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Marco Pacori

Ipnotizzare con il corpo


Una nuova tecnica che fa uso di segnali non verbali si mostrata pi efficace, rapida e potente delle altri procedimenti induttivi ... con grandi vantaggi sul piano dell'applicazione pratica Capita che mentre parliamo con qualcuno, possiamo accorgerci che non ci sta affatto seguendo; il suo sguardo vuoto, perso, lontano; il suo volto inespressivo, privo di tono; le sue mani o gli avambracci possono trovarsi a mezz'aria come fosse in procinto di dire qualcosa, ma rimangono immobili dando l'impressione di essere sospesi ad un filo. Immediatamente lo richiamiamo. Pensiamo: ha la testa fra le nuvole, distratto; pensieroso. Ma ci che accade veramente in quei momenti altro: si chiama ipnosi! E' proprio constatando che i fenomeni ipnotici si presentano nelle comuni interazioni umane che gli studiosi di questa disciplina hanno appeso al chiodo pendolini, "guardami, guardami, guardami" e metronomi per investigare e trovare il modo di riprodurre quanto avviene gi naturalmente. Fatti non parole! L'indagine condotta con una sistematica e accurata osservazione e valutazione di queste occorrenze ha messo in luce che a suscitare questa condizione sono solo in alcune occasioni delle parole; il pi delle volte, si tratta di segnali non verbali: suoni, toni di voce, certe scene, contatti fisici. Gli stimoli hanno la caratteristica di essere inattesi, evocativi, emotivamente coinvolgenti. Il corpo rivela La presenza di ipnosi segnalata da cambiamenti nelle fisiologia osservabile dell'individuo; spesso le reazioni sono spesso sottili: dilatazione delle pupille, fissit dello sguardo, schiudersi della bocca, lieve dondolio del corpo, riduzione del tono muscolare ed altri ancora. Minuti contati: La durata delle trance varia in genere da qualche secondo a parecchi minuti e si produce centinaia di volte al giorno. L'ipnosi un'esperienza quotidiana Queste scoperte hanno dimostrato che chiunque stato ipnotizzato innumerevoli volte nella sua vita e che ognuno di noi, una volta, identificate le sue personali, uniche e irripetibili chiavi d'accesso all'ipnosi, ipnotizzabile. Ma il limite stato subito evidente: la profondit di queste trance spontanee e la loro durata si sono rivelate troppo ristrette per un appli-cazione terapeutica. Come potenziare l'effetto degli stimoli ipnotici Dopo il primo scorcerto, gli scienziati hanno ideato due possibili soluzioni: abbassare la soglia della sensibilit del soggetto agli stimoli (e aumentare quindi la sua recettivit) aumentare la "forza" d'impatto delle sollecitazioni. Gli "artifici" per il potenziamento dell'ipnosi: Una selezione delle tecniche pi efficaci nella modificazione del comportamento, ha portato alla selezione di due modelli: l'Ipnosi Dinamica, il primo procedimento ipnotico basato sul linguaggio del corpo, elaborato Stefano Benemeglio Il procedimento del ricalco-guida, ideato dalla Programmazione Neuro-Linguistica. Due parole di spiegazione: L'Ipnosi Dinamica attraverso la gestione di toccamenti, rumori, variazioni della distanza interpersonale e con artifici per disorientare, "mettere sottosopra" e confondere la percezione, si innalza il tono emotivo del soggetto ipnotico, rendendolo estremamente permeabile alle suggestioni e ad ogni pi piccola variazione del comportamento dell'operatore. Un'altra tecnica per rendere pi efficace e pilotare le reazioni degli individui con cui si interagisce il Ricalco-Guida; consiste innanzitutto nel rispecchiare posture, gesti, timbro e quant'altro del modo di porsi dell'altro. Il ricalco pu essere fedele (ad esempio, si pu assumere la stessa posizione dell'interlocutore), parziale (ci si pu toccare il mento, quando chi ci sta di fronte lo liscia tra le dita) o incrociato (si pu dare un colpetto al tavolo ogni volta che l'altro mostra un aumento dell'attenzione). Dopo un certo numero di ripetizioni, nella mente del soggetto si stabilisce un'associazione stabile tra il nostro e il suo comportamento, per cui una nostra variante sar seguita da una sua analoga replica - guida -. I passi dell'induzione ipnotica:Il metodo descritto deve molto alle impostazioni originali dell'Ipnosi Dinamica cui, oltre all'integrazione del modello ricalco-guida, sono state apportate delle rettifiche che ne hanno reso pi snella e rapida l'applicazione. L'individuo viene messo in piedi in mezzo ad una stanza; gli viene chiesto di tenere una postura eretta, ma non tesa; di non fare movimenti volontari e involontari, di non parlare, di non aprire gli occhi una volta che si siano chiusi: tutto questo ha tre obiettivi: - "scoraggiare" l'individuo dal fare azioni che allentino la tensione emotiva;

- ridurre la percezione dell'ambiente esterno; - agevolare lo spazio di manovra dell'operatore. La stimolazione dei sensi l'operatore fa la richiesta di osservare i gesti che eseguir all'altezza degli occhi (aprire e chiudere le dita, fare movimenti circolari, far scorrere la mano avanti e indietro; ecc.). Non appena viene scorto il pi piccolo cenno di alterazione della coscienza in coincidenza con uno specifico segnale; si procede ad un "aggiustamento del tiro" (il movimento fatto pi veloce o pi lento; pi vicino o lontano, da destra oppure da sinistra, ecc.) per individuare la forma che meglio si attaglia al soggetto. Individuato il "grimaldello" giusto, lo si ripete, attenti a adattarlo ad ogni minimo cambiamento nella risposta. Ripetizione e adeguamento portano ad una intensificazione della reazione, riflesso di una pi pronunciata modificazione dello stato di coscienza. Se la stimolazione visiva si mostra poco efficace, si pu passare a quella sonora (si producono vocalizzi o rumori) o quella tattile (si pu toccare l'individuo sulla fronte, appoggiarsi ad esso, poggiargli una mano sulla spalla o sul petto). Il protocollo che segue lo stesso che per la modalit visiva (si cerca il "profilo" adatto per tono, volume, ritmo e velocit dei suoni o il punto e il modo "corretto" del contatto). Accentuare la recettivit. In quel momento, si pu elevare la responsivit dell'ipnotizzato: - gli si gira attorno, parlando (in genere dicendo frasi vuote o facendo banali descrizioni di ci che si sta facendo) per far si che il soggetto individui un riferimento preciso; poi, si cambia direzione all'improvviso. - ci si mette di fronte al soggetto e, nel parlare, si dirige la voce verso l'orecchio destro o quello sinistro oppure in alto o verso il basso; - si parla a voce bassa e con tono calmo e soffice; quindi, si da un forte battito di mani. si sposta la testa del soggetto verso dietro (la sua percezione dell'equilibrio viene fisiologicamente alterata) - si fanno suoni acuti, aspirati; si fanno cadere oggetti alle sue spalle; si scuote un portapenne con moto ascendente e discendente o da destra a sinistra; ecc. A quel punto, la reazione tipica la caduta; cio, la perdita dell'equilibrio. Si pone quindi l'individuo su una poltrona o su un divano e si formulano delle suggestioni, questa volta verbali. Anche quelle sono calibrate in base alle alterazioni emotive e di coscienza che suscitano (gli studi pi recenti si stanno muovendo nel senso di scoprire come ottenere, con lo stesso metodo, le suggestioni articolate con la parola). Potremmo dire che procedere con il consueti metodi di induzione ipnotica come provare a guidare una macchina senza aver fatto prima il pieno; se c' benzina, l'auto (individuo altamente ipnotizzabile) va avanti lo stesso; se "a secco" (persona refrattaria), il veicolo non va in moto. Chi applica l'ipnosi non verbale, prima di "mettersi la voltante" - dare le suggestioni - riempie sempre il serbatoio!

I MITI DA SFATARE
Andare

in ipnosi vuol dire dormire o perdere la coscienza: FALSO: il pi delle volte, comporta una condizione che potremmo paragonare al dormiveglia. Questo stato pu comportare talvolta una specie di torpore che rende percezione e ricordo annabbiati; ma pi comunmente, la trance una "rilassata" vigilanza.
Se

non si viene "risvegliati", si pu non uscire pi dallo stato ipnotico: FALSO: in realt, per quanto la trance sia un esperienza piacevole, se non si ricevono sollecitazioni, dopo un po' ci si riprende da s
Nel

corso di una seduta ipnotica, l'individuo diventa un automa nelle mani dell'ipnotista: FALSO: la persona mantiene sempre un certo grado di autocontrollo e interagisce comunque, anche se a livello passivo e involontario, con l'operatore.
L'ipnotizzatore

pu far fare quello che vuole all'ipnotizzato: FALSO:durante la trance, si produce una maggiore disinibizione, ma se l'individuo moralmente o per volont non vuole veramente fare qualcosa non lo fa.
Per

ipnotizzare bisogna essere dotati di poteri particolari: FALSO: l'ipnosi semplicemente una tecnica; tutti possono apprenderla. Naturalmente, come per ogni attivit umana, c' chi pi portato e chi meno.
L'ipnosi

uno scontro di volont: FALSO: chi viene ipnotizzato ha una personalit debole: anche questa una credenza priva di fondatezza; anzi, chi maggiormente "suggestionabile" spesso tende a mostrare una maggiore rigidit e un pi alto

grado di allerta.
L'ipnosi

fa dire o fare cose che non si vorrebbero: VERO/FALSO: stato di ipnosi una condizione di inerzia psichica e motoria per cui la persona non ha "voglia" di produrre delle azioni spontanee o di pronunciare delle parole Di solito la persona non parla in ipnosi, se non dopo un lungo e laborioso allenamento: nello stato trance, si attiva una parte del cervello in cui il linguaggio rudimentale; per altro, corde vocali e gli altri organi fonatori sono rilassati e per l'individuo pronunciare delle parole comporta un grosso sforzo e un impegno arduo. Con l'ipnosi possono emergere impulsi, pensieri e ricordi che possono far star male : VERO/FALSO: si tratta di un evento piuttosto raro; pi di frequente, l'individuo pu avere crisi di pianto, tremori o provare forti emozioni all'inizio dell'induzione, quando il rilassamento favorisce lo scarico di tensioni fino a quel momento trattenute; ma lo stesso pu fare una scena di un film o un racconto particolarmente commovente.

LE CAUTELE NECESSARIE
L'ipnosi in linea di massima non ha controindicazioni, purch l'operatore rispetti la personalit, lo stato d'animo e le necessit dell'individuo e abbia una solida esperienza e conoscenza del fenomeno. Gli eventuali danni ed "collaterali" che andremo ad elencare sono comunque reversibili e passeggeri. I problemi procurati con l'ipnosi possono essere di natura psicologica e/o organica:
Emotivi:

attacco di panico o d'ansia, percezione di una distorsione della propria immagine o dell'ambiente esterno; attacchi d'ira o di pianto; stato confusionale; sensazione di perdita di controllo o di identit. Fisici: emicrania, sensazione di instabilit, torpore, nausea, crampi, disturbi gastrointestinali. Queste complicanze non si verificano o sono contenute quando l'ipnotista segue il protocollo precisato di seguito: - Il soggetto non va "risvegliato" rapidamente quando in uno stadio profondo d'ipnosi; - Non bisogna spingere l'individuo a fare cose contro il suo volere ne fargli fare cose umilianti o che lo rendano ridicolo. - Non ipnotizzare individui psicotici o borderline*: la psicosi pu essere scatenata dalla condizione di dissociazione (tra comportamento volontario e risposte automatiche) che accompagna la trance. - eventuali crisi di ansia, pianto, agitazione e somatizzazioni vanno risolte in ipnosi, se il soggetto si trova ad un livello profondo di trance; se la trance leggera, vanno tolti eventuali vincoli (del tipo di "non puoi aprire gli occhi" o "non riesci a fare un passo avanti") e l'individuo sollecitato a muoversi, ad aprire gli occhi e a parlare. - E' importante fare attenzione a non dare suggestioni postipnotiche involontarie - ad esempio, con un lapsus (il soggetto potrebbe viverle come un'incomprensibile perdita di controllo e sviluppare una crisi d'angoscia).

Perch funzioni bene


Le condizioni che favoriscono l'induzione ipnotica e quindi la riuscita dell'ipnosi sono: Fiducia nell'operatore sia comeprofessionista, ma soprattutto come persona L'ambiente deve essere; poco rumoroso; la temperatura va tenuta attorno ai 20 gradi; le luci importante siano soffuse; inoltre, pareti e arredamento consigliabile abbiano una tinta distensiva (blu, verde, violetto, rosa pallido) Sottoporsi all'ipnosi tra le 11 del mattino e le 16-17 del pomeriggio Fare l'ipnosi non troppo vicino ai pasti

C' un ritmo dentro di noi


E' stato scoperto che tutte le persone possiedono un ritmo interno tale, per cui, ogni ora e mezza circa, si altera naturalmente lo stato di coscienza; questo "calo" ha la funzione di spingere l'organismo ad una sosta cos da riprendere le energie. Il ritmo prende il nome di "Ciclo Ultradiano". I suoi segni sono: - Sbadigli, respiri profondi, sospiri; - fatica a mettere a fuoco la a fare sogni ad occhi aperti o a fissare nel fuoco; - difficolt a concentrarsi, - tendenza a distrarsi, goffaggine, sbadataggini, dimenticanze, gaffe. - scarabocchiare distrattamente, dondolarsi sulla sedia, tamburellare, da seduti oscillare un piede o dalla posizione eretta, sollevarsi sulle punte, ecc.

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