (secondo il moto casuale termico o moto browniano). Se i due compartimenti si trovano a concentrazione diverse, il moto acquister un verso preferenziale che si interromper al raggiungimento di uno stato di equilibrio dinamico(assenza di flusso netto=grad [S]=0): la velocit di diffusione delle molecole non si azzera! Il flusso netto dato da : M= -Dgrad[S] dove D il coefficiente di diffusione e grad[S]= la costante di proporzionalit. La diffusione attraverso la membrana regolata dalla I legge di Fick (o legge del trasferimento della massa): Tale relazione afferma che J, velocit netta di diffusione attraverso la membrana( espressa in mole per secondo), dipende dal coefficiente di diffusione (D) e dallarea (A) di membrana, dc/dx il gradiente di concentrazione. P=permeabilit=D/ dove lo spessore della membrana e D dipende dal numero di canali aperti. Unaltra classe di molecole che si diffondono ( anche molto rapidamente) attraverso la membrana costituita dalle molecole idrosolubili molto piccole. Queste ultime riescono a passare tra i

fosfolipidi consecutivi senza dissolversi Fenomeno dellosmosi in presenza di una differenza di con concentrazione del soluto. Le membrane plasmatiche sono semipermeabili: esse cio sono impermeabili ai soluti, ma permeabili allacqua, questo implica che in presenza di una differenza di concentrazione del soluto, il solvente tende a spostarsi dal compartimento a maggior potenziale idrico a quello a minor potenziale idrico. Losmosi un processo fisico spontaneo attraverso il quale viene diluita la soluzione pi concentrata. La pressione osmotica facilmente calcolabile tramite la legge di Vant Hoff: La quale stabilisce le relazioni tra pressione osmotica, coefficiente osmotico, numero di ioni dissociati e concentrazione molale del soluto. Nei casi elencati finora le molecole attraversano la membrana sempre secondo gradiente di concentrazione e senza che vi sia alcun dispendio energetico. Esistono tuttavia dei casi in cui la cellula necessita di un transito di sostanze contro gradiente. Questo tipo di trasporto viene chiamato attivo e richiede dispendio di energia (ATP). Trasporto attivo la pompa del sodio e del potassio lesempio pi importante di trasporto attivo primario. Richiede un continuo apporto di energia, poich sposta gli ioni contro gradiente, aumentando sempre pi la differenza di concentrazioni tra interno ed esterno della molecola. Lunica forma di energia utilizzabile dalla cellula quella prodotta dalla rottura dei legami dellATP. Meccanismo: 3Na+ allinterno della cellula si legano al trasportatore, lATP si scinde in ADP+P e il P si lega al trasportatore cambiandone la conformazione(fosforilazione); 3Na+ vengono rilasciati allinterno della membrana e 2K+ si legano allo stesso trasportatore. Il nuovo legame permette al P di staccarsi dalla proteina che cambia di nuovo conformazione(defosforilazione). I 2K+ vengono liberati allinterno della cellula. Ogni molecola di ATP che si scinde libera 7kcal di energia(reaz esoergonica). LATP prodotta nel mitocondrio, pertanto i processi metabolici non servono a formare nuova ATP, ma a ricostituirla grazie allapporto di energia che deriva dalla scissione dei legami chimici degli alimenti (reaz endoergonica).

Potenziale di membrana Il potenziale di membrana rappresenta e misura in termini elettrici, il dislivello energetico esistente tra le fasi intra e extracellulari. Inserendo un microelettrodo (neutro) in una singola cellula muscolare si registra una differenza di potenziale (voltaggio) tra questo elettrodo, la cui punta allinterno della cellula, e un elettrodo extracellulare. Questa ddp costituisce il potenziale di riposo della membrana della fibra muscolare. Origine del potenziale di membrana

I diversi tipi di ioni sono distribuiti differentemente ai due lati della membrana. Questi gradienti ionici sono dovuti a: 1. presenza di anioni intracellulari non diffusibili ( carichi negativamente) 2. permeabilit selettiva della membrana verso alcune specie ioniche e non altre. Il potenziale negativo ( intorno a -70mV per lassone del calamaro gigante ) dovuto principalmente alla presenza di anioni inorganici non diffusibili: si tratta di grosse proteine intracellulari con residui amminoacidi con una carica netta negativa. Gli unici cationi capaci di controbilanciare le cariche negative degli anioni intracellulari sono i cationi K+ (la membrana molto permeabile soltanto ad essi per la presenza di canali passivi per il potassio); i dati sperimentali riportati in tabella ci confermano quanto teorizzato: il potassio molto pi concentrato allinterno della cellula che allesterno (genesi di potenziale chimico)

Uno ione in equilibrio attraverso la membrana soddisfa lequazione di Nerst La condizione di equilibrio elettrochimico soddisfatta nel momento in cui la forza chimica( gradiente di concentrazione) viene bilanciata da una forza elettrica (movimento delle cariche). Il potenziale chimico misura il livello di energia chimica dei sui componenti e pu essere espresso dalla legge: Lenergia potenziale elettrica : U=qv Da cui ricaviamo lenergia potenziale elettrochimica: In cui q=ZF (carica elettrica di uno ione, F=96487 C) Imponendo (condizione di equilibrio) otteniamo

Lequazione permette di calcolare la differenza di potenziale necessaria per generare una forza elettrica uguale ed opposta alla forza del gradiente chimico Quando una specie ionica pu attraversare la membrana pu verificarsi un equilibrio alla Gibbs-Donnan. Il citoplasma contiene proteine (anioni indiffusibili), polifosfati organici e altre sostanze ionizzate cui impedito di attraversare la membrana plasmatica. La presenza nella cellula di tali sostanze altera la distribuzione degli anioni e dei cationi diffusibili attraverso la membrana plasmatica e, di conseguenza, influenza il potenziale di riposo della membrana. Lequilibrio di Gibbs-Donnan descrive le condizioni che si devono verificare affinch due specie ioniche permeabili raggiungano lequilibrio allo stesso tempo: il prodotto delle concentrazioni delle specie ioniche permeabili extracellulari deve essere uguale al prodotto delle concentrazioni delle stesse

specie intracellulari. Da un punto di vista puramente teorico dunque possibile stabilire un equilibrio senza dispendio energetico( ma questo non vero!). Come si spiega lincongruenza tra la resa sperimentale e il reale funzionamento della membrana? Lincongruenza non stata giustificata fino a che non si scoperto che non vero che la membrana cellulare sia totalmente impermeabile al sodio. Lipotesi di impermeabilit al sodio serviva a giustificare il mantenimento del volume cellulare( si ricordi che una cellula immersa in un ECL contenente esclusivamente soluti permeabili si rigonfierebbe fino a scoppiare). Questo evento evitabile solo a condizione che esista un meccanismo attivo di pompaggio del sodio al di fuori della cellula in modo da evitare laccumulo e il conseguente ingresso di acqua per ridurre la concentrazione. Si pu avere una conferma della spesa energetica cellulare iniettando un mezzo contenente gli inibitori del metabolismo cellulare ( come il cianuro ad esempio): la cellula inizia a rigonfiarsi proprio perch la pompa di sodio non pi in grado di operare. I processi di trasporto ionico sono necessari per la regolazione del volume cellulare. Gran parte del pompaggio (trasporto attivo) eseguito dalla pompa del Na (Na+, K+-ATPasi) presente nella membrana plasmatica. La Na+, K+-ATPasi idrolizza una molecola di ATP e usa parte dellenergia liberata per espellere 3Na+ dal citoplasma per trasferire 2K+ allinterno della cellula. Ma come possibile che un sistema di trasporto asimmetrico sia garante di un equilibrio? Esistono due problematiche fondamentali: una legata alla concentrazione e una alla carica degli ioni, quindi alla differenza di potenziale esistente tra fuori e dentro la cellula. Ogni cellula possiede un potenziale di membrana a riposo: il citosol di una cellula a riposo elettronegativo rispetto al liquido extracellulare. Tutte le cellule in grado di generare un potenziale dazione di riposo (con il citoplasma negativo) attraverso la loro membrana plasmatica. Anche le cellule ineccitabili (per esempio le cellule epiteliali) possiedono un potenziale transmembranario di riposo. Il potenziale della membrana di una cellula muscolare scheletrica di circa -90MV. Per convenzione, si esprime la differenza di potenziale come il voltaggio del citoplasma meno quello del liquido extracellulare. Un valore negativo indica che il citoplasma elettricamente negativo rispetto al liquido extracellulare. Il modo con cui lazione reciproca dei gradienti ionici partecipa allistaurazione del potenziale transmembranario di riposo illustrato da u semplice modello matematico. (nel caso di permeabilit diversa per due ioni, luguaglianza del flusso che rende la corrente netta uguale a zero e il potenziale stabile si ottiene a condizione che la minor permeabilit sia compensata da un pi elevato gradiente di concentrazione).

Lequazione definita equazione di Goldmann-Hodgkin. Secondo tale modello, solo due fattori influenzano il moto di ioni attraverso una membrana permeabile: il campo elettrico medio e la differenza di concentrazione ionica da un lato della membrana allaltro. Analogo elettrico della membrana plasmatica La membrana per le caratteristiche elencate finora, pu essere assimilata ad un circuito elettrico equivalente. Essa si comporta come un condensatore, ovvero un dispositivo in grado di separare delle cariche; possiamo di conseguenza definire la capacit elettrica di membrana: C=Q/V. da tale presupposto ipotizziamo un modello di ordine zero: un circuito formato da un generatore, un condensatore ed un interruttore. In realt un modello simile risulta totalmente ideale in quanto non compare il termine tempo. Risulta impensabile che un sistema biologico sia in grado di rispondere in un tempo nullo. Costruiamo dunque un nuovo modello elettrico che tenga conto degli

elementi dissipativi(modello di primo ordine). In figura rappresentato un circuito RC in cui la capacit legata alla membrana plasmatica e la resistenza ai canali ionici. opportuno sottolineare che il seguente modello che risolve il problema del tempo di carica e scarica contiene unimperfezione: nelle equazioni che andremo ad analizzare non si tento conto della massa, dellinerzia del sistema stesso (pressoch trascurabile). Carica del condensatore. Chiudiamo linterruttore del circuito in un tempo t=0 e analizziamo il processo di carica del condensatore. Dalla legge di Kirchkoff sappiamo che: =0, dato I= sostituendo otteniamo: dalla risoluzione dellequazione differenziale otteniamo lequazione della carica di un condensatore: otteniamo facilmente le equazioni per V(t) e I(t): . Gli andamenti descritti dalle due equazioni sono esponenziali: segue che il condensatore non si carica istantaneamente completamente , ma cresce esponenzialmente in un tempo teoricamente infinito secondo una costante , la corrente invece decresce esponenzialmente secondo la stessa costante.

Scarica del condensatore Con scarica del condensatore ci riferiamo al processo mediante il quale le cariche accumulate sulle armature del condensatore si disperdono nel circuito elettrico. Il processo segue la legge:

Anche in questo caso osserviamo un andamento esponenziale: la corrente decade esponenzialmente da un valore massio iniziale I0= Vo/R. Introduzione alleccitabilit cellulare Vengono chiamate eccitabili, quelle cellule che se stimolate, aprono i canali del sodio. Importante sapere che per, i canali si richiudono spontaneamente per voltaggio elettrico prima che il sodio possa arrivare al suo potenziale di equilibrio. Si studio leccitabilt in quanto si scopri che stimolando elettricamente il muscolo di una rana, questo si contraeva, ma si contraevano anche i muscoli a contatto con quello stimolato: proprio come se delle cellule partissero dal tessuto e generassero una carica. I tessuti eccitabili sono solo quelli nervosi e muscolari(cellule cardiache, scheletriche e liscie). Ma lelettricit fa parte della cellula? Lo stimolo induce una risposta, fa in modo che si aprano i canali del sodio(normalmente chiusi) e quelli del potassio e il segnale di risposta viene trasmesso mediante il potenziale dazione. Il tessuto nervoso costituito da: neuroni: unit funzionali del sistema nervoso cellule gliali: tengono insieme i neuroni, producono mielina e svolgono i processi di metabolismo e di rigenerazione del tessuto vasi: il tessuto nervoso non pu essere in carenza di ossigeno, trasportato dai vasi

Neuroni Funzione: comunicazione a distanza, trasportare i segnali rapidamente e non in modo duraturo. Lenergia elettrica lunica forma di energia che lorganismo in grado di trasmettere e capire. Quindi i recettori (trasduttori) trasformano le altre energie in energia elettrica, e i recettori artificiali che invece stimolano esclusivamente sotto forma di elettricit. Classificazione per struttura: dendriti(porzione di ingresso), mielina(sostanza lipidica isolante , interrotta in alcuni punti), sinapsi (creare connessioni, rete logica o neurone). Classificazioni per funzioni: neuroni sensitivi (afferenze, dalla periferia al centro), interneuroni(connettono insieme), neuroni motori( efferenze, dal centro alla periferia) Eccitabilit cellulare Le cellule eccitabili rispondono ad uno stimolo con un segnale e poi conducono questo segnale per tutto lorganismo. Queste hanno due propriet: eccitabilit e conduttivit. I tessuti eccitabili realizzano un sistema di comunicazione: sistema nervoso centrale, che servendosi di un segnale elettrico, fa in modo che il potenziale dazione si generi, si conduca e non lasci traccia di s. Leccitabilit cellulare strettamente legata al movimento di ioni allinterno del canale, infatti, dopo uno stimolo, si verificano due fenomeni: si aprono i canali del sodio, il sodio entra nella cellula e il potenziale di membrana si allontana dalla sua polarizzazione di partenza ovvero diventa meno negativo

(depolarizzazione)(il pot depolarizzante se non viene ostacolato raggiunge il potenziale di equilibrio del sodio=+60mV) i canali del sodio (a pot +20mV) risentono dellazione del voltaggio transmembranario, si chiudono, non permettendo pi lentrata del sodio e permettono invece luscita di potassio (ripolarizzazione) iperpolarizzazione: consiste nelligresso di cloro, fino al raggiungimento di equilibrio.

Le variazioni sottosoglia del potenziale di membrana sono condotte con decremento Il potenziale transmembranario di riposo (costante) pu essere variato utilizzando degli impulsi di corrente depolarizzanti e iperpolarizzanti, a seconda della direzione del flusso di corrente. Quando vengono appicati impulsi di corrente di intensit subliminale, lampiezza delle variazioni di potenziale dipende dalla distanza tra il microelettrodo di registrazione e il punto di passaggio della corrente stimolante. Quando lelettrodo viene allontanato dalla sede di stimolazione, la risposta del potenziale di membrana diventa pi lenta e meno ampia. Dal grafico in figura notiamo un decremento esponenziale che sappiamo obbedire alla legge di Ohm.

Potenziale dazione Un potenziale dazione una variazione rapida del potenziale di membrana ceh si propaga per tutta lestensione dela cellula, seguita da un ritorno alla condizione di riposo. Lampiezza e la forma dei potenziali sono molto diverse nei vari tessuti eccitabili. Un potenziale dazione si propaga conservando la stessa forma e la stessa ampiezza per lintera lunghezza di una fibra nervosa muscolare. La maggiore causa del potenziale dazione costituita dalla presenza di canali ionici voltaggio-dipendenti della membrana plasmatica. I potenziali dazione hanno forme diverse per ogni tipo di cellula.

il potenziale di riposo in una cellula nervosa -70mV, se questa viene depolarizzata fino ad un valore di -55mV(valore soglia=potenziale minimo per la quale viene generato il potenziale dazione ) si innesca il cosiddetto ciclo di Hodgkin. Questo rappresenta uno dei pochissimiesempi di feedback positivo che si verificano nel nostro corpo: al raggiungimento del valore soglia, la conduttanza della membrana per Na+ aumenta rapidamente e la corrente di sodio depolarizza ulteriormente la membrana. Il corrispondente alla fase di ascensione del potenziale dazione nel grafico. Durante la prima fase di un potenziale dazione impossibile provocare un altro potenziale dazione

Nella durata del potenziale dazione la membrana quasi completamente refrattaria ad ulteriori stimiolazioni. La cellula non pu generare un nuovo potenziale dazione, anche se in presenza di stimoli molto intensi. Questo periodo, di refrattariet assoluta, spiegato dal fatto che la maggio parte dei canali del Na+ inattivato dal voltaggio e dunque non possono riaprirsi prima di una ripolarizzazione. Fa eccezione lultima fase del potenziale dazione: in tale intervallo di tempo la cellula pu generare un nuovo potenziale, purch lo stimolo sia pi intenso del normale (ricordiamo che alcuni canali del Na+ sono ancora inattivati). Chiamiamo questa fase: periodo di refrattariet relativa. Un altro fattore che rallenta la depolarizzazione contribuendo alla refrattariet la conduttanza elevata del K+.

Analogie tra una cellula nervosa o muscolare in un cavo elettrico

Le correnti (i) che influiscono che influiscono attraverso la resistenza di membrana (rm)sono disperse dal cavo. Il trasporto del segnale elettrico lungo il condotto invece affidato alle resistenze longitudinali (rin). Maggiore il rapporto rm/rin pi efficace la trasmissione del segnale lungo la fibra. Ma come possibile che un segnale attraversi una fibra nervosa (che pu arrivare a 1m di lunghezza)? La risposta semplice: il potenziale dazione non si riduce dampiezza, non obbedisce alla legge di Ohm. La propagazione del potenziale dazione segue lo schema riportato in figura.

Il passaggio del potenziale accompagnato da uninversione della polarit di membrana in quella sede specifica. Le zone della fibra prossime a tale zona raggiungono il valore soglia e generano un nuovo potenziale dazione che si propaga lungo la fibra. Dunque la propagazione del potenziale garantito dalla progressiva generazione di nuovi potenziali dazione. I potenziali dazione si generano solo in corrispondenza dei nodi di Ranvier ( che distano un paio di mm luno dallaltro) e non in ogni tratto di membrana. Questo tipo di condizione viene definita saltatoria (il potenziale di membrana salta da un nodo all altro).

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