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Modelli 3D
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nodo master
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Strutture metalliche
collegamenti
classificazione
rigidi g
cerniera
Strutture metalliche
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d f deformata
Momento flettente
Inserimento di bracci rigidi per simulare lintersezione tra gli elementi. Gli effetti sono trascurabili nel caso delle strutture intelaiate. Effetti non trascurabili nel caso delle strutture a pareti (lunghezza del tratto rigido confrontabile con quella delle travi).
Modellazione con elementi FRAMES: In questo caso lo scopo fondamentale dellanalisi consiste nella valutazione del comportamento globale della struttura con pareti di controvento: - deformabilit laterale: spostamenti di piano ed in sommit; - sollecitazione negli elementi: percentuale di forza sismica assorbita dai setti. NODO TRAVE PARETE non pi trascurabile!
TRAVE 30X60
SETTO IN c.a.
TRAVE 30X60
PILASTRO 30X50
TRAVE
NOTA: In genere la lunghezza dei tratti rigidi pu essere assunta pari ai tratti direttamente interessati dal pannello di intersezione, o leggermente minore per tenere conto della deformabilit del pannello stesso. In particolare, nelle connessioni trave-parete, si suggerisce di ridurre la lunghezza del braccio libero di una quantit pari alla semialtezza se a te a de della a trave t a e ( (D. . Michael, 1967)
ASSE SETTO
TRAVI
La dimensione modesta delle aperture implica che gli elementi di collegamento sono talmente efficienti da ricostituire, al limite, una mensola unica, sullintera sezione della quale pu essere i ti ipotizzata t la l conservazione i d delle ll sezioni i i piane. i
In questo caso invece, la dimensione delle aperture tale che gli elementi di collegamento presentano unelevata deformabilit flessionale: nella situazione limite si ha un comportamento indipendente delle due mensole obbligati solo ad avere la stessa deformazione laterale laterale.
Riduzione della dimensione del braccio rigido per tenere conto della deformabilit del setto
Asse verticale del setto Nodo di intersezione dei tratti rigidi e delle travi
Asse verticale del setto Nodo di intersezione dei tratti rigidi e delle travi
In particolare si ricorre spesso ad elementi bi- dimensionali piani del tipo: LASTRA LASTRA PIASTRA
Gli elementi lastra sono caratterizzati da: - Rigidezza solo nel proprio piano - Gradi di libert solo di tipo traslazionale
Queste due caratteristiche implicano degli accorgimenti quando si connettono elementi trave a elementi lastra. Infatti, poich bisogna bloccare i gradi rotazionali dei nodi, per il trasferimento delle coppie flettenti dalle travi alla parete bisogner effettuare una delle due seguenti modellazioni: - Elementi trave aggiuntivi che proseguono allinterno della parete questa soluzione consente di cogliere cog e e so solo og gli e effetti e g globali oba p prodotti odo da forze o e e momenti o e trasmessi as ess da dalle e travi, a , - Elementi trave aggiuntivi che si estendono sulla faccia di contato della parete questa soluzione permette di valutare con una certa accuratezza anche gli effetti locali prodotti da forze e momenti trasmessi dalle travi.
Gli elementi lastra sono adeguati in tutti i casi in cui il comportamento della parete risulta essere prevalentemente di tipo membranale, ossia per pareti di piccolo spessore e/o che abbiano, nellazione fuori del piano, altri elementi pi rigidi agenti in parallelo (telai o altre pareti disposte ortogonalmente). Nei casi in cui questa ipotesi non risulta soddisfatta, necessario far ricorso ad elementi
lastra-piastra.
Questi ultimi combinano il comportamento membranale con la rigidezza flessionale fuori del piano, cos da associare una rigidezza a 5 gradi di libert.
GRADO DI DISCRETIZZAZIONE DELLE PARETI La discretizzazione mediante elementi piani deve essere pi o meno dettagliata a seconda che si vogliano determinare solamente gli effetti globali (spostamenti, distribuzione dei tagli di piano) oppure anche effetti locali (sollecitazioni e tensioni nella parete) parete).
Di t ib i Distribuzione sollecitazioni ll it i i
6.0 m
10 @ 3.0 m
Carichi verticali
H 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30
F 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
FxH 300 600 900 1200 1500 1800 2100 2400 2700 3000 16500
Momento ribaltante
Sforzi assiali
Sollecitazioni taglianti
DATI DELLA STRUTTURA: NUMERO DI PIANI: 6 piani (fuori terra) DIMENSIONI IN PIANTA: 20.70 m X 12.70 m ALTEZZA: PRIMO PIANO: 4.00 m ALTRI PIANI: 3.00 m ALTEZZA TOTALE: 19.00 m ZONA SISMICA: seconda categoria (S=9 ; ag = 0.25g) DESTINAZIONE DUSO: civile abitazione
10/11/2006
Y
3,85 4,00 5,00 4,00 3,85
4,85
4,00
3,85
Dimensioni pilastri: 40x60 40x80 piano 1 30x60 30x80 piani 2-3-4 30x55 30x75 piani 5-6
Unit di misura sulla quale si basano le dimensioni della griglia assegnate in questa fase
Queste dimensioni provvisorie indicano che la griglia generata presenta le stesse dimensioni lungo i tre assi di riferimento (1 metro) ed il sistema di riferimento ha lorigine posizionato nel centro
Per modificare la griglia, cliccare due volte su uno degli assi, assi Oppure:
3. Inserimento delle aste (frames) Definiamo ad esempio prima le colonne: per ogni piano e facendo riferimento gli allineamenti lungo X (piano X-Z)
(*) Inserire lelemento partendo dal nodo minore al nodo maggiore, cliccare due volte sul nodo su odo finale a e pe per interrompere te o pe e la ap procedura, ocedu a, oppu oppure ep premere e e e esc
3. Inserimento delle aste (frames) Ripetere la stessa procedura per gli altri telai oppure replicare gli elementi nel seguente modo: d dopo aver selezionato l i t gli li elementi l ti d da replicare li i in pianta i t
3. Inserimento delle aste (frames) Si pu replicare anche lungo Z ma solo se i piani hanno la stessa altezza. Nel caso in esame sono stati definiti come nel modo precedente anche gli elementi del secondo livello livello, dopodich sono stati replicati lungo z
3. Inserimento delle aste (frames) Per gli P li elementi l ti TRAVE si id definiscono fi i quelli lli d del l primo i li livello, ll d dopodich di h vengono replicati agli altri livelli
Local axis Suddivisione dellasta dell asta per l loutput output Label sezione Nodo iniziale e finale Label elemento
Pilastro 1 (x): ang=0; ang 0; t3=80; t3 80; t2=30 t2 30 asse 2 parallelo a y Pilastro 2 (y): ang=0; t3=30; t2=80 asse 2 parallelo a y
7. Definizione DELLE SEZIONI TRAVI: (ang=0) 30X60: t3=60; t2=30emergente 80x25: t3=25; t2=80 t2=80.spessore spessore COLONNE: (ANG=0) ASSE FORTE LUNGO X (ang=0) (ang 0) 40X60: t3=60; t2=40 40x80: t3=80; t2=40 30x60: t3=60; t2=30 30x80: t3=80; t2=30 ; t2=30 30x55: t3=55; 30x75: t3=75; t2=30 ASSE FORTE LUNGO Y (ang=0) 40X60: t3=40; t3 40; t2 t2=60 60 40x80: t3=40; t2=80 30x60: t3=30; t2=60 30x80: t3=30; t2=80 30x55: t3=30; t2=55 30x75: t3=30; t2=75
Supponiamo questa convenzione: P30x50 t2: LATO PARALLELO ALLASSE ALL ASSE Y t3: LATO PARALLELO ALLASSE X
11/11/2006
Telaio X1
Telaio X2
Telaio X3
Telaio X4
dimensioni
1 si tiene conto in automatico del peso proprio degli elementi in quella condizione di carico
Condizioni C di i i di carico sismico: E1: Fx + Mx E2: Fx - Mx 3 -Fx Mx E3: E4: -Fx + Mx E5: Fy + My E6: Fy My E7: -Fy My E8: -Fy + My
C bi Combinazioni i i di carico i sismico: i i Ec1: Gk + 2 Qk + E1 + 0.3 E5 Ec2: Gk + 2 Qk + E1 + 0.3 E6 Ec3: Gk + 2 Qk + E1 + 0.3 E7 c G Gk + 2 Q Qk + E1 + 0 0.3 3 E8 8 Ec4: Ec5: Gk + 2 Qk + E2 + 0.3 E5 Ec6: Gk + 2 Qk + E2 + 0.3 0 3 E6 Ec7: Gk + 2 Qk + E2 + 0.3 E7 Ec8: Gk + 2 Qk + E2 + 0.3 E8 Ec9: Gk + 2 Qk + E3 + 0.3 E5 Ec10: Gk + 2 Qk + E3 + 0.3 E6 Ec11: Gk + 2 Qk + E3 + 0.3 E7 Ec12: Gk + 2 Qk + E3 + 0.3 E8 Ec13: Gk + 2 Qk + E4 + 0.3 E5 Ec14: Gk + 2 Qk + E4 + 0.3 E6 Ec15: Gk + 2 Qk + E4 + 0.3 0 3 E7 Ec16: Gk + 2 Qk + E4 + 0.3 E8
C bi Combinazioni i i di carico i sismico: i i Ec17: Gk + 2 Qk + E5 + 0.3 E1 Ec18: Gk + 2 Qk + E5 + 0.3 E2 Ec19: Gk + 2 Qk + E5 + 0.3 E3 c 0 G Gk + 2 Q Qk + E5 5+0 0.3 3 E4 Ec20: Ec21: Gk + 2 Qk + E6 + 0.3 E1 Ec22: Gk + 2 Qk + E6 + 0.3 0 3 E2 Ec23: Gk + 2 Qk + E6 + 0.3 E3 Ec24: Gk + 2 Qk + E6 + 0.3 E4 Ec25: Gk + 2 Qk + E7 + 0.3 E1 Ec26: Gk + 2 Qk + E7 + 0.3 E2 Ec27: Gk + 2 Qk + E7 + 0.3 E3 Ec28: Gk + 2 Qk + E7 + 0.3 E4 Ec29: Gk + 2 Qk + E8 + 0.3 E1 Ec30: Gk + 2 Qk + E8 + 0.3 E2 Ec31: Gk + 2 Qk + E8 + 0.3 0 3 E3 Ec32: Gk + 2 Qk + E8 + 0.3 E4
ASSEGNAMO E LE E MASSE E
Mx My Mr
secondo modo di vibrare della struttura: T2=0.72 s Valore simile al primo modo di vibrare. Aspetto importante
Analisi multimodale
Analisi multimodale
C bi Combinazioni i i di carico i sismico: i i Ec1: Gk + 2 Qk + E1 + 0.3 E3 Ec2: Gk + 2 Qk + E1 + 0.3 E4 c3 G Gk + 2 Q Qk + E2 + 0 0.3 3 E3 3 Ec3: Ec4: Gk + 2 Qk + E2 + 0.3 E4
C bi Combinazioni i i di carico i sismico: i i Ec5: Gk + 2 Qk + E3 + 0.3 E1 Ec6: Gk + 2 Qk + E3 + 0.3 E2 c G Gk + 2 Q Qk + E4 + 0 0.3 3 E1 Ec7: Ec8: Gk + 2 Qk + E4 + 0.3 E2
ANALISI MULTIMODALE
Applicazione pp numerica